Negli ultimi anni il ciclismo femminile è in espansione nel nostro Paese. Grazie a una copertura televisiva sempre maggiore e ad atlete di riferimento come Elisa Longo Borghini, gli appassionati di ciclismo stanno iniziando ad apprezzare anche le gare femminili. Il movimento si sta sempre facendo più grande tanto che da quest’anno la Rcs, organizzatrice del Giro, ha preso in carica anche la gestione del Giro D’Italia femminile. Abbiamo intervistato Eleonora Ciabocco, giovane promessa del ciclismo marchigiano, da due anni professionista con il team olandese Dsm.
La ciclista originaria di Corridonia ci ha raccontato come ha iniziato a praticare ciclismo e quali sono i suoi progetti futuri.
Quando hai iniziato a pedalare e ad approfondire la passione per il ciclismo?
“Ho iniziato a praticare ciclismo fin da subito. Sono nata che già i miei fratelli praticavano ciclismo, quindi sin da piccola facevo le gincane in mezzo ai birilli. All’età di sei anni ho iniziato a fare le gare. Dai 6 ai 12 anni ho fatto tutte le categorie, con gare locali e regionali. Dai 12 poi ho fatto esordienti e Juniores. Ho poi saltato le categorie dilettanti. E dallo scorso anno sono diventata, a 19 anni, professionista con la Dsm. Questa quindi è stata la mia seconda stagione nel world tour”.
Com’è andata la stagione passata e in generale questi primi due anni di professionismo?
“L’8 ottobre ho l’ultima gara, le Tre Valli Varesine. Questi due anni mi sono serviti per fare esperienza. La squadra mi ha fatto fare molte gare. L’unico obiettivo era crescere e migliorarmi. Ho aiutato molto la squadra e in particolare Juliette Labous. Ho fatto molte gare importanti come Vuelta e Giro d’Italia. Quest’anno ho fatto anche il Fiandre. Non so bene ancora che tipo di ciclista sono, se per le gare di un giorno o per i grandi giri. Essendo giovane la squadra mi fa fare un po’ tutto per capire dove posso rendere meglio”.
A quale gara sogni di partecipare?
“Diciamo che più o meno ho fatto quasi tutte le gare più importanti. Mi manca partecipare al Tour. Tanti dicono che il Giro D’Italia, a cui ho partecipato sia più importante, ma io vorrei comunque partecipare anche al Tour”.
Negli ultimi anni sta aumentando l’interesse verso il ciclismo femminile. Quali pensi che sia la strategia più giusta per aumentare ancora di più l’interesse?
“La soluzione potrebbe essere quella di correre negli stessi giorni del Giro d’Italia maschile. In modo da avvicinare il pubblico. Il fatto è che spesso le nostre gare non vengono trasmesse neanche a livello televisivo. Bisogna far crescere il pubblico attraverso l’organizzazione. Qualcosa sta cambiando, per esempio da quando il Giro d’Italia Femminile è gestito dalla Rcs ci sono molte più presenze. La strategia è quindi trovare il modo di pubblicizzare e far conoscere nel modo giusto le nostre gare”.
Il tuo punto di riferimento ciclistico?
“Non ho mai avuto un idolo. Quando ero piccola ricordo di aver seguito molto Scarponi. Essendo della nostra regione da piccola seguivo molte sue gare. Poi sono stata sempre interessata a ciclisti che vanno forte un po' ovunque, come Van Aert. Da piccola facevo anche Ciclocross quindi seguivo anche corridori di quel tipo”
Hai citato Van Aert e il Ciclocross. Lo continui a praticare e quindi ora ti appresti a prepararti per la stagione invernale oppure hai scelto la strada?
“Ho smesso di fare il ciclocross. L’anno del Covid è stato un anno di transizione, sono passata alla categoria Juniores e li la stagione su strada si allunga e si va ad accavallare con quella di cross. Quindi ho preferito concentrarmi sulla strada. Con la squadra non ho mai parlato di multi disciplina. Come dicevo questi due anni sono stati di rodaggio ed esperienza. Quindi abbiamo preferito provare tutti i tipi di gara, ma concentrandoci solo sulla strada. Ovviamente mi è dispiaciuto molto, perché era una cosa che mi piaceva fare e perché è una buona preparazione anche per le corse su strada”.
Come ti avvicinerai alla prossima stagione?
“Appena corsa la Tre Valli Varesine passero tre o quattro settimane le passerò ferma, come si dice in gergo in 'off season'. È un periodo in cui mi allenerò poco. Inizierò poi l’allenamento i primi di novembre. Il ritiro con la squadra ci sarà a dicembre e gennaio. La preparazione varia in base a quali sono le prime gare che affronterò. Ad esempio se inizio subito a fine gennaio con il Tour Down Under in Australia, la preparazione inizia molto prima. In generale sono quindi già proiettata sulla prossima stagione, che sarà ancora con la Dsm, con cui ho rinnovato per i prossimi quattro”.
Chiudiamo con una curiosità, una vetta che ti piacerebbe conquistare o una gara che vorresti vincere?
“Come dicevo, devo ancora capire in cosa mi specializzerò, ma credo di essere una ciclista da corsa di un giorno. Spero di vincere una delle classiche con il Pavé. Ma. Essendo giovane non so ancora come poi si evolverà la mia preparazione e la mia carriera”.
Negli ultimi anni il ciclismo femminile è in espansione nel nostro Paese. Grazie a una copertura televisiva sempre maggiore e ad atlete di riferimento come Elisa Longo Borghini, gli appassionati di ciclismo stanno iniziando ad apprezzare anche le gare femminili. Il movimento si sta sempre facendo più grande tanto che da quest’anno la Rcs, organizzatrice del Giro, ha preso in carica anche la gestione del Giro D’Italia femminile. Abbiamo intervistato Eleonora Ciabocco, giovane promessa del ciclismo marchigiano, da due anni professionista con il team olandese Dsm.
La ciclista originaria di Corridonia ci ha raccontato come ha iniziato a praticare ciclismo e quali sono i suoi progetti futuri.
Quando hai iniziato a pedalare e ad approfondire la passione per il ciclismo?
“Ho iniziato a praticare ciclismo fin da subito. Sono nata che già i miei fratelli praticavano ciclismo, quindi sin da piccola facevo le gincane in mezzo ai birilli. All’età di sei anni ho iniziato a fare le gare. Dai 6 ai 12 anni ho fatto tutte le categorie, con gare locali e regionali. Dai 12 poi ho fatto esordienti e Juniores. Ho poi saltato le categorie dilettanti. E dallo scorso anno sono diventata, a 19 anni, professionista con la Dsm. Questa quindi è stata la mia seconda stagione nel world tour”.
Com’è andata la stagione passata e in generale questi primi due anni di professionismo?
“L’8 ottobre ho l’ultima gara, le Tre Valli Varesine. Questi due anni mi sono serviti per fare esperienza. La squadra mi ha fatto fare molte gare. L’unico obiettivo era crescere e migliorarmi. Ho aiutato molto la squadra e in particolare Juliette Labous. Ho fatto molte gare importanti come Vuelta e Giro d’Italia. Quest’anno ho fatto anche il Fiandre. Non so bene ancora che tipo di ciclista sono, se per le gare di un giorno o per i grandi giri. Essendo giovane la squadra mi fa fare un po’ tutto per capire dove posso rendere meglio”.
A quale gara sogni di partecipare?
“Diciamo che più o meno ho fatto quasi tutte le gare più importanti. Mi manca partecipare al Tour. Tanti dicono che il Giro D’Italia, a cui ho partecipato sia più importante, ma io vorrei comunque partecipare anche al Tour”.
Negli ultimi anni sta aumentando l’interesse verso il ciclismo femminile. Quali pensi che sia la strategia più giusta per aumentare ancora di più l’interesse?
“La soluzione potrebbe essere quella di correre negli stessi giorni del Giro d’Italia maschile. In modo da avvicinare il pubblico. Il fatto è che spesso le nostre gare non vengono trasmesse neanche a livello televisivo. Bisogna far crescere il pubblico attraverso l’organizzazione. Qualcosa sta cambiando, per esempio da quando il Giro d’Italia Femminile è gestito dalla Rcs ci sono molte più presenze. La strategia è quindi trovare il modo di pubblicizzare e far conoscere nel modo giusto le nostre gare”.
Il tuo punto di riferimento ciclistico?
“Non ho mai avuto un idolo. Quando ero piccola ricordo di aver seguito molto Scarponi. Essendo della nostra regione da piccola seguivo molte sue gare. Poi sono stata sempre interessata a ciclisti che vanno forte un po' ovunque, come Van Aert. Da piccola facevo anche Ciclocross quindi seguivo anche corridori di quel tipo”
Hai citato Van Aert e il Ciclocross. Lo continui a praticare e quindi ora ti appresti a prepararti per la stagione invernale oppure hai scelto la strada?
“Ho smesso di fare il ciclocross. L’anno del Covid è stato un anno di transizione, sono passata alla categoria Juniores e li la stagione su strada si allunga e si va ad accavallare con quella di cross. Quindi ho preferito concentrarmi sulla strada. Con la squadra non ho mai parlato di multi disciplina. Come dicevo questi due anni sono stati di rodaggio ed esperienza. Quindi abbiamo preferito provare tutti i tipi di gara, ma concentrandoci solo sulla strada. Ovviamente mi è dispiaciuto molto, perché era una cosa che mi piaceva fare e perché è una buona preparazione anche per le corse su strada”.
Come ti avvicinerai alla prossima stagione?
“Appena corsa la Tre Valli Varesine passero tre o quattro settimane le passerò ferma, come si dice in gergo in 'off season'. È un periodo in cui mi allenerò poco. Inizierò poi l’allenamento i primi di novembre. Il ritiro con la squadra ci sarà a dicembre e gennaio. La preparazione varia in base a quali sono le prime gare che affronterò. Ad esempio se inizio subito a fine gennaio con il Tour Down Under in Australia, la preparazione inizia molto prima. In generale sono quindi già proiettata sulla prossima stagione, che sarà ancora con la Dsm, con cui ho rinnovato per i prossimi quattro”.
Chiudiamo con una curiosità, una vetta che ti piacerebbe conquistare o una gara che vorresti vincere?
“Come dicevo, devo ancora capire in cosa mi specializzerò, ma credo di essere una ciclista da corsa di un giorno. Spero di vincere una delle classiche con il Pavé. Ma. Essendo giovane non so ancora come poi si evolverà la mia preparazione e la mia carriera”.
Pretendeva di essere visitato dai medici una seconda volta, nonostante fosse stato già curato per la stessa patologia il giorno precedente: denunciato dai carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Macerata un 49enne di origini pugliesi che ha seminato il caos al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata lo scorso sabato (5 ottobre).
L’uomo si aggirava per gli ambienti del pronto soccorso, anche nelle aree dove l'accesso è vietato al pubblico, infastidendo medici, infermieri e gli altri pazienti. I militari hanno cercato di calmare l’individuo, invitandolo ad allontanarsi dalla struttura sanitaria, ma il 49enne - per tutta risposta - ha assunto un tono minaccioso, proferendo pesanti offese nei loro confronti.
L'indagato è stato accompagnato in caserma per le formalità di rito, ma dopo essere uscito, invece di tornare a casa, si è recato nuovamente al pronto soccorso, assumendo sempre atteggiamenti irriguardosi e offensivi nei confronti di medici, personale di vigilanza e degli stessi militari del nucleo radiomobile, costretti a tornare sul posto. L'esagitato si è allontanato dal luogo di cura dopo essere stato sottoposto a un'ulteriore visita medica. È stato deferito all'autorità giudiziaria per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale.
All’inaugurazione dei corsi del dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali, ospite lo storico e giornalista Paolo Mieli, per la presentazione del suo libro "Fiamme dal Passato: dalle braci del novecento alle guerre di oggi". Un libro che affronta il background di alcune guerre cercando di capire le cicatrici rimaste aperte che hanno portato alla riapertura di divisioni insanabili.
Una discussione che, moderata dal direttore di Spocri il professor Angelo Ventrone, ha affrontato temi quali la differenza tra storia e memoria, e il significato di quest'ultima nella costruzione delle narrazioni odierne.
Presenti il rettore John McCourt, i presidenti dei corsi di laurea Alessia Bertolazzi, Uoldelul Chelati Dirar ed Ernesto Tavoletti, gli altri professori e gli studenti del dipartimento. "Ho speranza per la risoluzione dei conflitti, ma sono ben consapevole del fatto che le guerre sono ancora in corso. Ma la speranza è quella di trovare una pace che non sia un armistizio o una tregua per prendere respiro e poi ricominciare a guerreggiare come prima. Spero che la pace nasca da un desiderio di farla finita una volta per tutte con la guerra. Bisogna trovare una chiave che risolva tutte le questioni", ci ha spiegato Mieli sul suo approccio alla pace.
Andando poi a parlare del contenuto del suo libro: "Non si capisce niente delle guerre e delle polemiche politiche del presente se non se ne intravedono le tracce dal passato. Le tracce del passato sono fiamme che poi magari, raggiunta una finta pace si depositano in braci, ma sono pronte attraverso una scintilla a riaccendersi. Non pretendo di dire parole di verità, ma cerco di spiegare come rinascono continuamente e ciclicamente queste guerre".
Durante l'incontro Mieli ha voluto raccontare in che modo è legato a Macerata e alla sua Università: "Ho un amico fraterno ,Giovanni Sabbatucci, che per oltre 20 anni ha insegnato qui a Macerata e talvolta lo accompagnavo. La cosa che mi colpiva di più già allora era quanto gli studenti dell’Università di Macerata fossero poco consapevoli di che gioiello sia questo Ateneo. Chiunque abbia studiato a Macerata lo ricorda per tutta la vita, come è successo a questo mio amico. Macerata vi rimarrà dentro, sarà una parte costitutiva di una delle fasi più importanti della vostra vita. Non vi trovate in un posto qualsiasi, ma in una Università di grande prestigio in Italia e in Europa. La sua preziosità è anche nell’essere decentrata e per voi è una fortuna essere qui".
"Una grande presenza di studentesse e studenti, ma anche della cittadinanza. L’obiettivo era quello di festeggiare l’inizio dei corsi di scienze politiche della comunicazione e delle relazioni internazionali aprendoci all’intera cittadinanza, chiamando persone che hanno una visibilità non solo scientifica ma anche pubblica", spiega il direttore di Spocri Angelo Ventrone.
Continua poi sul compito del dipartimento e sul messaggio che il professor Mieli ha voluto lanciare: "Il compito del nostro dipartimento è quello di restare aderenti alla realtà. Di stimolare riflessioni e dare chiavi di lettura alle nostre studentesse e ai nostri studenti per poter interpretare il mondo che si svolge intorno a loro. Il direttore Mieli ha sottolineato come storicamente a fasi di crisi poi seguono momenti di rinascita. Lui si augurava, e noi con lui, che questo sia il futuro delle generazioni che stanno frequentando i nostri corsi".
I carabinieri della Stazione di Porto Recanati hanno denunciato un pregiudicato 31enne originario dello Sri Lanka, residente in provincia di Ancona, per furto aggravato, poiché aveva asportato un capo di abbigliamento in un centro commerciale, dopo averne rimosso il dispositivo antitaccheggio.
Sul conto dell’indagato è stata anche eseguita la misura di prevenzione del Foglio di via Obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune di Porto Recanati per la durata di un anno, emessa dal questore di Macerata a seguito di richiesta del locale comando stazione carabinieri. La merce rinvenuta è stata restituita alla responsabile del negozio.
I militari del Nucleo Radiomobile di Macerata hanno denunciato, inoltre, all’Autorità giudiziaria un pakistano di 22 anni, incensurato, per il reato di porto abusivo di oggetti atti a offendere. Nel corso di normale controllo, a bordo della sua autovettura è stata rinvenuta una mazza da baseball in metallo, della lunghezza di cm 75.
Oggi l’addio alla 28enne Giorgia Mercorelli, lutto cittadino a Caldarola. La giovane architetto si è spenta, ieri, dopo una malattia che non le ha lasciato scampo. Il sindaco, Giuseppe Fabbroni, ha proclamato il lutto cittadino per oggi 9 ottobre -giorno in cui saranno celebrate le esequie di Giorgia- “al fine di esprimere il cordoglio di tutta la comunità locale e i sentimenti di partecipazione al dolore dei familiari per la prematura e tragica perdita”.
La disposizione prevede che le bandiere, presenti nel Palazzo Comunale e negli altri edifici pubblici, siano esposte a mezz’asta per tutta la giornata in segno di lutto.
Si invitano, inoltre, gli esercizi commerciali, le imprese e le attività artigianali ad abbassare le serrande dalle ore 16:00 alle ore 17:00, durante la cerimonia funebre che avrà luogo nella Chiesa del Beato Francesco.
Nel prossimo Consiglio comunale verrà rispettato, altresì, un minuto di silenzio. Il lutto ha colpito anche la comunità di Serrapetrona, paese dove ha sede la Edilcasa Caccamo, l’azienda di famiglia della 28enne.
Continuano ad arrivare, inoltre, messaggi di cordoglio. Gli ultimi in ordine di tempo sono quelli espressi dall’Us Tolentino, società di cui la Edilcasa è tra gli sponsor, e l’Adus Caldarola Volley, squadra nella quale Giorgia ha militato in passato.“Ti vogliamo ricordare con i colori che hai indossato diversi anni fa, che il tuo sorriso riempia il cuore dei tuoi cari”, scrive il club di pallavolo.
Incidente stradale mortale stamattina a Cantiano (Pesaro Pesaro). Nel terribile schianto, sulla statale 3 Via Flaminia", avvenuto intorno alle 7.30 in una semicurva all'uscita di una galleria, sono stati coinvolti tre mezzi (un'auto, un tir e un autocarro) e un uomo di 59 anni della provincia di Rimini, conducente dell'autocarro, è deceduto.
Dopo il sinistro, fa sapere Anas, la strada è stata temporaneamente chiusa da chilometro 219+900 al chilometro 224+450, in direzione Fano, all'altezza del territorio comunale di Cantiano.
Sul posto sono intervenuti, oltre a personale Anas, i sanitari del 118, i vigili del fuoco e la polizia stradale del distaccamento di Cagli. Sono ancora in corso gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell'incidente: altre persone sarebbero rimaste ferite. Secondo le prime informazioni, due dei mezzi coinvolti viaggiavano verso Cagli, l'altro in direzione opposta verso Gubbio.
Questa mattina, i membri di Ultima Generazione hanno imbrattato le pareti del tribunale di Ancona, in coincidenza del giorno di apertura del G7 Salute. I giovani, seduti davanti all’ingresso con i volti dipinti, hanno protestato contro le inondazioni e i disastri climatici, mostrando striscioni che chiedevano un “Fondo di riparazione contro i danni delle catastrofi climatiche”.
Cinque attivisti sono stati fermati e identificati dalla Digos, poi portati in Questura. La Divisione Polizia Anticrimine sta valutando la loro situazione per l’eventuale emissione di misure preventive.
Gli attivisti di “Ultima Generazione” hanno spiegato che si tratta di “un’azione di disobbedienza civile nonviolenta” per “denunciare l’ipocrisia dell’incontro dei Ministri della Salute dei Paesi del G7, in una città e in un territorio in cui la politica e le istituzioni sono conniventi da decenni con l’industria del fossile e del turismo delle crociere, causa di inquinamento dell’ambiente e di perdita della salute dei cittadini”. Durante la mattinata di oggi, si sono cosparsi di liquido nero, simbolo del petrolio, in riferimento alla raffineria Api di Falconara.
I manifestanti, seduti a terra, hanno srotolato uno striscione con la scritta Fondo Riparazione, chiedendo l’eliminazione dei Sussidi ambientalmente dannosi (Sad), la tassazione degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi, premi e benefit ai loro manager, e la riduzione delle spese politiche e militari. La polizia è intervenuta portando in Questura gli autori della protesta.
Maria Letizia, ricercatrice universitaria di 64 anni, come riporta l'Ansa, ha dichiarato: “Come l’eroina Stamira salvò Ancona dall’assedio nemico, oggi dobbiamo salvare Ancona dall’assedio delle grandi navi e dai veleni della raffineria Api. Da oggi Ancona è assediata anche dai Sette Grandi potenti della Terra, in una farsa in nome della salute che offende chi per la salute della popolazione si spende, denunciando il disastro di malattie e tumori che il porto e la raffineria portano a questa città”.
Comunità di Caldarola in lutto per l imprrovisa scomparsa di Giorgia Mercorelli, 28 anni. La giovane si è spenta a seguito dell'improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute, a causa di una malattia che non le ha lasciato scampo.
Laureata in Architettura all'Università di Pescara, Giorgia si era appena sposata lo scorso 10 agosto. La notizia della sua morte ha lasciato incredula la comunità di Caldarola, dove Giorgia viveva, e quella di Serrapetrona.
Qui, infatti, la mamma Giuliana svolge la professione di direttrice amministrativa dell'Edilcasa Caccamo, l'azienda di famiglia. “Per la nostra azienda oggi è un triste giorno - ha scritto la ditta in un post -. Il cielo ha accolto un angelo troppo presto. Il tuo sorriso e la tua luce rimarranno per sempre con noi”. Tanti i messaggi di cordoglio che in queste ore stanno giungendo alla famiglia. Vicinanza e dolore espressi anche dal Nuovo Oratorio Cristo Re di Caldarola: “Il direttivo, i soci, gli amici del Nocr sono vicini alle famiglie Mercorelli, Eustacchi e Donati in questo momento di indescrivibile dolore”.
La 28enne lascia il marito Ettore, i genitori Giuliana e Giuseppe e il fratello Paolo. I funerali si terranno domani, alle 16, nella chiesa del Beato Francesco a Caldarola.
A partire da lunedì 14 ottobre, Anas inizierà i lavori di risanamento conservativo del viadotto "Fosso delle Rote" sulla strada regionale 209 "Valnerina", nel comune di Visso, provincia di Macerata. L'investimento complessivo per questi lavori è di circa 1,5 milioni di euro.
Durante questa fase, verranno eseguite operazioni di sollevamento dell'impalcato, che richiederanno la chiusura temporanea della strada. Il traffico sarà deviato sulla viabilità provinciale, con segnalazioni sul posto per guidare gli automobilisti.
In dettaglio, i veicoli provenienti da Visso in direzione Muccia saranno deviati sulla strada provinciale 66 "di Macereto" al bivio per Cupi/Aschio, con rientro al bivio per Appennino. Al contrario, il traffico proveniente da Muccia in direzione Visso sarà deviato al bivio per Appennino e rientrerà sulla strada regionale 209 al bivio per Cupi/Aschio. Questa fase dei lavori dovrebbe concludersi entro il 29 novembre.
Scatterà lunedì 14 ottobre la chiusura della strada provinciale 43 Entoggese che collega i Comuni di Urbisaglia e Tolentino. La strada sarà chiusa al Km 4+200 in corrispondenza del ponte sul torrente “Entogge” a causa di lavori di adeguamento del ponte stesso.
Gli interventi consistono nella demolizione dei parapetti esistenti, nella realizzazione di una soletta in cemento armato, con successiva impermeabilizzazione della stessa, nella posa di nuova asfaltatura e di nuove barriere di sicurezza. In considerazione della tipologia dei lavori e, viste le dimensioni ridotte della carreggiata esistente, si rende necessario procedere con la chiusura del ponte al traffico.
“La Provincia continua il suo lavoro per la manutenzione delle strade con interventi che cerchiamo di distribuire su tutto il territorio – spiega il presidente Sandro Parcaroli -. La riapertura della strada è prevista per sabato 23 novembre anche se la ditta esecutrice dei lavori, l’A.T.I formata da Pipponzi srl e Papa Nicola srl, ha assicurato ai tecnici alla Provincia che cercherà di limitare al minimo indispensabile la chiusura della strada che, verrà riaperta quindi non appena terminati i lavori”. Gli interventi, che seguono quelli già realizzati in altri tratti della stessa provinciale, rientrano nel programma più ampio di lavori finanziato nel 5° stralcio del Programma per il ripristino della viabilità nei territori interessati dagli eventi sismici del 2016 per complessivi 2,5 milioni di euro.
In considerazione della chiusura del ponte, si consiglia di utilizzare come percorsi alternativi la strada provinciale 41 Divina Pastora e dalla Provinciale 125 Tolentino – Abbadia di Fiastra.
“Bando per le mura storiche? No, grazie”. Apprendiamo con stupore dalla graduatoria che il Comune di Potenza Picena ha deciso di non partecipare al bando regionale per il recupero e la valorizzazione delle mura storiche”. È quanto afferma il Pd di Potenza Picena, per voce del segretario cittadino Stefano Dall’Aglio .
“Arrivano a contributo ben quattro Comuni maceratesi (Macerata, Recanati, Porto Recanati e Morrovalle), su undici progetti finanziati per un totale di 4milioni di euro a fondo perduto, ma non Potenza Picena. Eppure la sindaca Tartabini, nel capitolo ‘La città di Potenza Picena rigenerata e accessibile’ delle linee programmatiche diffuse in campagna elettorale, non mancava di annunciare interventi alle mura storiche cittadine, potendo contare su un progetto già finanziato e approvato”.
“Ciononostante – proseguono i dem potentini - l'Amministrazione ha rinunciato a partecipare al bando regionale con la possibilità di veder finanziato l'intervento, peraltro già progettato, per un importo di 500.000 euro”.
“Un'importante occasione persa dal Comune di Potenza Picena che invece è stata colta dai Comuni limitrofi. I cittadini potentini, seppur rammaricati viste le condizioni in cui versano le mura e le aree circostanti, potranno dunque volgere lo sguardo oltre i confini comunali e godere degli interventi messi in atto da altre Amministrazioni”
“In fin dei conti un centro storico curato e accogliente può contribuire al rilancio del turismo, quando c'è la possibilità di essere soggetti attivi su questo terreno bisognerebbe cogliere tutte le opportunità, o almeno fare un tentativo”.
“Chiediamo pertanto alla sindaca, che detiene fra l'altro le deleghe ai Lavori Pubblici e all'Urbanistica, di spiegare ai cittadini i motivi di questa scelta e le eventuali strategie future per reperire i finanziamenti per queste opere senza ricorrere a mutui onerosi per le casse comunali”.
“L’amministrazione comunale è in contatto da tempo con l’AST provinciale per individuare un locale adeguato a Porto Potenza Picena da adibire a punto prelievi” così l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Potenza Picena, Margherita Fermani, sottolinea un impegno avviato già prima dell’inizio della campagna elettorale “nella consapevolezza di quanto questo servizio sia importante e di quanto la copertura da parte del privato non sia più sufficiente. Purtroppo, ad oggi, l’AST non ha la possibilità di avvalersi, sul nostro territorio, di spazi propri.
Qualsiasi alternativa che, come Comune, siamo assolutamente disponibili a offrire, deve rispondere a dei criteri di idoneità. Servono spazi per l’accettazione e spazi con arredi e finiture adeguati alle finalità sanitarie. Prima delle elezioni, è stato fatto un sopralluogo presso la palazzina dei vigili urbani.
L’edificio però presenta numerose criticità, tali da non renderlo utilizzabile. Attualmente i locali della Fondazione Divina Provvidenza non sono una soluzione percorribile in quanto occupati dalla scuola dell’infanzia. Bisogna attendere il trasferimento presso la nuova Coloramondo, ad oggi ancora sede di cantiere. Nel frattempo va data un’alternativa temporanea. Questa potrebbe essere la delegazione comunale, recentemente ristrutturata”. E sull’ipotesi avanzata dal Partito Democratico, relativo alla Farmacia Comunale, l’assessore afferma che “ovviamente potrebbe essere questa una sede più che compatibile con il servizio erogato ma, a seguito di valutazioni fatte anche con l’amministratore unico dell’ASPP, è già stato appurato che i locali non possiedono i requisiti richiesti”.
Infine una precisazione: “Ci tengo a rimarcare – dichiara l’assessore - che questa amministrazione comunale non è mai stata immobile rispetto alla questione in oggetto. Ma anzi ha sempre offerto la massima collaborazione all’AST, proprio nell’ottica di garantire alla cittadinanza la piena tutela del diritto alla salute. Nel 2018 il poliambulatorio di Porto Potenza Picena è stato soppresso dalla giunta regionale di centrosinistra, in quanto, come spiegato nel corso di un consiglio comunale aperto voluto dall’allora Sindaco Acquaroli, i costi di affitto dei locali non erano più sostenibili. La stessa amministrazione Acquaroli, contraria alla chiusura, aveva messo a disposizione i locali della Fondazione Divina Provvidenza per la realizzazione di un nuovo distretto sanitario. Il sopraggiungere dell’emergenza per la non idoneità degli edifici scolastici, ha però bloccato questa alternativa. Tutto ciò va ricordato, perché qualcuno sembra averlo dimenticato”.
Parte il 15 ottobre la campagna vaccinale nelle Marche: anche quest’anno sarà possibile la cosomministrazione gratuita di vaccino anti-influenzale e anti-Covid-19 aggiornato alle ultime varianti. La vaccinazione anti-influenzale è stagionale ed ogni anno cambiano i vaccini. La composizione del vaccino antinfluenzale viene infatti aggiornata ogni anno secondo le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sulla base delle informazioni epidemiologiche e virologiche raccolte dai Centri Nazionali Influenza. Per quanto riguarda la vaccinazione anti-Covid-19, che è effettuabile lungo tutto l’arco dell’anno, va rilevato che da fine agosto sono disponibili i vaccini aggiornati e che è raccomandata nel periodo autunno-inverno.
La vaccinazione contro l'influenza rappresenta una grande opportunità di difesa, in particolare per le persone più fragili per età o per motivi di salute, nei confronti di una malattia che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è assolutamente una malattia banale e può portare con sé gravi complicanze. Anche la vaccinazione anti-Covid-19 rappresenta una grande opportunità per prevenire un’infezione che resta ancora presente e può presentare complicanze gravi.
Gli adulti possono vaccinarsi presso i Medici di Medicina Generale, i Servizi vaccinali della AST con accesso presso gli ambulatori vaccinali su appuntamento o tramite prenotazione CUP (a seconda delle organizzazioni delle AST), e nelle farmacie aderenti alla campagna. I bambini possono invece rivolgersi ai Pediatri di Libera Scelta e presso i Servizi vaccinali delle AST con le stesse modalità degli adulti (non presso le farmacie). La vaccinazione per ospiti ed operatori delle strutture residenziali per anziani sarà organizzata dai Distretti con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale. Operatori sanitari dei presidi ospedalieri, i pazienti fragili, ospedalizzati o seguiti dalle strutture sanitarie per condizioni particolari (ad esempio diabetici, nefropatici, etc) potranno essere presi in carico nei Punti Vaccinali Ospedalieri (PVO).
Le categorie per le quali le due vaccinazioni sono raccomandate sono quasi sovrapponibili: le persone di età pari o superiore a 60 anni, i soggetti fragili e i loro familiari o contatti stretti, ospiti delle strutture per anziani e lungodegenza, donne in gravidanza e post partum, operatori sanitari e socio-sanitari. Per l’anti-influenzale sono previste anche alcune categorie di lavoratori come forze dell’ordine, vigili del fuoco, allevatori e donatori di sangue. Inoltre il medico curante, che conosce la storia clinica del paziente, può vaccinare un assistito se ne ravvisa la necessità.
Il vaccino anti-influenzale è somministrato in una sola dose, due a distanza di un mese per i bambini al di sotto dei 9 anni che non siano mai stati vaccinati, con una iniezione intramuscolo sul braccio, ma per i più piccoli è disponibile anche lo spray nasale. La campagna anti-Covid 19 prevede la somministrazione gratuita di vaccini aggiornati alle ultime varianti. Verrà data priorità alle categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata. La dose di richiamo è annuale e l’aver contratto una infezione da SARS-CoV-2, anche recente, dopo il precedente richiamo, non rappresenta una controindicazione alla vaccinazione. È prevista una singola dose vaccino anche per coloro che non sono mai stati vaccinati (ciclo primario). La distanza dalla dose di vaccino anti‑Covid19 più recente deve essere di almeno tre mesi.
Sono oltre 40 i volontari dell’Anpas Marche con l’ausilio di 22 mezzi, impegnati nell’imminente appuntamento del G7 Salute che si terrà ad Ancona da domani mercoledì 9 fino a venerdì 11 ottobre.
Un prezioso contributo richiesto dalla Questura, in accordo con la Prefettura e il Servizio Protezione Civile della Regione Marche, che contribuirà alla gestione di un organizzazione efficiente e sicura dell’importante evento, nell’ambito dell’assistenza sanitaria ai partecipanti e del supporto ai volontari di Protezione Civile impegnati nella altre varie attività.
La presenza dei volontari Anpas Marche all’ appuntamento internazionale testimonia il forte impegno della comunità marchigiana nel promuovere valori di solidarietà e cooperazione.
“I volontari Anpas rappresentano il cuore pulsante della nostra comunità – ha affermato Andrea Sbaffo presidente Anpas Marche - la loro partecipazione, oltre a portare un significativo valore aggiunto all’organizzazione del G7 Salute, sottolinea l'importanza di un approccio comunitario alla salute. La loro dedizione e professionalità non solo contribuiranno alla sicurezza dell'evento, ma rappresentano anche un esempio luminoso di impegno civico e solidarietà, elementi fondamentali per affrontare le sfide della salute globale”.
È ufficialmente iniziata l’avventura della quattordicesima edizione di Overtime, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva che nella mattinata di oggi ha debuttato nel segno dello sport e del territorio, fil rouge dell’intera giornata inaugurale.
Due i convegni già andati in scena: il primo, promosso in collaborazione con l’Università di Macerata al polo Bertelli, ha messo in luce il legame tra pratica sportiva e comunità locali con la partecipazione della vicedirettrice di Sport Mediaset Lucia Blini, degli organizzatori de “L’Intrepida” e di docenti degli atenei di Macerata e di Messina, mente il secondo ha evidenziato l’importanza di giocare pulito, in campo e fuori, grazie al contributo del Presidio Libera “Ciro Colonna” e del giornalista Antonio Maria Mira.
Se la degustazione della special edition delle birre del Birrificio Malaripe andata in scena nel pomeriggio di ieri e il contest di cucina “Il suono del gusto” - promosso in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, lo chef Michele Biagiola, Tipicità Evo, ESN Macerata e l’Iis “Garibaldi” - rappresentano un primo assaggio del Festival, Overtime si appresta a preparare un menù di primissimo livello già a partire da questa sera, quando le campionesse di ginnastica ritmica Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri, l’allenatrice Claudia Mancinelli e la dirigente della Ginnastica Fabriano Maila Morosin taglieranno il nastro di questa edizione dedicata al rumore.
Lo spettacolo di Overtime proseguirà anche nella giornata di domani, giovedì 10 ottobre, con un programma ricco di appuntamenti a partire dalle ore 9. In particolare, l’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti ospiterà il lancio del progetto “De Angeli” a cura di Olistica Shiatsu Ikigai, mentre gli studenti dell’Iis “Garibaldi” si ritroveranno in aula magna per ascoltare le storie paralimpiche raccontate in collaborazione con Cip Marche dallo schermitore Michele Massa e dalla dirigente Cip Patrizia Saccà, con gli interventi dell’ex fisioterapista della Nazionale di atletica leggera Nazareno Rocchetti e dell’assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro e la moderazione di Francesca Cipolloni.
Altro appuntamento culturale in programma alle 10, questa volta al Teatro della Filarmonica, con un convegno dal titolo “Le Olimpiadi al microfono. Voci ed emozioni a Parigi 2024”. Dopo i saluti del presidente Coni Marche - partner dell’evento insieme alla Scuola Regionale dello Sport del Coni - Fabio Luna, i giornalisti Lucia Blini, Stefano Pantano, Gerardo De Vivo e Federica Zille, con la moderazione di Alessandra Pierini, si confronteranno sul tema, prima di lasciare spazio alla presentazione del racconto “Era Bono!”, scritto da Yari Riccardi e vincitore del 52° concorso nazionale Coni per il racconto sportivo.
Nel pomeriggio, alle ore 17,30, l’auditorium della Mozzi Borgetti farà da cornice alla presentazione in anteprima nazionale del costituendo Centro di Medicina dello Sport dell’Università Politecnica delle Marche, da questa edizione partner del Festival, con ospite il professor Antonio Dello Russo. Alla stessa ora, il leggendario mister - nonché grande amico di Overtime - Nevio Scala, suo figlio Claudio e l’azienda agricola di famiglia saranno protagonisti della degustazione gratuita, ma con prenotazione obbligatoria, in programma da Macerati.
Alle ore 18, appuntamento in Galleria Antichi Forni per la presentazione in anteprima nazionale de “La mia difesa personale” dell’istruttore di meditazione e mental coach Lorenzo Migliorelli, in compagnia della giornalista Ester De Troia.
Grande e più che giustificata attesa per il ritorno a Macerata di Marino Bartoletti, autentico pilastro del giornalismo italiano che sul palco dell’Overtime Arena di piazza Cesare Battisti, insieme alla collega Marta Elena Casanova, presenterà “La partita degli dei”, quarto atto di una amatissima saga.
A chiudere il cerchio la seconda giornata di Overtime sarà un’autentica icona del calcio italiano, il “Golden Boy” Gianni Rivera. In tema con l’edizione 2024, il Pallone d’oro del 1969 discuterà di “Quando il calcio faceva rumore”, condividendo il suo bagaglio di esperienza con i giornalisti Valerio Calzolaio e Federica Zille e la platea del Teatro della Filarmonica, in un incontro in programma alle ore 21 promosso in collaborazione con Panathlon International Distretto Italia e Panathlon club Macerata.
Tutto pronto a Macerata per il ritorno in città di Overtime, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva che in questa quattordicesima edizione promette di fare molto rumore.
Dopo una prima degustazione in programma alle 19 di oggi negli spazi di Maia Fucina Gourmet, con la presentazione della special edition a tema Overtime delle birre del Birrificio Malaripe firmata dall’illustratore Osvaldo Casanova, nella giornata di domani, mercoledì 9 ottobre, lo spettacolo del Festival prenderà ufficialmente il via.
A bagnare l’esordio di un’edizione interamente dedicata al rumore sarà il primo di una lunga serie di appuntamenti tra sport e cultura, promosso in collaborazione con l’Università di Macerata. Alle ore 9, il dipartimento di Scienze della Formazione, Beni culturali e Turismo ospiterà il convegno “Sport e territori”, con un interessante dibattito che vedrà protagonisti, il professor Simone Betti (Unimc), i colleghi Carmelo Maria Porto (Unime) ed Enrico Nicosia (Unime), Diego Borghi (Unimc), Lorenzo Virgini (Unimc), la vicedirettrice di Sport Mediaset Lucia Blini, il direttore artistico di Overtime Michele Spagnuolo (Unime), insieme a Daniele Gigli, Roberto Cirri e Fabrizio Graziotti, organizzatori de “L’Intrepida”.
Anche quest’anno, il binomio tra sport e cultura sarà declinato in chiave cinematografica. In questo senso, a partire dalle 9, nella sala Castiglioni della biblioteca Mozzi Borgetti verranno proiettati e presentati cortometraggi e documentari sociali nell’ambito di “Overtime Film Festival”, alla presenza di registi e autori.
Sempre in biblioteca, ma questa volta in auditorium, andrà in scena il convegno “Gioco pulito vs gioco sporco”, promosso in collaborazione con il Presidio Libera “Ciro Colonna” di Macerata e in programma alle ore 11 in compagnia del giornalista
Nel pomeriggio, alle 14, tornerà ufficialmente dall’apprezzatissimo contest di cucina promosso in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, Tipicità Evo, ESN Macerata e l’Iis “Garibaldi”, dal titolo “Il suono del gusto”, che vedrà gli studenti maceratesi alle prese con le mistery box ideate dallo chef Michele Biagiola in collaborazione con Coop Alleanza 3.0. Presenti all’incontro anche l’assessore Laura Laviano e Gianmarco Di Girolami di Accademia Tipicità.
Come di consueto, la formula vincente di Overtime potrà contare anche quest’anno su mostre ed esposizioni dedicate alla pratica sportiva. Quest’anno, il Festival maceratese cala un tris di assoluto livello: “Obiettivi sullo sport” (Andrea Muti), “Scatti e ritratti. Edizione rumorosa” (collettiva coordinata da Massimo Zanconi) e “Fuori dagli schemi” (Osvaldo Casanova) saranno ufficialmente svelate alle 16,30 nella Galleria Antichi Forni e resteranno visitabili in tutte le giornate del Festival.
Nella stessa location, alle 17 Overtime si appresta a entrare davvero nel vivo. Ospite d’eccezione Marco Pedoja, allenatore del fresco oro olimpico a Parigi Nicolò Martinenghi, che condividerà la sua esperienza ai microfoni di Lucia Blini in un imperdibile appuntamento promosso in collaborazione con arena.
Dai grandi della piscina alle leggende della bicicletta, si prosegue poi alle 18, ancora una volta agli Antichi Forni, con la presentazione di “Pantani per sempre”, il libro del giornalista Mediaset Davide De Zan, che ne discuterà insieme al collega Gerardo De Vivo di Agenzia Area.
Alle 19 è la volta del calcio, del talento e di un po’ di sano rumore. Sul palco del Teatro della Filarmonica, Evaristo Beccalossi, trequartista tra i più imprevedibili che il calcio italiano abbia conosciuto, presenterà “La mia vita da numero 10”, autobiografia scritta insieme a Eleonora Rossi, in compagnia dell’ex telecronista e vicedirettore Rai Marco Civoli.
A tagliare virtualmente il nastro della quattordicesima edizione di Overtime nell’ultimo appuntamento di giornata sarà un poker di sportive che di nastri se ne intendono davvero. Alle ore 21, il binomio sport e territorio si rinnova in una cerimonia di inaugurazione tutta marchigiana, che sul palco della Filarmonica vedrà protagoniste le campionesse di ginnastica ritmica Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri, l’allenatrice Claudia Mancinelli e la dirigente della Ginnastica Fabriano Maila Morosin, che insieme a Lucia Blini racconteranno le emozioni e il grandissimo rumore dei successi di queste ultime incredibili settimane.
Nei giorni scorsi è stato sottoscritto tra la Direzione Aziendale, la RSU Poltrona Frau e le organizzazioni sindacali territoriali della Fillea Cgil Filca Cisl, il nuovo accordo integrativo aziendale valevole per il triennio di 2024-2026.
Il nuovo accord migliora alcune "buone pratiche” derivanti dalle precedenti contrattazioni, introducendo alcune importanti novità. "L'accordo prevede, un aggiornamento e ampliamento dei principi ispiratori dei precedenti accordi integrativi ed è l'espressione di un confronto nel quale hanno trovato una sintesi i valori di tutela dei lavoratori e i principi propri di un'azienda responsabile e orientata ai risultati", spiega in una nota Poltrona Frau.
Tra i punti più qualificanti e di importante valore etico e sociale, viene ampliata la fruibilità dell'istituto della Banca ore Solidale introdotto nello scores triennio, viene portato da 10 a 15 giorni il congedo di paternità con gli ulteriori 5 giorni totalmente a carico aziendale e viene favorito il meccanismo di utilizzo del congedo parentale.
Per quanto riguarda la redistribuzione dei profitti il meccanismo di calcolo del premio di risultato, pur confermato nella struttura dei parametri, è stato rivisto, in merito alle definizioni, alle scale di riferimento e all'esclusione o riduzione degli impatti derivanti dalla malattia, dagli infortuni e dall'esercizio del diritto di sciopero.
La valorizzazione della diversità e dell'inclusione viene sostenuta da una accresciuta attenzione alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che tiene conto delle necessità personali in riferimento alle necessità di supporto al nucleo familiare.
Viene, inoltre, stabilito un monte ore permessi aggiuntivo per accertamenti medici, innalzata la percentuale di contribuzione a carico dell'azienda per i dipendenti iscritti al fondo previdenziale di categoria e introdotti programmi di welfare aggiuntivi per sostenere la capacità di spesa dei lavoratori più fragili.
Infine, viene confermato l'istituto dei Comitati Paritetici, importante strumento per la valorizzazione delle proposte di miglioramento dei lavoratori e le incentivazioni previste nelle precedenti contrattazioni, che già costituivano un importante traguardo e beneficio per i dipendenti.
Questa mattina, 30 settembre, nella sala riunioni di Confindustria, si è tenuta una conferenza per riportare il bilancio delle fiere Micam, Lineapelle e Mipel. L'evento ha visto la partecipazione di Matteo Piervincenzi, presidente della Sezione Calzature, Sergio Sciamanna, presidente della Sezione Pelletteria, e Alessio Castricini, presidente della Sezione Accessoristi.
Le fiere Micam, Lineapelle e Mipel sono ormai riconosciute come i principali eventi internazionali per il settore della moda. Tuttavia, il comparto sta attraversando un'accentuata crisi a causa della ridotta capacità di acquisto dei consumatori, influenzata dalle incertezze legate alle turbolenze geopolitiche. Questo scenario ha portato a una significativa contrazione degli ordinativi per le piccole e medie imprese del settore, costringendole a ricorrere massicciamente agli strumenti di integrazione salariale.
Durante la conferenza, Matteo Piervincenzi ha sottolineato l'importanza del sostegno governativo tramite ammortizzatori sociali e l'accesso al credito per investimenti in digitalizzazione e sostenibilità, elementi cruciali per mantenere la competitività delle imprese italiane: "Micam, Mipel e Lineapelle sono diventate ormai le principali piattaforme internazionali per questo settore. Il mondo della moda continua ad attraversare una fase di debolezza caratterizzata da una minor condizione d’acquisto da parte dei consumatori. Tra le cause, l’incertezza legata alle turbolenze delle guerre in atto. Tutto ciò determina una pesante contrazione degli ordinativi per le nostre piccole e medie imprese".
"L’allungarsi della fase congiunturale sfavorevole sta mettendo a dura prova le nostre aziende costrette a un ricorso massiccio degli strumenti di integrazione salariale. Per la tenuta del nostro comparto moda è necessario il sostegno del governo tramite ammortizzatori sociali e l’acceso al credito per le aziende al fine di investire nella digitalizzazione e sostenibilità, a oggi, principali mete per mantenere competitive le imprese rispetto agli altri Paesi", conclude .
Sergio Sciamanna ha evidenziato la necessità di spingere sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità per garantire la tenuta delle filiere produttive: “C’è stata una presenza inaspettata rispetto alle previsioni; tuttavia, anche il comparto della pelletteria è in crisi per la carenza di commesse da parte delle grandi Maison. Quindi, anche noi stiamo subendo un rallentamento con il conseguente ricorso alle ore di cassa integrazione. Uno degli strumenti su cui dobbiamo spingere è sicuramente quello della digitalizzazione con un occhio attento alla sostenibilità e quello di garantire che le nostre filiere rimangano in piedi e al tempo stesso siano strutturate in modo tale che in futuro possano ripartire”.
Mentre Alessio Castricini ha fornito dati significativi sulla partecipazione alle fiere, sottolineando la crescente presenza di visitatori stranieri e la necessità di supporto per le aziende familiari che stanno affrontando una crisi prolungata: “Qualche dato sulla fiera di Lineapelle: preponderanza di italiani, intorno al 57%, mentre gli stranieri sono stati del 43%. Qui, si è vista una tendenza che vede in calo una presenza di visitatori italiani e in aumento quella dei visitatori stranieri che principalmente provengono da Stati Uniti, Cini, India, Brasile e Messico. Mentre dall’Europa, principalmente Francia, Germania e Spagna, si è osservato un calo. In totale gli espositori sono stati 1261 provenienti da 43 paesi europei che vedono comunque una partecipazione da parte delle nostre aziende mantenuta quindi questo significa che c’è una volontà da parte della filiera di partecipare e cercare di arginare commercialmente il calo delle quantità che vediamo".
"Sulla filiera si riflette la situazione dei nostri committenti: calzaturieri e pellettieri. La situazione attuale vede un aumento della cassa integrazione e un calo drastico delle committenze previste per le prossime stagioni. Mentre i committenti delle nostre aziende sono dei brand, delle grandi multinazionali con delle spalle larghe, le nostre aziende sono spesso ancora a conduzione familiare che sostengono quasi da sole il peso di questa crisi. Sono molto limitate le risorse per far fronte a un periodo di crisi del calo delle quantità che sta andando avanti ormai da diversi mesi. Per questo motivo al tavolo della moda che si è riunito il 6 agosto col ministro Russo le richieste sono state principalmente quelle di far fronte al calo di liquidità e soprattutto un sostegno per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali per le ore di cassa integrazione che sono in crescita. La situazione attuale è seconda come gravità solamente al periodo del covid; situazione aggravata dal fatto che, mentre sotto covid c’era una situazione di medio termine di ripresa adesso stiamo assistendo a un cambiamento sia del mercato dei processi produttivi ma anche quello dei prodotti finiti. Un’inversione di tendenza è ancora lontana dalla visuale”.
I casi di Dengue a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) stanno generando grande attenzione e preoccupazione in Italia. Cerchiamo di capire con la Società Italiana di Parassitologia cosa sta succedendo.
DI COSA PARLIAMO
La Dengue è una malattia virale trasmessa attraverso la puntura di una zanzara del genere Aedes.La Dengue è endemica in aree tropicali e sub tropicali dove è presente la zanzara Aedes aegypti, il vettore più efficiente, mentre in Italia abbiamo casi più o meno sporadici dovuti alla trasmissione da parte di Aedes albopictus (la zanzara tigre).
PERCHÉ ASSISTIAMO A QUESTI CASI IN ITALIA?
L’elevatissimo numero di viaggi internazionali e i cambiamenti climatici sono fattori che possono favorire l’emergenza e la diffusione di questa infezione nel nostro Paese.
La trasmissione alle nostre latitudini è plausibilmente dovuta al rientro di persone da aree endemiche che non manifestano segni clinici (l’infezione nel circa il 60% dei casi è asintomatica) o che li manifestano poco dopo il loro arrivo, ma che già albergano il virus in fase di replicazione.
Il quartiere di Fano, nelle Marche, dove è stato riscontrato il maggior numero dei casi è ragionevolmente un ambiente “tropicalizzato” per gli alti livelli di umidità, ombreggiamento e temperatura locali. Questo presumibilmente ha favorito la colonizzazione dell’ambiente da parte della zanzara tigre con alte densità di infestazione. La situazione non deve essere sottovalutata, deve destare attenzione costante, ma occorre agire senza generare panico ingiustificato.
CHE COSA È STATO FATTO E COSA SI PUO’ FARE PER PREVENIRE LA DENGUE
Nell’area di Fano, il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Territoriale e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” (IZSUM) hanno attivato tutte le misure di sanità pubblica opportune (es. allerta di medici di medicina generale, territoriali e ospedalieri per l’identificazione tempestiva di nuovi casi, interventi di disinfestazione) già previste dal Piano Nazionale Arbovirosi 2020-2025. Se le condizioni climatiche lo permetteranno, potremo veder diminuire la dimensione del focolaio in tempi ragionevoli.
Nel futuro sarà opportuno anticipare alla primavera le attività di controllo delle zanzare, eliminando i siti di riproduzione che sono per lo più localizzati in ambito privato e quindi riducendo la densità di popolazione degli insetti. Per questo occorre un coinvolgimento delle comunità locali nella lotta integrata alla zanzara tigre, evitando disinfestazioni effettuate senza criteri razionali e, contestualmente, aumentando il coinvolgimento dei cittadini nella riduzione dei siti di riproduzione delle zanzare nell’ambiente domestico e peri-domestico. I casi di Dengue nelle Marche (come gli altri eventi degli scorsi anni) devono insegnarci che in futuro probabilmente queste situazioni si potranno riproporre e la gestione dell’ambiente necessiterà di interventi che dovranno essere anticipati e che dovranno coinvolgere le comunità locali, con un approccio di salute unica (One Health).
Il laboratorio di Parassitologia Molecolare dell’Università di Camerino, in collaborazione con l’IZSUM, da alcuni anni effettua la sorveglianza sanitaria delle malattie trasmesse da vettori nell’area marchigiana proprio per verificare i flussi stagionali e applicare le opportune misure di prevenzione.
Inoltre, numerosi gruppi di ricerca di Università e Istituti italiani, affiliati alla Società Italiana di Parassitologia, operano costantemente su scala nazionale per monitorare, studiare e controllare gli artropodi vettori e le malattie da essi trasmesse.
Oggi, martedì 8 ottobre, il Dipartimento di Scienze Politiche della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali ha inaugurato l'anno accademico con un evento di grande attualità, ospitato nell'aula blu di Palazzo Pantaleoni. Il tema del dibattito, intitolato "Guerre di oggi. Il ruolo di social media, informazione e intelligenza artificiale", ha affrontato in modo approfondito la crescente influenza dei media digitali e dell'AI nei contesti di conflitto internazionale.
La conferenza ha visto la partecipazione di esperti di rilievo, come Angelo Teti dell'Università di Chieti, Luca D'Aprile, Chief Information Officer de 'Il Fatto Quotidiano', Vittorio Bellagamba, giornalista del 'Quotidiano Nazionale', Emanuele Frontoni, professore dell’Università di Macerata e co-director del VRAI (Vision Robotics and Artificial Intelligence Lab), e dal direttore del dipartimento, Angelo Ventrone.
Il professor Angelo Ventrone ha aperto il seminario con un intervento approfondito, che ha tracciato una linea storica riguardo alla nascita e al proliferare delle fake news, analizzando eventi significativi dalla Rivoluzione francese fino ai conflitti contemporanei, come le guerre russo-ucraina e palestinese. Ventrone ha evidenziato come il possesso e la manipolazione delle informazioni siano fondamentali per influenzare l'opinione pubblica e ottenere gli effetti desiderati. "Solo nelle democrazie liberali" ha sottolineato, "l’individuo può esprimere la propria creatività e la sua intelligenza umana, diventando un attore attivo nel contesto informativo attuale.
Il confronto ha messo in luce le sfide e le opportunità offerte dalla tecnologia, in particolare l’uso sempre più sofisticato dell’intelligenza artificiale nella manipolazione delle informazioni e nella propaganda digitale. Si è discusso del ruolo dei social media non solo come piattaforme di informazione, ma anche come strumenti strategici nelle guerre moderne, capaci di influenzare l’opinione pubblica e di coordinare operazioni militari e civili.
L’evento ha rappresentato un importante momento di riflessione per i numerosi studenti che hanno partecipato, dimostrando l’impegno del Dipartimento nel formare professionisti capaci di comprendere e affrontare le dinamiche complesse del mondo contemporaneo, in cui media e tecnologie emergenti giocano un ruolo cruciale.
Domani, mercoledì 9 ottobre, il Dipartimento continuerà le celebrazioni per l'inizio dei corsi con un evento speciale che avrà luogo alla Loggia del Grano, dalle ore 11:00. Saranno presenti le autorità istituzionali, tra cui John McCourt, Rettore UniMC, la professoressa Alessia Bertolazzi e il rappresentante degli studenti Damian Czarnecki.
Il programma include la conversazione "Guerre del Vecchio e Nuovo Millennio", moderata dal direttore del Dipartimento Angelo Ventrone con ospite Paolo Mieli , noto giornalista e saggista. Durante l'incontro sarà presentato il suo volume Fiamme dal Passato. Dalle braci del Novecento alle guerre di oggi (Rizzoli, 2024).
Dopo la lunga parentesi creata dalla pandemia, sabato prossimo, 12 ottobre, alle ore 21,15 lo Spazio giovani di Civitanova Classica Piano Festival torna nel suo luogo naturale di origine, la Sala Lettura della Biblioteca “Zavatti” di Civitanova. Ad esibirsi saranno i musicisti che compongono il Trio Èkelon, Medeya Kalantarava violino, Maria Margherita Paci violoncello e Gianmarco Tonelli pianoforte, formazione costituitasi nel 2023 ma che vanta già importanti esperienze concertistiche in Italia.
Il programma della serata prevede il Trio n.2 op.66 di Mendelssohn e nella seconda parte il Trio n.2 op.67 di Shostakovich. “Finalmente - ci dice Lorenzo Di Bella, direttore artistico del Festival - questo spazio che solitamente è destinato durante il giorno alla ricerca, alla lettura ed all’incontro di tanti giovani, diventa per una sera luogo ideale e suggestivo per un concerto tenuto dalle nuove generazioni di talenti, e sarà anche la migliore occasione per augurare a tutti gli studenti un buon anno scolastico”.
Civitanova Classica Piano Festival è organizzato dall’Associazione di promozione sociale ARTEinMUSICA in coorganizzazione con l’Azienda dei Teatri di Civitanova, con il contributo del Comune di Civitanova Marche e Regione Marche. Partner della serata il Banco Marchigiano.
Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 tornano per la tredicesima edizione le Giornate FAI d’Autunno. Partecipare alle Giornate FAI non è solo un’occasione per scoprire e per godersi il patrimonio che ci circonda, ma anche un modo concreto per contribuire alla sua cura e alla sua valorizzazione attraverso la missione del Fai; a ogni visita si potrà sostenere la missione del FAI con una donazione.
Le aperture della provincia.
Camerino
Il convento di Renacavata, abitato dai frati cappuccini, i quali si rendono disponibili a far visitare le parti interne più antiche del convento del ‘500 e il refettorio, ma anche lo spazio storico con i suoi pregevoli manufatti, in particolare la pregiata collezione dei tabernacoli lignei marchigiani, e infine la parte boschiva all'esterno del convento, luogo di meditazione dei frati, in cui si può comprendere il rapporto dei cappuccini con la selva e con la natura più in generale. Il percorso si concluderà nel bosco del convento in cui i frati si ritirano per la meditazione solitaria a contatto con il creato
Monastero di Santa Chiara, straordinaria ed eccezionale apertura del Monastero risalente al 1300 e danneggiato dal sisma del 2016, con una visita che si svolge in sicurezza e che permette di vedere il chiostro rinascimentale dell'antico monastero e il coro intarsiato risalente al 1489. Attingendo all'arte, alla cultura e alla spiritualità qui custodite, possiamo lasciarci illuminare dal suo fascino e da quello di Santa Camilla Battista e, in un cielo che a volte ci appare povero di riferimenti luminosi, scoprire che proprio intorno noi, anche tra le rovine di terre segnate dal sisma, ci sono più stelle di quante pensiamo, ci sono bellezze che sanno generare ferite fiorite.
Treia
“Villa la Quiete”, il percorso per le “Giornate FAI d' autunno”, ci condurrà a scoprire le meraviglie della Villa, progettato per condurre i visitatori nel parco botanico e scoprire la storia e l'architettura di questo luogo, rimasto per troppo tempo celato. Solo in questi ultimi anni il Comune di Treia è riuscito ad acquisire la piena proprietà di tutto il complesso e ha avviato importanti progetti di recupero e valorizzazione. Il percorso metterà in risalto gli aspetti storici, architettonici, botanici, legati alla costruzione della villa. Il visitatore sarà accolto in prossimità dei propilei, visiterà la ristrutturata casa del custode, passeggerà nel parco botanico, ammirerà il paesaggio dalla balconata, la fontana, la scalinata principale della villa e la facciata esterna. La visita culminerà in una suggestiva zona rialzata all'interno del bosco, alla scoperta della leggenda delle farfalle.
San Severino Marche
Monastero di Santa Chiara di San Severino Marche, particolarmente affascinante perché offre l'opportunità di esplorare un luogo di clausura solitamente inaccessibile al pubblico. Normalmente chiuso, il monastero apre le sue porte solo in occasioni speciali, rendendo la visita un'esperienza rara e preziosa. Visitare il Monastero di Santa Chiara è un'occasione unica per immergersi in una dimensione di silenzio e contemplazione, lontano dai ritmi quotidiani, e per scoprire un patrimonio nascosto di grande valore storico-culturale.
Istituto delle Suore Convittrici del Bambin Gesù, la chiesa, completamente ricostruita nel 1717, ha una pianta ottagonale e presenta all'interno tre altari. L'altare maggiore, ospita una tela del pittore urbinate Giovanni Ortenzio Bertucci, con la sacra famiglia e Santa Teresa D'Avila (1696). L'altare di sinistra custodisce una tela del pittore romano Giuseppe Pesci raffigurante la Concezione e altri Santi (sec. XVIII).
"Grazie di cuore a tutti i volontari della rete territoriale del FAI della provincia di Macerata e alle centinaia di apprendisti ciceroni, appositamente formati dai loro docenti: un grande segnale di ottimismo, di vigore, di fratellanza civile di tanti cittadini delegati, volontari e apprendisti ciceroni per i loro concittadini, sottolinea il presidente Marco Magnifico. Infine un grazie sentito ai proprietari dei luoghi aperti e alle amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa, unitamente alle Grotte di Frasassi per l’attenzione riservata in occasione delle Giornate Fai d'autunno.
Grande successo per la 49^ edizione della Sagra di Qualità dei Sughitti. Un'edizione speciale e straordinariamente riuscita soprattutto nella giornata clou di domenica quando il borgo ha accolto migliaia di persone giunte da varie parti d'Italia per assaggiare quello che è il piatto tipico di Montecassiano: i Sughitti.
È stata la prima sagra senza il compianto presidente della Pro Loco Fiorenzo Pergolesi ma è stata la sagra che avrebbe voluto, una festa in cui il suo ricordo ha accompagnato i tanti volontari dell'associazione e il neo presidente Giuseppe Principi e li ha spinti a mettere in pratica quello che negli anni lui ha insegnato: essere a disposizione dell'intera comunità.
Gli ingredienti del successo dell’edizione 2024 della sagra sono pochi come quelli dei Sughitti ma conditi con tanto amore per la tradizione e per il borgo. A iniziare dal cibo: tre taverne hanno offerto menù variegati che spaziavano dalla tradizione dello chef della Pro loco, ai piatti storici dei ragazzi della Cantina di Egle fino ad arrivare a piatti più contemporanei dei giovani della ZandaLocanda.
Poi l'iconica vigna in piazza Unità d'Italia, spettacoli di stornelli, dj set per i più giovani, il concerto in piazza, poesie e narrazioni in dialetto curate dal circolo culturale Scaramuccia, la mostra di Diego Santini "Un pesce in collina" con i suoi quadri caratterizzati da atmosfere vaghe e fuggevoli. Non sono mancati i "Lavoretti d’autunno" per i bambini a cura delle volontarie del Cif Montecassiano.
Anche quest'anno un interessante show cooking "Sughitti experience...l’incontro tra innovazione e tradizione" a cura dell'Iis Alberghiero "Einstein - Nebbia" di Loreto ha messo a confronto la ricetta tradizionale con una davvero innovativa ma dal gusto autunnale. La 2^ “Marguttiana dei piccoli” a cura dell’Istituto comprensivo "G. Cingolani" e degli asili nido "I miei primi passi" e "I nanetti birichini" ha abbellito uno degli ingressi del paese.
La domenica mattina è iniziata con la tradizionale fiera d'autunno con bancarelle di artigianato, hobbistica e prodotti tipici e con la 32^ Marcialonga della solidarietà a cura della Polisportiva Montecassiano sezione Atletica leggera. I ragazzi dell'Ufficio turistico hanno accompagnato i turisti alla scoperta delle bellezze del borgo, mentre la biblioteca comunale “R. Giorgi” è restata aperta per accogliere quanti entravano incuriositi dai versi della poesia "I Sughitti" e dalla videoproiezione a cura di Marco Bozzi.
Nel pomeriggio divertimento per i più piccoli e merenda con l'immancabile "Apittu" e i suoi allegri ragazzi ma a deliziare il palato dei presenti c'era anche il carretto del gelato ai Sughitti. Carri allegorici e l’esibizione dei gruppi folkloristici la Cocolla de Moja, La Damigiana, Marco e Cristian per le vie del paese e la rievocazione della vendemmia sono stati presentati da Marco Morosini, per chi ha voluto cimentarsi nei balli folkloristici è stato organizzato anche un laboratorio di balli popolari e passi base.
Nelle vie del borgo gli stand gastronomici hanno proposto le tipiche frittelle di polenta, castagne, vino e i protagonisti della sagra, i Sughitti, cucinati dalle "vergare" della Pro loco, un piatto De.c.o che caratterizza Montecassiano e la Sagra di qualità.
"Un ringraziamento - ha sottolineato l’assessore a Cultura e Turismo Ilaria Matteucci - va ai tantissimi volontari della Pro loco e non, ai ragazzi di Zandagruel che con fatica ed impegno si sono adoperati alla riuscita dell'evento, al Foto club F22 che ha immortalato i momenti più salienti della Sagra e a tutte le associazioni che hanno collaborato per l'ottima riuscita dell'evento. Con questo entusiasmo ci si prepara all'edizione del prossimo anno con la cifra tonda".
Dal 3 al 6 ottobre si è svolto all’interno degli spazi del Camping Bella Italia di Peschiera del Garda il 34° Capitolo Exodus di don Antonio Mazzi, il raduno nazionale della Fondazione, che quest’anno festeggia i suoi 40 anni di attività, a cui è ispirato anche il titolo dell’evento: “40: Un Numero, Un Sogno”. All'evento è stata presente anche la redazione di Picchio News, nella persona del suo direttore Guido Picchio.
Il Capitolo Exodus 2024 si è aperto ufficialmente giovedì 3 ottobre alle ore 11.30 con la conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta nella Sala Ottocento del Relais Corte Cavalli a Ponti sul Mincio. Ad accogliere e dare il benvenuto a don Antonio Mazzi, ai suoi ragazzi ed educatori e a tutti gli tanti ospiti presenti, l’Amministratore Delegato Camping Bella Italia, Federico Delaini, che si è dichiarato “molto contento ed emozionato per questo incontro e questa amicizia che si rinnova”.
In conferenza erano presenti Massimo Zuccotti, responsabile Eventi Esterni Gardaland, Federico Caricato, consigliere Politiche Giovanili Comune Peschiera del Garda, Sonia Brescacin, consigliere regionale Veneto, i referenti responsabili delle varie Aree di Attività di Exodus e tanti altri ospiti del mondo delle istituzioni, associazioni, imprenditoria locali, e Amici della Fondazione.
Cos’è il Capitolo di Exodus e perché il titolo: “40, un numero, un sogno”: “Una volta all’anno raduno tutti i miei ragazzi, educatori, volontari, collaboratori, sparsi in molte regioni d’Italia e nel mondo, per una quattro giorni di verifica, di festa, di condivisione, di riprogrammazione. È anche l’occasione per stare tutti insieme e guardarci negli occhi, per questo mi piace invitare anche gli amici. Questo è il Capitolo di Exodus” – ha affermato don Antonio Mazzi, presidente di Fondazione Exodus.
"40, Un Numero, Un Sogno" è il titolo del 34° Capitolo di Exodus ed è una occasione speciale, perché ci permette di festeggiare il 40esimo anno di attività della Fondazione nello stesso luogo in cui si è svolta la prima edizione".
“Il Capitolo è il nostro evento più significativo – ha continuato don Mazzi, presidente di Fondazione Exodus – il cuore del progetto, in cui i ragazzi sono i veri protagonisti. Offre, nel modo più semplice, l'identità dell'intera avventura di Exodus. E quest’anno lo sarà in modo particolare: festeggiamo i nostri 40 anni. Quaranta per noi non è solo un numero: 40 sono gli anni in cui il popolo ebraico attraversando il deserto ha cercato la sua libertà. A voi auguro di impiegare meno anni per raggiungerla. È importante ricordare che la nostra vita è la ricerca della libertà, e non della liberazione. La libertà potrebbe essere la quarta virtù teologale”.
“E poi il sogno – ha continuato - “perché desidero che i miei ragazzi tornino a sognare, credano che è ancora possibile sognare. Sono un caratteriale. E mi sono sempre sentito più un padre, che un prete. Anche perché io i preti li odiavo. E se sono a 95 anni ancora in mezzo ai ragazzi per 24 ore al giorno è perché stare con questi ragazzi è una bellezza”.
I Capitoli hanno sempre vissuto di due momenti: uno interno, riguardante la vita del gruppo, in cui confluiscono la fatica di un anno di strada, le aspettative maturate, i desideri. L’altro momento è pubblico e intende essere una presa di posizione aperta sui temi ritenuti più urgenti che riguardano in modo diretto il campo di azione in cui la Fondazione lavora da quarant’anni.
Il Capitolo 2024 si è svolto dal 3 al 6 ottobre, una quattro giorni fitta di appuntamenti che hanno visto i giovani protagonisti di esperienze e incontri significativi. Ad aprire l’evento nella tendostruttura allestita all’interno degli spazi del Camping Bella Italia, don Antonio Mazzi, che ha letto il primo Decalogo, scritto e consegnato ai ragazzi ed educatori della prima carovana: “È il primo decalogo di Exodus, l’ho scritto 40 anni fa e ha ancora tutte le caratteristiche dell’educazione più moderna e più efficace”. Poi ha letto e commentato il Decalogo di Exodus dei prossimi 40 anni.
La giornata si è conclusa con una performance canora dei ragazzi, che si sono alternati sul palco esibendosi con un brano, che ogni sede Exodus ha scelto per presentarsi e raccontarsi agli altri, accompagnati live dalla cover band, Frassi and The Boomers.
La seconda giornata è stata dedicata alla verifica del percorso educativo fatto e alla programmazione, “la rotta da seguire per il prossimo anno”, con un lavoro di gruppo e individuale, gestito dagli educatori Exodus. La sera, una veglia guidata dai ragazzi della Sede Exodus di Assisi ha tratto ispirazione da “La Storia Infinita” ed è culminata nella Santa Messa, concelebrata da don Mazzi, Padre Massimiliano Parrella, Superiore dell’Opera don Calabria, don Miguel Tofful, Casante uscente, e Don Felice Riva.
La terza giornata è stata dedicata alla creatività, in linea con il metodo educativo Exodus. Accompagnati da maestri d’arte i ragazzi hanno potuto sperimentare e cimentarsi in tante diverse attività artistiche, dal teatro alle percussioni, dal laboratorio di riciclo, di creazione di maschere, fino alla composizione e incisione di un brano musicale rap, scritto e prodotto dai ragazzi.
La giornata si è conclusa con lo spettacolo animato dai ragazzi, dal titolo "Ogni albero racchiude una storia”, ispirato al percorso di formazione che hanno svolto durante l’anno, basati sul libro di Jean Giono: “L’uomo che piantava gli alberi”.
Ogni Casa di Exodus ha trovato un modo personale di attualizzare il racconto, rendendola aderente alla storia dei ragazzi, fatta di cadute, errori, paure, sofferenze, ma anche tanta speranza, voglia di sognare, di ricominciare, di vedere il proprio albero rinascere e dare nuovi frutti.
Molto sentito il breve momento di Gianmarco Mazzi, sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, che nella serata di sabato 5 ottobre è intervenuto al Capitolo, raccontando dell’incontro e della lunga amicizia che lo lega a Don Antonio e a Exodus.
Nella giornata conclusiva, domenica 6 ottobre, si è svolto l’incontro-dialogo di don Antonio con la giornalista inviata del Tg5, Gabriella Simoni: “Arrivata a Milano, ero molto giovane ma avevo l’obiettivo chiaro di voler diventare una giornalista, ha ricordato. Avevo capito che dovevo raccontare le storie che gli altri non raccontavano. Scopro così che esiste questa realtà, Exodus, che aveva un’unità mobile che girava per la Stazione Centrale di Milano. Quindi, vado a trovare questo prete, don Antonio, e gli propongo di fare un servizio su questa esperienza. Girai per giorni con una telecamera nascosta parlando con gli uomini e le donne che popolavano quella piazza. E arrivai in redazione raccontando le storie della notte di Milano, cosa che poi ho continuato a fare tutta la vita. Poi sono partita per l’estero, in vari teatri di guerra, e in ogni posto in cui sono andata mi portavo dietro questa esperienza, e tutte le volte che ritornavo, andavo da lui”.
E ha continuato: “Per me è stato un inizio e un modo diverso per entrare nel mondo che io volevo raccontare. Da allora sono stati tanti i momenti, le occasioni, gli incontri che mi hanno portata a conoscere, incontrare, raccontare, realtà difficili in tanti contesti in Italia e nel mondo. C’è una cosa in particolare che ho imparato da lui: ho imparato ad aspettare, ad ascoltare. Mi ha insegnato che tu non puoi andare a chiedere in modo diretto a una persona di raccontarti della sua storia, del suo cambiamento, ma bisogna imparare ad aspettare. E quindi, da allora, che io sia in Ucraina, in Iraq o nel boschetto di Rogoredo, io mi siedo e aspetto. Perché c’è sempre qualcuno che ha bisogno, ha bisogno di noi, perché in questo mondo quello che manca davvero è la capacità di ascolto”.
“L’evento è stato possibile grazie anche al sostegno di aziende - Camping Bella Italia, Progetti del Cuore e Gardaland - che ci hanno permesso in questi anni e ci permettono anche in questa occasione, di proseguire il nostro lavoro quotidiano accanto a tanti ragazzi fragili e alle loro famiglie. Sono realtà che credono ancora nel valore della solidarietà. Grazie a loro per aver permesso a tanti ragazzi di vivere un momento così intenso di festa e formazione – ha concluso don Mazzi -, perché l’educazione è un sogno condiviso”.
Arena, l'azienda di Tolentino leader negli sport acquatici, è stata protagonista questa mattina di un evento di beach clean up aziendale presso il Monte Conero, nelle spiagge tra Sirolo e Numana.
L’iniziativa è stata organizzata per il secondo anno consecutivo grazie al supporto di Plastic Free Onlus, l'organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica e impegnata nella tutela dell’ambiente con eventi di pulizia di città, spiagge, parchi e fiumi.
Per rinsaldare la profonda connessione del brand con l'acqua, il progetto si è svolto nella fascia costiera di Sirolo, denominata Perla dell'Adriatico per la bellezza mozzafiato del Parco e dei colori intensi del mare.
Prima dell'iniziativa, i dipendenti Arena hanno partecipato a una formazione online sugli effetti dannosi dell'inquinamento da plastica e sulle migliori pratiche da adottare per la pulizia. Quindi, nella mattinata di oggi, si sono recati con un pulmino dedicato presso Sirolo per ripulire il sito dai rifiuti presenti, trasportati dal mare o frutto dell’incuria di alcuni bagnanti della stagione estiva appena trascorsa.
La passeggiata ecologica ha preso il via dopo un saluto di benvenuto che ha coinvolto anche l'assessore ai lavori pubblici, urbanistica e edilizia, gestione rifiuti di Sirolo Giovanna Morresi. I dipendenti, quasi 100, armati di kit composti da guanti, sacchetti e t-shirt forniti da 'plastic free', si sono impegnati a raccogliere 495 chili di rifiuti (di cui plastica 147kg, materiale per indifferenziata 100,3 kg, vetro 171,3, rifiuti speciali 76,4 kg)
Il materiale raccolto è stato pesato e rendicontato da Plastic Free Onlus al termine dell’attività insieme all'azienda locale di gestione rifiuti, mentre l’iniziativa sarà comunicata nel bilancio di sostenibilità 2024 di Arena.
"Nei suoi oltre 50 anni di attività Arena ha preso sempre a cuore l’acqua come elemento che unisce tutti come esseri umani - afferma Peter Graschi, amministratore delegato del gruppo Arena, che ha partecipato in prima persona alla giornata di pulizia della spiaggia -. Proteggere l’acqua rappresenta uno dei pilastri su cui si basa il nostro Community Impact Plan, oltre al tema dell'amore per l'acqua e della promozione e insegnamento del nuoto. Pulire le spiagge significa poter attivarsi in prima linea, non solo come dipendenti ma come persone per migliorare l’ambiente in cui viviamo oltre che favore un impatto positivo sulla comunità.
"Abbiamo deciso di chiedere ancora una volta il supporto di Plastic Free per un’iniziativa aziendale come questa, apprezzando il loro modo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul problema - aggiunge Graschi -. Il problema di inquinamento di oceani e spiagge è ormai un'emergenza che non si può rimandare e su cui tutti siamo chiamati ad intervenire. In linea con la nostra campagna Planet water, siamo stati felici di aver coinvolto molti dei nostri dipendenti in una operazione di beach clean up che ha unito scopi lodevoli a piacevoli momenti di convivialità".
"Siamo entusiasti di collaborare nuovamente con Arena - dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus -. Questa iniziativa sottolinea ancora una volta come sia importante lavorare assieme per un obiettivo che riguarda tutti noi: combattere l'inquinamento da plastica. Per il secondo anno consecutivo, i volontari di Plastic Free saranno a fianco ai dipendenti Arena, sensibilizzandoli sui danni della plastica e sull’impatto sulla nostra quotidianità. Il cambiamento può e deve prevedere un ruolo determinante delle imprese - conclude - nel promuovere nuovi stili di vita che possano liberarci da tutta quella plastica in eccesso che, inevitabilmente, deturpa l’ambiente, ad iniziare da quello marino".
(Credit foto: Courtesy by Arena)
Lo scorso 7 settembre i giovani Silvia Crotti e Giovanni Montagna hanno pronunciato il fatidico “sì” a Brescia, ma il loro viaggio di nozze è stato tutt'altro che convenzionale. La coppia lombarda ha infatti deciso di intraprendere successivamente un pellegrinaggio lungo la storica Via Lauretana, da Assisi a Loreto. Un viaggio a piedi di circa 170 km tra i borghi umbri e marchigiani, che è stato l’occasione per approfondire il loro legame personale e spirituale.
Li abbiamo incontrati durante la loro tappa a Macerata: «Volevamo intraprendere un cammino insieme da tanto tempo – ha raccontato Silvia –, quando è arrivato il momento di decidere il viaggio di nozze abbiamo pensato che questa fosse l’occasione giusta. Un modo speciale per realizzare questo nostro desiderio partendo da Assisi, dal “perdono”, fino a giungere alla Santa Casa di Loreto, per affidare alla Madonna la nostra nuova famiglia».
Giorni intensi che i due sposi non dimenticheranno: «Ad Assisi ci siamo lasciati cullare dalla città della pace e dalla testimonianza dei Santi Francesco e Chiara, oltre che dall'esempio del beato Carlo Acutis, pregando insieme a loro, che sono stati poi nostri amici di cammino – ha spiegato Giovanni –, abbiamo superato anche la pioggia attraversando Spello, sentendo un po’ di fatica in quella lunga tappa che ci ha condotto a Colfiorito».
Il cammino li ha così messi alla prova: «Ci ha legato e aiutato a superare insieme le difficoltà – ha aggiunto ancora Silvia –, abbiamo incontrato tante storie e volti con accoglienza ogni volta davvero calorosa».
Per affrontare il viaggio la coppia si è affidata anche a strumenti tecnologici, come la app “Cammini Lauretani”, facendo timbrare la loro “Charta Peregrini” in ogni luogo visitato. Per Silvia e Giovanni ogni tappa verso Loreto è stata metafora del loro nuovo percorso di vita insieme: «Il cammino apre porte prima di tutto verso di noi e nel dialogo con Dio – hanno concluso i due giovani sposi bresciani –, lo consigliamo come viaggio di nozze anche per le bellezze culturali e naturalistiche che si possono scoprire. Si tratta soprattutto di un’occasione unica per conoscersi meglio e costruire insieme un percorso, sia interiore che di coppia».
Il Centro per la Famiglia promosso dall'assessorato alla famiglia della città di Civitanova Marche all’interno del progetto "Civitanova Città con l’Infanzia" organizza presso il Circolo Ippico Cavalli delle Fonti, "Hello Autumn", una domenica dedicata alle famiglie.
"Proseguiamo concretamente con la costruzione di una comunità che fa rete - dichiara l'assessore alla Famiglia Barbara Capponi - offrendo costantemente iniziative gratuite educative, di relazione e aggregazione, aperte a tutte e con uno sguardo inclusivo. La sinergia tra istituzioni e cittadinanza è fondamentale e anche stavolta attendiamo tante famiglie per condividere momenti di divertimento e serenità nella splendida cornice naturalistica del Circolo Ippico 'Cavalli delle Fonti'. Alla luce infatti della forte adesione riscontrata nella scorsa edizione primaverile, si è pensato di riproporre questa attività anche nella versione autunnale".
Nella meravigliosa location si potrà dunque trascorrere un pomeriggio a contatto con la natura con attività laboratoriali: giochi, letture e attività in scuderia. Appuntamento domenica 13 ottobre dalle ore 16:00 alle 18:00 presso "Cavalli della Fonti" Contrada Asola 24 Civitanova Marche. Anche in caso di maltempo le attività saranno garantite. La partecipazione è gratuita. L'iscrizione è obbligatoria sino ad esaurimento posti inviando una mail a: centro.famiglia@paoloricci.org Per info contattare il n. 0733 78361 (centralino).
Si possono usare i Tarocchi per scrivere storie? La risposta è indubbiamente positiva. Italo Calvino lo aveva già capito molto tempo fa, quando, scrivendo il suo "castello dei destini incrociati", li aveva definiti una straordinaria "macchina narrativa combinatoria".
Venerdì 11 ottobre alle ore 17:00 alla libreria Bibidi Bobidi Book (Corso Matteotti 32, Macerata) si svolgerà il nuovo appuntamento dei Colloqui eum, il Laboratorio di scrittura creativa per bambini basato sul libro “Il Tarot spiegato a mia figlia” (eum 2019), a cura di Barbara Malaisi, con la partecipazione della Presidente eum Simona Antolini e delle libraie Eleonora Splendiani ed Elisa Zippilli.
Barbara Malaisi condurrà i piccoli scrittori e scrittrici alla scoperta del potenziale narrativo di queste immagini così evocative, che affondano le loro radici nel Rinascimento italiano e ancora oggi non cessano di stupire per la loro versatilità. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare la libreria ai seguenti riferimenti: 0733 472902; info@bibidibobidibook.it.
Contro il luogo comune che vede nei Tarocchi un cialtronesco strumento per la previsione del futuro, un approccio ludico e introspettivo che costringe non solo a ripensarli in chiave filosofica, ma a riportarli alla loro originaria funzione narrativa e didattica, al loro essere contenitori e attivatori dell’immaginazione personale, il libro "Il Tarot spiegato a mia figlia. Divertirsi e pensare con i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi" si rivolge ai più giovani, con tante proposte di gioco e riflessione per provare a conoscersi un po’ di più attraverso le immagini simboliche degli Arcani Maggiori.
Barbara Malaisi vive a Civitanova ed è docente all’Università di Macerata. All’attività accademica, unisce una grande passione per i linguaggi simbolici. Nel 2017, ha fondato l’Associazione culturale no-profit “Simbolica” ed è autrice delle pubblicazioni a carattere divulgativo “La magia delle parole. Percorsi di etimologia evolutiva”, “Il cammino dei 22 passi. Diario tarologico”, “Quaderno di giochi tarologici”, “Agenda tarologica” e “Un castello di carte. Per una lettura semiotarologica de ‘Il castello dei destini incrociati’ di Italo Calvino”, “Taronomia. Principi, metodo e deontologia della pratica tarologica”, “Tarot Journal for kids”, “Agenda tarologica giornaliera”, “Tarotelling autobiografico. Scrivere di sé con i Tarocchi”.