Attualità

Macerata, trattori in strada a Piediripa: protesta contro la nuova Pac (FOTO e VIDEO)

Macerata, trattori in strada a Piediripa: protesta contro la nuova Pac (FOTO e VIDEO)

La protesta annunciata nei giorni scorsi si è svolta oggi, giovedì, con il raduno dei mezzi agricoli a Piediripa a partire dalle 9 e l’avvio del primo convoglio alle 10. Confagricoltura Macerata è tornata in strada in concomitanza con la grande manifestazione europea di Bruxelles per ribadire il proprio no alla nuova Politica agricola comune, ritenuta una minaccia concreta per il futuro di migliaia di aziende agricole. Il corteo, organizzato in accordo con prefettura, questura e polizia locale, si è articolato in turni di dieci trattori all’ora. Dopo il primo convoglio delle 10, diretto verso la rotatoria di Corridonia all’altezza di Mediaworld e poi rientrato a Piediripa, un secondo gruppo è partito alle 11 sullo stesso percorso. L’ultima tranche di mezzi prenderà il via alle 14.30. L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze che le nuove regole europee potrebbero avere sul comparto agricolo. Secondo Confagricoltura, senza un cambio di rotta dell’Unione europea e politiche agricole più adeguate ai tempi e alle reali necessità del settore, nel giro di una decina d’anni molte imprese non riusciranno più a reggere il mercato, con ricadute pesanti anche sulle aziende della provincia di Macerata e sulla capacità di garantire produzioni di qualità ai consumatori. Gli agricoltori, viene ribadito, non chiedono sussidi, ma di essere messi nelle condizioni di assicurare produzione, qualità e sicurezza alimentare, oltre a un futuro sostenibile per i giovani. Parallelamente al corteo, Confagricoltura Macerata ha attivato un presidio nelle vicinanze della propria sede per declinare a livello locale il dissenso verso la nuova Pac. L’associazione ha denunciato come le aziende del territorio, attive nei settori dei cereali, del vino, dell’olio, della zootecnia, degli ortaggi, della frutta e del miele, si troveranno a dover fare i conti con un miliardo di euro in meno all’anno e con tagli ai contributi Pac compresi tra l’8% e il 39%, fino ad arrivare al 60% per le realtà più grandi e strutturate. Una situazione che, secondo gli agricoltori, rischia di aggravare ulteriormente la mortificazione di vendere i propri prodotti a prezzi inferiori ai costi di produzione, pur continuando a garantire la tutela dell’ambiente e l’approvvigionamento alimentare della comunità.  

18/12/2025 11:45
Montecassiano, addio scarichi autonomi: nuova rete fognaria in arrivo a Vallecascia

Montecassiano, addio scarichi autonomi: nuova rete fognaria in arrivo a Vallecascia

Sono partiti in questi giorni a Montecassiano i lavori per la realizzazione di una nuova condotta fognaria destinata alle acque reflue nere a servizio della località Vallecascia. L'intervento, promosso dall'amministrazione comunale e affidato ad Astea, rappresenta un importante passo avanti nella tutela ambientale e nel miglioramento delle infrastrutture a servizio dei cittadini.L’opera in corso prevede la costruzione di un collettore che convoglierà i reflui della zona fino al depuratore pubblico di Sambucheto. Fino ad oggi, infatti, l'area di Vallecascia era sprovvista di un sistema di collettamento pubblico, con evidenti criticità legate ai sistemi di smaltimento autonomi utilizzati dalle singole abitazioni.Il progetto comprende la posa in opera di una nuova condotta fognaria, inclusa l'attraversamento con tecnica di spingitubo della Strada Regionale 77. Il tracciato si sviluppa per lo più in campagna, costeggiando e servendo le abitazioni situate lungo la Strada Regionale 361. Sono inoltre previsti pozzetti di ispezione predisposti per ricevere gli allacci delle utenze private."Con questo intervento per il quale come amministrazione ringraziamo Astea - commenta il vice sindaco Katia Acciarresi - abbiamo raggiunto un importante risultato in tema di tutela dell’ambiente poiché riusciremo a permettere a molte abitazioni private della zona di Valle Cascia di procedere all’allaccio alla pubblica fognatura per il convogliamento dei reflui a depurazione e, in seguito a questa opera, sarà possibile valutare ulteriori tratti sempre nella zona della stessa frazione, l’attenzione alla tutela dell’ambiente è tra le priorità di un buon amministrare".

17/12/2025 15:10
Macerata, piazza Pizzarello al collasso tra parcheggi selvaggi e bus bloccati: "Un equilibrio che non regge più"

Macerata, piazza Pizzarello al collasso tra parcheggi selvaggi e bus bloccati: "Un equilibrio che non regge più"

Piazza Pizzarello, nel cuore di Macerata e a ridosso della stazione interprovinciale del trasporto su gomma, continua a essere un punto nevralgico dove si sommano criticità diverse: da una parte il cantiere abbandonato che da tempo pesa sulla vivibilità dell’area, dall’altra un flusso costante di autobus urbani e pullman extraurbani che, insieme alle auto, attraversano la zona a tutte le ore. Il risultato è un quartiere che si sente stretto tra disagi quotidiani e una circolazione sempre più complessa, con ripercussioni evidenti sulla sicurezza stradale e sulla qualità degli spostamenti. È il quadro tracciato dal consigliere di minoranza, David Miliozzi. A preoccupare, innanzitutto, sono le condizioni della strada, con un asfalto segnalato come deteriorato, e le conseguenze indirette dei cantieri sulla sosta: i posti auto ridotti spingono spesso a parcheggi improvvisati, non di rado in punti che intralciano il passaggio e le manovre dei mezzi più grandi. In un’area dove la presenza di pullman e autobus è strutturale, ogni ostacolo si traduce facilmente in rallentamenti, blocchi e situazioni di tensione, soprattutto negli incroci più delicati. Uno dei nodi principali è situato tra piazza U. Pizzarello e via E. Filiberto: qui, nelle curve, i mezzi ingombranti possono diventare particolarmente critici perché la parte anteriore del veicolo tende a invadere una porzione di marciapiede nel tratto successivo, con un potenziale rischio per pedoni e utenti vulnerabili. Ma la congestione non si limita a quel punto. La presenza di attività commerciali e scuole nelle vicinanze accentua i picchi di traffico, e tra via E. Filiberto e via G. Valentini, così come tra via G. Valentini e via P. e L. Cioci, si creano frequentemente accumuli di auto che costringono pullman e autobus a fermarsi, alimentando ulteriormente ingorghi e rallentamenti. In questo contesto, il problema non appare legato a un singolo episodio, ma a un equilibrio complessivo che non regge più: viabilità, sosta e transito dei mezzi pubblici si incastrano in un sistema fragile, dove basta poco perché la circolazione si blocchi e la sicurezza si abbassi. Da qui la necessità di intervenire con un monitoraggio più attento e con una revisione dell’organizzazione dei flussi, coinvolgendo chi gestisce il trasporto urbano ed extraurbano e le rappresentanze interessate, per valutare modifiche alla viabilità capaci di alleggerire la pressione sull’area. Tra le soluzioni ipotizzate da David Miliozzi c’è anche " L’idea di una corsia preferenziale dedicata ai pullman e agli autobus diretti al Terminal, con un collegamento tra via L. Cadorna e via P. e L. Cioci. Un tracciato più lineare, evitando giri inutili attorno alla piazza, permetterebbe di ridurre le manovre più rischiose e le interferenze con la sosta irregolare, con un effetto atteso sia sulla sicurezza sia sull’efficienza del servizio. E, in prospettiva, anche sui costi: meno chilometri percorsi significano minori consumi, un tema tutt’altro che marginale in una fase di carburanti particolarmente onerosi".   

17/12/2025 14:47
Atletico Macerata incalza il Comune sui bandi per impianti sportivi : “Perché non sono stati ancora pubblicati?"

Atletico Macerata incalza il Comune sui bandi per impianti sportivi : “Perché non sono stati ancora pubblicati?"

A pochi giorni dalla scadenza della gestione di alcuni impianti sportivi comunali a Macerata, torna al centro il tema delle procedure di assegnazione. In un intervento pubblico, il presidente dell’Associazione Sportiva Atletico Macerata, Matteo Seccacini,  esprime “rammarico e preoccupazione” per l’assenza di comunicazioni ufficiali sulla pubblicazione dei bandi, richiamando la necessità di tempi certi e di una gara “trasparente e aperta” per garantire pari condizioni tra le società del territorio. Nel documento vengono inoltre ricordate le difficoltà organizzative ed economiche sostenute in questi anni senza un campo in gestione, e si chiede all’Amministrazione “chiarezza, trasparenza e un percorso equo” in vista del nuovo anno e della stagione sportiva. Ecco l'appello.  "Nelle recenti occasioni di confronto con gli Assessori e con i preposti degli Uffici Tecnici, ci era stato assicurato che i bandi sarebbero stati pubblicati entro la fine dell’anno. Non comprendiamo quali siano stati gli ostacoli che hanno impedito all’Amministrazione di predisporre le gare, soprattutto considerando che il tempo a disposizione non è mancato: tra proroghe, deroghe e assegnazioni dirette, alcune strutture risultano infatti gestite dalle medesime società da quasi dieci anni, senza che sia mai stato indetto un bando pubblico. Dobbiamo quindi aspettarci l’ennesima proroga, eventualmente anche di natura remunerativa? Per una società sportiva, avere o non avere un impianto in gestione rappresenta una differenza sostanziale.  In un Comune che dichiara di voler garantire equità tra le realtà del territorio, il rispetto delle tempistiche e delle procedure dovrebbe costituire un principio imprescindibile. La nostra richiesta è semplice ed è la medesima da 5 anni: essere posti a pari condizioni delle Associazioni che svolgono la nostra stessa attività, poter quindi partecipare a un bando pubblico. Sarà poi la società ritenuta più meritevole a ottenere la gestione; qualora non fossimo noi, ne prenderemmo atto con serenità. Ciò che riteniamo fondamentale, tuttavia, è che si proceda attraverso una gara trasparente e aperta. Siamo oggettivamente stanchi di sentirci dire che gli impianti sportivi della città non sono numericamente sufficienti ad ospitarle tutte. Ci viene il dubbio che dietro a questo immobilismo ci siano delle ragioni a noi sconosciute. In questi anni abbiamo fatto il massimo per offrire un ambiente sano e accogliente alle famiglie che ci hanno scelto, pur non avendo mai avuto un campo in gestione. Abbiamo svolto le nostre attività su impianti privati, come quello della Filarmonica, che abbiamo provveduto ad adeguare all’attività di base. Abbiamo inoltre affittato il San Giuliano e lo Stadio della Vittoria, sostenendo integralmente le tariffe comunali, peraltro aumentate lo scorso anno. Nel complesso, abbiamo affrontato spese per decine di migliaia di euro che avremmo potuto reinvestire in servizi, attività e miglioramenti a beneficio dei nostri ragazzi e della comunità. Abbiamo sempre cercato la più ampia collaborazione possibile con le istituzioni e con le Associazioni del territorio, organizzando eventi e proponendo attività diversificate e multilaterali. È anche grazie a questa nostra visione che oggi più di 100 famiglie ci hanno scelto. Portare avanti una scuola calcio ed una prima squadra senza un campo di riferimento è stata un’impresa complessa, resa possibile solo grazie all’impegno straordinario del nostro staff dirigenziale, che desidero ringraziare sinceramente. Tutti hanno contribuito con dedizione alla realizzazione del nostro progetto: una scuola calcio in cui i bambini possano divertirsi e crescere in un ambiente sereno, lontano da una competitività esasperata. Ed una prima squadra orientata sui giovani. Tornando alla questione centrale, chiediamo quindi all’Amministrazione: perché i bandi non sono stati ancora pubblicati? E, per favore, non si utilizzi come motivazione il fatto che la stagione sportiva sia in corso. Chi gestisce una struttura mantiene gli accordi sugli spazi da settembre a giugno, ed è prassi consolidata che, in caso di cambio di gestione, gli impegni già assunti vengano comunque garantiti. Cosa dobbiamo aspettarci, dunque? Un’ulteriore deroga, magari ancora una volta remunerativa? E cosa accadrà con l’inizio del nuovo anno, considerando l’imminente tornata elettorale? Non vorremmo sentirci dire che sarà necessario attendere la nuova Giunta, con il rischio di ulteriori e ingiustificati ritardi. Programmare una stagione sportiva non è semplice in assenza di una struttura di riferimento e soprattutto se si navigasse a vista fino all’estate. Chiediamo soltanto chiarezza, trasparenza e un percorso equo per tutte le realtà sportive del territorio".  

17/12/2025 11:10
Visso, ok al progetto per il ponte Spagnolo: 500mila euro per riparazione e consolidamento

Visso, ok al progetto per il ponte Spagnolo: 500mila euro per riparazione e consolidamento

Visso, dalla Conferenza regionale arriva il via libera a un passaggio chiave per il recupero del ponte Spagnolo, nel cuore del centro storico. L’organismo ha infatti approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per i lavori di riparazione del danno e consolidamento della struttura, insieme al ripristino e all’adeguamento della stradina di collegamento con via Giuseppe Rosi. L’intervento, inserito nell’ordinanza commissariale 137 del 2023, è finanziato con un contributo di 500.000 euro e rientra nel Programma straordinario di Rigenerazione Urbana connessa al sisma 2016. Un tassello che, oltre alla messa in sicurezza, punta a restituire continuità e qualità a uno dei percorsi più riconoscibili del paese. “Il recupero del ponte spagnolo non è solo un intervento strutturale, ma un’operazione di rigenerazione urbana che punta a valorizzare il percorso pedonale tra le vie storiche e il parco dei Giardini del Lago, restituendo alla comunità un bene identitario e sicuro - spiega il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Mi preme ringraziare come sempre il contributo puntuale dei Comuni, dell’Ufficio Speciale Ricostruzione e della Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli”. Sulla stessa linea il sindaco di Visso, Rosella Sensi, che richiama il valore simbolico e culturale dell’opera: “Come ha sottolineato il commissario, non si tratta soltanto di un recupero strutturale, ma della restituzione alla comunità di un bene storico che è importante per Visso e per l’Italia intera. Il Ponte Spagnolo è parte della nostra identità e del patrimonio culturale nazionale, e tornerà ad essere vissuto e attraversato in sicurezza. Un ringraziamento va al commissario Guido Castelli per l’attenzione costante alla tutela della storia e dei tesori dei nostri territori”. Il Ponte Spagnolo è un arco in pietra di grande fascino, costruito nel XV secolo per volere di Alfonso d’Aragona: scavalca il torrente Ussita e rappresenta da secoli un collegamento naturale tra il centro storico e la viabilità esterna. Dopo il sisma del 2016/2017, la struttura è stata dichiarata inagibile. Il progetto approvato mira ora a restituirle piena fruibilità, preservandone il valore storico-artistico e incrementando gli standard di sicurezza. Nel dettaglio, le opere previste comprendono la rimozione e il recupero della pavimentazione in acciottolato, con pulizia e reintegro delle parti deteriorate; il consolidamento della volta con soletta in cemento e calce armata, rinforzi in Gfrp e tessuti strutturali Fibrenet; la realizzazione di pali speciali di piccolo diametro per migliorare la stabilità; il restauro dei parapetti con rialzo per l’adeguamento alle norme di sicurezza e il ripristino delle copertine in pietra; l’installazione di corrimano e ringhiera metallica sul lato monte, in continuità con gli elementi già presenti. Non solo: è prevista anche un’illuminazione scenografica con faretti a incasso e proiettori radenti, oltre a due lanterne lungo la stradina, e il rifacimento della pavimentazione della via di collegamento con ricorsi in pietra calcarea a spina di pesce e acciottolato di fiume. Un insieme di interventi che, passo dopo passo, punta a riportare il ponte Spagnolo al centro della vita quotidiana di Visso, coniugando tutela, sicurezza e valorizzazione del percorso urbano storico.

17/12/2025 10:00
Slc Cgil Macerata: Carlo Cesca eletto nuovo segretario generale

Slc Cgil Macerata: Carlo Cesca eletto nuovo segretario generale

Cambio al vertice nella SLC CGIL Macerata, il Sindacato dei Lavoratori della Comunicazione. L'Assemblea Generale della categoria, riunitasi nella giornata di oggi, 16 dicembre, ha eletto all'unanimità Carlo Cesca come nuovo segretario generale. Già noto nel panorama sindacale locale per aver ricoperto il ruolo di Segretario Generale della FIOM di Macerata, Cesca raccoglie il testimone lasciato da Stefano Tordini, il quale conclude il suo mandato triennale alla guida della categoria per assumere un nuovo incarico. L’elezione, avvenuta per unanimità, è stata il momento culminante di una riunione molto partecipata che ha visto l'intervento di numerosi lavoratori e lavoratrici in rappresentanza dei diversi settori coperti dalla SLC: dalla carta e cartotecnica, al settore grafico, fino ai delegati dello spettacolo e di Poste Italiane. Carlo Cesca ha espresso gratitudine all'Assemblea per la fiducia accordata e ha tracciato le linee guida del suo futuro operato. “Ringrazio l'Assemblea per la fiducia ribadendo l'impegno a proseguire sulla strada della tutela dei diritti e degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori della comunicazione,” ha dichiarato Cesca nel suo intervento. Ha poi sottolineato le sfide cruciali che attendono la categoria: “Con particolare attenzione alle sfide poste dalla digitalizzazione e dalla precarietà.” Il neo-eletto segretario generale ha inoltre ribadito l'importanza del lavoro congiunto, auspicando un “forte coinvolgimento delle delegate e dei delegati dei luoghi di lavoro che mi affiancheranno costantemente in questo nuovo percorso.” Alla conclusione dei lavori dell’assemblea generale, a Carlo Cesca sono giunti gli auguri di buon lavoro da parte del coordinatore SLC Marche Carlo Cimmino e del Segretario Organizzativo della CGIL di Macerata, Biagio Liberati. 

16/12/2025 18:37
A Macerata il costo della vita aumenta più che a Milano: è la città più cara delle Marche

A Macerata il costo della vita aumenta più che a Milano: è la città più cara delle Marche

Secondo i dati territoriali sull’inflazione di novembre resi noti oggi dall’Istat, l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città italiane con l’aumento più significativo del costo della vita. Macerata si colloca al 16° posto a livello nazionale, con un rincaro annuo per famiglia di 354 euro, un dato superiore a città più grandi come Roma e Milano. Non solo, la città si posiziona come la più cara delle Marche, dove il trend dell’inflazione è in linea con la media nazionale (+1,1%). Nella classifica nazionale delle città più costose in base all’aumento della spesa annua per una famiglia tipo, Macerata registra un’inflazione tendenziale pari all’1,6%. Questo incremento dei costi si traduce in una maggiore spesa di 354 euro per una famiglia media. Per le Marche, la rilevazione ha riguardato tre province su cinque. La città più virtuosa è Ancona (67esimo posto a livello nazionale), con un’inflazione pari allo 0,6% e un rincaro annuo di 142 euro, mentre Ascoli Piceno (35esimo posto a livello nazionale) si mantiene in linea con la media nazionale (+1,1% e 244 euro). Complessivamente, la regione Marche si colloca al 10° posto tra le regioni italiane, con un aumento medio annuo delle spese per famiglia di 252 euro, leggermente sotto la media nazionale di 276 euro. A livello nazionale, la città con l’inflazione più alta resta Siena (+2,9%, 784 euro annui in più), seguita da Bolzano (+2%, 664 euro) e Pistoia (+1,9%, 514 euro). Sul versante opposto, la città più economica d’Italia risulta Campobasso, l’unica con inflazione pari a zero e quindi nessun aumento della spesa. I dati confermano come l’aumento del costo della vita non riguardi solo le grandi città o i capoluoghi di regione più popolosi, ma interessi anche centri di dimensioni medie come Macerata, che si colloca tra le città italiane dove vivere comporta un incremento significativo delle spese familiari.

16/12/2025 14:30
Civitanova, una città che include: esperienze, confronto e buone pratiche per costruire comunità

Civitanova, una città che include: esperienze, confronto e buone pratiche per costruire comunità

Esperienze, emozioni, ampia partecipazione di pubblico e buone pratiche territoriali hanno caratterizzato l’incontro pubblico di giovedì 11 dicembre presso l’Hotel Miramare di Civitanova Marche, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. L’evento, dal titolo “La città dell’inclusione: pensarla e costruirla insieme” è stato promosso e organizzato dall’Assessorato alle Politiche Sociali ed Educative del Comune di Civitanova Marche, nell’ambito del progetto “Civitanova Città con l’Infanzia”, ed ha rappresentato un’importante occasione di confronto e condivisione sui temi dell’inclusione, dell’accessibilità e della costruzione di una comunità capace di valorizzare le differenze. La serata ha messo al centro esperienze significative, progettualità innovative e buone pratiche presenti nel territorio, con l’obiettivo di riflettere su come costruire una città realmente inclusiva, in grado di rispondere ai bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie attraverso il lavoro di rete tra istituzioni, servizi e realtà del terzo settore. Durante i saluti istituzionali, l’assessore alle Politiche Sociali ed Educative Barbara Capponi ha condiviso una poesia creata da Sara, una ragazza non verbale, offrendo fin da subito un segnale concreto di attenzione alla pluralità delle forme comunicative e stimolando una riflessione sull’importanza di riconoscerle e valorizzarle per abbattere ogni barriera. L’incontro è stato reso accessibile grazie al servizio di interpretariato in Lingua dei Segni Italiana (LIS), a cura di Diletta Coppola, a conferma dell’attenzione dell’Amministrazione comunale ai temi dell’inclusione e della partecipazione. L'assessore Capponi ha sottolineato: «Una grande partecipazione di pubblico dimostra il grande interesse della nostra comunità a formarsi sempre di più, con l’obiettivo di rendere, ciascuno per la propria pertinenza, la città sempre più accessibile e inclusiva nella quotidianità. Insieme, in rete, si stanno costruendo nuove forme sia di servizi che di pensiero, tanto necessarie quanto ancora da esplorare e implementare. Abbiamo ascoltato esperienze straordinarie, molte nate anche in sinergia con l’Assessorato, a riprova del fatto che solo attraverso le sinergie si può rendere Civitanova davvero per tutti e di tutti». Nel corso della serata si sono poi susseguiti numerosi interventi. Claudio Bellandi (Anffas – Il Camaleonte) ha illustrato il progetto “La Casa con le Ali”, realizzato da Anffas in collaborazione con l’Ambito Territoriale Sociale 14, una delle buone pratiche più innovative del territorio, che promuove percorsi di coabitazione per adulti con disabilità, ponendo le basi per una reale autonomia abitativa e sociale. Roberto Ricci (Anffas) ha sottolineato con forza la necessità di rendere gli interventi sempre più concreti e strutturati, evidenziando l’importanza della sinergia tra enti e professionisti che da anni affiancano le famiglie, affinché le progettualità possano avere una ricaduta reale e significativa nella vita quotidiana dei ragazzi con disabilità. Particolarmente toccante l’intervento di Kety Paglialunga (Omphalos), che ha condiviso la propria esperienza genitoriale nell’affrontare una diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Un racconto intenso che ha messo in luce la forza di tante madri che scelgono di unirsi, trasformando le difficoltà in progettualità condivise e creando spazi riabilitativi costruiti su misura per i propri figli. Paolo Taibi (ASP Paolo Ricci) ha presentato “Spazio senza età – Ci pensa Paolo. Laboratorio per tutte le età”, un ambiente dedicato ad attività laboratoriali rivolte a minori e anziani, pensato per favorire l’incontro e lo scambio intergenerazionale. Tra gli elementi più innovativi del progetto, la stanza Snoezelen, uno spazio multisensoriale progettato per stimolare i sensi in modo controllato e favorire benessere, rilassamento e regolazione emotiva. Renzo Morreale ha illustrato l’esperienza dell’Orchestra Parallela, un’orchestra inclusiva che valorizza le capacità musicali di ogni ragazzo coinvolto, dimostrando come la musica possa diventare uno strumento potente di espressione, relazione e inclusione. Di grande interesse anche il contributo di Maria Grazia Pierluca, responsabile dell’inclusione per l’Ufficio Scolastico Provinciale di Macerata, che ha offerto una lettura approfondita dei dati relativi agli alunni con disabilità nei diversi ordini di scuola. Un’analisi che ha evidenziato come la scuola si trovi spesso ad affrontare anche sfide culturali complesse, rendendo sempre più necessaria una risposta territoriale condivisa. Luciano Laloni ha presentato il progetto “L’autismo ci sta a cuore”, nato in sinergia tra il Centro Commerciale Cuore Adriatico e l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Civitanova Marche, che prevede giornate di shopping dedicate alle famiglie con figli con disturbo dello spettro autistico, favorendo una maggiore inclusione nei contesti di vita quotidiana. Rachele Villotti ha infine raccontato il lavoro svolto dall’Associazione Cavalli delle Fonti, illustrando i percorsi di interventi assistiti con il cavallo e i progetti di inclusione socio-lavorativa per adulti con disabilità. A moderare l’incontro Agostino Basile, responsabile scientifico del progetto biennale Autismo dell’Assessorato alle Politiche Sociali ed Educative, che ha accompagnato il confronto valorizzando le diverse esperienze e sottolineando il ruolo fondamentale della rete territoriale. A conclusione della serata, Basile ha dichiarato: «All’incontro di giovedì abbiamo ascoltato le esperienze di alcune delle eccellenze presenti nella nostra città. È stata un’occasione importante per tutti. Ringrazio coloro che hanno accettato di partecipare con il loro racconto: storie quotidiane che hanno stimolato la nostra riflessione». L’iniziativa ha confermato l’impegno dell’Amministrazione comunale e delle realtà del territorio nel promuovere una forte sinergia tra istituzioni, famiglie e professionisti, affinché l’inclusione diventi un elemento concreto, quotidiano e condiviso della vita cittadina.

16/12/2025 12:40
Macerata, sventano tentativo di suicidio in stazione: il Comune premia con encomio i tre carabinieri

Macerata, sventano tentativo di suicidio in stazione: il Comune premia con encomio i tre carabinieri

Un atto di "straordinaria prontezza e altissimo spirito di servizio" è stato celebrato oggi in apertura del Consiglio comunale di Macerata. Il sindaco Sandro Parcaroli e il presidente dell'assise, Francesco Luciani, hanno consegnato tre encomi speciali ai Carabinieri che, nell'ottobre del 2025, hanno sventato un probabile suicidio presso la stazione ferroviaria della città. I militari premiati sono il vice brigadiere Daniele Di Stefano, il vice brigadiere Antonio Lorusso e il carabiniere scelto Riccardo Terrucidoro. L'encomio era stato proposto nei giorni scorsi congiuntamente dagli assessori alla Sicurezza Paolo Renna e alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Francesca D’Alessandro, trovando poi pieno accordo con il presidente Luciani e i capigruppo per essere portato all'attenzione del Consiglio. Nelle motivazioni ufficiali si legge che il gesto, "efficace ed immediato", compiuto dai tre Carabinieri, "rappresenta un esempio luminoso dei valori che l’Arma dei Carabinieri, con la sua capillare presenza in tutto il territorio, incarna ogni giorno con il suo operato: valori quali la dedizione, l’umanità e il sacrificio". L’Amministrazione comunale ha voluto così esprimere pubblicamente la sua gratitudine. "Rinnoviamo il nostro plauso e la nostra gratitudine – hanno commentato gli Amministratori – nella convinzione che queste azioni non solo rendono onore alla divisa ma ricordano anche alla collettività che tutte le forze dell’ordine ogni giorno svolgono il loro servizio a tutela e difesa dei cittadini, con spirito di dedizione, amore e abnegazione”. La cerimonia ha voluto sottolineare l'importanza del ruolo delle forze dell'ordine che, oltre al compito di sicurezza e ordine pubblico, sono spesso chiamate a intervenire in momenti di profonda crisi personale.  

15/12/2025 17:22
Sarnano, cittadinanza onoraria a Massimiliano Fedriga e alle Fondazioni Bocelli e OTB

Sarnano, cittadinanza onoraria a Massimiliano Fedriga e alle Fondazioni Bocelli e OTB

Una giornata importante per il Comune di Sarnano che a quasi 10 anni dal sisma che nel 2016 ha segnato il territorio sarnanese e il centro Italia ha assegnato la cittadinanza onoraria a tre personalità non residenti nel paese che si sono distinte "per il loro particolare impegno morale, civile e umanitario a favore della comunità di Sarnano". Durante la cerimonia ufficiale che si è tenuta in mattinata nella sala congressi “Manfredo Gentili” a Sarnano è stata conferita la cittadinanza onoraria a Veronica Berti, vicepresidente della Andrea Bocelli Foundation, ad Arianna Roberta Alessi, vicepresidente della Only The Brave Foundation, e a Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. "Il riconoscimento è motivato dal profondo gesto di solidarietà compiuto dal giorno successivo del sisma del 2016 che ha colpito duramente il paese rendendo inagibili numerose edifici pubblici e scuole. Nello specifico, grazie al lavoro e al sostegno della Protezione Civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia è stato possibile, in soli 114 giorni, ricostruire la scuola dell’infanzia “Benedetto Costa”, costruita con criteri moderni, antisismici ed ecosostenibili". Va, invece, all’Andrea Bocelli Foundation e alla Only The Brave Foundation, per l’impegno diretto delle rispettive Vicepresidenti che si sono fatte promotrice della Scuola Secondaria di primo grado “Giacomo Leopardi”, il riconoscimento per aver portato a termine  in soli 150 giorni, con un progetto innovativo, funzionale e sicuro la ricostruzione della scuola, restituendo così un luogo di crescita e speranza agli studenti di Sarnano. Interventi importanti per la comunità che non solo hanno garantito la continuità del diritto allo studio in un momento difficile per la cittadinanza, ma hanno rappresentato un atto di vicinanza, altruismo e lavoro condiviso. Con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e delle associazioni Andrea Bocelli Foundation e della Only The Brave Foundation si è mantenuta viva la comunità locale permettendo ai giovani e alle famiglie di rimanere sul territorio avendo un sostegno concreto. Proprio per esprimere pubblicamente riconoscenza e gratitudine il Comune di Sarnano ha voluto organizzare una cerimonia per premiare chi ha saputo "interpretare il senso più alto del servizio alla collettività, trasformando un gesto di solidarietà in un legame permanente con il nostro territorio. Un momento solenne e partecipato e condiviso".

15/12/2025 16:43
Marche, più morti sul lavoro nel 2025: a Macerata salgono gli infortuni (2.978) ma calano le malattie professionali

Marche, più morti sul lavoro nel 2025: a Macerata salgono gli infortuni (2.978) ma calano le malattie professionali

Nelle Marche tornano a crescere gli infortuni sul lavoro e le denunce di malattia professionale. È quanto emerge dalle tabelle INAIL (provvisorie) relative ai primi dieci mesi del 2025, che la CISL Marche giudica “preoccupanti” e che riaccendono l’attenzione sulla necessità di un’azione coordinata tra istituzioni e soggetti preposti alla sicurezza. Il dato più allarmante riguarda gli infortuni mortali, che passano da 15 (gennaio-ottobre 2024) a 25 (gennaio-ottobre 2025): 21 in occasione di lavoro e 4 in itinere, con un incremento complessivo del 66,7%. Il settore manifatturiero risulta il più colpito, con decessi in aumento da 2 a 8. Crescono anche le denunce complessive di infortunio, da 13.964 nei primi dieci mesi del 2024 a 14.146 nello stesso periodo del 2025 (+1,3%). Le fasce d’età maggiormente esposte sono quelle tra 45 e 64 anni. A livello provinciale, si registra una diminuzione solo a Fermo (da 1.144 a 1.104) e Ascoli Piceno (da 1.850 a 1.845), mentre aumentano le denunce in Ancona (da 4.715 a 4.773), Pesaro-Urbino (da 3.353 a 3.446) e Macerata, che passa da 2.902 a 2.978. In aumento gli incidenti che coinvolgono donne e lavoratori stranieri. Tra i comparti più esposti figurano costruzioni, metallurgia, gomma-plastica e, nella pubblica amministrazione, sanità e istruzione. Nel complesso, gli infortuni in industria e servizi crescono dell’1,7%, mentre continua il calo in agricoltura (-8%). Sul fronte delle malattie professionali, le denunce aumentano da 6.686 (gennaio-ottobre 2024) a 6.731 nel 2025 (+0,7%): 4.845 maschili (erano 4.813) e 1.896 femminili (erano 1.873). Per territorio, si segnala un calo in Ancona (da 1.494 a 1.393) e Macerata (da 2.062 a 1.964), mentre crescono in modo significativo Ascoli Piceno (da 712 a 839), Fermo (da 791 a 826) e Pesaro-Urbino (da 1.627 a 1.709). Tra le patologie principali aumentano quelle del sistema respiratorio (+17,6%), del sistema nervoso (+2,1%) e dell’apparato digerente (+83,3%). Forte incremento anche per i disturbi psichici e comportamentali (+187,5%). In diminuzione, invece, i tumori professionali (da 53 a 47 casi). Il 91,7% delle denunce arriva dal comparto industria e servizi.   Secondo la CISL Marche, il trend richiede “massima sinergia” e operatività tra istituzioni e soggetti competenti, con un coinvolgimento pieno dei RLS nei luoghi di lavoro. Oltre a controlli e incentivi per chi investe in sicurezza, viene indicata come prioritaria la costruzione di un sistema in cui la sicurezza diventi un patrimonio condiviso da imprese e lavoratori.

15/12/2025 12:00
Civitanova, 125mila euro per la sicurezza dei sottopassi: ok ai lavori nelle vie Indipendenza, Buozzi e Colombo

Civitanova, 125mila euro per la sicurezza dei sottopassi: ok ai lavori nelle vie Indipendenza, Buozzi e Colombo

Saranno sistemati i percorsi pedonali a servizio dei sottopassi ferroviari di via Indipendenza, via Buozzi e via Colombo. La Giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi il progetto di fattibilità tecnico economia (PFTE) per eseguire gli interventi che si rendono necessari in considerazione dell’usura della pavimentazione, che presenta distacchi e danneggiamenti che compromettono la sicurezza e la fruibilità da parte dei pedoni. La manutenzione straordinaria progettata dal Servizio Strade e Segnaletica del Comune di Civitanova Marche sarà eseguita con particolare attenzione alla prevenzione di scivolamenti e cadute, assicurando uniformità di rilievo e resistenza all’usura. Si inizierà dalla rimozione della pavimentazione esistente in gomma vulcanizzata e si procederà poi alle opere accessorie necessarie al corretto ripristino della funzionalità e della sicurezza (preparazione del sottofondo in calcestruzzo mediante pulizia del calcestruzzo, malta per planarità superficie, fornitura e posa della nuova pavimentazione in gomma vulcanizzata a rilevo bollinato spessore 3 mm). La spesa complessiva è di 125.000 euro trova copertura finanziaria al Cap. n. 2837/37 (Fondi GasMarca) (608/E) del bilancio di previsione del corrente esercizio finanziario.  

15/12/2025 12:00
Nel Parco dei Sibillini ci sono 65 specie di orchidee: il nuovo calendario 2026 le racconta in foto

Nel Parco dei Sibillini ci sono 65 specie di orchidee: il nuovo calendario 2026 le racconta in foto

"Pochi sanno che nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini sono presenti ben 65 specie di orchidee selvatiche oltre a un numero considerevole di ibridi". Ha esordito così, lo scorso vernerdì, il già presidente del Parco, Andrea Spaterna, durante la presentazione del nuovo calendario. Erano presenti, oltre a Spaterna, la direttrice Maria Laura Talamè, il tenente Jacopo Fusco del Reparto Carabinieri Forestali Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il micologo ed esperto di orchidee Alberto Mandozzi. "Attraverso queste fotografie, realizzate dall’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani della Sezione Marche che ringrazio, abbiamo voluto rendere omaggio a un’altra straordinaria espressione della biodiversità del Parco, stavolta dal punto di vista floristico. L’obiettivo del calendario, così come del precedente Quaderno Scientifico dedicato proprio alle orchidee, è valorizzare questo mondo floreale per farlo conoscere e apprezzare ai visitatori, a patto che questi siano espressione di un turismo sostenibile, consapevole che ci si muove su un ecosistema bellissimo, ma fragile, un turismo capace di entrare in connessione con la natura, rispettarla, portare valore aggiunto dal punto di vista economico in una logica slow e non del mordi e fuggi". È intervenuto poi il tenente Fusco che ha sottolineato come sia importante salvaguardare l’elemento floristico del Parco e come questo sia sinonimo di bellezza: "in queste fotografie arte e biodiversità si fondono quasi a creare degli acquerelli". Talamè ha richiamato il fascino che le orchidee esercitano, soprattutto per le loro strategie evolutive: "alcune di esse assumono l’aspetto del ventre di un imenottero per attirare gli insetti maschi e favorire l’impollinazione, e questa è soltanto una delle tante peculiarità adattive che questi fiori hanno sviluppato nel corso della loro evoluzione al punto da essere definiti “fiori intelligenti”. Per questo abbiamo ritenuto che sarebbe stato importante continuare a valorizzare le orchidee selvatiche come ulteriore attrattiva per il Parco, affidandosi alle fotografie dei fotografi naturalisti e a figure di esperti come Alberto Mandozzi. Quest’ultimo ha chiuso la presentazione illustrando alcune specie, rinvenute all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini dopo la pubblicazione del quaderno scientifico, "particolare attenzione va prestata a ben sette nuove specie di ibridi e soprattutto  alla Dactylorhiza stortonii". E proprio questa è stata scoperta da Mandozzi nel 2012 nell’area del monte Amandola e classificata come nuova specie nel 2021. "Trovare una specie nuova vegetale" ha concluso Mandozzi "è emozionante e molto difficile, e rinvenirla nei Sibillini ci riempie d’orgoglio e ci conferma quanto sia ricco il territorio del Parco".

15/12/2025 11:35
Civitanova, nuovi giochi inclusivi per i quartieri Risorgimento e Stadio

Civitanova, nuovi giochi inclusivi per i quartieri Risorgimento e Stadio

L’Amministrazione comunale ha dato mandato al Servizio Verde pubblico di provvedere alla fornitura di nuovi giochi inclusivi nel quartiere Risorgimento e Stadio. Il progetto va a migliorare la fruibilità dei luoghi aperti al pubblico, sostituendo le attrezzature ludiche ammalorate, per consentire ai più piccoli di giocare con strutture accessibili a tutti, indipendentemente dalle abilità fisiche, sensoriali o cognitive e dalle disabilità, siano esse di tipo motorio, visivo, uditivo e/o cognitivo. Nello specifico, si interverrà in maniera prioritaria in via Goito, zona molto frequentata e limitrofa alle scuole del quartiere Risorgimento, che nel corso del tempo ha visto la rimozione di diverse attrezzature ludiche ammalorate e poi nell’area Verde di piazza Abba, anch’essa molto frequentata, anche in virtù della presenza nelle immediate vicinanze delle scuole del quartiere Centro e dell’Asilo Nido comunale. Per via Goito, il progetto prevede la fornitura e la posa in opera di un’altalena con struttura in acciaio a due posti con seggiolino inclusivo e seggiolino a tavoletta, di un gioco multifunzione con struttura portante in lega di alluminio composto da almeno uno scivolo, parete di arrampicata, pannelli didattici, pertica ecc. Da posizionare anche la pavimentazione antitrauma sulla platea esistente. Per piazza Abba si provvederà ad acquistare un gioco multifunzione con struttura portante in lega di alluminio composto da almeno uno scivolo, parete di arrampicata, pannelli didattici, pertica e un gioco multifunzione e/o casetta per i più piccoli. Inoltre sarà sostituita la pavimentazione antitrauma ove necessario. Tutte le attrezzature ludiche sono idonee per accogliere bambini con diverse disabilità, sia esse di tipo motorio, uditivo, visivo che cognitivo e pertanto rispettano i caratteri di accessibilità ed inclusività, nel pieno rispetto del percorso già avviato con l’ottenimento della Bandiera Lilla per la certificazione del grado cittadino di accessibilità turistica. L’importo complessivo per la realizzazione degli interventi è di Euro 50.000,00.

15/12/2025 10:07
Scuola, lavoro e futuro digitale: Flavio Corradini spiega come convivere (bene) con l’Intelligenza Artificiale (VIDEO)

Scuola, lavoro e futuro digitale: Flavio Corradini spiega come convivere (bene) con l’Intelligenza Artificiale (VIDEO)

In un anno in cui TIME ha scelto proprio “l’Intelligenza Artificiale e i suoi architetti” come Persona dell’Anno 2025, riconoscendone l’influenza “nel bene e nel male” sulla società globale, il dibattito pubblico non può che guardare con attenzione a come questa tecnologia stia cambiando le nostre vite. Un riconoscimento simbolico e potente, che racconta non solo i progressi vertiginosi dell’AI, ma anche le sue ombre, le paure, le speranze e le trasformazioni che sta innescando in ogni settore: dalla geopolitica alla scuola, dal lavoro all’informazione. È proprio in questo scenario che arriva l’intervista al professor Flavio Corradini nel nuovo episodio del Picchio Podcast: una conversazione che mette ordine, svela potenzialità e rischi, e soprattutto aiuta a capire come convivere – e crescere – con un’intelligenza artificiale sempre più presente nelle nostre scelte quotidiane. Corradini, informatico, docente universitario, ex rettore dell'Università di Camerino e figura di riferimento nel dibattito sull’innovazione, racconta l’avvio di un progetto sperimentale dedicato alle scuole di primo e secondo grado, con un percorso che partirà dalla formazione degli insegnanti per arrivare a studenti e famiglie. Un passaggio decisivo, dice, perché “i nostri figli già usano questi strumenti nelle loro stanze. Fingere che non esistano è sciocco. Serve consapevolezza, non divieti”. L’obiettivo è affrontare l’AI come un’innovazione non incrementale, capace cioè di cambiare radicalmente i processi educativi, con opportunità enormi ma anche rischi da monitorare con attenzione. Sul fronte produttivo, Corradini vede un’Italia che ha già compiuto passi importanti nella digitalizzazione, ma che sta ancora costruendo una vera cultura dei dati: “I dati sono il cibo degli algoritmi”, afferma. Le applicazioni reali sono già moltissime: logistica, magazzini, customer care, manutenzione predittiva, marketing, realtà virtuale e aumentata per la formazione. La tecnologia, in alcuni casi, può perfino ridurre gli incidenti sul lavoro grazie a sensori e sistemi di allerta. Sulle paure di sostituzione dei lavoratori, il professore è netto: “Non credo che l’AI ci manderà a casa. Ma cambierà il modo di lavorare, e bisogna essere pronti. Servono upskilling e reskilling a tutti i livelli, anche manageriali”. Guardando al futuro, Corradini parla di tecnologie già pronte – come veicoli autonomi e sistemi immersivi – che però attendono una cornice giuridica adeguata: “La tecnologia non basta. Bisogna capire chi si assume la responsabilità quando qualcosa va storto”. L’Europa, spiega, ha scelto di concentrarsi molto sulla regolamentazione (AI Act) e sull’uso etico, più che sulla competizione tecnologica pura. Una scelta strategica per proteggere cittadini e professionisti, che oggi devono dichiarare quando utilizzano strumenti di AI nei propri lavori. Una parte significativa dell’intervista è dedicata alla disinformazione. Corradini racconta episodi concreti e avverte: “Questi sistemi rispondono su ciò che trovano in rete. Se la rete è inquinata, la risposta sarà inquinata”. Per questo servono nuove norme, più consapevolezza e strumenti di controllo. Nella parte finale, Corradini presenta L’Officina delle Idee (LEGGI QUI), un gruppo di oltre 40 cittadini che lavora da un anno a un programma per il futuro di Macerata: cultura, welfare, trasporti, giovani, immigrazione. Un percorso aperto, partecipato e apartitico, che sarà messo a disposizione della città nei prossimi mesi: “Vogliamo portare contributi liberi, creativi e trasparenti. Una voce in più per il territorio”. E quando gli chiediamo se l’AI può dirci chi sarà il prossimo sindaco di Macerata, il professor Corradini frena subito: "È impossibile oggi, non abbiamo nemmeno i candidati. L’AI non inventa: si limita a rielaborare i dati che trova. Se le dici che vince chi usa di più i social, lei va in rete e ti ridà quel nome. Ma questo è il problema: questi sistemi non sanno distinguere tra informazioni vere, distorte o ripetute artificialmente". Ricorda anche un esempio personale: per anni l’AI sosteneva che fosse un esperto di sicurezza informatica — cosa mai fatta in vita sua — solo perché “molti informatici lo sono”. E avverte: "Se circolano online abbastanza fake news, l’AI finisce per ripeterle". Per questo invita a usare cautela, soprattutto in politica, dove bastano poche distorsioni per orientare una narrazione. Un ultimo consiglio ai nostri ascoltatori: "Se volete sapere chi è davvero Flavio Corradini, meglio questa intervista che ChatGPT". E così si chiude la puntata: con lucidità, ironia e un messaggio chiaro — l’AI è potente, ma la responsabilità resta degli esseri umani.  

13/12/2025 10:00
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.