“No alla giornata contro l’omotransfobia nelle scuole”. Fratelli d'Italia Macerata condanna la circolare del Ministero dell'Istruzione che invita le scuole di ogni ordine e grado ad organizzare il 17 maggio iniziative sulla giornata contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia.
“Nelle scuole pubbliche non possono trovare posto insegnamenti su tematiche così delicate, che riguardano posizioni particolari e sulle quali esiste un conflitto socio culturale molto acceso, senza prima provvedere alla giusta formazione del corpo docente interessato”, si legge in una nota del partito guidato da Giorgia Meloni”.
“La natura istituzionale della scuola non consente di affrontare questi delicatissimi argomenti che trovano, invece, il loro luogo naturale nel contesto familiare e nello stretto rapporto con i genitori i quali conoscono bene i propri figli e possono accompagnarli nella comprensione di queste tematiche, senza standardizzazioni, con la specifica cura ed attenzione che merita il proprio figlio e, soprattutto, nel rispetto dei tempi necessari alla comprensione”.
“Delle iniziative generalizzate, come quelle descritte nelle linee guida sulla varianza di genere, potrebbero forse essere utili a qualche ragazzo ma risulterebbero dannose per la maggioranza degli alunni. Il rispetto e la lotta alle discriminazioni devono riguardare tutti gli esseri umani e non devono diventare l'occasione per trasmettere agli alunni strane teorie sulla fluidità dei sessi, sul gender o su altri elementi che portano ad una ipersessualita' precoce e che turbano l'identità dei minori. Invitiamo le famiglie – concludono gli esponenti FdI maceratesi - a prestare attenzione e a pretendere che qualsiasi iniziativa, eventualmente proposta dagli istituti scolastici, preveda il consenso preventivo informato dei genitori”.
“No alla giornata contro l’omotransfobia nelle scuole”. Fratelli d'Italia Macerata condanna la circolare del Ministero dell'Istruzione che invita le scuole di ogni ordine e grado ad organizzare il 17 maggio iniziative sulla giornata contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia.
“Nelle scuole pubbliche non possono trovare posto insegnamenti su tematiche così delicate, che riguardano posizioni particolari e sulle quali esiste un conflitto socio culturale molto acceso, senza prima provvedere alla giusta formazione del corpo docente interessato”, si legge in una nota del partito guidato da Giorgia Meloni”.
“La natura istituzionale della scuola non consente di affrontare questi delicatissimi argomenti che trovano, invece, il loro luogo naturale nel contesto familiare e nello stretto rapporto con i genitori i quali conoscono bene i propri figli e possono accompagnarli nella comprensione di queste tematiche, senza standardizzazioni, con la specifica cura ed attenzione che merita il proprio figlio e, soprattutto, nel rispetto dei tempi necessari alla comprensione”.
“Delle iniziative generalizzate, come quelle descritte nelle linee guida sulla varianza di genere, potrebbero forse essere utili a qualche ragazzo ma risulterebbero dannose per la maggioranza degli alunni. Il rispetto e la lotta alle discriminazioni devono riguardare tutti gli esseri umani e non devono diventare l'occasione per trasmettere agli alunni strane teorie sulla fluidità dei sessi, sul gender o su altri elementi che portano ad una ipersessualita' precoce e che turbano l'identità dei minori. Invitiamo le famiglie – concludono gli esponenti FdI maceratesi - a prestare attenzione e a pretendere che qualsiasi iniziativa, eventualmente proposta dagli istituti scolastici, preveda il consenso preventivo informato dei genitori”.
Il Giro d'Italia torna a far capolino nelle Marche: passaggi a Civitanova, Morrovalle, Montecosaro, Recanati e Montelupone, dove scoprirà le salite del Maceratese. L'appuntamento è per martedì 17 maggio, con la decima tappa che parte a Pescara e arriva a Jesi.
Previsti due Gpm di quarta categoria a Crocette di Montecosaro e Recanati. Inevitabili saranno le ripercussioni al traffico: di seguito elenchiamo tutte le modifiche previste nei comuni toccati dal transito dei corridori.
CIVITANOVA - A Civitanova è previsto il divieto di sosta con rimozione per tutti i veicoli dalle 8 alle 16 nelle vie Montenero per entrambe le corsie, Piazzale Italia, Lungomare S. Piermanni corsia est, via S. Santarosa corsia est, via Trento tratto via L. da Vinci /viale Matteotti, viale Matteotti tratto intersezione via Trento/rotatoria di piazza Verdi, parcheggio antistante concessione La Contessa lato ovest, parcheggio adiacente p.zza Verdi, via IV Novembre lato ovest, via C. Colombo tratto via M. Polo/via Pigafetta , via Pigafetta, Strada Provinciale Del Palazzaccio, via XXIV Maggio, via Strada Del Pincio, parcheggio lato est di fronte ai civici dal 30 al 98.
Il divieto di transito per tutti i veicoli a partire da due ore prima del transito della gara previsto per le ore 14:53 fino al termine della stessa lungo tutto il percorso della corsa. Sono anche previste le seguenti deviazioni di traffico a partire da due ore prima del transito della gara:
- direzione obbligatoria a nord per i veicoli provenienti dalla SS 77 (Superstrada) direzione ovest- est;
- direzione obbligatoria in SS 77 (Superstrada) per i veicoli provenienti dalla SS 16 via Martiri di Belfiore con direzione nord- sud;
- direzione obbligatoria verso nord della SS 16 via Martiri di Belfiore per i veicoli provenienti da via Fontanella e via Milazzo;
- chiusura di via Aspromonte all'altezza dell’intersezione con SS 16 via Martiri di Belfiore;
- chiusura di via M.Polo all’altezza dell’intersezione con SS 16 via C.Colombo; in via S. Santarosa per i veicoli provenienti da viale Matteotti a partire dalle ore 10,00; nel vialetto nord di piazza XX Settembre per i veicoli provenienti da viale Matteotti a partire dalle ore 13,00;
- in Zona Industriale B – via del Molino – per i veicoli provenienti dalla Strada Provinciale delle Vergini con direzione Montecosaro; in viale della Rimembranza per i veicoli provenienti da via Roma e via F. Corridoni.
RECANATI E MONTELUPONE - A Recanati, dalle 10 sino al termine della gara è previsto il divieto di sosta con rimozione per tutti i veicoli presenti nelle seguenti vie: Via Gentile, S.C. San Pietro, via Urbani, via Cappuccini Vecchi, via N. Sauro, via Colle dell’Infinito, via Passero Solitario, via Corridoni, rotatoria Crocefisso, via Beato Placido, via Le Grazie, Variante per Montefano, via Cingolani, via Flamini, via Pound e via Ghergo.
Dalle 12:45, sino al passaggio della corsa, sarà sospesa la circolazione stradale lungo la strada provinciale 21 e la strada provinciale 40. Invece, dalle 13 sino al termine del passaggio della gara proveniente da Montelupone sono chiuse al traffico le seguenti vie: Via Gentile, S.C. San Pietro, via Urbani, via Cappuccini Vecchi, via N. Sauro, via Colle dell’Infinito, via Passero Solitario, via Corridoni, rotatoria Crocefisso, via Beato Placido, via Le Grazie, Variante per Montefano, via Cingolani, via Flamini, via Pound.
Sempre dalle 13 nel tratto di via Badaloni compreso tra via Trieste e via Trento è istituito il divieto di sosta con rimozione ambo i lati per tutti i veicoli, in modo da istituire il doppio senso di circolazione, finalizzato principalmente a consentire il transito in uscita dei mezzi di emergenza provenienti da Punto di Primo Intervento dell’Ospedale di Recanati senza intersecarsi con il percorso di gara.
In via Ghergo, nel tratto compreso tra via Beato Amico di Montefano e la strada provinciale 361, dalle 13 alle 17 è disciplinato il doppio senso di circolazione, così da consentire il transito ai soli residenti della zona.
Dalle 13:30 alle 14 è istituito il divieto di transito veicolare in Corso Persiani e piazza G. Leopardi "al fine di consentire che la carovana del Giro d’Italia possa intrattenere il pubblico senza pericoli per la pubblica incolumità", si legge nell'ordinanza firmata dal comandante della Polizia Locale di Recanati.
MORROVALLE E MONTECOSARO - È prevista, inoltre, la chiusura al transito veicolare del tratto della strada Asola verso Montecosaro tra le 12 e le 16. Divieto di transito per tutti i veicoli anche sulla Strada Provinciale 10 Bivio Vergini, nel tratto di competenza del comune di Montecosaro, compreso tra l’intersezione con contrada Grazie e l’intersezione con località Asola.
Molte sono le curiosità e gli aneddoti legati al mondo del ciclismo e alla corsa in rosa che attraverserà la provincia anche nel corso di questa edizione. In attesa di conoscere il vincitore del Giro d'Italia 2022, Picchio News ha selezionato sette fra le varie curiosità che ripercorrono i momenti più emozionanti della storia dello "sport del popolo".
1. La tappa e il Giro più lunghi di sempre. Si tratta della Lucca-Roma del 1914: a vincerla fu “Costante” Girardengo con il tempo di 17 ore e 29 minuti. L’edizione del Giro più lunga in assoluto rimane, invece, quella del 1954: 4.337 km in 129 ore e 13 minuti. Vincitore: Carlo Clerici.
2. Il vincitore più giovane e quello più anziano. Ad appena 20 anni, è Fausto Coppi nel 1940 a vincere il Giro d’Italia. Il più anziano risulta invece il “Diavolo Rosso” Giovanni Gerbi: si aggiudica la corsa nel 1932, all’età di 47 anni
3. Le imprese storiche. Sebbene sia difficile stabilire una classifica dei momenti più emozionanti in tutta la storia del Giro, ad essere rimaste impresse nella memoria sono sicuramente la tappa Cuneo-Pinerolo del 1949, e quella di Racconigi-Santuario di Oropa del 1999.
Nella prima, il protagonista è ancora Fausto Coppi, che – nonostante ben quattro forature - scalò in solitaria Maddalena, Vars, Izoard, Monginevro e Sestriere, vincendo con quasi 12 minuti di vantaggio su Gino Bartali. Nel 1999, invece, è il “Pirata” Marco Pantani a superare 49 corridori e ad aggiudicarsi la maglia rosa, a dispetto del problema al cambio che lo colse a 8,5 km dall’arrivo e gli fece perdere diverso tempo per sistemarlo.
4. Corridori e vittorie italiane. Dall’inizio della sua storia, il Giro ha visto la partecipazione di oltre 5.000 corridori dai avri paesi partecipanti. L’Italia annovera circa 1.250 vittorie su tappa e 68 generali.
5. Uno sport "non solo per maschi". La prima ciclista donna a gareggiare fra gli uomini alla “Corsa Rosa” fu Alfonsina Strada, all’età di 33 anni. Ancora oggi viene considerata tra le pioniere della parificazione tra sport maschile e femminile.
6. Record. Sono tre i ciclisti a condividere il record di vittorie generali: gli italiani Alfredo Binda - vincitore tra il 1925 e il 1933 - e Fausto Coppi - vincitore tra il 1940 e il 1953. Per il Belgio troviamo, invece, Eddy Merckx, che vinse tra il 1968 e il 1974. Per le vittorie su tappa, invece, il primato è del velocista Mario Cipollini, che nell'edizione del 2003 riuscì a superare il record di 41 vittorie.
7. Il primo Giro d’Italia. La prima edizione del Giro fu nel 1909, e contava appena 8 tappe, per una lunghezza complessiva di 2.447 km. La prima tappa (397 km) partì alle 2.53 del mattino da Piazzale Loreto a Milano. Vincitore della prima "Corsa Rosa" della storia fu il varese Luigi Ganna, aggiudicandosi il premio di 5.325 lire.
I Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo della Compagnia di Macerata, hanno tratto in arresto un 24enne indiziato per il reato di spaccio di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella tarda mattinata di sabato, i militari della Sezione Operativa, in località Piediripa di Macerata, hanno sorpreso un giovane, di origini nigeriane, cedere sostanza stupefacente a un italiano e a un cittadino indiano.
A seguito di ciò, i Carabinieri sono intervenuti bloccando lo spacciatore e gli acquirenti, rinvenendo su uno di questi ultimi una dose di eroina appena ceduta. Avendo i militari notato che l’uomo aveva prelevato le dosi dalla propria bocca, per poi cederle in cambio del corrispettivo in denaro è emersa la necessità di accertare la presenza di corpi estranei nel corpo del sospettato.
Gli accertamenti di polizia giudiziaria sono stati effettuati anche presso il nosocomio di Macerata dove il 24enne - piantonato dai Carabinieri e sopposto agli esami diagnostici del caso - è risultato celare nel proprio intestino alcuni ovuli contenenti eroina
Gli accertamenti presso l’ospedale di Macerata sono tuttora in corso e si protrarranno sino a quando gli esami diagnostici non accerteranno l’assenza di involucri di eroina nell’intestino dell’indiziato. È prevista per la tarda mattinata di oggi l’udienza di convalida dell’arresto del 24enne pusher.
"No al gender nelle scuole, il Ministero ritiri la circolare del 17 maggio". A esporsi in maniera netta è Giorgia Latini, assessore all'istruzione Regione Marche, nel commentare la circolare emessa dal Ministero dell’Istruzione con l'obiettivo di "favorire e costruire una scuola aperta e inclusiva, che valorizzi le singole individualità e educhi alla cultura del rispetto per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e discriminazione".
"Poche righe più avanti", spiega Latini - in occasione della 'Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, nonché contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basato sull’orientamento sessuale', il 17 maggio - "si invitano docenti e scuole di ogni grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nell’ambito dei principi nazionali e internazionali".
"Il timore fondato di tante famiglie, condiviso dalla Lega e dal Sottosegretario Rossano Sasso, è che dietro la lotta contro le discriminazioni si nasconda in realtà la volontà di propagandare la teoria gender tra bambini e ragazzi - dichiara l'assessore -. Un timore condiviso da tutti coloro che non vogliono vedere introdotti tra i banchi, surrettiziamente, i principi contenuti nel ddl Zan, peraltro già bocciato in Parlamento".
"La vera discriminata, da parte di chi vuole imporre la propria ideologia agli studenti, è la famiglia. Non risulta la stessa solerzia in occasione della Giornata Internazionale della famiglia - aggiunge Latini -. Evidentemente queste ricorrenze vengono evidenziate soltanto quando vanno d'accordo con certe impostazioni ideologiche".
"Chiediamo pertanto al Ministero di ritirare la circolare - conclude Latini -. All'Ufficio scolastico regionale e ai dirigenti scolastici invece di vigilare affinché la lotta alle discriminazioni non diventi il modo di certa malapolitica di introdurre attraverso canali extraparlamentari ciò che non si è riusciti ad approvare in maniera democratica. Questo tra l'altro violerebbe il consenso informato e la libertà educativa dei genitori. Questo non possiamo permetterlo a nessuno". Dello stesso parere si è mostrato anche il gruppo maceratese di Fratelli d'Italia: leggi qui.
"Non siamo soddisfatti della mancata soluzione delle criticità legate alla formazione di pluriclassi che interessano molti Comuni marchigiani né per la sospensione degli insegnanti nelle nostre scuole, dovuta all’applicazione della norma nazionale". A scriverlo, in una nota diffusa sui social, è il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
"Abbiamo interessato il direttore dell’USR Filisetti, sollecitato il sottosegretario e il ministero ma senza ricevere risposte risolutive - spiega il governatore -. Chiederemo a tutti i parlamentari marchigiani di interessarsi di questa importante battaglia al fianco dei territori più piccoli e dei lavoratori".
"Domani provvederemo a convocare una riunione per illustrare la questione ai nostri rappresentanti in Parlamento, anche al fine di evitare incertezze per il futuro ed una umiliante trafila per vedere riconosciuti ogni volta diritti sacrosanti" conclude Acquaroli.
Ammontano a 22,1 miliardi di euro i redditi complessivamente dichiarati nel 2021 da 1,1 milioni di contribuenti marchigiani, con un valore medio di 20.365 euro. Rispetto all’anno precedente il reddito medio complessivo per contribuente diminuisce di 130 euro, corrispondente a una riduzione dello 0,6%. È quanto risulta dai dati resi noti dal Mef relativi alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche per l’anno d’imposta 2020, ed elaborati dall’Ires Cgil Marche.
I redditi dichiarati dai marchigiani sono inferiori sia alla media nazionale (21.546 euro) sia alla media delle regioni del Centro (22.323 euro). Nella graduatoria delle regioni italiane, le Marche si collocano al 12° posto dopo Toscana e Umbria, ultima delle regioni del Centro. Significative le differenze di reddito tra le diverse realtà territoriali e in particolare tra le realtà costiere e le aree interne della regione.
Il 42,5% dei contribuenti marchigiani dichiara un reddito inferiore a 15.000 euro mentre coloro che dichiarano redditi superiori a 120.000 euro rappresentano lo 0,6%. Nella fascia fino a 26.000 euro di reddito dichiarato si colloca il 76,6% dei contribuenti marchigiani, cui corrisponde il 49,3% del reddito complessivamente dichiarato della regione.
L’1,9% dei contribuenti si trova nella fascia di reddito superiore a 75.000 e dichiara l’11,9% del reddito complessivo. "È evidente che nelle Marche, da anni, c’è un enorme problema salariale - dichiara Giuseppe Santarelli, Segretario Generale della Cgil Marche - che rischia di diventare preoccupante rispetto all’aumento del costo della vita".
Osservando le diverse tipologie di reddito emerge che il reddito medio da lavoro dipendente ammonta a 19.195 euro e anche in questo caso si attesta al di sotto della media nazionale (20.716 euro) e delle altre regioni del Centro (21.019 euro). Rispetto all’anno precedente, la flessione a livello regionale è stata di 224 euro (-1,2%), il che rappresenta un ulteriore segnale dell’avanzata del lavoro povero nelle Marche, considerato che l’ammontare dei redditi da lavoro dipendente è di 11,3 miliardi di euro, pari al 51,2% del totale complessivo.
Il reddito medio da lavoro autonomo ammonta a 49.326 euro, tipologia che fa registrare un significativo decremento rispetto all’anno precedente (-4.240 euro, cioè -7,9%). Il reddito medio da pensione risulta essere di 17.452 euro, l’unica tra le tipologie ad aver subito una variazione positiva rispetto al 2019 (+415 euro, cioè + 2,4%).
Anche Luca Traini – autore della sparatoria compiuta nel 2018 a Macerata verso gli immigrati – è risultato fra gli idoli che hanno ispirato il 18enne Payton Gendron nel mettere in atto la strage di ieri pomeriggio presso un supermercato di Buffalo, New YorK. Il ragazzo originario di Conklin avrebbe fatto irruzione munito di fucile m14 – secondo lo slogan neonazista delle 14 parole -, elmetto, la scritta “nigger” addosso e una videocamera per trasmettere il tutto in livestreaming su Twitch. Dieci le persone uccise in tutto: undici dei bersagli premeditati erano neri.
Secondo le indagini tuttora in corso, il giovane è risultato collegato a un manifesto di 180 pagine postato online, nel quale – dichiarandosi fascista, suprematista bianco e antisemita – affermava di aver programmato l’assalto lo scorso gennaio perché preoccupato dalla “diminuzione della popolazione bianca”. Fra i modelli d’ispirazione - oltre alla teoria cospirazionista del 'Great Replacement' - anche Breton Tarrant, il killer che nel 2019 a Christchurch (Nuova Zelanda) uccise 50 persone attaccando una moschea e un centro islamico. La matrice dell’eccidio, ancora una volta, fu di derivazione razzista.
Sfersterio o Steristerio? E' questo il dilemma. Anche qui si parla di cultura, ma poco ha a che fare con la celebre citazione dell'Amleto di William Shakespeare. Il più grande poeta e drammaturgo inglese di tutti i tempi si sarebbe piuttosto rivoltato nella tomba di fronte a simili strafalcioni "venduti" per spazi culturali.
E' con questi errori grossolani diffusi attraverso la cartellonistica presente in città che Macerata si è risvegliata dal sonno della cultura in attesa dell'inizio della nuova stagione dello Sferisterio e dell'edizione 2022 del Macerata Opera Festival ad opera del nuovo direttore artistico, Paolo Pinamonti.
Poche responsabilità per Toquinho e la compagnia di danza Fuego: il reparto comunicazione e marketing dell'Arena Sferisterio avrebbe combinato un bel pasticcio. Un grande punto interrogativo anche la mancata supervisione dei manifesti da parte dell'ufficio del Soprintendente Luciano Messi.
Una mancata supervisione che avrebbe creato non pochi imbarazzi tra tutti i membri dell'Associazione Arena Sferisterio, con delle scuse che sarebbero già arrivate in privato da parte di Messi. Cda che si riunirà nei prossimi giorni anche per discutere la gestione dell'intero reparto di comunicazione e marketing dello Sferisterio, solo in seguito dovrebbero pervenire delle scuse pubbliche da parte dell'associazione per una simile caduta di stile e mediocrità comunicativa.
Il tutto in attesa di far luce anche sul bando pubblicato lo scorso febbraio e poi scomparso dal sito dell'Associazione, con una nuova pubblicazione risalente allo scorso 24 marzo e improntato a una "manifestazione di interesse per i servizi di marketing e raccolta fondi dell'Associazione Arena Sferisterio".
Nel frattempo, tra social e chiacchiere da bar, sono decine i maceratesi che hanno manifestato pubblicamente il proprio disappunto per "una gestione quantomeno mediocre" del marketing intorno allo Sferisterio: "Questa arena ce la invidiano nel mondo e noi pubblicizziamo così la nostra cultura? E' una vergogna", il commento più diffuso a mezzo Facebook.
Una ventina tra donne e bambini, ma presto potrebbero essere ancora di più. Una nuova speranza di vita per chi, occhi stanchi e pensieri pesanti alle spalle, è arrivato a Muccia dall’Ucraina per fuggire dalle bombe russe. Un viaggio e una accoglienza nelle 60 Sae messe a disposizione dalla Regione Marche in tutti i comuni del cratere sismico e rese possibili dalla Andrea Bocelli Foundation in collaborazione con l’amministrazione locale.
Un esempio di come la solidarietà di chi ha visto distrutte le proprie abitazioni poco più di cinque anni fa, possa diventare esigenza di normalità in un luogo devastato dal terremoto del 26 ottobre 2016. Qui a Muccia, borgo maceratese di ormai meno di 800 anime a ridosso dei Monti Sibillini, il centro storico continua ad essere zona rossa. E una speranza di ricostruzione si dilata nel tempo per via degli aumenti delle materie prime che hanno interessato le ditte al lavoro nell'area.
Il rumore del fiumiciattolo che attraversa il paese e si infrange contro la sua storia medievale, è l’ultimo esempio di vita rimasto. Poi il silenzio e la nuova vita nelle casette Sae o nei container, oggi speranza per chi si è ritrovato catapultato da un giorno all’altro a 2600 chilometri di distanza da casa.
I profughi ucraini rappresentano per Muccia un futuro possibile; un modo per contrastare l’emorragia di giovani muccesi costretti ad andar via dalla propria terra. Un binomio di forze di volontà nel quale hanno trovato posto anche Julia, Viktoria e i loro figli, che con grande difficoltà parlano di mariti e parenti, secondo loro "impegnati ancora sul proprio posto di lavoro" e non al fronte a combattere.
“Casa è sempre casa, a Dnipropetrovsk - città da un milione di abitanti attraversata dal fiume Dnepr e situata 200 km a ovest dalla regione del Donbass. Nonostante questo sia un posto immerso nella natura, appena possibile noi vorremmo tornare dalle nostre famiglie. Non sapevamo ci avrebbero portato in un paese distrutto dal terremoto, ma meglio qui che sotto le bombe russe”.
E’ una delle poche donne con un ruolo dirigenziale presenti nel mondo del calcio italiano. I suoi modi vulcanici hanno animato lo spirito dei tifosi prima a Matelica e dopo ad Ancona, dove oggi Roberta Nocelli riveste il ruolo di direttore generale della società. E sogna in grande con l’arrivo in città dell’imprenditore malese Tony Tiong.
“Una passione nata da bambina la mia, poi l’incontro con Mauro Canil che mi ha cambiato la vita. Dagli inizi a Matelica, società con la quale abbiamo conquistato una Coppa Italia in Serie D e ottenuto ottimi piazzamenti in Lega Pro, fino all’Ancona Matelica, dove al primo anno è stato raggiunto l’obiettivo stagionale che per noi era la salvezza”.
E’ orgogliosa della crescita della sua squadra, Roberta Nocelli, figura riconfermata anche nella dirigenza della nuova proprietà malese che a giorni completerà il closing con l’acquisto del 95% delle quote. L’obiettivo è ricreare entusiasmo attorno alla squadra che dalla stagione 2022/2023 tornerà a chiamarsi “Ancona”, come chiesto a più riprese dagli ultras della Curva Nord.
“Abbiamo dei progetti ambiziosi con questa nuova società, ma ripartiremo dal territorio e dal desiderio di fare emergere nuovi talenti marchigiani”, spiega il dg di origini maceratesi. Ripartire dalla costruzione di un settore giovanile importante per puntare al ritorno immediato in una Serie B che - tra fallimenti e mancate iscrizioni - è assente da Ancona ormai da 12 anni.
La voglia di sognare c’è e si respira anche nella pancia del “Del Conero”, dove i gagliardetti appesi alle pareti - “quelli che non sono stati rubati durante i fallimenti”, raccontano - ricordano sfide del passato dal sapore agrodolce e anni più recenti di intense delusioni. “Se dovessi esprimere un desiderio, da simpatizzante bianconera, sogno di incontrare la Juventus in questo stadio. Ma tutto va costruito passo dopo passo".
Questa mattina una tragedia ha colpito la comunità di Penna San Giovanni: un ragazzo di 32 anni si è tolto la vita impiccandosi nella propria abitazione.
Il personale sanitario e le forze dell'ordine, allertati da alcuni amici del giovane, giunti sul luogo intorno alle 12, dopo aver avuto accesso all'interno della casa, tramite una copia di chiavi ricevuta dai familiari, non hanno potuto fare altro se non constatare il decesso.
In casa è stato ritrovato anche un biglietto in cui il 32enne, di professione imbianchino, spiegava i motivi del suo gesto.
Un 57enne di Morrovalle è morto questo pomeriggio a seguito di un incidente stradale avvenuto poco dopo le 17 lungo la Faleriense, a Piane di Magliano di Tenna. A perdere la vita è stato Fabrizio Calcabrini, papà di due figli.
L'uomo viaggiava in sella a uno scooter quando, per cause in corso di accertamento, si è scontrato con un furgone, guidato da un sessantenne. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 della Croce Verde di Torre San Patrizio.
I soccorritori hanno tentato inutilmente di rianimare il 57enne, allertando anche l'eliambulanza, ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare: è deceduto a causa dei gravi traumi riportati nell'impatto.
La dinamica dell'incidente è ancora al vaglio dei Carabinieri di Montegiorgio, che hanno provveduto a chiudere momentaneamente la strada al traffico e a porre sotto sequestro i mezzi.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricevuto sabato scorso in Comune, un ospite d'eccezione che soggiorna a Civitanova Marche in questi giorni, il celebre violinista ungherese György Lakatos, invitato dal maestro Massimo Rogante, presidente Onorario dell'Academy Liszt Music Art (ALMA), il prestigioso Ente organizzatore del Premio internazionale Liszt https://www.premioliszt.it.
Il maestro Lakatos, concertista virtuoso che ha ricevuto numerosi riconoscimenti in tutto il mondo, collabora come esperto all'interno del progetto europeo D.E.E.P. (Digital Entrepreneurship for Employability Paths) finanziato dall'Unione Europea ed organizzato dal Project Manager dell'ALMA Alceste Aubert, riguardante l'internazionalizzazione e nuovi approcci metodologici nel campo dell'educazione degli adulti.
Il famoso violinista ha recentemente realizzato una sua versione per violino della Romanza in Mi bemolle per pianoforte del maestro Rogante. “Alma – spiega Rogante – è fermamente impegnata nella promozione, valorizzazione e sviluppo del proprio territorio attraverso il confronto con altri Paesi e associazioni, perciò partecipa ad un progetto Erasmus riguardante le metodologie di lavoro nel campo dell'educazione degli adulti”.
“A nome della città tutta esprimo il benvenuto al maestro Lakatos – ha detto il sindaco Ciarapica. Sono onorato di poter condividere questa bella esperienza culturale insieme all’Ingegner Rogante, e sono certo che questo nuovo sodalizio saprà essere foriero di nuove prospettive e sinergie”.
A partire da lunedì 16 maggio, secondo un cronoprogramma stabilito d'intesa dagli Uffici centrali della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i poliziotti delle Volanti della Questura di Ancona, impegnati nei servizi di controllo del territorio, avranno a disposizione la pistola ad impulsi elettrici, taser, che si aggiunge agli strumenti già in dotazione. Successivamente l'utilizzo sarà progressivamente ampliato alle altre articolazioni della provincia.
La pistola ad impulsi elettrici verrà assegnata esclusivamente agli operatori che hanno frequentato uno specifico corso di formazione, concernente aspetti sia operativi che teorico-giuridici, svolto da istruttori specializzati, al fine di garantire la tutela della sicurezza di tutti i soggetti coinvolti. La caratteristica principale del taser consiste nella capacità di proiettare a corto raggio una coppia di dardi dotati di impulsi elettrici, con lo scopo di bloccare temporaneamente le funzioni motorie del soggetto attinto, rendendolo inoffensivo.
L'impiego di tale strumentazione, in ogni caso, rientrando nella disciplina di cui all'art. 53 c.p. ("Uso legittimo delle armi") deve rappresentare un'extrema ratio per la gestione di soggetti pericolosi, alla quale gli operatori possono ricorrere qualora la ricerca del dialogo e della collaborazione non abbia dato esito positivo.
(Foto: Ansa)
Inaugurata domenica, in via Ridolfini 25 a Camerino, la sede elettorale della lista “Ripartiamo - Sandro Sborgia Sindaco”. Una scelta simbolica quella di tornare nella stessa sede dove, tre anni fa, Sandro Sborgia era stato decretato nuovo sindaco di Camerino.
“Noi vogliamo ripartire dal punto in cui siamo stati costretti a fermarci - ha affermato il candidato primo cittadino - e per farlo anche i simboli hanno la loro importanza. 'Ripartenza' è stata la parola chiave del nostro operato durante il quale siamo riusciti a sbloccare tante situazioni che erano in fase di stallo".
Sborgia cita "la de-perimetrazione di parte del centro storico e di molte frazioni, i lavori di messa in sicurezza, il complesso iter per la costruzione della casa di riposo e della scuola Betti, la sistemazione della Biblioteca Valentiniana, l’appalto per la sistemazione del Fosso dello scarico, la definizione dell’area per la nuova Scuola della musica donata dalla fondazione Bocelli, la realizzazione di una sede provvisoria decorosa per gli uffici comunali, lo sblocco della concessione da parte della Unione montana di parte del suo stabile per la nuova caserma dell’Arma dei Carabinieri e la loro sistemazione provvisoria presso il Palazzo Sant’Angelo".
"Accanto a ciò - prosegue - abbiamo lavorato alla ‘Pianificazione’ della fase della ricostruzione. E non a caso, ad esempio, siamo stati uno dei primi comuni a presentare il Programma straordinario della ricostruzione, meglio noto come Psr, da poco approvato e che ha messo le basi per una ordinata e sicura ricostruzione del centro storico. Sarebbero tante le cose da dire ma la nostra scelta è stata quella di rimetterci in gioco per poter portare a termine i tanti progetti arrivati oramai alla fase esecutiva. Dopo tre anni stavamo vedendo i frutti del lavoro svolto e vogliamo portarlo a termine ancor più convintamente".
Accanto al candidato sindaco Sandro Sborgia, al taglio del nastro della sede erano presenti anche i dodici candidati consiglieri e una folta rappresentanza di cittadini: "Affrontiamo questa sfida con ottimismo e fiducia, la presenza di tante persone ci conferma il supporto e la stima che avevano riposto in noi tre anni fa".
Cinque donne e nove uomini, questa è la squadra messa in campo da "Dipende da Noi", il gruppo locale del movimento politico regionale di sinistra etica, nell’ambito della coalizione "Tolentino città aperta" che sostiene il candidato sindaco Massimo D’Este.
"Siamo convinti che il cambiamento può nascere solo da qui e che il centro sinistra unito dopo tanti anni dimostra di essere maturato ed essere pronto per il governo nella città", spiega Barbara Salcocci, coordinatrice e capolista, che aggiunge: “Il dolore più forte è nella solitudine e nella non gestione del post terremoto. Le cittadine e i cittadini sono stati abbandonati e nessuno li ha coinvolti ed ascoltati fino a farli allontanare da Tolentino. Ma le radici nella terra tolentinate ci sono e da quelle vogliamo ripartire, farle tornare a germogliare per far rinascere e trasformare la nostra città. Dobbiamo salvare le relazioni perché in esse possiamo trovare la salvezza.”
La presentazione ufficiale dei candidati della lista è avvenuta nella giornata di domenica. "Siamo convinti che Massimo D’Este possa essere il sindaco giusto per Tolentino - sottolinea Nazzareno Tiranti, anch'egli coordinatore di 'Dipende da Noi' -. Il nostro obiettivo è, infatti, quello di colmare la distanza che c’è tra la politica e i cittadini. Vogliamo prenderci cura di Tolentino e questo significa ascoltare i suoi cittadini, favorire il confronto reale con le persone"
"Una amministrazione che si vuol prendere cura dei giovani non pensa di costruire loro una discoteca ma si impegna a riaprire la Biblioteca, chiusa dal 2016, e sostiene le associazioni sportive, gli oratori, i centri di aggregazione giovanili presenti a Tolentino. Prima di costruire un nuovo palazzetto dello sport bisogna forse confrontarsi con tutte le associazioni sportive di Tolentino, ascoltare le loro esigenze e magari prima fare manutenzione alle strutture già esistenti" conclude Tiranti.
"Le liste della coalizione sono legate dal filo dell’ascolto come impegno forte da portare avanti - ha spiegato il candidato sindaco Massimo D'Este -. Ci siamo accorti che le persone non sono più abituate ad essere ascoltate e dobbiamo portarle ad essere partecipi della costruzione della città. Abbiamo bisogno del sostegno gioioso di tutti e dimostrare con i fatti che gli attacchi strumentali fanno male alla città. Tolentino città aperta vuole dedicare tempo alle persone e alla città per costruirla insieme".
Ecco la lista completa dei candidati del gruppo "Dipende da Noi":
Tiranti Nazzareno (capolista e coordinatore) di anni 49 - ingegnere meccanico - docente scuola superiore
Salcocci Barbara (capolista e coordinatrice) di anni 50 - impiegata
Bernardini Oljmpio di anni 71 - pensionato
Campetella Alessandro di anni 48 - impiegato precario
Crocetti Andrea di anni 51 - operaio
Falcitelli Alessia di anni 19 - studentessa universitaria
Francioni Moreno di anni 60 - impiegato
Fratini Fabrizio Romano di anni 60 - impiegato settore ambientale
Grillini Lara di anni 27 - libera professionista
Mazzarantani Mauro di anni 42 - educatore - psicologo - psicoterapeuta
Merlini Katiuscia di anni 44 - insegnante scuola dell'infanzia
Mosconi Alessandro di anni 42 - libero professionista
Trafeli Maria Letizia di anni 60 - commerciante
Vella Giuseppe di anni 63 – pensionato
È aumentato nell'ultima giornata il numero di ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+8; ora sono 126) di cui 3 in Terapia intensiva (invariati), 29 in Semintensiva (+4) e 94 in reparti non intensivi (+4), mentre 12 persone sono state dimesse. In un giorno rilevati 408 positivi e l'incidenza è scesa da 529,92 a 518,48.
Due i decessi correlati al Covid (una donna maceratese di 100 anni e una 86enne di Senigallia nell'Anconetano, entrambe con patologie pregresse): il totale delle vittime sale a 3.886. In un giorno eseguiti 1.397 tamponi di cui 1.229 nel percorso diagnosi (33,8% di positivi) e 168 nel percorso guariti.
Il numero più alto di casi si registra in provincia di Ancona (130); seguono le province di Macerata (84), Pesaro Urbino (72), Ascoli Piceno (67), Fermo (37) e 18 casi provenienti da fuori regione. Solo la fascia d'età 45-59 anni ha registrato oltre 100 casi (107). Il totale dei positivi è 4.841, gli isolamenti domiciliari sono 13.340 mentre i guariti/dimessi salgono a 454.933.
Cari lettori, bentornati alla nostra consueta rubrica settimanale, in cui si analizza l'andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. La situazione è in generale miglioramento, anche per via dell'arrivo di un clima meno adatto alla diffusione del virus che ha il suo periodo più fertile tra febbraio e marzo e fra ottobre e novembre. Lo scorso anno vi era stata una risalita di casi ad inizio estate a causa della Delta ma, ad oggi, non vi sono notizie di varianti particolari rispetto alla ultima Omicron 2.
Le grandezze ospedaliere continuano il loro miglioramento, sebbene sia ancora presto per vedere gli effetti dell'abbandono delle ultime restrizioni. Effetti che inizieremo a vedere a partire da questa settimana, ma probabilmente le restrizioni erano diventate ininfluenti rispetto alla contagiosità delle ultime varianti.
Le regioni riflettono i commenti finora riportati. La situazione migliora ovunque con terapie intensive che si stanno svuotando progressivamente: in pratica, i ricoveri sono quasi tutti ordinari. I decessi giornalieri, a livello mondiale, non sono mai stati così bassi dal 24 marzo 2020 e la traiettoria è in rapida e costante discesa. Stesso andamento riguarda anche i contagi.
La partita valida per la 30° giornata di campionato fra Chiesanuova e Maceratese porta con sé degli strascichi poco piacevoli: un brutto fallo al 30' di Dieme ai danni del giovane Alessandro Pierantonelli ha costretto il classe 2001 biancorosso ad abbandonare prematuramente la gara.
Infortunio che, raggiunto il Pronto Soccorso di Macerata, si è rivelato più grave del previsto: frattura scomposta al perone con interessamento dei legamenti della caviglia che costerà a Pierantonelli la fine anticipata del campionato.
"La società sta valutando se difendere il giocatore per vie legali - commenta un dirigente -. Il signor Ubaldi della sezione di Fermo non è stato all'altezza di una gara così importante, quello era un fallo da rosso diretto. Un errore che ci è costato anche il match, è stato proprio Dieme a cercare e trasformare il rigore decisivo".
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Così la SS Maceratese in replica alle notizie sulle condizioni di Pierantonelli: "La SS Maceratese tutta, apprese le condizioni del giovane calciatore del Chiesanuova Alessandro Pierantonelli, porge i migliori auguri di pronta guarigione. Un infortunio capitato a seguito di un normale scontro di gioco con il nostro Diemé, atleta e uomo che si contraddistingue per la sua correttezza dentro e fuori dal campo. Comportamento che lo ha caratterizzato in tutta la sua carriera agonistica"
Un evento adventouring mototuristico di due giorni, che partirà da Ancona e arriverà, dopo circa 250 chilometri, a Nocera Umbra, per poi rientrare di nuovo ad Ancona dopo una notte in sosta e una successiva ripartenza per ripercorrere altri 250 chilometri su di un tracciato che si snoderà per il 70% su strade bianche e sterrate.
È la Elcito All Terrain, sfida patrocinata dal Comune di San Severino Marche e organizzata dall’associazione Orma Project e dal Moto Club “Strade Bianche in Moto” di San Savino di Monte Colombo. L’appuntamento, una classica due giorni, è per sabato 21 e domenica 22 maggio. I partecipanti all’iniziativa, giunta alla quarta edizione, scopriranno non solo paesaggi meravigliosi ma anche i borghi e l’enogastronomia locale.
L’evento sarà a numero chiuso (max 150 partecipanti). Ciò permetterà ai partecipanti di godersi il viaggio a 360 gradi come nella filosofia della Elcito All Terrain e allo staff di lavorare in piena sicurezza, mantenendo senza problemi il distanziamento sociale anche nelle soste. Per informazioni: info.ormaproject@gmail.com o Pietro Vitale 3386520160. Le moto ammesse a Elcito All Terrain 2022 sono maxienduro mono e bicilindriche con peso superiore ai 150 kg, con gomme tassellate on/off, perfettamente in regola con il codice della strada.
La Cpm Gestioni Termiche Srl di Recanati ha festeggiato sabato 14 maggio, con un pranzo con tutti i collaboratori dell’impresa presso il ristorante "Scogliera" di Numana, l’assegnazione dell’Alta Onorificenza di Bilancio del 41° evento del Premio Industria Felix.
Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato alla Cpm quale migliore media impresa per performance gestionale e affidabilità finanziaria in un anno "terribile" come è stato il 2020.
"Il premio Industria Felix è un riconoscimento che ci riempie di orgoglio – ha dichiarato il fondatore Renzo Tramannoni – la nostra è un’impresa di servizi nata nel 1980 che ha saputo negli anni innovarsi, investendo continuamente nella ricerca, nella digitalizzazione, nella formazione, nella sostenibilità".
"Per noi servizio non significa vendere, è creare relazione, essere attenti alle distinte necessità del cliente per soddisfarle - ha aggiunto -. L’amore per il lavoro, la passione in ogni cosa che facciamo sono gli elementi che ci contraddistinguono e che ci hanno consentito di riuscire a crescere e creare valore per il territorio e la comunità anche in un anno drammatico come quello della pandemia".
"Forti di una storia di più di 40 anni ci proiettiamo nel futuro pensando già alla terza generazione. Dedico questo premio ai tutti i collaboratori dell’impresa che rappresentano il nostro patrimonio e ringrazio gli organizzatori e il Comitato Scientifico per questo importante riconoscimento", ha concluso Tramannoni.
Il premio, promosso da Industria Felix Magazine, trimestrale di economia e finanza in supplemento con il Sole 24 Ore, viene assegnato alle imprese scelte da un qualificato Comitato Scientifico presieduto dal professor Cesare Pozzi (docente di Economia industriale della Luiss), che si avvale per la classifica di un incontrovertibile algoritmo di competitività relativo al conto economico, all’affidabilità finanziaria indicata dal Cerved Group Score Impact e da una media addetti non inferiore all’anno precedente.
L’evento della premiazione è stato presentato dallo scrittore e vice direttore del Day time Rai Angelo Mellone e dalla giornalista e conduttrice del Tg1 Maria Soave, organizzato in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, A.C. Industria Felix, con il sostegno di Confindustria, con il patrocinio di Simest, con la media partnership de “Il Sole 24 Ore” e “Askanews”, con le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking e Grant Thornton.
A quasi tre mesi dall’inizio del conflitto russo-ucraino, gli imprenditori della provincia di Macerata proseguono la corsa ai ripari dalle conseguenze di una crisi economica che, sotto più aspetti, sta mettendo sempre più a dura prova i settori d’eccellenza. Fra questi, quello legato alla produzione della pasta che, sebbene risulti solo marginalmente ‘toccata’ dalla guerra – nel 2021 appena il 3% delle importazioni proveniva dalla Russia – è costretta a fare i conti con i rincari più gravosi del comparto energetico.
In tutta Italia – secondo Unionfood – si stimano oggi circa 120 aziende e oltre 10 mila dipendenti, tutti direttamente coinvolti da quelle variazioni del mercato globale che ha visto negli ultimi 12 mesi un aumento del prezzo del grano duro pari all’80%. Ad inficiare sarebbero stati i magri raccolti di Canada e Stati Uniti – principali esportatori nel mondo – per i quali si è ritenuto necessaria una ricontrattazione degli scambi commerciali al netto dell’inflazione sopracitata.
Le Marche – come le altre regioni – hanno perciò dovuto adeguarsi, mettendo a dura prova la propria produzione in termini di qualità e offerta al consumatore (vessato anch’egli dall’aumento dei costi energetici). Nel maceratese, anche l’azienda “La Pasta di Camerino” si è ritrovata a fare i conti con le onde sempre più incerte del mercato globale, adoperandosi al contempo nel mantenere alta la genuinità dei propri prodotti e la capacità di lavoro, e nel contenere in maniera diretta il peso dei prezzi sulla propria clientela.
“Le nostre aspettative non sono positive, la situazione economica del Paese è grave. Per questo servono degli interventi mirati da parte delle istituzioni” – dichiara il direttore Federico Maccari, aiutandoci a fare chiarezza su quanto stia accadendo all’intero settore della pasta in questo delicato momento storico.
Lei pensa che la crisi attuale sia unicamente legata alla guerra nell’Est Europa? Per i pastifici non ci sono state particolari ripercussioni per il reperimento della materie prime, visto che si utilizza prettamente la semola di grano duro. Discorso diverso per panifici e similari, che impiegano quello tenero. Il problema semmai è di mercato: il conflitto ha aggravato una situazione generale già tesa nel 2021. Oggi il prezzo del grano duro arriva quasi al 120%.
Da chi è dipeso questo rincaro? I cambiamenti climatici hanno dimezzato la produzione di Canada e Stati Uniti, e di conseguenza le quotazioni in borsa sono salite alle stelle. In più c’è l’aumento del costo dell’energia: la nostra filiera artigianale, a differenza di quelle industriali, richiedete tempi di lavoro sul grano 100% italiano anche di 60 ore. Non ultimo, il rincaro di carta e cartone, che va ad inficiare sulle spese del packaging.
Le prospettive future indicano un’inevitabile aumento dell’inflazione. Facendo noi riferimento alla Borsa Merci di Bologna, siamo soggetti a determinati strumenti finanziari legati comunque al mercato nazionale e internazionale. Non solo: di fronte al rincaro delle materie prime, l’agricoltore con il quale hai già stipulato un accordo commerciale si sente legittimato a riformulare il prezzo del proprio raccolto in base alle suddette variazioni di mercato.
Voi nel frattempo come vi state adoperando per contenere la crisi? Avendo contratti di filiera, ci sono delle garanzie che altre realtà non possiedono, quindi sono costrette a cercare prezzi più convenienti a scapito della qualità. Il nostro impegno oggi, pur lavorando in perdita, è quello di tutelare il cliente accollandoci più della metà dei costi legati all’inflazione, e rimanere competitivi in termini di produttività. In questo modo anche i nostri 71 dipendenti possono continuare a lavorare serenamente, senza ricorrere ad ammortizzatori sociali come la cassa integrazione.
Quali soluzioni adotterete per il futuro più imminente? Serve innanzitutto una riqualificazione energetica che ci permetta di essere autonomi e sostenibili al 100%, puntando unicamente sul fotovoltaico. Poi dovremo trovare nuove efficienze gestionali, per ridurre al minimo i nuovi costi dei prodotti. Nel frattempo continueremo i nostri negoziati con imprenditori locali, Regione e istituzioni governative. La speranza oggi si lega almeno a un adeguamento dei costi sul mercato e ad accrescere il potere d’acquisto del consumatore. Pertanto, è necessaria una riduzione del cuneo fiscale: le persone andando avanti saranno sempre meno disposte a spendere anche per i beni di prima necessità.
Secondo lei è una situazione che poteva essere evitata? Era prevedibile. La nostra economia è strutturata secondo il mercato globale, e allo stesso tempo però non è stata mai messa in atto negli ultimi 30 anni una politica energetica. Le istituzioni ne erano ben consapevoli, ma non hanno fatto nulla. Per questo ora siamo costretti a rinunciare ai vecchi accordi commerciali e formularne di nuovi con altri paesi. Soluzioni minori utili a tamponare per qualche tempo. Persino la PAC dovrà essere rimessa in discussione se davvero non vogliamo che la crisi peggiori ancora di più.
Il liceo scientifico "G.Galilei" di Macerata ha presentato agli studenti il progetto "Tutti All’opera", curato dalla professoressa Serenella Pagnanini e organizzato in collaborazione con l’associazione 'Amici dello Sferisterio'. Si tratta di tre incontri preparatori per gli studenti che a luglio e agosto parteciperanno ad una delle anteprime delle opere in cartellone per la stagione operistica dello Sferisterio di Macerata.
Gli allievi hanno inteso avvicinarsi al melodramma e hanno assistito già a due appuntamenti, il primo dedicato a Rossini e al Barbiere di Siviglia, con l’esperta Roberta Pedrotti, mentre il secondo, intitolato “Qualcosa di nuovo, anzi d’antico. Musica, spettacolo e cultura in Italia fra Otto e Novecento”, ha visto la partecipazione del professor Piero Mioli.
L'incontro clou avverrà martedì 17 maggio, quando - in via del tutto eccezionale - al "Galilei" sarà ospite il direttore artistico di Macerata Opera Festival, Paolo Pinamonti. Tutti gli studenti, anche i non iscritti al progetto, potranno presenziare. Le anteprime degli spettacoli si svolgeranno nelle seguenti date: Tosca, 20 luglio; Pagliacci, 3 agosto; Il Barbiere Di Siviglia, 10 agosto.
Inizieranno il 14 settembre 2022 e termineranno il 10 giugno 2023 le lezioni nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della Regione Marche: lo prevede il calendario scolastico 2022/2023 approvato questa mattina dalla giunta regionale su proposta dell’assessore all’Istruzione Giorgia Latini.
“Il calendario scolastico è uno degli strumenti di programmazione regionale che coinvolge il mondo della scuola e quindi dell’intero territorio – spiega Latini – incide nell’organizzazione stessa della vita degli alunni e delle loro famiglie, sui servizi connessi alle attività didattiche e degli enti istituzionali e su alcune categorie economiche. Pertanto, nel definire per l’anno scolastico 2022/2023 le determinazioni regionali in materia di calendario scolastico, è stato previsto un adeguato margine temporale per l'attività didattica al fine di consentire alle istituzioni scolastiche di pianificare gli adattamenti più opportuni alle esigenze del Piano Triennale dell'Offerta Formativa”.
La programmazione è annuale e non più triennale, così come definito di concerto “con tutti i soggetti istituzionali del sistema scuola composto da Associazioni sindacali del comparto scuola, dalle associazioni dei genitori, dalle associazioni delle scuole autonome e dalle associazioni delle scuole paritarie, dagli enti locali. In pieno raccordo tra istituzioni, dunque, per un migliore coordinamento dei servizi” dichiara l’assessore.
Saranno 208 i giorni di lezione nella scuola primaria e in quella secondaria di primo e secondo grado, 228 per la scuola dell'infanzia. "Abbiamo esteso il numero dei giorni per consentire di recuperare il tempo perso con la didattica a distanza e permettere alle scuole di concludere il programma in serenità".
Le lezioni vengono sospese per festività di rilevanza nazionale: tutte le domeniche; il 1° novembre festa di tutti i Santi; l'8 dicembre Immacolata Concezione; il 25 dicembre Santo Natale; il 26 dicembre; il 1° gennaio Capodanno; il 6 gennaio Epifania; il Lunedì dell'Angelo; il 25 aprile anniversario della Liberazione; il 1° maggio festa del Lavoro; il 2 giugno festa nazionale della Repubblica; la festa del Santo Patrono.
In aggiunta alle festività nazionali, le lezioni sono sospese in tutte le scuole di ogni ordine e grado, anche per la commemorazione dei defunti: 2 novembre 2022; le vacanze natalizie: dal 24 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023; le vacanze pasquali: i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì immediatamente successivo al lunedì dell’Angelo.
Le Istituzioni scolastiche hanno a disposizione un giorno di ulteriore sospensione dell'attività didattica, qualora la festività del Santo Patrono ricorra in un giorno in cui siano previste lezioni; nel caso in cui la festività del Santo Patrono non ricorra in un giorno in cui siano previste lezioni o ricorra in un giorno festivo le istituzioni scolastiche possono decidere discrezionalmente di sospende le lezioni per un giorno liberamente stabilito; 3 giorni che ricadono nei ‘ponti’ previsti nelle date del: 31/10/22 - 24/04/23 - 03/06/23. In tali giorni le scuole possono discrezionalmente decidere se sospendere o continuare l'attività scolastica.
“La memoria come strumento di resilienza, come esercizio per radicare ancor più il desiderio di rimanere nel nostro paese, in questa terra che ci appartiene e a cui apparteniamo. Il progetto Lo.Gus.Ti ci ha fornito un ulteriore strumento, quello della fotografia, per fermare il tempo e testimoniare lo spirito di comunità della nostra gente. Sono fiero di questi scatti realizzati da Claudio Colotti e della partecipazione dei cittadini. Questa mostra rimarrà nella storia: più di trecento persone immortalate insieme nella piazza del paese significano un grande desiderio di futuro”.
Presenta così il sindaco Alessandro Gentilucci l’inaugurazione della mostra fotografica “Multivision – Narrazioni trasversali”, organizzata dall’associazione Effetto Ghergo e tenutasi ieri mattina davanti all’area Sae di Pieve Torina. Una dozzina di gigantografie che hanno colto momenti di vita quotidiana, storie d’amicizia e di famiglia, lo spirito di un popolo provato ma determinato a giocare sino in fondo le sue carte per affermare il desiderio di rimanere e costruire un futuro insieme. “Il senso del riscatto” sostiene Colotti “passa attraverso la volontà di vivere il presente con dignità, lasciando da parte quella retorica dell’Appennino che si spopola per fare in modo che non sia una profezia che si autoavvera perché evocata”.
"Sandro e Giulia, due dei pievetorinesi immortalati nelle foto, sono un esempio di come si vive qui con dignità e si commuovono nell’ascoltare le parole di Fabio Bonso, di Ruvido Teatro, altro partner del progetto Lo.Gus.Ti: “è vita anche ritrovarsi solo per una foto di comunità, e rivedere volti e sorrisi quasi dimenticati. È vita mettersi sul fondale della città ferita, ed entrare in una foto per credere che anche questo serve a rimettere in moto le menti ed il corpo”.
Le fotografie rimarranno esposte ancora per qualche giorno mentre prosegue il lavoro di digitalizzazione degli archivi fotografici delle famiglie di Pieve Torina. Il progetto Lo.Gus.Ti è frutto di un lavoro collettivo che ha visto come capofila Arci Macerata, e tra i partner Associazione Culturale MusiCamDo, Associazione Fotografica Effetto Ghergo, Associazione RuvidoTeatro, CityNetGroup Marketing Industriale, Distilleria Varnelli Spa, ImaginaComunicazione e Movimondo Agenzia di Viaggi e Turismo.
Finanziato grazie al Por Marche Fesr 2014‐2020 – asse 8 – os 23 – azione 23.1 Intervento 23.1.2 ha l’obiettivo di contribuire alla creazione di nuove partnership commerciali ed imprenditoriali fra aziende e portare sul territorio marchigiano buyer e influencer per offrire loro un’esperienza unica, all’insegna dei valori di longevità, gusto e tipicità.
Grande successo quest’ultimo weekend per l'iniziativa "Luci sull'arte", la visita guidata a lume di torcia fortemente voluta dai Comuni di Recanati e Loreto in occasione della Notte Europea dei Musei e del Grand Tour della Regione Marche - organizzata da Sistema Museo. Un’iniziativa congiunta tra le due città marchigiane che rientra nell’ambito delle sinergie attivate dal Protocollo d’intesa “Terre d’Oltre” per la promozione culturale ed enogastronomica del territorio.
Sono stati oltre trenta i partecipanti alla serata – provenienti anche fuori dalla regione - che hanno potuto godere di una visita decisamente inusuale ai capolavori pittorici della Pinacoteca di Villa Colloredo Mels (Recanati), e a seguire a quelli della mostra temporanea "Sulle orme di San Michele Arcangelo" (Bastione Sangallo di Loreto). Infine, i visitatori hanno potuto compiere - idealmente e fisicamente - l'ultima tappa della Via Lauretana, l’antico percorso che da Roma conduceva i pellegrini al Santuario di Loreto, località già molto conosciuta nel Medioevo come una delle principali mete di culto della cristianità.
Notevole la caratura degli artisti scelti per la visita guidata e la qualità delle opere illustrate che è risaltata ancor più grazie alla magica atmosfera ricreata dalla luce delle torce. Seguendo le orme di artisti come Lorenzo Lotto, Carlo Crivelli, Pietro Alamanno,Olivuccio da Ciccarello, Pomarancio, Antonio da Fabriano, i visitatori hanno potuto entrare direttamente in contatto con l'indissolubile legame storico che esiste tra le città di Recanati e Loreto, fondato sulla forza della spiritualità e del pellegrinaggio.
Grazie al successo ottenuto dall’iniziativa, gli assessorati alla Cultura di Recanati e Loreto guidati da Rita Soccio e Francesca Carli hanno già previsto di replicare la graditissima visita nei mesi di giugno e luglio.
Macerata finalmente è tornata a vivere e a respirare aria fresca e giovane con la settimana all'insegna della cultura della Comunità Europea, che dal 9 al 14 maggio ha visto le sue strade colme di gente curiosa e partecipativa. Una città così colorata e così viva, che non si vedeva dai tempi precedenti l'arrivo della pandemia, quest'anno ha potuto nuovamente ospitare uno degli eventi più attesi: gli Aperitivi Europei.
Una full immersion nella tradizione e nella cultura culinaria dai paesi di tutto il continente, con piatti e bevande tipici da gustare negli oltre 60 locali che hanno aderito all'iniziativa e che hanno intrattenuto turisti e cittadini con musica e dj set durante le notti. Il programma di questa edizione è stato ampio e variegato: tanti gli eventi per le nuove generazioni, da “Orienta-Menti: Ability Experience”, un percorso di orientamento dedicato a coloro che vogliono tracciare la propria strada scolastica e lavorativa, alla tavola rotonda “Presente-Futuro Giovane: un ritratto dei giovani maceratesi”.
Appuntamenti per bambini in Piazza della Libertà, presso lo stand 'Casa Europa' e in varie librerie della città, che in occasione della festa hanno organizzato giochi inerenti il tema della Comunità Europea. Momenti più dinamici sono stati il flash mob con cori e scuole di musica maceratesi, la 'parata' degli sbandieratori della Contrada Pila di Fermo e la Festa dello Sport del 14 maggio ai Giardini Diaz, dove le associazioni sportive di Macerata hanno organizzato attività motorie gratuite per tutti, da basket a calcio, da karate a danza.
Anche l'Università di Macerata è stata presente con un dibattito pubblico condotto da suoi ricercatori su argomenti dell'UE come la pace, l'integrazione, il dialogo interculturale. Ci sono state anche occasioni di conoscenza e ascolto di lingue straniere con i ragazzi di ESN Macerata, che durante lo Speak Easy hanno svolto attività in inglese, francese e spagnolo insieme a studenti e tirocinanti internazionali, e con la proiezione in lingua spagnola del film “Competencia Oficial” al Cinema Italia.
Per tutta la durata della festa era aperto il contest “L'Europa per me” ai ragazzi di età compresa tra 11 e 19 anni, per rappresentare in modo personale e creativo la propria idea di Europa. Inoltre, l'ultimo giorno della settimana europea ha coinciso con La notte dei musei: sabato sera è stato possibile far visita fino alle 23.00 a Palazzo Buonaccorsi e allo Sferisterio e ammirare i paesaggi di Macerata al tramonto dalla Torre Civica alle 21.30.
Ha fruttato 1.400 euro la serata di beneficenza promossa venerdì sera dalla Fondazione il Vallato a favore della casa di riposo di Matelica. La somma, raccolta tra il pubblico che ad offerta libera ha partecipato all’iniziativa tenutasi al Teatro Piermarini, è stata consegnata nella mattinata di sabato nelle mani dell’avv. Margherita Lancellotti, presidente della Fondazione Tommaso De Luca – Enrico Mattei che gestisce l’istituto per anziani.
La partecipazione di Pier Francesco Pingitore e della compagnia del Bagaglino ha radunato a Matelica persone giunte anche da alcuni paesi limitrofi, oltre a numerosi ucraini ospiti presso strutture cittadine, divertendo il pubblico con un varietà nel corso del quale sono stati letti brani dell’ultimo libro del regista e autore televisivo, intitolato «Confessioni spudorate» (unica tappa marchigiana del tour), e si sono esibiti tra gag, ricordi e canzoni, Martufello, Manuela Villa, Pamela Prati, Morgana Giovannetti, Federico Perrotta, Diletta Cappannini, Valentina Olla.
Nel discorso di apertura il vicepresidente della Fondazione il Vallato, Egidio Montemezzo, ha tenuto a precisare come «questa bella serata sia nata grazie alla disponibilità di Pingitore e all’imprenditore e presidente di Confindustria Macerata, Sauro Grimaldi, che ha fatto da tramite, vuol essere un’opportunità per sostenere, con un po’ di allegria e leggerezza, le attività della casa di riposo di Matelica che si appresta ad ingrandire lo stabile per ampliare l’offerta ai propri ospiti».
La presidente Lancellotti, che ha incontrato gli artisti del Bagaglino in uno spettacolo pomeridiano riservato agli ospiti della casa di riposo, ha ringraziato «per questa attenzione pubblica e la somma monetaria ricevuta, in vista dei lavori di ampliamento che avranno quanto prima inizio».
La leggendaria New Zealand Endeavour è approdata questo pomeriggio nel molo sud di Civitanova Marche. L’imbarcazione, vincitrice di un Giro del Mondo, mito dei record sportivi nelle più prestigiose regate degli anni ’90, fa sosta nella città marchigiana per la tappa che fa parte della Bull Days Inclusive Sailing Cup, un’epica circumnavigazione della Penisola Italiana a bordo di questa icona indiscussa della Vela.
Al timone i valori dell’inclusività sociale: a bordo infatti c’è una squadra di atleti paralimpici che affrontano un appuntamento unico, contraddistinto dallo spirito sociale e solidale. Quindici sportivi della Fai Sport, società sportiva paralimpica da 27 anni protagonista della scena sportiva nazionale che, partiti il 15 maggio da Trieste, dopo 45 giorni di navigazione e 1400 miglia percorse nei mari che bagnano il nostro Belpaese, arriveranno il 24 giugno nel principato di Monaco dopo aver toccato, oltre Civitanova Marche anche Porto Cesareo (Lecce), Palermo, Napoli, Pisa e Genova.
Bull Days Inclusive Sailing Cup si propone di unire più mondi e attraverso lo sport di parlare un linguaggio universale puntando, tramite l’inclusione della disabilità nell’attività sportiva, a dare il proprio apporto al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu (Sustainable Development Goals).
Un appuntamento che ha trovato l’immediata condivisione della Lega Navale italiana, partner della Cup e da sempre impegnata sui temi della nautica solidale e dello sport per tutti e dell’azienda civitanovese ICA, partner tecnico di questa iniziativa. L’impresa della famiglia Paniccia, infatti, nota a livello internazionale per l’innovazione e la sostenibilità nel campo delle vernici, ha realizzato per New Zealand Endeavour una speciale vernice protettiva per vele a basso impatto ambientale.
All’incontro con la storica imbarcazione hanno partecipato amanti della vela e del mare, sportivi in generale e curiosi. Presenti il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, il Tenente di Vascello Ylenia Ritucci, comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Civitanova Marche, l’assessore Giuseppe Cognigni, Sandro Paniccia, presidente ICA e l’armatore Ezio Tavasani con l’aiuto armatore Mauro Magarotto.
Bull Days Inclusive Sailing Cup inoltre aderisce alla Charta Smeralda, il codice etico per la conservazione degli ecosistemi marini e costieri di One Ocean Forum, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di tutelare gli oceani. Durante la navigazione saranno numerose le iniziative, fra la terraferma e l’acqua, mirate all’inclusione sociale.
La bellezza e la velocità in acqua è stata accompagnata dalle frecce della strada: una serie di stupende Lamborghini che viaggiano sulla terraferma e che si sono fatte ammirare sulla banchina del molo sud.
Si è svolto sabato, al Politeama di Tolentino, il workshop “Insieme per la pace interiore” con Sergio Muniz, Morena Firpo e Sibilla Leanza: grande successo per l’evento che ha visto la partecipazione di oltre 25 iscritti da tutta la provincia.
Il workshop aveva l’intento di riscoprire la propria serenità interiore, attraverso discipline olistiche come la Bioenergetica, lo Yoga, la meditazione e l’ascolto di musica devozionale. Un percorso che i tre operatori olistici hanno svolto con tutti i partecipanti, nel corso di 5 ore, nella sala polivalente del Politeama.
Abbattere le corazze che si formano nella personalità, favorire l’armonia tra corpo, mente e spirito, liberare la mente con la meditazione e ritrovare la serenità con l’ascolto di canti e musiche spirituali, ha generato in ogni partecipante un senso armonico del proprio io interiore, con un grande successo della manifestazione.
Nella parte finale, Sergio Muniz e Morena Firpo, si sono esibiti in un concerto di musiche devozionali, presentando in anteprima il proprio cd, in uscita a giugno, dove hanno unito le melodie della musica tradizionale indiana ai ritmi pop contemporanei.
L’evento è stato organizzato da Sibilla Leanza che svolge da oltre 25 anni la propria attività olistica in provincia, attraverso la Bioenergetica, lo Yoga e la Naturopatia.
Il Politeama è stato felice di aprire le sue porte anche alla nuova cultura del benessere che, oltre alla pratica olistica, vede protagonista l’universo della musica.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema condominiale e i relativi rapporti anche economici.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Porto Recanati che chiede: “L’acquirente di un appartamento deve rispondere del mancato pagamento delle spese condominiali precedenti del venditore?"
A tal proposito risulta utile portare la recente vicenda risolta poi in Cassazione sull'azione di indebito soggettivo proposta dall'acquirente di un immobile sito in un condominio avverso il pagamento delle spese condominiali intimatole dalla venditrice.
In particolare, l'acquirente dell'appartamento sosteneva che i contributi condominiali fossero di spettanza della venditrice, in quanto relativi a voci di spesa antecedenti l'alienazione dell'immobile.
A riguardo, la Suprema Corte ha evidenziato che la responsabilità solidale dell'acquirente per il pagamento dei contribuiti dovuti al Condominio dal venditore è limitata al biennio precedente all'acquisto, trovando applicazione l'articolo 63, comma 2, disp. att. c.c.
Articolo secondo cui il principio dell'ambulatorietà, in base al quale l'acquirente di un'unità immobiliare condominiale può essere chiamato a rispondere dei debiti condominiali del suo dante causa, solidamente con lui, ma non al suo posto, opera solo nei confronti dei rapporti esterni con il condominio, non anche nei rapporti interni tra acquirente e venditore.
In quest'ultimo rapporto, infatti, salvo che non sia diversamente convenuto dalle parti, è operante il principio generale della personalità delle obbligazioni, con la conseguenza che l'acquirente dell'appartamento risponde soltanto delle obbligazioni condominiali sorte in epoca successiva al momento in cui, acquistandolo, è divenuto condomino e qualora sia chiamato a rispondere delle obbligazioni condominiali sorte in epoca anteriore, in virtù del principio dell'ambulatorietà, ha comunque diritto a rivalersi nei confronti del suo dante causa (Cass. Civ. n. 1956/2000).
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: “La responsabilità solidale dell’acquirente dell’immobile per le spese condominiali pregresse è limitata al biennio precedente l’acquisto e qualora sia chiamato a rispondere delle obbligazioni condominiali di tale periodo, in virtù del principio dell'ambulatorietà, ha comunque diritto a rivalersi nei confronti del suo dante causa” (Cass. Civ., Sez. II, Ordinanza del 09.05.2022, n. 145331). Come sempre rimango in attesa delle vostre mail richieste dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Abbattuta a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, un’abitazione singola è tornata ad essere ricostruita nelle splendide campagne della frazione di Pitino, nel comune di San Severino Marche.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, nell’immediatezza del sisma, aveva dichiarato la pericolosità dell’edificio dichiarandolo inutilizzabile. Dopo i lavori di ricostruzione, finanziati con un importo di 525mila euro dall’Usr della Regione Marche, l’immobile è tornato ad essere di nuovo abitato.