Il re delle volate, anche in terra marchigiana, si conferma Jonathan Milan. Il velocista friulano in forza alla Lidl-Trek vince l'ultima tappa della Tirreno-Adriatico precedendo tutti sul traguardo di San Benedetto del Tronto. Si tratta della seconda vittoria in questa edizione della "Corsa dei due Mari" per Milan. A conquistare, invece, la maglia azzurra di leader della classifica generale il 22enne spagnolo Juan Ayuso, capace di fare letteralmente il vuoto ieri nella tappa regina della Tirreno conclusasi a Frontignano.
Questa mattina una folla festante ha accolto i corridori, come testimoniano le nostre immagini realizzate alla partenza in quel di Porto Potenza Picena. "È una grande soddisfazione vedere tutti i ciclisti al via oggi, così come sono state emozionanti le giornate scorse con le immagini televisive che hanno raccontato la bellezza della nostra regione sul palcoscenico nazionale. Si tratta di uno spettacolo sportivo, ma anche di un'occasione per promuovere il nostro paesaggio alla partenza della stagione turistica primaverile". Ad affermarlo è stato il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, presente a Porto Potenza insieme al presidente di Federciclismo Marche, Massimo Romanelli.
"Questa amministrazione per la prima volta è riuscita a portare una manifestazione così importante e apprezzata come la Tirreno Adriatico in città. È stato un bell'impegno, ma ne è valsa certamente la pena. La giornata di oggi ne è la dimostrazione", le parole della sindaca di Potenza Picena Noemi Tartabini.
Di seguito le nostre immagini e le interviste realizzate alla partenza della tappa odierna:
Il re delle volate, anche in terra marchigiana, si conferma Jonathan Milan. Il velocista friulano in forza alla Lidl-Trek vince l'ultima tappa della Tirreno-Adriatico precedendo tutti sul traguardo di San Benedetto del Tronto. Si tratta della seconda vittoria in questa edizione della "Corsa dei due Mari" per Milan. A conquistare, invece, la maglia azzurra di leader della classifica generale il 22enne spagnolo Juan Ayuso, capace di fare letteralmente il vuoto ieri nella tappa regina della Tirreno conclusasi a Frontignano.
Questa mattina una folla festante ha accolto i corridori, come testimoniano le nostre immagini realizzate alla partenza in quel di Porto Potenza Picena. "È una grande soddisfazione vedere tutti i ciclisti al via oggi, così come sono state emozionanti le giornate scorse con le immagini televisive che hanno raccontato la bellezza della nostra regione sul palcoscenico nazionale. Si tratta di uno spettacolo sportivo, ma anche di un'occasione per promuovere il nostro paesaggio alla partenza della stagione turistica primaverile". Ad affermarlo è stato il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, presente a Porto Potenza insieme al presidente di Federciclismo Marche, Massimo Romanelli.
"Questa amministrazione per la prima volta è riuscita a portare una manifestazione così importante e apprezzata come la Tirreno Adriatico in città. È stato un bell'impegno, ma ne è valsa certamente la pena. La giornata di oggi ne è la dimostrazione", le parole della sindaca di Potenza Picena Noemi Tartabini.
Di seguito le nostre immagini e le interviste realizzate alla partenza della tappa odierna:
Ancora violenza sulla costa marchigiana: un giovane è morto e tre sono rimasti feriti nello scontro tra gang. Prima una lite in una discoteca a San Benedetto del Tronto, forse per futili motivi, e poi la violenza a colpi di coltello in strada. Ad avere la peggio il ventiquattrenne Amir Bhenkarbush ucciso all'alba sul lungomare nord di San Benedetto del Tronto: nato in Italia da una famiglia di origini nordafricane, risiedeva a Giulianova.
Dei tre feriti uno versa in gravi condizioni. Si tratta di un giovane italiano residente a Grottammare, coinvolto nella violenta rissa tra due gruppi provenienti da Giulianova e Grottammare. Il ragazzo è stato operato all'ospedale Torrette ad Ancona.
Bhenkarbush, e uno dei feriti, erano entrambi sotto processo davanti al tribunale di Teramo per un tentato omicidio avvenuto nel 2023 in un pub della costa, episodio in cui era stato utilizzato un machete. Dopo un periodo di custodia cautelare, erano stati scarcerati.
Per ora la Procura di Ascoli e i carabinieri non hanno ancora emesso provvedimenti e proseguono le indagini per accertare i contorni della rissa violenta, la dinamica e il movente. In queste ore, presso la stazione dei carabinieri di San Benedetto in viale dello Sport, vengono ascoltate diverse persone.
Gli investigatori stanno inoltre acquisendo le immagini delle telecamere di sicurezza sia del locale dove è scoppiata la lite, sia sul lungomare, nella speranza di ricostruire con precisione quanto accaduto e individuare le singole responsabilità dei soggetti coinvolti in questa tragica vicenda.
Tante le reazioni all'ennesimo episodio di violenza giovanile. "Credo che si sia arrivati ad un punto di non ritorno nel tortuoso percorso volto a rafforzare la presenza tangibile e diffusa di personale delle forze dell'ordine", ha detto il sindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo, aggiungendo però che "bisogna agire nel profondo di un malessere sociale di cui evidentemente le istituzioni non hanno ben compreso la portata".
"E' inadeguato il dispositivo di sicurezza in Riviera, l'avvenuto omicidio ne è l'ennesima dimostrazione. E' necessario un cambio della politica sull'ordine e sicurezza pubblica, partendo da chi ne ha la responsabilità" ha detto il segretario provinciale del sindacato della Polizia di Stato Siulp, Benedetto Fanesi, mentre il collega del Sindacato Autonomo di Polizia Massimiliano D'Eramo chiede "interventi drastici, come la chiusura dei locali rigorosa e senza eccezioni e la vendita di bevande alcoliche vietata dopo le 2:00 del mattino".
Per l'onorevole Giorgio Fede (M5S): "Dopo una simile escalation, ci saremmo aspettati di vedere al lavoro il ministro dell'Interno Piantedosi con soluzioni per aumentare le risorse, incrementare organici e dotazioni e rendere il commissariato di primo livello". Secondo il sottosegretario Lucia Albano "è necessario avviare un dialogo costruttivo che coinvolga tutte le istituzioni, la famiglia, la scuola, le comunità educanti tutte, per affrontare le serie questioni che interessano i giovani, in un momento di cambiamento sociale così profondo e repentino".
Perde il controllo dell'auto e si schianta contro un palo della luce. È quanto avvenuto nel pomeriggio odierno, poco prima delle 15:30, in viale Francesco Puccinotti, a Macerata.
Stando alle prime informazioni, una Lancia Musa è finita fuori dalla carreggiata ed ha arrestato la propria corsa sulle aiuole poste a bordo strada. L'impatto ha completamente divelto un lampione. Nessun altro veicolo è stato coinvolto nel sinistro.
Sul posto è prontamente intervenuta una pattuglia della polizia locale di Macerata che ha provveduto a svolgere i rilievi del caso e a gestire la circolazione sino alla messa in sicurezza del tratto. Fortunatamente il conducente della vettura non ha riportato traumi a seguito del sinistro.
Nella giornata del 14 marzo, un’importante operazione della Squadra Mobile di Macerata ha portato all’arresto di un cittadino extracomunitario di 36 anni, originario della Nigeria, accusato di detenzione ai fini di spaccio.
L'uomo, disoccupato e con precedenti penali per reati legati alla droga e al patrimonio, è stato arrestato in flagranza di reato dagli agenti della Sezione Antidroga, dopo un’intensa attività investigativa svolta dalla polizia di Stato. L’indagine è partita dal costante monitoraggio del territorio, che viene effettuato quotidianamente da parte della Squadra Mobile, sia nelle vie del centro di Macerata che nelle zone più periferiche della provincia.
Nelle ultime settimane, la Sezione Antidroga aveva avviato una serie di accertamenti per identificare un soggetto sospettato di essere coinvolto nello spaccio di sostanze stupefacenti. Grazie a giorni di osservazione e alla presenza di agenti in borghese, gli investigatori sono riusciti a intercettare il pusher e a fermarlo durante l’operazione.
Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato circa 10,55 grammi di eroina, suddivisa in 15 dosi termosaldate, pronte per essere vendute. Parte della droga era nascosta nella tasca dei pantaloni dell’uomo, mentre altre dosi, insieme a un coltello di 27 cm utilizzato per il taglio della sostanza e a un telefono cellulare per i contatti con i consumatori, sono state rinvenute all’interno della sua abitazione, nella camera da letto.
Dopo aver completato le formalità di rito, il 36enne è stato arrestato per il reato di detenzione a fini di spaccio e posto agli arresti domiciliari. Il soggetto è stato successivamente messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per il proseguimento delle indagini.
Paolo Liberati è un artista originario di Pioraco, fin da bambino ha imparato a usare il traforo per costruire piccole riproduzioni grazie a suo padre Nelson. Ora abita in provincia di Padova, ma ha sempre Pioraco, suo paese natale, nel cuore. Il Museo della Carta e della Filigrana di Pioraco, da qualche tempo a questa parte, ospita tutte le sue opere.
Una passione quella della costruzione di opere in miniatura, nata anche grazie a tuo padre giusto? È un po’ una tradizione di famiglia…
“La passione per le miniature è nata fin da bambino guardando e imparando da mio padre, anche lui grande appassionato di lavori con il traforo. Poi nel tempo e cambiando vari materiali tra cui il compensato, il rame, il plexiglas, l'argilla e l'argento, sono approdato per puro caso alla carta. I primi lavori sono stati molto semplici poi pian piano, affinando sempre di più le tecniche, sono arrivato alle riproduzioni attuali”.
Sono molteplici i punti caratteristici di Pioraco da te riprodotti in miniatura, quante ore impieghi all’incirca per la sua realizzazione? Qual è stato quello che ti ha dato più soddisfazione?
“Tutti gli angoli di Pioraco sono una cartolina e ricostruirli in miniatura è per me una sfida continua. Tra i tanti che ho fatto, il primo "La chiesa di San Francesco con l’attiguo convento francescano e il ponte Marmone” è stato il più difficile ed è quello che mi ha dato più soddisfazione. I tempi di realizzazione dipendono molto dalla grandezza e dalla minuziosità dei particolari, variano dai 30 ai 90 giorni circa, lavorando 3/4 ore al giorno. Io abito a Vigonza, un paese in provincia di Padova da circa 45 anni ma Pioraco è sempre nel mio cuore e questi lavori, nel loro piccolo, me lo ricordano continuamente”.
Qual è l’ultima opera da te fatta?
“Gli ultimi due lavori, sono la chiesa del S.S. Crocefisso che si trova sotto lo Scoglio del Paradiso e l'hotel "Il giardino con l’attiguo ristorante bar”. Il primo è al museo insieme a tutti gli altri scorci, mentre il secondo è in bella vista nella hall dell'hotel originale. È un regalo che ho fatto a mio cugino Andrea e a sua moglie Rita. Il prossimo lavoro sarà la chiesa di San Vittorino, dove mi sono sposato nel lontano 1979, con la casa parrocchiale e il palazzo del Sacro Cuore. È in lavorazione e spero di portarlo al museo quanto prima”.
Le tue miniature sono esposte nel museo di Pioraco, quanta soddisfazione ti dà ciò?
“Ringrazio tantissimo il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi ed i responsabili del museo che mi hanno dato la possibilità di esporre le mie ‘creazioni’ di cui sono molto orgoglioso. Mi fa tanto piacere che i visitatori del museo le possano ammirare”.
Un raid notturno dei ladri ha colpito la zona commerciale di Collevario a Macerata, dove i malviventi, utilizzando un metodo ben studiato, hanno messo a segno un furto presso i locali del centro commerciale. L'incidente è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, quando i ladri sono riusciti a entrare nel deposito di Moscati Auto, in via Roma, portando via due autovetture di valore: un'Audi e una Volkswagen Golf.
Secondo quanto ricostruito dal proprietario della struttura, i ladri sono riusciti ad accedere all'area attraverso il cancello principale, scassinato con abilità. Una volta all'interno, si sono diretti verso una finestra che dà su un ufficio, da dove sono riusciti a entrare nell'edificio. Una volta dentro, hanno forzato una cassetta contenente le chiavi delle auto in deposito, prendendole per poi fuggire con le vetture. Dopo il furto, il proprietario ha denunciato l'accaduto alla polizia, che hanno avviato le indagini per risalire agli autori del crimine.
Prima di colpire Moscati Auto, però, i ladri avevano tentato di entrare nella tabaccheria e nell'agenzia di assicurazioni Antinori, che si trovano vicine tra loro. Inizialmente, i malviventi sono riusciti ad accedere all'edificio dell'agenzia Antinori, entrando dal tetto, convinti fosse quello della tabaccheria. Da lì, hanno causato danni ingenti alla struttura e hanno provato a forzare la parete che dà verso la tabaccheria con colpi ripetuti, ma nonostante i danni alla parete, questa ha resistito, impedendo loro di entrare. I ladri avrebbero tentato di intrufolarsi anche nella Farmacia Collevario, anche in questo caso invano. A quel punto, hanno deciso di concentrarsi sul deposito. Sul luogo sono intervenuti la polizia e gli agenti della scientifica.
Gli inquirenti proseguono nelle indagini, cercando di fare luce su un episodio che potrebbe rappresentare un nuovo capitolo di una serie di furti che sta mettendo a dura prova la tranquillità di Macerata.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Camerino, hanno denunciato un giovane 24enne, residente a Camerino per guida in stato di ebbrezza alcolica. Il giovane fermato mentre era alla guida della sua autovettura, nel centro cittadino camerte, è stato sottoposto agli accertamenti mediante apparecchio etilometrico in dotazione dell’equipaggio, a seguito del quale è risultato positivo.
Il 24enne è stato, quindi, denunciato all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza alcolica. Per lui è scattato anche il ritiro immediato della patente di guida per la successiva sospensione.
Nel Fermano continua l'intensa attività di contrasto alle truffe, con i carabinieri che hanno denunciato cinque persone coinvolte in frodi informatiche e truffe online. Le vittime sono state raggirate in diverse località della provincia, e le modalità utilizzate dai truffatori variano dalle telefonate false a transazioni su piattaforme di e-commerce.
A Fermo, i carabinieri della Stazione locale hanno denunciato due uomini, un 49enne di Foggia e un 31enne di Napoli, per frode informatica e sostituzione di persona. I due malviventi hanno agito utilizzando la tecnica dello spoofing, spacciandosi per operatori della banca Bper e della Questura di Fermo. Convincendo una donna a effettuare due bonifici, i truffatori sono riusciti a sottrarre ben 33.000 euro dalla vittima. La tecnica dello spoofing, che consente ai truffatori di manipolare i numeri telefonici per sembrare quelli di numeri ufficiali, ha reso difficile per la vittima riconoscere il raggiro.
A Sant'Elpidio a Mare, i carabinieri hanno denunciato un 22enne di origini russe per truffa. Il giovane si è finto la figlia di una vittima, riuscendo a convincerla a ricaricare una carta PostePay con 1.300 euro. La truffa, basata sulla fiducia familiare, ha colpito duramente la vittima, che ha perso una somma considerevole.
A Montegranaro, un 23enne napoletano è stato denunciato per truffa e ricettazione. Il giovane aveva pubblicizzato su un sito web di e-commerce la vendita di un giubbotto K-Way, ma alla vittima è stato inviato un prodotto contraffatto, difforme da quello promesso. La truffa ha causato un danno economico alla vittima, che si è vista recapitare un articolo di bassa qualità, privo dei requisiti promessi.
Infine, è stata denunciata anche una 40enne napoletana, accusata di truffa nei confronti di una vittima che aveva versato 130 euro per l'acquisto di una consolle Nintendo Switch. Tuttavia, la truffatrice non ha mai consegnato l'oggetto, lasciando la vittima con il denaro perso e senza il prodotto acquistato.
Le indagini dei carabinieri continuano per risalire agli altri eventuali complici e per fare luce su altre frodi simili
All'evento "Una Piazza per l'Europa" tenutosi oggi a Roma, ha partecipato una delegazione dell'area Riformista, Liberale, Socialista e Radicale di Macerata, guidata, a livello nazionale, da Marco Lombardo, Carlo Calenda e Oleg Horodetskyy. La partecipazione ha rappresentato i valori espressi dalla manifestazione, che mirava a promuovere l'idea di un'Europa unita, federale e forte. Durante l'evento sono stati esposti sia i vessilli dell'Unione Europea che le bandiere dell'Ucraina.
In un panorama geopolitico complesso, è stata ribadita l'importanza di una maggiore cooperazione europea nell'ambito della difesa, con una prospettiva che guarda alla possibile costituzione degli Stati Uniti d'Europa. La manifestazione ha offerto un'occasione per discutere le sfide attuali e le possibili soluzioni future per il continente europeo.
Apri Instagram e trovi centinaia di post, storie, reel, caroselli, dirette, meme e pubblicità… tutto nello stesso giorno. La sensazione? Caos totale. Il nostro feed è diventato una giungla dove ogni contenuto cerca disperatamente di catturare l’attenzione prima di essere dimenticato nel giro di pochi minuti.
Ma e se il vero segreto non fosse pubblicare di più, ma pubblicare di meno?
Nel 2025, il minimalismo digitale sta diventando la strategia vincente: meno contenuti, più valore, meno stress, più qualità. Funziona davvero? Vediamolo insieme.
Troppi Contenuti, Zero Attenzione
Per anni ci hanno detto: “Pubblica ogni giorno, più posti più cresci!” E il risultato? Un sovraccarico di contenuti che nessuno riesce più a seguire. I feed sono congestionati: scorri velocemente, vedi mille cose ma non ricordi nulla. L’algoritmo cambia le regole ogni settimana: chi si adatta troppo spesso finisce per pubblicare a casaccio.
Le persone sono stanche: il pubblico non vuole più essere bombardato da post tutti uguali. I grandi creator l’hanno capito: meglio un contenuto ben fatto che dieci post che nessuno nota.
Il Nuovo Mantra: pubblica meno, pubblica meglio
Se vuoi distinguerti sui social nel 2025, la strategia non è fare di più, ma fare meglio. Meno post, più profondità: un contenuto che racconta qualcosa di vero ha un impatto maggiore di dieci reel fatti in fretta. Meno storie, più autenticità: il pubblico premia chi condivide con spontaneità, non chi riempie il feed con stressanti aggiornamenti continui. Meno ansia da algoritmo, più strategia: postare solo per “esserci” non serve più. Un contenuto pensato bene avrà sempre più successo di uno improvvisato. Se perfino Chiara Ferragni ha smesso di postare ogni singolo momento della sua vita, forse c’è qualcosa da imparare.
Chi ha detto che “esserci sempre” è la chiave?
I social ci hanno abituati a pensare che chi scompare, perde. Ma è davvero così? Pensa a quei creator che pubblicano meno, ma quando lo fanno, lasciano il segno. Il loro pubblico non è stanco di loro, li aspetta. E se la vera strategia fosse proprio questa? Creare attesa invece che saturare il feed.
Social media detox: proviamoci davvero
Vuoi testare se il minimalismo digitale funziona? Ecco una sfida per te:
1️. Riduci i post: pubblica solo contenuti che hanno davvero senso.
2️. Taglia le storie inutili: se non è interessante, non serve condividerlo.
3️. Osserva cosa cambia: il tuo engagement potrebbe migliorare invece che calare.
Forse scopriremo che il segreto non è pubblicare tutto, ma pubblicare giusto.
E tu cosa ne pensi? Sei pronto a dire addio all’ansia da contenuti? Raccontamelo nei commenti!
Nel prossimo episodio di “Chic & Social” parliamo di un’arte ormai in via d’estinzione: saper commentare con classe. Dagli insulti ai commenti passivo-aggressivi, i social sembrano più un ring che un luogo di confronto. Esiste ancora il dibattito intelligente o siamo condannati al caos? Ne parliamo sabato prossimo!
La chiusura sempre più frequente della guardia medica di Trodica sta accendendo il dibattito politico locale. Il gruppo consiliare di minoranza "Cura e Partecipazione" ha lanciato un duro attacco all'amministrazione comunale e al sindaco.
Secondo i consiglieri di opposizione, la sospensione ripetuta del servizio medico non è un caso isolato, ma fa parte di un piano più ampio che mira allo smantellamento della sanità pubblica: "Prima si riduce il servizio, poi si abitua la popolazione alla sua assenza e, infine, lo si cancella del tutto", denunciano in una nota i rappresentanti di "Cura e Partecipazione".
Il gruppo di minoranza punta il dito anche contro la Regione, accusata di favorire la privatizzazione della sanità a scapito del servizio pubblico. Ma, soprattutto, chiama in causa il primo cittadino di Morrovalle, esortandolo a prendere posizione: "Il sindaco, in quanto massima autorità sanitaria cittadina, ha il dovere di intervenire subito. Non può girarsi dall'altra parte".
Nel mirino dell'opposizione finisce anche il modus operandi della giunta comunale, accusata di dare priorità all'immagine piuttosto che alle reali necessità della popolazione. “Nel frattempo, da parte dell’amministrazione vediamo solo una continua passerella di foto e post autocelebrativi. Ma i cittadini non vivono di propaganda”, sottolineano nella nota i consiglieri di "Cura e Partecipazione".
L'opposizione ribadisce che la guardia medica di Trodica non deve chiudere e che il servizio deve essere garantito in modo continuativo ed efficiente. A tal proposito, si dichiara disponibile a collaborare con l’amministrazione per individuare una soluzione concreta. Ma l’appello al sindaco è perentorio: "Decida fin da subito da che parte vuole stare: con i cittadini o con i giochi di potere?".
"L’ordinanza a cui si fa riferimento non è ancora entrata in vigore e, insieme agli Uffici comunali competenti si sta effettuando un approfondimento ulteriore della stessa per definire gli orari e portare le ore di chiusura delle sale scommesse a sei. L’unica cosa certa è che la decisione definitiva dovrà tenere conto della legge regionale applicando l’orario più restrittivo".
Il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, ha illustrato le motivazioni alla base della nuova ordinanza che adegua le regole comunali alla normativa regionale sul gioco d'azzardo. La misura, ancora in fase di perfezionamento, prevede una riduzione delle ore di apertura delle sale scommesse, portando il limite a sei ore, come richiesto dalla legge regionale, ma con una possibile ulteriore riduzione a quattro ore a Macerata. La decisione definitiva sarà presa dopo un’ulteriore valutazione con gli Uffici comunali competenti.
La proposta ha suscitato reazioni contrastanti, in particolare da parte della minoranza in Consiglio e del consigliere regionale Romano Carancini. Parcaroli ha risposto alle critiche, spiegando che "la lotta contro la ludopatia non si vince con misure unilaterali come la chiusura delle sale scommesse, ma con un approccio basato sulla prevenzione e la sensibilizzazione delle persone più vulnerabili".
Il sindaco ha anche sottolineato che il Comune di Macerata sta partecipando attivamente a iniziative di sensibilizzazione, come il progetto "Mr Sam", che coinvolge scuole e istituzioni locali nel sensibilizzare i giovani sui pericoli legati al gioco d'azzardo e alle dipendenze digitali. Inoltre, Parcaroli ha ricordato che, a livello nazionale, "il Governo ha avviato un tavolo per uniformare le regolazioni orarie, cercando di evitare situazioni di disparità tra comuni vicini".
In merito alle critiche riguardo all’impatto economico sulle attività commerciali, Parcaroli ribadito: "Giova sottolineare che il gioco d’azzardo produce i maggiori fatturati con le scommesse online e non nelle sale scommesse. È quindi giusto informare sui rischi e soppesare ogni singola decisione, ma senza facili moralismi".
Ogni volta che la cronaca ci propone tragedie immense come quella della guerra in Ucraina, in Israele, a Gaza e in tante altre parti del mondo, non ci resta che piegarci su noi stessi e, se ne siamo capaci, riflettere sulla nostra natura umana così piena di risorse, di continuo sviluppo tecnologico, economico e sociale, del pensiero, ma anche così fragile, intrisa di soprusi, odio e dolore.
Sono passati millenni, ma ancora l’uomo non riesce a liberarsi della sua carica di aggressività, violenza, voglia di sopraffazione sugli altri. I virus della nostra mente che facciamo fatica ad estirpare o a controllare e che spesso prendono il sopravvento sia individualmente che collettivamente seminando disagi, sofferenze, terrore, morte. Quando la nostra riflessione si fa più attenta stimolata da quei fatti orrendi, non possiamo non rilevare che l’uomo, tra gli esseri viventi, è l’animale che da sempre ha la maggiore propensione ad eliminare fisicamente i suoi simili.
La storia passata come quella recente è stracolma di omicidi: un uomo che per qualche motivo decide di uccidere un altro uomo. Le organizzazioni sociali, che siano quelle tribali della storia antica o che siano quelle organizzate per Stati e Nazioni della storia moderna, hanno sempre contemplato la possibilità di uccidere e non solo per legittima difesa, ma anche per una più generica difesa degli interessi delle comunità. Le guerre hanno fatto la storia, se ne sono combattute un numero illimitato nello svolgere dei tempi, con un numero ancora più illimitato di morti ammazzati.
Tutt’ora nel mondo, oltre a quelle citate, sono decine le guerre che si combattono circoscritte magari in territori limitati, ma dove ogni giorno muoiono donne, uomini e bambini. Sono riscontrabili tante testimonianze della Prima Guerra Mondiale ed ancora testimoni viventi che hanno vissuto la Seconda Guerra Mondiale, le tragedie del secolo scorso che hanno interessato il mondo occidentale. Esse hanno procurato milioni di morti, la maggior parte giovani, deceduti in battaglia, sotto i bombardamenti e poi le deportazioni, i campi di sterminio, persino le bombe atomiche. Una lotta fratricida che percorre senza interruzioni la storia dell’uomo. Le guerre sono state anche regolamentate con varie convenzioni internazionali, una specie di codificazione del diritto di uccidere circoscritto con delle regole, visto che non siamo mai stati capaci di additare la guerra come un male assoluto da estirpare.
L’umanità composta da miliardi di esseri pensanti, tra essi geni del pensiero, artisti capaci di esaltare la bellezza della natura umana e dell’universo intero, uomini capaci di altruismo, generosità, amore. L’umanità però è sempre piena di violenza e con una intrinseca voglia strisciante ma sempre presente del dominio sugli altri. L’idea di Dio che ogni uomo ricerca, immaginandolo come autore delle meraviglie dell’universo e come meta dopo il cammino terreno non è riuscita ad esorcizzare la parte oscura ed infetta della nostra mente. Nel nome di Dio anzi si sono combattute nella storia guerre definite sacre e giuste, senza pensare che portare morte non è mai giusto. A volte uccidere può essere necessario per legittima difesa, per difendere la libertà e l’integrità di una collettività, ma “giusto” vuol dire qualcosa di più. Procurare a tutti il necessario per vivere è giusto, fornire istruzione e cultura a tutti è giusto, procurare gli stessi diritti sociali a tutti è giusto, tutelare l’uguaglianza e la libertà delle donne è giusto. Perché la società umana sia giusta c’è bisogno che ognuno cerchi dentro di sé la sua parte migliore e si spenda per tutti quei principi che sono stati prima elencati.
Chi organizza le guerre, chi specula sul commercio delle armi, chi indottrina e arma i giovani per spingerli al terrorismo non può mai essere giusto. Seminare morte tra la gente dell’Ucraina, d’Israele e di Gaza, fare esplodere una bomba in un aereo o in una piazza, non può essere definito umano se non nella consapevolezza del tanto che dobbiamo fare ancora per migliorarci, sia individualmente che nell’organizzazione delle comunità.
Pensate agli sforzi che tanti uomini fanno per far evolvere la scienza medica, sforzi per cercare di far vivere meglio e più a lungo. Pensate a tutti quelli che fanno onestamente il loro lavoro per far crescere la società e dare buone opportunità a tutti, pensate a quelli che si occupano degli indigenti, dei bisognosi, dei disabili per dare un senso alla propria vita e a quella degli altri. Episodi drammatici di guerra e violenza non tolgono la vita a quelli che casualmente vi capitano, ma uccidono anche un po’ tutti gli uomini di buona volontà, chi non si rassegna a perdere la speranza che la nostra umanità può essere migliorata e guarita da quei virus virtuali che minano la nostra mente più di quanto facciano quelli naturali per il nostro corpo. I virus si chiamano arrivismo, egocentrismo, narcisismo, fame di potere e di denaro, prepotenza, disprezzo e sfruttamento dei più deboli. Gli anticorpi si chiamano generosità, altruismo, solidarietà, tolleranza, cultura, amore. La lotta è da sempre dura, ma gli anticorpi potrebbero sopraffare i virus, bisogna stimolare l’opera di bonifica in ognuno di noi con l’intento di raggiungere un Dio vero e buono per chi ci crede, o comunque elaborare un uomo sano e giusto.
Ogni anno, il 15 marzo, si celebra la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, un’occasione dedicata alla sensibilizzazione sui Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Questa giornata nasce con l’obiettivo di diffondere una maggiore consapevolezza su patologie come anoressia nervosa, bulimia nervosa, binge eating disorder e altre forme di disagio legate all’alimentazione, promuovendo al contempo la prevenzione e l’informazione.
I disturbi dell’alimentazione e della nutrizione si manifestano attraverso un rapporto disfunzionale con il cibo, un'alterata percezione del proprio corpo e una costante preoccupazione per il peso e l’aspetto fisico. Le conseguenze possono essere molto serie, con impatti sulla salute che spaziano dai problemi gastrointestinali e cardiovascolari fino a gravi squilibri endocrini. Nei casi più estremi, purtroppo, possono portare anche alla morte.
Questi disturbi sono una realtà che coinvolge oltre 55 milioni di persone nel mondo, di cui circa 3 milioni solo in Italia. Sebbene siano più comuni tra gli adolescenti (in particolar modo nelle ragazze), negli ultimi anni l’età di insorgenza si è abbassata drasticamente: se un tempo si manifestavano tra i 14 e i 16 anni, oggi si riscontrano già tra gli 11 e i 13 anni. La pandemia ha avuto un ruolo significativo nell’accentuare questa tendenza, contribuendo all’aumento dei casi e all’abbassamento dell’età di esordio.
Chi soffre di DCA sviluppa comportamenti dannosi che compromettono seriamente la qualità della vita. Alcuni esempi includono diete estremamente rigide, la paura di determinati alimenti, abbuffate segrete seguite da episodi di vomito autoindotto, il conteggio ossessivo delle calorie, l’esercizio fisico eccessivo per "bruciare" ogni caloria ingerita, l’uso di lassativi o diuretici e il controllo costante del proprio peso o della propria immagine corporea. Tuttavia, i DCA non riguardano solo il cibo: chi ne soffre tende ad avere un'immagine distorta di sé stesso, accompagnata da pensieri svalutanti e un’autocritica incessante che va ben oltre l’alimentazione.
Per affrontare questi disturbi è necessario un approccio multidisciplinare, che coinvolge il supporto medico, psicologico e nutrizionale. Il trattamento può includere cure specifiche per eventuali problemi di salute fisica, percorsi di terapia cognitivo-comportamentale o familiare, oltre a un supporto nutrizionale che aiuti a ristabilire un rapporto equilibrato con il cibo.
La Giornata del Fiocchetto Lilla è un'opportunità per superare pregiudizi e stereotipi, ricordando che i DCA possono colpire chiunque, indipendentemente da età, genere o background culturale. Celebrare questa giornata significa sostenere chi sta affrontando il percorso di guarigione, offrendo ascolto, comprensione e vicinanza. È un momento per educare, sensibilizzare e diffondere un messaggio di speranza, ricordando quanto sia fondamentale prendersi cura della propria salute mentale.
La Cbf Balducci Hr non si ferma e firma la dodicesima vittoria consecutiva, espugnando per 3-0 il palasport di Lecce nella sfida della seconda giornata di ritorno di Pool Promozione: un risultato che permette alle arancionere di restare saldamente al secondo posto (a +6 su Messina) quando mancano tre giornate alla fine della seconda fase della Serie A2 Tigotà.
Una vittoria costruita con una prestazione solida in attacco (49% contro il 33% delle salentine), con le difese della mvp Bresciani (93% in ricezione) e con i 25 punti di Decortes, top scorer assoluta del match. Prezioso anche il contributo di Fiesoli, Allaoui e Morandini, determinanti nei finali di secondo e terzo set. Melendugno si aggrappa ai 10 muri di squadra ma non sono sufficienti a spezzare il ritmo delle arancionere che continuano a correre in classifica.
Nel primo set subito protagonista Decortes con 9 punti, la CBF Balducci HR fa subito il break ad inizio parziale e lo tiene fino in fondo con l’attacco gestito fluidamente dalla regista Bonelli: 18-25. Nel secondo set Melendugno cresce in attacco ma la ricezione arancionera resta più che solida, a fare la differenza, soprattutto nel finale, i 4 ace maceratesi che indirizzano il parziale fino al 21-25 finale.
Nel terzo set le salentine ci provano, tornano sempre sotto in ogni occasione di ben 3 break della CBF Balducci HR sempre ricuciti (Tanase sugli scudi con 6 punti e il 62% in attacco) ma devono cedere ai colpi di Battista e Decortes e all’ultimo punto di Fiesoli, 22-25.
LA PARTITA - Coach Lionetti riparte con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Giunta scende in campo con Caracuta-Malik, Riparbelli-Biesso, Tanase-Joly, Ferrario libero.
Le arancionere partono forte in difesa con i contrattacchi vincenti di Decortes e il muro di Bulaich (0-4), Bonelli mura l’1-6, Riparbelli accorcia a filo rete ma Bulaich va ancora a segno (3-8). Melendugno trova due muri vincenti con Biesso (5-8), le arancionere restano a +4 (6-10) e con Decortes e Bulaich guadagnano il 7-13, l’argentina mette anche il 10-15 e l’opposta maceratese il diagonale dell’11-17.
La palla di Decortes danza sul nastro e cade nel campo salentino (15-20), Caruso va a segno (15-21), Bulaich non trova la riga (17-21) ma Bonelli a filo rete firma il 17-23. Il set si chiude con l’ace di Decortes (18-25).
Nel secondo set la Narconon parte meglio (5-1) approfittando di un calo arancionero, Decortes e Battista rispondono (5-3), arriva l’ace di Mazzon (6-5) e ancora Decortes guadagna il 6-6 in contrattacco. Melendugno si rilancia col muro di Biesso (9-7) ma c’è il fallo in palleggio di Caracuta (10-10), Decortes va ancora (10-11), Bulaich anche (12-13), l’opposta arancionera firma il 12-14.
Tanase ferma Mazzon (14-14), Battista va a segno (14-15). Arriva il contrattacco di Decortes (15-17) seguito da quello di Battista (15-18), Melendugno non molla con Mali (18-19), Caruso va in primo tempo (18-20), Allaoui entra al servizio e firma l’ace (18-21), Decortes la imita dai nove metri due volte di fila (19-24), Riparbelli ferma Bulaich (21-24), chiude Mazzon (21-25).
Bulaich porta la Cbf Balducci Hr sul 2-4 nel terzo set, Battista firma il 3-6 e il 4-7, Tanase contrattacca e riporta in parità (7-7) e trova anche l’8-7, ci pensa Battista a sbloccare (8-8). Il muro Melendugno e un errore arancionero consegnano il +3 alle salentine (11-8), Decortes contrattacca (12-11), Malik sbaglia e Mazzon confeziona il 12-13, c’è un altro errore salentino (12-14), Battista va a segno per il 14-16.
C’è l’errore di Tanase (14-17), Decortes va (15-18) ma c’è il muro di Tanase (17-18), Decortes contrattacca (17-20). Tanase non trova il campo (17-21) sempre sul servizio di Fiesoli, Bulaich non trova la riga (19-21), c’è l’invasione di Caruso (20-21). Decortes mette il 20-22, Allaoui al servizio propizia il 20-23 di Bulaich, c’è il muro di Joly (22-23) che poi sbaglia (22-24), una difesa di Fiesoli cade nel campo Narconon per il 22-25 finale.
IL TABELLINO
NARCONON VOLLEY MELENDUGNO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 0-3 (18-25 21-25 22-25)
NARCONON VOLLEY MELENDUGNO: Biesso 8, Malik 7, Joly 8, Riparbelli 5, Caracuta, Tanase 14, Ferrario (L), Andrich 3, Passaro, Badalamenti. Non entrate: Maruotti, D'Onofrio (L), Fioretti. Allenatore Giunta.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Battista 11, Caruso 3, Decortes 25, Bulaich Simian 12, Mazzon 5, Bonelli 3, Bresciani (L), Allaoui 1, Morandini, Fiesoli. Non entrate: Busolini, Mennecozzi (L), Orlandi, Sanguigni. Allenatore Lionetti.
Arbitri: Di Bari, Autuori.
Note - Durata set: 22', 24', 27'; Totale: 73'. MVP: Bresciani
(Credit foto LVF)
Salta nuovamente il fattore campo nei playoff scudetto. La reazione dei biancorossi arriva con prepotenza all'ombra della Madonnina in gara 2 dei quarti di finale. Incitata da un nutrito gruppo di Predators, la Cucine Lube Civitanova espugna l’Allianz Cloud con il massimo scarto (16-25, 16-25, 20-25) riportando in parità (1-1) il primo turno degli scontri diretti nella corsa al tricolore.
A farla da padrone in attacco è l’opposto Lagumdzija, mvp, top scorer con 19 punti ( il 73% di positività, 2 ace e 1 muro) e unico atleta dell’incontro in doppia cifra. La Lube legittima la prova autoritaria con 8 ace a 0 e 10 muri a 0, ma non vanno trascurate le numerose azioni difensive di ottima fattura. L’unica vera reazione di Milano arriva sul finire del terzo parziale, quando ormai è tardi. La serie ora è apertissima.
Gara 3 è in programma domenica 23 marzo (ore 18) all’Eurosuole Forum. Prima, però, capitan Fabio Balaso e compagni scenderanno in campo mercoledì 19 marzo (ore 20.30), tra le mura amiche, a caccia della rimonta europea nella finale di ritorno della Challenge Cup contro i Polacchi del Bogdanka LUK Lublin.
LA GARA - Cucine Lube Civitanova in campo con Boninfante al palleggio, Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin centrali, Balaso libero. Padroni di casa dell’Allianz Milano schierati con Porro in cabina di regia e Reggers terminale offensivo. Kaziyski e Louati in banda, Schnitzer e Caneschi centrali, Catania libero.
Nel primo set la Lube è decisamente sul pezzo. Trainata dagli 11 punti di Lagumdzija (90% con 1 ace e 1 muro), la formazione cuciniera centra 3 ace e 5 block, attaccando con il 74% di squadra. Il primo break è di Milano con Kaziyski (8-6), ma il muro di Chinenyeze vale il pari (8-8) e con un parziale di tre a zero la Lube mette il naso avanti (8-9).
Supportati dai Predators, i marchigiani trovano un cospicuo vantaggio con i colpi di Lagumdzija (11-15), volano sul +5 con l’attacco a sorpresa di Boninfante (12-17) e dilagano con il muro di Nikolov (14-20). Sul 15-21 entra in campo per i padroni di casa Otsuka, mvp di Gara 1, ma il giapponese incassa i due ace del nuovo entrato Poriya (15-23). Il muro biancorosso chiude il parziale (16-25).
Secondo parziale fotocopia, per dominio, durata e punteggio. Anche per efficacia di Lagumdzija (5 punti con il 100% di positività). Milano accusa subito il colpo. Al rientro Civitanova si porta sul + 5 dopo l’ace di Nikolov (2-7). Sugli errori di Kaziyski e Louati i biancorossi prendono il largo (5-13) e, sul fronte opposto, Piazza inserisce Otsuka per Louati.
L’attacco di Lagumdzija toccato da Porro vale il +9 (7-16). In campo per gli ambrosiani c’è anche l’ex biancorosso Larizza. L’Allianz cerca di reagire, ma sul lungolinea di Nikolov la formazione di Medei continua a comandare saldamente (14-22). Anche il secondo set si chiude 16-25 sull’errore di Gardini, entrato nel corso del parziale.
Nel terzo set Milano parte con Otsuka e Louati in banda. Altra partenza da ricordare della Lube, avanti di tre punti sul muro di Podrascanin (4-7). Il muro di Chinenyeze e gli ace di Boninfante (7-14) mettono alle corde l’Allianz. Il primo tempo di Chinenyeze si tramuta nel +8 (9-17). I padroni di casa forzano nel tentativo di riavvicinarsi puntando su buone difese, la mano calda di Reggers e gli spunti di Gardini (17-19). La Lube si scuote e reagisce in attacco, mentre Milano incappa in un errore fatale (17-22). Il match si chiude sull’errore di Otsuka dai nove metri (20-25).
TABELLINO
Allianz Milano - Cucine Lube Civitanova 0-3 (16-25, 16-25, 20-25)
Allianz Milano: Porro 1, Louati 4, Schnitzer 1, Reggers 9, Kaziyski 4, Caneschi 5, Staforini (L), Larizza 0, Catania (L), Barotto 0, Gardini 1, Otsuka 4. N.E. Zonta, Piano. All. Piazza.
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 5, Bottolo 7, Chinenyeze 4, Lagumdzija 19, Nikolov 7, Podrascanin 5, Bisotto (L), Balaso (L), Hossein Khanzadeh 2. N.E. Gargiulo, Loeppky, Orduna, Dirlic, Tenorio. All. Medei.
ARBITRI: Giardini (VR) e Brunelli (AN).
NOTE: Durata: 23’, 23’, 29’. Totale: 1H 15’. Milano: battute sbagliate 18, ace 0, muri 0, attacco 43%, ricezione 39% (20% perfette). Civitanova: battute sbagliate 17, ace 8, muri 10, attacco 58%, ricezione 53% (28% perfette). Spettatori: 3.364. MVP: Lagumdzija
(Credit foto: Pizzi)
Presso la sede di Confindustria Fermo si è svolto un incontro tra i direttori delle associazioni confindustriali di Ascoli, Fermo e Macerata, e il direttore generale di Assocalzaturifici, per fare il punto sulla situazione del settore calzaturiero all'inizio del 2025, un periodo segnato da sfide macroeconomiche e geopolitiche significative.
Secondo gli ultimi dati di settore, nei primi nove mesi del 2024 l’export calzaturiero delle Marche ha registrato un calo del -6,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le prime 5 destinazioni dell’export marchigiano, che coprono il 46,7% del totale, sono risultate: Francia (+22,2%), Germania (-11,8%), USA (-11,9%), Cina (-23,7%) e Belgio (+4,6%). La Russia, al sesto posto, ha segnato un -33,1%.
Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione autorizzate da INPS per le imprese marchigiane della filiera pelle nel 2024, si registra un aumento del +163,8% rispetto al 2023, con quasi 6 milioni di ore autorizzate, un numero superiore del +116,5% rispetto alla situazione pre-Covid.
Durante l’incontro, hanno partecipato vari imprenditori dei distretti, con i quali è stato definito un percorso di ascolto e monitoraggio riguardante l'andamento dei distretti e le possibili azioni da portare all'attenzione di Confindustria Roma e delle principali istituzioni nazionali di riferimento.
È stato confermato il cronogramma delle attività previste dall’accordo tra Regione Marche e Assocalzaturifici, firmato a gennaio 2025, per promuovere l'internazionalizzazione delle imprese calzaturiere marchigiane e rafforzare la loro competitività sui mercati internazionali. Questo accordo costituisce un’importante cooperazione strutturata tra le due realtà, con l’obiettivo di sostenere le imprese nel processo di globalizzazione.
Nel corso della riunione, è emersa l’intenzione di continuare con questo modello di collaborazione tra le associazioni confindustriali territoriali e l’associazione nazionale di categoria. Si è discusso anche dell’ampliamento della platea dei partecipanti, al fine di approfondire e accompagnare azioni cruciali, come l’utilizzo della CIG e l’evoluzione delle normative in fase di definizione, tra cui la legge sulla responsabilità estesa del produttore (Schema di decreto ex art. 178-bis del D.Lgs. n. 152 del 2006), che riguarda il settore tessile, incluse le calzature.
Alla fine dell’incontro, è stato fissato un nuovo appuntamento a breve per garantire la continuità delle discussioni e delle azioni intraprese, tra cui la formulazione di una proposta congiunta di decontribuzione del costo del lavoro, una misura fondamentale per dare respiro alle imprese del territorio, sulla quale tutti hanno espresso l’auspicio che venga varata al più presto.
I Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata, guidati dal presidente Alessio Castricini, hanno partecipato all’appuntamento conclusivo del corso "Audax talent training", ospiti della Finproject SpA nello stabilimento di Morrovalle.
La visita è stata l’occasione per un momento formativo sia per il corso, in cui il relatore Prof. Gabriele Micozzi ha focalizzato alcuni punti chiave della gestione strategica d'impresa, sia per l’incontro con Maurizio Vecchiola, presidente e amministratore delegato di Finproject, che ha ripercorso insieme ai giovani le tappe fondamentali della storia dell’impresa.
Una realtà aziendale nata come tante nel nostro territorio negli anni '60, che ha saputo distinguersi grazie alla visione e alla continua innovazione, consentendo una grande crescita internazionale e divenendo un punto di riferimento nella produzione di compound reticolabili e termoplastici per utilizzi industriali e nello stampaggio di prodotti, fino all’acquisizione da parte di Versalis, società chimica di Eni, che ha permesso l’unione delle competenze nello sviluppo congiunto di prodotti e soluzioni di grande valore.
Maurizio Vecchiola, nel parlare ai giovani colleghi, li ha esortati "non solo a essere impresa" ma a "fare impresa", ossia ad essere sempre pronti a fare qualcosa in più, andando oltre il proprio campo d’azione quotidiano, generando così innovazione.
Vecchiola ha inoltre focalizzato l'attenzione sull’armonia del luogo di lavoro, sull’importanza di investire continuamente nella qualità di vita delle persone che vi lavorano, con particolare riguardo alla tematica della sicurezza.
Nel corso dell’evento sono intervenuti anche Stefano Fabris, Direttore Generale di Finproject e Mattia Voltaggio, responsabile di Joule, scuola di Eni per l’impresa con il compito di coordinare i processi di incubazione, accelerazione e co-innovazione, il quale ha ricordato la figura di Enrico Mattei dal cui intuito non solo è nata una grande azienda ma anche alcuni dei valori fondanti del nostro Paese.
Al termine dell’evento Alessio Castricini ha ringraziato tutti i relatori per un evento ricco di spunti ed in particolare Maurizio Vecchiola per l’ospitalità e il confronto che ha determinato il valore aggiunto dell'incontro. Con questo evento si conclude un percorso intrapreso dal Gruppo Giovani che ha unito formazione e conoscenza di alcune delle realtà più importanti del nostro territorio.
Hanno preso il via questa mattina le "Giornate Culturali" proposte ed organizzate dagli studenti dell'Istituto di Istruzione Superiore "Varano-Antinori" di Camerino. Le attività proposte nelle aule nelle giornate di oggi e domani vertono su tematiche di rilevante interesse culturale e sociale attraverso il coinvolgimento di docenti dell'università di Camerino, di Macerata e personalità culturali del territori.
Nell'aula della IV A questa mattina sono saliti in cattedra Donatella Pazzelli, presidente della Corsa alla Spada e Palio, Carlo Polidori e Pietro Murri, rispettivamente coordinatore del progetto e docente del nuovo corso di chiarina che prenderà il via proprio oggi pomeriggio nell'Accademia della Musica di Camerino.
Questo corso nasce dall'accordo sottoscritto nei giorni scorsi tra Corsa alla Spada e Palio e Adesso Musica proprio per formare strumentisti in grado di suonare la chiarina, uno strumento antico e protagonista delle rievocazioni storiche. Il prof. Polidori ha portato le chiarine e le trombe, coinvolgendo studenti e docenti che, guidati dal m° Murri, docente e musicista, hanno provato letteralmente a dare fiato alle trombe.
Tra notizie storiche e aneddoti raccontati dal dirigente scolastico Francesco Rosati, e concertini improvvisati, con la presenza di tre giovani talentuosi: Giordano, Damiano e Gregorio e la partecipazione degli studenti, il tempo è volato e qualche ragazzo ha espresso il desiderio di frequentare il nuovo corso musicale.
La Giunta comunale di Civitanova Marche ha approvato lo schema di convenzione per lo svolgimento di tirocini formativi e di orientamento proposto dall'Università Politecnica delle Marche, al fine di agevolare le scelte professionali degli studenti mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro, realizzando momenti di alternanza tra studio e lavoro. Per ciascun tirocinante ospitato, verrà predisposto uno specifico progetto.
I tirocini formativi costituiscono un'importante occasione di apprendimento pratico, finalizzata ad agevolare le scelte professionali e l'inserimento lavorativo dei giovani attraverso un contatto diretto con il mondo del lavoro, ma la collaborazione può costituire utile esperienza anche per gli operatori dei servizi comunali, consentendo un momento di sintesi tra formazione pratica e teorica.
Per tali motivi, l’Amministrazione comunale ha accolto la richiesta dell'Università Politecnica delle Marche che ha espresso interesse a promuovere tirocini presso il Comune di Civitanova Marche. La convenzione ha durata di cinque anni a decorrere dalla data di sottoscrizione ed è rinnovabile per uguale periodo previo accordo scritto fra le parti.
Stella, 18 anni di Perugia, ha conquistato il cuore dei numerosi presenti al Teatro Lauro Rossi di Macerata e si è aggiudicata il Premio del pubblico Banca Macerata per la migliore esibizione della nona serata di Audizioni Live di Musicultura.
Leonardo Lucinato dell’area private di Banca Macerata e il vicesindaco del Comune di Macerata, Francesca D'Alessandro, hanno consegnato l’ambito premio alla giovane talentuosa artista umbra.
“Siamo orgogliosi di ospitare nei nostri storici palcoscenici tanti giovani talenti musicali – ha dichiarato Francesca D'Alessandro - a nome dell’Amministrazione comunale ringrazio Musicultura per la grande qualità delle proposte offerte, consapevoli che proprio da Macerata nasceranno i nuovi protagonisti del cantautorato italiano”.
Stella Merano, in arte solo Stella, di Perugia, classe 2006, con una grande vocalità ha proposto con passione e autenticità “Demoni” il suo ultimo singolo del 2024, dove canta di come le opinioni altrui possono diventare dei veri e proprio demoni e “Iride” un’intima rappresentazione dell’ansia che caratterizza la sua generazione.
Nonostante la giovane età, Stella ha già alle spalle una carriera ricca di esperienze: a 13 anni esce con i brani “It’s time to change”, “Beyond the clouds” e “In my mind”. Nel 2018 ottiene il secondo posto al Cantagiro, seguito dalla vittoria nel 2019. Nel 2021 per la Justhit-records crea “Al Tempo Dei Modà” e “Contare Fino A Tre”. Nel 2022 vince il premio a Sanremo come giovane promessa e inizia il percorso alla Scuola Saint Louis College of Music. Tra il 2023 e il 2024 lancia il singolo “Miele e Marmellata”, seguito da “Nontiscordardimè” e “Maniche”, vince il Proscenium Festival e si esibisce nella finale del “Premio Lunezia”.
Da Ferrara Toyo, al secolo Antonio Rizzioli, 21 anni, accompagnato dalla band, ha proposto “Rinascimento” dove esplora l’amore in tre dimensioni e “La cosa più bella che ho”, brani intensi di riflessione, con al centro il tema della rinascita personale. Inizia a 16 anni a scrivere testi, matura nella scrittura passando da essere chiave, per definire la propria identità, a lente di ingrandimento interiore. Per Toyo, la musica è uno strumento di unione e prevenzione, capace di parlare a tutte le generazioni.
Noite, band di Genova, amante della musica degli anni ’60, in un set composto da chitarre, ha offerto “Cose da rifare” e “Diventano Bosco” una canzone d’amore molto romantica e malinconica. Gli artisti hanno chiamato la loro band come la parola 'notte' in portoghese, ed è proprio la notte il momento in cui le loro idee diventano musica. I Noite, partecipano nel 2021 al programma televisivo X-Factor e nel 2024 arrivano finalisti al Premio De André. L’ album di esordio è “BUM”, un manifesto dell’esistenza che parla di dipendenza, fallimento e rinascita.
Sul bollente palco di Musicultura i Not a sad story, il duo indie/trip-hop composto da Daniele Stagno e Filippo Cimino di Palermo che ha proposto “Rimane l’odore” un brano carico di emozioni che narra della scomparsa del padre di uno degli artisti e “Vita mia” una carrellata intima di stati d’animo tra frustrazione, rassegnazione e rimpianto per non riuscire ad esprimere i propri sentimenti. Singoli che nel 2022 insieme a “Waterloo” mettono in luce la band nel panorama musicale. Si esibiscono su palchi prestigiosi come il closing gala del Mercurio Festival, il Palermo Festival, e aprono i concerti di Paolo Benvegnù, Ibisco e BLUEM.
Da Torino Carlomagno, al secolo Salvatore Ricceri, si è esibito con “Quattro Quarti” dove affronta la nostalgia, la perdita e il ricordo di amicizie passate e “Moloch” un brano dal sound potente sul tema dell’alienazione nella società contemporanea. Nel 2014 pubblica il demotape autoprodotto "Nuova Enigmistica Musicale Tascabile". Si laurea in filosofia, lavora come grafico, illustratore, videomaker e maestro elementare e nel 2024 pubblica ULTRAMONDO, il suo album di esordio che porta sui palchi italiani grazie alla Poderosa Orchestra, con cui sta attualmente lavorando per le registrazioni del secondo disco.
Echo, all’anagrafe Arianna Ferrara Gennari, 25 anni di Bologna, accompagnata dai suggestivi suoni dell’Orchestra a plettro Gino Neri, ha eseguito con la sua arpa “L’abisso” un’intensa e raffinata ballata introspettiva dal sapore medioevale e alle tastiere ha offerto “Rachè” un brano dedicato a tutte le vittime degli attentati su sonorità swing del primo ‘900.
Compositrice, arpista e interprete, Echo comincia il suo percorso musicale nell’infanzia con il Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna. Consegue due lauree magistrali: in Arpa nel 2021 e in Composizione di Musica per Film nel 2024. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica dialettale siciliana a colonne sonore per cinema, teatro e LARP. Nel 2022 vince il Primo Premio della Categoria B del Bissone Harp Festival.
Questa sabato 15 marzo si esibiranno gli ultimi sei artisti in gara:
Lupi di Bologna, Momi di Udine, Nakhash di Asti, Elena Mil di Milano, Forse Danzica di Bergamo e Kaloxs di Potenza.
Le Audizioni live dei 60 artisti in gara sono aperte al pubblico, su prenotazione nel sito di Musicultura e si possono seguire anche tramite i collegamenti giornalieri su Rai Tgr Marche, le dirette su èTV Marche e in streaming sui social di Musicultura.
ECCO I NOMI DEI 60 ARTISTI IN GARA A MUSICULTURA 2025 E LE CITTA’ DI PROVENIENZA
Aaron – Perugia; Alessandra Nazzaro – Napoli; ALTOLUCENTI – Venezia; Androgynus – Grosseto; Arrigo – Milano; Atarde – Ancona; Bakivo – Bologna; Bambina – Cosenza; Bela – Ancona; Belly Button e il Coro Onda – Roma; Bluesy – Crema; Carlomagno – Torino; Chiaré – Salerno; Corpoceleste – Terni; Disangro – Bologna; Distemah – Biella; domenico_mba – Bari; Echo – Bologna; Elena Mil – Milano; Elsa – Milano; Emanuele Colandrea – Latina; Fede Baracchi – Modena; Forse Danzica – Bergamo; Frammenti – Treviso; Giuda Mio Fratello – Palermo; Hot Docs – Novara; Hyrin – Firenze; Ibisco – Bologna; ioemeg – Torino; Kaloxs – Potenza; Kyoto – Bari; Loree – Porto San Giorgio; LUPI – Bologna; Martina Di Nardo – Caserta; Matteo Tambussi – Torino; Maurizio Vizzino – Latina; ME, JULY – Benevento; Mediterraneo – Cremona; Momi – Udine; Moonari – Roma; Mufasa e le Abat-jour – Rieti; Naeev – Como; Nakhash – Asti; NILO – Sassari; Noite – Genova; Not a sad story – Palermo; Piccolo G – Macerata; Pino Ruffo – Napoli; raccontoRiccardo – Messina; Samuele stanco e i Gabbiani Malvagi – Venezia; Sara Rados e Progetti Futuri – Firenze; Silvia Lovicario – Nuoro; Simona Boo/ Bimbi di Fumo – Napoli; Sofia – Torino; sonoalaska – Roma; Stella – Perugia; TIMEO – Vercelli; Toyo – Ferrara; ULULA – Verona; Vittoria – Monza
Il MuSeT, il Museo del Territorio della città di San Severino Marche, continua a crescere e ad arricchirsi grazie alla generosità della comunità. Recentemente la raccolta ha ricevuto un'importante donazione da parte di Angelo Ciccarelli, referente del Gruppo Alpini Val Potenza, che ha consegnato una collezione di oggetti militari di grande valore storico e simbolico.
Tra gli oggetti donati un sacco a pelo degli anni ‘70, un paio di sci in legno degli anni ‘50, residuati bellici della prima guerra mondiale tra cui un proiettile di cannone, gavette, un elmetto, un cappello da alpino con penna nera appartenuto a un generale degli anni ‘60, uno zaino militare alpino, un coppo decorato con la preghiera dell'Alpinoun porta proiettili tattici da servizio militare degli anni ‘70, una camicia militare da alpino di leva degli anni ‘70 e alcune pitture a mano di soggetti alpini del pittore veneto Luigi Ferraroli e alcuni documenti storici.
Questa donazione rappresenta un importante contributo alla conservazione della memoria storica del territorio e alla valorizzazione della tradizione alpina, testimoniando l’impegno del Gruppo Alpini Val Potenza nel tramandare alle future generazioni il valore del sacrificio e del senso di appartenenza.
Il MusET, museo che ha raccolto tutti oggetti, rappresenta un tributo alla storia e all’evoluzione economica di San Severino Marche. È il risultato della fusione di due istituzioni museali distinte: il Museo del Territorio e i Musei di Borgo Conce. Insieme, questi musei si sono uniti per creare un unico percorso di memoria, una narrazione coinvolgente che ci porta indietro nel tempo attraverso i secoli, dal XVI al XXI.
Il MusET, attraverso una vasta gamma di oggetti, strumenti e apparati, testimonianze tangibili del passato, rappresenta un luogo di apprendimento attivo, un rifugio di conoscenza e scambio. La sua missione principale è quella di rendere la storia e la cultura del territorio accessibili a tutti. In questo spirito, il museo mette l’accento sull’aspetto divulgativo e didattico. Qui, i visitatori non sono semplici spettatori passivi, ma sono invitati a partecipare attivamente al processo di scoperta.
Il museo è situato in due diverse sedi a breve distanza l’una dall’altra. La sede principale, vicino all’Istituto Comprensivo “P. Tacchi Venturi”, custodisce una vasta collezione che ci fa rivivere la vita delle comunità locali nel corso della storia. Questa collezione abbraccia la civiltà contadina, artigianale e proto-industriale, gettando uno sguardo unico sulla storia e le attività di questa comunità. Qui il visitatore può scoprire gli strumenti di antichi mestieri ed esplorare le varie attività che coinvolgevano la comunità settempedana.
La sede di Borgo Conce è un bellissimo esempio di archeologia industriale. Qui, tre ex centrali idroelettriche testimoniano l’evoluzione economica e industriale della città. Questi luoghi raccontano storie di innovazione e progresso, rappresentando un patrimonio unico della città: qui sorsero i primi mulini, i primi opifici per la concia delle pelli e le prime manifatture per la tintura della lana, la lavorazione del vetro e ferro.
Con oltre 2 milioni di visualizzazioni sui social, Musicultura chiude con successo le Audizioni live, al Teatro Lauro Rossi di Macerata, dei 60 artisti (14 band e 46 solisti) tutti autori e autrici delle loro canzoni, selezionati su 1.1 67 proposte pervenute nel 2025. Numeri a cui vanno aggiunti gli spettatori delle televisioni, nelle dirette del circuito di èTV, nei collegamenti quotidiani della Rai TGR Marche e nei servizi di approfondimenti della Rai.
Dieci serate consecutive di grande musica live, seguite in presenza a Macerata da un pubblico di oltre 4 mila persone che con passione ed entusiasmo hanno applaudito le 120 nuove canzoni dei giovani protagonisti del panorama cantautorale italiano.
Audizioni live che hanno visto più di 300 persone, tra artisti, musicisti ed accompagnatori soggiornare a Macerata, accolti dall’affetto dei cittadini.
Una frenetica attività quotidiana che ha impegnato nella macchina organizzativa del Festival, per ben 20 giorni, 80 figure professionali, tra cui molte residenti in loco, creando occasioni di lavoro per professionisti e aziende del territorio.
Nella serata di chiusura delle Audizioni live ha trionfato la band Nakhash di Asti, alla quale è stato consegnato il Premio del Pubblico Banca Macerata dal dott. Giuseppe Tondi Consigliere di Amministrazione di Banca Macerata e dal Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
“Anche in questa edizione abbiamo assistito a tante proposte artistiche interessanti, tra l’altro offerte da artisti molto giovani, ben determinati e consapevoli delle loro capacità - ha affermato il sindaco Parcaroli - mi auguro che salire sul palco di un teatro come il Lauro Rossi sia stata per loro una bella esperienza da ricordare. Siamo pronti ad accogliere e festeggiare gli otto artisti vincitori che torneranno a giugno per le serate finali allo Sferisterio”.
I Nakhash, nati nel 2014, composti da Elisabetta Rosso (voce, synth e chitarra ritmica) Riccardo D'Urso (chitarra solista e voci) Davide Manzocco (second chitarra) Simone Bussa (basso) e Andrea Mastroberardino (batteria) hanno offerto le canzoni rock d’amore “Vetro” e “Gonna”. Nel 2015 vincono il San Jorio Festival e calcano numerosi palchi, tra cui Asti Musica, Collisioni, Hiroshima Mon Amour e Viper. Attraverso l'Emergenza Festival si presentano sul palco dell'Alcatraz come una delle migliori quattro band italiane della musica emergente. Nel 2023 pubblicano con Pan Music Production l’album “Cosa Resta” e l’ultimo singolo dell’album “Romantica” viene nominato il mio miglior singolo di gennaio 2023 da SkyTg24.
Chitarre, batteria, svezzamento cantautorale, musica rock per sopravvivere e fuga dalla provincia…a Musicultura i Lupi di Bologna: Michele Piccolo e Attilio Sabbatini. Si sono esibiti con le canzoni “Ballata del buio” e “Versi” l’invito a non sperperare il dono delle parole, una canzone ispirata da una toccante esperienza con i ragazzi della Lega del Filo d’oro “Voglio vivere di versi come fanno gli animali e i poeti” recita il testo del brano. E’ del 2020 il loro primo Ep “Questo Cuore”.
Kaloxs, nome d’arte di Mattia Calocero, 20 anni di Potenza, ha proposto “Discorsi da platea” e “Figa” un brano profondo e malinconico in cui il ricordo dell'infanzia si scontra con la realtà dell’età adulta. A 8 anni comincia a suonare la chitarra e a 13 a scrivere le canzoni. Apre i concerti di Alfa, Clementino, BNKR44 e Madman. Vince il contest di “Punta alle stelle” a Cervia, si esibisce sul Palco Giovani del MEI 2024 a Faenza e partecipa al programma tv Amici di Maria de Filippi. Kaloxs, studia “Canto Pop-Rock” al conservatorio di Rovigo.
Dal Friuli-Venezia Giulia Momi, nome d'arte di Monica Commisso, 26 anni di Udine, si è esibita con “Tiare “una canzone evocativa, in dialetto friulano, sulla forza delle radici della sua terra e “Loop” sul disorientamento che crea la frenesia della grande città, Milano dove l’autrice ha trovato la sua dimensione artistica. Nel 2024 si diploma in Canto pop al Conservatorio Verdi di Milano e debutta con il suo primo singolo “Tiare”, il primo passo di un viaggio autentico e senza filtri.
Forse Danzica è il progetto di cantautorato elettronico di Matteo Rizzi, 27anni, di Bergamo che ha espresso su testi poetici nei brani “Helsinki” e “Frontiere”. Nell’ultimo anno ha pubblicato il disco TYMAH sulle rovinose conseguenze della perdita dei propri binari e sull’accettazione dello smarrimento, segue “Requiem per una madre” una messa scritta per la madre e “Pesci Abissali”, un concept album sulla depressione.
A Musicultura la bella voce e l’ukulele di Elena Mil, nome d’arte di Elena Caglioti, 24 anni di Milano che proposto un viaggio acustico nelle sue emozioni più intime con “La ballata dell’inferno” e “Una brava ragazza” canzoni ispirate ai grandi cantautori italiani del dopoguerra con influenze soul e folk. Figlia d’arte, studia violino e con il corpo teatrale del suo liceo gira l'Italia nel ruolo di attrice-cantante. Partecipa al Festival nazionale THAUMA, nel 2019 riceve una menzione per la sua interpretazione canora del Corifeo nell'Antigone di Sofocle. È in lavorazione il suo primo album.
Alla chiusura del sipario sulle Audizioni live 2025 il commento del Direttore Artistico di Musicultura Ezio Nannipieri: “Una grande scorpacciata di canzoni, una bellissima cavalcata tra idee, voci, parole e suoni che hanno innescato emozioni, riflessioni e divertimento a chi ci ha seguito ogni sera, e sono stati tanti, oltre due milioni di visualizzazioni sui social e un teatro sempre pieno. In sintesi, ci sembra di aver reso un buon servizio alle canzoni, a chi le scrive e le canta e a chi è stanco del solito minestrone”.
Una comunità che si muove, cresce e si unisce per il bene comune. Il Civitanova Cammina Party, che si è svolto mercoledì sera, non è stata solo una cena tra amici, ma una dimostrazione concreta di quanto il gruppo sia diventato un punto di riferimento non solo per il benessere e la socialità, ma anche per la solidarietà e il sostegno a chi ne ha bisogno.
La serata, animata da karaoke, risate e una lotteria di beneficenza, ha visto una grande partecipazione e ha permesso di raccogliere 335 euro, che saranno devoluti all’Anvolt – Associazione Nazionale Volontari Lotta Contro i Tumori. Un risultato importante, reso possibile dalla generosità di chi ha preso parte all’evento e dal contributo degli sponsor che hanno messo in palio numerosi premi.
“Civitanova Cammina è nato come un semplice gruppo di amici che condividono la passione per il movimento, ma oggi è molto di più: un punto di riferimento per chi crede nel valore della socialità e della solidarietà”, commenta la presidente Roberta Belletti. “Ogni evento che organizziamo è un’occasione per stare bene e per fare del bene”.
L’entusiasmo e la partecipazione alla serata confermano che Civitanova Cammina è molto più di un gruppo di camminatori: è una realtà attiva, inclusiva e aperta a nuove iniziative, sempre pronta a coniugare il piacere dello stare insieme con l’impegno per la comunità.
Quest'oggi Macerata ha ospitato un evento di grande rilievo per gli appassionati di subbuteo tradizionale. Presso la location di via Ungaretti 80, il Subbuteo Club Old Lions Macerata, affiliato alla FISCT, ha organizzato la Coppa Carnevale 2025, un torneo che ha visto la partecipazione di giocatori provenienti da diverse regioni del centro Italia, tra cui Marche, Abruzzo e Umbria.
Tra i protagonisti della competizione spicca il giocatore ternano Marco Perotti, tesserato FISCT, che ha dominato il torneo sin dalla fase a gironi. Nel girone eliminatorio, Perotti ha ottenuto i seguenti risultati:
- Vittoria per 2-0 contro Bernabei (Macerata)
- Pareggio 1-1 con Di Tullio (Macerata)
- Vittoria per 1-0 contro Pochetti F. (Giulianova)
- Vittoria per 4-0 contro Sagretti (Macerata)
- Vittoria per 4-0 contro Marchetti (Ancona)
Con 9 punti totali, grazie al sistema di punteggio che attribuiva 2 punti alla vittoria, 1 al pareggio e 0 alla sconfitta, Perotti si è classificato primo nel suo girone e ha avuto accesso al Girone Gold, composto dai tre migliori giocatori del torneo. Nel Girone Gold, Marco Perotti ha confermato il suo stato di forma:
- Vittoria per 3-1 contro Marcolini (Macerata)
- Pareggio 1-1 contro Cruciani (Foligno)
Con questi risultati, Perotti ha totalizzato 4 punti, aggiudicandosi la prestigiosa Coppa Carnevale 2025. Al termine del torneo, il vincitore ha commentato così la sua prestazione: "Ho vinto un torneo di buon livello a Macerata, ho espresso sul panno verde un gioco attento in difesa, mentre in attacco ho saputo sfruttare gli spazi lasciati dai miei avversari per costruire azioni da gol che mi hanno permesso di vincere il trofeo".
Il bilancio della sua performance è impressionante: 7 partite giocate, 5 vittorie, 2 pareggi, 16 reti segnate e solo 3 subite. Secondo posto per Marcolini (Macerata), terzo per Cruciani (Foligno).
Tra i partecipanti dall’Umbria figuravano anche Giuseppe Gatti (Foligno) e Moreno Bastianelli (Spoleto), che hanno dato battaglia durante l’evento. Il prossimo appuntamento per Marco Perotti sarà il Guerin Sportivo di Subbuteo Tradizionale, in programma a Vitorchiano (Viterbo) il prossimo 5 aprile.
Insolito avvistamento nella notte nel quartiere Santa Croce a Macerata. Verso le 23 un grande frastuono ha attirato l'attenzione di una residente che, con grande stupore, ha trovato un capriolo in un cantiere di via Ettore Ricci
L'animale, come documentato fotograficamente dalla signora in un post pubblico, si era introdotto nel cantiere situato sulle scalette che collegano viale Carradori con viale Ettore Ricci.
L'animale, probabilmente proveniente dal polmone verde di Santa Croce, aveva sfondato la prima recinzione entrando nell'area interdetta salvo poi non riuscire a fare altrettanto nella recinzione sottostante, rimanendo intrappolato nel recinto.
La signora, con esemplare spirito da altruismo, ha provveduto a liberare l'animale, impaurito ma incolume, per restituirlo al suo habitat naturale.
Un’importante e coinvolgente lezione di igiene dentale ha interessato, qualche mattina fa, gli alunni delle classi quinte B e C della scuola primaria "Lucatelli" di Tolentino, grazie all’iniziativa promossa dal Rotary Tolentino del Distretto 2090. Il progetto educativo "Denti sani", sostenuto dal club, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare i bambini sull’importanza della cura della propria bocca e della prevenzione delle patologie dentali.
A tenere la lezione è stato il dentista e socio del Rotary Tolentino, Leonardo Compagnucci, affiancato dal figlio Giorgio, dentista. Con un approccio coinvolgente e interattivo, Compagnucci ha spiegato i principi fondamentali della salute dentale attraverso un video di cartoni animati, che ha reso il tema più accessibile e divertente per i giovani studenti.
Durante la spiegazione, si è parlato dell’anatomia del dente, delle cause principali delle carie e delle corrette abitudini per una pulizia efficace, sia con lo spazzolino tradizionale che con quello elettrico. Inoltre, è stata illustrata l’importanza dell’uso del filo interdentale e della scelta di un buon dentifricio per proteggere lo smalto e prevenire i disturbi gengivali.
I bambini hanno seguito la lezione con grande entusiasmo, ponendo domande curiose e prendendo appunti sui concetti appresi. Dopo il video si è creato un momento di confronto, in cui gli alunni hanno potuto raccontare le proprie abitudini e ricevere consigli su come migliorarle.
Alla fine dell’incontro, ogni bambino ha ricevuto un "Certificato del supereroe dei denti", un simpatico attestato che riportava il motto: "Lavarsi i denti è divertente ed è anche intelligente. Denti sani e mai cariati grazie ai segreti oggi imparati".
Oltre al certificato, è stato donato a ciascun alunno un kit per l'igiene orale, composto da uno spazzolino, un dentifricio e un collutorio, per incentivare le buone pratiche igieniche anche a casa. Inoltre, i bambini hanno ricevuto un cruciverba a tema dentale, ideato per mettere alla prova le loro conoscenze sulla salute orale in modo divertente, e una piccola pubblicazione illustrata con consigli pratici su come mantenere i denti sani, inclusa l’importanza di una corretta alimentazione per prevenire carie e problemi gengivali.
L’iniziativa si è rivelata un vero successo, rendendo l’apprendimento della salute dentale un’esperienza educativa e stimolante. Il Rotary Tolentino ha così confermato ancora una volta il proprio impegno nel promuovere la prevenzione e il benessere fin dalla giovane età, contribuendo alla crescita consapevole dei cittadini di domani.
Seguita senza tregua la tragedia della Romania, laboratorio politico dell'Unione Europea e della sua tecnocrazia repressiva indebitamente appellata democrazia. Scopriamo ora, infatti, che Georgescu è stato escluso definitivamente dalle elezioni presidenziali del suo Paese.
Sono scoppiate le proteste in tutta la Romania per questa vicenda vergognosa, che segna la bancarotta finale dell'Unione Europea. La tragedia si è consumata dunque in tre atti, che vogliamo celermente ripercorrere a volo d'aquila. Qualche mese addietro, Georgescu vinse le elezioni, che furono immediatamente annullate con la scusa che si erano registrate delle non meglio chiarite interferenze russe: si disse che Georgescu era un uomo di Putin, un pericolo per la democrazia Europea, un nemico dei valori di quell'Occidente che già da tempo abbiamo proposto di ribattezzare uccidente liberal-atlantista.
Il secondo atto della tragedia si è avuto pochi giorni addietro: Georgescu è stato fermato dalla polizia con l'accusa di organizzazione di gruppi pericolosi per la democrazia europea. E adesso, dulcis in fundo, Georgescu è stato definitivamente escluso dalle elezioni. Il fabula docet è chiarissimo, almeno per quanti non vogliano compiere il noto gesto dello struzzo, che nasconde la testa sotto la sabbia per non vedere ciò che gli sta intorno. L'Unione Europea non è una democrazia, ma una tecnocrazia repressiva che ricalca i moduli dello schema americano, se mai è possibile rendendolo ancor meno democratico.
Si è spalancata una nuova finestra di Overton grande come una casa. Negli spazi repressivi dell'Unione Europea, se si vincono le elezioni ma si risulta sgraditi a Washington e a Bruxelles, ecco che le elezioni stesse vengono annullate, si viene fermati dalla polizia e, infine, si viene esclusi dalla possibilità di competere nella gara elettorale. Qualcosa non è chiaro? Lo stesso Georgescu ha commentato con rabbia e sgomento la vicenda, chiamando apertamente dittatura il nuovo ordine degli euroinomani e degli austerici delle brume di Bruxelles. L'Unione Europea non è mai stata una democrazia.
È stata da subito l'emblema della dominazione plutocratica capitalistica del vecchio continente, riorganizzato dopo il 1989 in chiave verticistica a beneficio dei gruppi dominanti e contro le masse popolari, le nazioni, i lavoratori e i ceti medi. Ora cade definitivamente la maschera e l'Unione Europea si esibisce universalmente per quello che realmente è: una plutocrazia finanziaria neo-liberale e bellicista.
Alla fine, è stato bloccato anche il ricorso di Georgescu, escluso dalle elezioni in Romania. Una decisione gravissima, come già abbiamo detto: una decisione che apre una enorme finestra di Overton e forse fa della Romania un vero e proprio laboratorio per quelle che saranno le politiche autoritarie e repressive di una Unione Europea sempre più indistinguibile dagli autoritarismi contro cui è solita puntare il dito.
Tant'è che in Italia Carlo Calenda ha già proposto, nei giorni scorsi, un surreale "scudo democratico" contro le ingerenze straniere nelle elezioni italiane: "scudo democratico" - mai espressione fu più orwelliana - che di fatto, se dovesse diventare legge, comporterebbe la possibilità di fare anche in Italia ciò che è stato fatto in Romania. E mentre assistiamo increduli a questa deriva autoritaria, la parlamentare del Partito Democratico Alessia Morani così cinguetta su X o Twitter che dir si voglia: "In Romania il pupazzo di Putin non potrà partecipare alle elezioni".
Anziché denunciare con preoccupazione quello che è accaduto in Romania e che segna sotto ogni profilo l'avviamento di un percorso autoritario e repressivo rispetto a tutte le posizioni disallineate rispetto al verbo unico liberal-atlantista, la parlamentare del Partito Democratico - altra espressione ormai puramente orwelliana - giubila per la decisione e irride spietatamente Georgescu, liquidandolo come un "pupazzo di Putin". Se ne infierisce ragionevolmente che, d'ora in poi, magari anche grazie allo scudo democratico di Calenda, le elezioni saranno annullate anche in Italia tutte le volte che produrranno esiti sgraditi ai pretoriani dell'ordine costituito e agli araldi del liberal-atlantismo dominante.
Non ci stanchiamo di sottolinearlo e ci pare degno della massima attenzione: l'Unione Europea seguita a celebrarsi come il paradiso della libertà e della democrazia, ma in realtà appare già da tempo una realtà concentrazionaria e repressiva, che orwellianamente chiama democrazia la soppressione della democrazia e chiama pace la difesa a oltranza della guerra. Di più, Orwell era un dilettante.