Sanità

Corridonia, sopralluogo al cantiere della Casa e dell'ospedale di comunità: investimento di oltre 3 milioni

Corridonia, sopralluogo al cantiere della Casa e dell'ospedale di comunità: investimento di oltre 3 milioni

Sopralluogo del direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini e del sindaco di Corridonia Giuliana Giampaoli, stamattina, nel cantiere dove sono in corso i lavori di realizzazione della Casa e dell’ospedale di comunità, secondo quanto previsto dal cronoprogramma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per un finanziamento di 3.080.000,00 euro, che comprende anche la creazione di una RSA per 20 posti letto. Il progetto prevede al primo piano la Casa di Comunità che per la parte ambulatoriale andrà ad integrare le prestazioni già presenti al piano terra, mentre al secondo piano sarà realizzata la Rsa per anziani non autosufficienti. L’edificio in passato è stato oggetto di consistenti interventi con fondi Comunitari Por Fesr per l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico, mente ora i lavori riguardano la ristrutturazione interna dei due piani dell’edifico, che dovranno essere adeguati ai requisiti vigenti di autorizzazione delle strutture sanitarie e alle norme antincendio. Dopo la demolizione interna dei piani, sono in fase di realizzazione le nuove partizioni e gli impianti di distribuzione dell’acqua sanitaria.  Nella Casa di Comunità saranno presenti le attività dei Medici di Medicina Generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni e infermieri di famiglia.  Sono previsti anche i Servizi di assistenza domiciliare, infermieristici e diagnostici di base, la continuità assistenziale e il punto prelievi. Il progetto esecutivo approvato ha previsto un aumento del costo dei lavori rispetto al progetto di fattibilità tecnico economica di 200.531,24 euro, dovuto al recepimento delle prescrizioni impartite in sede di conferenza dei servizi preliminare e dall’approfondimento progettuale conseguente, ma sarà completamente riassorbito dai ribassi d’asta, dalle somme a disposizione e dal Fondo Opere Indifferibili (FOI) nel quadro tecnico economico di aggiudicazione. “Con la realizzazione della Casa e dell’ospedale di comunità di Corridonia si concretizza la medicina di prossimità, disegnata dal DM77/2022, – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata  Alessandro Marini – che farà crescere la sanità territoriale e gli strumenti a disposizione per la presa in carico delle cronicità e fragilità della popolazione”.  Parole di apprezzamento sono state espresse dalla sindaca Giampaoli che ringrazia il direttore generale Marini per la grande disponibilità dimostrata al dialogo e al confronto. “Un incontro atteso da tempo quello di oggi, in cui ho potuto illustrare le esigenze e le aspettative della città di Corridonia, con particolare riguardo e attenzione ai servizi territoriali attualmente presenti e quelli da ripristinare o implementare, anche alla luce del nuovo Piano Aziendale, ragionando poi in prospettiva futura sulla rifunzionalizzazione dell’ex ospedale cittadino ora in ristrutturazione” – sottolinea il primo cittadino di Corridonia. “Con le nuove strutture rafforziamo la rete territoriale e compiamo un ulteriore passo avanti nella realizzazione di una sanità più vicina ai cittadini - sottolinea il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini - Continuiamo a lavorare per soddisfare i bisogni di salute della popolazione, per garantire una maggiore accessibilità ed efficienza dei servizi e per fornire risposte alle cronicità. Stiamo investendo in maniera importante anche sul potenziamento delle grandi apparecchiature sanitarie per offrire standard sempre più elevati ai marchigiani e una sanità più moderna".

12/02/2025 18:22
Federazione Ordini Farmacisti Italiani, il maceratese Luciano Diomedi nel comitato centrale fino al 2028

Federazione Ordini Farmacisti Italiani, il maceratese Luciano Diomedi nel comitato centrale fino al 2028

Luciano Diomedi confermato nel comitato centrale della FOFI (Federazione Ordini Farmacisti Italiani) per il quadriennio 2024-2028. La proclamazione è avvenuta ieri al termine delle elezioni nazionali con un'affluenza che si è avvicinata al 100%. Un riconoscimento importante per la regione Marche e, in particolare, per la provincia di Macerata che ancora una volta vede premiare l’apprezzamento di tutti i presidenti provinciali d’Italia. Diomedi, laureato nel 1997, è all'interno del Comitato Centrale dal 2017 nonché presidente della provincia di Macerata dal 2008.  "Un ringraziamento a tutti i colleghi - commenta Diomedi - che hanno dimostrato apprezzamento e affetto nei miei confronti ed in particolare al presidente Andrea Mandelli, al comitato esecutivo formato dall'ex senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, dal dottor Maurizio Pace e Mario Giaccone che hanno voluto che continuassi questo percorso. Un incarico importante che dà lustro a tutta la regione ma nello stesso tempo una responsabilità pesante perché si ha nelle spalle la volontà di 105.000 iscritti e la responsabilità di prendere decisioni per tutta la categoria". "Credo che questi 4 anni saranno così importanti come sono stati quelli trascorsi - aggiunge Diomedi -. Abbiamo un lavoro iniziato dal presidente Mandelli nel 2005 con la Farmacia dei Servizi che dovrà gioco forza essere completato con tutti i tasselli del puzzle. Alcuni traguardi importanti sono stati raggiunti, altri li dovremmo perseguire. In ambito regionale grazie anche alla sinergia con il presidente di Federfarma Marco Meconi siamo una delle prime regioni virtuose per quanto riguarda le vaccinazioni in farmacia. "Alla stagione del vaccino antinfluenzale, anticovid e quello dell’herpes zoster si sta aggiungendo proprio ora quello dello Pneumococco e del Papilloma Virus (Hpv). Si continuerà a lavorare mettendo sempre energie e competenze al servizio di tutta la comunità professionale. Un percorso straordinario di evoluzione che ci dovrà vedere protagonisti in questi anni, avendo sempre ben saldo l’obiettivo di rafforzare le nostre competenze a beneficio dei cittadini", conclude Diomedi.  Il nuovo Comitato Centrale è così composto: Andrea Mandelli nel ruolo di presidente (Milano Lodi Monza), Luigi D’Ambrosio Lettieri (Bari e Bat) nel ruolo di vicepresidente, Maurizio Pace (Agrigento) alla carica di segretario e Mario Giaccone (Torino) a quella di tesoriere. Completano la composizione del Comitato Centrale: Luciano Diomedi (Macerata), Andrea Giacomelli (Pistoia), Giuseppe Guaglianone (Roma), Maximin Liebl (Bolzano), Paolo Manfredi (Bologna), Maurizio Manna (Benevento) , Angela Daniela Musolino (Reggio Calabria), Gianfranco Picciau (Oristano), Francesco Rastrelli (Brescia), Federico Realdon (Verona) e Giovanni Zorgno (Savona). La tornata elettorale ha rinnovato anche le cariche del collegio dei revisori, con le nomine di Anna Olivetti (Gorizia) e Roberto Pennacchio (Latina) come membri effettivi, e di Sigismondo Rizzo (Enna) nel ruolo di supplente.   

10/02/2025 18:45
Civitanova, "Più salute in menopausa": convegno alla sala conferenze del Banco Marchigiano

Civitanova, "Più salute in menopausa": convegno alla sala conferenze del Banco Marchigiano

Si parlerà di menopausa e di salute delle donne mercoledì 12 febbraio, dalle ore 13 in poi presso la Sala Conferenze del Banco Marchigiano di Civitanova, in un convegno organizzato dal dottor Filiberto Di Prospero, direttore della U.O.C. di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale costiero insieme con la dottoressa Silvia Battistoni, in qualità di responsabile scientifico. L’incontro, accreditato Ecm, ha l’obiettivo di affrontare le principali problematiche legate alla menopausa, fornendo aggiornamenti sulle terapie attuali e promuovendo un approccio multidisciplinare che tenga conto della salute complessiva della donna, dalla prevenzione delle malattie cardiovascolari alla salute ossea, senza dimenticare il benessere psicologico e sessuale. Il convegno, che vedrà la partecipazione di esperti del settore, sarà suddiviso in due sessioni principali e prevede l’intervento del proffessor Gennazzani, uno dei massimi esperti della ginecologia endocrinologica, con una lettura magistrale sulle più recenti prospettive terapeutiche. Nella prima sessione verranno approfonditi la prevenzione, il benessere cardiovascolare e la gestione della sintomatologia genitourinaria, mentre nella seconda parte un focus sarà dedicato alle difficoltà nella sessualità, al benessere psicologico e ai dismetabolismi. L’evento si concluderà con una tavola rotonda dal titolo “Più resistenza per l’osso”, durante la quale  si discuteranno le nuove prospettive nella prevenzione dell’osteoporosi in menopausa. Il convegno è rivolto a medici specialisti, medici di base, psicologi, biologi, farmacisti, dietisti, fisioterapisti, ostetriche e infermieri.

10/02/2025 15:00
La sessualità nell'età anziana: conversazione con la dottoressa Giuliana Proietti

La sessualità nell'età anziana: conversazione con la dottoressa Giuliana Proietti

Il sesso ha sempre avuto una cortina nebulosa per proteggere le intime azioni e reazioni di tutti. Di sicuro un limite per la ricerca e divulgazione delle indicazioni specifiche. Quando poi l’argomento viene confrontato con gli anziani, la fascia sociale più debole ed esposta alle problematiche anche se il concetto di anziano si sta sempre più spostando avanti nel tempo, è più difficile fare una valutazione su quanto la sessualità intervenga nella loro vita e nella sua qualità. La scienza però non può trascurare un elemento così essenziale che può restare tale a qualsiasi età. Ne parliamo con la dottoressa Giuliana Proietti, psicoterapeuta sessuologa consulente presso Associati Fisiomed. Dottoressa Proietti, in genere si pensa che le donne in menopausa perdano interesse per la sessualità. È così o si tratta di un pregiudizio nei confronti delle donne non più giovani?" "È del tutto normale che la menopausa comporti qualche cambiamento nel desiderio sessuale e nelle sensazioni corporee, a causa delle variazioni ormonali. Molte donne, è vero, sperimentano una riduzione della lubrificazione e una diminuzione della libido, ma non è così per tutte: vi sono anche donne che vivono questa fase come un’opportunità per riscoprire forme diverse di intimità, anche perché a questo stadio della vita non temono più di restare incinte, i figli sono ormai grandi e dunque si sentono molto più libere. Con l’età il sesso cambia e non sempre il sesso penetrativo è la migliore opzione per l’età matura, sia per lei, sia per lui".  Cosa può fare un uomo per far ritrovare alla sua compagna in menopausa un maggiore interesse verso la sessualità? "Occorre pensare che la menopausa è una fase di transizione che interessa non solo la donna, ma anche le dinamiche di coppia. È importante che i due partner comunichino con empatia e senza pregiudizi, riconoscendo che i loro bisogni, anche sessuali possono essere cambiati. Il segreto che ogni uomo dovrebbe conoscere per mantenere viva la parte sessuale nella coppia è quello di non abbandonare i momenti di tenerezza, gli abbracci e il contatto fisico e non pensare che ogni volta essi debbano per forza sfociare in un rapporto sessuale vero e proprio".  In che modo una vita sessuale attiva, anche fra anziani, può migliorare il rapporto di coppia? "Una coppia anziana che continua a vivere una vita sessuale attiva per forza di cose tende anche ad avere una maggiore cura del proprio corpo e della propria salute, e questo contribuisce a migliorare la qualità della vita. È importante tuttavia informarsi bene sui cambiamenti fisiologici legati all’età, evitando di avere aspettative irrealistiche e conoscere anche le possibili soluzioni (ad esempio, l’uso di lubrificanti, trattamenti ormonali, farmaci vasoattivi per la tenuta dell’erezione, uso dei sex toys e terapie psicosessuologiche)".  La società sembra spesso ignorare o minimizzare la sessualità degli anziani, relegandola a un tabù. Perché persiste questo stigma e come possiamo combatterlo? "Lo stigma sociale sulla sessualità in età avanzata nasce da stereotipi che associano il desiderio sessuale solo alla giovinezza e alla riproduzione e negano agli anziani il diritto di esprimere la propria intimità. Questa visione limitata porta a pregiudizi che possono far sentire le persone anziane inibite o inadeguate. Per combattere il tabù è fondamentale promuovere un’informazione corretta e inclusiva, valorizzando testimonianze e studi che evidenziano come l’intimità sia essenziale per il benessere psicofisico in ogni fase della vita".

09/02/2025 11:00
Giornata dell'Epilessia: Open day all'ospedale di Civitanova e visita gratuita

Giornata dell'Epilessia: Open day all'ospedale di Civitanova e visita gratuita

In occasione della Giornata Internazionale dell'Epilessia, che si celebra lunedì 10 febbraio 2025, l’Ast di Macerata organizza un open day presso l’ambulatorio di Neurologia dell’ospedale di Civitanova, situato al piano terra. L’iniziativa, ad accesso libero, si svolgerà lunedì prossimo dalle 9 alle 14 e offre alle persone adulte affette da questa malattia la possibilità di effettuare gratuitamente una visita ambulatoriale neurologica. L’epilessia è una delle malattie neurologiche più diffuse nel mondo, tanto da essere riconosciuta come malattia sociale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), infatti, interessa circa 1 persona su 100: si stima che in Italia ne siano affette 500-600mila persone. “Epilessia deriva dal verbo greco έπιλαμβάνειν che significa “essere sopraffatti, essere colti di sorpresa”, si tratta, infatti, di una patologia caratterizzata dalla persistente predisposizione dell’encefalo a generare crisi epilettiche – spiega il primario dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’ospedale di Macerata Emanuele Medici. Sono manifestazioni cliniche molto variegate che insorgono improvvisamente e che hanno breve durata, da pochi secondi a qualche minuto. Può esordire a tutte le età della vita, ma i maggiori picchi d’incidenza si hanno nei bambini e negli anziani. Le cause dell’epilessia sono molteplici, tra le più frequenti si ricordano le anomalie genetiche, i traumi cranici, gli ictus cerebrali, le encefaliti, i tumori cerebrali e le malattie infiammatorie. Ancora oggi, il 30% delle epilessie hanno una causa sconosciuta”. Presso la Neurologia dell'ospedale di Macerata è anche attivo un ambulatorio dedicato all'Epilessia, unico sul territorio, avviato oltre un anno fa, che garantisce diagnosi, visite specialistiche e successiva presa in carico. “Attraverso l’open day del 10 febbraio vogliamo sensibilizzare e favorire nella popolazione una maggiore consapevolezza dell’epilessia, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini – Un’occasione per promuovere una corretta conoscenza della malattia, combattendo preconcetti e disinformazione e favorendo inclusione e supporto alle persone che ne sono colpite”. "Attraverso queste iniziative come Regione confermiamo il nostro impegno a sostegno delle persone affette da questa patologia e promuoviamo la cultura della prevenzione" dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, sottolineando "la stretta collaborazione con l'associazione marchigiana Lotta Contro L'epilessia. Voglio ringraziare il primario dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’Ospedale di Macerata, dottor Emanuele Medici, che grazie al suo impegno e a quello della sua squadra ha reso possibile la realizzazione di questa importante iniziativa. Nei nostri ospedali possiamo vantare la presenza di professionisti dalla grande competenza, che grazie alla dedizione al loro lavoro rendono grande il nostro Servizio Sanitario”.  

08/02/2025 16:40
Fabio Angeloro nominato nuovo segretario della Ugl Salute Macerata: "Tema sicurezza prioritario"

Fabio Angeloro nominato nuovo segretario della Ugl Salute Macerata: "Tema sicurezza prioritario"

Fabio Angeloro è il nuovo segretario provinciale della Ugl Salute Macerata. Infermiere, nato nel 1982, ha ottenuto la Laurea in Scienze Infermieristiche presso l’Università Politecnica delle Marche. Dopo dieci anni di servizio presso il Pronto Soccorso di Macerata, uno al reparto di Pneumologia è attualmente impiegato, sempre presso lo stesso nosocomio, nella Ui Utic. “Ringrazio la segreteria nazionale e le componenti del territorio – dichiara Angeloro - per avermi affidato un incarico che cercherò di onorare con impegno e con entusiasmo. Macerata, la sua provincia e l’intero territorio delle Marche vivono, come nel resto d’Italia, un difficile momento per quel che riguarda la. Mi metterò subito al lavoro per cercare di migliorare le piccole e le grandi cose che possano permettere agli operatori di svolgere nel migliore dei modi le proprie mansioni. A riguardo credo che il tema della sicurezza, anche alla luce delle tante aggressioni professionisti della sanità, sia prioritario. Mi muoverò raccogliendo le istanze di chi in noi vuole vedere un sindacato nuovo, diverso, libero da qualsiasi condizionamento”.   Al neosegretario arriva il saluto della segreteria nazionale della Ugl Salute. “Ho avuto modo di percepire – dice Gianluca Giuliano - ha grande forza che Fabio mette in ogni sua azione ed è ciò di cui abbiamo bisogno a Macerata e in tutte le Marche. Ringrazio il segretario territoriale Gianluca Marsili per avermi indicato un ragazzo giovane, preparato e pronto a tenere alta la bandiera della Ugl Salute”.

07/02/2025 15:00
San Valentino con il cuore in primo piano: nelle Marche arriva "Cardiologie Aperte 2025"

San Valentino con il cuore in primo piano: nelle Marche arriva "Cardiologie Aperte 2025"

Dal 10 al 16 febbraio torna nelle Marche l'iniziativa nazionale di prevenzione cardiovascolare "Cardiologie Aperte 2025", promossa dalla Fondazione per il Tuo cuore Hcf Onlus dei Cardiologi Ospedalieri Anmco. Giunta alla sua 19ª edizione, la campagna si pone l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione cardiovascolare e sulla necessità di prendersi cura del proprio cuore. L'iniziativa coinvolgerà alcune tra le più importanti strutture sanitarie della regione. Aderisce l'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, dove la Cardiologia ospedaliera e Utic sono dirette dal dottor Marco Marini. Sarà protagonista anche l'ospedale Santa Maria della Pietà di Camerino, con la Cardiologia a indirizzo riabilitativo guidato dalla dottoressa Josephine Staine, e l'ospedale San Salvatore di Pesaro, dove Cardiologia e Utic sono sotto la guida del dottor Giovanni Tarsi. Secondo i dati diffusi dalla Fondazione, le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la principale causa di morte a livello mondiale. La prevenzione, quindi, diventa un fattore determinante per ridurre l'incidenza di queste patologie. Durante la settimana, i cittadini potranno contare su un supporto concreto grazie al numero verde 800 05 22 33 , attivo da lunedì 10 a venerdì 14 febbraio, dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 16. Chiamando gratuitamente, sarà possibile ottenere informazioni e consulenze dirette sui problemi legati alle malattie del cuore. A rispondere ci saranno 600 cardiologi Anmco, con un totale di 1.300 ore di consulenza gratuita. Quest'anno, la Fondazione ha deciso di porre particolare attenzione alla prevenzione di genere. Le donne, infatti, tendono spesso a trascurare la propria salute cardiovascolare, ritardando l'accesso alle cure anche a causa di sintomi meno riconoscibili rispetto a quelli maschili. Durante la settimana di “Cardiologie Aperte”, oltre alla consulenza telefonica, alcune strutture organizzeranno screening cardiologici gratuiti, dibattiti e momenti formativi per sensibilizzare il pubblico su queste tematiche. Secondo il professor Domenico Gabrielli, Presidente della Fondazione per il Tuo cuore Hcf Onlus e Direttore della Cardiologia dell'Ospedale San Camillo di Roma, la prevenzione è fondamentale in ogni fase della vita. “Le malattie efficaci rappresentano la prima causa di ricovero ospedaliero e di mortalità. La prevenzione è l'arma più efficace per contrastarne l'insorgenza. Deve iniziare dai banchi di scuola e accompagnare ogni fase della vita”, ha dichiarato. Da oltre vent'anni, la Fondazione per il Tuo cuore si impegna attivamente nella ricerca e nella prevenzione, con iniziative come questa che mirano a ridurre l'incidenza di malattie che colpiscono indistintamente uomini e donne. “Cardiologie Aperte” si conferma un appuntamento fondamentale per promuovere la salute del cuore e offrire ai cittadini un'occasione per prendersi cura di sé, con il supporto di professionisti del settore.

07/02/2025 12:30
Straordinario intervento all’ospedale di Torrette: salvato un paziente con una rara malattia al fegato

Straordinario intervento all’ospedale di Torrette: salvato un paziente con una rara malattia al fegato

Un caso senza precedenti nella letteratura medica è stato recentemente affrontato con successo all’ospedale di Torrette. Un cinquantenne marchigiano, affetto da una grave patologia epatica che metteva a rischio la sua vita, è stato operato con successo e, dopo pochi giorni di degenza, ha potuto riprendere il lavoro proprio alla vigilia di Natale. L’uomo, già sottoposto a trapianto di fegato nel 2016 a causa della sindrome di Budd-Chiari, ha vissuto senza particolari problemi fino a qualche mese fa, quando una nuova occlusione delle vene epatiche ha portato alla formazione di trombi venosi all’interno del fegato. Questa condizione ha causato una dilatazione delle vene addominali, in particolare nel duodeno, con la formazione di una varice di enormi dimensioni, la cui rottura imminente avrebbe potuto provocare un’emorragia massiva. Grazie alla sinergia di diverse strutture dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, il paziente è stato sottoposto a un delicato intervento. La gestione clinica è stata affidata all’Unità Operativa Danno Epatico e Trapianti, diretta dal professor Gianluca Svegliati Baroni. La parte tecnica del trattamento è stata eseguita dalla Radiologia Interventistica, guidata dal dottor Roberto Candelari, e dalla Clinica di Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti, diretta dal professor Marco Vivarelli. L’operazione, altamente complessa, è riuscita a risolvere la pericolosa condizione del paziente, permettendogli di tornare rapidamente alla vita di tutti i giorni.  "Il fegato del paziente era di nuovo cirrotico e non esistevano troppe alternative, quell'ostacolo andava rimosso e soprattutto era diventata una corsa contro il tempo", spiegano il professor Svegliati Baroni e il dottor Roberto Candelari, le cui rispettive équipe (hanno collaborato Laura Schiadà, Elisa Malena, Marco Macchini, Mario Torresi) sono state sempre a stretto contatto per tutto il periodo necessario. "Con i colleghi chirurghi abbiamo a lungo discusso, ma un nuovo trapianto non era proponibile, e non avevamo molte alternative con il fegato compromesso e quelle enormi dilatazioni venose, si rischiava o una nuova insufficienza epatica o una emorragia massiva: bucare la vena cava avrebbe provocato conseguenze gravissime - aggiungono Svegliati Baroni e Candelari -. Del resto sottoporlo a un nuovo trapianto o lasciare tutto com'era, quindi con quella varice pronta a esplodere da un momento all'altro non ci dava un quadro di quella varice pronta a esplodere da un momento all'altro non ci dava un quadro di alternative troppo ampio. Avendo creato un rapporto fiduciario col paziente, gli abbiamo presentato lo spettro preciso della situazione, compreso il rischio molto alto dell'intervento che volevamo programmare. Noi eravamo convinti di farlo, ma lui andava informato e così è successo alla fine".  La fase preparatoria e di valutazione è stata seguita dai clinici del fegato, poi sono entrati in azione i radiologi interventisti. Multidisciplinarietà e rispetto dei percorsi: da una parte l'elevatissimo spessore tecnico dei professionisti, dall'altra le regole fissate dai PDTA (Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali), ossia la strada su cui gli autori di questo intervento straordinario si sono mossi. L'altro concetto sviluppato e di grande valore, è la mininvasività delle procedure: "In poche ore abbiamo risolto un caso privo di aneddotica clinica intervenendo per via percutanea e senza lasciare cicatrici, consentendo al paziente un recupero rapido - sottolinea il dottor Roberto Candelari -. Con le vecchie modalità sarebbero serviti molti più giorni di degenza, così, al contrario, ha potuto festeggiare il Natale in famiglia. La nostra Radiologia Interventistica è l'unica operativa h24 nelle Marche e non solo”.  Il 50enne non è stato soltanto salvato da una serie di conseguenze gravissime, a rischio della vita, ma d'ora in avanti la recidiva post-trapiantologica non potrà più ripresentarsi: "Il trapianto del 2016 era riuscito perfettamente, il problema si è formato per una recidiva incontrollabile della malattia - puntualizza il professor Gianluca Svegliati Baroni -. Per evitare che ciò accada di nuovo abbiamo creato nel fegato del paziente una specie di autostrada anatomica per convogliare il sangue ed evitare la formazione di varici. Si tratta di un percorso che non esiste in natura e la straordinarietà del caso sta anche in questo ulteriore aspetto. "Sulle malattie del fegato il nostro centro ospedaliero-universitario non ha nulla da invidiare a nessuno a livello nazionale. Attraverso le linee guida tracciate da due PDTA - trapianti e tumori al fegato - abbiamo tutto ciò che serve per i pazienti marchigiani; questo tipo di organizzazione produce anche mobilità attiva da fuori Regione", conclude Svegliati Baroni.       

07/02/2025 09:40
Ad Ancona teleriabilitazione respiratoria per fibrosi polmonare: è la prima volta in Italia

Ad Ancona teleriabilitazione respiratoria per fibrosi polmonare: è la prima volta in Italia

Un programma di "teleriabilitazione respiratoria" dedicato alle persone affette da fibrosi polmonare che sfrutta l'esperienza specialistica di pneumologi e riabilitatori. Si tratta della prima iniziativa del genere in Italia quella che ha preso il via ad Ancona presso la Struttura di Diagnosi e Terapia delle Patologie Polmonari Infiltrative Diffuse, Pleuriche e delle Bronchiectesie dell'Adulto dell'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche (Aoum), diretta dalla professoressa Martina Bonifazi. È attuato in collaborazione con la Clinica di Neuroriabilitazione, diretta dalla professoressa Maria Gabriella Ceravolo.  Il programma riabilitativo personalizzato, formulato dalla fisiatra della Clinica di Neuroriabilitazione, dottoressa Michela Aringolo, viene" erogato a distanza in modo da essere fruito dai pazienti presso il proprio domicilio, su schermo, sotto la supervisione di fisioterapisti esperti. Un dispositivo di monitoraggio consente inoltre un costante controllo dei parametri respiratori". "La combinazione di teleriabilitazione e telemonitoraggio - spiega l'Aoum - garantisce l'efficacia degli interventi e l'aderenza dei pazienti ai protocolli di esercizio respiratorio e a comportamenti salutari, migliorandone la tolleranza allo sforzo e la qualità di vita, e riducendo le riacutizzazioni e il numero di accessi al pronto soccorso. "Un utilizzo consapevole delle innovazioni tecnologiche in ambito sanitario, come in questo progetto dedicato alle persone con fibrosi polmonare, - osserva la professoressa Bonifazi - è di estrema importanza per favorire un'appropriata presa in carico delle patologie polmonari croniche, in particolare quando mirato a promuovere uno stile di vita attivo".  "L'attività fisica combinata con tecniche specifiche di respirazione - sottolinea la professoressa Ceravolo - prolunga gli effetti positivi della riabilitazione intrapresa a livello ambulatoriale, che rappresenta un'arma terapeutica non farmacologica estremamente efficace. La fruizione di interventi in modalità remota espande l'accesso alle cure riabilitative, ovviando ad eventuali carenze di risorse e strutture dedicate".  Il progetto nasce da un'efficace sinergia multidisciplinare all'interno dell'Azienda ospedaliero Universitaria delle Marche che coinvolge, oltre che della Struttura diretta dalla professoressa Martina Bonifazi e della Clinica di Neuroriabilitazione, anche della Sos di Fibrosi Cistica, diretta dalla dottoressa Benedetta Fabrizzi, sotto il coordinamento del direttore della Sod di Malattie Infettive, dottor Marcello Tavio. "Fondamentale, - rileva L'Aoum - inoltre l'alleanza stabilita con le diverse realtà del sistema sanitario territoriale, che hanno garantito l'attivazione della teleriabilitazione. Nell'immediato futuro, la teleriabilitazione respiratoria potrà essere ulteriormente potenziata grazie all'integrazione con altre tecnologie emergenti come l'intelligenza artificiale e la realtà virtuale".

06/02/2025 10:09
Civitanova Marche, Il “Dono Sospeso” porta regali e sorrisi  ai piccoli pazienti del Salesi

Civitanova Marche, Il “Dono Sospeso” porta regali e sorrisi ai piccoli pazienti del Salesi

Anche quest'anno l'Assessorato alla Famiglia e l'associazione Gaia hanno fatto visita agli ospiti del reparto di oncoematologia pediatrica dell'ospedale Salesi, per consegnare i regali donati dai cittadini attraverso l’iniziativa "Il dono sospeso" che si è tenuta, da dicembre a gennaio, presso l'hotel Cosmopolitan.  Una piccola delegazione, composta dal presidente dell'Associazione Filippo Marilungo, l'assessore di pertinenza Barbara Capponi, Luca Giustozzi, titolare dell'hotel ospitante l'iniziativa e la giornalista Daniela Gurini per Vera TV, ha raggiunto il capoluogo marchigiano per consegnare personalmente in reparto e in day hospital i regali e salutare le famiglie e gli operatori. "Grazie a tutte le famiglie, ai bambini e ai ragazzi che hanno aderito all’iniziativa - dichiara l'assessore Capponi - Abbiamo portato la loro vicinanza ai coetanei ricoverati, attraverso regali e biglietti, e questo gesto rappresenta un grande conforto per chi vive l’esperienza dell’ospedalizzazione. Sapere che il mondo esterno pensa a loro e li sostiene con piccoli ma significativi gesti come questo è davvero di grande sollievo. Ringrazio i medici e tutto lo staff ospedaliero per il loro delicato e appassionato lavoro in reparto, il gruppo Giustozzi che accoglie sempre con grande entusiasmo questa iniziativa, Vera TV che, dando risalto a questa situazione, si fa promotrice di sensibilizzazione e, infine, l’associazione Gaia per la collaborazione costante e concreta, che si estende anche in città con le sue attività e lo sportello".   A Civitanova infatti l'associazione Gaia, oltre a questa progettualità, ha avviato, tramite un accordo con l'assessorato alle politiche sociali, diverse attività di formazione per le famiglie tutte gratuite per la cittadinanza e anche uno sportello informativo in caso di diagnosi oncoematologica in età pediatrica. "La consegna del dono sospeso porta con sé l’onore e la responsabilità affidatici dalle tante persone, famiglie e bambini, che ce l’hanno consegnato, ed ogni anno è un po’ come averli lì accanto - dichiara Filippo Marilungo, presidente di Gaia Onlus -. Leggere i tanti biglietti,  come già detto, è la parte più bella ed emozionante. Il vero e profondo scopo del dono sospeso è proprio raccolto in quei messaggi -  conclude Marilungo dando i riferimenti utili dello sportello - Vogliamo ricordare che , grazie al comune di Civitanova e all' Assessore Barbara Capponi, nella sede in via Regina Elena è aperto lo sportello di ascolto per le famiglie che dovessero ricevere una diagnosi oncoematologia pediatrica e si può contattare il numero 3488353885. Questo servizio è attivo tutto l'anno ed è sempre gratuito”.  L'iniziativa del dono sospeso è prevista di nuovo per le prossime festività natalizie

05/02/2025 11:20
Ast Macerata, disinfestazione nei poli ospedalieri previste nel mese di febbraio

Ast Macerata, disinfestazione nei poli ospedalieri previste nel mese di febbraio

L'Ast Macerata ha comunicato che nel mese di febbraio effettuerà le disinfestazioni nei poli ospedalieri dell'azienda sanitaria territoriale. Si inizia l'11 di febbraio con il polo di Camerino, per poi continuare con i poli di San Severino Marche e Civitanova Marche il 19 febbraio. Un servizio che mantiene gli standard di igiene dei poli ospedalieri nel territorio dell'est di Macerata.

05/02/2025 10:40
Aggressione personale sanitario, Saltamartini: "Invierò richiesta di maggior presidio da parte delle forze dell'ordine"

Aggressione personale sanitario, Saltamartini: "Invierò richiesta di maggior presidio da parte delle forze dell'ordine"

Questa mattina, alle ore 8, il vicepresidente della giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, ha incontrato il personale del pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche, insieme al direttore generale dell'Ast di Macerata, Alessandro Marini, e alla direttrice del reparto, dottoressa Maria Rita Pierina Curto. L'incontro è stato organizzato a seguito dell'aggressione subita da due infermieri da parte di un uomo lo scorso 3 febbraio. Durante l'incontro, Saltamartini ha espresso la sua vicinanza al personale sanitario e ha discusso con loro delle misure da adottare per garantire una maggiore sicurezza. "Abbiamo concordato insieme iniziative per tutelare i nostri operatori, che ogni giorno affrontano situazioni delicate", ha dichiarato l'assessore. Una delle principali proposte emerse è quella di costituirsi parte civile nei procedimenti penali contro coloro che commettono reati contro il personale sanitario, in linea con la nuova legge che inasprisce le pene per chi aggredisce gli operatori del settore. Saltamartini ha ribadito con fermezza la posizione della Regione: "La violenza è inaccettabile, soprattutto quando colpisce gli operatori sanitari, che sono veri e propri eroi della nostra sanità". Inoltre, l'assessore ha annunciato l'invio di una formale richiesta alle autorità di pubblica sicurezza, chiedendo il rafforzamento dei posti di polizia all'interno degli ospedali, in particolare nei pronto soccorso, per garantire una maggiore protezione sia per il personale sanitario che per i cittadini che accedono alle strutture ospedaliere. Saltamartini ha concluso il suo intervento sottolineando l'importanza di applicare le sanzioni previste dalle normative più recenti "per contrastare la violenza e difendere chi lavora nel settore sanitario".

04/02/2025 18:10
Dalla regione Marche 1,2 milioni di euro per potenziare la diagnosi e cura dell'Alzheimer e demenze

Dalla regione Marche 1,2 milioni di euro per potenziare la diagnosi e cura dell'Alzheimer e demenze

Le Marche rafforzano l’impegno nella lotta contro l'Alzheimer e le demenze: il Ministero della Salute ha assegnato alla Regione un finanziamento complessivo di quasi 1,2 milioni di euro (1.179.732 euro) per il triennio 2024-2026, con risorse destinate a potenziare le strutture sanitarie regionali e servizi di assistenza dedicati ai pazienti. La Giunta ha infatti approvato il nuovo Piano triennale 2024-2026, in attuazione del Piano Nazionale Demenze (PND) e con il sostegno del Fondo per l'Alzheimer e le demenze, rifinanziato dalla Legge di Bilancio. Questo intervento si inserisce in un percorso di continuità con il precedente triennio 2021-2023. “Con questo nuovo Piano triennale, la Regione Marche conferma la sua attenzione verso le persone affette da demenza e i loro familiari. Vogliamo garantire un accesso sempre più tempestivo alla diagnosi, rafforzare il supporto ai pazienti e migliorare l’efficacia delle cure, attraverso soluzioni innovative e un forte impegno sul territorio” – ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini. Cinque le linee programmatiche: diagnosi precoce del Disturbo Neurocognitivo (DNC) minore, diagnosi tempestiva del DNC maggiore; sviluppo di interventi di telemedicina, introduzione di programmi di teleriabilitazione; diffusione e consolidamento di interventi psicoeducazionali, cognitivi e psicosociali, per supportare pazienti e caregiver nei diversi contesti assistenziali, dai Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) alle strutture di assistenza domiciliare e residenziale. I fondi serviranno ad acquistare apparecchiature sanitarie e strumenti diagnostici avanzati, ad assumere 5 neuropsicologi a tempo determinato (uno per ciascuna Azienda Sanitaria Territoriale, e un ulteriore psicologo presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche tramite borsa di studio). Verranno organizzati percorsi formativi rivolti a Medici di Medicina Generale, specialisti, operatori sanitari e caregiver e verrà creato un portale web dedicato al “Progetto disturbi cognitivi e demenze”, per migliorare la diffusione delle informazioni e l’accesso ai servizi. Il Piano è stato redatto con il coordinamento scientifico dell’Università Politecnica delle Marche e prevede il coinvolgimento attivo di tutti gli Enti del Sistema Sanitario Regionale.  Le attività saranno costantemente monitorate dal Tavolo Permanente sulle Demenze, che valuterà l’efficacia degli interventi. Le attività si svilupperanno nell’arco di 31 mesi fino al 31 luglio 2027, con l’obiettivo di rendere i servizi per le demenze sempre più efficaci e capillari sul territorio regionale.  

04/02/2025 15:30
Vaccinazione anti-pneumococco, possibile anche nelle farmacie delle Marche: ecco quando

Vaccinazione anti-pneumococco, possibile anche nelle farmacie delle Marche: ecco quando

Effettuare la vaccinazione anti-Pneumococco (PVC) dal 1 marzo sarà possibile anche nelle farmacie convenzionate. La Regione Marche ha raggiunto un importante accordo sperimentale con la rete rappresentata da Federfarma Marche e Confservizi Assofarm Marche che punta a garantire un servizio capillare sul territorio regionale, facilitando l'accesso alla vaccinazione per la popolazione. "Si tratta di un importante passo avanti nella strategia vaccinale della Regione Marche – ha spiegato il vicepresidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -. Grazie alla collaborazione con le farmacie del territorio, sulle quali abbiamo da subito puntato anche avviando come prima regione in Italia la sperimentazione della Farmacia dei Servizi, potremo garantire capillarità, facilitando la protezione delle fasce più a rischio della popolazione. La somministrazione del vaccino anti-Pneumococco in farmacia rappresenta un'opportunità per incrementare le coperture vaccinali e migliorare la prevenzione delle infezioni più gravi causate da questo batterio". L'accordo, valido per 2 anni dal 1 marzo 2025, prevede che i farmacisti abilitati alla somministrazione dei vaccini anti SARS-CoV-2 possano somministrare anche il vaccino anti-Pneumococcico, previa formazione specifica. Durante la fase sperimentale saranno fornite fino a 2000 dosi complessive di vaccino anti-Pneumococcico. Le farmacie aderenti potranno effettuare la vaccinazione anti-pneumococcica a coloro che in passato non si sono presentati ai servizi vaccinali delle AST per effettuare la vaccinazione (i soggetti nati tra il 1952 ed il 1959). Eccezionalmente sarà possibile fare il vaccino in farmacia quando l’assistito oggetto della chiamata attiva dei servizi vaccinali (nel 2025 i soggetti nati nel 1960) sia impossibilitato a recarsi presso i Servizi vaccinali delle AST. La vaccinazione è rivolta anche a chi ha compiuto 65 anni dal 2017 in poi e a chi non rientra in questo gruppo ma ha diritto alla vaccinazione per patologie o condizioni particolari. Lo pneumococco è un batterio di cui si conoscono oltre 90 tipi, una parte dei quali prevenibili appunto con la vaccinazione. Le persone più a rischio di ammalarsi sono i bambini nei primi anni di vita (al di sotto dei 5 anni), le persone anziane (a partire dai 65 anni) e i soggetti di qualunque età con malattie croniche. Le infezioni causate dallo pneumococco colpiscono frequentemente l’orecchio e le prime vie respiratorie causando otite e sinusite (soprattutto in età infantile). Forme di infezione più gravi sono la polmonite, la meningite e la sepsi (infezione diffusa a tutto il corpo) che possono portare anche alla morte.

03/02/2025 17:54
Ansia, depressione e DSA in aumento: come cambiano le difficoltà dei giovani

Ansia, depressione e DSA in aumento: come cambiano le difficoltà dei giovani

L’infanzia e l’adolescenza sono da sempre le fasi della vita più sensibili all’ambiente e al contesto dove i bambini e i ragazzi vivono con riflessi nella loro psiche e nella formazione del loro carattere. La fragilità e la vulnerabilità di quelle età è stata sempre molto attenzionata dalle scienze sociali e mediche. L’adulto avrà delle caratteristiche che quasi sempre hanno radici proprio nei primi anni di vita. Tutto questo nelle varie fasi storiche  tende a subire dei cambiamenti e delle evoluzioni che devono essere sempre molto ben evidenziate e studiate per far sì che i bambini e i giovani crescano nella maniera migliore. Nel periodo che stiamo vivendo le problematiche sembrano ancora più accentuate. Ne parliamo con la dottoressa Nelia Zamponi, specialista pediatra e neuropsichiatra infantile, già direttore Sod Neuropsichiatria Infantile e Centro Regionale Epilessia Infantile Ospedali Riuniti Ancona, oggi consulente presso Associati Fisiomed. - Dott.ssa Zamponi di che cosa si occupa il Neuropsichiatra Infantile? "La Neuropsichiatria Infantile o, più correttamente, la Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’ adolescenza, è una branca specialistica della Medicina che si occupa della diagnosi e del trattamento dei disturbi neurologici e neuropsichiatrici che insorgono nella fascia di età compresa fra 0-18 anni".  - Quali sono le patologie neuropsichiatriche più frequenti in questa fascia di età?  "Per quanto attiene la patologia neurologica, le epilessie e le cefalee rappresentano i disturbi che più frequentemente richiedono una consultazione specialistica a causa della loro prevalenza nella popolazione pediatrica e della peculiarità dei loro aspetti rispetto all’età adulta. Anche il disturbo da tIc, le lipotimie, le sincopi, le vertigini, i disturbi muscolari sono motivo piuttosto frequente di consultazione ambulatoriale. A livello ospedaliero accedono, invece, la patologia neurologica  acuta e le patologie neurologiche / neuromuscolari di maggiore complessità  (traumi cranici, tumori, epilessie gravi, ictus, paralisi cerebrali infantili, malattie degenerative…).  Per quanto attiene la patologia neuropsichiatrica, i disturbi del neuro sviluppo e i disturbi psichiatrici sono i motivi di presa in carico diagnostica e terapeutica di maggiore rilevanza.  I disturbi del neurosviluppo sono molteplici e di gravità variabile, richiedono una individuazione precoce e una tempestiva presa in carico multidisciplinare (ritardi di sviluppo psicomotorio, disturbo del linguaggio, disturbo di spettro autistico , disturbi specifici di apprendimento,disturbi comportamentali..) al fine di garantire una evoluzione neuropsichica positiva, un adeguato raggiungimento degli  obiettivi accademici e una piena autonomia personale". - L’incidenza delle patologie neuropsichiatriche è stabile nel tempo? "No. Negli ultimi anni si è assistito a un sostanziale aumento della incidenza dei disturbi di neurosviluppo e dei disturbi psichiatrici in età adolescenziale. Sono soprattutto aumentate le diagnosi e le richieste di intervento per i disturbi specifici di apprendimento (DSA). Le stime epidemiologiche collocano i DSA tra il 5% e il 12% dei pazienti in età scolare. Si tratta di situazioni in cui si rilevano difficoltà nell'acquisizione e utilizzazione della lettura, della scrittura e del calcolo a fronte di una normale dotazione intellettiva. L’origine è di natura neurobiologica, il riconoscimento è indispensabile ai fini di mettere in atto tutte le misure compensative/dispensative previste dalla legge  finalizzate al raggiungimento di adeguati livelli di apprendimento e di un armonico sviluppo della personalità.  Sono altresì in aumento le diagnosi di Disturbo da Deficit di attenzione con iperattività (ADHD) e le diagnosi di Disturbo di Spettro Autistico (ASD). L’incremento riguarda anche e in maniera molto consistente i disturbi psichiatrici in età adolescenziale.  Ansia, depressione, disturbi della condotta, dipendenze, disturbi del comportamento alimentare (DCA), sono purtroppo divenute motivo di consultazione molto frequente con enormi difficoltà di trattamento e presa in carico territoriale e ospedaliera".  - Quali sono le cause della aumentata incidenza di disturbi psichiatrici e di disturbi del neurosviluppo? "Vengono chiamati in causa molti elementi interconnessi fra loro: la rapidità dei mutamenti sociali, il crollo di modelli e valori di riferimento, i social media, la rete, l’intelligenza artificiale, il lockdown pandemico hanno comportato un cambiamento rapido con conseguente enorme fatica a riconoscere l’autorità, a confrontarsi con i pari e con un’altissima ansia sociale.  Il bullismo, il cyberbullismo, la dissociazione tra l’immagine sui social e l’immagine di sè reale rappresentano esperienze negative sempre più frequenti e precoci. Le amicizie virtuali vengono preferite alle più faticose relazioni amicali del mondo reale, tanto da determinare frequentemente un vero e proprio ritiro sociale.  Anche per quanto riguarda le funzioni neuropsicologiche, l’esposizione precoce a smartphone e social media induce mutamenti importanti: questi ragazzi, fin da piccoli, mostrano tempi attentivi molto più brevi, sono molto più veloci, ma surfano sulle informazioni, non vanno in profondità. La realtà diviene quella della rete: tutto è veloce, le risposte arrivano subito, senza interesse di  approfondimento, senza sforzo di memorizzazione, senza interiorizzazione.  Alla lunga, queste modalità possono interferire notevolmente con le tecniche di insegnamento tradizionale e con le richieste della scuola generando disagio psicologico e difficoltà di apprendimento". (Credit foto dott.ssa Zamponi: Giusy Marinelli) 

02/02/2025 10:55
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