Scuola e università

Matelica, scuole in ricostruzione: come cambia l'organizzazione della mensa per il prossimo anno

Matelica, scuole in ricostruzione: come cambia l'organizzazione della mensa per il prossimo anno

A seguito degli spostamenti previsti per la ricostruzione delle scuole a Matelica, l’assessorato all’Istruzione, presieduto da Rosanna Procaccini, informa la cittadinanza circa l’organizzazione della mensa scolastica per il prossimo anno scolastico (2024-2025). Nello specifico partiamo dalla pianificazione della mensa della scuola dell’infanzia presso il plesso “Spontini”. La capienza attuale delle due sale di refezione di via Spontini permetterà di ospitare per il prossimo anno scolastico (2024-25), anche i bambini della scuola primaria attualmente ubicati nella sede della scuola secondaria di 1° grado (ex scuole medie) in via Roma, che saranno trasferiti in via Spontini, con la stessa organizzazione attuale. Ovviamente gli operatori attualmente impiegati in via Roma andranno a rinforzare lo staff già presente in via Spontini. Quindi dal prossimo anno gli alunni della scuola primaria Sopradetti, avranno la pasta cucinata in loco, cosa che attualmente in via Roma non è possibile, con un miglioramento del servizio. Per quanto riguarda invece l’organizzazione della mensa della scuola primaria presso il plesso “Antinori” viene confermato il servizio come avviene odiernamente: cioè, con il servizio puntuale classe per classe. Il gestore ha confermato che anche per il prossimo anno fornirà gratuitamente i kit di posate in acciaio per i bambini che frequenteranno il primo anno, siano essi a tempo pieno che a modulo. Si ricorda che presso il plesso “Antinori” è attiva una piccola cucina dove viene cotta la pasta e viene effettuata la “finitura” dei secondi.

24/04/2024 12:18
Premio Asimov, studentessa del Liceo "Leopardi" di Macerata tra i vincitori

Premio Asimov, studentessa del Liceo "Leopardi" di Macerata tra i vincitori

Il Premio Asimov, un riconoscimento per opere di divulgazione e saggistica scientifica che vede protagonisti migliaia di studenti italiani nel decretare il vincitore attraverso una loro recensione, a loro volta valutata e premiata da una giuria di esperti, rappresenta ormai una competizione solida e affermata a livello nazionale. I partecipanti di questa edizione sono stati 13128 a livello nazionale, di cui 445 provenienti da 21 scuole delle Marche. Anche quest’anno il Liceo Classico-Linguistico “Giacomo Leopardi” di Macerata ha visto tra i vincitori una sua studentessa, Gaia Mezzaluna della IA, premiata per la recensione del saggio di Annalisa Cherchi e Susanna Corti Clima 2050. La matematica e la fisica per il futuro del sistema Terra, edito da Zanichelli.   Una menzione speciale è poi stata ottenuta dalla studentessa Vittoria Lucamarini della IIIA per la sua recensione de L’universo su misura di Lorenzo Colombo, Filippo Bonaventura e Matteo Miluzio, edito da Rizzoli. La dirigente scolastica, professoressa Angela Fiorillo, e l’Istituto si congratulano con le studentesse per questo brillante successo, che è ancora una volta la prova del fatto che gli studia humanitatis riescono a creare un dialogo efficace tra le lettere e le discipline scientifiche. Nell’epoca in cui si cerca di incrementare l’apporto delle donne alle discipline Stem, il fatto che a essere premiate per i loro meriti siano state due giovani studentesse è fonte di ulteriore soddisfazione.  

24/04/2024 10:29
"Veneri, fisiche, chimiche e materiali": l'analogico rivive nel progetto degli studenti dell'Abamc

"Veneri, fisiche, chimiche e materiali": l'analogico rivive nel progetto degli studenti dell'Abamc

“Veneri, fisiche, chimiche e materiali" è il progetto di sperimentazioni analogiche del triennio di fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Macerata a cura del professor Vincenzo Izzo. Si configura come un'opera collettiva, con i giovani autori che hanno lavorato singolarmente e a gruppi come ritenevano più opportuno. In questi gruppi, spesso interscambiabili, hanno svolto differenti ruoli e mansioni sperimentando le differenti tecniche analogiche della fotografia: lo sviluppo e la stampa della pellicola bianco e nero, di quella a colori, la cianotipia, la carta salata, la gomma bicromatata, la Polaroid. La mostra è stata accompagnata dalla seguente descrizione: "Viviamo in un'epoca di inflazioni di immagini senza precedenti, i valori di materialità e di qualità della fotografia sono stati sostituiti da quelli di immaterialità, velocità e quantità. In questa furia iconica c'è chi non rinuncia a mantenere un rapporto sostanziale con le antiche tecniche, quelle per intenderci più fisiche e chimiche e che rappresentano la storia della fotografia e le sue origini. Cianotipia, Carta Salata, Gomma Bicromatata, Polaroid, sviluppo e stampa di pellicole bianco e nero e colori sono stati tutte sperimentate durante il corso per fini squisitamente poetici. Questi usi se presi singolarmente possono sembrare la molteplicità delle pratiche artistiche, ma se invece li consideriamo nel loro complesso evidenziano una tendenza, un credo, un'utopia: lo sforzo di ri-materializzare la fotografia, di farla tornare oggetto, di credere nel carattere espressivo della loro forma materiale, di sottrarle a quelle miriadi di scatti computerizzati e impalpabili che nascono e muoiono in una frazione di secondo". Gli autori: Adiaconitei Anca, Cerolini Elisa, Cimini Francesco, Concetti Andrea, Ferretti Dania, Mehmet Lorenzo, Ottaviani Alessandro, Paolorossi Nicole, Principi Giorgia, Remidi Marilisa, Spurio Lucia, Tartari Francesco, Vallorani Andrea, Vitali Rebecca, Biagiola Alessandra, Scalera Laura, Berghii Ludmila, Bucchicchio Mariachiara, Concetti Alex, Eugeni Riccardo. Galicenco Andrea, Gobbi Lorenzo, Pietrella Asya, Valle Giulia, Castelli Alessandro Francesco, Feizi Pour Fatemeh, Nico Zagaglia, Amy Vaquero, Sara Fernandez.  

23/04/2024 17:15
Unimc, i docenti Frontoni e Giovanola fra i “500 italiani che contano nell’Intelligenza Artificiale”

Unimc, i docenti Frontoni e Giovanola fra i “500 italiani che contano nell’Intelligenza Artificiale”

La Repubblica ha stilato il nominativo di 500 italiani e italiane che contano nell’Intelligenza Artificiale. Tra questi figurano anche due docenti dell’Università di Macerata: il professore Emanuele Frontoni e la professoressa Benedetta Giovanola. Una lista composta da grandi esperti di IA, selezionati nelle università, nelle startup e nelle grandi aziende, così come nelle istituzioni politiche e culturali. Fra le varie e prestigiose università italiane coinvolte, anche l’Università di Macerata viene rappresentata all’interno di questa élite, grazie al contributo donato alla causa dal professore Emanuele Fontoni e dalla professoressa Benedetta Giovanola, Emanuele Frontoni è docente di Informatica e co-director del VRAI Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab. È Affiliated Researcher presso l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Dal 2022 è il direttore Scientifico del Centro per la Ricerca Scientifica e l'Innovazione Tecnologica in Campo Neurologico NemoLab, presso l'ospedale Niguarda di Milano. Svolge la sua attività di ricerca nel settore dell’IA e della visione artificiale, dell’analisi del comportamento umano, della realtà aumentata e degli spazi sensibili, delle digital humanities. Dal 2021 è nella lista "World's Top 2% Scientists" curata da Stanford University ed Elsevier. Esperto per la CE nelle valutazioni di progetti. Benedetta Giovanola è professoressa di Filosofia Morale e titolare della Cattedra Jean Monnet EDIT (Etica per un’Europa DigiTale Inclusiva), il primo e unico percorso accademico in Europa dedicato all’etica dell’IA. È vicepresidente della SIFM - Società Italiana di Filosofia Morale, Presidente e co-fondatrice di GAIA srl, start up innovativa di consulenza ed elaborazione di soluzioni di valutazione dei rischi etici e della compliance giuridica dei sistemi di intelligenza artificiale. È regular visiting professor alla Tufts University, negli Stati Uniti. Oltre ai vari titoli e riconoscimenti già ottenuti, i due docenti Unimc possono ora vantare anche questo speciale primato.

23/04/2024 15:20
Tolentino, i ragazzi del liceo classico "Filelfo" con "Rapsodia Tebana" incantano il pubblico (FOTO)

Tolentino, i ragazzi del liceo classico "Filelfo" con "Rapsodia Tebana" incantano il pubblico (FOTO)

Con una presentazione sui generis - dove sketch comici si sono amalgamati a temi di attualità –  si è aperta per il “Filelfo” al Teatro Don Bosco di Tolentino la X edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico, evento nato con l’intento di testimoniare l’attualità degli studi classici e l’ineludibile importanza fondativa di radici che proiettano la loro luce sul presente e sul futuro. La manifestazione vede coinvolta una rete di 350 istituti del territorio nazionale e di altri 14 paesi europei, al lavoro per un intero anno per offrire il meglio di sé. E il Classico di Tolentino, anche quest’anno, come nelle edizioni precedenti, ci è riuscito alla grande. I 70 studenti sul palco, appassionati, concentrati, talentuosi, raggianti per il sentirsi parte di una stessa squadra sono stati il perfetto esempio di come questa scuola riesca a coinvolgere e ad accendere passioni oltre che a veicolare i valori e la bellezza del mondo greco-latino e della cultura moderna in un ponte che aiuta a vivere l'attualità con spirito critico e a guardare al futuro con gli strumenti necessari per affrontarlo. Una serata che ha stupito, strappato sorrisi, emozionato e fatto riflettere.  L'anteprima, a cura degli ex studenti Francesco Casadidio, Eleonora Gabrielli e Tommaso Foresi , tra risate e luoghi comuni ha visto la parodia del film "Barbie" come spunto per riflettere anche sulla parità di genere.  Poi spazio a "Rapsodia tebana". "Un progetto teatrale - ha detto la docente Laura Dionisi che ha curato i testi insieme alla collega Claudia Canestrini, referente del Liceo Classico e della Notte Nazionale per il Filelfo - nato a fine agosto dall'idea di dare un seguito allo spettacolo 'Edipus in fabula' messo in scena qualche anno fa". Allora, da un impegnativo 'taglia e cuci' e da un’originale rielaborazione in chiave narrativa è stato prodotto il sequel che muove dalla vicenda tragica di Edipo, la cui maledizione si trasferisce sui quattro figli: Eteocle e Polinice che si uccidono a vicenda per il potere, Antigone che lotta per la sepoltura del fratello, in nome delle leggi non scritte dell’amore e della famiglia e infine Ismene che assiste impotente alla distruzione di tutti i suoi cari. Una saga epico tragica in cui il dolore insegna a lottare contro il destino. Grazie agli estratti che arrivano da Sofocle (“Edipo a Colono” e “Antigone”) ed Eschilo (“I sette contro Tebe”), passando per Anouilh e Pirandello, i 70 studenti del Classico "Filelfo" hanno portato sul palco le vicende più toccanti della tragedia greca, dove la regia e le coreografie del bravissimo Fabio Bacaloni hanno trasportato lo spettatore in emozioni senza pari. In scena non emerge solo l'impegno rivolto allo spettacolo, ma il lavoro di cinque anni di lezioni di letteratura e di teatro fatte a scuola, il cui risultato è quello di una rappresentazione attenta all’interpretazione del testo e dei personaggi, ai tempi, alla dizione, alle coreografie e alla disciplina che solo un’arte come il teatro può dare.  Da qui l'esortazione di Laura Dionisi a fine spettacolo rivolta ai genitori presenti: "Siate orgogliosi dei vostri figli, più di quanto non lo siete già. Assecondate le loro inclinazioni perché con questo spettacolo hanno dimostrato di avere tanto da esprimere". A grande richiesta – per chi non ha potuto partecipare alla serata di venerdì scorso –  "Rapsodia tebana" sarà replicata sabato 11 maggio, alle 21, al teatro Nicola Vaccaj di Tolentino. Sono già aperte le prenotazioni ai numeri 334.5731024 e 338.2180607. (Credit foto: Giacomo e Lucrezia Palmieri)

23/04/2024 09:30
All'Università di Camerino il primo corso in Italia che si svolge nel Metaverso (FOTO e VIDEO)

All'Università di Camerino il primo corso in Italia che si svolge nel Metaverso (FOTO e VIDEO)

  All’Università degli Studi di Camerino si è tenuta quest’oggi la prima lezione ufficiale nel Metaverso, proposta dal corso di laurea in Informatica per la Comunicazione Digitale della Scuola di Scienze e Tecnologie. Dopo i saluti del Rettore Graziano Leoni, del docente di Social Media management Francesco Di Costanzo di PA Social, del prof. Daniele Rossi della Scuola di Architettura e Design e del prof. Michele Loreti della Scuola di Scienze e Tecnologie, studentesse e studenti hanno seguito la lezione di Social Media management per la prima volta nell'ambiente virtuale dell'Università di Camerino. Presenti alla lezione anche la Prorettrice con delega alla Didattica, orientamento e formazione Giulia Bonacucina ed il prof. Claudio Pettinari.    All'interno della realtà immersiva di Unicam è intervenuta anche la Public Policy Manager di Meta Costanza Andreini, che ha parlato delle politiche di innovazione di Meta. Il Rettore Graziano Leoni ha sottolineato l’unicità del corso, data dalla possibilità di svolgere lezioni al fianco dei propri compagni di banco, ma collegandosi da diverse parti del mondo. “Quello che proponiamo è un ambiente di apprendimento che stiamo sperimentando insieme a PA Social. È un’esperienza unica in cui gli studenti si trovano a fare lezione all’interno di un ambiente completamento virtuale, che dà la possibilità di vivere in aula accanto a colleghi. Oggi sono all’interno di un’aula dell’università, ma teoricamente potrebbero stare insieme anche in diverse parti del mondo e trovarsi seduti fianco a fianco con compagni di banco reali ma virtuali. Ma è possibile anche uscire dall’aula per entrare in altre esperienze, apprendere contenuti, tornare in aula e scambiare opinioni. Questa è un po’ la modalità in cui si svolgono corsi di questo tipo che ci risultano non sperimentati in altre parti d’Italia”. “Utilizziamo un visore di ultima generazione della famiglia Meta”. Afferma il docente di Social Media management Francesco Di Costanzo di PA Social. “Ne esistono di altri tipi ma abbiamo scelto questi perché sono anche quelli che si trovano ad un costo più popolare. L’obiettivo del Metaverso in prospettiva futura è proprio quello di permettere a tutti di utilizzarlo, a partire dalla vita quotidiana, nella pubblica amministrazione e con le università appunto. All’interno del mio corso di Social Media Management abbiamo iniziato la sperimentazione, la prima in Italia, dedicata al Metaverso. In altri atenei sono state fatte tesi di laurea, ma un vero e proprio corso sul Metaverso non era mai stato fatto”. Lo stesso docente ha poi provveduto a spiegare le modalità in cui vengono svolte queste singolari lezioni, che a suo avviso possono rappresentare un’opportunità di sviluppo anche in altri ambiti.   “Facciamo lezione all’interno del Metaverso. Esiste un’aula creata ad hoc dai professionisti dell’Unicam dove ci sono simboli e richiami alla città che ci permettono di essere a Camerino anche se siamo nel Metaverso. Ovviamente è una sperimentazione, abbiamo iniziato con un’oretta di lezione all’interno del Metaverso e pian piano aumenteremo. Questa tecnologia può essere utilizzata in tanti altri ambiti, dai laboratori di chimica alle materie più pratiche, perché gli studenti possano testare e poi eventualmente fare l’esperimento in presenza. Proprio il feedback degli studenti sarà importante per determinare gli sviluppi futuri”. Abbiamo pertanto raccolto le considerazioni degli studenti coinvolti in questo nuovo modello di apprendimento. La maggior parte ha trovato difficoltà nel dare un giudizio sul fatto che sia meglio l’aula virtuale o quella fisica. Tutti sono stati però d’accordo sulla grande potenzialità del Metaverso.  

22/04/2024 20:26
Unimc, nel centenario della nascita di Paolo Volponi la presentazione del libro di Antonio De Simone

Unimc, nel centenario della nascita di Paolo Volponi la presentazione del libro di Antonio De Simone

Nel centenario della nascita del senatore marchigiano Paolo Volponi, scrittore e poeta, l'Associazione laureati ateneo maceratese Alam propone per martedì 23 aprile, alle 16 alla Biblioteca didattica dell'Università in piazza Oberdan la presentazione del volume "Romanzo occidentale. Volponi e noi. Stenogrammi di filosofia, letteratura e politica" di Antonio De Simone, filosofo e saggista. Dopo i saluti del rettore John McCourt, Mauro Cascio, giornalista e scrittore dialogherà con l'autore. Presiede il confronto la presidente dell’Associazione Daniela Gasparrini, modera Francesco Bernabucci. Nel volume Antonio De Simone espone una galleria d’autori in cui Paolo Volponi, l’Urbinate, è riletto nella politicità del fatto letterario, a partire dall’amico e maestro Pasolini. Scrittore (Urbino 1924 - Ancona 1994), Volponi esordì come poeta, ma è noto soprattutto per aver affrontato nei suoi romanzi, "Memoriale", "La macchina mondiale", "Corporale" il tema dell'alienazione dell'uomo nella civiltà industriale, con risultati di novità e felicità espressiva.

22/04/2024 15:40
Apiro, inaugurata la nuova scuola primaria intitolata a Giuseppe Tamagnini e Giovanna Legatti

Apiro, inaugurata la nuova scuola primaria intitolata a Giuseppe Tamagnini e Giovanna Legatti

Quella di sabato 20 aprile è stata una giornata da incorniciare per la sezione di Macerata del Movimento di cooperazione educativa, e per l’intero “Mce” nazionale, perché ad Apiro – uno dei luoghi-simbolo della nascita del movimento in Italia – è stata inaugurata la Scuola Primaria che, costruita dopo il sisma, è stata intitolata a Giuseppe Tamagnini e Giovanna Legatti. “Abbiamo vissuto un momento davvero emozionante – dice la dirigente dell’Istituto Coldigioco Emanuela Tarascio, responsabile anche dell’Mce provinciale – perché i nostri bambini adesso hanno a disposizione una struttura moderna e funzionale e perché l’Amministrazione comunale, mostrando grande sensibilità, ha scelto di intitolare la scuola a Pino Tamagnini, originario di Apiro - figura che andrebbe meglio conosciuta poiché è stato uno dei padri dell’Mce in Italia - e a Giovanna Legatti, maestra a Coldigioco, dove fu artefice di un’esperienza didattica ancora oggi attualissima”. Alla cerimonia di inaugurazione, oltre al sindaco Ubaldo Scuppa e alla dirigente Tarascio, è intervenuta anche la segretaria nazionale del Movimento di cooperazione educativa, Donatella Merlo, che per la prima volta ad Apiro ha confessato pubblicamente di essersi “emozionata” nel vedere i luoghi in cui Giovanna Legatti e Giuseppe Tamagnini misero in atto una vera e propria “rivoluzione” nelle loro classi seguendo un “progetto pedagogico e didattico ben preciso”. “Anche oggi abbiamo bisogno di persone come loro, che siano da stimolo per adeguare la scuola ai tempi in continuo cambiamento, per migliorarla secondo idee di uguaglianza, di democrazia e di pace, mettendo al primo posto il senso del collettivo e il bene di tutti”, ha sottolineato Donatella Merlo, che poi ha aggiunto: “Educare è un atto politico e la direzione da seguire è quella indicata dall’articolo 3 della nostra Costituzione, dove si affermano principi di uguaglianza ed emancipazione: gli stessi che ispirarono la visione di cambiamento di Pino e Giovanna”. La nuova scuola nasce nell’ambito della ricostruzione post terremoto: il Commissario straordinario Guido Castelli ha inviato un messaggio di saluto, ricordando che “quando si inaugura una scuola è la festa di tutta la comunità”. Per costruirla sono stati investiti quasi 2 milioni e mezzo di euro. La struttura, che gode di uno splendido panorama verso il monte San Vicino, si sviluppa su una superficie di oltre 1.600 metri quadrati, conta una decina di aule, un’aula magna, una grande palestra; una mensa e una cucina in cui saranno preparati i pasti per tutte le scuole di Apiro. La cucina è stata attrezzata con moderne strumentazioni grazie anche al contributo di 40 mila euro della Camera di commercio nazionale (messi a disposizione del Comune dopo il sisma). La nuova scuola è dotata di pannelli solari e risponde ai più innovativi criteri di efficientamento energetico e modelli antisismici. Attualmente ospita cinque classi di bambini, dalla prima alla quinta, per un totale di circa 90 alunni.

21/04/2024 14:14
Macerata, il Liceo Classico "G.Leopardi" porta sul palco del Lauro Rossi la controversa figura di Caligola

Macerata, il Liceo Classico "G.Leopardi" porta sul palco del Lauro Rossi la controversa figura di Caligola

Il 19 aprile si è festeggiato nei licei Classici di tutta Italia la X edizione della Notte nazionale del Liceo Classico: il Classico Leopardi di Macerata, che ha aderito all’iniziativa fin dalla sua prima edizione, ha proposto, dal pomeriggio alla tarda serata, appuntamenti di carattere culturale e momenti di festa. Quest’anno la figura controversa dell’imperatore Caligola è stata il filo conduttore della giornata: alle 17.30, presso la sede di Corso Cavour, dopo i saluti della Dirigente Scolastica, prof.ssa Angela Fiorillo, la prof.ssa Simona Antolini, docente di Storia Romana del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, ha tenuto una conferenza dal titolo: “Caligola: la presunta follia e il discredito dell’aristocrazia senatoria”: nell’aula Confucio della sede centrale del Liceo, studenti, docenti e appassionati di storia hanno potuto conoscere le nuove prospettive e interpretazioni della figura dell’imperatore considerato pazzo. A seguire, si è tenuta la premiazione del booktrailer vincitore del concorso “Un libro/un minuto”, alla sua seconda edizione: con un lavoro su un racconto di Buzzati, sono state decretate vincitrici da una giuria di esperti le alunne Emma Elladi e Giulia Merlini. La festa è continuata poi alle ore 21.00 al Teatro Lauro Rossi, dove gli alunni del gruppo Tas hanno proposto lo spettacolo De Caligulis, centone in atto unico da Seneca, Camus ed altri autori, con adattamento e regia di Francesco Facciolli. In un teatro gremito fino al loggione, trenta alunni dallo straordinario talento hanno portato sulla scena un dramma intenso e complesso sulla figura del terzo imperatore della dinastia Giulio-Claudia, Caligola, “mostro per aver troppo amato”. Passato alla storia come despota crudele e pazzo, il personaggio incarna le caratteristiche più controverse dell’essere umano in una rappresentazione fuori da ogni luogo e tempo. Nel ragazzo incompreso di Camus, amante dell’arte e del bello, profondamente segnato dalla morte dell’amata sorella, chiunque può ritrovare una parte di sé. E se innesti di autori classici, quali Eutropio, Seneca, Tacito e Svetonio danno voce ai nemici dello storico imperatore, una sceneggiatura assolutamente contemporanea riflette i temi e le complessità del presente. “Il titolo “De Caligulis” - spiega il regista Francesco Facciolli, anima dello spettacolo - si riferisce sia allo sguardo novecentesco di Camus, che cerca di leggere la storia attraverso gli occhi di Caligola, sia alla pluralità dei punti di vista necessari per interpretare il nostro tempo. Il tutto arricchito dall’energia, dall’entusiasmo e dalla curiosità dei ragazzi guidati da un esperto”. Il lavoro del regista Facciolli è stato supportato dal contributo delle professoresse Luisa Gentili, Raffaella Lattanzi ed Ester Nicoletti. Al termine della pièce, i ringraziamenti e i saluti della Dirigente Scolastica Angela Fiorillo, che ha dato a tutti appuntamento per il prossimo anno: “L’adesione alla Notte Nazionale del Liceo Classico rientra per tradizione consolidata nella progettazione dell’anno scolastico del Liceo Leopardi di Macerata - ha  sottolineato la dirigente -. Partecipare all’iniziativa con una rappresentazione allestita nell’ambito del progetto “Teatro a Scuola” persegue una finalità coerente sia con l’evento nazionale sia con le attività laboratoriali del teatro: porre l’enfasi e approfondire lo studio del mondo classico attraverso gli autori che lo hanno vissuto, narrato e descritto per interpretarlo e comprenderlo nel presente”. Alle iniziative, coordinate con passione e competenza dalla prof.ssa Barbara Menicucci, promosse dal Dipartimento di Latino e Greco del Liceo, patrocinate dall’Università di Macerata e dalla Città di Macerata, realizzate con il contributo dell’Associazione Amici del Classico e della ditta Buffetti di Macerata, hanno partecipato come ogni anno molti alunni, coinvolti nello spettacolo teatrale, nella produzione dei booktrailers e nella comunicazione dell’evento. A tutti loro il ringraziamento per lo straordinario lavoro svolto.    

20/04/2024 18:23
Un albero per celebrare i "Giusti": gli alunni di Montelupone omaggiano Giovanni Paolo II e Malala

Un albero per celebrare i "Giusti": gli alunni di Montelupone omaggiano Giovanni Paolo II e Malala

È stata celebrata dagli alunni e dalle alunne della scuola primaria e secondaria di Montelupone la terza edizione della "Giornata dei Giusti". Nel 2022 è stato piantato il primo albero per onorare Gino Bartali, il ciclista che salvò centinaia di vite umane. L’anno scorso, nel 2023 si è scelto di onorare la famiglia Brutti di Amandola, una famiglia di un paesino delle Marche che ha testimoniato a tutta l'umanità che, nonostante le avversità, si può e si deve avere il coraggio di scegliere il bene. Oggi nell’anno 2024, considerato ciò che sta accadendo nel mondo, si è scelto di celebrare non un Giusto, bensì due: Giovanni Paolo II, amatissimo da tutti e considerato il Papa della Pace, e Malala, una bambina musulmana che lotta per il diritto all'istruzione delle ragazze. Gli alunni, dopo aver ascoltato l'albo illustrato "Io sono Adila", l’autobiografia di Malala Youszefai e alcuni messaggi di Giovanni Paolo II per la celebrazione della Giornata mondiale della pace del primo gennaio 2005, hanno presentato gli elaborati da loro preparati. L'evento si è concluso scoprendo le targhe dedicate ai due Giusti celebrati, realizzate dagli alunni della scuola secondaria, e poste accanto all’ulivo piantato per l’occasione. Alcuni alunni, come gesto simbolico, hanno poi deposto delle matite in un cesto bianco per ricordare a tutti, come diceva Malala, "che a volte basta una matita e molto coraggio per cambiare il mondo". All'evento erano presenti la dirigente scolastica Natalia Virgulti, il sindaco Ronaldo Pecora, il consigliere delegato Simone Gambini, il parroco Don Giacomo, Alberto Muccichini, presidente del centro culturale Galantara Ratalanga, i carabinieri di Montelupone e le rappresentanti della comunità islamica la signora Maria (Ibsem) e Gariba di Montelupone.   

19/04/2024 18:18
L'Università di Camerino guarda in Romania: accordo con l'ateneo "Petre Andrei" di Iași

L'Università di Camerino guarda in Romania: accordo con l'ateneo "Petre Andrei" di Iași

È stato firmato nei giorni scorsi in ateneo l'accordo di collaborazione tra l'Università di Camerino e la Universitatea "Petre Andrei" di Iași, in Romania, che prevede la possibilità di promuovere gli scambi e la mobilità di docenti, ricercatori, dottorandi e studenti per attività di ricerca scientifica così come la realizzazione di progetti di ricerca congiunti su tematiche che di comune interesse in particolare nell’ambito della giurisprudenza. A sottoscrivere il Memorandum of Understanding i due rettori, professor Graziano Leoni e professor Sorin Bocancea, alla presenza del prorettore vicario Unicam con delega all'Internazionalizzazione professor Emanuele Tondi, del direttore della Scuola di Giurisprudenza Unicam professor Rocco Favale, del professor StefanoTesta Bappenheim della Scuola di Giurisprudenza e di una delegazione dell'ateneo rumeno. Referenti dell’accordo saranno il professor Fabio Fede della Scuola di Giurisprudenza per Unicam ed il professor Mihai Roca per la Universitatea “Petre Andrei” di Iași.  

19/04/2024 16:11
Guerra, ricostruire il tessuto sociale attraverso l’arte: appuntamento a Unimc

Guerra, ricostruire il tessuto sociale attraverso l’arte: appuntamento a Unimc

Martedì e mercoledì, 23 e 24 aprile, all'università di Macerata nella sede in via Garibaldi 20, con la collaborazione dell’associazione "Babelia & C. - progetti culturali", si svolge il convegno internazionale "Restoring Public Space". L'iniziativa si colloca nell’ambito del progetto di Ateneo "Restarts" che ha come responsabili scientifici i docenti Carla Danani e Sergio Labate. Il programma completo è disponibile online sul sito https://www.unimc.it/it/unimc-comunica/events/2024. I lavori partiranno martedì alle 15 e mercoledì alle 9. Si confronteranno su alcune situazioni in Bosnia-Erzegovina, studiosi e studiose provenienti dalle zone interessate, appartenenti al mondo accademico, come Sarina Bakić, ma anche associativo, come Claudia Zini di Kuma International e culturale come Elma Hodzić del Museo storico della Bosnia Herzegovina, i giornalisti e scrittori Azra Nuhefendić e Dario Terzić, testimoni delle recenti vicende connesse all'assedio delle città di Sarajevo e Mostar. Al convegno, fortemente interdisciplinare, porteranno inoltre i loro contributi il fotografo Luigi Ottani, autore del libro-reportage 'Shooting in Sarajevo' e di un work in progress sulle Rose di Sarajevo, Roberta Biagiarelli, artista multidisciplinare ed esperta di Balcani, l'architetta Mariateresa Giammetti dell'università di Napoli, filosofi e scienziati sociali, tra cui Giovanna Costanzo dell’Università di Messina, Virgilio Cesarone dell'università di Chieti-Pescara, Tatjana Sekulić dell'università Bicocca di Milano. Anche riprendendo il concetto di "urbicidio", coniato nel corso della prima metà degli anni Novanta da Bogdan Bogdanović, ci si interrogherà in modo analitico, critico e propositivo su luoghi e pratiche sociali, su come siano istituiti da memoria e pratiche sociali e ne siano a propria volta investiti, sulle politiche di ricostruzione: le quali, non meno di quelle di distruzione, mai possono essere rubricate come neutrali.  

19/04/2024 15:40
Vinitaly, premio per  l'Istituto agrario di Macerata con "Rosso Carmen"

Vinitaly, premio per l'Istituto agrario di Macerata con "Rosso Carmen"

Un successo per l’I.I.S. “Giuseppe Garibaldi” di Macerata alla 56ª edizione del Vinitaly. Infatti la scuola maceratese ha ricevuto il Premio Crea Idea Marketing edizione 2024 per il Rosso Piceno Doc 2021 «Rosso Carmen» all’VIII Concorso enologico Masaf – Crea, evento clou della Fiera del Vino di Verona dedicato agli istituti agrari d’Italia. L’Istituto è stato premiato per la perfetta combinazione del vino prodotto, grazie alle strumentazioni tecnologiche di cui la scuola è dotata, e il neuromarketing utilizzato, anche qui con piattaforme specializzate, per la composizione dell’etichetta. Al progetto, coordinato dai professori Stefano Cardella, Riccardo Pellegrini e Francesco Broccolo, hanno partecipato: Beatrice Ciucci e Martina Linardelli della classe 5ªE; Loris Vecchiato e Matteo Giri della 5ªC; Filippo Bellagamba, Alessia De Carolis, Tommaso Fimiani, Marco Marinelli, Carlo Mazzarini e Tommaso Zulian della 6ªC. All’edizione 2024 del Concorso enologico hanno preso parte 24 scuole, provenienti da 14 regioni, per un totale di 68 vini in gara e la premiazione è avvenuta alla presenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del ministro all’Istruzione e al merito, Giuseppe Valditara, e del ministro all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. L’etichetta Rosso Carmen è nata a seguito di una collaborazione con il Macerata Opera Festival per celebrare la celebre opera lirica di Bizet, Carmen, in cartellone nella scorsa stagione lirica. L’intesa è nata con lo scopo di promuovere il territorio attraverso la cultura, la musica e il vino. Per questo motivo è stato individuato un Rosso Piceno DOC, vino tipico del nostro territorio, prodotto con le uve, dei vitigni Sangiovese e Montepulciano, raccolte a mano dagli studenti, vinificate nella cantina della scuola e valutate organoletticamente grazie all’analisi sensoriale, avvenuta con la console Smart Sensory Box. Successivamente è stata prodotta un’etichetta “sartoriale”, analizzando con il neuromarketing l’efficacia commerciale grazie a test che hanno monitorato le emozioni e all’Eye Tracking che ha effettuato il tracciamento degli occhi mentre osservavano l’etichetta stessa.    

19/04/2024 13:15
Pnrr e Università, quei 40 milioni (nelle Marche) da rendicontare nel 2025. Corradini: "Come vincere la sfida"

Pnrr e Università, quei 40 milioni (nelle Marche) da rendicontare nel 2025. Corradini: "Come vincere la sfida"

Flavio Corradini, professore ordinario di Informatica presso l’Università di Camerino, è il coordinatore scientifico dello Spoke 6, il sotto progetto che si inserisce all’interno d Vitality, il progetto Ecosistemi dell’Innovazione Marche-Umbria-Abruzzo che mira a raggiungere obiettivi importanti dal punto di vista della digitalizzazione e della sostenibilità nel centro Italia. "Nelle Marche 4 atenei hanno 4 Spoke. Essi caratterizzano la vocazione scientifica tecnologica umanistica di ciascuno degli atenei - spiega il professor Corradini -. Ogni ateneo gestisce circa 10 milioni di euro. Capiamo come si tratti pertanto di una grandissima responsabilità, anche perché parliamo di fondi che vanno a rendicontazione”. Nell’ambito di Spoke 6, Flavio Corradini mette in luce quello che è l’obiettivo dell’Università di Camerino: "Con Spoke 6 stiamo affrontando il tema della transizione dello spazio urbano verso modelli sostenibili che pongano in risalto il benessere, la tutela della salute e la sicurezza degli spazi interni ed esterni, garantendo una valutazione integrata degli spazi urbani che trova la sua chiave interpretativa e progettuale nelle relazioni indoor-outdoor". I progetti del Pnrr stanno costituendo un'importante leva di sviluppo per gli atenei marchigiani, offrendo l'opportunità di modernizzare le infrastrutture, potenziare la ricerca e innovare i percorsi formativi. Questi investimenti sono fondamentali per rafforzare la competitività e l'eccellenza del sistema universitario nazionale.  Come ci ricorda il professor Corradini, il Pnrr terminerà la propria rendicontazione nel 2025. È importante, perciò, che gli atenei, e non solo, comincino a orientare la propria strategia verso il periodo successivo e a concentrarsi su come mantenere e consolidare i progressi raggiunti, garantendo la sostenibilità delle iniziative avviate e la continuità degli investimenti in ricerca e innovazione. Da questo punto di vista, il professor Corradini suggerisce due questioni importanti da affrontare con particolare attenzione nel periodo "post-Pnrr": "Una riflessione fondamentale riguarda sicuramente il modo in cui mettere in produzione i risultati dell’attività di ricerca del grande progetto 'Ecosistemi per l’Innovazione'. Parliamo di prodotti che sono ad alta densità di innovazione e ricerca. Rivedono alcuni processi che abbiamo già a disposizione, mentre altri ne reinventano di nuovi per attivare percorsi virtuosi di economie di scala. Su questi prodotti innovativi è importante creare imprenditoria che possa andare a rimpinguare quella più tradizionale che conosciamo già". Nel secondo punto espresso, per affrontare con successo il periodo in cui terminerà la rendicontazione del Pnrr, il professor Corradini invita le istituzioni, le università e tutto il sistema produttivo ad adottare "un approccio il più europeo possibile", lavorando in sinergia con gli altri Paesi membri per garantire la sostenibilità, la competitività e l'innovazione del sistema universitario italiano. "In tre anni abbiamo avuto progetti europei che ci hanno permesso di fare tante cose interessanti - spiega l'ex rettore Unicam -. Il Pnrr però termina la rendicontazione nel 2025. Dal 2026 in poi come ci stiamo organizzando come istituzioni, politica, amministrazioni locali per non farci trovare impreparati da un momento all'altro. Dobbiamo consumare e rendicontare le risorse entro dicembre 2025 e parliamo di milioni e milioni di euro. Per renderci conto solo la Regione Marche per gli ecosistemi per le innovazioni dispone di 40 milioni, senza considerare i tanti altri bandi in cui le università sono coinvolte. Io sto invitando tutti i colleghi coinvolti nello Spoke di Camerino, che coordino personalmente, a cercare di interpretare questi processi in una chiave di Horizon europeo". "I fondi a disposizione del nostro paese per ricerca e innovazioni non sono tantissimi e non vanno a complementare un buco post 2026 - aggiunge Corradini -. Invece in Europa i programmi sono tanti e spesso anche ricchi. Il lavoro che stiamo facendo ora deve essere capitalizzato sui programmi quadro sempre più europei, creando una rete di collaborazione fra università, centri di ricerca, istituzioni pubbliche, enti regionali e provinciali e tutto il sistema produttivo insieme. Io credo che il futuro non possa che essere immaginato in questa rete di collaborazione”. L’Europa, le strategie che sta adottando e le prossime elezioni che la riguardano saranno al centro dell’incontro organizzato dall’Associazione Cittadini in Cammino, di cui Flavio Corradini è presidente. Questi importanti temi saranno affrontati venerdì 19 aprile alle 21:15  presso l’Hotel Grassetti di Corridonia, dove porteranno i loro preziosi interventi il Segretario provinciale del PD Angelo Sciapichetti, il coordinatore regionale del M5S Giorgio Fede, il presidente regionale di Italia Viva Fabiola Caprari, il segretario provinciale di Azione Massimiliano Fraticelli, il coordinatore regionale di +Europa Cora Fattori, il coordinatore provinciale del PSI Sandro Scipioni e Andrea Maurilli di Alleanza Verdi Sinistra. L’incontro sarà introdotto proprio dal professor Corradini e sarà poi moderato dal giornalista Rai Maurizio Blasi.  

18/04/2024 12:17
La pubblicità del Bike Park Frontignano? Ci pensano gli studenti dell'Istituto Bramante-Pannaggi

La pubblicità del Bike Park Frontignano? Ci pensano gli studenti dell'Istituto Bramante-Pannaggi

Quando l’arte della natura incontra l’arte della grafica pubblicitaria: è così che gli studenti del IIS Bramante-Pannaggi di Macerata hanno collaborato alla realizzazione delle bellissime brochure del Bike Park Frontignano, punto di riferimento dei bikers dell’Italia centrale. Immagini, foto e descrizioni dei percorsi e dei paesaggi mozzafiato che i Monti Sibillini regalano ogni giorno, creativamente inseriti in pieghevoli pubblicitari che rivelano l'impegno e la perizia dei ragazzi dell’istituto. Da sempre, infatti, l'IIS Bramante-Pannaggi si caratterizza per l'attenzione che dedica alle esigenze del territorio e per un'offerta formativa che ha l'obiettivo di garantire ai diplomati nuove ed impensate opportunità professionali spendibili concretamente nel mondo del lavoro. Come in questa occasione, i ragazzi dell’istituto professionale dialogano quotidianamente con le esigenze professionali del territorio e si adoperano per raggiungere le massime competenze richieste, a partire dalle numerose attività laboratoriali che vengono proposte dalla scuola. Ciò è vero non soltanto per il tradizionale indirizzo dei "servizi commerciali", che ha visto la collaborazione in oggetto e che ha dato l’occasione agli studenti di design della comunicazione visiva e pubblicitaria di esprimersi per creare un prodotto valido e concreto, ma anche per il nuovo indirizzo di studi di cui la scuola si è arricchita lo scorso anno: "Servizi Culturali e dello Spettacolo". Ed è così che mentre il mondo del lavoro continua a richiedere personale specializzato e qualificato, l’IIS Bramante Pannaggi si tiene al passo con i tempi, continuando a rispondere alle esigenze del territorio, per creare figure professionali che sapranno rivelarsi all’altezza delle esigenze del mercato locale, riuscendo ad andare incontro alle richieste del territorio e del mondo produttivo.    

18/04/2024 11:55
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