Sanità

Regione Marche e sindacati: intesa da 8,5 milioni per potenziare la Medicina generale

Regione Marche e sindacati: intesa da 8,5 milioni per potenziare la Medicina generale

È stata sottoscritta l’intesa tra la Regione Marche e le organizzazioni sindacali della medicina generale per la definizione dell’utilizzo dei fondi contrattuali residui, nell’ambito del percorso di transizione verso il nuovo modello organizzativo basato sulle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT). A disposizione ci sono 8,5 milioni di euro derivanti da residui contrattuali, che saranno prioritariamente destinati a incentivare i Medici di Medicina Generale che, negli anni 2023 e 2024, hanno aderito agli istituti di rete e gruppo. Ulteriori risorse saranno finalizzate al sostegno dell’assunzione di collaboratori di studio e infermieri. Prorogato inoltre fino al 31 gennaio 2026 l’incentivo economico previsto per l’impegno proattivo dei medici nella campagna vaccinale. “Questo accordo rappresenta un ulteriore passo concreto nel lavoro che abbiamo messo a terra in questi anni per la ricostruzione di una sanità territoriale più vicina ai cittadini,” ha dichiarato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. Oggi, grazie all’attivazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali, al potenziamento dei Punti Salute e delle Farmacie dei Servizi, al finanziamento delle borse di studio per i medici di medicina generale e a una riforma complessiva del sistema, stiamo restituendo centralità ai territori e alle comunità locali. Il nostro obiettivo è riequilibrare l’offerta sanitaria garantendo servizi a tutti i cittadini”. “Un risultato importante – ha dichiarato l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – che premia il lavoro tra istituzioni e rappresentanze sindacali e che rafforza il ruolo strategico della medicina generale all’interno della riforma sanitaria marchigiana. Questo accordo rappresenta un passo concreto nella direzione della valorizzazione della medicina territoriale, con l’obiettivo di offrire ai cittadini un’assistenza più capillare, efficiente e centrata sui bisogni reali della popolazione”. Le AFT, costituite da gruppi di 3 a 10 medici di base operanti in sede unica o in rete, rappresentano uno dei pilastri del nuovo assetto organizzativo, in particolare nelle aree interne e disagiate, garantendo una presa in carico integrata dei bisogni sanitari e socio-sanitari. L’accordo prevede inoltre la possibilità per le Aziende Sanitarie Territoriali (AST) di attivare progetti per migliorare l’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico, la copertura vaccinale, e l’adesione agli screening oncologici e alle campagne di prevenzione. Questa intesa costituisce un tassello fondamentale nel percorso del nuovo Accordo Integrativo Regionale (AIR) in fase di definizione, e permette alla Regione di sostenere ulteriori progetti di rafforzamento dei servizi di prossimità, da attuare attraverso successivi accordi. L’obiettivo complessivo è rafforzare la sanità del territorio, per ridurre gli accessi impropri nei Pronto Soccorso, abbattere le liste di attesa e colmare il vuoto determinato da una errata programmazione del passato nella formazione dei medici di base. 

07/05/2025 11:08
“La sanità è in salute?”: confronto cittadino a Montecosaro

“La sanità è in salute?”: confronto cittadino a Montecosaro

Giovedì 8 maggio, alle ore 21, presso il Centro sociale “G. Cavalieri” di Montecosaro Scalo, si terrà l’incontro pubblico dal titolo “La sanità è in salute!”, un momento di informazione e confronto aperto alla cittadinanza sui temi legati alla sanità pubblica. L’iniziativa, promossa dallo Spi Cgil con il patrocinio del Comune di Montecosaro, nasce dalla volontà di accendere i riflettori su questioni di grande attualità e impatto sociale, come le lunghe liste d’attesa, la carenza di medici, le difficoltà nell’accesso ai servizi e il futuro della medicina territoriale. A intervenire saranno Reano Malaisi, del Laboratorio delle Idee ed ex sindaco di Montecosaro, Maria Teresa Carloni dello Spi Cgil di Macerata, e il medico di base Tommaso Claudio Corvatta, che porteranno il loro contributo da diverse prospettive: politica, sindacale e sanitaria. L’appuntamento si propone come un’occasione per ascoltare esperienze, raccogliere spunti, porre domande e avviare un dialogo costruttivo tra istituzioni, operatori sanitari e cittadini. Un invito alla partecipazione attiva, in un momento in cui il sistema sanitario pubblico si trova ad affrontare sfide sempre più complesse.

06/05/2025 18:30
"Screening glicemico per i minori al pronto soccorso": nelle Marche scatta l'obbligo, è la prima regione in Italia

"Screening glicemico per i minori al pronto soccorso": nelle Marche scatta l'obbligo, è la prima regione in Italia

La Regione Marche è la prima in Italia ad aver introdotto lo screening glicemico obbligatorio per tutti i minori di età compresa tra 0 e 17 anni che accedono ai pronto soccorso del territorio, indipendentemente dal motivo del ricovero. L’iniziativa è stata approvata dalla Giunta Regionale su proposta del vicepresidente e assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini. Grazie a un semplice stick glicemico effettuato al triage, sarà possibile individuare tempestivamente casi sospetti di Chetoacidosi Diabetica (DKA), una delle complicanze più gravi del diabete di tipo 1 in età pediatrica. La DKA è causata quasi sempre da un ritardo nella diagnosi e può portare a gravi danni neurologici permanenti o, nei casi più gravi, alla morte. Studi recenti confermano che i bambini con DKA non diagnosticata subiscono alterazioni nello sviluppo cerebrale e una riduzione delle capacità cognitive, con un rischio più elevato di complicanze metaboliche nel lungo periodo. "La Regione Marche è la prima in Italia ad adottare in modo sistematico questa misura preventiva, che rappresenta un modello virtuoso auspicato da tutte le principali società scientifiche e dalle associazioni dei pazienti - ha detto il vicepresidente Saltamartini -. Tra il 2004 e il 2019 in Italia sono stati registrati numerosi casi di morte e danni neurologici irreversibili, molti dei quali attribuiti a ritardi nella diagnosi o a una gestione clinica inadeguata". Lo screening prevede un prelievo capillare rapido e indolore al momento del triage, con un costo stimato di appena 0,10 euro a test. Nel 2022, gli accessi pediatrici ai Pronto Soccorso delle Marche sono stati oltre 73.000, con una spesa complessiva annua stimata inferiore agli 8.000 euro. L’intervento è stato pienamente condiviso con il Comitato Diabetologico Regionale e con il Coordinamento degli Enti del Sistema Sanitario Regionale. La nuova procedura sarà obbligatoria a partire dal trentesimo giorno successivo all’adozione della delibera, nei primi giorni di giugno, e rappresenterà uno standard operativo regionale. L’iniziativa si inserisce in un più ampio piano di prevenzione che vede il Centro Regionale di Diabetologia Pediatrica impegnato nella diagnosi, nel trattamento e nella gestione del diabete infantile, offrendo anche formazione continua al personale sanitario e supporto costante alle famiglie. Fondamentale, inoltre, sarà la diffusione della conoscenza dei sintomi del diabete per favorire diagnosi precoci e ridurre drasticamente il rischio di DKA. "La Regione Marche pone la salute dei bambini al centro della propria azione trasformando un intervento semplice in uno strumento fondamentale di prevenzione e sicurezza" conclude Saltamartini.

06/05/2025 11:10
Diagnosi e cura delle malattie reumatiche: gli orizzonti. Intervista con il prof. Walter Grassi

Diagnosi e cura delle malattie reumatiche: gli orizzonti. Intervista con il prof. Walter Grassi

La reumatologia è una delle specialità più complesse della scienza medica, tante sono le patologie riconducibili in più comparti fisiologici del nostro corpo. Alcune patologie sono alquanto frequenti, qualcuna rara, parecchie hanno un percorso già molto definito e sicuro di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, altre ancora oggetto di una profonda ricerca per raggiungerlo.  Ne parliamo con il Prof. Walter Grassi, già direttore della Clinica Reumatologica dell’Università Politecnica delle Marche con sede nell’Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi. Il Prof. Grassi clinico, ricercatore, docente universitario rispettato ed autorevole nella comunità scientifica nazionale ed internazionale ha messo a disposizione la sua cultura e la sua esperienza del centro medico “Associati Fisiomed” nella nuova sede del gruppo a Sforzacosta di Macerata. Con a disposizione la migliore tecnologia diagnostica e gli ambulatori riabilitativi di ultimo aggiornamento il Prof. Grassi effettua il suo lavoro di consulto ambulatoriale, ma non solo, è anche consulente per le strategie organizzative, referente per l’aggiornamento degli operatori sanitari interni e del territorio, infine partecipa alla comunicazione medico-scientifica sicura ed autorevole per i cittadini che vogliono approfittare dei nuovi progetti di "Associati Fisiomed" che non sono solo attenti alla diagnosi e cura ma anche alla prevenzione. La sanità privata del futuro che ambisce e lavora per un ruolo attivo di valenza sociale nella protezione della salute della comunità. Prof. Grassi cosa sono esattamente le malattie reumatiche? "La definizione non è facile in quanto con il termine 'reumatico' si definisce in modo molto generico una moltitudine di patologie molto diverse per sintomatologia e gravità. Formicolii, tumefazione dolorosa di un tendine o di una articolazione, cefalea, lesioni cutanee, stanchezza estrema, difficoltà respiratorie, problemi intestinali, occhio secco, dolore lombare, problemi cardiaci, perdita della vista, gravi problemi renali sono solo alcune delle manifestazioni che possono caratterizzare le diverse malattie reumatiche. Anche decorso e gravità sono molto variabili. Si va da condizioni di dolore meccanico intermittente a malattie croniche progressive che causano danni irreversibili non solo a livello muscolo-scheletrico ma anche cardiovascolare, renale e polmonare, con drammatica compromissione non solo della qualità ma anche della aspettativa di vita".  Perché non dovremmo sottovalutare le malattie reumatiche? "Le malattie reumatiche non dovrebbero essere sottovalutate perché possono determinare una progressiva e irreversibile compromissione della integrità anatomica dei tessuti colpiti dai processi infiammatori o degenerativi, che sono alla base di queste malattie. Purtroppo nella cultura popolare l’aggettivo “reumatico” non suscita una reazione spontanea di ansia/allarme comparabile con quella di termini quali “oncologico”, “neurologico” o “cardiovascolare”. Il dolore “reumatico” viene considerato erroneamente come una sorta di inevitabile processo legato alla senescenza. Purtroppo questa comune tendenza a considerare le malattie reumatiche come i “dolori della nonna” è alla base di pericolosi ritardi diagnostici, con potenziali gravissime ripercussioni sullo stato di salute. Uno strano mal di schiena, manifestazione di esordio della spondilite anchilosante, può essere banalizzato per molti anni fino a quando ci si accorge che la malattia ha bloccato irreversibilmente i movimenti di flessione e estensione della colonna vertebrale, determinando così uno stato di grave invalidità, che avrebbe potuto essere efficacemente prevenuto se il sintomo iniziale non fosse stato sottovalutato". Quali sono le sfide più difficili nella diagnosi delle malattie reumatiche? "La sfida principale per ogni medico per il reumatologo in particolare, è quella della diagnosi precoce. 'Nell’Arte della Guerra', celeberrima opera di Sun Tzu (VI-V secolo a.C.) viene sottolineato che 'La rapidità è l’essenza della guerra'. Questo antico motto riportato nel più antico testo esistente di arte militare ha un valore fondamentale in Medicina. Il modo più efficace per combattere un nemico è individuarlo precocemente e conoscerne la pericolosità e le intenzioni. Si tratta di una sfida non facile, dal momento che le manifestazioni iniziali delle malattie reumatiche più gravi possono essere alquanto insidiose e possono sfuggire all’attenzione, specie in presenza di una concomitante polipatologia, di un panorama di sintomi molto variegato o in soggetti che assumono farmaci capaci di interferire con le manifestazioni cliniche della malattia reumatica dominante. Il laboratorio e la diagnostica per immagini sono un più che valido aiuto nello sciogliere le riserve di ordine diagnostico-differenziale, anche se paradossalmente, in uno scenario di diagnostica ipertecnologica, viene sempre più valorizzato il ruolo della cosiddetta 'Medicina Narrativa' che non è altro che il risultato del dialogo medico-paziente volto a definire le caratteristiche dei sintomi in termini di intensità e decorso. Si può guarire da una malattia reumatica? "Come in guerra o nello sport, a volte si vince, a volte si perde e spesso si pareggia. Fra le malattie reumatiche nelle quali possiamo aspirare a una piena vittoria figurano la gotta e la polimialgia reumatica. Si tratta di malattie caratterizzate da una devastante intensità di sofferenza. Il dolore di un attacco acuto di gotta è tra i più intensi che un essere umano possa sopportare, mentre una polimialgia reumatica in fase di conclamata espressività clinica porta chi ne è colpito a una condizione di devastante disperazione, con impossibilità a muoversi e a compiere le normali attività della vita quotidiana. Se prontamente riconosciute e adeguatamente trattate queste due malattie guariscono rapidamente e completamente! Grazie ai progressi della terapia farmacologica anche le temute artriti croniche (artrite reumatoide, artrite psoriasica, spondilite anchilosante) possono essere efficacemente contrastate e bloccate, rallentando o evitando le gravi deformità articolari che si manifestavano inesorabilmente nel recente passato. Fra le condizioni più difficili da trattare figurano alcune malattie autoimmuni come la sclerosi sistemica, le vasculiti e il lupus eritematoso sistemico e, non ultima, la fibromialgia, che determina una drammatica compromissione della qualità della vita e nei confronti della quale non disponiamo ancora di un trattamento sistematicamente efficace". Quali sono i suoi obiettivi per l’immediato futuro? "Partecipare con sempre maggiore impegno ad una buona divulgazione medico-scientifica per la prevenzione, un servizio ad Associati Fisiomed molto ben organizzato con supporto anche ad iniziative di comunicazione di alto livello.  La fibromialgia, patologia sempre più frequente alla mia attenzione, merita un particolare impegno ed uno stimolo per studi sempre più efficaci con ricerca di soluzioni che possano essere utili per riconquistare una buona qualità della vita". 

04/05/2025 11:00
Manovre pediatriche e rianimazione, corso gratuito a Cessapalombo

Manovre pediatriche e rianimazione, corso gratuito a Cessapalombo

 L’importanza di intervenire in tempo in caso di emergenza. Una consapevolezza che la Pro loco di Cessapalombo ha ben chiara e per la quale ha organizzato un corso gratuito di manovre pediatriche e BLS (Basic Life Support): lezioni di primo soccorso per apprendere le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e altre procedure per sostenere le funzioni vitali di una persona in emergenza, soprattutto in caso di arresto cardiaco.  «La sicurezza non è mai troppa, soprattutto quando si tratta dei più piccoli - dice il presidente della Pro loco, Matteo Vergari -. Per questo motivo, la nostra associazione, in collaborazione con il comitato della Croce Rossa Italiana di Tolentino, ha deciso di organizzare un corso informativo gratuito sulle manovre pediatriche e il BLS».  L'appuntamento è per domani (sabato 3 maggio) alle ore 16, al palazzetto dello sport di Cessapalombo. Durante l'incontro, aperto a tutta la cittadinanza, i volontari della Croce Rossa illustreranno e dimostreranno le principali manovre salvavita da adottare in caso di soffocamento o arresto cardiaco, con particolare attenzione ai bambini, ma anche agli adulti.  L’iniziativa rientra nel più ampio progetto “Sicuri Insieme”, promosso dalla Pro loco, che ha come obiettivo quello di diffondere la cultura della prevenzione e del primo soccorso. Nell’ambito di questo progetto, la Pro loco di Cessapalombo ha anche donato due defibrillatori con teche riscaldate al Comune, che sono già stati installati nelle frazioni di Villa di Montalto e Monastero. Un gesto concreto per rendere il territorio ancora più sicuro e pronto ad affrontare le emergenze.  L’importanza di conoscere queste tecniche è dimostrata anche da storie vere, come quella di un bambino di 10 anni che ha salvato la nonna grazie alle manovre apprese a scuola: un esempio che mostra quanto sia fondamentale la formazione, anche in giovane età. Il corso è completamente gratuito e aperto a tutti, senza necessità di prenotazione. È un’opportunità preziosa per imparare tecniche salvavita fondamentali, rivolto a genitori, nonni, insegnanti, educatori, babysitter e a chiunque voglia essere utile in caso di emergenza.      

02/05/2025 13:05
Test del diabete all'Abbadia di Fiastra con il Camper del Rotary

Test del diabete all'Abbadia di Fiastra con il Camper del Rotary

Il Rotary Macerata rinnova il suo impegno a favore della prevenzione sanitaria, promuovendo una giornata dedicata allo screening diabetologico gratuito. L’appuntamento è per domenica 4 maggio, dalle ore 9.00 alle 18.00, nella splendida cornice dell’Abbadia di Fiastra. L’iniziativa, organizzata con la collaborazione della Croce Rossa Italiana - Comitato di Macerata, vedrà la presenza del dottor Brandoni, direttore dell’U.O. di Diabetologia della AST di Macerata che coordinerà le attività sanitarie della giornata.  Per l’occasione sarà disponibile il Camper Rotary, un’unità mobile appositamente attrezzata per attività di prevenzione, messo a disposizione dal Distretto 2090 del Rotary International. La struttura mobile consentirà di offrire uno screening efficiente e riservato, rivolto a tutta la cittadinanza, con l’obiettivo di sensibilizzare sulla prevenzione del diabete e favorire la diagnosi precoce. Ci sarà anche un’ambulanza della Croce Rossa Italiana.  L’iniziativa si inserisce nelle attività di servizio del Rotary a sostegno della salute pubblica, rafforzando la sinergia con le realtà sanitarie del territorio e offrendo un contributo concreto al benessere della comunità.

02/05/2025 12:16
"Al passo con l’ostetrica": camminata all'Abbadia di Fiastra per la salute delle donne

"Al passo con l’ostetrica": camminata all'Abbadia di Fiastra per la salute delle donne

"Al passo con l’ostetrica" è il titolo dell’iniziativa organizzata dall'Ast di Macerata, con il patrocinio del comune di Macerata e dell'ordine regionale della professione di Ostetrica, per lunedì 5 maggio in occasione della Giornata internazionale delle ostetriche, dove si svolgerà una passeggiata insieme alle sanitarie del reparto di ginecologia dell'ospedale maceratese presso l’Abbadia di Fiastra, con ritrovo alle ore 15 di fronte al Parco della Vita. "La finalità dell’evento è quella di focalizzare l’attenzione sul ruolo chiave di questa professionista sanitaria nella tutela e promozione della salute della donna, nell’intero suo ciclo vitale", spiega Fabia Pioli, ideatrice dell’iniziativa e coordinatrice ostetrica del Reparto di Ginecologia e Ostetricia di Macerata, diretto dal dottor Mauro Pelagalli.  "Vorrei sottolineare come l’ostetrica cammina a fianco delle donne durante tutto l’arco dell’esistenza, a partire dalla nascita passando per l’età adolescenziale con l’educazione sanitaria e sessuale, arrivando alla maternità e allattamento, per poi concludere con la senilità, senza dimenticare l’aspetto rilevante della prevenzione delle malattie oncologiche della sfera genitale femminile - aggiunge Pioli -. Vorrei ringraziare la presidente del comitato regionale della Croce Rossa, Rosaria Del Balzo Ruiti, che per questa occasione ci ha messo a disposizione gratuitamente un’ambulanza". L’evento è suddiviso in tre fasi, con un primo momento simbolico previsto per le ore 10, nel giardino antistante l’ingresso dell’ospedale di Macerata, dove avrà luogo la piantumazione di un melograno, simbolo di prosperità, longevità e buona salute. Con l’occasione sarà apposta una targa per ringraziare la generosità della famiglia Angeletti, che ha contribuito economicamente all’organizzazione di questa iniziativa, come segno di riconoscenza verso le ostetriche di Macerata per l’assistenza data in occasione di due gravidanze.  Il secondo momento della giornata prevede la partenza, alle ore 15, dall’Abbadia di Fiastra per una camminata dolce, intervallata da step intermedi, dove alle partecipanti sarà spiegato il lavoro dell’ostetrica con lezioni dimostrative pratiche che riguardano le varie fasi della gravidanza e del parto, dell’allattamento fino alla senilità senza trascurare il post intervento chirurgico. Non mancheranno momenti di promozione di corretti stili di vita e alimentazione, mentre uno spazio sarà dedicato all’iniziativa "Nati per leggere", grazie alla collaborazione della dottoressa Lucia Tubaldi e della coordinatrice Anastasia Vita. Il pomeriggio si concluderà con una ginnastica dolce e un piccolo ristoro a base di succhi di frutta biologici, miele e marmellate. "Ringrazio la dottoressa Fabia Pioli per aver voluto condividere con i cittadini la Giornata internazionale delle ostetriche per diffondere l’importanza di questa figura sanitaria come valore sociale per la collettività, oltre a garantire e promuovere la salute delle donne", afferma il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini. "Le ostetriche e gli ostetrici hanno un ruolo molto prezioso nel sistema sanitario regionale, in quanto accompagnano e affiancano le donne nei momenti più importanti e delicati della loro vita: la gravidanza, il parto e il post-parto - le parole del vicepresidente della Giunta e assessore alla sanità, Filippo Saltamartini -. Desidero rivolgere un sentito ringraziamento a questi professionisti che con passione, dedizione e umanità si prendono cura della salute dei neonati e delle donne, occupandosi anche di prevenzione e promozione della salute, portando la loro competenza negli ospedali, nei distretti, nei consultori e a domicilio".  "Come Regione continuiamo a lavorare per valorizzare questi professionisti, investendo in formazione e cercando di garantire idonee condizioni di lavoro affinchè possano espletare la loro attività nel migliore dei modi", conclude Saltamartini. 

01/05/2025 10:30
Nasce ad Ancona "La città dei diritti dei più piccoli"

Nasce ad Ancona "La città dei diritti dei più piccoli"

Secondo l’ultimo Rapporto del Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 2024, nelle Marche, persistono alcuni elementi da attenzionare. La percentuale di persone di minore età in povertà relativa è del 21,2%. I minori in situazione di sovraffollamento abitativo rappresentano il 40,4%. Se consideriamo i minorenni vittime di abusi, i reati per maltrattamento contro familiari e conviventi segnalati sono 464 (erano 375), che corrisponde all’1,84% del totale nazionale. Infine, dal punto di vista educativo, è significativo che, nella regione Marche, ben il 66,7% delle classi della scuola primaria (statale) non abbia il tempo pieno, registrando un divario, in negativo, della media riscontrabile nel resto della penisola (59,3%).  Anche dalla considerazione di questi elementi di criticità il capoluogo dorico ospiterà una vera e propria casa dei diritti dei più piccoli. È a questo scopo che nasce il Centro semiresidenziale socio-educativo “Sogni Appesi” che si propone di accogliere in forma diurna bambini e giovani che vivono temporanee situazioni di disagio in un ambiente che ripropone, per organizzazione e qualità della relazione, il calore e l’affetto di una famiglia. L'originale struttura, fortemente voluta dall’Associazione MetaCometa, attiva dal 1998 a livello nazionale nel sostegno e nell’accoglienza di minori mediante l’affido familiare e nei percorsi educativi basati sulla tradizione pedagogica salesiana, sarà inaugurata venerdì 9 maggio alle ore 18:00 ad Ancona in di Via del Fornetto 109. "L’abbiamo immaginato e realizzato come un servizio diurno, uno spazio in cui i giovani possano costruire un futuro solido, dando loro punti di riferimento, affetto e opportunità di crescita, sostenendo la loro famiglia di origine e favorendo l’integrazione con il territorio - ha affermato Martina Osimani, referente della comunità semiresidenziale -. Ogni stanza del centro ha un nome che prende ispirazione dalla montagna: come un alpinista che si prepara duramente per raggiungere la cima, così il giovane ancora adolescente s'allena alla scalata della vita, a tratti difficile ma anche ricca di soddisfazioni quando si hanno gli strumenti giusti per affrontare il tortuoso sentiero", ha ribadito la Osimani. "Ogni desiderio, ogni sogno del ragazzo - prosegue Martina Osimani - è anche nostro; perciò, offriamo tutta la vicinanza di cui siamo capaci, assieme all’esperienza di adulti e professionisti, affinché questi giovani non siano lasciati da soli ad affrontare il cammino di crescita, e soprattutto perché non permettano alle intemperie incontrate di distruggere le cose belle costruite o da costruire nel tempo". L’evento inaugurale - aperto alle autorità istituzionali, politiche, religiose - mira anche ad evidenziare la possibilità che il capoluogo dorico diventi un’autentica capitale regionale contro il disagio di giovani e bimbi.

30/04/2025 19:15
Giornata mondiale dell'asma: visite e spirometrie gratuite per i bambini all’ospedale di Civitanova

Giornata mondiale dell'asma: visite e spirometrie gratuite per i bambini all’ospedale di Civitanova

L'unità operativa di pediatria dell'ospedale di Civitanova, diretta dalla dottoressa Enrica Fabbrizzi, in occasione della Giornata mondiale dell’asma che ricorre il 6 maggio, parteciperà all'iniziativa promossa dalla SIMRI (Società Italiana di Malattie Respiratorie Infantili) in collaborazione con Feder Asma, Allergie Asma, Allergia Bimbi, Respiriamo Insieme e SIP dedicando una giornata a spirometrie e visite pneumologiche gratuite rivolte ai bambini, con la finalità di aumentare la conoscenza dell’asma e migliorarne il trattamento. Le visite pneumologiche e le spirometrie saranno eseguite dalle dottoresse Marcella Gallucci e Anna Cingolani giovedì 8 maggio, dalle ore 14:30 alle 18:30, presso l'ambulatorio di pneumologia pediatrica dell'ospedale di Civitanova Marche situato al 3° piano, è necessaria la prenotazione a partire dal giorno 2 maggio, telefonando dalle ore 9 alle 13 al numero 0733-823019 oppure allo 0733-823695. "In Italia in età pediatrica l'asma raggiunge una prevalenza stimata del 10%, 10 bambini su 100 presentano tale patologia, inoltre circa il 2% dei bambini e adolescenti asmatici soffre di asma grave, quest’ultima influenza la vita e la frequenza scolastica degli stessi. Il controllo della patologia richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolge medici, infermieri, educatori sanitari e genitori", spiega la dottoressa Enrica Fabbrizzi, primario della Pediatria di Civitanova. La terapia dell'asma prevede l'utilizzo di farmaci preventivi (terapia di fondo) che riducono l'infiammazione bronchiale e la frequenza dei sintomi, primi fra tutti i corticosteroidi inalatori e farmaci al bisogno, come i broncodilatatori a breve e lunga durata d'azione, nonché l'adozione di strategie di gestione ambientale per ridurre l'esposizione ad allergeni.  "Sensibilizzare la cittadinanza sull'asma significa prevenire la cronicizzazione di una patologia importante, capace di incidere in maniera significativa sulla qualità di vita del bambino e della sua famiglia", conclude il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini.    

30/04/2025 19:14
Convegno “Ginecologia 2025”: l’Ospedale di Civitanova in prima linea tra AI, diagnostica avanzata e cura personalizzata

Convegno “Ginecologia 2025”: l’Ospedale di Civitanova in prima linea tra AI, diagnostica avanzata e cura personalizzata

Si parlerà di innovazione in Ginecologia e Ostetricia lunedì 5 maggio, presso l’Hotel Horizon di Montegranaro, a partire dalle ore 8:30 in un convegno organizzato dal dr. Filiberto Di Prospero, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Civitanova con la segreteria scientifica dei dottori Elisabetta Garbati, Stefano Cecchi e Silvia Battistoni. L’evento, accreditato ECM, ha il patrocinio del Comune di Montegranaro, dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI).  Un’intera giornata dedicata alla salute della donna con l’obiettivo di esplorare le prospettive future di cura attraverso il confronto su tecnologie emergenti, nuovi modelli organizzativi e approcci clinici integrati. L’intelligenza artificiale, la chirurgia avanzata, la medicina personalizzata, la diagnostica predittiva e l’integrazione nutrizionale saranno al centro di una giornata di studio che riunirà ginecologi, ostetriche, infermieri e altri professionisti sanitari.  Numerosi i temi affrontati nel convegno, tra i quali robotica e preservazione della fertilità, intelligenza artificiale e diagnostica predittiva, innovazione in sala parto, gestione ottimizzata delle liste operatorie, terapia fetale, nutrizione e nuove terapie oncologiche e ginecologiche.  L’evento, che vedrà la partecipazione di un ricco panel di relatori provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, prevede anche una tavola rotonda dedicata al Libro Bianco su AI in Ostetricia e Ginecologia pubblicato dall’AOGOI alla presenza di esperti nel campo dell’innovazione digitale in sanità.        

30/04/2025 11:20
Arresto cardiaco, ogni secondo conta: la nuova app 'Dae' Marche coinvolge i cittadini per salvare vite

Arresto cardiaco, ogni secondo conta: la nuova app 'Dae' Marche coinvolge i cittadini per salvare vite

Una persona è colta da arresto cardiaco. I presenti chiamano il 112 (Numero di emergenza Unico Europeo): in quel momento i cittadini registrati come DAE First Responder ricevono una notifica immediata sul loro smartphone che li informa di un possibile arresto cardiocircolatorio nelle vicinanze. Con un semplice clic sul display “Posso intervenire”, possono attivarsi per fare la differenza. Tutto questo è possibile grazie all’ applicazione DAE Marche. La nuova app, già operativa, è stata presentata oggi a palazzo Raffaello nella sede della Regione Marche. Presenti il vicepresidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, il direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS) Flavia Carle, il direttore del Dipartimento Salute Antonio Draisci, il dirigente del Settore Sistema Integrato delle Emergenze, Andrea Fazi. DAE Marche, implementata dal Settore Sistema Integrato delle Emergenze dell’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS), fornisce la mappatura dei defibrillatori semiautomatici (DAE) presenti sul territorio regionale e consente l’allertamento dei First Responders, ossia di qualunque cittadino che, registratosi sull’app, può dare la sua disponibilità ad intervenire se si trova nelle vicinanze dell’evento. Una volta incaricato e, sotto la guida della Centrale Operativa 118, il First Responder recupera il DAE più vicino e inizia le manovre di rianimazione cardiopolmonare in attesa dei soccorsi. "Con questa App – ha detto Saltamartini - promuoviamo la realizzazione di una vera e propria rete salvavita che coinvolge attivamente i primi soccorritori attraverso la tecnologia. Si tratta di un lavoro straordinario fatto dagli uffici che consente di utilizzare i defibrillatori in condizioni di emergenza e che mette insieme le associazioni di volontariato, il sistema sanitario pubblico ed i cittadini che sanno utilizzare questi strumenti, è veramente una bella pagina. Non solo medici, infermieri, esperti in rianimazione, personale delle organizzazioni di volontariato, ma chiunque abbia svolto un corso di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce o si sia documentato tramite l’e-learning dell’app stessa, può mettersi a disposizione della comunità, per contribuire a salvare vite. Tramite questa App, integrata con le Centrali Operative 118, i cittadini, guidati dagli operatori sanitari e supportati dalla tecnologia, possono portare un primo e fondamentale intervento di soccorso che può salvare vite. In caso di arresto cardiaco improvviso, infatti, ogni secondo è prezioso: garantire una risposta tempestiva può fare la differenza tra la vita e la morte, e assicurare alla persona colpita esiti di salute positivi. Continuiamo ad investire nella digitalizzazione e nella formazione per garantire ai cittadini una sanità più moderna e tempestiva. Al 31 dicembre 2024 sono state formate tramite la piattaforma regionale 73.217 persone, una quota veramente ingente che testimonia il grande lavoro compiuto in termini di formazione e di coinvolgimento della comunità". “L'arresto cardiaco è una patologia "tempo-dipendente", e proprio per questo l'aiuto dei cittadini può risultare decisivo. Il lavoro di sviluppo è stato arricchito da confronti con altre regioni italiane dove sistemi simili sono stati attivati, per armonizzare e rendere ancora più efficiente il processo di soccorso. Dare a ogni cittadino la possibilità concreta di salvare una vita rappresenta un passo fondamentale verso una società più sicura e solidale”,  ha precisato nel suo intervento la professoressa Carle. Andrea Fazi, dopo aver spiegato il funzionamento della App e le sue molteplici utilità ha precisato che nelle Marche ci sono circa 2500 DAE censiti e 73 mila soccorritori già formati dal 2018 ad oggi. Significativa la presenza delle organizzazioni di volontariato e dei direttori delle centrali operative del 118, che hanno ribadito l’utilità dell’applicazione. Ogni anno, una persona su mille viene colpita da arresto cardiaco. L’intervento immediato con un defibrillatore può aumentare significativamente le possibilità di sopravvivenza (50-70%), se effettuato entro 3-5 minuti dall'evento. Viceversa, senza un rapido intervento, le chance di sopravvivenza diminuiscono del 10-12% per ogni minuto che passa. Rendere qualunque cittadino capace di prestare i primi soccorsi aumenta la capacità di sopravvivenza e migliora la prognosi. Come funziona In caso di malore, i presenti chiamano il 112 che transita la chiamata alla  Centrale Operativa 118 competente. Il 118 attiva i mezzi di soccorso e, contestualmente, invia un’allerta al sistema DAE Marche. L’allerta viene ricevuta sugli smartphone di tutti i First Responders che si trovano più vicini all’evento. I First Responders che sono disponibili accettano l’emergenza e tramite app verranno guidati prima al DAE più vicino e poi al luogo dell’evento, sotto la guida del 118. I First Responders possono a questo punto iniziare le manovre rianimatorie, sempre sotto la guida del 118, in attesa dell’arrivo dei mezzi di soccorso. Per diventare First Responders è sufficiente scaricare l’app (già disponibile gratuitamente su Play Store e Apple Store) e registrarsi. La formazione alle manovre rianimatorie e all’uso del Defibrillatore (BLSD) è raccomandata, ma non è obbligatoria. L’app contiene una sezione e-learning, dove vengono illustrate le tecniche di primo soccorso e tutte le attività sono sempre svolte sotto la guida esperta del personale sanitario della Centrale Operativa 118. DAE Marche consente non solo di registrarsi come First Responder e di localizzare il defibrillatore più vicino, ma anche di registrare un nuovo dispositivo e segnalare eventuali problemi o guasti dell’apparecchio, un contributo prezioso per mantenere il sistema efficiente. Inoltre, verifica automaticamente se l’utente ha svolto un corso BLSD nella regione. La campagna informativa per incentivare l’utilizzo dell’App DAE Marche sarà veicolata attraverso i canali social istituzionali e accompagnata dalla distribuzione di materiali divulgativi, come brochure e locandine attraverso una rete capillare di enti e soggetti sul territorio. Saranno coinvolti gli enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR), i centri di formazione accreditati per il rilascio dell’autorizzazione all’uso dei defibrillatori, le organizzazioni di volontariato che collaborano con il SSR per i servizi 118 e di trasporto sanitario, le scuole di ogni ordine e grado, le associazioni di categoria, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e altri attori strategici.  

28/04/2025 16:15
Chirurgia mininvasiva con robot su rene trapiantato: sfida vinta dalla Clinica Urologica di Torrette

Chirurgia mininvasiva con robot su rene trapiantato: sfida vinta dalla Clinica Urologica di Torrette

Nel dicembre scorso i chirurghi della Clinica Urologica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche hanno portato a termine in maniera brillante un intervento delicato e particolare. Grazie all'utilizzo del robot  'Leonardo', mediante la tecnica mininvasiva, l'equipe diretta dal professor Andrea Benedetto Galosi è intervenuto su un paziente trapiantato di rene in cui era insorta una forma tumorale. Questione di Alta Complessità, come la maggior parte dell'attività svolta quotidianamente dal reparto diretto dal prof. Galosi che nel 2024 ha applicato 160 procedure robotiche per interventi alla prostata. La rarità del caso ricordato poc'anzi fa il paio con un altro portato a termine il mese precedente: “Si tratta dell'intervento di asportazione radicale di vescica e rene su un paziente dializzato con grave insufficienza renale e cardiopatico _ spiega il professor Galosi _. Una tecnica chirurgica complessa che ci ha consentito di superare in maniera sicura l'intervento, dalla preparazione fino al decorso post-operatorio frutto della collaborazione di un team dedicato. Nel campo medico, come in altri, l'evoluzione tecnologica è vitale per restare al passo coi tempi, ma poi serve anche, e soprattutto, l'expertise del personale dedicato”. Il PNE – Piano Nazionale Esiti – valuta gli interventi sanitari applicati nelle strutture ospedaliere italiane e lo fa basandosi soprattutto su criteri qualitativi, di unicità e di alta complessità. Proprio questa valutazione ha consentito all'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche di essere il miglior ospedale pubblico d'Italia. Il contributo a questo riconoscimento lo ha dato anche la Clinica di Urologia: “Noi selezioniamo le opzioni terapeutiche, ma come centro di riferimento regionale per tantissime fattispecie chirurgiche abbiamo come priorità i parametri qualitativi prima di quelli quantitativi _ aggiunge il Direttore della Clinica di Torrette _. Penso alle neoplasie rare al pene o quelle retroperitoneali di cui solo noi di Torrette ci occupiamo nelle Marche. Sulle ablazioni percutanee tumorali lavoriamo con un team multidisciplinare che coinvolge altri professionisti, dagli oncologi ai radiologi interventisti e ai patologi. Ci sono poi le disfunzioni minzionali legate a patologie benigne delle vie urinarie o quelle affrontate dal team neurologico afflittive del sistema nervoso gestite in collaborazione con l'Unità Spinale di Torrette, un'altra eccellenza. La Clinica di Urologia, inoltre, è l'unico centro abilitato della regione per la diagnosi e la terapia delle cistiti interstiziali che rientrano nelle Malattie Rare, così come siamo centro di riferimento sul fronte degli sfinteri urinari. Come dimenticare poi la Skin Unit; con la chirurgia robotica abbiamo ricostruito una neurovescica per limitare l'incontinenza urinaria dell'uomo, ma anche della donna. Infine le calcolosi delle vie urinarie. Anche qui, si tratta di interventi che in larga parte possono essere considerati di routine. Tuttavia, ne esistono di varie tipologie e con esiti diversi da centro a centro. Noi disponiamo di nuovi laser e strumenti digitali all'avanguardia come le telecamere usa e getta”. Questione di complessità si diceva e le potenzialità del reparto diretto dal professor Andrea Benedetto Galosi emergono da ulteriori riconoscimenti. La Clinica Urologica di AOUM è accreditata per i tumori alla prostata (Prostate Unit) visto che supera la soglia posta dal ministero dei 120 interventi l'anno e soprattutto il tasso di ricoveri entro 30 giorni dall'intervento: il criterio nazionale è fissato al 6%, Torrette è addirittura all'1%. L'altro riconoscimento è molto recente: “La SIU, Società Italiana di Urologia, nel dicembre scorso ci ha nominato Centro di Eccellenza Nazionale per il trattamento dei tumori renali. Il Bollino Arancione, a conferma del titolo, ce lo siamo guadagnato attraverso una serie di interventi, come ad esempio le neoplasie renali con invasione della vena cava, a volte con rischio di arrivare al cuore. In questo caso dobbiamo sottolineare la preziosa collaborazione multidisciplinare con la Struttura Complessa di Cardiochirurgia diretta dal Prof. Marco D’Eusanio  e la Struttura Complessa di  Chirurgia Vascolare diretta dal Dr. Luciano Carbonari. Alla base di tutto c'è anche l'attività scientifica legata alla ricerca clinica, tra studi e pubblicazioni di cui la nostra unità operativa si fregia”. L'urologia di domani si basa sulla passione delle equipe medico-infermieristiche e sulla freschezza delle giovani leve. La Scuola di Specializzazione in Urologia al momento segue 25 medici da tutta Italia che si stanno formando all'interno dell'AOUM. Durante il periodo quinquennale della specializzazione i giovani medici hanno l'opportunità di trascorrere un periodo all'estero (fino a un massimo di 18 mesi); in questo periodo alcuni specializzandi sono nel Regno Unito e in Austria. La preponderanza degli specializzandi è al femminile, nonostante i pazienti curati dalla Clinica Urologica di Torrette siano in maggioranza uomini (70%). La Clinica cura pazienti adulti dai 16 anni in avanti, ma collabora con la Chirurgia Pediatrica del presidio 'Salesi'.  

28/04/2025 10:30
Papa Francesco: i suoi sentimenti hanno distribuito tanto benessere

Papa Francesco: i suoi sentimenti hanno distribuito tanto benessere

Anche una rubrica come "Sano a sapersi" non può esimersi dal raccontare quanto l’amore espresso e fatto percepire da un personaggio, che prima di essere Papa è stato un grande uomo, sia stato importante per la salute di tanti uomini e tante donne.  Io sono un credente a fasi alterne, o meglio la ragione mi esclude l’esistenza di un Dio antropomorfo come spesso lo si immagina, il cuore mi suggerisce la necessità dell’esistenza di Dio che sappia rappresentare i migliori sentimenti umani: la solidarietà, la tolleranza, l’amore per una vita vissuta nella serenità, nel benessere e progresso per tutti. I sentimenti vitali di un Dio immanente in ognuno di noi, storicamente rappresentato da Gesù Cristo e nei nostri tempi interpretato al meglio da Papa Francesco. Non ho mai avuto modo di essere sempre e completamente d’accordo con le azioni e le parole di Papa Francesco. Grande tristezza la mia per la sua morte, si spera che chi verrà dopo di lui ne dovrà seguire la strada per un continuo riscatto e benessere delle donne e degli uomini. Io non ho avuto occasioni di incontri diretti con Papa Francesco, tranne uno, casuale ed inaspettato ma che è rimasto nei miei ricordi. Ero a Roma per partecipare all’assemblea dell’ASMI (Associazione Stampa Medica Italiana), che si svolgeva nella sua sede nazionale all’Ospedale Santo Spirito, adiacente al Vaticano, mi pare fosse nel giugno 2018. Sceso dalla metropolitana stavo distrattamente attraversando Piazza S. Pietro per raggiungere l’ospedale Santo Spirito, quando mi accorgo che era in corso poco più in là, davanti alla basilica l’udienza generale del mercoledì all’aperto. Papa Francesco stava impartendo la sua benedizione finale, mi fermai e spontaneamente feci il segno della croce, ripresi il mio cammino per arrivare alla riunione. Allora non ci feci nemmeno tanto caso, quel ricordo però mi è rimasto dentro, mi è anche capitato di pensare a quel fuggente e casuale momento come ad una benedizione al mio lavoro di divulgazione medico-scientifica per la prevenzione. Un motivo in più per non scordare mai un Papa che a sentire le testimonianze di questi giorni ha avuto anche il grande merito di consolare, aiutare e donare un po’ di benessere a tanta gente, forse il modo migliore per preservare una buona salute. 

27/04/2025 10:59
Elisabetta "Garbati", non solo di nome: stima e gratitudine per la dottoressa dell'ospedale di Civitanova

Elisabetta "Garbati", non solo di nome: stima e gratitudine per la dottoressa dell'ospedale di Civitanova

CIVITANOVA MARCHE – "Garbati di nome e di fatto". Così si apre una delle tante segnalazioni arrivate alla nostra redazione per elogiare il lavoro della dottoressa Elisabetta Garbati, Vice Primario presso l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Civitanova Marche. Parole semplici, ma cariche di gratitudine e riconoscenza, che ben sintetizzano la figura di una professionista dalla lunga esperienza e dal volto umano. Medico con oltre vent’anni di attività alle spalle, la dottoressa Garbati si è distinta per la sua competenza nella diagnosi prenatale ecografica ed invasiva, nonché nella gestione delle gravidanze patologiche, un ambito delicatissimo in cui l’empatia e la capacità di ascolto fanno la differenza, tanto quanto le conoscenze cliniche. Il suo impegno non si ferma alla sala visite o al reparto. È Medico Referente per la raccolta e il bancaggio del sangue del cordone ombelicale, un’attività di grande valore scientifico e umano, volta a favorire la donazione e la conservazione di cellule staminali fondamentali per il trattamento di gravi malattie. Inoltre, fa parte del Comitato Infezioni Ospedaliere dell’Asur - Area Vasta 3, contribuendo attivamente al monitoraggio e alla prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria. Ciò che colpisce, leggendo le parole delle pazienti e dei loro familiari, è soprattutto la profonda umanità con cui la dottoressa Garbati affronta ogni incontro. “Sempre disponibile e professionale”, “una vera guida nei momenti più difficili”, “ti fa sentire ascoltata, mai sola”: sono solo alcune delle testimonianze arrivate a Picchio News da chi ha avuto la fortuna di essere seguita da lei nel corso della gravidanza. In un’epoca in cui troppo spesso si dà per scontata la qualità dell’assistenza sanitaria, la dottoressa Garbati rappresenta un esempio concreto di dedizione e sensibilità. Una professionista che unisce rigore scientifico e cura della relazione umana, lasciando un segno positivo in ogni percorso di cura. Picchio News si fa portavoce di questi attestati di stima, che non sono solo semplici ringraziamenti, ma segni tangibili di quanto la buona sanità esista e si manifesti ogni giorno anche nel nostro territorio. E con un sorriso, possiamo dire che mai come in questo caso, “Garbati” è davvero un nome che dice tutto.

20/04/2025 09:20
Dolcificanti acalorici e regolazione dell'appetito: cosa succede nel nostro corpo?

Dolcificanti acalorici e regolazione dell'appetito: cosa succede nel nostro corpo?

Nel tentativo di mantenere la linea o di seguire una dieta più sana, molte persone scelgono di sostituire lo zucchero con dolcificanti "light", noti anche come dolcificanti acalorici. Li troviamo nelle bibite, nei dessert, nei chewing gum e persino in alcuni farmaci. Il loro vantaggio? Forniscono un sapore dolce senza calorie, o quasi. Ma è davvero tutto oro quel che luccica? Alcuni studi recenti stanno cercando di capire meglio come questi dolcificanti influenzano il nostro corpo, in particolare l’appetito. E i risultati non sono uguali per tutti: il modo in cui rispondiamo ai dolcificanti può cambiare a seconda del nostro peso corporeo. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Metabolism ha esplorato gli effetti del sucralosio, uno dei dolcificanti più usati, su un gruppo di volontari con peso normale, sovrappeso e obesità. I ricercatori hanno analizzato come cambiava l’attività cerebrale dopo aver bevuto bevande dolcificate con sucralosio, saccarosio (zucchero comune) o solo acqua. Il risultato? Il sucralosio stimolava maggiormente una parte del cervello chiamata ipotalamo, che ha un ruolo chiave nella regolazione della fame, soprattutto nelle persone con obesità. Questo potrebbe significare che, paradossalmente, il sucralosio aumenta la sensazione di fame proprio in chi cerca di controllarla. Il nostro senso di fame e sazietà è controllato anche da alcuni ormoni. La grelina, ad esempio, stimola l’appetito, mentre la colecistochinina (o CCK) contribuisce a farci sentire sazi. Alcune ricerche hanno mostrato che il sucralosio, a differenza dello zucchero, non provoca una risposta significativa di questi ormoni. In altre parole, può darci un gusto dolce, ma senza attivare i segnali che dicono al nostro cervello: "Hai mangiato abbastanza". Questo potrebbe rendere più difficile controllare l’appetito, anche se stiamo assumendo poche calorie. Inoltre, esistono molti tipi di dolcificanti e non tutti funzionano allo stesso modo. Uno studio ha confrontato, ad esempio, l’effetto di due sostanze molto comuni: l’eritritolo e l’aspartame. I risultati hanno evidenziato che l’eritritolo è più efficace nel ridurre la grelina, l’ormone della fame, e nel farci sentire sazi rispetto all’aspartame. Questo suggerisce che la scelta del tipo di dolcificante può fare una differenza concreta nel nostro comportamento alimentare. I dolcificanti acalorici sono sicuramente un’opzione utile per ridurre l’assunzione di zuccheri e calorie. Tuttavia, come dimostrano gli studi più recenti, non sono una soluzione "magica" per dimagrire. Anzi, in alcune persone – specialmente chi ha già un peso elevato – possono addirittura aumentare l'appetito. È quindi importante farne un uso consapevole e, allo stesso tempo, imparare a ridurre la dipendenza da sapori eccessivamente dolci. Come sempre, le fondamenta del benessere restano una dieta equilibrata, ricca di ingredienti semplici e poco lavorati, e uno stile di vita attivo e sostenibile.

19/04/2025 16:00
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