Tamponamento tra due auto, una va a fuoco. È quanto avvenuto, poco dopo le 11:30 della mattinata, lungo la Statale 16 Adriatica nel tratto che da Civitanova Marche conduce a Porto Sant'Elpidio, nei pressi del distributore Ip.
A seguito dell'impatto, uno dei due mezzi coinvolti nel sinistro - una Jeep - è andata in fiamme, ma fortunatamente il conducente si trovava già fuori dall'abitacolo. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco di Fermo e Civitanova Marche per spegnere l'incendio e mettere in sicurezza l'area. Non si registrano feriti tra gli occupanti delle due vetture. L'incidente poteva avere conseguenza peggiori, vista la vicinanza con il distributore di carburante.
Tamponamento tra due auto, una va a fuoco. È quanto avvenuto, poco dopo le 11:30 della mattinata, lungo la Statale 16 Adriatica nel tratto che da Civitanova Marche conduce a Porto Sant'Elpidio, nei pressi del distributore Ip.
A seguito dell'impatto, uno dei due mezzi coinvolti nel sinistro - una Jeep - è andata in fiamme, ma fortunatamente il conducente si trovava già fuori dall'abitacolo. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco di Fermo e Civitanova Marche per spegnere l'incendio e mettere in sicurezza l'area. Non si registrano feriti tra gli occupanti delle due vetture. L'incidente poteva avere conseguenza peggiori, vista la vicinanza con il distributore di carburante.
Un lavoro di sinergia fra i carabinieri di Macerata e Fermo, la squadra mobile Macerata e il commissariato della polizia di Stato di Civitanova Marche hanno permesso – a seguito di indagini ininterrotte – di procedere alle ore 13.30 di oggi all’individuazione e quindi alla disposizione dello stato di fermo nei confronti del 26enne tunisino S.H. (clandestino, incensurato).
A rendere ufficiali i risultati dell’inchiesta sin qui condotta sono stati – fra coloro che sono intervenuti nella conferenza stampa indetta alle 17.30 presso la Caserma dei Carabinieri di Civitanova - il Porcuratore della Repubblica Claudio Rastrelli, il comandante provinciale carabinieri Macerata, colonnello Nicola Candino, e il comandante del nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Macerata, colonnello Serafino Dell’Avvocato.
Sul giovane tunisino - intercettato presso uno stabile sito in zona Fareniense (Porto Sant’Elpidio) e tradotto presso lal casa circondariale di Fermo - gravano le accuse di omicidio, possesso di sostanze stupefacenti (28 dosi di eroina, corrispondenti a 9,700 gr, pronte all’uso) e porto illegale di arma da taglio: una lama da 15 cm, con la quale avrebbe compiuto il delitto alle ore 21.30 di ieri nei confronti del cugino Amri Rached. Il movente – secondo le prime dichiarazioni - sarebbe un regolamento di conti di natura debitoria.
“Alcuni indizi, oltre all’arma del delitto individuata dalla polizia scinetifica presso il parco Palatucci di Civitanova e e ai diversi cellulari rinvenuti presso l’abitazione dove S.H. dimorava – hanno spiegato Candido e Rastrelli – ci inducono a pensare che possano essere coinvolte altre cinque persone, probabilmente per responsabilità di altro tipo. Ci preme assicurare che non esiste alcun allarme sociale a Civitanova come nel resto della provincia: la situazione è sufficientemente sotto controllo”.
“Tutto viene enfatizzato – ha aggiunto il colonnello - dal fatto che determinati accadimenti vengono ripresi e subito pubblicati in rete: liti fra due persone vengono trasformate in risse solo perché ci sono altri soggetti che semplicemente assistono. Ritengo che si possa andare soddisfatti del nostro lavoro per mantenere la sicurezza anche in termini di prevenzione, soprattutto nel periodo estivo. Naturalmente, è impossibile evitare del tutto che si verifichino eventi delittuosi del genere: non possiamo presidiare ogni angolo di strada”.
Di seguito, il servizio:
Arrestato il giovane che nella serata di ieri ha ucciso, sul lungomare sud di Civitanova Marche, il 30enne tunisino Rached Amri (leggi qui). Si tratterebbe di un 25enne, cugino della vittima. Il giovane si trova attualmente piantonato nella caserma dei Carabinieri.
Il fatto è avvenuto, intorno alle 22, sul lungomare sud a ridosso dei giardini di via Massimo D’Azeglio. Il 25enne, al culmine di un alterco, ha colpito con un fendente il 30enne Amri, che è poi deceduto durante il trasporto in ambulanza. Nella rissa sarebbe rimasta ferita anche un'altra persona. Rimangono ignoti, al momento, i motivi che hanno spinto il 25enne ad uccidere suo cugino: una resa dei conti tra pusher sembra al momento l'ipotesi più probabile
(in aggiornamento)
“Mentre molti marchigiani hanno iniziato le ferie, la Giunta regionale, in silenzio, ha deliberato l'aumento delle tariffe del trasporto pubblico”. È quanto denunciano le Segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil, che portano come esempio l’aumento del biglietto base fino al 15% a seconda della classe chilometrica, con un incremento pari all’8% nella classe 1 (da 0 a 6 km di percorrenza) che si traduce in un rincaro del biglietto da 1,25 euro a 1,35. Se la media delle tariffe non registra aumenti, è solo grazie alla riduzione dei biglietti con percorrenza superiore ai 100 km (classi 14- 23).
Di fatto hanno aumentato le tariffe più utilizzate dai cittadini e ridotto quelle residuali. Un gioco di prestigio che formalmente appare una rimodulazione, ma in realtà aumentano i costi per i cittadini a favore delle imprese. I più penalizzati saranno gli utenti di tratte tra i 60 e i 70 km, che subiranno appunto un rincaro del 15% del titolo di viaggio, da 4,20 euro a 4,85.
Nessun aumento in vista, invece, per gli abbonamenti settimanali, mensili ed annuali, ma cambiano i termini di decorrenza, essendo ora legati alla settimana o al mese solare. I rincari non risparmiano neppure gli studenti: l’abbonamento annuale ad essi dedicato non sarà più calcolato su 7 mesi ma su 7 e mezzo: un aumento che sfiora il 10%.
«Da tempo abbiamo chiesto all'assessore Castelli di rivedere I collegamenti degli autobus marchigiani – dichiarano Cgil Cisl e Uil Marche -. Sono oltre 20 anni che le percorrenze sono sempre le stesse ma, come abbiamo fatto notare all'assessore, i bisogni dei marchigiani sono profondamente mutati. Per aumentare l'utilizzo del trasporto pubblico occorre avere il coraggio di cambiare, fare una mappatura delle nuove esigenze di trasporto e di conseguenza adeguare le percorrenze».
«Abbiamo proposto nuovi collegamenti tra le zone industriali e le città limitrofe, tra l'aeroporto e le stazioni ferroviarie, tra entroterra e costa – proseguono i sindacati -. Ci siamo anche resi disponibili a partecipare alla creazione e alla diffusione di un questionario per capire i bisogni dei marchigiani. La risposta della Regione è stata invece l'aumento delle tariffe lasciando invariati i servizi».
«Mentre in altre regioni si fanno scelte che rendono i servizi di trasporto pubblico accessibili gratuitamente agli studenti, anche in ottica di sostenibilità ambientale, nella Marche si rincarano i prezzi, in un momento tra l'altro in cui ampie fasce di marchigiani si vedono falcidiare lo stipendio o la pensione dall'inflazione».
«Ancora una volta – concludono le Segreterie regionali - si è cercata la via facile, lasciando pagare ai cittadini le inefficienze e l'incapacità progettuale delle aziende del settore, ancora restie a fare sistema per elevare il livello dei servizi».
A poche ore dall'ultimo drammatico episodio di violenza costato la vita a un uomo (leggi qui), il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, il presidente della provincia Sandro Parcaroli e il prefetto di Macerata Flavio Ferdani (insieme agli assessori Giuseppe Cognigni e Paolo Renna) hanno realizzato nella mattinata odierna un comitato d'urgenza. L'obbiettivo: fare il punto non solo sulla dinamica di quanto accaduto ieri sera (le indagini tuttora in corso ipotizzano un regolamento di conti), ma anche sul delicato tema della sicurezza che - soprattutto nel corso di questa stagione estiva - sta mettendo a dura prova l'intera provincia, con particolare riguardo per il tratto di costa assalito da turisti, giovani habitué della movida locale e (non ultimo) spacciatori.
"Forse in quest'ultimo periodo la percezione di sicurezza è venuta un po' a mancare nella nostra città - ha dichiarato Ciarapica, alla fine dell'incontro - alla luce di quanto accaduto anche ieri sera e circa due settimane fa: quello di Alika è stato un fatto imprevedibile e irrazionale, il secondo è avvenuto in pieno Lungomare Piermanni. L'attenzione è alta da parte nostra: pur trattandosi di persone di origine nord africana che nulla hanno a che fare con la nostra comunità, siamo decisi a contrastare questi fenomeni e ripristinare la percezione di sicurezza che Civitanova ha sempre avuto.
"Ci sarà una risposta forte e decisa da parte delle istituzioni", ha assicurato Parcaroli. "In tutto il territorio rafforzeremo i controlli per debellare fenomeni di violenza, spaccio di droga e di alcol ai minori. Con il prefetto ci siamo confrontati sulle diverse problematiche e concordato la necessità di impiegare da ora in poi forze straordinarie di polizia: dalle unità cinofile ai reparti speciali".
Di seguito, il servizio:
Centrosinistra, punto e a capo. E stavolta - questa è l’impressione - prima di tutto per necessità, seguite poi dagli obbiettivi di rilancio del Paese sulle questioni sociali, ambientali ed economiche. Del resto, lo stesso Enrico Letta lo ha dichiarato sabato 6 agosto in conferenza stampa, dopo aver siglato l'accordo fra PD, Sinistra Italiana, Verdi, Impegno Civico e, di conseguenza, il divorzio da Azione/+Europa: al di là delle differenze politiche che separano i vari partiti, “l’accordo è stato raggiunto per senso di responsabilità” e, non ultimo, per “emergenza democratica”, riferendosi al timore che l’alleanza di centrodestra (Fdi-Lega-FI) possa ottenere una maggioranza parlamentare tale da poter modificare la Costituzione.
Rotta l’alleanza dopo appena una settimana, Carlo Calenda è tornato a puntare sull’Italia Viva di Matteo Renzi, nella speranza di mettere insieme una compagine centrista capace di presentarsi e fare significativamente la differenza alle prossime elezioni politiche. Deputando al segretario dem ogni responsabilità per l’eventuale successo di Meloni e soci. “Per me è stata una decisione sofferta – ha dichiarato nelle ultime ore sui propri canali social il leader di Azione – ma la coalizione che si è andata a costruire è davvero una coalizione per perdere e perdere male”.
In vista, dunque, dell’imminente campagna elettorale che accompegnerà gli italiani fino alle urne del 25 settembre, si cercano di riordinare le idee anche nelle Marche. Lo sanno bene il consigliere regionale PD Maurizio Mangialardi e il consigliere comunale di Ancona nonché segretario regionale di Azione Tommaso Fagioli, che nella doppia intervista che segue provano a fare chiarezza anche su quelli che saranno gli step successivi dei loro rispettivi partiti.
Qual è stato il suo primo pensiero a caldo dopo rottura fra PD e Azione, e chi secondo lei non ha rispettato l'accordo?
M. Mangialardi. Penso che la decisione di Carlo Calenda sia un fatto molto grave: quello sottoscritto con +Europa non era un semplice accordo elettorale ma un patto programmatico, fondato su punti e progetti ben precisi, le cui ragioni e motivazioni non sono mutate in questi giorni. Voglio ricordare le parole che aprivano quel patto “Le prossime elezioni sono una scelta di campo tra un’Italia tra i grandi Paesi europei e un’Italia alleata con Orban e Putin. Sono uno spartiacque che determinerà la storia prossima del nostro Paese e dell’Europa”.
T. Fagioli. La rottura del patto è stata causata dalla presenza in coalizione di chi non voleva l'agenda Draghi, votando a quest'ultimo la sfiducia e avrebbe demolito l'area liberale dell'alleanza con conseguente fine di Azione.
Quali tattiche pensate di adottare adesso?
M. M. Come ha ricordato due sere fa il segretario nazionale Enrico Letta, il Partito Democratico è determinato ad andare avanti con ancora maggior convinzione con la coalizione costruita e con le proprie proposte. Le elezioni del 25 settembre rappresentano un appuntamento importante in cui i cittadini saranno chiamati a scegliere se essere governati, se da Meloni e dalle destre oppure da noi.
T. F. Cercheremo di spiegare alle persone nei territori quello che vogliamo fare per l' Italia dai termovalorizzatori, ai rigassificatori, aiuti alle imprese che non possono essere più considerate nemiche dei lavoratori.
Cosa serve per convincere gli elettori a darvi fiducia in vista delle elezioni?
M. M. Ambiente, lavoro, giovani, scuola, pensioni sono le nostre parole d’ordine. Le faccio un esempio concreto che tocca da vicino tutti i cittadini: l’attuale aumento del costo della vita che, in un anno, rischia di sottrarre ai lavoratori quasi un mese di stipendio. Il PD propone di restituire questo mese di stipendio agli italiani con un taglio delle tasse sul lavoro, in particolare i contributi previdenziali. In questo modo si alzano gli stipendi, dei lavoratori e, allo stesso tempo, si aiutano le imprese ad assumere e fare investimenti con maggiore serenità, portando avanti un progetto di società più equa e giusta di cui c’è urgente necessità.
T. F. Il nostro intento è quello di attuare una campagna patriottica con i tanti giovani iscritti ad Azione, provando rsipondere a ciò che la gente chiede alla politica da anni. Siamo favorevoli al salario minimo, poiché chi lavora ha diritto ad uno stipendio dignitoso.
Quali sono gli argomenti principali che utilizzerete per evitare che Giorgia Meloni vinca?
M. M. Le cito un dato: Fratelli d’Italia ha votato per ben 5 volte contro il PNRR al Parlamento europeo e in quello italiano. Stiamo parlando di quel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che rappresenta un’opportunità unica ed insostituibile, in termini di programmi e risorse, per cambiare il nostro Paese. Se fosse dipeso dal voto di Fratelli d’Italia il più grande piano di investimenti e modernizzazione dell’Italia non sarebbe esistito.
T. F. Per non far vincere Giorgia Meloni serve raccontare al Paese come si risolvono i problemi e far capire che il populismo da bar alla lunga non paga. Noi proponiamo soluzioni realistiche che aiutano i cittadini in questo momento storico critico.
Qualora il centrosinistra dovesse vincere, esiste già un programma reale per salvare l'agenda Draghi e rilanciare concretamente il paese?
M. M. Il governo Draghi ci consegna l’impegno ad attuare gli obiettivi del PNRR, a realizzare le riforme ambiziose sottoscritte con le istituzioni europee, e con tempistiche ed obiettivi ben precisi correlati ad ingenti finanziamenti. PD e centro sinistra vogliono portare avanti quel programma di riforme e, allo stesso tempo, imporre sulla scena politica temi e proposte che riguardano: i giovani, il riconoscimento del diritto alla casa a chi vive in condizione di fragilità economica, la parità salariale tra donne e uomini, il salario minimo, la lotta alla precarietà e al lavoro nero, la piena realizzazione di diritti sociali e civili.
T. F. Se il centrosinistra dovesse vincere, l' unico modo per attuare l'agenda Draghi, è quella di prendere il programma di Azione e attuarlo.
Cosa si sente di criticare oggi al suo partito e, in seconda battuta, al centrodestra?
M. M. Se c’è una critica che mi sento di fare a noi è proprio questa: dobbiamo imparare dagli esempi del passato e ritornare ad una dimensione collettiva che lasci da parte i personalismi. A destra vedo una coalizione meno compatta di quanto sembri all’esterno, in cui gli alleati sono impegnati a guardarsi le spalle a vicenda e a rincorrersi per strappare il traguardo del primo partito. Ma soprattutto della destra critico l’ambiguità di fondo: è europeista o anti europeista? Come vuole porsi rispetto agli impegni presi dal Governo Draghi con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza? Come si pone rispetto alle posizioni di Orban e degli altri paesi di Visegrad che vogliono svuotare la forza ed il peso delle istituzioni europee?
T. F. Della destra critico il modo di fare politica anni ‘90, dove Berlusconi promette l'ennesimo nuovo miracolo italiano, per non parlare della Meloni e Salvini che propongono investimenti irrealizzabili. La critica che invece muovo al mio partito - e quindi anche a me stesso - è di non aver sempre preso coscienza della forza e dello slancio che Azione ha nei confronti dell'elettore. In queste ore sto ricevendo decine di telefonate di cittadini pronti a dare una mano al progetto. Abbiamo bisogno di tutti. Siamo l'unica vera novità di questa campagna elettorale. Adesso la palla passa ai cittadini che sono gli unici a poter fare la differenza.
La segnalazione è giunta intorno alle 22.30: una violenta rissa è esplosa sul Lungomare Piermanni - all'interno dell'area giochi tra via Mazzini e via M. D'Azeglio. Il fatto ha visto coinvolte - secondo le prime indiscrezioni - alcune persone di origine straniera: una di loro, un 30enne tunisino, è stata ritrovata a terra con più ferite di arma da taglio.
Sul posto sono intervenute gli agenti del polizia e il personale medico del 118 che, constatate le condizioni gravi del ferito, hanno disposto il trasporto d'emergenza in ambulanza. Purtroppo, quest'ultimo è deceduto durante il tragitto.
Le forze dell'ordine, supportate dai vigili del fuoco, sono ancora sul posto per effettuare le indagini e risalire alle cause - tuttora sconosciute - del violento episodio.
Il video delle indagini in corso:
+++ IN AGGIORNAMENTO +++
Accusa un malore in strada: muore un 59enne. È successo questa mattina, poco dopo le 8, a Tolentino. In base a una ricostruzione, l'uomo - Walter Spurio - stava camminando con il suo cane in via Montegrappa quando ha accusato un malore e si è accasciato a terra.
Sul posto sono stati chiamati i sanitari del 118, allertati da un passante, che ha trovato il corpo disteso a terra dell’uomo. Vani i tentativi di salvargli la vita, ma per lui non c’è stato più nulla da fare. Sul posto i carabinieri per i rilievi di rito. La via in questione era già chiusa al transito dei veicoli per via dei lavori a un edificio. Spurio lascia la moglie e due figlie.
Capriolo in difficoltà: salvato dai vigili del fuoco. I pompieri sono intervenuti alle 16.30 circa, nel comune di Pioraco lungo il fiume Potenza, per recuperare un capriolo che non riusciva più a risalire sulla sponda del fiume.
La squadra di Camerino, con personale specializzato in tecniche SAF (Speleo Alpine Fluviali), ha provveduto al recupero dell’animale. I vigili del fuoco, dopo averne constatato le buone condizioni fisiche, lo hanno rimesso in libertà nei campi limitrofi.
L’amministrazione comunale di Matelica si stringe intorno alla famiglia di Giulio Iale, venuto a mancare improvvisamente all’affetto dei suoi cari. Iale ha servito per tanti anni la sua comunità come comandante della stazione dei Carabinieri di Matelica.
"Con professionalità e altruismo - si legge in una nota del Comune - si è messo a disposizione della città dimostrando grande senso del dovere e ricevendo tante gratificazioni dalla popolazione per il suo lavoro". L’amministrazione lo ricorda con affetto e porge le sue più sentite condoglianze ai famigliari del maresciallo.
A pochi giorni di distanza dall’omicidio di Alika Ogochukwu, la città di Civitanova Marche è nuovamente oggetto di fatti di cronaca nera, che hanno visto l’uccisione efferata di un cittadino di nazionalità straniera.
La segreteria provinciale di Macerata dell’organizzazione sindacale “FSP-Polizia di Stato”, nella persona del Segretario Provinciale Generale dell’FSP Polizia di Stato di Macerata Tiziano Ottaviani, manifesta la propria vicinanza alle donne e agli uomini di tutte le forze di Polizia presenti sul territorio, che quotidianamente si adoperano con impegno e dedizione per garantire la sicurezza dei cittadini, ed esprime profonda preoccupazione per quanto concerne la forza organica ad oggi inadeguata su cui può contare il Commissariato di polizia di Civitanova Marche.
"Civitanova Marche è ad oggi diventata una importante realtà urbana, e centro nevralgico della movida estiva nella nostra provincia, come tale, sta vivendo il disagio di un apparato di sicurezza calibrato con vetuste piante organiche, ormai inadeguate a reggere l’impatto concernente l’evolversi di quei reati che minano la stabilità della sicurezza pubblica di ogni singolo cittadino".
"Nonostante gli sforzi messi in campo dal Questore di Macerata Vincenzo Trombadore, a cui diamo il nostro sostegno per la lotta e il potenziamento dell’apparato di sicurezza che sta mettendo in campo con le esigue forze di cui la nostra provincia dispone, e sebbene siano giunti finalmente dopo quasi 12 anni di assenza i rinforzi estivi a supporto degli operatori del Commissariato di polizia la situazione ci induce a chiedere a gran voce che il Commissariato di Civitanova Marche venga elevato a rango dirigenziale. Una tale incisiva misura, volta ad incrementare il numero del personale e i mezzi in dotazione, potrà finalmente intensificare la dovuta prevenzione del controllo del territorio mediante l’impiego di più pattuglie, nonché prevedere il costante impiego di personale con mansioni info-investigative".
"Per queste ragioni, facciamo appello al Prefetto, al Questore e alle Amministrazioni locali, affinché possano finalmente superare gli infiniti dissidi e problemi burocratici per la realizzazione delle strutture come la Nuova Questura di Macerata e il Commissariato di Civitanova Marche per creare le basi di una ricalibrazione dell’apparato sicurezza in una provincia in continua crescita che ha bisogno di nuove forze, con ampliamento degli organici e la realizzazione di strutture adeguate. Ci rivolgiamo inoltre alla politica, affinché la sicurezza dei cittadini non sia solamente una promessa elettorale che poi non si avvera, ma bensì diventi quel complesso concreto di apparati, autorità e strutture preposte alla tutela dell’ordine pubblico e all’incolumità pubblica".
"Episodi come l’accoltellamento dell’8 agosto, della morte di Alika Ogochukwu e delle numerose aggressioni e risse non possono diventare la regola per questo territorio, i cui cittadini sono dediti al quotidiano lavoro e a regolari condotte di vita sociale".
"Ciò che ci allarma sono le condizioni operative in cui si trovano ad operare i tutori dell’ordine che, a causa della mancanza cronica di personale, sono da tempo costretti a lunghi e faticosi turni di lavoro con l’annosa questione del “turnover” alle porte che aggraverà ulteriormente la situazione già con i prossimi ed imminenti pensionamenti".
Un provvedimento molto atteso dagli allevatori marchigiani, come ha spiegato il vicepresidente e assessore all’agricoltura, Mirco Carloni, portando ieri all’approvazione della giunta regionale, una deliberazione sugli investimenti per accrescere la biosicurezza degli allevamenti di suini per la prevenzione del virus della Peste Suina Africana.
Con una dotazione di 5 milioni di euro il bando, che uscirà a breve, destinerà agli allevatori contributi finalizzati, dunque, ad interventi progettuali di prevenzione a livello territoriale del rischio di diffusione della Peste Suina Africana specialmente a causa del contagio da contatto con altri animali negli allevamenti di maiali e suidi . Le tipologie di intervento previste riguardano ammodernamenti o nuove realizzazioni di recinzioni con reti metalliche o elettrificate; zona filtro, cioè un’area/locale con accesso e transito obbligatorio per il personale addetto al governo degli animali e per i visitatori. Cartello ammonitore.
Nel caso di allevamenti con più di 300 animali, realizzazione o adeguamento di un’area localizzata in prossimità dell'accesso all'allevamento, in ogni caso separata dall'area di stabulazione e governo degli animali, con strumentazione fissa e dedicata per disinfettare i mezzi che entrano nel perimetro aziendale; Rampa fissa o mobile per il carico degli animali, Idropulitrice per il lavaggio a pressione delle strutture; acquisto cella frigorifera.
I beneficiari devono essere Imprenditori agricoli singoli o associati conduttori di aziende zootecniche con allevamenti di suini e/o suidi; essere iscritti all’anagrafe delle aziende agricole e alla Camera di Commercio con codice Ateco agricoli ed altri adempimenti di legge, nonché avere la disponibilità a titolo di proprietà, usufrutto, affitto o comodato , nonché concessione demaniale o contratto di soccida, delle superfici sulle quali si intende realizzare l’investimento.
L’aiuto massimo previsto è di 50 mila euro per azienda che deve corrispondere anche ad alcune priorità che il regime di aiuti prevede , come la tipologia allevamento ( brado e semibrado), l’entità dell’allevamento e del potenziale produttivo.
Il capogruppo di maggioranza del Consiglio comunale di Appignano e segretario provinciale di Italia al Centro, Rolando Vitali, risonde a quanto dichiarato ieri dal capogruppo consiliare Luca Buldorini (leggi qui):
"In qualità di capogruppo di maggioranza - spiega Vitali - è mio dovere dare una risposta all’articolo apparso a nome del capogruppo consiliare Luca Buldorini, il quale mi accusa di aver virato a destra. Per dovere di cronaca devo ricordare all’attuale segretario provinciale della Lega che alle ultime elezioni politiche del 4 marzo 2018, io sono stato l’unico rappresentante di lista per la Lega nei seggi di Appignano. Quindi semmai dovremmo parlare di virata al centro, in quanto da poco tempo sono stato nominato coordinatore provinciale di Italia al Centro. Toti ha più volte affermato di essere il centro del centrodestra, la gamba moderata della coalizione, a differenza di Buldorini che preferisce le entrate a gamba tesa".
"In questo momento la Lega e Italia al Centro fanno parte della stessa coalizione che si presenterà alle elezioni del 25 settembre, pertanto mi sembra politicamente assurdo ed insensato che il segretario provinciale della Lega vada all’attacco del segretario provinciale di Italia al Centro - continua Vitali -. Spero che da Roma gli vengano dati i nominativi dei partiti avversari nel più breve tempo possibile".
"Per quanto riguarda l’operato dell’Amministrazione Comunale devo dire che rimango sconcertato dall’esternazioni del capogruppo Buldorini, in quanto riporta notizie completamente diverse da quanto detto e verbalizzato nell’ultimo Consiglio Comunale del 14 luglio scorso.
"Relativamente all’immobile di via IV Novembre va precisato che deve farsi riferimento ad un contesto condominiale, questo vuol dire che più soggetti sono proprietari. Inoltre l'intervento di bonifica è stato posto in essere a seguito di un'ordinanza, verso l'intero condominio, in quanto non ottemperata da parte dei proprietari".
"Questo, qualora il consigliere ancora non lo avesse capito, nonostante sia stato ampiamente dibattuto in tanti consigli comunali, vuol dire che il Comune ha agito in danno: ossia ha eseguito l'intervento a scopo di tutelare la salute dei cittadini, ma non a carico degli stessi".
"Infatti, la spesa della bonifica verrà recuperata tramite un'azione coattiva nei confronti dei proprietari che, peraltro, rispondono in solido nei confronti del Comune stesso come del resto già comunicato in corso dell’ultimo consiglio comunale del 14 luglio nel quale era presente lo stesso consigliere Buldorini. Peraltro la procedura è già iniziata; ma forse sempre lo stesso consigliere Buldorini è dimentico anche di questo aspetto".
"Questo è stato possibile proprio perché il Comune ha agito seguendo scrupolosamente quanto indicato da tutti gli organi amministrativi, sanitari e tecnici coinvolti nella questione". "Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza - prosegue il capogruppo - è stata bocciata la mozione del consigliere Buldorini in quanto l’Amministrazione Comunale aveva già avviato la procedura con l’Ambito Territoriale per l’utilizzo dei percettori del reddito di cittadinanza".
"Con la referente d’ambito sono stati definiti i progetti ed individuati i soggetti, entro fine mese verranno formalizzati e portati in giunta ad inizio settembre. Buldorini avrebbe voluto attribuirsi meriti che non ha, cosa che gli piace fare spesso, dimenticando che, in questo momento, il sindaco è Mariano Calamita e lui è un consigliere di opposizione".
“Le parole di Mirella Paglialunga sono davvero stucchevoli. Certo parlare è gratis, nei social ancora di più. Al suo intervento davvero poco costruttivo mancava solo il riferimento alla famosa frase 'piove governo ladro'. Lei, bocciata pesantemente alle urne, evidentemente sta cercando visibilità ma le recenti vicende non possono essere liquidate con parole dal chiaro intento speculativo”.
Ad affermarlo è la lista civica di centrodestra, Civitanova Unica, in seguito alle parole della consigliera del Pd sul problema sicurezza nella città rivierasca, dopo i recenti fatti di sangue. “Quello che è accaduto - continua - ci deve mettere in guardia e farci prendere decisioni importanti e serie. Le decisioni non si esplicitano con un intervento parlamentare come quello della senatrice Emiliozzi che nulla portano sul tavolo della questioni, anzi rischiano di peggiorare il senso degli accadimenti e a sicuro danno della nostra città”.
“Il sindaco Ciarapica ha tenuto in questi frangenti un comportamento da vero primo cittadino, prima con il dialogo intrapreso con gli amici e familiari di Alika poi con il diretto e stretto contatto con gli organismi sovracomunali”. “La nostra città da sempre e da tutti è riconosciuta come accogliente e ben organizzata e questo non può essere cancellato da fatti, vorremo dire concomitanti e occasionali. Certo occorre mettere in campo azioni che stronchino sul nascere questo tipo di vicende e l’amministrazione attuale ha le capacità ma soprattutto l’intento di farlo”.
“Non si può far passare Civitanova da razzista come purtroppo hanno inneggiato durante la manifestazione di sabato. L’amministrazione comunale sta mettendo e metterà in campo azioni degne del problema e delle quali puntualmente sarà edotta la cittadinanza tutta”.
“Occorre che i civitanovesi si ribellino a ogni tipo di strumentalizzazione e che non ci stiano a passare per quelli che non sono, vale la pena ricordare che ogni volta da terremoti ad alluvioni da Civitanova sono sempre partiti aiuti per i più sfortunati”.
“Il nostro è un appello a far sì che i commenti partitici siano tenuti fuori da ogni tipo di ingerenza sull’operato del sindaco, della giunta, del consiglio e dei cittadini tutti. Occorre senza dubbio una più consistente azione di controllo e prevenzione per questo ci si sta adoperando affinché le forze dell’ordine e i vigili urbani si attivino in tal senso”.
“Parlare poi della soluzione, ormai sotto gli occhi di tutti dell’abusivismo commerciale e degli accampamenti Rom effettuata da Ciarapica come una operazione di facciata è davvero menzognero, sottolineano i componenti della lista, in questo caso bisogna invece parlare di problemi risolti ed essere, cara Paglialunga, più obbiettivi e presentarsi anche se non eletti sindaci in consiglio comunale per il ruolo per il quale si è eletti ovvero semplice consigliere”, concludono.
Dopo l'ondata pediatrica di casi Covid rilevata a metà luglio al Pronto Soccorso dell'ospedale Salesi di Ancona, nella quale le infezioni da Sars-Cov-2 avevano registrato un picco mai visto da inizio pandemia (6-7 casi al giorno), ora si registra una "situazione di stabilità". Lo ha spiegato all’Ansa la responsabile del Pronto Soccorso dell'ospedale materno infantile di Ancona, la dottoressa Elisabetta Fabiani.
Attualmente tra tutti i pazienti pediatrici (0-14 anni) che arrivano al Pronto Soccorso del Salesi con sintomi riconducibili al Covid, quelli nei quali l'infezione da Sars-Cov-2 viene confermata, spiega la dottoressa Fabriani, sono mediamente circa "4-5 al giorno ed il quadro clinico è caratterizzato prevalentemente da febbre e sintomi gastrointestinali. Si è bloccata la crescita esponenziale dei contagi. - aggiunge - . Non possiamo ancora parlare,tuttavia, di flessione".
I più colpiti dall'infezione Sars-Cov-2 restano ancora i bambini nella fascia d'età pre-scolare e scolare. In vista delle partenze per le ferie estive, con la settimana di ferragosto da 'bollino nero', la responsabile del Pronto Soccorso del Salesi di Ancona consiglia di "evitare i luoghi affollati e di indossare la mascherina in presenza di assembramenti".
Inoltre, in caso di sintomi riconducibili al Covid, "sarebbe opportuno fare il tampone dopo circa tre giorni dalla comparsa della sintomatologia per avere un risultato più attendibile". Fabiani consiglia infine di sottoporsi "al test in farmacia, piuttosto che all'auto-test, in modo tale da essere certi nell'esecuzione di una procedura corretta e, quindi, in un risultato attendibile e tracciabile".
Altri due casi di vaiolo delle scimmie nelle Marche: il bilancio sale ora a quattro. Nella giornata di ieri sono stati isolati altri due positivi al monkeypox nelle province di Ancona e Pesaro.
In particolar nel capoluogo dorico è giunto dal pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera universitaria di Ancona alla clinica dermatologica, diretta dalla professoressa Annamaria Offidani, un 44enne per dermatosi papulo-vescicolosa.
Accolto prontamente dalla professoressa Anna Campanati e dalla dottoressa Barbara Marconi, le condizioni cliniche dermatologiche deponevano per sospetto “Vaiolo delle scimmie”, diagnosi definitivamente confermata ieri mattina dal laboratorio di Virologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria diretto dal dottor Stefano Menzo.
“Attualmente il paziente, posto in isolamento domiciliare, è in buone condizioni cliniche e regolarmente monitorato”, fa sapere l’Azienda ospedaliera universitaria. Nelle Marche il primo caso confermato di monkeypox risale al 4 luglio scorso, quando era stato rilevato in un uomo residente nell’Ascolano, poi se n’è verificato un altro in regione.
Per la provincia di Ancona, invece, si tratta del primo caso accertato. La malattia generalmente si manifesta con le classiche lesioni cutanee: papule e vescicole, a volte con croste, che al contatto sono molto contagiose. Prima c’erano stati febbre, stanchezza, mal di testa, ingrossamento delle linfoghiandole. Di solito, però, quando compare l’eruzione cutanea gli altri sintomi sono già passati. È una patologia ancora rara, benché i casi siano in aumento. In genere i sintomi della malattia scompaiono in 2 settimane.
Tradizionale gara juniores di alto livello quella disputatasi domenica 7 agosto alla Bocciofila Tolentino, presieduta da Claudio Pascucci. Si è disputata, infatti, la diciannovesima edizione del Trofeo Giovanile Città di Tolentino, gara under 18 e under 15 diretta da Silvio Giustozzi.
A presenziare la cerionia di premiazione, tra gli altri anche il vicesindaco e assessore allo Sport Alessia Pupo e l’assessore Fabiano Gobbi. Nutrita la partecipazione, 10 under 18 e 26 under 15, così come la qualità e lo spettacolo in campo.
Nella gara under 18 successo per Nicola Sorcinelli (Lucrezia) che in finale ha sconfitto 12-4 Aabid Anoir Malizia (Montesanto). Nella gara under 15 dominio dei ragazzi del Montegranaro che hanno monopolizzato la finale vinta, nel derby veregrense, da Matteo Pergolesi per 12-5 sul compagno di società Francesco Cannella. Terzo posto per Matteo Martini (Ancona 2000), quarto il bolognese Pietro Bastoni (La Fontana).
Molto alto il numero di partecipanti anche nella gara under 12 svoltasi in contemporanea: 43 giovanissimi che in mattinata si sono sfidati nella prova a squadre, vinta da una formazione mista Oikos Fossombrone/Tolentino che ha preceduto le altre 10 squadre in competizione. I quattro migliori della prova a squadre si sono poi sfidati nel pomeriggio nell'individuale.Il successo è andato al campioncino di casa Nicola Principi (Tolentino) che in finale ha sconfitto Andreas Passeri (Durantina Urbania). Terzo posto per l'umbro Gabriele Pesci (Spello), quarta l'abruzzese Alessia Renzi (Torricella).
Dopo tre mesi di intensissima attività la FIDAL Nazionale ha comunicato le classifiche per l’ammissione alle Finali Nazionali dei Campionati di Società, con l’AVIS Macerata che raggiunge un clamoroso risultato qualificandosi in tutte le quattro categorie: assolute maschi e femmine e allievi e allieve; un successo storico per la società maceratese. In contemporanea l’Atletica AVIS Macerata si è aggiudicata nelle stesse categorie anche il titolo di Campione Marchigiano di società 2022.
Le ragazze della prima squadra scenderanno in campo a Palermo il 17-18 settembre nella Finale Bronzo con una formazione che punta alla promozione in Argento, un traguardo raggiunto già nel 2018 quando a Bergamo le avisine vinsero la finale, conquistando la Finale Oro. I maschi delle categorie assolute rientrano in finale a B a Saronno (VA), nella stessa data, con l’obiettivo di ritornare stabilmente in Serie A, come successo regolarmente negli ultimi anni.
Le squadre Allievi-e saranno a Molfetta nella Finale Adriatico il 24 e 25 settembre. Saranno circa 70 gli avisini in campo in questi due fine settimana. Unica società marchigiana presente nelle quattro categorie, gli altri qualificati sono la T.A.M. di Porto San Giorgio con le femmine del settore assoluto a Palermo e le brave allieve dell’Atletica Fano Techfem a Molfetta.
Le migliori prestazioni delle ottenute dalle ragazze per raggiungere questo prestigioso traguardo sono state quelle di; Eleonora ed Elisabetta Vandi rispettivamente negli 800 in 2’02”78 e nei 400 in 53”32 con risultati oltre i 1000 punti, Ilaria Sabbatini nei 5000 16’55”27 con punti 913, Sofia Stollavagli nei 100 piani in 12”18 e punti 892, nei salti Rachele Tittarelli nel salto con l’asta con m. 3,45, Mara Marcic nell’alto con m. 1.67, entrambe con 828 punti e Serena Mazzoni nel lungo con m. 5,23, punti 725.
Nei maschi i migliori risultati tecnici sono stati quelli di Giovanni Faloci m. 60,22 nel lancio del disco ,1026 punti, Gregorio Giorgis nel lancio del martello con m. 65,69 e punti 958, Lorenzo Angelini 10”51 nei 100 con 957 punti, Ndiaga Dieng negli 800 in 1’49”03 e punti 953, Emanuele Salvucci nel giavellotto con m. 64,41 punti 910 e Federico Vitali nei 400 in 48”77 punti 876.
Nelle allieve su tutte Rachele Tittarelli m. 3,45 nell’asta con p. 828, Ambra Compagnucci nell’alto con 1,66 e p. 819 e Sonia Gattari nei 100 piani in 12”56 e p.815. Negli allievi su tutti Riccardo Ricci nel lungo con m. 6,69 p. 814, Matteo Vitali nei 400 51”23 p. 739 e Samuele Libero Marino nei 3000 in 9’07”37 p. 680.
È partita già da qualche settimana in tutta Italia la campagna pubblicitaria del Gruppo Lube definita "Bloccaprezzo" volta a contrastare la forte crescita del tasso di inflazione. Con questa iniziativa l'azienda si assume una responsabilità importante perché si fa carico per dodici mesi di eventuali nuovi aumenti dei prezzi di acquisto delle materie prime avendo garantito, ai consumatori che sceglieranno Lube, il mantenimento del prezzo concordato in fase di acquisto della cucina.
"È un’iniziativa forte che dà valore ai tre principi cardine di tutela, sostegno e garanzia che da sempre guidano le scelte della direzione del Gruppo, con questa si vuole dare l’ennesima conferma che quando c’è bisogno la Lube c’è sempre per di tutti i suoi store" sottolinea l'amministratore delegato Fabio Giulianelli.
In questa vigilia di ferie estive, l’attenzione della direzione è rivolta anche a tutti i numerosi dipendenti delle aziende del gruppo. Nella retribuzione di luglio è stato inserito un benefit di 250 euro utilizzabile come buono spesa.
L’obiettivo è quello di cercare di attutire l’impatto dei continui aumenti del costo della vita che possa contrastare la perdita di potere di acquisto dei redditi. "È un piccolo ma significativo segnale che vuole essere anche un riconoscimento per tutti i dipendenti che hanno sempre e da sempre dimostrato un forte attaccamento all’azienda" sottolinea la direzione.
Inoltre, in occasione della Disfida del Bracciale che si svolge a Treia nella prima settimana di agosto, i 700 dipendenti del gruppo e le loro famiglie saranno ospiti presso le taverne e i ristoranti di Treia per una cena offerta dall’azienda e - in occasione della serata di sabato 6 agosto - è in programma un evento speciale, una “serata Lube” all’insegna della convivialità e del divertimento, con la partecipazione del comico Maurizio Battista.
FestAmbiente è la manifestazione nazionale organizzata dall'associazione Legambiente da ben 30 anni e si tratta dell’Ecofestival più atteso dell’estate: cultura, cinema, mostre, intrattenimenti e laboratori per bambini, ma anche incontri con ampio spazio a dibattiti e conferenze, sana alimentazione, benessere; queste le parole chiave della kermesse Festambiente in scena dal 3 al 7 agosto a Rispescia, alle porte del parco della Maremma.
Il territorio Maremmano, per 5 giorni, si trasformerà in un’agorà sostenibile con al centro la politica nazionale e vedrà la presenza di ministri, parlamentari, sindaci, imprese, giornalisti e rappresentanti dell’associazionismo.
Sarà mantenuta la formula delle ultime due edizioni: spazio quindi agli incontri e alla riflessione collettiva. Innovazione rinnovabile, sostenibilità ambientale e comunità energetiche saranno le parole chiave al centro di questa edizione.
Obiettivo del progetto è riuscire ad organizzare un evento limitando l’impatto sull’ambiente tenendo quindi conto di molteplici parametri di ecosostenibilità, compendo le emissioni di co2, grazie al supporto di Azzero co2, attraverso l’acquisto di crediti di emissione sul mercato volontario provenienti dal progetto di compensazione di produzione della carbonella riciclata in Cambogia.
La ristorazione proposta nel corso della kermesse, comprende prodotti biologici, di filiera corta, tipici della maremma con un’attenzione particolare alla valorizzazione dei prodotti agricoli di eccellenza. Un’area di tre ettari divisa in quartieri tematici, in cui il cibo sano, bio e di qualità è uno dei protagonisti assoluti con un padiglione interamente dedicato, che valorizza le straordinarie eccellenze del paese.
Fileni, gruppo agro alimentare marchigiano, terzo player nazionale nel settore delle carni avicole, è partner della manifestazione e sarà presente con una selezione di prodotti biologici e con una importante presenza comunicativa all'interno del Padiglione Agroecologia.
Roberta Fileni, videpresidente del gruppo, giovedi 4 Agosto, parteciperà alla tavola rotonda dal titolo: "La sfida ai cambiamenti climatici della filiera agricola italiana. Agroecologica circolare, PAC 2023-2027 e buone pratiche di innovazione per lo sviluppo sostenibile del Paese".
"E’ un piacere partecipare a FestAmbiente e affrontare temi così reali e concreti per la crescita e sviluppo sostenibile del paese e così vicini al nostro purpose aziendale - sottolinea Roberta Fileni - Questa è un’ occasione importante per celebrare anche l’accordo che Fileni ha stretto con Legambiente per affrontare in maniera condivisa le numerose sfide che ci aspettano nel prossimo futuro in merito alla transizione ecologica e per combattere la crisi climatica".
Spagna, Olanda, Croazia, Belgio. E possibilità di ulteriori convenzioni con atenei, centri e istituti in Francia, Polonia, Ungheria, Stati Uniti e Perù. Sono queste alcune delle possibili sedi di tirocinio offerte dal Master universitario di I livello in “Didattica dell’italiano L2/LS in prospettiva interculturale” (Master Italint), attivato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata.
Giunto alla sua tredicesima edizione, il corso propone anche quest’anno un percorso formativo flessibile, caratterizzato da attività interattive online, lezioni e laboratori con esperti del settore, la possibilità di ottenere agevolazioni se si risiede all’estero. È possibile iscriversi fino al 12 ottobre 2022. Per maggiori informazioni: http://masteritalint.unimc.it
Oltre a costituire una proposta formativa di qualità, il Master Italint è riconosciuto come titolo di specializzazione per l’accesso alla classe di concorso A023 per l'insegnamento della "lingua italiana a discenti di lingua straniera (alloglotti)" nella scuola secondaria. In quanto titolo di specializzazione in italiano L2, il Master dà, inoltre, diritto a 3 punti ai fini dell’inserimento nelle graduatorie d’istituto di tutte le classi di concorso del personale docente.
Il Master, che avrà inizio a metà novembre per concludersi a luglio 2023, si svolge prevalentemente online attraverso webinar, laboratori e attività interattive. Le attività in presenza prevedono un fine settimana introduttivo all’inizio del corso e una settimana intensiva in presenza con laboratori e seminari da svolgersi nella prima metà di luglio. Sono previsti tirocini in scuole, università o in altri enti formativi selezionati, sia in Italia sia all’estero. Gli insegnanti già occupati nel settore potranno sostituire il tirocinio con un percorso di ricerca-azione (Project Work) nella propria sede di lavoro.
Compatibilmente con il numero di iscritti, potrà essere assegnata una borsa di studio parziale di 900 euro ad uno studente meritevole residente all’estero. Per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, grazie al Programma “PA 110 e lode”, è previsto uno sconto del 20% sul totale della quota di iscrizione.
Anche l’Università di Macerata prenderà parte alla 22° edizione del FestivalFilosofia, il primo festival filosofico europeo, lanciato nel 2001 nelle città di Modena, Carpi e Sassuolo e pronto a tornare i prossimi 16, 17, 18 settembre.
Tra gli oltre cinquanta protagonisti della scena italiana e internazionale, infatti, sono state invitate anche Arianna Fermani, docente di storia della filosofia antica e Benedetta Giovanola, professoressa di filosofia morale.
Ogni edizione del Festival ruota intorno ad una parola chiave e quella scelta per quest’anno è "giustizia", argomento che rinvia a questioni fondamentali della discussione filosofica, ma anche a esperienze cruciali dell’attualità.
In diverse lezioni che si distribuiranno nell’arco delle tre giornate, i vari esperti affronteranno le molteplici declinazioni della questione giustizia: si discuterà di merito e diseguaglianza, pace e guerra, pena e riparazione, giustizia intergenerazionale e molto altro.
In particolare Giovanola prenderà la parola il 16 settembre, con l’intervento "Quale eguaglianza?" in cui farà il punto su varie prospettive di eguaglianza per la giustizia sociale, mentre Fermani, nella stessa giornata, interverrà nella sezione "Lezione dei Classici" occupandosi dell’Etica Nicomachea di Aristotele, opera centrale nella riflessione sul tema cardine del Festival.
Inaugurata la mostra "San Severino per i settempedani" allestita nella chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza del Popolo. L’esposizione, che resterà aperta tutto il mese di agosto nei pomeriggio di venerdì, sabato e domenica, dalle 17 alle 19:30; presenta le opere di una quarantina di appassionati d’arte che hanno realizzato lavori dedicati proprio alla città di San Severino Marche. Si tratta di opere pittoriche, alcune delle quali postume.
A dare vita alla collettiva è stata Serenella Eugeni, settempedana non nuova a questo genere di iniziative. Alla cerimonia del taglio del nastro ha preso parte il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi.
In esposizione i quadri di Adriana Antonini, Giulia Bellini, Marina Beni, Fiorella Biondi, Lucia Biglietti, Milvia Catena, Katia Chiari, Martina Cochi, Eliana Della Mora, Anna Evangelisti, Alba Frezzini Crognali, Barbara Giorgi, Genni Jachetta, Maria Paola Marconi, Clara Paciaroni, Daniela Scuriatti, Anna Maria Valenti, Inge Bathelt, Maria Ersilia Valentini, Michela Bartoccioni, Adriano Crocenzi, Giovanni Florio, Simone Veroli, Vincenzo Tomassini, Alessandro Di Tofano, Fedele Cochi, Luciano Padella, Ezio Raimondi, Antonio Miconi, Gianni Tartabini, Alessandro Delsere, Walter Mosca e Ivan Taddei.
Ci sono anche artiste non settempedane come Claudia Del Curto, Silvana Rossi di Fano, Gabriella Gattari, Monica Conforti di Tolentino, Susi Rastelli di Montecassiano, Nancy Biraschi e Lucilla Santarelli di Camerino, Maria Luisa Belli di Passo di Treia. Per prenotare visite in orari e giornate diverse rispetto alle aperture, ci si può rivolgere al numero di telefono 389/0727614.
C’è chi è arrivato a piedi e chi in bici, chi con la famiglia e i figli e chi con gli amici, chi con lo zaino in spalla e chi con il cane al guinzaglio. Il popolo di RisorgiMarche si è dato appuntamento, per il penultimo appuntamento dell’edizione 2022, alla Roccaccia di San Lorenzo, sulle colline tra San Severino Marche e Treia.
“E’ stato durissimo arrivarci ma alla fine ci siamo sentiti appagati e soddisfatti”, scrive sulla pagina Facebook della rassegna Renato mentre Luca, nel diario per immagini dell’evento che ha visto protagonista il cantautore e rapper italiano Dargen D’Amico, annota: “Sole, aria buona, buona musica e bella gente in una location strepitosa. Organizzazione impeccabile, artisti generosi per una iniziativa encomiabile”.
Tra un prato disteso a perdita d’occhio tra i profili della terra delle armonie e un palco che non c’è, Dargen D’Amico si è mosso per circa un’ora e mezza tra il pubblico, ha intonato canzoni, invitato a cantare e poi ha incassato sorrisi e applausi a montagna aperta.
La macchina organizzativa del pomeriggio in quota di RisorgiMarche è la migliore orchestra che si possa vedere anche se sul palco, ad accompagnare l’autore del tormentone estivo “Dove si balla”, ci sono i suoi musicisti di sempre, Edwyn Roberts e Gianluigi Fazio, insieme al polistrumentista Diego Maggi.
Il Comune di San Severino Marche, presente con il saluto istituzionale portato dal sindaco Rosa Piermattei, subito dopo quelli del collega di Treia, Franco Capponi, e di Giambattista Tofoni, ideatore della rassegna insieme a Neri Marcorè; ha lavorato, con gli uffici alla Cultura e alle Manutenzioni, perché tutto andasse per il meglio garantendo, insieme all’Amministrazione di Treia, la presenza della Polizia Locale, dei carabinieri delle due stazioni, dei carabinieri forestali, dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, della Croce Rossa Italiana e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Il primo cittadino settempedano ha ringraziato Tofoni “per le grandi cose fatte”, poi gli sponsor e ha promosso, ancora una volta, l’idea di portare il festival sulle colline e nei prati settempedani, dove il ritorno dopo altri big è stato appunto da appalusi, per poi invitare il pubblico a fare visita alla città, centro d’arte e di cultura, al Marec, il nuovo Museo dell’Arte Recuperata che custodisce le opere strappate alla furia del terremoto nelle chiese di tutta l’Arcidiocesi.
"Importante è stare insieme, il sisma ci ha insegnato una cosa e cioè che l’unione fa la forza" ha ancora ricordato la Piemattei che poi ha dedicato la sua ultima riflessione ai fatti di cronaca di questi giorni e all’uccisione di Alika: “Abbiamo aperto – ha detto interrotta dall’applauso del pubblico – una raccolta di aiuti per la famiglia. Per la prima volta da quando sono sindaco ho trovato la città sgomenta e ammutolita per quanto accaduto. So che, anche in questa situazione, il cuore grande di tutti saprà rispondere nella maniera dovuta com’è sempre stato”.
Speciale festa di compleanno per la Sagra degli Arrosticini che, a Fiordimonte, saluta la 40esima edizione. L’appuntamento si terrà dal 16 al 20 agosto. Tutte le sere, dalle ore 18 in poi, stand gastronomici, musica, giochi e divertimento. Ricchissimo il menù con arrosticini ma anche bruschette, penne all’arrabbiata, grigliate, patate fritte, olive all’ascolana, insalata, panini, crema della nonna, tozzetti, ciambelline, cocomero, melone e sangria.
Oltre alla zona ristoro, dove ogni sera sarà possibile degustare un piatto speciale, verrà allestito anche un palco al coperto che martedì 16, per la serata dedicata ai vincisgrassi, ospiterà Gianni Gianfelici e Roberto Giglioni. Si prosegue mercoledì 17 con gli gnocchi alla papera e la musica dell’orchestra Roberto Carpineti, giovedì 18 con le pappardelle al cinghiale e la musica di Elena Cammarone, venerdì 19 con gli stringozzi alle verdure e la musica di Manuel Malanotte e, per finire, sabato 20 agosto con le penne all’amatriciana e la serata giovani con Caribe Dance e Stefanino dj.
L’organizzazione è stata affidata alla Pro Loco di Fiordimonte, con il patrocinio del Comune di Valfornace.
Giovani e giovanissimi (ma non solo), cartelli alla mano, hanno accolto cantando a squarciagola ogni brano di AKA 7even, ospite del terzo appuntamento di RiSuona la Piazza, i concerti promossi nell’estate 2022 da Comune e Azienda Teatri per ridare linfa ai live in piazza XX Settembre, a Civitanova.
Il cantante, tra le voci più promettenti del nuovo panorama musicale italiano, ha acceso ieri - martedì 9 agosto - il pubblico, giunto numeroso all’appuntamento. “Non so come sia possibile avere tutta questa gente qui per me - ha detto AKA 7even - Grazie per l’amore che mi date”.
AKA 7even non ha tradito i suoi fan (i primi affezionatissimi hanno raggiunto le transenne sotto al palco già nel tardo pomeriggio) e ha proposto tutto il meglio del suo repertorio: Come la prima volta, Rolly Stone, Yellow, Mi manchi, Toca (una delle canzoni dell’estate 2022) e Loca, tra i suoi successi più conosciuti.
Dopo AKA 7even, prossimo appuntamento di Ri-Suona la Piazza è per domenica 21 agosto, con il concerto di un super interprete della musica italiana: Enrico Ruggeri. Enrico Ruggeri sta girando in tutta Italia con La rivoluzione – il tour, con concerti che seguono la pubblicazione del nuovo album La Rivoluzione. È accompagnato dalla band composta da Paolo Zanetti (chitarre), Francesco Luppi (tastiere), Fortu Sacka (basso), e Alex Polifrone (batteria).
La Rivoluzione è un disco che parla di rapporti umani, di sogni adolescenziali e di una generazione che si è scontrata con la vita, rappresentata dall’iconico scatto di copertina: una foto della classe di Enrico Ruggeri al Liceo Berchet, anno scolastico ‘73/’74. Undici brani che delineano un concept autobiografico, con racconti e suggestioni esaltati dall’inconfondibile timbro vocale di Ruggeri e dalla cura del suono in fase di registrazione. Gli spettacoli di Ri-Suona la Piazza sono ad ingresso libero. Il live di AKA 7even è in collaborazione con Associazione Futura, di Enrico Ruggeri con Isolani Spettacoli.
Una nuova centenaria ad Appignano. Francesca Gismondi, meglio conosciuta come Gina de Pigliapoco, ha tagliato il traguardo dei 100 anni. Classe 1922, Gina ha ricevuto la visita del primo cittadino Mariano Calamita, accompagnato dal Consigliere Comunale Rolando Vitali, le hanno portato gli auguri, in occasione di questo importante traguardo, da parte di tutta l’Amministrazione Comunale e di tutta la cittadinanza.
Scrive il sindaco: “Ho voluto porgere personalmente gli auguri di buon compleanno alla nostra cittadina, una persona umile ma ancora vigorosa che certamente, ancor più in questo particolare contesto storico, può dare un segno di speranza all’intera comunità. Auguri per i suoi 100 anni alla signora Gina”.
Nozze a due passi dal mare. La suggestiva cornice della spiaggia di Santa Marinella (Roma) è stata scelta dalla coppia di caldarolesi - composta da Lisa Martignoni e Federico Petrini - per coronare il proprio sogno d’amore.
Il matrimonio, con il rito civile, si è svolto presso il Mediterraneo beach resort, dove i novelli sposi hanno poi festeggiato in compagnia di familiari e amici.
A Lisa e Federico i migliori auguri da parte dei parenti di Caldarola che non sono potuti esser presenti alla cerimonia, a cui si aggiunge la redazione di Picchio News.
Da sabato sera, l’ingresso di Sarnano al Pincio si è arricchito di una suggestiva fontana che diventa un vera e propria cartolina di benvenuto per i turisti.
Alle 20.30, alla presenza dell'amministrazione comunale e di fronte a tanti residenti e turisti incuriositi, si sono accese le luci e dalle due aiuole in cui campeggiano le scritte “Benvenuti” e “Sarnano” è iniziata a sgorgare l’acqua.
Prosegue, così, l’operazione di restyling voluta dall’amministrazione comunale per rendere sempre più gradevole e affascinante l’ingresso in paese.
Il prossimo step saranno i lavori, già finanziati con fondi sisma, che interesseranno la scalinata dell’ex centrale Enel.
Si è concluso lunedì scorso con un verbale negativo il tentativo di mediazione obbligatoria attivato dal comune di Porto Recanati nei confronti delle associazioni Croce Azzurra e Croce Bianca per ottenere il rilascio dei locali di via Argentina.
Ai diversi incontri online, fissati dall’organismo di conciliazione del Foro di Macerata, hanno partecipato da una parte il sindaco Andrea Michelini e l’assessore Lorenzo Riccetti e dall’altra Michele Tetta (presidente della Croce Azzurra e segretario della Croce Bianca); non è comparsa invece personalmente Teresa Montali che si è fatta rappresentare dal legale che difende entrambe le compagini.
L’ente ha richiesto l’immediata riconsegna dei locali al fine di non pregiudicare le possibilità di vendita dell’edificio, inserito da anni nel piano delle alienazioni e i cui proventi andrebbero a finanziare importanti opere pubbliche.
Due anni di proroga per ottenere l’accreditamento con l’Asur è stata invece la risposta degli occupanti che, di contro, hanno già promosso nei confronti dell’ente domanda di usucapione dei locali.
"Per il comune di Porto Recanati si prospetta un danno incalcolabile che avanzeremo in Tribunale – ha affermato il sindaco Michelini – il pregiudizio per la sola perdita di chances di vendita supera il milione e mezzo di euro, ma il danno più grave sarà nei confronti dei concittadini che non potranno vedere realizzate le opere pubbliche finanziate proprio coi proventi dell’alienazione".
"La pretesa – rincara la dose l’assessore Riccetti – è solo strumentale poiché giunge da un’associazione (la Croce Azzurra) indebitata per oltre mezzo milione di euro, che non svolge più da tempo prestazioni in convenzione con il servizio sanitario regionale e il cui accreditamento sugli spazi di Via Argentina sarebbe inutile in quanto andrebbe comunque rinnovato in caso di cambio sede".
Una ventina tra donne e bambini, ma presto potrebbero essere ancora di più. Una nuova speranza di vita per chi, occhi stanchi e pensieri pesanti alle spalle, è arrivato a Muccia dall’Ucraina per fuggire dalle bombe russe. Un viaggio e una accoglienza nelle 60 Sae messe a disposizione dalla Regione Marche in tutti i comuni del cratere sismico e rese possibili dalla Andrea Bocelli Foundation in collaborazione con l’amministrazione locale.
Un esempio di come la solidarietà di chi ha visto distrutte le proprie abitazioni poco più di cinque anni fa, possa diventare esigenza di normalità in un luogo devastato dal terremoto del 26 ottobre 2016. Qui a Muccia, borgo maceratese di ormai meno di 800 anime a ridosso dei Monti Sibillini, il centro storico continua ad essere zona rossa. E una speranza di ricostruzione si dilata nel tempo per via degli aumenti delle materie prime che hanno interessato le ditte al lavoro nell'area.
Il rumore del fiumiciattolo che attraversa il paese e si infrange contro la sua storia medievale, è l’ultimo esempio di vita rimasto. Poi il silenzio e la nuova vita nelle casette Sae o nei container, oggi speranza per chi si è ritrovato catapultato da un giorno all’altro a 2600 chilometri di distanza da casa.
I profughi ucraini rappresentano per Muccia un futuro possibile; un modo per contrastare l’emorragia di giovani muccesi costretti ad andar via dalla propria terra. Un binomio di forze di volontà nel quale hanno trovato posto anche Julia, Viktoria e i loro figli, che con grande difficoltà parlano di mariti e parenti, secondo loro "impegnati ancora sul proprio posto di lavoro" e non al fronte a combattere.
“Casa è sempre casa, a Dnipropetrovsk - città da un milione di abitanti attraversata dal fiume Dnepr e situata 200 km a ovest dalla regione del Donbass. Nonostante questo sia un posto immerso nella natura, appena possibile noi vorremmo tornare dalle nostre famiglie. Non sapevamo ci avrebbero portato in un paese distrutto dal terremoto, ma meglio qui che sotto le bombe russe”.
E’ una delle poche donne con un ruolo dirigenziale presenti nel mondo del calcio italiano. I suoi modi vulcanici hanno animato lo spirito dei tifosi prima a Matelica e dopo ad Ancona, dove oggi Roberta Nocelli riveste il ruolo di direttore generale della società. E sogna in grande con l’arrivo in città dell’imprenditore malese Tony Tiong.
“Una passione nata da bambina la mia, poi l’incontro con Mauro Canil che mi ha cambiato la vita. Dagli inizi a Matelica, società con la quale abbiamo conquistato una Coppa Italia in Serie D e ottenuto ottimi piazzamenti in Lega Pro, fino all’Ancona Matelica, dove al primo anno è stato raggiunto l’obiettivo stagionale che per noi era la salvezza”.
E’ orgogliosa della crescita della sua squadra, Roberta Nocelli, figura riconfermata anche nella dirigenza della nuova proprietà malese che a giorni completerà il closing con l’acquisto del 95% delle quote. L’obiettivo è ricreare entusiasmo attorno alla squadra che dalla stagione 2022/2023 tornerà a chiamarsi “Ancona”, come chiesto a più riprese dagli ultras della Curva Nord.
“Abbiamo dei progetti ambiziosi con questa nuova società, ma ripartiremo dal territorio e dal desiderio di fare emergere nuovi talenti marchigiani”, spiega il dg di origini maceratesi. Ripartire dalla costruzione di un settore giovanile importante per puntare al ritorno immediato in una Serie B che - tra fallimenti e mancate iscrizioni - è assente da Ancona ormai da 12 anni.
La voglia di sognare c’è e si respira anche nella pancia del “Del Conero”, dove i gagliardetti appesi alle pareti - “quelli che non sono stati rubati durante i fallimenti”, raccontano - ricordano sfide del passato dal sapore agrodolce e anni più recenti di intense delusioni. “Se dovessi esprimere un desiderio, da simpatizzante bianconera, sogno di incontrare la Juventus in questo stadio. Ma tutto va costruito passo dopo passo".