Loro Piceno
I temi essenziali della vita raccontati attraverso la danza: al Teatro Vaccaj arriva Collateral Beauty
Domenica 16 giugno alle 21:30 il teatro Vaccaj di Tolentino ospiterà lo spettacolo di danza "Collateral Beauty", a cura della palestra Performance di Loro Piceno, giunta al trentunesimo anno di attività e diretta da Daniela Compagnucci. Collateral Beauty è la storia di una perdita che porta alla riflessione su tre temi essenziali nella vita di ogni essere umano: amore, tempo e morte. Attraverso la danza verranno raccontate le mille sfaccettature di tali elementi che, incastrandosi, creano un particolare collegamento chiamato "Bellezza Collaterale". Le coreografie sono ideate da Aurora Scocco e Paolo.Stoppa. L’evento è patrocinato dai comuni di Loro Piceno e Tolentino. L’ingresso è a offerta libera.
Loro Piceno, 2,2 milioni di euro per la Chiesa di San Francesco. Castelli: "Intervento molto atteso"
Fu fondata nel 1362 dalla comunità francescana presente nella zona di Loro Piceno. La sua importanza è legata al prestigio che raggiunse negli anni successivi, divenendo uno degli edifici francescani di riferimento dell’intera area. Si tratta della Chiesa di San Francesco, ubicata nella omonima piazza a ridosso della cinta muraria, ed è uno dei simboli del comune maceratese, rimasto inagibile dopo il terremoto del 2016/2017. “Proprio per riparare i danni subiti dal sisma, l’Ufficio Speciale Ricostruzione ha appena approvato il progetto esecutivo da 2.252.216 euro”. Ad annunciarlo è il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli. “Si tratta di un intervento molto atteso dalla comunità di Loro Piceno - aggiunge -. L’obiettivo è di agire il prima possibile sul complesso, che comprende vestibolo, torre campanaria, sacrestia e l’ex convento, quest’ultimo non oggetto d’intervento. Ringrazio dunque il Comune, proprietario del bene, ed il lavoro costante di Regione Marche ed Usr». Il miglioramento sismico in oggetto prevede lavori di scuci/cuci, ristilatura, ammorsamento dei maschi murari, sostituzione di elementi lignei con inserimento di cordoli a traliccio metallici sulle coperture, smontaggio e rimessa in opera del manto di copertura, consolidamento e rinforzo dei controsoffitti in camorcanna e della volta a padiglione, rinforzo dei solai con raffittimento delle travi in legno e rinzaffo delle murature con lesioni lievi. Come riferiscono le cronache, nella seconda metà del XVII secolo la chiesa aveva raggiunto un così tale splendore da contare ben dieci altari. Seguendo un'antica consuetudine, fino al 1866 l’edificio ospitò i sepolcri delle famiglie più importanti del paese. Nel 1868, sulla torre campanaria venne collocato un orologio a due quadranti, che ora non c'è più, e recava visibilissime sulle quattro pareti le impronte dei finestroni a sesto acuto della torre originaria.
Loro Piceno, Lambertucci: "Il castello Brunforte acquistato senza i beni contenuti al suo interno"
"Alcuni giorni fa ho chiesto, in un'interrogazione, al sindaco Robertino Paoloni se il Castello Brunforte, acquistato dal comune di Loro Piceno grazie ai fondi della ricostruzione sisma forniti dalla struttura guidata dal Commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli, sia stato comprato comprendendo anche i beni in esso contenuti. Una questione non di poco conto". È quanto afferma la consigliera comunale di Fratelli d'Italia Federica Lambertucci. "All'interno del castello infatti sono presenti beni di grande rilevanza storica come la biblioteca, i paramenti sacri, gli utensili seicenteschi con cui le suore producevano medicinali, strumenti musicali antichi, le opere d’arte e l’archivio storico contenente trecento anni di storia e vita monastica a Loro Piceno", sottolinea la consigliera. "Stando alla risposta del Sindaco, che scrive di star verificando e valutando con la proprietà l’inventario dei beni, parrebbe che il castello sia stato acquistato dal Comune come 'vuoto' e che di fatto i domenicani, precedenti proprietari, non abbiano alcuna clausola che li obblighi a cedere anche tutto questo patrimonio storico e artistico. Una superficialità che potrebbe portare anche a maggiori costi da sostenere da parte del comune di Loro Piceno e quindi dai cittadini - precisa Lambertucci -, una superficialità che poteva essere evitata parlando e condividendo la strategia con il Comitato del Castello Brunforte". "Ho sempre lavorato e sempre lavorerò per l’interesse del mio Comune e dei cittadini, convinta che amministrare rappresenti un valore alto che non può essere paragonato alla mera visibilità", conclude la consigliera.
Chiude ambulatorio medico a Loro Piceno: Comune e Azienda sanitaria cercano una soluzione
L’Ast di Macerata e il sindaco di Loro Piceno, Robertino Paoloni, stanno affrontando in sinergia il problema della carenza di medici sul fronte dell’assistenza primaria, a seguito dell’imminente chiusura nel Comune dell’ambulatorio secondario del dottor Simone Belli. Nelle more dell’espletamento della relativa carenza, pubblicata lo scorso mese di marzo nel Bur Marche e le cui procedure sono in fase di espletamento, l’Azienda sanitaria maceratese, per venire incontro alle necessità della popolazione, ha acquisito da dottor Teseo Tesei la disponibilità all’aumento del massimale individuale di scelta. “La carenza di medici di base è un problema nazionale. Nell’Ast di Macerata stiamo affrontando con quotidiano impegno questa sfida – dichiara il direttore generale Marco Ricci – consapevoli dell’importanza dei medici di Medicina Generale per garantire l’assistenza sanitaria agli utenti. Sono determinanti, in questo difficile contesto, il supporto e la collaborazione dimostrata dai Sindaci a beneficio della popolazione di riferimento”. “Insieme alla direzione generale dell’Ast stiamo lavorando per trovare soluzioni condivise e dare risposte ai bisogni dei cittadini del nostro Comune” - sottolinea il sindaco di Loro Piceno Robertino Paoloni.
Loro Piceno, arrivano otto milioni per la ricostruzione: sbloccata via Cristoforo Colombo
Un’ordinanza speciale da 8 milioni di euro per la ricostruzione di Loro Piceno, in provincia di Macerata. La cabina di coordinamento sisma ha raggiunto l'intesa sul provvedimento, che finanzia e coordina la ricostruzione degli edifici pubblici e privati da delocalizzare nell’area di via Cristoforo Colombo, nel comune maceratese. Quella relativa all’area in questione è una situazione complessa e articolata sotto il profilo delle proprietà degli edifici e delle procedure da adottare, su cui quindi il commissario straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, ha previsto di intervenire con deroghe mirate per consentire l’avvio dei lavori. Gli interventi includono la demolizione degli edifici inagibili da delocalizzare, con una stima di costi per demolizione, cernita e trattamento delle macerie in sito di 2,5 milioni di euro, la realizzazione di un’unità immobiliare di proprietà del Comune (360mila euro); la sistemazione attrezzata dell’area (280mila euro) e l’acquisto e ristrutturazione degli alloggi Erap (4,8 milioni di euro). "Integrare interventi pubblici e privati in un programma unitario e coordinato è una via percorribile per la ricostruzione dei nostri territori, laddove troviamo situazioni più complesse - commenta il commissario Guido Castelli -. Grazie alla collaborazione tra Struttura commissariale, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche, Comune di Loro Piceno ed Erap Marche, siamo in grado di avviare una ricostruzione che non solo risolve le criticità strutturali causate dal sisma, ma promuove anche la rigenerazione urbana e il benessere della comunità. Ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli e il sindaco Robertino Paoloni, per aver studiato insieme a noi una soluzione concreta per una situazione che si protraeva da anni”. “Si tratta di una novità di assoluto rilievo per la nostra comunità – dichiara il sindaco di Loro Piceno, Robertino Paoloni -. Dopo una lunga attesa, grazie al commissario Castelli, è giunta l’attesa, efficace, risposta rispetto a quella che è probabilmente la nostra situazione post-sisma più annosa, dal momento che coinvolge 33 nuclei familiari. Per i cittadini loresi questa ordinanza rappresenta un segnale di speranza e di un nuovo inizio, particolarmente significativo dal momento che giunge in coincidenza con i giorni della Pasqua”. L'ordinanza coordina gli interventi privati, a cura del condominio, dell’Erap Marche e del Comune. L’Ente condominio realizzerà le 15 unità immobiliari di proprietà privata nella nuova area di atterraggio, mentre l’Erap Marche si occuperà della delocalizzazione di 12 unità immobiliari di sua proprietà. Il Comune di Loro Piceno agirà come soggetto attuatore per la delocalizzazione tramite acquisto ed eventuale ristrutturazione di un immobile di sua proprietà.
Loro Piceno, mistero ad alta quota: l'atterraggio segreto di Prada
Nella mattinata di oggi un evento inaspettato ha coinvolto Loro Piceno: un elicottero I-Prax grigio scuro della holding di lusso Prada, è atterrato nei pressi del suolificio Elefante. Ma cosa avrebbe potuto attirare un simile colosso della moda in questa località? La risposta è sospesa nell’aria come l’elicottero stesso prima di toccare terra; alcune voci e sguardi furtivi suggeriscono una visita di non altri che Patrizio Bertelli, il presidente del gruppo Prada. Ma perché qui, perché ora? L’ipotesi si infittisce di mistero: forse una nuova acquisizione strategica, o un incontro segreto per definire le prossime tendenze dell’alta moda? O, ancora più intrigante, potrebbe trattarsi di una collaborazione esclusiva con il noto suolificio Elefante. Le domande rimangono insolute e solo il tempo potrà svelare i motivi dietro questa visita improvvisa e il tipo di svolta che prenderà la holding sotto la guida enigmatica di Bertelli.
Nasce "Qui Val di Fiastra": oltre 2 milioni di euro per combattere lo spopolamento
Oggi, presso i locali della Regione Marche, è stato presentato Qui Val di Fiastra, un progetto di rigenerazione culturale e sociale che coinvolge l’intero territorio della vallata, attuato dai comuni di Ripe San Ginesio - capofila dell’iniziativa - Colmurano e Loro Piceno, ma che si estende nei suoi interventi anche su Urbisaglia, Sant’Angelo in Pontano e San Ginesio. Il progetto è vincitore, con un finanziamento di oltre 2 milioni di euro, del Pnrr Borghi, bando del Ministero della Cultura finalizzato a promuovere piani per la rigenerazione, la valorizzazione e la gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. Il vicepresidente della Giunta Filippo Saltamartini ha sottolineato lodevolmente l'iniziativa attuata dai sindaci, che mette in rete i comuni della Val di Fiastra nel segno dello "sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio e delle comunità". "I sindaci, come dei top manager, hanno saputo intercettare risorse pubbliche per un progetto che ha una visione strategica sul futuro delle loro comunità" ha sottolineato Saltamartini, andando al di là degli "steccati ideologici". "Oggi la classe dirigente politica - ha aggiunto - si forma proprio nei Comuni, dove devono nascere percorsi virtuosi come il progetto 'Qui Val di Fiastra'". LA GENESI - Qui Val di Fiastra nasce con "Borgofuturo - festival della Sostenibilità" a misura di borgo nato nel 2010 a Ripe San Ginesio – e in particolare all’interno di Borgofuturo+, iniziativa realizzata nel biennio 2020-2022 attraverso un’azione coordinata tra l’omonima associazione, le amministrazioni della Val di Fiastra e i ricercatori e progettisti di Inabita, laboratorio di rigenerazione territoriale. Attraverso Borgofuturo+ si è infatti avviato un processo di partecipazione condivisa tra le comunità del territorio, che hanno discusso e affrontato i temi della sostenibilità e della qualità della vita in maniera partecipata. All’iniziativa hanno collaborato oltre 100 realtà locali della vallata, e ne sono scaturite una serie di proposte finalizzate a favorire la rigenerazione locale, oggi alla base del progetto Qui Val di Fiastra. Il processo culturale attivato e i risultati della partecipazione attiva di Borgofuturo+ sono stati il presupposto per concorrere al bando Pnrr Borghi, e hanno rappresentato e sono tuttora il valore aggiunto di Qui Val di Fiastra. La relazione tra i vari interlocutori e il rapporto di questi con il territorio hanno permesso di individuare un sistema di valori condivisi e quindi definire quali sono i bisogni, le difficoltà e le aspettative delle persone coinvolte in questo processo di rigenerazione culturale e sociale, siano essi residenti o turisti. L’obiettivo del progetto Qui Val di Fiastra è dunque quello di invertire la tendenza all’abbandono dei piccoli borghi attraverso la partecipazione attiva di chi abita i luoghi, le attivazioni culturali, la generazione di una consapevolezza ambientale e di opportunità occupazionali. Paolo Teodori, sindaco del comune di Ripe San Ginesio afferma: "Questo progetto rappresenta un punto di riferimento non solo per la sua portata culturale, ma anche per l'attenzione dedicata al sostegno alle imprese attraverso opportunità finanziarie concrete. Le risorse che stiamo introducendo sono fondamentali per rivitalizzare il territorio, le imprese e le associazioni no profit. Questo progetto è anche il frutto di un lungo percorso di esperienza sul campo fatta negli ultimi anni con il festival Borgofuturo". "L'unione dei nostri comuni è stata una mossa vincente, che ha permesso di selezionare il partner perfetto per sviluppare un progetto che abbraccia la cultura, il sociale e il turismo nella nostra area. - continua Robertino Paoloni, sindaco del Comune di Loro Piceno - Il coinvolgimento di tutti gli altri comuni della vallata è stato fondamentale perché ha garantito una rappresentanza completa e una collaborazione sinergica, massimizzando così l'impatto del nostro progetto". Infine conclude Mirko Mari, sindaco del Comune di Colmurano: "Il nostro impegno sul territorio si concentra sulla formazione e sul coinvolgimento dei giovani, con l'obiettivo di creare una comunità partecipativa e solidale. Vogliamo riportare al centro della vallata il senso di appartenenza e la coesione che, nel corso del tempo, sono stati trascurati". GLI INTERVENTI DI RIGENERAZIONE - Le richieste del bando Borghi Pnrr sono state declinate in 15 interventi di rigenerazione e innovazione che hanno lo scopo di contrastare le principali criticità e vulnerabilità della vallata. Un'azione congiunta sul territorio che prevede, in primo luogo, l'attivazione di quattro spazi fisici destinati alla conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio locale immateriale, delle tradizioni produttive e artigianali e dei saperi del territorio. Strutture inclusive votate a un’azione perlopiù educativa-assistenziale e di apprendimento, promotrici di un costante dialogo intergenerazionale. A ciò si aggiungono delle infrastrutture territoriali, in particolare la creazione dell’unità mobile "Errante" che supporterà le attività socioculturali della vallata e della regione Marche, che verrà messa a disposizione di tutte le associazioni e realtà culturali che vorranno utilizzarla, e l’implementazione dell’Anello del Fiastra, un percorso di trekking culturale, di mobilità lenta e conoscenza territoriale che tocca i sei centri storici della Val di Fiastra. Alle infrastrutture territoriali si affiancano quelle immateriali, con la messa a punto di sistemi digitali e gestionali capaci di mettere in relazione luoghi e utenti della vallata. In particolare, la sperimentazione di un ecosistema di vallata che mira all’integrazione di servizi diversi in un’unica piattaforma per abitanti e visitatori e una rete museale per coordinare la gestione dei piccoli spazi museali locali. Infine, gli interventi di progetto verranno promossi attraverso l’attivazione di residenze artistiche ed eventi culturali nei diversi borghi, a cui si aggiungono attività formative che puntino alla riconnessione dei più giovani con il territorio attraverso l’apprendimento di valori, pratiche e conoscenze che ne garantiscano la valorizzazione e la preservazione nel tempo. Infine, un film documentario racconterà la storia di Borgofuturo, associazione e movimento che ha dato origine al progetto Qui Val di Fiastra. IL SISTEMA DI IDENTITÀ - Il sistema di identità è stato sviluppato dall’agenzia Tonidigrigio mediante un processo di co-creazione utilizzando lo strumento chiamato Value Proposition Canvas. Questo strumento ha permesso di indagare e focalizzare l’elemento fondante del processo di comunicazione: il valore aggiunto del progetto Qui Val di Fiastra, del suo territorio e dei suoi protagonisti coinvolti nel processo di rigenerazione culturale e sociale, che induce un cittadino locale e/o turista ad essere partecipe per soddisfare un proprio bisogno. L’attività di co-creazione ha portato alla luce tre nuclei comunicativi che si collegano ai temi trattati e che, nel contesto di Qui Val di Fiastra, assumono la forma di valori chiave su cui si concentra il progetto: relazioni, tradizioni, territorio. Le persone costituiscono un elemento cruciale nel progetto, creano relazioni. I luoghi rappresentano lo spazio in cui il progetto prende vita, in cui le persone entrano in relazione tra loro. Nasce così il sistema di identità 'Qui Val di Fiastra', un'identità dinamica, un sistema che accoglie, racconta, favorisce relazioni e diviene strumento. Svolge un ruolo. Non è solo un elemento identificativo e simbolico. La Q si riferisce al naming e al posizionamento, ma diviene baloon in riferimento al valore primario del progetto, ovvero la relazione, infine la Q diviene anche pin, e si riferisce al qui come luogo e spazio in cui avviene la relazione. Sabato 9 marzo all’Abbadia di Fiastra a Macerata sarà presentato il progetto alla comunità locale con una giornata di incontri, talk, workshop e laboratori per bambini che andranno ad approfondire le premesse e gli obiettivi di Qui Val di Fiastra dalla viva voce degli attori che lo hanno sviluppato, di esperti e istituzioni del territorio.
Loro Piceno, l'allarme della consigliera Lambertucci: "Il castello è stato comprato vuoto"
Richiesti chiarimenti e spiegazioni al sindaco Paoloni per un preliminare di compravendita che disattende il mandato del Consiglio Comunale. A chiederli la consigliera comunale in quota Fratelli d'Italia Federica Lambertucci del gruppo "Lavoriamo per Loro Piceno". Dopo che il Consiglio Comunale dello scorso 28 ottobre aveva votato all’unanimità per l’acquisizione del Castello di Loro Piceno con mandato espresso a ritenere compresi anche “gli arredi, le tele, le suppellettili, i testi ed ogni altro bene mobile non personale avente interesse storico-documentario oggettivamente appartenuti al complesso”, il sindaco Paoloni lo scorso 22 dicembre, ha sottoscritto un preliminare di acquisto con il Monastero delle Domenicane di Loro Piceno in cui si dice espressamente che “per patto espresso tra le parti sono esclusi dalla vendita quadri, opere d’arte in genere che sono contenuti nell’immobile in oggetto”. In pratica, dice la consigliera Federica Lambertucci del gruppo "Lavoriamo per Loro Piceno", "è stato comprato solo il Contenitore. Il Castello conteneva diversi beni di valore storico-artistico quali i telai antichi, attrezzature utilizzate dalle Suore nei Trecento anni di vita di clausura per ricamare, preparare unguenti e medicinali, distillare liquori alle erbe. Vi erano bambinelli Gesù fatti a mano dalle suore che furono oggetto di una mostra aperta al pubblico per volere dell’allora Madre Superiora in occasione dei trecento anni della storia domenicana. Per non parlare delle opere d’arte ivi contenute. Svuotare un bene del suo contenuto significa perdere la possibilità di testimoniare ciò che è stato per trecento anni di storia. I paramenti sacri ricamati d’oro sopravvissero all’invasione dei soldati napoleonici perché le suore scapparono con tali tele nascoste sotto le vesti. Evidentemente non sono sopravvissute al Paoloni". E pensare che durante il Consiglio Comunale il gruppo Lavoriamo per Loro Piceno aveva chiesto al sindaco di sfruttare la sua posizione di forza nella contrattazione per far riportare in sede l’archivio storico monastico, già dislocato dopo gli eventi sismici nel monastero dell’ordine delle domenicane di Macerata. Immediata la richiesta di chiarimenti al sindaco Robertino Paoloni da parte del Gruppo Lavoriamo per Loro Piceno che ha protocollato una interrogazione scritta anche per esortare il primo cittadino a rimediare stipulando convenzioni di custodia e/o comodato con il legale rappresentante dell’Ordine. “L’impressione - conclude Lambertucci - è che si sia persa l’ennesima occasione di tutela del patrimonio. La destinazione di un contributo di 800.000 euro di fondi sisma da parte della Regione Marche per l’acquisto di questo bene grazie all’interessamento di Fratelli D’Italia e del commissario alla Ricostruzione, Guido Castelli, ha consentito finalmente una svolta nella annosa vicenda della acquisizione del Castello. Bastava farlo in modo ragionato ed accorto. Invece niente".
Castello di Brunforte, Loro Piceno ritrova il suo tesoro: 800 mila euro dai fondi sisma
Il Castello di Brunforte è uno dei simboli di Loro Piceno e del Maceratese ma non solo: è uno dei beni monumentali più amati delle Marche, grazie a una lunga e affascinante storia. Un luogo che, da oggi, intraprende definitivamente il percorso verso la piena disponibilità del Comune, e quindi pubblica, grazie ai fondi dell'ordinanza commissariale numero 137 del 2023, che ha concesso un contributo di 800 mila euro, appena liquidato dall'ufficio speciale ricostruzione. Una parte del meraviglioso complesso, infatti, apparteneva ad un ente ecclesiastico e l’acquisto di tali spazi ora ne consente una immediata riqualificazione e il conseguente riutilizzo a beneficio della comunità e dei visitatori. "L'acquisto è stato finanziato dall’ordinanza 137 utilizzando fondi che, insieme al presidente della regione Marche Acquaroli, avevamo immaginato di mettere in campo per opere che reputiamo strategiche per il territorio del cratere - spiega il commissario straordinario alla riparazione e alla ricostruzione Guido Castelli -. Il castello di Loro Piceno rappresenta un esempio importante di come, nell’ambito dei progetti di rigenerazione urbana, la ricostruzione possa offrire anche un’occasione per rilanciare i nostri borghi e per rifunzionalizzare gli spazi urbani". Il Castello di Brunforte, eretto nel 1600 sui resti di un castrum romano, domina dall'alto la cittadina e si chiude intorno a una corte, i cui lati sono delimitati a est dalla chiesa del Corpus Domini e dal coro, a sud dall’ala dei dormitori e a ovest da una parte della cinta muraria. Dal 1623 ha ospitato una comunità di suore domenicane di clausura dedite alla preghiera, al lavoro domestico e all’educazione di giovani aristocratiche. Abbandonato il convento dopo la soppressione delle truppe napoleoniche (nel 1810), l'Ordine è rientrato nel 1822.
Loro Piceno, un libro per ricordare il preside Benedetto Miconi: evento al teatro comunale
Dopo Mogliano anche il secondo "paese nel cuore", Loro Piceno, si appresta a ricordare Benedetto Miconi, che ricoprì la carica di preside ininterrottamente per 26 anni, dal 1963 al 1989. Domenica prossima, 14 gennaio, alle ore 17:00 presso il teatro comunale di Loro Piceno avrà luogo la presentazione del libro "Due paesi del cuore. Ricordo di Benedetto Miconi". Interverranno Robertino Paoloni (sindaco di Loro Piceno), Cecilia Cesetti (primo cittadino di Mogliano) il curatore Claudio Luchetti, colleghi e familiari dell'indimenticato docente e dirigente scolastico. In occasione dell'evento verranno inoltre esposte foto di gruppo di scolaresche loresi dei vari anni scolastici espressamente volute da Miconi. Copie del libro saranno a disposizione dei presenti. Un paio di mesi fa la presentazione si era svolta con successo a Mogliano, paese di origine del professor Miconi, venuto a mancare 5 anni orsono all'età di 85 anni.
Loro Piceno, compleanno da record: Maria Mochi festeggia 110 anni, è tra le donne più longeve d'Italia
Si chiama Maria Mochi, ha compiuto ieri, primo gennaio, 110 anni ed è la nonnina più longeva delle Marche e tra le persone più anziane d'Italia tanto da entrare nella speciale classifica dei Supercentenari. Vive nella residenza per anziani delocalizzata a Maestà di Urbisaglia, ma il suo comune di residenza è Loro Piceno, in provincia di Macerata. Ogni anno il sindaco Robertino Paoloni, nel giorno del suo compleanno, le fa visita regalandole un mazzo di fiori, quest'anno una grande stella di Natale. "Maria è lucida e spiritosa - racconta il sindaco all'Ansa - Quando le ho chiesto come immagina il 2024, mi ha risposto dicendo che adesso sembra che si viva più a lungo". "Comunque alla signora Maria devo il fatto di aver apprezzato a mangiare il minestrone - svela il sindaco - Lei era la cuoca della scuola materna che frequentavo da bambino". Una vita vissuta appieno da Maria e non sempre nelle Marche, dove però è rimasto sempre il suo cuore. "Maria ha una grande tempra - racconta ancora Paoloni - ha superato anche un paio di Covid in questi anni". "La festa con i suoi parenti - riferisce - era in programma per ieri, ma proprio perché in questi giorni si registrano molti casi influenzali, abbiamo preferito spostarla di qualche giorno così da evitare il più possibile eventuali contagi". Il primo cittadino adesso si attiverà per capire in che posizione si trovi Maria con i suoi 110 anni rispetto alla classifica degli ultra centenari in Italia: "Chiederò all'ufficio anagrafe di interessarsi", promette Paoloni.
Trovato senza vita nel letto il giorno di Natale: Loro Piceno piange Graziano Bonfranceschi
Profondo cordoglio a Loro Piceno per l’improvvisa scomparsa di Graziano Bonfranceschi. L’uomo è stato trovato senza vita nel suo letto il giorno di Natale: fatale un malore. Bonfranceschi, 64 anni, era molto conosciuto e stimato nella comunità. È stato per lungo tempo titolare di un’agenzia di pompe funebri e negli anni ’80 aveva fondato e diretto Radio Loro Piceno, una delle prime emittenti private della provincia di Macerata. Graziano lascia la figlia Laura, la sorella Rita e i nipoti. Il funerale verrà celebrato domani, 27 dicembre alle ore 10, nella chiesa di Santa Maria a Loro Piceno. (E.L.)
“Bernadette, una santa imperfetta”: padre Alberto Maggi al teatro parrocchiale di Loro Piceno
Venerdì 10 novembre prossimo alle ore 18,00 nel Teatro parrocchiale di Loro Piceno (via Colombo), organizzato da Avulss, Unitalsi e BiblioLoro, padre Alberto Maggi presenta il suo ultimo libro “Bernadette, la vera storia di una santa imperfetta”. Alberto Maggi è frate dell’Ordine dei Servi di Maria. Ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche Marianum e Gregoriana di Roma e all’École biblique et archéologique française di Gerusalemme. Fondatore del Centro Studi Biblici «G. Vannucci» a Montefano, cura la divulgazione delle sacre scritture interpretandole sempre al servizio della giustizia, mai del potere. Chi è, davvero, Bernadette? Nata in una famiglia poverissima, Bernadette è una bambina all'apparenza come tante: analfabeta, non particolarmente devota, sempre un po' cagionevole di salute. Ma l'11 febbraio 1858 la sua vita cambia per sempre. Perché presso la grotta di Massabielle, dove si era recata insieme alla sorellina e a un'amica, accade l'inspiegabile. Da quel giorno in poi, una moltitudine di persone sempre più vasta sarà conquistata dal mistero di quel luogo, oggi divenuto meta di milioni di pellegrini da tutto il mondo. Ma la vera apparizione di Massabielle forse non è quella che la narrazione ufficiale ci ha sempre raccontato. Con questo libro minuziosamente documentato, frutto di anni di studio e di ricerche, Alberto Maggi ricostruisce per la prima volta un ritratto autentico di Bernadette Soubirous, liberandola dalle false rappresentazioni angelicate che negli anni le sono state costruite addosso – lei ancora in vita, rinchiusa nel monastero di Nevers – e che ne hanno soffocato la sorprendente genuinità. A emergere è così una giovane donna ribelle, che forte del suo solido buon senso è capace di opporsi alle autorità civili ed ecclesiastiche, ostinata nel non volersi adeguare al conformismo religioso e soprattutto decisa nel difendere con forza i suoi spazi di libertà. Un libro che cambia il significato della santità, evidenziando la profonda umanità di Bernadette, perché “più si è umani e più si manifesta il divino che è nell'intimo di ogni creatura”. Un incontro imperdibile.
Loro Piceno, il Castello Brunforte diventa proprietà del Comune: contributo di 800 mila euro dei fondi Sisma
Con lo stanziamento del contributo di 800 mila euro dei fondi Sisma della Camera dei Deputati destinati alla Regione Marche da parte del commissario alla ricostruzione Guido Castelli, il consiglio comunale di Loro Piceno del 28 ottobre ha dato il via all’acquisizione del Castello dei Signori di Loro (noto come Castello Brunforte). La proprietà pertanto passerà dall’Ordine dei Domenicani al Comune. Il gruppo “Lavoriamo per Loro Piceno”, che da tempo sollecita l’amministrazione ad acquisire il bene per poter accedere ai fondi della ricostruzione, ha votato favorevolmente per l’acquisizione ed ha tenuto a ringraziare il Commissario Guido Castelli per lo stanziamento dei fondi senza dei quali difficilmente si sarebbe giunti a questa soluzione. L’auspicio è che si parta rapidamente con i lavori di ricostruzione, che si parli finalmente di un progetto di valorizzazione culturale dell’immobile e, nei limiti di compatibilità con i lavori di ristrutturazione, che non si precluda completamente l’accesso ai visitatori. Il Castello è una importante attrattiva turistica in questi anni, dopo la chiusura del Monastero è stato gestito con immensa disponibilità della Custode, Contigiani Giovanna, che ne ha garantito un flusso costante di visitatori. L’auspicio è che, nel rispetto della sicurezza, delle singole porzioni restino fruibili. Particolare soddisfazione da parte del consigliere comunale di Fratelli D’Italia Federica Lambertucci che già dal febbraio 2020 aveva spinto l’amministrazione all’acquisto, soprattutto per arginare il degrado aumentato dai danni provocati dal sisma 2016 e non perdere i fondi per la ricostruzione. “Data oggi l’autorizzazione all’acquisto, auspico che si inizi subito l’iter amministrativo delle gare di l’affidamento del progetto e dei lavori per ridare ai cittadini il simbolo della comunità lorese, nel più breve tempo possibile”. Dopo più di trecento anni sede di un monastero femminile di suore domenicane ora il Castello dei Brunforte sarà di proprietà del Comune di Loro Piceno. "Ora si dovrà adottare un progetto di riqualificazione turistica del territorio - incalza il Consigliere Federica Lambertucci – senza chiudere completamente l’accesso al castello durante i lavori di ristrutturazione". Già ideato dalla scorsa amministrazione nei mesi successivi al sisma il progetto di fruizione del Castello da parte dei turisti è stato agevole ed apprezzato anche dal FAI Marche che ne sponsorizza le visite sul sito internet. La sezione lorese di Fratelli d'Italia ringrazia il Commissario Castelli che agisce nel rispetto della carica istituzionale rappresentata concedendo ai territori le risorse per la ricostruzione degli immobili e del tessuto storico e turistico delle varie comunità colpite dal sisma 2016.
Alessandro Di Battista sarà a Loro Piceno per presentare il suo libro "Ostinati e contrari"
Il Festival Storie, rassegna culturale che unisce 11 piccoli borghi del Fermano e del Maceratese, è a metà del cartellone: 16 eventi (su 33 totali) sono in archivio, con il sold-out di Piermassimo Macchini sabato scorso a Sant'Angelo in Pontano. La direzione del festival comunica che l'appuntamento con Alessandro Di Battista è stato rinviato a sabato 16 dicembre alle ore 18 (ingresso libero): Di Battista sarà ospitato a Loro Piceno, nel teatro Comunale, e presenterà il suo libro "Ostinati e contrari", che non è solo un modo di dire. "È questo l'unico modo di mantenere la propria indipendenza in un momento storico in cui la posizione dominante imporrebbe un'omologazione di toni e del sentire comune - spiega Alessandro Di Battista -. In direzione ostinata e contraria per affermare la propria autonomia in contrapposizione al pensiero unico. In direzione ostinata e contraria per riscoprire il piacere del dissenso, per mettersi in discussione, per comprendere, magari, che si è nel torto". Nel libro, Di Battista prende in prestito le parole di Fabrizio De André e cerca di trovarne il senso più profondo intervistando sei persone che, a vario titolo, hanno remato contro corrente: Alessandro Barbero, Toni Capuozzo, Ilaria Cucchi, Moni Ovadia, Barbara Spinelli, Marina Conti Vannini. Una panoramica che spazia tra attualità, ricordi intimi e personali, gioie e dolori. "Storie diverse - aggiunge - ma accomunate da un sentire comune, dalla volontà di non omologarsi alla massa, di distinguersi, di volersi bene nonostante tutto e tutti. Perché è solo così, andando in direzione ostinata e contraria, che ci si può guardare allo specchio e dirsi che sì, è stato fatto il possibile". Intanto il Festival Storie prosegue e nell’arco di 8 giorni mette in calendario tre appuntamenti: sabato 14 ottobre a Grottazzolina (ore 21.30, sala John Lennon) Federico Buffa racconterà la carriera leggendaria di Muhammad Alì; mercoledì 18 ottobre a Servigliano (ore 21.30, teatro Comunale) Luca Pagliari parlerà di luci e ombre del web con il suo libro "Cuori connessi"; sabato 21 ottobre a Santa Vittoria in Matenano (ore 21.30, teatro Del Leone) la compagnia teatrale Il Tiaffe metterà in scena la commedia brillante in due atti "Non ti conosco più". Per info e prenotazioni: 0734.632800 oppure 0734.710026. Info anche via whatsapp al numero 339.3706029.