Scontro tra furgone e moto: giovane centauro trasportato d'urgenza a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 13, in via della Pace, nel comune di Macerata. Per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia locale del capoluogo, i due mezzi sono entrati in collisione. Ad avere la peggio il ragazzo di 21 anni in sella alla due ruote.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi del 118. Gli operatori dell’emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza. Il motociclista è stato trasferito - in un primo momento - all'ospedale di Macerata dove i sanitari lo hanno stabilizzato, per poi caricarlo in elicottero e trasportarlo d'urgenza all'ospedale regionale Torrette di Ancona. Le sue condizioni sono gravi. Praticamente illeso, invece, il cinquantenne al volante del furgone.
La zona in cui si è verificato l'incidente, è stata interdetta al traffico veicolare sino alle 14:45 per consentire il completamento delle operazioni di soccorso. Si tratta del terzo sinistro che coinvolge la provincia di Macerata e in cui è stato necessario l'intervento di Icaro nella mattinata odierna, dopo i sinistri avvenuti a Camerino e Civitanova Marche.
Scontro tra furgone e moto: giovane centauro trasportato d'urgenza a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 13, in via della Pace, nel comune di Macerata. Per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia locale del capoluogo, i due mezzi sono entrati in collisione. Ad avere la peggio il ragazzo di 21 anni in sella alla due ruote.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi del 118. Gli operatori dell’emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza. Il motociclista è stato trasferito - in un primo momento - all'ospedale di Macerata dove i sanitari lo hanno stabilizzato, per poi caricarlo in elicottero e trasportarlo d'urgenza all'ospedale regionale Torrette di Ancona. Le sue condizioni sono gravi. Praticamente illeso, invece, il cinquantenne al volante del furgone.
La zona in cui si è verificato l'incidente, è stata interdetta al traffico veicolare sino alle 14:45 per consentire il completamento delle operazioni di soccorso. Si tratta del terzo sinistro che coinvolge la provincia di Macerata e in cui è stato necessario l'intervento di Icaro nella mattinata odierna, dopo i sinistri avvenuti a Camerino e Civitanova Marche.
L'episodio è avvenuto nella notte tra martedi e mercoledì quando alcune telefonate avevano allertato la sala operativa della Polizia Stradale segnalando un veicolo fermo nella corsia di sorpasso all'interno della galleria di Cupigliolo, nel tratto di superstrada compreso tra Colfiorito e Foligno.
Recatisi immediatamente sul posto, gli uomini della Stradale, sinceratisi che non vi fosse pericolo per la salute dell'occupante, provvedevano dapprima alla messa in sicurezza del tratto di strada con opportune segnalazioni agli utenti e poi procedevano all'identificazione dell'uomo.
Secondo le ricostruzioni l'uomo avrebbe imboccato contromano la superstrada non accorgendosi di nulla e una volta all'interno della galleria di Cupigliolo avrebbe avuto un guasto all'auto che si è piantata nella corsia di sorpasso.
Il conducente, in palese stato di alterazione psicofisica, si è poi rifiutato di sottoporsi alla prova dell'alcoltest collezionando quindi il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza, la denuncia alle autorità, il sequestro del veicolo, e la sanzione amministrativa per la guida nel senso di marcia contrario
Grazie alla sinergia tra le forze di polizia e la telerilevazione del traffico, si è potuto intervenire in una situazione di grande pericolo evitando che, anche a causa della scarsa visibilità, la situazione degenerasse con conseguenze per gli altri utenti della strada.
Minacce di morte e violenze sulla moglie: arrestato. Nel fine settimana i carabinieri di Penna San Giovanni hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso della Procura della Repubblica presso il tribunale di Macerata, nei confronti di un trentunenne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Le indagini condotte nel 2020 dai militari avevano consentito di accertare numerose condotte violente, compiute dall’uomo tra il 2017 e il 2020 nei confronti della coniuge, di origini straniere e residente in provincia.
All’epoca dei fatti, e nel corso degli anni, i carabinieri erano intervenuti più volte presso l'abitazione dei due conviventi per numerose chiamate e segnalazioni, a seguito delle quali era stato possibile provare un contesto di minacce di morte, percosse e azioni reiterate tali da configurare il reato di maltrattamenti in famiglia continuato.
Nel 2020 la vittima ha denunciato i fatti ricostruendo il vissuto di sofferenze dovuto alla convivenza, caratterizzata da liti senza apparente motivo che spesso si concretizzavano in insulti, minacce e atti di violenza fisica tali da farla ormai temere per la propria incolumità e spesso concretizzatesi quando il coniuge era in stato di alterazione psico-fisica.
Dal 2019, a seguito dell’entrata in vigore del cosiddetto "codice rosso", le condotte sono state relazionate all'autorità giudiziaria e, anche in relazione al fatto che gli episodi violenti sono stati consumati alla presenza del minore che viveva con la coppia; non è stata consentita oggi la sospensione dell’esecuzione della condanna. L'uomo è stato tradotto al carcere di Fermo, dove dovrà scontare la condanna a tre anni e otto mesi di reclusione.
Scontro tra auto e scooter: settantenne trasportato d'urgenza a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 10:45, in via Costamartina, nel comune di Civitanova Marche. Per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia locale, i due mezzi sono entrati in collisione. Ad avere la peggio l'uomo in sella al due ruote.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell’emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza. Il motociclista - un settantenne - è stato caricato in elicottero e trasferito all'ospedale regionale Torrette di Ancona. Praticamente illesa, invece, la donna al volante dell’auto.
Scontro frontale tra due auto lungo la strada provinciale 256 Muccese, all'altezza della frazione Canepina, nel territorio comunale di Camerino: interviene l'eliambulanza. È quanto avvenuto nella mattinata odierna, attorno alle ore 7:30.
Ancora da chiarire con esattezza la dinamica dell'incidente, la cui ricostruzione spetterà ai carabinieri di Camerino. Sul posto sono prontamente intervenuti i soccorritori del 118 che hanno prestato le cure del caso alle due donne che erano al volante delle auto, un'Audi station wagon e una Citroen.
Ad avere la peggio è stata proprio la conducente della Citroen, trasferita d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona in eliambulanza. L'altra donna è stata condotta in ambulanza, per accertamenti, sempre all'ospedale regionale. La zona interessata dal sinistro è stata momentaneamente chiusa al traffico sino al completamento delle operazioni di soccorso.
La polizia blocca un trasporto illegale di materiale radioattivo. Nel corso di specifici controlli, coordinati dal compartimento di Ancona, la sezione stradale di Macerata ha fermato nei pressi del casello autostradale di Civitanova Marche - nel corso della mattinata di mercoledì - un trasporto illegale di materiale radioattivo nascosto all'interno di un autocarro di nazionalità austriaca condotto da un cittadino dell’Est Europa.
Il mezzo, proveniente da una struttura sanitaria fuori regione, era diretto in Austria dove il materiale avrebbe subito un processo di smaltimento e rigenerazione. Il carico è risultato del tutto privo dei titoli autorizzativi per il materiale radioattivo e in violazione sia delle norme internazionali sul trasporto merci sia delle prescrizioni previste per le merci pericolose.
Il conducente dell’autocarro, a seguito delle domande specifiche poste dagli agenti, non è stato in grado di fornire adeguate giustificazioni sulla natura del carico.
L’autocarro è stato sottoposto a fermo amministrativo per tre mesi, mentre il conducente è stato denunciato all'autorità giudiziaria e sanzionato per varie violazioni amministrative per un importo di circa 6000 euro. Il materiale radioattivo è stato affidato ad un vettore regolarmente autorizzato al trasporto di tale tipo di sostanza per poi essere recapitato al legittimo destinatario.
Il 33enne Luca Traini di Macerata, condannato, per la sparatoria del 3 febbraio 2018 a Macerata, a dodici anni di carcere, non potrà salire questa sera sul palco della piazza di Jesi dove era stato invitato per le finali regionali del Campionato italiano Lips (Lega italiana poetry slam), all’interno del festival di poesia "La punta della lingua".
Traini, che ha già trascorso 5 anni in carcere, nella sua cella sembra si sia dedicato, tra le altre attività, alla poesia ed era risultato tra i vincitori della selezione svoltasi al carcere di Barcaglione, nell’ambito del laboratorio di poesia "Ora d’Aria": tale vittoria di fatto lo avrebbe potuto far partecipare all'evento di questa sera a Jesi.
L'avvocato Giancarlo Giulianelli, suo difensore nel processo sulla strage che ricopre il ruolo di Garante per i diritti della persona della Regione Marche, ha spiegato che dietro la decisione del sindaco ci sarebbero "motivi di ordine pubblico nel timore di manifestazioni da parte dei centri sociali, legate anche ad altre vicende".
Un detenuto, che si apprende essere un italiano con problemi psichici, l'altra mattina era in videoconferenza per un processo dal carcere di Marino del Tronto - in provincia di Ascoli Piceno - quando, una volta partita la diretta con il giudice, ha tirato fuori due lamette e le ha inghiottite.
Il magistrato ha immediatamente interrotto l'udienza per permettere il soccorso dell'uomo: intervenuti sul posto gli operatori del 118, sono state avviate le pratiche per sottoporre il detenuto a Tso ed intorno alle 19:30 è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di San Benedetto del Tronto, dove è stato ricoverato nel reparto di psichiatria.
Il detenuto, già poche ore prima di questo episodio, mentre era nella sua cella, aveva inghiottito tre batterie, come reazione al rifiuto ricevuto alla richiesta di poter fare una videochiamata ai familiari in un giorno non previsto per le videochiamate ai parenti; aveva dopo ciò opposto un netto diniego al medico di farsi visitare, se non a patto che gli venisse concesso di parlare con i parenti.
L’Usr, Ufficio Speciale Ricostruzione della Regione Marche, ha comunicato che ha appena liquidato 287.259 euro quale primo acconto del contributo rideterminato per l’esecuzione dei lavori post sisma al palazzo del Municipio, in piazza Del Popolo.
Le opere, per un importo complessivo di 1.864.607 euro, mirano al ripristino delle condizioni di sicurezza finalizzate al raggiungimento del miglioramento sismico.
Tra le altre operazioni, oltre a quelle di natura strutturale, è previsto anche il restauro delle pellicole pittoriche decorate nella sala del Consiglio, della sala degli Stemmi, della sala delle Cerimonie e della sala Aleandri, tutte al piano nobile.
Importanti novità anche in tema di accessibilità e fruibilità: il progetto prevede, infatti, la realizzazione di percorsi e mappe tattili per permettere a persone con ridotta o impedita capacità motoria e/o sensoriale, di raggiungere l’edificio e le sue unità ambientali, di fruire degli spazi e delle attrezzature in sicurezza ed autonomia.
Inoltre, saranno installati totem multimediali audiovisivi in ogni piano e cartellonistica adeguatamente studiata in base alle linee guida dell’Istituto Nazionale per la Mobilità Autonoma di Ciechi ed Ipovedenti.
L’edificio fu costruito, su progetto dell'architetto romano Clemente Orlandi, nel 1764 in quella che era l’area di alcune case che appartenevano alla famiglia Divini.
La Regione Marche ha dato avvio ad un progetto del Pnrr (misura 1.7.2) denominato Presìdi (Percorso Regionale di Educazione ai Servizi Informatici e Digitali Interattivi). Il progetto prevede la costituzione nelle Marche di 74 centri di Facilitazione Digitale aperti al pubblico, in grado di erogare formazione e assistenza all’uso della tecnologia digitale e dei servizi di e-gov a chi - di età compresa tra 18 e 74 anni - ha poca o nessuna familiarità con il mondo digitale e il web.
Il facilitatore digitale è l’operatore incaricato di supportare il cittadino nell’utilizzo del mondo digitale, con l’obiettivo di renderlo gradualmente autonomo nello svolgimento delle operazioni.
Il Comune di Montefano ha manifestato interesse per il progetto ed è stato inserito fra i 74 Centri, mettendo a disposizione un locale della Casa delle Associazioni che sarà presidiato da personale dedicato e appositamente formato, in giorni ed orari che il Comune sta definendo con la Regione.
In sede sarà presente la strumentazione tecnica idonea a produrre, offrire e rendere fruibili, in presenza o on line, contenuti informativi e formativi qualificati ed attività di supporto tecnico. Il sindaco Barbieri: “Un’occasione unica per innalzare il grado di cultura digitale – ormai indispensabile - e avvicinarla a tutti, avendo a disposizione una risorsa competente ed adatta a trasferire le proprie conoscenze agli altri".
"Il Comune, partecipando al progetto, ha inteso rafforzare il proprio ruolo di punto informativo essenziale per la comunità e di centro di supporto e promozione di una educazione di base dei cittadini ai principali strumenti e servizi digitali”.
Nei giorni scorsi è arrivata la risposta del Ministero della Giustizia all’interrogazione dell'onorevole del Partito Democratico Irene Manzi sulla nuova struttura penitenziaria di Camerino. Le ragioni dell’interrogazione le chiarisce la stessa Manzi: "Nei mesi scorsi ho presentato un'interrogazione al Ministro della Giustizia per avere informazioni chiare sulla realizzazione del nuovo carcere di Camerino".
"La proposta del garante regionale dei detenuti Giulianelli, di costruire, senza alcuna interlocuzione con i territori coinvolti, un nuovo carcere a Macerata ha destato non poche perplessità: la città non ha da tempo una struttura carceraria e non ha individuato sedi dove poterla localizzare - precisa la deputata -. Lo sviluppo e la crescita di Macerata non si legano alla costruzione di una struttura carceraria, mentre sarebbe grave sottrarre l’istituto a un territorio danneggiato dal sisma e in cerca di rinascita e, contestualmente, privarlo di una parte dei fondi per la ricostruzione. Camerino avrebbe pieno diritto a veder ripristinata la situazione precedente con la costruzione di un nuovo carcere e, in tal senso, è stata già da tempo individuata l'area interessata dalla costruzione".
"Purtroppo, la risposta arrivata oggi dal governo non chiarisce la situazione in alcun modo: infatti, - continua Irene Manzi - dopo aver riepilogato i passaggi e le interlocuzioni avvenute in questi anni per mantenere la struttura a Camerino, si sottolinea, in conclusione, che dovrebbe essere Macerata (nel cui ambito è stato assorbito Camerino) ad essere sede della nuova casa circondariale. Una risposta francamente incomprensibile, non in linea con quanto fatto in questi anni per garantire a Camerino la permanenza del carcere nel territorio nonostante la disponibilità del comune di cedere a titolo gratuito allo Stato un'area decentrata dove edificare un istituto penitenziario pienamente operativo".
"Siamo basiti dalla superficialità e contraddittorietà della risposta del Ministero. A questo punto chiediamo di dire in modo chiaro se il governo ha intenzione di costruire il carcere a Macerata, con quali risorse e se abbia comunicato questa decisione al sindaco di Camerino" conclude Manzi. Il circolo cittadino del Pd chiede al sindaco di Camerino "di chiarire la situazione, prendere atto del blocco politico del Ministero che invece appoggia Parcaroli e Giulianelli o affrontare la questione visto che già aveva chiesto al presidente della provincia e ai suoi di evitare 'voli pindarici' sul carcere in attesa delle decisioni del Ministero. Forse l’isolamento politico è più ampio del previsto".
“Eravamo pronti a qualsiasi tipologia di cambiamento, ma ad uno scempio di questa portata proprio no. Da sempre sosteniamo che Porto Recanati è una città turistica e che qualunque sia l’amministrazione è doveroso incentivare gli eventi per far si che la città ospiti più visitatori possibili”. "Ma che il tutto venga eseguito nel rispetto e decoro dei luoghi comuni e del patrimonio cittadino, accompagnato anche da un pizzico di buon gusto”.
È l’affondo della Lega di Porto Recanati che torna a parlare della questione relativa all’ex cineteatro Kursaal. “Sono due giorni che in occasione di un evento sportivo ospitato dall’amministrazione comunale nella centralissima piazza Brancondi – dichiara Luca Davide coordinatore del Carroccio portorecanatese - il cineteatro Kursaal, patrimonio storico dei portorecanatesi e luogo identificativo della città, è completamente in balia di tendoni e panche date in uso ad un privato per attività gastronomiche”.
“Non solo, dal lato di largo Porto Giulio, la struttura è completamente coperta da un enorme palco che deturpa l’intero edificio”. “Ci chiediamo –continua - se la Sovrintendenza sia al corrente di quanto sta accadendo e se il sindaco, prima di autorizzare una cosa del genere, si sia posto la domanda su come il suo amato cineteatro sarebbe stato presentato ai visitatori del momento”.
“Cosa di non poco conto, inoltre, riguarda il danno economico causato alle tante attività della città tra ristoranti e bar dal mega tendone del momento che in pochi giorni fa cassa e fugge mentre gli altri stanno a guardare”.
“Non bastava la chiusura anticipata del corso principale il sabato e la domenica, coperta dalla parvenza di sicurezza cittadina. Ora dobbiamo assistere anche alla copertura dell’unico edifico emblema della vita e tradizioni portorecanatesi”, conclude Davide.
Il direttore del distretto sanitario di Civitanova Marche, Gianni Turchetti, va in pensione giovedì primo giugno, dopo oltre trenta anni di servizio presso l'azienda sanitaria maceratese. Turchetti ha preso servizio nel luglio del 1989 come medico dei servizi territoriali della città costiera, divenendo direttore del distretto nel 2007.
"Nel corso del tempo il distretto si è ingrandito - dichiara il dottore - erogando sempre più prestazioni e servizi, i primi tempi in cui lavoravo era un semplice poliambulatorio, ora è un'organizzazione complessa a cui afferiscono tutte le attività sanitarie extraospedaliere".
Il distretto civitanovese, infatti, comprende nove comuni per un bacino d'utenza di circa 130mila persone ed è composto da cinque poliambulatori, un ospedale di comunità e una Rsa a gestione diretta a Recanati e altre due Rsa in convenzione, Montecosaro-Santa Maria in Chienti e Villa Margherita di Civitanova.
Vi sono inoltre sette residenze protette per un totale di 230 posti letto e, su queste strutture, il distretto - attraverso le proprie equipe multidisciplinari di professionisti - esercita tutte le valutazioni relative agli ingressi e alle dimissioni dei pazienti.
“Il Covid ha messo in evidenza l'importanza della Medicina territoriale - sottolinea il direttore Turchetti – capace di dare adeguate e immediate risposte alle richieste di salute che provengono dai cittadini. Non a caso, infatti, molti fondi del Pnrr sono destinati al territorio. Nel nostro distretto è prevista la realizzazione di due case della Comunità, una a Civitanova e l’altra a Recanati, e una Centrale Operativa Territoriale (C.O.T.) all’interno del Poliambulatorio di Civitanova".
"Con il collocamento a riposo del dottor Turchetti se ne va un altro pilastro importante della nostra sanità - commenta il neo direttore generale dell’Ast Daniela Corsi – per tutti è stato un professionista competente, generoso e capace di dare risposte e soluzioni ai problemi del suo territorio di riferimento".
Non sono mancati i commenti positivi sul suo operato anche da parte del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica: "Debbo riconoscere al dottor Turchetti un grande pregio oltre alla sua nota competenza professionale, quello di essere stato sempre efficiente e molto collaborativo verso il comune di Civitanova. Lo conosco da quando ero assessore ai Servizi Sociali e alle Scuole, è stato un direttore di distretto che non si è mai risparmiato e che si è sempre adoperato per risolvere i problemi e le criticità del territorio, venendo incontro alle esigenze dei cittadini. Credo che non sarà facile per chi prenderà il suo posto raccogliere un'eredità così importante".
La giunta regionale delle Marche ha provveduto martedì pomeriggio alla nomina dei direttori generali delle 5 Aziende Sanitarie Territoriali.
All'Ast Pesaro e Urbino: Nadia Storti; Ast Ancona: Giovanni Stroppa; Ast Macerata: Daniela Corsi; Ast Fermo: Gilberto Gentili; Ast Ascoli Piceno: Nicoletta Natalini.
I direttori generali, informa una nota della Regione, sono stati scelti da una lista di 30 idonei, selezionati da una Commissione che ha valutato i titoli e gli esiti di colloqui con circa 90 candidati. Attualmente i direttori Stroppa e Natalini sono incaricati fuori regione e dunque assumeranno l'incarico dal 17 luglio al fine di consentire il completamento delle dovute procedure
Per questo la Giunta ha contestualmente nominato Nadia Storti commissario straordinario dell'Ast Ancona e Maria Capalbo commissario straordinario dell'Ast Ascoli Piceno, a decorrere dal primo giugno fino al 16 luglio.
Filippo Vincenzo Sassano, diciannovenne di Civitanova Marche, ha conquistato il titolo italiano kickboxing – K1 e la tanto ambita cintura di campione nazionale assoluto nella categoria 70 kg nel circuito E.T.F., acronimo di Extreme Top Fighters, organizzato da Umberto Lucci, atleta professionista Campione del Mondo Kickboxing e K1 Campione europeo e intercontinentale.
Ieri, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricevuto tutto il team "Passamonte" a Palazzo Sforza: "Le mie più vive congratulazioni agli atleti, al team e al maestro Italo Passamonti per il prestigioso traguardo - ha detto Ciarapica - Sono certo che il risultato portato a casa rappresenti solo l'anticamera di successi assai più grandi e meritatissimi".
"Questi ragazzi, il loro spirito di sacrificio, entusiasmo, determinazione e costanza, insieme al maestro Passamonti che da sempre crede nello sport e nei valori che trasmette, fanno onore allo sport e alla città di Civitanova. Una vittoria - ha aggiunto - che si unisce a tanti altri grandi successi che vedono, anche in altre discipline sportive, la nostra città protagonista. Complimenti a tutti, Civitanova è orgogliosa di voi”.
Quella tenutasi a Roma, al Palatorrino, domenica 28 maggio, gremito di atleti in rappresentanza di varie scuole provenienti da tutta Italia e con una massiccia presenza di spettatori, è stata la tappa conclusiva per l’assegnazione del titolo Italiano di sport da combattimento interstile.
E così l'Asd "Alfa Judo" con la sua rappresentanza del settore Kickboxing – K1 (del Team Passamonte - diretti dal Maestro Italo Passamonte), dopo mesi di numerose fasi e di impegnativi match per le qualificazioni su tutto il territorio nazionale, ha scalato la vetta ed è salita sul gradino più alto del podio.
Non da meno gli altri tre atleti Civitanovesi sempre del "Team Passamonte": Stephen Conestà (20 anni), Luca Abbadini (19 anni) e Leonardo Giulietti di 23 anni (quest’ultimo consacrato campione Regionale di Kickboxing – K1 a Fermo il 29 gennaio) che si sono aggiudicati il terzo posto assoluto nella loro categoria portandosi a casa una stimabile e meritata medaglia di bronzo.
Quattro ragazzi che, con grande spirito di sacrificio e costanza hanno dato sicuramente lustro alla città di Civitanova Marche contribuendo a rimarcare ancora una volta l’attitudine di questa scuola di primeggiare nel settore degli sport da combattimento e di balzare ancora una volta agli onori delle cronache.
Lo stadio Helvia Recina ospiterà, a partire dalle 15 di sabato 3 e domenica 4 giugno, la fase regionale del Campionato di Società di atletica leggera Master valida per il titolo di campione regionale e per la qualificazione alla finale nazionale di metà luglio a Salerno. Organizzata dalla Sef Macerata la manifestazione vede la partecipazione di squadre provenienti anche da Umbria e Abruzzo.
La squadra di casa torna quindi in pista dopo i successi ottenuti lo scorso fine settimana a Campi Bisenzio (Fi) ai Campionati italiani staffette/10.000/prove multiple dove la Sef Macerata ha schierato ben 10 staffette e conquistato 4 medaglie.
Titolo di Campione d’Italia e primo gradino del podio per la 4x400 uomini (M60) con il quartetto composto da Diego Cotichelli, Nunzio Spina, Livio Bugiardini e Alessandro Tifi che con il tempo di 4.17.59 ha stabilito il nuovo record regionale e societario.
In campo femminile argento per la 4x100 (F60) composta da Raffaela Rambozzi, Antonella Sirianni, Emanuela Stacchietti, Graziella Mercuri (1.05.34 il tempo) e per la 4x800 formata da Tiziana Tiberi, Chiara Morisi, Carla Scattolini, Barbara Carnevali (11.30.53 il tempo che vale il nuovo record regionale). Medaglia di bronzo e nuovo primato regionale anche per la 4x400 (F50) con Graziella Mercuri, Magda Pandele, Chiara Morisi e Barbara Carnevali (4.50.98).
Fuori dal podio ma ottimi risultati per le due staffette svedesi (100+200+300+400) : la M60 formata da Nunzio Spina, Luca Salvatori, Livio Bugiardini, Alessandro Tifi e la F60 con Raffaela Rambozzi, Antonella Sirianni, Emanuela Stacchietti, Graziella Mercuri.
Tra i finalisti la 4x100 F45 con il quartetto Nadia Pacetti, Valentina Carletti, Lucia Mosca, Chiara Sperandio, la 4x100 F50 che ha concluso un giro di pista con Federica Gentilucci, Anna Paola Ferrucci, Francesca Giri, Magdalena Pandele, la svedese F50 con Patrizia Nardi, Lucia Mosca, Valentina Carletti, Tiziana Tiberi e infine la svedese F45 composta da Chiara Sperandio, Anna Paola Ferrucci, Francesca Giri, Magdalena Pandele.
Venerdì 12 maggio le classi quinte dell’Ipsia "Renzo Frau" di San Ginesio e Tolentino hanno vissuto un'esperienza straordinaria. Accompagnati dai docenti Luca Conestà, Paolo Vivani e Silvia Bureca, gli studenti hanno visitato l'azienda Mondi Tolentino, con cui l'Istituto Professionale ha in essere una collaborazione di lunga data per i percorsi di alternanza scuola-lavoro dei suoi ragazzi.
L’azienda, con sede in località Le Grazie a Tolentino, è stata fondata nel 1967 e diventa parte del Gruppo Mondi nel 1992. La società è guidata da un team giovane e motivato ed è leader internazionale nella produzione di sacchi di carta industriali: dapprima specializzata nella produzione di sacchi cemento, si è saputa subito rinnovare anche nella produzione di sacchi carta a valvola più complessi, per soddisfare le svariate esigenze del mercato: dal normale sacco carta per i premiscelati semplici a quelli più elaborati, che richiedono una costruzione studiata su misura.
Durante la visita i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo ed hanno avuto l'opportunità di conoscere da vicino la storia dell'azienda e ammirare i moderni impianti di produzione. Dapprima sono stati accolti nella sala riunioni della sede, dove il direttore Massimo Muscolini e i suoi collaboratori hanno presentato la Mondi Group, in particolare i sacchi di carta realizzati nella sede di Tolentino e l’organizzazione interna del sito.
Successivamente, suddivisi in due gruppi guidati e muniti dei dispositivi di sicurezza necessari (pettorina con nome e calzature di sicurezza!) gentilmente forniti dallo staff, hanno visitato direttamente i reparti, per vedere da vicino la realizzazione dei sacchi e l’efficiente funzionamento dei macchinari di produzione e dei controlli di qualità.
La Mondi Tolentino realizza i suoi sacchi per mezzo di impianti altamente automatizzati, con standard di qualità e sicurezza elevatissimi: l’azienda investe molto nella formazione del suo personale, sempre al centro del processo di crescita del gruppo.
Proprio le prospettive di sviluppo di questa importante realtà industriale locale, muovono i suoi responsabili alla continua ricerca di giovani diplomati con competenze trasversali, dalla meccanica all’elettronica, dall’automazione alla manutenzione, che in particolare l’indirizzo professionale Manutenzione e Assistenza Tecnica, già presente da anni nell’IPSIA Renzo Frau, può permettere di acquisire.
In questo senso la collaborazione tra l’Istituto e la Mondi Group riveste un ruolo fondamentale e si concretizza con gli stage che annualmente gli studenti svolgono in azienda, in particolare in occasione dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PCTO), ex alternanza scuola lavoro, che rappresenta un’occasione preziosa per ragazze e ragazzi dell’Istituto, anche in una prospettiva lavorativa futura.
Al termine della visita, lo staff della Mondi ha gentilmente offerto un gradito buffet e soprattutto ha elogiato l’attenta e motivata partecipazione degli studenti, che insieme ai docenti accompagnatori hanno ringraziato l’azienda per l’opportunità concessa e la collaborazione proficua.
Si è svolta venerdì 26 maggio al Casolare dei Segreti, a Treia, l’assemblea dei soci del Confidi Macerata. Il direttore Leonardo Ruffini nella prima parte (assemblea privata) ha presentato il bilancio dell’anno 2022, chiuso in utile di 15.751euro e approvato dai soci: 6.730.432 euro i fidi garantiti in essere, 4 milioni di euro il patrimonio mobiliare, imprese socie iscritte 458.
Il presidente Gianluca Pesarini ha poi condotto i lavori per il rinnovo delle cariche sociali, per il triennio 2023-2026: l’assemblea ha nominato gli amministratori lo stesso Pesarini, Claudio Cioli, Mauro Guzzini, Giusi Luciani, Marco Orfei, Massimo Paci, Giovanni Soverchia, e i sindaci Pierandrea Farroni, Marco Donadio, Pierpaolo Porro.
Al termine dei lavori della parte privata, si è tenuto un interessante e partecipato convegno sul tema “Crisi bancarie, inflazione, politica monetaria e sistema del credito italiano. Quali impatti sulle pmi ?”Il prorettore dell’Università degli Studi di Macerata, professor Claudio Socci, dopo i saluti istituzionali, ha introdotto gli argomenti del convegno.
La professoressa Anna Grazia Quaranta, relatrice, ha poi parlato delle attuali manovre di politica monetaria messe in campo dalla BCE ai fini del contenimento dell’inflazione e delle inevitabili conseguenze che le imprese del territorio, ed italiane in genere, si trovano ad affrontare in termini di aumento dei tassi.
Ha posto, inoltre, l’accento su altre due criticità: “il dover rispondere a sempre maggiori richieste in termini di compliance con i parametri ESG e il problema della crescente desertificazione bancaria. Rispetto a quest’ultima problematica ha sottolineato che la competizione tra grandi gruppi e banche locali, potrebbe avere come effetto positivo il rilancio della banca territoriale, ossia di quel tipo di banca che generalmente si caratterizza per un modello di business più adatto a soddisfare le esigenze delle piccole e medie Imprese”.
Il presidente Pesarini ha, infine, sottolineato come la presenza del Confidi nella provincia di Macerata “svolga indubbiamente un ruolo di ammortizzatore anticiclico, in grado di attenuare gli effetti negativi delle crisi, ridurre le asimmetrie informative tra banche e imprese e svolgere un'azione di monitoraggio preventivo sulla qualità delle richieste di finanziamento”.
Ha precisato inoltre che si “sta valutando la possibilità di una riforma a livello legislativo del sistema Confidi, la cui legge quadro è del 2003”, “Pesarini si è augurato poi che la Regione possa consentire ai Confidi cosiddetti minori la possibilità di gestire le misure di sostegno e agevolazioni dell’accesso al credito”.
All’incontro hanno partecipato anche esponenti delle banche convenzionate al Confidi, il presidente dell’Ordine dei Commercialisti Luca Mira, il direttore di Confindustria Macerata Gianni Niccolò, Andrea Passacantando presidente Copagri e altri rappresentanti di enti ed istituzioni territoriali.
L’Università di Camerino, quale ulteriore contributo, nell’ambito delle iniziative di solidarietà promosse dalle università italiane per venire incontro alla popolazione ucraina drammaticamente coinvolta nel conflitto in corso, ha promosso un percorso agevolato per favorire la partecipazione di medici ucraini al proprio Master biennale internazionale di secondo livello in Aesthetic Medicine and Therapeutics.
Il Master, attivato nel 2010 nell’ambito della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute e diretto dal professor Francesco Amenta è realizzato, in collaborazione, tra le Università di Camerino e Torino con rilascio di titolo di studio congiunto, e sotto gli auspici dell’European Medical Association (EMA). Il master è finalizzato alla formazione di base ed applicata nel settore della medicina estetica e dell’utilizzo delle principali risorse della terapia estetica.
Un danno estetico può essere causato da svariati eventi, tra cui le conseguenze non mutilanti di eventi bellici. Pensiamo alle cicatrici sul viso e su altre parti del corpo determinate da schegge e che, se non opportunamente trattate, lasceranno un segno indelebile sulla persona coinvolta. Il danno estetico, in generale, può sommarsi ad altri tipi di danno biologico, oppure esserne una parte rilevante (esempio classico sono le cicatrici da lesione).
Per agevolare la formazione dei medici ucraini nel settore l’Università di Camerino concede agli iscritti ucraini una consistente riduzione della quota di iscrizione, termini di iscrizione e calendari didattici ad hoc per facilitarne la partecipazione ed un servizio di traduzione simultanea per venire incontro a chi non sia fluente in inglese, che è la lingua in cui viene erogato il Master.
Sono 25 i medici ucraini iscritti al Master, raggruppati in una classe interamente dedicata a loro. Le richieste di ulteriori iscrizioni sono numerose e ci si augura di poterle soddisfare con le edizioni a venire del Master.
Questa iniziativa, che si affianca ad altre già intraprese da Unicam a favore di studenti universitari e di ricercatori ucraini, è un piccolo contributo a mitigare, attraverso una formazione ad hoc, anche le conseguenze dei danni estetici subiti dal popolo ucraino.
L'università di Macerata torna a cantare: dalla collaborazione con l’associazione di promozione sociale UtReMi, rinasce il Coro universitario e due nuove realtà musicali: l’Unimc Orchestra e l’Unimc Ensemble. Il primo turno di audizioni si terrà il prossimo 15 giugno nell'Aula Magna in via Garibaldi, con un secondo turno previsto a inizio del prossimo anno accademico.
"La bellezza del tornare a frequentare l’Università in presenza sta anche in iniziative come questa che sono un vero arricchimento per tutti - ha commentato il rettore John McCourt in apertura -. Si tratta di progetti dalla natura fortemente inclusiva, specialmente per il Coro che sarà aperto a studenti, docenti e personale tecnico amministrativo, anche non più in servizio".
L’iniziativa si colloca nel progetto di rendere Macerata una città-campus, abitabile dagli studenti oltre l’orario delle lezioni con nuove opportunità da cogliere: assicurando una presenza musicale nelle manifestazioni ufficiali dell’Ateneo, verranno offerti momenti extra didattici dedicati alla musica ai propri iscritti e al proprio personale universitario.
"Siamo grati di poter realizzare questa esperienza con realtà di alta qualità del territorio maceratese – ha aggiunto la prorettrice e referente del progetto Catia Giaconi - Il progetto permetterà a studentesse e studenti di trovare in questi spazi la possibilità di esprimersi pienamente".
L’associazione UtReMi, che da sempre promuove la formazione artistica come veicolo di inclusione sociale e di legalità, metterà a disposizione la propria esperienza nella fase di sviluppo e realizzazione in virtù dell'accordo stretto con Unimc dalla durata di due anni, rinnovabili alla scadenza. Ut-Re-Mi, fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 2002, opera nel territorio di Macerata e della provincia per la diffusione e la promozione della cultura, dell'arte e in particolare della musica attraverso i suoi progetti: la scuola di musica civica "Stefano Scodanibbio", l'orchestra "Lino Liviabella" e "Il Sistema" orchestra giovanile.
"Le tre proposte saranno portate avanti simultaneamente e saranno in comunicazione fra loro - spiega il presidente di UtReMi, Adamo Angeletti – Mentre l’Orchestra sarà rivolta a studenti con una formazione specifica in campo musicale, il Coro e l’Ensemble saranno aperti anche a dilettanti e amatori".
Unimc Ensemble sarà, infatti, una realtà amatoriale che potrà affiancare Unimc Orchestra e Coro all’interno degli eventi ufficiali dell’Università, come cerimonie di inaugurazione o conferimento di lauree honoris causa. Infine, attraverso l’esperienza di Unimc Coro, si offrirà a studenti, docenti e personale, anche non più in servizio, la possibilità di lavorare in gruppo. L'Unimc Orchestra poggerà invece sulla pre-esistente struttura di UtReMi, mentenendo il calendario già in vigore e aggiungendo gli impegni istituzionali dell'Università.
Il direttore delle due formazioni musicali nonché vicepresidente dell’associazione UtReMi, Matteo Torresetti, ha annunciato il debutto dell’Orchestra Unimc per sabato 3 giugno, alle 17 in Piazza della Libertà a Macerata, in occasione del gemellaggio con Lanciano: "Sono convinto della funzione catartica della musica e l'intento è quello di coinvolgere i giovani musicisti dell'università il più possibile. Attraverso il rapporto con chi ha fatto della musica il proprio mestiere incontreranno occasioni di crescita e di apprendimento".
Il Coro dell’Università di Macerata, a lungo condotto dal M° Aldo Cicconofri, è nato nel 1994 e da allora ha visto passare nelle sue sezioni centinaia di studenti sia italiani sia “Erasmus”, tra i quali personaggi noti come Giovanni Allevi.
Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta hanno ricevuto nei giorni scorsi, a Bevagna, una donazione che andrà ad arricchire la collezione presente nella biblioteca Mozzi Borgetti. La donazione è un carteggio dei padri del Museo Marchigiano del Risorgimento, Domenico e Giovanni Spadoni: uno scambio di lettere tra coloro che, negli anni, hanno donato o avevano intenzione di donare delle opere a Macerata.
Il sindaco Parcaroli, l’assessore Cassetta e Rosaria Cicarilli, conservatrice dei musei civici che ha seguito, negli anni, l’inventario del materiale presente in biblioteca, hanno ricevuto la donazione da Franco Proietti presso il Comune di Bevagna, alla presenza del sindaco Annarita Falsacappa e dell’assessore alla Cultura e al Turismo Marco Gasparrini. Proietti, appassionato di storia locale e collezionista, ha raccolto il materiale inerente a Macerata e ha deciso di donarlo al Comune.
Le lettere sono databili 1927-1928, anni in cui a Macerata si era tenuto il 15esimo Congresso nazionale della Società per la Storia del Risorgimento Italiano e, allo stesso tempo, una mostra di oggetti e documenti risorgimentali. Nel faldone è possibile ammirare la fitta corrispondenza tra i comuni della provincia di Macerata, ma anche del Pesarese e dell’Ascolano, con uno scambio reciproco di idee e impressioni sul valore del Risorgimento. La donazione sarà consultabile presso la biblioteca Mozzi Borgetti.
"Siamo soddisfatti e felici di aver instaurato con il Comune di Bevagna un rapporto di collaborazione e scambio di buone pratiche oltre che di arricchimento reciproco - hanno commentato Parcaroli e Cassetta -. Un ringraziamento al signor Proietti per la sua generosità e per la grande sensibilità".
Sorpresi in centro nei pressi di piazza della Libertà, a Macerata, l'attore e regista Simone Riccioni, insieme a Elisabetta Garbati, David Miliozzi, Anna Laura Pesallaccia e Jonathan Arpetti.
È per ora tutto top secret, ma sarebbe in cantiere un nuovo progetto cinematografico girato nella provincia maceratese.
La stessa squadra, dopo il successo de La ballata dei gusci infranti - film selezionato ai David di Donatello e vincitore di tanti premi internazionali, da Tokyo a New York, per ultimo il St. Louis International Film Festival- è al lavoro per un altro grande progetto che darà lustro al territorio e alla regione Marche.
A quanto trapela, ancora una volta sarà coinvolto un prestigioso cast, al momento non ancora reso noto.
"Saremmo potuti essere molti di più se la volontà di una presenza qui a Roma si sarebbe potuta conciliare con il dovere della cura che molte famiglie hanno nei confronti dei loro cari affetti da demenza, che purtroppo non hanno potuto lasciare soli". Così ha esordito Elena Sodano, presidente dell’Associazione Ra.Gi. nonché ideatrice della residenza innovativa CasaPaese nel borgo di Cicala, durante l’incontro con la senatrice Tilde Minasi, tenutosi mercoledì all’interno di Palazzo Giustiniani, a Roma.
Per la prima volta, grazie all’impegno dell’”imprenditrice della cura” catanzarese, i familiari di pazienti affetti da Alzheimer e malattie neurodegenerative hanno avuto l’opportunità di essere ascoltati dalle istituzioni.
Raccolte oltre 1200 firme in pochissimi giorni, insieme a 20 caregivers guidati dal portavoce Sauro Magrini e una rappresentanza dell'associazione Gruppo Alzheimer Tolentino, Sodano ha portato nella capitale la causa di persone - provenienti da ogni regione d’Italia - che in silenzio e con enormi sacrifici hanno consacrato la propria vita a fianco dei familiari con demenza.
"Le persone con demenza e le loro famiglie sono stanche di continuare a pagare un prezzo alto a causa di una gestione politico-sanitaria che non riesce a risolvere le difficoltà economiche, a fare quadrato intorno a un problema che ha raggiunto dimensioni pandemici non più controllabili, in una Italia che, su questa tematica è spaccata in due" ha ribadito Sodano durante l’incontro intimo e operativo, basato principalmente sull’ascolto.
A segnalare gli interventi più urgenti è stato il portavoce Magrini, a capo della delegazione di caregivers, che ha richiesto tutela della persona ammalata, a cui non vengono riconosciuti gli adeguati supporti economici e assistenziali, semplificazione delle modalità di accesso a Rsa e centri di assistenza, regolamentazione della figura del badante e dell’assistente familiare e facilitazione dell’ accesso al pronto soccorso e in ospedale per persone che, a causa della demenza, non possono affrontare ore di attesa né restare da soli durante il ricovero.
Ha, inoltre, richiesto un’attenzione particolare per le demenze ad esordio giovanile, purtroppo poco conosciute, portando l’esperienza della familiare Michela Morutto, moglie di Paolo Piccoli che si è ammalato di Alzheimer precocemente, ad appena 43 anni, la cui storia è raccontata anche nel libro "Un tempo piccolo" (Gemma Edizioni) a cura di Serenella Antoniazzi.
"Assistiamo impotenti al percorso di una malattia che conduce nel baratro del dolore non solo l’ammalato ma anche noi familiari che svolgiamo il lavoro più duro a livello emotivo, fisico e mentale. Purtroppo, dove c’è una demenza, i malati sono sempre due: la persona con disabilità e chi se ne occupa perché tempo, risorse fisiche ed economiche vengono completamente assorbite nell’accudimento" ha affermato Magrini sostenuto dai caregivers presenti e dai fratelli Andrea e Barbara Crocetti, fondatori del Gruppo Alzheimer Tolentino nonché caregivers per 12 anni della madre affetta da Alzheimer ad esordio precoce.
Consapevoli della mancanza, in Italia, di un quadro giuridico di adeguata tutela del caregiver, hanno chiesto, all’unisono, leggi specifiche, un piano per le demenze più sostanziale e trasparente, maggiore sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione, sui corretti stili di vita da adottare in via cautelativa, sulla malattia che non deve rappresentare uno stigma.
"Chiediamo anche contributi finanziari per l’adeguamento dei luoghi domestici e norme che favoriscano l’inserimento dei cargivers nel mondo del lavoro. Un maggiore coinvolgimento di associazioni e familiari nel controllo dei progetti del Piano Nazionale per le demenze, che talvolta non danno alcun supporto concreto" hanno aggiunto i fratelli Crocetti evidenziando quanto sarebbe d’aiuto prevedere in ogni città strutture che, come CasaPaese, applicano un approccio inclusivo e non sedativo.
Richieste, proposte e spunti di riflessione pienamente accolti dalla senatrice Minasi che, nell'incontro durato oltre du ore, ha ascoltato le storie personali di tutti i familiari presenti, confermando la sua disponibilità, in qualità di presidente della X Commissione Affari sociali e sanità, a farsi portavoce con il Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli - tra l’altro di recente in visita a CasaPaese - e con gli altri ministri affinché si possa attuare un cambiamento reale, fatto di aiuti concreti per pazienti e familiari.
"Siamo davanti a un’emergenza sociale, sento l’urgenza di tutelare queste famiglie che, spesso, sono costrette a sostituirsi a un carenze servizio sanitario pubblico" ha concluso Minasi, soddisfatta di questo incontro che rappresenta soltanto il primo passo di un cammino comune che intende proseguire al fianco dei caregivers che hanno tanto bisogno del riconoscimento di bisogni e dignità.
Sabato 10 giugno, GustaPorto accende i riflettori sullo spettacolo del mare Adriatico, visto dalla prospettiva di uno dei porti più colorati d’Italia, quello di Civitanova Marche, sede di tappa del Grand Tour delle Marche, insieme all’Infiorata di Castelraimondo. Da quest’anno la manifestazione è segnalata anche nel portale del Ministero del Turismo - italia.it, come iniziativa da non perdere, proprio per i suoi inediti contenuti esperienziali.
Questa mattina, il Club Vela Portocivitanova ha accolto la partecipata conferenza stampa di presentazione della settima edizione dell’iniziativa, grazie alla rinnovata ospitalità della presidente Cristiana Mazzaferro, presenti il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, il direttore di Tipicità Angelo Serri, il Comandante della Capitaneria di Porto Ylenia Ritucci, l’assessore al Turismo Manola Gironacci e il responsabile organizzativo Alberto Monachesi.
Moletti, mercato ittico, cantieri, museo di arte urbana Vedo a colori, museo Magma, lungomare e negozi del centro saranno teatro di un’intensa giornata di animazioni, degustazioni ed esperienze immersive che apre una settimana di proposte a tema spalmate in tutta la città.
“GustaPorto lancia la stagione estiva di Civitanova Marche – ha detto Angelo Serri – rendendo protagoniste le tante attività legate al mare. Sono molteplici le anime che si ritrovano ogni anno, come per rinnovare un’antica collaborazione, ciascuno con le sue specificità. La manifestazione è un grande laboratorio in cui si mescolano tradizioni e idee sul futuro”.
“GustaPorto nasce nel 2017 durante il mio primo mandato – ha ricordato il sindaco Ciarapica – e da allora abbiamo assistito ad un crescendo sia in termini di partecipazione delle realtà cittadine che di temi e contenuti trattati. La manifestazione è diventata di altissimo livello e di questo voglio ringraziare il team di Tipicità che ha saputo coinvolgere le varie anime di un Comune che può vantare venti Bandiere Blu consecutive. Con GustaPorto inauguriamo la stagione estiva, certi di saper cogliere tutte le opportunità che ci consentono di valorizzare il mare, il porto, il suo pescato e tutto l’indotto”.
“Nuove associazioni e nuove energie positive entrano a far parte del gruppo di lavoro di GustaPorto - ha dichiarato l’assessore al Turismo Manola Gironacci – la cui formula piace anche al turista, che non cerca più solo un’offerta di tipo balneare, ma vuole essere coinvolto attivamente in un’esperienza. Sono parte del progetto 27 realtà tra cantieri, pescatori, ristoratori e balneari, pubblici esercizi, agenzie turistiche, sodalizi culturali, centri di ricerca, associazioni professionali di categoria, atenei, mercato ittico comunale e tanti altri soggetti che insieme costituiscono un vero e proprio ecosistema in grado di esprimere quello che con GustaPorto chiamiamo lo spettacolo del mare. E per incentivare lo shopping lanceremo un contest per la vetrina più bella”.
“Va valorizzata la doppia valenza del porto – ha sottolineato il comandante Ritucci, fresca di promozione al grado di capitano di corvetta – è bene parlare di turismo, ma senza mai mettere in secondo piano le infrastrutture utili alla pesca e gli investimenti sulla sicurezza dell’area portuale. Il porto di Civitanova ha una rilevanza regionale e certamente va aggiornato lo strumento principe che è il Piano regolatore. A settembre passerò il testimone al nuovo comandante, ma sono sicura che Civitanova saprà crescere e svilupparsi nella maniera più opportuna e nel rispetto di tutti gli operatori”.
Il programma inizia alle 9:00 a Fontespina (lungomare nord), con la rievocazione storica della pesca con la sciabica e raggiunge il Mercato Ittico comunale dove, alle 11:00, l’opinionista Hoara Borselli condurrà un panel sul tema “Turismo in Porto-Agorà sulle nuove rotte del turismo esperienziale, tra mare e terra”. Appuntamento nel pomeriggio, sempre al Mercato ittico, con CNR Irbim arriva-no gli “alieni”, ovvero le specie ittiche nuove per l’Adriatico. Inoltre, per tutta la giornata, sarà visitabile la mostra a cura del Magma, Museo archivio della grafica e del manifesto di Civitanova Alta.
Sempre a partire dalle 11:00, il piazzale antistante al Mercato ospita per tutta la giornata il GustaPorto Village: protagoniste le ricette marinare civitanovesi, tradizionali e rivisitate, preparate appositamente dai ristoratori della città e proposte in modalità da … passeggio. Poi, nel pomeriggio, ai cibi di mare si uniscono le birre di territorio ed i vini inconsueti marchigiani. In programma anche momenti divertenti con il pesce “in inglese”, l’animato dialetto civitanovese e il GiocaPorto per i bambini.
Si è aperta stamane Rimini Wellness, il più importante evento italiano del fitness che da oggi a domenica farà convergere gli appassionati da tutta Italia. Panatta, brand storico del fitness e del bodybuilding, che opera da oltre 6 decadi, sarà protagonista assoluta in ben tre padiglioni. In quest’edizione, l’azienda avrà una presenza imponente dislocata su più aree dedicate a fitness, lifestyle, bodybuilding, powerlifting e formazione.
Nel dettaglio:
PAD C1 – STAND ISTITUZIONALE, 400 metri quadrati dedicati al business dei centri fitness:
Rossopuro è la nuova linea cardio fitness top di gamma firmata Panatta. Free Weight Special. L’allenamento a pesi liberi nel 2023 è il secondo trend mondiale del fitness. FreeWeight Special è un vero must-have per ogni palestra.
Fit Evo: nuove macchine per l’allenamento braccia con focus bicipiti e tricipiti. Panatta ha inventato e lanciato una serie di macchinari unici al mondo. Ecoline e Dual System: la proposta Panatta per centri personal 100% energy free ed eco-friendly! Panatta propone una soluzione space-saving e a zero costi di elettricità combinando due linee di macchinari.
PAD A7 – PANATTA MUSCLE GYM: una palestra open di 250 metri quadrati attrezzata con macchinari Panatta Free Weight. Uno spazio pensato per far vivere agli utenti un’esperienza di allenamento unica insieme ai più grandi bodybuilding influencers del mondo.
Tutte le star del Bodybuilding Panatta saranno sempre presenti nel pomeriggio dalle ore 15:00. Special Event venerdi 2 giugno dalle 14:00 alle 16:00, allenamento a porte aperte con Andrea Presti. Andrea Presti è oggi il bodybuilder più famoso d’Italia, Olympia Competitor, colui che dopo 28 anni ha riportato l’Italia a gareggiare al Mister Olympia.
PAD A7 GLI EVENTI PANATTA, 1800 metri quadrati di vera passione:
- PANATTA RIMINI CONTEST - Competizione Italiana amateur di bodybuilding organizzata da IFbb Italia. Montepremi in denaro pari a 30.000 euro, il più alto di tutte le competizioni italiane dedicate ai non professionisti.
- PANATTA RIMINI CONTEST | POWERLIFTING - Gara internazionale aperta ai powerlifter di tutte le federazioni.
- PANATTA ACADEMY, 3 giornate di formazione per approfondire a scienza, la pratica e la passione del bodybuilding con relatori di fama internazionale. Special Guest Andrea Presti.
- MEET& GREET con Big Ramy, William Bonac, Sergio Oliva Jr, Zahir Khudayarov, Rich Gaspari, Bob Cicherillo
Nell'udienza generale di questa mattina in Piazza San Pietro, Papa Francesco, continuando il ciclo di catechesi "La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente", ha incentrato la sua meditazione sul tema "Testimoni: il Venerabile Matteo Ricci".
"È stata una bellissima sorpresa che Papa Francesco abbia dedicato l’udienza di questo mercoledì 31 maggio a presentare Padre Matteo Ricci come uno dei grandi modelli dello zelo apostolico, cioè della passione di diffondere il vangelo tra gli uomini, ponendolo addirittura accanto a figure come san Paolo e san Francesco Saverio" ha commentato il vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi.
"In una catechesi molto densa, ma comprensibile da tutti, il Papa ha raccontato la vita avventurosa di Padre Matteo, mettendo in risalto la sua preparazione attraverso lo studio e la sua capacità di trasmettere il vangelo in Cina adattandosi alla cultura ed alla mentalità dei suoi interlocutori - aggiunge Monsignor Marconi -. Ma soprattutto ha aggiunto al testo due passaggi a braccio molto significativi. Il primo sul fatto che Padre Matteo attingeva la forza per fare tutto da una preghiera personale intensa: 'questi missionari pregavano!' ha ripetuto il Papa. Di Padre Matteo si è scritto tanto, ma sulla sua spiritualità c’è ancora molto da conoscere, ci sta insegnando il Papa".
"Il secondo passaggio riguarda la 'coerenza di vita': infatti l’efficacia della sua evangelizzazione, ha ribadito il Papa, è dovuta alla grande coerenza tra la predicazione e la vita vissuta. Il decreto sulle virtù eroiche di padre Matteo Ricci facendolo Venerabile, che proprio Papa Francesco ha firmato lo scorso dicembre, afferma proprio questa coerenza tra una predicazione di fede, speranza e carità fatta da Padre Matteo e la sua vita vissuta ogni giorno secondo queste virtù - conclude Marconi -. Come maceratesi siamo orgogliosi che il nostro concittadino Padre Matteo Ricci sia sempre più apprezzato da credenti e non credenti. Ci sentiamo ancora più impegnati a seguire il suo esempio di vero cristiano, modello di coerenza tra fede e vita".
Nella antica cornice di Villa Quiete si è svolto l’ultimo meeting di maggio del Lions Club Macerata Host alla presenza di numerosi soci. Relatore della serata il Magnifico Rettore dell’Università di Macerata John Francis McCourt che ha parlato, stimolato anche da domande dei presenti, della sua esperienza prima come studente, poi come professore universitario e in particolare delle sue ricerche e sue pubblicazioni sulla vita e le opere del poeta Irlandese James Joyce, suo conterraneo.
Un interesse su uno dei più apprezzati poeti Irlandesi derivato chiaramente dal fatto che entrambi sono nati a Dublino, hanno frequentato l’Università della Capitale Irlandese e che hanno portato il professore a seguire le tracce del poeta girando l’Europa, studiando ed insegnando, sino ad arrivare a ricoprire la prestigiosa carica di Rettore dell'antichissima università di Macerata. La serata si è conclusa con la bellissima e rituale cerimonia di ingresso durante la quale il Presidente Tommaso Martello ha accolto nel club tre nuovi soci tra cui proprio il Magnifico Rettore John Francis Mc Court, la dottoressa Federica Frontini Costa e l’avvocato Pier Paolo Armellini.
È stato l’ultimo giorno di lavoro per Antonella Marinsalta che ieri ha salutato la casa di riposo a Treia.
“Dopo 22 anni di servizio trascorsi sempre con grande disponibilità e impegno da oggi potrà godersi la pensione”, si legge in una nota.
“Un caro saluto e ringraziamento nonché i più sinceri auguri da tutti gli ospiti della casa di riposo, dal personale e dall’Amministrazione comunale”.