Ancona

Carabinieri: caccia a 65 allievi ufficiali. Aperto il bando per l'Accademia

Carabinieri: caccia a 65 allievi ufficiali. Aperto il bando per l'Accademia

Sono ufficialmente aperte le procedure di selezione e arruolamento per 65 Allievi Ufficiali dell'Arma dei Carabinieri in servizio permanente. Un'opportunità significativa per i giovani che desiderano entrare a far parte di un'organizzazione al servizio della comunità, ispirata dal motto distintivo "nei secoli fedele". Gli aspiranti Ufficiali hanno tempo fino al 9 gennaio per presentare la domanda di partecipazione. La procedura è esclusivamente online e deve essere completata attraverso il sito ufficiale www.carabinieri.it, accedendo all'apposita area concorsi e seguendo l'iter indicato. Il concorso è rivolto ai cittadini italiani che, alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande, siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado (o siano in grado di conseguirlo nell’anno scolastico 2025/2026). Per quanto riguarda l'età, i candidati devono aver compiuto il 17° anno di età e non devono aver superato il 22° anno di età. Il processo di selezione è articolato in diverse prove, volte a valutare la preparazione, l'efficienza fisica e l'idoneità psico-attitudinale dei candidati. Queste includono: prove scritte di preselezione, di composizione italiana e di conoscenza della lingua inglese, una prova di efficienza fisica, gli accertamenti psico-fisici e attitudinali, la prova orale e, infine, il tirocinio finale. I vincitori del concorso saranno ammessi al 208° Corso dell’Accademia Militare di Modena. Il percorso formativo ha una durata complessiva di cinque anni e prevede un doppio ciclo di studi militari e universitari. La formazione si svolgerà inizialmente presso l’Accademia Militare di Modena e, successivamente, alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Il ciclo di studi è finalizzato al conseguimento della laurea magistrale in giurisprudenza con indirizzo giuridico-amministrativo. Al termine del ciclo, i giovani Ufficiali otterranno il grado di Tenente e assumeranno incarichi di comando e responsabilità all’interno delle varie Organizzazioni dell’Arma.

12/12/2025 17:48
Sofia Raffaeli premiata con il Picchio d'Oro 2025: "Le Marche saranno sempre la mia casa"

Sofia Raffaeli premiata con il Picchio d'Oro 2025: "Le Marche saranno sempre la mia casa"

È una riflessione profonda sul ruolo delle nuove generazioni quella che ha caratterizzato l’edizione 2025 della Giornata delle Marche, celebrata questa mattina al teatro La Fenice di Senigallia, gremito da trecento studenti insieme a istituzioni e cittadini. Il tema scelto è stato chiaro fin dall’inizio: "Generazione Marche: i giovani protagonisti", un titolo che sintetizza l’obiettivo della Regione di mettere la questione giovanile al centro dell’agenda politica e culturale. "Il tema dei giovani ci sta particolarmente a cuore – ha sottolineato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli – perché parla del presente, richiama il passato e guarda al futuro. Vogliamo costruire una regione che dia più spazio ai giovani, nuove opportunità, e che li ponga al centro degli obiettivi economici, sociali e professionali”. La Giornata delle Marche, giunta alla ventunesima edizione, cade come sempre il 10 dicembre, festa della Madonna di Loreto e Giornata internazionale dei diritti umani: un’occasione per celebrare identità, storia e tradizioni che uniscono i marchigiani nel mondo. Dopo i saluti del sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, e del presidente del Consiglio regionale, Gianluca Pasqui, è intervenuto in videocollegamento il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, che ha elogiato il lavoro congiunto delle istituzioni a favore delle nuove generazioni: dedicare la giornata ai giovani, ha detto, è una testimonianza concreta dell’impegno della Regione. Sul palco anche i rappresentanti dei marchigiani nel mondo, con il presidente Franco Nicoletti e quattro giovani impegnati in uno stage formativo nel territorio. Nel dialogo con la giornalista Rai Cecilia Primerano, Acquaroli ha ribadito un passaggio decisivo: “Dobbiamo fare in modo che i giovani trovino opportunità anche nelle Marche, non solo nelle grandi città”. Uno dei momenti più attesi è stata la consegna del Picchio d’Oro 2025 a Sofia Raffaeli, campionessa mondiale e olimpica della Ginnastica Fabriano, premiata dal consigliere regionale Renzo Marinelli. “Sofia è un orgoglio per tutta la nostra comunità – ha detto Acquaroli – e un esempio autentico per i giovani: la sua dedizione, la semplicità e la capacità di coniugare studio e sport la rendono un modello da seguire”. Dal palco, Raffaeli ha rivolto un messaggio ai tanti studenti presenti: “Le Marche sono e saranno sempre la mia casa. Spero che il mio percorso possa essere un esempio: con impegno e determinazione si possono realizzare i propri sogni. Gli errori sono fondamentali per crescere: perdere è spesso più importante che vincere”. Il Premio del Presidente è andato invece a Alexander D’Orsogna, direttore generale dell’Ente Nazionale Aviazione Civile ed ex amministratore delegato di Ancona International Airport. Acquaroli ha evidenziato il suo contributo nel rilancio dello scalo marchigiano, trasformato in un polo logistico e turistico di riferimento: “I risultati ottenuti dimostrano che, con professionalità e strategia, si possono raggiungere obiettivi importanti”. D’Orsogna ha ricambiato sottolineando il suo legame con il territorio: “Le Marche mi sono rimaste nel cuore. Ai giovani dico di mantenere passione, dedizione e serietà: sono qualità tipiche dei marchigiani e fondamentali per raggiungere i propri obiettivi”. La mattinata si è conclusa con l’esibizione del coro studentesco “Sing the Future” dell’Università Politecnica delle Marche, che ha accompagnato simbolicamente una giornata interamente dedicata a una generazione che vuole essere protagonista del proprio futuro.

10/12/2025 16:53
Ancona, aggressione all'ex convivente: uomo destinatario di divieto di ritorno in città

Ancona, aggressione all'ex convivente: uomo destinatario di divieto di ritorno in città

Ad Ancona, la Polizia di Stato ha emesso un foglio di via obbligatorio nei confronti di un uomo italiano di 45 anni, residente in un’altra provincia, con divieto di ritorno nel Comune fino al 2028. Il provvedimento è stato disposto dal questore di Ancona, Cesare Capocasa, a seguito di un’aggressione avvenuta lo scorso ottobre ai danni dell’ex convivente dell’uomo. Durante un litigio, la donna riportò una contusione alla regione labiale superiore, con una prognosi di cinque giorni. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine e destinatario di un precedente ammonimento, in quanto considerato socialmente pericoloso. La sua presenza nel capoluogo dorico, secondo la Questura, non era giustificata da alcun interesse legittimo, rendendo necessario l’intervento preventivo delle autorità. Il foglio di via obbligatorio mira a tutelare la vittima e prevenire ulteriori episodi di violenza, rafforzando le misure di sicurezza nel territorio comunale.

08/12/2025 12:50
Bloccati su una parete esposta, maxi-operazione di soccorso nella notte: salvi tre alpinisti bolognesi

Bloccati su una parete esposta, maxi-operazione di soccorso nella notte: salvi tre alpinisti bolognesi

Operazione di soccorso complessa e ad alto contenuto tecnico quella portata a termine nella notte dai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Marche, intervenuti sulla cresta dell’anfiteatro a Falcioni di Genga, nel cuore del Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi. I soccorritori sono stati allertati tramite il 112 da tre alpinisti originari di Bologna che, impegnati sulle vie multipitch della zona, avevano perso la corretta linea di salita ritrovandosi bloccati su un tratto estremamente esposto. Nonostante le difficoltà del contesto, i tre erano in buone condizioni ma impossibilitati a proseguire in autonomia. Le squadre del Soccorso Alpino, una volta raggiunta la sommità della parete, si sono calate per oltre cento metri utilizzando manovre alpinistiche complesse fino a localizzare gli escursionisti in difficoltà. Dopo averli messi in sicurezza, i tecnici hanno proceduto all’evacuazione verso punti più agevoli, effettuando ulteriori manovre su corda per consentire il trasferimento in zone accessibili. L’intervento, reso particolarmente delicato sia dall’orografia del luogo sia dalle condizioni operative notturne, è stato svolto in collaborazione con i bigili del fuoco, che hanno contribuito alle operazioni di coordinamento e supporto. Grazie alla rapidità e alla professionalità delle squadre impegnate, l’operazione si è conclusa senza conseguenze per gli alpinisti.

07/12/2025 11:30
Il "ragazzo d'oro" a Porto Potenza: Gianni Rivera emoziona i soci del Milan Club Castelfidardo

Il "ragazzo d'oro" a Porto Potenza: Gianni Rivera emoziona i soci del Milan Club Castelfidardo

Grande serata di festa e passione rossonera per il Milan Club Castelfidardo, che da ben 36 anni riunisce i tifosi del Milan nelle Marche. Il sodalizio, uno dei più attivi della regione, ha celebrato il Santo Natale e la sua lunga storia venerdì 5 dicembre 2025 con una Cena di Gala esclusiva presso il ristorante Nettuno di Porto Potenza Picena. L'evento ha visto la partecipazione straordinaria di un ospite d'onore d'eccezione: Gianni Rivera, la leggenda del Milan e il primo Pallone d'oro italiano. La serata è stata arricchita da un momento culturale di grande rilievo: il noto giornalista del Corriere della Sera, Massimo M. Veronese, ha intervistato la bandiera rossonera, regalando ai tantissimi soci presenti aneddoti e riflessioni sulla storia del club e del calcio italiano. La Cena di Gala ha sottolineato l'importanza del club nel panorama del tifo organizzato, con la presenza dei delegati regionali e provinciali dell'Associazione Italiana Milan Clubs, intervenuti da ogni parte delle Marche. Il Milan Club Castelfidardo non è solo una realtà longeva, ma un vero e proprio punto di aggregazione sociale. Il club, che segue fedelmente ogni partita del Milan in casa e in trasferta, è riconoscibile a San Siro grazie al suo striscione storico. A ogni match, i soci si ritrovano nell' attrezzata sede di Castelfidardo, dotata di ben tre sale con maxischermo, riunendo famiglie, donne e bambini in nome della comune passione rossonera.

06/12/2025 16:28
Femminicidio di Monte Roberto, convalidato il fermo di Muslija. In aula dal GIP: "Non so e non ricordo"

Femminicidio di Monte Roberto, convalidato il fermo di Muslija. In aula dal GIP: "Non so e non ricordo"

Si è svolta questa mattina, presso il carcere di Montacuto ad Ancona, l’udienza di convalida del fermo per omicidio volontario aggravato nei confronti di Nazif Muslija, l’operaio macedone di 50 anni accusato di aver picchiato a morte la moglie, Sadjide Muslija, 49 anni, sarta, nella loro casa di Pianello Vallesina (Monte Roberto) lo scorso 3 dicembre. Al termine dell'udienza, tenutasi in videocollegamento, la GIP di Macerata, Daniela Bellesi, ha convalidato il fermo dell'uomo e ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. Nazif Muslija, assistito dall'avvocatessa d'ufficio Gloria Droghetti del Foro di Macerata, ha cambiato la versione inizialmente fornita ai Carabinieri. Se in un primo momento aveva farfugliato ammissioni sull'accaduto, stamattina ha risposto alle contestazioni della GIP con una serie di "non so" e "non ricordo". L'uomo ha affermato di essersi risvegliato al pronto soccorso dell'ospedale di Camerino senza avere contezza di quanto successo, respingendo l'accusa di aver ucciso la coniuge a colpi di tubo metallico. Alle domande relative alla fuga in auto con denaro e carte di credito, al presunto tentativo di suicidio e alla dinamica dell'omicidio, Muslija ha costantemente negato di ricordare. Nonostante fosse apparso scosso e quasi piangente a inizio udienza, Muslija non ha speso alcuna parola per la moglie. Agli inquirenti è noto che la vittima fosse stata sottoposta ad aggressioni e maltrattamenti da parte del marito in diverse circostanze negli ultimi due anni. Alla domanda se si fosse arrabbiato con la coniuge il giorno del femminicidio, l'uomo ha risposto di essere agitato per la paura di tornare in carcere – pur avendo patteggiato in precedenza con l'obbligo di frequentare un centro per uomini maltrattanti – ma non ha menzionato alcun litigio o colluttazione con Sadjide, asserendo di essere uscito di casa alle 5 del mattino quel giorno. Su richiesta della difesa, è stata disposta una relazione da parte dei servizi sanitari del carcere sulle condizioni psicofisiche del detenuto.

06/12/2025 15:44
Valentino Rossi e i piloti della Vr46 Academy in visita ai piccoli pazienti del Salesi

Valentino Rossi e i piloti della Vr46 Academy in visita ai piccoli pazienti del Salesi

È stato un pomeriggio diverso, di quelli che restano nel cuore, quello vissuto da Valentino Rossi e dai piloti della VR46 Riders Academy tra i reparti del presidio materno-infantile Salesi dell’azienda ospedaliero Universitaria delle Marche. Ad accoglierli, il direttore generale dell’AOUM, Armando Marco Gozzini, insieme al direttore sanitario Claudio Martini e ad alcuni professionisti della struttura. Tra loro anche il professor Raffaele Pascarella, che nel 2017 operò proprio Rossi dopo il grave infortunio in gara. Fin dai primi istanti, i corridoi del Salesi hanno cambiato volto: sorrisi, emozione, curiosità. Diego, che va in moto da quando aveva tre anni e mezzo, non riusciva a contenere la gioia. Enrico, pur di incontrare i suoi idoli, ha accettato un giorno in più di ricovero. Mia, timidissima, si è sciolta appena ha riconosciuto, dietro la mascherina, il volto del suo pilota preferito. E poi Alberto, vulcanico e accogliente, che ha ricevuto gli ospiti nella sua stanza con vista mare, ed Edoardo, rimasto letteralmente senza parole per lunghi minuti. Infine Giulia, costretta in una stanza sterile per le terapie delicate, ma felice come non mai. Assieme a Valentino Rossi c’erano alcuni dei nomi più brillanti del motociclismo attuale: Marco Bezzecchi, Luca Marini, Celestino Vietti, Federico Fuligni e Franco Morbidelli, che proprio ieri festeggiava i suoi 31 anni. I piloti si sono fermati in diversi reparti, donando tempo, sorrisi e una dose abbondante di energia positiva. Hanno scattato foto, realizzato selfie, girato brevi video e consegnato ai piccoli pazienti cappellini, magliette, adesivi, portachiavi e perfino guanti e ginocchiere utilizzati in gara. «Mettiamo nel nostro lavoro la stessa passione che voi mettete nel vostro — ha detto il dg Gozzini rivolgendosi ai piloti — e questo incontro è emozionante per tutti noi. Ora vi lascio al vostro giro, i bambini vi stanno aspettando». Tra risate, piccoli siparietti e qualche momento di commozione, la visita della VR46 Academy ha trasformato per qualche ora la quotidianità dell’ospedale pediatrico, regalando entusiasmo ai bambini, ai familiari e al personale sanitario.  

05/12/2025 12:15
Femminicidio di Monte Roberto: trovato a Matelica Nazif Muslija. Era ferito e in una zona impervia

Femminicidio di Monte Roberto: trovato a Matelica Nazif Muslija. Era ferito e in una zona impervia

 Si è conclusa nel pomeriggio di oggi la caccia all'uomo per Nazif Muslija, il marito di Sadjide Muslija, trovata morta nella loro abitazione di Monte Roberto. L’uomo, accusato di omicidio volontario aggravato, è stato rintracciato dai carabinieri in una zona impervia del territorio di Matelica. Nazif Muslija è stato trovato riverso a terra, in gravi condizioni ma ancora in vita. I sanitari del 118 sono intervenuti immediatamente sul posto per stabilizzarlo, e a breve verrà trasferito  all'ospedale di Camerino, piantonato dalle forze dell'ordine. A poca distanza dal luogo del ritrovamento, i militari hanno individuato anche la sua autovettura, una Smart bianca, presumibilmente utilizzata per la fuga. Sempre nella giornata di oggi, gli inquirenti hanno compiuto un passo decisivo nelle indagini. La sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale dei Carabinieri di Ancona era tornata nell'abitazione per cercare tracce microscopiche. Nel corso del sopralluogo, è stata individuata e sequestrata la possibile arma del delitto: un tubo di ferro da cantiere, presumibilmente utilizzato per impalcature e vuoto all'interno, che presentava tracce ematiche. Il tubo, recuperato vicino a un muro esterno dell'abitazione, sarà sottoposto ad analisi specifiche per verificare la compatibilità con le gravi ferite alla testa e al torace riscontrate sul corpo della vittima, e per ricercare le impronte del marito. Secondo quanto emerso dalle prime indagini e dal passato della coppia, la tragedia sarebbe l'epilogo di una storia di violenza domestica. Lo scorso aprile, Nazif Muslija era stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. In quell'occasione, l'uomo aveva aggredito la moglie in casa contestandole un presunto tradimento, arrivando a sfondare la porta con un'ascia e a minacciarla. Sadjide Muslija era riuscita a rifugiarsi dai vicini e a chiamare i carabinieri, che avevano fermato il marito. Tuttavia, dopo aver patteggiato la pena, il 50enne era stato scarcerato a luglio ed era tornato a convivere con la moglie, fino al tragico epilogo di questi giorni.

04/12/2025 19:25
Scuola, squilibrio tra percorsi scelti e mercato del lavoro: le ITS sono la risposta?  I dati marchigiani

Scuola, squilibrio tra percorsi scelti e mercato del lavoro: le ITS sono la risposta? I dati marchigiani

È arrivato il periodo cruciale in cui circa 1,5 milioni di studenti devono scegliere a quale scuola iscriversi per il prossimo anno scolastico. In attesa della circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito che fisserà a gennaio tempi e criteri per le iscrizioni all’anno 2026/27, per i 500mila ragazzi che inizieranno la prima superiore è già disponibile un utile strumento: l’elenco delle figure di diplomati più richieste dalle imprese fino al 2029, allegato alla lettera inviata dal ministro Giuseppe Valditara alle famiglie con figli in uscita dalla scuola secondaria di primo grado per fornire a studentesse e studenti e ai loro genitori “informazioni il più possibile complete e aggiornate” per la prosecuzione del percorso di studi. Questo documento mette in evidenza il persistente squilibrio tra offerta formativa e fabbisogni del mercato del lavoro, evidenziando come la scelta della scuola superiore possa influire direttamente sulle opportunità occupazionali future. Secondo i dati allegati alla lettera, se l’attuale andamento delle iscrizioni, con oltre il 50% degli studenti orientati verso i licei, non cambierà, ogni anno si rischia di registrare fino a 110mila posti di lavoro scoperti e, contemporaneamente, circa 60mila diplomati liceali senza occupazione. Tra il 2025 e il 2029 le imprese avranno bisogno di circa 1,6-1,8 milioni di lavoratori con diploma di scuola secondaria, pari a una media annua di 310-360mila unità. La domanda interesserà soprattutto i diplomati degli istituti tecnici e professionali, per i quali serviranno annualmente tra 160mila e 186mila addetti, mentre ne arriveranno solo 153mila, con un deficit compreso tra 7mila e 33mila lavoratori all’anno. Le difficoltà maggiori riguarderanno il settore meccanico, meccatronico ed energetico, dove la domanda di 19-22mila diplomati sarà soddisfatta da poco più di 9mila usciti dalle scuole, e il comparto trasporti e logistica, con un fabbisogno di 8.700-9.800 giovani a fronte di un’offerta di 3.900. La situazione si ripete nel settore moda, che richiede 2.100 tecnici l’anno ma potrà contare su appena 900 diplomati. Analogo squilibrio si riscontra nei percorsi di istruzione e formazione professionale triennali e quadriennali, con una carenza annuale tra 55mila e 76mila giovani, particolarmente accentuata in edilizia, elettrico, servizi amministrativo-segretariale, vendite, meccanico, agricolo-agroalimentare e logistica. I licei, al contrario, mostrano un surplus di diplomati rispetto alla domanda: nel periodo 2025-2029, i posti di lavoro destinati a liceali saranno tra 25mila e 30mila l’anno, coerenti con la tendenza di proseguire gli studi universitari. Su dieci iscritti agli atenei, sette provengono da licei, due da istituti tecnici e uno da professionali. Questo determina un eccesso di diplomati liceali rispetto alla domanda, con circa 60mila potenziali disoccupati l’anno per indirizzi classico, scientifico e scienze umane. In questo contesto, gli ITS Academy rappresentano un’alternativa per i giovani interessati a una formazione tecnica avanzata, strettamente collegata al mondo del lavoro. Nella sua lettera il ministro fa molto riferimento a questa nuova scelta. Tra il 2013 e il 2023 gli iscritti ITS sono cresciuti fino a circa 40mila studenti, sostenuti dai finanziamenti straordinari del PNRR pari a 1,5 miliardi di euro. Gli Istituti Tecnologici Superiori, dopo la riforma del 2022, mantengono tassi di occupazione superiori all’80% e una coerenza tra studi e lavoro vicina al 90%. Nel 2025 le imprese hanno cercato quasi 120mila diplomati ITS, ma ne hanno reperiti solo 53mila, con punte di carenza del 94,2% nella sostenibilità energetica ed economia circolare e dell’87,7% nell’efficienza energetica. Per migliorare il collegamento tra istruzione e lavoro, il ministro Valditara ha introdotto il modello “4+2”, che prevede quattro anni di scuola superiore seguiti da due anni negli ITS Academy, oggi frequentati da circa 10mila studenti con 442 percorsi attivi in 307 istituti. Dando uno sguardo alla nostra regione, Il sistema degli ITS nelle Marche consolida la sua eccellenza nella formazione tecnico-specialistica e nell’ingresso rapido dei giovani nel mercato del lavoro. Secondo i dati forniti dalla Regione Marche, le fondazioni ITS regionali hanno stabilito un forte partenariato con le imprese, con una media di 35 aziende partner per fondazione contro una media nazionale di 21, garantendo una formazione pratica e vicina alle esigenze produttive. L’85,2% dei diplomati ITS nelle Marche trova un’occupazione entro 12 mesi dal titolo, superando la media nazionale dell’84%, e per il 93% vi è coerenza tra percorso di studi e ruolo ricoperto. La percentuale di iscrizioni femminili è del 34,1%, la seconda più alta in Italia, a testimonianza dell’attenzione al bilanciamento di genere e all’inclusione. La qualità dei corsi continua a migliorare, con il 67% dei percorsi classificati come “sufficienti ed eccellenti” nel 2025, rispetto al 50% del 2024 e al 44% del 2023. Gli ITS rappresentano però un’alternativa concreta all’università, non alle scuole superiori: suggeriscono la necessità di ripensare il modello di eccessiva specializzazione degli istituti superiori italiani. Si dovrebbe pensare si a un modello su quattro anni, come cita il ministro Valditara, ma per offrire quattro anni di formazione generale, durante i quali gli studenti possono sviluppare competenze trasversali e scegliere se proseguire in ambito accademico universitario o intraprendere un percorso professionale negli ITS, garantendo una maggiore corrispondenza tra istruzione e fabbisogno del mercato del lavoro e riducendo gli squilibri tra offerta formativa e domanda occupazionale. 

04/12/2025 19:16
Dal permesso premio alla latitanza in Spagna: indagini su chi aiutò Cavallari a evadere

Dal permesso premio alla latitanza in Spagna: indagini su chi aiutò Cavallari a evadere

Era stato condannato a 11 anni e 10 mesi per la strage di Corinaldo in cui, a causa dello spray al peperoncino che aveva spruzzato all'interno della discoteca "Lanterna Azzurra" - nella calca - avevano perso la vita sei persone, ma Andrea Cavallari era evaso durante un permesso per discutere la laurea in scienze giuridiche a Bologna. Le indagini scoprirono che si era allontanato con un NCC fino a Milano e poi con un passaggio con BlaBla Car fino in Francia. Da lì, la fuga in Spagna dove, a Lloret de Mar, era stato catturato dalla Polizia dopo quindici giorni di latitanza. Un'evasione che gli inquirenti reputano studiata da tempo e che, grazie alle ricostruzioni, hanno permesso di scoprire i telefoni usati, le schede Sim ma anche una carta di credito usata in Spagna e ricaricata dall'italia più e più volte.  Ora il Tribunale ha indagato due persone con l'accusa di favoreggiamento nell'evasione: la mamma di Andrea Cavallari ed un amico arrivato da Ancona che avrebbe fornito soldi e documenti falsi usati poi da Cavallari per vivere in Spagna.  Gli inquirenti hanno scoperto anche che, durante la latitanza, Cavallari avesse attiva una chat con un altro detenuto, Moez Akari, in carcere a Ferrara anche lui condannato per la strage di Corinaldo. Sembrerebbe che Akari nella chat si stesse organizzando con Cavallari per una fuga durante un permesso premio  Cavallari, oggi in carcere a Civitavecchia, è anche indagato insieme ad altre 69 persone per l'uso di cellulari all'interno del carcere di Bologna dove era detenuto e dove, sempre secondo le indagini, avrebbe piu volte telefonato alla madre, alla nonna e all'ex fidanzata con un apparecchio illegalmente introdotto nel carcere e con una Sim intestata ad uno straniero. Condannato per la strage, ora rischia una nuova condanna per l'evasione e una ulteriore per accesso abusivo a dispositivi di comunicazione all'interno del carcere.

04/12/2025 12:20
Femminicidio a Pianello Vallesina: 49enne uccisa in casa, il marito è ricercato. Era già stato arrestato

Femminicidio a Pianello Vallesina: 49enne uccisa in casa, il marito è ricercato. Era già stato arrestato

È stata trovata morta nella sua abitazione di Pianello Vallesina, nel comune di Monte Roberto, Sadjide Muslija, 49 anni, di origini macedoni. A far scattare l’allarme, nella tarda mattinata di oggi, è stata la sua assenza dal lavoro: una mancata presenza che, considerando il difficile quadro familiare, ha subito destato preoccupazione. Quando i carabinieri e il personale del 118 sono arrivati in via Garibaldi, hanno trovato la chiave ancora inserita nella serratura. Entrati nell’abitazione, la donna è stata rinvenuta senza vita in camera da letto, con gravi lesioni al volto, compatibili con colpi inferti con un oggetto contundente. Secondo i primi accertamenti, l’omicidio risalirebbe alla notte scorsa. Le ricerche si concentrano sul marito, Nazif Muslija, 50 anni, connazionale della vittima, che risulta irreperibile. L’uomo è fortemente sospettato del delitto. Non è la prima volta che i carabinieri intervengono per la coppia: secondo quanto emerso, la donna aveva più volte denunciato maltrattamenti nel corso dell’ultimo anno, raccontando di subire violenze fisiche da circa due anni. Uno degli episodi più gravi risale allo scorso aprile, quando l’uomo aveva sfondato con un’ascia la porta della camera da letto, costringendo la moglie a fuggire dai vicini. Prima di quell’aggressione, le aveva distrutto il cellulare e l’aveva minacciata di morte urlando: “Questa sera ti ammazzo”, accusandola di un presunto tradimento. Dopo averla cercata inutilmente, si era diretto verso l’abitazione dell’uomo che riteneva coinvolto, danneggiandone la porta d’ingresso. Solo l’intervento dei carabinieri aveva posto fine a quella escalation. L’uomo era stato arrestato e, qualche mese più tardi, a luglio, aveva patteggiato una pena. Nonostante il passato turbolento, i due erano tornati a convivere. Oggi, la loro casa è diventata il luogo dell’ennesima tragedia. Gli investigatori stanno ricostruendo minuziosamente gli ultimi movimenti della coppia, mentre prosegue la caccia al marito, ritenuto la persona più vicina al delitto. 

03/12/2025 16:20
Ad Ancona il corteo per la libertà delle famiglie: "Il pluralismo dei modi di vivere è una ricchezza democratica"

Ad Ancona il corteo per la libertà delle famiglie: "Il pluralismo dei modi di vivere è una ricchezza democratica"

Il caso della famiglia abruzzese che aveva scelto di vivere nel bosco continua a far discutere e diventa il simbolo di un braccio di ferro più ampio tra istituzioni e cittadini che cercano stili di vita alternativi. Da questo clima di tensione nasce ad Ancona una mobilitazione pubblica che vuole portare il tema direttamente nelle strade e davanti ai palazzi della giustizia. Sabato 6 dicembre le associazioni culturali Anima Mundi e Marche Terre Libere organizzeranno nel capoluogo marchigiano il primo “corteo per la libertà delle famiglie”. Il concentramento è fissato alle ore 14 davanti al Comune, con arrivo al Tribunale dei Minori. Qui i promotori intendono denunciare quella che definiscono “una crescente ingerenza dello Stato nelle scelte di vita delle persone, a partire dal caso della famiglia che viveva nel bosco in Abruzzo e a cui sono stati sottratti i figli”. Un episodio che, nelle loro intenzioni, non va letto come semplice fatto di cronaca, bensì come “segnale di una più ampia deriva politica e culturale che colpisce chi tenta di costruire modelli di vita alternativi al paradigma dominante”. Di seguito la dichiarazione delle varie Associazioni promotrici: "Riteniamo grave e inaccettabile che assetti istituzionali e apparati di controllo si sentano legittimati a intervenire nella forma più coercitiva là dove non vi sono abusi o violenze, ma semplicemente scelte esistenziali diverse dalla norma vigente: una relazione stretta con la natura, una minore dipendenza dalle tecnologie, stili di consumo sobri, forme di socialità e di educazione non allineate alla logica del mercato. In questo modo, si scambia il dissenso dal modello neoliberista per 'devianza', e la ricerca di forme di vita essenziali  e non mercificate per 'rischio' da neutralizzare. O ti adegui allo stile di vita imposto dalla società o sarai punito.Denunciamo una concezione della tutela dei minori che, anziché partire dal diritto dei bambini a relazioni affettive stabili, a legami familiari vivi, a comunità accoglienti, sembra piegarsi alla difesa di una sola morale possibile: quella che considera 'normale' solo chi è integrato nei meccanismi del consumo, dell’iper–tecnologizzazione, dell’iper–individualismo. In questo quadro, la sottrazione dei figli diventa uno strumento di disciplinamento sociale: un messaggio di paura rivolto a chiunque osi immaginare altre forme di convivenza, di educazione, di rapporto con il lavoro e con l’ambiente.La minaccia incombente per ogni imposizione che vede il cittadino manifestare il dissenso. Sebbene possa apparire di tutt altra natura, riteniamo invece che la stessa dinamica è oggi all’opera rispetto alla guerra.Il popolo vuole la pace ma deve accettare la guerra. La Costituzione italiana, all’articolo 11, afferma con chiarezza che la nostra Repubblica ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e si impegna nella costruzione di un ordine fondato sulla pace e la giustizia fra le Nazioni. La maggioranza del popolo italiano crede nella costituzione e si appella ad essa per veder tutelata la propria vita. Eppure, nel momento in cui l’economia occidentale entra in crisi, assistiamo a una crescente pressione politica e mediatica per il riarmo, per il sostegno a oltranza all’industria bellica, per rendere “normale” l’idea di una guerra, si continua con un crescente invio di armi e denaro anziché cercare la via del dialogo.Anche qui, una morale imposta dall’alto – che equipara il dissenso alla guerra a irresponsabilità, tradimento,e persino spionaggio. – viene contrapposta ai sentimenti profondi di gran parte del popolo . Si chiede ai cittadini di accettare come inevitabile ciò che la Carta fondamentale definisce inaccettabile, esattamente come si chiede di ritenere “pericoloso” chi prova a vivere fuori dai codici del consumo e dell’omologazione.​ Come associazioni culturali, vediamo in tutto ciò una minaccia diretta alla libertà di pensiero, di espressione e di associazione. Difendere chi sceglie di vivere in modo diverso, chi rifiuta la guerra, chi non vuole rendere possibile andare a combattere e uccidere altri esseri umani,non  idealizza o romanticizza nessuna condizione, ma rivendica un principio fondamentale: il pluralismo dei modi di vivere e di pensiero è una ricchezza democratica, non un problema da correggere. Chiediamo che le istituzioni tornino a misurare i loro interventi sulla base di violenze e abusi reali, non sulla base dell’aderenza a un unico modello di famiglia, di cittadino, di consumatore o di “buon patriota”.Per questi motivi manifesteremo ad Ancona: per affermare che i figli non sono strumenti di controllo sociale, che la libertà delle famiglie di scegliere il proprio stile di vita va rispettata, che la vera tutela dei minori e la vera fedeltà alla Costituzione passano dal rifiuto di ogni guerra psicologica,mediatica e reale, di ogni imposizione di un’unica morale economica e culturale. Invitiamo cittadini, associazioni, movimenti e realtà sociali a unirsi a noi per dire con chiarezza che una società giusta non ha paura delle differenze né della pace, ma le protegge".  

03/12/2025 15:00
Due bambini con patologie cerebrali operati con successo al Salesi: "Decisivo il patto di fiducia con i genitori"

Due bambini con patologie cerebrali operati con successo al Salesi: "Decisivo il patto di fiducia con i genitori"

 Le parole, il dialogo, il passaggio di un macigno di responsabilità dagli affetti familiari a mani sapienti. E poi il silenzio, gli abbracci, le lacrime e l'inizio di una lunga attesa sancita, tuttavia, da un vero e proprio patto di fiducia. Parte il viaggio al centro del cervello: quando il termine contaminazione racchiude in sé un significato virtuoso. Un collegamento diretto con gli straordinari effetti della multidisciplinarietà nelle situazioni più delicate, come quelle affrontate nei giorni scorsi all'interno del presidio materno-infantile 'Salesi' dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. Stiamo parlando di due casi clinici molto gravi con protagonisti altrettanti minori, una bambina di 3 anni residente nell'ascolano e un bambino di 8 dalla provincia di Fermo, entrambi affetti da patologie tumorali cerebrali. Ora, a un paio di settimane dagli interventi, riusciti perfettamente a livello tecnico, i due piccoli stanno meglio e sono tornati a casa con i loro genitori. I quadri clinici restano sotto attenzione, inizia una lunga fase di monitoraggio terapeutico, ma il peggio per loro sembra passato. Il percorso anticipato all'inizio ha visto il suo apice con i delicatissimi interventi di neurochirurgia portati a termine in maniera brillante dall'équipe della Divisione di Neurochirurgia  dell'AOU delle Marche diretta dal dottor Roberto Trignani: “Certi risultati non sarebbero stati possibili senza la collaborazione di una rete multidisciplinare impeccabile. Da soli non avremmo potuto raggiungere l'obiettivo e quando parlo di rete includo al suo interno tutte le fasi precedenti e successive all'ingresso dei piccoli pazienti in sala operatoria. Ognuno ha percorso il suo pezzettino di competenza e lo ha fatto senza intralciare il cammino dell'altro" - spiega il dott. Roberto Trignani -. "Il paragone che mi sento di fare, parlando dei meandri cerebrali a volte imperscrutabili, è l'immagine di un corridoio, stretto e angusto a volte, attraverso cui tutti dobbiamo transitare per la specifica competenza. È fondamentale che questo corridoio non sia troppo affollato e soprattutto ognuno faccia la sua parte nella complessità generale. Venendo ai due casi in esame, le masse neoplastiche si trovavano al centro del cervello, in posizione estremamente profonda e su cui, dunque, bisognava intervenire con delicatezza per evitare ogni tipo di conseguenza”. I due bambini, in un ristretto margine temporale, sono transitati dai pronto soccorso delle loro città di residenza prima di essere trasferiti al presidio pediatrico 'Salesi' dell'Azienda Universitaria delle Marche. Non c'era troppo tempo da perdere, perciò la macchina in assetto multidisciplinare si è subito messa in moto. Come da prassi, tutte le specialità cliniche sono state coinvolte e nella fase preliminare, oltre agli aspetti tecnici dell'intervento, dalla preparazione alla sala operatoria, sono stati discussi a livello multidisciplinare. Uno scambio di pareri che ha visto confrontarsi molte specialità in seno all'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche: oltre ai neurochirurghi della divisione (con Trignani anche Michele Luzi, Alessandra Marini e Alessio Iacoangeli), hanno preso parte alla riuscita degli interventi la Neuropsichiatria Infantile con la direttrice, Carla Marini, e poi Silvia Cappanera e Ida Cursio, l’ Anestesia e Rianimazione con il Primario Alessandro Simonini e Monica Pizzichini, la Oncoematologia Pediatrica con la dirigente Paola Coccia, la Neuroradiologia Pediatrica con Luana Regnicolo. Stabilite le modalità d'intervento, l'ultima fase pre-operatoria, forse la più delicata, era il confronto con i genitori dei due bambini a cui, sempre come da prassi, sono stati spiegati tutti i passaggi, facendo riferimento anche ai rischi, ma soprattutto ai benefici dell'azione clinica. “I genitori si sono affidati a noi - aggiunge il dottor Michele Luzi, presente agli interventi - sancendo un patto di fiducia. A colpire, ogni volta che terminiamo l'incontro con le famiglie prima di entrare in sala operatoria, è il silenzio finale e poi gli abbracci e le lacrime: è in quel momento che ci affidano i loro figli e si rinsalda una sorta di alleanza". "Alla fine è andato tutto bene e le prime conferme positive ce le hanno date proprio i bambini, le figure chiave di tutto il processo, autentici sensori umani, attraverso cui le reazioni emotive, in questo caso i sorrisi, ci hanno dato conferma di aver portato a termine la missione con successo”.

03/12/2025 10:00
Marche in festa:  Picchio d'oro 2025 a Sofia Raffaeli

Marche in festa: Picchio d'oro 2025 a Sofia Raffaeli

La Regione Marche assegnerà il Picchio d'Oro 2025 alla ginnasta Sofia Raffaeli, la campionessa del mondo e olimpica marchigiana, di Chiaravalle, individualista della Nazionale di ginnastica ritmica italiana, atleta delle Fiamme Oro e rappresentante della Ginnastica Fabriano. Alle Olimpiadi di Parigi 2024 ha ottenuto la medaglia di bronzo, la prima medaglia dell'Italia nella ginnastica ritmica a livello individuale. È la prima italiana nella storia a vincere un oro individuale ai Campionati del Mondo nella ginnastica ritmica, è campionessa mondiale all-around 2023, vicecampionessa nel 2023 e bronzo nel 2025. L'onorificenza verrà consegnata durante la Giornata delle Marche che si terrà mercoledì 10 dicembre a Senigallia al Teatro La Fenice. Lo ha stabilito l’apposita Commissione per il conferimento dell’onorificenza Picchio d’oro riunita oggi pomeriggio, presieduta dal consigliere regionale Renzo Marinelli. Il riconoscimento viene assegnato annualmente ai corregionali che si sono particolarmente distinti in attività culturali, sociali, economiche, scientifiche e sportive. “La nostra campionessa Sofia Raffaeli è un esempio di talento che si distingue nel panorama agonistico internazionale – commenta il presidente della Regione Francesco Acquaroli – Atleta esemplare, espressione di valori morali e sportivi, Sofia è la testimonianza di un percorso costruito nel tempo, con serietà, passione e amore per la ginnastica e di un forte attaccamento alla sua terra dove continua ad allenarsi e a crescere. I suoi traguardi valorizzano le Marche e ispirano le nuove generazioni a credere nel proprio sogno”. Nuove generazioni che sono il tema della Giornata delle Marche giunta alla ventunesima edizione: “Il tema dei giovani è fondamentale – specifica Acquaroli – deve essere considerato il punto centrale del nostro impegno. È fondamentale sostenerli nella loro sfida quotidiana, dallo studio alla professione, e creare le condizioni affinché possano realizzare le proprie aspettative, migliorare la qualità della vita e inserirsi pienamente nel contesto socio‑economico delle Marche.” Attraverso la Giornata delle Marche, aggiunge “vogliamo affrontare uno dei principali obiettivi della legislatura: approfondire le questioni giovanili insieme a scuole, associazioni di categoria e istituzioni, affinché i giovani siano non solo ascoltati ma messi in condizione di poter realizzare nella nostra regione il loro percorso. Si tratta di una questione culturale, riconoscere il loro valore, in un’epoca difficile, come principali attori, i più capaci ad intercettare i cambiamenti, le nuove tecnologie e le sfide. Nell’era della globalizzazione, la loro spinta, entusiasmo e competenze, sono fondamentali per mantenere la competitività della nostra economia e del nostro territorio”.

02/12/2025 18:25
Marche, report Bes Istat: "Si vive di più ma peggio. Sanità e fuga dei giovani note dolenti"

Marche, report Bes Istat: "Si vive di più ma peggio. Sanità e fuga dei giovani note dolenti"

Le Marche si attestano come una delle regioni più longeve d'Italia, con la speranza di vita che raggiunge il massimo storico di 84,2 anni nel 2024. Tuttavia, il Report BES (Benessere Equo e Sostenibile) Istat 2024, analizzato dall'Ires Cgil Marche, rivela un quadro critico: i marchigiani invecchiano sempre più con un preoccupante aumento delle multi cronicità e della ridotta accessibilità ai servizi sanitari. Il dato sulla longevità è offuscato dal peggioramento della qualità della vita: quasi la metà degli anziani, precisamente il 47,1% degli over 75, presenta multi cronicità e gravi limitazioni. Il segnale più allarmante è la diminuzione della speranza di vita senza limitazioni a 65 anni, che scende a 10,4 anni contro gli 11,7 dell'anno precedente, evidenziando come gli anni aggiuntivi siano spesso vissuti in condizioni di fragilità. A fronte di questo aumento del bisogno, si registra un peggioramento dell'accesso alle cure: la percentuale di medici di medicina generale con un numero di assistiti oltre la soglia massima è salita dal 45,8% al 55,5%, mentre la rinuncia alle prestazioni sanitarie da parte dei cittadini ha toccato il 10,6%. Il report evidenzia inoltre una crisi del futuro e dell'attrattività della regione. Il flusso di giovani laureati che lasciano le Marche verso l'estero o altre regioni italiane prosegue in modo inarrestabile, con un saldo negativo di -13,7 per mille laureati residenti. Parallelamente, la casa è diventata un onere sempre più difficile da sostenere per molte famiglie: aumenta il numero di individui che vivono in nuclei familiari dove il costo totale dell’abitazione assorbe il 40% del reddito complessivo. Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil Marche, ha commentato i dati con toni decisi, ribadendo che "la sanità è il punto dolente della regione". Longhin ha evidenziato come la rinuncia alle cure e la scarsità dei posti letto per specialità in caso di elevata assistenza siano elementi che meritano una risposta tempestiva da parte della Regione. Ha definito inoltre "inaccettabile sottovalutare il tema della casa", sollecitando la necessità di programmare e finanziare politiche abitative pubbliche e nuove strutture. L'insieme di queste criticità porta i marchigiani a perdere fiducia nel futuro, tanto che nel 2024 è aumentata la quota di chi ritiene che la propria condizione peggiorerà nei prossimi cinque anni. La Cgil auspica quindi che questi temi diventino la priorità assoluta per la giunta regionale.

02/12/2025 15:32
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