Nella prima mattinata del 4 novembre, la Polizia di Stato ha denunciato un uomo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, al culmine di un'operazione condotta dagli agenti della Squadra Mobile della Questura, sotto la direzione del commissario capo Anna Moffa.
L'uomo denunciato è un cittadino straniero di origini gambiane, trentenne, in regola sul territorio nazionale e impiegato come bracciante agricolo. Nonostante la sua posizione lavorativa, il soggetto risultava già noto alle forze dell'ordine per precedenti reati contro la persona.
Le indagini sono partite da diverse segnalazioni che riferivano di un sospetto e continuo via vai all’interno di un condominio di Macerata. Gli agenti hanno immediatamente avviato servizi di monitoraggio, che hanno permesso di risalire al presunto spacciatore.
Nelle prime ore del giorno, i poliziotti hanno fatto scattare una perquisizione nella sua abitazione. Il bilancio è stato il ritrovamento di circa 40 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, oltre a denaro contante ritenuto provento dell'attività illecita e il telefono cellulare utilizzato per gestire i contatti per lo spaccio.
Al termine delle formalità di rito, il trentenne gambiano è stato denunciato in stato di libertà per spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso della medesima attività, i poliziotti hanno inoltre proceduto a segnalare alla Prefettura locale un altro soggetto straniero, in quanto trovato in possesso di circa 2 grammi di hashish.
L'intervento si inserisce nell’ambito dei servizi mirati al contrasto dello spaccio nelle zone centrali della città, come disposto e potenziato dal questore Luigi Mangino.
Nella prima mattinata del 4 novembre, la Polizia di Stato ha denunciato un uomo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, al culmine di un'operazione condotta dagli agenti della Squadra Mobile della Questura, sotto la direzione del commissario capo Anna Moffa.
L'uomo denunciato è un cittadino straniero di origini gambiane, trentenne, in regola sul territorio nazionale e impiegato come bracciante agricolo. Nonostante la sua posizione lavorativa, il soggetto risultava già noto alle forze dell'ordine per precedenti reati contro la persona.
Le indagini sono partite da diverse segnalazioni che riferivano di un sospetto e continuo via vai all’interno di un condominio di Macerata. Gli agenti hanno immediatamente avviato servizi di monitoraggio, che hanno permesso di risalire al presunto spacciatore.
Nelle prime ore del giorno, i poliziotti hanno fatto scattare una perquisizione nella sua abitazione. Il bilancio è stato il ritrovamento di circa 40 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, oltre a denaro contante ritenuto provento dell'attività illecita e il telefono cellulare utilizzato per gestire i contatti per lo spaccio.
Al termine delle formalità di rito, il trentenne gambiano è stato denunciato in stato di libertà per spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso della medesima attività, i poliziotti hanno inoltre proceduto a segnalare alla Prefettura locale un altro soggetto straniero, in quanto trovato in possesso di circa 2 grammi di hashish.
L'intervento si inserisce nell’ambito dei servizi mirati al contrasto dello spaccio nelle zone centrali della città, come disposto e potenziato dal questore Luigi Mangino.
Uomo rimasto ferito durante una battuta di caccia. L’allarme è scattato, intorno alle 10:30, nelle campagne di Colmurano.
Stando alle prime ricostruzioni, il cacciatore sarebbe stato accidentalmente raggiunto da un colpo esploso dal proprio fucile. La dinamica esatta dell'accaduto è ancora al vaglio delle forze dell'ordine intervenute sul posto.
Vista la serietà delle ferite riportate, i sanitari del 118, giunti per primi, hanno richiesto l'intervento urgente dell'eliambulanza. Il cacciatore è stato quindi stabilizzato sul posto e trasportato d'urgenza all’ospedale regionale di Torrette (Ancona), specializzato nella gestione dei traumi.
Sul luogo dell'incidente sono in corso gli accertamenti del caso per ricostruire l'esatta sequenza degli eventi e stabilire come il colpo sia partito accidentalmente.
Uomo denunciato per porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere. L’attività di controllo dei carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Civitanova Marche ha portato, nell’area portuale, al fermo e alla successiva denuncia di un uomo di 51 anni, di origine marocchina e senza fissa dimora. Il soggetto, già noto alle forze dell’ordine, è stato sottoposto a perquisizione.
L’ispezione ha rivelato la presenza di un’arma da taglio particolarmente pericolosa: un machete che l'uomo aveva accuratamente occultato all'interno del proprio zaino.
Il 51enne è stato immediatamente condotto presso gli uffici della Compagnia Carabinieri per l'identificazione e le formalità di rito. L’arma è stata posta sotto sequestro e l’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria competente per porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere. L’operazione rientra nella costante attività di prevenzione e controllo del territorio disposta dal comando provinciale.
Un grave incidente stradale si è verificato intorno alle 2:30 di questa notte in località Villa Fermani, nel comune di Corridonia. Un giovane motociclista di 23 anni, residente a Macerata, ha perso il controllo del mezzo per cause ancora in fase di accertamento, finendo rovinosamente a terra.
L'impatto con l'asfalto è stato violento. Immediato l'intervento dei soccorsi del 118. I sanitari, dopo le prime cure sul posto, hanno riscontrato la gravità del trauma. Il 23enne è stato quindi intubato d'urgenza e caricato sull'ambulanza, che lo ha trasportato a sirene spiegate all'ospedale regionale di Torrette ad Ancona. Prognosi riservata per le condizioni del giovane.
Le forze dell'ordine sono intervenute sul luogo del sinistro stradale per i rilievi di rito necessari a ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto.
La Polizia Locale di Macerata ha intensificato, dalla giornata di giovedì fino a oggi, sabato 8 novembre, i controlli sulla viabilità urbana ed extraurbana. L'attenzione si è focalizzata sulle aree interessate dalla movida, sul rispetto delle norme di sosta e sulla sicurezza stradale, con l'obiettivo di garantire una convivenza ordinata e tutelare i residenti.
L'attività degli agenti si è concentrata specialmente nel centro storico. Qui, in poche giornate, sono stati emessi oltre 70 preavvisi di violazione per sosta irregolare. Le infrazioni hanno riguardato prevalentemente le zone riservate ai residenti.
Le aree maggiormente interessate dai controlli e dalle sanzioni includono via Berardi, piazza della Libertà, via Gramsci e via Mozzi, oltre ad altre zone sensibili che frequentemente registrano soste improprie durante le ore serali e nei fine settimana. L’azione mira a tutelare chi vive in centro e a mantenere fluida la viabilità nelle vie più frequentate della movida cittadina. I controlli si sono estesi anche alla viabilità extraurbana e ai veicoli pesanti, con risultati significativi in materia di sicurezza.
Nella giornata di giovedì 6 novembre, una pattuglia motociclistica impegnata nel servizio di controllo nella frazione di Piediripa (se Piediripa è considerata una frazione di Macerata o dell'area limitrofa, altrimenti verrà omessa) ha fermato un veicolo condotto da un cittadino extracomunitario residente nel Fermano. Durante le verifiche, il conducente ha esibito un documento di guida ritenuto sospetto, che presentava elementi riconducibili a una possibile contraffazione. Il documento è stato immediatamente ritirato e posto sotto sequestro penale per le perizie tecniche necessarie. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare la sua effettiva abilitazione alla guida.
Infine, nella mattinata di oggi, sabato 8 novembre, una pattuglia è intervenuta nel parcheggio del Palasport per accertare eventuali violazioni in materia di sosta. Dalle verifiche sui mezzi pesanti, sono emersi gravi illeciti: due autoarticolati sono risultati sprovvisti della copertura assicurativa obbligatoria, mentre un terzo veicolo pesante è risultato sottoposto a fermo amministrativo a seguito di un precedente provvedimento di un’altra forza di polizia.
La famiglia Raffaeli continua a far ballare il territorio maceratese. Ad affiancare il successo intramontabile del Dancing Ciao Ciao, che proprio quest’anno ha festeggiato i suoi quarant’anni di attività, è arrivata una nuova, importante avventura: la riapertura dello storico Dancing Liolà. Un locale simbolo per generazioni di appassionati del ballo e del divertimento, acquistato, completamente rinnovato e valorizzato per tornare a essere un punto di riferimento della movida marchigiana.
La grande apertura, andata in scena mercoledì 5 novembre, ha registrato un entusiasmo straordinario. Già dalle 21 il parcheggio esterno era gremito di auto e un lungo serpentone di persone attendeva di poter entrare per scoprire la nuova struttura. Clienti provenienti da tutta la provincia maceratese e anconetana. L'atmosfera era elettrica e carica di curiosità, con la famiglia Raffaeli pronta a vivere un momento che resterà nella memoria.
Quando è iniziato il conto alla rovescia per il taglio del nastro, in quei dieci secondi è passato davanti agli occhi di tutti il lavoro, la dedizione e l’impegno che hanno reso possibile la rinascita del locale. Al termine del countdown, il taglio simbolico è stato accolto da un boato e da un lungo applauso, mentre i fuochi d’artificio illuminavano il cielo di Montecassiano in un’atmosfera di festa.
Al fianco della famiglia Raffaeli erano presenti anche il vicepresidente della Provincia di Macerata, Luca Buldorini, e il vicesindaco di Montecassiano, Katia Acciarresi, che hanno voluto testimoniare con la loro presenza l’importanza di un’iniziativa capace di dare nuova linfa alla vita sociale del territorio.
Una volta entrati, gli ospiti hanno potuto ammirare un ambiente completamente rinnovato, moderno e raffinato, che conserva però il calore e la familiarità tipici dei locali firmati Raffaeli. Il nuovo Liolà si distingue per la varietà della sua proposta: tre sale, tre atmosfere diverse, tre modi di vivere la musica. C’è lo spazio dedicato al latino, dove il ritmo e la libertà diventano protagonisti; la sala disco, pensata per chi ama le notti danzanti e la musica che attraversa le generazioni; e infine l’area dedicata al liscio, con orchestra dal vivo e con l’esibizione inaugurale del maestro Matteo Tarantino, che ha fatto ballare centinaia di persone fino a tarda notte.
Tra sorrisi, applausi e tanta emozione, Mary e Monica Raffaeli hanno espresso la loro soddisfazione per l’inizio di questa nuova avventura: "La nostra famiglia ormai da anni fa con passione questo lavoro - hanno raccontato - e ci aspettiamo di continuare a far divertire le persone, di ogni età, in un ambiente sano che favorisce il ritrovo e dove la musica sarà sempre la protagonista".
Dopo l’inaugurazione, il Dancing Liolà si prepara ora ad accendere le sue luci ogni venerdì e ogni domenica. Il venerdì sera sarà dedicato a tre ritmi in un’unica serata: il liscio con le grandi orchestre dal vivo, la disco con la “Notte Replay” e il latino con “Ritmo Libre”, per un mix irresistibile di musica e divertimento. La domenica, invece, il locale aprirà le porte dalle 16:30 fino a mezzanotte con tre piste tutte da ballare: dal liscio ai balli di gruppo, fino al tango argentino, in un’atmosfera spensierata che invita a iniziare la settimana con il sorriso.
Già venerdì 7 novembre il Liolà tornerà ad accendersi con una nuova serata “Ritmo Libre”, animata da Gigio Alpini DJ e lo staff Liolà, mentre la musica dal vivo sarà affidata alla grande orchestra di Andrea Bianchini. Nella sala disco, invece, la “Notte Replay” farà rivivere le sonorità di ieri e di oggi con Mr_Raccy alla voce e Mr_Q DJ in consolle. Domenica 9 novembre sarà la volta dell’orchestra Marakaibo, accompagnata dai balli di gruppo a cura della Vida Dance del maestro Danilo Vissani, e dalla Milonga Liolà con il tango argentino di TDj Ricky Rany.
Con la riapertura del Dancing Liolà, la famiglia Raffaeli non solo restituisce vita a uno storico punto d’incontro, ma riafferma una visione chiara: quella di una musica che unisce, di un divertimento autentico e di una tradizione che guarda al futuro. In un’epoca in cui tutto corre veloce, il Liolà torna a essere un luogo dove il tempo si ferma per lasciare spazio alla gioia, al ballo e alle emozioni condivise. Un nuovo inizio che profuma di passione e appartenenza. Perché, quando la musica riparte, il cuore del territorio torna a battere più forte.
Il corpo senza vita di un uomo è stato rinvenuto questo pomeriggio, intorno alle ore 15:00, all'interno del parco pubblico situato in Via Isonzo. La scoperta è stata effettuata da una pattuglia della Polizia durante il servizio di controllo del territorio.
Immediato l'intervento del personale sanitario del 118, che giunto sul posto non ha potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo, il cui corpo si trovava vicino a una panchina. Le autorità hanno subito avviato gli accertamenti per determinare le cause della morte.
Le prime verifiche della Polizia si sono concentrate sulle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. L'analisi dei filmati ha permesso di stabilire che l'uomo era entrato nel parco da solo e che al momento del decesso non risultavano altre persone presenti nelle immediate vicinanze.
L'ipotesi attualmente al vaglio è che la morte sia stata causata da un malore mentre l'uomo era seduto sulla panchina. Per chiarire definitivamente le circostanze del decesso, la Procura della Repubblica si riserva la possibilità di disporre l'esame autoptico.
Un grave incidente stradale avvenuto alle 5:00 del mattino del 4 maggio scorso a Tolentino, in località Divina Pastora, ha portato all'emissione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un 22enne residente a Urbisaglia, formalizzata il 7 novembre dal Tribunale del Riesame di Ancona su richiesta del Pubblico Ministero.
L'intervento del personale dell’Aliquota Radiomobile del Norm di Tolentino si era reso necessario per uno scontro fronto-laterale tra due autovetture, che ha causato la morte dell’anziano conducente di una Fiat Panda. L'altra vettura coinvolta, una BMW Serie 3, era stata rinvenuta dai militari 60 metri fuori dalla sede stradale con danni sulla fiancata anteriore sinistra e gli airbag attivati, ma il suo conducente si era dato alla fuga abbandonando il luogo del sinistro. Gli accertamenti successivi hanno permesso di ricostruire la dinamica, addebitando la responsabilità principale al conducente della BMW che, viaggiando a velocità sostenuta, aveva tagliato la curva invadendo parzialmente la corsia opposta dove viaggiava la vittima.
Nel frattempo, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Urbisaglia si sono messi alla ricerca del proprietario della BMW, scoprendo che si trattava di un ventiduenne che non aveva mai conseguito il titolo di guida. Interrogata presso l'abitazione, una parente aveva dichiarato che il giovane era all'estero, denunciando contestualmente il furto dell'auto da parte di ignoti. Nonostante il tentativo di depistaggio, i Carabinieri hanno proseguito le indagini, anche mediante attività tecniche e concentrandosi sulle amicizie, riuscendo a rintracciare il giovane già nel pomeriggio all'interno di un bar nel comune di Gualdo.
La sera stessa, sottoposto ad accertamenti medici presso l’ospedale di Macerata, il giovane è risultato positivo all’assunzione di cocaina ed è stato trovato in possesso di un grammo della stessa sostanza al momento del rintraccio. Nei giorni successivi, l'analisi dei sistemi di videosorveglianza del Comune di Urbisaglia, dei tabulati del traffico telefonico in uso all’indagato e delle testimonianze raccolte hanno permesso di suffragare l’ipotesi investigativa della sua effettiva presenza alla guida al momento dell'incidente: il ventiduenne era andato con la BMW a Civitanova Marche in compagnia di un amico, riaccompagnato a casa verso le 4:30, per poi dirigersi verso la propria abitazione e causare il sinistro alle 5:00. Subito dopo, invece di fermarsi, si è allontanato rapidamente a piedi e ha telefonato all’amico chiedendo di essere prelevato con un cambio di abiti per poi farsi lasciare nel bar a Gualdo.
Gli indumenti indossati al momento del sinistro e recuperati dai Carabinieri risultavano bagnati e sporchi d’erba, mentre le tempistiche di transito delle autovetture hanno confermato che il giovane, subito dopo l’impatto, aveva raggiunto a piedi in circa 25 minuti il luogo di recupero prima di essere accompagnato dall'amico a Gualdo, come testimoniato anche dalle telecamere di videosorveglianza che alle 5:30 registravano il passaggio dei due ragazzi. Il giovane, già denunciato a settembre per guida senza patente reiterata, dovrà ora rispondere di omicidio stradale e omissione di soccorso pluriaggravati, con la misura cautelare disposta per la gravità del fatto e per il pericolo di reiterazione di condotte analoghe.
Un Paese in bilico. Il grido d'allarme arriva da Libera con il dossier "Azzardomafie", curato da Toni Mira, Maria Josè Fava, Gianpiero Cioffredi e Peppe Ruggiero, che traccia un quadro drammatico dell'Italia stretta nella morsa del gioco d'azzardo, dove il confine tra legale e criminale è sempre più labile.
L'Italia si scopre una nazione che nel solo 2024 ha "giocato" oltre 157 miliardi di euro. Sono almeno 18 milioni gli italiani che nell'ultimo anno hanno "tentato la fortuna" tra videopoker, slot-machine, Gratta e Vinci e sale bingo, spinti dalla speranza di un riscatto sociale per molti irraggiungibile. Ma dietro l'illusione di cambiare vita, si cela un meccanismo che specula sulle fragilità umane e produce un costo sociale altissimo. Il fenomeno ha dimensioni sanitarie preoccupanti: i giocatori patologici sono 1 milione e 500 mila (il 3% della popolazione maggiorenne), mentre quelli a rischio moderato sono 1 milione e 400 mila (2,8%), per un totale di 2 milioni e 900 mila persone.
L'Ombra della Criminalità Organizzata
Quando il gioco si fa duro, a vincere sono le mafie. L'analisi incrociata delle relazioni della Direzione Nazionale Antimafia e della Direzione Investigativa Antimafia tra il 2010 e il 2024 è chiara: sono 147 i clan censiti che hanno investito nell’azzardo, operando in attività sia legali che illegali e coinvolgendo ben 25 Procure Antimafia. Gli interessi della criminalità organizzata si diffondono in modo capillare, con 16 regioni coinvolte in inchieste che hanno visto la presenza dei clan. Il gioco d'azzardo non è solo un affare, ma una delle voci più remunerative del bilancio mafioso, un'enorme "roulette" per riciclare denaro sporco e imporre beni e servizi, estorcere o prestare denaro a usura ai giocatori in difficoltà, e truffare lo Stato. Il dato fornito dal Generale della Guardia di Finanza, Nicola Altiero, vicedirettore operativo della Dia, è inequivocabile: "un euro investito dalle mafie nel narcotraffico produce profitti per 6-7 euro, uno investito nell’azzardo 8-9, con molti meno rischi". A livello nazionale, è la Campania a guidare la triste classifica con 40 clan che hanno messo le mani sul gioco d'azzardo, seguita dalla Calabria con 39 clan.
Marche, un Allarme Regionale
Nelle Marche, il volume di gioco è sbalorditivo. Nel 2024 sono andati in "fumo" oltre 3,8 miliardi di euro (esattamente 3.813.334.632,77 euro), di cui la parte preponderante è frutto del giocato telematico (2.213.244.213,64 euro) che supera il giocato fisico. Questo si traduce in una spesa media di 2.574 euro all’anno per abitante, bambini compresi.
Tra i capoluoghi, la città dove si è giocato di più in termini assoluti è Ancona con oltre 236 milioni di euro, seguita da Pesaro (228 milioni) e Ascoli Piceno (141 milioni). Tuttavia, se si rapportano i dati alla popolazione, la classifica cambia, evidenziando una maggiore intensità del fenomeno nei centri minori: in testa finisce Ascoli Piceno con 3.118 euro all’anno per abitante, seguita da Fermo con 2.902 euro e solo terza Ancona con 2.732 euro. Chiudono Pesaro (2.399 euro) e Macerata (1.578 euro).
Per quanto riguarda l'infiltrazione mafiosa, nelle Marche è stato riscontrato il coinvolgimento della mafia albanese in un'operazione del 2022 ad Ancona, e l'ultima relazione della Dia 2024 evidenzia l'attenzione sulla regione per la presenza di "propaggini riconducibili ad organizzazioni di matrice ‘ndranghetista con interessi nel riciclaggio". A livello di regolamentazione, le Marche conquistano sei "semafori verdi" nell'analisi di Libera sulle normative regionali, ma permangono criticità da affrontare, in particolare riguardo la disponibilità di ore di apertura delle sale e la loro distanza dai luoghi sensibili.
L'Azzardo Passivo e la Contraddizione dello Stato
La dipendenza dal gioco ha ricadute devastanti che vanno oltre il singolo. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, per ogni giocatore, ben altre sette persone sono coinvolte, i familiari, che in totale ammontano a 20 milioni e 400 mila persone, facendo dell'Italia vittima di un vero e proprio "azzardo passivo". La conseguenza è una perdita stimata di 7,6 punti percentuali di qualità della vita, che si manifesta con isolamento sociale, malessere e ansia.
Eppure, come conclude Luigi Ciotti, "lo Stato sembra guardare altrove: ai proventi che incassa grazie alle tasse sul gioco", denaro che solo in minima parte viene reinvestito in percorsi di prevenzione e cura per le vittime di questa dipendenza. Libera è perentoria: "Occorrono politiche che mettano al centro la salute della gente, non il guadagno delle aziende o dell’erario". Di fronte a una legislazione frammentaria e ambivalente che favorisce l'espansione dell'offerta di giochi, l'associazione propone un intervento articolato che preveda: il mantenimento di uno spazio di autonomia per gli Enti locali, un reale stop alla pubblicità del gioco d’azzardo, il divieto di compartecipazione alle Regioni del gettito delle slot, la ricostituzione dell'Osservatorio nazionale contro la dipendenza, e l'aumento dei controlli su tutta la filiera del gioco.
È l’8 novembre. Apri Instagram e non sai cosa postare. Non sei tu il problema. È novembre.
Il mese invisibile. Il buco nero del calendario social. Quello che tutti fingono non esista. Il 31 ottobre togli la zucca. Il 1° dicembre metti l’albero. E novembre? Novembre sparisce.
IL LIMBO DIGITALE
Come social media manager lo vedo ogni anno. Novembre manda in crisi tutti. Creator, brand, influencer. Nessuno sa cosa postare. Ottobre ha Halloween, le foglie, i colori caldi, l’autunno. Dicembre ha Natale e ci campi per sei settimane di contenuti.
E novembre? Novembre ha… cosa esattamente? Pioggia? Grigio? Freddo senza neve? Non proprio materiale da feed virale.
Il risultato? Sui social novembre semplicemente non esiste. Si passa da “Happy Halloween” a “Merry Christmas” come se in mezzo non ci fossero 30 giorni.
IL MESE CHE NON SI VENDE
Il problema vero è che novembre non è monetizzabile.
Ad Halloween vendi costumi, trucchi, decorazioni. A Natale vendi tutto. Ma a novembre? Cosa sponsorizzi? Le giornate corte? La nebbia? L’ansia esistenziale?
L’unica data che emerge è il 25: la Giornata contro la Violenza sulle Donne. Scarpette rosse, segni rossi sotto l’occhio, post di circostanza. Poi il 26 si torna al vuoto.
I brand lo sanno. Infatti a metà novembre partono già con i “regali di Natale”, le wishlist, le guide regalo. Saltano direttamente al vendibile. Novembre diventa terra di nessuno. Il mese che nessuno vuole nel calendario editoriale.
L’ANSIA DEL VUOTO DI CONTENUTO
E gli utenti? Ancora peggio. Tutti a cercare qualcosa da postare. Qualsiasi cosa. Foto vecchie. Quote motivazionali random. Perché il feed non può restare vuoto. Il silenzio social fa paura. Quindi si anticipa. Albero il 10 novembre. Lucine il 15. Playlist natalizia il 20. Tanto novembre non conta.
Oppure si tira avanti. Ancora foglie secche a metà novembre. Ancora “autumn vibes” quando fuori piove da tre settimane. Perché l’alternativa è ammettere che non hai niente da dire.
IL PARADOSSO
La cosa divertente? Novembre sarebbe perfetto per i social. È il mese del rallentare. Del riposo. Del non fare. Perfetto per staccare, per non postare, per esistere senza performance.
Ma sui social il “non fare” non esiste. Il silenzio non è un’opzione. Devi esserci, sempre, con contenuti, sempre. Così novembre, l’unico mese che ti permetterebbe davvero di respirare, diventa quello dell’ansia da vuoto. Il mese in cui ti senti inadeguato perché non sai cosa postare.
LA VERITÀ
Novembre non è il problema. Siamo noi.
Abbiamo trasformato i social in una corsa continua a riempire spazi, produrre contenuti, restare rilevanti. Abbiamo reso ogni giorno una occasione commerciale, ogni mese un tema, ogni momento una performance. E quando arriva un mese che non si presta al gioco? Lo cancelliamo. Lo saltiamo. Come se non esistesse.
Forse la lezione di novembre è proprio questa: non tutto ha bisogno di essere postato. Non tutto deve diventare contenuto. Non tutto merita un hashtag. Ma noi, invece, mettiamo le lucine e fingiamo che sia già dicembre.
Perché novembre non vende. E sui social, se non vendi, non esisti.
Al centro del dibattito politico locale torna la questione dei costi per i lavori di riqualificazione di Piazza Matteotti. A seguito del Consiglio Comunale del 7 novembre, durante il quale è stata approvata una variazione di bilancio, il gruppo di minoranza "Idea Futura" interviene con una nota critica per analizzare l'aumento delle spese.
L'intervento del gruppo consiliare esordisce ponendo un quesito centrale e polemico sull'onere finanziario finale dell'opera:"Idea Futura: “Quanto costerà alla fine l’intervento di riqualificazione di Piazza Matteotti? Nel Consiglio Comunale del 7 Novembre scorso la maggioranza del sindaco con delega ai Lavori Pubblici Noemi Tartabini ha approvato la ratifica di una variazione di bilancio già disposta d’urgenza con una delibera di Giunta. Tra le altre previsioni la variazione ha per oggetto un ennesimo incremento di spesa di 28.831,97 € della riqualificazione di Piazza Matteotti per l’acquisto di nuovi corpi illuminanti".
Il gruppo di minoranza individua la causa scatenante di questo ulteriore stanziamento nella gestione dei fondi per l'illuminazione, originariamente previsti da un'altra linea di finanziamento che non ha avuto esito positivo: "Ma perché si è reso necessario quest’ultimo provvedimento? I nuovi corpi illuminanti nelle intenzioni della Giunta dovevano essere finanziati dal Bando “Borghi Accoglienti”, ma il progetto avanzato dal nostro Comune non è stato finanziato dalla Regione Marche e quindi sono servite di nuovo ulteriori risorse dal nostro Bilancio".
L'analisi di "Idea Futura" si sposta poi sulla lievitazione complessiva dei costi, evidenziando una discrepanza significativa tra la stima iniziale e l'importo attuale, e proponendo un parallelo con un contesto di spesa privata: "Il progetto iniziale di 540mila euro è stato più volte rifinanziato fino ad arrivare ad oggi alla mirabile cifra di 860mila euro. Un incremento di spesa di 320mila euro, tutti a carico del Comune, che corrisponde al +60% dell’importo inizialmente previsto! E’ come se un qualsiasi cittadino dovesse ristrutturare il proprio appartamento e a fronte di un preventivo iniziale di 100mila euro, alla fine l’impresa presentasse un conto di 160mila. Come reagireste voi di fronte ad un aumento simile?"
Vengono inoltre sollevate perplessità di natura tecnica e progettuale, in particolare riguardo alla mancata previsione di opere accessorie ritenute fondamentali per le reti tecnologiche e infrastrutturali: "Tutto questo poi senza aver nemmeno previsto le tubazioni per l’interramento dei cavi aerei della rete elettrica, telefonica e fibra, o il rifacimento della rete del metano, con il rischio di dover “sfasciare” nuovamente tutto in caso di rottura.
Temiamo poi che a questi incrementi saranno da aggiungere anche le spese per il pagamento degli scavi archeologici effettuati in Piazza su ordine della Soprintendenza, che non sono compresi al momento nel quadro economico del progetto, nonostante la minoranza avesse chiesto nei mesi scorsi un’indagine preventiva archeologica accurata prima di iniziare i lavori".
La contestazione del gruppo travalica il singolo cantiere di Piazza Matteotti, per mettere in discussione la sostenibilità economica dell'intero piano di rigenerazione urbana e le sue ricadute sul bilancio comunale: "A questo punto la domanda sorge spontanea: quanto costerà alla fine l’intervento di riqualificazione di Piazza Matteotti?! Aveva ragione o no Idea Futura quando denunciava che gli importi dei 9 progetti di rigenerazione urbana erano sottostimati ed avrebbero comportato un impegno di molte altre risorse del Bilancio Comunale sottraendole alle manutenzioni stradali, degli immobili o del verde per fare alcuni esempi?"
Il sindaco Tartabini arrampicandosi sugli specchi ha provato a giustificare le scelte fatte, dicendo che a suo avviso no, i 9 progetti PNRR non erano stati sottostimati! Peccato che con l’ultimo punto all’ordine del giorno la stessa maggioranza abbia votato altri 42mila euro di aumento per altre 3 opere finanziate dal PNRR: Torre Civica, Palazzo Menghini e Teatro Mugellini. In pratica dando ragione alla minoranza.
Anche per questo il nostro voto non poteva che essere di netta contrarietà non volendo certo avallare gli errori compiuti della giunta Tartabini".
L’amministrazione comunale di Tolentino interviene nel dibattito sollevato dall'ex assessora Flavia Giombetti, la quale ha chiesto al Ministero di revocare i fondi statali destinati all'Ente in seguito alle minacce subite. L'accusa principale mossa da Giombetti riguardava la scelta del Comune di non costituirsi parte civile nel procedimento penale, chiuso con il patteggiamento del responsabile.
L'Amministrazione risponde con "sincero stupore", respingendo l'idea di essersi "voltata dall’altra parte" e difendendo la propria gestione dell’episodio e dei fondi.
La replica dell'Amministrazione chiarisce la dinamica processuale che ha portato alla controversa decisione: "Il patteggiamento alla prima udienza, richiesto dall’imputato e accolto dal Giudice con conseguente condanna a quattro mesi, ha impedito l’apertura dell’istruttoria dibattimentale e il proseguimento del processo", afferma il sindaco Mauro Sclavi.
Viene sottolineato che la chiusura rapida del procedimento è avvenuta perché "il soggetto resosi protagonista dei reati ha scelto di assumersi sin da subito ogni responsabilità". Se il processo fosse proseguito, l'Amministrazione dichiara che avrebbe ovviamente partecipato alla successiva udienza, "confermando quanto accaduto come ho già fatto in ogni occasione sia stato chiamato a testimoniare quanto a mia conoscenza circa questa vicenda".
Il Comune spiega che la scelta di non costituirsi parte civile non è stata dettata da inerzia, ma da una valutazione pratica e di principio: "La costituzione di parte civile sinceramente non mi interessava perché non sono interessato a risarcimenti pecuniari personali", prosegue Sclavi .
Inoltre, si precisa che, data la richiesta di patteggiamento, l'unica conseguenza aggiuntiva della costituzione di parte civile da parte del Comune sarebbe stata "solo la condanna al pagamento delle spese legali sostenute dal Comune, nulla più". L'obiettivo primario è stato invece raggiunto: "Importava, ed è accaduto, che il responsabile fosse condannato".
Il primo cittadino contrattacca duramente le intenzioni dell'ex assessora di far revocare i fondi, dimostrando che le risorse sono già destinate a iniziative concrete contro la violenza che coinvolgono le scuole di Tolentino.
A prova di ciò annuncia: "Il 25 novembre si terrà una manifestazione degli studenti contro la violenza patrocinata e sostenuta dal Comune proprio con parte di quel fondo ottenuto per le minacce che la Giombetti vorrebbe far revocare". La nota conclude con un appello alla responsabilità, bollando l'azione di Giombetti come un tentativo strumentale: "Va benissimo cercare di rimanere sulla cresta dell’onda, ma è inaccettabile che si tenti di farlo a discapito della città".
Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di microbiota intestinale, ma il suo ruolo va ben oltre la digestione. Quell’universo invisibile, composto da trilioni di batteri, virus e funghi che abitano il nostro intestino, è oggi considerato un vero e proprio organo endocrino: un sistema vivo e complesso che dialoga ogni giorno con cervello, metabolismo e sistema immunitario attraverso una fitta rete di segnali chimici e ormonali.
La scienza ha ormai dimostrato che il microbiota partecipa attivamente alla regolazione dell’equilibrio ormonale, influenzando il metabolismo, la fame, il peso corporeo e persino l’umore. Alcuni batteri intestinali producono sostanze simili ai neurotrasmettitori e regolano ormoni come la leptina e la grelina, che controllano il senso di fame e sazietà, ma anche il cortisolo, l’ormone dello stress. Quando questo ecosistema è in equilibrio – una condizione chiamata eubiosi – l’organismo funziona meglio: il metabolismo è più efficiente, il sonno è regolare e l’umore più stabile. Al contrario, uno squilibrio del microbiota, o disbiosi, può contribuire ad aumentare l’infiammazione, rallentare il metabolismo e alterare il tono dell’umore.
Questo dialogo costante tra intestino e cervello avviene lungo una via bidirezionale nota come asse intestino-cervello, in cui microbiota, sistema nervoso enterico, nervo vago e ormoni comunicano tra loro in modo continuo. Alcuni batteri “buoni”, come i Lactobacillus e i Bifidobacterium, producono acidi grassi a corta catena – come butirrato e propionato – che riducono l’infiammazione, migliorano la sensibilità all’insulina e stimolano la produzione di serotonina, l’ormone del benessere. Non è un caso che oltre il 90% della serotonina del corpo venga prodotto proprio nell’intestino.
Anche gli ormoni sessuali femminili sono strettamente legati al microbiota. Esiste infatti l’“estroboloma”, l’insieme dei batteri intestinali che metabolizzano e regolano la disponibilità degli estrogeni. Quando questo equilibrio si altera, possono comparire disturbi legati al ciclo mestruale, alla menopausa o a variazioni del peso corporeo, segno di quanto profondo sia il legame tra flora batterica e ormoni.
Alimentazione, sonno, attività fisica e gestione dello stress sono le chiavi per mantenere questo sistema in salute. Una dieta ricca di fibre, frutta, verdura, legumi e cereali integrali nutre i batteri “amici” e favorisce la produzione di acidi grassi benefici, rafforzando la barriera intestinale. Al contrario, un eccesso di zuccheri semplici e grassi saturi impoverisce il microbiota e ne altera la diversità, predisponendo a infiammazione e disfunzioni ormonali. Anche lo stress cronico gioca un ruolo importante: aumenta il cortisolo e modifica la composizione della flora intestinale, creando un circolo vizioso che può influire sul sonno, sull’appetito e sull’umore.
Prendersi cura del proprio microbiota significa, in fondo, prendersi cura di sé. Significa ascoltare i ritmi del corpo, nutrirlo in modo equilibrato e proteggerlo dallo stress eccessivo. Perché ciò che accade nell’intestino non resta nell’intestino: influenza come pensiamo, come dormiamo e perfino come ci sentiamo. Un motivo in più per ricordare che l’equilibrio ormonale e il benessere mentale iniziano proprio da lì, dal nostro mondo più silenzioso ma anche più saggio: quello che vive dentro di noi.
Domenica 15 novembre, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00, a Palazzo Ottoni di Matelica sarà possibile effettuare gratuitamente visite mediche e screening sanitari.
L’iniziativa è organizzata dalla Federazione dei Pensionati della Cisl Marche - rappresentanza locale sindacale di Tolentino e Camerino - con il patrocinio dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata, del Comune di Matelica, dell’Università degli studi di Camerino e della Lilt (Lega Italiana Lotta contro i Tumori) di Macerata.
Sarà possibile sottoporsi a visite oculistiche e diabetologiche, ad ecografia dell’addome, a visite per la prevenzione di rischi cardiovascolari, della broncopatia cronica ostruttiva, dell’osteoporosi, del tumore al seno e altre ancora, grazie alla collaborazione con Associazioni, Imprese locali e professionisti della salute (tra le quali la Croce Rossa Italiana, il Centro Medico Blu Gallery, l’Associazione Tutela Diabetici, il Rotary Distretto 2090 e l’ASD Green Nordic Walking di Macerata).
Le visite si effettueranno previa prenotazione, da effettuarsi contattando il numero 0733/4075230 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00, dal lunedì al giovedì entro il 13 novembre.
La Carovana della Salute è un progetto voluto e promosso dalla FNP Cisl Nazionale, a partire da un’analisi sociale riguardante la situazione economica delle famiglie italiane che, in questo periodo di crisi, sempre più spesso rimandano le spese mediche relative alla salute a favore di quelle dedicate alla quotidianità e al necessario.
La Carovana della Salute nasce proprio con questa finalità: promuovere la prevenzione e essere vicini alle famiglie e a coloro che ne hanno più bisogno offrendo la possibilità di visite mediche gratuite.
Dalla sua prima edizione del 2018 la Carovana della Salute ha effettuato più di 30 tappe, percorso più di 35 mila km ed effettuato oltre 28 mila visite e controlli medici gratuiti.Nella giornata del 15 novembre, presso Palazzo Ottoni, saranno organizzati anche tre incontri di approfondimento.
Alle ore 10.00, presso la Sala Boldrini, grazie alla collaborazione della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam, si parlerà del rapporto tra l’uomo e gli animali da compagnia come relazione significativa nella promozione del benessere sociale, psicologico e fisico.
Alle 11.30 ci sarà un incontro informativo e di sensibilizzazione sul rapporto tra prevenzione oncologica e sani stili di vita e di alimentazione. Alle 15.30 si svolgerà infine un incontro formativo e di orientamento sui temi della riabilitazione e della promozione delle funzioni motorie negli anziani.
In Ppazza saranno presenti anche postazioni dell’Anteas (Associazione di volontariato della Cisl) impegnata nel contrasto alla solitudine degli anziani, dell’Adiconsum (Associazione a difesa dei consumatori) per la prevenzione delle truffe e delle pratiche commerciali scorrette, del Patronato Inas Cisl per informazioni utili ad orientarsi nel mondo previdenziale e pensionistico.
Va all’Azzurra Mariner lo scontro diretto tra le squadre sul podio della classifica del girone B con la Settempeda che esce sconfitta, primo ko esterno e secondo del campionato. I biancorossi da miglior difesa del torneo prima di questa sfida subiscono in un colpo solo ben cinque reti mentre i padroni di casa mantengono l’imbattibilità(settima vittoria) e volano al comando agganciando la capolista Aurora Treia. Successo meritato per una Azzurra convincente che ha confermato tutte le proprie qualità: di organizzazione, di gioco e di individualità. Settempeda invece che, dopo un ottimo inizio, è andata a sprazzi mostrando buone trame offensive, ma anche troppe disattenzioni in fase difensiva con errori pesanti pagati poi a caro prezzo e puntualmente sfruttati dai cinici avversari.
Uno in particolare ha pesato sull’andamento dell’incontro, ovvero quello che ha dato il 4-2 ai locali giunto proprio nel momento in cui l’inerzia era dalla parte ospite. Lì è finita in pratica la partita e l’Azzurra è andata sul velluto grazie anche al 5-2 che ha decretato la fine dei giochi. Pomeriggio dunque ampiamente positivo per i sambenedettesi che ora possono pensare al big match del prossimo turno a Treia con il morale alto e con piena fiducia; Settempeda invece che mastica amaro e che dovrà resettare il brutto episodio e riprendere subito la marcia nel match interno contro la Palmense(sabato 15 ore 14.30).
Trasferta in Abruzzo per la Settempeda che raggiunge il comunale “Alberto Tommolini” di Martinsicuro che per quest’anno è la casa dell’Azzurra Mariner. Sfida d’alta quota che mette di fronte seconda e terza forza del girone B ovvero le due più dirette inseguitrici dell’Aurora Treia. Punti in palio dunque importanti e che potrebbero essere, per chi li centrasse, benzina pura per ottenere la spinta giusta per salire sempre più in alto in classifica. C’è molta attesa per vedere all’opera due squadre in forma, organizzate, ben guidate e con diversi giocatori di talento. Nel 4-3-3 dei locali spiccano Nicolosi in difesa, Napolano in regia e i due esterni De Panicis e Palladini; nei biancorossi, in campo al gran completo, prevale il collettivo, anche se non mancano di certo elementi che possono risolvere il match con una giocata. Accade proprio questo dopo soli 2’ grazie all’inventiva di Perez che si destreggia sulla propria trequarti per poi servire Borgiani che apre tutto a sinistra per Guermandi che avanza, entra in area, prende la mira e mette il destro rasoterra fra palo e portiere. Punteggio che cambia subito e Settempeda avanti 1-0.
Azzurra colpita a freddo che aumenta allora il possesso palla attaccando con decisione. Allo stesso tempo però ci sono spazi invitanti per le ripartenze degli ospiti che al 5’ infatti sono pericolosi con la premiata ditta Borgiani-Guermandi con il centravanti che viene lanciato sulla destra, arriva in area e da posizione defilata calcia rasoterra trovando il piede di Coccia che ribatte. Al 16’ Palladini sguscia a sinistra e crossa in mezzo dove Rossi colpisce di testa ma in maniera imprecisa; subito dopo Cameli ci prova dal limite con sinistro largo di poco. Al 22’ pallone che spiove dalla bandierina con Palladini che da pochi passi spedisce alto. Al 27’ grave indecisione nel disimpegno della difesa ospite che gioca palla dal portiere al difensore, ma De Panicis è svelto a recuperare palla in pressing e poi dal fondo serve Cameli che tutto solo ha il tempo di controllare e scaricare il sinistro in porta per il pari. Lo stesso Cameli poco dopo dalla distanza trova un sinistro velenoso che si infila sotto l’incrocio alla sinistra di Marchegiani. Siamo al 38’ e l’Azzurra capovolge il risultato e va in vantaggio per 2-1. Al 43’ la Settempeda trova una buona prolungata azione: Montanari da sinistra, Quadrini non trova l’attimo giusto per calciare da pochi passi, Borgiani dal fondo riesce a mettere sotto porta, Tulli gira alto. Pochi istanti prima dell’intervallo episodio che fa “arrabbiare” i locali: dopo un cross rasoterra in area Rossi mette in porta ma il guardalinee segnala il fuorigioco. Avvio di ripresa negativo per la Settempeda dato che i locali colpiscono al primo affondo: cross morbido da destra che Cofini gira di testa, ottimo intervento di Marchegiani, palla ancora giocabile per lo stesso Cofini che tocca in porta. Siamo 3-1.
Passano pochi secondi e De Panicis arriva davanti alla porta con rasoterra respinto da Marchegiani poi il successivo tentativo del numero 11 è largo. Mister Pierantoni(già espulso) ordina due cambi: dentro Rango e Ammora per Quadrini e Borgiani. La Settempeda trova lo squillo giusto ed accorcia le distanze(12’): punizione dalla trequarti che spiove in area, Dutto svetta e fa da torre per Guermandi che davanti alla porta spinge dentro. 3-2. Al 20’ riparte l’Azzurra che sfiora la rete con un destro di Panza che viene deviato in corner. Sugli sviluppi del cross dalla bandierina indecisione tra Pagliari e Dutto che lasciano rotolare la palla in area con Cofini prontissimo a girarla sotto la traversa. 4-2. Il match è di nuovo tutto in salita per i biancorossi che sono spinti ad attaccare. L’Azzurra in contropiede può pungere e quando lo fa con Rossi sigla il 5-2 dopo essere scappato in campo aperto e dopo aver superato Marchegiani con un preciso rasoterra. Locali ancora insidiosi con un tiro dal limite di Napolano deviato in tuffo da Marchegiani. Nel finale ci provano i biancorossi: prima il neo entrato Compagnucci sfiora il palo, poi Tulli trova l’ottima replica del portiere. Finisce qua con la grande soddisfazione dei locali e l’amarezza degli ospiti.
AZZURRA MARINER – SETTEMPEDA 5-2
RETI: pt 2’ Guermandi, 27’ e 38’ Cameli; st 2’ e 20’ Cofini, 12’ Guermandi, 30’ Rossi
AZZURRA MARINER: Coccia, Nicolosi, De Vito, Panza, Napolano, Manoni, Cameli(22’ Schiavi), Rossi, Cofini(22’st Machado), Palladini(32’st Orsini), De Panicis(22’st Bonifazi). A disp. Perozzi, Colletta, Toscano, Veccia, Mascaretti. All. Morelli
SETTEMPEDA: Marchegiani, Brandi(36’st Eugeni), Montanari, Pagliari, Dutto, Zappasodi(26’st Compagnucci), Quadrini(11’st Rango), Borgiani(11’st Ammora), Guermandi(34’st Bernabei), Perez, Tulli. A disp. Giulietti, Monachesi, Sigismondi, Sfrappini. All. Pierantoni
ARBITRO: Uncini di Jesi. Assistenti: Catani di Fermo e Meo di Macerata
NOTE: Espulsi: Pierantoni. Ammoniti: Dutto, Napolano, Rossi, Guermandi. Angoli: 5-2. Recupero: pt 2’; st 4’
L'Associazione Polisportiva Aurora Treia annuncia il tesseramento dell'attaccante Roman Chornopyshchuk. Chornopyshchuk, classe 1995, volto ben conosciuto dall'ambiente biancorosso, è pronto a vivere la sua quarta esperienza con la maglia dell'Aurora.
Cresciuto nel settore giovanile dell'Aurora, Chornopyshchuk ha mosso qui i primi passi nel calcio dei "grandi", mettendosi subito in mostra con le sue prime reti nelle annate che segnarono la crescita della società in Promozione.
Dopo aver maturato esperienze importanti tra Eccellenza e Serie D con le maglie di Montegiorgio e Folgore Veregra, fa ritorno a Treia nella stagione 2016-2017, dove resta per tre annate, siglando 49 goal e diventando uno degli attaccanti più prolifici del club e della Categoria.
Nel corso della sua carriera ha indossato maglie di club prestigiosi come Maceratese, Valdichienti Ponte, Civitanovese e Matelica confermandosi attaccante di grande affidabilità.
Nell'estate 2023 torna nuovamente all'Aurora, prima di approdare al Trodica, dove negli ultimi due campionati contribuisce in maniera determinante alla salita in Eccellenza, grazie ai suoi numerosi goal pesanti. "Il legame tra Roman Chornopyshchuk e l'Aurora è profondo, autentico e mosso dalla grande passione per i nostri colori, che lo hanno sempre accompagnato nel corso della sua carriera", si legge in una nota del club treiese. "Tutta la società, insieme a dirigenti, giocatori e tifosi, dà un caloroso benvenuto a Roman Chornopyshchuk, con l'augurio di raggiungere nuovi e importanti traguardi".
L’evoluzione del quadro normativo introdotto dal disegno di legge di Bilancio 2026 solleva profonde preoccupazioni tra le associazioni di categoria del territorio marchigiano, in particolare per quanto riguarda l’area del Cratere sismico e il suo tessuto socio-imprenditoriale. La modifica che impone un drastico limite alla compensazione dei crediti d'imposta con i debiti previdenziali e contributivi viene considerata un elemento di forte criticità.
Finora circoscritto a banche e intermediari finanziari, il veto viene esteso dalla Manovra a tutti i soggetti, ponendo imprese e famiglie interessate di fronte a uno scenario finanziario decisamente preoccupante. A partire dall’1 luglio 2026, infatti, la compensazione sarà permessa esclusivamente per i crediti d’imposta emergenti dalle dichiarazioni annuali, escludendo di fatto quelli maturati attraverso l’acquisizione dei bonus edilizi e di altri incentivi statali.
Questa riduzione dell’ambito di compensazione rischia di rendere inutilizzabili, in tutto o in parte, le rate dei crediti d’imposta relativi ai bonus edilizi, provocando danni economici e gravi tensioni di liquidità per migliaia di imprese, soprattutto quelle del comparto casa che hanno applicato lo sconto in fattura e che utilizzano legittimamente i crediti fiscali per saldare i propri debiti contributivi.
Per i presidenti delle CNA di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo – Simone Giglietti, Arianna Trillini ed Emiliano Tomassini – questa stretta normativa comprometterà la pianificazione finanziaria del tessuto produttivo locale. Inoltre, viene sollevata forte perplessità sull'efficacia delle misure annunciate per il sostegno agli investimenti, come i crediti d’imposta per Industria 4.0, Transizione 5.0, ricerca e sviluppo e il Tax credit cinema.
Secondo quanto riportato all’articolo 26 del testo, l’efficacia dell’estensione dell’aliquota del 110% per il Superbonus alle istanze di contributo presentate prima del 30 marzo 2024, inizialmente accolta con favore dalle associazioni, appare ora inevitabilmente compromessa dalla mancanza di adeguati strumenti finanziari.
Un ulteriore elemento di forte criticità riguarda le scadenze imposte per il completamento degli interventi. Le Cna ritengono realistico che le oltre 5.000 richieste non potranno essere concluse entro la fine del 2026, data la mole di lavori e la complessità delle pratiche amministrative. Per questo, si ritiene indispensabile e urgente un prolungamento dei termini fino al 2027, al fine di scongiurare nuove incertezze e garantire la conclusione degli interventi in condizioni sostenibili.
«Nonostante l’apprezzamento espresso per la scelta di estendere il 110% a tutte le pratiche di ricostruzione, è necessario segnalare che senza strumenti finanziari adeguati questa misura rischia di restare incompiuta – hanno dichiarato congiuntamente i tre presidenti delle Cna – La ricostruzione non può procedere a scadenze ravvicinate e senza certezze operative, ma necessita di una prospettiva stabile e di una programmazione che consenta di lavorare con continuità e portare a termine gli interventi».
Un passo decisivo verso una ricostruzione più giusta e completa dei territori colpiti dal sisma. La nuova bozza della legge di bilancio 2026, attualmente in discussione in Parlamento, introduce una correzione fondamentale alla normativa sul Superbonus, estendendo l'aliquota del 110% anche alle istanze di contributo presentate prima del 30 marzo 2024.
Una misura attesa e fortemente sollecitata dalle associazioni di categoria, che garantisce finalmente l’inclusione di tutte le procedure di ricostruzione post-sisma nel regime agevolato, sicuramente fino al 2026.
Ricordiamo che già la legge numero 95/2025 (conversione del Decreto Omnibus), approvata nell'agosto scorso, aveva prorogato il Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2026 per gli interventi di ricostruzione e riqualificazione strutturale nei crateri sismici del 2009 e 2016 (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria). Tuttavia, questa norma limitava il beneficio alle sole istanze di contributo presentate dopo il 30 marzo 2024, escludendo di fatto numerosi cantieri già avviati.
La Legge di Bilancio 2026 interviene ora per sanare questa disparità, prevedendo che l’agevolazione al 110% si applichi indipendentemente dalla data di presentazione.
I presidenti delle Cna di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, Simone Giglietti, Emiliano Tomassini e Arianna Trillini, esprimono soddisfazione unanime per l’intervento del Governo che ha accolto le istanze del territorio: "Accogliamo con favore l’integrazione inserita nella Legge Finanziaria. La proroga del 110% era un primo passo fondamentale, ma l’esclusione delle domande presentate prima del 30 marzo 2024 rappresentava una grave lacuna normativa che rischiava di bloccare migliaia di pratiche. Questo intervento dimostra attenzione e pragmatismo, due elementi essenziali per ridare slancio e certezza a tutta la filiera della ricostruzione".
I Presidenti Cna auspicano ora che l’iter legislativo si possa concludere rapidamente: "Oggi possiamo dire che l’incentivo è finalmente costruito in modo più equo, rispondendo alle reali esigenze delle famiglie e delle imprese del Cratere sismico. Confidiamo che il Parlamento approvi definitivamente la misura, confermando l’estensione e la sanatoria previste, indispensabili per chiudere il cerchio della ricostruzione".
La Cna ritiene inoltre opportuno precisare che l’esercizio delle opzioni di cessione del credito o sconto in fattura, previste dall'articolo 121 del Decreto-Legge numero 34 del 19 maggio 2020, debba intendersi applicabile anche ai nuovi beneficiari della misura. L'associazione rinnova infine la richiesta di valutare un’estensione del Superbonus anche al 2027, così da garantire continuità agli interventi e completare in modo efficace il percorso di ricostruzione e rilancio dei territori del Cratere. La Cna continuerà a promuovere misure di supporto mirate e stabili per le aree colpite, a tutela delle imprese e delle comunità impegnate nella rinascita dei territori.
Si chiude un capitolo durato sette anni per la comunità scolastica settempedana: a partire da lunedì, tutti gli studenti del triennio dell'Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” inizieranno le lezioni nella nuova e avveniristica sede di viale Mazzini. Si dice così addio, in maniera definitiva, alla sistemazione provvisoria "Alessandro Luzio", utilizzata sin dal terremoto del 2016.
L'operazione di trasferimento, che ha visto il coinvolgimento attivo degli studenti nel salutare il vecchio plesso, culminerà formalmente entro i primi giorni di dicembre. La nuova struttura, inaugurata poche settimane fa, si pone come un tangibile simbolo della resilienza e della rinascita del territorio colpito dal sisma.
Realizzata su una superficie di circa 6.500 metri quadrati, la scuola vanta ben 32 aule e 21 laboratori specializzati, essenziali per l'alta formazione offerta dall'istituto, che spazia dalla meccanica/meccatronica, all'elettronica, alla chimica, all'informatica, fino alla grafica e comunicazione.
Particolare attenzione è stata dedicata alla sostenibilità: il nuovo edificio è un modello di efficienza energetica, classificato come Nzeb (Near Zero Energy Building). È dotato di impianti ad alta efficienza, illuminazione a Led, pannelli fotovoltaici e sistemi di ventilazione e regolazione automatica della temperatura, garantendo un ambiente di apprendimento ottimale e allineato con gli indirizzi formativi all'avanguardia della scuola.
A sottolineare l'importanza dell'evento, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, invitata dal dirigente scolastico, professor Sandro Luciani, ha presenziato all'ultimo giorno di lezioni del triennio nella sede provvisoria.
Il sindaco ha espresso con forza l'emozione e la soddisfazione per questa tappa cruciale:
"Vedere i nostri ragazzi uscire da una sede provvisoria e saperli da lunedì nella loro nuova casa è la vittoria della nostra comunità sulla paura e sulle difficoltà del sisma. La nuova scuola, moderna e all'avanguardia, è la certezza di una formazione di qualità e un orizzonte di speranza e crescita per il futuro della nostra città e dei nostri giovani".
Con una ditta specializzata già all'opera per assicurare che scrivanie e sedie siano al loro posto, l'ITTS “Divini” torna finalmente a operare in una struttura che si riconferma un punto di riferimento per l'istruzione tecnico-scientifica del Centro Italia.
A cinquant’anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, la Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata dedica due giornate alla riflessione sull’eredità culturale del grande intellettuale friulano. L’iniziativa, dal titolo “In difesa dell’umano. Pasolini tra passione e ideologia”, si terrà martedì 11 e mercoledì 12 novembre e vedrà la partecipazione di Paolo Desogus, docente alla Sorbonne Université di Parigi, tra i più attenti studiosi di Pasolini, autore dell’omonimo volume pubblicato da La nave di Teseo nel 2025.
La prima giornata, martedì 11 novembre, si aprirà alle 16.45 presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata con la presentazione del libro di Desogus. Insieme all’autore dialogheranno Costanza Geddes De Filicaia e Sergio Labate, docenti dell’Università di Macerata, con il coordinamento di Carla Danani, direttrice della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi”. Alle 21, al Cinema Italia di Macerata, è in programma la proiezione del film “Teorema”, scritto e diretto da Pasolini. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento dei posti.
Mercoledì 12 novembre, dalle 9 alle 12 nell’Aula Magna della sede di via Don Minzoni 22/A, si terrà un seminario di approfondimento sull’attualità letteraria, filosofica e politica di Pier Paolo Pasolini, che vedrà ancora una volta il dialogo tra Desogus e Labate, con il coordinamento di Carla Danani.
L’appuntamento rientra nel ciclo di seminari “Comunità di pratiche” promossi dalla Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata e rappresenta un’occasione per rileggere la figura di Pasolini come intellettuale capace di interrogare il mondo e le sue trasformazioni, guidato – come scrive Desogus – da “una bussola della contraddizione” che ancora oggi orienta la riflessione sull’umano.
Una serata all'insegna dell'amore per il territorio, della cultura e del divertimento: il teatro Feronia di San Severino Marche ha ospitato l'evento di presentazione del libro “Dalle Marche con amore. Guida sentimentale alla regione dell'infinito” di Natasha Stefanenko.
L'incontro, promosso e organizzato dall’associazione Help SOS Salute e Famiglia Odv presieduta da Cristina Marcucci e patrocinato dal Comune di San Severino Marche, ha registrato una grandissima partecipazione di pubblico, con il sold out in platea e sui palchi, ed ha affascinato i presenti per il racconto intimo e appassionato dell’autrice.
Natasha Stefanenko, nota attrice, conduttrice e modella di origine russa, è ormai da anni marchigiana d'adozione. Il suo libro, edito da Cairo, è una vera e propria "guida sentimentale" che documenta il suo personale viaggio alla scoperta dei borghi, dei paesaggi, dell'enogastronomia e degli aneddoti che rendono unica la regione, terra di grandi artisti come Leopardi e Raffaello.
La scrittrice, in dialogo con la moderatrice Daniela Zepponi, scrittrice anch’essa, ha condiviso con calore le sue esperienze, dalle scoperte culinarie (come le amate frignacce) ai suoi rifugi personali, definendo le Marche una regione "completa, con mare, montagna e gente accogliente".
A rendere l’atmosfera esilarante e autentica è stata la partecipazione straordinaria di Alberto e Riccardo de “Il Doppiatore Marchigiano”. Il popolare duo comico tolentinate, famoso per le sue esilaranti parodie e doppiaggi in vernacolo che spopolano sui social, ha interagito con l’autrice in un dialogo che ha valorizzato la schiettezza e l'identità del dialetto locale.
Il momento clou della serata è arrivato quando il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, è salita sul palco. Il primo cittadino settempedano si è prestato al gioco dei doppiatori, in una vera e propria intervista "in dialetto" sulla vita in città. Tra risate e battute, si è parlato del carattere dei settempedani e della rievocazione storica del Palio dei Castelli, in un mix di cultura, tradizione e goliardia che ha conquistato il pubblico.
Grande merito del successo dell’iniziativa va all'associazione Help SOS Salute e Famiglia Odv.
Nuovo appuntamento con la diciannovesima edizione dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte e promossa con il Comune e l’Azienda Teatri.
Martedì 11 novembre, alle 18 al cine-teatro Cecchetti, ci sarà la lectio di Giulio Vesprini su “Muri parlanti. Dalla pittura rupestre alla street art”.
L’edizione 25/26 vedrà 30 incontri e relatori di altissimo profilo. Sono: Roberto Mancini, Andrea Baffoni, Laura Colò, Michele Fofi, Giulio Vesprini, Mauro Perugini, Giancarlo Trapanese, Stefano Papetti, Roberto Cresti, Paola Ballesi, Peppe Barbera.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
È stata inaugurata oggi pomeriggio, nelle sale antiche della Biblioteca Mozzi Borgetti, la mostra “Magnifiche Metamorfosi. Dal manoscritto al kromolibro”, a cura di Laura Mocchegiani e Serena Lattanzi, che si fonda sull’idea della perenne trasformazione della materia come fonte di infinite potenzialità creative.
Al taglio del nastro presente l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta, l’artista Renata Boero, le curatrici Laura Mocchegiani e Serena Lattanzi insieme a numerosi rappresentanti del mondo culturale e accademico.
“L’esposizione rappresenta il naturale proseguimento della poetica di Renata Boero, già protagonista con la mostra ‘Teleri’ ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi. In un ideale passaggio di testimone, la nuova mostra si innesta nel solco tracciato da Teleri, proseguendone la riflessione sulla perenne trasformazione della materia come fonte di infinite potenzialità creative. Questo dialogo tra le due esposizioni segna una continuità concettuale e simbolica, dove la chiusura della mostra ai Musei Civici il 9 novembre apre, al tempo stesso, a nuove forme di metamorfosi e rigenerazione artistica.
La mostra allestita nelle sale Antiche è un omaggio alla capacità dell’arte e del pensiero umano di trasformarsi, contaminarsi e rigenerarsi - ha dichiarato l’assessore Katiuscia Cassetta -. Un’occasione preziosa per valorizzare il patrimonio della nostra Biblioteca e per intrecciare passato e contemporaneità in un racconto coerente e affascinante. Infine, voglio ringraziare la Biblioteca ‘Romolo Spezioli’ di Fermo e del Museo Diocesano ‘Carlo Maria Martini’ di Milano, che hanno concesso importanti prestiti, rafforzando la rete di cooperazione culturale tra le istituzioni”.
Basata sul principio dell’instabilità, la metamorfosi ha da sempre esercitato un fascino ambivalente sull’animo umano, suscitando attrazione e inquietudine attraverso la fusione tra elementi familiari e perturbanti. Interrogarsi sulla natura metamorfica significa esplorare il divenire delle forme, le loro mutazioni nello spazio e nel tempo e le molteplici modalità della loro rappresentazione, in un dialogo tra discipline diverse: dal mito alla letteratura, dall’alchimia alla botanica, dalle scienze naturali fino all’arte contemporanea.
Le curatrici Laura Mocchegiani e Serena Lattanzi hanno sottolineato come “la metamorfosi sia un linguaggio universale, che unisce mito, scienza e arte in un’unica, inesausta ricerca sul divenire delle forme e dei significati”.
Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni, con preziosi manoscritti, incunaboli, cinquecentine ed edizioni rare provenienti dal patrimonio storico-bibliografico della Biblioteca Mozzi Borgetti.
La prima sezione è dedicata alla letteratura, dove si incontrano gli archetipi della metamorfosi, da Omero, Apuleio e Ovidio fino a Franz Kafka. Segue la sezione alchemica, incentrata sulla trasmutabilità dei metalli e sui legami con la magia, l’astrologia e la cabala: da Geber a Ermete Trismegisto, da Raimondo Lullo a Pico della Mirandola, fino ad arrivare a Alchera di Joe Tilson, opera che collega idealmente il pensiero alchemico alla ricerca artistica contemporanea.
La terza sezione è dedicata alle scienze naturali, esplorando le illustrazioni botaniche e zoologiche che intrecciano rigore scientifico e immaginazione fantastica. Tra gli esemplari esposti, spiccano gli erbari e i trattati che testimoniano lo sguardo meravigliato dell’uomo verso la natura. Particolare attenzione è riservata a due figure straordinarie: Ildegarda di Bingen e Maria Sibylla Merian, donne che in epoche diverse hanno unito scienza e arte nello studio del mondo naturale.
La mostra si conclude con un ritorno alla poetica di Renata Boero, attraverso due manoscritti dedicati ai segreti dei colori e con l’esposizione di Germinazioni, libro d’artista dedicato a Padre Matteo Ricci e già presentato a Macerata nel 2010 in occasione della mostra InOpera.L’opera celebra la forza evocativa del colore e la potenza trasformativa della materia, emblema perfetto delle “magnifiche metamorfosi” che danno titolo all’esposizione.
Grande partecipazione ieri sera per il debutto del nuovo appuntamento culturale inserito nella stagione teatrale 2025-2026 del teatro comunale di Caldarola, sostenuta dai cinque Comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.
Il primo incontro ha visto protagonista Francesca Monaco, autrice del libro "Paolina Leopardi - All’ombra del poeta”. Una caffetteria gremita ha accolto l’autrice e partecipato con entusiasmo a questo momento di condivisione e riflessione, proprio nello spirito che anima il Caffè letterario: ritrovarsi davanti a una buona tisana per dialogare di cultura, arte e vita.
Le tisane dell’Erboristeria “Il mondo delle erbe” di Tolentino hanno accompagnato la serata ispirandosi proprio al tema del libro: quella alla menta, a rappresentare la freschezza della mente che si libera proprio come Paolina, un invito a respirare e a ritrovare equilibrio; quella ai frutti di bosco per ricordare invece la dolce forza delle emozioni.
Un sorso di colore e passione, come la voce ritrovata di una donna rimasta troppo a lungo all’ombra. Un racconto intenso e toccante, infatti, quello di Francesca Monaco che - intervistata dalla giornalista Giulia Sancricca - ha saputo far emergere tutta la sensibilità e la forza della sorella del poeta recanatese: una donna coraggiosa, appassionata, straordinariamente colta e moderna, capace di trovare la sua libertà nonostante i limiti imposti dalle regole del suo tempo. Una donna d’esempio ancora oggi, che grazie al testo di Monaco è uscita dall’ombra per risplendere di luce propria. Il sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni, ha espresso grande soddisfazione per la partecipazione: "Vedere questa grande affluenza - ha detto - ci fa davvero molto piacere. Speriamo che continui così. Siamo orgogliosi di questo momento e di una stagione che, per la prima volta, è in sinergia con gli altri Comuni".
Presenti alla serata anche l’assessore alla cultura di Caldarola, Paola Scaficchia e la consigliera Antonella Rocchi. Per Belforte del Chienti il vicesindaco Mariella Migliorelli e i consiglieri Carlo Santini ed Elio Carfagna, a testimoniare il valore della collaborazione e della condivisione. Il presidente della compagnia teatrale Fabiano Valenti di Treia, Fabio Macedoni, che gestisce il teatro ha ricordato come "questa iniziativa sia nata dalla bellezza del luogo stesso: la caffetteria del teatro, che in un paese ancora ferito dal sisma, diventa una piazza d’inverno, un punto d’incontro per riscoprire il piacere di stare insieme e di fare cultura".
C’è tutta la grazia e la determinazione di una giovane marchigiana nel nuovo percorso di Alissa Polizzi, modella di Macerata rappresentata dalla Bea Model Agency, che nei giorni scorsi ha debuttato come presentatrice in occasione dell’Halloween Street Show di Campobasso.
Una nuova sfida affrontata con lo stile e la sobrietà che da sempre la contraddistinguono. Sul palco, in Piazza della Vittoria, nel cuore del capoluogo molisano, Alissa ha condotto la serata accanto alla modella e organizzatrice Laika D’Agostino, regalando al pubblico un momento elegante e coinvolgente.
Il suo debutto nella conduzione rappresenta un passaggio importante per una giovane che, partita da Macerata, ha costruito con costanza e serietà un percorso nel mondo della moda. Dopo gli esordi a 18 anni e il trasferimento a Milano, Polizzi ha collaborato con fotografi e brand di rilievo, lavorando nel tempo anche in Germania, Cina, Singapore, Indonesia e Francia. Esperienze che le hanno permesso di affinare professionalità e sensibilità, oggi messe al servizio di un nuovo obiettivo: comunicare la moda con maturità e consapevolezza.
«Ringrazio per l’opportunità – ha detto Alissa dal palco – per me è davvero importante far trasparire che i giovani hanno voglia di mettersi in gioco e lavorare. A volte mancano le occasioni, e quindi è giusto ringraziare chi le offre». Parole che riflettono perfettamente la sua visione: umiltà, impegno e riconoscenza verso chi sostiene i giovani talenti.
L’Halloween Street Show, ideato dal regista Camillo Del Romano in collaborazione con l’agenzia Asso E Venti di Lanciano e l’emittente TRSP, è stato uno degli eventi più curati della stagione molisana. Una serata dedicata alla moda e alla creatività, con protagonisti quattro giovani stilisti - Chiara Martelli, Giorgia Arnone, Diego Masciarelli e Sara Cetty – tutti con percorsi di studio e formazione in accademie di prestigio, nazionali e internazionali.
Pur trattandosi di una manifestazione di rilievo, il tocco distintivo è arrivato proprio da Alissa Polizzi, che con la sua eleganza misurata e il suo modo di comunicare autentico ha saputo dare tono e ritmo all’intera serata. Sempre composta, mai sopra le righe, ha confermato di avere non solo bellezza e presenza scenica, ma anche una sensibilità comunicativa rara.
Nel corso dell’evento, la modella maceratese ha voluto ringraziare chi ha contribuito alla buona riuscita della serata: Camillo Del Romano, Valerio Memmo, Cristina Yaremchuk per le coreografie, Francesco Rosato per la musica e la grafica, Lino D’Ambrosio per l’organizzazione, Giuseppe Sangiovanni di GSM Servizi e il fotografo molisano Antonino Di Pilla.
Con questo debutto, Alissa Polizzi apre un nuovo capitolo della sua carriera: una giovane donna che, partendo da Macerata, continua a portare in alto il nome della sua città con eleganza, intelligenza e un modo di fare che conquista per autenticità.
Le Marche si confermano terra di eccellenza per il destination wedding di lusso. A sancirlo è uno speciale di Elle Spose, la prestigiosa rivista femminile diretta da Manuela Ravasio, che in occasione del suo 15° anniversario ha dedicato un ampio servizio a un matrimonio da sogno: “Nozze romantiche e bucoliche nel cuore delle Marche per Federica e Lorenzo”. L'attenzione di una testata di rilievo come Elle Spose riflette il crescente posizionamento della regione nel mercato internazionale dei matrimoni.
Il reportage mette in luce il fascino dei luoghi scelti dagli sposi. La solenne cerimonia religiosa è stata celebrata nella storica Basilica di San Lorenzo in Doliolo a San Severino Marche, dove la coppia ha fatto il suo ingresso accompagnata dai propri figli. Il ricevimento nuziale si è tenuto a Villa Teloni, una magnifica dimora storica immersa nella campagna settempedana, che offre una splendida vista panoramica sulle verdi colline e gli azzurri monti di leopardiana memoria.
L'evento, curato dalla wedding planner Tatiana Tabanelli, ha esaltato il lusso e l'eleganza. L'allestimento ha previsto lunghi tavoli imperiali in legno decapato bianco, splendidamente decorati con composizioni floreali nelle sfumature del rosa, fucsia e verde lime. Il momento culminante, il taglio della torta, è stato accompagnato da fontane di luce e spettacolari fuochi d'artificio. Gli abiti scelti dalla sposa hanno enfatizzato l’eleganza: una silhouette a sirena firmata Elie Saab per la cerimonia e un mini abito di Viktor & Rolf per il party.
L'orgoglio di Villa Teloni: "Una Terra Magica"
Beatrice Teloni, direttrice di Villa Teloni, struttura gestita dal gruppo Teloni.eu, commenta con orgoglio il trend: “Ogni anno apriamo le porte di 'casa nostra' che diventa la casa delle tantissime coppie di sposi che da tutto il mondo ci raggiungono per pronunciare il loro sì. Questo ci ripaga di tanti sforzi ma, soprattutto, ci riempie di un grandissimo orgoglio perché la nostra sta diventando davvero una terra magica per quel che riguarda i matrimoni in Italia”.
Teloni sottolinea che la clientela del gruppo è molto ampia, non vendendo "solo luxury", ma specializzandosi in eventi di ogni tipo, dalla cerimonia agli affitti settimanali e agli eventi aziendali. “Quel che ci interessa è donare sogni, che si tratti di matrimoni o di altri eventi poco importa, e ci facciamo in quattro perché questo avvenga”, conclude, ribadendo l'obiettivo di offrire "esclusività intesa come sogno da regalare".
Settore record: 1 miliardo di fatturato
In questa ottica, le Marche si presentano molto bene in un contesto in continua crescita. I numeri parlano chiaro: il settore del destination wedding in Italia continua a registrare cifre record. La recente Borsa del Matrimonio in Italia (BMII) ha confermato che il fatturato generato dalle nozze di stranieri nel 2024 in Italia è stato di quasi 1 miliardo di euro, con la prospettiva di un'ulteriore crescita.
“Gli stranieri – spiega ancora Beatrice Teloni – cercano in Italia non solo una cerimonia, ma una vera e propria esperienza immersiva nell'italianità che spesso si estende su più giorni, includendo escursioni e degustazioni. Desiderano un evento memorabile e personalizzato, immerso nell'atmosfera unica e romantica che solo il nostro Paese al mondo, e in questo le Marche sono davvero uniche, sa offrire”.
L'Agenzia Regionale Sanitaria delle Marche (ARS) mette in guardia i cittadini contro una nuova truffa telefonica che sta circolando in questi giorni. Numerosi utenti hanno segnalato chiamate e messaggi sms provenienti da numeri che iniziano per 899, che si spacciano per il servizio Cup regionale.
Si tratta di una potenziale frode finalizzata ad addebitare costi sul traffico telefonico verso numerazioni a pagamento. L'Ars invita tutti i cittadini a non rispondere e a non richiamare tali numeri, ribadendo che il Centro Unico di Prenotazione (CUP) non utilizza mai questo tipo di canali.
Per contattare in modo sicuro il servizio, è necessario utilizzare solo i canali ufficiali. Il numero verde gratuito 800.098.798 è attivo da rete fissa, mentre da rete mobile si può chiamare lo 0721.1779301, con costi a carico dell’utente secondo le tariffe del proprio gestore. È inoltre disponibile il numero alternativo 071.9998010, oltre al sito web mycupmarche.it e all’app "SaluteMarche".
Il call center del CUP è operativo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 18:00 e il sabato dalle 8:00 alle 13:00. I cittadini possono anche rivolgersi agli sportelli Cup presenti nelle strutture sanitarie della propria Ast.
L'Agenzia precisa che il Cup non invia sms e non chiede mai di richiamare numeri telefonici. Le notifiche relative a prenotazioni, spostamenti o cancellazioni vengono inviate esclusivamente tramite l'app Io, a tutti i cittadini che l'hanno correttamente installata e configurata sui propri dispositivi.
L'Ars invita quindi a prestare la massima attenzione e a segnalare eventuali episodi sospetti, ricordando che la sicurezza dei dati personali e la tutela degli utenti restano una priorità per il sistema sanitario regionale.
Il Comune di Tolentino amplia i propri strumenti di comunicazione e, dopo il sito istituzionale e la pagina Facebook ufficiale, attiva anche un canale WhatsApp per informare in modo più diretto e immediato i cittadini.
Il miglioramento della comunicazione con la cittadinanza è da tempo un obiettivo programmatico dell’amministrazione comunale, che punta a potenziare i canali già esistenti e a introdurne di nuovi per rendere più trasparente ed efficace l’azione amministrativa.
La diffusione delle app di messaggistica istantanea consente oggi anche alle Pubbliche Amministrazioni di raggiungere in tempo reale i cittadini, favorendo l’accesso ai servizi, la partecipazione informata e la promozione di eventi e iniziative locali.
Come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), l’utilizzo di tecnologie avanzate contribuisce a snellire le procedure e a rendere più trasparente l’attività dell’Ente. Il Comune di Tolentino ha quindi scelto di attivare nuovi canali digitali, senza abbandonare i mezzi istituzionali tradizionali, per garantire una comunicazione aperta, chiara e accessibile.
Dopo l’approvazione delle linee guida per l’utilizzo dei servizi di messaggistica istantanea da parte della Giunta comunale, è stata avviata la piattaforma WhatsApp ufficiale, la cui gestione è affidata all’Ufficio Stampa del Comune.
Il nuovo canale sarà operativo da lunedì 10 novembre 2025, al termine di una fase di sperimentazione. Tutti i cittadini potranno iscriversi inquadrando il QR code presente su manifesti e inserzioni oppure cliccando sul link ufficiale: https://whatsapp.com/channel/0029VbBIVklAO7RMkH9qwy3Z.
Dalla app WhatsApp, sarà sufficiente aprire la sezione "Aggiornamenti" per visualizzare e seguire il canale ufficiale del Comune di Tolentino. Gli iscritti riceveranno notifiche e aggiornamenti su eventi, emergenze, modifiche alla viabilità e altre notizie di pubblica utilità. Il servizio, completamente gratuito, non prevede l’invio di messaggi da parte degli utenti, ma solo la ricezione delle comunicazioni ufficiali del Comune.
L’iniziativa è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa dal Sindaco Mauro Sclavi, dall’Assessore Diego Aloisi e dal Consigliere Fabio Montemarani, che hanno sottolineato l’importanza di un rapporto sempre più diretto e immediato con la comunità locale. Con l’attivazione del canale WhatsApp, il Comune di Tolentino compie un ulteriore passo verso una Pubblica Amministrazione digitale, trasparente e vicina ai cittadini.