Con l'avvicinarsi della bella stagione, la regione Marche si prepara ad accogliere il gran numero di turisti atteso per l’estate. Nel 2022 sono stati sfondati diversi record (leggi qui), raggiungendo risultati insperati anche prima della pandemia: 2.507.756 gli arrivi e 11.376.381 le presenze.
Rispetto al 2019 presenze e arrivi crescono del +3,68% e +9,39%. Ancora più netto l’aumento se si considerano i dati 2021, in pieno periodo Covid: +21,58% gli arrivi e +18,03% le presenze. Nel 2022, con l’emergenza pandemica, sono calati di 12.417 unità i turisti stranieri rispetto al 2019, compensati da una crescita esponenziali degli italiani: ben 988.884 in più fra Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Veneto e Umbria.
I mesi preferiti per le vacanze nelle Marche rimangono ovviamente quelli estivi, ma le curve del 2022 mostrano dati incoraggianti, superando quelle precedenti anche nei periodi primaverili e autunnali.
In vista delle prossime vacanze, abbiamo raggiunto il direttore di Confcommercio Marche Centrali Massimiliano Polacco che ha delineato un quadro positivo anche per l'anno a venire: "Nel 2022 abbiamo avuto un’ottima stagione estiva nonostante gli strascichi della pandemia. Ha giocato un ruolo molto importante lo spostamento interno degli italiani. I flussi sono iniziati molto presto, verso la metà di maggio fino a fine settembre. Venivamo da sei mesi pessimi ma abbiamo comunque vissuto una stagione estremamente positiva".
"Il 2023 si prospetta già bene: ci sarà una riapertura quasi totale del mercato del turismo e una parte degli Italiani che prima faceva vacanze qui, ora andrà all’estero - continua il direttore - L’incognita di quest’anno sarà infatti capire quanti italiani decideranno di rimanere in Italia, e nello specifico di visitare le Marche in questo 2023, e quanti invece decideranno di andare all’estero”.
"Di solito la prova generale sono le vacanze di Pasqua, ma quest’anno sono un po' basse e le prenotazioni non sono così pesanti (20%, 30% dei posti occupabili) - aggiunge - Avremo modo di valutare meglio la situazione più avanti, in corrispondenza del periodo fra 25 aprile e 1 maggio".
"I flussi da tenere sotto controllo saranno quelli dall’estero, specialmente nel 2024 - conclude Polacco - con la totale riapertura de mercati inizieranno a tornare persone dall’Europa e ci auguriamo che in molti visiteranno le Marche. Approcciamo questo 2023 come una prova generale per i flussi stranieri in arrivo il prossimo anno".
Con l'avvicinarsi della bella stagione, la regione Marche si prepara ad accogliere il gran numero di turisti atteso per l’estate. Nel 2022 sono stati sfondati diversi record (leggi qui), raggiungendo risultati insperati anche prima della pandemia: 2.507.756 gli arrivi e 11.376.381 le presenze.
Rispetto al 2019 presenze e arrivi crescono del +3,68% e +9,39%. Ancora più netto l’aumento se si considerano i dati 2021, in pieno periodo Covid: +21,58% gli arrivi e +18,03% le presenze. Nel 2022, con l’emergenza pandemica, sono calati di 12.417 unità i turisti stranieri rispetto al 2019, compensati da una crescita esponenziali degli italiani: ben 988.884 in più fra Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Veneto e Umbria.
I mesi preferiti per le vacanze nelle Marche rimangono ovviamente quelli estivi, ma le curve del 2022 mostrano dati incoraggianti, superando quelle precedenti anche nei periodi primaverili e autunnali.
In vista delle prossime vacanze, abbiamo raggiunto il direttore di Confcommercio Marche Centrali Massimiliano Polacco che ha delineato un quadro positivo anche per l'anno a venire: "Nel 2022 abbiamo avuto un’ottima stagione estiva nonostante gli strascichi della pandemia. Ha giocato un ruolo molto importante lo spostamento interno degli italiani. I flussi sono iniziati molto presto, verso la metà di maggio fino a fine settembre. Venivamo da sei mesi pessimi ma abbiamo comunque vissuto una stagione estremamente positiva".
"Il 2023 si prospetta già bene: ci sarà una riapertura quasi totale del mercato del turismo e una parte degli Italiani che prima faceva vacanze qui, ora andrà all’estero - continua il direttore - L’incognita di quest’anno sarà infatti capire quanti italiani decideranno di rimanere in Italia, e nello specifico di visitare le Marche in questo 2023, e quanti invece decideranno di andare all’estero”.
"Di solito la prova generale sono le vacanze di Pasqua, ma quest’anno sono un po' basse e le prenotazioni non sono così pesanti (20%, 30% dei posti occupabili) - aggiunge - Avremo modo di valutare meglio la situazione più avanti, in corrispondenza del periodo fra 25 aprile e 1 maggio".
"I flussi da tenere sotto controllo saranno quelli dall’estero, specialmente nel 2024 - conclude Polacco - con la totale riapertura de mercati inizieranno a tornare persone dall’Europa e ci auguriamo che in molti visiteranno le Marche. Approcciamo questo 2023 come una prova generale per i flussi stranieri in arrivo il prossimo anno".
A passeggio per lo shopping nel centro storico. Un ladro la sorprende alle spalle e le scippa la borsa. La signora dà l’allarme e gli grida contro. Un operaio di un cantiere edile lo vede fuggire, lo rincorre e riesce a recuperare la refurtiva. Giunge l’allarme alla centrale operativa dei carabinieri di Tolentino e lo scippatore viene fermato e individuato dalla pattuglia in borghese nei pressi del Ponte del Diavolo.
È successo venerdì pomeriggio, verso le 16:30, tutto in una manciata di minuti, in via Filelfo, nei pressi della Chiesa di San Francesco di Tolentino, dove una signora 57enne, casalinga, si trovava normalmente a passeggio con una sua amica, quando, improvvisamente, alle spalle, veniva scippata della borsa che teneva in mano.
Iniziava così a gridare e le sue urla non restavano inascoltate da parte di un ragazzo di origine macedone che stava lavorando in un cantiere edile sito lungo il vicolo del centro storico. Il giovane operaio edile si è messo così all’inseguimento dello scippatore costringendolo a disfarsi della refurtiva ma senza riuscire a raggiungerlo.
Veniva così dato l’allarme alla centrale operativa della compagnia Carabinieri di Tolentino, che raccoglieva le prime indicazione ed allertava tutte le pattuglie in circuito per la ricerca del responsabile.
In effetti, grazie alle indicazioni fornite e alla direzione di fuga indicata, pochi minuti dopo, le ricerche attivate hanno permesso di individuare la presenza di un ragazzo che corrispondeva esattamente alla descrizione fornita.
Lo stesso, individuato da una pattuglia in borghese del nucleo operativo, è stato subito fermato, controllato e condotto in caserma per accertamenti. Qui venivano raccolti elementi inconfutabili circa la sua identificazione e, successivamente, riconosciuto dalla signora che era insieme alla vittima e dal ragazzo che lo aveva inseguito.
In aggiunta, sono stati acquisiti i filmati del sistema di video sorveglianza cittadini che, nel caso di specie, avevano ripreso l’intera fase dello scippo. L'uomo, un 37enne pugliese ma che ultimamente frequenta l’entroterra maceratese in quanto operaio edile per conto di imprese impegnate nella ricostruzione post-sisma, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata per il reato di furto con strappo.
Truffa a un'anziana: denunciato dai carabinieri di San Severino Marche un uomo, di origini campane. Dalle indagini svolte, è emerso infatti che, dopo essere stata raggirata, una signora settempedana, è stata indotta ad eseguire una serie di operazioni ritenute finalizzate al blocco della propria carta Postepay che, invece, permettevano di ricaricare indebitamente la Postepay dell’autore della truffa della somma di ben mille euro.
La stazione dei carabinieri di San Ginesio, invece, ha denunciato all’autorità giudiziaria del capoluogo provinciale, un cinquantenne originario dell’entroterra maceratese. La sua presenza era stata segnalata in alcuni esercizi pubblici di Tolentino, dove si è intrattenuto in maniera molesta. Sul posto, durante la fase di identificazione, ha oltraggiato la pattuglia intervenuta alla presenza di più persone. Anche per lui scattava quindi la denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale, oltre alla sanzione amministrativa per lo stato di ebbrezza molesta.
Tre persone sono state identificate dal personale del commissariato di polizia e da militari dell’Arma dei carabinieri per una lite violenta avvenuta nella notte, tra sabato e domenica 13 marzo, in un bar sito lungo corso Umberto I a Civitanova Marche. Per un uomo è scattato il divieto di accesso e avvicinamento alle aree urbane.
In quell’occasione uno dei soggetti coinvolti, al rifiuto del barista di somministrare altro alcool, aveva reagito in maniera aggressiva e per questo era stata richiesto l’intervento dei poliziotti.
A quel punto l’uomo, originario di San Benedetto del Tronto, aveva reagito anche nei confronti degli equipaggi delle forze dell’ordine e per questo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
Segnalato dal commissariato di Civitanova Marche, in seguito all’attività istruttoria della divisione di polizia Anticrimine della Questura, il questore ha emesso nei suoi confronti un Dacur (Daspo urbano), divieto di accesso e stazionamento nei pressi del locale pubblico ove era avvenuta la violenza e di tutti quelli vicini lungo il corso Umberto I, per almeno un anno. Per gli altri due è scattata una denuncia per ubriachezza.
Blitz antidroga in un bar: sequestrata eroina, cocaina e hashish. Due cittadini tunisini denunciati a piede libero e altri due segnalati alla Prefettura per uso personale di stupefacenti. Tre di essi sono stati espulsi dal territorio nazionale perché non in regola con il permesso di soggiorno. È il risultato di un'operazione condotta dai finanzieri della compagnia di Civitanova Marche
IL FATTO - I militari, coadiuvati dall’unità cinofila, hanno assistito "in diretta", nei pressi di un bar della città, alla consegna di un involucro, tra due soggetti, con fare furtivo, rivelatosi contenere, dalle conseguenti attività di controllo svolte, 0,5 grammi di cocaina.
Dagli ulteriori approfondimenti effettuati, i finanzieri hanno potuto rilevare come sia il cedente che il cessionario, entrambi di nazionalità tunisina, fossero destinatari del decreto di espulsione a firma del prefetto di Macerata. Pertanto, i due sono stati condotti, previa emissione di apposito provvedimento di trattenimento da parte del questore di Macerata, presso il Centro di Permanenza Temporanea di Potenza, in attesa dell'esecuzione dell’espulsione.
Nel corso del servizio, i finanzieri hanno sottoposto a controllo, sempre all’interno dello stesso bar, altri due uomini, anch’essi di nazionalità tunisina, che alla vista delle Fiamme Gialle e del cane antidroga avevano manifestato un atteggiamento irrequieto e nervoso. Uno dei due ha occultato, all’interno della cavità orale, 17 dosi di eroina, per un totale di 6,5 grammi, oltre a detenere, in tasca, 1,35 grammi di hashish.
L’altro soggetto, invece, oltre a essere stato trovato in possesso di 0,60 grammi di hashish, non è risultato in regola con il permesso di soggiorno. Pertanto, a suo carico sono stati emessi il decreto di espulsione e l’ordine di lasciare il territorio nazionale, rispettivamente a firma del prefetto e del questore.
Le sostanze stupefacenti sono state sottoposte a sequestro. Dei quattro fermati, due sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica, rispettivamente per spaccio e per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, mentre gli altri due sono stati segnalati alla prefettura per uso personale.
Grande riapertura per la boutique d’abbigliamento Di Pietro, un punto di riferimento che da più di 50 anni continua a credere e ad investire nel centro storico di Macerata.
In seguito all’esigenza di trasferimento imposta dai lavori post sisma, Di Pietro ha aperto un nuovo punto vendita a 20 metri di distanza da quello precedente, in Corso Matteotti 19, nello stesso luogo dove la famiglia ha aperto per la prima volta i battenti con il padre Aldo, nell'ormai lontano 1972.
“Non posso che dirmi estremamente soddisfatto di essere tornato nel negozio da dove mio padre è partito, nel '72 – ha commentato Stefano Di Pietro – Non abbiamo voluto spostarci dal centro di Macerata che è ormai parte della nostra identità e abbiamo intenzione di continuare a farlo crescere”.
Presenti all’inaugurazione, oltre ai membri della famiglia Di Pietro, la vice sindaca Francesca D’Alessandro e tanti clienti e curiosi accorsi per partecipare alla riapertura.
Perde il controllo dell'auto e finisce in un fossato adiacente alla carreggiata: conducente soccorso dal 118. È quanto avvenuto poco dopo le 19 di questa sera, in via Montecucco nel comune di Civitanova Marche.
Ancora in fase di accertamento le cause dell'incidente, la cui ricostruzione spetta alle forze dell'ordine. Sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco di Civitanova per estrarre il ferito dall'abitacolo in collaborazione con i sanitari, rimuovere il mezzo dalla scarpata e mettere in sicurezza l'area dell'intervento.
L'uomo è stato successivamente trasportato al pronto soccorso dell'ospedale cittadino accertamenti.
Scontro tra cinque mezzi lungo l'A14: sei persone coinvolte, quattro feriti in ospedale. L'incidente è avvenuto questo sera, intorno alle 20:30, dopo il casello di Civitanova Marche, in direzione nord. Ancora in corso di accertamento le cause del sinistro da parte della polizia autostradale.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118. Il bilancio è di quattro feriti, non in gravi condizioni, trasferiti per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche. A provvedere alla messa in sicurezza dell'area dell'incidente e dei mezzi coinvolti sono stati i vigili del fuoco del locale distaccamento.
È stata presentata in Svizzera, a Interlaken, la sintesi dell’ultimo rapporto dell’Ipcc (Sesto Rapporto Sintetico di Valutazione, AR6), il gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite che ha richiesto una settimana di lavoro agli scienziati riunitisi da tutto il mondo per mettere insieme gli studi più autorevoli sul tema e fare il punto della situazione.
Il rapporto, il primo dal periodo prepandemico, raccoglie tutte le ricerche più recenti, fotografando da un lato l’allarmante situazione climatica (le emissioni globali tra il 2010 e il 2019 sono state le più alte che in qualsiasi altro decennio) e tracciando dall’altro una mappa con le soluzioni da adottare da qui ai prossimi 10 anni.
L’azione umana è senza ombra di dubbio la causa della crisi ambientale, con l’atmosfera che ha raggiunto una concentrazione di CO2 senza precedenti negli ultimi 2 milioni di anni. La temperatura media sul pianeta è salita di 1,1 gradi rispetto ai livelli preindustriali, conseguentemente al mercato e al consumo di combustibili fossili: circa l’80% delle emissioni deriva dal settore energetico, dall’industria, dai trasporti e dagli edifici, mentre il 22% da agricoltura e sfruttamento del terreno.
Chiara testimonianza di questa situazione sono i nuovi eventi climatici estremi, sempre più frequenti e distruttivi. Benché a pagare questo prezzo siano principalmente i 3,5 miliardi di persone che abitano nelle zone più povere del mondo (sarcasticamente e proverbialmente, quelli che meno hanno contribuito sono i primi a subire le drammatiche conseguenze), anche nelle Marche abbiamo avuto modo di provare sulla nostra pelle le conseguenze della crisi climatica (alluvione a Senigallia).
Stando al report, per rispettare gli accordi di Parigi e non superare la soglia di un 1,5°, sarà necessario uno sforzo comunitario globale assai più incisivo che negli anni precedenti. Le possibilità di successo si aggirerebbero intorno al 50%, ma ad oggi le soluzioni sono più numerose e, soprattutto, più economiche: i costi per l’energia solare sono calati dell’85% e quelli per l’eolico del 55%. Oggi più che mai le chance di abbattere le emissioni nette del 43% entro il 2030 (e a zero entro la metà del secolo) sembrano offrire una speranza di successo.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha individuato nei governi e nelle grandi aziende energetiche i principali interlocutori per accelerare sugli obiettivi climatici. Dallo stop a ulteriori investimenti, studi e autorizzazioni per l’industria del fossile alla Cop28 in programma per fine anno a Dubai durante la quale saranno vagliate le soluzioni proposte dal report e le prossime azioni globali.
Guterres sostiene anche un’ulteriore accelerazione che porterebbe i paesi già sviluppati ad azzerare le emissioni entro il 2040, concordemente a una preservazione della natura, dal 30% al 50% di superficie terrestre, mari e corsi d’acqua dolce per la preservazione della biodiversità e dell’ecosistema globale.
L’Ipcc ha infatti evidenziato le numerose opzioni adottabili per ridurre le emissioni di gas serra, come una vera roadmap da seguire per evitare la catastrofe, ma ora la palla passa alla politica, incaricata di intraprendere azioni concrete ed immediate che possano garantire un futuro alla specie umana.
Nella giornata mondiale della poesia è stata inaugurata questa mattina, con un’emozionante cerimonia sul Colle dell’Infinito, la targa in marmo recante la celebre poesia di Giacomo Leopardi “L’infinito”. “In questi anni abbiamo lavorato per valorizzare e arricchire sempre di più il Colle dell’Infinito, consapevoli di essere i custodi di un luogo simbolo della poesia universalmente riconosciuto e tanto amato dai visitatori e da tutti i cittadini” – ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi –.
“Se fino a ieri potevamo ammirare il panorama che tanto ha ispirato il poeta contemplando il primo verso del celebre idillio leopardiano nella scritta ‘Sempre caro mi fu quest’ermo colle’, da oggi sarà possibile emozionarci ancora di più leggendo l’intera poesia grazie all’opera del Maestro Malleus realizzata insieme alla famiglia Tanoni. Un ringraziamento particolare a tutte gli alunni e le alunne delle scuole di Recanati che sono intervenuti e hanno condiviso con noi le loro bellissime poesie”.
Con queste parole il sindaco di Recanati insieme all’assessora alla Cultura Rita Soccio al Maestro Malleus e ai fratelli Mauro e Bruno Tanoni ha scoperto il drappo dalla nuova targa di marmo dove è incisa la poesia “ L’infinito” alla presenza delle Autorità civili e dei tanti alunni delle scuole di Recanati, tra cui il liceo Giacomo Leopardi, l’Istituto Superiore Bonifazi e i due Istituti comprensivi Badaloni e Gigli.
“Recanati città della poesia per antonomasia anche quest’anno festeggia la giornata mondiale della poesia con molte iniziative che coinvolgono tutta la città. - Ha affermato l’assessora alle Culture Rita Soccio - Alle ormai consuete “invasioni poetiche” dell’Istituto Badaloni quest’anno si affianca la declamazione sul Colle dell’Infinito delle poesie composte delle alunne e alunni della Scuola “Patrizi” guidati del loro insegnante e poeta Piergiorgio Viti. In questa bella giornata dove la poesia e la bellezza dei luoghi leopardiani si sposano perfettamente ancora un progetto di valorizzazione culturale che vede insieme la collaborazione tra pubblico e privato con l’installazione di una targa in marmo con i versi immortali de ‘L’Infinito’ che sarà ammirata e letta da tanti turisti e appassionati che si recheranno in visita sul Monte Tabor”.
Scritta a mano ed incisa dal maestro Malleus dell’Antica bottega amanuense su una lastra di pregiato marmo bianco di Carrara, la targa installata sul pendio tra il primo ed il secondo livello del Colle dell’Infinito ha dimensioni 60 cm x 95 cm ed è spessa 3 cm.
“La poesia è stata incisa con la scrittura Cancelleresca che più di tutte rappresenta l’Arte italica e il nostro Rinascimento, un carattere ricco di grazie e svolazzi che adornano il testo lasciando però intatta la leggibilità di questa immortale poesia". – Ha spiegato il maestro Malleus - .
“Dopo l’incisione abbiamo effettuato la decorazione delle scritte utilizzando dei colori stabili alla luce del sole, sui toni del blu per il titolo e sui toni del seppia che più di tutti rappresenta il colore prevalente degli scritti di Giacomo Leopardi per il testo della poesia”.
“Istituire le zone franche montane e abolire il limite del numero minimo di alunni per la formazione di classe nei Comuni montani. Sono gli obiettivi di due proposte di legge presentate dai parlamentari di Fratelli d’Italia alla Camera dai deputati”.
Due Pdl che vanno nella giusta direzione e si armonizzano rispetto alle politiche attive che stiamo portando avanti nelle Marche con l’intera maggioranza di centrodestra”. Questo il commento del consigliere del gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Simone Livi, componente della III commissione permanente, che annuncia l’avvio dell’iter parlamentare di due PdL da parte dei colleghi parlamentari di FdI.
“Da quando ci siamo insediati – continua Livi - numerose sono state le iniziative legislative portate avanti in Consiglio regionale dal centrodestra. Basti ricordare lo sblocco di importanti risorse per migliore la viabilità e per opere infrastrutturali; incentivi per alcuni benefit agli operatori sanitari che opteranno per strutture ospedaliere presenti nelle aree interne della nostra Regione.
“La mozione approvata all’unanimità, a mia prima firma, con la quale si monitora il mantenimento di servizi alla persona, quali uffici postali e sportelli bancari, in queste zone; la deroga per i comuni del cratere sismico del numero minimo per la composizione delle classi scolastiche per evitare la chiusura di scuole; nell’ambito della programmazione europea, ben 8,9 milioni per tutelare e valorizzare le risorse naturali delle aree interne attraverso la messa in sicurezza del territorio e la produzione energetica da fonti rinnovabili locali, consolidare il valore sociale ed economico dei borghi riqualificando e recuperando il patrimonio edilizio e l’animazione di comunità, rigenerare per inclusione e innovazione sociale”.
“Sono solo alcune delle misure che abbiamo adottato come maggioranza di governo delle Marche e altre ne seguiranno. Chiaramente, la filiera istituzionale Governo-Regione, testimoniata ancora una volta da queste Pdl incardinate in Parlamento, potrà contribuire ad avere normative ad hoc per favorire il ripopolamento demografico delle aree interne, per favorirne l’economia territoriale e – conclude – il mantenimento dei necessari e opportuni servizi”.
Incassato il sì della commissione urbanistica, l'area ex Ceccotti, verrà presentata dall’amministrazione comunale alla città, giovedì sera, alle 21.15, nella sala del Consiglio Comunale. Saranno presenti l’assessore all’Urbanistica Roberta Belletti e il presidente della Commissione Roberto Pantella. Prossimo decisivo passo, di una storia infinita, sarà la discussione e il voto in consiglio previsto per fine marzo.
“Dopo tanti anni – dice Belletti – avviamo l’iter per giungere all’approvazione definitiva del progetto che significherebbe chiudere una annosa vicenda che per decenni sembrava non trovare soluzione. Grazie ad un lungo lavoro di mediazione con i proprietari dell’area, iniziato dall’ex assessore all’Urbanistica Fausto Troiani, alla chiusura di contenziosi milionari e vertenze legali, possiamo oggi parlare di un importante progetto di rigenerazione urbana che darà nuova linfa ad un’area strategica di Civitanova.
Il progetto, volontà di una classe politica consapevole di rappresentare gli interessi dei cittadini e responsabile delle scelte che fa, costituisce un giusto compromesso tra edificazione e sostenibilità ambientale e tra gli interessi dei privati, già consolidati nel tempo, e l'interesse pubblico”.
L’evoluzione di questo percorso è sfociata nella formulazione di un progetto unitario, che tiene conto della vocazione centrale dell’area. La potenzialità edificatoria è di 20mila metri quadrati di superficie utile lorda, divisa su due unità di intervento, una di 17mila metri quadrati e una di 3 mila.
In particolare: terziario – direzionale - alberghiero (per 13.000 mq), residenza (per 7.000 mq) e una nuova edificazione prevista pari a 20.000 metri quadrati. Un vasto sistema di spazi pubblici a verde e piazze (per 22.500 mq circa) e parcheggi (per 24.500 mq circa), collegando anche il nuovo Terminal sulla SS 16 con la stazione ferroviaria e, quindi, con il centro della città.
“Con questa variante – continua l’assessore Roberta Belletti - le abitazioni ricadenti nell’area potranno eseguire importanti interventi di riqualificazione e soprattutto, cosa molto importante e di non poco rilievo, risolviamo la problematica del resto del tessuto edilizio esistente in tutta l’area Ceccotti, anch’essa ricadente in zona bianca, quindi priva di pianificazione urbanistica”.
L’ampia dotazione di spazi pubblici fornisce anche la quantità di standard necessari per l’area della ristrutturazione edilizia nell’ambito di trasformazione della variante, nonché quelli per il Borgo Marinaro, mettendoli a carico dei soggetti attuatori dei due comparti centrali.
“Illustrata la variante alla città resta l’ultimo passo - commenta l'assessore all'Urbanistica con soddisfazione – sarà quello del voto in consiglio comunale. Sono fiduciosa e auspico, giovedì sera, un’ampia partecipazione di pubblico per poter condividere con tutti questo progetto che farà crescere ancora di più la nostra città”.
"Andrà tutto bene" recitavano gli striscioni appesi sui balconi. "Ne usciremo migliori" dicevano in TV. È andata davvero così? Non esattamente…sta di fatto che sono passati 3 anni dal primo lockdown e un anno dalla fine dell’emergenza sanitaria. Tempo di bilanci, quindi.
Nelle Marche sono più di 700.000 le persone contagiate dall’inizio della pandemia e circa 4400 i decessi attribuiti al morbo. Al momento risultano contagiati più di 700 soggetti, ma il dato non suscita più particolare interesse, anzi, siamo tutti proiettati verso il pieno ripristino della normalità pre-pandemica.
Una voglia di dimenticare più che legittima, se non fosse che esistono ancora delle regole presenti nelle ultime circolari emanate dal Ministero della Salute in materia di Covid-19. Ricordiamo infatti che, per quel che concerne i casi confermati tramite tampone molecolare o antigenico, è previsto un isolamento di 5 giorni qualora non si riscontrino sintomi, dopo i quali si potrà uscire a prescindere dall’effettuazione del tampone.
I soggetti sintomatici, gli immunodepressi e gli operatori sanitari, invece, potranno porre fine all’isolamento solo in presenza di test negativo. Sempre stando alla circolare ministeriale del 31 dicembre 2022, “a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2 è applicato il regime dell’autosorveglianza, durante il quale è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto. Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Sars-Cov-2, è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare”.
Sebbene le mascherine siano ormai in via di estinzione, ricordiamo che fino al 30 aprile il loro utilizzo resta obbligatorio per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative e le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti. Inoltre, va fatto uso di tali dispositivi di protezione anche negli ambulatori e studi medici.
Dopo questo breve ripasso, ci apprestiamo a fare il punto della situazione nella nostra regione con il professore Stefano Menzo, direttore dell’Istituto di microbiologia e virologia dell’Università Politecnica delle Marche.
Professor Menzo, lei che è nella cabina di regia regionale, per lo meno scientifica, della più importante infezione virale pandemica globale, può dirci se a questo punto siamo definitivamente fuori dal tunnel?
"Indubbiamente la situazione è molto migliorata. Le tante persone che hanno contratto l’infezione con conseguenze anche gravi che hanno maturato una immunizzazione anche se temporanea, il vasto utilizzo dei vaccini e dei farmaci antivirali hanno ridotto di molto l’incidenza del contagio. Naturalmente la casistica di positivi è ancora attiva, alcuni sono ospedalizzati, pochi nelle terapie intensive, pochissimi per fortuna i morti e quasi sempre riconducibili a fragilità preesistenti".
Stando ai dati recenti, nelle Marche sono state somministrate oltre 3.425.000 dosi vaccinali. Come valuta l’andamento della campagna vaccinale? Si sente di consigliare ancora la quarta e la quinta dose a chi non le ha fatte?
"La campagna vaccinale è stata molto positiva. Nelle Marche, in Italia e nel mondo i vaccini hanno limitato la mortalità di una percentuale altissima. Globalmente si stima che la vaccinazione abbia salvato la vita a circa 50 milioni di persone. I vaccini anti Covid hanno una durata di efficacia limitata, 5-6 mesi, per questo si è dovuto ricorrere a più richiami di vaccinazione. Attualmente la quarta e quinta dose non sono in assoluto necessarie.
Lo possono essere però per tutte quelle persone che possono sentirsi più tranquille e serene e per tutti quelli che per età, malattia pregressa o particolari situazioni di necessità fisiologica possono maggiormente temere l’infezione Covid. Ormai c’è una vasta consapevolezza sia nei medici, sia nei cittadini stessi per cui la vaccinazione della quarta e quinta dose può essere consigliata se le condizioni individuali la ritengono opportuna per evitare ogni rischio".
Dal punto di vista scientifico, i vaccini mRNA contro il Covid potrebbero essere propedeutici allo stimolo del sistema immunitario anche per combattere malattie non infettive, ad esempio i tumori?
"I vaccini contro il Covid sono stati messi a punto in tempi record seguendo tutta la rigorosa trafila della evidenza di efficacia e di sicurezza ed hanno usufruito del progresso ed avanzamento degli studi riguardanti lo stimolo delle difese immunitarie rivolti anche a patologie non infettive come possono essere i tumori. I vaccini mRNA provengono proprio dalle ricerche negli Istituti più importanti al mondo sulla possibilità di combattere patologie importanti e letali come possono essere i tumori, proprio partendo dal principio di stimolo ed attivazione del nostro sistema immunitario, lo stesso che da sempre è alla base della vaccinazione".
A gennaio si è temuto l’arrivo dalla Cina di una nuova variante pericolosa. Esiste ancora il rischio varianti?
"Che un virus abbia delle varianti è nella normalità della sua natura. In questo caso non sono state nemmeno molte e soprattutto non hanno interferito negativamente nell’efficacia dei vaccini e dei farmaci utilizzati. Bisogna essere consapevoli che questa pandemia che stiamo superando probabilmente non sarà l’ultima, è stata comunque un’esperienza talmente forte da averci insegnato molte cose, sia dal punto di vista scientifico che organizzativo".
La pandemia ha messo in luce importanti lacune del Sistema Sanitario Nazionale. A suo avviso si è fatto o si sta facendo qualcosa per colmarle?
"È chiaro che ci sono state delle lacune, soprattutto nel primo periodo quando ci si è trovati di fronte ad una patologia infettiva con un altissimo grado di diffusione e potenzialmente molto pericolosa nelle sue conseguenze che impegnava in maniera quasi totalizzante le strutture sanitarie.
Inoltre è da tener conto di tutte le precauzioni limitative che di molto hanno appesantito l’attività nelle strutture. Le lacune sono state ancora più evidenti nel trattamento di tutte le altre patologie, anche le più gravi, che sono state trascurate per l’impegno dovuto contro la pandemia. Siamo ancora in una fase molto critica di riorganizzazione dei servizi che comunque deve essere fatta al più presto. Il potenziamento della medicina di base e territoriale da parte del SSN è di sicuro uno degli insegnamenti che ci vengono dalla pandemia Covid".
Nuovo sodalizio per l’associazione Terme delle Marche che ha sede a Tolentino, società proprietaria delle Terme Santa Lucia. Il nuovo presidente eletto è Marco Nacciarriti, già presidente delle Terme di Sarnano.
“L’associazione composta dagli stabilimenti termali attivi presenti nel territorio marchigiano: Sarnano, Genga, Acquasanta Terme, Tolentino, Petriano, ha lo scopo di sostenere e promuovere lo sviluppo del settore termale marchigiano a livello locale, regionale, nazionale e internazionale attraverso la formazione di una rappresentanza unitaria del settore”, si legge in una nota.
“La filosofia alla base dei centri termali marchigiani è riavvicinare gli ospiti a uno stile di vita sano e attivo, perché un soggiorno alle terme è allo stesso tempo un viaggio verso il benessere e la riscoperta dell’attenzione alla qualità della vita”.
“La Regione Marche propone a livello turistico una varietà di percorsi che si intrecciano fra loro: arte, cultura, cucina, bellezze naturali ma anche e soprattutto il piacere e il relax del piacere termale. La proposta termale delle Marche è variegata, infatti solo in questa zona sono presenti ben 5 località termali su un territorio relativamente ristretto”.
“Le principali destinazioni termali della regione Marche – prosegue la nota - sono collocati in piccoli centri molto meno famosi rispetto a quelli presenti in altre regioni; tuttavia visitando questa terra ci si rende subito conto che c’è molto più da scoprire di ciò che si pensa. I centri termali delle Marche sono delle strutture di eccellenza collocati in contesti naturalistici di grande bellezza”.
Ottimo bilancio per l’Atletica Sef Macerata al Campionato italiano indoor Master e invernale di lanci di Ancona. Con 8.498 punti infatti la squadra femminile si piazza al quarto posto in classifica generale mentre gli 8.321 punti della maschile valgono l’ottava posizione.
Sette ori, 10 argenti e 9 bronzi per la squadra maceratese che si conferma in crescita e vede affiancarsi in questa stagione diversi nuoti tesserati che al debutto in un campionato nazionale si sono distinti per gli ottimi piazzamenti.
Ancora tre titoli italiani al Palaindoor per Livio Bugiardini (SM75) che sale sul primo gradino del podio nei 60 metri piani, nei 200 e nei 400 dove oltre all’oro conquista anche la miglior prestazione italiana di categoria compiendo i due giri di pista in 1.06.01 (1.09.91 il precedente di Roberto Paesani Asd Romatletica). E’ il terzo record italiano per lo sprinter seffino dopo i due realizzati a gennaio nei 60 e 200 metri.
Nel settore lanci, tricolore assegnato anche Vincenzo Cappella (SM80), Gabriella Belardinelli (SF70) nella specialità del giavellotto e a Federica Zampa, al suo debutto con la Sef Macerata, che conquista l’oro nel giavellotto e nel disco.
Trionfo per anche per Emanuela Stacchietti, che vince l’argento nei 400 metri piani e, con il tempo di 1.21.11, stabilisce il nuovo primato regionale fermo a 1.38.81 (Anna Di Chiara Podistica Montegranaro il precedente) e per Alessandro Tifi, argento anche per lui nei 400 metri con il tempo di 1.00.11 e nuovo primato regionale di categoria (1.03.21 Agostino Rossi Sef Macerata).
Grande soddisfazione per Barbara Ottaviani (F55), atleta con un importante passato sportivo alle spalle al debutto con la Sef Macerata, che si è distinta sia nel salto in alto, conquistando la medaglia di bronzo con la misura di 1,34 che vale anche il primato regionale di categoria (1,20 il precedente di Giuliana Portavia Alma Juventus Fano) e un argento nel lancio del peso (7.68 la misura).
Medaglie d’argento per Patrizia Nardi (SF70) nella marcia 3Km con il tempo di 24.09.71 (nuovo primato regionale) e nel salto triplo, per Andrea Paoli (SM55) nel lancio del martello, Vincenzo Cappella (SM80) nel martello e martello maniglia corta e per Maria Pia Luchetti (MF75 – 8.68 la misura del martello m.c. che vale il primato regionale). Argento anche per Silvia Bianco (SF60) nel salto triplo e bronzo per la stessa atleta nel lungo.
Due bronzi per Paola Zerbini (SF55), nel martello e nel martello maniglia corta e due per Maria Pia Luchetti (SF75) nel martello e disco. Terzo posto anche per Vincenzo Cappella (SM80) nel getto del peso.
Ottime prestazioni per Barbara Carnevali (SM40) negli 800 metri (2.32.49 il tempo) , Federica Gentilucci (SF50) che ha gareggiato nel lungo e nei 60 metri piani (9.46 il tempo), per Graziella Mercuri (SF55) in gara nei 60 e 200 metri (33.10 il tempo) e Magdalena Pandele (SF50) nel martello e nei 400 metri (1.15.69).
Tra gli atleti alla prima competizione nazionale Diego Cotichelli (SM50) che si è distinto nei 400 e 800 metri, il neo tesserato Carlo Carletti (SM60) che ha ottenuto un buon risultato nella marcia 3Km insieme al compagno di squadra Giampaolo Persichini (SM60). Buone le prestazioni anche di Carla Scattolini (SF55), Alberta Zamboni (SF50) e Etaferau Sime (SF50) impegnate nella gara dei 3000 metri. Soddisfazione per Chiara Sperandio (SF40) che si è fatta valere nel salto in lungo, dove ha conquistato il bronzo, nel salto triplo e nei 60 metri piani.
A completare le prestazioni della squadra maceratese ci sono i finalisti delle varie specialità: Maurizio Riccitelli (SM60 - salto in lungo e triplo), Nunzio Spina (SM65 – 1500 metri piani), Alessandro Porro (SM55 – lancio del peso), Luigi Duraccio (SM55 – peso) Luca Salvatori (SM50 – 200 e 400 metri) Raffaela Rambozzi (SF55 - salto in alto e lungo), Roberto Dezi (SM55 disco), Gabriele Ferramondo (SM65 – martello e martello maniglia corta), Tiziana Tiberi (SF45 – 1500 metri), Nadia Pacetti (SF55 – 60 metri) e Fabrizia Fabiani (SF55 – 200 metri).
Infine da ricordare il buon piazzamento delle due staffette 4x200. La maschile composta da Diego Cotichelli, Luca Salvatori, Livio Bugiardini, Alessandro Tifi (SM55) si è piazzata al quinto posto della classifica generale mentre la femminile composta da Francesca Giri, Anna Paola Ferrucci, Magdalena Pandele e Graziella Mercuri (SF50) ha ottenuto un ottimo sesto posto.
Sta per iniziare il campionato europeo Moto 2 e il potentino Mattia Volpi, pilota del team MMR in sella alla sua Kalex, si sta preparando per un’altra stagione di gare. Mattia è allievo Trifit Potenza Picena dal 2020 e in questo momento di fermento, gioia, speranza e concentrazione, Luigi Dari, titolare del centro di allenamento funzionale personalizzato, ne ha approfittato per fare due chiacchiere con lui e scoprire cosa c’è dietro la vita di un atleta di alto livello.
Quando e come è nata la tua grande passione per le due ruote e la velocità?
M. “La mia passione è nata quando a 2/3 anni ho chiesto ai miei genitori di comprarmi una moto giocattolo. Due anni dopo, mio padre mi ha messo sopra una moto e da lì non sono poi sceso!”
Quanto “costa” in termini di libertà e impegno, praticare questo sport a questi livelli?
M. “Sono ad un livello in cui lo sport è diventato un lavoro. Per questo ho pochissimo tempo libero e devo essere fisicamente sempre al 100%”
Come si prepara un campionato?
M. “La preparazione per il campionato è una tappa fondamentale e per affrontarla al meglio devo sacrificare tutti i momenti di piacere e dedicarmi tutti i giorni all’allenamento, che sia in palestra o in moto”
Quanto è importante per te avere un allenamento personalizzato e adattato ai tuoi impegni?
M. “Per me è importantissimo avere un allenamento che si adatti perfettamente ai miei impegni. Inoltre guidare la moto richiede molta forza ma anche elasticità e il mio coach Luigi Dari personalizza i miei allenamenti per sviluppare queste due abilità fondamentali”.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
M. “Per adesso vorrei essere regolarmente nelle posizioni di vertice del campionato, per poi approdare al mondiale con una ottima base da cui partire”.
Finlabo Sim, la boutique di investimenti recanatese specializzata nelle gestioni di tipo absolute return, ha ricevuto questa settimana il premio Ucit Hedge Award rilasciato dalla prestigiosa testata The Hedge Fund Journal, grazie ai risultati 2022 del Finlabo Us Equity (uno dei fondi alternativi della gamma Finlabo con focus nei mercati americani).
La rivista specializzata britannica ha premiato i fondi e le società di gestione che si sono contraddistinte nell’offrire strategie particolarmente performanti. Il Finlabo Us Equity si è confermato "Miglior Fondo 2022" con una performance annua del 21,47% e una volatilità del 13,3% (Classe I).
Questo riconoscimento si somma a quelli già ricevuti dal fondo flagship, Finlabo Dynamic Equity e dal fondo nei mercati Emergenti, Finlabo Emerging Markets, che lo scorso anno è stato al primo posto della classifica Long-short equity mercati emergenti della stessa testata.
"Nonostante le forti incertezze che hanno caratterizzato lo scenario macroeconomico mondiale, durante il 2022 i fondi Finlabo hanno sovraperformato i loro benchmark e i principali indici di riferimento. Siamo contenti di poter mantenere la nostra premessa di generazione di valore, basata su uno stile di gestione attivo ed un'accurata valutazione dei rischi" afferma Alessandro Guzzini, Ceo di Finlabo Sim. La media dei rendimenti dei Fondi Finlabo nel 2022 è stata del 4,17% (Classi Istituzionali).
Corsi di formazione mirati ai fabbisogni delle imprese della moda, finanziati dalla Regione con 920 mila euro del Fse e un’occupazione garantita almeno al 50%. Sono questi i punti salienti di una misura che l’assessore regionale al lavoro, Stefano Aguzzi, nel corso di una conferenza stampa di presentazione, si è augurato possa estendersi anche ad altri settori con le stesse metodologie e gli stessi tempi di realizzazione.
"È stato un vero lavoro di squadra - ha spiegato l’assessore - con la II Commissione consiliare, le Associazioni di categoria, i Sindacati e ringrazio tutti per l’impegno; un percorso virtuoso e puntuale quello del Tavolo della Moda che ha interpretato le reali esigenze delle imprese e individuato figure professionali da formare per essere inserite nel mondo del lavoro. Quella che si chiama, cioè, un’azione formativa di occupazione garantita e abbiamo così chiesto alle imprese che garantiscano, appunto, assunzioni almeno al 50% dei partecipanti ai corsi, un posto su due quindi, ma sono fiducioso che questa percentuale salirà di molto".
"Oggi il mondo del lavoro cambia velocemente – ha concluso Aguzzi - e c’è bisogno di formazione continua. Il metodo che abbiamo intrapreso ci sembra quello ottimale per far incontrare domanda e offerta perché si basa sull’effettivo bisogno di personale specializzato. Già dalla prossima settimana pubblicheremo i bandi per la realizzazione dei corsi di formazione progettati da enti formatori riconosciuti dalla Regione che riguardano il tessile/abbigliamento e le calzature. “
Una delle finalità della misura era semplificare le procedure di attuazione delle azioni formative, riducendone significativamente i tempi di attivazione, per rispondere, con maggiore tempestività ed efficacia, ai processi di cambiamento e di innovazione del sistema produttivo; l’avviso pubblico sarà infatti realizzato attraverso la modalità Just in time che prevede la valutazione dei progetti pervenuti entro 30 giorni dalla presentazione e l’immediata concessione del finanziamento.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il consigliere regionale Andrea Putzu, presidente della II Commissione consiliare Sviluppo economico, Lavoro e Formazione professionale e coordinatore del Tavolo della Moda che ha parlato di “ ottimo risultato raggiunto perché si è lavorato insieme con obiettivi comuni: supplire alla carenza di personale specializzato e l’ occupazione del maggior numero di persone . E’ motivo di orgoglio e soddisfazione che Istituzioni, Associazioni di categoria e Sindacati abbiano marciato insieme in grande sintonia per un traguardo concreto.”
Il dirigente del Servizio Formazione, Massimo Rocchi ha poi precisato alcuni aspetti della misura : “ siamo partiti dalla consapevolezza che ci troviamo di fronte ad un fenomeno di particolare difficoltà nel reperimento di personale specializzato e abbiamo messo in piedi un meccanismo semplice ma efficace, che si basa su progetti formativi in cui collaborano attivamente le imprese , anche nella docenza. Una forma di responsabilizzazione delle imprese all’assunzione che è prevista nell’arco di 6 mesi dalla fine del percorso formativo e almeno per 24 mesi, tenendo conto anche delle esigenze di lavoro stagionale in cui i 24 mesi potranno essere distribuiti nell’arco di 4 anni".
Sindacati e Associazioni di categoria hanno espresso apprezzamento per il metodo di lavoro che ha privilegiato l’ascolto delle esigenze, giudicandolo una misura che va incontro alla buona occupazione e alla stabilità lavorativa.
Tra gli altri, saranno attivati corsi per il settore calzaturiero per orlatrici, montatori, modellisti, tagliatori, programmatori di macchine ; per il settore tessile abbigliamento saranno realizzati corsi per addetti alla produzione di capi d’abbigliamento, operatori per il riadattamento di capi d’abbigliamento, operatori per la realizzazione di cappelli.
Oggi, presso la Sala Cesanelli dell’Arena Sferisterio di Macerata, Andrea Bocelli Foundation e Comune di Macerata hanno presentato il nuovo "ABF Hub Educativo", progetto che prevede non solo la costruzione di una nuova struttura per la scuola dell’infanzia, ma anche un importante intervento di riqualificazione urbana sul polo già esistente con l’obiettivo che il complesso scolastico di Sforzacosta apra le sue porte al quartiere e diventi un centro di incontro, creativo e culturale, per l’intera comunità.
L’incontro di presentazione, condotto da Paolo Notari, giornalista d inviato Rai, ha visto la partecipazioni del direttore generale della Fondazione Bocelli Laura Biancalani e il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, con gli assessori all’istruzione Katiuscia Cassetta e ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori, Silvia Gualdani vice direttore Abf, Serafino Carli responsabile pedagogico progetti educativi Abf, Paolo Bianchi responsabile progetti di costruzione Abf ed il dirigente comunale servizi tecnici Tristano Luchetti.
Presente Alberto Bottero di BDRBureau, studio vincitore del concorso di idee a chiamata indetto dalla Fondazione Bocelli nel secondo semestre 2022 per la realizzazione dell’Hub Educativo e aperto agli studi di architettura con talenti under 35. Un progetto nel progetto che ha portato al confronto e all’incontro con tre realtà del territorio italiano fatto di team giovani, innovativi, di talento.
I tre lavori progettuali presentati sono stati oggetto di una attenta valutazione della commissione multidisciplinare della Fondazione che si è focalizzata, oltre che sul piano architettonico, sulla progettazione pedagogica e sull’innovazione e sostenibilità del progetto stesso.
L'ABF Hub Educativo 0-1 si svilupperà su più dimensioni: la nuova scuola dell’infanzia, che avrà spazi dedicati e una sezione per il nido; la scuola primaria già esistente, le cui aule verranno ripensate e in cui saranno creati dei laboratori di musica, arte e tecnologia - propri dei progetti educativi ABF - aperti sia alla didattica sia all’utenza esterna; il giardino e gli spazi all’aperto che, oltre ad ospitare le attività scolastiche, faranno da trait d’union tra l’Hub e l’esterno.
L’inserimento del polo per l’infanzia nel quartiere di Sforzacosta diventa un’occasione per riorganizzare in modo funzionale tutti gli spazi esistenti, anche quelli esterni, in termini di accessibilità e distribuzione, con l’obiettivo di definire un nuovo hub educativo che sia un punto di riferimento per tutta la comunità.
"Ringraziamo la Fondazione Andrea Bocelli per quanto ha fatto e continua a fare per il nostro territorio e per aver scelto, in questo nuovo e ambizioso progetto, la città di Macerata - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Il nuovo hub educativo che sorgerà a Sforzacosta rappresenta un intervento di edilizia scolastica e, più in generale, di riqualificazione della frazione a testimonianza dell'attenzione dell'amministrazione anche alle aree periferiche della città. La nuova scuola, grazie alla generosità e progettualità dell'ABF, arricchirà ulteriormente l'offerta formativa di Macerata inserendosi in un percorso avviato di attenzione verso il mondo dell'infanzia e i servizi di qualità".
A partire dal 2018, dopo Sarnano, Muccia, Camerino e San Ginesio, quello di Sforzacosta è il quinto intervento di ricostruzione per la Andrea Bocelli Foundation nelle zone del sisma 2016: stavolta, al fianco del Comune di Macerata.
"Contribuire alla ricostruzione di luoghi che sono punti di riferimento per la quotidianità delle comunità è sempre importante - afferma Silvia Gualdani, vice direttore Abf - Ora, in questo progetto, ci misureremo con una nuova sfida per noi: la riqualificazione. Riqualificazione che ABF interpreta come una occasione per dare nuova vita e vitalità ad aree dismesse, rivitalizzare luoghi periferici degradati con miglioramenti sul lungo periodo della qualità della vita, della sfera sociale, economica e ambientale. Un progetto sostenibile che lavora anche su elementi quali l’identità acquisita e propria di quartiere".
Le classi 4ª A e 5ª A dell'Istituto "Garibaldi" di Macerata, diretto dalla professoressa Maria Antonella Angerilli, hanno concluso il progetto "Welcome Europe" prendendo parte a Bruxelles, presso la sede del Parlamento europeo, a una tavola rotonda coordinata dall’onorevole Pietro Bartolo e dal Comitato 3 ottobre, dal titolo "L’Europa dei diritti sospesi".
Nel percorso progettuale entrambe le classi hanno realizzato attività didattiche finalizzate alla promozione di una cultura dell’accoglienza e della solidarietà al fine di contrastare intolleranza, razzismo e discriminazione e favorire processi di inclusione e inserimento sociale nella prospettiva di formazione della cittadinanza europea.
Prima della sessione parlamentare studenti e insegnanti hanno partecipato insieme ad altri Istituti italiani e europei a un flashmob all’ingresso del Parlamento, per gridare tutti insieme il valore di ogni singola vita umana.
Il viaggio, che si è concluso venerdì nel cuore delle istituzioni europee, è stato occasione per visitare la Casa della Storia Europea, nella quale un’esposizione permanente ha offerto la possibilità di usufruire di una panoramica della storia dell’Europa dalle origini ai giorni nostri, attraverso la sua evoluzione e la degenerazione bellica, in un percorso avvincente e interattivo che ha attirato l’attenzione di tutti i ragazzi.
Le classi hanno avuto modo di comprendere da vicino il funzionamento, i compiti e le attività del Consiglio Europeo, della Commissione e del Parlamento, approfondendo nel confronto alcuni aspetti dell’articolo 2 del Trattato dell’Unione Europea e riflettendo sui valori quali dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto e rispetto dei diritti umani. Inoltre, hanno avuto l’occasione di ricevere informazioni sulle iniziative nel settore delle politiche agrarie comunitarie.
Con la guida delle insegnanti Paola de Laurentiis, Grazia Di Petta, Alessandra Giustozzi e Cristina Stacchiotti, gli alunni hanno avuto modo di scoprire la bellezza di altre città come la medievale Gand, la pittoresca Bruges, capitale delle Fiandre Occidentali dichiarata dal 2000 patrimonio dell’umanità Unesco, e Amsterdam, con la sua imponente architettura, per attraversarne gli incantevoli canali ed entrare nella Casa di Anna Frank, visitando l’alloggio segreto in cui hanno preso forma le pagine del Diario.
L’Istituto Agrario di Macerata, forte dell’esperienza maturata nel corso degli ultimi sette anni per la realizzazione di prassi educative che hanno siglato la partecipazione e la vincita in diverse edizioni del concorso nazionale "Porte di Lampedusa", indetto dal Miur, si è inoltre fatto promotrice quest’anno del corso di formazione per docenti di ogni ordine e grado in "Didattica delle migrazioni". Avvalendosi della presenza di docenti dell’Università di Macerata e di altri relatori esperti, gli incontri hanno ricevuto una grande adesione di docenti di diverse scuole marchigiane ed extraregionali.
A seguito degli interventi conservativi effettuati sulla “Trasfigurazione” di Lorenzo Lotto, iniziati nel mese di ottobre 2022, è stato inaugurato oggi al Museo Civico di Villa Colloredo Mels il nuovo allestimento dell’opera.
“Siamo lieti di restituire al pubblico questa importate opera del Maestro Lorenzo Lotto appena restaurata e riportata al suo massimo splendore - Ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi – Il nuovo allestimento della Trasfigurazione e delle altre tre opere del Lotto presenti nel nostro Museo racconta ai visitatori l’importanza che il grande pittore ha avuto nelle Marche. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per raggiungere l’ obiettivo di messa in sicurezza e valorizzazione dell’opera”.
Il capolavoro del Lotto, risalente al 1511, commissionato dalla Confraternita dell’Antica Chiesa di Santa Maria in Castelnuovo, lascia trapelare influenze raffaellesche e racconta il momento in cui Gesù rivela agli apostoli la natura divina della sua persona.
Su indicazione della Soprintendenza dei Beni Culturali delle Marche l’opera è stata bonificata e restaurata nei mesi scorsi da alcune tra le migliori professionalità marchigiane del settore, come la ditta Mastro T e il restauratore Giacomo Maranesi. Lavori che gli appassionati e gli studenti hanno potuto seguire direttamente grazie all’organizzazione da parte del Comune di Recanati di tre giornate aperte al pubblico.
“Il restauro della “Trasfigurazione” rappresenta un’importante operazione culturale e un’azione vincente di collaborazione tra enti pubblici e privati. - Ha affermato l’assessora alle Culture Rita Soccio - Il recupero dell’opera del Maestro rinascimentale è un esempio virtuoso di come la sensibilità del privato, in questo caso della Fondazione Carima, possa svolgere un ruolo importante nel salvaguardare l'arte e la cultura del nostro territorio. La “Trasfigurazione” è la prima opera interessata al riallestimento delle Sale Lottesche del nostro museo che stiamo portando avanti con un progetto composto da diversi attori per raccontare la grandezza di Lorenzo Lotto coniugando innovazione e tradizione”. Un importante restaurazione dell’opera resa possibile grazie al contributo economico della Fondazione Carima di Macerata.
“Le opere di Lorenzo Lotto sono delle gemme preziose incastonate nel territorio maceratese, tanto da poter parlare di un ideale itinerario lottesco che passa per Cingoli, Mogliano, Monte San Giusto e arriva a Recanati, dove si trova il nucleo più consistente di dipinti". – Ha detto la presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti - .
"La Fondazione Carima ha sempre attenzionato questi capolavori nelle sue pubblicazioni, annoverandoli tra i tesori artistici della nostra provincia. Con la “Trasfigurazione” abbiamo fatto un passo ulteriore, sostenendone finanziariamente il restauro e siamo veramente lieti che oggi torni a fare bella mostra di sé nella pregevole cornice del Museo Civico di Villa Colloredo Mels, a disposizione della collettività”.
Confesercenti Provincia di Macerata si rinnova e rilancia nei suoi due settori storici di competenza: commercio e turismo. In programma corsi di aggiornamento e servizi dedicati ai due settori di interesse, con l'obiettivo di sviluppare nuove attività distintive e qualificanti.
Il nuovo percorso avrà inizio con l'iniziativa delle "passeggiate culturali", alla cui presentazione sono intervenuti in conferenza stampa i rappresentanti provinciali di Confesercenti (Ulderico Orazi, Daniela Perroni, Serafina Amodeo, Antonello De Lucia, Riccardo Cogliandro, Guido Poloni), Marco Garbuglia per Edimarca, Simone Giaconi per Giaconi editore e il sindaco e vicesindaco di Appignano, Mariano Calamita e Stefano Montecchiarini.
Proprio ad Appignano e Macerata, infatti, sono fissate le prime due tappe delle "passeggiate culturali". Di seguito il programma previsto:
Sabato 25 marzo a Macerata
ore 15/15:30: ritrovo in piazza Strambi a Macerata (Piazza del Duomo), raccolta della quota adesione, 20 euro a partecipante.
Ore 15:30: visita alla Basilica di Santa Maria della Misericordia e mostra con guida di Federagit Marche, sezione Macerata, "La devozione a Maria nella Diocesi di Macerata"
Ore 17:00/15: aperitivo da "Di Gusto" presso piazza Cesare Battisti, letture nel locale: "Lu pringipittu" di Antoine De Saint-Exupe’ry “co li diseggni” de lu scrittore “rescrittu co’ la parlata de Macerata da Agostino Regnicoli"
Sabato 29 aprile ad Appignano
Ore 15:15/30: ritrovo in piazza del comune di Appignano
Ore 15:30: visita al museo della Ceramica e stanza del telaio.
Ore 17: aperitivo da "Magna marchigiano da Gio" antistante al comune di Appignano.
Ore 17:30: letture nella sala della biblioteca messa a disposizione dal sindaco e dal vice sindaco di Appignano. Ephemeria Editore presenta: i precursori della fisarmonica contemporanea. "Dalla civiltà musicale ottocentesca agli inizi del Novecento con uno sguardo al presente", autore Alessandro Mugnoz con i contributi di Ivano Paterno e Corrado Rojac
I successivi due eventi, in fase di definizione, avranno luogo il 27 maggio a Treia e il 24 giugno a Recanati.
Marzo è un mese al femminile anche per il Circolo Auser di Tolentino “Il Girasole” che, in collaborazione con Auser Marche, ha organizzato l’evento “Maria Spes Bartoli. Prima donna fotografa delle Marche”. L’appuntamento, patrocinato dal Comune di Tolentino, è per giovedì 23 marzo alle ore 17,00 presso l’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo Lucatelli, in viale Benadduci. Maria Spes Bartoli, nata a Senigallia nel 1888 e scomparsa a Tolentino nel 1981, è stata l’unica fotografa professionista operante nella provincia di Macerata e forse nelle Marche nella prima metà del Novecento.
A raccontare la sua storia lo scorso anno sono stati gli studenti dell’istituto Lucatelli che hanno partecipato al progetto “Generazioni di Tolentino”, in cui Auser ha proposto di aggiungere sulla voce “Tolentino” di Vikidia, enciclopedia on-line collaborativa diretta a ragazze e ragazzi da 8 a 13 anni d’età , alcuni personaggi che sono stati importanti per la città e che sono ancora nella memoria di molti, suggerendo di inserire anche Maria Spes Bartoli, donna che ha vissuto il suo tempo dedicandosi ad un lavoro tradizionalmente maschile, rivelando il suo punto di vista femminile.
L’omaggio alla fotografa maceratese dunque prosegue con questo incontro che verrà aperto dai saluti del sindaco del Comune di Tolentino Mauro Sclavi e da quelli del presidente di Auser Marche Antonio Marcucci e di Isa Vitaliani De Bellis, presidente del Circolo Auser di Tolentino “Il Girasole”.
Seguiranno gli interventi di Manuela Carloni, coordinatrice Osservatorio Pari Opportunità Auser Marche che affronterà il tema “Storie di donne, toponomastica di genere e relazioni intergenerazionali”. Stefano Lucinato, già docente di tecniche grafiche speciali all’Accademia delle Belle Arti di Macerata, parlerà del tratto fotografico della Spes, inquadrando anche l'ambiente in cui si è mossa la sua formazione, mentre Alessandra Santini, nipote di Maria Spes , intervistata da Maria Teresa Marziali, referente del progetto "Raccontiamoci su Vikidia", leggerà il ricordo “La mia cara Zi zi Nanà, un insieme di ricordi”: racconto biografico di Maria”. A coordinare gli interventi la giornalista Barbara Olmai. L’ingresso all’evento è libero.
Il Wine Tour delle Marche inizia venerdì prossimo da una località simbolica, una delle capitali del buon vino made in Marche, nelle “Terre del Verdicchio”. Infatti, il 24 marzo, all’osteria Vino e Cucina di Staffolo va in scena “Tradizione in tavola”, serata-evento dedicata a chi ama i sapori autentici della tradizione, la pasta tirata a mano, l’abbinamento tra buona cucina ed etichette di qualità, quelle delle cantine Vignamato, Finocchi e Fattoria Coroncino.
Il giorno dopo, sabato 25 marzo, la golosa “carovana” del Wine Tour delle Marche dalla Vallesina si trasferisce nella valle del Misa e, inerpicandosi lungo tortuosi e pittoreschi percorsi, sale in direzione del panoramico balcone naturale di Arcevia. Qui, in frazione Avacelli, all’agriturismo Le Betulle è in programma la serata “La cucina della nonna”, durante la quale il locale mais ottofile di Roccacontrada, autentica ed esclusiva eccellenza della biodiversità marchigiana, verrà accostato ai vini delle cantine Venturi Roberto, Casaleta e Tenute Cesaroni.
Per gli amanti della birra, infine, è veramente imperdibile l’appuntamento di martedì 28 marzo che, nel cuore di Macerata, vedrà protagonisti i birrifici Mukkeller, Sothis e Godog per la serata dall’evocativo titolo “Cervisia”, descritta come un percorso degustativo di cucina marchigiana e grandi birre del territorio. Per l’occasione, la birroteca Beer Bang di Piazza Mazzini ospiterà un guest-chef d’eccezione: Simone Massi, direttamente dalla vecchia osteria di Marotta.E questo è solo l’inizio del Wine Tour delle Marche, al quale seguiranno altre invitanti tappe.
Il Wine Tour delle Marche è cofinanziato dalla Regione Marche nell’ambito dell’iniziativa “Enoturismno Marche: dalla vigna alla tavola”.
Cento candeline per Fidalma Ruggeri che, lo scorso 16 marzo, ha salutato il secolo di vita. Alla festa di compleanno per i 100 anni dell’arzilla nonnina settempedana si è unito anche il sindaco della città, Rosa Piermattei, che ha donato alla festeggiata un mazzo di fiori.
Fidalma è così entrata a far parte del club dei centenari. Nata a San Severino Marche il 16 marzo 1923, ha trascorso una vita in fabbrica, impegnata nella produzione delle marmette. A soli 16 anni di età iniziò a lavorare da Pistoni, a Ponte Sant’Antonio, poi per la Grandinetti, dalla quale è andata in pensione dopo decenni di attività.
Oggi, nonostante i cento anni, la signora vive con la freschezza di una ragazzina nella propria abitazione di via Caccialupi insieme alla figlia, Maria Grazia, ex dipendente comunale che lei aiuta nelle faccende quotidiane.
Quella di Fidalma è stata una vita tutta famiglia e lavoro. Per anni si è presa cura dell’anziana mamma percorrendo a piedi chilometri e chilometri di strada per andare e tornare da casa alla fabbrica anche durante la pausa del pranzo.
Una straordinaria figura di donna esemplare, che ha saputo essere mamma, casalinga e lavoratrice con grande tenacia e sacrificio.
Una tolentinate protagonista all'Eredità. Agli appassionati del celebre quiz televisivo di Rai Uno, condotto da Flavio Insinna, non sarà sfuggita la presenza della ventitreenne Caterina Alloggio tra i concorrenti della puntata andata in onda questa sera.
La giovane infermiera di Tolentino è arrivata sino a un passo dal 'Triello', ma è caduta proprio nel gioco precedente, quello dei 'Paroloni'. Durante la puntata Caterina è anche riuscita ad uscire indenne da una scalata doppia, scampando all'eliminazione. Un saluto speciale la 23enne prima di abbandonare lo studio, lo ha riservato alla nonna Maria, ora scomparsa, assieme alla quale giocava sempre davanti alla tv sin da bambina.
"È stata un'esperienza bellissima - ci racconta -. Ho fatto il provino a gennaio ma non avrei mai pensato potessero davvero chiamare, ci speri sempre e questa volta è andata bene. Mi sono divertita davvero tanto. Poter entrare nello studio, registrare la puntata e soprattutto vedere con i propri occhi quante persone lavorano effettivamente dietro ad un programma televisivo, tutti gentilissimi e super disponibili con noi concorrenti, è stato un privilegio".
Venerdì 24 marzo Pieve Torina ospiterà uno spettacolo/conferenza dedicato al vicebrigadiere dei Carabinieri, Salvo D’Acquisto, che sacrificò la sua vita per salvare quella di civili innocenti durante un rastrellamento dei nazisti.
"Salvo D’Acquisto rappresenta il valore del sacrificio per un bene più generale. Una figura eroica che ci piace ricordare come esempio per le giovani generazioni, e per il rispetto e la riconoscenza che la nostra comunità nutre nei confronti dell’Arma dei Carabinieri" sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci. "Questo spettacolo è un ottimo strumento per diffondere la cultura della legalità tra i ragazzi, ed è importante" conclude Gentilucci "che le scuole partecipino in prima persona".
Pieve Torina, negli anni ’90, ha dedicato a Salvo D’Acquisto una piazza e un monumento per celebrarne la memoria. L’evento, che gode del Patrocinio del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ed è organizzato dal Comune di Pieve Torina in collaborazione con l’associazione culturale "Il rompibolle", si articolerà in due appuntamenti, la mattina, alle ore 11, con un incontro con le scuole, e la sera, alle ore 21, rivolto alla cittadinanza, sempre presso il Palazzetto dello Sport.
Interverrà Rita Pomponio, biografa di Salvo D’Acquisto e autrice del libro "Salvo D’Acquisto, il martire in divisa". Momenti musicali saranno affidati alla band dell’associazione “Il rompibolle” che accompagnerà il cantante Carl Fanini, una delle voci più interessanti del panorama musicale internazionale negli anni ’90.
Civitanova si apre al mondo e cerca nuove sinergie per diventare sempre più attrattiva. Di questo si è parlato nell'incontro avvenuto in Comune tra il sindaco Fabrizio Ciarapica e Barbara Cacciolari, vice presidente Unionturismo, Associazione Nazionale delle Aziende e degli Enti Pubblici e Privati di promozione ed accoglienza turistica, attualmente impegnata nell'allacciare rapporti istituzionali con le più importanti città italiane e internazionali.
"Avviamo oggi una nuova collaborazione con Unionturismo - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - per rafforzare e sviluppare sempre di più l'immagine e la vocazione turistica di Civitanova. Dopo l'apertura verso l'Europa vogliamo aprire le porte della nostra città anche ad altre realtà che possano "dialogare" e "crescere" insieme a noi in una sorta di scambio reciproco. Un ulteriore passo importante - ha aggiunto il primo cittadino - nel percorso verso la definizione di una sempre più efficace strategia turistica".
Molte le idee e i progetti condivisi sui quali si sta già lavorando. "Civitanova - ha detto la Cacciolari - è un fiore all'occhiello della provincia di Macerata e città turistica molto importante per le attività che negli ultimi anni si sono svolte, a partire da quelle volte a fidelizzare il turista. Una missione che stimola la sensibilità del turismo e di tutti gli attori coinvolti, dalle aziende di promozione turistica alle Pro Loco fino a tutte quelle attività locali del settore. In quest'ottica - ha aggiunto la Cacciolari - proporrò al Sindaco alcuni progetti per far crescere Civitanova in un orizzonte contemporaneo ma soprattutto internazionale".