Eventi
Festa a Treia: i "ragazzi" del 1955 celebrano 70 anni di vita
Grande emozione per il raduno dei nati nel 1955 di Treia, che si sono ritrovati per festeggiare insieme l’importante traguardo dei settant’anni. La giornata si è aperta con un momento di preghiera: i partecipanti hanno preso parte alla Santa Messa celebrata da Padre Ferdinando Campana nella suggestiva cornice della Chiesa del SS. Crocifisso. Dopo la celebrazione, la festa è proseguita all’insegna della convivialità. Il gruppo si è riunito per il tradizionale pranzo al Ristorante Principi di Sambucheto, tra ricordi, aneddoti e molte risate che hanno riportato alla memoria episodi dei decenni passati. Un ringraziamento speciale è stato rivolto a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa, confermando ancora una volta il forte senso di comunità che caratterizza Treia.
Caldarola, l'orchestra "Insieme per gli altri" festeggia 6 anni di vita: raccolti fondi per la Croce Rossa di Tolentino
Ieri sera il teatro di Caldarola si è trasformato in un luogo sospeso, quasi magico. Non solo per la musica che ha riempito la sala, ma per il valore profondo che quell’appuntamento racchiudeva. L’Orchestra Insieme per gli altri ha regalato al pubblico un concerto speciale: un evento dedicato alla beneficenza in favore del Comitato di Tolentino della Croce Rossa, ma anche una vera festa di compleanno, perché proprio il 9 dicembre l’orchestra ha compiuto sei anni di vita. Sei anni nati dall’intuizione e dalla tenacia di Francesco Di Mauro, non solo musicista ma vera anima e factotum dell’ensemble. Sei anni che significano 239 concerti, 83 località raggiunte, 141 associazioni ed enti sostenuti e circa 110mila euro raccolti per cause solidali. Numeri importanti, ma soprattutto storie, volti, comunità incontrate. Ed è questo che ieri sera il pubblico ha percepito con forza. L’evento è stato organizzato in sinergia con il comune di Caldarola, il Rotary Club di Tolentino e l’Istituto Omnicomprensivo Leopardi-Frau-De Magistris”. L’orchestra ha aperto la serata con un brano natalizio e con alcune celebri colonne sonore, esibendosi come sempre con la consueta bravura musicale e quella capacità di tenere la scena fatta di sketch, ironia e leggerezza, che li rende così amati. Nella seconda parte si è esibito il coro Vocinarmonia dell’Istituto Omnicomprensivo, che proprio quest’anno festeggia i suoi dieci anni. Un’idea nata sotto la direzione della dirigente Fabiola Scagnetti e oggi sposata anche dall’attuale guida Simona Sargolini, il coro viene rinnovato ogni anno grazie alle voci delle classi quarte e quinte delle scuole primarie del De Magistris. Dal palco, la dirigente Sargolini ha ricordato come la musica sia uno strumento prezioso di crescita, educazione e inclusione. Emozionante anche l’intervento del maestro Maurizio Maffezzoli, che ha spiegato la continua rigenerazione del coro e la bellezza di vedere ogni anno nuovi bambini salire sul palco. A portare il saluto istituzionale è stato il sindaco Giuseppe Fabbroni, che ha ribadito come l’orchestra sia «ormai una presenza di famiglia per il teatro di Caldarola, frutto di un sodalizio nato con la precedente amministrazione e portato avanti con convinzione da quella attuale». Hanno preso la parola anche Giulia Barabucci e Monica Scalzini, rispettivamente presidente e vicepresidente del Comitato Cri di Tolentino, ricordando le tante attività che la Croce Rossa svolge sul territorio. Un impegno riconosciuto anche dalla presidente del Rotary Club di Tolentino, Iole Rosini, che ha consegnato un assegno di 500 euro come ringraziamento per i servizi svolti in collaborazione, anche all’interno delle scuole (somma che, insieme al ricavato di ieri sera raggiunge, circa i 2.000 euro, ndr). La serata è stata anche occasione per ringraziare gli imprenditori che, negli anni, hanno sostenuto l’orchestra permettendone la crescita: Gabriele Miccini, Mario e Adriano Marinelli, Fabio Fiorani, Pierluigi e Mario Giampieri, Gianluca Gasparrini e Jennifer Valentini, Stefano Gagliardini e Leonardo Giannandrea. Nel finale sono saliti sul palco il presidente dell’orchestra Cavalier Gianni Silvi, il vicepresidente Dario Matteucci, la responsabile social Oana Mateescu, il direttore artistico Simone Tisba e naturalmente Francesco Di Mauro, che hanno consegnato un omaggio a Maria Luisa Viburni, follower più attiva dell’orchestra negli ultimi sei anni. Presenti in sala anche il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Ferdinando Mazzacuva e il consigliere regionale Pierpaolo Borroni. «È stata una serata di quelle che scaldano il cuore - il commento del sindaco Giuseppe Fabbroni -, soprattutto alle porte del Natale: perché ritrovarsi a teatro, ascoltare musica, sostenere chi aiuta ogni giorno e lasciarsi incantare dalle voci dei bambini è un modo semplice e profondo per ricordare ciò che unisce davvero le persone. E ieri sera, a Caldarola, questo legame era forte più che mai».
Civitanova, una notte tra bollicine e note: Officina Ristorante ospita l'esclusiva "De Venoge - Royal Piano Experience"
Mercoledì 10 dicembre, Officina Ristorante a Civitanova Marche ospiterà una serata esclusiva intitolata "De Venoge - Royal piano experience". L'evento è ideato in collaborazione con la prestigiosa Maison De Venoge e con Filosofarte – il progetto culturale di Gian Luca Crocetti – unendo degustazione, arte, musica, alta cucina e narrazione culturale. Il cuore dell'esperienza sarà la presentazione di sette etichette di Champagne De Venoge. Spicca in particolare lo Champagne Princes Louis XV 2014, una cuvée di prestigio e rara disponibilità. Questo vino rende omaggio a Re Luigi XV di Francia, che nel 1728 autorizzò la commercializzazione e il trasporto dello Champagne in bottiglia. La degustazione sarà accompagnata da un percorso gastronomico creato ad hoc dalla cucina di Officina, coordinata dallo chef Matteo Iannaccone, studiato per esaltare gli aromi, la struttura e l'identità delle celebri bollicine francesi. La dimensione sensoriale sarà amplificata da un concerto esclusivo del pianista Sam Giacomozzi, il cui repertorio promette un'esperienza fortemente immersiva e multisensoriale. Arricchiranno la serata interventi di ospiti di spicco del mondo enogastronomico e culturale, tra cui Philippe Manfredini (direttore commerciale di Champagne De Venoge) e Riccardo Orsini (Chevalier de l’Ordre de Couteaux de Champagne), contribuendo a un affascinante dialogo tra eccellenza francese e cultura. "Questo evento rappresenta tutto ciò in cui crediamo: cultura enologica, musica, narrazione e un servizio costruito per emozionare. Non è una semplice degustazione: è un’esperienza pensata per restare nella memoria dei nostri ospiti", ha concluso Vittorio Rastelli, titolare di Officina Ristorante.
Inps Macerata, inaugurato il nuovo centro medico legale: al via la sperimentazione della riforma della disabilità (VIDEO)
È stato inaugurato il nuovo centro medico legale dell’INPS. All’evento erano presenti il direttore provinciale Marco Mancini, la direttrice regionale Emanuela Zambataro, la vicesindaca Francesca D’Alessandro e Nunzia Cannovo, coordinatrice medico legale regionale. Una giornata significativa per la sede provinciale INPS di Macerata, come ha sottolineato il direttore Marco Mancini: “La giornata è importante per l’INPS provinciale di Macerata, con questo ammodernamento del centro medico legale qui in sede”. La struttura rinnovata rappresenta anche un tassello fondamentale nell’attuazione della riforma della disabilità prevista dal Decreto legislativo 62 del 2024. La provincia di Macerata, infatti, rientra tra quelle che stanno sperimentando la nuova normativa. “Noi siamo sede sperimentale per la riforma della disabilità e abbiamo voluto fortemente questa inaugurazione per testimoniare l’impegno che quotidianamente le persone mettono nello svolgere il proprio lavoro”. Nel centro operano medici, infermieri, personale amministrativo e tutti i componenti delle nuove commissioni, chiamate unità valutative di base, che ogni giorno lavorano a fianco delle persone in condizioni di difficoltà. “Oserei dire con professionalità e con umanità svolgono il loro lavoro nei confronti delle persone che sono in condizione di difficoltà”, ha aggiunto il direttore provinciale, ribadendo il senso di responsabilità che caratterizza l’azione dell’Istituto: “Noi siamo consapevoli del nostro ruolo e cerchiamo ogni giorno di dare il nostro contributo per migliorare la loro vita. Loro qua sono i benvenuti”. Il direttore Mancini ha ricordato anche che il centro medico legale rappresenta l’inizio del percorso previsto dalla riforma: “Inizia qua la riforma della disabilità e noi oggi abbiamo voluto testimoniare che anzitutto siamo qua, nei locali in via Dante numero 8, e cerchiamo di fare la nostra parte al meglio per innescare poi quello che viene dopo, per tutelare le persone in difficoltà”. La fase successiva, quella del progetto di vita, sarà invece gestita da altri soggetti istituzionali. Nel suo intervento, la direttrice regionale Emanuela Zambataro ha spiegato nel dettaglio i contenuti e gli obiettivi della riforma. “Tutta la provincia dell’INPS di Macerata sperimenta la riforma della disabilità introdotta dal decreto legislativo 62 del 2024 ed è una riforma molto importante perché mette al centro la persona portatrice di disabilità”, ha affermato, sottolineando come la nuova impostazione consenta una valutazione multidimensionale delle esigenze e la costruzione di un progetto di vita finalizzato alla piena partecipazione alla vita sociale. Con la riforma, tutte le visite mediche relative all’invalidità sono ora in capo all’INPS, mentre in precedenza erano svolte dalle commissioni mediche integrate. Questo ha comportato la necessità di reperire più medici, operatori sociali e infermieri, attraverso concorsi su base nazionale, e di ampliare i locali. Da qui l’inaugurazione degli spazi rinnovati del centro medico legale, nei quali transitano oggi molte più persone rispetto al passato. Dal punto di vista procedurale, la riforma introduce anche una forte semplificazione dell’iter burocratico. Non è più necessario, ad esempio, presentare la domanda di invalidità civile: il procedimento si attiva direttamente con la trasmissione del certificato da parte del medico certificatore. L’INPS effettua poi una valutazione medica di base multidimensionale attraverso un questionario standardizzato predisposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il WUDAS, che analizza diversi ambiti della vita della persona, da quelli cognitivi a quelli sociali e della vita quotidiana. Si tratta quindi di una valutazione unica e integrata, valida per tutte le prestazioni che prima erano frammentate, come la legge 104 o il collocamento obbligatorio. Il progetto di vita, invece, compete alle aziende sanitarie territoriali, agli ambiti sociali e agli enti locali, e consiste nella valutazione complessiva delle esigenze della persona con disabilità per favorirne il pieno inserimento nella vita sociale. Dal punto di vista dei numeri, la direttrice regionale ha fornito dati significativi sull’andamento della sperimentazione. Ad oggi, nella provincia di Macerata sono transitati 856 certificati medici che hanno avviato la procedura per le prestazioni legate all’invalidità civile. Di questi, 373 sono già stati definiti con verbale redatto, mentre 50 persone sono già convocate a visita nelle prossime commissioni. In sostanza, è stato già smaltito circa il 50 per cento delle richieste e il sistema è ormai a flusso, aggiornato in tempo reale con le domande in ingresso. Nel corso della giornata sono stati inaugurati anche i nuovi locali di Camerino, dove si riunirà periodicamente un’unità valutativa di base. La scelta di attivare subito una presenza sul territorio di Camerino è legata anche alla sua storia recente: si tratta infatti di una città colpita duramente dal terremoto, che necessita di una particolare attenzione e vicinanza da parte delle istituzioni. Guardando al futuro, l’INPS prevede l’attivazione di ulteriori unità valutative di base, probabilmente dopo il primo semestre del 2026, anche a Civitanova Marche e a Recanati. Per Civitanova si utilizzeranno i locali dell’attuale agenzia, mentre per Recanati sono in corso interlocuzioni con l’assessorato e con l’azienda sanitaria territoriale per ottenere gli spazi necessari. Una volta completato il potenziamento dell’organico medico attraverso i concorsi nazionali, sarà possibile garantire una presenza stabile anche su questi territori.
Giustizia a portata di cittadino: inaugurato a Tolentino l'Ufficio di Prossimità
Avviato il progetto nazionale che delocalizza servizi e semplifica l'accesso per la comunità, con particolare attenzione alle persone fragili. Presente il presidente del Tribunale di Macerata. Tolentino è ufficialmente entrata nella rete nazionale dell’Ufficio di Prossimità, un'importante iniziativa promossa dal Ministero della Giustizia in stretta collaborazione con gli enti locali, con l'obiettivo primario di avvicinare l’amministrazione della giustizia ai cittadini residenti sul territorio. Il progetto risponde all'esigenza di delocalizzare una serie di attività e servizi che tradizionalmente erano espletati esclusivamente presso gli Uffici giudiziari. In questo modo, la giustizia diventa un servizio più facile, immediato e accessibile per tutti. L'Ufficio di Prossimità si configura come un unico punto di contatto e riferimento, comodo e vicino al luogo di residenza dei cittadini. L’apertura del nuovo sportello è stata formalizzata da una visita istituzionale di alto profilo: il presidente del Tribunale di Macerata, Paolo Vadalà, è stato ricevuto dal sindaco Mauro Sclavi, dall’assessore alle Politiche sociali Benedetta Lancioni e dal Segretario generale del Comune, Alessandro Valentini. Erano presenti all'incontro anche la giudice Silvia Grasselli e Simone Rossi della C.O. Gruppo, l’ente che ha gestito la formazione e l’avvio operativo dell’ufficio. L’Ufficio di Prossimità è stato concepito come una rete di sportelli particolarmente attenti alle esigenze delle persone fragili. Offre servizi integrati e un supporto completo di orientamento e consulenza per le funzioni della volontaria giurisdizione che non richiedono l'ausilio di un avvocato. Presso lo sportello i cittadini potranno: inoltrare pratiche relative all’amministrazione di sostegno. Richiedere autorizzazioni al giudice tutelare (ad esempio per il rilascio di documenti validi per l'espatrio). Ottenere consulenza e orientamento sugli istituti di protezione giuridica (tutele, amministrazioni di sostegno, tutele minori). Ricevere supporto per la compilazione della modulistica giudiziaria e assistenza per altri servizi della volontaria giurisdizione. Questo nuovo sportello costituisce una risposta concreta e mirata a rendere la giustizia un servizio essenziale e di facile accesso per l'intera comunità.
Macerata, Carabinieri in uniforme di rappresentanza presidiano i mercatini di Natale
In occasione della festività dell’Immacolata Concezione, durante la quale il centro storico di Macerata è stato animato dai tradizionali Mercatini di Natale, la Compagnia Carabinieri di Macerata ha previsto un rafforzamento dei servizi preventivi, tra i quali, uno di pattugliamento con l’uniforme di rappresentanza, con il caratteristico mantello. Questo elemento dell’uniforme, oggi utilizzato nelle grandi occasioni e nelle cerimonie più significative, ha radici storiche profonde. Fin dalla fondazione dell’Arma nel 1814, infatti, il mantello faceva parte della dotazione dei Carabinieri — in particolare di quelli a cavallo — ed era concepito per garantire protezione e solennità. Nel corso dell’Ottocento, attraverso l’evoluzione delle uniformi del periodo preunitario e poi di quello umbertino, il mantello è rimasto un simbolo riconoscibile dell’Arma, richiamando tradizione, continuità e prestigio istituzionale. La presenza dei militari in uniforme di rappresentanza ha contribuito non solo a garantire sicurezza durante la manifestazione, caratterizzata da un forte afflusso di cittadini e turisti, ma anche a valorizzare il contesto natalizio con un elemento storico e identitario dell’Arma dei Carabinieri. I Carabinieri hanno pattugliato le principali vie del centro, fornendo assistenza ai visitatori, supporto agli organizzatori e vigilanza costante per prevenire situazioni di rischio o affollamenti eccessivi. L’iniziativa, particolarmente apprezzata da residenti e visitatori, verrà ripetuta anche nel corso delle prossime festività natalizie, con l’obiettivo di garantire una presenza rassicurante e rafforzare ulteriormente i servizi di prossimità nelle aree di maggiore affluenza. Il servizio rientra nell’ambito delle attività straordinarie predisposte dall’Arma dei Carabinieri per il periodo delle festività, con l’obiettivo di assicurare alla comunità un clima sereno e protetto durante gli eventi che animano la città.
San Severino Marche accende la magia del Natale con "Christmas Town 2025"
Una festosa partecipazione di cittadini, tra cui moltissimi bambini e numerose famiglie, ha salutato l’avvio ufficiale delle festività natalizie a San Severino Marche con la cerimonia “Accendi la Magia” in piazza del Popolo. Sulle note dei grandi classici Disney e con l’animazione di Multiradio, è stato inaugurato il calendario degli eventi "Christmas Town 2025", che prevede una lunga serie di appuntamenti tra mostre, spettacoli, concerti e attività fino all'Epifania. Quest’anno l’Amministrazione comunale ha scelto la strada dell’innovazione e della sostenibilità. L’illuminazione è stata affidata a un albero stilizzato in 3D, alto 12 metri e con un diametro di 6 metri, interamente composto da migliaia di luci a led azzurre, che sostituisce il tradizionale abete per un Natale più attento all’ambiente. L’atmosfera della festa è resa ancora più magica da un tunnel di luci che collega il centro della piazza a una delle due fontane e da un tetto di stelle luminose che copre l’ovale simbolo della città. Il sindaco Rosa Piermattei ha spiegato la scelta in occasione della cerimonia: “Avevamo fatto un bando per raccogliere proposte progettuali... Forse è stato un segnale: il senso di restare uniti, essere forti e non arrendersi davanti a qualsiasi difficoltà ma andare avanti”. Il sindaco ha rivolto il suo primo pensiero natalizio alle persone malate e agli anziani ospiti della Casa di riposo “Lazzarelli”, un gesto salutato dai presenti con un lungo applauso. Alla cerimonia ha preso parte anche l’arcivescovo di Camerino - San Severino Marche, monsignor Francesco Massara, che ha augurato: “Che il Natale possa risvegliare le luci della nostra vita trasformandoci in persone di accoglienza, di gioia e di amore.” L’assessore al Turismo, Michela Pezzanesi, ha ricordato il cuore inclusivo degli eventi, con iniziative come quelle dell’associazione Sorrisi e Motori, che permetteranno ai bambini con difficoltà di fare un giro della piazza su una moto. La presidente della Pro Loco, Paola Miliani, ha evidenziato le novità in programma, tra cui lo spettacolo di arte aerea di Eterea in piazza del Popolo sabato 13 dicembre e la Tombola di Natale. Il programma completo, frutto della collaborazione tra Amministrazione comunale e associazioni locali, prevede mostre, galà, mercatini, memorial, concerti, dj set, sfilate di majorette, visite guidate e tante altre iniziative fino all’Epifania. Domenica scorsa si è svolto il primo dei due pomeriggi con “Canzoni Sotto l’Albero” con i bambini delle scuole dell’infanzia e primaria, evento che sarà replicato domenica 14 dicembre alle 17:30. Sempre domenica 14 dicembre, al Castello di Serralta, si terrà “Castello di Natale”, mentre sabato 13 e domenica 14 dicembre sono in programma il Mercatino di Santa Lucia, lo spettacolo “Eterea” di arte aerea, il ritorno del Circo a teatro con “Error#440”, il Memorial Massimo Diamantini ad Elcito e il Natale All Inclusive in piazza del Popolo con mototerapia, letture sotto l’albero, laboratorio metodo Pippi, scacchi giganti e il Baratto di Natale. L’Amministrazione comunale invita tutti i cittadini e i visitatori a consultare il calendario completo degli eventi disponibile sul sito ufficiale del Comune di San Severino Marche.
Tolentino, al Politeama inizia il Master Piano Festival con il Duo Marini-D'Augello
Primo appuntamento con il Master Piano Festival, rassegna ormai consolidata di musica da camera che vede protagonisti grandi interpreti della scena nazionale ed internazionale. Ad aprire la rassegna sarà il duo formato da Alessandro Marini al violino e Silvia D’Augello al pianoforte che si esibirà al Politeama di Tolentino domenica 14 dicembre alle ore 18:00. Affermata formazione di musica da camera nota per interpretazioni di sonate di grandi compositori che uniscono virtuosismo e profondità emotiva. Il programma prevede la Sonata per violino e pianoforte in Si bemolle Maggiore K454 di W.A. Mozart, composta nel 1784 in vista di un concerto a cui avrebbe assistito anche l’imperatore Giuseppe II e annoverata tra i suoi maggiori capolavori; la Sonata per pianoforte e violino n.8, op.30 n.3 di L.V. Beethoven che si manifesta con un carattere assai differente dalle altre due sonate pubblicate sotto lo stesso numero d’opera, lontana dagli echi mozartiani della prima e dall’inesorabile drammaticità della seconda. Conclude il concerto la Sonata n. 3 op. 45 di Edward Grieg, capolavoro della seconda metà dell’Ottocento dove il compositore norvegese fa riferimento alla musica popolare del suo paese come fonte inesauribile di ispirazione e da questo deriva la straordinaria freschezza dell’invenzione melodica di questa Sonata. Alessandro Marini, violinista e direttore d’orchestra, si diploma in violino con lode e in musica da camera presso l’Accademia Nazionale di S. Cecilia. Si perfeziona in violino sotto la guida di Pavel Vernikov e Igor Volochine. Come violinista si è esibito in alcune fra le sale più importanti del mondo come ad esempio la Berlin Philarmonie, Shanghai Concert Hall, Auditorium Parco della Musica di Roma, Bunka Kaikan di Tokyo e in ensemble da camera, in orchestra come solista e come konzertmeister. Collabora inoltre con prestigiose orchestre come l’Orchestra dell’Acc. Naz. di S. Cecilia, I Solisti Aquilani, l’Orchestra da Camera di Mantova, l'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Roma Sinfonietta, Orchestra del Teatro Dell’Opera di Roma. Si è esibito in importanti festival e rassegne, quali il Mantova Chamber Music Festival, la stagione sinfonica dell’Acc. Naz. di S.Cecilia, il Festival Barocco di Viterbo, Roma Sinfonietta, la GOG di Genova, L’Accademia Filarmonica Romana, La IUC di Roma, e altre. Suona in duo con la pianista Silvia D’Augello. Alterna l'attività di violinista con quella di direttore. È titolare della cattedra di Violino presso il conservatorio “U. Giordano” di Foggia. Suona due violini di liuteria romana: un Rodolfo Fredi del 1942 e un Olvino Domini del 1988. Silvia D’Augello, avviata alla musica dal padre, si diploma con lode in Pianoforte presso il Conservatorio di Musica “O. Respighi” di Latina e consegue il Biennio accademico di II livello in Pianoforte e il Biennio di II livello in Didattica della musica. Si perfeziona con Eleonora Orlando, Alessandra Ammara, Roberto Prosseda, Riccardo Marini e Laura Mattei. Si diploma in Composizione con Paolo Rotili. È laureata in Letteratura Musica e Spettacolo e in Musicologia con il massimo dei voti e la lode. Ha suonato per importanti istituzioni concertistiche: SIMC Società Italiana Musica Contemporanea, IUC Istituzione Universitaria dei Concerti La Sapienza, Festival di Piano e Arpa a Bordeaux, Romaeuropa Festival, Consolato d’Italia a Dortmund, EXPO Milano2015, Associazione Mozart Italia, Nuova Consonanza. Ha curato un ciclo di trasmissioni radiofoniche sul compositore Fausto Razzi per Radio Vaticana. Ha suonato con il flautista Roberto Fabbriciani presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Ha preso parte al ciclo televisivo “Dentro la Musica” per SKY Classica. Nel 2021 ha realizzato il ciclo di appuntamenti musicali online “Fleurs” per l’Istituzione Universitaria dei Concerti. È titolare della cattedra di Pianoforte Principale al Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino. Biglietti 12€+prev. In vendita al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle ore 19 e da tre ore prima di ciascun spettacolo oppure online all’indirizzo www.politeama.org/biglietti . La stagione artistica del Politeama è organizzata grazie al patrocinio del Comune di Tolentino e con il contributo di Estra Prometeo e Gruppo Medico Fisiomed.
Carlo Lucarelli a Mogliano: un viaggio "Nei luoghi più oscuri" tra noir, memoria e inquietudini del presente
Parlare Futuro, rassegna dedicata ai temi più caldi della contemporaneità e alle narrazioni che illuminano le zone d'ombra del nostro tempo, prosegue il suo viaggio con un appuntamento di grande fascino. Giovedì 11 dicembre, alle 21.15, il Teatro Apollo di Mogliano ospiterà Carlo Lucarelli per la presentazione del suo nuovo volume, Nei luoghi più oscuri. Lucarelli - nato a Parma il 26 ottobre 1960 - è da molti anni una delle voci più riconoscibili e autorevoli del noir italiano. Giornalista, sceneggiatore, conduttore televisivo e romanziere instancabile, ha costruito un universo narrativo che attraversa il Paese e le sue inquietudini, raccontando luci e tenebre della storia recente con un’abilità rara. Le sue trame, che intrecciano indagine, tensione civile e un’attenzione acuta ai meccanismi del potere, hanno definito un modo di raccontare il mistero che è ormai parte del nostro immaginario collettivo. Nel nuovo libro, Nei luoghi più oscuri, Lucarelli conduce il lettore dentro una mappa di racconti che esplorano l’animo umano. Dal noir al giallo, dalla suspense all’orrore, ogni storia diventa una finestra su fragilità personali e sociali, su vite che si muovono tra l’ombra e la luce, tra ciò che appare e ciò che si nasconde nelle pieghe del quotidiano. L’autore accompagna il pubblico nella Bologna inquieta degli anni Ottanta, su navi che attraversano oceani colmi di attese e minacce, nei corridoi opachi del potere, in luoghi estremi dove le persone si rivelano per ciò che sono quando vengono messe alle strette. Lo stile di Lucarelli - asciutto, incisivo, visivo - guida il lettore senza tregua, scavando nella materia viva dell’esistenza, nelle sue ossessioni e nei suoi silenzi. Ogni racconto diventa un frammento di mondo, un piccolo teatro dove si muovono personaggi che portano addosso paure, desideri, colpe, e che spesso finiscono per riflettere le nostre. L’incontro al Teatro Apollo sarà un’occasione preziosa per ascoltare direttamente dalla voce dell’autore il percorso creativo che ha dato forma a questa nuova raccolta e per riflettere su quanto la narrativa noir sia oggi uno degli strumenti più efficaci per raccontare la complessità del presente. Un evento aperto a tutti, pensato per chi ama le storie che interrogano, che provocano, che ci accompagnano - talvolta con timore, talvolta con coraggio - proprio nei luoghi più oscuri.
Dalle majorettes all'arrivo di Babbo Natale in 500: San Severino accende le feste in piazza del Popolo
San Severino Marche accende l’atmosfera natalizia con due giornate ricche di spettacoli e iniziative pensate per coinvolgere l’intera comunità. Il calendario di "Christmas Town 2025" si arricchisce infatti di un doppio appuntamento nella splendida cornice di piazza del Popolo, cuore pulsante degli eventi del fine settimana che precede il Natale. A presentare entrambe le serate sarà Marco Moscatelli, mentre l’ingresso sarà completamente libero. Il weekend si apre sabato 20 dicembre con un pomeriggio e una serata all’insegna della danza, della musica e dei colori. Protagoniste saranno le Koreos Majorettes, pronte a portare in città l’energia della loro sfilata itinerante. Lo spettacolo prenderà il via nel pomeriggio alle ore 17, quando il gruppo attraverserà le vie del centro storico con coreografie e piroette, fino a coinvolgere l’intero pubblico. Il gran finale è previsto alle ore 21 in piazza del Popolo, dove le majorettes offriranno una performance completa, trasformando il centro cittadino in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto. La festa proseguirà domenica 21 dicembre con un pomeriggio dedicato alla musica e alla magia delle feste. A partire dalle ore 17, piazza del Popolo si animerà con lo Spaghetti DJ Set – Christmas Edition, pensato per creare un’atmosfera vivace, festosa e pienamente natalizia. Subito dopo arriverà Babbo Natale in 500, grazie alla collaborazione con il Gruppo Amatori 500, che condurrà una scenografica parata di Fiat 500 storiche accompagnando il protagonista più amato delle festività. La tradizione si unirà così all’allegria, regalando alla città un finale di weekend carico di emozione e spirito natalizio.
Teatro Comunale di Penna San Giovanni, apertura da tutto esaurito: Dighero incanta con Mistero Buffo
Il Teatro Comunale di Penna San Giovanni ha inaugurato la stagione 2025-2026 con un grande successo: Mistero Buffo, interpretato da Ugo Dighero, ha registrato il tutto esaurito, confermando l’attesa e l’affetto del pubblico per un classico intramontabile del teatro italiano.Dighero ha portato in scena i due celebri monologhi — Il primo miracolo di Gesù Bambino e La Parpàja Topola — restituiti con forza scenica, grammelot, narrazione popolare e trasformismo. Lo spettacolo ha conquistato la platea con ritmo, ironia e partecipazione, trasformando la serata in un’esperienza intensa per tutti gli spettatori. «Raccontare a parole l’emozione di uno spettacolo come Mistero Buffo è difficile», dichiara il Direttore Artistico Carlo Vitale. «Gli sguardi sorridenti ed emozionati del pubblico, l’intensità condivisa in sala e il ritrovare sul palco un collega come Ugo Dighero dopo tanti anni rendono speciale una serata. Il debutto come Direttore Artistico è stato coronato da un successo che va oltre le aspettative: credo davvero che il Teatro Comunale di Penna San Giovanni possa rinascere come il gioiello che merita di essere. Ringrazio l’Amministrazione comunale e i soci dell’Associazione Colucci per la fiducia e il sostegno». Dopo la riuscita apertura con Mistero Buffo, il teatro invita il suo pubblico al prossimo spettacolo del cartellone: "Una Giornata Qualunque", commedia brillante e vivace di Dario Fo & Franca Rame, in scena il 25 gennaio 2026 alle ore 21:15. Con la regia di Stefano Artissunch e l’interpretazione di Gaia De Laurentiis. Lo spettacolo propone un ritratto acuto e ironico delle nevrosi e delle fragilità quotidiane, condita di umorismo e comicità.Tutte le info sulle stagione teatrale sono disponibili sul sito ufficiale teatropennasangiovanni.it e sarà possibile acquistare online i biglietti per il prossimo spettacolo tramite la piattaforma "Ciao Ticket".
Monte San Giusto, magia e tradizione: Villa San Filippo trasformata nel paese del Natale
MONTE SAN GIUSTO - Domenica 7 dicembre i Giardini di Villa San Filippo si sono trasformati in un autentico villaggio natalizio, richiamando un’affluenza ben oltre le aspettative. Fin dal mattino un via vai continuo di famiglie ha animato la frazione, con un crescendo nel pomeriggio che ha reso l’atmosfera ancora più vivace e suggestiva. I bambini sono stati i veri protagonisti della giornata: lunga la fila davanti alla casetta di Babbo Natale, dove i più piccoli hanno potuto consegnare la loro letterina, mentre grande entusiasmo ha suscitato il mago, così come i giochi in legno, il teatrino dei burattini, le attività di pesca, la passeggiata sul pony e le tante dolcezze distribuite nelle varie postazioni. Non solo attrazioni per i bambini: per giovani e adulti non sono mancati momenti di divertimento e tradizione. Molto partecipati la ruota della fortuna, la simpatica “corsa del coniglio Philip” e la curiosa scommessa sul peso del prosciutto appeso. Apprezzatissimo anche il mercatino dell’artigianato, insieme alle degustazioni di dolci e vin brulè che hanno riscaldato l’atmosfera. A rendere possibile una giornata tanto ricca ci ha pensato l’instancabile Comitato Festeggiamenti di Villa San Filippo, composto da Giada Antonelli, Marco Montechiari, Ivana Fagiani, Ivana Caduta, Manuele Iamini, Gabriele Gaudenzi e Federica Foglia. Un gruppo compatto e sempre attivo, che anche in questa occasione ha dimostrato impegno, creatività e spirito di comunità. Tra i visitatori non è mancata la presenza del sindaco di Monte San Giusto, Andrea Gentili, che ha voluto portare il proprio saluto e sottolineare l’importanza di iniziative capaci di valorizzare un territorio ricco di storia, cultura e tradizioni. A dare voce e ritmo all’intera manifestazione è stata Nadia Paolini, presidente del Comitato Festeggiamenti: microfono alla mano, ha animato la giornata invitando grandi e piccoli a partecipare alle attività, offrendo al tempo stesso un prezioso supporto agli espositori e ai collaboratori.
Illuminiamo la Via Lauretana: il 9 dicembre tornano i focaracci per la Venuta della Santa Casa
La Via Lauretana si illuminerà il 9 dicembre alla vigilia della Venuta della Santa Casa. Da Roma a Loreto, lungo comuni e località delle Marche, dell’Umbria e del Lazio, l’iniziativa “Illuminiamo la Via Lauretana” nasce a pochi mesi dalla conclusione della Peregrinatio Mariae. Evento giubilare che ha visto la statua della Madonna Pellegrina essere benedetta da papa Leone XIV: si è trattato di insieme di appuntamenti a carattere spirituale che ha avuto l’obiettivo di evidenziare il forte legame tra le comunità attraversate e che ora si rinnova. Secondo una tradizione lauretana diffusa nel Centro Italia, particolarmente nelle aree rurali, la sera del 9 dicembre si accendono i tradizionali fuochi o “focaracci” in onore della Madonna di Loreto. Tali fuochi evocano la luce che idealmente accompagnò il prodigioso volo della Santa Casa attraverso l’Italia Centrale fino a raggiungere Loreto. In molti luoghi delle Marche tale tradizione si rinnova ogni anno con l’accensione di un fuoco insieme ad un breve momento di preghiera, alla presenza delle autorità civili e religiose. Nei territori attraversati dalla Via Lauretana, in occasione del Giubileo della Speranza, tale tradizione sarà così riproposta con una particolare intenzione di preghiera per la pace in Terra Santa e in Ucraina. «Ringraziamo fin d’ora tutte le comunità che hanno potuto aderire – ha affermato mons. Nazzareno Marconi, presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana e vescovo di Macerata –, iniziative semplici e proporzionate alla realtà locale contribuiranno a rendere più viva e feconda la memoria della Peregrinatio Mariae e della Via Lauretana, come itinerario di fede che collega Roma a Loreto». L’evento giubilare è promosso dalla Regione Ecclesiastica Marche e organizzato dalla Fondazione Giustiniani Bandini in collaborazione con il Tavolo di Concertazione per il Recupero e la Valorizzazione della Via Lauretana e con tutte le Diocesi lungo il percorso. La Peregrinatio Mariae si colloca, inoltre, tra le iniziative più significative previste per il Giubileo 2025 dalla Regione Marche, nell’ambito del progetto “Pellegrini di Speranza”.
Pieve Torina, il tartufo come "bandiera" della ripresa post sismica (FOTO e VIDEO)
"Scrigno di biodiversità" è il sottotitolo della nuovissima edizione di "Le Terre del Tartufo", un viaggio enogastronomico alla riscoperta delle ricchezze del nostro territorio e di una delle sue più pregiate risorse, il fungo ipogeo che nasce all'ombra dei boschi e che può essere scovato solo dal fiuto di qualche abilissimo amico a quattro zampe e dagli esperti vanghetti dei cosiddetti "cavatori". Il tartufo, insomma, è un bene tanto raro, quanto prezioso, e a Pieve Torina lo si celebra con un evento che compie il suo quarto anniversario e che vedrà la piccola cittadina dell'entroterra marchigiano protagonista il 6, il 7, il 13 e il 14 dicembre. Il giornalista Giocchino Bonsignore, ospite d'onore e mediatore dell'evento, ha definito il tartufo come prodotto identitario ma anche come decisivo elemento di coesione per un territorio ancora in fase di ripresa: "Si tratta di un bene immateriale, un bene che il terremoto non ci ha potuto sottrarre, un bene che è rimasto. Negli ultimi anni si è rafforzata sempre di più l'idea che il tartufo possa diventare una bandiera per la ricostruzione. Certo, c'è ancora molta strada da fare e il tartufo non risolverà tutti i problemi locali, ma io sono sicuro che ci darà una grande mano." L'unicità di questo pregiatissimo fungo, come ha affermato il professore Andrea Spaterna dell'Università di Camerino, sta proprio nelle sue straordinarie caratteristiche organolettiche, caratteristiche che derivano da un contesto ambientale quasi completamente incontaminato, ma anche nella sua "irriproducibilità": "Il tartufo è un prodotto che nessuno può copiarci, perché le sue qualità sono il risultato di un'interazione con un contesto ambientale e territoriale all'interno del quale questo fungo ipogeo cresce e matura. L'Università di Camerino fa e farà sempre la sua parte, sia sul versante della formazione - basta ricordare il corso di laurea in scienze gastronomiche -, sia sul versante della ricerca, dimostrandosi ancora una volta l'Università non del territorio, ma per il territorio." Il sindaco Alessandro Gentilucci ha parlato, a proposito di "Le terre del tartufo", di "ricostruzione immateriale che viaggia di fianco alla ricostruzione fisica e che proietta questi territori in un percorso rivolto al futuro, dando così ai giovani l'opportunità di restare, ma anche di ritornare." E sul tema "giovani" si è soffermato anche Guido Castelli, Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016, sottolineando il ruolo centrale che, all'interno di una comunità, deve svolgere il "principio della restanza", ossia la volontà di rimanere nella propria terra: "Dobbiamo rappresentare i nostri ragazzi, in modo che se anche dovessero decidere legittimamente di andare in giro per il mondo spinti dalla curiosità di conoscere nuove culture, possano trovare dentro di sé il desiderio di tornare. E il desiderio di tornare c'è solo se il rapporto con il tuo luogo d'origine è positivo, è bello, è un archetipo." Dal simpatico duo de Il doppiatore marchigiano, al divulgatore scientifico Francesco Broccolo, alcuni dei più conosciuti influencer marchigiani sono stati chiamati al rapporto per collaborare nella promozione dell'evento. "Si parla molto spesso del tartufo come alimento nutritivo, ma mai come essere vivente e come parte integrante di un sistema. Oggi, quindi, parleremo della biodiversità che ruota attorno al tartufo, anche per l'importante contributo che esso fornisce alle piante sotto cui nasce: c'è uno scambio vicendevole, quindi bisogna imparare a comprenderne il meccanismo per preservarlo al meglio in questo momento di cambiamenti climatici e ambientali." Questo profumatissimo fungo ipogeo, dunque, non rappresenta soltanto un prodotto straordinariodda proteggere e tramandare come bene immateriale del nostro territorio, ma costituisce anche il perno di una ripresa economica, turistica e sociale per i luoghi che sono stati devastati dal sisma; e gli appuntamenti con "Le terre del tartufo" si pongono proprio questo obiettivo: quello di valorizzare una ricchezza inestimabile che merita di essere messa in risalto. L'evento, che si svolge nel Palazzetto dello sport di Pieve Torina, ospita diversi espositori, ognuno con le proprie tipicità. Immancabili, ovviamente, gli stand dedicati al tartufo, dall'intramontabile bianco al nero pregiato: una vera e propria officina di sapori... e di odori. Durante le giornate del 6 e del 7 dicembre si svolgeranno diversi eventi incentrati sulle varie declinazioni culinarie del fungo, dai laboratori e dagli showcooking con chef stellati, fino al cibo di strada e alla pizza. Insomma, ce n'è per tutti gusti!
Loro Piceno, il Municipio torna nella storica sede in centro dopo la ricostruzione post-sisma (VIDEO e FOTO)
Oggi, sabato 6 dicembre, Loro Piceno ha vissuto una giornata di forte valore simbolico e istituzionale con l’inaugurazione del palazzo comunale dopo il lungo e complesso intervento di ristrutturazione post sisma. Alla cerimonia, molto partecipata, erano presenti numerosi sindaci del territorio, il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli e il presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri Gianpiero Feliciotti. Ad accogliere le autorità e i cittadini è stato il sindaco Robertino Paoloni che, con visibile commozione, ha restituito alla comunità la casa comunale completamente rinnovata, nel cuore del centro storico. Dopo anni di delocalizzazione in un piano della scuola secondaria fuori dal centro, la sede municipale torna nella sua collocazione originaria, tra la chiesa di Santa Maria di Piazza e il Castello. Un ritorno che segna non solo la fine di un cantiere, ma anche un passaggio fondamentale nel percorso di rinascita del borgo. Il palazzo, eretto nel 1624 e ridisegnato nel 1780 dall’architetto Pietro Augustoni, è stato interessato da un intervento di riparazione dei danni e miglioramento sismico finanziato dalla Struttura commissariale sisma 2016 con un contributo complessivo di 1.506.200 euro. Il restauro è stato di tipo conservativo, privilegiando soluzioni poco invasive e rispettose dell’autenticità dell’edificio. «La consegna di un edificio pubblico storico, restituito alla sua comunità più sicuro, più funzionale e pienamente adeguato dal punto di vista sismico, testimonia l’efficacia e la concretezza della ricostruzione in corso», ha dichiarato il commissario Guido Castelli, sottolineando come interventi di questo tipo riportino la vita nel cuore dei borghi. Castelli ha ricordato anche il valore istituzionale del rientro nel centro storico: «È qui che avevo lasciato il Comune di Loro Piceno quando, anni fa, da assessore regionale, mi confrontai con il sindaco Paoloni per trovare le soluzioni migliori affinché il centro storico tornasse a respirare anche dal punto di vista istituzionale. È un lavoro complesso su un palazzo antico, ma oggi vediamo un risultato concreto che documenta come la ricostruzione abbia preso il verso giusto». Dal canto suo, il sindaco Paoloni ha rimarcato il forte significato simbolico del ritorno nella sede storica: «La cosa più importante è rientrare qui, nel centro storico. I nostri borghi, pur bellissimi, soffrono lo spopolamento, e riportare il Comune nel cuore del paese significa farlo rivivere. Non è un punto di ripartenza, ma una tappa fondamentale di un percorso che ci sta riportando alla piena ricostruzione dei nostri centri storici». Il primo cittadino ha voluto inoltre ricordare come il cammino che ha portato all’inaugurazione sia stato possibile grazie al lavoro di più figure istituzionali: «È un percorso che ha coinvolto due commissari, l’onorevole Giovanni Legnini prima e Guido Castelli poi, che sono stati davvero molto vicini alla nostra comunità». Paoloni ha anche sottolineato come, negli ultimi anni, vi sia stata una forte accelerazione sulla ricostruzione pubblica, che si è aggiunta a quella privata già ben avviata. I lavori hanno interessato il ripristino della continuità muraria, il consolidamento delle volte in canna e gesso, la ricostruzione di porzioni della copertura, l’inserimento di cordoli e tramezzi strutturali, il rafforzamento del torrino e una profonda riorganizzazione funzionale degli spazi interni, con nuovi collegamenti, servizi igienici, impianti aggiornati e nuove finiture. Particolare cura è stata riservata al restauro degli affreschi presenti nella sala del Sindaco e nell’aula consiliare, riportati alla loro piena leggibilità. L’iter amministrativo si è chiuso con l’approvazione del progetto esecutivo nel novembre 2022, la concessione del contributo nel dicembre dello stesso anno e l’avvio dei lavori nel 2023, conclusi dopo una variante progettuale nell’agosto 2024. Il presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri Gianpiero Feliciotti ha evidenziato il valore territoriale dell’intervento: «Piano piano stiamo rimettendo in linea tutti i borghi. Oggi Loro Piceno ha la sua nuova casa comunale ed è un successo, perché con fiducia si riesce a riportare ogni paese nella sua giusta dimensione. Il Comune rappresenta la casa di tutti e dà il senso della sicurezza e della ripresa tanto attesa». Il palazzo comunale rappresenta anche uno scrigno di tesori d’arte. Nella Sala Consiliare sono conservati il ritratto del cardinale Giuseppe Mori, quello di Padre Donato Camacci, una serie di ritratti dei cardinali protettori della comunità dal XVI al XIX secolo, un antico leggio dei Cappuccini, un lampadario in cristallo dell’Ottocento e un importante nucleo di panche lignee tra XVII e XVIII secolo. Lo studio del Sindaco custodisce invece una Madonna con Bambino in terracotta invetriata della scuola di Andrea della Robbia, specchiere artistiche tra Settecento e Ottocento, un inginocchiatoio del Seicento, un dipinto di San Giorgio e il Drago e un tavolo ligneo in marmo verde del XVIII secolo. Due opere, ancora temporaneamente esposte nella chiesa di Santa Maria di Piazza, torneranno prossimamente nella loro sede originaria quando vi saranno le condizioni ideali per la conservazione. Di grande valore anche l’archivio storico comunale, con documenti che risalgono ai primi del XIII secolo, tra cui registri, catasti e una preziosa trascrizione in caratteri gotici di un’iscrizione bronzea di epoca romana legata alla figura di Valerio Arunzio, inviato dall’imperatore Augusto per restaurare una fortificazione già esistente a Loro Piceno. L’inaugurazione del palazzo comunale si inserisce in un quadro di ricostruzione molto avanzato per Loro Piceno. Oltre il 70 per cento delle pratiche di ricostruzione privata ha già portato all’apertura dei cantieri e più della metà degli interventi è conclusa, con un importo liquidato che sfiora i 30 milioni di euro. Anche la ricostruzione pubblica è in pieno sviluppo, con numerose opere tra cantieri avviati, conclusi e in progettazione. Oggi, con il ritorno del Municipio nel suo centro storico, la comunità di Loro Piceno compie un altro passo concreto verso il pieno recupero della propria identità urbana, civile e istituzionale.

cielo sereno (MC)



