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“Più Marche”: oltre 5.000 persone al fianco di Acquaroli per l’avvio della corsa alle regionali (FOTO e VIDEO)

“Più Marche”: oltre 5.000 persone al fianco di Acquaroli per l’avvio della corsa alle regionali (FOTO e VIDEO)

CIVITANOVA MARCHE – È partita da una straordinaria cornice di partecipazione la corsa per le elezioni regionali 2025 del Presidente delle Marche Francesco Acquaroli. Oltre 5.000 cittadini, provenienti da tutta la regione, hanno gremito l’Eurosuole Forum di Civitanova Marche per sostenere il progetto politico “Più Marche”, un percorso di continuità e rilancio che guarda al futuro.

L’evento, condotto dalla giornalista Daniela Gurini, si è aperto con un momento di raccoglimento in memoria del carabiniere Carlo Legrottaglie, ucciso a Francavilla Fontana. Un gesto sentito che ha dato il via a una serata intensa, ricca di testimonianze, riflessioni e proposte.

In platea erano presenti gli esponenti politici di tutte le forze del centrodestra regionale: dai parlamentari agli assessori, dai consiglieri ai sindaci, fino ai coordinatori dei partiti e ai rappresentanti delle liste civiche. Presenti, tra gli altri, il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, la sottosegretaria al MEF Lucia Albano, il commissario per la ricostruzione post-sisma Guido Castelli e l’on. Mirco Carloni, presidente della Commissione Agricoltura della Camera.

Dopo i saluti iniziali del primo cittadino di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, che ha parlato dell’importanza di dare continuità al progetto Acquaroli per continuare a crescere a livello regionale, è arrivato uno dei momenti più significativi dell’evento: l’intervento dei coordinatori delle nove liste che già nel 2020 sostennero Francesco Acquaroli e che oggi confermano con convinzione la volontà di accompagnarlo anche nel nuovo percorso elettorale. Ognuno di loro ha avuto pochi minuti a disposizione per sintetizzare la propria visione e il proprio impegno, e ne è emerso un quadro chiaro di coesione e fiducia.

A rompere il ghiaccio è stata Elena Leonardi, coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, che ha messo l’accento su due temi cari alla giunta Acquaroli: la sanità, che deve tornare a essere un diritto e non un privilegio, e lo sviluppo turistico, valorizzato da una visione di lungo periodo. 

Subito dopo, Francesco Battistoni di Forza Italia ha ricordato la figura di Silvio Berlusconi, sottolineando come Acquaroli, 'al contrario di altri candidati abituati alla visibilità mediatica, abbia scelto di essere sempre presente nei territori, ascoltando persone, enti e realtà locali con costanza'.

A seguire Giorgia Latini, per la Lega, che ha voluto ringraziare i tanti cittadini accorsi per l’evento e ha ribadito con forza che cinque anni non sono sufficienti per completare il lavoro iniziato. Latini ha puntato sulla valorizzazione dei borghi, della cultura e delle identità locali come chiave per uno sviluppo duraturo.

Il senatore Antonio Saccone, per l’UDC, ha scelto invece un tono personale, raccontando l’incontro umano con Acquaroli, che ha definito un uomo serio, affidabile, mai arrogante, e profondamente innamorato della propria terra. Un’identità umana e politica che – ha detto – oggi è sempre più rara.

Tablinio Campanelli, coordinatore regionale di Noi Moderati, ha insistito sul tema del lavoro e dell’identità, spiegando come il programma condiviso con Acquaroli sia fondato su valori concreti e una visione inclusiva. Anche Giacomo Rossi, intervenuto per Civici Marche in rappresentanza del presidente Matteo Pompei – ha voluto difendere il percorso compiuto in questi anni, rivendicando un’azione di governo seria e contrapposta, parole sue, "a chi aveva condotto le Marche nell’oblio". Duro l'attacco a Ricci: "Si salvi chi può. Ha fatto fuggire 9 comuni della nostra provincia in Emilia Romagna". 

Emanuele Petrucci, sindaco di Mombaroccio e referente di Base Popolare, ha motivato l’adesione al progetto Più Marche come una scelta di merito e non di bandiera: il suo movimento ha scelto di collaborare su basi programmatiche, respingendo le derive populiste e ideologiche.

Marcella Agostini, per Movimento per le Marche, ha sottolineato l’importanza di una politica radicata, che ascolta, accoglie e costruisce dal basso, lodando l’approccio concreto e partecipativo del presidente.

Infine, Salvatore Piscitelli, coordinatore di Marche in Movimento, ha parlato dell’impegno della coalizione nella difesa dei valori comuni, nella sanità pubblica, nella ricostruzione post-sisma e nella partecipazione civica, citando anche il lavoro portato avanti dal commissario Guido Castelli.

Un mosaico variegato, ma fortemente compatto, che ha mostrato quanto il progetto “Più Marche” sia già, nei fatti, una realtà politica e civica che guarda avanti con fiducia e responsabilità. Accanto ai rappresentanti politici, sono intervenute anche voci dal territorio, che hanno raccontato come le politiche regionali abbiano inciso sulla vita quotidiana dei marchigiani. Storie autentiche come quella di Gianfranco Tombini, albergatore di Ussita colpito dal sisma del 2016, oggi di nuovo in attività grazie alla ricostruzione avviata da Castelli e Acquaroli.

O come quella di Roberta Leri, ex dipendente Indesit-Beko, che ha denunciato il depauperamento del settore industriale locale da parte delle precedenti scelte politiche.

Drammatico e appassionato l’intervento di Andrea Morsucci, portavoce degli alluvionati del Misa e Nevola, che ha denunciato decenni di immobilismo: “Abbiamo avuto finalmente un presidente che ha capito che era ora di ‘stappare i fiumi’”. Applausi anche per Amerigo Varotti, tra i principali oppositori al passaggio di alcuni comuni marchigiani all’Emilia-Romagna, che ha puntato il dito contro il centro-sinistra e rivendicato con forza l’identità marchigiana.

Accolto da una standing ovation e da centinaia di bandiere tricolori e regionali, Francesco Acquaroli ha chiuso la serata con un lungo e sentito intervento in cui ha tracciato un bilancio del suo mandato e delineato gli obiettivi per i prossimi cinque anni. “Quando siamo partiti, le Marche erano una regione umiliata, retrocessa in ‘transizione’ economica dall’Europa. Oggi siamo primi in Italia per start-up innovative, stiamo tornando competitivi nell’export, abbiamo rilanciato il turismo e riportato l’agricoltura al centro del dibattito”, ha dichiarato. E ancora: “Abbiamo dato impulso a grandi opere infrastrutturali come la Pedemontana, il raddoppio della Statale 16 e il rilancio dell’Interporto. Ospedali come Amandola, Fermo, Inrca e Salesi sono realtà concrete, non più solo promesse”.

Sulla sanità, tema centrale del dibattito politico, Acquaroli ha rivendicato la riforma delle Aziende sanitarie: “Non abbiamo alzato le tasse, eppure siamo rimasti tra i migliori sistemi sanitari pubblici d’Italia. Ricostruiamo il territorio per decongestionare ospedali e liste d’attesa”. 

L'inno di Mameli, con tutti i rappresentati politici uniti sul palco ha chiuso la prima uscita ufficiale della nuova campagna elettorale di Francesco Acquaroli. 

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