Eventi
Camerino, il Natale entra nel vivo: al Sottocorte Village accensione delle luminarie e mercatini
Il Natale a Camerino entra nel vivo con l'appuntamento più atteso: l'accensione ufficiale delle luminarie, in programma lunedì 8 dicembre al Sottocorte Village, a partire dalle ore 16:30. Un pomeriggio dedicato alla comunità e alle famiglie, ricco di emozioni e attività che inizierà con le Fiabe da Cantare e lo spettacolo "Il canto dei sogni", dove tre principesse guideranno il pubblico in un viaggio musicale ispirato all'universo Disney. Subito dopo, si terrà il momento clou con "Accendiamo la magia", l'accensione delle luminarie a cura del Comune in collaborazione con la Proloco, che illuminerà la città. A rendere l'atmosfera ancora più speciale, ci saranno i canti di Natale eseguiti dagli alunni delle scuole primarie “Salvo D’Acquisto” e “Ugo Betti”, portando sul palco la gioia dei più piccoli. Non mancheranno, infine, i tradizionali Mercatini di Natale, realizzati con creatività e passione dai bambini delle scuole dell’infanzia. Il sindaco Roberto Lucarelli invita tutta la cittadinanza a partecipare a questo appuntamento che ogni anno rappresenta "un simbolo di comunità e festa".
San Severino Marche inaugura lo Spazio Snoezelen per benessere e inclusione
La Città di San Severino Marche si prepara ad accogliere un’importante novità dedicata al benessere e all’inclusione: domani (sabato 6 dicembre), alle ore 10, verrà inaugurato il nuovo Spazio Snoezelen. L'evento si terrà presso la sede di via Collio, nei pressi del Museo del Territorio, e vedrà la partecipazione del sindaco della Città di San Severino Marche, dei presidenti dell’Unione Montana Potenza Esino Musone e del GAL Sibilla, enti che hanno collaborato alla realizzazione del progetto che sarà affidato all’Ambito Territoriale Sociale. Lo Spazio Snoezelen è stato concepito come un ambiente multisensoriale specificamente progettato per favorire il rilassamento, il benessere, l'attenzione e la comunicazione. Il progetto è rivolto in particolare alle persone con fragilità cognitive, sensoriali o relazionali. Questa stanza speciale permette agli utenti di interagire con stimoli visivi, uditivi, tattili e olfattivi in un contesto protetto secondo il metodo Snoezelen che è terapia sviluppata nei Paesi Bassi alla fine degli anni '70. Si basa sulla creazione di stanze multi sensoriali sicure, dove gli stimoli vengono offerti in modo controllato e personalizzato. L'ambiente è caratterizzato dall'uso di luci soffuse e colorate, grazie all’uso di fibre ottiche e proiezioni, suoni rilassanti, vibrazioni, superfici con diverse texture e aromi delicati. L'obiettivo terapeutico principale è quello di stimolare i sensi primari in un modo che riduca l'agitazione, promuova la calma e aumenti la capacità di concentrazione. Lo Snoezelen è particolarmente efficace per gli individui con disabilità intellettive gravi, disturbi dello spettro autistico e demenza, poiché facilita la regolazione emotiva e l'interazione con l'ambiente circostante. L'Amministrazione comunale invita la cittadinanza a partecipare all'inaugurazione per conoscere da vicino questa risorsa innovativa che rafforza l'impegno di San Severino Marche per la salute, l'inclusione sociale e il supporto alle fasce più fragili della popolazione.
Festa dello Sport della Provincia di Macerata: al CUS Camerino l'Onorificenza Stella d'Oro società al Merito Sportivo
Giovedì 4 dicembre alle ore 17.30 presso il "Teatro Società Filarmonica Drammatica" di Macerata (Via A. Gramsci n.30), si è tenuta la Festa dello Sport della Provincia di Macerata, il tradizionale appuntamento annuale organizzato dalla Delegazione Provinciale del CONI di Macerata. In questa occasione, al CUS Camerino è stata ufficialmente consegnata l'Onorificenza Stella d'Oro società al Merito Sportivo, un riconoscimento prestigioso che premia l'impegno e la dedizione del Centro Universitario Sportivo verso lo sport e la società. L'onorificenza vuole attestare di fronte al mondo sportivo i meriti degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti della società ed esprimere la gratitudine da parte del CONI per il contributo offerto alla crescita e all'affermazione dello sport italiano. A ricevere quest'importante riconoscimento il Presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli, il Segretario Generale Roberto Cambriani, il Rettore dell'Università di Camerino Prof. Graziano Leoni, il Delegato allo Sport Unicam Prof. Filippo Maggi e ai tanti collaboratori. “La Stella d'Oro al Merito Sportivo conferita al CUS Camerino - ha affermato il Rettore Unicam Graziano Leoni - rappresenta un riconoscimento di straordinario valore, che premia anni di impegno, passione e professionalità e che ci riempie di orgoglio. Da sempre il nostro Ateneo sostiene con convinzione tutte le attività sportive del Cus e negli anni ha fortemente creduto nell'importanza di investire nel potenziamento delle strutture, la cui eccellenza è riconosciuta oggi non solo a livello nazionale ma anche internazionale, conferendo allo sport un ruolo centrale nella formazione, nella crescita personale e nel benessere della comunità universitaria e del territorio. Questo risultato è merito di dirigenti, tecnici e atleti che ogni giorno contribuiscono alla crescita della nostra comunità e che ringrazio sentitamente. Lo sport è parte integrante della missione educativa di Unicam e questa onorificenza ci sprona a continuare a investire nella formazione e nel benessere delle nostre studentesse e dei nostri studenti” "Il massimo riconoscimento del CONI arriva in un bellissimo momento e sintetizza tutto" afferma il Presidente del CUS Stefano Belardinelli. 'Grandi eventi organizzati anche internazionali, tanti sport agonistici Arrampicata Sportiva, Atletica, Calcio a 5, Judo, Pallacanestro, Pallavolo, Sport Invernali, Tennis, Tennistavolo, Tiro con l'arco. Attenzione alla parita di genere, inclusione non solo sulle abilità fisiche ma anche per i tanti ragazzi e ragazze stranieri provenienti da tutto il mondo. Dual career, studio e sport e una grande attenzione dell'Università di Camerinosugli impianti sportivi ma anche a livello didattico e scientifico per quanto riguarda lo sport. Studenti coinvolti come tecnici, volontari, ecc. in attività spesso autoorganizzate. Una ottima collaborazione con le amministrazioni comunalidi tutto il territorio a partire da Camerino. E poi il Coni e le Federazioni Sportive. Da ultimo Federcusi, Eusa e Fisu" La Festa dello Sport è un evento importante che riunisce il mondo sportivo e i rappresentanti delle Istituzioni Civili e Militari per celebrare i risultati e i meriti sportivi. La serata sarà un'occasione per riflettere sui valori dello sport e per promuovere l'attività fisica e lo stile di vita sano.
Arrivano i Moreish Idols: al Mount Echo' l'urgenza musicale della nuova Londra underground
Sabato 6 dicembre, alle 21.30, il Teatro delle Logge di Montecosaro accoglierà un debutto atteso da tempo: quello dei Moreish Idols, una delle band più sorprendenti e ricercate dell’attuale scena britannica. Arrivano in Italia per la prima volta, in esclusiva nazionale, ospiti della rassegna Mount Echo’, con un concerto che promette di essere uno di quei rari momenti in cui ci si rende conto di assistere alla nascita di qualcosa che, tra qualche anno, potremmo ricordare come “lo spettacolo da non perdere”. Nati a Falmouth ma pienamente immersi in quella Londra sotterranea che negli ultimi anni ha rimesso in circolo energie musicali nuove e irrequiete, i Moreish Idols sono una creatura collettiva e multiforme. La loro forza non sta nel tentativo di reinventare la ruota, ma nel prodigioso accumulo di idee che, messe insieme, finiscono per suonare come qualcosa che non si era ancora sentito così, tutto d’un fiato. “All in the Game”, pubblicato lo scorso marzo dalla label di culto Speedy Wunderground, è esattamente questo: un debutto che non cerca di fare il verso a nessuno e che, proprio per questo, indica una direzione. Uno degli esordi più notevoli degli ultimi anni. L’album, dopo i primi EP che avevano messo in luce la loro inclinazione art-punk più ruvida, apre scenari molto più ampi: melodie folk psichedeliche che si avvolgono intorno a sassofoni gorgoglianti, chitarre sfiorate, sintetizzatori instabili come un pensiero improvviso, voci che si sovrappongono come un dialogo interiore. È un disco che parla di tempo e di fragilità, di memoria e di perdita, ma senza indulgere in malinconie facili. “Tempo speso, tempo sprecato, tempo che ti scappa”, riflette il bassista Caspar Swindells, per poi ribaltare tutto con un’affermazione che è quasi una filosofia di band: “Il tempo è ciò che ne fai”. La formazione è guidata dalle penne e dalle chitarre di Tom Kellett e Jude Lilley, sostenuti dal drumming nervoso di Sol Lamey e dal sax di Dylan Muchanyuka Humphreys, elemento che più di ogni altro caratterizza il suono sospeso, febbrile, dei Moreish Idols. Individuati da Dan Carey – produttore visionario, co-fondatore di Speedy Wunderground e vero talent scout degli ultimi dieci anni – hanno conquistato fin da subito testate come NME, Stereogum, The Fader, CLASH e BBC Radio 6 Music, grazie ai primi lavori “Float” (2022) e “Locked Eyes And Collide” (2023), già ricchi di quell’urgenza compositiva che oggi arriva a maturazione nel loro primo album. “All in the Game” è un disco che affronta domande esistenziali senza la pretesa di dare risposte risolutive. Lilley racconta che molte canzoni nascono dal bisogno di “ridere in faccia alla disperazione”, come se l’unico modo per attraversare certe oscurità fosse quello di illuminarle dall’interno. Il reale e l’immaginario scorrono l’uno nell’altro, e il risultato è un’opera che, pur trattando temi complessi, atterra sempre su qualcosa di profondamente umano, quasi confortante. Una specie di messaggio implicito: anche quando la vita traballa, c’è sempre una melodia da cui ripartire. Vederli dal vivo significa entrare in questo mondo vibrante e nervoso, in cui l’imprevedibilità non è un incidente, ma una scelta estetica. Ed è per questo che il loro arrivo in Italia ha il sapore dell’evento speciale: perché i Moreish Idols sono una band che sta ancora crescendo, ancora mutando, e che proprio per questo, ora più che mai, va ascoltata nel momento stesso in cui accade. Il 6 dicembre, al Teatro delle Logge, non si assisterà semplicemente a un concerto. Si entrerà dentro un’idea di musica che ha voglia di sorprendere, di rischiare, di sporcarsi le mani. Un’idea giovane, urgente, luminosa. In una parola: necessaria.
Magnaforte torna con la sua versione natalizia: i produttori locali diventano cuochi per un giorno
Dopo il successo della “data zero” dello scorso anno, MagnaForte è pronta a ripresentarsi in versione invernale, indossando ancora una volta il cappello da Babbo Natale e trasformando Borgo Santa Maria in un piccolo villaggio natalizio dedicato ai sapori del territorio. L’appuntamento è per domenica 7 dicembre, dalle 11 fino a sera, con una giornata pensata per cittadini e visitatori che vorranno immergersi in un’atmosfera festosa e autentica. Sulla scia delle quattro edizioni estive e della prima edizione natalizia, la manifestazione torna con il suo format collaudato: protagonisti assoluti saranno i produttori locali, che daranno vita a un percorso gastronomico a Km zero. Negli anni, la forza di questa squadra – composta anche da realtà spesso concorrenti tra loro – ha permesso di trasformare MagnaForte in un vero e proprio brand identitario di Belforte del Chienti, capace di mantenere vive l’attenzione e la curiosità del pubblico. Il cuore dell’evento sarà ancora una volta il talento di chi ogni giorno lavora la terra e i suoi frutti. I produttori locali diventeranno infatti cuochi per un giorno, preparando piatti della tradizione invernale con le proprie specialità. Dalle 11 in poi si potranno gustare i manicaretti firmati da Gelateria Bar Luciano, I Fratelli di Campagna, Agriturismo Le Sodere, Pastificio Maniinpasta, Azienda Vinicola Rocchi, Azienda Agricola Taverna del Forte e Caseificio Di Pietrantonio. In menu: polenta con salsiccia, pasta reale in brodo, hamburger di agnello, rotolo di potello, pomodori arrosto, torrone artigianale e molte altre ricette tipiche, accompagnate da cocktail delle feste, spritz natalizio alla Vernaccia e bevande calde. Borgo Santa Maria si trasformerà in un villaggio natalizio grazie alle decorazioni curate dai bambini delle scuole di Belforte del Chienti e dal centro anziani, che realizzeranno anche piccoli lavori artigianali da esporre al mercatino. L’Azienda Agricola Francesco Moroni allestirà un angolo selfie e una casa di Babbo Natale dove i più piccoli potranno incontrare Santa Claus e lasciare la loro letterina dei desideri. Non mancheranno le bancarelle per i primi acquisti di Natale e gli stand dei negozi locali e delle attività gestite da belfortesi che hanno scelto di unirsi alla promozione del territorio. A rafforzare la squadra arriveranno anche le Pro Loco di Caldarola, Cessapalombo e Serrapetrona, impegnate a mostrare ai visitatori la loro vocazione artigianale e turistica. Il programma della giornata sarà arricchito da giochi gonfiabili, truccabimbi, clown, dagli Zampognari di Montefeltro e dalla musica del duo Seldom Two, che proporrà brani della tradizione classica, popolare e modern pop. Sarà presente anche la pesca di beneficenza dell’Anffas dei Sibillini. «Mettere in moto una macchina organizzativa come quella di MagnaForte anche d’inverno è un grande impegno – spiega la presidente della Pro Loco, Sara Francesconi – ma insieme all’amministrazione comunale e ai produttori siamo consapevoli del valore che rappresenta per il paese e per tutto il territorio. Tenere accesi i riflettori sulle eccellenze locali, culturali ed enogastronomiche, è uno dei compiti della nostra associazione, e questo evento è ormai una vetrina che ci rappresenta tutti. Siamo convinti che l’edizione invernale abbia una magia tutta sua e sia un modo speciale per iniziare insieme il periodo delle feste».
Tolentino, Cantiere DanzArte conquista il secondo posto alla finale nazionale Uisp "Città in Danza"
Un grande risultato per il Cantiere DanzArte ASD che sabato ha visto le ragazze del corso intermedio di danza contemporanea aggiudicarsi un meritatissimo secondo posto alla finale nazionale del concorso UISP "Città in Danza". Un traguardo che premia non solo il talento e l'impegno delle giovani danzatrici, ma anche un percorso costruito con dedizione, studio e una notevole consapevolezza artistica, frutto di un lavoro che vuole andare "oltre" l'esecuzione di una serie di passi. La convocazione alla finale era arrivata dopo la selezione a seguito della prima tappa del concorso, ad aprile, al Teatro Vaccaj di Tolentino, dove la scuola aveva presentato tre coreografie, ottenendo fin da subito importanti riconoscimenti: borse di studio, premi e una pioggia di soddisfazioni, fra cui spiccavano i risultati delle ragazze del corso avanzato, che avevano conquistato tutti i premi previsti nella loro categoria. Successivamente, tutte le coreografie erano state ammesse alla fase finale nazionale, ma per indisponibilità di alcune partecipanti è stato possibile presentare solo un lavoro: "Connessioni", coreografia firmata da Beatrice Castelli. Sul palco di San Benedetto del Tronto, le danzatrici hanno offerto una performance intensa, attraversata da una presenza scenica matura e da una qualità di movimento capace di emozionare pubblico e insegnanti. Una danza lontana da elementi esclusivamente performativi, spesso decisivi all'interno di uno spazio competitivo che solitamente predilige il virtuosismo alla profondità del gesto più semplice. Cantiere DanzArte ASD rivendica invece una visione più essenziale e autentica della danza contemporanea: un mezzo di consapevolezza, un linguaggio del corpo che nasce dalla qualità del movimento prima ancora che dalla complessità tecnica. Un approccio in cui anche una semplice camminata può diventare danza, se eseguita con intenzione, ascolto e presenza. Il secondo posto conquistato sabato rappresenta quindi molto più di un premio: è la conferma di una scelta artistica chiara, coerente e coraggiosa. "Orgogliose di voi, ragazze, della vostra danza" è il messaggio con cui l’insegnante Beatrice Castelli, alla quale si unisce il resto dello staff, vuole celebrare questo risultato, che impreziosisce ulteriormente il percorso del Cantiere DanzArte ASD.
Tolentino capofila delle politiche ambientali in Europa: in arrivo gemellaggio con Norvegia e Danimarca
È stato presentato oggi l’European Twinning Project (ETP), la prima iniziativa europea che introduce un modello strutturato di gemellaggio ambientale tra comuni di diversi Paesi, con l’obiettivo di promuovere cooperazione, sostenibilità, economia circolare e educazione ambientale. A assumere il ruolo di capofila europea del progetto è la città di Tolentino, da anni impegnata in politiche ambientali e progetti di economia circolare. Il progetto, coordinato da Nicolas Meletiou, Managing Director di ESO RECYCLING, vede come primi comuni aderenti Tolentino (Italia), Alstahaug (Norvegia), Herning (Danimarca) e Vefsn (Norvegia). All’evento ufficiale di presentazione hanno partecipato, in presenza e da remoto: Olav Fjellså, Helgeland Region, in rappresentanza del comune di Alstahaug; Rune Krutå, Sindaco del comune di Vefsn; Stefania Rossini, Ambasciatrice d’Italia in Danimarca; Mauro Sclavi, Sindaco del comune di Tolentino; Anne Kristin Solheim, CEO Helgeland Industrier As; Dorte West, Sindaca del comune di Herning. Un nuovo modello europeo di cooperazione ambientale. Durante la presentazione, sono stati illustrati gli obiettivi e le prime linee di azione dell’ETP, che definisce una cornice di cooperazione volontaria, collaborativa e aperta all’ingresso di nuovi comuni europei, pensata per favorire lo scambio di esperienze, lo sviluppo di progetti congiunti e la partecipazione coordinata a programmi europei. Durante l’evento sono intervenuti i rappresentanti istituzionali dei Paesi coinvolti, evidenziando l’importanza di un dialogo europeo concreto e orientato alla realizzazione di iniziative ambientali condivise. Ha aperto la sessione, in collegamento da Copenaghen, l’Ambasciatrice d’Italia in Danimarca, Stefania Rossini, sottolineando il valore dei progetti di economia circolare che uniscono Italia e Danimarca e augurando pieno successo all’iniziativa a livello europeo, con un saluto particolare alla Sindaca del Comune di Herning, Dorte West, e a tutti i sindaci presenti. Gli interventi si sono svolti alla presenza della stampa, dei cittadini di Tolentino e di esponenti del territorio: Fabio Sturani, Responsabile Relazioni con i Comuni Italiani di ESO RECYCLING; Marco Ciarulli, Presidente Legambiente Marche; Paolo Gattafoni, Presidente Cosmari srl. “Siamo ben felici – ha detto il Sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi – di essere il comune capofila di questo importante progetto che testimonia in maniera eccellente i principi ispiratori dell’Europa. Diamo avvio a una rete e a una strategia dove più realtà, a più livelli, sono impegnate a collaborare insieme in maniera costruttiva con l’obiettivo di preservare l’ambiente e di dare una seconda vita a rifiuti che potranno essere recuperati, riciclati e trasformati in matera “prima/seconda” dando un futuro reale al nostro pianeta. Grazie a ESO RECYCLING che ha proposto e realizzato questa iniziativa e a tutti i partner che hanno voluto aderire. Noi faremo la nostra parte.” “Questo progetto nasce da un’idea semplice: unire le comunità europee attraverso soluzioni ambientali concrete - ha detto il Managing Director di ESO RECYCLING, Nicolas Meletiou -. Da oltre venticinque anni trasformiamo materiali a fine vita provenienti dallo sport, dalla moda e dal lavoro in nuove risorse per la comunità, e oggi questa esperienza diventa parte di un percorso europeo condiviso. L’impianto ‘Amato Cannara’ di Tolentino è uno dei punti di riferimento di una rete che stiamo costruendo insieme ai comuni partner. Con la nostra presenza, dal 1° ottobre 2025, anche a Herning in Danimarca, stiamo ampliando questo modello oltre i confini italiani, per creare un sistema internazionale capace di raccogliere, valorizzare e reintrodurre materiali di scarto in un ciclo realmente circolare. L'ETP rappresenta il primo passo di un’architettura europea nuova, aperta e pronta a crescere".
Pieve Torina, torna il festival del tartufo: edizione sperimentale, si punta sui giovani (VIDEO e FOTO)
Il 6 e il 7 dicembre Pieve Torina ospiterà la quarta edizione de "Le Terre del Tartufo", il festival dedicato ad una delle più pregiate prelibatezze del nostro territorio. Si tratta di un evento innovativo e più diversificato rispetto agli anni precedenti, che ruoterà attorno ai produttori locali e alle iniziative turistiche promosse per favorire la ripresa delle realtà segnate dal terremoto del 2016. Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina e presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, ha dichiarato che si tratterà di un'edizione straordinaria e sperimentale: "Abbiamo lanciato questo evento grazie alla collaborazione degli influencer marchigiani. Con questa nuova edizione abbiamo intenzione di creare quel salto di qualità e di ringiovanire proprio il format della nostra esperienza". Il festival punterà sulla partecipazione dei giovani, la vera forza trainante di una rinascita territoriale che va tutta a loro vantaggio. "Con manifestazioni di questo tipo" - ha dichiarato il sindaco - "non solo si vuole favorire una promozione turistica del territorio attraverso il lavoro delle aziende locali, ma si intende anche garantire ai giovani la possibilità di credere nel potenziale di queste realtà e di mettere radici, piuttosto che allontanarsene". Un'edizione "ringiovanita", dunque, che vedrà la partecipazione di Multiradio e di una troupe della trasmissione RAI "Uno Mattina" e che si soffermerà su aspetti enogastronomici innovativi e apparentemente distanti dalla consumazione tipica del tartufo: accanto a degustazioni e showcooking con chef stellati per i palati più raffinati, sarà possibile assaggiare anche pizza e street food, una formula pensata appositamente per andare incontro alle esigenze di tutti i visitatori, dai più grandi ai più piccoli. Tra gli espositori che aderiranno all'iniziativa, saranno presenti anche l'azienda agricola Carassai Giordano e il panificio Fronzi, entrambe specializzate nella produzione e vendita del tartufo. "Per la nostra azienda, questo sarà il secondo anno a Terre del Tartufo: è una manifestazione nella quale crediamo tantissimo perché valorizza realmente il territorio e i suoi prodotti tipici, lasciando grande spazio agli espositori per esprimere le proprie peculiarità. Trovare una vetrina così centrata sulla produzione locale è un grande vanto" - ha affermato Erika Carassai - "Carassai Giordano è un'azienda agricola a conduzione familiare gestita da me e dai miei fratelli. Oltre a produrre il tartufo nero pregiato e a venderlo sul mercato, agli chef e ai consumatori, proponiamo anche l'esperienza della cerca in natura insieme a tartufai esperti proprio per avvicinare il consumatore al mondo di questo meraviglioso e profumatissimo fungo". Tra le attività previste, il cibo di strada in Piazza Santa Maria accompagnato da un dj set, la colazione in terrazza con la degustazione di ricotta al tartufo, laboratori e talk show a tema, show cooking affidati a chef di primo piano. Per i più piccoli ci saranno anche attività ludiche ed esperienziali con le paste artigianali del territorio.
Quando la comunità fa squadra: a Sarnano una giornata di ascolto e testimonianze sulla disabilità
L’Amministrazione comunale di Sarnano ha celebrato oggi la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità con un incontro molto partecipato presso il Palazzetto dello Sport, un momento di condivisione, ascolto e sensibilizzazione dedicato ai temi dell’inclusione, dei diritti e della piena partecipazione alla vita sociale. All’evento era presente iSono intervenuti anche il dottor Agostino Basile, pedagogista, e la dottoressa Barbara Capponi, psicologa, che hanno offerto spunti di riflessione importanti sul valore delle relazioni educative e sul ruolo della comunità nel supportare ogni persona nel proprio percorso di crescita, autonomia e autodeterminazione.l sindaco Fabio Fantegrossi, che ha aperto la mattinata sottolineando l’impegno costante del Comune nel promuovere politiche inclusive e reti di collaborazione sul territorio. Hanno partecipato inoltre: Adriano Macchiati, da anni attivo nei percorsi educativi e sociali; I ragazzi del COSER Monti Azzurri; l'associazione ANFFAS Sibillini, protagonista di molte iniziative inclusive nel territorio; gli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Sarnano (Leopardi – Frau – De Magistris), accompagnati dalla dirigente scolastica, che ha condiviso parole sentite sull’importanza dell’educazione alla diversità come elemento fondante della scuola; gli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di San Ginesio (Gentili – Tortoreto); l’ASD Santo Stefano Sport, che ha portato al palazzetto alcuni giocatori della Serie A di basket in carrozzina, offrendo ai ragazzi una testimonianza concreta di sport, impegno e talentoLa presenza di realtà educative, sportive e associative così diverse ha trasformato l’evento in un vero incontro di comunità, capace di mettere in dialogo esperienze, competenze e storie personali. Grande entusiasmo ha suscitato soprattutto la partecipazione degli atleti, che hanno mostrato come lo sport possa essere un linguaggio universale, capace di superare barriere e pregiudizi.L’Amministrazione comunale ringrazia tutte le persone e le organizzazioni intervenute per aver contribuito a una giornata ricca di significato, ribadendo la volontà di continuare a lavorare per una Sarnano sempre più inclusiva, attenta e accogliente.
Ad Ancona il corteo per la libertà delle famiglie: "Il pluralismo dei modi di vivere è una ricchezza democratica"
Il caso della famiglia abruzzese che aveva scelto di vivere nel bosco continua a far discutere e diventa il simbolo di un braccio di ferro più ampio tra istituzioni e cittadini che cercano stili di vita alternativi. Da questo clima di tensione nasce ad Ancona una mobilitazione pubblica che vuole portare il tema direttamente nelle strade e davanti ai palazzi della giustizia. Sabato 6 dicembre le associazioni culturali Anima Mundi e Marche Terre Libere organizzeranno nel capoluogo marchigiano il primo “corteo per la libertà delle famiglie”. Il concentramento è fissato alle ore 14 davanti al Comune, con arrivo al Tribunale dei Minori. Qui i promotori intendono denunciare quella che definiscono “una crescente ingerenza dello Stato nelle scelte di vita delle persone, a partire dal caso della famiglia che viveva nel bosco in Abruzzo e a cui sono stati sottratti i figli”. Un episodio che, nelle loro intenzioni, non va letto come semplice fatto di cronaca, bensì come “segnale di una più ampia deriva politica e culturale che colpisce chi tenta di costruire modelli di vita alternativi al paradigma dominante”. Di seguito la dichiarazione delle varie Associazioni promotrici: "Riteniamo grave e inaccettabile che assetti istituzionali e apparati di controllo si sentano legittimati a intervenire nella forma più coercitiva là dove non vi sono abusi o violenze, ma semplicemente scelte esistenziali diverse dalla norma vigente: una relazione stretta con la natura, una minore dipendenza dalle tecnologie, stili di consumo sobri, forme di socialità e di educazione non allineate alla logica del mercato. In questo modo, si scambia il dissenso dal modello neoliberista per 'devianza', e la ricerca di forme di vita essenziali e non mercificate per 'rischio' da neutralizzare. O ti adegui allo stile di vita imposto dalla società o sarai punito.Denunciamo una concezione della tutela dei minori che, anziché partire dal diritto dei bambini a relazioni affettive stabili, a legami familiari vivi, a comunità accoglienti, sembra piegarsi alla difesa di una sola morale possibile: quella che considera 'normale' solo chi è integrato nei meccanismi del consumo, dell’iper–tecnologizzazione, dell’iper–individualismo. In questo quadro, la sottrazione dei figli diventa uno strumento di disciplinamento sociale: un messaggio di paura rivolto a chiunque osi immaginare altre forme di convivenza, di educazione, di rapporto con il lavoro e con l’ambiente.La minaccia incombente per ogni imposizione che vede il cittadino manifestare il dissenso. Sebbene possa apparire di tutt altra natura, riteniamo invece che la stessa dinamica è oggi all’opera rispetto alla guerra.Il popolo vuole la pace ma deve accettare la guerra. La Costituzione italiana, all’articolo 11, afferma con chiarezza che la nostra Repubblica ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e si impegna nella costruzione di un ordine fondato sulla pace e la giustizia fra le Nazioni. La maggioranza del popolo italiano crede nella costituzione e si appella ad essa per veder tutelata la propria vita. Eppure, nel momento in cui l’economia occidentale entra in crisi, assistiamo a una crescente pressione politica e mediatica per il riarmo, per il sostegno a oltranza all’industria bellica, per rendere “normale” l’idea di una guerra, si continua con un crescente invio di armi e denaro anziché cercare la via del dialogo.Anche qui, una morale imposta dall’alto – che equipara il dissenso alla guerra a irresponsabilità, tradimento,e persino spionaggio. – viene contrapposta ai sentimenti profondi di gran parte del popolo . Si chiede ai cittadini di accettare come inevitabile ciò che la Carta fondamentale definisce inaccettabile, esattamente come si chiede di ritenere “pericoloso” chi prova a vivere fuori dai codici del consumo e dell’omologazione. Come associazioni culturali, vediamo in tutto ciò una minaccia diretta alla libertà di pensiero, di espressione e di associazione. Difendere chi sceglie di vivere in modo diverso, chi rifiuta la guerra, chi non vuole rendere possibile andare a combattere e uccidere altri esseri umani,non idealizza o romanticizza nessuna condizione, ma rivendica un principio fondamentale: il pluralismo dei modi di vivere e di pensiero è una ricchezza democratica, non un problema da correggere. Chiediamo che le istituzioni tornino a misurare i loro interventi sulla base di violenze e abusi reali, non sulla base dell’aderenza a un unico modello di famiglia, di cittadino, di consumatore o di “buon patriota”.Per questi motivi manifesteremo ad Ancona: per affermare che i figli non sono strumenti di controllo sociale, che la libertà delle famiglie di scegliere il proprio stile di vita va rispettata, che la vera tutela dei minori e la vera fedeltà alla Costituzione passano dal rifiuto di ogni guerra psicologica,mediatica e reale, di ogni imposizione di un’unica morale economica e culturale. Invitiamo cittadini, associazioni, movimenti e realtà sociali a unirsi a noi per dire con chiarezza che una società giusta non ha paura delle differenze né della pace, ma le protegge".
Angelina Mango torna in tour con “Nina canta nei teatri”: annunciata anche una data nelle Marche
Dopo l’entusiasmante successo di Sanremo 2024, Angelina Mango torna finalmente live con il suo nuovo tour “Nina canta nei teatri”, che la porterà a esibirsi nei più prestigiosi teatri italiani, dal Nord al Sud della penisola. Tra le date annunciate spicca quella marchigiana: la giovane artista sarà protagonista il 21 marzo al Teatro dell’Aquila di Fermo. I biglietti saranno disponibili in presale esclusiva sul sito di LiveNation a partire dalle ore 12 di giovedì 4 dicembre. Successivamente, dalle ore 14 di venerdì 5 dicembre, i tagliandi saranno acquistabili su TicketOne, TicketMaster e nei punti vendita autorizzati. Nata nel 2001, Angelina Mango è la vincitrice del Festival di Sanremo 2024 e rappresenta una delle voci più promettenti della nuova generazione italiana. Figlia d’arte, con una forte passione per la musica sin da bambina, Angelina ha saputo conquistare il pubblico grazie a una combinazione unica di talento vocale e sensibilità interpretativa. La sua musica, che spazia tra pop, soul e contaminazioni contemporanee, l’ha resa un’artista capace di emozionare dal vivo, trasformando ogni concerto in un’esperienza intensa e coinvolgente. Con “Nina canta nei teatri”, Angelina Mango porterà il suo pubblico in un viaggio musicale intimo e coinvolgente, in cui ogni brano sarà valorizzato dall’atmosfera unica dei teatri, tra luci soffuse e un palco pensato per esaltare la sua voce cristallina.
Macerata, astensionismo al voto: scelta, rinuncia o protesta? Ecco quando il confronto pubblico
L’Associazione Cittadini in Cammino propone un momento di confronto pubblico su uno dei fenomeni più discussi della nostra democrazia: l’astensionismo al voto.L’appuntamento è per venerdì 5 dicembre 2025, alle ore 17:45, presso la Sala Asilo Ricci di Macerata. Sempre più spesso ci si interroga sul perché tante persone scelgano di non recarsi alle urne: è semplice disinteresse? È un gesto di protesta? È un modo per prendere le distanze da un’offerta politica percepita come lontana? Invece di parlarne sopra le teste delle persone, l’Associazione ha scelto di far parlare direttamente le cittadine e i cittadini. L’incontro avrà infatti un formato diverso dal solito: non sono previsti interventi “frontali” o relazioni già scritte, ma un microfono aperto. Saranno le persone presenti a raccontare in prima persona perché scelgono di votare, perché hanno smesso di farlo, quali dubbi le attraversano, quali motivazioni – di protesta, di sfiducia o di convinzione – stanno dietro alle loro decisioni. L’obiettivo non è trovare una risposta unica, né giudicare le scelte di qualcuno, ma aprire un dialogo libero e rispettoso, in cui ciascuno possa portare il proprio punto di vista. Uno spazio di ascolto reciproco per provare a capire, insieme, che cosa significhi oggi partecipare – o non partecipare – al voto. In un tempo in cui l’astensione cresce e la fiducia nelle istituzioni sembra indebolirsi, questo incontro vuole essere un piccolo laboratorio di democrazia dal basso: non una lezione, ma una conversazione tra persone che condividono la stessa città e lo stesso futuro.
“Le più antiche pergamene della città di Macerata, con il Prof. Borri alla scoperta delle origini
Il Centro Studi Storici Maceratesi chiuderà le attività del 2025 organizzando, Martedì 9 dicembre, alle ore 16, una interessante conferenza nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata, su “Le più antiche pergamene del Comune di Macerata (1197-1249)”. L’evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Macerata. Protagonista sarà il Prof. Giammario Borri, docente di Esegesi delle fonti, presso l’Università di Macerata. Giammario Borri è uno dei più noti esperti di paleografia medievale e autore di un gran numero di saggi e monografie, tra cui “Le carte dell’Abbazia di Fiastra”, il “Quinternone di Ascoli Piceno”, “I giuramenti dei Comuni della Marca al cardinale Albornoz” e molto altro. E’ direttore della rivista Studia Picena e dell’Uteam (Università della terza età dell’Alto Maceratese). Il Centro Studi Storici Maceratesi, che quest’anno ha festeggiato il 60° di attività, ha scelto tale argomento per la conferenza di fine anno sia per rispondere ad un impegno preso con il Comune di Macerata, ma anche per il valore storico e culturale che le pergamene assumono soprattutto nel momento in cui vengono studiate, trascritte e i loro contenuti fatti diventare conoscenza per tutti, cioè storia, come è accaduto in questo caso. Nella nostra provincia la maggior parte delle più antiche pergamene risalgono al Basso Medioevo e riguardano soprattutto la nascita dei Comuni che poi col tempo sono diventati città piccole, medie e grandi. Per questo, soprattutto nel Maceratese, in cui la maggior parte dei paesi e delle città hanno una origine medievale, le pergamene, laddove si sono conservate, possono essere considerate come certificati di nascita delle comunità. La conferenza si presenta come una rara occasione anche per conoscere nuovi aspetti riguardanti la storia della città di Macerata, perché le pergamene che verranno presentate sono inedite, con contenuti finora sconosciuti ai più. Il prof. Borri porrà l’accento anche sul fatto che per ricostruire le origini del Comune di Macerata non ci sono documenti precedenti al 1176 e quelli conservati in archivio non sono pertinenti alla storia dell’istituzione comunale. Comunque il prof. Giammario Borri sta studiando in questa prospettiva e con le sue ricerche tenta di colmare la lacuna utilizzando le informazioni presenti in documenti coevi riguardanti altre istituzioni, come le carte dell’Abbazia di Fiastra, la documentazione fermana e quella osimana. I contenuti della conferenza e lo studio sulle pergamene del prof. Borri saranno oggetto di una prossima pubblicazione del Centro Studi Storici Maceratesi. L’incontro offrirà ai soci del Centro Studi l’opportunità di regolarizzare la propria posizione associativa e per gli appassionati presenti di iscriversi. Il Consiglio direttivo porge i migliori auguri per un sereno Natale e un felice 2026.
Si accende il Natale a Valfornace: eventi dall'8 dicembre al 6 gennaio
Il Comune di Valfornace, in stretta collaborazione con la Pro Pieve e le associazioni locali, ha presentato un ricco e variegato calendario di eventi che animeranno il territorio per l'intero periodo delle festività natalizie e l'inizio del nuovo anno 2026. Questo programma, che mescola sapientemente tradizione, spettacoli dal vivo e momenti conviviali, è stato pensato per coinvolgere e divertire tutta la cittadinanza. La magia del Natale prenderà il via domenica 8 dicembre con l'evento clou a Pievebovigliana: l'accensione del grande Albero di Natale in piazza Vittorio Veneto, con una cerimonia fissata per le ore 16.00. I veri protagonisti saranno i bambini e i ragazzi della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria del Comune di Valfornace che daranno vita all’iniziativa “Un addobbo una storia”. Il pomeriggio proseguirà all'insegna dell'intrattenimento con lo spettacolo “Un Babbo Natale in più”, una lettura animata di fiabe natalizie a cura degli attori Mirco Abbruzzetti ed Elena Fioretti di Look Up APS. A seguire, l'atmosfera sarà riscaldata da “Canzoni sotto l’albero” con il coro di voci bianche dell’Akademia diretto da Paola Taticchi e accompagnato al piano da Roberta Salvoni. Non mancheranno animazione e truccabimbi grazie ai volontari del Gruppo O – donatori universali di sorrisi – Clown care therapy. Per tutti i partecipanti, la Pro Pieve offrirà cioccolata calda e vin brulé, accompagnati dalle suggestive melodie degli zampognari. L’iniziativa è inoltre presentata in collaborazione con Territori Forti e Fluidi e partecipa al contest Dubbing Marche. Il calendario prosegue fitto durante il mese di dicembre con due appuntamenti serali per sabato 20 dicembre: al Palazzetto dello Sport si terrà una serata danzante con Gianni e Roberto, mentre presso la Locanda della Pieve l'Asd Pievebovigliana Calcio 2012 organizzerà la sua Cena Sociale con Tombolata, animata dal live music show di Emanuele Concetti. La cena prevede un menù fisso di 35 euro a persona, con prenotazione obbligatoria al numero 335 522 1529. L'evento dedicato ai più piccoli è in programma per martedì 23 dicembre, dalle ore 17.00, presso la sala polifunzionale “Maria Ciccotti”, dove RuvidoTeatro porterà in scena “I 4 musicanti di Brema”, una lettura animata e interattiva che coinvolgerà i bambini nel ruolo dei personaggi protagonisti. Infine, il mese si chiuderà con la tradizione della Tombolata Natalizia fissata per sabato 27 e domenica 28 dicembre, entrambe le sere a partire dalle ore 21:30, presso il Palazzetto dello Sport. Il nuovo anno si aprirà all'insegna del divertimento: venerdì 2 gennaio andrà in scena lo spettacolo dialettale a cura di Joy’s Band, a partire dalle ore 21:00 al Palazzetto dello Sport. Gli appassionati del gioco potranno partecipare a un'ultima Tombolata Natalizia sabato 3 gennaio alle ore 21:30, sempre al Palazzetto dello Sport di Pievebovigliana. L'ultimo evento in programma è la serata danzante in collaborazione con PFF, prevista per lunedì 5 gennaio dalle ore 21:30 presso il Palazzetto dello Sport. Il gran finale è fissato per l'Epifania: il 6 gennaio Arriva la Befana a Fiordimonte, dove la Pro Loco Fiordimonte, per la gioia dei più piccoli, distribuirà doni e dolciumi a tutti i bambini.
Loro Piceno, Giuseppe Mercuri spegne 100 candeline. L'omaggio del sindaco e dell'intera comunità
Un traguardo straordinario, celebrato con l'affetto di una comunità intera. Si chiama Giuseppe Mercuri il neocentenario che, circondato da familiari, parenti e amici accorsi numerosi, ha voluto festeggiare in grande stile il suo primo secolo di vita. Un momento conviviale che si è trasformato in un emozionante viaggio a ritroso tra gli aneddoti che hanno costellato una vita ricca e intensa. L’incontro è stato l’occasione per raccogliere preziose testimonianze. Particolarmente simpatico e toccante è stato il ricordo di Eraldo che, all'epoca bambino, ha raccontato di quando Giuseppe lo accompagnava a pescare, condividendo con lui interi pomeriggi spensierati. Un racconto che ha sottolineato la capacità del signor Mercuri di tessere legami duraturi e significativi. Interrogato sulla sua longevità, Giuseppe ha condiviso con i presenti la bellezza della quotidianità e l'amore per le cose semplici. Un elemento immancabile nel suo racconto è stato l’iconico bicchiere di Vino Cotto, la celebre bevanda tradizionale di Loro Piceno che, come ha scherzato il festeggiato, "ha accompagnato e accompagna la vita dei loresi". Un legame profondo con i sapori e le tradizioni del suo amato territorio. A portare il saluto dell'intera città è stato il sindaco, Robertino Paoloni, il quale ha voluto omaggiare personalmente Giuseppe Mercuri a nome dell'Amministrazione e di tutti i cittadini di Loro Piceno. "Vedere quante persone sono arrivate per il suo compleanno, sentire i racconti e poter assaporare la bellezza delle nostre comunità mi riempie di gioia" , ha dichiarato il sindaco Paoloni. "Questi momenti rafforzano lo spirito di appartenenza ed il radicamento ai nostri territori".

cielo coperto (MC)



