
Cronaca

Droga e armi nelle Marche: 14 arresti, sgominata banda legata alla ’ndrangheta
«Picchia! Accoltella! Massacra, non ti far intimidire». Non lasciava spazio a esitazioni il boss 50enne di origini calabresi che guidava con violenza e terrore un'organizzazione criminale dedita al traffico di droga tra le province di Ascoli Piceno e Teramo. Un ordine secco, feroce, rivolto sia agli affiliati che osavano mettere in discussione la sua autorità, sia ai clienti che non pagavano la “roba” consegnata. Questa mattina, all’alba, è scattata l’operazione “Grandsons 2”, condotta dalla Squadra Mobile di Ascoli Piceno, con il supporto del SISCO di Ancona e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Il bilancio è pesante: 14 misure cautelari, di cui 12 in carcere e 2 ai domiciliari. I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, fino al possesso illegale di armi. Al vertice del gruppo criminale c’era un uomo già noto alle forze dell’ordine, ex affiliato alla potente cosca Vrenna-Corigliano-Bonaventura della ’ndrangheta. A lui tutti si rivolgevano come “lo zio”. Le indagini hanno svelato che disponeva di un vero e proprio arsenale: pistole, fucili e persino una bomba a mano. Armi usate per minacciare, per esercitare il controllo, per imporre un clima di terrore. La base logistica dell'organizzazione era una casa abusiva a Porto d’Ascoli, trasformata in un bunker. Decorazioni sfarzose con leoni e mosaici – simboli di potere – facevano da sfondo a un traffico di cocaina, hashish ed eroina che si stima ammontasse a circa 3 chili al mese, per un giro d’affari da decine di migliaia di euro. A rendere ancora più inquietante il quadro, il coinvolgimento di minori e donne. I giovani venivano impiegati come corrieri, per trasportare e consegnare la droga, mentre alcune donne partecipavano attivamente al taglio, al confezionamento e alla distribuzione delle sostanze. “È una struttura pervasiva e senza scrupoli – ha dichiarato la procuratrice della Repubblica di Ancona, Monica Garulli – che ricalca in pieno il modello delle 'ndrine calabresi. Hanno replicato modalità mafiose, con uso della forza, intimidazioni e simboli del potere”. Uno degli aspetti più gravi emersi dalle indagini è la capacità del sodalizio di continuare a operare anche con alcuni membri già detenuti. Tramite telefoni cellulari illeciti e “pizzini”, i boss davano direttive dall’interno del carcere. «Questo è un elemento altamente preoccupante – ha aggiunto la Garulli – perché dimostra un'organizzazione stabile, radicata e capace di adattarsi anche alla detenzione». Il gruppo era composto da soggetti di origine calabrese e albanese, un’alleanza pericolosa che ha esteso la sua influenza tra Marche e Abruzzo, dimostrando come anche territori apparentemente lontani dalle storiche aree mafiose siano ormai esposti a infiltrazioni organizzate. Le indagini, durate mesi, sono partite proprio grazie al lavoro sul territorio della Polizia di Stato, che ha monitorato movimenti sospetti, intercettato comunicazioni e ricostruito l’intera catena del traffico. Le misure cautelari sono state eseguite contemporaneamente in diverse città, colpendo il cuore operativo dell’organizzazione.

Notte di follia a Tolentino, uomo semina il panico con una spranga e colpisce auto in sosta: fermato
Serata di paura ieri, poco dopo le 23, nella zona di Palazzo Europa, a Tolentino. Un cittadino egiziano, in evidente stato di alterazione dovuta probabilmente all’alcol, ha scatenato il caos tra le vie del centro, armato di una spranga prelevata da un cantiere. L’uomo, operaio edile come un suo connazionale coinvolto, non risulta legato ad episodi violenti precedenti tra stranieri in città. Secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe iniziato con una lite nel parcheggio antistante il bar Cappelletti. La discussione, inizialmente tra due egiziani è rapidamente degenerata con l’arrivo di altri due uomini. Lo scontro si è poi spostato davanti al bar, dove l’alterco ha coinvolto anche arredi esterni: tavolini e sedie sono stati rovesciati, bicchieri e tazzine finiti a terra. La situazione è precipitata quando l’uomo, già in escandescenze, è entrato nel locale chiedendo un coltello. Il suo comportamento sempre più aggressivo ha seminato il panico tra i presenti, costretti a fuggire. Uscito dal bar, l’uomo si è diretto verso l’impalcatura del maxi cantiere di Palazzo Europa, da cui ha recuperato una spranga. A torso nudo, ha continuato a urlare, arrivando a stendersi a terra sulla rotonda tra lo sconcerto dei passanti. Alcuni connazionali hanno tentato di calmarlo, ma senza successo. Nel suo delirio, ha colpito con la spranga alcune auto parcheggiate – a cominciare da un fuoristrada – per poi fuggire verso la stazione. La sua corsa è terminata nei pressi di un altro cantiere in viale Vittorio Veneto, dove si è nascosto. A inseguirlo, oltre a diversi cittadini, sono intervenuti i carabinieri, allertati dalle numerose chiamate. Sul posto anche il maggiore Giulia Maggi. Secondo quanto emerso, l’uomo aveva già dato segnali di instabilità poco prima della rissa, lanciando bottiglie vuote in piazza Mauruzi, una delle quali ha rischiato di colpire un residente che passeggiava con la moglie. Non si registrano feriti, ma i danni a veicoli e locali saranno oggetto di denuncia da parte dei proprietari coinvolti.

Lavori senza autorizzazione, due denunciati a Mogliano
I Carabinieri della Stazione di Mogliano, danno denunciato due pakistani, residenti in loco, rispettivamente di 22 e 35 anni per aver eseguito interventi in assenza di permesso di costruire. A seguito di un accertamento richiesto dalla Questura di Macerata, teso a verificare la presenza della sorella di uno dei due uomini, poi identificati come i proprietari e utilizzatori dello stesso, hanno notato in una delle stanze che era stato ricavato un altro vano adibito a “bagno”. I militari notando che questo vano era stato ricavato posticciamente, si sono insospettiti ed hanno effettuato delle verifiche presso l’Ufficio Tecnico Comunale, dove hanno appurato che il bagno in questione è stato costruito abusivamente. Infatti, presso gli archivi Comunali, non risulta essere stata presentata da parte dei due proprietari alcuna comunicazione di SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) e senza avere, quindi, da parte del Comune alcuna autorizzazione. Al termine degli accertamenti, i due pakistani sono stati denunciati all’A.G.

Carabinieri arrestano 46enne per tentato furto di vini pregiati a Morrovalle
I Carabinieri della Stazione di Morrovalle hanno deferito in stato di libertà un cittadino georgiano di 46 anni, residente a Latina e già noto alle Forze dell’Ordine per reati contro il patrimonio, ritenuto responsabile di un tentato furto ai danni di un supermercato cittadino. L’episodio risale allo scorso mese di aprile, quando l’uomo aveva cercato di sottrarre alcune bottiglie di vini e liquori di pregio, per un valore complessivo di circa 200 euro, dagli scaffali dell’esercizio commerciale, tentando di eludere i controlli all’uscita dell’esercizio, senza procedere al pagamento. Immediatamente dopo l’accaduto, i Carabinieri hanno avviato un’attività investigativa, raccogliendo diverse testimonianze utili e procedendo all’analisi accurata delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza del supermercato e delle videocamere posizionate in punti strategici del centro abitato. Le riprese hanno consentito di documentare con chiarezza i movimenti del sospettato all’interno del punto vendita e di confermare l’intento di sottrarre la merce. L’identificazione dell’uomo è stata possibile anche grazie al riconoscimento da parte di testimoni presenti al momento dei fatti. Al termine delle indagini, il 46enne è stato formalmente denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di tentato furto.

Fermo, incendio sterpaglie in via Pompeiana: intervento dei Vigili del Fuoco
Questa mattina, poco dopo le 08:00, i Vigili del Fuoco sono intervenuti in via Pompeiana per domare un incendio di sterpaglie. Sul posto sono giunte la squadra di Fermo e la squadra boschiva con quattro autobotti. Due automezzi sono stati posizionati a protezione di una struttura sportiva adiacente al campo interessato dalle fiamme, mentre gli altri mezzi si sono inoltrati nei terreni circostanti per circoscrivere e spegnere l’incendio. Grazie all’efficace lavoro dei pompieri, l’intervento si è concluso poco dopo le 10:00, evitando danni maggiori alla zona.

Castelraimondo, arrestato 44enne per spaccio di cocaina: rifiuta test tossicologici e guida con patente sospesa
I Carabinieri della Stazione di Castelraimondo hanno arrestato un 44enne di Gagliole, nel corso di un servizio preventivo mirato a contrastare il fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti. I militari, impegnati in controlli nella mattinata di ieri, hanno fermato l’uomo mentre viaggiava a bordo del proprio motociclo. A seguito di perquisizione personale e domiciliare, sono stati sequestrati 24,3 grammi di cocaina, due bilancini di precisione e la somma di 610 euro in banconote di vario taglio. L’uomo, già arrestato nel 2024 per reati analoghi e sottoposto fino allo scorso ottobre agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, è stato posto nuovamente agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Secondo gli investigatori, il 44enne è sospettato di aver ceduto dosi di cocaina a diversi giovani residenti nel comune di Matelica e nelle zone limitrofe. Negli ultimi tempi i Carabinieri avevano notato movimenti sospetti riconducibili al soggetto, che hanno spinto a intensificare le attività di osservazione e pedinamento, sfociate nell’arresto di ieri. Durante il controllo, l’uomo si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti sanitari volti a verificare un’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. Per questo motivo è stato anche denunciato per guida in stato di alterazione psico-fisica. Successivi controlli hanno inoltre evidenziato che il 44enne guidava il motociclo con la patente sospesa, aggravando ulteriormente la sua posizione giudiziaria. Il materiale sequestrato è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente per i provvedimenti del caso.

Recanati, viola ancora il divieto di avvicinamento al figlio: arrestato 46enne del posto
I Carabinieri della Stazione di Recanati hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 46enne del posto per la violazione del provvedimento di divieto di avvicinamento alla parte offesa, misura cautelare emessa nel 2015 dal Tribunale dei Minorenni di Ancona a tutela del figlio minore, già vittima in passato di episodi di maltrattamento. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine e gravato da precedenti di polizia, è stato sorpreso dai militari proprio all’interno della propria abitazione in compagnia del figlio, in palese violazione della misura di protezione ancora in vigore. L’arresto è scattato immediatamente. Dopo le formalità di rito, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, il 46enne è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. Da segnalare che lo stesso soggetto era stato già arrestato nel febbraio scorso per una violazione simile del medesimo provvedimento.

Civitanova, notte di violenza sul lungomare: arrestato 23enne per aggressione e resistenza a pubblico ufficiale
Attimi di paura nella notte a Civitanova Marche. Intorno all’una, sul lungomare centro, tra gli chalet Hosvy e Galliano, un intervento della Polizia di Stato ha portato all’arresto di un giovane di 23 anni, ritenuto responsabile di una violenta aggressione ai danni di due ragazzi e di due agenti intervenuti sul posto. Gli agenti del Commissariato locale sono arrivati prontamente sul luogo, trovando due persone ferite. Il più grave, un ragazzo ventenne italiano, presentava profonde ferite al volto ed è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso cittadino per le cure del caso. L’altro soggetto coinvolto, un ventitreenne italiano di origini nordafricane, identificato come aggressore, ha rifiutato l’assistenza medica manifestando un atteggiamento ostile anche verso le forze dell’ordine. Dalle prime ricostruzioni, il giovane avrebbe perso il controllo del proprio scooter a seguito di alcune manovre spericolate, cadendo rovinosamente a terra e procurandosi delle lesioni. Successivamente, avrebbe aggredito verbalmente e fisicamente i presenti, concentrando la violenza soprattutto sul ventenne poi trasportato in ospedale. Portato negli uffici del Commissariato, l’aggressore ha continuato ad agitarsi, scagliandosi anche contro gli agenti di Polizia. Nel tentativo di fermarlo, un poliziotto è stato colpito brutalmente riportando la frattura di una mano. Durante la colluttazione, il giovane ha danneggiato anche alcuni elementi di arredo degli uffici. Solo grazie all’intervento di una pattuglia dei Carabinieri, giunta in supporto, è stato possibile contenere definitivamente il 23enne, che è stato arrestato con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre alle lesioni inflitte al ragazzo aggredito in strada. Dalle verifiche è emerso che il giovane non era nuovo a episodi di questo tipo, risultando già gravato da precedenti per rapina, danneggiamento, rissa e lesioni. Inoltre, era destinatario di un DASPO urbano che gli impediva di accedere a diversi locali della città. Al termine delle procedure, l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

Civitanova, ristorante fantasma per il fisco: 1,7 milioni non dichiarati. Due denunciati
Evasione fiscale per oltre 1,7 milioni di euro scoperta dalla Guardia di Finanza nel settore della ristorazione. A finire nel mirino dei militari della Compagnia di Civitanova Marche una società attiva nella ristorazione, risultata evasore totale per diversi anni d’imposta. L’attività investigativa è scaturita da un attento monitoraggio economico del territorio e dall’analisi approfondita delle informazioni contenute nelle banche dati in uso al Corpo, che ha permesso di individuare anomalie fiscali riconducibili alla società in questione. I finanzieri hanno quindi avviato una verifica fiscale riferita al quinquennio 2019–2023, al termine della quale è emersa una rilevante evasione fiscale: oltre 1,7 milioni di euro di ricavi non dichiarati, a cui si aggiungono costi ritenuti non deducibili. Alla luce delle risultanze emerse, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata i due legali rappresentanti che si sono succeduti nella guida della società durante gli anni oggetto di accertamento. Per entrambi l’ipotesi di reato è quella di omessa dichiarazione dei redditi, in violazione delle disposizioni previste dal Testo Unico delle imposte sui redditi.

Auto sfonda la recinzione e finisce nel cortile di una casa: un ferito
FERMO - Intervento dei Vigili del Fuoco nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle ore 2:30, per un incidente stradale avvenuto in contrada Ete Palazzina. Coinvolta una sola vettura, che per cause in corso di accertamento ha perso il controllo finendo nel cortile di una palazzina. Alla guida del mezzo, alimentato a GPL, si trovava una persona che è stata soccorsa dal personale sanitario del 118 e trasportata in ambulanza all’ospedale “Murri” di Fermo per accertamenti. I Vigili del Fuoco, intervenuti con una squadra da Fermo e supportati dall’autogru proveniente dal comando di Ascoli Piceno, hanno provveduto alla messa in sicurezza del veicolo e al suo recupero, considerata la particolare posizione in cui era finito. Sul posto anche la Polizia Stradale, che ha effettuato i rilievi del caso per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Le operazioni di soccorso si sono concluse intorno alle ore 7:00 del mattino.

Tragedia sfiorata a Civitanova: coppia soccorsa in mare e trasportata in ospedale
Nel primo pomeriggio di oggi, una coppia è stata soccorsa lungo il litorale nord di Civitanova Marche dopo aver rischiato di annegare. Secondo quanto ricostruito, entrambi si sarebbero trovati in difficoltà a causa delle condizioni del fondale, in un tratto in cui si sarebbe formata una depressione improvvisa. Impossibilitati a toccare il fondo, i due hanno iniziato a ingerire acqua e a perdere il controllo della situazione. Una bagnina in servizio in uno stabilimento vicino ha notato la scena ed è intervenuta tempestivamente, raggiungendo la donna con l’aiuto di due bagnanti. Altri presenti si sono invece diretti verso l’uomo, riuscendo a riportarlo a riva. Entrambi sono stati assistiti sulla spiaggia, dove sono state avviate le prime manovre di soccorso, incluso l’uso dell’ossigeno per stabilizzare le condizioni della donna. Poco dopo, sono giunti i mezzi del 118 che hanno trasportato i due al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova per accertamenti. Sul luogo dell’intervento sono arrivati anche i carabinieri e la polizia locale per raccogliere informazioni sull’accaduto.

Lieto fine per un cane disperso: bloccato tra i rovi e salvato dai Vigili del Fuoco
Intervento provvidenziale dei Vigili del Fuoco per salvare un cane rimasto intrappolato tra i rovi.È accaduto nella tarda mattinata di oggi, poco prima delle 11:00, ad Ancona. Alcuni passanti hanno udito i guaiti dell’animale e allertato i soccorsi. Giunti sul posto, i Vigili del Fuoco si sono addentrati tra la vegetazione fitta, riuscendo con prontezza a liberare il cane, rimasto bloccato in una macchia di rovi.Una volta recuperato, l’animale – spaventato ma in buone condizioni – è stato riconsegnato ai suoi proprietari, che ne avevano già denunciato la scomparsa.

Si laurea e sparisce nel nulla: Andrea Cavallari, condannato per la strage di Corinaldo, è latitante
Si è laureato in legge all’Università di Bologna, ha discusso la tesi e festeggiato con i familiari, ma subito dopo è scomparso: risulta irreperibile da giovedì scorso Andrea Cavallari, 26 anni, uno dei condannati in via definitiva per la strage di Corinaldo, dove nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 morirono sei persone – cinque adolescenti e una madre – durante un tentativo di rapina con spray urticante nella discoteca Lanterna Azzurra. Cavallari, originario della Bassa Modenese, era detenuto nel carcere della Dozza di Bologna, dove stava scontando una pena di 11 anni e 10 mesi per omicidio preterintenzionale plurimo, rapina, furto e lesioni personali. Faceva parte della cosiddetta “banda dello spray”, un gruppo di giovani responsabili di una lunga serie di colpi messi a segno durante eventi affollati, con la tecnica di spruzzare spray al peperoncino per creare il panico e derubare gli spettatori. Autorizzato dal magistrato di sorveglianza a uscire dal carcere per discutere la tesi di laurea in Scienze giuridiche, Cavallari ha potuto partecipare alla cerimonia senza scorta, accompagnato soltanto dai familiari. Dopo il momento accademico, però, si sono perse completamente le sue tracce. Secondo quanto riportato dal Corriere di Bologna, il giovane risulta irreperibile da giorni. Le forze dell’ordine hanno avviato le ricerche, ma finora senza esito. Una fuga premeditata? Un errore di valutazione nella concessione del permesso? Le polemiche non mancano, anche per la scelta di permettere a un condannato per reati così gravi di uscire senza controllo. Nel frattempo, Cavallari – laureato ma ora di nuovo ricercato – è ufficialmente latitante.

Tolentino, fugge all'alt dei Carabinieri poi viene trovato positivo all'alcol test e con hashish nello zaino
Proseguono i controlli serrati da parte dei carabinieri nei centri della provincia: nella notte sono due le denunce per guida in stato di ebbrezza alcolica, una a Tolentino e una a Macerata, con un caso che ha coinvolto anche il possesso di droga e la fuga all'alt. A Tolentino, i militari del Nucleo Radiomobile hanno deferito in stato di libertà un 28enne del posto, protagonista di una pericolosa fuga notturna. Intorno alle 2 di notte, durante un posto di controllo nel centro cittadino, l’uomo non si è fermato all’alt intimato dai militari, tentando di eludere il controllo. Ne è nato un inseguimento, che si è concluso dopo alcuni chilometri con il blocco del veicolo. Durante i controlli, il giovane è risultato positivo all’alcol test, con un tasso pari a 1,24 g/l, ben oltre il limite consentito. Nello zaino del 28enne i carabinieri hanno inoltre trovato circa 5 grammi di hashish, ben occultati. Per lui sono scattato: il ritiro immediato della patente di guida; la denuncia per guida in stato di ebbrezza e per inosservanza dell’alt; la segnalazione alla Prefettura per possesso di stupefacente. La sostanza rinvenuta è stata sequestrata. A Macerata, invece, la Sezione Radiomobile della Compagnia ha fermato per un controllo un 31enne del posto, anche lui risultato positivo all’alcol test, con un tasso di 1,33 g/l. Il conducente è stato denunciato all’autorità Giudiziaria e la patente gli è stata ritirata per la successiva sospensione. Il veicolo è stato affidato a persona idonea.

Macerata, minaccia commerciante del centro con una bottiglia di vetro: arrestato
Momenti di tensione nella notte appena trascorsa in pieno centro città, dove un uomo di origine straniera, pluripregiudicato, è stato arrestato dalla Polizia di Stato dopo aver minacciato e aggredito un noto commerciante del centro storico. L’episodio è avvenuto attorno alla mezzanotte. Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe rivolto una richiesta di denaro all’esercente, che ha opposto un netto rifiuto. A quel punto l’aggressore ha impugnato una bottiglia di vetro, minacciando il commerciante e tentando addirittura di colpirlo. L’esercente è riuscito a difendersi e a contattare immediatamente il 112. Sul posto è giunta in pochi minuti una pattuglia della Squadra Volante, che ha bloccato e immobilizzato l’aggressore, conducendolo poi in Questura per le procedure di rito. Il commerciante, lievemente ferito, è stato soccorso dal personale sanitario del 118 e successivamente si è recato anche lui in Questura per sporgere denuncia. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, nella mattinata odierna l’uomo è stato trasferito presso la casa circondariale di Montacuto, in attesa delle valutazioni da parte del giudice.