Cronaca
Valfornace, cade mentre scende dal trattore e batte la testa: anziano trasferito a Torrette
Un uomo di 85 anni è rimasto ferito nel primo pomeriggio di oggi a Pievebovigliana, nel comune di Valfornace, a seguito di un incidente avvenuto mentre stava lavorando in un campo. Secondo le prime ricostruzioni, l'anziano si trovava alla guida del suo trattore quando, per motivi ancora da accertare, ha perso l'equilibrio nel tentativo di discesa dal mezzo agricolo, battendo la testa contro una ruota. L’allarme è stato lanciato dai familiari, che lo hanno trovato disteso a terra, poco dopo le 13. Sul posto sono intervenuti rapidamente i vigili del fuoco e i sanitari del 118. Valutata la dinamica dell’incidente e le condizioni dell’uomo, è stato richiesto il supporto dell’eliambulanza decollata da Ancona. L’85enne è stato stabilizzato, immobilizzato e trasferito a bordo del velivolo per il trasporto d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette. Fortunatamente, non sarebbe in pericolo di vita.
"Fermiamo le truffe": oltre 200 persone all’incontro dell'Anps di Macerata
Grande partecipazione, ieri, all'auditorium della Banca di Macerata, dove oltre 200 persone hanno assistito all’incontro "Fermiamo le truffe", promosso dalla Sezione maceratese dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato - Odv Protezione Civile. Un appuntamento pensato non solo per informare, ma soprattutto per fornire strumenti concreti di prevenzione contro un fenomeno in costante aumento. Dopo il saluto introduttivo di Debora Falcetti, responsabile del settore commerciale della Banca, ha preso la parola il questore di Macerata Luigi Mangino, che ha posto l’accento sulla crescita costante delle truffe, un reato subdolo che “mina la fiducia dei cittadini”. Particolarmente odioso, ha sottolineato, quando a farne le spese sono gli anziani. Per questo la strategia di contrasto deve essere duplice: repressiva, ma soprattutto preventiva, come nel caso dell’iniziativa promossa dall’ANPS. Apprezzamento per l’incontro è arrivato anche dall'assessore alla Sicurezza Paolo Renna e dal sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, che si sono congratulati con gli organizzatori per l’importanza sociale del progetto. Durante l’evento sono stati distribuiti opuscoli contenenti oltre 50 casi reali di truffe avvenute recentemente in provincia, un materiale utile a comprendere le dinamiche che i truffatori mettono in atto. I relatori hanno spiegato nel dettaglio come funzionano alcuni dei raggiri più frequenti, spesso raccontati dalla cronaca, ma raramente analizzati nelle loro fasi operative. Tra i casi trattati, quelli del finto carabiniere che annuncia l’arresto di un familiare dopo un presunto incidente, del finto finanziere che chiede di controllare i gioielli, o le truffe “storiche” come lo specchietto rotto, che circola da oltre trent’anni, oggi affiancata da nuove varianti come la falsa “strisciata” dell’auto. Molto interesse ha suscitato anche il tema dei falsi investimenti online, con piattaforme che promettono profitti giornalieri e che celano vere e proprie organizzazioni criminali. Particolarmente significativo il riferimento a un’inchiesta giornalistica che ha dimostrato come, in un test condotto con finti tecnici del gas, il 90% delle persone abbia fatto entrare in casa uno sconosciuto. Un dato allarmante, che ha spinto gli organizzatori a ribadire con forza: "In casa non si fanno entrare sconosciuti per nessun motivo". Sul palco si sono alternati Leonardo Lucinato della Banca di Macerata, Giovanni Bonomo, Commissario Capo del Compartimento Polizia Postale Marche, Claudio Tarulli della rete Educativa Digitale, Giorgio Iacobone, presidente della Sezione ANPS di Macerata, e Fabio Tarquini, responsabile del gruppo di volontariato. L'incontro si è concluso con numerose domande del pubblico, che ha condiviso episodi personali e situazioni di rischio vissute nel quotidiano. Un confronto utile e partecipato che ha confermato quanto sia necessario mantenere sempre alta l’attenzione per difendersi da truffe e raggiri, oggi più sofisticati che mai.
Maxi controllo a Tolentino: droga sequestrata e una denuncia per guida senza patente
Servizio coordinato di controllo del territorio ad ampio raggio per i Carabinieri della Compagnia di Tolentino. Con l’ausilio delle Stazioni dipendenti, l’attività si è concentrata sia nel centro storico che nei centri urbani limitrofi, con l'obiettivo di prevenire i reati in genere, contrastare lo spaccio di stupefacenti e fenomeni di "mala movida", senza trascurare la sicurezza stradale. L'esito dei controlli, che hanno visto l'impiego di sette pattuglie, con l'identificazione di 80 persone (di cui 40 stranieri) e l'ispezione di sei esercizi pubblici, ha portato a diversi provvedimenti. Nel corso di un posto di controllo nelle vie del centro, i militari hanno fermato un'autovettura guidata da un cittadino di origini egiziane di 34 anni, residente in provincia di Cuneo e già noto alle forze dell'ordine. Dalle verifiche è emerso che l'uomo era sprovvisto della patente di guida poiché mai conseguita, condotta che aveva già reiterato più volte. Per l’egiziano è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria e il sequestro amministrativo del veicolo. L'attenzione si è concentrata anche sul contrasto all'uso e allo spaccio di droga. Nelle vie del centro, in prossimità dei giardini pubblici, i Carabinieri hanno fermato e controllato un 30enne italiano, residente nella provincia di Perugia, che alla vista dei militari è apparso immotivatamente agitato. Il ragazzo, che ha mantenuto un atteggiamento nervoso durante il controllo, è stato perquisito e trovato in possesso di circa 1 grammo di hashish. Poco dopo, sempre nell’ambito dell’attività preventiva, un 27enne del luogo di origini kosovare è stato fermato e controllato mentre si trovava alla guida del suo monopattino elettrico; il giovane è stato sorpreso in possesso di una modica quantità di hashish, dal peso di poco più di 1 grammo. Infine, per la repressione dello spaccio, i militari hanno effettuato un attento controllo presso i giardini "John Lennon” della cittadina, notando un sospetto via vai di giovani. Qui è stato fermato e controllato un 27enne di origini egiziane, residente a Milano, che a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di un involucro, ben occultato, contenente circa 3 grammi di hashish. Tutti e tre i soggetti trovati in possesso di sostanza stupefacente sono stati segnalati alle Prefetture competenti in qualità di assuntori, mentre la droga è stata sottoposta a sequestro amministrativo. Gli ulteriori controlli eseguiti dalle pattuglie in circuito sono stati estesi anche a diversi esercizi pubblici frequentati da giovani e giovanissimi. L’attività conferma l’efficacia del costante presidio del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Tolentino, a tutela della sicurezza dei cittadini e della legalità.
Macerata piange Giuseppe Gallucci: "Amava i giovani più di ogni cosa. Perdiamo tutti un grande sportivo"
Macerata si stringe nel dolore per la scomparsa di Giuseppe Gallucci, 63 anni, punto di riferimento storico del calcio cittadino. Da tempo combatteva con una malattia che purtroppo non gli ha lasciato scampo. La notizia della sua morte ha profondamente colpito quanti lo conoscevano e ne avevano apprezzato l’umanità, la dedizione e la presenza costante nel mondo sportivo locale. Per decenni Gallucci è stato un volto familiare nelle società del territorio: dirigente stimato, accompagnatore prezioso, uomo sempre pronto a dare una mano. Ha condiviso il suo cammino sportivo con realtà come Vis Macerata, Maceratese, Recanatese, Porto Potenza e Maceratese, di cui è stato anche dirigente. Tra coloro che hanno vissuto con lui tante stagioni c’è mister Emanuele Ciabocco, oggi viceallenatore e preparatore atletico del Fossombrone in Serie D, oltre che presidente del collegio di garanzia AIAC a Coverciano, che lo ricorda così: «Con la scomparsa di Peppe perdiamo tutti un grande sportivo e io perdo un amico. Abbiamo condiviso tanti anni di calcio: è stato il mio accompagnatore alla Maceratese tra il 2008 e il 2010, poi alla Recanatese e alla Vis Macerata, e in seguito al Porto Potenza. Da quella collaborazione è nata una grande amicizia, fatta di rispetto e sostegno: non ha mai smesso di farmi sentire la sua vicinanza, con messaggi, telefonate, commenti, anche dopo le vittorie più recenti. Peppe amava i giovani più di ogni altra cosa. Era sempre pronto ad aiutarli, come un padre. Ha voluto che il figlio Marco iniziasse con me il suo percorso in panchina, e da allora con lui e con la sua famiglia ho mantenuto un legame profondo. Quando si è ammalato, ha voluto che lo sapessi: sono andato a trovarlo e gli ha fatto piacere, come a me. Quest’estate l’avevo rivisto meglio e avevo sperato che potesse superare la malattia, anche se conoscevo la gravità della situazione. La notizia della sua morte mi ha colpito profondamente. Abbiamo passato notti intere a parlare di calcio, anni fa, quando lavorava a Sant’Egidio: momenti che porterò sempre con me. Oggi so di avere un tifoso in più lassù. Un abbraccio alla famiglia e al mio caro amico Peppe». Ciabocco ha inoltre annunciato che proporrà l'organizzazione di un torneo giovanile all’Atletico Macerata per ricordare Gallucci e il suo impegno a favore dei giovani nel mondo del calcio. Un ricordo colmo di affetto arriva anche dall’Atletico Macerata, società nella quale Giuseppe lavorava da due anni e dove si era fatto voler bene fin dal primo giorno. «Un giorno triste per noi, Giuseppe Gallucci ci ha lasciato. Entrato da due anni nella nostra famiglia, si è subito messo al servizio della scuola calcio. Amato tantissimo dai bambini, sempre presente con energia, entusiasmo e grinta da vendere». La società custodisce ancora vive le parole che Giuseppe aveva pronunciato nell’ultima riunione, appena un mese fa: «Per me il calcio sono i ragazzini, non riuscirei a stare senza loro, non vedo altro». Un amore sincero, totale, che l’Atletico Macerata ha voluto trasformare in un ultimo saluto: «Ciao Giuseppe, grazie e veglia su di noi… sappiamo che sarai sempre a bordo campo». Anche la S.S. Maceratese si unisce al cordoglio: «La S.S. Maceratese si unisce al dolore della famiglia per la scomparsa di Giuseppe Gallucci, ricordando con stima il suo impegno e la passione dedicati al calcio cittadino». La comunità sportiva e l’intera città si stringono attorno alla famiglia, nel ricordo di un uomo buono, generoso, capace di farsi voler bene ovunque andasse. Gallucci lascia la moglie Rosita e il figlio Marco. I funerali si terranno domani, sabato 22 novembre alle ore 14, presso la Chiesa delle Vergini.
Perde il controllo dell'auto e finisce in un dirupo: conducente trasportato all'ospedale
LAPEDONA - Intervento d’emergenza dei Vigili del Fuoco di Fermo nella serata di giovedì, intorno alle 20:45, a Lapedona, lungo la Strada Provinciale 255, a seguito di un incidente stradale che ha coinvolto un'autovettura. Per cause ancora in fase di accertamento, il conducente dell’auto, un giovane, ha perso il controllo del mezzo, uscendo di strada e terminando la sua corsa in un fosso, a una distanza di circa tre metri dal piano stradale. La squadra dei Vigili del Fuoco di Fermo si è prontamente attivata, affrontando il difficile recupero del conducente. L’infortunato è stato stabilizzato direttamente sul posto su una barella e, successivamente, riportato sulla sede stradale tramite tecniche di recupero specialistiche. Una volta raggiunto il livello della strada, il ferito è stato immediatamente affidato alle cure del personale sanitario del 118, che lo ha preso in carico per il trasporto in ospedale. Le condizioni del ferito non desterebbero particolari preoccupazioni.
San Severino, donna investita da un'auto: trasportata all'ospedale
Una donna di 67 anni è stata investita da un'auto, nel tardo pomeriggio di oggi, nel centro di San Severino Marche. L'episodio si è verificato intorno alle ore 17:30 in piazzale del Commercio. Secondo le prime ricostruzioni, ancora in fase di accertamento, la donna sarebbe stata investita da una vettura, nei pressi del nosocomio cittadino. Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorsi sanitari. La 67enne, pur essendo sempre rimasta cosciente, è stata prontamente stabilizzata sul luogo dell'incidente e successivamente trasportata in ambulanza presso l'ospedale Setempedano per ricevere le cure necessarie. Le sue condizioni non sembrano destare preoccupazione. Le forze dell'ordine sono intervenute per effettuare i rilievi di rito e per ricostruire l'esatta dinamica dell'investimento e accertare eventuali responsabilità.
Ripe San Ginesio, schianto tra due auto lungo la provinciale
Un incidente stradale si è verificato nel tardo pomeriggio di oggi, lungo la Strada Provinciale 78 in località Passo Ripe, nel territorio comunale di Ripe San Ginesio. Lo scontro, che ha coinvolto due vetture, è avvenuto intorno alle ore 18:30. La dinamica esatta dell'impatto è ancora in fase di accertamento da parte delle forze dell'ordine intervenute sul posto. Sul luogo dell'incidente sono subito giunti i sanitari del 118 e le squadre dei Vigili del Fuoco. I conducenti dei mezzi, un uomo e una donna, non hanno riportato gravi ferite e sono stati assistiti e curati direttamente sul posto dal personale medico, senza necessità di trasporto in ospedale. Le forze dell'ordine hanno avviato i rilievi per stabilire con precisione le cause di quanto accaduto.
Sventato a Civitanova un maxi-riciclaggio da truffe online: tre denunciati, usavano l'Atm postale
CIVITANOVA MARCHE – L'intuito di un ispettore della Polizia di Stato fuori servizio ha permesso di sventare un sofisticato tentativo di riciclaggio di denaro proveniente da truffe online, portando alla denuncia di tre persone originarie della provincia di Foggia. L'attenzione dell'ispettore, all'esterno di un ufficio postale di Civitanova Marche, è stata attirata dall'atteggiamento sospetto di due uomini e una donna impegnati in un lungo conciliabolo, seguito da un continuo "via vai" della donna tra il parcheggio e lo sportello ATM di Poste Italiane. Chiesto l'ausilio della Volante, gli agenti hanno fermato il trio e avviato gli accertamenti che hanno ricostruito un meticoloso tentativo di riciclaggio di denaro sporco. La donna, in possesso di un bancomat legato a un conto utilizzato per raccogliere proventi illeciti, aveva appena completato alcune operazioni per accreditare oltre 20.000 euro a favore di un conto tedesco, anch'esso intestato a lei, prelevando contestualmente 2.000 euro in contanti su ordine di uno degli accompagnatori. La rilevante somma era stata generata da precedenti truffe commesse in varie zone d'Italia attraverso la tecnica del "finto addebito bancario". Le vittime ricevevano un SMS di allerta, apparentemente dal proprio istituto di credito, che estorceva le credenziali bancarie ai truffati, permettendo così di azzerarne i conti. Le successive perquisizioni hanno confermato i sospetti, rivelando i metodi complessi usati per "ripulire" i fondi. Sono stati sequestrati sette telefoni cellulari e diverse carte bancomat collegate a intestatari fittizi, strumenti utilizzati per riciclare il denaro tramite successivi trasferimenti e l'uso di piattaforme di criptovalute. Inoltre, uno dei soggetti è stato trovato in possesso di circa 5.000 euro in contanti, senza giustificarne la provenienza, e di quattro schedine per scommesse calcistiche. Queste schedine, con puntate complessive per 6.800 euro su esiti pressoché certi, sarebbero servite per procurarsi una ricevuta di riscossione. L'obiettivo era mascherare l'origine illecita dei 5.000 euro come "vincita lecita", nonostante il guadagno effettivo fosse stato irrisorio data l'alta probabilità di vittoria. Le tre persone, due delle quali residenti in zona, sono state denunciate per truffa in concorso e autoriciclaggio. La Polizia ha provveduto al sequestro delle somme di denaro, delle schedine, dei telefoni e di una serie di "pizzini" contenenti le istruzioni operative per le attività di riciclaggio. La Polizia di Stato, in conclusione, raccomanda di diffidare sempre da chiunque chieda credenziali di accesso ai propri conti correnti o prometta guadagni facili.
Tod's indagata per caporalato: tre manager coinvolti e divieto pubblicità a Milano
Tre manager di Tod’s spa sono indagati per caporalato e la società è iscritta per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti in relazione allo stesso reato, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano. Già nei mesi scorsi, come emerso a ottobre, era stata avanzata la richiesta di amministrazione giudiziaria per il colosso della moda per omessi controlli nella catena dei subappalti della produzione in opifici cinesi. Il pm di Milano Paolo Storari, in una richiesta al gip Domenico Santoro di interdittiva per Tod’s, che prevede il divieto di pubblicizzare i propri prodotti per sei mesi, ha individuato non solo responsabilità omissive dei manager ma anche ipotesi dolose. Secondo gli atti delle indagini del Nucleo ispettorato lavoro dei Carabinieri, i responsabili non avrebbero tenuto "minimamente conto dei risultati" di alcune ispezioni in sei opifici cinesi situati nelle province di Milano, Pavia, Macerata e Fermo, e di audit su quei fornitori che segnalavano numerosi indici di sfruttamento dei lavoratori, riguardanti orari di lavoro, paghe, norme di sicurezza e condizioni abitative degradanti. Secondo il pm, Tod’s si sarebbe avvantaggiata di un "sistema illecito" che ha generato enormi profitti grazie allo sfruttamento della manodopera cinese, pesantemente sottopagata, e non avrebbe modificato il proprio modello organizzativo, continuando a utilizzare fornitori coinvolti nel procedimento, con un grave rischio di reiterazione del caporalato. La Procura, diretta da Marcello Viola, parla di una "cecità intenzionale da parte di Tod’s", che affidava audit a società esterne senza prendere minimamente atto dei contenuti sulle presunte violazioni. Tra gli elementi richiamati dal pm c’è un contratto d’appalto tra Tod’s e la società “Evergreen”, che secondo l’accusa ha quattro dipendenti e locali inidonei alla produzione, con dati palesemente falsi poiché l’azienda non dispone di alcuna linea produttiva. Tod’s avrebbe autorizzato Evergreen a delegare parte delle attività a fornitori, tra cui due laboratori dove, secondo la Procura, avverrebbe lo sfruttamento dei lavoratori. Il quadro, già emerso a ottobre, descriveva lavoratori pagati 2,75 euro all’ora, impegnati prevalentemente di notte e nei giorni festivi, anche a Natale, in condizioni definite di para schiavitù.
Fatture fantasma e stipendi ‘nascosti': maxi frode fiscale per oltre 15 milioni nel settore del teleselling
I finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche, nell’ambito del costante monitoraggio delle imprese ubicate nella provincia maceratese, hanno approfondito la posizione di una società, operante nel settore dei call center, connotata da rilevanti indici di pericolosità fiscale desunti dall’attività d’intelligence esperita attraverso l’incrocio delle evidenze emerse dalla consultazione dei database operativi in uso al Corpo. In particolare, la società attenzionata svolgeva l’attività di teleselling, consistente nella vendita diretta per telefono, svolta da operatori di call center che contattano potenziali clienti per proporre e concludere la vendita durante la chiamata stessa. Dalle indagini esperite nonché in esito ad una verifica fiscale ai fini delle imposte dirette, indirette e degli altri tributi condotta nei confronti della predetta società per gli anni d’imposta dal 2019 al 2023, è emerso come quest’ultima, al fine di evadere imposte, oneri contributivi ed assistenziali, si avvalesse di lavoratori in realtà assunti direttamente da altre imprese. Nello specifico, il meccanismo fraudolento prevedeva che le società presso cui i citati lavoratori risultavano regolarmente assunti emettessero fatture nei confronti della verificata, per non meglio specificati servizi resi, ritenute afferenti ad operazioni inesistenti e meramente funzionali al trasferimento di denaro necessario per il pagamento degli stipendi dei lavoratori che, nelle relazioni con i clienti, dichiaravano di chiamare per conto della società verificata senza tuttavia rivestire all’interno della stessa alcuna carica formale. L’indagine ha portato a constatare una base imponibile complessivamente sottratta a tassazione per oltre 15,8 milioni di euro, con IVA dovuta per oltre 3,3 milioni di euro ed IVA non versata per circa 900 mila euro. Inoltre, tre persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata per dichiarazione fraudolenta, dichiarazione infedele ed emissione di fatture false. Si evidenzia che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio della presunzione d’innocenza, le persone denunciate non potranno essere ritenute colpevoli sino a quando la loro responsabilità non sarà definitivamente accertata con sentenza irrevocabile di condanna. L’attività svolta si inserisce nel più ampio dispositivo operativo della Guardia di finanza volto a tutelare la legalità economico-finanziaria, la corretta concorrenza tra imprese e gli interessi erariali dello Stato, contrastando ogni forma di evasione a garanzia della corretta concorrenza e della trasparenza del mercato.
Macerata, donna di 22 anni denunciata per aver rubato cosmetici per oltre 1.200 euro
I Carabinieri della Stazione di Macerata, al termine di una mirata e approfondita attività investigativa, hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria una giovane donna di 22 anni, residente in provincia di Roma e già nota alle Forze dell’Ordine, ritenuta responsabile del reato di furto aggravato. Le indagini hanno preso avvio a seguito della denuncia presentata, nel mese di ottobre scorso, dal responsabile di un esercizio commerciale del capoluogo, il quale aveva segnalato ripetuti ammanchi di merce dagli scaffali del punto vendita. Gli accertamenti condotti dai militari hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti: la donna, in più occasioni, avrebbe prelevato dagli scaffali più di 80 prodotti cosmetici, per un valore superiore a 1.200 euro, occultandoli sulla propria persona e allontanandosi dal negozio senza effettuare il pagamento. Determinante, ai fini dell’identificazione della presunta autrice del furto, è risultata l’analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza interno, integrata dall’escussione di alcuni testimoni presenti nei momenti in cui si sarebbero verificati gli episodi. Al termine delle attività, i Carabinieri hanno raccolto elementi ritenuti utili a carico della giovane, provvedendo a deferirla all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato.
Lite in centro a Civitanova, 29enne colpito al volto da un gruppo di giovani: indaga la polizia
Una lite scoppiata per motivi futili è degenerata in un’aggressione davanti a un kebab all’angolo tra corso Umberto I e via Zara, nella notte tra martedì e mercoledì poco dopo le 5. Secondo quanto ricostruito, un gruppo di ragazzi avrebbe iniziato a discutere animatamente fino a passare alle minacce, per poi arrivare ai colpi. A farne le spese un 29enne italiano, raggiunto da un pugno al volto sferrato da alcuni giovani di origine nordafricana. A lanciare l’allarme sono stati alcuni residenti, svegliati dal trambusto in strada. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, l’aggressore e il gruppo che era con lui si erano già dileguati. Le telecamere della zona, numerose lungo l’area interessata, sono ora al vaglio della polizia che sta lavorando per identificare il responsabile. Il 29enne ha riportato lesioni lievi e ha rifiutato il trasporto in ospedale. Agli agenti ha riferito di non conoscere l’autore del pugno. Le indagini sono in corso.
Investita da un'auto a Matelica: donna di 77 anni trasportata a Torrette in eliambulanza
Una donna di 77 anni è stata investita nel tardo pomeriggio di oggi a Matelica, poco dopo le 18, in viale Europa, nella zona del centro commerciale "La Sfera". Secondo le prime informazioni, la donna, proveniente da fuori città, stava attraversando l’area pedonale quando è stata urtata da un’auto. Il conducente si è immediatamente fermato per prestare soccorso e ha dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Matelica e i sanitari del 118, che hanno richiesto il supporto dell’eliambulanza. La donna è stata trasferita all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, e le sue condizioni non sarebbero gravi. L’atterraggio dell’elicottero nei pressi del centro commerciale ha attirato l’attenzione di numerosi presenti. La polizia locale ha effettuato i rilievi per chiarire la dinamica dell’incidente.
Scontro fra tre veicoli sulla Regina: furgone fuori strada, un ferito in ospedale e traffico deviato
Un incidente stradale si è verificato oggi pomeriggio, intorno alle 17, lungo la Strada Regina, a Potenza Picena, all’altezza dell’incrocio per San Girio, coinvolgendo due auto e un furgone. Quattro persone sono rimaste coinvolte nello scontro. Un uomo ha riportato ferite che hanno reso necessario il suo trasporto in codice rosso all’ospedale di Civitanova. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita. L’impatto è stato particolarmente violento: il furgone, dopo la collisione, è finito fuori strada. Sul posto sono intervenuti i mezzi del 118, i vigili del fuoco e la polizia locale, che ha effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. I mezzi coinvolti sono stati rimossi dai carro attrezzi e per consentire le operazioni di soccorso la circolazione è stata temporaneamente bloccata. A causa dell’incidente, il traffico in direzione Porto Recanati è stato deviato tramite lo svincolo di Santa Maria in Potenza o Contrada Torrenova, mentre in direzione opposta la circolazione ha seguito percorsi alternativi attraverso Contrada Marolino o Contrada Molino Vecchio. Le cause dello scontro sono ancora in corso di accertamento.
Trovato con carta d'identità senza microchip: foglio di via per un 40enne con precedenti penali
Misura di prevenzione severa emessa dal questore di Ancona, Cesare Capocasa, nei confronti di un cittadino italiano di 40 anni. L'uomo è stato raggiunto da un Foglio di Via Obbligatorio dal capoluogo, con divieto di farvi ritorno fino al 2028. Il provvedimento scaturisce da una serie di gravi elementi, emersi in seguito a un controllo effettuato dal personale della Polizia di Stato all'interno della stazione ferroviaria di Ancona. In quell'occasione, il 40enne era stato trovato in possesso di un documento di identità abilmente manomesso: dal documento risultava essere stato asportato il microchip interno. Nelle scorse settimane, l'uomo era già stato denunciato per un reato contro la fede pubblica, in relazione proprio all'utilizzo del documento modificato. La decisione del questore di emettere il Foglio di Via, che rappresenta il 179° disposto da inizio anno ad Ancona, è motivata dalla ritenuta pericolosità sociale del soggetto. La questura ha infatti valutato che l'uomo era già gravato da numerosi precedenti penali, molti dei quali recenti, per violazioni che spaziano dai reati contro il patrimonio e la persona, fino a quelli contro la pubblica amministrazione e le disposizioni dell'autorità. Inoltre, il 40enne era già destinatario di misure di prevenzione come l'avviso orale. La sua permanenza nel comune di Ancona è stata giudicata priva di giustificazione e potenzialmente lesiva dell'ordine e della sicurezza pubblica, portando così all'allontanamento coatto dalla città per i prossimi tre anni.

cielo coperto (MC)



