Tragedia al lago di Polverina, nel territorio comunale di Camerino, dove è stato trovato il corpo senza vita di un uomo di 81anni. L'allarme è stato lanciato verso le 10 da un familiare, che aveva notato la vettura dell'81enne nei pressi della zona e avvicinatosi ha trovato il corpo dell'uomo riverso nel lago.
Una vota arrivato sul posto, il medico del 118 non ha potuto far altro che constatare il decesso dell'81enne. Sul luogo dell'accaduto sono giunti anche i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Camerino per gli accertamenti di rito. L'ipotesi più probabile, al momento, è che si sia trattato di un gesto volontario.
Tragedia al lago di Polverina, nel territorio comunale di Camerino, dove è stato trovato il corpo senza vita di un uomo di 81anni. L'allarme è stato lanciato verso le 10 da un familiare, che aveva notato la vettura dell'81enne nei pressi della zona e avvicinatosi ha trovato il corpo dell'uomo riverso nel lago.
Una vota arrivato sul posto, il medico del 118 non ha potuto far altro che constatare il decesso dell'81enne. Sul luogo dell'accaduto sono giunti anche i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Camerino per gli accertamenti di rito. L'ipotesi più probabile, al momento, è che si sia trattato di un gesto volontario.
“Un’estate fa….” eravamo già a corto di gas. Chiedo venia agli estimatori di Franco Califano, e per aver scomodato una simile perla della canzone italiana d’autore. La stagione attuale, però, un po’ lo esige; e ad essere onesti, anche le prospettive che ci attendono nel prossimo inverno, non proprio così rosee.
Basti considerare che per il terzo semestre del 2022 le stime di Nomisma Energia hanno appena confermato un nuovo aumento delle bollette di luce e gas: le prime del 17% e le seconde di ben il 27%. “Un aumento importante – ha spiegato in un'intervista il presidente Davide Tabarelli – causato dalla decisione del 16 giugno da parte della Russia di tagliare le forniture a Germania e Italia”. Tradotto: il prezzo sui consumi della luce aumenterà di 194,4 euro (in base ai 2.700 kWh all’anno di una famiglia tipo), mentre quello del gas arriverà fino a 462 euro (secondo 1.400 mc all’anno per nucleo famigliare).
Eppure il governo italiano ci ha assicurato di stare correndo ai ripari, al netto dei pacchetti di sanzioni al Cremlino che si ostina a promuovere insieme al resto della compagine Ue (oltre all’invio costante di armi all’Ucraina, s’intende). La prima delle soluzioni, come già dichiarato negli ultimi mesi e in più di un vertice del Cdm dal premier Mario Draghi, è il riscatto dal gas russo tramite nuovi accordi con altri fornitori. Il tutto, affidandosi alla diplomazia dei ministri Luigi Di Maio e Roberto Cingolani e del capo dell’Eni Claudio Descalzi.
Ma chi sono questi nuovi fornitori? Tutti amici della Russia, in primis. L’Algeria, ad esempio, ha promesso a Draghi (dopo l’11 aprile) di aumentare la sua quota di fornitura fino a 30 mld di mc di gas. Ma va considerato che il presidente Abdelmadjid Tebboune oggi è uno dei più forti alleati di Mosca nel Maghreb: non a caso, l’astensione dell’Algeria dal condannare – come richiesto dall’Onu – la famosa “operazione speciale” nei confronti dell’Ucraina, è valsa alla stessa un condonato di 4,7 miliardi di debito in cambio dell’accesso privilegiato ai russi su alcune esportazioni. Oltre al fatto che le aziende Gazprom e Sonatrach sono già legate da un recente memorandum d’intesa.
La missione italiana ha quindi proseguito, fino a maggio-giugno, per Libia (3 mld di mc), Congo ex francese (5 mld di mc), Angola (oltre 4,5 mld di mc di GNL), Egitto (appena 1mld di mc di GNL), Azerbaigian (7-10 mld di mc), Kazakistan (2 mld di mc) e infine Qatar (8-9 mld di mc). Secondo un prospetto che – a voler essere ottimisti – potrebbe effettivamente compensare l’affrancamento dalle riserve di Putin. Ma tra il dire e il fare, c’è di mezzo una guerra dagli esiti geopolitici ancora incerti.
Nessuno dei Paesi elencati, poi, è sicuramente da considerarsi un campione di democrazia (c’è chi non nasconde le proprie simpatie filo-sovietiche, e chi magari ancora non ha pagato per la morte di Giulio Regeni), ma questo non sembra costituire un problema per le urgenze nostrane: ci penseranno le varie formule di cooperazione industriale "do ut des" a sopperire, anche alla coscienza sporca.
E quali soluzioni, invece, nel breve-medio periodo? Incremento della produzione nazionale, dal carbone alle nuove perforazioni nell’Adriatico (con buona pace della transizione ecologica), e razionamento del gas nelle case, nelle aziende e negli uffici, soprattutto nella prossima stagione invernale. Ma se nel primo caso i rallentamenti burocratici saranno inevitabili, nel secondo possiamo pure cominciare a metterci l’anima in pace e a vestirci pesante in vista del freddo. Coscienti del fatto che, contemporaneamente, continueranno a lievitare anche i prezzi dell’energia elettrica: fino a due anni fa, l’Italia raggiungeva quasi l’83% del totale termoelettrico grazie proprio al gas naturale in larga parte importato.
E dire che già nel settembre del 2021 (e qui torniamo all'incipit "canoro" di questo editoriale), analisti e dirigenti di aziende si erano già messi in allarme sugli aumenti del prezzo del gas, sebbene al tempo fosse stato individuata nella transizione ecologica la causa principe. Solo in un secondo momento si è dovuto ammettere che il problema fosse il calo – ai minimi storici dal 2013 - delle riserve in tutta Europa: un po’ per il forte consumo nelle case durante le fasi più acute della pandemia, e un po’ per la minore produzione di eolico, la chiusura di alcune centrali a carbone, la mancanza di alternative valide.
Quello che sappiamo con certezza, è che l’Italia si trova oggi scoperta per due terzi del proprio fabbisogno energetico, tamponati dalle importazioni: e determinando, per forza di cose, maggiori difficoltà nel tenere sotto controllo i prezzi in generale dell’energia. Nel frattempo, la Russia può dormire sonni tranquilli: a dispetto delle sanzioni, la soluzione è incrementare l’esportazione di gas verso i paesi asiatici, a cominciare dalla Cina. Quest'ultimma, particolarmente interessata ad accrescere le proprie riserve, indipendentemente dagli esiti della guerra.
Auto finisce fuori strada e si schianta contro un albero: morto un 72enne. Il tragico incidente stradale si è verificato, intorno alle 9, ad Arquata del Tronto, nella frazione di Forca di Presta, lungo la Provinciale che conduce a Castelluccio di Norcia.
L’automobilista, forse a causa di un improvviso malore, ha perso il controllo del veicolo ed è finito fuoristrada andando a finire la sua corsa contro un albero.
Sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari inviati dalla centrale operativa del 118 dell'ospedale Mazzoni, i carabinieri per ricostruire la dinamica dell'incidente e la polizia stradale di Camerino. Gli operatori sanitari hanno cercato di rianimare l'uomo sul posto, ma le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. Il 72enne è deceduto durante il trasporto in ospedale.
Rissa da saloon in un bar: un uomo finisce a Torrette. È quanto accaduto, nella notte appena trascorsa, in un locale sito in via Giordano Bruno ad Ancona, dove è scoppiata una rissa che ha coinvolto diverse persone.
Gli avventori del bar – per futili motivi – hanno iniziato ad insultarsi e poi dalle parole sono passati ai fatti, tanto che un uomo di 46 anni è stato soccorso dalla Croce Gialla per una profonda ferita sul gomito provocata dal vetro tagliente di una bottiglia.
I sanitari accorsi sul posto lo hanno trasportato all’ospedale di Torrette per suturare il profondo taglio. Sul luogo del fatto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi di rito e dare il via alle indagini.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riferita all’utilizzo incauto da parte del minore dei social, circostanza questa che potrebbe risultare dannosa. Ecco la risposta del legale Pantana alla domanda posta da una lettrice di Montecosaro che chiede: “Quali sono i doveri e/o responsabilità del genitore del minore che utilizza impropriamente internet?”
Si deve anzitutto dare atto che oggi è sempre più frequente l'utilizzo da parte dei minori di internet e in generale degli strumenti di comunicazione telematica, al fine di acquisire notizie e di esprimere le proprie opinioni, diritti questi tutelati dalla nostra Costituzione oltreché dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea; tale diritto trova tuttavia un limite nella tutela della dignità della persona specie se minore di età: i minori sono infatti soggetti deboli e, in quanto tali, necessitano di apposita tutela, non avendo ancora raggiunto un’adeguata maturità ed essendo ancora in corso il processo relativo alla loro formazione.
A questo proposito la Suprema Corte (Cass. civ., sez. III, 5 settembre 2006, n. 19069) ha affermato la necessità di tutela del minore nell’ambito del mondo della comunicazione, facendo riferimento in particolare all’art. 16 della Convenzione sui diritti del fanciullo approvata a New York il 20 novembre 1989, che sancisce il diritto di ogni minore a non subire interferenze arbitrarie o illegali con riferimento alla vita privata, alla sua corrispondenza o al suo domicilio; è altresì riconosciuto il diritto del minore a non subire lesioni alla sua reputazione e al suo onore; l’art. 3 della medesima Convenzione prevede che in ogni procedimento davanti al giudice che coinvolga un minore, l’interesse superiore di quest’ultimo deve essere senz’altro considerato preminente.
Tale preminenza ha quindi luogo anche nel giudizio di bilanciamento con eventuali e diversi valori costituzionali, quali il diritto all’informazione e la libertà di espressione degli altri individui; inoltre, è bene anche ricordare che l’art. 17 della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo attribuisce agli Stati parti il dovere di riconoscere l’importanza della funzione esercitata dai mass-media, in quanto mezzi idonei a garantire una sana crescita e una corretta formazione del minore stesso; i pericoli ai quali il minore è esposto nell'uso della rete telematica rendono quindi necessaria una tutela degli stessi, indipendentemente poi dalle competenze digitali da loro maturate.
È bene porre in evidenza che gli obblighi inerenti la responsabilità genitoriale impongono non solo il dovere di impartire al minore una adeguata educazione all’utilizzo dei mezzi di comunicazione ma anche di compiere un’attività vigilanza sul minore per quanto concerne il suddetto utilizzo; l’educazione si pone, infatti, in funzione strumentale rispetto alla tutela dei minori al fine di prevenire che questi ultimi siano vittime dell'abuso di internet da parte di terzi.
L’educazione deve essere, inoltre, finalizzata a evitare che i minori cagionino danni a terzi o a sé stessi mediante gli strumenti di comunicazione telematica; sotto tale profilo si deve osservare che l’anomalo utilizzo da parte del minore dei mezzi offerti dalla moderna tecnologia tale da lederne la dignità cagionando un serio pericolo per il sano sviluppo psicofisico dello stesso, può essere sintomatico di una scarsa educazione e vigilanza da parte dei genitori.
Riguardo all’uso della rete telematica l’adempimento del dovere di vigilanza dei genitori è, inoltre, strettamente connesso all'estrema pericolosità di quel sistema e di quella potenziale esondazione incontrollabile dei contenuti; al riguardo la giurisprudenza di merito ha affermato che “il dovere di vigilanza dei genitori deve sostanziarsi in una limitazione sia quantitativa che qualitativa di quell'accesso, al fine di evitare che quel potente mezzo fortemente relazionale e divulgativo possa essere utilizzato in modo non adeguato da parte dei minori e fonte, pertanto, di responsabilità civile dei genitori ai sensi dell’art. 2048 c.c.” (Trib. Teramo,16.01.2012).
Per tali ragioni in risposta alla nostra lettrice è corretto affermare che: “Oltre a possibili responsabilità civili e penali dei genitori, gli stessi sono comunque tenuti ad educare i minori al corretto utilizzo di tali mezzi di comunicazione mediante una limitazione sia quantitativa che qualitativa all’accesso e condivisione di contenuti.
Pertanto, l’anomalo utilizzo degli strumenti telematici potrebbe essere sintomatico di una scarsa vigilanza ed educazione da parte dei genitori, i quali, sono tenuti a garantire un’educazione consona alle proprie condizioni socio-economiche e, ad adempiere un’attività di verifica e controllo sul sano sviluppo psicofisico del minore, tanto da rendersi necessaria un’attività di monitoraggio e supporto da parte di professionisti nei riguardi del minore e dei genitori al fine di verificare le effettive capacità educative e di vigilanza degli stessi” (Tribunale di Caltanissetta, sentenza depositata l’8 ottobre 2019). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Prima si avvicinano ad un gruppo di ragazze, poi si abbassano i pantaloni e urinano loro addosso: indagini in corso per identificare i componenti della baby gang, composta da giovani poco più che ventenni, protagonisti del nauseabondo episodio. È quanto avvenuto sul lungomare Piermanni di Civitanova Marche, qualche notte fa. I ragazzi, di origine straniera, oltre alla molestia, hanno anche strappato via le borsette alle ragazze, derubandole del portafogli e dei cellulari.
Nell'ascoltare le loro urla, spaventate per quanto stava avvenendo, i passanti hanno immediatamente allertato i carabinieri. All'arrivo delle forze dell'ordine, però, i malviventi si erano già dati alla fuga. Le giovani, visibilmente sotto choc, sono anche state soccorse dal personale sanitario della Croce Verde. In corso le indagini dei carabinieri di Civitanova per chiarire i contorni della vicenda e risalire all'identità dei giovani stranieri autori della violenza. Peraltro, gli stessi giovani, prima di accanirsi sul gruppetto di ragazze, si erano resi protagonisti di una rissa.
Un’attività complessa e articolata, quella condotta, nelle ultime settimane, dall’ Ufficio Speciale per la Ricostruzione che consente, nel cratere marchigiano, l’implementazione di opere per 222 milioni di euro derivanti da 276 progetti.
La cabina di coordinamento integrata sisma 2016/ sisma 2009 ha certificato, sulla base dell’istruttoria condotta da presidio regionale addetto alla Ricostruzione il rispetto della milestone del 30 giugno per i 276 progetti proposti dai comuni marchigiani a valere sulle risorse del Fondo Complementare Sisma.
"Fondi importanti destinati ai Comuni marchigiani colpiti dal sisma - ha affermato il presidente Francesco Acquaroli - che consentiranno la realizzazione di opere utili per la rigenerazione urbana e la rivitalizzazione di un territorio su cui resta alta quotidianamente l’attenzione della Regione. Dopo i finanziamenti del Cis, inizia la fase del Pnrr Sisma che consentirà alle comunità locali di avviare progetti che si affiancano alla ricostruzione fisica e possono determinare uno slancio per il tessuto socio-economico delle comunità colpite".
Si tratta di un traguardo di assoluto rilievo conseguito grazie all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, in particolare dal settore "opere pubbliche" guidato dai dirigenti Andrea Crocioni e Maurizio Paulini, che in pochi giorni ha espletato un’attività amministrativa che garantirà a Comuni e Province la piena accessibilità al finanziamento.
"Mi preme sottolineare il lavoro straordinario compiuto dallo staff dell’Usr, che ha prodotto una mole di validazioni imponente, atta a dare respiro e futuro al cratere sismico delle Marche - spiega l’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli - Si tratta di interventi che vanno ad agire su temi nodali, dalla rigenerazione urbana agli immobili pubblici; dopo questa importante prima fase passiamo alla parte attuativa e a tutto quanto riguarda l’avvio delle procedure di affidamento".
Nello specifico, l’importo che arriverà nelle Marche, vale a dire 222.302.409 euro, si divide tra cinque misure comprese nel segmento A) del Fondo Complementare Sisma: le strade comunali saranno destinatarie di un importo pari a 24.924.000 euro inerenti 87 interventi promossi da 85 comuni; la rigenerazione urbana assorbe il finanziamento più consistente (83.080.000 euro) e si concretizzerà in 129 interventi elaborati dai sindaci del cratere; la Rifunzionalizzazione di immobili pubblici prevede, invece, l’impiego di 53.679.409 euro per 34 interventi che riguarderanno il ripristino e la riqualificazione di edifici pubblici di proprietà, o in godimento reale, da parte dei comuni del cratere.
Per il segmento "Cammini, percorsi e impianti sportivi" sono stati validate schede progettuali per un ammontare di 50.619.000 euro. A ciò si aggiunge infine la misura A3.2 "Progetti per la conservazione e fruizione dei beni culturali": prevede un importo di 10 milioni di euro per il deposito di opere d’arte da localizzare presso le ex casermette di Torre del Parco di Camerino.
"Il fondo complementare sisma prende forma e procede nel verso giusto - ha commentato l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli - grazie anche alla grande capacità progettuale dei sindaci del cratere che, prima con il Contratto Istituzionale di Sviluppo e poi con il Fc Sisma, hanno dimostrato grande resilienza amministrativa".
"Molti dei progetti validati nella cabina di coordinamento provenivano proprio dal “parco progetti” del Cis che, in ossequio all’impegno della regione hanno beneficiato di sostegno finanziario aggiuntivo. Perfezionata la milestone di giugno, per quanto concerne la dotazione infrastrutturale pubblica, ora ci concentreremo sulla misura B rivolta alle imprese. Si prevede un’estate di grande lavoro per il cratere ma siamo soddisfatti: recuperare il tempo perduto negli anni scorsi è uno degli impegni della Giunta Acquaroli" conclude Castelli.
“Il requisito di una segnalazione preventiva da parte delle forze dell’ordine è obbligatorio e l’articolo 142, co. 6-bis del Codice della Strada afferma che ciò vale sia per le postazioni fisse, che per quelle mobili”. Basterebbe questo stralcio (semplificato) dell’ordinanza n. 4007/2022 della Corte di Cassazione ad archiviare ogni dibattito o polemica in merito alla gestione degli appostamenti con autovelox da parte della Polizia locale maceratese.
Ma qualora non fossero già sufficienti le multe (spesso contestate), ci pensano senz’altro gli incidenti stradali a riaccendere ciclicamente lo sdegno cittadino - soprattutto sulle piattaforme social. E’ il caso del tremendo impatto avvenuto martedì 28 giugno lungo la SS 77 della Val di Chienti, nei pressi del distributore Ip e del Castello della Rancia (leggi qui). A seguito delle conseguenze occorse (mezzo distrutto e conducente di 27 anni trasportato con urgenza al Torrette di Ancona), l’inchiesta popolare si è subito concentrata sulla legittimità dell’autovelox piazzato in quel tratto della superstrada, preceduto da una curva che, a detta di alcuni testimoni, “rende difficile l’individuazione in mancanza di una segnaletica preventiva”.
Il primo nodo da sciogliere, insomma, riguarda il rispetto della normativa di cui sopra da parte della Polizia locale di Tolentino (in questo caso), guidati dal Comandante David Rocchetti. A chiarire questo aspetto è, però, direttamente il neo sindaco Mauro Sclavi: “Nelle ultime ore ho chiesto agli agenti impegnati nelle indagini di effettuare le opportune revisioni, e mettere a disposizione i dati di rilevamento degli autovelox: è ovvio che se una decina di appostamenti nell’arco di un mese hanno prodotto a malapena 4 multe, una soluzione del genere mette solo a repentaglio la vita delle persone”. Non solo quella dei conducenti che transitano ogni giorno sulla SS77, ma anche quella dei vigili impiegati nella rilevazione della velocità.
“La mia preoccupazione da sindaco è la tutela di tutti – prosegue Sclavi – ma qualcosa non torna in quell’incidente: la brusca e innaturale frenata da parte del giovane conducente lascia pensare che fosse distratto già per altre ragioni (attendiamo i risultati della perizia tecnica). Quindi, indipendentemente dalle segnalazioni, avrebbe potuto lo stesso provocare un incidente. Non posso certo cambiare la testa dei cittadini, ma se esiste una certa normativa rispetto ai limiti di velocità in superstrada è perché sono stati loro a renderla necessaria: molti superano ogni giorno i 110 km/h e si distraggono facilmente mentre sono al volante”.
Un vero ‘far west’, come suggerisce il sindaco tolentinate. Lo stesso dove, nel frattempo, si contano anche i disagi maturati dalla commistione di lavori intermittenti che – fra corsie chiuse e restringimenti di carreggiata, regolamentati da Anas S.p.a. – obbligano i vari autisti a usufruire di soluzioni poco congeniali. In alcuni casi, senza alcuna specifica sui tempi previsti prima che la circolazione stradale torni regolare.
"Le entrate e le uscite dalla superstrada per Caldarola – aveva dichiarato appena due settimane fa il sindaco Luca Maria Giuseppetti - sono deviate e la segnaletica non è esauriente ed esplicativa. In più di un’occasione, autisti di camion e autoarticolati, si sono trovati nella condizione di fare manovre impossibili per ritornare indietro e riprendere le giuste direzioni".
Velivolo precipita vicino a un fiume: due feriti. Incidente in fase di decollo, ieri sera, per un ultraleggero a Montegiorgio nel Fermano. Poco prima delle ore 20, il velivolo che stava decollando, per cause in fase di accertamento, non è riuscito ad alzarsi completamente ed è caduto, finendo fuori dall'aviosuperficie nella vegetazione limitrofa al fiume Tenna.
I vigili del fuoco del Comando di Fermo sono intervenuti per soccorrere i due occupanti dell’ulraleggero; gli operatori hanno collaborato al recupero delle due persone e in seguito hanno messo in sicurezza il mezzo e l'intera zona.
Sono rimasti feriti entrambi gli uomini a bordo dell'ultraleggero: uno dei due, ferito in maniera più grave, è stato trasportato all'ospedale regionale di Torrette ad Ancona; l'altro avrebbe riportato conseguenze più lievi ed è ora assistito all'ospedale di Fermo.
Sul posto, oltre al personale dei vigili del fuoco di Fermo e ai sanitari, c'erano anche i carabinieri per tutti gli accertamenti del caso e per ricostruire la dinamica dell'incidente
Ciclista investito da un'auto. L'incidente si è verificato questa mattina a Porto Recanati, in prossimità di Piazzale Pescheria, poco prima delle 10 e 30. A seguito lo scontro con un veicolo in corsa, l'uomo in sella alla bici - un 76enne - è stato sbalzato a terra.
Lanciato l'allarme, immediato è stato l'intervento del personale del 118. Gli operatori dell'emergenza, valutata la situazione e i traumi riportati dal ciclista, hanno deciso di trasferirlo - per accertamenti - all'ospedale di Civitanova Marche con un codice di media gravità. Ai rilievi di legge procedono le forze dell'ordine.
(Foto di repertorio)
Previste nuove ondate di calore nelle Marche di livello 2 e 3. Il picchi più alti sono attesi lunedì a Fabriano e Macerata, con le due città che toccheranno i 39 gradi. Bollino rosso anche per Ancona, Ascoli, Jesi e Urbino con 38 gradi.
Il bollettino della protezione civile delle Marche afferma: “reale pericolo di ondate di calore nella nostra regione. Domenica sarà a livello arancione diffuso, uniforme, ovunque. Lunedì sarà peggio, resteranno in arancione solo Pesaro, Fermo e San Benedetto. Per tutti gli altri sarà allarme rosso: allerta dei servizi sociali e sanitari per un'ondata di calore che persisterà più di tre giorni.
Per un po’ di refrigerio bisognerà attendere la giornata di martedì, quando –secondo il bollettino meteo diramato dalla Protezione Civile regionale - "sono attesi brevi rovesci nel pomeriggio sulle aree interne".
Poco prima delle 13:30 circa sull'autostrada A14 Bologna-Taranto, nel tratto compreso tra Marotta e Senigallia in direzione di Ancona è stato attivato un cantiere per consentire lavori inderogabili di ripristino del piano viabile in corrispondenza del km 194. Lo ha reso noto la stessa Autostrade per l’Italia.
La necessità di intervento - informa - è emersa duranAte un sopralluogo condotto stamane da tecnici della Direzione VII Tronco di Autostrade per l'Italia. “Al fine di ridurre i disagi alla circolazione è stata attivata una corsia in deviazione sulla carreggiata opposta in modo da garantire due corsie per senso di marcia durante tutta l'esenzione dei lavori il cui termine è previsto entro la giornata di lunedì 4 luglio”.
“Sono previsti accodamenti anche in ragione degli elevati flussi di traffico attesi per l'intero fine settimana. Per questo motivo è stato potenziato il numero di squadre in presidio lungo la tratta dedicate all'assistenza agli utenti, conclude Autostrade per l'Italia".
"Nel pieno della recrudescenza del covid, la Regione Marche non ha organizzato le Uca (unità di continuità assistenziale) e non ha prolungato le Usca (Unità’ speciali di continuità assistenziale) abbandonando così a se stessi cittadini malati di covid e medici di base. Di chi è la colpa secondo l'assessore Saltamartini? Del governo nazionale. Lo sport più praticato dalla Giunta regionale e dall'assessore alla sanità Saltamartini è quello dello scaricabarile".
A dichiararlo è il segretario provinciale del Partito Democrato di Macerata, Angelo Sciapichetti. "La verità è che da tempo si sapeva che il 30 giugno le Usca, l'organizzazione pubblica che ha garantito l'assistenza dei malati di covid sul territorio in questi 27 mesi di pandemia, avrebbero dovuto cessare la loro attività per essere sostituite dalle Unità di continuità assistenziale che, però, ancora non sono state organizzate", spiega il segretario.
"Perché l'assessore Saltamartini ha aspettato praticamente la scadenza del 30 giugno per intervenire a livello nazionale? Perché, ad esempio, non ha fatto come l'Emilia Romagna che nel frattempo ha prorogato temporaneamente di altri 6 mesi le Usca? È questa la tanto sbandierata efficienza sanitaria e programmazione della destra?" si chiede Sciapichetti.
"E poi, lo scellerato spostamento del 118 da Camerino a Castelraimondo è colpa del governo nazionale o perché no, è ancora colpa del Pd? O non è invece il prezzo da pagare, sulla testa della popolazione di Camerino e di un'ampia fascia di comuni dell'entroterra a qualche rappresentante del suo stesso partito? I problemi del reperimento del personale ci sono sempre stati ma mai in passato si era ricorso ad un provvedimento simile anche se temporaneo come si sono affrettati ad annunciare", rincara la dose Sciapichetti.
"Dove sono finite le promesse elettorali e le proteste di coloro che in passato gridavano 'al lupo al lupo' rispetto alla cosiddetta privatizzazione della sanità pubblica? Noto una certa afonia di fronte alla possibilità paventata nei giorni scorsi di dare incarichi a privati e società cooperative per coprire servizi essenziali in sanità. La realtà purtroppo supera la fantasia e la destra a poco a poco getta la maschera e scopre il suo vero volto che è quello di privatizzare gradatamente e a dosi massicce il sistema sanitario regionale; se intendono proseguire sulla strada intrapresa, sappiano che troverà la ferma e determinata opposizione del Pd" conclude il segretario provinciale Sciapichetti.
“Anacronisticamente si torna insistentemente a parlare di realizzare nuovamente il secondo (il primo lo abbiamo chiuso) termovalorizzatore in provincia di Macerata, a volerlo un solo uomo al comando: Giuseppe Pezzanesi”. È quanto afferma il portavoce di Europa Verde, già consigliere regionale, Sandro Bisonni, il quale torna ad attaccare il presidente del Cosmari riguardo la questione termovalorizzatore.
“Ricordiamo che nel programma da lui stesso presentato in sede di elezione presso il Cosmari, su cui tutti i sindaci l'hanno votato, di questo termovalorizzatore non se ne parlava, prosegue Bisonni. Pezzanesi eletto presidente in veste di sindaco (discutibilmente) non ha mai avuto alcun mandato in tal senso, quindi così facendo tradisce i sindaci che lo hanno votato e che ora, di conseguenza, dovrebbero chiederne le dimissioni”.
“Anche la Regione Marche ha recentemente espresso all'unanimità parere contrario alla realizzazione di un termovalorizzatore nelle Marche, comprese quindi le forze politiche a cui Pezzanesi dovrebbe far riferimento; il suo è un suicidio politico come dimostrato anche dalle recenti elezioni amministrative”.
Realizzare un termovalorizzatore oggi non ha senso da tutti i punti di vista, primo fra tutti quello economico; costa decine e decine di milioni di euro (dipende dalla sua grandezza) e non è finanziabile con i fondi del Pnrr, di conseguenza rappresenterebbe un investimento a discapito di un aumento inevitabile della Tari, salvo dare tutto in mano ad un privato (alquanto anomalo per un consorzio pubblico)”.
“Inoltre – continua Bisonni - non tutti sanno che recentemente l'Unione europea, grazie all'iniziativa dei verdi europei, ha introdotto per i termovalorizzatori una tassa sulle emissioni, visto che questi impianti producono molti gas climalteranti (e non solo) e che pertanto la gestione e la manutenzione di un impianto simile è oramai assolutamente antieconomica con ricadute sulle solite tasche dei cittadini”.
“Il termovalorizzatore va nella esatta direzione opposta alla sana politica, oramai cinquantennale, della raccolta differenziata e del recupero dei materiali a cui ormai siamo abituati; occorre spingere al contrario verso la tariffazione puntuale come prevedono numerose leggi, tra cui una regionale promossa dal sottoscritto.È ora di voltare pagina e anche presidente”.
“Ho chiesto al Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga di farsi promotore col Governo della nostra richiesta di proroga delle Usca fino al 31 dicembre, o in alternativa l’adeguamento del trattamento economico delle nuove Uca a quello attuale delle Usca". A dirlo l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini in replica alle polemiche emerse sugli organi di stampa a seguito della fine dell’attività delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale che curavano a domicilio i malati di covid proprio in un momento di riacutizzazione dei contagi.
"La Regione Marche ne ha da tempo chiesto la proroga, ma non è stata ascoltata – prosegue – è quindi paradossale che esponenti di partiti che appoggiano la scelta del Governo nazionale ora lamentino la situazione che si viene a creare in tutte le regioni, non solo nella nostra".
La polemica è quella che riguarda la scadenza dei contratti Usca il 30 giugno. Il Dipartimento Salute, su richiesta dell’assessore, ha diramato una nota che prevede la possibilità di utilizzare l’esperienza del personale operante nelle Usca nella cura del Covid e per alleggerire la pressione sui pronto soccorso delle Marche, fino al 31 dicembre 2022.
I medici opererebbero nella gestione domiciliare dei pazienti Covid ma anche nella cura dei codici bianchi nei Pronto Soccorso, per un compenso però inferiore, e pari a quello della continuità assistenziale (23,40 euro all’ora contro i 40 precedenti).
"E’ per questo –-sottolinea l'assessore - che ho chiesto a Fedriga di rendere il compenso delle Uca pari a quello delle vecchie Usca, altrimenti non stupisce il fatto che pochissimi medici ex-Usca abbiano manifestato l’intenzione ad aderire (al momento una decina sui 150 in servizio fino al 30 giugno)".
"L’Asur si è attivata contattando tutti i medici con telefonate e mail – conclude Saltamartini – ma solo prorogando le Usca o adeguando il compenso il Governo ci può aiutare a mantenere un servizio che si è dimostrato efficace ed efficiente, soprattutto in un momento in cui il numero dei positivi cresce ma molti pazienti possono essere trattati a casa, anche con l’utilizzo di medicinali come il Molnupiravir e il Paxlovid, prodotto nello stabilimento ascolano della Pfizer”.
Si chiameranno Unità di Continuità Assistenziale (Uca) ma il personale sarà lo stesso: dal 30 giugno scade la legge che aveva previsto l’impiego dei medici Usca. “La Regione ha chiesto – ha detto l’Assessore Filippo Saltamartini - la proroga fino al 31 dicembre 2022, ma la richiesta ancora non è stata accolta”. Per queste ragioni una Nota diramata del Dipartimento Salute della Regione Marche su direttiva dell’Assessore regionale alla Sanità prevede la possibilità di Utilizzare l’esperienza del personale operante nelle Unità Speciali di Continuità Assistenziale nella cura del Covid e per alleggerire la pressione sui Pronto Soccorso delle Marche, fino al 31 dicembre 2022.
Nella sostanza, spiega l’assessore, il personale medico ha la possibilità di continuare la sua attività attraverso l’istituto della prestazione in qualità di continuità assistenziale o attivando contratti CO.CO.CO per la gestione domiciliare dei pazienti Covid ma anche per la cura dei codici bianchi nei Pronto Soccorso delle Marche.
Tra i compiti dei medici ci sarà infatti la presa in carico e il follow up dei pazienti domiciliari durante i focolai epidemici. La nota si è resa necessaria, come detto, per garantire la continuità dell’assistenza nel periodo di passaggio tra la dismissione delle Usca e la nascita delle UCA previste dal DM 77 del 2022, (equipe composte da un medico ed un infermiere ogni 100 mila abitanti).
Gli incarichi di lavoro autonomo saranno offerti sia al personale medico già operante nelle USCA in scadenza al 30 giugno 2022, sia ai medici specializzandi iscritti all’ultimo e penultimo anno di corso delle scuole di specializzazione. Si tratterà, di norma, di incarichi di 24 ore settimanali della durata di tre mesi, prorogabile al massimo fino al 31 dicembre 2022.
Tra le tante novità in vista della stagione 2022/2023, anche importanti conferme in casa biancorossa, come lo schiacciatore Margutti, ormai diventato elemento centrale della squadra che sarà guidata dal coach Gulinelli. Lo schiacciatore classe ’98 è cresciuto a Ravenna, dove ha seguito la trafila nelle giovanili fino alla A1, quindi il passaggio a Roma in A2; categoria che ha mantenuto nelle esperienze a Brescia e Gioia del Colle, per poi vestire la maglia di San Donà di Piave in A3. Questa sarà la terza stagione con la Med Store Tunit, con la quale ha giocato campionati di vertice e ripartirà con rinnovata ambizione.
"Sono contento della conferma, il progetto che c’è dietro a questa società mi ha convinto”, spiega lo schiacciatore Margutti, “Una squadra si costruisce negli anni, mantenere un gruppo nel tempo è sicuramente un valore aggiunto e dimostra che le ambizioni della società vanno al di là del semplice risultato stagionale. C’è voglia di costruire qualcosa di importante e duraturo”.
La Med Store Tunit riparte da uno zoccolo duro di conferme ma anche da diverse novità, “Sono cambiate tante cose, a partire dal metodo di lavoro e dalla preparazione, con il nuovo coach Gulinelli. La società sta continuando a crescere, con la voglia di diventare ancora più importante in Serie A, e anche il roster è stato arricchito: conosco i nuovi, ci ho giocato contro in varie occasioni e sono contento del ritorno di Pizzichini che è stato anche mio coinquilino.
Sicuramente quest’anno avremo una squadra molto più aggressiva caratterialmente, dovremo essere bravi, con l’aiuto di coach Gulinelli, ad incanalare questa grinta per rafforzare la squadra e avere un’arma in più rispetto allo scorso anno. Ci sono diverse formazioni di livello in A3, sarà un campionato equilibrato ma noi siamo lì, ce la giocheremo con tutti come sempre”.
Il difensore Daniele Salvatelli resta in cremisi. Il giovane calciatore, classe 2001, si appresta ad iniziare la sua terza avventura con la maglia del Tolentino: nelle passate stagioni ha collezionato 43 presenze, tra cui 2 in Coppa Italia e 1 ai play-off. Inizia, così, a prendere forma il reparto difensivo dopo la conferma di un altra giovane talento, Mattia Stefoni.
"Ringrazio il Tolentino per aver creduto ancora in me un altro anno, permettendomi di far parte ancora della famiglia cremisi e di giocare per questa piazza storica - il commento di Daniele Salvatelli -. Non vedo l’ora di poter ritornare a lottare con i miei compagni davanti i nostri fantastici tifosi al Della Vittoria".
I cremisi coprono anche un altro tassello, quello del vice-allenatore: sarà Ettore Ionni, la cui avventura calcistica è iniziata nel settore giovanile del Castignano per poi passare all’Ascoli calcio.
Vanta una lunga carriera in prima squadra da calciatore con: Ascoli, Truentina, Jesina, Calangianus, Grottammare, Maceratese, Fano, Ancona, Spoleto, Tolentino, Fermana, Sangiustese, Atletico Piceno, Helvia Recina, Porto Sant'Elpidio, Servigliano, Potenza Picena e Castignano. Dalla C1 fino alla Promozione.
"Ringrazio il mister Maurizio Mattoni per avermi dato fiducia e la società del Tolentino per aver creduto in me, per questo nuovo ruolo. Inizia un percorso diverso per me, ma sono molto stimolato - dichiara Ionni -. Spero insieme a tutto lo staff, di aiutare a far crescere i ragazzi e di far raggiungere gli obiettivi al Tolentino".
Da oggi, primo luglio, torna l'appuntamento con i saldi estivi. Quest'anno le previsioni oscillano tra l'ottimismo legato al ritorno della piena libertà di circolazione oltre che del turismo nazionale ed internazionale e le preoccupazioni sulla situazione economica generale con la crisi dei prezzi energetici e il peso dell'inflazione.
"Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio – commenta Massimiliano Polacco, direttore generale Confcommercio Marche - quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 195 euro, pari a 85 euro pro capite, per un valore complessivo di 128 milioni di euro".
“Le stime di spesa media a famiglia per questi saldi estivi sono in leggero aumento rispetto allo scorso anno - continua Polacco - I saldi estivi potranno rappresentare una vera opportunità, considerando il generale aumento dei costi e le previsioni di crescita dei listini delle prossime collezioni. Il settore tessile, abbigliamento, calzature ed accessori, infatti, ha finora resistito all’incremento dei prezzi a fronte dell’importante crescita dei costi fissi aziendali per affitti, energia, carburanti, prodotti e servizi, dando alla clientela la possibilità di acquistare a prezzi veramente convenienti".
"L’acquisto nei negozi di prossimità, rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale - conclude il direttore generale Confcommercio Marche -. Anche per questo non è ammissibile una concorrenza sleale dei colossi del web che hanno, peraltro, beneficiato di un’importante rendita di posizione. Stiamo a questo proposito chiedendo quindi, che vengano quanto prima attuati gli accordi internazionali sull’entrata in vigore della global minimum tax. Già questo, sarebbe un primo passo verso un mercato più democratico".
“Stoppare il Superbonus 110 è vergognoso. La strada intrapresa porta solo al fallimento”. È forte la denuncia lanciata da Enzo Mengoni, presidente territoriale Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, che si fa portavoce dell’allarme lanciato dalle aziende del comparto edilizia, che sono sul piede di guerra.
"Quello che sta emergendo dal confronto al Governo lascia l’amaro in bocca – il commento di Mengoni – perché bloccare dall’oggi al domani un provvedimento che è in atto getta scompiglio nel sistema produttivo. Abbiamo un gran numero di aziende che hanno fatto investimenti e ora si ritrovano sul groppone la cessione del credito. Ma vi pare possibile? Così non facciamo bene a nessuno, rischiamo solo il fallimento delle imprese e lavoratori sul lastrico. Non riusciamo proprio a decifrare le politiche in atto. Da una parte si promuovono azioni di assistenzialismo per tutelare la tenuta della comunità, come il Reddito di Cittadinanza, dall’altra si lascia per strada un’ampia fetta di popolazione. È assurdo”.
Mengoni fa quindi “un appello accorato ai partiti che hanno a cuore il futuro del Paese. Si riprendano in mano i Superbonus e si completi la loro efficacia almeno per le imprese che stavano operando con questo provvedimento. Siamo consapevoli che l’impalcatura del 110 presenta alcune criticità, che erano prevedibili in fase di stesura dello stesso, ma ormai bisogna dar respiro a chi ha iniziato i progetti. Ne va della credibilità del Paese.
Per questo mi auguro si trovi una soluzione rapida e di buon senso, innanzitutto per ‘liberare’ i crediti fiscali incagliati ed evitare il fallimento di migliaia di imprese che non possono pagare dipendenti, fornitori, tasse e contributi, oltre a scongiurare la miriade di contenziosi legali che si aprirebbe inevitabilmente a causa del blocco dei cantieri avviati, a danno dei cittadini che hanno commissionato i lavori e che ora li vedono messi a rischio”.
Sofia Raffaeli, la giovanissima atleta della Nazionale di ginnastica ritmica italiana, allenata da Julieta Cantaluppi alla Ginnastica Fabriano, si è diplomata al Liceo delle Scienze Umane presso l’Istituto Paritario Leonardo di Civitanova Marche.
Classe 2004, di Chiaravalle in provincia di Ancona, ad agosto 2021, dopo una già brillante carriera atletica, nonostante la giovanissima età, è entrata a fare parte delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato. Ai campionati Europei di Tel Aviv, appena conclusi, ha superato il record del punteggio più alto di sempre per un'individualista, ottenendo 36.15 al cerchio. Ha vinto l'oro al cerchio e alle clavette e l'argento alla palla.
Ora la stella della ginnastica ha aggiunto ai suoi trofei il diploma di maturità, arrivato anch’esso dopo un percorso molto impegnativo. Infatti la giovanissima campionessa si è sempre allenata in palestra dalle 8.30 alle 18, poi la scuola. Una routine molto impegnativa ma necessaria a raggiungere i successi che hanno permesso a Sofia di scrivere la storia della ginnastica ritmica italiana.
Ovviamente questo risultato è un orgoglio anche per la scuola dove Sofia si è diplomata. Soddisfattissimi il dirigente scolastico e gli insegnanti dell’Istituto Leonardo di Civitanova Marche: "Sofia è una ragazza d’oro in tutti i sensi. Preparata, educata e sempre collaborativa. Questo dimostra quanto lo sport sia importante anche per lo studio".
Nella sua stessa classe, la sezione A del Liceo delle Scienze Umane, ad indirizzo economico e sociale dell’ Istituto Paritario Leonardo di Civitanova Marche, tanti altri giovanissimi campioni dello Sport: Nicola Paolucci, medaglia di bronzo categoria juniores ai campionati Italiani indoor di tiro con l’arco che si sono svolti il 24 febbraio alla Fiera di Rimini; la tennista Letizia Corsini dell’ Asd Circolo Tennis Civitanova Marche; Ludovico Barchiesi, attaccante della SSD Jesina Calcio; Marcello Graffei attaccante della Civitanovese Calcio e Veronica Cipriani, istruttrice di danza e ballerina che, con il suo lavoro, contribuisce quotidianamente a valorizzare questa disciplina in tutta Italia.
Un Piano da 1,5 miliardi contro la dispersione scolastica e le povertà educative e per superare i divari territoriali. È quanto prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’Istruzione che, dopo una prima fase dedicata all’edilizia scolastica e agli avvisi per gli enti locali, entra ora nella seconda, quella dedicata alle scuole, con fondi che arriveranno direttamente agli istituti scolastici per migliorare i risultati negli apprendimenti di studentesse e studenti.
"In questi giorni ho firmato la prima tranche di risorse del Piano contro la dispersione scolastica e per il superamento dei divari territoriali che andrà avanti fino al 2026. Abbiamo 1,5 miliardi a disposizione. I primi 500 milioni serviranno a finanziare progetti in 3.198 scuole secondarie di primo e di secondo grado con studentesse e studenti nella fascia 12-18 anni. Sono risorse che assegniamo direttamente alle istituzioni scolastiche, sulla base di precisi indicatori relativi alla dispersione e al contesto socio-economico”, spiega il Ministro Patrizio Bianchi. La prima tranche di risorse assegnata alle Marche ammonta a 8.582.308,22 euro, stanziati per 68 istituti della regione.
“Si tratta di un finanziamento molto importante, un progetto nazionale che mette al centro i più fragili. Questa linea di finanziamento si aggiunge alla riforma degli istituti tecnici e professionali e alla riforma dell’orientamento, alle quali stiamo lavorando, misure altrettanto importanti sul fronte del contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico – prosegue Bianchi –. Prenderemo per mano le ragazze e i ragazzi che hanno difficoltà nella prosecuzione del loro percorso di studi e per questo rischiano di lasciare precocemente o, purtroppo, lo fanno. Saremo al fianco delle scuole lungo tutto il percorso”.
Il decreto, in via di registrazione, sarà disponibile nei prossimi giorni. Già disponibile l’elenco delle scuole che riceveranno le risorse. Le scuole coinvolte in questo primo step riceveranno, nei prossimi giorni, la comunicazione del finanziamento, ma anche la convenzione con le indicazioni sulla base delle quali potranno realizzare la loro progettazione. I progetti partiranno con il prossimo anno scolastico e avranno durata biennale.
A questo primo step faranno seguito altre due tranche di finanziamento, la prima dedicata a favorire l’acquisizione di un diploma ai giovani, anche tra i 18-24 anni, che hanno abbandonato precocemente gli studi, mentre con la seconda saranno attivati progetti per il potenziamento delle competenze di base per superare i divari territoriali e anche alcuni progetti nazionali nelle aree più periferiche delle città e del Paese.
Ecco, nel dettaglio, gli istituti scolastici che hanno beneficiato del finanziamento in provincia di Macerata per un importo complessivo di oltre due milioni:
Il lavoro delle api e quello dell’apicoltore, emblema dello stretto legame tra uomo e natura, raccontato in un libro dal titolo “Le api e i cinque sensi” che l’autrice, Elena Angelucci, apicoltrice di Forlì, ha presentato a San Severino Marche.
L’iniziativa è stata ospitata presso l’azienda agricola Bartoccioni Gian Palma ed è stata promossa in collaborazione con l’Agriapicoltura di Emanuele Agrifoglio. Alla presentazione ha preso parte anche il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
Il Comune di Caldarola ha dato il via con la serata del 30 giugno al primo di una serie di eventi dedicati alla conoscenza di autori, scrittori e poeti. L’incontro si è svolto presso l’area Polifunzionale recentemente inaugurata all’esterno della Scuola De Magistris che ospita anche la biblioteca comunale. La serata ha visto la presentazione di due libri di poesie e racconti puntando ad offrire, oltre alla declamazione, spunti di dialogo e di confronto sui temi dell'oltre e della bellezza. A introdurre le autrici era presente la dott.ssa Mina Sehdev, docente dell'Università di Macerata.
Il promo volume, “Oltre” (Monetti editore), scritto da Stefania Corvatta, è una raccolta di poesie che nascono direttamente dell'anima per poi fluire libera. La poesia di Corvatta non si ferma all'immagine, ma si fa viva espressione del binomio vita-morte insito in ogni sfaccettatura dell'essere umano.
Il secondo libro presentato, “Bellezza ribelle” (Pathos editore), scritto a quattro mani da LuNa e Morena Oro, è invece un inno lirico ad osare, una sfida ad addentrarsi nelle trame più misteriose di questo termine tanto ricercato, usato e abusato. La bellezza ribelle va verso abissi ed infiniti che talvolta spaventano, scoraggiano e fanno arretrare, eppure spalancano l'anima all'unica possibile esperienza totalizzante che la riguardi.
L’evento è stato promosso dall’Assessore Teresa Minnucci e coordinato da LuNa, alias Lucia Nardi, scrittrice, critica letteraria e direttrice artistica, oltre che titolare di LuNa eventi. Insieme a lei saranno organizzati altri appuntamenti culturali soprattutto per avvicinare il più possibile le persone alla lettura e alla biblioteca comunale, aperta quasi tutti i pomeriggi grazie alla disponibilità delle volontarie.
Si è tenuta nel pomeriggio di sabato 2 luglio, nelle acque antistanti il lungomare sud di Civitanova Marche, una complessa esercitazione di soccorso in mare coordinata dal Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Civitanova Marche, Tenente di Vascello (CP) Ylenia RITUCCI, alla quale ha preso parte un articolato dispositivo aeronavale composto da mezzi navali della Guardia Costiera di Civitanova Marche ed un elicottero AW139 NEMO12 della Base aerea della Guardia Costiera di Pescara.
L’attività addestrativa ha mostrato come - in condizioni reali – la Guardia Costiera effettua un soccorso ad un naufrago in mare: l’elicottero Nemo della Guardia Costiera di Pescara, con un proprio aero soccorritore specializzato in grado di intervenire anche in presenza di condizioni meteo marine estreme, ha dapprima recuperato con il verricello il naufrago, trasbordandolo successivamente sull’unità navale della Guardia Costiera impiegata anch'essa nell'esercitazione.
A dare ulteriore risalto alla complessa operazione, che ha testato la "macchina dei soccorsi" alle porte della stagione estiva, è stata la cornice di pubblico che ha visto un elevato numero di spettatori presenti per l’evento “International Motor Days”. L'esercitazione, infatti, ha voluto rappresentare un invito alla consapevolezza e alla responsabilità, nel segno della prevenzione e della sicurezza in mare, in previsione di un periodo estivo in cui è atteso un eccezionale afflusso di presenze lungo le coste e in mare, nonché a bordo di unità da diporto.
Gli ottimi risultati dell’operazione hanno confermato la prontezza ed efficienza del personale della Guardia Costiera. Come di consueto anche quest’anno la Guardia Costiera è impegnata nell’operazione Mare sicuro per garantire lo svolgimento in sicurezza di tutte le attività ludico – ricreative e commerciali a tutela di bagnanti e diportisti. La Guardia Costiera ricorda che tutte le comunicazioni per segnalare ogni tipo di emergenza in mare possono essere effettuate tramite il numero blu 1530, gratuito ed attivo su tutto il territorio nazionale, 24 ore su 24, che permette di contattare la Capitaneria di porto più vicina, per un intervento immediato.
“Di bellezza qui ce n'è tantissima, dopodiché ho visto anche questo territorio ferito. Non so cosa sia successo in questo anno. Spero che le cose si siano mosse perché non c'è più tempo. ”Parole della madrina di Appennino Foto Festival-Luce della Rinascita Licia Colò, intervenuta venerdì sera all’inaugurazione della terza edizione del Festival dedicato al mondo della fotografia naturalistica, occasione per promuovere la cultura e la natura dei piccoli borghi, soprattutto di quelli che aspettano la ricostruzione dopo il sisma.
Sul palco per i saluti inaugurali il sindaco del comune di Belforte del Chienti Alessio Vita, che ha portato anche il saluto dei Ssndaci dei comuni a cui principalmente l’AFF si rivolge: Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona; il presidente della Provincia di Macerata e Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, che ha invitato la Colò a visitare lo Sferisterio, patrimonio di tutta la comunità.
il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti, che ha omaggiato le autorità presenti e gli ideatori con il Crest dell’Unione e con dei prodotti tipici; il presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna, che ha sottolineato il valore di appuntamenti come questo, utili per aumentare la consapevolezza verso i temi legati al mondo della natura.
L’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini, impossibilitata a prendere parte al Festival, ha inviato un video messaggio ricordando che la Regione sta promuovendo la valorizzazione dei piccoli borghi. Presente anche Armando Maniciati, vice presidente dell'AFni, l'Associazione Fotografi Naturalisti Italiani che per la terza volta ha scelto questo territorio per la premiazione di un prestigioso concorso fotografico.
Nel corso della serata è stato dedicato un commosso ricordo alla guida escursionistica del Parco Michele Sensini, appassionato amante e grande conoscitore dei Monti Sibillini, scomparso nei giorni scorsi e di cui proprio ieri si sono celebrati i funerali. Prima dell’evento inaugurale gli ospiti hanno visitato la chiesa di Sant’Eustachio, che conserva nell’altare maggiore il Polittico di Giovanni Boccati, (1468), con una specifica spiegazione effettuata da Alfonso Caputo, direttore artistico del MidaC, il Museo Internazionale Dinamico di Arte Contemporanea. Apprezzata la presenza dell’amata conduttrice Licia Colò, instancabile portatrice di messaggi tesi al rispetto della natura e degli animali.
“Noi con il nostro programma tentiamo di trasmettere un po' di positività lanciando messaggi importanti. L'Appennino Foto Festival è un Festival che crea movimento in un luogo meraviglioso. Però è anche un momento per dire “attenti abbiamo delle cose meravigliose di cui ci dobbiamo prendere cura.” Quindi siamo sulla stessa lunghezza d'onda: trasmettere con la positività un allarme che ha bisogno del nostro interesse, del nostro aiuto e delle nostre azioni”.
Proprio venerdì sera sulla rete La 7, all’interno della trasmissione “Eden-un pianeta da salvare” condotta dalla Colò, è stato presentato il primo di alcuni approfondimenti dedicati alle Marche e in particolare ai territori del maceratese, registrati nel corso della sua visita in questi luoghi avvenuta grazie all’AFF e grazie anche al sostegno dell’Unione Montana dei Monti Azzurri.
Il Festival prosegue oggi alle 18,30 nella palestra comunale di Belforte del Chienti con l’inaugurazione della mostra che vede l’esposizione delle foto finaliste del Concorso Internazionale di Fotografia Naturalistica “Asferico” 2022, organizzato dall’AFNI, Associazione Fotografi Naturalisti Italiani, che sta portando nel territorio decine e decine di ospiti appassionati di questo mondo e la cui premiazione si terrà questa sera alle ore 21,00 in piazza.
Domenica 3 luglio a partire dalle 8,30, ci sarà uno speciale giro in e-bike nel territorio dei Monti Azzurri, “In giro tra i borghi”. Nel pomeriggio dalle ore 18,00 nella piazza di Belforte del Chienti, si terranno dei laboratori didattici, mentre alle ore 21,00, sempre nel centro storico del paese, il Festival chiude il suo programma con la bellezza, il divertimento e le riflessioni proposte dal filosofo e performer Cesare Catà.
Il Festival, organizzato dall’Unione Montana Monti Azzurri e affidato all’associazione Photonica3 che lo ha ideato e che ne cura ogni evento, è sostenuto dalla Regione Marche con il patrocinio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, della Provincia di Macerata, di Legambiente e WWF Marche, dei comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona. Tutti gli appuntamenti, sono presentati dalla giornalista Barbara Olmai.
Un pezzo di spiaggia nel cuore di Trodica. Ultimi preparativi in queste ore per la realizzazione del campo polivalente di sabbia a ridosso del Parco Pegaso che, durante il mese di luglio, ospiterà diversi tornei ed iniziative legate allo sport. Un’idea nata dalla sinergia tra il Comune e diverse associazioni sportive che hanno risposto presente per creare qualcosa di nuovo e accattivante per l’estate morrovallese.
"In realtà l’idea è arrivata tra gennaio e febbraio da Il Ponte Basket, che ci aveva chiesto supporto per realizzare una struttura che potesse ospitare una tappa del campionato nazionale di sand basket, una nuova disciplina che si sta diffondendo molto rapidamente come alternativa al basket tradizionale – spiega l’assessore allo sport Desiréè Lupi – condividendo l’idea con il resto dell’amministrazione comunale ci siamo resi conto che sarebbe stato necessario un investimento molto corposo per realizzare un campo che sarebbe rimasto lì solo per pochi giorni".
"E allora abbiamo pensato di rilanciare, cercando di coinvolgere tutte le realtà sportive della città. Diverse hanno risposto presente, abbiamo iniziato a muoverci anche per cercare partner e sponsor e piano piano il tutto ha iniziato a prendere forma", aggiunge l'assessore.
E così pian piano è nato un vero e proprio calendario di tornei, eventi ed attività che si svolgeranno durante tutto il mese di luglio su questo campo con fondo di sabbia che cambierà forma di settimana in settimana, vedendo apparire e scomparire porte, reti e palloni di varie dimensioni.
Ad inaugurare la superficie, questa domenica, un’iniziativa a cavallo tra sport, ricordo e beneficenza: il “Fra Day”, torneo di beach volley dedicato alla memoria di Francesco Vico, grandissimo appassionato di sport che si era spento a causa di un male fulminante a soli 42 anni.
Da mattina a sera 10 coppie si sfideranno sulla sabbia di Trodica e i vincitori affronteranno i due campioni della Lube Volley Osmany Juantorena e Andrea Marchisio, che di Vico erano grandi amici. A organizzare è la famiglia in collaborazione con il Comune e Il Ponte Basket e avrà uno sfondo benefico perché saranno raccolti fondi a beneficio di diverse associazioni.
Anche il weekend successivo, quello del 9 e 10 luglio, sarà all’insegna del beach volley con un torneo in formato più tradizionale, mentre il 16-17 luglio resta la rete in mezzo ma si gioca con i piedi con il foot volley.
Dal 18 luglio, però, via la rete e dentro i canestri: tocca al sand basket per la tappa del campionato nazionale organizzata da Il Ponte Basket Morrovalle, con Alfonso Di Marco come promotore. Si gioca fino al 23 luglio, iscrizioni aperte per coloro che vorranno provare il nuovo basket sulla sabbia.
Dal 25 al 31 luglio, infine, spazio al beach soccer con il torneo organizzato da associazione Aries, Trodica Calcio e AC Morrovalle, che sarà dedicato alla memoria di Francesco Rossi e Marco Garbuglia. Ma non ci saranno soltanto competizioni.
"Al mattino il campo sarà quasi sempre animato da altre iniziative – precisa Lupi – ad esempio, Il Ponte Volley e la cooperativa Il Talento porteranno per una settimana i ragazzi a giocare sulla sabbia dalle 8.30 alle 10.30. E nelle settimane successive prima Il Ponte Basket e poi la Valdichienti Ponte calcio useranno il campo al mattino per far giocare i loro ragazzini. E poi nei weekend avremo sempre l’animazione di Radio Arancia Television e le collaborazioni di Avis Morrovalle e Croce Verde Morrovalle Montecosaro".
"Insomma, ci sarà molto movimento intorno al campo durante tutto il mese. Il concetto di fondo è quello di far vivere delle giornate di divertimento e aggregazione attraverso lo sport, ma anche, guardando oltre, quello di coinvolgere tutte le associazioni sportive di Morrovalle per creare iniziative ed eventi all’interno delle strutture che abbiamo" conclude Lupi.
Il Comune di Potenza Picena ha un nuovo canale di comunicazione rivolto al cittadino: a partire da lunedì 4 luglio infatti, sarà possibile iscriversi al servizio Whatsapp per ricevere direttamente sullo smartphone notizie relative alla città.
Per farlo basterà memorizzare sul proprio telefono il numero '333 4916357' e richiedere l’iscrizione alla lista broadcast inviando, via Whatsapp, il messaggio di testo "Potenza Picena notizie on". Entro 48 ore si riceverà notifica di avvenuta iscrizione con relative informazioni sulla privacy.
Sarà possibile recedere dal servizio in qualsiasi momento inviando il messaggio "Potenza Picena notizie off". Il numero indicato è valido esclusivamente per il servizio descritto, non risponde quindi a messaggi o chiamate.
"Abbiamo scelto di puntare su un canale di messaggistica istantanea ormai estremamente diffuso, che ci consente una comunicazione tempestiva e capillare. – spiega l’amministrazione comunale – Il servizio andrà ad integrare quanto già esistente: sito web e canali social. Questo con l’obiettivo di arrivare ad una fetta sempre più ampia di popolazione".
Si è svolta giovedì 30 giugno, presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, alla presenza degli assessori Katiuscia Cassetta e Andrea Marchiori, l’Assemblea plenaria delle associazioni appartenenti ad Alfa.
Tra i vari punti all’ordine del giorno c’è stata l’elezione del nuovo coordinatore del settore combattentistico e d'Arma e il progetto di organizzazione della seconda Festa del Volontariato prevista per fine settembre con due giornate presso l’università di Macerata e presso l’Accademia di Belle Arti con banchetti, laboratori e dialoghi con gli studenti, anche delle ultime classi delle superiori.
L’amministrazione comunale di Macerata, che ha ribadito la piena collaborazione in relazione all’organizzazione di iniziative cittadine, ha dato la disponibilità dei locali degli Antichi Forni per organizzare incontri aperti a tutti i maceratesi.
Le associazioni hanno proposto agli assessori Cassetta e Marchiori di creare dei tavoli di co-programmazione e di co-progettazione e la proposta è stata accolta con entusiasmo. I rappresentanti delle associazioni hanno poi espresso apprezzamento per come l’amministrazione ha affrontato e risolto la questione del pagamento delle utenze da parte delle associazioni che occupano i locali comunali.
Durante l’assemblea la vice presidente di Alfa, Paola Carella, ha infine sottolineato, in merito ad alcuni articoli apparsi sulla stampa locale, che Alfa è un ente indipendente e apartitico e che non deve essere utilizzato per mere questioni partitiche.
Il Rotary Club di Macerata, col patrocinio del Comune, sta per dare il via a un corso di lingua Italiana, della durata di 3 settimane per un totale di 30 ore, rivolto ai bambini ucraini, in fuga dal conflitto in atto che hanno trovato rifugio, da soli o con le proprie famiglie in città.
Lo scopo di questo corso è di fornire ai bambini gli strumenti linguistici di base necessari per potersi relazionare con i propri compagni che parlano italiano e i loro insegnanti. Il corso si terrà alla scuola "Italiano &Co. - Lingua e Cultura” con sede a Macerata.
Una ventina tra donne e bambini, ma presto potrebbero essere ancora di più. Una nuova speranza di vita per chi, occhi stanchi e pensieri pesanti alle spalle, è arrivato a Muccia dall’Ucraina per fuggire dalle bombe russe. Un viaggio e una accoglienza nelle 60 Sae messe a disposizione dalla Regione Marche in tutti i comuni del cratere sismico e rese possibili dalla Andrea Bocelli Foundation in collaborazione con l’amministrazione locale.
Un esempio di come la solidarietà di chi ha visto distrutte le proprie abitazioni poco più di cinque anni fa, possa diventare esigenza di normalità in un luogo devastato dal terremoto del 26 ottobre 2016. Qui a Muccia, borgo maceratese di ormai meno di 800 anime a ridosso dei Monti Sibillini, il centro storico continua ad essere zona rossa. E una speranza di ricostruzione si dilata nel tempo per via degli aumenti delle materie prime che hanno interessato le ditte al lavoro nell'area.
Il rumore del fiumiciattolo che attraversa il paese e si infrange contro la sua storia medievale, è l’ultimo esempio di vita rimasto. Poi il silenzio e la nuova vita nelle casette Sae o nei container, oggi speranza per chi si è ritrovato catapultato da un giorno all’altro a 2600 chilometri di distanza da casa.
I profughi ucraini rappresentano per Muccia un futuro possibile; un modo per contrastare l’emorragia di giovani muccesi costretti ad andar via dalla propria terra. Un binomio di forze di volontà nel quale hanno trovato posto anche Julia, Viktoria e i loro figli, che con grande difficoltà parlano di mariti e parenti, secondo loro "impegnati ancora sul proprio posto di lavoro" e non al fronte a combattere.
“Casa è sempre casa, a Dnipropetrovsk - città da un milione di abitanti attraversata dal fiume Dnepr e situata 200 km a ovest dalla regione del Donbass. Nonostante questo sia un posto immerso nella natura, appena possibile noi vorremmo tornare dalle nostre famiglie. Non sapevamo ci avrebbero portato in un paese distrutto dal terremoto, ma meglio qui che sotto le bombe russe”.
E’ una delle poche donne con un ruolo dirigenziale presenti nel mondo del calcio italiano. I suoi modi vulcanici hanno animato lo spirito dei tifosi prima a Matelica e dopo ad Ancona, dove oggi Roberta Nocelli riveste il ruolo di direttore generale della società. E sogna in grande con l’arrivo in città dell’imprenditore malese Tony Tiong.
“Una passione nata da bambina la mia, poi l’incontro con Mauro Canil che mi ha cambiato la vita. Dagli inizi a Matelica, società con la quale abbiamo conquistato una Coppa Italia in Serie D e ottenuto ottimi piazzamenti in Lega Pro, fino all’Ancona Matelica, dove al primo anno è stato raggiunto l’obiettivo stagionale che per noi era la salvezza”.
E’ orgogliosa della crescita della sua squadra, Roberta Nocelli, figura riconfermata anche nella dirigenza della nuova proprietà malese che a giorni completerà il closing con l’acquisto del 95% delle quote. L’obiettivo è ricreare entusiasmo attorno alla squadra che dalla stagione 2022/2023 tornerà a chiamarsi “Ancona”, come chiesto a più riprese dagli ultras della Curva Nord.
“Abbiamo dei progetti ambiziosi con questa nuova società, ma ripartiremo dal territorio e dal desiderio di fare emergere nuovi talenti marchigiani”, spiega il dg di origini maceratesi. Ripartire dalla costruzione di un settore giovanile importante per puntare al ritorno immediato in una Serie B che - tra fallimenti e mancate iscrizioni - è assente da Ancona ormai da 12 anni.
La voglia di sognare c’è e si respira anche nella pancia del “Del Conero”, dove i gagliardetti appesi alle pareti - “quelli che non sono stati rubati durante i fallimenti”, raccontano - ricordano sfide del passato dal sapore agrodolce e anni più recenti di intense delusioni. “Se dovessi esprimere un desiderio, da simpatizzante bianconera, sogno di incontrare la Juventus in questo stadio. Ma tutto va costruito passo dopo passo".