
Economia

Offerte di lavoro del 18 maggio: Confindustria Macerata ricerca 2 nuove figure professionali
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore chimico un/a impiegato tecnico (codice annuncio Conf 397) da inserire nell’area ambiente e sicurezza. La risorsa dovrà occuparsi della predisposizione, della gestione e dell’aggiornamento della documentazione tecnica e regolatoria (schede di sicurezza ed etichettatura) in conformità alle normative di settore e della tenuta del registro carico/scarico rifiuti. In aggiunta, presidierà la corretta applicazione della compliance di prodotto; verificherà la conformità normativa della documentazione in ingresso emessa dai fornitori; seguirà l’aggiornamento delle normative necessarie all’immissione e mantenimento dei prodotti aziendali. Requisiti richiesti: buona conoscenza dei Regolamenti Reach-Clp; conoscenza base della normativa sui rifiuti; competenze nella valutazione di pericolosità, tossicità e impatto ambientale delle sostanze chimiche. Titolo richiesto: diploma o laurea nel gruppo chimico-farmaceutico. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell'annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY) SECONDO ANNUNCIO - Confindustria Macerata ricerca, inoltre, per azienda settore produzione calzature e borse un/a impiegato amministrativo (codice annuncio Conf 398). La risorsa si occuperà di fatturazione attiva. Si richiedono: precedenti esperienze nella mansione; una buona conoscenza della lingua inglese; padronanza nell’uso del pacchetto Office e dei gestionali per la tenuta della contabilità. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY). Gli annunci sono rivolti ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

Confindustria, Bonomi a Macerata: "La crisi non è solo colpa delle imprese. Manifattura? Salari cresciuti dal 2000"
Una lunga mattinata di dibattito e aggiornamento si è svolta presso il Teatro Lauro Rossi di Macerata, dove Confindustria ha ospitato l'assemblea pubblica sul tema del "Lavoro che cambia". Tanti gli spunti di riflessioni per la sala gremita da imprenditori e curiosi, i quali sono stati posti di fronte alle sfide e alle prospettive che il mondo di oggi propone. Ad aprire le danze con i consueti saluti istituzionali di rito, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, il quale ha posto l’accento sui temi del lavoro agile e del Pnrr. Ha proseguito l’assessore regionale allo sviluppo economico Andrea Maria Antonini, che ha sottolineato l'importanza dell’innovazione e della professionalità specializzata in un contesto economico regionale legato alla tradizione e all'impresa familiare. La palla è passata poi al prefetto Flavio Ferdani, il quale ha evidenziato alcuni elementi centrali nel processo di trasformazione che il mondo del lavoro sta attraversando: dalla demografia alle intelligenze artificiali, passando per robotica, digitalizzazione e sicurezza. Ha chiuso poi la prima fase il presidente di Cciaa delle Marche, Gino Sabatini: "Nella ripresa post-pandemia l’Italia ha dimostrato di essere un paese forte, con un mercato del lavoro in crescita trainato dall’industria. Ciò che manca sono i lavoratori specializzati, un sistema in grado di attrarre i giovani talenti. Politica e sindacati devono capire che il mondo è cambiato e lavorare per migliorare il collegamento fra scuola e lavoro". Si è dunque entrati nel vivo dell’incontro con l’intervento del presidente di Confindustria Macerata, Sauro Grimaldi: "Viviamo in un difficile contesto storico-economico in cui il lavoro cambia velocemente, pur rimanendo un mezzo nobile per partecipare allo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese". "Dobbiamo rimettere al centro la formazione con la sua doppia valenza di apprendimento e valorizzazione delle capacità personali - prosegue Grimaldi -, per questo credo sia necessario migliorare profondamente il rapporto con le scuole: in un modello produttivo come quello marchigiano, basato sul settore manifatturiero, non è sufficiente la forza delle imprese per risollevare le sorti di moda e fashion attualmente in difficoltà, ma una scuola permanente delle calzature aprirebbe a scenari futuri più concreti”. "La nuova fabbrica deve slegarsi dal vecchio modello personale tipico dell'economia post-mezzadrile, coinvolgendo sempre più il personale e assottigliando i livelli fra direttore e operaio. È necessario poi sostenere i processi di digitalizzazione e innovazione in collaborazione coi sindacati, trovare soluzioni al sempre più allarmante problema demografico e implementare condizioni di welfare per i lavoratori coerenti con le nuove esigenze", conclude Grimaldi. È salito poi sul palco il professore ordinario di Sociologia dei processi economici e del lavoro alla Bicocca di Milano, Serafino Negrelli: "La manifatturiera avanzata poggia sui concetti di Internazionalizzazione, Innovazione, Intelligenza e Istruzione e l’Italia fa ancora fatica ad arrivare al livello degli omologhi europei". "La nuova visione della qualità del lavoro manifatturiero risiede nel valore aggiunto del 'Saper Essere Creativo', una categoria che sta sostituendo il ‘Saper Fare’ ripetitivo finora considerato come fondante. Sono cambiati i lavoratori che oggi hanno richieste diverse in termini di qualità della vita, di salario e di possibilità di crescita, ed è importante soffermarsi sulle loro valutazioni soggettive in merito alla questione". Nella parte centrale della manifestazione, la conduttrice Veronica Gentili ha moderato la tavola rotonda con ospiti Patrizio Bianchi, docente dell’università di Ferrara, Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore alla Sda Bocconi, Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl e Sonia Bonfiglioli del Bonfiglioli Group in collegamento da remoto. Tanti i temi toccati: da quello centralissimo dei giovani che troppo spesso scelgono di portare i loro talenti all’estero dopo la formazione di livello acquisita in Italia a quello dei salari e del welfare. La rinnovata soggettività dei lavoratori, sempre meno oggetti, è ancora distante dalla percezione della politica, come dimostrato dall’ultimo insufficiente decreto lavoro del primo maggio: "La politica è ancora ferma a una visione ottocentesca. Noi imprenditori dobbiamo aprire il capitale, aprire le posizioni dirigenziali ad esperti esterni abbandonando il modello familiaristico e aprire scuole di formazione in contatto con la società e il territorio". Ha chiuso l’assemblea la relazione del presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi: "Il taglio del cuneo fiscale non ci ha soddisfatti in pieno, è solo un inizio. C’è bisogno di un taglio più consistente, abbiamo calcolato che con un investimento di 16 miliardi sarebbe possibile dare 1200 euro all’anno in più a ogni lavoratore. I soldi ci sono, la spesa pubblica italiana è di 1100 miliardi di euro e riconfigurarne il 4/5% non è di certo impossibile". "Mi sono stancato di sentire che la responsabilità della crisi in Italia sia solo delle imprese. Gli stipendi della manifattura si sono alzati del 19% dal 2000 al 2019, a discapito di una crescita in termini di produttività solo del 17% - aggiunge Bonomi -. Dati alla mano, i veri problemi dell’Italia non sono nella manifattura, quanto nel commercio e nelle cooperative". In merito al reddito universale e alle misure di contrasto alla povertà: "Come Confindustria abbiamo sempre sostenuto la necessità di uno strumento di contrasto alla povertà, che si chiami reddito di cittadinanza o misura d’inclusione non fa differenza. Le politiche attive del lavoro però sono altra cosa e in Italia si è sempre preferito fare scelte passive: bisogna lavorare sulla formazione delle competenze dei lavoratori per dare loro garanzie e sicurezza". Per quanto riguarda il Pnrr: “È il primo atto di solidarietà vero e proprio che arriva dall’Europa e in Italia abbiamo reagito tirando fuori qualsiasi progetto dal cassetto. Considerando che in media le opere pubbliche in Italia vengono terminate in un arco temporale di 15,7 anni, oggi è diventato necessario chiedere modifiche come ha fatto la Germania, in modo da non dover lasciare debiti alle generazioni ancora non nate per qualche rotonda in più". "Così anche per il Mes, patto nel quale l’Italia è già inestricabilmente vincolata, dovrebbe essere indirizzato all’industria per aggiornarci in quei campi che la stessa Europa richiede. Oggi è impossibile sganciare la transizione digitale da quella ambientale, sono sfide ineludibili per qualsiasi imprenditore - prosegue il presidente di Confindustria -. Se davvero vogliamo introdurre il concetto di merito, che vengano premiate quelle imprese che riescono davvero a formare il personale specializzato, aggiornandosi al nuovo modello industriale". "Natalità e immigrazione sono temi legati indissolubilmente, ma parlare di immigrazione nel merito del tema, senza cadere in giudizi di xenofobia o xenofilia, è sempre più difficile. Da un lato dovremmo cercare di attrarre immigrati di qualità, in grado di aumentare la competitività del Paese; dall’altro è necessario gestire i flussi incontrollabili che continuano e continueranno ad arrivare in Italia", spiega Bonomi. L’incontro si chiude sul tema della guerra: "Ho visitato l’Ucraina due volte e ho assistito con i miei occhi agli effetti tremendi dell'aggressione feroce e inaspettata della Russia. Ho visto i crimini commessi Bucha e capisco la reazione umana degli ucraini che ora vogliono ricacciare l’invasare fino alla riconquista di tutto il paese. Per la pace ci sarebbe bisogno di un massiccio impegno diplomatico che l’Europa non è in grado di fornire", conclude.

Marche, produzione manifatturiera in crescita (+2,1%): trainano calzature e abbigliamento
Nel 2022 attività produttiva dell'industria manifatturiera in crescita del 2,1% nelle Marche, risultato migliore di quello nazionale (0,0%). Emerge dai risultati dalla 30/a edizione del Rapporto sull'industria marchigiana presentato oggi ad Ancona, su iniziativa promossa da Confindustria Marche e Intesa Sanpaolo, con la partecipazione di Sace e il sostegno di Deloitte, con l'evento sul tema "Scenari geoeconomici: tra incertezze presenti e prospettive future". Il Rapporto è stato presentato dal professor Marco Cucculelli (Università politecnica delle Marche). Ad aprire i lavori Roberto Cardinali (presidente Confindustria Marche), Alessandra Florio (direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo) e Marco Mercurio (regional director Centro Nord Sace); poi l'approfondimento sullo "scenario macroeconomico tra inflazione e rialzo dei tassi" di Gregorio De Felice (chief Economist Intesa Sanpaolo). Presenti anche il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini. In conclusione la tavola rotonda sul tema della giornata a cui ha preso parte, tra gli altri, Dario Fabbri, analista geopolitico, direttore di Domino. Uno dei capitoli del Rapporto riguarda la spesa delle imprese marchigiane per gli investimenti: nel 2022, in base al campione rilevato, è aumentata dell'11,1% (+5,3% nel 2021). In virtù del clima d'incertezza, soprattutto per la prosecuzione degli eventi bellici in Ucraina che influenza gli scambi, per il 2023 sono invece orientate verso una leggera flessione (-0,5%), "che potrebbe volgere in positivo solo se il quadro geopolitico internazionale migliorerà significativamente". Quanto alla produzione, secondo le indagini del centro studi di Confindustria Marche, le variazioni superiori alla media regionale sono state registrate dai settori Calzature (+6,2%) e Tessile Abbigliamento (+5,8%); più contenuta la crescita per Legno e Mobile (+1,8%), Minerali non metalliferi (+1,2%), Meccanica (+0,9%) e Gomma e Plastica (+0,6%). In leggera flessione l'Alimentare (-0,5%). Le vendite, lo scorso anno sono aumentate del 3,3% rispetto al 2021, con trend positivi sui mercati interno ed estero. Sul mercato +2,1 di vendite (Calzature +8,5%, Gomma e Plastica +6%, Tessile-Abbigliamento +5,7%, i Minerali non Metalliferi +3,1%, Legno e Mobile (+1,2%); in flessione sul mercato domestico l'Alimentare (-1,5%) e la Meccanica (-4,3%). L'export manifatturiero marchigiano nel 2022 ha invece segnato un +4,8%: particolarmente intensa la perfomance per i comparti della moda (Calzature +18,4%, Tessile-Abbigliamento +14,8%); poi Alimentare (+5,9%) e Meccanica (+2,8%). In sostanza stazionarie le vendite all'estero dei Minerali non Metalliferi (+0,5%) e del Legno e Mobile (+0,3%); in flessione quelle della Gomma e Plastica (-2%). Nel complesso delle esportazioni, e quindi anche al di fuori della Manifattura, secondo i dati Istat, le Marche hanno registrato la crescita più marcata tra le regioni italiane (+82%) dovuta soprattutto alle maggiori vendite di prodotti farmaceutici (+481%). Al netto della variazione di quest'ultimo comparto, la crescita dell'export delle Marche è in linea con la media Italia e pari al +19,8%. Il peso dell'export marchigiano sul totale nazionale è salito dal 2,4% al 3,7%; la crescita ha riguardato le vendite verso i Paesi Ue (+68,6%) ed Extra Ue (+101%). Prima nazione di destinazione è il Belgio (16,7% del totale) con un'impennata del 345,5% rispetto al 2021; seguono Stati Uniti (+155,5%) e Germania (+46,2%) rispettivamente 11,3% e 10,9% del totale dell'export regionale. A livello provinciale si registra l'aumento delle esportazioni in tutte le province: Ancona (+27,2%), Macerata (+21,7%), Fermo (+33,1%), Pesaro Urbino (+15,4%). Ad Ascoli Piceno il valore dell'export è quadruplicato (+324,9%) anche perché influenzato dall'andamento dei prodotti farmaceutici (+503%).

Bcc Recanati e Colmurano, confermato il consiglio di amministrazione per il triennio 2023/25
L’Assemblea dei Soci della Bcc di Recanati e Colmurano, riunitasi in presenza sabato 6 maggio, ha approvato all'unanimità il bilancio di esercizio 2022 con un utile lordo record di 7,158 milioni di euro, oltre a riconfermare l’intero Consiglio di Amministrazione per il triennio 2023-2025. Nella seduta del 10 maggio il Cda ha riconfermato le cariche già ricoperte per il triennio precedente con Sandrino Bertini in qualità di presidente, Paolo Maggini e Gerardo Pizzirusso nei ruoli di vicepresidente oltre agli amministratori Mirella Ascani, Silvia Burini, Giacomo Camilletti, Alfredo Giampaoli, Emanuela Serenelli e Roberto Toninel. Compongono il collegio sindacale, il presidente Pasquale Morbidoni e i sindaci effettivi Luca Mira e Tatiana Seghetta. L'attenzione posta dal Cda della Banca, coniugata con l’impegno e la dedizione dei dipendenti, hanno permesso di affrontare le impegnative sfide quotidiane, apportando un contributo costante e significativo al successo dell’Istituto per il raggiungimento di obiettivi particolarmente sfidanti. Lo testimoniano i dati della raccolta (diretta e indiretta) che sfiora quota 835 milioni di euro, in crescita del 6,26%, e degli impieghi lordi che ammontano a circa 360 milioni di euro, con un +3,4% rispetto al 2021, con un Npl ratio pari a 3,78%, a cui corrisponde un Npl al netto degli accantonamenti di 0,98%. La Bcc di Recanati e Colmurano conferma l'impegno e la determinazione a sostegno dell’economia locale, al fianco di soci, famiglie, imprese ed istituzioni del proprio territorio.

"Alti standard di performance sociale e ambientale": Fratelli Guzzini entra nel mondo B-Corp
“Sono orgoglioso di annunciare che Fratelli Guzzini ha ottenuto la certificazione B Corp che verifica e assicura che un’azienda operi secondo gli alti standard di performance sociale e ambientale definiti dall'ente non profit B Lab. Mi sento di ringraziare Domenico, Sergio Grasso, CEO dell’azienda, e tutto il management perché hanno voluto fortemente raggiungere questo obiettivo ed oggi possiamo dire che tanti sforzi ci sono stati riconosciuti”. È quanto dichiara Massimiliano Guzzini neo-presidente dell’azienda marchigiana .“Le aziende B Corp si impegnano quotidianamente a lavorare in un’ottica di etica sociale e ambientale che mette al centro il benessere delle persone e dell’ambiente. Questo modo di fare impresa fa parte della nostra cultura e del nostro Dna da sempre". "Le aziende B Corp sono aziende for profit, ma la creazione di valore condiviso verso tutti gli stakeholder è parte integrante del loro modello di business. Sarà nostra responsabilità sostenerlo e dargli continuità nel tempo” . È infatti di pochi giorni fa l’annuncio ufficiale che Fratelli Guzzini ha raggiunto questo ambizioso traguardo che arriva dopo l’ottenimento nel 2022 dello status giuridico di Società Benefit cioè di società che ha incluso all’interno dell’oggetto sociale la creazione di valore per tutti gli stakeholder, ufficializzando così uno scopo che va oltre il solo profitto. “Il percorso che ha portato Fratelli Guzzini fino qui ha radici lontane. L’azienda è sempre stata una sostenitrice dell’etica e della creazione di cicli virtuosi che comprendessero tutte le fasi di vita dei propri prodotti dalla produzione allo smaltimento”, si legge in una nota della stessa azienda. “Quest’attitudine ha trovato corpo nel Programma Circle nato nel 2018: nuovi materiali plastici riciclati e riciclabili derivanti da rifiuti post-consumo, nuovi processi di trasformazione e ultima, ma non ultima, la leva del design hanno dato vita a prodotti che hanno aiutato a trasferire il messaggio di sostenibilità al grande pubblico unito a quello di bellezza e di funzionalità, un paradigma davvero nuovo per il mercato di riferimento”. “Nel 2020, poi, sono stati introdotti anche materiali bio-based, cioè derivanti da scarti organici, un’ulteriore prova della ricerca di nuove risorse “amiche dell’ambiente” e del know produttivo di una realtà con più di 110 anni di storia che nell’ambito della sostenibilità ha saputo innovare continuamente e ha saputo scegliere partner competenti e qualificati che la affiancassero in questo percorso”. “Essere B Corp è un punto di partenza più che un traguardo, l'inizio di un viaggio verso il miglioramento continuo” commenta Sergio Grasso “Sono circa 6000 nel mondo e poco più di 200 in Italia le aziende che hanno questa certificazione. Un privilegio ma anche una responsabilità che Fratelli Guzzini intende assumersi fino in fondo”. “Le B Corp, infatti, adottano un modello di business concreto, operativo e misurabile che, pur rimanendo orientato alla generazione di profitto, considera le persone e il pianeta protagonisti attivi dell’impresa e generatori di nuovi interessi e nuove visioni”. “Le B-Corp formano un movimento globale di aziende che crede nel business come forza positiva per le persone e il pianeta e che lavora per realizzare un paradigma economico più inclusivo, equo, rigenerativo. Le società che appartengono a questo movimento si impegnano a perseguire obiettivi di Bene Comune diventando così aziende “double purpose”.

Tod's, nel primo trimestre ricavi in crescita del 23,5%. Della Valle: "Ottimo andamento"
Nei primi tre mesi del 2023, il fatturato consolidato del gruppo Tod's ammonta a 270,5 milioni, in crescita del 23,2% rispetto al primo trimestre 2022. "Tuttti i marchi del gruppo - evidenzia la società - hanno iniziato l'anno con una solida crescita a doppia cifra dei ricavi". In particolare, "eccellenti i risultati di Tod's (+24,4%) e Roger Vivier (+30,9%). Importante il contributo della Cina, in cui entrambi i marchi sono presenti, ciascuno con la propria rete di punti vendita nei più importanti luxury mall"; +10,1% per Hogan, +30,6% per Fay. I dati di vendita del primo trimestre 2023, commenta il presidente e a.d Diego Della Valle, "confermano l'ottimo andamento del nostro gruppo: tutti i marchi hanno registrato una solida crescita a doppia cifra dei ricavi. Tutte le aree geografiche sono in crescita. Il gruppo ha registrato eccellenti risultati nel mercato italiano ed in quello europeo. Molto importante il contributo del mercato cinese". L'obiettivo principale, indica Della Valle, resta "quello di accrescere il valore patrimoniale del gruppo e dei singoli marchi". E aggiunge: "Considerando il buon trend delle vendite del mese di aprile e l'ottimo andamento degli ordini per le collezioni invernali, sono fiducioso sui risultati futuri del gruppo".

Fondazione Carima, rinnovato il Cda: Francesco Sabatucci eletto presidente
L’organo di indirizzo della Fondazione Carima ha designato, nel corso dell’ultima riunione, i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’ente, rappresentativi della provincia di Macerata nella sua dimensione sia territoriale che sociale, culturale ed economica. Si tratta di tre riconferme – l’architetto maceratese Giacomo Alimenti, il precedente segretario generale della Fondazione Carima Renzo Borroni di Macerata e l’imprenditore agricolo civitanovese Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi – e quattro nuovi ingressi – . La presidente dell’associazione Alzheimer Uniti Italia Onlus Maria Manuela Berardinelli di Macerata, la commercialista Laura Di Giovanni di Bolognola, l’avvocato Fabrizio Martufi di Civitanova Marche e il dirigente sanitario Paolo Moscioni di Potenza Picena. L’organo di Indirizzo ha contestualmente espresso il proprio ringraziamento al precedente Consiglio di amministrazione, e in particolare alla presidente Rosaria Del Balzo Ruiti, "per il grande impegno profuso nella ridefinizione dell’identità e nella riaffermazione del ruolo della Fondazione Carima". Il nuovo Consiglio di Amministrazione, espletando le formalità dell’insediamento, durante la prima seduta ha eletto alla presidenza Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi e alla vicepresidenza Giacomo Alimenti. Il neo presidente, nel ringraziare i colleghi consiglieri e i membri dell’organo di Indirizzo per la fiducia e la stima che gli sono state accordate, ha manifestato la volontà di dare seguito e continuità al virtuoso percorso intrapreso dall’ente negli ultimi anni.

Bcc Recanati e Colmurano, chiuso bilancio 2022 con un utile di oltre 7 milioni: "Risultato mai raggiunto"
Il dato consuntivo premia la BCC di Recanati e Colmurano che, dopo gli ottimi risultati registrati lo scorso anno, chiude il bilancio di esercizio 2022 con utile lordo di 7,158 milioni di euro, ”il miglior risultato conseguito dalla banca nei suoi 70 anni di attività, celebrati proprio nell’anno 2022”, fa sapere l’istituto di credito. I dati di una banca in ottima salute sono stati presentati durante l’Assemblea dei soci, quest’anno riunitasi finalmente in presenza sabato 6 maggio. Oltre all’approvazione del bilancio di esercizio 2022, c’è stata la riconferma del Consiglio di Amministrazione della banca, “segno evidente di una piena sintonia tra compagine sociale e governance, fondamentale per il consolidamento e la crescita dell’istituto”. “Un risultato straordinario che rappresenta un’importante garanzia per il territorio – si legge in una nota della banca - specie in un contesto di mercato complesso quale quello attuale, fortemente condizionato dal conflitto in Ucraina, dalla crisi energetica e dalla spinta inflazionistica”. “Fare utili per una banca di Credito Cooperativo significa infatti aumentare l’affidabilità e quindi la sicurezza dei risparmi della clientela, ma soprattutto aumentare il patrimonio e quindi le opportunità per sostenere e far crescere l’economia della comunità”. “In quest’ottica la BCC di Recanati e Colmurano ha rafforzato la propria vicinanza all’economia territoriale come documentano gli impieghi lordi alla clientela che ammontano a circa 360 milioni di euro (+3,41% rispetto al 2021), destinati prevalentemente alle piccole e medie imprese ed alle famiglie. Non è mancato inoltre il sostegno ai giovani, come testimonia il grande successo ottenuto dai prestiti universitari, con oltre 200 mila euro di finanziamenti concessi ai giovani studenti”. “All’aumento degli impieghi si è accompagnato un netto miglioramento della qualità del credito, con un NPL Ratio pari a 3,78% (6,11% nel 2021) e dei crediti “in bonis” che ammontano ad oltre 350 milioni di euro, segnando un +4% rispetto all’anno precedente. Si conferma la positiva politica di gestione dei crediti deteriorati, processo già avviato dalla banca negli scorsi anni, diminuiti di circa il 37,15% rispetto al 2021”. “Nel corso dell’ultimo anno la BCC di Recanati e Colmurano ha ulteriormente rafforzato la propria solidità patrimoniale con il Cet1 Ratio (indicatore della solidità di una banca secondo i parametri BCE) che segna una crescita del 18,95% rispetto all’esercizio precedente ed il Total Capital ratio che sale del 22,3% rispetto al 2021, indici di solidità ampiamente superiori rispetto ai limiti regolamentar”i. “Migliorano in modo significativo rispetto al 2021 anche il margine di interesse (+34,8%) ed il margine da servizi, (+3,3%) e, nonostante l’andamento instabile dei mercati, la raccolta totale diretta e indiretta, segna un +6,3% rispetto all’esercizio 2021, sfiorando quota 835 milioni di euro a conferma della grande fiducia della clientela nei riguardi dell’Istituto”. “Una performance eccellente in tutti gli obiettivi programmati per l’anno 2022, documentata anche dal riconoscimento speciale ottenuto dalla BCC di Recanati e Colmurano, che si è classificata al terzo posto, a livello nazionale (tra le Banche Medie del Gruppo BCC Iccrea) nella speciale classifica dell’Iccrea che valuta i volumi realizzati con il Gruppo”. “Il forte segnale di solidità e stabilità, la capacità di coniugare l’efficienza operativa con la centralità del cliente, anche in contesti difficili come l’attuale congiuntura economica, consente alla BCC di Recanati e Colmurano di guardare al futuro in maniera serena e proattiva, accettando le sfide della modernità e della digitalizzazione per offrire nuove opportunità, rispondere alle mutevoli necessità di soci e clienti, con l’obiettivo di creare sempre più valore nel territorio in un’ottica di socialità, mutualità, localismo e cooperazione”. “I traguardi di questo percorso virtuoso ed evolutivo intrapreso dalla BCC negli ultimi anni sono frutto della lungimiranza del Cda che d’intesa con la direzione e supportato dalla insostituibile professionalità dei dipendenti e dalla presenza costante della capogruppo Iccrea, ha prodotto un gioco di squadra a vantaggio della comunità e dei suoi attori”. “Un gruppo – conclude la nota- che condivide un obiettivo comune può raggiungere risultati inaspettati ma mai impossibili. È proprio nello spirito di appartenenza che si racchiude il segreto dei 70 anni di attività celebrati nel 2022 dalla BCC Recanati e Colmurano; anni di crescita durante i quali la banca è diventata un punto di riferimento nel territorio, come cooperativa al servizio dei soci e come azienda di credito al servizio di famiglie e imprese”.

Recanati, Fratelli Guzzini: cambio ai vertici dell'azienda
Oggi, si sono tenute le assemblee generali di Fratelli Guzzini e di Fimag, la holding della famiglia Guzzini, durante le quali sono state designate le nuove cariche che vedono Massimiliano Guzzini, nuovo presidente dell’azienda marchigiana e Domenico Guzzini nuovo presidente di Fimag. Un passaggio di testimone nel segno della continuità e di una rotazione di ruoli e di incarichi che ha da sempre caratterizzato la policy della famiglia Guzzini. Massimiliano Guzzini che ha guidato fino al 2021 la iGuzzini come vicepresidente e Chief Marketing Officier subentra a Domenico Guzzini figura emblematica della Fratelli Guzzini che per ben 36 anni ha fatto parte dell’azienda di famiglia e che ha fortemente contribuito a far diventare il brand un vero ambassador del Made in Italy anche grazie al suo forte legame con le firme più prestigiose del design nazionale ed internazionale. Domenico Guzzini è stato dapprima (2002-2008) il direttore Marketing di Fratelli Guzzini e poi il Presidente dal 2008 ad oggi. Il suo impegno professionale non gli ha impedito, però, di ricoprire cariche importanti a livello istituzionale: presidente dell’ADI Marche, presidente di Confindustria Macerata e presidente de Il Paesaggio dell’Eccellenza ma anche cariche all’interno del gruppo di famiglia. E’ stato, infatti, consigliere di amministrazione e vicepresidente della Fimag S.p.A. e presidente F.lli Guzzini USA Inc. “Questo switch era stato pianificato e condiviso con la holding di famiglia” - dichiara Domenico Guzzini-. “Ho guidato, insieme al mio team, ai manager e alle maestranze dell’azienda, la Fratelli Guzzini per molti anni. E a loro va il mio primo ringraziamento: la trasparenza nelle relazioni, la passione per il lavoro e le competenze che ognuno di loro ha messo a disposizione, ci hanno portato ad essere quello che siamo oggi. Lascio il timone a Massimiliano con la serenità di chi conosce le qualità del proprio successore”. Per Massimiliano Guzzini questo è un ritorno più che un debutto in quanto la sua prima esperienza professionale, dopo un periodo all’estero, l’aveva proprio avuta all’interno di Fratelli Guzzini nel ruolo di PM di prodotto e a lui si deve un’intensa attività di internazionalizzazione del brand in Germania e Stati Uniti, dove erano presenti le due filiali, e in Svizzera, UK ed Austria. Da questo primo incarico ad oggi, tanti gli incarichi che sono stati affidati a Massimiliano Guzzini, tra gli altri, quello di sviluppare e presiedere il mercato cinese per la iGuzzini dal 2005 al 2011 e tante le cariche ricoperte: dal 2016 al 2021 quella di Presidente di ASSIL, associazione che raggruppa le industrie di illuminotecnica italiane e a seguire, dal 2017 al 2021, è stato membro del board dell’European Lighting Industry Association a Bruxelles. “Ringrazio Domenico per l'importante contributo che ha dato in questi anni e ringrazio la famiglia per questo importante incarico e per la fiducia"- commenta Massimiliano Guzzini- . “Il mio primo pensiero va a tutti gli stakeholder della Fratelli Guzzini a cui rinnovo il mio impegno personale a mettere a disposizione l'esperienza maturata in questi anni cercando di contribuire al meglio, in stretta collaborazione con tutto il team, ad un ulteriore percorso di crescita utilizzando l'heritage del brand Guzzini e cogliendo le opportunità di mercato che si presenteranno". In un contesto lungo più di un secolo, a dare la spinta all’evoluzione, sono state e sono ancora le persone, una comunità di innovatori, che ha in comune la stessa innata passione per il futuro. Le persone qui hanno sviluppato e continuano a sviluppare un pensiero imprenditoriale, base della crescita di attività basate su conoscenze e ricerche, che agiscono nel mondo per potenziare la propria idea di futuro sostenibile. Le origini hanno proiettato l’azienda, con facilità, nell’epoca del networking e dell’innovazione tecnologica. Quel percorso continua con un lavoro che ha la pratica di un laboratorio che studia e sperimenta continuamente materiali, funzioni e strumenti del domani. E a capo di questa impresa è sempre stato un membro della famiglia Guzzini in un succedersi generazionale che non ha mai creato strappi o incongruenze nella gestione delle attività imprenditoriali. Quindi è possibile affermare, senza timore di smentita, che questo ulteriore passaggio riflette un percorso aziendale naturale che ha permesso a Fratelli Guzzini di diventare uno dei brand leader nel settore del kitchen e dell’arte in tavola riconosciuto in tutto il mondo.

Banco Marchigiano, Massimo Tombolini nuovo direttore generale
Massimo Tombolini è il nuovo direttore generale del Banco Marchigiano. 58 anni, residente nell’anconetano, a Monsano, e originario di Casette d’Ete, Tombolini viene dal Gruppo Bper dove, dal 2021, è stato responsabile commerciale dell’area Marche Nord e dove gestiva 24 filiali. Precedentemente è stato, dal 2017 al 2021, responsabile commerciale direzione territoriale Marche Nord in Ubi Banca e ancor prima vanta 27 anni di carriera in Banca Marche, dal 1990 al 2017, dove ha ricoperto ruoli apicali nel marketing, nella pianificazione commerciale e nel controllo di gestione. Nello specifico, negli ultimi 10 anni di attività bancaria Tombolini ha sviluppato competenze nella gestione e coordinamento commerciale di reti distributive principalmente nella Regione Marche con obiettivi economici, di gestione del rischio e di soddisfazione della clientela. Laurea in economia e commercio presso l’Università degli Studi di Ancona, Tombolini vanta una specializzazione in marketing bancario presso l’Università Cattolica del Sacro cuore di Milano. Il Presidente Sandro Palombini e il vice Presidente Marco Bindelli, a nome del CdA di viale Matteotti, rivolgono al nuovo DG del Banco Marchigiano gli auguri di "buon lavoro, certi che, ispirandosi ai principi della sana e prudente gestione che da sempre contraddistinguono il nostro Istituto di Credito, saprà centrare risultati positivi e di sviluppo e saprà sempre più rafforzare la relazione del nostro Istituto con il territorio".

Come scegliere la piattaforma semovente ideale per lavori all'aperto
Quando si parla di lavori all’aperto, che siano questi nel settore edile ma anche nella manutenzione del verde o di impianti, vanno considerate le numerose attività che devono essere svolte in quota. Al fine di effettuarle in massima sicurezza vengono impiegate le piattaforme aeree, i macchinari più diffusi per il sollevamento delle persone. Questa categoria di macchine include le piattaforme autocarrate, in grado di circolare su strada e le piattaforme semoventi. Queste ultime si distinguono poi in piattaforme articolate, cingolate e verticali. La caratteristica che accomuna le semoventi è la capacità di muoversi autonomamente, con l’operatore all’interno del cestello. Non potendo circolare su strada è necessario trasportare in cantiere o sul luogo di lavoro queste piattaforme su mezzi idonei. Ogni tipologia di piattaforma semovente presenta caratteristiche diverse ed è per questo importante disporre del modello più adeguato al lavoro che deve essere effettuato. Generalmente la formula più diffusa quando si parla di sollevamento è il noleggio. Infatti, le piattaforme aeree sono le macchine più noleggiate nel nostro paese tanto che rappresentano oltre il 70% dei mezzi che fanno parte delle flotte noleggio. Tra gli elementi più importanti da valutare nella scelta della piattaforma spiccano la massima altezza raggiungibile e l’alimentazione. Con il crescente aumento della sensibilità in termini di sostenibilità si sta facendo più frequente il ricorso al noleggio di una piattaforma semovente elettrica per lavori in altezza. Le piattaforme articolate sono macchine semoventi che presentano un carro mobile gommato sul quale è installato un braccio articolato. Le dimensioni del carro sono molto compatte e consentono all’operatore di manovrare la macchina con agilità evitando ostacoli a terra. Il braccio articolato consente di raggiungere anche i 30 metri di altezza e le numerose combinazioni permettono di operare in punti che le altre macchine non raggiungerebbero, evitando rami o cavi sospesi. Un’ampia libertà di movimento è garantita anche dalla piattaforma cingolata. Anch’essa è caratterizzata da un braccio articolato e dalla possibilità di raggiungere i 30 metri di altezza ma, a differenza della precedente, è dotata di un carro cingolato. Questo tipo di trazione consente alla piattaforma di muoversi anche su terreni non lineari e lievi pendenze, mentre le dimensioni compatte del carro permettono di attraversare spazi ristretti come porte e cancelli. Una volta messa in posizione gli stabilizzatori, elemento da cui deriva il nome ragno come la chiamano gli addetti ai lavori, garantiscono equilibrio e stabilità alla piattaforma durante il sollevamento. La piattaforma verticale è la terza tipologia di semovente, caratterizzata da una struttura totalmente diversa da quelle articolate e cingolate. Questa macchina è anche detta piattaforma a pantografo, o scissor, poiché il sistema di sollevamento è composto da una serie di segmenti metallici incrociati. Sul carro gommato è installata una cesta molto grande che garantisce all’operatore un ampio spazio di movimento durante il lavoro in quota. La scissor può sollevarsi solo verticalmente fino a 20 metri e non può quindi sbracciare come le altre tipologie di piattaforma semovente. I lavori all’aperto sono numerosi e molto diversi tra loro; per questo è importante scegliere la piattaforma più adatta al lavoro da svolgere e al contesto in cui si opera. Le piattaforme articolate sono molto noleggiate in ambito edile, per gli interventi di manutenzione agli edifici e alle facciate ma anche per l’installazione di impianti e infissi. Lo stesso si può dire delle piattaforme cingolate, che trovano nel giardinaggio e nella cura del verde un settore di impiego. La trazione cingolata consente infatti di operare anche su sterrati, vialetti o prati. Infine la piattaforma verticale è molto utilizzata per lavorazioni continuative da svolgere in quota come ad esempio la tinteggiatura o il rifacimento delle facciate, l’installazione di cappotti termici oppure la pulizia e manutenzione di vetrate o grondaie. Per ogni tipologia di piattaforma, esistono diversi modelli che variano per dimensioni, portata e massima altezza raggiungibile. Ciò che è importante ricordare quando si utilizzano le piattaforme aeree è che per manovrare questi macchinari è necessario essere abilitati. Gli operatori devono aver conseguito una specifica abilitazione, frequentando un corso teorico/pratico, alla conduzione in sicurezza. Quando si devono effettuare lavori in quota è sempre importante utilizzare la piattaforma semovente più adeguata. Ricorrere al noleggio assicura una vasta scelta di tipologie e di modelli di diverse dimensioni, oltre a poter contare sulla consulenza qualificata di un esperto. Il noleggiatore può infatti supportare il cliente nella scelta e nella gestione della macchina, affiancandolo durante tutto il periodo di noleggio.

Bcc Recanati e Colmurano, attivo il nuovo Atm evoluto al Corridomnia Shopping Park
È stato inaugurato nei giorni scorsi il nuovo Atm evoluto della Bcc di Recanati e Colmurano, attivato presso il centro commerciale Corridomnia Shopping Park in Via Enrico Mattei, 177. Un Atm strategico che permette a tutti i clienti e agli esercenti che animano il centro commerciale Corridomnia, non solo di prelevare contanti ma anche di effettuare versamenti, pagamenti e ricariche, utilizzando le carte di pagamento rilasciate dalla Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano. La prossimità della filiale di Piediripa, in via D. Bramante 103/7, permette inoltre una rapida assistenza da parte della Banca per rispondere alle esigenze dei consumatori. Una struttura innovativa con un look accattivante, fortemente voluto dalla Bcc di Recanati e Colmurano che dimostra, ancora una volta, di essere vicina alle esigenze delle famiglie e delle imprese. La prossimità alle comunità anche con la presenza fisica sul territorio e lo sviluppo continuo dei servizi offerti alla clientela, sono infatti la carta vincente e l’elemento distintivo del Credito Cooperativo che opera da sempre in maniera circolare e inclusiva.

Simonelli Group ha un nuovo Ceo: il Cda nomina Marco Feliziani
Dopo 14 anni di collaborazione con Simonelli Group, di cui gli ultimi 6 nel ruolo di Ceo, Fabio Ceccarani lascia l’azienda allo scadere del suo secondo mandato. Il Consiglio di amministrazione ha nominato Marco Feliziani come nuovo amministratore delegato a partire dal 18 aprile 2023. “Fabio Ceccarani è direttamente collegato alla storia di successo della nostra azienda. Negli ultimi 14 anni ha lasciato un’impronta decisiva, e gli sono estremamente grato per questo e per l’impegno profuso - dichiara Nando Ottavi, presidente di Simonelli Group - . Oggi si apre una nuova fase per Simonelli Group, che si sente ormai matura per affidare ad uno degli azionisti, Marco Feliziani, il ruolo di Ceo". Marco Feliziani, 46 anni, è entrato in azienda nel 2015 in veste di direttore della filiale americana del Gruppo. Nel corso degli anni ha assunto la carica di direttore commerciale e vicepresidente, cariche che ha ricoperto fino all’attuale nomina a Ceo. “Fabio Ceccarani ha rappresentato un supporto decisivo per l’azienda in questi anni. Sotto la sua guida Simonelli Group ha accelerato il processo di crescita e rinnovamento digitale, ha incrementato la cura del prodotto e rafforzato il suo impegno verso la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente. "Però - continua Feliziani - “credo che Fabio abbia in special modo contribuito alla evoluzione in senso manageriale dell’azienda ed alla diffusione di una cultura etica, responsabile, di cura e attenzione verso le persone”. “Voglio ringraziarlo personalmente per il sostegno che mi ha dato in questi anni di stretta collaborazione giornaliera, il che ha fatto sì che questo passaggio di consegne avvenisse nel modo più naturale e, di fatto, senza soluzione di continuità”. “Lascio un’azienda che ho visto crescere esponenzialmente negli ultimi anni”, dichiara Fabio Ceccarani, “non solo dal punto di vista economico-finanziario ma anche sotto il profilo delle competenze delle singole persone e della coesione tra le stesse". "Raramente mi è capitato di incontrare aziende in cui l’attenzione alle persone è così forte e dove, davvero, le storie dei singoli vengono tenute in grande considerazione. Ringrazio i soci per la fiducia ed il continuo supporto negli anni e tutta la squadra Simonelli, veri protagonisti di questi successi”. Quella che si apre per Simonelli Group è una fase nuova nel segno della continuità, del rinnovato impegno verso la crescita economica e di una sempre maggiore attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sociale.

Confcommercio Marche, Luca Giustozzi è il nuovo presidente di Federalberghi
L’imprenditore alberghiero del Maceratese, Luca Giustozzi, è il nuovo presidente di Federalberghi-Confcommercio Marche. L’elezione, all’unanimità, è avvenuta mercoledì nel corso dell’assemblea che si è tenuta nella sede direzionale Confcommercio Marche centrali in via Sandro Totti ad Ancona ed è stata presieduta dal direttore generale Confcommercio Marche e segretario generale Federalberghi Marche professor Massimiliano Polacco. Il segretario generale Federalberghi Marche ha voluto sottolineare l’importanza del rinnovo del Consiglio e della nuova presidenza che rilanciano l’azione della rappresentanza: “È stata un’assemblea molto proficua – ha detto Polacco – che ha portato all’elezione di Giustozzi un passaggio significativo nell’ottica dello sviluppo e del rilancio di Federalberghi-Confcommercio Marche”. “Il turismo è ormai un settore fondamentale per l’economia della nostra regione e può essere un punto di riferimento per la ripartenza del territorio”. Il nuovo presidente sarà subito impegnato in un appuntamento di grande rilevanza come gli stati generali del turismo che si svolgeranno lunedì prossimo 17 aprile, a partire dalle 9 e 30, a Loreto nel locale Palacongressi in via San Francesco d’Assisi. Nel corso dell’iniziativa Giustozzi avrà modo di confrontarsi, tra gli altri illustri invitati, con il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che ha il turismo tra le deleghe a suo carico. Il nuovo presidente Federalberghi-Confcommercio Marche ha voluto enfatizzare, nel corso del suo intervento dopo l’elezione, la portata di un evento come gli Stati Generali del Turismo “un momento chiave” le sue parole “per definire le linee di sviluppo future di un settore in forte espansione con un occhio particolarmente attento a lavoro ed innovazione”. Già pronti i temi più caldi su cui lavorare in sinergia con l’ente regionale a partire dalla necessità di una promozione del territorio sempre più aggressiva attraverso la quale puntare ai mercati turistici più appetibili, soprattutto per quanto riguarda le destinazioni estere, la ricerca di canali per arrivare a fondi strutturali europei per la riqualificazione delle imprese ricettive e ovviamente e un calendario di eventi per favorire l’afflusso turistico in periodi fuori stagione.

Apiro, il fatturato di Panatta vola nel 2022: l'azienda pronta a 11 nuove assunzioni
Il fitness “made in Italy” firmato Panatta fa nuovamente centro: arriva a 36,7 milioni il fatturato consolidato del 2022 e vola a +24,5% rispetto al 2021. Inoltre, nel primo trimestre del 2023 l’azienda ha registrato un incremento di ordini acquisiti pari al 100% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Panatta, lo ricordiamo, ha un unico sito produttivo ad Apiro ed esporta in oltre 85 paesi. "Siamo molto orgogliosi di essere l’Atelier del fitness Made in Italy – dice Angela Tosti Panatta, presidente di Panatta srl – perché siamo riusciti a creare nella nostra azienda un centro di eccellenza per ricerca e sviluppo, grazie anche al personale che vi opera ogni giorno". L’azienda ha consolidando il posizionamento nei mercati europei principali (Italia, Francia, Germania, Spagna, UK) e registrato una crescita senza precedenti sia in America che nel Medio Oriente. Le basi di questo successo sono la continua innovazione e creatività di prodotto, il Taylor-made con l’Atelier Panatta che permette al cliente di avere attrezzature uniche e una rete commerciale professionale a copertura di tutti i territori. Nel 2020/2021, in piena pandemia, l’azienda aveva lanciato oltre 90 prodotti, nel 2022 oltre 40. Nel 2023 sono già 20 i macchinari di nuova progettazione tra cui una nuova linea cardio fitness top di gamma e super tecnologica, RossoPuro. Tutte le novità verranno presentate a Fibo 2023, evento internazionale più importante del settore del fitness. Panatta è riconosciuto a livello mondiale come uno specialista di settore che crea e produce macchinari per il vero allenamento fisico con una biomeccanica unica e senza paragoni. Oggi i prodotti a portafoglio sono più di 500. La crescita ha ovviamente anche interessato l’organico aziendale. Nel 2022 e primo trimestre 2023 l’azienda ha assunto ben 23 nuove risorse, portando il totale delle persone assunte a 164. L'attenzione al personale che compone il team Panatta fa parte di una filosofia aziendale che da sempre sostiene le risorse umane e lo fa con agevolazioni che incidono praticamente nella vita di tutti i giorni dei dipendenti. Innanzitutto, Panatta mette a disposizione da moltissimi anni abitazioni ammobiliate ed in comodato d’uso gratuito per quei lavoratori che abitano lontano e avrebbero difficoltà con i mezzi di trasporto. Attualmente sono numerosi gli appartamenti dati in comodato e molti altri appartamenti sono in fase di ultimazione. Il livello di retribuzione è sopra la media del settore con un integrativo importante. Da evidenziare che da ottobre 2021, come ulteriore riconoscimento per il lavoro svolto, le ore di straordinario svolte il sabato vengono pagate il doppio rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale del lavoro. Altre iniziative a supporto: una mensilità netta riconosciuta a tutti i dipendenti che festeggiano 30 anni di attività, in occasione dei 70 anni del fondatore dell’azienda è stato riconosciuto a tutti i dipendenti un bonus netto di 100 euro. L'azienda inoltre eroga un prestito ai dipendenti senza interessi. Si tratta di 3.000 euro a lavoratore, restituibili con detrazione in busta paga in 20 rate mensili senza interesse. L’attenzione alla qualità del lavoro è evidente anche da come l’azienda è stata progettata: aria condizionata nei reparti, ambienti produttivi con riscaldamento a terra su 6000 metri quadrati, 1 bagno ogni 4-6 persone. All'interno dell'azienda trova posto anche una palestra che è a disposizione gratuitamente di tutti i dipendenti. È entrata ufficialmente in funzione la mensa, dove i dipendenti potranno fare un pranzo completo a soli 3 euro, realizzata con un investimento di 300.000 euro. Un importante contributo viene erogato all’asilo nido di Apiro. Tutti i dipendenti con figli fino a 3 anni beneficiano dell’asilo nido in forma gratuita. Inoltre, per ogni nuova nascita l’azienda riconosce al dipendente un premio di 1.000 euro. Un’ennesima ricaduta positiva per le attività commerciali del territorio è costituita dall'erogazione di un bonus welfare, sotto forma di carta prepagata per fare la spesa al supermercato di Apiro. Bonus che ammonta ad oltre 30.000 euro totali. Questa cifra rimane così investita ad Apiro, anziché essere spesa in altri esercizi fuori dal comune. Un altro dei punti fermi di Panatta è il profondo legame con il territorio che si manifesta anche con gli investimenti nel Parco Acquatico Eldorado. Tutti i dipendenti hanno la possibilità di acquistare l’abbonamento al Parco Eldorado a condizioni molto vantaggiose. L’azienda in questo momento sta selezionando una decina di figure professionali da inserire in organico. "Stiamo cercando – conclude Angela Tosti Panatta – 11 nuove figure per rafforzare la nostra capacità produttiva: 2 saldatori manuali, 2 tornitori, 2 conduttori robot, 4 addetti al montaggio, 1 operatore generico. In generale possiamo vedere che sempre più dipendenti danno importanza al welfare aziendale nella ricerca dell’occupazione. Il lavoro, del resto, è un momento centrale della vita di tutti noi e la nostra azienda lo promuove nella sua globalità facendo attenzione a tutte le esigenze".