San Severino Marche

Da Rino a Dante, la tradizione di famiglia della Cantina Fattoria Duri: "Il nostro punto di forza è il lavoro manuale"

Da Rino a Dante, la tradizione di famiglia della Cantina Fattoria Duri: "Il nostro punto di forza è il lavoro manuale"

La Cantina Fattoria Duri nasce in località Colleluce, a San Severino Marche, per dare seguito al lavoro già svolto da Rino Duri, venuto a mancare nel 2002, attualmente la conduzione dell’azienda è affidata al figlio Dante. Egli ha svolto studi in giurisprudenza e ha acquisto esperienza di vendita nel settore di edilizia per interni ad alto livello, ma il legame con la terra è sempre stato forte, soprattutto con la viticoltura, praticata in famiglia almeno dal lontano 1867.  Dante è cresciuto aiutando la sua famiglia in tutti i lavori necessari in vigna e cantina, imparando così ad amare questo lavoro e la Vernaccia Nera. Ha da sempre creduto dal valore di questo vitigno e nelle sue potenzialità anche grazie al suo sapere unico ed alla versatilità straordinaria. Infatti la Vernaccia Nera si presta molto bene a diverse tipologie di vinificazione. Dante Duri ha scelto di non spumantizzare e produrre solo vini fermi perché così ha conosciuto i vini creati da suo padre e dagli anziani del territorio. La Vernaccia Nera è un vitigno autoctono antichissimo, per secoli è stato vinificato come vino fermo da pasto e come vino passito per le stragrandi occasioni. Dante è ripartito da questa certezza, con un piede nel passato, guardando però al futuro. Così è nata la sua prima etichetta proposta “Il Piccato”, un vino rosso passito da uve di Vernaccia Nera uscito nel settembre 2012.  Il vigneto è stato realizzato nel 2006, conservando comunque quello del 1961. Può svelarci come è composto e come funziona? Questo vigneto l’ho conservato perché è innanzitutto testimone della viticoltura applicata dai nostri anziani ma soprattutto perché ha un grande valore proprio per le uve prodotte. Infatti è noto che un vigneto acquisisca la maturità adulta solo dopo i 30-35 anni e più è vecchio il vigneto e più sono buone le uve perché le radici di queste viti così antiche scendono più in profondità, riescono a nutrirsi meglio di minerali più difficilmente raggiungibili dalle viti giovani che hanno radici superficiali. Questo si riconosce all’assaggio perché questi vini ottenuti da viti così antiche sono maggiormente sapidi e saporiti.  Dal vigneto del 1961 otteniamo due vini: un bianco ed un rosso, che sono dei blend, rispettando la composizione dei vari vitigni presenti in vigna. Il bianco è principalmente composto da uve di Trebbiano, poi ci sono un paio di vitigni aromatici. Abbiamo un po’ di Malvasia e un po’ di Garofanata. Il rosso è ugualmente un blend, composto principalmente da uve di Sangiovese, poi vi sono un altro paio di vitigni, il Ciliegiolo e una parte di uve di Merlot».  Qual è il punto di forza della Cantina Fattoria Duri? «Il punto di forza aziendale avendo solo due ettari, è sicuramente il grande lavoro manuale che si applica in tutte le fasi di allevamento della vite e di produzione di queste uve. Da noi non esiste la raccolta meccanizzata, la vendemmia viene fatta a mano controllando ogni singolo grappo e togliendo con le forbicine, con attenzione certosina, tutti gli acini d’uva rovinati. Questo ci porta ad avere poi delle uve il più possibile perfette e sane per abbattere poi in cantina l’uso di solfiti e ottenere quindi più puliti, più profumati, che rispettino le caratteristiche del vitigno».  Tra i vostri prodotti qual è secondo lei la chicca? E… perché?  «Noi ora siamo arrivati a ben nove diverse etichette, per noi questi vini prodotti sono come dei figli. Se lei facesse una domanda ad un padre o ad una madre, dicendo quale dei suoi figli è il preferito, penso che nessun genitore le saprebbe rispondere. Tutti i nostri vini sono da noi amati ed apprezzati. Li abbiamo creati e siamo soddisfatti delle nostre proposte. Siamo stimati soprattutto per lo sforzo, per la volontà che mettiamo nel proporre in tante diverse tipologie di vinificazione, perché siamo già arrivati a sette diversi vini fermi ottenuti da uve di Vernaccia Nera e le persone del mondo del vino apprezzano molto questa nostra volontà di far conoscere in ogni modo le diverse vinificazioni possibili ed attuabili da questo vitigno.  La nostra ultima proposta è per noi un grande risultato perché siamo appena usciti con il “Collelucus”, un vino già certificato come Doc Serrapetrona, ma ottenuto da una vendemmia tardiva di questi grappoli, lasciati finire di maturare in vigna fino alla fine di novembre. Devo dire che all’uscita di questo vino in bottiglia abbiamo riscontrato unanimi consensi anche per aver proposto una tipologia di vino veramente originale perché una vendemmia tardiva nella zona della Vernaccia Nera credo non sia ancora stata fatta e dà dei sentori davvero particolari. Nel complesso è un vino rotondo, molto corposo e strutturato, che rispecchia ed esalta le caratteristiche del vitigno». Ha dei progetti in cantiere?  «Credo che abbiamo raggiunto date le nostre dimensioni un numero di etichette già ampio così come siamo messi ora. Penso dunque che il nostro proposito migliore per il futuro sia consolidare questi prodotti, sfruttare al meglio la nostra esperienza per realizzarli ancora meglio nelle future annate e farli conoscere a più persone possibili».

22/03/2025 14:11
Art Bonus 2025, San Severino candida il progetto di recupero dell'archivio comunale

Art Bonus 2025, San Severino candida il progetto di recupero dell'archivio comunale

Il Comune di San Severino Marche è tornato ad aderire al concorso Art Bonus 2025, iniziativa organizzata dal Ministero della Cultura, Ales Spa e Promo PA Fondazione – LuBeC allo scopo di promuovere una sempre più diffusa conoscenza dell’Art Bonus (legge n. 106/2014), la misura fiscale introdotta per incentivare le donazioni a favore della cultura attraverso un beneficio fiscale del 65%. Tra le varie proposte avanzate da diverse realtà d’Italia, quella della città di San Severino Marche promuove un intervento destinato all’archivio storico comunale da oggetto di conservazione a strumento per la crescita del territorio. L’Amministrazione comunale settempedana ha individuato nell’archivio storico comunale uno strumento essenziale per la trasmissione della memoria storica, utile all’attivazione del diritto di tutti i cittadini all’istruzione e all’informazione, nonché allo sviluppo della ricerca e della conoscenza. L’archivio storico del Comune di San Severino Marche, originariamente conservato presso la sala degli Stemmi del palazzo comunale, si trova ora in un deposito presso l’ex convento di San Lorenzo in Doliolo ed è affidato alla biblioteca comunale. Nel corso del tempo, è stato oggetto di diversi interventi archivistici, di cui il primo, nel 1860, ha interessato gli atti di Antico regime. L’ultimo, conclusosi nel 2004, ha interessato il fondo dell’Ente comunale di assistenza e delle opere pie ad esso aggregate e una parte del vero e proprio archivio comunale. L’istituzione dell’archivio storico comunale persegue ad oggi diverse finalità: la conservazione e l’ordinamento dei fondi inerenti la storia del territorio come garanzia di salvaguardia della memoria storica dell’Ente e della comunità locale, la fruizione dei documenti conservati nell’Archivio Storico Comunale, ai sensi dell’art. 102 del D.Lgs. 42/2004, la promozione di attività didattiche e di ricerca storica, nonché di valorizzazione dei patrimoni documentari, che costituiscano significativa fonte per la storia del territorio comunale, in collaborazione con la scuola ed altri istituti di ricerca. Per la seconda annualità del progetto si è proseguito con l'inventariazione analitica dell'archivio storico comunale. Si è pertanto proceduto ad effettuare il riordinamento delle diverse sezioni di archivio, la produzione di un inventario informatizzato, comprensivo delle idonee parti introduttive (storia archivistica, soggetti produttori, ecc.), l’individuazione della documentazione da digitalizzare. Fino alle ore 12 del 14 aprile collegandosi alla piattaforma www.artbonus.gov.it si potrà votare per sostenere l’intervento che interessa l’archivio storico comunale della Città di San Severino Marche. I 30 progetti più votati nella prima fase (15 per la categoria “Beni e luoghi della cultura” e 15 per la categoria “Spettacolo dal vivo”) accederanno alla fase finale di votazione sui canali social ufficiali di Art Bonus. Il click day si svolgerà il 15 aprile 2025 dalle ore 08 alle 20.

22/03/2025 12:00
San Severino, incontro tra il sindaco Rosa Piermattei e il direttore generale dell'Ast Alessandro Marini

San Severino, incontro tra il sindaco Rosa Piermattei e il direttore generale dell'Ast Alessandro Marini

Un importante incontro istituzionale si è svolto a palazzo Governatori tra il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il nuovo direttore generale dell'azienda sanitaria territoriale Ast di Macerata, Alessandro Marini. All’incontro ha preso parte anche l’assessore comunale alla Salute, Jacopo Orlandani. L’appuntamento, caratterizzato da un clima di grande cordialità e collaborazione, è stato l’occasione per affrontare le principali problematiche legate alla sanità locale, con particolare attenzione all’ospedale civile "Bartolomeo Eustachio" di San Severino Marche e alla sanità territoriale. Durante il confronto, si è discusso delle prospettive future del sistema sanitario locale, anche in vista della predisposizione di un nuovo piano sanitario, che interesserà strutture e professionisti dell’intera Ast di Macerata. Il sindaco Piermattei ha sottolineato l’importanza di garantire servizi efficienti e risposte adeguate ai bisogni dei cittadini, chiedendo particolare attenzione per il presidio ospedaliero settempedano. Il direttore generale Alessandro Marini, dirigente medico con una consolidata esperienza nella sanità regionale, ha ribadito il proprio impegno nel rafforzare e migliorare il sistema sanitario locale. Marini vanta un curriculum di rilievo e ha ricoperto diversi incarichi di vertice. L’incontro ha rappresentato un primo passo verso un dialogo costruttivo e continuo tra amministrazione comunale e direzione sanitaria, con l’obiettivo comune di mantenere e, se possibile potenziare, i servizi sanitari sul territorio per rispondere al meglio alle esigenze della comunità di uno dei più vasti Comuni dell’intera regione Marche con i suoi quasi 194 chilometri quadrati di territorio e con una popolazione in età molto avanzata.  

20/03/2025 14:00
San Severino, 165 arcieri per il "Memorial Massimo Diamantini": a vincere è la giovanissima Ilaria Vignati

San Severino, 165 arcieri per il "Memorial Massimo Diamantini": a vincere è la giovanissima Ilaria Vignati

Grande partecipazione e forte entusiasmo hanno caratterizzato la gara di tiro con l'arco storico "Memorial Massimo Diamantini" che si è svolta domenica scorsa a Colleluce, organizzata dall'Associazione Palio dei Castelli, presieduta da Graziella Sparvoli, in collaborazione con la Federazione Italiana Arcieri Storici Fitast Asd UsAcli, il Comitato e gli abitanti di Colleluce e con il patrocinio del Comune. L’evento sportivo, giunto alla quarta edizione, ha visto la partecipazione di 165 arcieri provenienti da diverse città delle Marche, dell'Emilia Romagna e dell'Umbria. I partecipanti, dagli 8 agli 80 anni, si sono sfidati lungo un percorso di 20 bersagli immerso nella natura, cimentandosi con precisione e abilità nel tiro a sagome 3D di animali, posizionate su terreni privati, ricreando scenari di caccia storici. Al termine della gara, è salita sul gradino più alto del podio la giovanissima e talentuosa Ilaria Vignati del gruppo Arcieri di San Severino Marche nella categoria "pueri", mentre il Gruppo Arcieri Palio dei Castelli, ha ottenuto un ottimo, quanto inaspettato, secondo posto di squadra nella categoria tradizionale. A nome dell'amministrazione comunale è intervenuta l'assessore al Turismo, Michela Pezzanesi, che ha sottolineato l’importanza di eventi come questo per la promozione del territorio: "Questa manifestazione rappresenta un connubio perfetto tra sport, tradizione e valorizzazione del nostro patrimonio paesaggistico. Siamo orgogliosi di poter ospitare competizioni di questo livello, che richiamano partecipanti e appassionati da tutta la regione, contribuendo così alla crescita turistica di San Severino Marche". La giornata è iniziata con l'accoglienza degli arcieri, ai quali è stata offerta una colazione a buffet da parte dell'Associazione Palio dei Castelli. La competizione ha preso il via alle 9 e si è conclusa intorno alle 13 per poi lasciare spazio al momento di premiazione e alla convivialità tra i partecipanti. L'Associazione Palio dei Castelli ha espresso grande soddisfazione per il successo della manifestazione e ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile l’evento, dai volontari al Comune, fino ai cittadini di Colleluce per la calorosa accoglienza. "L'entusiasmo e la partecipazione registrati in questa edizione ci confermano che la tradizione del tiro con l’arco storico continua a essere apprezzata e seguita. Ci auguriamo di poter riproporre l’evento anche nei prossimi anni, ampliandone ulteriormente la portata", hanno dichiarato gli organizzatori. Un bel momento di sport e socializzazione svoltosi nel ricordo di Massimo Diamantini, grande appassionato di arco storico e figura di riferimento dell’Associazione Palio dei Castelli, che con la sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile.  

19/03/2025 15:10
San Severino, il Trofeo Settempeda accende il tatami: giovani judoka in azione al "Ciarapica"

San Severino, il Trofeo Settempeda accende il tatami: giovani judoka in azione al "Ciarapica"

Grande partecipazione di pubblico e atleti, al palasport comunale “Albino Ciarapica”, per la seconda edizione del Trofeo Settempeda, evento sportivo di judo promosso dall’associazione J-Etic, diretta dal maestro Boris Giachetta, con il patrocinio del Comune. L’iniziativa ha visto accogliere squadre provenienti un po' da tutte le Marche e anche dalle regioni limitrofe animando così una domenica di sport e divertimento. Sul tatami si sono confrontati piccoli campioni esordienti, cadetti e le squadre Kohaku Shiai per gli over 18 prima dei bambini, dei fanciulli e dei ragazzi. A portare il saluto dell’Amministrazione comunale è stato l’assessore allo Sport, Paolo Paoloni.    

17/03/2025 15:30
Marzia Elisei spegne 100 candeline: è festa a San Severino

Marzia Elisei spegne 100 candeline: è festa a San Severino

La città di San Severino Marche ha celebrato con grande affetto il centenario di Marzia Elisei, nata il 10 marzo 1925, con una festa che ha visto la partecipazione della  comunità settempedana, rappresentata dalla sindaca Rosa Piermattei.  Un traguardo straordinario che ha riunito familiari e amici per rendere omaggio a una donna che ha attraversato un secolo di storia con forza e determinazione. La signora Marzia, vedova di Attilio Calamante, con il quale aveva condiviso gran parte della sua vita ad Ancona, da circa cinque anni è tornata nella sua città natale, dove oggi vive con il fratello Luigi, classe 1936, e la moglie di questi, Gilda. Originaria di Gagliole e cresciuta tra Serrone, Castel San Pietro e le campagne settempedane, questa straordinaria centenaria ha vissuto qui fino agli anni Sessanta per poi trasferirsi ad Ancona per seguire il marito, impegnato nei cantieri navali. Il terremoto del 1972 l’ha costretta temporaneamente a lasciare il capoluogo dorico per tornare a San Severino Marche, salvo poi farvi ritorno per motivi lavorativi. Marzia Elisei è una delle tre superstiti di una famiglia numerosa: sua madre ebbe cinque figli, ma oggi restano lei, il fratello Luigi e la sorella minore Ida. La festa per i suoi 100 anni è stata un momento di grande emozione, con la partecipazione non solo del primo cittadino, ma anche di tanti amici e della sua numerosa famiglia, che include sette nipoti e diversi pronipoti. La sindaca, Rosa Piermattei, ha voluto portare alla centenaria gli auguri dell’intera comunità, consegnandole una pergamena celebrativa e un mazzo di fiori. Un traguardo così importante rappresenta un momento di gioia non solo per la famiglia Elisei, ma per tutta la città di San Severino Marche, che si è voluta stringere attorno a Marzia in questo giorno speciale.  

17/03/2025 12:00
San Severino, il Museo del Territorio si arricchisce con una preziosa donazione del Gruppo Alpini

San Severino, il Museo del Territorio si arricchisce con una preziosa donazione del Gruppo Alpini

Il MuSeT, il Museo del Territorio della città di San Severino Marche, continua a crescere e ad arricchirsi grazie alla generosità della comunità. Recentemente la raccolta ha ricevuto un'importante donazione da parte di Angelo Ciccarelli, referente del Gruppo Alpini Val Potenza, che ha consegnato una collezione di oggetti militari di grande valore storico e simbolico. Tra gli oggetti donati un sacco a pelo degli anni ‘70, un paio di sci in legno degli anni ‘50, residuati bellici della prima guerra mondiale tra cui un proiettile di cannone, gavette, un elmetto, un cappello da alpino con penna nera appartenuto a un generale degli anni ‘60, uno zaino militare alpino, un coppo decorato con la preghiera dell'Alpinoun porta proiettili tattici da servizio militare degli anni ‘70, una camicia militare da alpino di leva degli anni ‘70 e alcune  pitture a mano di soggetti alpini del pittore  veneto Luigi Ferraroli e alcuni documenti storici. Questa donazione rappresenta un importante contributo alla conservazione della memoria storica del territorio e alla valorizzazione della tradizione alpina, testimoniando l’impegno del Gruppo Alpini Val Potenza nel tramandare alle future generazioni il valore del sacrificio e del senso di appartenenza. Il MusET, museo che ha raccolto tutti oggetti, rappresenta un tributo alla storia e all’evoluzione economica di San Severino Marche. È il risultato della fusione di due istituzioni museali distinte: il Museo del Territorio e i Musei di Borgo Conce. Insieme, questi musei si sono uniti per creare un unico percorso di memoria, una narrazione coinvolgente che ci porta indietro nel tempo attraverso i secoli, dal XVI al XXI. Il MusET, attraverso una vasta gamma di oggetti, strumenti e apparati, testimonianze tangibili del passato, rappresenta un luogo di apprendimento attivo, un rifugio di conoscenza e scambio. La sua missione principale è quella di rendere la storia e la cultura del territorio accessibili a tutti. In questo spirito, il museo mette l’accento sull’aspetto divulgativo e didattico. Qui, i visitatori non sono semplici spettatori passivi, ma sono invitati a partecipare attivamente al processo di scoperta. Il museo è situato  in due diverse sedi a breve distanza l’una dall’altra. La sede principale, vicino all’Istituto Comprensivo “P. Tacchi Venturi”, custodisce una vasta collezione che ci fa rivivere la vita delle comunità locali nel corso della storia. Questa collezione abbraccia la civiltà contadina, artigianale e proto-industriale, gettando uno sguardo unico sulla storia e le attività di questa comunità. Qui il visitatore può scoprire gli strumenti di antichi mestieri ed esplorare le varie attività che coinvolgevano la comunità settempedana. La sede di Borgo Conce è un bellissimo esempio di archeologia industriale. Qui, tre ex centrali idroelettriche testimoniano l’evoluzione economica e industriale della città. Questi luoghi raccontano storie di innovazione e progresso, rappresentando un patrimonio unico della città: qui sorsero i primi mulini, i primi opifici per la concia delle pelli e le prime manifatture per la tintura della lana, la lavorazione del vetro e ferro.

15/03/2025 15:15
L’arte al femminile: la nona mostra delle pittrici a San Severino

L’arte al femminile: la nona mostra delle pittrici a San Severino

Paesaggi, nature morte, ritratti sono solo alcuni dei temi e dei generi scelti dalle artiste presenti alla nona edizione della Mostra delle Pittrici, ospite fino a domenica 23 maggio degli spazi allestiti all’interno della chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza del Popolo. Alla cerimonia del taglio del nastro, insieme all’ideatrice della mostra, Serenella Marinelli, anche la sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, accanto a numerose protagoniste dell’evento espositivo che sarà visitabile tutti i pomeriggi, con ingresso libero, dalle 16:30 alle 19:30. Questo l’elenco delle partecipanti: Anna Maria Valenti, Adriana Antonini, Alba Frezzini Crognali, Anna Evangelisti, Barbara Giorgi (Scultrice), Clara Lucarini, Eliana Della Mora, Fiorella Biondi, Genny Jachetta, Giulia Bellini, Giulia Piangatelli, Inge Bathelt, Katia Chiari, Maria Ersilia Valentini, Maria Luisa Lacchè, Maria Teresa Cristini, Marina Beni, Martina Cochi, Nazzarena Lambertucci, Nunzia Lorenzini, Simona Giachetta (San Severino Marche), Nancy Biraschi (Camerino), Gabriella Cesca, Loretta Giovanoli (Corridonia), Claudia Del Curto, Silvana Rossi (Fano), Serenella Gregorio (Isernia), Donatella Chiaffaroni (Monte San Giusto), Susi Rastelli, Teresita Sgolacchia (Montecassiano), Maria Luisa Belli (Passo di Treia), Tiziana Cameli (Pieve Torina), Gabriella Gattari, Monica Conforti (Tolentino). “Questo evento ormai da anni arricchisce la nostra città – è intervenuto il sindaco all’inaugurazione, per sottolineare - Le opere che abbiamo il privilegio di ammirare sono il frutto di un percorso personale e collettivo, di una ricerca interiore che si traduce in forme, colori ed espressioni capaci di parlare al cuore di chi le osserva. Questa mostra non è solo un’esposizione d’arte, ma un tributo al valore delle donne nella società, alla loro capacità di creare, innovare e trasmettere messaggi profondi attraverso la pittura e la scultura. È un invito a riflettere sul ruolo fondamentale che le donne hanno sempre avuto e continuano ad avere nel mondo della cultura e dell’arte”. Il primo cittadino settempedano ha voluto personalmente ringraziare tutte le artiste che con il loro talento hanno reso possibile questa esposizione insieme all’ideatrice, Serenella Eugeni.

12/03/2025 12:15
San Severino, il Feronia festeggia 40 anni: si parte col concerto della Form

San Severino, il Feronia festeggia 40 anni: si parte col concerto della Form

Da giovedì (13 marzo) si alza il sipario sulle iniziative che la città di San Severino Marche ha allestito per festeggiare e celebrare il quarantesimo anniversario della riapertura del suo prestigioso teatro comunale Feronia. Giovedì 13 marzo, a partire dalle ore 20,45, concerto della Form, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, che eseguirà brani di Brahms e Boccadoro. Venerdì 14 marzo, alle ore 20,45, spettacolo teatrale con Ottavia Piccolo e I Solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo che presenteranno "Matteotti. Anatomia di un fascismo", nell'ambito della stagione di prosa. Sabato 15 e Domenica 16 marzo, nel pomeriggio alle ore 16,45, visite guidate speciali in occasione del quarantennale per offrire al pubblico l'opportunità di scoprire la storia e i segreti del teatro Feronia. Infine, sabato 29 marzo alle ore 20,45, spettacolo di circo contemporaneo "Bello!" della compagnia cordata F.O.R, parte della stagione dedicata al circo contemporaneo. Simbolo culturale della città e punto di riferimento per le arti performative nelle Marche, il Feronia è uno dei tanti gioielli della città di San Severino Marche. Per informazioni e prenotazioni sulle iniziative in programma per i 40 anni della riapertura del teatro Feronia, è possibile contattare la Pro Loco al numero 0733 638414 (aperta da martedì a domenica, dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:00) o il botteghino del Feronia al numero 0733 634369 (aperto dalle 18:00 nei giorni di spettacolo).

11/03/2025 16:00
Castori una garanzia, Giorgini fa doppietta: il Sudtirol 'made in Marche' vola verso la salvezza

Castori una garanzia, Giorgini fa doppietta: il Sudtirol 'made in Marche' vola verso la salvezza

Il Sudtirol sta vivendo una vera e propria rinascita, e il merito porta una firma indelebile: quella marchigiana. Dall'ultimo posto in classifica alla risalita fino all'undicesima posizione, la squadra altoatesina ha cambiato volto sotto la guida di Fabrizio Castori e grazie alle prestazioni decisive di Andrea Giorgini. L'allenatore di San Severino Marche è stato il vero artefice della svolta. Subentrato in un momento critico, con la squadra ultima in classifica a 13 punti (a pari merito con il Cittadella) e reduce da cinque sconfitte consecutive, Castori ha impresso il suo marchio indelebile in poche settimane. La squadra ha subito cambiato pelle, lasciandosi alle spalle la zona rossa e portandosi al 17° posto con 17 punti, in piena lotta playout. Ma la vera impresa è arrivata con il tempo: sotto la sua gestione, il Sudtirol ha raccolto 20 punti in 13 partite, balzando fino all’undicesima posizione con 33 punti e dimostrando di poter competere con chiunque in Serie B. L'apice della rianscita è stato toccato nello scorso turno di campionato, con un bel 5-1 rifilato al Cittadella.  A illuminare la serata di domenica è stato un altro talento marchigiano: Andrea Giorgini. Il difensore classe 2002, originario di Urbania, ha vissuto una giornata da incorniciare, segnando le sue prime due reti nel campionato cadetto. Cresciuto nel settore giovanile della squadra del suo paese, Giorgini è poi passato al Fano, con un’esperienza in prestito nella Primavera dell’Ascoli prima di tornare in granata. Il debutto tra i professionisti in Serie C è arrivato a soli 18 anni e, dopo tre stagioni di alto livello con il Latina, il salto in Serie B con il Sudtirol nel 2022 è stato una naturale conseguenza. Oggi è un titolare inamovibile della difesa a 3 di Castori e sta dimostrando di essere un punto di riferimento per la formazione altoatesina. Dalla panchina al campo, il Sudtirol ha trovato nei marchigiani due protagonisti della sua resurrezione. Castori e Giorgini hanno riscritto il destino della squadra, portandola lontano dai guai e aprendo scenari impensabili solo pochi mesi fa. La firma della Marche sul campionato di Serie B è sempre più evidente.

11/03/2025 11:10
San Severino, l'auto esce di strada e finisce la sua corsa contro un albero: una donna all'ospedale

San Severino, l'auto esce di strada e finisce la sua corsa contro un albero: una donna all'ospedale

Nella tarda mattinata di oggi, intorno alle ore 12, si è verificato un incidente lungo la strada comunale nota come "corta" di Serripola, che collega il centro abitato di San Severino Marche alla frazione omonima. Per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia locale, un'autovettura Audi è uscita di strada, terminando la propria corsa contro un albero dopo aver percorso diversi metri lungo un dirupo. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco, che con l'ausilio di una gru stanno provvedendo al recupero del mezzo incidentato. La strada è stata chiusa per permettere le operazioni di soccorso, si consiglia di utilizzare la normale viabilità. Alla guida dell'Audi vi era una donna di mezza età, residente a San Severino Marche, che è riuscita ad uscire autonomamente dall'abitacolo. Successivamente, è stata trasportata all'ospedale "Bartolomeo Eustachio" per accertamenti sulle sue condizioni di salute.  

10/03/2025 13:13
Basket divisione regionale, la Climacalor torna al successo

Basket divisione regionale, la Climacalor torna al successo

La Climacalor si toglie finalmente la scimmia dalla spalla e, grazie ad una gara tutto cuore e determinazione, s’impone nel derby esterno con l’eloquente score di 70-50 sulla Vigor Matelica, cancellando così la pesante striscia di 6 sconfitte consecutive. La truppa di coach Samuele Campetella parte forte, subisce il ritorno dei padroni di casa fino all’intervallo lungo, dopodiché tuttavia dimostra una vis pugnandi micidiale, che le consente di brekkare l’avversaria per chiudere in scioltezza con due decine di canestri di margine, emulando la quasi simultanea gara di Eurolega dell’Anadolu Efes che schianta la Virtus Bologna con una terribile ripresa. «Su un campo storicamente non facile – commenta soddisfatto il diesse biancorosso Gabriel Cingolani -, ce l’abbiamo fatta grazie alla nostra punta di diamante, l’ex Samuele Vissani, match winner con 27 punti, assist a iosa sfornati per i compagni e una grande difesa (un solo giocatore avversario ha terminato in doppia cifra, ndr). Ma il successo di Matelica non è targato solo Vissani. Questa volta, infatti, si è rivisto il gioco di squadra, sia in attacco che in difesa. Ottima la partita di Potenza che ha dominato Gaeta, giocatore tesserato anche con la squadra vigorina che milita in serie B, sugli scudi anche un ritrovato Ortenzi, evidente la buona regia di Magnatti e Uncini e ficcanti le difese di capitan Severini e Della Rocca! Nel primo quarto siamo partiti forte, poi la Vigor ha ricucito lo strappo, forse per via del nervosismo dovuto alla nostra striscia negativa. Al rientro dall’intervallo lungo però ci siamo ricompattati e abbiamo limitato il loro attacco, rimanendo tranquilli e diventando concreti in attacco fino al +20 finale. Ora – è l’augurio conclusivo di Cingolani - speriamo in una nuova striscia positiva, ricominciando da venerdì prossimo in casa (palas Ciarapica con palla a due alle 21.45, ndr) contro il Cus Macerata dell’ex coach Alberto Sparapassi». Per dimostrare che il lampo di Matelica non è stato un fuoco di paglia.   VIGOR MATELICA-CLIMACALOR  50-70 VIGOR MATELICA: Chiaraluce 2, Fianchini 7, Mazzolini n.e., Eleonori 1, Ferretti 2, Brugnola 8, Gaeta 6, Pali 5, Offor 5, Carbonari n.e., Iacono n.e., Perini 14 All. MariSan Severino: Magnatti, Belli 2, Severini 4, Potenza 14, Uncini 2, Della Rocca 2, Corvatta n.e., Tiranti 2, Pettinari n.e., Ortenzi 13, Vissani 27, Strappaveccia 4 All. CampetellaNOTE: parziali: 14-20/18-14/8-17/10-19; progressivi: 14-20/32-34/40-51/50-70; nessun uscito per 5 falli. Add. stampa Luca Muscolini  

08/03/2025 17:00
Tirreno-Adriatico, passaggio della corsa a San Severino: come cambia la viabilità

Tirreno-Adriatico, passaggio della corsa a San Severino: come cambia la viabilità

Il comune di San Severino Marche informa che nella giornata di venerdì 14 marzo il territorio comunale sarà interessato dal passaggio della gara ciclistica  "Tirreno-Adriatico", giunta alla sua 60ª edizione. Per garantire la sicurezza degli atleti e del pubblico, sarà necessario predisporre la chiusura temporanea della circolazione lungo il percorso di gara. La corsa entrerà in città provenendo da Tolentino lungo la S.P. 127, proseguirà in via Merloni in direzione Taccoli, quindi svolterà a sinistra sulla S.S. 361 verso l’ospedale. Il percorso continuerà poi in direzione Cesolo, per poi immettersi sulla S.P. 2 "Apirese", passando per Castel San Pietro e uscendo in direzione del Comune di Apiro. La circolazione veicolare lungo le vie interessate dal passaggio della gara sarà interdetta con apposita ordinanza dalle ore 11:40 alle ore 13:20, salvo ulteriori disposizioni legate alle esigenze di ordine pubblico. Si invitano i cittadini a pianificare eventuali spostamenti in fasce orarie alternative per evitare disagi e a collaborare con il personale di polizia e i volontari che presidieranno gli incroci per garantire un regolare svolgimento dell’evento. L'Amministrazione Comunale, che ha emesso un avviso a firma del comandante della polizia locale, sostituto commissario Adriano Bizzarri, e dell’assessore alla Sicurezza e alla Viabilità, Jacopo Orlandani, "ringrazia anticipatamente per la comprensione e la collaborazione".

08/03/2025 14:40
Esplosione in casa a San Severino: muore donna di 63 anni dopo settimane di ricovero

Esplosione in casa a San Severino: muore donna di 63 anni dopo settimane di ricovero

Morta a causa delle gravissime ustioni subite in un'esplosione in casa a San Severino Marche, lo scorso 27 febbraio, Paola Paparelli, 63 anni. La donna, che lascia tre figli, era stata prima trasportata d'urgenza all'ospedale di Torrette ad Ancona e poi ricoverata nel Centro Grandi ustionati di Pisa. L'incidente si è verificato intorno alle 17. Paola, al rientro a casa, aveva avvertito un forte odore di gas e, nel tentativo di spegnere un vecchio fornello, ha aperto la porta della cucina. Purtroppo, proprio in quel momento, si è verificata una violenta esplosione che l'ha investita in pieno e ha anche provocato un incendio nell'abitazione. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri per mettere in sicurezza la zona e contenere le fiamme, mentre i sanitari del 118 hanno prontamente trasportato la donna all'ospedale di Ancona, da dove è stata successivamente trasferita a Pisa. Nonostante i tentativi di salvataggio, Paola non è riuscita a sopravvivere alle ferite riportate. La sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, a nome dell'intera comunità settempedana ha voluto esprimere profondo cordoglio per la scomparsa della concittadina Paola Paparelli: ”A nome mio personale e dell’intera Amministrazione comunale – scrive il sindaco in una nota – desidero far sentire tutta la vicinanza della nostra comunità alla famiglia della signora Paola in questo momento di profondo dolore”. 

08/03/2025 13:30
San Severino, 'Le api di Serena e Sofia’: “Partiti con cinque arnie, ora ne abbiamo tra le 80 e le 140"

San Severino, 'Le api di Serena e Sofia’: “Partiti con cinque arnie, ora ne abbiamo tra le 80 e le 140"

Barbara Rocci è la titolare di ‘Le api di Serena e Sofia’, azienda nata nel 2018 a San Severino Marche, in località Granali 80, da una semplice passione per la vita di campagna e tutto ciò che la circonda. Un desiderio di avvicinamento alle cose più semplici e naturali, tanto da dare a questa idea il nome delle figlie. Barbara, com’è nata ‘Le api di Serena e Sofia’? Com’è sbocciata questa passione per le api? “Le api sono insetti piccolissimi ma con un’organizzazione unica, conoscere il loro comportamento e le loro attitudini lascia sbalorditi… e non si finisce mai di imparare! Il territorio settempedano, esteso ma fatto di piccole aziende agricole che non praticano un'agricoltura intensiva, soprattutto  a causa della naturale conformazione dei terreni, è sembrato fin da subito ideale per il nostro concetto… amare le piccole cose che rendono unici certi sapori, seguendo al massimo i ritmi della natura. Siamo quindi partiti da cinque arnie, divenute ben presto il doppio, ed ora abbiamo tra le ottanta e le centoquaranta arnie, a seconda delle condizioni ambientali e delle stagioni".  La tua ‘giornata tipo’? “La ‘giornata tipo' inizia molto presto, in estate le temperature permettono di scendere in apiario già poco dopo l’alba, sentire il ronzio delle bottinatrici che partono per il raccolto è meraviglioso. Bisogna aprire tutte le casse, e specialmente in alcuni periodi dell’anno è molto importante controllare che alla famiglia non manchi nulla. Il pericolo di sciamature in aprile, l’infestazione da varroa, le scorte per la famiglia e la covata sono sempre da tenere sotto controllo. Queste operazioni si protraggono spesso a lungo, bisogna procedere al ritmo dell’arnia, che spesso non coincide con quello dell’apicoltore. Prendersi il giusto tempo è quindi molto importante. Si procede poi con la raccolta del polline nelle trappoline apposite e via verso il prossimo apiario. L’apicoltura è impegno, a volte anche più di quanto ci si aspetti”. Miele millefiori ma… non solo. Puoi parlarci un po’ dei vostri prodotti? “La nostra produzione è incentrata sul miele millefiori e sul polline. Il nostro areale permette una buonissima biodiversità. Si inizia con le primissime fioriture primaverili, principalmente nocciolo e mandorlo, per terminare con le fioriture di edera ed inula a fine settembre. Il nostro millefiori contiene una enorme quantità di profumi e sapori differenti, dalle note fruttate fino a quelle più strutturate, e può contare su una enorme varietà di fioriture (dal ciliegio all’acacia, al tiglio, alla mora selvatica, dall’erba medica alla malva fino al girasole). Nel corso degli anni la produzione si è allargata fino alla realizzazione di candele in pura cera d’api, per noi un importante sviluppo che porta anche alla sensibilizzazione su quanto sia importante l’utilizzo di materiali naturali”. Guardando ‘Le api di Serena e Sofia’ balzano subito all’occhio le candele, qual è il segreto per la realizzazione di queste meraviglie? Quale soggetto ha riscontrato maggior successo tra i tuoi clienti?  “La cera d’api non produce fumo, brucia lentamente e ha un odore naturale di miele, ma soprattutto è un elemento totalmente prodotto dalle api, al contrario delle candele in paraffina. Perfino gli stoppini che utilizziamo sono in cotone, quindi le nostre candele sono completamente naturali. Per la loro produzione utilizziamo i panetti di cera che provengono dalla smielatura (quindi principalmente cera di opercolo) e li fondiamo in un apposito fondicera. Questo permette di ottenere una cera pulita ma al tempo stesso di lavorarla sempre a temperatura costante e senza sbalzi termici. Viene poi colata negli stampini e lasciata raffreddare. Nel periodo natalizio i soggetti sacri sono sempre molto apprezzati, tanto che abbiamo prodotto anche degli stampi specifici con presepi e sacre famiglie. Per battesimi e comunioni invece, la clientela ama molto le candele a forma di animaletti o di orsacchiotti, sono sempre molto belli da vedere. Ne abbiamo a decine, tutti molto simpatici! Realizziamo candele in decine di formati e fantasie differenti, dalla candelina per bomboniere fino alle candele da collezione, con molti stampi creati direttamente da noi in modo da offrire anche pezzi unici alla clientela”. Un aneddoto legato alla tua attività? “Un aneddoto che ricordo sempre con piacere ed un pizzico di soddisfazione è stato quando abbiamo dovuto…. montare le catene in estate! È successo in agosto, quando dopo un forte acquazzone, il campo in cui stavamo controllando le arnie è diventato un acquitrino, non riuscivamo a venirne fuori. Prima di affondare nel fango, abbiamo provato a montare le catene per avere più presa sulle ruote motrici, e con un po’ di pazienza ne siamo venuti fuori… avevamo il fango fino alla testa, ma ce l’avevamo fatta” Qual è il tuo sogno nel cassetto?  Le api di Serena e Sofia nasce nel 2018 da una semplice passione per la vita di campagna e tutto ciò che la circonda. Un desiderio di avvicinamento alle cose più semplici e naturali, tanto da dare a questa idea il nome delle nostre figlie. Le api sono insetti piccolissimi ma con una organizzazione unica, conoscere il loro comportamento e le loro attitudini lascia sbalorditi… e non si finisce mai di imparare! Il territorio settempedano, esteso ma fatto di piccole aziende agricole che non praticano una agricoltura intensiva, soprattutto  a causa della naturale conformazione dei terreni, è sembrato fin da subito ideale per il nostro concetto… amare le piccole cose che rendono unici certi sapori, seguendo al massimo i ritmi della natura. Siamo quindi partiti da 5 arnie, divenute ben presto il doppio, ed ora abbiamo tra le 80 e le 140 arnie, a seconda delle condizioni ambientali e delle stagioni. La giornata tipo inizia molto presto, in estate le temperature permettono di scendere in apiario già poco dopo l’alba, e sentire il ronzio delle bottinatrici che partono per il raccolto è meraviglioso. Bisogna aprire tutte le casse, e specialmente in alcuni periodi dell’anno è molto importante controllare che alla famiglia non manchi nulla. Il pericolo di sciamature in aprile, l’infestazione da varroa, le scorte per la famiglia e la covata sono sempre da tenere sotto controllo. Queste operazioni si protraggono spesso a lungo, e bisogna procedere al ritmo dell’arnia, che spesso non coincide con quello dell’apicoltore. Prendersi il giusto tempo è quindi molto importante. Si procede poi con la raccolta del polline nelle trappoline apposite, e si procede verso il prossimo apiario. L’apicoltura è impegno, a volte anche più di quanto ci si aspetti… Un aneddoto che ricordo sempre con piacere ed un pizzico di soddisfazione è stato quando abbiamo dovuto…. montare le catene in estate. È successo quando in agosto, dopo un forte acquazzone, il campo in cui stavamo controllando le arnie è diventato un acquitrino, e non riuscivamo a venirne fuori. Prima di affondare nel fango, abbiamo provato a montare le catene per avere più presa sulle ruote motrici, e con un po' di pazienza ne siamo venuti fuori… avevamo il fango fino alla testa, ma ce l’avevamo fatta!

08/03/2025 12:39
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