Da Riserva a "Castelli di Jesi Docg": l'Imt cambia le regole per l'élite del vino (VIDEO e FOTO)
L'Istituto marchigiano di tutela vini a difesa della territorialità
Scontro fra tre veicoli sulla Regina: furgone fuori strada, un ferito in ospedale e traffico deviato
Un incidente stradale si è verificato oggi pomeriggio, intorno alle 17, lungo la Strada Regina, a Potenza Picena, all’altezza dell’incrocio per San Girio, coinvolgendo due auto e un furgone. Quattro persone sono rimaste coinvolte nello scontro. Un uomo ha riportato ferite che hanno reso necessario il suo trasporto in codice rosso all’ospedale di Civitanova. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita. L’impatto è stato particolarmente violento: il furgone, dopo la collisione, è finito fuori strada. Sul posto sono intervenuti i mezzi del 118, i vigili del fuoco e la polizia locale, che ha effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. I mezzi coinvolti sono stati rimossi dai carro attrezzi e per consentire le operazioni di soccorso la circolazione è stata temporaneamente bloccata. A causa dell’incidente, il traffico in direzione Porto Recanati è stato deviato tramite lo svincolo di Santa Maria in Potenza o Contrada Torrenova, mentre in direzione opposta la circolazione ha seguito percorsi alternativi attraverso Contrada Marolino o Contrada Molino Vecchio. Le cause dello scontro sono ancora in corso di accertamento.
Investita da un auto a Matelica: donna di 77 anni trasportata a Torrette in eliambulanza
Una donna di 77 anni è stata investita nel tardo pomeriggio di oggi a Matelica, poco dopo le 18, in viale Europa, nella zona del centro commerciale "La Sfera". Secondo le prime informazioni, la donna, proveniente da fuori città, stava attraversando l’area pedonale quando è stata urtata da un’auto. Il conducente si è immediatamente fermato per prestare soccorso e ha dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Matelica e i sanitari del 118, che hanno richiesto il supporto dell’eliambulanza. La donna è stata trasferita all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, e le sue condizioni non sarebbero gravi. L’atterraggio dell’elicottero nei pressi del centro commerciale ha attirato l’attenzione di numerosi presenti. La polizia locale ha effettuato i rilievi per chiarire la dinamica dell’incidente.
Quel 5 giugno 1998: quando la grazia delle Kessler entrò nella storia di Montecosaro (FOTO e VIDEO)
MONTECOSARO – All’indomani della scomparsa di Alice ed Ellen Kessler, icone intramontabili dello spettacolo italiano, il Museo del Cinema a Pennello riapre il cassetto dei ricordi e torna a quel 5 giugno 1998, quando le celebri gemelle furono ospiti a Montecosaro per una tre giorni che il paese non ha mai dimenticato. A ripercorrere quei momenti è Paolo Marinozzi, anima del museo e organizzatore di quella giornata “popolare e gioiosa”, come lui stesso la definisce. «Coinvolgemmo tantissima gente – racconta – perché le Kessler erano famosissime, soprattutto per le trasmissioni Rai. E il paese rispose in massa». L’iniziativa, nata da un contatto con le artiste avviato già nel 1997 – dopo un incontro negli studi Rai con Paolo Limiti – prese il nome di “Quelli belli come noi”, una delle canzoni simbolo delle due sorelle. Non fu un semplice evento, ma un vero festival diffuso: una mostra dedicata alla loro carriera, spettacoli all’aperto, un balletto, la banda musicale e un gran finale con il lancio di un pallone aerostatico. «Le Kessler rimasero a Montecosaro per tre giorni – ricorda Marinozzi – vennero da Monaco di Baviera e si muovevano nel paese con una semplicità incredibile. Si fermavano a parlare con tutti, si facevano fotografare con anziani e curiosi, prendevano le persone sottobraccio. Era impossibile non voler loro bene». La mostra allestita per l’occasione includeva materiali rarissimi, presenti tutt'oggi nel museo: manifesti cinematografici, dischi, copertine e riviste d’epoca, oltre a opere storiche come il dipinto di Walter Molino per il Grand Hotel. «Ma la sorpresa più grande – racconta Marinozzi sorridendo – fu quando arrivarono con due buste della spesa. Dentro c’erano i costumi originali della loro prima trasmissione Rai, Giardino d’Inverno, del 1961. Li hanno voluti lasciare qui, allora non era nemmeno un museo vero e proprio. Un gesto che non dimenticherò mai». Tra le “chicche” conservate al Museo del Cinema a Pennello c’è anche un curioso divanetto decorato con un’immagine delle Kessler tratta dalla loro celebre copertina su Playboy. «Una fan di Fermo lo portò in dono – spiega – ma loro non potevano imbarcarlo in aereo. Così è rimasto qui per trent’anni: oggi è parte stabile del museo». Il ricordo di Marinozzi si fa più tenero quando parla della scelta delle Kessler di lasciare questo mondo insieme. «Loro erano una simbiosi – dice – sempre unite, sempre complici. Lo dicevamo scherzando: “Tanto voi resterete sempre qui, da qui all’eternità”. E in fondo è stato così. Il modo in cui se ne sono andate non mi ha stupito, anzi… l’ho trovato coerente con la loro vita». Durante l’intervista, l’emozione tradisce Marinozzi per un momento. «Mi fai emozionare – ammette – perché loro, nonostante venissero dalla Germania dell’Est e da un’infanzia difficile, non erano mai rigide. Erano solari, gentili, generose. Da Parigi al Lido hanno conquistato il mondo, poi la fortuna dell’incontro con Antonello Falqui le ha rese immortali in Rai». E mentre si guarda intorno nella sala del museo, Marinozzi indica un vecchio televisore in bianco e nero. «Il mio ricordo è lì dentro – conclude – i loro programmi Rai, la magia della TV dell’infanzia. E poi il fatto che siano state qui, a Montecosaro, rende tutto ancora più speciale. Per noi resteranno per sempre».
Il ciclista Cipollini dimesso dall'ospedale delle Marche con un defibrillatore sottocutaneo
Al ciclista Mario Cipollini è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo che consentirà il monitoraggio e il trattamento di eventuali aritmie ventricolari pericolose. La procedura è stata effettuata dalla dottoressa Laura Cipolletta e dal professore Antonio Dello Russo rispettivamente dirigente medico e direttore della Clinica di Cardiologia e Aritmologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. “La decisione di farsi curare da noi – dichiara il direttore generale Armando Marco Gozzini – certifica, ancora una volta, l’eccellenza del nostro Ospedale: sono orgoglioso e fiero dei nostri professionisti e di tutto il personale, sempre protesi a garantire le migliori cure a tutti i nostri pazienti”. Oggi Mario Cipollini sarà dimesso e ringrazia – è il caso di dire – di cuore tutto il reparto della Clinica di Cardiologia e Aritmologia: “Grazie al professor Antonio Dello Russo, straordinario direttore della sua orchestra in sala operatoria , dove con grande maestria si sono prodigati - per il mio intervento - il dottor Roberto Corsetti, in questo caso lo potrei definire il pianista e Laura Cipolletta che con le sue dolci mani ha svolto il ruolo di prima violinista ; tutti eccezionali. Grazie a loro questa mattina mi sono svegliato molto in forma e pronto per tornare alle mie attività”.
Cronaca
Trovato con carta d'identità senza microchip: foglio di via per un 40enne con precedenti penali
Misura di prevenzione severa emessa dal questore di Ancona, Cesare Capocasa, nei confronti di un cittadino italiano di 40 anni. L'uomo è stato raggiunto da un Foglio di Via Obbligatorio dal capoluogo, con divieto di farvi ritorno fino al 2028. Il provvedimento scaturisce da una serie di gravi elementi, emersi in seguito a un controllo effettuato dal personale della Polizia di Stato all'interno della stazione ferroviaria di Ancona. In quell'occasione, il 40enne era stato trovato in possesso di un documento di identità abilmente manomesso: dal documento risultava essere stato asportato il microchip interno. Nelle scorse settimane, l'uomo era già stato denunciato per un reato contro la fede pubblica, in relazione proprio all'utilizzo del documento modificato. La decisione del questore di emettere il Foglio di Via, che rappresenta il 179° disposto da inizio anno ad Ancona, è motivata dalla ritenuta pericolosità sociale del soggetto. La questura ha infatti valutato che l'uomo era già gravato da numerosi precedenti penali, molti dei quali recenti, per violazioni che spaziano dai reati contro il patrimonio e la persona, fino a quelli contro la pubblica amministrazione e le disposizioni dell'autorità. Inoltre, il 40enne era già destinatario di misure di prevenzione come l'avviso orale. La sua permanenza nel comune di Ancona è stata giudicata priva di giustificazione e potenzialmente lesiva dell'ordine e della sicurezza pubblica, portando così all'allontanamento coatto dalla città per i prossimi tre anni.
Truffa del finto carabiniere, anziana raggirata per 2500 euro e monili d'oro: arrestati due giovani
Episodio di truffa aggravata nel Fabrianese, conclusosi però con l'intervento tempestivo dei Carabinieri. Due giovani di origine campana sono stati arrestati dopo aver sottratto a un'anziana donna di 88 anni la somma di 2.500 euro in contanti e numerosi monili d'oro, utilizzando la ormai nota e odiosa tecnica dell'“finto carabiniere”. Il raggiro è avvenuto nella giornata di ieri. L'anziana residente nel Fabrianese ha ricevuto una telefonata da un sedicente appartenente all'Arma, il quale, con un racconto estremamente persuasivo e suggestivo, le ha comunicato che suo figlio era stato appena arrestato con l'accusa di rapina. L'esca era terribile quanto efficace: per evitare le conseguenze della giustizia e la detenzione del congiunto, la donna era stata invitata a consegnare immediatamente denaro e gioielli in suo possesso. L'anziana, colta dal panico e dalla convinzione che il figlio fosse in pericolo, ha fatto quanto richiesto. Poco dopo la telefonata, si è presentato alla sua porta un complice, un giovane a cui ha consegnato i contanti e i preziosi.Allarme e Inseguimento sulla SS 76 Dopo la consegna, la donna si è fortunatamente resa conto della truffa subita e ha immediatamente dato l'allarme ai Carabinieri della Compagnia di Fabriano. I militari si sono immediatamente attivati, mettendosi sulle tracce del veicolo in fuga utilizzato dai truffatori. Il blocco è avvenuto con successo sulla Strada Statale 76 in direzione Roma, all'altezza dello svincolo di Fabriano Sud. I due occupanti sono stati fermati e condotti in caserma. La successiva perquisizione del veicolo ha confermato i sospetti: i Carabinieri hanno rinvenuto i 2.500 euro in banconote di vario taglio e, nascosto nel portaoggetti, un sacchetto di plastica contenente i numerosi monili d'oro sottratti poco prima all'88enne. Raccolti gravi elementi di prova a loro carico, i due giovani campani sono stati tratti in arresto per truffa aggravata in concorso. Stamattina, l'udienza per direttissima presso il Tribunale di Ancona ha convalidato gli arresti. Entrambi sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari nei rispettivi Comuni di residenza.
Corridonia, violento frontale tra due auto: feriti trasferiti al Pronto Soccorso
Macerata, auto si ribalta e resta in bilico su una fiancata: soccorso 52enne
Tolentino, cantiere post-sisma fuorilegge: 20 mila euro di sanzioni e lavori bloccati
Macerata, arrestato pensionato 69enne: era destinatario di un mandato d'arresto europeo
Attualità
Valfornace, via libera alla ricostruzione della chiesa Madonna del Rosario. Si parte a gennaio
È previsto nelle prossime settimane il sopralluogo dell’impresa e poi a gennaio l’avvio dei lavori per la chiesa della Madonna del Rosario, a Valfornace, al centro di Pievebovigliana. Con il decreto n. 974 del 5 novembre 2025, la Struttura commissariale sisma 2016 dà seguito all’ok della Conferenza permanente relativa all’intervento per il recupero di questo edificio di culto in uno dei paesi del Maceratese tra i più colpiti dal sisma del 2016. Assegnate le risorse per l’intervento avrà un valore complessivo di 886.586,83 euro. Il soggetto attuatore è l’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche. “La Madonna del Rosario è una chiesa molto cara alla comunità di Pievebovigliana, nel comune di Valfornace – dichiara il Commissario Straordinario per la ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli –. Ogni progetto approvato rappresenta un tassello concreto nella ricostruzione dei nostri borghi e dei luoghi della fede, che sono il cuore pulsante delle comunità dell’entroterra”. “Finalmente una bella notizia per questa comunità che avrà un luogo di fede e di recupero della propria identità. Condivido questa gioia con tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questo traguardo così tanto desiderato dalla comunità” afferma l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Francesco Massara. La chiesa, punto di riferimento storico e spirituale del territorio, sarà oggetto di interventi di miglioramento sismico e riparazione dei danni che garantiranno la sicurezza strutturale e la conservazione del suo valore architettonico e devozionale. La Chiesa della Madonna del Rosario costituisce un importante riferimento storico e spirituale per la comunità. Un’epigrafe lapidea ricorda l’esistenza del luogo di culto già nel 1600, ma la sua origine è probabilmente più antica. La chiesa è anche uno scrigno di tesori d’arte da valorizzare: all’interno sono presenti tre altari a parete di notevoli dimensioni, riccamente decorati. L’altare maggiore custodiva la pala d’altare di Domenico Luigi Valeri (Jesi, 1701 – Camerino, 1770), raffigurante la Madonna col Bambino tra Sant’Anna, San Giovanni Battista e San Carlo Borromeo, mentre un affresco seicentesco ritrae il Crocifisso tra San Francesco e Sant’Agostino.
Noi Marche Bike Life fa tappa su Rai News: Strade di Marca, la ciclovia di 800 km che cambia il modo di vivere le Marche
Dal 15 novembre gli appassionati di bicicletta – e non solo loro – hanno un motivo in più per accendere la tv o aprire l’app di RaiPlay: sulla piattaforma è disponibile la puntata del programma di RaiNews24 “Sulla Strada”, la rubrica firmata da Alfredo Di Giovampaolo dedicata a “territori, persone, storie a due ruote”, che questa volta porta le telecamere lungo Strade di Marca, il grande anello cicloturistico nato dall’esperienza di Noi Marche Bike Life. È un racconto che parte dal mare e sale verso le colline e le montagne, seguendo le pedalate di chi ha trasformato la bicicletta in chiave di lettura del territorio, strumento di rinascita dopo il sisma, alleata della transizione ecologica, compagna di viaggio per chi cerca salute, lentezza, relazioni. Dal mare fino alla collina non solo un percorso ciclabile che unisce paesi, persone, ma una trama fitta di storie che il documentario mette in fila, come fossero tappe di una lunga giornata in sella. Il successo del cicloturismo in Italia non è più una nicchia per pochi appassionati: secondo le analisi richiamate dall’“Oscar del cicloturismo”, sono milioni gli italiani interessati a viaggiare in bici e oltre 90 mila chilometri di itinerari dedicati attraversano il Paese, con una crescita sostenuta dei servizi bike friendly e dell’uso dell’e-bike, che rende accessibili salite e lunghe distanze anche a chi non è allenatissimo. Al centro del documentario c’è Noi Marche Bike Life, un progetto che nasce dall’intuizione di due sorelle, Loredana e Sonia Miconi, originarie di Francavilla d’Ete i provincia di Fermo, trasferitesi a Roma per amore e lavoro. Nella Capitale hanno iniziato un’attività di comunicazione con un’idea chiara: promuovere le Marche a Roma, farle conoscere e raccontarle. Poi è arrivato l’incontro con Mauro Fumagalli, ciclista di lungo corso, e quella vocazione alla comunicazione ha trovato la sua naturale alleata nelle due ruote. Così si è creato l’incastro perfetto: promozione territoriale e cicloturismo. “Grazie a Mauro- afferma Loredana Miconi- alla sua volontà di promuovere il cicloturismo nelle Marche, abbiamo capito che è una terra che pedala, che si può far amare e conoscere agli appassionati di bicicletta”. Da questa consapevolezza nasce Noi Marche Bike Life, oggi rete di 29 Comuni marchigiani, strutture ricettive, guide, noleggi, ciclo-officine, info point: un vero ecosistema del cicloturismo, nato dal basso e poi riconosciuto anche a livello regionale nel progetto Marche Outdoor. Il cuore dell’esperienza è l’itinerario Strade di Marca: un anello cicloturistico di circa 800 km che tocca 29 borghi, collegando costa adriatica, colline e montagne, e attraversando tutte e cinque le province marchigiane. Il percorso parte e arriva a Civitanova Marche, affacciata sull’Adriatico. Da lì si risale verso Morrovalle e Potenza Picena, si costeggia il Conero fino ad Ancona, si prosegue lungo la costa verso Senigallia e Fano. Poi si entra nell’entroterra: le Grotte di Frasassi a Genga, i vigneti del Verdicchio a Cupramontana e Matelica, il “Balcone delle Marche” Cingoli, i borghi di Treia, San Severino e Tolentino, l’oasi dell’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra. Si sale ancora verso il Lago di Fiastra e i Monti Sibillini, sfiorando i 1.500 metri di quota, si scende su Sarnano, Penna San Giovanni, Falerone, Montegiorgio, Mogliano, Petriolo, Corridonia, per tornare infine verso il mare attraverso Montegranaro, Magliano di Tenna, Grottazzolina, fino a San Benedetto del Tronto e di nuovo lungo la Ciclovia Adriatica verso Civitanova. Per dare forma concreta al viaggio è stato creato il Passaporto del cicloturista, una piccola guida tascabile con 29 punti timbro: ogni timbro è il segno di una sosta, di un incontro, di un paesaggio per cui è valsa la pena rallentare per esplorare meglio. Il passaporto accompagna chi pedala lungo tutte le varianti di Strade di Marca, comprese le ciclovie tematiche come la Ciclovia delle Abbazie, che risale la valle del Chienti tra piccoli centri dell’interno, antichi monasteri, strade bianche e un’ospitalità che lascia il segno. A Petriolo, per esempio, è stato introdotto il “caffè sospeso del cicloturista": una consumazione pagata da chi è passato prima, pronta ad aspettare chi arriverà dopo, come una staffetta di gentilezza tra viaggiatori. In questi paesi, spesso colpiti dal sisma del 2016, la bicicletta è diventata anche simbolo di ripartenza. Sempre a Petriolo c’è Gianluca Biondi, che ha aperto un’attività di noleggio bici proprio dopo il terremoto, per mettere insieme il desiderio di riconnettersi al proprio territorio – un lavoro lo porta spesso in giro per l’Italia – e la volontà di contribuire alla ricucitura delle ferite. “È stato un bisogno personale – dice Gianluca – da un lato avevo bisogno di riconnettermi con il mio territorio perché faccio un lavoro che mi porta a essere fuori, in giro per l’Italia; dall’altro la passione di tornare ha fatto in modo di scegliere Petriolo per avere uno stimolo a ricucire le ferite causate dal sisma. Nel nostro territorio c’è un turismo di nicchia, non di massa, e penso che la bicicletta, in particolare elettrica, è un mezzo ideale che permette la scoperta lenta, entrando in connessione stretta con il territorio”. Il racconto torna poi a Mauro Fumagalli, anima tecnica del progetto. Dopo anni di ciclismo agonistico, Mauro ha scelto di fare l’accompagnatore cicloturistico, portando in sella persone da mezza Europa alla scoperta delle Marche interne. “Dopo aver praticato il ciclismo a livelli agonistici – spiega – ho intrapreso un’attività di accompagnatore cicloturistico, accompagnando tanta gente all’interno dei nostri territori, facendogli fare bellissime esperienze in bicicletta. Abbiamo faticato a mettere insieme quello che oggi è il circuito di Strade di Marca, di Noi Marche Bike Life perché non sono soltanto questi 800 km di itinerario permanente che collega i 29 Comuni, ma è anche una rete di operatori. La bellezza del paesaggio c’è, ma la differenza la fanno i servizi che offrono un’accoglienza eccezionale, dove anche la bici è al sicuro ed è coccolata quasi più dell’ospite cicloturista. Il cicloturismo sta veramente unendo i territori e le persone e una rete di operatori che si stanno dando da fare. Sul fronte della sicurezza su strada c’è ancora molto da fare; occorre che questi turisti che vengono nel nostro territorio per scoprire le bellezze artistiche, culturali, storiche lo possano fare in totale sicurezza”. È un richiamo diretto alle istituzioni, perché l’infrastruttura “immateriale” creata dal progetto – rete di servizi, passaporto, itinerari – si accompagni a strade più sicure, segnaletica adeguata, rispetto reciproco tra chi pedala e chi guida. Nel mosaico di Noi Marche Bike Life si inserisce anche il progetto Romeo, firmato dalla fotografa Monica Palloni, che ha seguito Mauro nelle sue imprese in bici – da Marche-Londra a Marche-Bruxelles – trasformando quei viaggi in narrazione visiva e ispirazione per nuovi percorsi. “Con Romeo abbiamo pensato – afferma Palloni – di creare dei pacchetti ciclo turistici vintage, condividendo le bellezze del nostro territorio attraverso le strade bianche”. L’idea è quella di un cicloturismo che non rincorre la prestazione, ma lo stile, il gusto per le strade sterrate, le bici d’epoca, le soste in osteria, il tempo lungo della conversazione. La bicicletta, come figura nel documentario, non è solo turismo: è anche terapia. Lo dimostra la storia di Simone Masotti, che convive con il morbo di Parkinson e ha trovato nella bici un’alleata preziosa. “Ho scoperto che la bicicletta è stata anche la mia medicina; lo scorso anno ho affrontato il periplo dell’isola di Fuerteventura, scoprendo la magia del deserto e una sensazione che non avevo mai provato prima. Durante l’inverno continuo ad allenarmi e a studiare nuovi viaggi per la primavera e l’estate. Questo viaggio non è solo per me ma per tutti coloro che affrontano sfide temporali simili”. È un tassello che dialoga con i dati sul boom dell’e-bike, sempre più usata anche da persone che hanno bisogno di un supporto fisico per continuare a muoversi, a esplorare, a sentirsi parte del mondo. Il viaggio lungo le ciclovie maceratesi dell’interno incrocia anche il bike hotel di Gianni Traini, esempio concreto di come l’accoglienza si stia adattando alle esigenze di chi viaggia su due ruote. Qui il cicloturista trova una jacuzzi con idromassaggio per recuperare dopo le salite, un orto con erbe aromatiche e verdure di stagione a disposizione degli ospiti, ma soprattutto una cura particolare per la bici: ogni appartamento ha il suo box dedicato, con tutta la strumentazione utile, e c’è una ciclofficina completa, dove si può intervenire in autonomia o con l’aiuto di un tecnico. È la conferma che il cicloturismo cresce davvero quando alla bellezza dei percorsi si affianca una rete di servizi dedicati.
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Scontro totale sul Piano Discariche ATA 3, Comitato contesta studio Univpm: "Tratte camion irrealistiche e criteri discrezionali"
Emergenza Idrica a Tolentino, scatta l'ordinanza del sindaco: uso dell'acqua potabile limitato fino a gennaio
KFC sbarca a Civitanova: primo ristorante nelle Marche della celebre catena di pollo fritto
Politica
Sarnano: “Consiglio interrotto per assenza del numero legale, clamoroso flop della maggioranza"
Sarnano, 19 novembre 2025 – Una seduta del Consiglio Comunale convocata d’urgenza si è conclusa con l’interruzione per mancanza del numero legale. A denunciare quanto accaduto sono i consiglieri comunali Tartabini Cristina, Battaglioni Stefano e Merli Andrea, che hanno diffuso un comunicato in cui parlano di un “clamoroso flop della maggioranza”. Secondo i consiglieri, il Consiglio era stato convocato d’urgenza per discutere la revoca di una delibera di agosto, recentemente impugnata con un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, la cui pronuncia è prevista per giovedì 20 novembre. Si tratta, spiegano, di un atto finalizzato ad accertare l’incompatibilità di alcuni consiglieri di maggioranza, presentato dagli stessi Tartabini, Battaglioni e Merli. I consiglieri sottolineano di essere stati costretti ad abbandonare l’aula per evitare un conflitto d’interessi, come consigliato dal loro legale. “Purtroppo il Sindaco, convocando il Consiglio prima della sentenza, ha di fatto impedito ai consiglieri di esprimere il loro voto su un argomento di fondamentale importanza per il paese e di svolgere correttamente il loro ruolo di amministratori”, affermano i tre. Secondo i consiglieri, quanto accaduto non si limita a un semplice errore di procedura, ma rappresenta "una manovra volta a evitare che si facesse chiarezza sulla regolarità delle votazioni fino a oggi effettuate, in particolare in relazione alla società Sarnano Terzo Millennio". Nel comunicato viene inoltre evidenziata la preoccupazione per i tempi persi e le procedure gestite in maniera inadeguata dall’amministrazione: “Fantegrossi e Piergentili hanno voluto portare avanti queste decisioni insieme, palesando e certificando questa nuova alleanza ‘fatta a tavolino’, fuori dalle urne, che non può essere accettata dai cittadini e che sta portando risultati disastrosi, come già visto sulla questione Terme”, dichiarano Tartabini, Battaglioni e Merli. I consiglieri concludono ribadendo la loro disponibilità a confrontarsi nell’interesse di Sarnano e delle Terme: “Siamo pronti chiaramente a confrontarci per seguire quella che da sempre era la strada che abbiamo indicato”.
Fondi LEPS, interviene Ciarapica: “Civitanova non è in alcuna lista nera, il commissariamento è uno strumento, non una sanzione”
Il Sindaco Fabrizio Ciarapica interviene in merito alle notizie apparse sulla stampa riguardo il presunto mancato utilizzo dei fondi destinati agli Obiettivi dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS), precisando: “Civitanova Marche non è in alcuna ‘lista nera’ per inefficienza, ma è un Comune che lavora con serietà e investe concretamente nel futuro dei suoi bambini e nella qualità della vita delle famiglie”. Ciarapica chiarisce che il cosiddetto “commissariamento” non rappresenta una sanzione né un cartellino giallo, ma “uno strumento di flessibilizzazione e accelerazione messo a disposizione dallo Stato per facilitare il raggiungimento dei target numerici, tenendo conto delle specificità territoriali”. In questo caso, il Commissario è lo stesso Sindaco, cui spetta il compito di riprogrammare la piccola quota di risorse non utilizzate, individuando gli strumenti più efficaci. “Un incarico che costituisce dunque una responsabilità e un gesto di fiducia, non un demerito”, rimarca Ciarapica. Sul fronte degli asili nido l’Amministrazione ha agito con ampio anticipo. L’obiettivo LEPS che prevede il 33% di copertura per la fascia 3–36 mesi è fissato per il 2027, ma è già stato avviato un piano per raggiungerlo nel 2026, con la partecipazione ai bandi per la realizzazione di due nuovi nidi comunali, la ristrutturazione di due dei quattro esistenti e l’aumento dei posti disponibili. È stato completato l’ampliamento del Nido La Lumachina nel 2023 ed erogati i Voucher Asilo Nido per i bambini frequentanti nidi privati, con risorse in crescita: 28.000 euro nel 2022, 31.024,85 euro nel 2023 e circa 61.000 euro nel 2024. Il mancato raggiungimento del target 2024 riguarda una sola unità, 38 posti invece di 39, per ragioni tecniche oggettive e non di inefficienza; la quota non utilizzata, pari a circa 7.200 euro su 222.000 assegnati, sarà immediatamente destinata all’acquisto di attrezzature per i nuovi nidi. Relativamente al trasporto scolastico per studenti con disabilità, il Comune ha attivato il servizio con fondi propri ancor prima dell’assegnazione delle risorse statali, rispondendo tempestivamente alle esigenze delle famiglie e raggiungendo pienamente i target numerici previsti per il 2022 e il 2023. Tutte le richieste presentate dalle famiglie negli anni 2022, 2023 e 2024 sono state integralmente accolte, senza che alcuno studente rimanesse privo del servizio e soddisfacendo pienamente tutte le istanze. Il mancato raggiungimento del target 2024 dipende esclusivamente dall’esclusione formale dalla rendicontazione del trasporto verso le scuole superiori, sebbene il Comune abbia garantito anche questo servizio; si tratta quindi di un aspetto burocratico e non di una mancanza verso i cittadini. In conclusione il Comune di Civitanova Marche ha operato con la massima attenzione e responsabilità, garantendo e potenziando servizi essenziali per le famiglie, senza perdere alcuna risorsa: le somme non ancora utilizzate, non per carenze dei servizi ma per motivazioni tecniche oggettive, saranno ora riprogrammate attraverso gli strumenti più idonei che ci consentiranno di conseguire rapidamente gli obiettivi prefissati.
Macerata, all’Asilo Ricci si discute di sinistra sociale e ruolo delle opposizioni
Contratto di Fiume Fiastrella al via: 7 milioni di euro per la sicurezza idraulica e lo sviluppo di 11 Comuni
Castelraimondo, Leonelli sul caso Torregiani: "Fiducia incrinata da tempo, revoca inevitabile per l'assessore"
Il Centrodestra e il "Fattore P": Parcaroli affonda il consenso
Sanità
Macerata, l'ultimo gesto d'amore di un uomo di 77 anni: il suo fegato salverà una vita
Una nuova donazione di organi ha portato speranza a chi è in attesa di un trapianto. Nella notte, all’ospedale di Macerata, è stato effettuato il prelievo del fegato da un donatore di 77 anni della provincia, che in vita aveva già espresso in modo chiaro la volontà di aiutare il prossimo attraverso la donazione. L’intervento è stato eseguito da un’équipe multidisciplinare specializzata, coordinata dal Centro Regionale Trapianti e dal NITp (Circuito Nord Italia Transplant), che ha provveduto alle delicate operazioni necessarie per il prelievo dell’organo. Profonda la gratitudine espressa dalla direzione dell’Azienda sanitaria territoriale. "Ringrazio la famiglia del donatore e tutti i professionisti che hanno contribuito al successo dell’intervento, a partire dalla dottoressa Valeria Zompanti, coordinatore locale della nostra Azienda - ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata, Alessandro Marini -. Vorrei sottolineare come la donazione di organi possa aiutare le famiglie a trovare conforto e significato nella perdita di un proprio congiunto, sapendo che grazie a questo atto d’amore altre persone possono guarire o continuare a vivere". Un gesto generoso che, ancora una volta, testimonia l’importanza della cultura della donazione e il valore umano che può nascere anche nei momenti più difficili.
50 anni di Aido a Macerata “Tra-pianti e sorrisi”: medici ed esperti a confronto alla Mozzi Borgetti
50 anni di attività in città e provincia, sono quelli che l’Aido di Macerata celebra in un convegno medico sulle attività di prelievo e trapianto di organi, tra solidarietà e impegno scientifico con protagonisti impegnati in prima linea. L’appuntamento, aperto alla cittadinanza, è il 22 novembre, dalle 9 nella Sala Castiglioni Biblioteca Mozzi Borgetti, in Piazza Vittorio Veneto 2 a Macerata. L’incontro intitolato “Tra-pianti e sorrisi – Lo stato dell’arte”, prevede i saluti delle autorità e della presidente provinciale Aido Loredana Piermattei, seguiti dagli interventi dei past president Elio Giacomelli e Angelo Sciapichetti. Quindi la mattina prosegue con le relazioni sul quadro aggiornato dell’attività di prelievo e trapianto di organi nella provincia di Macerata e nelle Marche. Il dottor Gianrenato Riccioni, anestesista rianimatore ed ex coordinatore per i trapianti di Macerata, terrà una Lectio Magistralis dal titolo “La storia dell’attività di prelievo e trapianto di organi”. La dottoressa Valeria Zompanti, anestesista rianimatrice e attuale coordinatrice per i trapianti presso l’Ospedale di Macerata, interviene con una relazione su “L’attività di prelievo e trapianto in provincia dopo Una scelta in comune”, riguardo i risultati e le prospettive introdotte dal nuovo sistema di consenso alla donazione. La relazione del dottor Benedetto Marini, coordinatore del Centro Regionale Trapianti di Ancona, verte su “Risultati raggiunti dal CRT e nuovi traguardi”. La dottoressa Katia Fabi, dirigente medico presso l’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di Macerata, parlerà di “Accertamento di morte cerebrale a cuore battente”, approfondendo gli aspetti clinici e deontologici di una fase tanto delicata del percorso donativo. Infine, alle 11:30, il professor Roberto Scendoni, medico legale e docente associato dell’Università di Macerata, concluderà gli interventi con una relazione su “Cosa prevede la legge italiana per l’attività di prelievo e trapianto di organi”, offrendo una panoramica sul quadro normativo nazionale. In conclusione della mattinata, alle 12:00, segue il dibattito e alcune testimonianze.
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17 novembre: all’ospedale di Macerata si celebra la giornata mondiale della prematurità
Sport
Calcio giovanile sotto la lente del fair play: la Maceratese si fa capofila della campagna “Zero scuse. Massimo rispetto”
La S.S. Maceratese 1922 lancia una nuova campagna educativa nel calcio giovanile, con l’obiettivo di promuovere rispetto, correttezza e fair play tra giocatori, allenatori, arbitri, famiglie e pubblico. La campagna, dal titolo “Zero scuse. Massimo rispetto.”, vuole diventare un modello di riferimento per tutto il territorio, invitando le altre società sportive a condividere questi principi. Secondo il comunicato ufficiale della società, "alla luce dei continui episodi di intolleranza e comportamenti scorretti che si registrano nel calcio giovanile, ritiene necessario assumere una posizione chiara e coraggiosa. Nasce così la campagna “Zero scuse. Massimo rispetto”, un impegno pubblico che mette al centro i valori educativi dello sport e che pone un accento particolare sul rispetto verso gli arbitri, troppo spesso bersaglio di atteggiamenti inaccettabili da parte di giocatori, dirigenti e soprattutto spettatori". Il progetto si basa su un Codice Etico che guida il comportamento di tutti i tesserati. Come si legge nel comunicato, la società intende promuovere il rispetto delle regole, dei compagni, degli avversari, degli allenatori, degli arbitri e della società stessa, favorendo integrazione, correttezza e spirito di squadra. Viene sottolineata l’importanza di mantenere un atteggiamento esemplare prima, durante e dopo le partite, di prendersi cura delle strutture e di dare sempre il massimo delle proprie possibilità. Gli allenatori sono chiamati a diventare veri educatori, usando un linguaggio corretto, valorizzando ogni singolo giocatore e concentrandosi sulla formazione più che sul solo risultato. Allo stesso tempo, il comunicato ribadisce la necessità di contrastare ogni forma di abuso, violenza o discriminazione e di prevenire pratiche illecite come doping, corruzione e match-fixing. Viene inoltre chiesto ai genitori di non esprimere giudizi su compagni e avversari, insegnando ai ragazzi a vincere e a perdere con equilibrio e offrendo loro un’educazione sportiva completa. “Sarò cura della Società verificare il rispetto di tali imposizioni e direttive e, di fronte ad episodi che andranno a ledere l’immagine della società o a contrastare la normale convivenza tra i propri calciatori, o danneggiare il rapporto tra le società sportive, loro tesserati e sostenitori, non esiterà a prendere iniziative disciplinari forti nei confronti dei propri atleti e, qualora episodi spiacevoli dovessero verificarsi nel corso delle partite in campo e sugli spalti tra genitori, provvederà ad abbandonare il campo anche a rischio di vedersi attribuire la sconfitta dagli organi federali”, si legge ancora nel testo ufficiale. Per concludere, la Maceratese "invita ufficialmente le società sportive della provincia a sottoscrivere e adottare questi principi, unendo le forze per costruire un modello di riferimento regionale di educazione sportiva, rispetto e inclusione. La vittoria più grande è crescere giovani capaci di portare nella vita i valori imparati nel calcio".
Milan Club Castelraimondo, boom di adesioni: oltre cento soci per la prima cena ufficiale
Si è svolta lo scorso 14 novembre la prima cena ufficiale del Milan Club Castelraimondo, evento che ha sancito l’avvio del nuovo sodalizio rossonero nato solo da pochi mesi ma già forte di oltre 220 iscritti. La serata, organizzata in un clima di festa tra musica, lotteria e grande entusiasmo, ha visto la partecipazione di più di cento soci e simpatizzanti, insieme ai vertici regionali del Milan Club, con la presenza anche del delegato regionale dell’AMC e dei rappresentanti provinciali. «Seguiamo tutte le partite, sia a San Siro che in trasferta con il nostro stendardo Castelraimondo rossonera – è stato ricordato durante la cena – e ogni domenica ci ritroviamo per tifare insieme. In pochi mesi il club è cresciuto oltre ogni aspettativa, superando i 220 soci». Durante la serata è stato espresso l’orgoglio per la nascita del club e l’entusiasmo per il futuro, con l’obiettivo di ampliare sempre più la partecipazione e portare avanti iniziative sul territorio.
Eccellenza - "Divergenze di vedute col patron Tosoni": il Montegranaro saluta il ds Luca Cremona
Pugilato, David "Tato" Palombini vince l’oro nei 48 kg: trionfo Marche nel campionato nazionale
Serie A, dopo la sosta torna in campo anche Sacchi: il maceratese designato per Udinese-Bologna
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Economia
"Crisi silenziosa delle imprese, boom degli utili bancari": la denuncia di Tutela Impresa
Il 2025 si conferma un anno nero per il tessuto produttivo italiano. Mentre migliaia di piccole e medie imprese chiudono i battenti e oltre l’85% di quelle ancora attive versa in condizioni di squilibrio finanziario, le banche registrano utili da capogiro. Un cortocircuito economico e sociale che, secondo l’associazione Tutela Impresa, è ormai diventato “il simbolo di un sistema che penalizza chi produce e premia chi gestisce il credito”. I numeri parlano chiaro: nel primo semestre 2025 gli istituti bancari italiani hanno superato i 15 miliardi di euro di utile netto, con incrementi superiori al 15% rispetto all’anno precedente. Alcuni report segnalano addirittura una crescita vicina al 300% rispetto ai livelli di pochi anni fa. Una forbice che, mentre le imprese annaspano tra costi, inflazione e calo dei consumi, appare sempre più difficile da giustificare. Il caso emblematico: 10 euro per una fotocopia "sbagliata" In questo contesto si inserisce un episodio che, pur nella sua piccola dimensione, rivela molto della gestione bancaria quotidiana. A Civitanova Marche, un operaio ha chiesto copia di un atto firmato anni fa presso una banca, senza la presenza di un notaio. Dopo tre mesi di solleciti, il cliente ha ricevuto un solo foglio fotocopiato, non intestato, con appunti generici e non riferiti alla documentazione richiesta. Per ritirarlo ha dovuto pagare 10 euro, presentarsi di persona su appuntamento nella sede centrale dell’istituto, senza possibilità di ricevere il documento via email. Oltre al costo, il foglio consegnato non conteneva alcun dato utile né allegati pertinenti. Un episodio che – sottolinea l’associazione – si aggiunge alle numerose commissioni applicate su conti correnti e operazioni ordinarie, dal bonifico al prelievo, "solo per il fatto di essere clienti". La denuncia: "Un sistema che penalizza cittadini e imprese" A denunciare questo paradosso è il Cav. Rag. Giuseppe Tosoni, presidente dell'associazione Tutela Impresa (www.tutelaimpresa.org – Numero Verde 800.931170). "Da un lato le aziende chiudono i battenti, dall’altro le banche festeggiano trimestrali da record - afferma Tosoni -. La nostra associazione è tra le poche realtà che sta realmente al fianco dei debitori, spesso vittime di ingiustizie difficili da superare: revoche di mutui, pignoramenti, azioni esecutive avviate da società cessionarie con capitali sociali minimi e sedi in paradisi fiscali". Il presidente segnala inoltre l’anomalia di circa 400 società cessionarie con sede nello stesso indirizzo di Conegliano Veneto, in Via Alfieri 1, soggetti che detengono ingenti pacchetti di crediti deteriorati e che avviano procedure esecutive a ritmo crescente. "Anche le esecuzioni fanno crescere gli utili" Secondo Tosoni, proprio questo settore in espansione contribuisce “a far straripare gli utili di finanziarie e cessionarie”, rendendo ancora più complessa la situazione per famiglie e piccole imprese già in difficoltà. Per contrastare tali criticità, Tutela Impresa si avvale anche della collaborazione di APS – Associazioni di Promozione Sociale, che offrono un sostegno innovativo e mirato “a esclusivo vantaggio del debitore”, spesso unico argine alla perdita della casa. Un Paese che produce sempre meno e paga sempre di più La fotografia descritta dall’associazione pone una domanda cruciale: può un sistema economico reggersi se il mondo produttivo, ossatura del Paese, affonda mentre il settore creditizio prospera senza precedenti? Per ora, l’unica certezza è che la crisi silenziosa delle imprese rischia di esplodere, mentre le banche continuano a registrare utili record. Un divario che – come ricorda Tutela Impresa – non può più essere ignorato.
Convegno a Confindustria Macerata: "Africa e Medio Oriente, opportunità di business per le imprese italiane" con il Piano Mattei
"Le opportunità in Africa e Medioriente per le imprese italiane e il Piano Mattei" è il titolo dell'evento riservato alle imprese aderenti al sistema confindustriale che si svolgerà mercoledì 19 novembre alle ore 14:30 in Confindustria Macerata. L'Africa è tornata al centro del dibattito economico globale e del dialogo politico italiano e proprio l’Italia, con il vertice Italia-Africa e il lancio del Piano Mattei, ha rafforzato il suo impegno verso una collaborazione più stretta con il continente. Pur rimanendo una terra dalle molte sfide e complessità, con oltre 50 Paesi e dinamiche economiche molto differenti, l’Africa si profila come una destinazione strategica per diversificare le opportunità di business. La popolazione giovane e in rapida crescita e i programmi di sviluppo avviati in molti Paesi, rendono il continente un terreno fertile per l’export italiano (scambio commerciale 2024: 60mld di euro, di cui circa mld 21 in export; periodo gennaio-giugno, +2,1% rispetto al medesimo periodo 2024). In questo contesto il buon funzionamento del sistema Paese è un fattore imprescindibile per consentire alle imprese italiane, incluse le PMI, di cogliere le opportunità di business nei mercati africani. Per questa ragione, Confindustria Macerata e Confindustria Assafrica & Mediterraneo, con la partecipazione della Struttura di Missione Piano Mattei presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Cassa Depositi e Prestiti, SIMEST e SACE, hanno organizzato questa iniziativa per meglio conoscere le opportunità di business per le imprese italiane, incluse le PMI, nei mercati africani e quali strumenti a supporto sono offerti dal nostro sistema Paese. Per informazioni ed iscrizioni consultare il sito www.confindustriamacerata.it (Area Internazionalità – Confindustria Macerata 0733279636)
"Nelle Marche le donne prendono 7.200 euro in meno l’anno rispetto agli uomini"
Orim protagonista a Ecomondo: dai nuovi impianti al ruolo strategico nel riciclo della grafite per le batterie
"Crescita inferiore alla media nazionale ma bilanci solidi": la classifica Merloni fotografa le imprese marchigiane (VIDEO)
Missione istituzionale a Riyadh per Antonelli (Eurobuilding): “Un’opportunità per la crescita del made in Italy”
Scuola e università
Unimc guarda al Sud America: rafforzato il legame con l’Università di Rosario
L’Università di Macerata e l’Università Nazionale di Rosario in Argentina rilanciano il loro partenariato accademico. Oggi in rettorato il rettore John McCourt ha accolto il collega Franco Bartolacci, alla guida di una delle principali istituzioni accademiche dell’Argentina e del Sud America. L’incontro ha segnato un nuovo passo nel percorso di collaborazione tra le due università, in vista del rinnovo dell’accordo didattico e scientifico originato dal Dipartimento di Giurisprudenza ed esteso a tutto l’ateneo. Per il rettore argentino si è trattato anche di una visita ai luoghi natali di suo padre, originario di San Severino. La riunione, alla presenza della prorettrice Emanuela Giacomini e della coordinatrice dell’accordo Lina Caraceni, ha ribadito la volontà di proseguire su una strada che favorisca scambi di studenti e docenti, progetti congiunti e una crescente apertura internazionale. Si è parlato, in particolare, della possibilità di attivare doppi titoli di laurea, tirocini internazionali nel campo del turismo, insegnamenti di diritto internazionale e programmi di visiting professor. “L’incontro di oggi conferma un legame solido e in evoluzione, che si traduce in nuove opportunità di studio, ricerca e dialogo internazionale per entrambe le comunità accademiche” è il commento del rettore McCourt. L’ateneo argentino, fondato nel 1968 e oggi tra i più prestigiosi del Paese, conta oltre 140 mila studenti, 12 facoltà e 7 scuole, ed è riconosciuto per il forte investimento nell’innovazione e nei progetti scientifici. Tra le novità più recenti figura l’apertura di una facoltà dedicata alle scienze del movimento umano e della cura, ulteriore testimonianza della vitalità e della crescita dell’UNR. Al termine del confronto istituzionale, il rettore Bartolacci ha potuto conoscere da vicino la realtà maceratese con una passeggiata tra le sedi universitarie del centro storico, che ha fatto tappa anche al Dipartimento di Giurisprudenza.
Il museo algoritmico: Unicam svela a Dubai come l'AI può rivoluzionare l'esperienza del visitatore
Anche l’Università di Camerino è stata presente alla 27th ICOM General Conference, uno degli appuntamenti più rilevanti a livello mondiale nell’ambito della museologia, che si è svolta dall’11 al 17 novembre 2025 al Dubai World Trade Centre (UAE). A rappresentare l’Ateneo è stato il giovane ricercatore Manuel Scortichini, assegnista di ricerca in Disegno Industriale presso la Scuola di Ateneo di Architettura e Design “Eduardo Vittoria”. La conferenza, dedicata al tema “The Future of Museums in Rapidly Changing Communities”, ha riunito professionisti, studiosi e policy maker di tutto il mondo per discutere le trasformazioni che stanno ridefinendo il settore museale. Il dottor Scortichini è intervenuto nella sessione C-21 (ICOM COMMS) – New Technologies—From Artificial Intelligence to Ethical Dilemmas, con un contributo dal titolo: “The Algorithmic Museum: Personalised Engagement and Ethical Implications”. La sua presentazione ha illustrato come l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale, tecniche di tracciamento dei visitatori e strumenti di mediazione digitale possa arricchire la comunicazione museale e favorire esperienze più personalizzate, senza però compromettere trasparenza, fiducia e responsabilità istituzionale. Attraverso l’analisi di casi studio, tra chatbot, sistemi di raccomandazione e narrazioni generate dall’AI, la ricerca ha messo in evidenza sia le potenzialità in termini di accesso e inclusione, sia i rischi legati a privacy, consenso, bias e opacità algoritmica. Il lavoro ha inoltre proposto linee guida per rafforzare la responsabilità curatoriale, aumentare la trasparenza verso il pubblico e promuovere modelli museali equi, sostenibili e capaci di rispondere alle sfide delle comunità in rapida trasformazione.
Macerata - L'ex questore Pignataro ospite dell'incontro all'IIS 'Matteo Ricci': "La cannabis light non esiste" (FOTO e VIDEO)
L'Università di Camerino apre al Québec: via al progetto Erasmus+ KA171 per ricercatori e studenti
UniMc festeggia la Giornata della Filosofia: “La scelta”, “L’attualità degli antichi” e Tommaso d’Aquino
Gli studenti in visita alle imprese del territorio: torna il PMI Day 2025 per "scegliere" il proprio futuro
Cultura
Record storico di iscrizioni per Musicultura: "La soddisfazione convive con l’incertezza del domani"
È ufficiale: sono 1.328 gli artisti, che si sono iscritti alla prossima edizione di Musicultura, la XXXVII: è il più alto numero di candidature nella storia del Festival, è anche un primato assoluto a livello nazionale, a maggior ragione se si considera che a Musicultura partecipa solo chi è autore dei brani che interpreta. Nessun altro concorso musicale in Italia ha raccolto una partecipazione così ampia (basti dire che a Sanremo Giovani 2026 gli iscritti sono stati circa 500). Il risultato conferma una volta in più l’appeal e il prestigio di Musicultura, una realtà che dal cuore della provincia marchigiana ha saputo imporsi come uno dei più autorevoli punti di riferimento per la canzone popolare e d’autore e per la musica dal vivo italiana. “Non pensavo si potesse crescere ancora e invece è successo. - Afferma il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri - Questa valanga di iscrizioni è un bellissimo segnale di fiducia che ci arriva da tutta Italia, ora sta a noi interpretarlo con la passione, la curiosità e la serietà di sempre. Il lavoro da fare è tanto, un exploit del genere è di buon auspicio, ma la soddisfazione convive con l’incertezza del domani. Ad oggi siamo in attesa della voce delle istituzioni del territorio che storicamente hanno accompagnato la crescita della manifestazione. Mi auguro che il loro sostegno, alla luce dei fatti e dei risultati, sia convinto e adeguato. Ce ne è bisogno per dissolvere le nubi che si addensano sull’orizzonte di Musicultura”. Il record di iscrizioni del 2026 segue e supera quelli stabiliti nelle ultime cinque edizioni, quando la cifra finale degli artisti iscritti si era annualmente attestata attorno alle 1.100 unità. Fra i 1.328 partecipanti, le regioni di provenienza più rappresentate sono Lombardia e Lazio, seguite da Toscana ed Emilia-Romagna. Gli artisti marchigiani in gara sono 83. Con un pubblico fedele e un costante impegno nella ricerca di nuove voci e linguaggi, Musicultura si conferma un punto di riferimento credibile, libero e vitale per chi desidera esprimersi attraverso la forma-canzone, un punto di approdo e di partenza per nuove generazioni di artisti, che nel concorso trovano anche consistenti sostegni economici, a cominciare dai 20mila euro del Premio Banca Macerata che vanno al vincitore assoluto. È in effetti una serie di peculiarità a rendere Musicultura qualcosa di più e di diverso da un semplice festival; un orizzonte culturale capace di evolversi e di offrire una prospettiva unica sul panorama musicale contemporaneo italiano; un veicolo di importanti ricadute professionali ed economiche sul territorio, un volano promozionale formidabile, grazie anche alla consolidata partnership con la RAI, dell’immagine delle Marche in Italia e nel mondo.
Monica Guerritore a Tolentino: l'attrice presenta in sala il suo "Anna" su Magnani
Un appuntamento di grande spessore artistico attende il pubblico di Tolentino. Venerdì 28 novembre, alle ore 21, il multiplex Giometti ospiterà un incontro eccezionale con Monica Guerritore, attrice e regista del film "Anna", nell'ambito della rassegna "La decima musa" organizzata da Unitre. L'attrice incontrerà il pubblico in sala prima della proiezione del film, offrendo una preziosa introduzione al suo lavoro dedicato alla figura mitica di Anna Magnani. Il film, definito "poetico, romantico, nostalgico", è il modo con cui Monica Guerritore ha voluto restituire al cinema la forza e le contraddizioni di un’icona che ha segnato per sempre la storia del cinema italiano. Come ha spiegato la stessa Guerritore, il suo intento è stato quello di raccontare la vita che c'è stata "oltre le capacità artistiche e le donne che ha interpretato: una vita complessa, grandi gioie ma anche grandi difficoltà. E un grande amore". "Anna" è ambientato nella notte del 21 marzo 1956, mentre Anna Magnani attende con ansia la storica telefonata da Los Angeles che le confermerà la vittoria del Premio Oscar per La rosa tatuata. Mentre il mondo celebra il suo trionfo, l'attrice si trova a confrontarsi con il proprio passato: le delusioni professionali, le ferite personali e, soprattutto, il grande amore perduto per il regista Roberto Rossellini, che l'aveva lasciata per Ingrid Bergman. Il film mette in luce una Magnani segnata dal dolore, ma che "non smette di vivere e amare con la stessa intensità con cui recita", un onore che Monica Guerritore ha definito "potente" nell'interpretazione. L'incontro con la regista e attrice Monica Guerritore è un'occasione imperdibile per gli amanti del grande cinema italiano.
"Dal Maceratese a Roma": successo per il convegno del Centro studi storici
Civitanova, dalla memoria alla rinascita: Monica Palloni dedica la mostra "L'Altra Me" a tutte le donne e all'Ant
Matelica, il regalo di Natale è la riapertura del Museo Piersanti: svelata la data
Civitanova - "Madonne, streghe, sante, pute e badesse”: Mauro Perugini ai Martedì dell'arte
Eventi
Civita Mix anima Piazza Ramovecchi: la Pro Loco porta i giovani al centro del Natale civitanovese
La Pro Loco di Civitanova Marche rinnova il proprio impegno a favore della comunità, proponendo per le festività natalizie un’iniziativa dedicata ai giovani. Domenica 7 dicembre, dalle 16 alle 22, Piazza Ramovecchi si trasformerà nel cuore pulsante di Civita Mix, un evento musicale e sociale ideato interamente dal settore Giovani della Pro Loco, con l’obiettivo di restituire al centro cittadino un ruolo vivo di incontro, relazione e partecipazione. La scelta di Piazza Ramovecchi – nel pieno nucleo storico e commerciale della città – è tutt’altro che casuale: riportare i giovani in piazza significa valorizzare l’identità urbana e rendere il Natale non solo tradizione, ma anche creatività, innovazione e inclusione. Un invito a riconnettere le nuove generazioni con la vita della città, promuovendo un protagonismo giovanile sano, attivo e positivo. Ospite speciale della giornata sarà Renè La Bulgara, tra le voci più note della scena musicale italiana, affiancata da una line-up di DJ emergenti del territorio: Stylo aka Space, Lil Thug, Gabriele Tosoni, Danilo Angelini e MEP. Una proposta musicale che intreccia esperienza e talento locale, offrendo visibilità a chi sta costruendo il proprio percorso artistico nel mondo dell’intrattenimento. «Questo evento nasce dalla volontà di coinvolgere i giovani non solo come pubblico, ma come veri protagonisti» – spiega il gruppo organizzatore della Pro Loco –. «Il nostro intento è valorizzare il centro cittadino, viverlo insieme, e restituirgli la funzione naturale di luogo di incontro, festa e cultura condivisa». L’iniziativa, sostenuta dalla Regione Marche e patrocinata dal Comune di Civitanova Marche, rientra nel calendario degli eventi natalizi cittadini, con una programmazione capace di coniugare tradizione e contemporaneità, con particolare attenzione all’inclusione sociale e al dialogo tra generazioni. Nel corso della manifestazione saranno presenti anche stand gastronomici. Ingresso libero. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Relazioni e emozioni nell’era digitale: applausi per lo spettacolo-formazione al Teatro Piermarini di Matelica
Ottimo riscontro al Teatro Piermarini di Matelica per “Ci siamo persi! (ma possiamo ritrovarci...)", lo spettacolo-formazione che ha esplorato con ironia, emozione e verità le relazioni nell'era digitale, mettendo a confronto due mondi: quello online, guidato da Daniela Zepponi (digital strategist e scrittrice) e quello offline, rappresentato da Juan Luca Sacchi (arbitro e formatore). Con dialoghi, immagini, video e momenti esperienziali con il pubblico, i due protagonisti hanno raccontato come il digitale stia cambiando il modo in cui docenti, genitori e adulti si relazionano con gli altri e con sé stessi. Il filo conduttore? La ricerca di equilibrio e la gestione dell'errore e del fallimento: perché possiamo disconnetterci dal Wi-Fi, ma non dalle emozioni. Un evento che è stato promosso dall'Assessorato alla Cultura e all'Istruzione del Comune di Matelica, l’assessore Barbara Cacciolari: “Grazie. Grazie davvero a tutti voi per aver condiviso con noi questa serata così intensa e così necessaria. Abbiamo parlato di relazioni, di emozioni, di speranza nell’era digitale. Un’epoca in cui siamo connessi come mai prima… eppure spesso ci sentiamo lontani, distratti, smarriti. E allora, prima di tutto, voglio ringraziare i nostri ospiti, Juan Luca Sacchi e Daniela Zepponi, che ci hanno accompagnato in un viaggio fatto di riflessioni concrete, di esperienza e di umanità. Ognuno con il proprio sguardo ci ha mostrato che, anche in un mondo veloce e complesso, possiamo ancora scegliere come stare nelle relazioni: con consapevolezza, con responsabilità, con cura. Ringrazio tutti voi – insegnanti, famiglie, educatori, cittadini – perché la vostra presenza ci ricorda che la comunità è viva quando si mette in dialogo. E questo è il cuore del nostro lavoro nell’Assessorato alla Cultura e Istruzione: creare spazi in cui possiamo incontrarci davvero, ascoltarci davvero, ritrovarci davvero. Ci tengo a ringraziare in particolare la presidente della Help SOS Salute e Famiglia ODV Cristina Marcucci che ha organizzato l’evento. Questa sera abbiamo capito che non siamo condannati a perderci. Possiamo fermarci, guardarci negli occhi, scegliere parole più gentili, condividere responsabilmente gli spazi digitali, e tornare a costruire legami autentici. E questo è un compito che riguarda tutti: istituzioni, scuola, famiglie, ma anche ciascuno di noi, ogni giorno, nel piccolo delle nostre relazioni. Vi lascio con un augurio: che usciamo da questo teatro con una consapevolezza in più e con una domanda da portarci dietro – come posso, da domani, creare più connessioni vere e meno distrazioni vuote? Se ognuno di noi farà anche solo un passo in questa direzione, avremo già iniziato a ritrovarci. Grazie, buona serata e buon rientro”.
Macerata, lo Sferisterio rivive in scena: la storia dei "Cento Consorti" raccontata al Teatro della Filarmonica
A Civitanova sale il “Battito”: Fedez in dj set al Brahma questo sabato
Vetrina nazionale per Treia: la città protagonista di "Bar Centrale" con Elisa Isoardi
Valfornace celebra la "Festa dell'Albero": un impegno per il futuro verde con le scuole
Curiosità
Ruota della Fortuna, si chiude l'avventura del recanatese Riccardo Piancatelli
Si chiude alla sesta puntata la straordinaria avventura di Riccardo Piancatelli, il concorrente che ha riscritto la storia della Ruota della Fortuna. Il 32enne di Recanati, dopo giorni di trionfi, si è dovuto arrendere nella puntata di questa sera, salutando il pubblico e lasciando lo studio da campione indiscusso. Non torna certo a mani vuote: la sua corsa si ferma dopo aver conquistato, nella serata di lunedì 17 novembre, una cifra record di 410.700 euro, oltre a una Fiat Panda e numerosi premi accessori. «Ringrazio tutti, mi avete fatto sentire a casa – ha dichiarato emozionato – Un saluto anche alle mie due sorelline», che lo accoglieranno festanti al rientro dall’avventura televisiva. La puntata si è aperta con un ironico botta e risposta tra Gerry Scotti e il campione. «Che cosa farai con i 410mila euro?», ha chiesto il conduttore, affiancato da Samira Lui. «Non lo so, ci penso», ha risposto Riccardo. Scotti ha rincarato la dose: «Te l’ho detto ieri: ti devi sposare. Ti compri casa e ti sposi!». Una battuta che ha assunto ancora più colore vista l’assenza in studio della fidanzata Giulia, presente in tutte le puntate precedenti. Al suo posto, questa sera, c’era il cugino di Riccardo. «Ieri Giulia si aspettava che, dopo i 410 mila euro, lui si inginocchiasse con il brillantone… scherzo!», ha aggiunto Gerry tra le risate del pubblico. Curiosità della serata: invece della solita scelta “Recanati”, Riccardo ha sorprendentemente optato per la lettera “R” di Rimini. La serata di lunedì resterà negli annali del programma. «Diventa automaticamente il più grande campione della Ruota della Fortuna», aveva proclamato Gerry Scotti al termine della puntata, in cui Riccardo ha aggiunto altri 200mila euro al suo già ricco bottino, consolidando un primato mai raggiunto prima.
La provincia di Macerata accoglie 8 nuovi carabinieri: cinque uomini e tre donne per l'entroterra
Un importante potenziamento per i presidi dell'Arma dei carabinieri sul territorio della provincia di Macerata è stato ufficializzato questa mattina con l'arrivo di otto nuovi carabinieri. L'assegnazione, disposta dal Comando Generale dell’Arma nell’ambito della pianificazione nazionale, mira a rafforzare la vicinanza alle comunità e ad aumentare l’efficacia dei servizi di controllo e prevenzione, in particolare nelle aree più interne e nei centri minori. I giovani militari – cinque uomini e tre donne – hanno raggiunto la sede del Comando Provinciale di Macerata dopo aver completato il loro iter formativo e prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica. Provengono dalle Scuole Allievi Carabinieri di Iglesias, Campobasso, Velletri e Reggio Calabria, appartenenti rispettivamente al 143° e al 144° corso. I neo-carabinieri sono stati immediatamente destinati alle stazioni dell’Arma dislocate in diversi comuni della provincia, integrando e rafforzando i reparti già operativi. Le località che beneficeranno di queste nuove unità sono Camerino, Pioraco, Ussita, San Ginesio, Fiastra e Penna San Giovanni. L'arrivo di queste risorse è visto come un contributo significativo al rafforzamento delle attività di controllo del territorio e alla tutela della sicurezza pubblica, rivestendo un ruolo fondamentale soprattutto nelle aree montane e nei centri più piccoli, dove la presenza costante dell’Arma è cruciale per la comunità. Ad accogliere ufficialmente i nuovi arrivati è stato il comandante provinciale, colonnello Raffaele Ruocco, che ha rivolto loro un caloroso benvenuto a nome di tutto il Comando. Nel corso dell’incontro, il colonnello Ruocco ha illustrato le peculiarità del territorio maceratese, evidenziando le specifiche esigenze operative e le caratteristiche delle comunità locali. Ha inoltre fornito ai giovani militari consigli professionali e indicazioni preziose per affrontare con determinazione questa nuova esperienza sul campo, che ha definito "impegnativa ma altamente formativa". L'intero Comando Provinciale ha formulato ai nuovi carabinieri i migliori auguri, auspicando che questa prima fase di servizio operativo rappresenti un'importante occasione di crescita professionale e personale a stretto contatto con il territorio e la cittadinanza.
Il miele diventa un cocktail a Montelupone: torna il Mielemente Cocktail Contest
Treia, ricevuti in Comune i campioni d'Italia del Gioco del Bracciale
Recanati, la corsa d'oro di Riccardo Piancatelli continua: vinti 410mila euro alla "Ruota della Fortuna"
Riccardo sgomma a “La Ruota della Fortuna”: il recanatese vince auto e 100mila euro nel gioco finale
Varie
Tolentino, restyling del manto stradale in contrada San Giovanni: "Intervento coperto con fondi di bilancio"
Nei giorni scorsi l’Ufficio Manutenzioni del Comune di Tolentino è intervenuto nella strada comunale di contrada San Giovanni con il proprio personale operativo per effettuare lavori di ripristino del fondo stradale. L’intervento si è reso necessario a causa del deterioramento del manto, che presentava buche e avvallamenti generati sia dal traffico veicolare sia dall’erosione provocata dalle acque piovane, rendendo la percorribilità meno agevole per residenti e mezzi in transito. Gli operai comunali sono intervenuti con opere di sistemazione del manto stradale al fine di riportare la carreggiata a condizioni ottimali. "L’obiettivo principale è stato ristabilire la piena transitabilità della strada e garantirne una fruizione più sicura, rispondendo così alle esigenze della comunità e alla necessità di preservare la viabilità locale in una zona di collegamento rurale", spiega il sindaco Mauro Sclavi. I costi dell’intervento sono stati coperti con fondi del bilancio comunale, consentendo al Comune di Tolentino di finanziare direttamente le opere senza ricorrere a risorse esterne.
Macerata, scatta l’ordinanza anti-sprechi: acqua solo per usi domestici fino al 31 dicembre
La prolungata assenza di piogge e le temperature insolitamente elevate mettono sotto pressione le falde acquifere di Macerata. Per far fronte all’emergenza idrica, il sindaco Sandro Parcaroli ha firmato una nuova ordinanza che introduce restrizioni all’utilizzo dell’acqua potabile su tutto il territorio comunale, con effetto immediato e valida fino al 31 dicembre. Secondo quanto comunicato dal gestore del servizio idrico Apm, l’aumento dei prelievi rispetto alle medie stagionali sta causando un rapido abbassamento dei livelli dei serbatoi principali, con il rischio concreto di crisi idriche di ampia entità. Da qui la necessità - definita “urgente” - di limitare l’uso dell’acqua potabile al solo ambito domestico, così da garantire il fabbisogno della popolazione. L’ordinanza vieta espressamente l’utilizzo dell’acquedotto pubblico per il lavaggio dei cortili, il lavaggio domestico dei veicoli, il riempimento di piscine private e vasche ornamentali, nonché per l’innaffiamento di giardini e orti, con la sola eccezione della fascia oraria compresa tra le 22 e le 6. L’amministrazione invita inoltre i cittadini ad adottare comportamenti virtuosi per ridurre gli sprechi e salvaguardare la risorsa idrica in una fase particolarmente delicata. «Servono responsabilità e collaborazione da parte di tutti - sottolinea il Comune - per garantire un approvvigionamento idrico regolare e sufficiente alla comunità».
Gli appuntamenti quotidiani che scandiscono la nostra routine
I momenti più iconici della storia del calcio italiano
Morrovalle, nuovo volto per Porta delle Fonti con muro di contenimento e marciapiede

nubi sparse (MC)
