Fermo
L'auto resta in bilico sulla cunetta: la conducente liberata dai vigili del fuoco
Un'auto è finita in bilico su una cunetta con una persona ancora all'interno. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio, intorno alle 15:15, in località Capodarco, nel comune di Fermo. La squadra dei vigili del fuoco del locale Comando, giunta prontamente sul posto, ha messo in sicurezza il veicolo per scongiurare il rischio di ribaltamento e ha proceduto a liberare la conducente, che fortunatamente non ha riportato ferite. Conclusa l’operazione di soccorso, i soccorritori hanno riportato il mezzo sulla sede stradale, ripristinando la normale viabilità nella zona. Resta da chiarire la dinamica che ha portato la vettura nella posizione pericolosa.
Serie D, un rosso per parte ma nessun gol: termina 0-0 il derby Civitanovese-Fermana
Il derby tra Civitanovese e Fermana termina a reti bianche. Davanti ad una bellissima cornice di pubblico accorsa al Polisportivo i rossoblu si rammaricano per non essere riusciti a sfruttare il quarto d’ora centrale della ripresa in cui, in superiorità numerica, avevano creato le occasioni migliori per sbloccare l’incontro. Si era detto in settimana che sarebbe stato un episodio a poter indirizzare da una parte o dall’altra l’ago della bilancia e, quando al 12’ del secondo tempo l’arbitro aveva sventolato il cartellino rosso a Marucci, il vento sembrava decidersi a soffiare in favore dei padroni di casa. Purtroppo però le occasioni capitate a Visciano, Buonavoglia e Padovani non avevano fortuna e l’espulsione al 26’ st di Bevilacqua per doppio giallo ristabiliva l’equilibrio con il match che si chiudeva senza vincitori né vinti. La Civitanovese incamera un punto importante in chiave salvezza che muove la classifica e che la proietta con buone sensazioni al derby di domenica prossima a Recanati. (Foto di Enio Torresi)
Si tuffa in mare di notte e non riesce a tornare a riva: salvata assessore e milite
Si tuffa in mare ma non riesce a tornare a riva: è accaduto a Porto San Giorgio nel cuore della notte. Una ragazza, in difficoltà, è stata salvata grazie all’intervento tempestivo dell’assessore comunale Giampiero Marcattili e del 22enne Kevin Rocco, milite fuori servizio della Croce Azzurra sangiorgese. Era circa l'una di ieri notte quando una ragazza, per motivi ancora sconosciuti, si è gettata in mare. Poi, non riuscendo a tornare a riva, ha iniziato a chiedere aiuto. Per sua fortuna sul lungomare centro c'era, in corso, l'evento dj set con Marco Bocci, con tante presenze. Tra di loro, anche l'assessore al commercio sangiorgese, Giampiero Marcattili, e il 22enne Kevin Rocco, milite fuori servizio della pubblica assistenza cittadina. I due, sentite le urla insieme ad altri due giovani, non hanno esitato ad entrare in acqua. Una volta raggiunta la ragazza, l'hanno soccorsa e accompagnata sulla battigia. Lì, nel frattempo erano arrivati i soccorritori proprio della croce azzurra e la polizia locale. "Ho sentito le grida e sono entrato in acqua" le parole dell'assessore Marcattili. "E' stato istinto - racconta Rocco ad Ansa - siamo preparati al soccorso. Urlava 'help'. Rischiava l'ipotermia. Ma per fortuna è andata bene". La ragazza, di origini statunitensi, ospite di alcuni familiari nel Fermano, è stata presa in cura dal 118 e non è in condizioni critiche. Sul lungomare Gramsci sono accorsi anche il sindaco Valerio Vesprini e i carabinieri, poi intervenuti, da lì a breve, anche per una colluttazione tra ragazzi. E in Comune c'è già chi propone di premiare Kevin Rocco.
Civitanova-Fermana, parla il grande ex Paolucci: "Partita speciale, so di poter guardare tutti negli occhi"
"Non è sicuramente una partita uguale alle altre, ma è anche giusto che sia così. La vivrò con emozione e adrenalina, ma dando giusto peso alle cose. Parliamo pur sempre di calcio. Torno in quello stadio a testa alta e con la consapevolezza di poter guardare tutti negli occhi". Così Michele Paolucci parla alla vigilia del derby tra Civitanovese e Fermana che andrà in scena al Polisportivo domenica 8 dicembre alle ore 15:00, ai fini della quindicesima giornata del girone F di Serie D. Una sfida dai mille significati, ancor di più per l'attuale direttore sportivo canarino che sino allo scorso anno - sul prato verde - è stato un simbolo rossoblù trascinando i compagni da leader e da capitano ad una doppia promozione. Ora la sua vita è cambiata, ed il calcio lo vede da dietro la scrivania. E lontano da Civitanova. Nel corso dell'intervista, Paolucci ha confermato il completamento dell'operazione Samuele Barchi, terzino sinistro che andrà ad arricchire la rosa della Fermana, in un ruolo rimasto scoperto: "Viene da un anno e mezzo di Serie D con il Termoli - ha spiegato -. Abbiamo incontrato il ragazzo domenica e ci ha fatto un'ottima impressione. È giovane, ma motivato. In quel ruolo avevamo una carenza dovuta all'infortunio di Casucci". Michele, arrivate a questa sfida in un buon momento dopo tre risultati utili consecutivi. Qualche settimana fa avevi messo i giocatori di fronte alle proprie responsabilità, sono arrivate le risposte che ti attendevi? "Da alcuni componenti della rosa sì, ma sappiamo che c'è ancora necessità di aggiustare questa squadra. Una conseguenza logica dopo aver fatto il mercato estivo in soli dieci giorni con un budget inferiore a quello di tantissime altre squadre. Penso, in ogni caso, che i 14 punti che abbiamo conquistato sul campo non rispecchino il valore della Fermana. Eccetto un paio di occasioni, ci siamo sempre giocati la partita alla pari con tutti, creando tantissimo. Sul campo si sono spesso ripetuti gli stessi errori. Non è un caso, bensì è un sintomo di problemi che dovremo andare a risolvere con il mercato di riparazione, secondo quelle che sono le nostre possibilità. Dovremo operare in maniera mirata, stando anche attenti alle finanze ma con l'obiettivo di rinforzarci. Ci saranno a breve altre novità". In merito alla partita di domenica, si tratta di un derby dall'importanza capitale. È un vero e proprio scontro salvezza, quanto sono pesanti i punti in palio? "In classifica noi e la Civitanovese abbiamo gli stessi punti, sebbene arrivati con percorsi diversi. Domenica sarà una partita fondamentale, ci sarà tantissima pressione. Sono orgoglioso di poterne far parte, è il bello di questo lavoro". Ti senti di esprimere un giudizio sull'approccio alla categoria della tua ex squadra? "Non mi compete, ma posso dire di aver lasciato a Civitanova tanti amici. Stanno affrontando un campionato tosto, la classifica è molto corta. In questo momento della stagione è tutto relativo". Come sta andando la tua nuova avventura da direttore sportivo? Cosa cambia rispetto a quella da calciatore? "Le differenze sono abissali perché quando fai il calciatore vai al campo 2-3 ore, poi finito, e torni a casa. Per fare bene questo mestiere devi essere una persona credibile. Un dirigente deve sempre avere i nervi saldi. Non ci può essere spazio per l'ego, bisogna essere concilianti e magari saper far finta di non vedere o sentire certe cose. Qui a Fermo ho instaurato rapporti personali, oltre che professionali, che mi danno ancora più senso di responsabilità. Sono convinto che raggiungeremo l'obiettivo finale". Il campo ti manca? "Se ti dicessi di no direi una bugia, però, mi piace anche la scrivania. Ogni tanto quando i ragazzi si allenano mi porto dietro la palla e le faccio qualche carezza" (ride, ndr). Un'ultima cosa, tornando alla tua esperienza con la Civitanovese. Secondo te poteva finire diversamente? "L'unica cosa che posso dire è che me ne sono andato con la consapevolezza di aver sempre e solo detto la verità. In questo momento il passato non mi importa, sono molto concentrato e molto orgoglioso del presente e della possibilità che mi è stata data. Sto lavorando ogni giorno per fare del mio meglio e per far sì che a fine anno si raggiunga l'obiettivo, a livello di squadra, societario e anche personale. Credo che sia l'unica cosa che conta, poi il resto sono tutte chiacchiere. E le chiacchiere se le porta via al vento".
Giovane in stato di alterazione ferisce tre agenti della polizia locale: arrestato
Un episodio di violenza si è verificato nella città di Fano sabato 25 novembre, quando un 24enne, in evidente stato di alterazione, ha aggredito tre agenti della polizia locale nella zona del Pincio, durante un intervento di ordine pubblico. Il giovane, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato dopo aver reagito con violenza alle richieste degli agenti, che erano intervenuti per sedare una violenta lite e comportamenti incivili in strada. L'intervento della polizia locale è stato richiesto per sedare una situazione di conflitto, ma quando gli agenti hanno cercato di identificare il giovane, questi si è rifiutato di fornire le proprie generalità, minacciando gli operatori. Nonostante i tentativi di riportare la calma, il 24enne ha opposto resistenza, degenerando ulteriormente la situazione. Dopo l’arrivo di altre pattuglie, il giovane è stato portato al comando della polizia locale, ma durante il trasferimento ha aggredito fisicamente tre agenti, causandone il ferimento. Il giorno successivo, durante l'udienza di convalida, sono state imposte al giovane misure cautelari: obbligo di firma tre volte a settimana, una sanzione per ubriachezza in luogo pubblico e un ordine di allontanamento di 48 ore dalla zona del Pincio. Il 24enne, già noto alle forze dell'ordine, dovrà ora affrontare le conseguenze legali del suo comportamento violento. Il sindaco di Fano, Luca Serfilippi, ha espresso una dura condanna contro l’accaduto, definendo l’aggressione un "inaccettabile attacco al lavoro quotidiano dei nostri agenti di polizia locale". Serfilippi ha sottolineato l'importanza di tutelare i lavoratori che garantiscono la sicurezza della città: "Comportamenti del genere non possono essere tollerati e devono essere sanzionati con fermezza", ha dichiarato. A seguito di questo grave episodio, l’amministrazione comunale ha annunciato un significativo investimento di 300mila euro per migliorare la dotazione della polizia locale. Le nuove attrezzature, tra cui body-cam e distanziometri, saranno utilizzate per rafforzare la sicurezza degli agenti e migliorare il controllo sul territorio, sia nel centro storico che nelle zone periferiche della città. "Vogliamo che i nostri agenti siano più sicuri", ha aggiunto Serfilippi, "e con queste misure intendiamo fare in modo che eventi come quello accaduto non si ripetano. Siamo vicini agli agenti coinvolti e auguriamo loro una pronta guarigione".
Scontro tra un'auto e il rimorchio di un trattore: due feriti a Torrette (FOTO)
Scontro tra un'auto e il rimorchio di un trattore: due feriti trasportati all'ospedale Torrette di Ancona. È il bilancio di un incidente avvenuto questa mattina, poco prima delle 10:30, lungo la strada provinciale 72, in contrada San Biagio, a Monte San Pietrangeli. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli operatori dei vigili del fuoco che hanno provveduto ad estrarre i due occupanti della vettura dall'abitacolo per consegnarli alle cure del personale del 118. Entrambi sono stati condotti - uno in eliambulanza e l'altro in ambulanza - al trauma center del nosocomio regionale. Ai rilievi del sinistro procedono i carabinieri. La strada è rimasta chiusa al traffico sino al completamento delle operazioni di messa in sicurezza dell'intera zona incidentale.
Nuovo ospedale Macerata, c'è il via libera dell'Anac: "Un salto di qualità per la sanità marchigiana"
Disco verde dell’Anac - Autorità Nazionale Anticorruzione - alla Regione Marche per la conclusione della procedura di gara europea per l’aggiudicazione definitiva dei servizi di progettazione del nuovo polo ospedaliero del Comune di Macerata al costituendo Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP) guidato dalla mandataria Mnr Progetti S.r.l. Si tratta di un passaggio fondamentale per l'aggiudicazione definitiva dei lavori a cui seguirà successivamente la stipula del contratto. Il termine contrattuale per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, comprensivo del servizio di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, è previsto in 120 (centoventi) giorni dalla stipula del contratto. "Il via libera dell'Anac sull'aggiudicazione definitiva della progettazione della nuova struttura ospedaliera di Macerata rappresenta un ulteriore e importante passo avanti nel percorso che abbiamo avviato - dichiara il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. La città di Macerata, il suo comprensorio e l'intera provincia necessitano di una struttura moderna e all'avanguardia, stiamo lavorando passo dopo passo per raggiungere questo obiettivo insieme alla messa a terra della Riforma sanitaria che con gli atti aziendali entrerà nella fase di attuazione". "Con il nuovo nosocomio, che sorgerà in località La Pieve, si concretizza un progetto strategico per la sanità marchigiana e per il territorio maceratese - evidenzia il vice presidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini - Realizziamo una struttura moderna e tecnologicamente all'avanguardia, un presidio sanitario di primo livello con specializzazioni di secondo livello, che consentirà di compiere un salto di qualità nell’assistenza sanitaria sempre più avanzata, efficiente e rispondente alle esigenze dei cittadini. Un risultato frutto dell'impegno della Regione in direzione del miglioramento delle cure e del potenziamento della rete sanitaria”. “Il progetto del nuovo ospedale di Macerata – sottolinea l’assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici Francesco Baldelli, che ha la delega all’Edilizia Sanitaria e Ospedaliera – prevede la realizzazione di una struttura con 379 posti letto, già pronta, in caso di emergenza, a salire a quota 434. Grande flessibilità, da un lato, e dall’altro lato, grande attenzione all’utilizzo di tecniche architettoniche innovative, ispirate ai principi della cosiddetta ‘Architettura del benessere’. Spazi ideati per migliorare la qualità del lavoro dei medici e degli operatori sanitari, e per creare un ambiente accogliente per pazienti e loro familiari. Insieme al collega Saltamartini, rinnoviamo la rete ospedaliera delle Marche, imprimendo un cambio di passo decisivo alla sanità delle Marche, creando una rete diffusa sul territorio, vicina ai cittadini, senza distinzioni tra costa ed entroterra, grandi e piccoli centri”. L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha riscontrato positivamente la documentazione per l’aggiudicazione definitiva dopo la consueta interlocuzione con la stazione appaltante della Regione Marche, in ottemperanza al protocollo di vigilanza collaborativa stipulato a luglio 2023 proprio tra l’Autorità presieduta dall’Avvocato Busia e l’ente regionale guidato dal presidente Francesco Acquaroli. Il protocollo era stato sottoscritto per la gestione delle gare per la realizzazione degli ospedali di Pesaro, Macerata e San Benedetto del Tronto. L’Autorità, dopo aver esaminato la documentazione e aver ricevuto i necessari chiarimenti dal responsabile della fase di affidamento, ha infatti favorevolmente preso atto dell’aggiudicazione definitiva. La stessa procedura prevede, come opzione per l’affidamento, anche la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per un valore massimo stimato dell’appalto di poco meno di 16 milioni di euro. Tutta la progettazione sarà effettuata seguendo il metodo Building Information Modeling (BIM), con ampio uso di tecnologie all’avanguardia per la realizzazione e il monitoraggio anche dei futuri lavori di realizzazione dell’opera.
"Il ghiaccio nascosto sotto la neve aumenta i rischi in montagna": l'appello del Soccorso Alpino
Attenzione ai pericoli in montagna: ghiaccio nascosto sotto la neve. Con l’arrivo dell'inverno, molte località montane sono ricoperte da un manto nevoso che, a causa delle basse temperature, si trasforma rapidamente in uno strato di ghiaccio invisibile. Questo fenomeno, che può sembrare inoffensivo, nasconde pericoli significativi, aumentando il rischio di incidenti, come quelli registrati lo scorso inverno sull'Appennino. Il Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche invita tutti gli escursionisti a prestare particolare attenzione. I sentieri che sembrano facili possono diventare pericolosi in presenza di ghiaccio, anche su tratti ben conosciuti. È fondamentale dotarsi di attrezzatura invernale adeguata, come scarponi con suola antiscivolo, ramponi e piccozza, necessari per camminare in sicurezza su terreni ghiacciati. L’esperienza nell’uso di questi strumenti è essenziale per evitare incidenti. Inoltre, si consiglia di non sottovalutare i rischi e, in caso di dubbio, di rinunciare a proseguire l’escursione. Il Soccorso Alpino raccomanda di prepararsi adeguatamente, informarsi sulle condizioni meteo e scegliere percorsi adatti al proprio livello di esperienza. La sicurezza in montagna passa attraverso la prudenza e la consapevolezza dei pericoli.
Succhi di frutta: benefici e rischi per la salute, come regolarsi
I succhi di frutta sono tra le bevande più consumate, specialmente dai bambini, grazie al loro sapore gradevole e alla praticità di poterli portare facilmente nello zainetto per la merenda a scuola. Per molti, genitori e non, rappresentano un’alternativa salutare alle bevande dolci e gassate, oltre che un modo per arricchire la dieta quotidiana di grandi e piccoli con liquidi e frutta. Tuttavia, bere un succo di frutta, anche se di qualità, non equivale a consumare un frutto intero. La frutta fresca è ricca di vitamine, minerali, fibre e fitocomposti, un insieme di sostanze con effetti protettivi per la nostra salute. Al contrario, i succhi di frutta hanno una composizione molto diversa: sono più ricchi di zuccheri e poveri di fibre e altri micronutrienti. Un consumo eccessivo di succhi può infatti aumentare il rischio di obesità, malattie correlate e problemi ai denti. Ma qual è il consumo corretto? Esistono succhi migliori di altri? Il problema non è l’alimento, ma il consumo sbilanciato. I succhi di frutta non sono dannosi di per sé, ma è importante consumarli con moderazione. È preferibile scegliere prodotti senza zuccheri aggiunti e inserirli in una dieta varia ed equilibrata. È fondamentale ricordare che bere un succo non equivale a mangiare il frutto corrispondente, come spiegato in precedenza. Inoltre, è essenziale monitorare l’apporto giornaliero complessivo di zuccheri, educando soprattutto i più piccoli al gusto e alla consistenza della frutta intera, piuttosto che abituarli esclusivamente a succhi, spremute o bevande confezionate, spesso addolcite ulteriormente. Infatti, molti succhi di frutta in commercio contengono zuccheri aggiunti. Anche le diciture come “senza zuccheri aggiunti” o “contiene solo zuccheri della frutta” possono essere fuorvianti: un succo 100% frutta, pur senza edulcoranti, contiene comunque il fruttosio naturalmente presente nella frutta. In alcuni casi, per rendere il sapore più dolce, viene aggiunto succo d’uva, che, pur essendo frutta, aumenta ulteriormente la concentrazione di zuccheri semplici nella bevanda. Come regolarsi quindi? Bere succhi di frutta dovrebbe rimanere un’abitudine occasionale. Se graditi, possono essere consumati in quantità moderate, ma non sistematicamente e, soprattutto, mai come sostituti della frutta fresca o dell’acqua. E per i bambini? I pediatri di tutto il mondo raccomandano un consumo limitato di succhi di frutta per i bambini in età scolare, mentre è consigliato evitarli del tutto durante lo svezzamento.
Forte vento, albero si abbatte sulla carreggiata e colpisce un'auto in transito
Fermo, intervento dei vigili del fuoco per albero caduto sulla SP239. Questa mattina, alle ore 05:00, i vigili del fuoco di Fermo sono intervenuti sulla strada provinciale SP239, in via Domenico Collina, per rimuovere un albero caduto sulla carreggiata a causa del forte vento. Il grosso albero ha ostruito completamente la strada, creando disagi alla circolazione e coinvolgendo un’autovettura in transito. Fortunatamente, il conducente del veicolo coinvolto è rimasto illeso, mentre l’auto ha riporato solo lievi danni. La squadra dei vigili del fuoco è prontamente intervenuta per rimuovere l'arbusto e mettere in sicurezza il veicolo. Le operazioni di sgombero hanno comportato la temporanea interruzione della circolazione stradale, durata solo il tempo necessario per il ripristino della viabilità. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno collaborato con i vigili del fuoco per garantire la sicurezza dell'area. Grazie al tempestivo intervento, la situazione è stata prontamente risolta senza ulteriori complicazioni.
Terribile schianto tra auto e camion: muore giovane mamma civitanovese
Un tragico incidente stradale è avvenuto lungo la strada provinciale Valdete. L'impatto, avvenuto intorno alle 9 in località contrada Camera, ha coinvolto un'auto e un camion, causando la morte della 33enne Eleonora Dolci che si trovava al volante della vettura. La giovane donna, residente a Montecosaro, era originaria di Civitanova Marche, lascia il marito e due figli piccoli. Secondo le prime ricostruzioni, lo scontro è stato violentissimo. Nonostante i tempestivi interventi dei soccorritori, la donna non ha avuto scampo e sarebbe morta sul colpo, come confermato dai medici del 118 che hanno tentato invano di rianimarla. La carrozzeria dell'auto presenta evidenti segni dell'impatto, soprattutto sul lato del conducente, testimoniando la violenza della collisione. A bordo dell'auto viaggiava anche una giovane ragazza, che, sebbene gravemente scossa, è stata stabilizzata e successivamente elitrasportata all'ospedale Torrette di Ancona per accertamenti. Le sue condizioni non sembrano essere critiche, ma la situazione rimane monitorata. Anche il camionista, rimasto coinvolto nell'incidente, ha ricevuto assistenza medica sul posto. Le sue condizioni sembrano non destare particolari preoccupazioni, ma è stato comunque trasportato per un controllo. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti rapidamente i sanitari della Croce Azzurra di Porto San Giorgio, i vigili del fuoco, e la polizia locale di Fermo, che ha richiesto il supporto della polizia di Stato per la gestione della viabilità e per le indagini sul sinistro. La strada provinciale Valdete è stata temporaneamente chiusa al traffico per consentire i soccorsi e il rilievo del sinistro. Le cause dell'incidente sono ancora in fase di accertamento, ma la polizia locale sta proseguendo con le indagini per chiarire la dinamica dello scontro.
Birrifici aperti nelle Marche con concerti e degustazioni ad hoc: ecco gli aderenti all'iniziativa 2024
Un fine settimana dedicato alla celebrazione dell’eccellenza birraria nelle Marche. Torna per il secondo anno consecutivo l’appuntamento con “BAM - Birrifici Aperti Marche”. Da venerdì 6 a domenica 8 dicembre, in tutta la regione, i birrifici aprono le loro porte al pubblico per offrire un’esperienza unica di degustazione, cultura e tradizione, pronti ad accogliere appassionati, curiosi e buongustai. Questa mattina è stato presentato in Regione alla presenza dell’assessore allo Sviluppo economico e Agricoltura, Andrea Maria Antonini, e del consigliere regionale Giacomo Rossi. Un evento molto atteso, all’insegna delle migliori birre agricole e artigianali, del territorio e delle sue storie. Organizzato grazie all’iniziativa dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Marche, in collaborazione con La Catasta e le associazioni locali e i produttori, Bam è una manifestazione pensata per valorizzare le eccellenze locali che rendono unico il patrimonio brassicolo marchigiano che, da anni, ottiene ottimi riscontri in tutto il Paese, promuovendo allo stesso tempo un consumo moderato e consapevole del prodotto. “Bam si conferma una manifestazione di successo – ha detto Antonini - vista la grande partecipazione dello scorso anno. L'occasione è anche quella di far conoscere la nostra regione attraverso un prodotto che può anche raccontare il nostro territorio. In più, la birra artigianale, che attinge per la sua produzione a ingredienti locali, acquisisce una valenza fortemente identitaria, andando così incontro alle politiche regionali di valorizzazione dei nostri prodotti più autentici”. “Questa manifestazione – ha proseguito Antonini - è una grande occasione per far conoscere ciò che il nostro territorio produce sia dal punto di vista agricolo che imprenditoriale. Un’imprenditorialità che si contraddistingue per la sua vivacità come del resto appare la birra: un prodotto fresco e giovane. Attorno ai birrifici si muove una realtà fatta di giovani capaci; imprenditori che hanno voglia di fare e far conoscere il loro prodotto associandolo anche a elementi culturali, come si potrà scoprire nei tre giorni di Bam”. Dalle colline dell’entroterra alla costa adriatica, l’iniziativa punta dunque a promuovere un turismo esperienziale, sostenibile e di qualità, capace di far riscoprire le Marche in chiave autentica e innovativa. I 25 birrifici agricoli e artigianali aderenti, oltre a collaborare con festival e sagre, contribuendo quindi attivamente alla promozione del territorio, con Bam si legano a un filo invisibile che unisce, dal mare alla montagna, competenze e storia. In questo senso Bam può essere il pretesto anche per visitare le bellezze naturali e culturali della regione. Con Bam ogni visita a un birrificio è un viaggio tra sapori, tradizioni e innovazione. Durante il primo weekend di dicembre nelle provincie di Ancona, Pesaro Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, l’organizzazione di Bam coordinerà i birrifici locali attraverso visite guidate, degustazioni esclusive, momenti didattici e laboratori a tema, in cui gli artigiani racconteranno i segreti e le storie delle loro creazioni. Ogni birrificio proporrà un percorso sensoriale unico, in cui gli ospiti potranno apprezzare l’autenticità e l’originalità delle materie prime marchigiane, dai cereali coltivati localmente fino alle tecniche tradizionali. Ogni azienda organizzerà eventi ad hoc come concerti, degustazioni di birre trappiste con canti gregoriani, cene, dj set, laboratori di storia dei malti, master class di barbecue, e tantissimo altro consultabile comodamente sulla cartina online Google Maps (BAM 2024), oppure nei rispettivi siti, pagine facebook e Instagram dei birrifici partecipanti. La formula è la medesima della scorsa edizione: con 2 euro si ottiene un bicchiere, un sottobicchiere e un portabicchiere; al prezzo di 5 euro ogni azienda offre 3 degustazioni dei loro prodotti oltre a permettere di conoscere da vicino i processi produttivi e le peculiarità delle birre agricole e artigianali. Ecco la lista dei birrifici aderenti all'iniziativa Provincia di Pesaro e Urbino: Collesi (Apecchio), Birrificio Del Catria (Cantiano), Oltremondo Birrificio Contadino (Colli al Metauro), La Cotta (Mercatale di Sassocorvaro) Provincia di Ancona: Godog (Jesi), Jack Rabbit - Brewpub Indipendente (Jesi), Birrificio dei Castelli (Arcevia), MOLESTO (Cupramontana), Ibeerfabriano (Fabriano), Birra Millecento (Fabriano), Beerik (Belvedere Ostrense), Birrificio Il Gobbo (Camerano) Provincia di Macerata: Microbirrificio Resina (Potenza Picena), Birrificio Laurus - BrewPub Agricolo (Recanati), Birrificio MalaRipe (Pollenza), Birrificio Sothis (Morrovalle), Birra MC - 77 (Serrapetrona), Birrificio Il Mastio (Colmurano) Provincia di Fermo: Styles Birrificio Artigianale (Monte Urano), Birraformante Microbirrificio (Sant'Elpidio a Mare), Jester Birrificio Agricolo (Petritoli) Provincia di Ascoli Piceno: Ottozampe (San Benedetto del Tronto), Birrificio Babylon (Ascoli Piceno), Prima Pietra (Ascoli Piceno), Carnival (Offida)
Obesità e stigma, perché colpevolizzare non aiuta a perdere peso
Quando si parla di obesità, l’attenzione è spesso rivolta all’impatto che l’eccesso di peso può avere sulla salute fisica della persona. Tuttavia, uno degli aspetti più debilitanti del vivere con l’obesità è lo stigma associato a questa malattia cronica e a chi ne è affetto. Per stigma verso l’obesità si intende un giudizio negativo costante, pervasivo e ampiamente tollerato nei confronti di chi soffre di questa patologia. Questo atteggiamento non solo rende la vita di queste persone più difficile, ma ha anche effetti negativi, diretti e indiretti, sulla loro salute. Infatti, le persone con obesità sono spesso bersaglio di stereotipi negativi che le descrivono come golose, pigre, prive di forza di volontà e incuranti della propria salute; in altre parole, vengono considerate colpevoli della loro condizione. Lo stigma si manifesta in diversi modi: commenti (spesso rivolti all’aspetto fisico o alle abitudini alimentari), atteggiamenti di evitamento o marginalizzazione, e vere e proprie forme di discriminazione nelle aree più importanti della vita, come scuola, lavoro, cure sanitarie e relazioni interpersonali. Questo si traduce in penalizzazioni salariali, mancate assunzioni, valutazioni accademiche inferiori e cure mediche sommarie o frettolose. Le evidenze mostrano che i medici dedicano meno tempo ed educazione sanitaria ai pazienti con obesità rispetto a quelli normopeso. Inoltre, i pazienti che subiscono discriminazioni in ambito sanitario traggono meno beneficio dai trattamenti e hanno maggiori probabilità di evitare cure future. Ma da dove nasce questa ostilità? Spesso deriva da una visione semplicistica e poco realistica dell’obesità e delle sue cause, ridotte alla combinazione di iperalimentazione e sedentarietà. Questa visione porta a considerare l’individuo goloso e pigro, responsabile del proprio male, e suggerisce che la soluzione sia altrettanto semplice: mangiare meno e muoversi di più. Chi non riesce a farlo viene quindi percepito come poco determinato, incapace o dedito agli stravizi. Questi stereotipi, poi, sono amplificati dai mezzi di comunicazione, che mostrano spesso immagini di persone intente a mangiare eccessivamente, in atteggiamenti passivi, o mettono in evidenza corpi non conformi agli standard sociali. Ma colpevolizzare chi è in sovrappeso aiuta davvero a farlo dimagrire? Se così fosse, probabilmente oggi la popolazione mondiale sarebbe in peso forma. Al contrario, numerosi studi dimostrano che lo stigma e il giudizio negativo aumentano il consumo calorico e l’evitamento di comportamenti salutari, per paura di essere ulteriormente incolpati e stigmatizzati. Quali sono quindi le strategie efficaci? È necessario considerare l’obesità non solo come un problema medico, ma anche come una questione di diritti umani, riconoscendo che ogni individuo, indipendentemente dal proprio peso, merita dignità, rispetto e accesso a cure sanitarie di qualità. Inoltre, è importante promuovere la salute senza legarla esclusivamente alla perdita di peso, concentrandosi invece su comportamenti modificabili e ricordando che la perdita di peso non è, di per sé, un comportamento.
Uso improprio di medicinali: 80.000 euro di sanzioni per tre apicoltori
Un'importante operazione di controllo e prevenzione sull'uso illecito di sostanze farmacologicamente attive negli apiari della provincia di Ascoli Piceno e Fermo ha portato alla scoperta di pratiche illegali da parte di tre apicoltori. L'operazione, denominata Apifarm, è stata condotta dal nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale dei carabinieri forestali di Ascoli, con la collaborazione dei nuclei di Amandola, Comunanza, Castignano, San Benedetto del Tronto e Fermo, e delle unità operative complesse di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche delle Aziende sanitarie territoriali (Ast) di Ascoli Piceno e Fermo. Il controllo è partito da un'attività investigativa dei carabinieri forestali, che ha portato all'individuazione di quattro apiari, appartenenti a tre apicoltori, in cui erano in atto pratiche illecite. Gli apicoltori utilizzavano strisce di legno impregnate con un cocktail di sostanze chimiche vietate, da posizionare all'interno degli alveari come trattamento per combattere l'acaro Varroa destructor, una malattia parassitaria delle api. Questi trattamenti, pur non avendo influito sulla qualità igienico-sanitaria del miele (essendo stati effettuati in periodi lontani dalla smielatura), sono stati ritenuti una violazione delle norme sul corretto utilizzo dei medicinali veterinari. Secondo quanto dichiarato dal Servizio veterinario dell’Ast di Ascoli, queste pratiche "fai da te" possono compromettere seriamente la salute delle api, con ripercussioni sul loro benessere, sulla biodiversità e sugli ecosistemi rurali. Nonostante non abbiano avuto effetti diretti sulla qualità del prodotto finale, l’utilizzo di sostanze non autorizzate rischia di danneggiare a lungo termine la salute degli alveari e la qualità dell’ambiente circostante. A seguito delle verifiche, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale superiore a 80 mila euro nei confronti dei tre apicoltori coinvolti. L'intervento ha messo in evidenza l'importanza della collaborazione tra le autorità competenti locali e le forze di polizia per tutelare non solo la sicurezza agroalimentare e il benessere degli animali, ma anche la salute degli ecosistemi e dei consumatori.
Il vento piega un albero, auto in corsa colpita da grosso ramo: choc per la giovane conducente
Un grosso ramo si stacca da un albero piegato dalla forza del vento e colpisce un'auto in transito. Il fatto è avvenuto, intorno alle 9:30 di oggi, lungo la strada provinciale 37, a Montegiorgio. Sotto choc la giovane conducente della vettura. Il ramo è finito sopra ad una Opel Meriva che passava in quel momento lungo il tratto. Lanciato l'allarme sono intervenuti sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco del comando di Fermo. La ragazza è stata liberata dall'abitacolo per essere poi affidata alle cure del personale sanitario del 118. Miracolosamente non ha riportato gravi conseguenze fisiche. Ai rilievi procedono gli agenti della polizia locale. Si tratta di una delle conseguenze dell'ondata di maltempo che ha colpito con forza la regione Marche nelle ultime ore (leggi qui).