Treia
Lutto nella Diocesi: addio a don Giuseppe Verdenelli, storico sacerdote di Treia
La Diocesi di Macerata piange la scomparsa di don Giuseppe Verdenelli. A dare l'annuncio è stato il vescovo, Nazzareno Marconi, che ha voluto ricordare con profonda commozione il lungo e fecondo ministero del sacerdote. Una vita per la chiesa e il territorio Nato a Treia il 24 aprile 1947, don Giuseppe era stato ordinato sacerdote proprio nella sua città natale il 19 marzo 1975 dall'allora mons. Ersilio Tonini. Soltanto lo scorso 6 aprile, circondato dall'affetto di familiari e fedeli, aveva celebrato a Passo di Treia il prestigioso traguardo dei cinquant’anni di sacerdozio, una vita spesa interamente al servizio delle comunità locali. Il ricordo di monsignor Marconi «Lo ringrazio oggi per aver tenuto fede alla promessa di fare il prete con tutto se stesso, con tutto il suo cuore», ha dichiarato il vescovo Marconi. «Questa qualità gli ha permesso di essere al fianco di tante generazioni, guadagnandosi la stima e l’affetto che ora traspaiono dai tantissimi messaggi di cordoglio che stanno giungendo». Il percorso formativo e gli incarichi Don Giuseppe si era formato al Liceo Classico e aveva intrapreso gli studi filosofici presso il Seminario di Fano, conseguendo poi la Licenza in Teologia Biblica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Il suo cammino pastorale lo ha visto impegnato in diverse realtà della provincia: dai primi passi come vice parroco al Santissimo Crocifisso di Tolentino, fino alla guida delle parrocchie di Rambona, San Vittore di Cingoli (dal 1997 al 2002) e alle collaborazioni a Pollenza e Passo di Treia. L'ultimo saluto La salma è attualmente esposta presso i locali dell'Oratorio della Parrocchia di Passo di Treia, dove i fedeli possono rendere l'ultimo omaggio. I funerali saranno celebrati lunedì 22 dicembre alle ore 15, presso la Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria di Passo di Treia.
Valzer di punte in Eccellenza: Tittarelli verso Matelica, Allegretti e Persiani pronti a cambiare maglia
Il mercato invernale dell’Eccellenza entra nel vivo e potrebbe accendersi con un vero e proprio valzer di attaccanti destinato a coinvolgere diverse piazze marchigiane. Secondo le ultime indiscrezioni, l’addio anticipato di Tittarelli alla Civitanovese sarebbe pronto a innescare un effetto domino tra Matelica, Chiesanuova e Osimana. Arrivato in rossoblù a fine ottobre, Tittarelli sarebbe già vicino a salutare Civitanova per trasferirsi al Matelica, alla ricerca di maggiore continuità e centralità nel progetto tecnico. Un’operazione che, se confermata, aprirebbe immediatamente nuovi scenari. Il possibile approdo di Tittarelli in biancorosso comporterebbe infatti la partenza di Diego Allegretti, attaccante di grande esperienza e con trascorsi anche tra i professionisti. Per lui si aprirebbero le porte del Chiesanuova, pronto a rinforzare il proprio reparto offensivo con un profilo di sicura affidabilità. (Foto S.S. Matelica) A sua volta, il Chiesanuova sarebbe disposto a salutare Francesco Persiani, protagonista appena due settimane fa con la doppietta decisiva contro la capolista Fermana, una prestazione che lo ha consacrato come uno degli uomini chiave della squadra. L’attaccante sarebbe destinato all’Osimana, completando così un intreccio di mercato che potrebbe ridisegnare gli equilibri offensivi del campionato.
Promozione - Aurora Treia imbattuta in testa, Ricci avverte: "Sarà una lotta punto a punto"
Grande prova di forza dell’Aurora Treia, che risponde presente dopo le vittorie delle dirette inseguitrici del sabato e supera 4-1 il Monturano Campiglione, ribaltando lo svantaggio iniziale e lanciando un segnale forte al campionato. La formazione del gruppo Lube chiude così il girone di andata in testa alla classifica, imbattuta, laureandosi campione d’inverno del girone B di Promozione. Nonostante il gol subito, l’Aurora non perde lucidità e mantiene il controllo della gara, ribaltando il risultato prima dell'intervallo e poi allungando con autorità nella ripresa. Una vittoria che certifica maturità, solidità e capacità di reagire nei momenti di difficoltà, qualità fondamentali in un campionato lungo e combattuto. Nel post partita il tecnico Simone Ricci elogia la reazione dei suoi ragazzi: «Nonostante lo svantaggio, la squadra ha fatto bene anche nel primo tempo, con una grande prova di forza. Siamo andati sotto immeritatamente, ma la reazione è stata importante. Faccio i complimenti ai ragazzi per come hanno interpretato la partita». Ricci guarda poi al serrato duello a distanza con le formazioni del Piceno, Azzurra Mariner e Azzurra Colli, che continuano a mettere pressione in vetta: «Sarà una lotta punto a punto fino alla fine. Ieri le inseguitrici hanno chiamato, noi abbiamo risposto da grande squadra. Dovevamo riconquistare il primo posto, siamo andati sotto, ma i ragazzi hanno dato una doppia risposta importante. Ora testa a domenica, dobbiamo continuare a pedalare forte senza rallentare». Il bilancio sul girone di andata è positivo, ma senza appagamenti: «È stato un buon girone di andata, anche se ci manca qualche punto per quanto prodotto. Sappiamo che nel ritorno dovremo fare ancora meglio e ci faremo trovare pronti già dalla prossima gara». Soddisfatto anche il direttore sportivo Andrea Ballini, che sottolinea la prestazione del gruppo: «È stata una bella partita, nonostante lo svantaggio iniziale. Avevamo chiesto maggiore determinazione ai ragazzi per riscattare il pareggio dell’ultima gara con la Palmense, e la risposta è arrivata». Infine uno sguardo alla rosa: «Siamo molto contenti di tutti i ragazzi. In questo momento della stagione è normale avere qualche assenza tra acciacchi e influenze, ma dobbiamo continuare su questa linea. Per ora siamo a posto». L’Aurora Treia archivia così il girone di andata nel migliore dei modi e guarda al ritorno con la consapevolezza di essere la squadra da battere, a partire dalla gara di domenica , quando al "Capponi" arriverà il Grottammare per l'ultimo impegno del 2025.
Chiesanuova, è guarigione completa: a Montegranato la quarta vittoria di fila e ritorno nel gruppone
Il Chiesanuova è definitivamente guarito. A certificarlo è la quarta vittoria consecutiva, conquistata sul difficile campo del Montegranaro nell’ultima giornata del girone di andata di Eccellenza Marche. A decidere la sfida è bastato un gol di Pasqui in apertura, rete che ha permesso ai biancorossi di gestire il match con grande maturità fino al triplice fischio. Un successo pesantissimo, che consente ai treiesi di salire a quota 18 punti in classifica, agganciando proprio il Montegranaro e mettendo alle spalle la Civitanovese, ora distante cinque lunghezze, e il Fabriano, staccato di tre. Il Chiesanuova non è ancora del tutto fuori dalla zona playout, ma il volto della classifica è decisamente più rassicurante rispetto a qualche settimana fa: la squadra di Mariotti è rientrata nel gruppone compatto di squadre raccolte in pochi punti e addirittura la zona playoff dista ora appena quattro lunghezze, un traguardo impensabile fino a poco tempo fa. Soddisfatto a fine gara il tecnico biancorosso Gastone Mariotti, che sottolinea l’importanza del risultato in questo momento della stagione:«È stata una partita sofferta. Siamo stati bravi a sbloccarla subito, poi il Montegranaro è uscito bene mettendoci in grande difficoltà. Abbiamo cercato di tenere e nel secondo tempo ci siamo aggiustati, crescendo anche fisicamente e rischiando meno. In questo momento la prestazione è importante, ma lo è ancora di più il risultato. Questi tre punti sono fondamentali per la classifica. Ci godiamo la vittoria, sapendo però che ci aspettano altre difficoltà, a partire dalla prossima trasferta di Tolentino». Sul fronte opposto, il direttore sportivo del Montegranaro, Giuseppe Sfredda, riconosce i meriti del Chiesanuova e analizza un campionato estremamente equilibrato: «Questa sconfitta di misura fotografa bene l’andamento del campionato. Anche sugli altri campi si sono visti pochissimi gol. Se non prendi gol non perdi, se lo prendi il rischio di sconfitta è altissimo. Il Chiesanuova ha trovato subito il vantaggio e ha costruito la partita su quello, rischiando pochissimo. Sappiamo il momento di difficoltà che stiamo attraversando, vedremo se riusciremo ad aggiustare la rosa con il mercato. Ora dobbiamo smaltire rabbia e fatica, poi da martedì inizieremo a preparare la gara con l’Osimana». Il Chiesanuova chiude così il girone di andata con 18 punti, di cui ben 12 conquistati nelle ultime quattro partite: numeri che certificano una squadra tornata a esprimere lo spirito dei giorni migliori. Ora l’obiettivo è chiudere il 2025 nel migliore dei modi sul campo del Tolentino, vera e propria bestia nera nelle ultime uscite, dove sono arrivate tre sconfitte consecutive, compresa quella nella semifinale playoff dello scorso anno. Un motivo in più per cercare riscatto.
Aurora Treia campione d’inverno: Monturano travolto 4-1 al “Capponi”
Aurora Treia e Monturano si ritrovano a due anni e mezzo di distanza da quella storica finale playoff che sorrise ai calzaturieri. L’Aurora schiera un inedito 3-5-2 con una formazione a trazione offensiva. Dall’altro lato, il Monturano si affida alla fisicità di Thiam in attacco coadiuvato dal veloce Marini e dall’estroso Moretti. Parte subito bene l’Aurora che prova a tenere il pallino del gioco sin dalle prime battute. I padroni di casa tentano con le conclusioni di Guzzini e Chornopyshchuk che però non hanno fortuna. Al 9’, lo stesso Chornopyshchuk capitalizza in rete un assist delizioso grazie ad un tiro dalla distanza ma l’entusiasmo viene spento dalla segnalazione dell’arbitro che annulla per fuorigioco. Il Monturano difende con ordine e prova a ripartire pericolosamente sfruttando i varchi aperti. Al 10’, Thiam impegna Testa chiamandolo a compiere uno dei suoi interventi provvidenziali. L’Aurora tenta al 21’ con Cirrottola ma la conclusione del classe 2003 non è sufficiente per superare Sandroni. Nel miglior momento dei cucinieri si concretizza il vantaggio ospite: cross telecomandato di Finucci dalla bandierina che trova la deviazione vincente di Adami. Al 23’ è il Monturano a condurre. La reazione dei cucinieri è rabbiosa. Il pari arriva al minuto 37’ al termine di una azione ben costruita: Borrelli crossa da calcio di punizione, sponda di Guzzini e sotto porta si fionda Bartolini che insacca l’1-1. Rimonta locale completata al 39’: Borrelli inventa una punizione delle sue e segna anche grazie alla complicità di una deviazione e dell’estremo difensore Sandroni. Nel finale di frazione il direttore di gara non valuta gli estremi per assegnare la massima punizione agli ospiti dopo una scaramuccia tra Bartolini e Moretti in area. La ripresa è un monologo dell’Aurora che si getta subito in avanti per chiudere la contesa. La rete del 3-1 è siglata al 52’: Guzzini innesca Cirrottola che crossa sul secondo palo per la fantastica rovesciata di Calamita. Un goal da cineteca accolto con una standing ovation da tutto il pubblico presente al “Leonardo Capponi”. Al 54’, Cirrottola calcia ancora di potenza ma trova un attento Sandroni che para. Tenta anche Chornopyshchuk ma la sfera scivola sul fondo. A decretare la fine dei giochi ci pensa Guzzini che si fa trovare pronto a centro area sfruttando una palla giocata in precedenza da Cirrottola. I padroni di casa gestiscono il vantaggio senza troppi patemi sfiorando la cinquina con Chornopyshchuk prima e successivamente con la punizione di Borrelli che lambisce il palo. Vittoria importantissima per l’Aurora Treia che si laurea campione d’inverno e risponde alle inseguitrici riprendendosi la vetta a quota 35 punti. Un girone di andata perfetto per i ragazzi di Mister Ricci che hanno messo a referto dieci successi e cinque pareggi. Esce sconfitto il Monturano comunque autore di un ottimo primo tempo. I bianco-azzurri restano in piena zona playoff confermandosi quarta forza del Campionato. AURORA TREIA: Testa, Orlietti, Calamita, Guglielmo (74’ Gabrielli), Ballanti, Bartolini, Mazzoni (64’ Dominino), Guzzini (68’ Bonifazi), Chornopyshchuk (79’ Cacciamani), Borrelli, Cirrottola (68’ Melchiorri). A disposizione: Giachetta, Tavoni, Giuliodori, Seye. Allenatore: Simone Ricci. MONTURANO CALCIO: Sandroni, Adami, Fabi, Petruzzelli (72’ Capriotti), Finucci, Muzi, Milozzi (76’ De Carolis), Santarelli (76’ Santini), Moretti (60’ Panichi), Thiam, Marini (84’ Gallucci). A disposizione: Tosi, Rinaldesi, Ripa, Cassetta. Allenatore: Emanuele Poggi. MARCATORI: Adami 23’, Bartolini 37’, Borrelli 39’, Calamita 52’, Guzzini 60’. ARBITRO: Antonio Tarli – Sezione di Ascoli Piceno. ASSISTENTI: Alessio Fermani – Sezione di Jesi; Lorenzo Vallesi – Sezione di Macerata. NOTE: ammoniti Guzzini e Adami, espulso Muzi, angoli 6-4, recuperi 0’-3’, presenti oltre 250 spettatori al “Leonardo Capponi” di Treia.
Tragedia a Treia: uomo di 51 anni muore precipitando dalle mura
Sgomento a Treia. Un uomo di 51 anni, residente in zona, è precipitato dalle antiche mura che circondano la piazza centrale della città. Il tragico evento è stato segnalato intorno alle ore 7:20 di questa mattina. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, supportati anche dai Carabinieri della Compagnia locale. Purtroppo, ogni tentativo di soccorso si è rivelato inutile: il personale medico non ha potuto fare altro che constatarne l'avvenuto decesso. Il luogo è stato immediatamente messo in sicurezza per consentire i rilievi. Dalle prime e sommarie indagini condotte dalle forze dell'ordine, l'ipotesi più accreditata e su cui si concentrano gli accertamenti è quella del gesto volontario. (Foto di repertorio)
Festa a Treia: i "ragazzi" del 1955 celebrano 70 anni di vita
Grande emozione per il raduno dei nati nel 1955 di Treia, che si sono ritrovati per festeggiare insieme l’importante traguardo dei settant’anni. La giornata si è aperta con un momento di preghiera: i partecipanti hanno preso parte alla Santa Messa celebrata da Padre Ferdinando Campana nella suggestiva cornice della Chiesa del SS. Crocifisso. Dopo la celebrazione, la festa è proseguita all’insegna della convivialità. Il gruppo si è riunito per il tradizionale pranzo al Ristorante Principi di Sambucheto, tra ricordi, aneddoti e molte risate che hanno riportato alla memoria episodi dei decenni passati. Un ringraziamento speciale è stato rivolto a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa, confermando ancora una volta il forte senso di comunità che caratterizza Treia.
Schito di Treia celebra gli 80 anni dell'edicola mariana: una comunità che non dimentica le proprie radici
Un'intera comunità si è ritrovata per celebrare le proprie radici e rinsaldare un senso di appartenenza che, a Schito di Treia, non è mai venuto meno. Domenica 7 dicembre la contrada adiacente alla frazione di Chiesanuova ha festeggiato l'ottantesimo anniversario della posa dell’edicola dedicata alla Madonna di Loreto, realizzata nel 1945 dai reduci della Seconda Guerra Mondiale come ringraziamento per il loro ritorno a casa sani e salvi. Un’iniziativa nata dal desiderio di ricordare un pezzo importante della storia locale, ma anche di riunire contradaioli che nel tempo avevano lasciato la zona: l’adesione è stata infatti sorprendente, con una presenza così numerosa da superare ogni aspettativa degli organizzatori. La piccola edicola mariana - ancora oggi molto venerata - fu costruita in collaborazione con la famiglia Magnalbò, proprietaria dal 1936 della storica villa quadrata dalle cento finestre, erede dell'antico convento dei Barnabiti risalente al XVI secolo. Da questo legame, e dall’amicizia consolidata nel tempo tra le famiglie contadine e i Magnalbò, è maturata anche l'idea dell'odierno raduno. Tra i promotori della giornata figurano, tra gli altri, Americo Bonvecchi, Gino Rosciani, Renzo Mazzieri e Mario Sabbatini, nomi citati con gratitudine in rappresentanza di una rete di volontari molto più ampia. La mattinata si è aperta con una cerimonia liturgica partecipatissima nella chiesa parrocchiale di Chiesanuova, dove la statuina della Vergine era stata portata anche per un triduo di preghiere. Nell'omelia, don Igino Tartabini ha emozionato i presenti sottolineando il valore religioso e civile dell’iniziativa e invitando la comunità a pregare per la pace. A seguire, il momento conviviale nell’oratorio, allestito e gestito dai volontari della contrada: circa duecento persone hanno preso parte al pranzo, accompagnato da una mostra fotografica dedicata alla storia recente di Schito. Le immagini sono poi state proiettate insieme a un video che ha riportato i presenti - con il cuore e la memoria - lungo strade, campi e luoghi simbolo della contrada. Ampio spazio anche alla storia, con gli interventi del professor Alberto Meriggi, dell'avvocato Luciano Magnalbò e di don Euro Giustozzi, tutti profondamente legati a Schito. Meriggi ha illustrato le origini antiche della contrada – dal nome di epoca romana e longobarda, che significa "bosco di querce", alle testimonianze archeologiche e ai ricordi della guerra, incluso il campo di aviazione tedesco distrutto nel 1944. Ha, inoltre, ricordato la figura del pilota automobilistico Sesto Leonardi, originario della zona. Luciano Magnalbò ha ripercorso la storia della villa di famiglia e delle feste popolari che un tempo animavano la contrada, mentre don Euro Giustozzi ha raccontato - con energia sorprendente - la sua infanzia a Schito, le sue esperienze sacerdotali e le figure storiche della comunità. La giornata si è conclusa con abbracci, ricordi e un forte desiderio condiviso: trasformare questo primo raduno in un appuntamento annuale. Un entusiasmo che conferma quanto la storia, quando custodita e celebrata, sappia ancora unire.
Chiesanuova, vittoria di spessore contro la Fermana. Bonvecchi: "Una prestazione da ricordare"
Ci sono partite che pesano più di tre punti, vittorie che diventano capitoli di una storia sportiva, destinate a rimanere nella memoria collettiva di una comunità. La straordinaria impresa del Chiesanuova contro la Fermana è una di queste. A ricordarlo per primo è il presidente Luciano Bonvecchi, che nel dopo gara ha rievocato un dato emblematico: “La Fermana, quando stravinse il campionato di Prima Categoria nel 2007, perse solo una partita a Treia contro l’Aurora Treia. Possiamo dire di aver replicato quell’impresa, perché credo che questa Fermana ne perderà poche di partite”. Parole che danno la misura dell’exploit biancorosso, capace di abbattere la capolista in un classico testacoda che ha ribaltato ogni pronostico. Bonvecchi elogia senza riserve gli avversari: “Hanno una squadra fortissima, con un attacco da capogiro.” Ed è proprio per questo che il successo assume un valore ancora più pesante. Il Chiesanuova ha costruito l’impresa con una prestazione di grande coraggio, fatta di ritmo altissimo, sacrificio e voglia di vincere. “Nonostante gli infortuni e un ritmo partita altissimo, i ragazzi erano stremati a fine partita” racconta il presidente, che sottolinea la perla di giornata: "Il gol di Perisani è stato una perla. Partite così in Eccellenza non si vedevano da un po'". Al fischio finale, la festa del pubblico ha confermato la bellezza di un pomeriggio che ha riportato entusiasmo al Don Guido Bibini: “Ringrazio tutti, dal pubblico che non vedeva l’ora di poter gioire come ai vecchi tempi, col nostro campo che pian piano sta tornando ad essere un po’ il nostro fortino”. Un successo che, secondo Bonvecchi, può rappresentare una svolta: “Se abbiamo questa intensità penso che ci potremmo tirar fuori da questa situazione complicata di classifica. Me lo auguro per i ragazzi, perché hanno fatto un capolavoro.” In una giornata che per il Chiesanuova resterà comunque indimenticabile, l’unica nota amara è l’addio di uno dei protagonisti dell’impresa. Bonvecchi lo annuncia con sincero rammarico: “Dispiace solo che uno degli artefici di questa vittoria, per motivi personali, ci abbandonerà. Spero che possa cambiare idea, ma è difficile. Lo salutiamo e lo ringraziamo per aver dato il massimo anche in quest’ultima partita.” Il riferimento con molta probabilità è a Federico Di Paolo, che lascerà il club per motivi personali. Un’assenza che peserà, ma che sarà sicuramente rimpiazzata a dovere dalla dirigenza biancorossa.
Chiesanuova si sblocca e vince 3-2 contro la Fermana capolista
Il Chiesanuova è tornato!!! I ragazzi di Mariotti avevano già mostrato di essersi sbloccati, ma oggi si sono regalati il pomeriggio più bello possibile, infiocchettando l’impresa di stendere 3-2 la capolista Fermana nel testacoda della penultima giornata di andata. Una goduria, anche perché gli ospiti l’avevano sbloccata dopo appena 4’ ed invece nel finale lo scatenato Persiani ha sancito la favolosa vittoria. Gol subito dopo il 2-2 dei gialloblu, segnale di mentalità vincente quando altri team magari si sarebbero accontentati. Nella domenica dei pareggi in Eccellenza (5 su 8), il 14° turno vede i biancorossi abbandonare finalmente l’ultimo posto in classifica, scavalcata la Civitanovese raggiungendo Jesina e Fabriano Cerreto a quota 15. Nonostante il ko, la Fermana mantiene il primato con 24 punti, tuttavia i canarini devono migliorare fuoricasa dove hanno racimolato solo 9 punti. Mariotti (da giocatore alla Fermana) è privo degli squalificati Mongiello e Hernandez, in più deve fare a meno di Perri e Papa, dunque problemi in attacco. La sfida diventa subito ancor più complicata, perché al 4’ Bruno punisce una indecisione difensiva. La Fermana insiste, vuole il colpo del ko e lo sfiora al 7’ con Cicarevic. Passato lo sbandamento il Chiesanuova si rimette in sesto e al 12’, su corner, viene perso Monaco che ringrazia: 1-1. Per quasi mezzora accadrà poco altro, quindi al 40’ bell’azione dei padroni di casa, cross del baby Negro e sul secondo palo Persiani non perdona. Tutto ribaltato. Ripresa. Ci si attende la reazione furiosa della Fermana e infatti è così anche se dura poco. Al 15’ inzuccata di bomber Fofi alta. Poi il Chiesanuova controllerà la situazione e non rischierà più fino al 30’ quando su angolo- altra palla inattiva- Nunzi imita Monaco e impatta. A quel puntosi teme che la capolista faccia il bottino pieno e sulle ali dell’entusiasmo ci prova, al 33’ rovesciata di Petronelli alta di poco. Al 36’ invece il neoentrato Bambozzi serve Di Matteo che a sua volta pesca Persiani, splendida chiusura con palla all’incrocio e clamoroso 3-2. Durante l’esultanza viene espulso Di Matteo, decisione incomprensibile. In dieci il Chiesanuova si difende senza affanni e dopo 100’ può far festa per una affermazione storica, mai infatti i biancorossi avevano sconfitto la Fermana. Chiesanuova: Fatone; Parioli, Negro (25’st Bambozzi), Monaco, Sopranzetti, Di Paolo, Borgia (16’st Mosquera), Di Matteo, Pasqui, Persiani (45’st Ciottilli), Tanoni. All. Mariotti Fermana: Valente, Nunzi (47’st Pulpito), Marin (40’st Frinconi), Cabrera (11’st Petronelli), Scanagatta, Bruno (11′ st Carmona), Fofi, Cicarevic, Rodriguez, Lischi, Malafronte (40’st Dicembre). All. Gentilini Arbitro: Alfonsi di San Benedetto del Tronto Reti: 4’ Bruno, 12’ Monaco, 40’ e 36’st Persiani, 30’st Nunzi Note: spettatori 500 circa; espulso Di Matteo; ammoniti Di Matteo, Pasqui, Fatone, Sopranzetti, Marin, Malafronte, Cicarevic, Nunzi; corner 2-5; recupero 3’ e 7’
Aurora Treia rallentata ma ancora imbattuta: 1-1 sul campo della Palmense
La capolista Aurora Treia fa visita alla Palmense nel match clou del quattordicesimo turno del Girone B di Promozione. La Palmense, rinvigorita dalla cura Nocera, ha conquistato dieci punti nelle ultime quatto giornate dimostrando di essere squadra coesa e ritrovata. L’Aurora Treia capolista, ancora imbattuta, lascia l’influenzato Ballanti in panchina per Orlietti. In attacco Mister Ricci schiera il tridente composto da Cirrottola, Borrelli e Mazzoni. PRIMO TEMPO Parte bene l’Aurora che prova ad imporre il proprio gioco sin dalle prime battute. Al 7’, Mazzoni carica il sinistro e la sfera manca di pochi centimetri il bersaglio. I rivieraschi iniziano a prendere le misure agli avversari e si fanno pericolosi due minuti più tardi: Cuccù manda alto di poco dopo essersi ricavato lo spazio per calciare dal limite dell’area. I cucinieri crescono e si affidano alla velocità di Cirrottola che spedisce fuori dopo essersi involato verso la porta avversaria. Nel giro di pochi minuti l’Aurora crea una doppia occasione con Guzzini ma per il colosso biancorosso la porta è letteralmente stregata. Nel finale di frazione, Cuccù fa tremare la traversa tramite una conclusione potente. SECONDO TEMPO La ripresa si apre nel segno della Palmense: Cuccù si rende ancora protagonista di un buon gesto tecnico ma Testa salva la propria porta con un intervento fenomenale. Lo stesso Testa si rende ancora protagonista di un salvataggio provvidenziale al 67’ negando a Cappella la gioia del goal. Il vantaggio rivierasco si concretizza al 68’: Aliffi insacca all’angolino con uno stacco imperioso da buona posizione. La capolista non ci sta e reagisce prontamente con Orlietti che serve la sponda a Melchiorri ma il pallone termina tra le mani di Tiberi. È però solo questione di attimi prima di assistere al pari biancorosso: Melchiorri trova il suo secondo centro stagionale sorprendendo Tiberi di testa. In pieno recupero c’è tempo per assistere alla fondamentale parata di Tiberi che neutralizza sul tentativo di Cirrottola. Secondo pari consecutivo per l’Aurora Treia che resta in vetta ma vede ridursi il vantaggio sulle inseguitrici. Quinto risultato utile consecutivo per la Palmense di Mister Nocera ancora più vicina alla zona playoff. PALMENSE FM: Tiberi, Fuglini, Gregonelli, Haxhiu, Silenzi (14’ Cappella), Aliffi, (74’ De Carolis), Nazziconi F, Ruggeri, Zira (65’ Malavolta), Cuccù (82’ Ameli), Nazziconi M (84’ Mancini M). A disposizione: Renzi, Bucci, Basili, Ruotolo. Allenatore: Francesco Nocera. AURORA TREIA: Testa, Calamita, Tavoni, Bonifazi (72’ Guglielmo), Orlietti, Bartolini, Gabrielli (65’ Chornopyshchuk), Guzzini (65’ Melchiorri), Cirrottola, Borrelli, Mazzoni. A disposizione: Giachetta, Dominino, Giuliodori, Ballanti, Zeqiri, Cacciamani. Allenatore: Simone Ricci. MARCATORI: Aliffi 68’, Melchiorri 84’. ARBITRO: Romolo Bartomioli – Sezione di Pesaro. ASSISTENTI: Antonio Raiola – Sezione di Jesi; Serena Mercuri – Sezione di Fermo. NOTE: ammoniti Gregonelli, Cuccù, De Carolis e Mazzoni, espulso Francesco Nocera (dalla panchina), buona cornice di pubblico allo stadio “Stanghetta” di Marina Palmense.
Truffa del finto broker a Treia: vittima raggirata con promesse di investimenti, denunciata 25enne
I Carabinieri della Stazione di Treia, al termine di un’articolata attività d’indagine, hanno deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria una giovane donna di 25 anni, originaria della Romania e residente in provincia di Torino. La donna, già nota alle forze dell’ordine, è ritenuta responsabile del reato di truffa. L’attività investigativa è scaturita dalla querela presentata da una donna 44enne residente nel comune di Treia, vittima di un raggiro online. La denunciante era stata contattata tramite un noto canale di messaggistica da una persona che si presentava come broker assicurativo. La sedicente intermediaria aveva prospettato alla 44enne la possibilità di ottenere vantaggi economici certi attraverso presunti investimenti finanziari, convincendola della serietà e della sicurezza dell'opportunità. In seguito a questo convincimento, la vittima è stata indotta a effettuare un bonifico di 150 euro su un IBAN che le era stato fornito dalla falsa broker. Gli accertamenti rapidi e mirati condotti dai militari dell’Arma hanno permesso di ricostruire l’intera dinamica. Le indagini hanno rivelato che il conto corrente bancario indicato per l'accredito del denaro risultava essere collegato a una carta prepagata direttamente riconducibile alla 25enne ora indagata. La raccolta degli elementi probatori ha quindi consentito ai Carabinieri di procedere alla denuncia in stato di libertà della giovane, ritenuta – allo stato degli atti – l’autrice della truffa. L’Invito dei Carabinieri alla Cautela L’Arma dei Carabinieri rinnova l’appello ai cittadini affinché prestino la massima attenzione alle proposte di investimento che pervengono tramite social network, applicazioni di messaggistica o canali non ufficiali. Si ricorda di rivolgersi sempre e solo a canali istituzionali e a operatori finanziari certificati per qualsiasi tipo di transazione o investimento economico.
Treia, il Teatro Comunale intitolato a Fabiano Valenti: "Restituiamo ciò che ha dato alla città"
Treia ha reso omaggio a una delle personalità più significative della propria storia recente: il Teatro Comunale è stato ufficialmente intitolato a Fabiano Valenti, già sindaco della città, amministratore appassionato e protagonista della vita culturale e associativa del territorio. Nato a Treia il 14 aprile 1930, Fabiano Valenti ha ricoperto il ruolo di Sindaco dal 1982 al 1995 e quello di assessore comunale per diverse legislature, distinguendosi come un amministratore integerrimo, lungimirante e profondamente legato alla sua comunità. La sua visione ha contribuito in modo decisivo alla crescita urbanistica, economica e culturale della città. Accanto all’impegno istituzionale, Valenti ha svolto un ruolo centrale nell’associazionismo e nel volontariato: tra i fondatori della Pro Loco di Treia, promotore del rilancio del Gioco del pallone col bracciale e ideatore della Sagra del calcione, ha saputo trasformare iniziative locali in appuntamenti identitari amati da generazioni di treiesi. Determinante anche il suo contributo alla riscoperta e valorizzazione della figura di Dolores Prato, a cui dedicò passione e studio, fino a creare la rete degli “Amici di Dolores” per celebrare l’eredità culturale della grande scrittrice. Nel 1993, grazie alle sue relazioni personali e alla sensibilità verso le storie dell’emigrazione, fu tra i promotori del Gemellaggio con Monte Buey (Argentina), comunità che conserva profonde radici treiesi e marchigiane e con la quale il legame continua ancora oggi. Tra i suoi meriti più rilevanti, l’impegno instancabile per il restauro del Teatro Comunale, autentico gioiello del centro storico. Valenti seguì in prima persona le prime fasi del recupero, conducendo un’estenuante ricerca di fondi e raccogliendo materiali, documenti e testimonianze utili alla ricostruzione della storia del teatro e alla tutela del suo valore storico-artistico. La sua soddisfazione nel luglio 2002, all’inaugurazione del teatro restaurato, fu enorme: un sogno che aveva accompagnato tutto il suo percorso amministrativo. Fabiano Valenti è scomparso a Macerata il 3 gennaio 2007, lasciando un’eredità morale, civile e culturale che continua a vivere nella comunità treiese. «Intitolare il Teatro Comunale a Fabiano Valenti – ha affermato il sindaco Franco Capponi – significa rendere giustizia a una figura che ha dedicato la sua vita a Treia con passione, serietà e straordinaria discrezione. Valenti non ha mai cercato visibilità: ha sempre preferito fare, costruire, sostenere la crescita della città e delle sue associazioni. Il teatro era il suo sogno, il simbolo della cultura come bene condiviso. Oggi gli restituiamo ciò che lui ha donato alla comunità: amore, impegno e una visione luminosa del futuro di Treia».
Aurora Treia pareggia 1-1 con Elpidiense Cascinare: Cirrottola segna il settimo gol consecutivo
L’Aurora Treia, reduce dagli importanti successi con Azzurra Mariner e Azzurra Colli, sfida l’Elpidiense Cascinare nel match valevole per il tredicesimo turno del Girone B di Promozione. Mister Ricci lascia a riposo Chornopyshchuk e piazza Cirrottola al centro dell’attacco con Borrelli e Mazzoni a supporto. Gli ospiti schierano dal primo minuto i nuovi acquisti Lattanzi e Antolini, arrivati nei giorni scorsi rispettivamente da Casette Verdini e Vigor Montecosaro. Il match si apre a ritmi bassi, con entrambe le formazioni che sembrano studiarsi e attendere il momento giusto per alzare il ritmo. L’Aurora Treia si fa pericolosa al minuto 11’ con Borrelli che calcia a giro sfiorando di poco il palo. L’Elpidiense, però, non resta a guardare e al 19’ cerca di farsi sentire con Doci, ma il suo tiro innocuo si spegne sul fondo. Al 24’, Borrelli tenta direttamente da calcio di punizione, ma il portiere ospite Doello è abile nel deviare in angolo. Il vantaggio dei cucinieri arriva al 27’: bellissimo passaggio in profondità per Cirrottola che infila Doello con un preciso tiro a rete, nonostante il tentativo di opposizione del portiere ospite. Per l’attaccante classe 2003 si tratta del settimo goal consecutivo in campionato, un dato che testimonia la sua crescita e stato di forma. La reazione dell’Elpidiense Cascinare non tarda ad arrivare, con Repupilli che cerca la via del goal senza però riuscire ad impensierire Testa. I padroni di casa, dal canto loro, sfiorano il raddoppio al 35’: Borrelli inventa una palla deliziosa per Guzzini, ma Doello si oppone con un buon intervento e salva la propria porta. La prima frazione di gara si chiude con il vantaggio dei biancorossi sugli ospiti. La ripresa si apre subito nel segno dell’Elpidiense Cascinare, che inizia con grande determinazione, mettendo subito a referto due buone occasioni. Al 47’, Repupilli calcia di poco alto sopra la traversa. Tre minuti dopo, Testa compie un intervento provvidenziale sullo stacco di Doci. L’Aurora, alla ricerca del raddoppio, inizia a sviluppare una pressione continua attorno all’area rossoblu. Mazzoni manca il 2-0 in tuffo al termine di un’azione gestita tutta in velocità dalla formazione locale. Doello si oppone alle conclusioni pericolose di Mazzoni e Chornopyshchuk, dimostrando di essere in giornata. Al 75’, Bonifazi va vicino al goal con un tiro che lambisce di poco la traversa. Quando il risultato sembrava ormai segnato in favore dei locali, ecco arrivare il pari dell’Elpidiense Cascinare. Al 79’, il subentrato Murati, servito al limite dell’area, lascia partire un tiro preciso che si infila all’angolino, dopo aver attraversato una selva di gambe. Un goal utile a restituire smalto agli ospiti, che resistono con ordine negli ultimi minuti di gara. L’Aurora prova a rispondere con tutti gli uomini in avanti senza riuscire però a siglare il nuovo vantaggio. Il risultato finale di 1-1 permette all’Aurora di restare in testa alla classifica a quota 31 punti, mentre l’Elpidiense Cascinare ottiene il secondo risultato utile consecutivo dopo un’ottima reazione mostrata in trasferta. AURORA TREIA: Testa, Calamita, Tavoni, Bonifazi, Ballanti, Bartolini, Guglielmo (55’ Gabrielli), Guzzini, Cirrottola (85’ Melchiorri), Borrelli (65’ Chornopyshchuk), Mazzoni. A disposizione: Giachetta, Dominino, Giuliodori, Orlietti, Asteroidi, Seye. Allenatore: Simone Ricci. ELP.CASCINARE: Doello, Foresi (69’ Murati), D’Angelo, Conte (85’ Tempestilli), Marozzi, Berrettoni, Cingolani, Lattanzi (53’ Biondi), Antolini, Doci (69’ Amadio), Repupilli. A disposizione: Benedetti, Cannoni, Zannocchia, Rossi, Mancini. Allenatore: Gentin Agushi. MARCATORI: Cirrottola 27’, Murati 79’. ARBITRO: Mattia Dovesi – Sezione di Ancona. ASSISTENTI: Alessandro Meo – Sezione di Macerata; Enrico Virgini – Sezione di Ancona. NOTE: ammoniti Guzzini, Marozzi e Lattanzi, angoli 5-3, recuperi 1’-5’, presenti oltre 200 spettatori al “Leonardo Capponi” di Treia.
Treia, il libro di Maurizio Chielli disvela un tesoro tra le colline marchigiane: il crocifisso del camposanto
Il crocifisso della cappella del camposanto di Treia, scolpito da Ennio Chelli, può a pieno titolo essere considerato uno dei tanti tesori nascosti che punteggiano l’Italia, spesso ignorati ma capaci di raccontare storie profonde di fede, arte e memoria. Il libro di Maurizio Chelli, dopo una necessaria panoramica sulle principali tipologie del Cristo in croce nella storia dell’arte, concentra l’attenzione proprio su questa opera, analizzandola con sguardo attento e sensibile. Ne mette in luce alcuni dettagli significativi, carichi di simbolismo, che consentono di ampliare il discorso oltre il semplice dato formale. Tra questi, spicca il particolare dell’orecchio, che rimanda alla conceptio per aurem, ossia alla concezione di Cristo attraverso l’ascolto, legata alla verginità di Maria, ma anche all’invito rivolto ai fedeli ad ascoltare la Parola di Dio. Il volume prende in esame anche un piccolo crocifisso precedente, appartenente agli eredi dell’artista, per cogliere affinità, consonanze e differenze all’interno di uno stesso percorso stilistico. Ne emerge un quadro più completo della ricerca di Ennio Chelli, formatosi a Parigi negli anni delle avanguardie, dalle quali però si distacca scegliendo consapevolmente una via personale, orientata verso una sorta di “classicità ritrovata”, che guarda al Medioevo e al Rinascimento come riferimenti privilegiati. Attraverso le testimonianze orali raccolte, in particolare dalle parole della nuora Ernesta, l’opera del camposanto di Treia viene restituita anche nella sua dimensione affettiva: non solo tappa fondamentale del cammino artistico di Chelli, ma capitolo importante della storia familiare. L’auspicio dell’autore è che il lettore, accompagnato in questo percorso tra simboli, forme e memoria, possa avvicinarsi al Crocifisso di Treia con uno sguardo nuovo, più consapevole e partecipe.

cielo coperto (MC)



