In vista della partita di calcio tra Osimana e Maceratese, in programma domenica 23 marzo 2025 allo stadio "Diana" di Osimo, la Prefettura di Ancona ha emesso un provvedimento che vieta la trasferta per i tifosi residenti nella provincia di Macerata. La decisione arriva a seguito dei disordini verificatisi durante un incontro precedente tra le due squadre (10 marzo 2023),nel quale si erano verificati scontri violenti tra tifoserie che avevano richiesto l'intervento delle forze dell'ordine.
Il provvedimento, che mira a prevenire possibili disordini, stabilisce anche che la vendita dei biglietti per gli altri settori dello stadio sarà esclusivamente riservata ai residenti della provincia di Ancona. I tagliandi potranno essere acquistati solo presso le ricevitorie autorizzate e previa esibizione di un documento di identità. La restrizione è stata presa per motivi di sicurezza pubblica, in seguito a valutazioni da parte delle autorità competenti, tra cui il questore di Ancona e l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.
La società Maceratese ha espresso il proprio rammarico per le disposizioni adottate, invitando i tifosi a rispettare le indicazioni delle autorità. Nonostante la restrizione, l'incontro si preannuncia di grande interesse per gli appassionati di calcio delle due squadre. La Maceratese, infatti, cercherà di consolidare la sua posizione in vetta, dove è appaiata con il Montecchio Gallo, impegnato nella difficile trasferta di Chiesanuova, mentre l'Osimana, sesta in classifica, tenterà di rosicchiare qualche punto all'Urbino, che la precede.
Nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 17 marzo, la stazione di Ancona del soccorso alpino è stata attivata dai carabinieri di Falconara per la ricerca di un uomo di cui non si avevano notizie da sabato.
Il disperso, un 62enne di origini marocchine, risultava irrintracciabile dal 15 marzo. I familiari, preoccupati per la sua prolungata assenza, avevano denunciato la scomparsa alle autorità competenti.
I tecnici del soccorso alpino e speleologico Marche, dopo una prima perlustrazione del territorio e in collaborazione con il Centro di Coordinamento affidato ai carabinieri di Falconara Marittima, hanno avviato le operazioni di ricerca in una zona impervia.
Per aumentare l'efficacia delle ricerche, è stato richiesto il supporto della sala operativa del Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico. Quest'ultima ha inviato sul posto un elicottero HH-139B dell’83° Gruppo SAR di Cervia dell'Aeronautica Militare, dotato del sistema "Artemis" per l'individuazione di segnali telefonici. Il cellulare del disperso, infatti, risultava ancora acceso e raggiungibile.
Grazie alla tecnologia di bordo dell’elicottero, è stato possibile individuare con precisione la posizione dell’uomo. Una volta ricevute le coordinate, le squadre di terra hanno raggiunto il disperso, che è stato trovato cosciente ma in grave stato di ipotermia. I sanitari del soccorso alpino hanno provveduto alla stabilizzazione sul posto del 62enne prima di imbarellarlo e affidarlo all’ambulanza del 118 per il trasporto in ospedale.
Alle operazioni di soccorso hanno partecipato anche i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia locale e i volontari della protezione civile, garantendo un intervento tempestivo e coordinato che ha portato al salvataggio dell'uomo.
Momenti di tensione si sono verificati lo scorso 14 marzo presso la struttura sanitaria di Villa Igea, in via Maggini, ad Ancona. Un uomo di 69 anni, residente a Potenza Picena e già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai militari dell'aliquota radiomobile della Compagnia di Ancona per resistenza a pubblico ufficiale.
L’uomo si era presentato in mattinata per sottoporsi a un piccolo intervento chirurgico programmato, ma è apparso da subito in stato di alterazione, probabilmente a causa dell’abuso di alcol. Considerate le sue condizioni, i medici hanno deciso di rinviare l’operazione, scatenando la reazione violenta del paziente, che ha iniziato a inveire contro il personale sanitario e a danneggiare gli arredi della struttura.
Allertati dalla direzione sanitaria, i carabinieri del Norm di Ancona sono intervenuti per riportare la situazione sotto controllo. Tuttavia, alla loro vista, il 69enne ha continuato a opporsi con urla e schiamazzi, rifiutando l’identificazione e tentando di colpire uno dei militari con uno schiaffo.
Gli agenti sono riusciti a immobilizzarlo e metterlo in sicurezza senza che nessuno tra i presenti riportasse conseguenze fisiche. Dopo l'arresto, l'uomo è stato posto inizialmente agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Potenza Picena. Il giorno successivo, il Tribunale di Ancona ha convalidato la misura. Si ricorda che il 69enne è da considerarsi presunto innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.
La scorsa notte, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo hanno arrestato due fratelli di nazionalità albanese, un 24enne e un 30enne, in flagranza di furto in appartamento. Entrambi già noti alle forze dell'ordine per reati simili, i due sono stati fermati durante un’operazione mirata contro i reati predatori, nell’ambito di un piano di sicurezza del Comando Provinciale di Ancona.
L’arresto è stato il risultato di un'attenta attività di controllo sul territorio, finalizzata a contrastare i furti che si sono verificati negli ultimi giorni in diversi comuni della provincia. Solo pochi giorni prima, due furti erano stati commessi a Osimo, precisamente in via Pavarotti, dove denaro, gioielli e capi di abbigliamento griffati erano stati rubati durante l’assenza dei proprietari.
I carabinieri di Osimo, già dalla giornata precedente, avevano intensificato i controlli e, nel pomeriggio, avevano individuato un'autovettura sospetta, risultata in uso ai due fratelli arrestati. Dopo aver avviato un pedinamento, i militari hanno seguito i due fino ad Ancona, dove i due si sono mossi tra vari edifici in via Togliatti e via Sparapani, accedendo ad alcuni appartamenti per pochi minuti prima di proseguire. Dopo essersi ricongiunti con un terzo complice, sono ripartiti in auto verso Castelfidardo, dove sono stati fermati dai carabinieri. Il terzo complice, approfittando dell’oscurità, è riuscito a scappare a piedi, ma ha abbandonato diversi strumenti di effrazione, gioielli e denaro contante, provento dei furti appena compiuti.
Nel frattempo, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Ancona aveva ricevuto la denuncia di due furti in abitazione da parte dei proprietari che erano rientrati nelle loro case e avevano constatato il furto. La perquisizione dell’auto e dell'abitazione dei fratelli a Pedaso ha portato al recupero di altri gioielli in oro, che sono ora sotto indagine per verificarne la provenienza, oltre a vari strumenti di effrazione e ricetrasmittenti.
I due fratelli sono stati arrestati e trattenuti in cella di sicurezza a Osimo, in attesa del processo di convalida dell'arresto, che si è svolto questa mattina presso il Tribunale di Ancona. Le indagini proseguono, con i carabinieri che stanno cercando il terzo complice e indagando su possibili legami con altri furti recenti nella zona.
Giorgio Fede (M5S): "Prematuro discutere del candidato presidente, prima il programma". Il deputato del Movimento 5 Stelle, coordinatore regionale nelle Marche, smentisce le voci che vedrebbero il M5S pronto a convergere sul nome di Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico, come candidato alla presidenza della Regione nelle prossime elezioni regionali. "Prendiamo atto della proposta del Pd, ma per noi resta prematuro discuterne e tantomeno convergere sul loro nome", ha dichiarato il parlamentare all'ANSA.
Il deputato ha sottolineato che il M5S affronta le future elezioni come una forza progressista indipendente, con l'intento di sviluppare un programma concreto per i cittadini delle Marche. "Ci tengo a ribadire che il M5S affronta gli scenari futuri da forza progressista indipendente, con lealtà, rapportandosi con altre forze politiche, con l'obiettivo di offrire ai marchigiani un programma concreto", ha affermato.
Secondo Fede, la priorità non è concentrarsi sui nomi per il candidato presidente, ma sulla costruzione di un programma che risponda alle esigenze dei cittadini marchigiani. "Noi vogliamo partire da questo, e non dai nomi per il candidato presidente. Solo così si può ottenere la fiducia degli elettori", ha spiegato.
Il coordinatore del M5S nelle Marche ha inoltre informato che sono in corso incontri con altre forze progressiste per definire un accordo programmatico. "Si stanno svolgendo degli incontri con le altre forze progressiste proprio per giungere ad un accordo di programma", ha detto. Successivamente, saranno valutate le forze politiche che faranno parte della coalizione. "Solo alla fine si potrà parlare di nomi e di certo la figura scelta dovrà essere il garante di un programma", ha concluso Fede, aggiungendo che il M5S ha già delle proposte autorevoli, sia interne al partito che civiche.
Dopo due anni di maltrattamenti fisici e psicologici, una giovane donna di 22 anni è riuscita a sfuggire al marito violento, un 24enne tunisino, con la scusa di una visita medica per una sospetta gravidanza. Una volta sola con i sanitari del pronto soccorso di Jesi, la ragazza ha trovato il coraggio di raccontare l'incubo che stava vivendo.
Il personale ospedaliero, resosi immediatamente conto della gravità della situazione, ha attivato la rete di protezione prevista dal Codice Rosso, allertando il 112. Le indagini, condotte dalla polizia giudiziaria del Commissariato di Jesi, hanno confermato un quadro di violenze prolungate: la giovane era vittima di vessazioni, insulti e aggressioni fisiche, tra cui calci, pugni e schiaffi, che il marito giustificava con la gelosia.
La coppia aveva vissuto negli ultimi mesi in un bed & breakfast a Jesi e, successivamente, era stata ospitata da un amico. In queste strutture si erano consumati diversi episodi di violenza, tra cui un'aggressione con un coltello per futili motivi. Inoltre, l'uomo rimproverava alla compagna la precarietà del suo permesso di soggiorno e l'aveva convinta a sposarlo per ottenere la cittadinanza italiana.
A seguito della denuncia, il Gip di Ancona ha emesso un'ordinanza di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla vittima. Poiché il 24enne ha rifiutato di indossare il braccialetto elettronico, è stato disposto anche il divieto di dimora in tutta la provincia di Ancona.
Grazie al coraggio della giovane e all’intervento tempestivo dei sanitari e delle forze dell’ordine, la 22enne ha potuto sottrarsi a una situazione di pericolo e avviare un percorso di protezione. Il caso è l’ennesima testimonianza dell'importanza di strumenti come il Codice Rosso per tutelare le vittime di violenza domestica.
Due settimane di spettacolo puro con la disciplina capace di emozionare dal primo all’ultimo secondo, due settimane tutte da vivere in un territorio splendido: dal 15 al 23 marzo le Marche diventano il palcoscenico per l’evento più atteso della stagione del futsal italiano, le finali di tutte le Coppe Italia maschili, presentate lunedì 10 ad Ancona presso la sede della Regione. Le massime istituzioni politiche e sportive nazionali e regionali hanno alzato il sipario sulle sei kermesse che assegneranno le coccarde tricolori, definendone i tabelloni attraverso i sorteggi svolti durante la conferenza stampa di Palazzo Raffaello.
Dopo l’esperienza del 2024 in Basilicata, per il secondo anno di fila le fasi finali di tutte le Coppe Italia maschili si disputeranno in un’unica regione, le Marche: Jesi campo centrale, Falconara e Porto San Giorgio gli altri due palazzetti – ingresso gratuito in tutti gli impianti di gara – di un maxi evento che assegnerà la coccarda tricolore per Serie A, A2 Élite, A2, B, Serie C e Under 19. Sei competizioni (due Final Eight, quattro Final Four) per un totale di 32 squadre partecipanti e 27 gare da giocare in meno di dieci giorni. Si parte il 15 e 16 marzo a Porto San Giorgio con C e U19, dal 19 al 23 il cuore del programma in tutte e tre le città. Copertura integrale con dirette sul canale YouTube della Divisione, semifinali e finale di A in diretta su Sky Sport, la casa del futsal italiano.
“Queste finali nazionali rappresentano per la nostra regione un’ulteriore bellissima opportunità di visibilità e di promozione sportiva – esordisce il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli -. Non si tratta solo di un grande evento capace di coinvolgere gli appassionati nelle nostre città, ma anche di un’occasione per avvicinare sempre più persone a questo sport e per coinvolgere le comunità locali. Siamo felici di ospitare questa manifestazione che avrà un respiro nazionale grazie alle dirette televisive e alla presenza di squadre, tecnici e staff provenienti da tutta Italia. Jesi, Falconara e Porto San Giorgio saranno il cuore di questa competizione. Sono convinto che sarà anche un’importante occasione di promozione turistica, di valorizzazione delle nostre eccellenze, e della nostra capacità di accoglienza contribuendo alla destagionalizzazione e portando nuove presenze sul territorio. Il calcio a 5 ha segnato una parte della mia vita e so bene come sia fatto di competizione, amicizia e passione. Sarà un piacere condividere con voi i momenti più emozionanti di questo evento”.
“Le finali di Coppa Italia, l’evento più atteso, più bello, e più coinvolgente della stagione, lasciano sempre emozioni indimenticabili nei cuori di chi le vive, e quest’anno assumeranno un carattere storico – spiega Stefano Castiglia, presidente della Divisione Calcio a 5 -. In primis la coccarda tricolore di Serie A tornerà ad essere assegnata con la formula della Final Eight, che ha scritto nel corso degli anni pagine fondamentali nel libro dei ricordi della nostra disciplina. La grande novità è rappresentata dall’introduzione del Video Support per l’eventuale revisione delle decisioni arbitrali, con la possibilità del ‘challenge’ per gli allenatori: è un passo in avanti cruciale, che eleva il futsal italiano nel panorama sportivo internazionale. La visibilità sarà totale: le dirette televisive di Sky Sport e le dirette streaming su YouTube, nonché le nuove media partnership con marchi del calibro di GOAL e Radio Sportiva, garantiranno una copertura capillare della manifestazione, mettendo al contempo in vetrina gli splendidi territori che ci ospiteranno".
Si è spento oggi pomeriggio, all'età di 81 anni, Vincenzo Luzi, ex procuratore capo del Tribunale di Ancona e figura di spicco delle inchieste di Tangentopoli nelle Marche. Luzi, originario di Camerino aveva compiuto 81 anni lo scorso 24 febbraio e viveva da tempo ad Ancona, città dove lascia la moglie Raffaella Dubbini e i tre figli, Luigi, Francesca e Alessandra.
Il magistrato, noto per la sua fermezza e dedizione, è ricordato per aver diretto alcune delle inchieste più significative della storia giudiziaria marchigiana. Tra queste, spicca l'inchiesta Tangentopoli sullo scandalo del Piano di ricostruzione di Ancona, che portò all'arresto dell'imprenditore romano Edoardo Longarini. Fu lui anche a indagare sul "carcere di burro" di Barcaglione, ad Ancona, un caso che fece scalpore per i difetti di costruzione del penitenziario, tra cui muri realizzati con mattoni forati anziché pieni, che nel 1989 consentirono a tre detenuti di evadere dopo aver scavato con un cucchiaio.
La carriera di Luzi iniziò nella pretura di Chiusa e Ortisei, per proseguire con incarichi sempre più prestigiosi, tra cui quello di procuratore a Bolzano e, infine, ad Ancona, dove ricoprì il ruolo di sostituto procuratore e procuratore capo. A 70 anni, dopo aver concluso il suo ultimo incarico come procuratore a Camerino, decise di andare in pensione.
Vincenzo Luzi è stato una figura chiave nella lotta alla corruzione e nel rafforzamento della giustizia nelle Marche. I funerali non sono ancora stati fissati.
Mattinata di tensione, quella di ieri, ad Ancon. Un verificatore della ditta Fi.fa. è stato aggredito durante un controllo a bordo di un autobus della linea C. L'episodio è avvenuto intorno alle 10:45, presso la fermata di Piazza Rosselli.
Secondo quanto ricostruito, un passeggero trovato senza biglietto si sarebbe rifiutato di fornire le proprie generalità e avrebbe reagito con violenza, spingendo i verificatori fuori dal mezzo al momento dell'apertura delle porte. Nella colluttazione, uno di loro è caduto rovinosamente a terra, riportando alcune contusioni.
Per motivi di sicurezza, i passeggeri presenti sono stati trasferiti su un altro autobus in transito. L'intervento è stato registrato dalla bodycam in dotazione ai verificatori e sono in corso le procedure per il recupero delle immagini della videosorveglianza interna al bus. A seguito dell'accaduto, è stata presentata una formale denuncia alla Questura di Ancona.
“Crolla l’export, Pil a zero, Marche in recessione. La Regione? Racconta un’altra realtà. Urge una politica industriale”. È quanto sostiene Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche, commentando gli ultimi dati export con le Marche che segnano le peggiori performance tra le regioni industriali. “La situazione è preoccupante – continua -: all’interno di un quadro già negativo a livello internazionale e nazionale, ci sono nodi strutturali che riguardano le piccole e medie imprese. Dobbiamo risolvere questi nodi perché altrimenti ci saranno altre crisi nei prossimi anni”.
I DATI – Secondo i dati Istat, rielaborati dall’Ires Cgil Marche, nel 2024, l’export segna -8,6% (esclusa la farmaceutica) contro l’1,2% del nazionale rispetto al 2023, che scende ancora a -9,6% se si confronta 2024-2022. I settori più colpiti sono la meccanica con -15,1%, moda con – 6,1% e mobile con -3% mentre tengono agroalimentare e gomma e plastica. “Le previsioni di crescita del Pil per il 2025 sono dello 0,4% - sottolinea Santarelli – contro lo 0,7% dell’Italia. Insomma, si cresce la metà: il 2025 si annuncia un anno molto duro considerando che il 70% dell’export locale è verso l’Europa e solo il 9% verso Usa. Chi colpisce l’Europa da un punto di vista commerciale, colpisce anche le Marche”. Dunque, “stagnazione del Pil e recessione”.
“La Regione racconta le Marche in salute ma siamo ultime per crescita e ricchezza. Stiamo sprecando soldi pubblici, quelli del Pnrr, dei fondi Ue e del fondo complementare sisma. Si spende a pioggia tanto che si è passati da una media di 155 mila euro a progetto sui fondi Ue a una media del ciclo precedente di 350mila euro”. Questo significa che si frammenta la spesa in un’ottica clientelare e assistenziale in vista delle elezioni”. Ma intanto, conclude Santarelli, “bisogna risolvere le crisi in atto e far recuperare alle imprese gli svantaggi competitivi che si sono ampliati”.
"La Regione Marche è contraria alla realizzazione di un Centro di permanenza temporanea per il rimpatrio a Falconara Marittima". Lo ha chiarito, in Consiglio regionale, il presidente della Giunta e assessore alla sicurezza Filippo Saltamartini.
La legge 124 del 2023, ha ricordato in aula l'assessore, prevede che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri dell'interno e della difesa, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sia approvato il piano straordinario per l'individuazione delle aree interessate alla realizzazione delle strutture. "Precedentemente - ha spiegato - la norma preesistente, che deve essere comunque coordinata nell’interpretazione delle nuove disposizioni, prevedeva che i Cpr dovessero essere individuati e costituiti con Decreto Ministeriale, sentito il Presidente della Regione, privilegiando le aree esterne ai centri urbani”.
Saltamartini ha chiarito che "il procedimento è fermo sulla base di quanto confermato dal ministro dell’Interno Piantedosi al Presidente della Regione Marche Acquaroli. I Cpr – ha aggiunto – sono centri necessari per la lotta all’immigrazione clandestina e per garantire la sicurezza dei cittadini. Valutato che si tratta di poteri statali e non regionali, siamo contrari all’individuazione del Cpr a Falconara. Il Ministero dell’Interno dovrà tenere conto della posizione della Regione e della necessità di allocare queste strutture al di fuori dei centri urbani in aree più facilmente raggiungibili", ha concluso Saltamartini.
All'assessore, ha replicato la consigliera del Partito Democratico Manuela Bora, prima firmataria dell'interrogazione: "La risposta dovrebbe essere più complessa - ha osservato - la vostra è una posizione contraria ma ve ne siete accorti adesso? Lo sa la presidente Meloni. Le Marche hanno il diritto e dovere di opporsi all'ipotesi - ha sottolineato - Voi avete fatto niente di più che il vosto dovere. Realizzare un Cpr a Falconara Marittima è una scelta sbagliata sotto ogni punto di vista: logistico, politico e sociale".
"Realizzare un Cpr a Falconara o altrove non risponde a una reale necessità - ha ribadito Bora - pare una misura propagandistica, volta a rafforzare un approccio securitario al fenomeno migratorio, Il progetto non tiene conto delle specificità del territorio, delle esigenze delle comunità e ignora il principio di concertazione tra istituzioni e cittadini". La consigliera dem ha ricordato la contrarietà anche della sindaca di Falconara e della cittadinanza, associazioni e forze politiche: "Oggi la Regione si è accodata - ha concluso - ma l'area individuata presenta criticità logistiche e ambientali che l'avrebbero resa inadeguata".
Momenti di paura nel primo pomeriggio di oggi sulla Statale 76, all’altezza dell’uscita Fabriano Est, in direzione Ancona. Un’auto ha imboccato la strada contromano e si è schiantata frontalmente contro un altro veicolo, causando un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 14, un 84enne di Fabriano, alla guida di una Ford Focus, avrebbe erroneamente imboccato la strada nel senso opposto di marcia ad Albacina, finendo per scontrarsi con una Peugeot 3008 che procedeva regolarmente. L’impatto è stato violento, richiedendo l’intervento immediato dei soccorsi.
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, il personale del 118 e la polizia stradale. La carreggiata è stata temporaneamente chiusa al traffico per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi del caso. L’84enne, estratto dall’abitacolo dai vigili del fuoco, è stato subito assistito dai sanitari. Nonostante sia rimasto sempre cosciente, le sue condizioni hanno richiesto il trasporto in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette. L’altro conducente, alla guida della Peugeot, ha riportato solo lievi contusioni.
Terminate le operazioni di soccorso, le squadre hanno provveduto alla messa in sicurezza dei veicoli coinvolti e alla bonifica della carreggiata. Sul posto è intervenuto anche il personale Anas per ripristinare la viabilità nel minor tempo possibile.
Sabato 15 marzo alle 18:00, Palazzo Bisaccioni a Jesi ospiterà un evento unico dal titolo “Le parole diventano Arte”, un incontro che promette di unire parole, emozioni e creatività in una serata imperdibile. Protagonisti dell'evento saranno Fabrizio Caramagna, il re degli aforismi in Italia, e Barbara Trasatti, autrice di #Chic for life .
Il legame tra i due nasce da un incontro casuale che ha cambiato le sorti di entrambi. Barbara Trasatti, da sempre grande ammiratrice di Caramagna, lo seguiva con passione già prima che diventasse celebre per i suoi aforismi. La sua ammirazione si concretizzò in un gesto semplice ma significativo: un regalo, il suo libro #Chic for life , consegnato a Caramagna durante una cena del Rotary Club di Ancona, dove entrambi erano ospiti. Da quel momento, la loro connessione si è trasformata in una bella amicizia e una collaborazione che ha portato Barbara a realizzare le copertine dei libri di Caramagna, incluso il suo innovativo vocabolario di aforismi, dove ogni parola diventa una riflessione e un'opera d'arte.
L'evento del 15 marzo rappresenta l'apice di questo connubio artistico, in cui parole e arte si incontrano sullo stesso palco. Grazie alla collaborazione con la scuola grafica ACCA Acdemi di Jesi, gli studenti interpreteranno 10 aforismi di Barbara Trasatti e 10 di Fabrizio Caramagna. Un'occasione unica per vedere come le parole, quando cariche di significato e ispirazione, possono essere trasformate in vere e proprie opere artistiche.
Durante la serata, dopo i saluti istituzionali di Cinzia Gismondi, presidente di Attivamente, il giornalista Stefano Fabrizi modererà un'interessante conversazione tra gli autori. A rendere ancora più speciale l'atmosfera, gli interventi musicali del violinista Marco Santini, che accompagneranno il pubblico in questo viaggio tra le parole e l'arte. Al termine dell'evento, ci sarà anche l'opportunità di incontrare gli autori e ricevere una copia firmata dei loro libri. L'ingresso è libero, ma è consigliata la prenotazione, poiché i posti sono limitati.
"Dammi dei soldi o ti taglio la gola". Sono queste le parole minacciose rivolte da un ragazzino di meno di 14 anni a un coetaneo, sia telefonicamente che via WhatsApp, nel tentativo di estorcere denaro. L’episodio, avvenuto nel cuore di Ancona, ha spinto la giovane vittima a chiedere aiuto alla polizia locale nel tardo pomeriggio di ieri, intorno alle 18:30, nei pressi della Galleria Dorica, vicino a Corso Garibaldi.
Gli agenti, dopo aver ascoltato i messaggi minatori, hanno immediatamente avviato le verifiche del caso. Poco dopo, sul posto è arrivato anche l’autore delle minacce, che aveva in tasca un coltello. La situazione ha destato forte preoccupazione, soprattutto considerando la giovanissima età dei protagonisti della vicenda.
Le forze dell’ordine hanno quindi allertato i genitori dei ragazzi e la Procura per i minorenni, guidata dalla dottoressa Cristina Tedeschini, che ora si occuperà di coordinare le indagini e valutare gli atti conseguenti. Secondo le prime informazioni, le minacce e la richiesta di denaro non sarebbero legate a debiti pregressi, ma sembrano piuttosto un gesto di intimidazione fine a sé stesso.
Durante le operazioni di identificazione, nei pressi della Galleria Dorica si è radunato un gruppo di altri giovanissimi, alcuni di soli 10 o 11 anni, che tuttavia non risulterebbero coinvolti direttamente nella vicenda. Tutti sono stati identificati presso il comando della polizia locale, mentre il coltello trovato in possesso del minore responsabile delle minacce è stato sequestrato.
Data l’età dell’autore, inferiore ai 14 anni e quindi non imputabile penalmente, la polizia locale di Ancona, sotto la guida del comandante Marco Caglioti, ha deciso di non procedere con una denuncia formale, ma ha redatto una nota dettagliata destinata alla magistratura minorile. Sarà ora la Procura a stabilire eventuali provvedimenti da adottare.
Fortunatamente la vicenda non ha avuto conseguenze più gravi, ma ha sollevato allarme tra le autorità e la comunità locale per la precocità di atti intimidatori e tentativi di estorsione tra minorenni. Un fenomeno che merita attenzione e interventi mirati per prevenire derive pericolose tra i più giovani.
Questa mattina i carabinieri forestali di Ancona sono intervenuti a seguito della segnalazione della presenza di un serpente all’interno di un treno Frecciarossa diretto a Milano. L’episodio ha generato momenti di agitazione tra i passeggeri, che si trovavano nella carrozza 10, costringendo il personale a spostarli in altre vetture per garantire la sicurezza.
L’avvistamento è avvenuto all’altezza di Civitanova Marche e, una volta giunti alla stazione di Ancona, sono intervenuti i militari con l’attrezzatura necessaria per catturare il rettile, inizialmente temendo potesse trattarsi di una specie pericolosa. Tuttavia, un video girato a bordo ha chiarito che si trattava di un serpente del grano, una specie innocua, probabilmente fuoriuscita dal bagaglio di un passeggero.
Nonostante il tentativo di recupero, il serpente è riuscito a sfuggire alla cattura nascondendosi all’interno di una bocchetta dell’aerazione del treno. Di fronte all’impossibilità di rimuoverlo immediatamente, il Frecciarossa è stato completamente evacuato e fatto ripartire vuoto verso Milano, mentre i passeggeri sono stati ricollocati su altri convogli, tra cui un altro Frecciarossa e alcuni Intercity.
Per recuperare il piccolo rettile sarà ora necessario smontare le bocchette o la sezione del treno in cui si è nascosto. L'episodio, sebbene insolito, si è concluso senza particolari disagi per i viaggiatori, grazie all’intervento tempestivo delle autorità competenti.
La Giunta regionale ha approvato il rinnovo e la prosecuzione dell’Accordo con il Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche (S.A.S.M.). L'intesa conferma e potenzia le attività di soccorso, salvataggio e recupero, oltre alle fondamentali operazioni di formazione, addestramento e gestione, essenziali per garantire interventi tempestivi ed efficaci sia in ambito sanitario sia in situazioni di emergenza di diversa natura.
"Rafforziamo e valorizziamo il ruolo del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche, cruciale negli interventi di soccorso condotti in territori impervi, montani e in grotte, per il recupero e il trasporto sanitario delle persone infortunate e in situazioni di pericolo, negli incidenti agricoli in ambienti difficili, in stretta collaborazione con il Sistema di emergenza-urgenza sanitaria della Regione Marche - dichiara il vicepresidente e assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini -. Abbiamo potenziato la presenza del tecnico di elisoccorso, che sarà operativo per un periodo di tempo più prolungato, a partire già dall'alba, per garantire la tempestività nelle attività di soccorso anche in questa fascia della giornata quando iniziano le escursioni in montagna, che si intensificano nel periodo primaverile-estivo. Inoltre aumentiamo anche le risorse messe a disposizione di questo importante servizio, che erano ferme al 2018.
"Garantiamo così agli escursionisti marchigiani e ai turisti, soccorsi più capillari e rapidi in ambiente ostile, con ospedalizzazione più veloce in ogni territorio. Una tutela importante anche per i lavoratori delle aree interne, come allevatori, agricoltori e pastori che vivono queste zone a rischio spopolamento".
L’accordo, che prevede un impegno finanziario annuale di 370.000 euro, conferma la collaborazione tra gli enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR) e il S.A.S.M., riconoscendone il ruolo essenziale nelle operazioni di soccorso in ambienti ostili e difficili. Attraverso tecnici specializzati, il S.A.S.M. garantirà la presenza di squadre di soccorso su base provinciale, una squadra dedicata agli interventi speleologici e un Tecnico di elisoccorso operativo presso la base di Fabriano San Cassiano.
L'importanza del Tecnico di elisoccorso è fondamentale negli interventi che richiedono l'uso del verricello, assicurando sia il buon esito delle operazioni sia la sicurezza del personale sanitario a bordo (medici e infermieri). A tutela di una copertura oraria più ampia, il servizio sarà garantito dall’alba al tramonto, con particolare attenzione al periodo primaverile ed estivo, quando il rischio di incidenti in montagna è più elevato.
L’intesa, firmata dal presidente della Regione Marche e dal presidente del S.A.S.M., incarica l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, in qualità di titolare del servizio di elisoccorso, di stipulare una specifica convenzione con il S.A.S.M.
Questo accordo, in linea con la normativa nazionale che disciplina la funzione di pubblica utilità del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, consente a tutte le componenti regionali coinvolte nella gestione delle emergenze (Centrali di emergenza sanitaria, elisoccorso, Protezione Civile) di avvalersi del supporto altamente qualificato dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche. Un impegno concreto per garantire un servizio di emergenza efficiente, tempestivo e sicuro in ogni angolo del territorio regionale.
I carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima (Ancona) hanno dato esecuzione a un decreto di sospensione cautelare della misura alternativa della detenzione domiciliare nei confronti di un 50enne originario della Sicilia e residente a Falconara. L'uomo era stato condannato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, reati commessi a Castelfidardo nel 2016, e dal 28 giugno 2024 stava scontando una pena di tre anni in regime di detenzione domiciliare.
Tuttavia, nonostante la misura, il 50enne è stato sorpreso più volte fuori dalla sua abitazione, violando il regime di detenzione. In particolare, l'uomo è stato rintracciato dai militari per ben tre volte al di fuori del perimetro della sua residenza. La prima violazione è stata accertata il 29 settembre 2024 dalla Sezione Radiomobile di Ancona, seguita dalla seconda il 20 gennaio 2025 da parte dei carabinieri di Falconara. L'ultima infrazione è stata registrata lo scorso 27 febbraio, quando il 50enne è stato sorpreso nuovamente in strada dai Carabinieri di Falconara, che lo hanno denunciato e segnalato al Tribunale di Sorveglianza.
A seguito degli accertamenti, la magistratura di sorveglianza ha disposto la sospensione della misura alternativa e l'immediato trasferimento dell'uomo presso il carcere di Montacuto, ad Ancona, dove è stato condotto nel pomeriggio di ieri.
L'arresto per evasione rappresenta l'epilogo di un comportamento reiterato di violazione delle prescrizioni imposte dalla giustizia, un atto che ha portato alla revoca della detenzione domiciliare e al ritorno dell'uomo in un istituto penitenziario. Il caso sottolinea l'importanza dei controlli e della vigilanza nel rispetto delle misure restrittive imposte dalle autorità giudiziarie.
Un grave incidente stradale si è verificato oggi pomeriggio, intorno alle 16, all'incrocio tra via Dante e via De Gasperi, nel comune di Fabriano. Nello scontro sono rimasti coinvolti un'ape car, guidata da un ragazzo di 16 anni, e una Fiat Panda condotta da una donna di 70 anni, entrambi residenti in città.
A seguito dell’impatto, entrambi sono stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale Engles Profili di Fabriano per le cure del caso. Successivamente, viste le condizioni del giovane minorenne, è stato disposto il trasferimento in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Fabriano, che hanno collaborato con il personale del 118 per soccorrere i feriti e mettere in sicurezza i veicoli coinvolti. Presenti anche i carabinieri e la guardia di finanza, che si sono occupati dei rilievi di legge e della gestione della viabilità. Le cause dell'incidente sono attualmente in fase di accertamento da parte delle autorità competenti.
Un intervento tempestivo e coraggioso ha evitato una tragedia sui binari della ferrovia di Marotta due giorni fa. Una donna, in evidente stato di agitazione e con una birra in mano, ha minacciato di togliersi la vita rimanendo sui binari mentre era in comunicazione telefonica con un ispettore della polizia. Il treno successivo sarebbe transitato esattamente tre minuti dopo, rendendo la situazione ancora più critica.
Fortunatamente, due giovanissime presenti sul posto hanno lanciato l’allarme, consentendo un rapido intervento delle forze dell’ordine. La centrale operativa di Fano ha immediatamente inviato una pattuglia di militari, i quali, giunti sul posto, hanno individuato la donna e senza esitazione hanno scavalcato una ringhiera alta due metri per raggiungerla.
Con estrema prontezza e determinazione, gli agenti sono riusciti ad avvicinarsi e a mettere in salvo la donna, strappandola letteralmente da una morte certa pochi istanti prima dell’arrivo del convoglio.
"Mi congratulo vivamente con i militari intervenuti. Non è sempre semplice operare prontamente, con freddezza d'animo e senza farsi coinvolgere dalle emozioni soprattutto quando la disperazione è l'unica cosa che scorgi in una persona che sta scegliendo di morire. Siamo fieri del vostro lavoro e non possiamo fare a meno di rendere pubblico il nostro omaggio". Così in una nota Marco Ravizzone, segretario provinciale per Pesaro e Urbino.
"Non sempre ci sono parole per esprimere quanto si sia disperati o quanto a volte la vita sia dura e si accanisca verso certe persone che intravedono la via d'uscita solo nella morte propria o dei propri cari ma sappiamo che c'è sempre una soluzione e ringraziamo di cuore i nostri Carabinieri perché quella donna è sana e salva e perché qualcuno lassù ha permesso che fosse ancora tra noi", conclude Floriana Casciabanca, vicaria provinciale di Pesaro e Urbino.
Nel pomeriggio di domenica, i carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Osimo hanno denunciato tre giovani di nazionalità albanese, tutti ventenni, per i reati di furto, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli. Due di loro risultano già noti alle forze dell'ordine.
L'intervento è avvenuto nella tarda mattinata a Camerano, lungo la SS16 Adriatica, dove i militari hanno intimato l'alt al veicolo con a bordo i tre ragazzi. All'interno dell'auto sono stati trovati 3 paia di scarpe, 2 felpe e 2 paia di jeans nuovi, merce che i giovani non sono stati in grado di giustificare. Inoltre, sono stati rinvenuti arnesi da scasso, come tronchesi e cacciavite, utilizzabili per rimuovere le placche antitaccheggio dei capi d'abbigliamento.
Successivamente, è emerso che la merce trovata nel veicolo era stata rubata da due esercizi commerciali di Osimo e Camerano, ai quali è stata restituita. Durante il controllo, uno dei denunciati è stato trovato anche in possesso di due involucri di cocaina destinati all'uso personale, motivo per cui è stato segnalato alla Prefettura di Ancona come assuntore di stupefacenti.
Nei confronti dei tre denunciati, è stata avanzata la proposta di foglio di via obbligatorio dai comuni di Osimo e Camerano, per prevenire la possibilità che possano compiere ulteriori reati simili in futuro.