Macerata - Fedora e Francesca, il volto femminile dell’Arma: "Mai sottovalutare il primo gesto violento"
Varie
25/11/2025 11:50

Macerata - Fedora e Francesca, il volto femminile dell’Arma: "Mai sottovalutare il primo gesto violento"

Nel silenzio di una caserma che si anima presto al mattino, il lavoro delle donne dell'Arma dei carabinieri che ogni giorno si occupano di violenza di genere non è fatto solo di procedure, ma di sguardi, parole, ascolto. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, abbiamo incontrato due di loro, in servizio presso il Comando Provinciale Carabinieri di Macerata, per capire meglio cosa significhi operare in prima linea contro uno dei fenomeni più complessi e dolorosi della nostra società Ne parliamo con il Maresciallo Maggiore Fedora Oppido, Comandante del Nucleo Comando della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche e con il Maresciallo Ordinario Francesca Nuzzi, addetta alla Stazione Carabinieri di Recanati. Il Maresciallo Maggiore Fedora Oppido è sposata e mamma di due bambini di 3 e 6 anni. Dopo aver completato il suo percorso di studi presso la Scuola Allievi Marescialli di Firenze, ha prestato servizio in Calabria, poi in Lombardia, nell’ambito di reparti investigativi, quindi, a Roma, in un reparto interforze che opera in ambito internazionale e, dal 2013, è rientrata nella sua regione di origine, le Marche. Proprio nella sua terra ha avuto la possibilità di essere impiegata dapprima in un reparto a diretto contatto con i cittadini, la Stazione Carabinieri del bellissimo comune di Cingoli, dove ha avuto modo di poter affrontare la quotidianità di una comunità viva e dinamica, tuttavia, non estranea a problematiche connesse alla violenza di genere. Ha vissuto, poi, un’esperienza altrettanto significativa presso il Comando Provinciale di Fermo, dove è stata referente per la rete di contrasto alla violenza di genere, partecipando a numerosi incontri con altre Forze di Polizia ed Enti locali, finalizzati a creare un fronte comune e coordinato per la gestione degli episodi connessi alla violenza sotto ogni suo profilo. Da due anni è Comandante del Nucleo Comando della Compagnia di Civitanova Marche ma, anche nel nuovo incarico, continua a seguire con interesse e partecipazione le iniziative promosse in favore delle vittime vulnerabili, cercando di fornire il massimo supporto ai colleghi impiegati sul campo e promuovendo incontri presso enti esterni, le scuole in primis, finalizzati alla diffusione della cultura della legalità e, in essa, quella della lotta alla violenza contro le donne. - Mar. Magg. Oppido, quello della violenza di genere è un fenomeno attuale che si ripete con preoccupante frequenza. Quali sono gli strumenti che, secondo la sua esperienza professionale, sarebbe opportuno adottare per prevenirlo e contrastarlo efficacemente? "Il fenomeno della violenza di genere comprende un orizzonte molto ampio che, dalle molestie, ai maltrattamenti, sino alle privazioni economiche ed alle dinamiche di potere e ricatto, culmina nei femminicidi e negli episodi più cruenti di cui ai noti fatti di cronaca. Nonostante sia difficile stabilire quali siano gli strumenti più idonei per contrastare questo fenomeno, ritengo che monitorare e non sottovalutare tutti questi "reati spia" che precedono e fanno da apripista agli episodi più gravi, possa rivelarsi una strategia valida, se valutati in stretta correlazione ai "fattori di rischio" sottesi ad ogni singola situazione, come, ad esempio, l’abuso di alcol o di sostanze stupefacenti o contesti di isolamento e disuguaglianza.  Allo stesso tempo è assolutamente necessaria una strategia a lungo termine che coinvolga tutte le Istituzioni, con interventi formativi e di sensibilizzazione su questo tema. E’ necessario interessare tutte le fasce di età e coinvolgere tutte le agenzie educative, affinché si formi una nuova cultura della legalità che abitui i giovani a un approccio sano e rispettoso alle relazioni affettive, libero da dinamiche di discriminazione e denigrazione".              - Mar. Magg. Oppido, quali sono, in concreto, i campanelli di allarme che le potenziali vittime possono cogliere? "La violenza ha diverse forme e si manifesta talora con modalità del tutto subdole e spesso si nasconde dietro convincimenti e pregiudizi culturali. E’ necessario cambiare il modo in cui si percepisce la violenza poiché questo fenomeno non è un’emergenza estemporanea, ma è un problema strutturale e duraturo nella nostra società. In tal senso, ogni comportamento che possa essere ricondotto a indifferenza, ricatto, controllo, gelosia, senso di colpa, isolamento o manipolazione deve esser valutato quale segno d’allerta ed è necessario saperlo riconoscere come tale, per capire se si sta vivendo un rapporto sano oppure si è intrappolati in una relazione tossica. Se da un lato è compito dei professionisti del settore cogliere quei segnali anticipatori nascosti dietro ai "reati spia" denunciati dalle vittime inconsapevoli, allo stesso tempo, nessun cittadino dovrebbe voltarsi dall’altra parte quando, direttamente o indirettamente, si trovi ad affrontare un campanello d’allarme che coinvolga se stesso o chi gli sta accanto. Bisogna creare una rete intorno alle persone più vulnerabili e non aver paura di chiedere aiuto e rivolgersi alle Forze dell’Ordine, proprio per essere vicini a coloro che da soli non ce la fanno. Le porte delle nostre stazioni carabinieri sono sempre aperte e vi si potranno trovare professionisti seri e competenti, pronti ad ascoltare e ad assistere chi ne ha bisogno". Il Mar. Ord. Francesca Nuzzi ha 32 anni ed è originaria della provincia di Foggia. Da luglio 2025 è sottufficiale in sottordine presso la Stazione Carabinieri di Recanati, una comunità che le permette, nonostante la modesta vastità del territorio, di rapportarsi con un buon numero di cittadini i quali, per esigenze disparate, abbisognano di aiuto. Il suo obiettivo principale è quello di rispondere ad ogni esigenza, con prontezza, determinazione e comprensione, così che ogni persona, ogni cittadino, si senta costantemente accompagnato nei momenti di maggiore difficoltà.   - Quando una donna dovrebbe chiedere aiuto e a chi dovrebbe rivolgersi? "Ogni donna, che sia o meno vittima di violenza, ha la possibilità di rivolgersi a noi, Arma dei Carabinieri, in ogni genere di contesto, che sia esso attinente ad un reato come quello rientrante nella categoria del “codice rosso”, o che sia anche soltanto per un semplice consiglio, legato magari ad una situazione di difficoltà emotiva nella quale versa, od ancora ad una qualunque situazione disagevole che possa ingenerare timore o preoccupazione, o ansia. Nel caso in cui una donna fosse vittima di violenza, fisica o psichica, è fondamentale che la stessa non vaghi nel buio, che non abbia la sensazione di non poter essere compresa da nessuno, ma che si lasci seguire, supportare ed anche, per certi versi, consolare. L’ausilio dell’Arma dei Carabinieri non si limita difatti ad un mero accertamento giuridico, dunque i Carabinieri non espletano semplicemente le "indagini", ma ascoltano, cercano di comprendere, prospettano soluzioni e forniscono un supporto umano necessario a far sì che si crei un rapporto di fiducia tale che la vittima di violenza si senta a casa, in famiglia, e mai sola. Il nostro compito è quello di esserci, il nostro obiettivo è quello di porre un rimedio, se possibile, alla “paura”, che è facile avere in contesti di questo tipo".  - Mar. Ord. Nuzzi, qual è il momento in cui la presunta vittima non può più rimandare? "Ritengo che non si possa più rimandare quando la presunta vittima arriva alla piena ed assoluta consapevolezza di non essere più al sicuro, di non essere più sé stessa nella propria quotidianità, nel proprio stile di vita, nella delineazione dei propri obiettivi futuri, non può e non deve più rimandare quando al primo eventuale gesto violento, ne consegue una serie di "scuse" e di "giustificazioni" che non vogliono dire "amare", ma “possedere”, convincere che non accadrà mai più. La donna non deve tornare indietro ma deve andare avanti, senza mai voltarsi, quando le sue parole diventano dolore, umiliazione, frustrazione, vergogna; lei deve riuscire a vedere il sole, anche dopo un’impetuosa tempesta". - Mar. Ord. Nuzzi, cosa succede dopo la denuncia? "Prima della denuncia è importante accogliere la vittima di violenza nel modo migliore possibile, dandole l’opportunità di “vincere” la vergogna e l’insicurezza che spesso si provano, dandole l’opportunità di raccontare la sua storia in completa serenità, ecco perché l’ascolto avviene in locali dedicati, ove è possibile far sentire la vittima al sicuro. La denuncia è la fase sicuramente più delicata, quella dove la vittima pensa al dopo, al come affrontare tutto ed al con chi affrontare tutto, e le verranno dunque chiarite tutte le fasi successive, assicurandole ausilio in ogni istante ed illustrandole la possibilità di contattare ad esempio strutture protette, i cui obiettivi sono quelli di fornire un ambiente sicuro e confortevole, oltre che assicurare una quotidianità serena e stimolante. La fase della denuncia è sicuramente quella più complicata, ma è certamente la prima strada coraggiosa, e necessaria, che la vittima deve intraprendere per ritrovare sé stessa, per trasformare il suo dolore in forza e tornare, finalmente, a vivere".  - Mar. Ord. Nuzzi, esiste un modo adeguato per comportarsi con una vittima di violenza? "È importante a mio avviso non perdere mai il contatto visivo con la vittima, la quale durante il suo racconto proverà sicuramente rabbia, vergogna, penitenza, auto deprecazione, tutte emozioni che si possono cogliere solo guardando la vittima negli occhi. Gli occhi, spesso, esprimono sentimenti che le parole non riescono a comunicare. Una donna che subisce abusi è una donna che si sente svalutata e ferita, ed il nostro compito è quello di farla sentire ascoltata e 'guardata', e non semplicemente 'vista'. A volte alle donne manca il coraggio di denunciare per il timore delle conseguenze, il nostro obiettivo, la nostra battaglia, il nostro traguardo, è quello di infondere coraggio, forza, convinzione, è quello di far capire ad ogni donna che l’amore non è dolore e sofferenza, ma è speranza e luce".  Tra emergenze, ascolto e delicatezza, queste Donne Carabinieri rappresentano ogni giorno una presenza concreta accanto alle donne che trovano il coraggio di rompere il silenzio. La loro voce è un invito alla consapevolezza e alla responsabilità: la violenza di genere si combatte insieme, con competenza, empatia e una rete che sostiene, protegge e non giudica.

Macerata - Fedora e Francesca, il volto femminile dell’Arma: "Mai sottovalutare il primo gesto violento"

Macerata - Fedora e Francesca, il volto femminile dell’Arma: "Mai sottovalutare il primo gesto violento"
25/11/2025 11:50

Nel silenzio di una caserma che si anima presto al mattino, il lavoro delle donne dell'Arma dei carabinieri che ogni giorno si occupano di violenza di genere non è fatto solo di procedure, ma di sguardi, parole, ascolto. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, abbiamo incontrato due di loro, in servizio presso il Comando Provinciale Carabinieri di Macerata, per capire meglio cosa significhi operare in prima linea contro uno dei fenomeni più complessi e dolorosi della nostra società Ne parliamo con il Maresciallo Maggiore Fedora Oppido, Comandante del Nucleo Comando della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche e con il Maresciallo Ordinario Francesca Nuzzi, addetta alla Stazione Carabinieri di Recanati. Il Maresciallo Maggiore Fedora Oppido è sposata e mamma di due bambini di 3 e 6 anni. Dopo aver completato il suo percorso di studi presso la Scuola Allievi Marescialli di Firenze, ha prestato servizio in Calabria, poi in Lombardia, nell’ambito di reparti investigativi, quindi, a Roma, in un reparto interforze che opera in ambito internazionale e, dal 2013, è rientrata nella sua regione di origine, le Marche. Proprio nella sua terra ha avuto la possibilità di essere impiegata dapprima in un reparto a diretto contatto con i cittadini, la Stazione Carabinieri del bellissimo comune di Cingoli, dove ha avuto modo di poter affrontare la quotidianità di una comunità viva e dinamica, tuttavia, non estranea a problematiche connesse alla violenza di genere. Ha vissuto, poi, un’esperienza altrettanto significativa presso il Comando Provinciale di Fermo, dove è stata referente per la rete di contrasto alla violenza di genere, partecipando a numerosi incontri con altre Forze di Polizia ed Enti locali, finalizzati a creare un fronte comune e coordinato per la gestione degli episodi connessi alla violenza sotto ogni suo profilo. Da due anni è Comandante del Nucleo Comando della Compagnia di Civitanova Marche ma, anche nel nuovo incarico, continua a seguire con interesse e partecipazione le iniziative promosse in favore delle vittime vulnerabili, cercando di fornire il massimo supporto ai colleghi impiegati sul campo e promuovendo incontri presso enti esterni, le scuole in primis, finalizzati alla diffusione della cultura della legalità e, in essa, quella della lotta alla violenza contro le donne. - Mar. Magg. Oppido, quello della violenza di genere è un fenomeno attuale che si ripete con preoccupante frequenza. Quali sono gli strumenti che, secondo la sua esperienza professionale, sarebbe opportuno adottare per prevenirlo e contrastarlo efficacemente? "Il fenomeno della violenza di genere comprende un orizzonte molto ampio che, dalle molestie, ai maltrattamenti, sino alle privazioni economiche ed alle dinamiche di potere e ricatto, culmina nei femminicidi e negli episodi più cruenti di cui ai noti fatti di cronaca. Nonostante sia difficile stabilire quali siano gli strumenti più idonei per contrastare questo fenomeno, ritengo che monitorare e non sottovalutare tutti questi "reati spia" che precedono e fanno da apripista agli episodi più gravi, possa rivelarsi una strategia valida, se valutati in stretta correlazione ai "fattori di rischio" sottesi ad ogni singola situazione, come, ad esempio, l’abuso di alcol o di sostanze stupefacenti o contesti di isolamento e disuguaglianza.  Allo stesso tempo è assolutamente necessaria una strategia a lungo termine che coinvolga tutte le Istituzioni, con interventi formativi e di sensibilizzazione su questo tema. E’ necessario interessare tutte le fasce di età e coinvolgere tutte le agenzie educative, affinché si formi una nuova cultura della legalità che abitui i giovani a un approccio sano e rispettoso alle relazioni affettive, libero da dinamiche di discriminazione e denigrazione".              - Mar. Magg. Oppido, quali sono, in concreto, i campanelli di allarme che le potenziali vittime possono cogliere? "La violenza ha diverse forme e si manifesta talora con modalità del tutto subdole e spesso si nasconde dietro convincimenti e pregiudizi culturali. E’ necessario cambiare il modo in cui si percepisce la violenza poiché questo fenomeno non è un’emergenza estemporanea, ma è un problema strutturale e duraturo nella nostra società. In tal senso, ogni comportamento che possa essere ricondotto a indifferenza, ricatto, controllo, gelosia, senso di colpa, isolamento o manipolazione deve esser valutato quale segno d’allerta ed è necessario saperlo riconoscere come tale, per capire se si sta vivendo un rapporto sano oppure si è intrappolati in una relazione tossica. Se da un lato è compito dei professionisti del settore cogliere quei segnali anticipatori nascosti dietro ai "reati spia" denunciati dalle vittime inconsapevoli, allo stesso tempo, nessun cittadino dovrebbe voltarsi dall’altra parte quando, direttamente o indirettamente, si trovi ad affrontare un campanello d’allarme che coinvolga se stesso o chi gli sta accanto. Bisogna creare una rete intorno alle persone più vulnerabili e non aver paura di chiedere aiuto e rivolgersi alle Forze dell’Ordine, proprio per essere vicini a coloro che da soli non ce la fanno. Le porte delle nostre stazioni carabinieri sono sempre aperte e vi si potranno trovare professionisti seri e competenti, pronti ad ascoltare e ad assistere chi ne ha bisogno". Il Mar. Ord. Francesca Nuzzi ha 32 anni ed è originaria della provincia di Foggia. Da luglio 2025 è sottufficiale in sottordine presso la Stazione Carabinieri di Recanati, una comunità che le permette, nonostante la modesta vastità del territorio, di rapportarsi con un buon numero di cittadini i quali, per esigenze disparate, abbisognano di aiuto. Il suo obiettivo principale è quello di rispondere ad ogni esigenza, con prontezza, determinazione e comprensione, così che ogni persona, ogni cittadino, si senta costantemente accompagnato nei momenti di maggiore difficoltà.   - Quando una donna dovrebbe chiedere aiuto e a chi dovrebbe rivolgersi? "Ogni donna, che sia o meno vittima di violenza, ha la possibilità di rivolgersi a noi, Arma dei Carabinieri, in ogni genere di contesto, che sia esso attinente ad un reato come quello rientrante nella categoria del “codice rosso”, o che sia anche soltanto per un semplice consiglio, legato magari ad una situazione di difficoltà emotiva nella quale versa, od ancora ad una qualunque situazione disagevole che possa ingenerare timore o preoccupazione, o ansia. Nel caso in cui una donna fosse vittima di violenza, fisica o psichica, è fondamentale che la stessa non vaghi nel buio, che non abbia la sensazione di non poter essere compresa da nessuno, ma che si lasci seguire, supportare ed anche, per certi versi, consolare. L’ausilio dell’Arma dei Carabinieri non si limita difatti ad un mero accertamento giuridico, dunque i Carabinieri non espletano semplicemente le "indagini", ma ascoltano, cercano di comprendere, prospettano soluzioni e forniscono un supporto umano necessario a far sì che si crei un rapporto di fiducia tale che la vittima di violenza si senta a casa, in famiglia, e mai sola. Il nostro compito è quello di esserci, il nostro obiettivo è quello di porre un rimedio, se possibile, alla “paura”, che è facile avere in contesti di questo tipo".  - Mar. Ord. Nuzzi, qual è il momento in cui la presunta vittima non può più rimandare? "Ritengo che non si possa più rimandare quando la presunta vittima arriva alla piena ed assoluta consapevolezza di non essere più al sicuro, di non essere più sé stessa nella propria quotidianità, nel proprio stile di vita, nella delineazione dei propri obiettivi futuri, non può e non deve più rimandare quando al primo eventuale gesto violento, ne consegue una serie di "scuse" e di "giustificazioni" che non vogliono dire "amare", ma “possedere”, convincere che non accadrà mai più. La donna non deve tornare indietro ma deve andare avanti, senza mai voltarsi, quando le sue parole diventano dolore, umiliazione, frustrazione, vergogna; lei deve riuscire a vedere il sole, anche dopo un’impetuosa tempesta". - Mar. Ord. Nuzzi, cosa succede dopo la denuncia? "Prima della denuncia è importante accogliere la vittima di violenza nel modo migliore possibile, dandole l’opportunità di “vincere” la vergogna e l’insicurezza che spesso si provano, dandole l’opportunità di raccontare la sua storia in completa serenità, ecco perché l’ascolto avviene in locali dedicati, ove è possibile far sentire la vittima al sicuro. La denuncia è la fase sicuramente più delicata, quella dove la vittima pensa al dopo, al come affrontare tutto ed al con chi affrontare tutto, e le verranno dunque chiarite tutte le fasi successive, assicurandole ausilio in ogni istante ed illustrandole la possibilità di contattare ad esempio strutture protette, i cui obiettivi sono quelli di fornire un ambiente sicuro e confortevole, oltre che assicurare una quotidianità serena e stimolante. La fase della denuncia è sicuramente quella più complicata, ma è certamente la prima strada coraggiosa, e necessaria, che la vittima deve intraprendere per ritrovare sé stessa, per trasformare il suo dolore in forza e tornare, finalmente, a vivere".  - Mar. Ord. Nuzzi, esiste un modo adeguato per comportarsi con una vittima di violenza? "È importante a mio avviso non perdere mai il contatto visivo con la vittima, la quale durante il suo racconto proverà sicuramente rabbia, vergogna, penitenza, auto deprecazione, tutte emozioni che si possono cogliere solo guardando la vittima negli occhi. Gli occhi, spesso, esprimono sentimenti che le parole non riescono a comunicare. Una donna che subisce abusi è una donna che si sente svalutata e ferita, ed il nostro compito è quello di farla sentire ascoltata e 'guardata', e non semplicemente 'vista'. A volte alle donne manca il coraggio di denunciare per il timore delle conseguenze, il nostro obiettivo, la nostra battaglia, il nostro traguardo, è quello di infondere coraggio, forza, convinzione, è quello di far capire ad ogni donna che l’amore non è dolore e sofferenza, ma è speranza e luce".  Tra emergenze, ascolto e delicatezza, queste Donne Carabinieri rappresentano ogni giorno una presenza concreta accanto alle donne che trovano il coraggio di rompere il silenzio. La loro voce è un invito alla consapevolezza e alla responsabilità: la violenza di genere si combatte insieme, con competenza, empatia e una rete che sostiene, protegge e non giudica.

Cronaca

Controlli dei Carabinieri prima di Tolentino-Fermana: segnalato tifoso trovato con hashish

Controlli dei Carabinieri prima di Tolentino-Fermana: segnalato tifoso trovato con hashish

24/11/2025 13:08

La rivalità calcistica tra Tolentino e Fermana, andata in scena ieri, domenica 23 novembre 2025, per il campionato di Eccellenza, non è stata l'unica protagonista della giornata. Grazie all'attento servizio di ordine pubblico svolto dai Carabinieri, l'attenzione si è concentrata anche sugli spalti, o meglio, su quanto accadeva prima dell'accesso. Lo stadio “Della Vittoria” aveva registrato una copiosa presenza di pubblico, tra tifosi locali e ospiti, ma le fasi di ingresso si sono svolte sotto lo stretto controllo dei militari dell'Arma.     È stato proprio durante i controlli di rito che l'occhio degli operanti è caduto su un tifoso locale. Il giovane, un italiano di 28 anni residente a Tolentino, ha manifestato un atteggiamento particolarmente nervoso e insofferente, tale da insospettire i Carabinieri e indurli a un'attività più approfondita. Sottoposto a perquisizione personale, il 28enne non ha potuto nascondere l'evidenza: i militari hanno rinvenuto, ben occultati in una tasca interna della giacca, due spinelli contenenti hashish.     La droga è stata immediatamente sequestrata. Per il tifoso del Tolentino è scattata la segnalazione alla Prefettura di Macerata, non per reati legati allo spaccio, ma come assuntore di sostanze stupefacenti, in base all'Art. 75 del Testo Unico in materia di stupefacenti.  

Tolentino piange la scomparsa di Elisabetta Boldorini: aveva 53 anni

Tolentino piange la scomparsa di Elisabetta Boldorini: aveva 53 anni

24/11/2025 11:42

Tolentino piange la perdita prematura di Elisabetta Boldorini, deceduta nella notte all’età di 53 anni. La notizia ha suscitato un’ondata di profondo cordoglio in tutta la comunità, che la ricorda con affetto per la sua solarità e la sua professionalità. Elisabetta combatteva da tempo contro una malattia che non le ha lasciato scampo.  Elisabetta era molto conosciuta a Tolentino non solo per le sue qualità umane, ma anche per la sua apprezzata attività di sarta. Titolare del negozio "La sposa di Red" (costretto poi alla chiusura cusa sisma), aveva saputo, grazie a passione, creatività e professionalità, trasformare il suo lavoro in un vero e proprio punto di riferimento per la moda elegante e nuziale. Molte future spose si affidavano alle sue mani esperte per la confezione di abiti curati nei minimi dettagli. Chi l'ha conosciuta la descrive come una donna solare, disponibile e profondamente legata alla famiglia, capace di donare calore e serenità a ogni persona che incontrava.  Lascia il marito Roberto, la figlia Matilde, la mamma Donella, la sorella Laila con Paolo e il nipote Leonardo. La cerimonia funebre si svolgerà domani, martedì, alle ore 10, presso la chiesa della Santa Famiglia. Il corteo muoverà dalla Sala del Commiato Terracoeli.  

Attualità

Tolentino, il "Formaggino" torna a nuova vita: riconsegnata alla città la "casa della musica"

Tolentino, il "Formaggino" torna a nuova vita: riconsegnata alla città la "casa della musica"

24/11/2025 15:40

Terminati i lavori di manutenzione delle facciate esterne e nella sostituzione dei ventilconvettori del piano terra dello stabile sede dell’associazione musicale "N. Gabrielli – Città di Tolentino".  L’edificio chiamato comunemente per via della sua forma “Formaggino” si presenta con un aspetto più decoroso, andando a completare la riqualificazione urbana che lo circonda e che lo porta ad essere al centro del nuovo sistema di risalita verso il centro storico. Riconsegnata ufficialmente a tutta la comunità tolentinate la "casa della musica" e soprattutto sede della banda e dei suoi musicisti e che ospita una scuola di musica frequentata da oltre 200 alunni di tutte le età. viene riconsegnato alla Comunità tolentinate e all’associazione musicale "N. Gabrielli – Città di Tolentino" l’edificio in via delle Cartiere comunemente chiamato “Formaggino” per via della sua particolare forma e da sempre sede della banda cittadina. La cerimonia prevede la benedizione, i saluti delle autorità, l’illustrazione dell’intervento effettuato e a chiudere un concerto del Corpo bandistico intitolato a "N. Simonetti". L’immobile è di proprietà del comune di Tolentino ed è a disposizione dell’associazione musicale "N. Gabrielli" con convenzione. L'edificio si sviluppa su due piani fuori terra ad oggi utilizzati quasi esclusivamente per le attività musicali e di educazione. In particolare al piano terra è presente un’ampia sala prove per i corpi musicali più numerosi, mentre al piano superiore si trovano le aule per le lezioni individuali. L’edificio risale agli anni ’50, è realizzato in muratura mista e presenta una forma caratteristica a spicchio semicilindrico che ne ha fatto scaturire il nome di "Formaggino". L’immobile è circondato da una modesta corte esterna.  

La verità sul Black Friday: quanti carrelli pieni finiscono in ordini vuoti?

La verità sul Black Friday: quanti carrelli pieni finiscono in ordini vuoti?

Mancano ancora sei giorni al Black Friday ma i social sono già in fiamme. Wishlist condivise. Carrelli screenshot. Countdown nei reel. "Non vedo l'ora!", "Quest'anno mi sfogo!", "Finalmente posso comprare quello che volevo!". Lo shopping è diventato intrattenimento. Lo sconto è diventato contenuto. E l'acquisto intelligente è diventato più importante dell'acquisto stesso. Benvenuti nel Black Friday dell'era social, dove comprare non basta. Devi dimostrare di aver fatto un affare. IL COUNTDOWN INFINITO Come esperta di comunicazione digitale, il Black Friday ormai lo vedo arrivare a Ottobre. Prima le "anticipazioni esclusive". Poi i "vip access". Poi le "pre-vendite riservate". Infine il "countdown ufficiale". Il venerdì nero è diventato il mese nero. E i social? Impazziscono. Tutti a postare "manca poco!", "sto preparando la lista!", "quest'anno ho un piano!". Come se fosse Capodanno. Come se fosse un evento da celebrare. Lo sconto programmato. La frenesia organizzata. LA WISHLIST COME PERFORMANCE Poi c'è il fenomeno delle wishlist pubbliche. Tutti a condividere cosa compreranno. Tutti a fare screenshot dei carrelli. Tutti a mostrare "i miei preferiti per il Black Friday". Ma perché? Chi l'ha chiesto? Semplice: perché l'acquisto privato non esiste più sui social. Se compri qualcosa e non lo posti, l'hai davvero comprato? Se trovi l'affare e non lo condividi, sei davvero stato furbo? La wishlist condivisa è la nuova forma di status symbol. Non "guarda cosa ho", ma "guarda cosa comprerò". La promessa di consumo diventa contenuto prima ancora del consumo stesso. LO SHOPPING COME SPETTACOLO Il Black Friday non è più shopping. È reality show. Dirette mentre si naviga sui siti. Storie in tempo reale con gli screenshot degli ordini. Reel con le reazioni ai prezzi. "Non ci posso credere!", "L'ho preso!", "Tutto mio!". Chi guarda queste cose? Altri che stanno comprando. Che si eccitano vedendo altri comprare. Che si convincono a comprare perché gli altri comprano. È un loop infinito. Una frenesia collettiva dove lo shopping diventa sport da tifo. E poi, ovviamente, arriva la fase due: l'unboxing. Perché se hai comprato al Black Friday ma non lo spacchetti davanti a una telecamera, conta la metà. CHI COMPRA DAVVERO? Ecco la domanda che mi faccio ogni anno: quanti di questi post sono acquisti veri? Quante di quelle wishlist si trasformeranno in ordini? Quanti di quei carrelli saranno davvero pagati? Quanti di quegli "affari imperdibili" saranno davvero comprati? Perché c'è una bella differenza tra dire che comprerai e comprare. Tra mostrare il carrello e cliccare su "paga". Tra fare contenuto sullo shopping e fare shopping. Sospetto che molti facciano solo show. Che molti screenshot di carrelli pieni finiscano in ordini vuoti. LA VERITÀ SCOMODA Il Black Friday non è più una giornata di sconti. È un evento social. Un momento in cui devi esserci, devi postare, devi partecipare. Anche se non compri niente. Anche se non ti serve niente. Anche se gli sconti sono finti. Quindi tutti postano. Tutti condividono. Tutti dimostrano di essere parte della frenesia. E le aziende? Ridono. Perché hanno trasformato una giornata commerciale in un obbligo sociale. Hanno fatto credere che non comprare al Black Friday sia perdere un'opportunità. LA DOMANDA FINALE Prima di condividere quella wishlist, chiediti: lo sto facendo perché voglio davvero queste cose o perché devo dimostrare che partecipo? Perché se la risposta è la seconda, forse quell'acquisto intelligente non è così intelligente. Ma tanto lo sappiamo già come andrà. Il 29 Novembre i social saranno pieni di pacchi, unboxing, "guardate cosa ho preso". E io continuerò a chiedermi: ma vi serviva davvero?  

Politica

Civitanova, il sindaco integra la Giunta: entrano Roberto Pantella e Mara Orazi, ecco le deleghe

Civitanova, il sindaco integra la Giunta: entrano Roberto Pantella e Mara Orazi, ecco le deleghe

24/11/2025 15:20

Il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, ha firmato questa mattina i decreti di nomina di due nuovi assessori, completando così la squadra di governo dopo le dimissioni di Francesco Caldaroni.  A subentrare è Roberto Pantella, 49 anni, consigliere comunale in quota Fratelli d’Italia, capo ufficio logistico nonché responsabile del personale della Croce Verde. A lui il sindaco ha assegnato le stesse deleghe precedentemente attribuite a Caldaroni: Commercio, Politiche Giovanili, Attività produttive, Pesca, Porto, sviluppo e valorizzazione del mare, Osap attività commerciali. Entra in Giunta anche Mara Orazi, 48 anni, docente della scuola dell’infanzia di Via Tacito, nominata in rappresentanza di Civitanova Unica. A lei sono state conferite le deleghe al Turismo, Spettacolo, Grandi Eventi, Politiche di aggregazione, iniziative di valorizzazione della città, rapporto con i quartieri e centri civici, gemellaggi. "Con l’ingresso di Roberto Pantella e Mara Orazi la nostra Giunta si arricchisce di entusiasmo, competenza e senso di responsabilità – ha dichiarato il sindaco Ciarapica –. Sono due persone che conoscono bene la nostra città e che hanno dimostrato, ciascuno nel proprio ambito, capacità di ascolto, impegno e vicinanza alla comunità. Sono certo che sapranno dare un contributo concreto e immediato al percorso che stiamo portando avanti: rendere Civitanova sempre più accogliente, dinamica e attrattiva. A entrambi rivolgo i miei migliori auguri di buon lavoro". "Inizio questo nuovo percorso con umiltà, determinazione e un profondo senso di responsabilità – ha dichiarato Roberto Pantella - .Ringrazio il Sindaco per la fiducia e il mio predecessore Francesco Caldaroni. Raccogliere il testimone in corsa è una sfida impegnativa, ma la affronto con la volontà di dare da subito il massimo nelle deleghe che mi sono state affidate. Per tutti sarò semplicemente Roberto, una persona attenta, responsabile e trasparente. Il metodo sarà chiaro: confronto continuo, trasparenza e regole uguali per tutti. Credo - ha aggiunto - in una Civitanova dove le idee migliori possano trovare spazio, sostenute da procedure chiare, rispetto reciproco e un metodo trasparente che garantisca a tutti le stesse opportunità. Con serietà e collaborazione possiamo costruire una città più viva, attrattiva e capace di guardare al futuro con fiducia". "Per me è la prima esperienza amministrativa e la vivo con grande emozione e senso di responsabilità - ha dichiarato Mara Orazi -. Voglio ringraziare sinceramente il sindaco per aver creduto in me e per avermi affidato un incarico così importante. Mi metterò al lavoro con umiltà, determinazione e spirito collaborativo, pronta a valorizzare le potenzialità turistiche di Civitanova e a promuovere progetti che rendano la nostra città sempre più attrattiva".  

Strisce pedonali concetto ideale, Avs contro la giunta: "Macerata vuole sicurezza quotidiana, non solo grandi opere"

Strisce pedonali concetto ideale, Avs contro la giunta: "Macerata vuole sicurezza quotidiana, non solo grandi opere"

24/11/2025 10:43

Mentre l'amministrazione comunale si appresta a festeggiare con nastri tricolori e brindisi l'inaugurazione di palazzi, musei e piazzette ristrutturate, finanziate principalmente con fondi Pnrr, ll'esponente provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), Patrizia Sagretti, lancia un forte monito: "La vita quotidiana dei cittadini sta diventando sempre più complessa a causa della carente manutenzione ordinaria".  "Questo è quello che pensano i miopi e la nostra giunta di destra" , dichiara Sagretti in riferimento all'ottimismo sui "tagli di nastri" che dureranno fino a primavera. "Il pensiero delle persone, probabilmente, è un altro".  Secondo Avs, il rischio è che le grandi opere non abbiano un impatto sulle "problematiche quotidiane" dei maceratesi, che sono fatte di "azioni semplici, ma fondamentali", come il camminare a piedi. Il cuore della critica di Avs è rivolto allo spazio residuale e alla scarsa sicurezza dedicati ai pedoni. L'attività di camminare a piedi, svolta quotidianamente da tutti, si scontra con una realtà critica: "Marciapiedi stretti e impraticabili: la pavimentazione è spesso sconnessa o lo spazio risulta ingombro da erbacce e arbusti". Attraversamenti pedonali "ideali": Macerata, secondo Sagretti, si distingue negativamente per la quasi totale invisibilità delle strisce pedonali. "Le famose strisce bianche sono un concetto ideale. Sono da cercare, da intuire e una volta che si pensa di averle trovate rimane sempre il dubbio se siano quelle ufficiali o quelle vecchie non ben cancellate", afferma la segretaria Avs.  Sicurezza stradale "a parole" , Avs accusa Lega e Fratelli d'Italia di tenere alla "sicurezza del cittadino solo a parole", escludendo il tema della sicurezza stradale dal loro concetto di gestione urbana.  "A dimostrazione di questo, ahinoi, sono gli incidenti che coinvolgono sempre più spesso i pedoni", si legge nella nota. "Nonostante le statistiche e le richieste dei cittadini, non si percepisce che l'amministrazione abbia adottato misure concrete per migliorare la visibilità delle strisce o limitare la velocità nelle aree più popolate".  Il nodo della questione risiede, secondo Avs, nelle priorità di bilancio: "La manutenzione delle opere pubbliche ha un costo e nel bilancio attuale le risorse per le spese correnti sono limitate". La conclusione è amara: le piccole opere non generano titoloni sui giornali e, quindi, "forse valgono meno nell'ordine delle idee di Parcaroli & co".  "Macerata ha bisogno di strade sicure per tutti, di marciapiedi comodi, di strisce pedonali ben visibili", conclude Patrizia Sagretti, rilanciando la necessità di un cambio di prospettiva sulle priorità urbane.

Sanità

La felicità è una possibilità per tutti o un privilegio riservato a pochi?

La felicità è una possibilità per tutti o un privilegio riservato a pochi?

23/11/2025 11:00

Il tema della felicità è sempre più attuale anche perché stiamo vivendo tempi in cui essere contenti e felici è sempre più difficile, circondati come siamo da storie brutte che rattristano sia la società che gli individui. Cerchiamo di dare un indirizzo dove possiamo trovare la felicità. La buona salute è il bene più grande, il suo valore aggiunto può essere il benessere, la cui espressione trasfigurata è la felicità. Il tema della felicità è vecchio come il mondo, uno di quei concetti impossibili da catalogare e incastonare in schemi precisi e razionali. Tanti sostengono che la felicità non esiste e che è un’illusione irraggiungibile legata ai nostri sogni o alle nostre aspirazioni impossibili. Il paradosso – dicono – è che se talvolta si avvera qualche nostro sogno o qualche nostra aspirazione, non c’è neppure il tempo per essere soddisfatti e felici, perché magari altri sogni ed altre aspirazioni appaiono all’orizzonte. Altre linee di pensiero traducono il concetto di felicità nella possibilità di poter fare tutto quello che ci piace, frutto di un percorso fatto di speculazione intellettiva ed esperienza pratica fino ad arrivare ad uno stato di pace e serenità da godere in pieno, senza condizionamenti. Qualche tempo fa mi è capitato anche di vedere uno “Speciale TG1” dedicato proprio alla felicità che tentava di dimostrare, attraverso degli esempi, che la felicità esiste, che va ricercata in noi stessi e tradotta in comportamenti coraggiosi e definitivi. Uno degli esempi era Padre Pietro, nostro conterraneo, mancato diversi anni fa, ma in tantissimi lo ricordano. Era il frate eremita che sopra le Gole dell’Infernaccio, sui Monti Sibillini, aveva costruito una chiesa con l’aiuto di amici dove viveva da solo in contemplazione della splendida natura e più “vicino a Dio” come lui diceva. Padre Pietro era felice e trasmetteva questo suo stato d’animo a chi andava a trovarlo. Altro esempio elencato da quel reportage televisivo era il guardiano del Duomo di Milano, felice dall’alto delle guglie sopra la città di accudire e sorvegliare uno straordinario patrimonio artistico oltre che simbolo spirituale. E poi anche un manager di successo che ancora giovane aveva abbandonato tutto, carriera e denaro, per andare per mare e scrivere libri. Naturalmente queste storie appassionano, sono molto suggestive, subito viene in mente di seguirne l’esempio, trovare la strada della felicità e percorrerla velocemente. Non c’è motivo di dubitarne: Padre Pietro era felice, il guardiano del Duomo di Milano e il manager pentito anche loro felici, ma quanti possono permettersi il loro percorso? O meglio: quanti hanno la capacità e la possibilità di intravedere quella via della felicità ed intraprenderla? Vuol dire che milioni e milioni di persone non possono essere mai felici? Vivere felici significa sapersi isolare dal mondo, dalle sue dinamiche, dalle sue fatiche, dalle sue miserie e ritrovarsi in uno spazio incontaminato costruito dentro di noi ed avulso da tutto quello che ci circonda? La sofferenza, il dolore, la delusione non sono affatto contemplati nel carnet dell’uomo e della donna che possono essere felici? La forza e l’impegno per superare le difficoltà non sono il presupposto essenziale per sentirsi bene una volta che l’operazione è riuscita? Esiste la felicità senza il dolore? La felicità esiste come status raggiunto e perenne o è il modo di vivere che deve essere felice? Le domande rimarranno senza risposta certa, ma se ognuno di noi cerca di perseguire i suoi ideali, la sua vocazione, con onestà, tolleranza e solidarietà verso gli altri, rispetto verso sé stessi e verso tutti, compresa la natura che ci circonda, molto suscettibile ai nostri comportamenti come dimostrano le tante preoccupazioni del mondo della scienza, forse si imbatterà in sofferenze fisiche e psicologiche di se stesso e di quelli che vivono accanto a lui, ma avrà vissuto una vita vera e degna… felice. Questo deve valere per tutti: per chi si isola in contemplazione sopra un monte, ma anche per la grandissima moltitudine di uomini e donne che ogni giorno lavorano, accudiscono i loro figli e faticano con coraggio e volontà per dare un senso compiuto alla loro vita.

Ospedale di Civitanova, storico prelievo multiorgano a cuore fermo

Ospedale di Civitanova, storico prelievo multiorgano a cuore fermo

22/11/2025 12:25

L'ospedale di Civitanova Marche segna un traguardo di rilievo assoluto per la sanità del territorio: per la prima volta nella sua storia, è stato effettuato con successo un prelievo multiorgano a cuore fermo, consentendo la donazione di fegato, reni e cornee da un paziente che in vita aveva espresso la volontà di donare. L'operazione, complessa e delicatissima, è stata definita un successo grazie a uno straordinario lavoro di squadra. La dottoressa Anna Monaco, coordinatrice locale, ha sottolineato l'importanza dell'evento: "Un traguardo storico per la nostra struttura, raggiunto grazie all’applicazione di una metodica ormai consolidata a livello nazionale e internazionale, già utilizzata anche in altri ospedali della nostra regione. La donazione a cuore fermo consente di procedere al prelievo in pazienti in fase terminale dopo la sospensione dei supporti vitali, nel pieno rispetto delle normative vigenti sull’accertamento di morte e della volontà del paziente o dei familiari aventi diritto". L'intervento è stato reso possibile dalla collaborazione sinergica tra l'equipe di prelievo del Centro Regionale Trapianti di Ancona, coordinata dal dottor Benedetto Marini, l'Ecmo Team dell’Azienda Ospedaliera Universitaria anconetana e le molteplici professionalità delle Unità operative dell’AST di Macerata coinvolte. Il direttore generale dell’AST di Macerata, Alessandro Marini, ha voluto ringraziare i protagonisti di questo gesto di estremo altruismo: "L’ennesimo gesto di altruismo che registriamo nell’Azienda sanitaria maceratese e per questo ringrazio i familiari del donatore che nel dolore della perdita hanno scelto di fare la volontà del proprio congiunto. La loro generosità permetterà di offrire una concreta possibilità di cura e di vita alle persone in attesa di trapianto". Il direttore ha aggiunto un ringraziamento doveroso a tutti i professionisti coinvolti nell’intervento di prelievo e alla direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Civitanova, riconoscendo l'alta professionalità dimostrata. Il successo di questa procedura eleva ulteriormente il livello di specializzazione e la capacità operativa dell'ospedale di Civitanova.

Sport

Serie D, ribaltone in panchina per il Castelfidardo: esonerato Monaco, torna Cuccù

Serie D, ribaltone in panchina per il Castelfidardo: esonerato Monaco, torna Cuccù

25/11/2025 11:10

Nuovo colpo di scena in casa Castelfidardo. Dopo appena sei partite alla guida della formazione biancoverde, si interrompe l’avventura di Francesco Monaco, che era subentrato a stagione in corso all’ottava giornata al posto di Stefano Cuccù. Il club fidardense, alla luce dei risultati ottenuti nelle ultime settimane, ha deciso di sollevare dall’incarico Monaco e il suo vice Vincenzo Finaldi, richiamando proprio il precedente tecnico. Il bilancio di Monaco alla guida del Castelfidardo parla di una sola vittoria – quella ottenuta contro il Chieti – e cinque sconfitte in sei gare. Fatale per lui e per il suo staff è stata la sconfitta maturata sul campo della Maceratese, che ha spinto la dirigenza a una nuova riflessione sul progetto tecnico. La scelta è così ricaduta nuovamente su Stefano Cuccù, che sarà affiancato dal suo vice Massimo Loviso. I due riprendono in mano la squadra con 4 punti in classifica, tre in più rispetto ai soli 1 punto con cui avevano lasciato la panchina dopo le prime sette giornate.  Il prossimo impegno non sarà dei più semplici: al “Mancini” arriverà il Giulianova, in serie positiva con 2 vittorie e un pareggio nelle ultime 3 partite.  Il comunicato ufficiale: “Il Castelfidardo Calcio comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra mister Francesco Monaco e il suo vice Vincenzo Finaldi. La società desidera ringraziare mister Monaco e mister Finaldi per l’impegno profuso in questo periodo e augura loro le migliori fortune professionali e sportive. Contestualmente la società comunica di aver richiamato alla guida tecnica mister Stefano Cuccù e il suo vice Massimo Loviso".

Tolentino, è addio con Mauro Iori: c'è la rescissione del contratto con l'attaccante

Tolentino, è addio con Mauro Iori: c'è la rescissione del contratto con l'attaccante

25/11/2025 10:30

La notizia era nell'aria e ora diventa anche ufficiale. Mauro Iori non è più un calciatore del Tolentino. La società cremisi ha comunicato in mattinata la rescissione consensuale del contratto dell'attaccante classe '95, ringraziandolo "per il contributo dato e per la professionalità dimostrata, augurandogli le cose migliori sia in campo sportivo che personale".  La seconda avventura del giocatore con la casacca cremisi è stata contraddistinta più da bassi che da alti, con sole due reti segnate nelle prime dodici giornate di campionato e un feeling mai davvero ritrovato con il pubblico del "Della Vittoria". La separazione sembrava ormai certa già al termine della gara di domenica contro la Fermana, persa in maniera clamorosa dal Tolentino (leggi qui), e nella quale Iori non ha fatto il suo ingresso in campo. C'è curiosità, ora, per capire se e come la società si muoverà sul mercato per trovare un suo eventuale sostituto. Moscati ha già dimostrato di poter essere efficace anche da riferimento centrale, e non solo spostato sulla fascia. Inoltre, in rosa, c'è anche Pietrani che sta cercando di ritagliarsi un proprio spazio. Rimpolpare il reparto con maggiore fantasia potrebbe essere la migliore soluzione. 

Economia

A Giovanni Fileni il premio alla Carriera 2025 di Giomarche

A Giovanni Fileni il premio alla Carriera 2025 di Giomarche

24/11/2025 11:17

Il gruppo Fileni, uno dei principali attori nel panorama avicolo nazionale, celebra il suo fondatore e presidente, Giovanni Fileni, insignito del Premio alla Carriera 2025 da parte di Giomarche, l'associazione di imprenditori e professionisti impegnata nella promozione della Regione Marche. La solenne cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento, giunto alla sua XIV edizione, si è tenuta all'Hotel Raffaello di Senigallia. Hanno presenziato numerose autorità, tra cui l'assessore regionale Tiziano Consoli e il sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, a testimonianza del valore istituzionale del premio. Il premio alla Carriera viene conferito annualmente a protagonisti che, a partire dal 1950, si sono distinti in modo significativo per il loro contributo alla crescita del territorio marchigiano, superando spesso anche i confini nazionali. Il riconoscimento prevede l'inserimento della biografia del premiato in un "libro" distribuito con un duplice obiettivo: dare risalto al percorso di vita e ai successi professionali e, soprattutto, servire da fonte di ispirazione per le nuove generazioni. La scelta di premiare Giovanni Fileni è stata effettuata dal Comitato Territoriale per il premio, un organo composto da non soci e presieduto da Mario Baldassarri, esperto di economia e presidente Istao, in collaborazione con il Comitato Scientifico e la Giunta di Presidenza di Giomarche. Il premio vanta il patrocinio di importanti istituzioni, tra cui il ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Marche, l'Università di Camerino, l'Università Politecnica delle Marche e medaglie di rappresentanza del presidente della Repubblica e del Parlamento Italiano.     Giovanni Fileni ha espresso grande soddisfazione per il conferimento: "È per me motivo di grande orgoglio ricevere questo importante riconoscimento. E lo è a maggior ragione perché a premiarmi sono altri imprenditori, persone che, come me, affrontano ogni giorno le sfide che comporta l’attività d’impresa".  Il presidente ha rivolto un pensiero specifico ai giovani, auspicando che la sua storia possa fornire spunti utili per il loro futuro. Il desiderio finale di Fileni è che le esperienze consolidate di vita e lavoro contribuiscano a "aumentare ulteriormente, sia in Italia che all'estero, la visibilità e la consapevolezza dell'inestimabile valore del nostro splendido territorio".  

Offerta di lavoro del 20 novembre, Confindustria ricerca una nuova figura professionale: ecco quale

Offerta di lavoro del 20 novembre, Confindustria ricerca una nuova figura professionale: ecco quale

20/11/2025 17:09

Confindustria Macerata ricerca, per azienda storica operante nel settore alimentare, un/a ADDETTO/A al CENTRO DI ELABORAZIONE DATI (codice annuncio Conf 516). La figura selezionata supporterà le attività informatiche, la gestione dei dati aziendali e il controllo amministrativo-contabile, contribuendo al corretto funzionamento dei processi interni. Mansioni e responsabilità: supporto nella raccolta, inserimento ed elaborazione dei dati provenienti dai reparti produttivi e amministrativi; supporto al monitoraggio dei flussi informatici legati alla tracciabilità della filiera produttiva; supporto alla gestione delle anagrafiche articoli, clienti, fornitori e listini; supporto alle attività amministrativo-contabili come la registrazione di fatture attive e passive, le chiusure periodiche e l’archiviazione documentale. Requisiti richiesti: diploma di amministrazione, finanza e marketing – sistemi informativi aziendali (o titolo equivalente); buona familiarità con strumenti informatici e gestionali; capacità di analisi, buone doti organizzative e attitudine al lavoro in team; preferibile esperienza, anche breve, in ruoli affini (CED, ufficio IT o amministrazione). Sede di lavoro: Provincia di Macerata  Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/ Il presente annuncio è rivolto a entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

Scuola e università

Macerata, 'Open Day' all’Istituto Fermi: "Un cammino insieme dall’infanzia alla secondaria"

Macerata, 'Open Day' all’Istituto Fermi: "Un cammino insieme dall’infanzia alla secondaria"

24/11/2025 20:10

MACERATA - L'Istituto Comprensivo "Enrico Fermi" si prepara ad accogliere le famiglie del territorio con una serie di Open Day dedicati a far conoscere da vicino spazi, progetti e filosofia educativa di una scuola che accompagna gli studenti dal primo incontro con l’infanzia fino alla conclusione della secondaria di primo grado. Durante gli appuntamenti, genitori e bambini potranno visitare gli ambienti scolastici, conoscere i docenti e partecipare ai laboratori didattici che caratterizzano il percorso formativo della Fermi, una realtà riconosciuta per il suo approccio attento all’inclusione, alla crescita personale e alla scoperta. Un’attenzione particolare sarà rivolta agli spazi organizzati secondo il metodo Montessori, con materiali dedicati all’apprendimento attraverso l’esperienza diretta, e ai laboratori linguistici pensati per favorire l’integrazione degli alunni provenienti da diversi Paesi. L’offerta della scuola si distingue inoltre per percorsi interculturali, attività creative legate alla musica e all’arte e per una forte collaborazione con enti e istituzioni del territorio. Per gli studenti più grandi non mancano esperienze fuori dall’aula: la settimana bianca e i viaggi studio all’estero, che ogni anno portano i ragazzi in Spagna e nel Regno Unito, rappresentano occasioni preziose per potenziare le competenze linguistiche e vivere un’autentica immersione culturale. Elemento identitario dell’Istituto è anche il progetto verticale "FERMIamoci ad ascoltare", che unisce infanzia, primaria e secondaria attraverso attività e riflessioni condivise. Al centro, il valore dell’ascolto autentico: ascoltare sé stessi, gli altri e l’ambiente, per costruire una comunità scolastica più consapevole e connessa. Un percorso che invita bambini, ragazzi e insegnanti a fermarsi, lasciare spazio alle emozioni e dare voce anche a chi parla con maggiore timidezza, trasformando l’ascolto in un ponte che unisce. Gli Open Day rappresentano dunque un’occasione importante per scoprire da vicino la proposta educativa della "Fermi" e immaginare insieme alle famiglie il futuro cammino scolastico dei loro figli. Il calendario completo degli appuntamenti è disponibile sul sito ufficiale dell’Istituto www.fermimc.edu.it/scuola-aperta/.

La scienza torna protagonista: a Camerino e Matelica la winter edition di "Scienza in festa"

La scienza torna protagonista: a Camerino e Matelica la winter edition di "Scienza in festa"

24/11/2025 18:30

Torna con una nuova edizione “Scienza in Festa – Winter Edition”, l’appuntamento promosso dall’Università di Camerino nell’ambito del progetto ViceVersa. Due giornate, venerdì 28 e sabato 29 novembre, dedicate alla scienza raccontata in modo coinvolgente, accessibile e multidisciplinare, tra incontri, passeggiate scientifiche, spettacoli, libri e aperitivi tematici.Un vero festival diffuso che unisce Camerino e Matelica, pensato per avvicinare cittadini, studenti e curiosi al mondo della ricerca, dell’innovazione e del public engagement.La giornata di venerdì 28 novembre si apre alle 9.30 al ChIP con l’incontro “Oltre i confini dell’aula: il ruolo dell’Università nel dialogo con la società”. Dopo i saluti del Rettore Unicam Graziano Leoni, si alterneranno interventi di studiose, studiosi ed esperti provenienti dal panorama nazionale per approfondire temi chiave della terza missione, del public engagement, della valutazione dell’impatto sociale e del rapporto tra università e comunità. Alle 17.30, sempre a Camerino presso il ChIP, sarà la volta della presentazione del libro “Vertigine” di Beatrice Mautino, una delle più autorevoli divulgatrici scientifiche italiane. Un racconto lucido e avvincente che esplora il confine tra percezione, scienza e meraviglia, in cui l’autrice accompagnerà il pubblico in un viaggio nelle storie di chi si affida alla scienza e di chi impara a farlo. La seconda giornata, sabato 29 novembre, si concentra invece interamente a Matelica. Dalle 9.30 il Teatro Piermarini ospita l’incontro, organizzato da Unicam in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti delle Marche e con il sostegno di Ucsi Marche, “Algoritmi di guerra e grammatiche di pace: la scienza e i media nell’era dell’IA”, con la partecipazione del fisico e divulgatore Valerio Rossi Albertini.L’evento costituisce la giornata inaugurale del nuovo Corso di qualificazione professionale realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti delle Marche, ed è aperto al pubblico.Nel pomeriggio, prenderanno il via diversi appuntamenti: alle ore 15 “Matelica Scientifica… segreta”: una passeggiata scientifica tra centro storico e Giardini Libero Bigiaretti, accompagnati dai ricercatori UNICAM, alla scoperta di botanica, storia, sociologia e tecnologia.  Ci si sposterà poi al Teatro Piermarini dove alle ore 18 andrà in scena lo spettacolare “Chemistry Show” con Alessandro Gnucci e Corrado Di Nicola, tra esperimenti sorprendenti, fumi colorati e reazioni mozzafiato. Per finire alle ore 19 nel Foyer del Teatro è in programma l’aperitivo scientifico con il prof. Gianni Sagratini Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, e il Sindaco di Matelica Denis Cingolani, per raccontare la scienza e la cultura enologica del territorio attraverso un calice di vino.La Winter Edition di Scienza in Festa, realizzata con il sostegno del Comune di Matelica, conferma il forte impegno dell’Università di Camerino per un dialogo aperto e continuo con il territorio, le scuole, le famiglie e il mondo della cultura. Un’occasione per esplorare la scienza attraverso linguaggi nuovi e coinvolgenti, nel segno della partecipazione e della condivisione.“Il successo delle precedenti edizioni – ha sottolineato il Rettore Leoni – ha dimostrato quanto Scienza in Festa sia diventato un appuntamento atteso e riconosciuto dal nostro territorio. Migliaia di persone, tra studenti, famiglie, cittadini e visitatori, partecipano con entusiasmo alle attività, confermando quanto sia forte il desiderio di avvicinarsi alla scienza quando essa viene raccontata con passione, responsabilità e linguaggi accessibili. Con questa Winter Edition rinnoviamo il nostro impegno nella terza missione e nel public engagement: portare la ricerca fuori dai laboratori, nelle piazze, nei teatri, nei luoghi della comunità, significa valorizzare il ruolo sociale dell’università e costruire un dialogo autentico con chi ogni giorno vive i nostri territori”.Tutti gli eventi sono gratuiti e la partecipazione è aperta a tutti quanti interessati. Il programma completo con le informazioni e le prenotazioni è disponibile nel sito  https://viceversa.unicam.it

Cultura

Macerata, il Premio Pannaggi/Nuova Generazione 2025 va a Matteo Costanzo

Macerata, il Premio Pannaggi/Nuova Generazione 2025 va a Matteo Costanzo

24/11/2025 12:47

L’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e il Comune di Macerata, Macerata Musei, Macerata Culture insieme alla Regione Marche e la Fondazione Carima, annunciano il conferimento del Premio Pannaggi/Nuova Generazione 2025 all’artista Matteo Costanzo, protagonista della personale CTRL+Z/ che sarà allestita dal 28 novembre 2025 al 29 marzo 2026 al piano nobile dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, con il patrocinio dell’Università di Macerata, dell’Accademia di Belle Arti e del Comune di Recanati.  Il Premio Pannaggi/Nuova Generazione, ideato dall’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e giunto alla sua ottava edizione, nasce con l’intento di dare spazio a giovani artisti emergenti under 40 della Regione Marche, per far conoscere e implementare il loro lavoro all’interno della scena artistica nazionale e internazionale.  “Desidero esprimere un ringraziamento agli Amici di Palazzo Buonaccorsi e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della ottava edizione del Premio Pannaggi/Nuova Generazione 2025, ormai divenuto un appuntamento stabile e atteso all’interno della programmazione culturale della città – sottolinea l’assessora alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Questa iniziativa rappresenta un’importante opportunità di confronto e crescita per i giovani artisti, ai quali viene offerto uno spazio di grande rilievo nel contesto nazionale. Con il Premio, Macerata continua a distinguersi come città che valorizza la cultura, l’innovazione e il dialogo, sostenendo con convinzione la creatività emergente e nuovi percorsi di sperimentazione”.  La commissione giudicatrice di quest’anno, composta da Paola Ballesi, Katiuscia Cassetta, Loretta Fabrizi, Andrea Giusti, Paolo Gobbi, Marina Mentoni, Mauro Mazziero, Maria Letizia Paiato, Giuliana Pascucci, ha assegnato il Premio Pannaggi/Nuova Generazione 2025 a Matteo Costanzo (Roma, 1985), con la seguente motivazione: “Matteo Costanzo propone un dialogo aperto tra la conservazione museale e la perdita costante e fluida delle informazioni nel mainstream comunicativo contemporaneo. Le sue opere composte da architetture polimorfe come rovine post mediali in continua oscillazione tra presenza e assenza rimandano alla transitorietà del file digitale che può essere modificato all’infinito con il comando "Ctrl+Z", a cui si richiama il titolo della mostra per ricordare che l’arte è un processo aperto e l’artista è in prima linea nella complicata e enigmatica costruzione della realtà”.  A cura di Paola Ballesi, la personale CTRL+Z di Matteo Costanzo, si articola come un percorso immersivo e concettualmente vibrante che invita il pubblico a riflettere sulle tensioni e le fragilità dell’epoca contemporanea. L’artista, attraverso collage, sticker-painting, video loop e installazioni, costruisce un universo visivo in cui la materia stessa della comunicazione - immagini, parole, icone, frammenti di informazione - viene decostruita e ricomposta in nuove forme di senso. Le sue opere, caratterizzate da una forte componente plastica e cromatica data dall’uso di polistirene estruso, plastica liquida e vernice acrilica, si presentano come una sorta di superfici radianti e instabili che rappresentano il disorientamento dell’umanità iperconnessa, prigioniera della sovrabbondanza informativa. Nel dialogo con le opere storiche della collezione civica di Palazzo Buonaccorsi, la ricerca di Matteo Costanzo costruisce un contrappunto visivo e concettuale: da un lato la compostezza e la solidità architettonica della pittura del passato, dall’altro la mobilità, la frammentazione e la mutevolezza della percezione contemporanea. È un confronto fertile e provocatorio, in cui l’artista interroga la relazione tra memoria e oblio, permanenza e transitorietà, stabilità e caos, invitando il pubblico a riconoscere in questa tensione l’essenza stessa del nostro tempo. Nel suo lavoro, Matteo Costanzo elabora una strategia di riscatto dei rifiuti visivi prodotti dal circuito della comunicazione globale: immagini, slogan, pixel, codici e materiali di scarto che l’artista riutilizza con spirito costruttivo, offrendo loro una seconda possibilità nel campo della creazione artistica. In questa operazione, l’atto del “riuso” diventa gesto poetico e politico insieme, un modo per trasformare il rumore dell’informazione in linguaggio, la dispersione in visione, l’eccesso in significato. Attraverso un montaggio libero e casuale di linguaggi, tecniche e media differenti, Costanzo costruisce una sorta di caleidoscopio contemporaneo, un archivio instabile di immagini e frammenti che sintetizza la condizione della “società trasparente”, dove, per contraddizione, la verità è sempre più difficile da distinguere dalla sua rappresentazione. La mostra CTRL+Z invita così a una rilettura critica e poetica della realtà, restituendo allo spettatore un’esperienza di consapevolezza visiva e percettiva, sospesa tra ironia e lucidità. Accompagna la mostra il catalogo bilingue, edito da Vydia, che racconta la ricerca artistica di Matteo Costanzo attraverso lo sguardo critico della curatrice Paola Ballesi, in un saggio dal titolo Ctrl+Z; arricchito con l’intervista - dialogo tra la storica dell’arte Maria Letizia Paiato e l’artista. L’esposizione sarà corredata oltre che dal catalogo anche da un video presente in mostra, che coglie i segreti del laboratorio dell'artista, la sua ricerca e le sue pratiche. Il progetto del Premio Pannaggi è stato reso possibile grazie al main sponsor Simonelli Group, da sempre attento sostenitore del connubio tra arte e mondo produttivo nelle Marche, e realizzato in rete con il Centro Studi Pannaggi, l’Accademia dei Catenati e Il Mugellini Festival, in collaborazione con il Cesma (Centro Studi Marche), il TOMAV - Torre di Moresco Centro Arti Visive, le gallerie Bianco Contemporaneo, Laboratorio 41 e Spazio Lavì.  

San Severino, nuova visita guidata alla mostra "Il Rinascimento Marchigiano"

San Severino, nuova visita guidata alla mostra "Il Rinascimento Marchigiano"

21/11/2025 12:00

Un’occasione imperdibile per riscoprire il patrimonio artistico marchigiano: domani (sabato 22 novembre), con ritrovo alle ore 16 presso la sede della Pro Loco in piazza Del Popolo, si terrà una nuova visita guidata alla mostra "Il Rinascimento Marchigiano", esposizione allestita nel bellissimo piano nobile e nella galleria d’arte moderna “Filippo Bigioli”, a palazzo Comunale. La mostra, promossa da Anci Marche e dal Pio Sodalizio dei Piceni con il patrocinio del Comune di San Severino Marche, è l'ultima tappa di un percorso itinerante che celebra la rinascita dell'arte dopo il sisma. La visita sarà curata da Paola Pistoni, guida turistica abilitata della Regione Marche. L'esposizione offre un viaggio affascinante nella storia e nell'arte marchigiana, permettendo ai visitatori di ammirare capolavori salvati e restaurati dai luoghi colpiti dal sisma. Tra le opere esposte figurano creazioni di artisti di spicco come Carlo Crivelli (con il suo Trittico di Valle Castellana) e Pietro Alamanno. La mostra "Rinascimento Marchigiano" resterà visitabile fino al 7 gennaio 2026. La partecipazione alla visita guidata è soggetta a prenotazione obbligatoria. Costo 10 euro a persona, comprensivo del biglietto d'ingresso alla mostra. Ingresso gratuito per i ragazzi sotto i 16 anni. Info al numero 338 8007012, anche tramite WhatsApp.

Eventi

Vittore Crivelli approda a Tolentino: è il regalo di Natale dell'Hotel Interno Marche in ricordo di Franco Moschini

Vittore Crivelli approda a Tolentino: è il regalo di Natale dell'Hotel Interno Marche in ricordo di Franco Moschini

25/11/2025 10:20

Un nuovo gioiello arriva a Tolentino. Ogni anno, in concomitanza con l’inizio del periodo natalizio, la Fondazione Design Terrae porta presso l'Hotel Interno Marche un’opera d’arte che tocca il tema della natività; un’iniziativa che omaggia la grande passione per l’arte del Presidente Franco Moschini. Nel 2024 la hall dell’ex Villa Gabrielli ospitò un’installazione di video arte, "Sol Invictus", opera del giovane artista maceratese Tommaso Cherubini. Quest’anno un’opera di Vittore Crivelli, per la prima volta visibile al pubblico, la "Madonna in trono con il Bambino ed angeli musicanti", sarà esposta nella hall dell’hotel a partire dalle ore 19 di domenica 30 novembre, giorno dell’Avvento, grazie alla disponibilità di un privato mecenate e al supporto di Fondazione Carifermo. Il professore Stefano Papetti, curatore scientifico delle Collezioni Comunali di Ascoli Piceno, parlando di Vittore Crivelli dice: "Raggiunse Fermo nel 1481 risiedendo nella città per quasi venti anni, durante i quali realizzò straordinari polittici destinati alle istituzioni religiose del Fermano, del Maceratese e dell’Ascolano".  E ancora, riguardo la prestigiosa opera in esposizione: "Il pennello dell’artista indugia nel ritessere le elaborate trame dei preziosi velluti controtagliati di produzione veneziana, nel descrivere con minuzia da orafo i gioielli e gli ornamenti che decorano a profusione le immagini dei Santi e della Vergine, nel riprodurre con attenzione da botanico i fiori e i frutti che, composti in festoni di matrice mantegnesca, completano le scenografiche messe in scena". Il dipinto resterà esposto gratuitamente al pubblico per tutta la durata delle festività natalizie sino all'11 gennaio 2026.   

Sarnano accende la magia del Natale: nel weekend apre la pista di pattinaggio su ghiaccio

Sarnano accende la magia del Natale: nel weekend apre la pista di pattinaggio su ghiaccio

25/11/2025 10:00

Sarnano si prepara a vivere la magia del Natale con l’apertura della pista di pattinaggio su ghiaccio, prevista per sabato 29 novembre. Un’occasione imperdibile per tutti di immergersi nell’atmosfera delle feste, tra musica, luci e tanto divertimento. La pista sarà aperta tutti i giorni fino al 6 gennaio, offrendo un’esperienza unica nel cuore del paese. Nei fine settimana, l’area si animerà con musica e spettacoli per rendere ancora più speciale ogni momento trascorso sul ghiaccio. Sono previste anche aperture straordinarie con la possibilità di prenotare la pista per scuole o feste di compleanno. Il Direttivo dell’Associazione Turistica Prosarnano APS, recentemente riconfermato alla, invita tutta la cittadinanza e i visitatori a partecipare: per pattinare insieme e vivere un mese all’insegna dello sport, dell’amicizia e del divertimento. Per rimanere aggiornati su programma, orari di apertura e iniziative speciali è possibile seguire i canali dell’Associazione Turistica ProSarnano APS.   

Curiosità

Recanati, gli alberi sono i migliori amici degli alunni: piantato un melograno alla scuola primaria

Recanati, gli alberi sono i migliori amici degli alunni: piantato un melograno alla scuola primaria

23/11/2025 13:10

Recanati celebra la Giornata nazionale degli alberi: piantato un melograno alla Primaria ‘Pittura del braccio’. Il nuovo compagno degli alunni è stato messo a dimora nel cortile della scuola, grazie al contributo della concessionaria automobilistica Mosca Automobili. Un'iniziativa per imparare a rispettare l’ambiente divertendosi con un lascito concreto per la comunità. Presenti l'assessore Maurizio Paoletti, l’assessore Emanuela Pergolesi, la dirigente scolastica Paola De Tata, gli agenti del Nucleo Carabinieri Forestali di Recanati e i rappresentanti della concessionaria Giuliano Mosca, che hanno finanziato la messa a dimora del melograno nell’ambito dell’iniziativa nazionale ‘Suzuki Green Friday’, cui il Comune ha aderito, con l’intento di creare un ‘bosco diffuso’ sul territorio italiano e di lasciare un’impronta significativa su quello locale. A piantare il melograno sono stati direttamente gli alunni della scuola, armati di palette, rastrelli e tanto entusiasmo. "Si è trattato di un gesto simbolico, dall’alto valore educativo per i nostri bambini che, in questo modo, hanno potuto partecipare in prima persona ad un’azione significativa per l’ambiente e per la nostra città, imparando anche che la cura dell’ambiente e del territorio passa direttamente dalla responsabilità di ciascuno – ha commentato l’assessore Paoletti -. Ringraziamo Mosca Automobili, la Dirigente De Tata e le insegnanti della scuola Pittura del Braccio per questa bella iniziativa che ha saputo coinvolgere le nostre giovani generazioni". "Suzuki è un marchio molto attento all'ambiente e ogni anno sosteniamo con piacere il progetto nazionale. È nata così una bella collaborazione con il comune di Recanati che destina di volta in volta un'area verde, un parco della città per la piantumazione di un albero e noi siamo particolarmente orgogliosi che quest'anno l' iniziativa si sia potuta svolgere in una scuola con la festosa partecipazione di tanti bambini", dice Elisa Mosca. I bambini hanno accolto il nuovo albero con gioia e meraviglia, accompagnandone la messa a dimora con canti, poesie, disegni e addobbi preparati per l’occasione. Una festa che ha unito, dunque, l’azione diretta verso la sostenibilità ambientale e l’educazione al rispetto dell’ecosistema. Rispetto che, vale la pena ricordarlo, si impara già da piccoli.

Urbisaglia e la Locanda Le Logge conquistano il Guardian: "Meraviglia lontana dalle folle"

Urbisaglia e la Locanda Le Logge conquistano il Guardian: "Meraviglia lontana dalle folle"

22/11/2025 11:00

La Locanda Le Logge e l’intera città di Urbisaglia sono finite sotto i riflettori internazionali, grazie a un inaspettato e prestigioso elogio arrivato direttamente dal Regno Unito. Il quotidiano britannico The Guardian, una delle voci più influenti d'Europa, ha dedicato un ampio spazio alla piccola città marchigiana, definendola un "consiglio vincente" per chi cerca il meglio dell'Italia, lontano dalle folle. La notizia, arrivata direttamente dall'Inghilterra con un messaggio entusiasta ad Andrea Tombolini, titolare della Locanda Le Logge ("Andrea, siete sul Guardian! Davvero spettacolare!"), ha immediatamente scatenato l'orgoglio locale. Un capolavoro romano, lontano dalle folle L'articolo, pubblicato nell'edizione di venerdì 21 novembre e intitolato "È come entrare in un capolavoro del Rinascimento: i migliori posti meno conosciuti in Italia", esalta Urbisaglia e le Marche. Il pezzo descrive l'emozione provata da un viaggiatore inglese nel visitare il Parco Archeologico di Urbs Salvia: "Camminando tra il teatro romano perfettamente conservato, il tempio dedicato ad Augusta e l'anfiteatro, ci siamo riparati sotto gli alberi, bevendo dalle nostre borracce che si svuotavano rapidamente. La guida pensava chiaramente che fossimo fuori di testa, ma liberi dalle folle di Roma o Pompei, abbiamo avuto il tempo di ammirare la città davanti a noi". L'articolista ha lodato la possibilità di "meravigliarsi" davanti al fascino dell'antica città romana in tutta comodità, un lusso ormai raro nelle mete turistiche più battute.   Il "perfect lunch" all'ombra delle Logge Dopo l'affascinante, seppur calda, escursione nel parco, il viaggio dell'inviato del Guardian ha fatto tappa nel centro medievale. Il perfect lunch (pranzo perfetto) è stato consumato proprio alla Locanda Le Logge, descritta come l'adiacente e più giovane "vicina medievale" di Urbs Salvia. L'elogio del quotidiano britannico non solo premia l'integrità storica e paesaggistica di Urbisaglia, ma certifica anche la qualità dell'accoglienza e della ristorazione locale. Un risultato che celebra la bellezza nascosta delle Marche e la capacità degli operatori locali di offrire un'esperienza turistica di altissimo livello e autenticità.

Varie

Civitanova, prosegue il programma per il 25 novembre: spettacolo-concerto “Polifema” all’hotel Ghibli

Civitanova, prosegue il programma per il 25 novembre: spettacolo-concerto “Polifema” all’hotel Ghibli

25/11/2025 11:30

Prosegue il programma di riflessioni organizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Civitanova Marche in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Dopo “Oltre – inno alla forza e alla luce delle donne”, la serata di stasera al teatro Annibal Caro di Civitanova Alta organizzata in collaborazione con l’Azienda Teatri di Civitanova, giovedì 27 novembre, alle ore 21.15, l'Assessorato alle Pari Opportunità propone lo spettacolo-concerto "Polifema – quando l’amore acceca", tratto dall’omonimo romanzo di Gabriella Cinti, che sarà presente all’iniziativa. L’appuntamento sarà ospitato all’hotel Ghibli di viale Vittorio Veneto 30. Sul palco si esibiranno Snezana Tintor (violino), Fausto Palmieri (tastiera) e Viviana De Marco (voce recitante), che proporranno una fusione di recitazione, accompagnamento musicale e brani concertistici. Nella cornice dell’unione tra elemento narrativo e lirico interiore, suggestioni sonore e intermezzi melodici guideranno il pubblico nel percorso di Marzia-Polifema, protagonista reale e al tempo stesso archetipo dell’eterno femminile nella sua capacità di amare oltre la misura. La messa in scena è curata dall’Associazione "Verso l’armonia". "Vogliamo veicolare contenuti di riflessione in una forma artistica e di intrattenimento, certi che la cultura della cura e della prevenzione si favorisca anche attraverso questi canali. Ringrazio gli artisti e l’autrice del volume, che si mettono a disposizione per questa sinergia virtuosa. Siamo certi che questa forma comunicativa diventerà ricaduta concreta per la cittadinanza", spiega Barbara Capponi, assessore alle pari opportunità del comune di Civitanova. Ingresso libero.

La flessibilità del calore: la stufa policombustibile

La flessibilità del calore: la stufa policombustibile

24/11/2025 14:00

La ricerca di un sistema di riscaldamento domestico efficiente e affidabile si confronta oggi con uno scenario energetico in rapida evoluzione. L'instabilità dei costi dei combustibili e una crescente attenzione verso la sostenibilità spingono a valutare soluzioni che offrano maggiore autonomia gestionale. In questo contesto, la dipendenza da un unico vettore energetico può rappresentare una rigidità. La stufa policombustibile emerge come una risposta tecnologica avanzata a questa esigenza, superando la tradizionale scelta tra legna e pellet. Questo tipo di generatore di calore offre infatti la libertà di utilizzare combustibili diversi, adattandosi alle convenienze del momento. Individuare la migliore stufa policombustibile da Climamarket, ad esempio, significa esaminare una soluzione progettata per massimizzare la flessibilità e l'indipendenza energetica. Il concetto di flessibilità operativa Il tratto distintivo di una stufa policombustibile, nota anche come multicombustibile, risiede nella sua capacità di bruciare diverse tipologie di biomasse solide all'interno della stessa camera di combustione. La configurazione più diffusa sul mercato è quella che permette di alternare l'uso del pellet a quello della legna in pezzi. Esistono, tuttavia, modelli più sofisticati in grado di gestire efficacemente anche altri combustibili granulari, come il nocciolino di sansa o il mais. Questa versatilità permette di unire i vantaggi di mondi diversi: da un lato, la praticità del pellet, con la sua gestione automatizzata, la programmabilità e l'alimentazione controllata; dall'altro, il fascino della legna, che offre una fiamma ampia e tradizionale e, in alcuni modelli a convezione naturale, la possibilità di funzionare anche in assenza di alimentazione elettrica. La tecnologia costruttiva sottostante Consentire una combustione efficiente per materiali così diversi (il pellet compresso e la legna in ceppi) richiede una progettazione meccanica e tecnologica complessa. La sfida ingegneristica sta nel creare una camera di combustione e un braciere che possano adattarsi a processi di combustione molto differenti. Il pellet richiede un afflusso d'aria forzato e calibrato e un'alimentazione costante dal basso, mentre la legna brucia con un tiraggio diverso e una fiamma più irregolare. Le stufe policombustibili più evolute sono dotate di centraline elettroniche e sensori capaci di riconoscere il combustibile inserito, o di facilitare il passaggio manuale, adattando automaticamente i parametri dell'aria comburente per ottimizzare il rendimento e contenere le emissioni in entrambi gli scenari operativi. Indipendenza economica e sicurezza gestionale Il vantaggio senza dubbio più tangibile per l'utente finale è di natura economica e strategica. Avere la possibilità di scegliere quale combustibile utilizzare significa non essere più ostaggio delle fluttuazioni di mercato di una singola materia prima. Se il prezzo del pellet dovesse aumentare notevolmente a causa di una forte domanda stagionale, l'utente può decidere di passare all'utilizzo della legna, magari autoprodotta o reperita localmente a un costo inferiore, e viceversa. Questa intercambiabilità si traduce in una garanzia di continuità del riscaldamento. In caso di difficoltà di approvvigionamento di un combustibile, o persino in caso di blackout elettrico (per i modelli che gestiscono la legna a tiraggio naturale), la stufa può continuare a svolgere la sua funzione, assicurando il comfort domestico.

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.