
Cingoli

"Cristo delle Marche", il corpo bandistico accende l’alba di Cingoli
Anche quest’anno sarà all’insegna di Musica e Natura la prima domenica dell’estate cingolana, con cui si aprirà il ricco cartellone di eventi organizzato dal Comune di Cingoli per la stagione estiva 2025. E continuando una bella e applaudita tradizione protagonista dell’evento sarà il grande ensemble strumentale del Corpo Bandistico di Villa Strada. A grande richiesta, dopo la straordinaria e acclamatissima edizione 2022 (che aprì il festival RisorgiMarche), si torna nella suggestiva spettacolare ambientazione del panoramico pianoro erboso del “Cristo delle Marche”, nell’attesa delle prime luci dell’alba della prima domenica dell’estate 2025. Domenica 22 giugno, alle ore 5.00 (al sorgere del sole). Sul palco con la formazione strumentale cingolana, diretta dal maestro Luca Pernici, ci sarà quale ospite d’eccezione: il cantate e trombettista Michele Samory, entusiasmante musicista marchigiano, che da un po’ sta facendo parlare di sé in giro per il mondo! Attorno a cui è stato costruito il nuovissimo repertorio, che spazia nel grande e appassionante repertorio della musica italiana d’autore». «Portiamo avanti una bella e fortunata tradizione – ha dichiarato il sindaco di Cingoli Michele Vittori – che si configura quale stupenda occasione di promozione e di valorizzazione della bellezza e della ricchezza del nostro territorio, come dei suoi tanti talenti. Si dia il via all’Estate 2025Al termine del concerto ricca colazione curata dello storico Forno Ciattaglia di Cingoli, con dolci della tradizione.

Cna Cingoli–Appignano: artigianato e territorio alleati contro lo spopolamento e per lo sviluppo locale
Si è svolta nei giorni scorsi, presso il Centro socio-educativo di Sambucheto di Montecassiano, l’Assemblea elettiva della CNA zonale di Cingoli e Appignano. Un appuntamento importante che ha visto la partecipazione attiva di rappresentanti istituzionali del territorio e ha posto al centro del confronto il ruolo strategico dell’artigianato e delle piccole imprese per il rilancio economico e sociale delle aree interne. All’incontro hanno preso parte il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena, che ha dato il benvenuto ai presenti e introdotto i temi, il sindaco di Apiro Ubaldo Scuppa, la Sindaca di Montefano Angela Barbieri, il vice sindaco di Appignano Stefano Montecchiarini, l’assessora di Cingoli Cristiana Nardi e l’assessore di Montelupone Giordano Elisei. Il Direttore della CNA Macerata, Massimiliano Moriconi, ha illustrato i dati elaborati dal Centro Studi CNA Marche sull’andamento delle imprese attive nel periodo 2018-2024, evidenziando un trend negativo che impone una riflessione e azioni condivise. A seguire, Lucia Pistelli, funzionaria CNA e referente per il territorio, ha presentato le attività che l’Associazione porta avanti quotidianamente a fianco di imprese, cittadini, pensionati e donne. Pistelli ha inoltre esposto il lavoro dell’Osservatorio CNA Nazionale sulla burocrazia, soffermandosi su casi concreti che coinvolgono direttamente i Comuni, come il SuperSuap o la semplificazione delle procedure per l’installazione delle insegne commerciali. Uno dei momenti centrali dell’Assemblea è stata la proposta lanciata da CNA Macerata per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con le amministrazioni locali, finalizzato alla valorizzazione turistica dell’artigianato locale e delle aziende della filiera collegata. Una proposta accolta con grande interesse dagli amministratori presenti, che hanno espresso la loro disponibilità a lavorare in sinergia con l’Associazione. “Fare sinergia” è stata la parola d’ordine dell’incontro, e su questa linea si è espresso anche Daniele Rango, eletto presidente del nuovo direttivo zonale. “Spero che questo incontro sia solo il primo di un dialogo costante – ha dichiarato – perché lo scambio tra istituzioni e realtà economiche locali può generare valore per entrambi.” Il presidente CNA Macerata Maurizio Tritarelli ha sottolineato come l’Associazione sia, da sempre, un punto di riferimento per il territorio: “Lavorare insieme ai Comuni ci consente di far conoscere le nostre imprese e promuovere le nostre aree. L’obiettivo più ambizioso – ha concluso – è contribuire a contrastare lo spopolamento delle zone interne, fenomeno aggravato non solo dall’inverno demografico ma anche dalla progressiva carenza di servizi.” A margine dell’Assemblea, oltre all’elezione di Daniele Rango alla Presidenza zonale, sono stati designati i tre delegati che rappresenteranno l’area in Assemblea provinciale: Alessandra Lo Giudice, Federico Domizi e Rossano Biagini.

Nerovisciola: La passione di Giorgio e Monica per le visciole delle colline cingolane
Giorgio Togni è il titolare di Nerovisciola - Azienda Agricola Antinori, situata in località Santa Maria del Rango a Cingoli. Dal 2014 Giorgio, insieme a sua moglie Monica, gestisce l’Azienda Agricola Antinori, la quale produce diversi prodotti a base di visciole. L’idea di questa realtà immersa nel verde è nata nel 2011, nonostante entrambi venissero da famiglie da sempre legate all’agricoltura. Tutti e due da piccoli, seguivano i lavori nei campi dei genitori, come per esempio la raccolta delle olive. Ma all’inizio, le loro strade erano completamente diverse, Giorgio è un geometra e lavorava in un’azienda, mentre Monica, faceva la maestra in un asilo nido. Puoi raccontarci la storia dell’Azienda Agricola Nerovisciola? “Sin da quando ero bambino, l’idea di avere una mia attività da gestire in maniera diretta, è sempre stata forte, ma appena diplomato c’è stata la chiamata di questa azienda che conoscevo e già a 23 anni avevo un contratto a tempo indeterminato. Quindi ho messo un po’ in secondo piano quelle che erano le mie passioni, seguendo l’opportunità lavorativa che mi si era presentata. Poi nel 2011 l’azienda con cui lavoravo, importante a livello nazionale, decise di chiudere 8 stabilimenti su 14 e di licenziare circa mille dipendenti, ed io, come dico sempre, fortunatamente sono stato uno di quelli. Da lì nasce un po’ quest’idea di partire d’accordo con mia moglie, di aprire una nostra attività, ed abbiamo così deciso di valorizzare un prodotto che facevano i genitori di Monica. Loro lo realizzavano in casa, come molte realtà della zona di Cingoli, che è il vino di visciola. Un’idea dunque sorta grazie a questa “occasione”, che la vita con questo licenziamento, in maniera inaspettata ci aveva messo davanti. Oggi ci troviamo ancora su questa strada anche se l’azienda rispetto all’inizio è completamente cambiata. La visciola è tipica delle colline maceratesi, negli anni abbiamo scoperto che la prima ricetta di vino di visciola è del 1600, nel ricettario del Buonaccorsi di Macerata”. Com’è cambiata la tua vita da quando hai iniziato a dedicarti all’agricoltura? Che cosa ti senti di dire ad un giovane che ha in mente questo sogno? “Sicuramente il cambiamento più grande da quando ho lasciato l’azienda a quando ho aperto la mia attività agricola è stato il poter gestire il tanto tempo che avevo a disposizione. Oggi è un po’ diverso, ma all’epoca facevamo molti meno prodotti. I primi anni sono stati un po’ difficili perché devi organizzare quella che è la tua giornata, prima ero abituato che comunque c’era sempre qualcosa da fare, poi ho dovuto imparare a gestire i miei tempi. Un’altra cosa complicata da capire è anche la gestione monetaria dell’azienda, quando è tua, e soprattutto un’azienda agricola non convenzionale, ci sono magari dei periodi dove hai dei buoni incassi ed altri dove non hai niente. Questo è stato un forte cambiamento ma anche una grande sfida aziendale perché siamo riusciti in più di 10 anni a cambiare questa situazione. Quando abbiamo iniziato le vendite erano concentrate soprattutto nel periodo natalizio, mentre poi con degli aggiustamenti e con dei nuovi prodotti, come l’apertura di un agriturismo, esso ci permette di avere un’organizzazione finanziaria completamente diversa dall’azienda, su tutto l’anno. Dall’altra parte, il tempo e questa apertura a nuovi prodotti ha fatto sì che i ritmi siano completamente cambiati. L’idea mia e di mia moglie è sempre comunque quella di seguire la stagionalità e i ritmi che ci dà la natura". "Per un ragazzo che vorrebbe intraprendere questo sogno, sicuramente dico di chiedere un po’ le orecchie dalle persone che ti stanno vicino, che come nel nostro caso avevano un po’ di scetticismo. Tante persone ci hanno detto che stavamo sbagliando, quindi serve molto coraggio per seguire i propri sogni e il non aver paura di fallire perché comunque uno fallisce solo se ci prova. Una buona dose di incoscienza aiuta ed anche l’idea che comunque il fallimento non è così grave. Altri due suggerimenti che mi sento di dare sono di collaborare con altre aziende perché oggi da soli si va avanti sì, ma insieme è meglio. Noi abbiamo sperimentato molto spesso che collaborando si ottengono prodotti migliori e più in linea con l’idea che vogliamo raccontare. Il secondo consiglio è quello di non fare più un’agricoltura come i nostri nonni, funzionava ma con i loro tempi, oggi ne serve una diversa. Nei prossimi anni dobbiamo puntare molto di più sulla qualità dei prodotti che non sulla quantità, soprattutto per il cambiamento climatico in atto, noi come azienda abbiamo deciso di puntare sulla qualità, che è quella che premia”. Che cosa offrite ai vostri clienti? Il prodotto più richiesto? “Nell’arco di tutti questi anni sono stati inseriti tanti nuovi prodotti, ma quello che di base resta sempre è quello di offrire ai nostri clienti un’armonia, una pace di fondo. Ovvero staccare una mezz’ora in mezzo alla natura, assaporare prodotti che ti riportino alla semplicità delle cose ed alla loro naturalezza. Quello che offriamo ai nostri clienti, sia con i prodotti che appunto con le degustazioni che facciamo, è quello di far conoscere una vita che magari si faceva 50 anni fa nelle nostre campagne, dove tutto era molto più lento. Portiamo i clienti anche a vedere dei punti panoramici della nostra zona. I prodotti che offriamo sono tutti biologici, non vengono in nessun modo trattati, né con agenti chimici né con concimi per aumentare le produzioni, teniamo molto alla loro sanità, anche perché è ciò che facciamo anche nella nostra vita privata. È proprio una nostra idea di vita. I prodotti più venduti sono sempre a base di visciola, nel periodo natalizio, più il vino, in altri più le confetture, o nel periodo estivo le visciole al sole da mettere sul gelato. Il prodotto che più rappresenta l’azienda è il nostro Nerovisciola, è un po’ la nostra immagine". “Harmonico” è l’amaro effetto wow che avete realizzato con ben 21 tra erbe e fiori. Puoi parlarci di com’è nata questa idea e… di che cosa si tratta? “Harmonico” è un amaro alle erbe che nasce nel 2021, la prima realizzazione è stata fatta nel 2024. L’idea nasce passeggiando tra le nostre colline, abbiamo visto che ci sono diversi conventi e monasteri e la domanda è nata spontanea: ma questi frati e queste monache come curavano queste persone negli anni 1000? Facendo un po’ di domande abbiamo chiesto al nostro botanico e naturopata, quali fossero le erbe nella nostra zona, ne abbiamo selezionate ventuno. Da lì nasce questo prodotto che è proprio una collaborazione. Con mia moglie ogni anno le raccogliamo nel giusto periodo e poi la distilleria che fa l’infusione. Le stesse erbe raccolte in un altro territorio non avrebbero mai lo stesso sapore, è un prodotto che ci sta dando delle grandissime soddisfazioni”. Tra l’altro per grazie ad esso siete candidati all’Oscar Green 2024 nella categoria “Custodi d’Italia” giusto? Ve l’aspettavate? “Con “Harmonico” abbiamo partecipato all’edizione 2024 di Oscar Green nella categoria “Custodi d’Italia” è stata una bella sorpresa essere stati candidati per la Regione Marche, non abbiamo vinto come progetto ma Coldiretti ci ha inserito in un atlante dove vengono selezionate alcune aziende, la nostra come “Custode del territorio”, perché “Harmonico” rappresenta la bellezza di questo piccolo scorcio delle colline cingolane, è un grande piacere essere riconosciuti a livello nazionale”. Progetti in cantiere? “Come per tutte le aziende i progetti in cantiere sono sempre tantissimi, quelli che stiamo portando avanti con maggiore interesse e che usciranno prima di Natale parlano di nuove collaborazioni. Credo che in questo periodo, sia sempre più fondamentale andare a creare ciò con altre aziende dove si riescono a valorizzare al meglio i nostri prodotti. Non riusciamo sempre a fare tutto e a saperlo fare nel miglior modo possibile, per cui appoggiandoci ad altri riusciamo ad avere dei prodotti che sono veramente buoni e che valorizzano il territorio e le nostre produzioni al 100%”.

Cingoli, albergatore denunciato: non registra un ospite ricercato dai carabinieri
I carabinieri della stazione di Cingoli hanno denunciato un albergatore 54enne del posto per aver omesso la registrazione obbligatoria del soggiorno di un proprio cliente, in violazione delle normative vigenti in materia di sicurezza pubblica. Nel corso di un’indagine legata a un provvedimento cautelare nei confronti di un cittadino marocchino ospite della struttura, i militari hanno riscontrato gravi irregolarità nella gestione delle procedure amministrative. Secondo quanto previsto dalla legge (articolo 109, comma 3, Tulps), ogni ospite deve essere registrato sul portale "Alloggiati Web" del Ministero dell’Interno entro le 24 ore dall’arrivo. Il titolare dell’albergo, pur essendo tenuto per legge all’invio telematico tempestivo delle generalità dei propri clienti, non ha adempiuto all’obbligo di registrazione dell'ospite marocchino. Un’infrazione che si configura come omessa segnalazione, punita dalla legge come strumento di tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza nazionale. La denuncia, formalizzata dai carabinieri di Cingoli, si basa sul mancato rispetto dell'articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Se riconosciuto colpevole, l’albergatore rischia sanzioni amministrative che possono arrivare fino a 1.032 euro, con la possibilità di requisire documenti o procedere a chiusure temporanee dell’esercizio in caso di recidiva.

Cingoli, "Tv, Sorrisi Ed Emozioni": l'IIS Varnelli celebra i 70 anni della televisione con la cena di gala finale
Lo scorso giovedì 29 maggio l’Istituto Alberghiero "G. Varnelli" di Cingoli ha celebrato la conclusione dell’anno scolastico con la tradizionale cena di gala finale, intitolata "TV, Sorrisi ed Emozioni", un omaggio sentito e creativo ai 70 anni della televisione italiana. L’evento, ospitato negli spazi del giardino interno e nella sala ristorante della scuola, ha visto protagonisti assoluti gli studenti delle classi quinte, impegnati nella realizzazione di un’esperienza completa, elegante e suggestiva. Il servizio di cucina è stato curato dalle classi 5AC e 5BC sotto la guida dei professori Lancioni e Liberti, con il supporto delle professoresse Scoccia, Cutrini e Rango. In sala, le classi 5AS e 5BS, accompagnate dai professori Grasselli e Leandrini, hanno garantito un servizio impeccabile. L’arte dolciaria è stata affidata alla classe 5AP con il professor Spaccia, mentre l’accoglienza è stata gestita con professionalità dalla classe 5ATBTS guidata dalla professoressa Esposito e supportata dalla professoressa Montesi. Fondamentale anche il contributo del personale tecnico Ata dei reparti cucina, sala e accoglienza, che ha offerto un supporto instancabile e prezioso durante tutta la preparazione dell’evento. A condurre la serata sono stati il professor Piccinini e la professoressa Catinari, insieme agli studenti dell’indirizzo di Accoglienza, che hanno saputo trasportare gli ospiti in un viaggio emozionale tra epoche, gusti e ricordi televisivi. Particolarmente apprezzato l’omaggio finale a tavola, con cioccolatini realizzati dalla 5AP e presentati in una raffinata composizione ideata dal gruppo del progetto inclusivo “Alberghiamoci”, a testimonianza di una scuola che promuove l’inclusione, la creatività e la collaborazione tra studenti. La serata ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti delle istituzioni, tra cui il sindaco di Cingoli Michele Vittori, il presidente della provincia di Macerata Sandro Parcaroli e il vicepresidente della Giunta regionale Filippo Saltamartini, che hanno portato il loro saluto e il loro apprezzamento per l’eccellente lavoro svolto da studenti e docenti. “TV, Sorrisi ed Emozioni” è stata molto più di una cena di gala: è stata un’esperienza formativa, culturale ed emotiva che ha dato risalto al talento, alla passione e alla preparazione dei ragazzi del Varnelli, confermandone ancora una volta il ruolo di eccellenza educativa e professionale nel panorama scolastico regionale.La dirigente scolastica, Annamaria Marcantonelli, esprime la sua gratitudine per un evento così eccellente, da lei curato e pensato, in cui ha visto applicarsi con sollecitudine e impegno tutta la comunità scolastica del Varnelli.

Educare al futuro: a Cingoli un convegno sulla pedagogia che lascia il segno
CINGOLI - Si è svolto giovedì 29 maggio, presso il Liceo Leopardi di Cigoli, un convegno di grande spessore culturale e formativo dal titolo "La pedagogia tra passato, presente e futuro", promosso dalla pedagogista Monia Batassa in collaborazione con l’istituto scolastico e l’amministrazione comunale di Cingoli. Un evento che ha saputo unire riflessione accademica, testimonianza diretta e impegno educativo, ponendo al centro dell’attenzione un tema cruciale per la società: il senso profondo dell’educare. Tre le figure chiave della pedagogia del Novecento al centro dell’incontro: Mario Lodi, Danilo Dolci e Giuseppe Tamagnini - maestri e pionieri di una scuola nuova, fondata sull’ascolto, la cooperazione, la libertà e la creatività. A raccontare il valore attuale delle loro esperienze e intuizioni, tre relatori d’eccezione. Ha aperto i lavori il prof. Juri Meda, docente di Storia dell’Educazione presso l’Università di Macerata, che ha restituito un vivido ritratto di Mario Lodi, il maestro che seppe rivoluzionare il concetto di disciplina scolastica, eliminando le punizioni corporali e promuovendo l’errore come parte integrante del processo di apprendimento. A seguire, Amico Dolci, figlio del celebre educatore e attivista Danilo Dolci, ha offerto una toccante testimonianza umana e pedagogica, introducendo i presenti alla forza della maieutica socratica praticata dal padre, sintetizzata nella celebre frase "Ciascuno cresce solo se sognato". Infine, la dirigente scolastica prof.ssa Emanuela Tarascio, responsabile provinciale del Movimento di Cooperazione Educativa e studiosa di Giuseppe Tamagnini, ha illustrato il pensiero del maestro che ha fatto della cooperazione educativa il perno di un nuovo modo di fare scuola, fondato sulla partecipazione attiva e il protagonismo degli alunni. L’intero convegno ha avuto il pregio di coniugare rigore intellettuale e passione civile. I relatori hanno affrontato con lucidità e senso di responsabilità temi oggi più che mai attuali, non solo per gli addetti ai lavori, ma per chiunque abbia a cuore il futuro delle nuove generazioni. L’incontro si è concluso con una serie di quesiti aperti, lasciati in eredità al pubblico come stimoli per ulteriori riflessioni. Le lezioni dei tre "maestri rivoluzionari" restano quanto mai vive e urgenti, in un tempo in cui la scuola è chiamata a ripensarsi, senza smarrire i suoi fondamenti. Ascolto, cooperazione, libertà e creatività: sono questi i quattro pilastri che il mondo dell’educazione non dovrebbe mai abbandonare. Un messaggio chiaro e potente, emerso con forza da un convegno che ha saputo trasformare la memoria in futuro.

Acquazzone nel Maceratese: frane e smottamenti sulla Septempedana
Un violento acquazzone abbattutosi nel primo pomeriggio di oggi ha interessato l’intero territorio comunale della città di San Severino Marche, causando numerosi disagi e danni soprattutto alla viabilità. Frane e smottamenti si sono verificati in più punti del comprensorio comunale, rendendo difficoltosa la circolazione su diverse strade. Particolarmente critica la situazione lungo la S.S. 361 “Septempedana”, nel tratto compreso tra la zona archeologica e l’abitato di Taccoli, dove si è formato un esteso manto melmoso sulla sede stradale. Questo ha reso il transito estremamente pericoloso per i veicoli in circolazione, causando rallentamenti e potenziali rischi per la sicurezza. I disagi maggiori si sono registrati nella fascia oraria compresa tra le 15 e le 17, quando l’intensità delle precipitazioni ha raggiunto il picco. Provvidenziale si è rivelato l’intervento tempestivo della Polizia Locale, che ha immediatamente segnalato i punti critici agli automobilisti in transito, scongiurando incidenti. Contestualmente, è stata mobilitata una ruspa con pala meccanica per liberare la sede stradale dal fango e dai detriti accumulatisi. Grazie alla prontezza dell’intervento, la situazione è tornata alla normalità nel giro di un paio d’ore. L’Amministrazione comunale di San Severino Marche invita la cittadinanza alla massima prudenza negli spostamenti e ricorda che è attivo il servizio di segnalazione dei disagi tramite i canali ufficiali del Comune. Il maltempo ha interessato, nel primo pomeriggio, anche i territori di Cingoli, Apiro e Muccia colpiti da una violenta grandinata.

Sette musei dell'Unione Montana verso il rilancio: via ai progetti per 3,5 milioni di euro
Semaforo verde dall’Unione Montana Potenza Esino Musone per l'affidamento delle progettazioni relative ai lavori di riqualificazione e potenziamento del patrimonio museale del territorio. Gli interventi, in partenariato pubblico – privato, interesseranno sette musei, situati in altrettanti Comuni: Castelraimondo, Cingoli, Matelica, Pioraco, San Severino Marche, Sefro e Treia. L'investimento complessivo, che include sia i lavori strutturali che gli allestimenti, ammonta a 3,5 milioni di euro e mira a rafforzare la rete museale locale, con l'obiettivo di avviare la gestione in rete entro il 1 gennaio 2027. I fondi destinati agli interventi provengono dal "Fondo Complementare Aree Sisma Centro Italia 2009-2016, Macro Misura B, Sub Misura B2, Linea di Intervento B2.2 'Contributi destinati a soggetti pubblici per iniziative di Partenariato Speciale Pubblico Privato per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ambientale e sociale del territorio del Programma Unitario di Intervento Interventi per le Aree del Terremoto del 2009 e 2016, del Piano Nazionale Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza'. Progetto 'Radici' ”. Di seguito il dettaglio degli interventi e gli affidamenti delle progettazioni: a Castelraimondo, il Museo Nazionale del Costume Folcloristico sarà oggetto di interventi di riqualificazione degli ambienti e di ampliamento degli spazi espositivi, con una quota di intervento di 200mila euro mentre a Cingoli, il Polo museale-Pinacoteca vedrà interventi di riqualificazione degli ambienti e di ampliamento degli spazi espositivi, con una quota di 300mila euro. La progettazione per i lavori a Castelraimondo e Cingoli è stata affidata allo Studio Tecnico Gruppo Marche con sede a Macerata. A Matelica, il Museo Civico Archeologico sarà interessato da interventi di riqualificazione degli ambienti e di ampliamento degli spazi espositivi, per un importo di 300mila euro. La progettazione è stata affidata all’operatore economico GTRF Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni architetti associati di Brescia. A Pioraco, il Museo della Carta e della Filigrana beneficerà di interventi di riqualificazione degli ambienti e di ampliamento degli spazi espositivi, per una quota di 200mila euro mentre a Sefro, il Museo della civiltà contadina "Ferretti Florindo" vedrà interventi di riqualificazione degli ambienti e di ampliamento degli spazi espositivi, per un importo di 200mila euro. L'incarico di progettazione per le due strutture di Pioraco e Sefro è stato affidato allo Studio tecnico dell’ingegnere Erika Gatti con sede a Camerino. A San Severino Marche, il Museo civico archeologico "Giuseppe Moretti" sarà oggetto di interventi di riqualificazione degli ambienti e di ampliamento degli spazi espositivi, con un investimento di 300mila euro. Infine, a Treia, il Parco archeologico “Ex Velani” sarà protagonista di un recupero del casolare per la realizzazione di un polo culturale e la trasformazione delle aree acquisite e da acquisire per la realizzazione del futuro parco archeologico dell’antica città romana di Treia, con una quota di intervento significativa di 2 milioni di euro. La progettazione è stata affidata allo studio Giacomo Gajano Saffi Mauro Gastrechini Architetti Associati con sede in piazza Sant’Apollonia a Roma. Questo importante progetto mira a rafforzare l'attrattiva culturale e turistica dei Comuni coinvolti, creando una rete museale integrata e promuovendo la valorizzazione del ricco patrimonio storico, artistico e archeologico dell'Appennino centrale.

Lutto nel mondo dell’arte e dello sport: addio a Nazareno Rocchetti
Il mondo dell’arte, dello sport e del sociale perde oggi una delle sue anime più vibranti: è morto Nazareno Rocchetti, conosciuto da tutti come "Rocky". Aveva 78 anni ed era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Torrette, ad Ancona, dove si è spento questa mattina. Originario di Filottrano, da tempo si era trasferito a Cingoli, dove aveva trovato una seconda casa e una comunità che lo aveva accolto con affetto. Lascia la moglie Sandra, due figli, nipoti e una miriade di amici e ammiratori che oggi ne piangono la scomparsa. La notizia della morte ha colpito profondamente anche le istituzioni locali, in particolare il sindaco di Filottrano, Luca Paolorossi, che ha voluto ricordarlo con parole sentite e cariche di riconoscenza: "È curioso il fatto che continuamente veniamo messi alla prova. Non possiamo mai godere appieno di un successo che subito la vita ci proietta nella sua realtà più dura. E oggi ci porta a dare l’addio a un uomo a cui devo tanto, ma a cui forse tutta la nostra regione deve qualcosa". Nazareno Rocchetti, artista, scrittore, agricoltore, oratore, sportivo e massaggiatore di fama internazionale (è stato lui a curare i muscoli di Pietro Mennea), è stato una figura poliedrica e visionaria. Con le mani creava, con la parola ispirava. "Lui tutto poteva - prosegue Paolorossi, - è riuscito a far dialogare i grandi dello sport, della musica e dello spettacolo. Casa sua era una fucina di idee e progetti. Quando ad un’iniziativa arrivava Nazzareno Rocchetti, tutto cambiava: quell’iniziativa diventava un evento". Non solo un punto di riferimento per il territorio, ma anche per il Paese: Rocchetti ha saputo attraversare generazioni, toccando le vite di atleti, artisti, cittadini comuni con la sua energia e la sua visione. Un uomo "illuminato", come lo definisce il primo cittadino, capace di forgiare progetti e legami, di parlare alle persone con il cuore e di lasciare un segno ovunque andasse. Il suo contributo non si è fermato all’arte o alla pratica sportiva: è stato un tessitore di comunità, un ponte tra mondi diversi, un catalizzatore di entusiasmo. "A Sandra, ai suoi figli, nipoti, parenti ed amici - conclude il sindaco Paolorossi - dico: teniamo duro e ringraziamo Dio, o chi per lui, per averci dato un uomo come Nazzareno Rocchetti, l’illuminato del terzo millennio". La redazione di Picchio News, con in testa il direttore editoriale Guido Picchio, legato da un profondo rapporto di amicizia con Rocchetti, si unisce al dolore della famiglia e di tutte le persone che lo hanno conosciuto e amato. I funerali saranno domani alle ore 16:00 a Cingoli, nella chiesa di Sant'Esuperanzio.

Cingoli, pubblicato il bando di gara per completare la progettazione del nuovo Polo scolastico
È stato appena adottato un atto molto atteso e particolarmente importante per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Cingoli dove troveranno sede l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri (Ipseoa) ‘G. Varnelli’ (unico nella provincia) e il Liceo Linguistico e delle Scienze Umane ‘G. Leopardi’. La Provincia di Macerata, infatti, ha pubblicato il bando di gara per il completamento della fase progettuale (affidando la parte complementare a quella sviluppata internamente dell’ufficio Tecnico dell’Ente) per poter poi procedere con la fase realizzativa (mediante una nuova gara di affidamento dei lavori). L’intervento in oggetto ha un costo complessivo stimato che supera 30 milioni di euro e che saranno messi a disposizione dalla struttura commissariale sisma. Il progetto dovrà prevedere tutte le dotazioni necessarie a ospitare ogni materia del Piano triennale dell’offerta formativa delle due scuole, compreso lo svolgimento curriculare dell’educazione fisica e motoria in spazi propri; la nuova sede sarà destinata ad ospitare un numero di studenti pari a quello degli iscritti al momento del sisma nelle due scuole, con le stesse classi del 2016 e lo stesso numero di indirizzi, specializzazioni triennali e corsi serali. “Si tratta di un’opera molto complessa, frutto del lavoro di squadra che ha visto impegnati in sinergia la Provincia, in particolare l’Ufficio Tecnico dell’Ente che ringrazio per il costante impegno, l’Usr e il Commissario Guido Castelli sempre al nostro fianco e il Comune di Cingoli – spiega il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli -. L’inserimento della nuova sede in un contesto di pregio ma complesso, sia dal punto di vista morfologico che paesaggistico, ha richiesto una particolare attenzione nella fase di pre-valutazione del progetto e molteplici confronti con gli Enti preposti al rilascio dei pareri sull’opera. Ha richiesto anche una variante urbanistica specifica che ha già raccolto riscontro positivo nelle Conferenze dei Servizi a livello di Comune, Soprintendenza, Usr e degli altri Enti coinvolti. Il misurarsi con i limiti imposti dalla specifica conformazione dell’area individuata dal Comune, infatti, attraverso un’azione partecipativa della cittadinanza, come possibile sede del nuovo Polo scolastico e dal contesto ambientale di alto valore paesaggistico e storico, come quello in cui insisterà, hanno imposto un delicato e lungo processo che ha condotto all’individuazione di una soluzione progettuale congrua capace di calare nella realtà del sito le indicazioni delle normative in vigore in materia e rispondere a tutte le istanze. Dunque il passaggio il testimone ai futuri affidatari della gara che oggi si avvia, per la conclusione della fase progettuale, ha già all’attivo questa mole di lavoro svolta e pareri raccolti che consentirà una rapida discesa di scala”. “Uno dei principali obiettivi del nostro lavoro è quello di garantire scuole efficienti e sicure per i nostri studenti – sottolinea il commissario alla ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli –. Dobbiamo proseguire con quel cambio di passo che abbiamo intrapreso e che non si deve fermare. Gli interventi sulle scuole sono cruciali anche per permettere alle famiglie di poter scegliere i nostri territori per creare il loro futuro. Attraverso l’accordo quadro, nella provincia di Macerata siamo intervenuti con 103 progetti sulle scuole per una cifra che si avvicina ai 400 milioni di euro”. Il progetto nasce da diverse necessità, prima tra tutti quella di restituire al territorio idonee strutture scolastiche a seguito del sisma del 2016 che ha compromesso le strutture in uso ai due istituti, in secondo luogo quella di raggruppare più istituti scolastici per ottimizzare le risorse anche – e soprattutto - in termini di gestione, sia inerente la necessità di disporre di strutture più adeguate alle esigenze di studio della nostra contemporaneità. “Accogliamo con soddisfazione la pubblicazione del bando di gara per il completamento della fase progettuale del nuovo polo scolastico di Cingoli – conclude il sindaco Michele Vittori –, un passaggio che attendevamo da tempo e che rappresenta una risposta concreta alle esigenze del nostro territorio. Questo intervento darà finalmente ai nostri ragazzi la possibilità di studiare in una struttura moderna, sicura e all’altezza delle sfide educative del presente. Le scuole coinvolte – l’Ipseoa ‘Varnelli’ e il Liceo ‘Leopardi’ – sono da sempre un fiore all’occhiello per Cingoli, espressione di un’offerta formativa di eccellenza che ha saputo attrarre studenti da tutta la provincia. Confido nella qualità del lavoro già svolto e nella solidità della procedura avviata, certo che i risultati saranno all’altezza delle aspettative della nostra comunità”.

Cingoli, il "Balcone delle Marche" diventa set cinematografico
Cingoli è tra le location principali del film "Il Principe della follia", scritto e diretto da Dario D'Ambrosi e attualmente in lavorazione nelle Marche. Le riprese si stanno svolgendo in questi giorni tra Jesi, Cingoli, Monsano, Castelfidardo, Montemarciano e Senigallia. Prodotto da Red Post Production S.r.l., il film vanta un cast d’eccezione con Alessandro Haber, Andrea Roncato, Carla Chiarelli e Stefano Zazzera, affiancati dagli attori marchigiani Rebecca Liberati e Andrea Caimmi. Completano il cast Riccardo De Rinaldis, Francesco Venerando, Giorgio Belli, Valentina Romani, Jenny De Nucci e Federico Russo. Il progetto è stato selezionato nell’ambito dei bandi promossi da Regione Marche PR-FESR 2021-2027, Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission, che sostengono tre nuove produzioni cinematografiche sul territorio. A Cingoli, le riprese si sono svolte il 15 e 16 maggio presso gli Horti del Baio, una struttura immersa nel verde con vista panoramica sul lago di Cingoli, perfetta per valorizzare l’intensità visiva e narrativa del film. "Siamo orgogliosi che Cingoli e i comuni della Vallesina, grazie al protocollo d’intesa sul cineturismo con Jesi capofila, stiano diventando sempre più attrattivi anche per il cinema", dichiara il sindaco Michele Vittori. "Il cinema è un potente strumento di promozione turistica, ma anche un’opportunità concreta per l’economia locale, grazie al coinvolgimento di strutture ricettive, professionisti e fornitori del territorio -, aggiunge l’assessore al turismo e spettacolo Cristiana Nardi -. È il primo risultato tangibile del protocollo siglato due anni fa tra i comuni della Vallesina".

Cinque anni dopo la scomparsa, un monumento e una giornata di ricordi per don Giuseppe Branchesi
"Lo pregai perche' offrisse la sua guida spirituale di parroco alla propria terra d'origine, alla nostra amata Cingoli. E lui? Sono ormai treiese -mi rispose - appartengo a questa amatissima gente. Poi con una delle proprie folgoranti battute, sorridendo: poi, sai, Cingoli e' sorta su uno scoglio della montagna ed ecco perche' noi cingolani siamo in fondo un po' scoglio...nati!". Cosi' ieri al 'don Peppe Day' il vicepresidente della Regione (assessore alla Sanita') ed ex sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini ha raccontato uno dei tanti episodi, uno dei piu' significativi probabilmente, che lo legarono al parroco di Santa Maria in Selva scomparso il 19 aprile 2020, prima vittima del Covid tra i sacerdoti (ed in senso assoluto tra la popolazione) nel Maceratese. E' stata una giornata memorabile per il piccolo centro al confine fra Treia e Macerata, perfettanente organizzata dal Comitato parrocchiale. Al Memorial c'era non solo tutta la citta' di Carlo Didimi, ma pure uno spaccato d'Italia con 12 tra le 18 delegazioni dell'associazione nazionale 'Polentari d'Italia' di cui don Branchesi fu co-fondatore e presidente per 12 anni. Non solo: c'erano l'Europa e il Mondo cui don Giuseppe guardava con spirito missionario. In particolare la sua ultima missione: il Togo, la terra degli Ultimi fra gli Ultimi dove a Lome' pure con i proventi di una pubblicazione a lui dedicata ('Grazie Fratello' curata da Maurizio Verdenelli, edizioni Marco Ilari) e' stata costituita la Biblioteca popolare 'don Giuseppe Branchesi'. In questa perdurante generosa prospettiva e' stata fatta una donazione a favore del centro missionario francescano del Togo da parte dei partecipanti alla messa concelebrata da un commosso mons. Nazzareno Marconi, vescovo della diocesi insieme con altri sacerdoti -tra i quali don Igino Tartabini, successore di don Giuseppe. Centinaia i presenti al 'Memorial don Peppe' a S.Maria in Selva - come ad una giornata di punta delle celebre Sagra della Polenta - concluso con l'inaugurazione del 'monumentino', benedetto dal vescovo, simboleggiante l'apostolato di don Branchesi. Il mappamondo e la Madre di Dio, l'albero d'Ulivo 'di San Francesco' tra i simboli 'segnaletici' in tale meritoria direzione. Tuttavia ancor prima, il sequel di testimonianze su un parroco la cui mancanza - è stato detto da Angelo Brenzan - non si e' attenuata in questo tratto quinquennale dalla sua scomparsa - distribuito un segnalibro con le ultime parole scritte in ospedale come eredita' spirituale. In memoria del parroco scomparso - in serrata successione sequel a fianco dell'altare all'aperto concluso da Saltamartini) - si sono alternati: Gabriele Soldini (Comitato parrocchiale), Franco Capponi (sindaco di Treia), Angelo Brenzan (presidente nazionale Polentari), Francesco Fucili (Coldiretti, di cui don Peppe fu assistente regionale), Mario Baroni (sindaco di Muccia nel cui comune don Peppe consacro' la chiesa post sisma), un rappresentante dei Corsi di Cristianità ed infine Mariapia Branchesi e il figlio Francesco Soldini, sorella e nipote primogenito del sacerdote. Al 'Memorial' con l'ex deputato Tullio Patassini hanno partecipato il presidente di Lube, Luciano Sileoni e l'ex presidente della Provincia, Tonino Pettinari, amici fraterni di don Peppe. Intanto in fieri ecco un'altra auspicata iniziativa: la scultura che possa tramandare l'immagine di quest'uomo straordinario. "Noi siamo da tempo pronti" dicono al Comitato dove magna pars e' anche Marina Domizi. E Gianni Savi che ha donato l'ulivo francescano a mons. Marconi e alla piccola folla radunata attorno al 'monumentino' ha rivelato emozionato: "Questa tipologia di pianta nota come 'di San Francesco' santo al quale don Peppe era devoto, non offre solitamente frutti. Eccetto questo: che ha fruttificato con abbondanza! Olive belle, grandi, segno di speranza e vicinanza. Grazie Fratello!".

Dal purgatorio al paradiso: la Cingolana ribalta il Ripe San Ginesio nello spareggio e torna in prima categoria
Un anno dopo la retrocessione, la Cingolana San Francesco torna in Prima Categoria e lo fa nel modo più emozionante possibile: vincendo lo spareggio promozione contro il Ripe San Ginesio al termine di una partita al cardiopalma. Al "Della Vittoria" di Tolentino succede davvero di tutto, ma alla fine sono i biancorossi di mister Giovagnetti a festeggiare, grazie a un'incredibile rimonta tra l’85’ e il 92’, firmata Pietrani e Giulianelli. L’inizio è tutto per il Ripe San Ginesio, che si presenta all’appuntamento da imbattuto in campionato e passa in vantaggio con Carducci. Ma la Cingolana reagisce da grande squadra: prima Faris pareggia i conti, poi Mendoza firma il sorpasso. Il Ripe non molla e trova il 2-2 con Moglianesi. Nella ripresa, Dikedzic rimette la testa avanti per i ripensi e sembra indirizzare la sfida. Sembra, appunto. Perché negli ultimi minuti accade l’impensabile: prima Pietrani ristabilisce la parità, poi Giulianelli, su assist di Faris, fa esplodere la festa biancorossa. Una vittoria che vale un’intera stagione e che la società ha celebrato con un messaggio sentito sui social: “La Cingolana San Francesco conquista il campionato e scrive una pagina indimenticabile della sua storia! Un traguardo raggiunto con sacrificio, determinazione e un cuore che non ha mai smesso di battere per questi colori.” Un grazie esteso a tutti: giocatori, staff tecnico, settore giovanile, società e tifosi, oltre che un pensiero sportivo e rispettoso al Ripe San Ginesio, definito “protagonista di un bellissimo campionato”, con l’augurio di centrare la promozione tramite i playoff. Per la squadra di Pagnanini, che ha visto sfumare l’imbattibilità proprio sul più bello, resta l’ultima chance: sabato prossimo lo scontro playoff contro il Sarnano, per continuare a inseguire il sogno Prima Categoria.

Tre film in un mese, le Marche si confermano terra di cinema: primo ciak per “Frammenti”
Il mese di maggio si apre all’insegna del grande cinema con l’apertura di nuovi set cinematografici nelle Marche per la realizzazione di tre film prodotti con il contributo di Regione Marche PR-FESR 2021-2027 Fondazione Marche Cultura - Marche Film Commission, opere risultate vincitrici dei bandi. Questi i titoli dei nuovi film “Frammenti”, “Il Principe della follia” e “La bambina di Chernobyl” che verranno girati nel mese di maggio nelle Marche, in particolare nelle città di Fermo, Ponzano di Fermo, Potenza Picena, Porto San Giorgio, Jesi, Cingoli, Monsano, Castelfidardo, Montemarciano, Senigallia, Ascoli Piceno e Ancona. “Con grande soddisfazione annunciamo l’avvio delle riprese nelle Marche di tre nuovi film che hanno vinto i nostri bandi regionali– Ha dichiarato Andrea Agostini presidente di Fondazione Marche Cultura, Marche Film Commission – Nuove produzioni che rappresentano un'opportunità preziosa per promuovere la Regione, per impiegare maestranze e professionisti locali del settore cinematografico e garantire ricadute economiche in tutto il nostro territorio. Un risultato reso possibile grazie alle strategie di promozione mirate messe in atto in questi anni che hanno permesso di posizionare le Marche come una meta ambita per le produzioni nazionali ed internazionali contribuendo a creare un ecosistema vibrante e dinamico per il settore audiovisivo”. Con il primo ciak si sono appena aperte le riprese del film “Frammenti”, opera prima di Bianca Marcelli, scritto da Dario Germani e prodotto da La Pratella 76 con la supervisione artistica di Giorgio Caporali. Protagonista del film è la danza in un dramma contemporaneo che intreccia arte, identità e ricerca interiore e racconta il percorso emotivo e fisico di un giovane ballerino in lotta con il proprio passato. Le riprese del film si svolgeranno tra Fermo, Ponzano di Fermo, Potenza Picena e Porto San Giorgio e in particolare nel Teatro dell’Aquila di Fermo, naturale scenografia del film e tra i più imponenti e prestigiosi esempi di teatri settecenteschi italiani. Sono impegnati nelle riprese circa 32 professionisti, capi reparto e maestranze residenti nella Regione. Il film vede nel cast gli attori marchigiani Rebecca Liberati e Andrea Caimmi, insieme a: Riccardo De Rinaldis, Francesco Venerando, Giorgio Belli, Valentina Romani, Jenny De Nucci e Federico Russo. La rappresentazione del mondo del balletto all’interno del film è seguita dal coreografo Gianluca Schiavoni nel ruolo di consulente artistico sportivo. A prendere parte al progetto c’è anche Matteo Zorzoli ballerino professionista. La storia parla di Romeo, un giovane ballerino romano, ribelle e appassionato che lascia la capitale per inseguire il sogno di entrare in una prestigiosa compagnia di danza diretta dalla celebre étoile Vittoria Pesca. Dopo aver superato le audizioni a Fermo, Romeo incontra Ele, una ragazza magnetica, con cui nasce un legame intenso. La scoperta di un segreto sconvolgente lo obbliga a mettere in discussione le sue certezze. La prossima settimana si apriranno gli altri due set cinematografici in programma. Nella città di Jesi e nel territorio della Vallesina inizieranno le riprese del film “Il Principe della follia” scritto e diretto da Dario D`Ambrosi e prodotto da Red Post Prodction S.r.l. che vede nel cast tra gli attori protagonisti: Alessandro Haber, Andrea Roncato, Carla Chiarelli e Stefano Zazzera. Una produzione che sarà impegnata sul territorio per tre settimane, in particolare nei Comuni di Jesi, Cingoli, Monsano, Castelfidardo, Montemarciano e Senigallia. La città di Ancona sarà protagonista del film “La bambina di Chernobyl” un film prodotto da Cine 1 Italia S.r.l. e diretto da Massimo Nardin che insieme al marchigiano Luca Caprara ne ha curato anche la sceneggiatura. Il film ha come protagonisti gli attori Vincenzo Pirrotta e Yeva Sai e prevede cinque settimane di attività sul territorio anconetano, con alcune lavorazioni previste anche nel Comune di Ascoli Piceno e post-produzioni a San Benedetto. "L’apertura di tre nuovi set cinematografici nella Regione in un solo mese da l’idea dell’importante lavoro svolto fino ad oggi - Ha concluso Francesco Gesualdi direttore della Marche Film Commission - Siamo riusciti a creare un modello sostenibile fondato su investimenti strategici, semplificazioni operative, un dialogo aperto con il territorio e un forte supporto alle competenze locali tanto da rendere le Marche attrattive e pronte ad accogliere sempre nuove produzioni e narrazioni. Un successo che intendiamo continuare e sviluppare con determinazione e con il coinvolgimento di tutti, perché ogni progetto cinematografico è un'opportunità per l'intera comunità”.

Cingoli, un Rally Adriatico ad alto tasso tecnico incorona Battistolli e Scattolin
Il terzo appuntamento “tricolore” stagionale su terra, il 32. Rally Adriatico, organizzato da PRS Group, con la collaborazione del Comune di Cingoli, è stato vinto dal vicentino Alberto Battistolli, in coppia con Simone Scattolin, su una Skoda Fabia RS. Gran ritmo e tanto spettacolo, abbracciati da una bellissima giornata di sole deciso, per il giro di boa stagionale del campionato, che dopo le due gare precedenti di Foligno e Val d’Orcia ha proseguito il trend di elevato livello tecnico già palesato, grazie anche alla presenza di alcuni concorrenti stranieri di vertice. Decretando il terzo vincitore diverso in tre gare, conferma della grande incertezza che sta caratterizzando questo primo scorcio di stagione, la gara che si è svolta nei territori di Cingoli, Gagliole e San Severino Marche (che ha ospitato la partenza), ha dato ragione all’attacco deciso che Battistolli ha operato già dalla seconda prova, passando al comando forza, sfruttando al meglio anche la posizione di partenza scelta grazie all’aver firmato il miglior tempo nella prova di qualifica del sabato. Da lì in poi, Battistolli ha saputo tenere in mano la classifica con fermezza, riuscendo a piegare i ripetuti attacchi del temibile polacco Miko Marczyk, il terzo classificato nell’europeo 2024, in coppia con Damian Trzonkowski e di certo guardandosi anche dalle concrete incursioni di Tommaso Ciuffi, arrivato sul Balcone delle Marche da leader e tornatone via con sempre in mano la classifica, affiancato da Tommaso Cigni. Il driver fiorentino, con la Skoda Fabia, è passato al secondo posto da metà gara a sua volta riuscendo a contenere l’argento vivo del polacco, che ha visto le strade del Rally Adriatico per la prima volta, di certo interpretandole bene subito, anche lui con una vettura boema. La quarta posizione finale, di certo rischiata da una doppia foratura a metà gara, è andata al 18enne trevigiano di Montebelluna Giovanni Trentin, in coppia con Alessandro Franco, costantemente nelle posizioni di vertice e confermandosi uomo da alta classifica del campionato e certamente uno dei migliori prodotti della filiera verde dei rallies nazionali nonostante anche lui fosse alla prima volta in questa gara. Ha completato la top five Simone Tempestini, in coppia con Sergio Itu, Skoda Fabia anche per loro. Arrivati nelle Marche per preparare (come anche Marczyk) l’imminente appuntamento del campionato continentale in Ungheria hanno sfruttato al meglio le “piesse” incontrate anche loro mettendo a dura prova gli avversari di vertice e sesta piazza finale sotto la bandiera a scacchi per il giovanissimo (20 anni) svedese Mille Johansson, in coppia con Gronvall (Skoda). Anche per lui prima volta in questo percorso, lo ha saputo leggere assai bene con una interessante progressione dalla nona posizione iniziale. Prestazione di spessore anche per Costenaro-Bardini (Skoda), abili da adattarsi ad una sfida rivelatasi estremamente competitiva, chiusa al settimo posto e ottavo ha chiuso il trentino Fabio Farina, in coppia con Raccuia. Il 28enne pilota di Pietramurata ha ben proseguito il suo apprendistato con la Skoda, che con questa occasione ha usato per la quarta volta, stavolta con una certa disinvoltura. La top ten finale è stata poi completata dal nono posto di Fontana-Arnaboldi e da Tiramani-Grimaldi. I primi due, bravi ad inserirsi nel mezzo della lotta contro vetture più potenti della loro Ford Fiesta Rally3, hanno dato conferma del valore già espresso in varie gare anche all’estero e gli altri, con la Skoda hanno compiuto un notevole passo avanti di esperienza con una vettura di vertice. Delusi Marchioro-Marchetti, con la Citroen C3 Rally2, vettura con la quale il driver padovano deve completare il feeling, essendo stata questa la sua quarta occasione alla guida e con la quale non è riuscito a entrare nei dieci dell’assoluta (11esimo) e sorriso a metà pure per Angelo “Pucci” Grossi, dodicesimo. In coppia con l’aretino Cardinali, il “figlio d’arte” riminese, dopo l’avvio di alto profilo è incappato in una foratura (nella PS 3) che ne ha interrotto il ritmo, pur potendo correre l’intero arco della gara palesando una notevole crescita di livello. Fermento pure tra le vetture a due ruote motrici, dove alla fine ha avuto la meglio il trevigiano Mattia Zanin, affiancato da De Guio, costantemente al comando con autorità. Una prestazione limpida, per il duo veneto con la Peugeot 208 Rally4, che è riuscita ad avere la meglio sull’aretino Davide Bartolini, Peugeot 208 anche per lui, assecondato dal sammarinese Selva, con terzo l’altro veneto Nicola Cazzaro (Peugeot), con Nania alle note, dietro di un solo secondo, a descrivere la spettacolare bagarre che ha caratterizzato la sfida delle “tuttoavanti”. La gara ha detto male al pluridecorato Paolo Andreucci. Mai entrato nel vivo della sfida di vertice a causa di problemi ad un ammortizzatore posteriore e di trazione, il quattro volte vincitore della gara è stato costretto ad alzare bandiera bianca dopo sole tre prove speciali. Incidente, invece, per il finlandese Korhola, arrivato in gara debuttando con la Toyota GR Yaris Rally2, ritirato durante la seconda chrono. Sfortuna anche per la comasca Tamara Molinaro, in coppia con Ciucci, fermata da un’uscita di strada durante la quinta prova. L’edizione di quest’anno della storica gara marchigiana ha di nuovo evidenziato lo spirito di collaborazione e la visione condivisa dei comuni di Cingoli ma anche di San Severino Marche e di Gagliole, quindi occasione preziosa per valorizzare i territori e le bellezze paesaggistiche di questo ampio scorcio delle Marche. La manifestazione offerto di nuovo un'importante occasione di visibilità per le attività locali, promuovendo un turismo sostenibile e dando risalto a tutto tondo alle eccellenze del territorio. LA TOP TEN FINALE : 1. BATTISTOLLI-SCATTOLIN (Skoda Fabia Rs) in 46'04.4; 2. CIUFFI-CIGNI (Skoda Fabia Rs Rally 2) a 6.2; 3. MARCZYK-TRZONKOWSKI (Skoda Fabia Rs Rally 2) a 11.2; 4. TRENTIN-FRANCO (Skoda Fabia Rs Rally 2) a 26.2; 5. TEMPESTINI-ITU (Skoda Fabia) a 34.6; 6. JOHANSSON-GRONWALL (Skoda Fabia Rs) a 44.1; 7. COSTENARO-BARDINI (Skoda Fabia Rs Rally 2) a 48.6; 8. FARINA-RACCUIA (Skoda Fabia Evo) a 1'07.2; 9. FONTANA-ARNABOLDI (Ford Fiesta St) a 1'21.4; 10. TIRAMANI-GRIMALDI (Skoda Fabia Evo) a 2'18.1.