Aggiornato alle: 19:50 Venerdì, 18 Luglio 2025 cielo sereno (MC)
Sport Provincia Macerata Treia

Da Treia alla Death Valley: l’impresa di Giulia Ranzuglia che ha sfidato la Badwater Ultramarathon

Da Treia alla Death Valley: l’impresa di Giulia Ranzuglia che ha sfidato la Badwater Ultramarathon

Dalla quiete delle colline marchigiane all’inferno infuocato della Death Valley: Giulia Ranzuglia, 47 anni, originaria di Treia, ha compiuto una vera e propria impresa sportiva portando a termine la Badwater Ultramarathon, considerata da molti la gara di corsa più dura al mondo.

Un viaggio estremo di 135 miglia (circa 217 km) nel deserto californiano, affrontato con tenacia, forza mentale e cuore. Giulia ha tagliato il traguardo dopo 39 ore, 15 minuti e 14 secondi, mantenendo una media complessiva di 3,44 miglia orarie, sfidando temperature che sfiorano i 50 gradi e un dislivello complessivo di oltre 4.000 metri.

La corsa è partita il 7 luglio da Badwater Basin, a 85 metri sotto il livello del mare. Dopo 3 ore e 38 minuti, Giulia ha raggiunto il primo checkpoint a Furnace Creek, con un ottimo passo iniziale di 4,82 miglia orarie. Nella notte ha proseguito verso Stovepipe Wells, dove è arrivata all’alba dell’8 luglio con un tempo complessivo di 9 ore e 9 minuti, mantenendo un’ottima media.

Le prime vere difficoltà sono emerse nella lunga e faticosa salita verso Towne Pass, raggiunto dopo 14 ore e 17 minuti di gara, con un netto calo di velocità media a 3,21 miglia orarie in quel tratto. Nonostante ciò, la maratoneta treiese ha reagito bene nel tratto successivo verso Panamint Springs, arrivando dopo 17 ore e 44 minuti con una media risalita a 4,06 mph per quel segmento.

Il calar della sera l’ha accompagnata verso Darwin, che ha raggiunto alle 20:36 con un tempo totale di 24 ore e 36 minuti, mentre la fatica iniziava a farsi sentire, rallentando la sua corsa a 2,62 mph tra una tappa e l’altra. Ma la determinazione non è mai mancata: Giulia ha raggiunto Keeler nelle prime ore del 9 luglio, dopo 30 ore e 2 minuti, e da lì ha continuato in direzione Lone Pine, ai piedi del monte Whitney, dove è arrivata alle 7:18 del mattino, con 35 ore e 18 minuti di corsa nelle gambe.

L’ultima fatica l’ha portata a Portal Road, la rampa finale prima del traguardo, dove è giunta dopo 38 ore e 1 minuto. Infine, alle 11:15, ha completato i 217 chilometri della Badwater con il tempo ufficiale di 39 ore, 15 minuti e 14 secondi.

Nel cuore della Death Valley, tra salite estenuanti e paesaggi lunari, Giulia ha dimostrato cosa significa essere un’ultramaratoneta: resistenza, strategia, ma soprattutto una forza mentale incrollabile. La sua impresa è motivo d’orgoglio non solo per Treia, ma per tutta la provincia di Macerata, che ora può contare su una rappresentante d’eccezione nel gotha dell’ultrarunning mondiale.

Picchio News
Il giornale tra la gente per la gente.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni