
Curiosità

Li Matti de Montecò portano la tradizione popolare nelle scuole dell’infanzia: musica, giochi e saltarello per educare divertendo
Anche quest'anno Li Matti de Montecò sono stati chiamati e voluti dal mondo della scuola per avvicinare i bambini alle tradizioni del nostro passato. Il progetto didattico, dal nome "Giochiamo e balliamo insieme con musica, allegria e tradizione" rispetto alle similari iniziative di questi anni, è stato leggermente rivisitato dal gruppo folk montecosarese. Sì perchè questa volta Li Matti de Montecò sono stati protagonisti negli istituti del territorio che ospitano i più piccoli d'età, cioè le scuole dell'infanzia di Porto Potenza e Sant'Elpidio a Mare. D'altra parte il progetto è versatile e quindi adattabile. Come obiettivo si pone quello di diffondere, riscoprire e valorizzare la tradizione musicale popolare marchigiana attraverso l'insegnamento di giochi, canti e balli popolari (in primis il saltarello). Durante le lezioni vengono spiegati l’origine e le tecniche delle danze tradizionali della nostra zona, gli abiti e i costumi, gli strumenti musicali utilizzati e le abitudini passate. Queste "lezioni" insolite, con musiche suonate dal vivo, consentono di creare un clima giocoso fondamentale per l'apprendimento e inoltre favoriscono la scoperta delle danze tradizionali come occasione di festa. Fanno sviluppare il senso ritmico e, cosa da non sottovalutare di questi tempi, migliorano la coordinazione motorio. Soddisfatto il presidente de Li Matti de Montecò, Claudio Scocco: "Questo progetto ideato dalle nostre associate Monia Scocco e Miriam Marzetti, promuove i giochi popolari nelle scuole dell'infanzia ed ha un'importanza educativa, sociale e culturale. Introdurre e valorizzare i giochi popolari nelle scuole dell’infanzia infatti ci dà la possibilità di fornire ai bambini strumenti di crescita completi, che coinvolgono corpo, mente e relazioni, oltre a mantenere viva la memoria collettiva dei nostri nonni. In quest'epoca in cui si utilizzano precocemente dispositivi digitali, i giochi popolari offrono un’alternativa relazionale che contrasta la sedentarietà e l’isolamento. Siamo contenti che le insegnanti apprezzano i nostri progetti e ci scelgono ogni anno".

Loro Piceno abbraccia la Normandia: la mostra di PeppeCotto unisce immagini e sapori
Un incontro fatto di parole e sapori ha celebrato il legame tra Pont-Audemer, in Normandia, e Loro Piceno, nel cuore delle Marche. In occasione dell’apertura della mostra Respirando fotogrammi di Giuseppe Dell’Orso – in arte “PeppeCotto” – il sindaco Robertino Paoloni ha visitato la cittadina francese. Il sindaco di Pont-Audemer, Alexie Darmois, è intervenuto in streaming, accompagnato dalla funzionaria comunale Florence Gautier. La mostra, ospitata nella galleria Théroulde, raccoglie gli scatti di “PeppeCotto” – artista, macellaio, musicista e ambasciatore spontaneo della sua terra. Le fotografie esposte raccontano attimi di vita vissuta tra Francia e Italia, istantanee intime e poetiche che colgono la bellezza dei piccoli gesti quotidiani, il valore degli affetti e il fascino dei luoghi attraversati. Ma il momento che ha davvero suggellato l’amicizia tra le due comunità è stato il brindisi con il PeppeCotto: un assaggio autentico delle Marche, a base di ciauscolo e vino cotto. E forse, come le truppe napoleoniche che lasciarono tracce nella cucina del Castello di Loro Piceno, anche questa amicizia è destinata a lasciare un segno.

Appignano festeggia le sue cittadine longeve: 105 candeline per Nazzarena, 101 per Quintilia
Appignano è noto anche per essere un borgo dove la qualità della vita è alta e si vive bene e soprattutto a lungo, lo dimostrano anche i recenti festeggiamenti di due conosciute concittadine che hanno raggiunto traguardi straordinari: Nazzarena Cicare’, vedova Prenna, nata il 03/05/1920 che quest’anno ha festeggiato il suo 105° compleanno e Quintilia Braconi, vedova Palanca, nata il 12 Aprile 1924 che ha compiuto 101 anni. Ad omaggiare le due signore ultracentenarie a nome di tutta la comunità Il sindaco Mariano Calamita e il parroco di Appignano Don Gianluca, durante i festeggiamenti organizzati dai figli, nipoti e pronipoti. "È un onore per me e per la nostra comunità festeggiare le signore Nazzarena e Quintilia, due donne straordinarie che incarnano il nostro spirito di resilienza e gioia di vivere. – Afferma il sindaco Calamita - La loro longevità è una testimonianza delle virtù del nostro territorio, dove l’aria incontaminata e la buona tavola si fondono per creare un ambiente ideale per vivere a lungo e in salute. A nome dell’Amministrazione comunale e di tutti i cittadini di Appignano auguro a Nazzarena e Quintilia tanti momenti di gioia e serenità”.

Francesco Properzi tra i protagonisti di Italy Bares 2025: il talento maceratese torna sul palco a Milano
Il performer maceratese Francesco Properzi sarà tra i protagonisti della sesta edizione di "Italy Bares", il grande evento nazionale che unisce arte, inclusione e sensibilizzazione. Lo spettacolo, dal titolo "Cliché", andrà in scena sabato 17 maggio alle 20:30 e domenica 18 maggio alle 15:30 al Teatro Repower di Assago. Dopo aver preso parte all’edizione 2023, "Controcorrente", Properzi torna sul palco milanese come uno dei 15 cantanti ufficiali dello show, che coinvolgerà in tutto oltre 150 performer. Italy Bares è un progetto a favore di Anlaids Lombardia ETS, realizzato con la regia di Mauro Simone e la direzione artistica di Giorgio Camandona, in collaborazione con Compagnia della Rancia e con il supporto di Stage Entertainment. "Cliché" affronterà in chiave brillante e teatrale il tema della diversità, mettendo al centro la necessità di abbattere stereotipi, creare nuovi linguaggi di comunicazione e promuovere l'inclusione. Insieme a lui sul palco ci saranno Katia Follesa, Angelo Pisani e Paolo Camilli. Francesco Properzi è da oltre dieci anni una figura eclettica e versatile nel mondo del musical italiano. Protagonista per la Compagnia della Marca in titoli come Salvatore Giuliano, Edda Ciano – Tra cuore e cuore, Life is a Musical e Aprite i vostri occhi, che andrà in scena in unica data marchigiana il 10 maggio a Porto San Giorgio. Passando per L’ultima Strega (con Valeria Monetti e Cristian Ruiz), Ha calcato inoltre il palco con l’eterno e indimenticabile Manuel Frattini in Sindrome da Musical . Negli ultimi anni interpreta il Principe in Cenerentola e Romeo in Federico e Wanda per la Compagnia della Rancia . “ClichE’ non è solo spettacolo: è un atto di libertà. È salire su quel palco per dire che ogni persona merita di essere vista, ascoltata e rispettata, senza filtri. Portiamo avanti un messaggio che non riguarda solo la prevenzione, ma anche la cultura dell’inclusione, del coraggio, della consapevolezza. Il rispetto parte da lì: dal diritto di essere se stessi, senza dover chiedere il permesso. Il teatro ci dà voce, e noi la usiamo per raccontare la verità", ha dichiarato Properzi.

San Severino Marche capitale del turismo lento: tra fede, natura e storia
La città di San Severino Marche sempre più meta scelta dagli appassionati del cosiddetto “turismo lento”. A piedi o in bicicletta, in tanti stanno approfittando di questo lungo ponte del Primo Maggio, iniziato a dire il vero per alcuni già dal 25 Aprile, per scoprire luoghi di fede, raccolte d’arte, monumenti, antichi castelli o più semplicemente gli incantevoli panorami e paesaggi del territorio settempedano. Il passaggio e la sosta di diversi turisti, di tanti vacanzieri e di numerosi pellegrini in cammino non passa di certo inosservato. Un bel gruppo di “viandanti in fraternità” dal convento dei Cappuccini di Monterosso al Mare, comune italiano in provincia di La Spezia, ha raggiunto nelle scorse ore il santuario di Colpersito dove è stato accolto da padre Pietro Maranesi. Tutti sono rimasti colpiti da questo luogo di fede e raccoglimento dove si respira un’atmosfera molto intensa. In tutta la regione Marche il convento dei Cappuccini di Castello al Monte rappresenta un caso unico. Non a caso viene citato due volte dalle fonti biografiche più antiche che raccontano in particolare dei luoghi di vita di San Francesco, quali la Vita Prima del 1229 e la Vita Seconda del 1246, entrambe di Tommaso da Celano, e la Leggenda Maggiore di San Bonaventura del 1263. Il Poverello di Assisi, non un viandante qualunque, legò la sua esistenza al monastero di San Salvatore in Colpersito in due precise occasioni: la conversione del “Re dei versi”, al quale Francesco darà il nome di fra Pacifico (e non è illecito pensare che questi possa avere aiutato il Santo di Assisi nel comporre la melodia del Cantico di frate Sole), e la storia della pecorella salvata dal Santo nelle campagne di Osimo e consegnata alle religiose che abitavano proprio a Colpersito. Non di meno sono i luoghi di un percorso tracciato più di recente: quello del Cammino dei Forti. Il Primo Maggio un gruppo di ragazzotti umbri è arrivato in città per regalarsi questa insolita “passeggiata” di 120 chilometri in cinque tappe attraverso otto antiche fortezze e fatta in un unico viaggio. Un’esperienza magica attraverso il territorio del Comune di San Severino Marche ma anche delle vicine realtà di Serrapetrona, Castelraimondo, Gagliole e Matelica. In tanti si sono infine dedicati a una bella escursione in due luoghi meravigliosi: il borgo di Elcito e l’incantevole faggeta di Canfaito, all’interno della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito. Un vero paradiso terrestre gestito dall’Unione Montana Potenza Esino Musone meta, soprattutto nei fine settimana, di chi decide di regalarsi giornate di svago in assoluto contatto con la natura e con le bellezze del Creato.

Pioraco, segnalibro in edizione limitata (con carta fatta a mano) in occasione del Giro d’Italia 2025
Fervono i preparativi anche a Pioraco, tra 15 giorni, sabato 17 maggio, il Giro d’Italia, tingerà di rosa le strade del piccolo gioiello dell’entroterra maceratese. Una vetrina internazionale che porterà anche una maxi promozione di questo territorio, ferito dal sisma che ha colpito il centro Italia nel 2016. Domani (sabato 3 maggio), alle ore 17.30, è in programma presso il Lanciano Forum di Castelraimondo la presentazione dell’ottava tappa del Giro d’Italia. Il paese della carta dunque sarà tra i protagonisti dell’ottava tappa della prestigiosa corsa ciclistica, per l’occasione, sono stati realizzati dei segnalibri con carta fatta a mano, i quali verranno regalati come omaggio alle maggiori autorità presenti che hanno contribuito alla realizzazione del Giro d’Italia. Una splendida ed originale idea nata su iniziativa del Comune di Pioraco, come un ricordo in grado di rappresentare nel miglior modo il paese. Claudio Monteverde è colui che si è adoperato per la creazione di questi segnalibri: "Sono il frutto di un procedimento artigianale rimasto invariato dagli inizi del 1800, sono fatti con carta al 100% in cotone. Sono prodotti con una macchina in tondo (detta anche macchina Fourdrinier cilindrica), si tratta di un processo che mantiene una forte componente artigianale assimilabile al processo fatto a mano utilizzato specialmente per le carte pregiate". Monteverde ha poi illustrato i passaggi principali che si fanno con la macchina in tondo: "In primis c’è la preparazione, con fibre naturali (cotone, lino, ecc.), esse vengono sminuzzate e mescolate in acqua. In seguito, si passa alla formazione; un cilindro forato ruota in una vasca, raccogliendo sulla rete un sottile strato di fibre. Poi c’è la fase del trasferimento in cui il foglio umido viene staccato dal cilindro e si appoggia su un feltro. Il quarto passaggio prevede la pressatura, i fogli passano tra rulli per l’eliminazione dell’acqua, in seguito si passa all’essiccazione, ovvero ad un’asciugatura lenta o tramite cilindri caldi, ed infine alla finitura, si tratta di un'eventuale lisciatura, taglio e collatura".

Venilà, il ristoro che unisce inclusione e territorio: taglio del nastro a Esanatoglia
A Palazzo, località di Esanatoglia, è nata una splendida realtà, si tratta di "Venilà cucina dialettale", un progetto di ristorazione con al centro i ragazzi speciali. Taglio del nastro per il ristoro di comunità proprio giovedì 1 maggio, in occasione della Festa del Lavoro. Una realtà nata dall'impegno dell’associazione "Lulù e il Paese del Sorriso" e dall’amministrazione comunale di Esanatoglia. Un ristoro in cui, i giovani con disabilità, gestiranno in autonomia una vera attività, dove lavoreranno da dipendenti per diventare indipendenti. "Venilà" è inoltre uno spazio sostenibile, le attrezzature e gli arredi infatti, sono stati realizzati con materiali di recupero del territorio grazie ad una raccolta fondi fatta sulla piattaforma "Produzioni dal Basso" e al contributo generoso di chi ha creduto in questo progetto. Grande soddisfazione da parte del sindaco della città di Matelica e presidente dell'Unione Montana Potenza Esino Musone, Denis Cingolani: "Siamo molto felici di essere come Unione Montana partner di questo nuovo laboratorio aperto ieri nella bellissima location del castello Malcavalca. Esso è la sommatoria di tanti interventi che sono iniziati dopo il sisma del 1997, finalmente è stato riportato alla luce questo monumento storico del Comune di Esanatoglia". "Il progetto ha una valenza ampiamente sociale e territoriale - ha aggiunto Cingolani - non è esclusivamente per il comune di Esanatoglia ma per tutti i comuni facenti parte dell’Unione Montana e non, in quanto la progettualità messa in campo ha una rilevanza davvero importante da un punto di vista di inclusione sociale. Dare la possibilità a questi ragazzi di potersi autogestire ed essere anche indipendenti economicamente è veramente un passo in avanti rispetto a tutte le altre politiche sociali che sono state fatte negli anni". "Ringraziamo Adua Rossi, la presidente dell’associazione “Lulù e il Paese del Sorriso” che è stata l’autrice di questo bellissimo progetto, e Luigino Bartocci, sindaco di Esanatoglia, per aver permesso la realizzazione del tutto all’interno di questa magnifica struttura che porterà sicuramente un lustro ad Esanatoglia e a tutto il territorio", conclude Cingolani. Anche il sindaco del comune di Castelraimondo Patrizio Leonelli si dichiara molto soddisfatto di questa nuova realtà: "Ieri pomeriggio ho partecipato alla seconda fase dell'inaugurazione, è un bellissimo recupero del castello di Malcavalca, poi sono entusiasta dell'utilizzo che ne faranno. A nome dell’amministrazione comunale e della cittadinanza faccio i migliori auguri per quello che stanno realizzando per i ragazzi che sono stati meno fortunati di noi, ma che come ha detto il sindaco di Esanatoglia Luigino, sono sicuramente migliori di noi se gli diamo le possibilità di dimostrarlo".

Pioraco invasa dai turisti per il Primo maggio. Il sindaco esulta: "Mai vista così tanta gente"
Un primo maggio da sogno a Pioraco che ricorda tanto il Ferragosto tra il lungofiume, i sentieri ed il museo a cui fare visita, è stato lo stesso sindaco Matteo Cicconi a sottolinearlo: “Un primo maggio davvero full, sembrava il Ferragosto”. La “Piccola Svizzera delle Marche” è stata presa d’assalto da tantissimi turisti che hanno deciso di trascorrere la festa dei lavoratori godendosi qualche ora di riposo con amici o in coppia. Un’immensa soddisfazione ieri ha travolto il sindaco di Pioraco Cicconi: «Massimo successo, in tutta la mia vita non ho mai visto un primo maggio così pieno di gente. Questo ci fa veramente onore per i tanti sforzi che facciamo per tenere alto il nome di Pioraco. Grazie a tutti coloro che hanno scelto ancora una volta il nostro paese per trascorrere una giornata in compagnia ed in relax all’aria aperta”. Il primo cittadino di Pioraco ha dettato la linea per i mesi a seguire: “Noi ci impegneremo sempre di più per migliorare servizi ed infrastrutture, tutto è andato molto bene, tanta tanta gente inaspettata. È stata anche una bella boccata d’ossigeno per tutte le attività commerciali di Pioraco e del territorio, che sia dunque tutto ciò di auspicio per partire alla grande anche con la stagione estiva 2025. ‘Pioraco beach’ ha quindi scaldato i motori e si è messo ai nastri di partenza”.

Serrapetrona, Enrica “Righetta” Marchetti compie 100 anni: un secolo di vita tra le colline di Caccamo
Un secolo di vita tra le colline di Serrapetrona. È qui, nella sua terra, che il 27 aprile scorso Enrica Marchetti, conosciuta affettuosamente da tutti come Righetta, ha raggiunto il traguardo dei 100 anni. Un secolo di vita trascorso nel cuore dell’entroterra maceratese, precisamente a Savignano, frazione di Caccamo di Serrapetrona, dove è nata e dove ha sempre vissuto, portando avanti con orgoglio le tradizioni e i valori della sua terra. Righetta è l’ultima in vita di cinque sorelle: nel 1961 ha sposato Marino Boncagni, con cui ha condiviso la vita fino al 2008, quando lui è venuto a mancare. La sua storia personale si intreccia con quella del territorio: anche dopo il terremoto del 2016, che l’ha costretta a lasciare la sua abitazione danneggiata dal sisma, non ha voluto allontanarsi dalla sua terra. Oggi vive nelle Sae di Caccamo, insieme all’amato figlio Luigino, continuando a essere parte attiva della comunità che tanto ama. Sempre stimata per la sua onestà, la sua sincerità e l’irresistibile simpatia, Enrica è stata ed è un punto di riferimento per tutti: con la battuta sempre pronta e la porta di casa sempre aperta, ha accolto per decenni amici, vicini e chiunque avesse bisogno di un sorriso o di un aiuto. La sua presenza ha contribuito a rendere Savignano un luogo speciale, dove l’umanità e la solidarietà non sono solo parole, ma stile uno di vita. La festa per il suo centesimo compleanno è stata una vera e propria manifestazione d’affetto: gli amici, i parenti e gli abitanti di Savignano si sono radunati a Caccamo per farle una sorpresa, celebrando insieme a lei questo importante traguardo. Anche il sindaco Silvia Pinzi e la giunta comunale hanno partecipato, portando una targa con un messaggio speciale a nome di tutta la cittadinanza di Serrapetrona: “In questa giornata ti auguriamo di accendere le 100 candeline non solo per celebrare la tua vita, ma anche per riconoscere la luce che hai portato in quella dei tuoi familiari e della comunità: tanti auguri Enrica!” La storia di Enrica Marchetti è la testimonianza viva di come l’ambiente, lo stile di vita e il legame con le proprie radici siano ingredienti fondamentali per una vita lunga e felice. Vivere nei piccoli borghi dell’entroterra, immersi nell’aria buona, circondati da buon cibo e tradizioni autentiche, rappresenta un patrimonio prezioso, non solo culturale ma anche di benessere. Righetta ne è la prova più bella: cent’anni di vita, di affetti e di comunità.

Tolentino, cresce la "carica dei centenari": Ida Pierluigi spegne 100 candeline
Una giornata speciale per la comunità di Tolentino, che ha celebrato con gioia il centesimo compleanno della signora Ida Pierluigi. A rendere ancora più significativo questo importante traguardo, la visita del sindaco Mauro Sclavi, che ha voluto portare personalmente gli auguri della città e dell'amministrazione comunale alla nuova "Nonnina" di Tolentino. Un compleanno che diventa così una festa per tutta Tolentino, nel segno dell’affetto, della gratitudine e della celebrazione della vita.

È ‘Logico’: Cesare Cremonini sceglie Castelfidardo per la fisarmonica ufficiale del tour
Per Cesare Cremonini è davvero “logico” scegliere proprio Castelfidardo, la città riconosciuta come la capitale mondiale della fisarmonica, per ritirare lo strumento ufficiale del suo CremoniniLIVE25. Accompagnato dal maestro Salvatore Cauteruccio, il cantautore bolognese si è immerso nell’eccellenza artigiana di BB Accordions, dove ha potuto ammirare e infine abbracciare l’opera che porterà in scena negli stadi di tutta Italia. “Oggi sono stato nelle bellissime Marche a Castelfidardo, dagli amici di BB Accordions per ritirare la fisarmonica ufficiale di CremoniniLIVE25”, scrive Cremonini su Instagram. “È un sogno quello di portare questo strumento incredibile, spesso sottovalutato, per suonarlo davanti al grande pubblico negli stadi di tutta Italia! Come merita”. Cremonini ha ringraziato Andrea e Salvatore di BB Accordions per “questa vera opera d’arte", per poi spostarsi sulla riviera del Conero per un pranzo a Numana da Il Cucale. Con questo gesto, Cremonini unisce il suo talento pop alla tradizione artigiana di Castelfidardo, pronto a far risuonare il “suono delle Marche” nei palcoscenici di tutta Italia

Macerata, tra emù e gru manciuriane: viaggio nel mondo di HobbyZoo. Trent'anni di amore per gli animali
Una storia che nasce dalla passione e dall’amore per gli animali, quella di HobbyZoo, realtà fondata da Maurizio Rossi oltre trent'anni fa e oggi gestita insieme al figlio Marco. "Questa attività è nata grazie alla passione di mio padre. Ancora dovevo nascere e aveva già iniziato con l’esperienza con gli animali", racconta Marco. Un’eredità di cura e dedizione che è cresciuta nel tempo, trasformandosi in una struttura capace di ospitare una varietà sorprendente di specie. Nel corso degli anni, HobbyZoo si è evoluto non solo dal punto di vista strutturale, ma anche nell'ampiezza degli animali accolti. Dagli anatidi ai polli, dai fagiani a cani, gatti, uccelli e pappagalli: la biodiversità è il cuore pulsante di questo luogo speciale. Tra le curiosità più affascinanti ci sono gli emù, degli struzzi australiani, presenze rare che rendono ancora più unico il contesto. "Abbiamo anche le cicogne e la gru manciuriana", aggiunge Marco, sottolineando la varietà che incanta adulti e bambini. Gestire HobbyZoo, però, non è un compito semplice. "È un lavoro molto impegnativo perché gli animali non possono essere lasciati soli neanche per un giorno", spiega. Ogni specie ha esigenze alimentari specifiche e viene seguita da veterinari esperti. "Ci impegna su sette giorni su sette e 365 giorni l’anno. Lo facciamo per passione", precisa Marco. E infatti, molti degli animali presenti non sono destinati alla vendita o a scopi commerciali, ma sono ospitati semplicemente per il piacere di vivere circondati dalla loro bellezza. Inoltre, il gruppo di HobbyZoo sta lavorando a un nuovo progetto: le visite guidate. "Chiunque, comunque, può già venire a vedere questi animali qui a HobbyZoo", conclude Marco, aprendo le porte di questo piccolo grande mondo a chiunque desideri avvicinarsi alla meraviglia della natura.

Macerata, 60 anni d’amore: Ferdinando ed Elena festeggiano le nozze di diamante
Una vita intera insieme, mano nella mano. Oggi Ferdinando ed Elena, due maceratesi doc – lui originario de "lu Palazzacciu" e lei di Ficana – festeggiano 60 anni di matrimonio, un traguardo raro e prezioso, proprio come il diamante che simboleggia questa importante ricorrenza. Il loro amore è stato ed è ancora oggi una storia straordinaria di dedizione, sostegno reciproco e profondo affetto familiare. Ferdinando ed Elena rappresentano un esempio autentico di unione solida e duratura, capace di superare il tempo e le sfide della vita. A celebrare questo giorno speciale, le figlie Paola e Simona, che con grande emozione dedicano ai genitori un messaggio denso di affetto: "Il vostro amore è la nostra storia più bella. Siete per noi un esempio di amore vero, di sostegno reciproco e di una famiglia unita. Auguri di cuore per le vostre nozze di diamante! Che questo giorno speciale sia solo l'inizio di tanti altri anni felici insieme. Vi vogliamo un mondo di bene!" Una festa che profuma di gratitudine, memoria e speranza, nel segno di una storia familiare che continua a essere fonte di ispirazione per tutti.

"Il viaggio dei nostri bovini? Tutto racchiuso tra le colline di San Severino": la società agricola Cruciani si racconta
Ruggero Cruciani è un giovane nato a San Severino Marche nel 1999 e titolare della Società Agricola Cruciani Ruggero & C. Il suo allevamento si trova in località Cagnore a 2 km circa da San Severino, sopra Cesolo. La sua passione per il mondo agricolo è sbocciata fin da piccolo, poi, finita la scuola, la sua vena imprenditoriale l’ha spinto a lanciarsi in questa splendida avventura, sempre in crescita. Puoi raccontarci la storia della Società Agricola Cruciani Ruggero & C.? Dove si trova? “La Società Agricola Cruciani Ruggero & C. è un’azienda a conduzione familiare composta da me, mio padre e mia madre. In più abbiamo anche un dipendente. Ho iniziato quest’attività a tempo pieno appena finita la scuola superiore, ho frequentato l’ITIS, indirizzo meccanica, a San Severino Marche. Fin da piccolo ho sempre avuto la passione per l’agricoltura, in particolare per l’allevamento di bovini. Nel 2020 ho avuto la possibilità di acquistare un allevamento all’asta con varie stalle e ho così iniziato con l’introduzione di alcuni vitelli. Con cinque anni, sono riuscito ad arrivare a circa 80 capi di Razza Marchigiana IGP e Limousine”. Quali sono i vostri prodotti? “Oltre all’allevamento ci occupiamo della coltivazione di cereali e foraggio biologici su terreni di proprietà aziendale, la cui produzione è destinata quasi esclusivamente all’alimentazione dei bovini anch’essi in regime biologico. Inoltre produciamo miele, questa è una passione intrapresa fin da piccolo, seguendo i consigli e le visite in apiario con i mie nonni. Abbiamo circa 200 arnie dislocate in vari punti delle campagne settempedane, ed un laboratorio per la produzione, il confezionamento e la vendita di miele. Un’altra nostra attività è la produzione di olio extra vergine di oliva, possediamo circa 500 ulivi secolari, nel 2021 abbiamo aggiunto altri tre ettari di uliveto di varietà autoctone (Piantone di Mogliano ed Orbetana) anch’essa ha un punto confezionamento e vendita in località Patrignolo, insieme al miele, anch’esso biologico. Commerciamo anche la legna da ardere, proveniente dai boschi locali di nostra proprietà”. La chicca della vostra azienda agricola biologica? “La chicca potrei dire che è questa: i bovini nascono tutti nella nostra azienda e la destinazione finale, è quella delle macellerie locali”.

Macerata, i funerali di Papa Francesco trasmessi in diretta al cinema: l'iniziativa della Diocesi
Sabato 26 aprile si svolgeranno i funerali del Santo Padre Francesco nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Per quanti saranno impossibilitati a raggiungere Roma e vorranno seguire insieme in diretta le celebrazioni attraverso un momento di condivisione e preghiera, la Diocesi di Macerata rende note due iniziative proposte per a Macerata e Porto Recanati. Nel capoluogo sarà il Cinema Excelsior (in Via Colli di Montalto, 4/6) a proiettare in sala a partire dalle ore 10 le esequie del Pontefice. Stesso appuntamento a Porto Recanati dove i funerali di papa Francesco saranno invece trasmessi presso il salone dell’Oratorio (Via Gardini 8). Il giorno precedente, veglia di preghiera organizzata dalle parrocchie di Recanati per venerdì 25 aprile, alle ore 21:15, presso la chiesa di San Domenico; analoga iniziativa a Tolentino, ancora venerdì sera, nella chiesa di San Catervo alle ore 21.30. "Lo accompagniamo con la nostra preghiera, sentendoci fortemente impegnati a portare avanti il suo desiderio di una profonda conversione pastorale di tutta la Chiesa - ha affermato il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi -, perché le nostre parole e le nostre azioni siano sempre più aderenti al Vangelo, portando al mondo non un messaggio di gioia umana, ma di quella superiore più profonda e più vera 'Gioia del Vangelo' di cui siamo tutti costituiti annunciatori dal nostro battesimo".