Incidente nel tardo pomeriggio di oggi, intorno alle 17:45, lungo la Septempedana, nel territorio di San Severino Marche. Un ciclista di circa 50 anni è rimasto ferito dopo aver urtato un’auto mentre percorreva la strada.
L’esatta dinamica dell’incidente è ancora in corso di accertamento e sarà chiarita dai carabinieri, intervenuti sul posto per i rilievi e la gestione della viabilità.
Immediato l’intervento dei soccorsi: allertato il 118, sul posto sono giunti i sanitari che, valutate le condizioni del ciclista, hanno richiesto l’arrivo dell’eliambulanza. L’uomo è stato trasferito d’urgenza all’ospedale regionale di Torrette di Ancona.
I carabinieri stanno ricostruendo con precisione le circostanze dell'impatto.
(Foto di repertorio)
Si è conclusa con un lieto fine la vicenda di Mario Buldorini, il 19enne di Recanati scomparso giovedì scorso. Il giovane è stato rintracciato dai carabinieri della stazione di Tor de Cenci nei dintorni della stazione Termini di Roma, dove si aggirava ormai da giorni. È in buone condizioni di salute ed è stato accompagnato in caserma, dove potrà riabbracciare finalmente i familiari.
La scomparsa aveva destato grande preoccupazione tra i familiari e gli amici universitari, che condividono con lui l’appartamento nella zona Laurentina, dove frequenta il Campus Universitario Biomedico. I coinquilini, non vedendolo rientrare, avevano immediatamente allertato i genitori, che avevano denunciato la sua assenza alle autorità competenti.
Nei due giorni successivi, i tentativi di contattare Mario al telefono erano risultati vani e l’ultima cella rilevata dal suo dispositivo lo aveva segnalato proprio nella zona di Termini. Anche gli amici avevano cercato di rintracciarlo senza successo.
Secondo quanto appreso, Mario era in buona salute. Ai carabinieri avrà spiegato le ragioni del suo allontanamento volontario. Rientrando a Recanati, potrà ritrovare la serenità familiare prima di tornare a Roma e proseguire i suoi studi, percorso che, secondo quanto riferito, era fonte di una certa preoccupazione per lui.
La Guardia di Finanza di Padova ha eseguito un sequestro preventivo di 17,2 milioni disposto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Padova. L'operazione conclude un'indagine che ha portato a deferire alla Procura europea di Venezia 48 imprenditori agricoli per associazione a delinquere e truffa aggravata: avrebbero realizzato un sistema di frode per ottenere indebitamente, tra il 2017 e il 2022, contributi del Fondo europeo agricolo di garanzia per oltre 20 milioni.
Le indagini sono state svolte dal 2021 al 2025 dal Gruppo della Guardia di Finanza di Padova in collaborazione con i Nuclei di polizia economico-finanziaria di Macerata e Rieti, le Sezioni aeree della Guardia di Finanza di Pratica di Mare e di Pescara e il Nucleo investigativo Polizia ambientale agroalimentare e forestale dell'Arma dei carabinieri di Rieti. Secondo le indagini gli indagati, domiciliati in Veneto e in altre regioni, hanno ottenuto contributi attraverso due condotte fraudolente.
La prima: frazionamento di un'azienda del Padovano in dodici imprese agricole "di comodo" dislocate in Veneto, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, eludendo i limiti della Politica agricola comune che fissa il tetto massimo degli aiuti a 500mila euro annui per azienda.
La seconda: elusione del divieto di pascolamento svolto da terzi per consentire a soggetti compiacenti di incassare contributi senza diritto. Numerosi imprenditori del Nord Italia, in possesso di titoli Pac inutilizzati, si rivolgevano a due padovani per ottenere formalmente terreni, stalle, bestiame, pastori e veterinari. In realtà le aziende richiedenti non esercitavano alcuna attività di pascolo: queste venivano svolte dagli ideatori della frode che conseguivano vantaggi economici grazie ai canoni di locazione dei terreni destinati al pascolo, concessi a prezzi fuori mercato.
Il Gip ha disposto anche un sequestro preventivo al trasferimento di titoli di pagamento per circa 4 milioni notificato ad Agea. Gli imprenditori sono stati segnalati alla Procura regionale della Corte dei Conti del Veneto per un danno erariale di 32,1 milioni.
Ore di angoscia e attesa a Recanati per Mario Buldorini, 19 anni, scomparso a Roma da giovedì scorso. Del giovane, studente del Campus Biomedico e iscritto al secondo anno del corso di MedTech, non si hanno più notizie da quando ha lasciato il suo appartamento nella zona Laurentina intorno alle 23.
Da quel momento, di Mario si sono perse completamente le tracce. I coinquilini, che hanno lanciato per primi l’allarme, non lo hanno più visto rientrare, e anche il suo telefono risulta spento da sabato, dopo due giorni in cui squillava a vuoto. L’ultima localizzazione del dispositivo risale alla zona della stazione Termini, dove si concentra parte delle ricerche.
La famiglia, originaria di Recanati, si è subito recata nella Capitale e mantiene un contatto costante con le forze dell’ordine romane, che hanno avviato le verifiche appena ricevuta la denuncia di scomparsa. In supporto è intervenuta anche l’associazione Penelope Lazio, specializzata nell’assistenza ai familiari delle persone scomparse, che ha diffuso un appello pubblico a chiunque possa aver visto il ragazzo.
Mario è descritto come un giovane riservato e tranquillo, di corporatura media, alto circa 1 metro e 75, con capelli rossi ricci e corti, occhi castani e due nei sulla guancia sinistra. Non si conosce con certezza l’abbigliamento che indossava al momento della scomparsa.
Nel frattempo, anche Recanati si è stretta attorno ai familiari. Nella chiesa di Le Grazie, nella serata di ieri, amici e concittadini si sono ritrovati per una veglia di preghiera. Una comunità unita da un’unica speranza: che il giovane possa fare presto ritorno a casa.
A Roma e nei canali social prosegue la mobilitazione degli amici e dei colleghi universitari, che continuano a condividere appelli e fotografie per ampliare la rete delle segnalazioni. "Aiutateci a trovarlo, siamo disperati", scrivono gli studenti del Campus Biomedico.
Le ricerche proseguono senza sosta nella Capitale, coordinate dalle autorità competenti. Chiunque abbia informazioni utili è invitato a contattare immediatamente le forze dell’ordine.
++++ Aggiornamento delle 19:00 +++
Mario Buldorini, il 19enne di Recanati scomparso da giovedì, è stato rintracciato dai carabinieri nei dintorni della stazione Termini. È in buone condizioni di salute e ora potrà finalmente riabbracciare la sua famiglia.
Prima ha tentato di fuggire in bicicletta investendo un agente, poi ha provato a rifugiarsi all'interno di un bar mandando in frantumi la vetrata d’ingresso. È finito così, con un arresto rocambolesco e il sequestro di un etto di cocaina, il pomeriggio di tensione vissuto giovedì a Porto Sant’Elpidio, nel Fermano.
In manette è finito un 50enne del posto, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati al traffico di stupefacenti. L’uomo era da tempo sotto osservazione da parte della squadra mobile della Questura di Fermo, che da giorni ne monitorava i movimenti tra la sua abitazione in via Marsala e un bar della zona, luogo di frequenti incontri ritenuti sospetti.
Intorno alle 17:30, i poliziotti in borghese hanno deciso di intervenire quando l'uomo è uscito di casa in sella alla sua bicicletta. Alla vista degli agenti, il sospettato ha tentato la fuga, investendo uno dei poliziotti che cercava di bloccarlo.
Ne è nato un inseguimento spettacolare tra le vie del centro: prima in bici, poi a piedi, lungo la Statale. Durante la corsa, il 50enne ha gettato a terra un involucro che si è poi rivelato contenere cocaina, immediatamente recuperato dagli agenti.
La fuga è terminata nei pressi del bar che l'uomo era solito frequentare, dove ha tentato di entrare sfondando la vetrata dell'ingresso. Momenti di grande concitazione, durante i quali alcuni clienti del locale hanno persino cercato di ostacolare l'arresto, favorendo in parte la sua fuga. Per loro sono ora in corso accertamenti per concorso in resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Solo dopo una colluttazione e l'arrivo in supporto di due equipaggi della Volante, il fuggitivo è stato definitivamente bloccato e ammanettato. La successiva perquisizione domiciliare ha confermato i sospetti degli investigatori: all’interno dell’abitazione l’uomo nascondeva quasi 100 grammi di cocaina, oltre 2mila euro in contanti, hashish e materiale per il confezionamento delle dosi.
Per il 50enne sono scattate le accuse di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’agente investito ha riportato ferite lievi, mentre l’uomo è stato condotto in questura in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.
(Foto di repertorio)
Nella notte tra sabato 4 e domenica 5 ottobre la Polizia di Stato ha intensificato i controlli lungo la fascia costiera della provincia di Macerata, nell’ambito delle operazioni di prevenzione delle cosiddette "stragi del sabato sera".
L’attività, coordinata dal questore di Macerata Luigi Mangino, si inserisce nelle direttive ministeriali finalizzate a contrastare l’aumento degli incidenti stradali legati alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Sul campo sono intervenute diverse pattuglie della polizia stradale di Macerata e del distaccamento di Civitanova Marche, supportate dal personale infermieristico della Questura che ha effettuato test di laboratorio direttamente su strada per accertare l’assunzione di droghe da parte dei conducenti.
Durante i controlli, svolti principalmente a Civitanova Marche, gli agenti hanno ritirato sette patenti per guida in stato di ebbrezza. Tra i casi più gravi, quello di una giovane conducente di 21 anni, neo patentata, risultata positiva non solo all’alcol ma anche al test di screening per cocaina e cannabinoidi. Tutti i conducenti sanzionati sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per i relativi procedimenti penali.
L’attenzione degli agenti ha inoltre portato al ritiro di un’ulteriore patente per l’uso del telefono cellulare durante la guida, portando così a otto il numero complessivo delle patenti trattenute nella notte. Nel complesso, l’operazione ha comportato la decurtazione di 85 punti dalle patenti dei conducenti controllati.
L’attività di prevenzione, sottolinea la Questura, proseguirà anche nelle prossime settimane con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza sulle strade della provincia, soprattutto nei fine settimana.
(Foto di repertorio)
I Carabinieri della Stazione di Treia hanno denunciato una donna di 52 anni residente nella provincia di Roma, ritenuta responsabile di una truffa online.
Le indagini hanno preso avvio dopo la denuncia di un operaio treiese, che aveva risposto a un annuncio per la vendita di pneumatici pubblicato su una nota piattaforma di compravendita online. L’uomo aveva effettuato due bonifici per un totale di 400 euro presso uno sportello automatico delle Poste Italiane, ma la merce non gli era mai stata consegnata e il venditore era diventato irreperibile.
Grazie alle accurate verifiche dei Carabinieri, è stato accertato che l’IBAN destinatario dei bonifici era collegato a una carta Postepay Evolution intestata alla donna denunciata.
L’attività rientra nell’ambito della costante azione dei Carabinieri per contrastare le truffe online, sempre più diffuse sulle piattaforme digitali, con l’obiettivo di tutelare i cittadini da raggiri e frodi.
Le Guardie Venatorie Volontarie della Federcaccia Provinciale di Macerata, coordinate dalla Polizia Provinciale, hanno portato a termine in questi giorni una nuova serie di controlli notturni su tutto il territorio provinciale per contrastare il fenomeno del bracconaggio ai danni della quaglia, specie selvatica attualmente impegnata nella migrazione verso le aree di svernamento.
Durante i servizi sono stati rinvenuti e sequestrati sei richiami acustici illegali a funzionamento elettromagnetico, posizionati nei campi — in alcuni casi persino in cima agli alberi — nei comuni di Fiuminata, Potenza Picena, Recanati e San Ginesio.Questi strumenti vietati vengono utilizzati dai bracconieri per attirare gli animali e abbatterli, in violazione delle norme sulla tutela della fauna selvatica.
«Desidero ringraziare la Polizia Provinciale e le numerose Guardie Venatorie Volontarie della Federcaccia che hanno preso parte a questa nuova operazione anti-bracconaggio» — ha dichiarato il Presidente della Federcaccia Provinciale di Macerata. — «Come cacciatori, condanniamo con forza ogni forma di bracconaggio e continueremo a essere presenti sul territorio per garantire una corretta gestione e tutela della fauna, nel pieno rispetto della normativa vigente».
Per eventuali segnalazioni di attività illecite, è possibile contattare la centrale operativa della Polizia Provinciale al numero verde 800 216 659 oppure il coordinamento provinciale delle Guardie Venatorie Volontarie Federcaccia al 339 5981898.
Tampona una bici e ferisce gravemente il ciclista, denunciata un'automobilista. L'incidente è avvenuto a Porto San Giorgio. I carabinieri hanno denunciato una donna di 56 anni per essersi data alla fuga dopo aver tamponato una bici condotta da una persona poi rimasta gravemente ferita.
L'episodio, ricostruito grazie ai filmati di videosorveglianza e alle testimonianze raccolte, ha portato all'identificazione della conducente, che non ha prestato soccorso alla vittima che è attualmente ricoverata. L'auto coinvolta, con danni evidenti nella parte anteriore, è stata sequestrata.
Parallelamente, nell’ambito di controlli stradali e prevenzione, i carabinieri hanno denunciato altri tre conducenti per violazioni al codice della strada. A Sant’Elpidio a Mare, un uomo italiano di 30 anni è stato sorpreso alla guida in stato di ebbrezza dopo aver perso il controllo della propria vettura e urtato un veicolo in sosta. Sottoposto all’alcoltest, il giovane ha evidenziato un tasso alcolemico superiore al limite consentito; la patente gli è stata ritirata e il veicolo affidato a un parente.
A Monte Urano, un 36enne italiano è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolico di 1,18 g/l, mentre sempre nello stesso comune un uomo di 50 anni è stato sorpreso alla guida nonostante la patente gli fosse stata revocata da tempo. In entrambi i casi, la patente è stata ritirata e i veicoli sottoposti a fermo amministrativo.
Proseguono i controlli sul territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Macerata, che nelle ultime ore hanno denunciato due persone in distinte operazioni: un 43enne per guida in stato di ebbrezza alcolica e un 30enne per insolvenza fraudolenta.
Nel primo caso, i militari della sezione radiomobile di Macerata hanno fermato nella notte un uomo di 43 anni, di origini argentine e residente a Corridonia, sottoponendolo a controllo. Gli accertamenti con l’etilometro hanno evidenziato un tasso alcolemico di 2,32 g/l, quasi cinque volte oltre il limite consentito.
L’automobilista è stato quindi denunciato all'autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza, reato per il quale è prevista un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro, l’arresto da sei mesi a un anno, e la sospensione della patente da uno a due anni. Per lui sono scattati anche il ritiro immediato della patente, la decurtazione di 10 punti e il sequestro del veicolo.
Il secondo episodio riguarda un caso di insolvenza fraudolenta scoperto dai carabinieri della stazione di Treia. Le indagini sono partite dalla denuncia del gestore di un B&B locale, che ha segnalato il comportamento di un ospite che, dopo aver soggiornato per due notti nel mese di settembre insieme a un’altra persona, si era allontanato senza pagare la somma pattuita.
L’uomo, un 30enne di Agugliano (Ancona), già noto alle forze dell'ordine, nonostante le ripetute richieste di saldare il conto, non ha provveduto al pagamento, inducendo così il titolare a rivolgersi ai carabinieri. Al termine delle verifiche, il giovane è stato denunciato per insolvenza fraudolenta alla competente autorità giudiziaria.
Proseguono i controlli disposti dalla Questura di Macerata per contrastare la presenza di cittadini stranieri irregolari sul territorio provinciale. Nella giornata del 2 ottobre, gli agenti della Polizia di Stato hanno rintracciato un cittadino nigeriano di 30 anni, risultato privo di titolo di soggiorno e già destinatario di un provvedimento di rigetto della domanda di protezione internazionale emesso dalla Commissione Territoriale di Ancona.
L’uomo, domiciliato a Macerata, è stato sottoposto a verifica nell’ambito delle attività di controllo intensificate su disposizione del questore Luigi Mangino, in attuazione delle decisioni assunte dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
A seguito dell’accertamento della sua posizione irregolare, l’Ufficio Immigrazione della Questura ha eseguito un decreto di accompagnamento coattivo alla frontiera, firmato dallo stesso Questore. Il rimpatrio è avvenuto attraverso la frontiera aerea di Bologna, da dove il cittadino nigeriano è stato imbarcato su un volo diretto a Lagos (Nigeria), scortato da personale specializzato della Polizia di Stato.
L’operazione si inserisce nel più ampio piano di vigilanza e contrasto all’immigrazione clandestina messo in campo dalla Questura di Macerata, che nelle ultime settimane ha intensificato i controlli su tutto il territorio provinciale.
MONTECOSARO – Un violento incidente stradale si è verificato oggi pomeriggio intorno alle 15 lungo la strada provinciale 10, in località Molino, a Montecosaro.
Per cause in corso di accertamento, una Suzuki diretta verso Morrovalle si è scontrata frontalmente con una Nissan Qashqai proveniente dalla direzione opposta. A seguito dell’impatto, entrambe le vetture sono finite fuori strada, in un campo adiacente alla carreggiata.
Alla guida delle auto c’erano due donne, rispettivamente di 70 e 63 anni. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno aiutato una delle conducenti a uscire dall’abitacolo, e il personale del 118, che ha provveduto a prestare le prime cure. Le due donne sono state trasportate al pronto soccorso in codice giallo.
I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri, che stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente per stabilire eventuali responsabilità. La strada provinciale ha subito brevi rallentamenti durante le operazioni di soccorso.
Questa mattina a Macerata, in via Roma, intorno alle 11.45, si è verificato un incidente sul lavoro. Un imbianchino, mentre stava effettuandodelle mansioni su un terrazzo, è caduto da una scala per cause ancora in corso di accertamento.
Sul posto è intervenuto il personale del 118, che ha prestato le prime cure all’uomo e lo ha trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale cittadino.
Gli ispettori dello Spsal dell’Ast hanno avviato gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente.
I Carabinieri della Stazione di San Severino Marche hanno arrestato un 29enne del posto, già noto alle forze dell’prdine, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa è scattata dopo che i militari, nel corso di mirati servizi nel centro cittadino, hanno notato un sospetto via vai nei pressi di un garage. Fermato per un controllo un 28enne di origini albanesi residente a Castelraimondo, già noto alle forze dell’ordine, è stato trovato in possesso di 10 grammi di cocaina.
Successivi controlli più approfonditi, compresa una perquisizione domiciliare, hanno permesso di rinvenire nella disponibilità del 29enne di San Severino 400 grammi di marijuana, oltre 800 grammi di hashish, 90 grammi di cocaina e più di 600 euro in contanti, verosimile provento dell’attività di spaccio, oltre a materiale per il confezionamento e bilancini di precisione.
Lo stupefacente e il denaro sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il 29enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida presso il Tribunale di Macerata. Il 28enne albanese, invece, è stato segnalato alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.
È con profonda commozione che il Ginesio Fest annuncia la scomparsa di Remo Girone, attore di fama internazionale e Presidente della Giuria del Premio San Ginesio “All’Arte dell’Attore”.
Dal palco al grande schermo, Girone ha incarnato con straordinaria dedizione la forza e la sensibilità dell’arte teatrale, diventando una figura di riferimento per generazioni di artisti e spettatori. Ma per il festival marchigiano, e per la comunità di San Ginesio, Remo era molto più che un grande interprete: era un amico, un punto di riferimento, un compagno di viaggio.
«Era il sorriso accogliente, la mente lucida e la passione contagiosa», scrivono i membri del Ginesio Fest, «e ha saputo dare forma e prestigio al nostro Premio, accompagnandoci con la sua visione e la sua sensibilità».
Accanto a lui, nella giuria, hanno condiviso questo percorso il giornalista Rodolfo di Giammarco, l’attrice Lucia Mascino, la poetessa Francesca Merloni e il regista Giampiero Solari. Insieme hanno contribuito a valorizzare il talento di numerosi interpreti, come accaduto anche quest’anno con l’annuncio dei premiati 2025, Davide Enia e Mariangela Granelli.
La presenza di Girone a San Ginesio era ogni volta il cuore pulsante del festival, accolta dall’affetto sincero del pubblico e degli artisti. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile non solo nel panorama teatrale italiano, ma anche nel “borgo dell’attore”, che lo aveva accolto come uno di famiglia.
«Continueremo il nostro lavoro con il suo spirito e la sua ispirazione», si legge nella nota diffusa dal festival, «dedicandogli la prossima edizione del Ginesio Fest».
Un ultimo saluto accompagna queste parole: “Ciao, Remo. Grazie per tutto ciò che ci hai dato. La tua luce resterà accesa sul nostro palco diffuso".
Un intervento tempestivo della Squadra Mobile di Ascoli Piceno ha permesso di sventare una truffa ai danni di un’anziana del capoluogo, alla quale erano stati sottratti 91.700 euro in contanti. L’operazione si è conclusa con l’arresto del responsabile, fermato mentre tentava la fuga verso il Sud Italia.
La truffa
Il raggiro, noto come “truffa del finto nipote”, è iniziato lo scorso 30 settembre. Nel primo pomeriggio, la donna ha ricevuto una telefonata da un uomo che si è spacciato per un parente, chiedendo con urgenza 80.000 euro per pagare una presunta sanzione della Guardia di Finanza, minacciando l’arresto in caso di mancato pagamento.
Pochi minuti dopo, il malvivente si è presentato a casa della vittima e, approfittando della fiducia della donna, si è fatto consegnare l’intera somma, appropriandosi anche dei restanti risparmi custoditi nello stesso cofanetto. Solo in seguito la vittima si è resa conto dell’inganno e ha richiesto l’intervento della Polizia.
La Squadra Mobile, sezioneeati contro il Patrimonio, ha avviato immediatamente le indagini. In poche ore è stata individuata l’auto con cui il truffatore stava fuggendo. Grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine lungo l’autostrada A1, il veicolo è stato fermato in direzione sud. All’interno, nascosta tra gli effetti personali, è stata recuperata l’intera somma sottratta.
Il sospettato è stato arrestato per truffa aggravata su disposizione della Procura competente. Dopo la convalida da parte del gip di Cassino, nei suoi confronti è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Napoli.
I carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Tolentino hanno denunciato in stato di libertà due automobilisti, già noti alle forze dell’ordine, rimasti coinvolti in distinti incidenti stradali avvenuti nei comuni di Tolentino e Caldarola.
Nei giorni scorsi, nel centro abitato, un 38enne del posto, alla guida della propria auto, ha tamponato un veicolo con tre persone a bordo, provocandone la fuoriuscita di strada. Subito dopo l’impatto, l’uomo ha abbandonato l’auto ed è fuggito a piedi.
I carabinieri, giunti sul luogo del sinistro per i primi soccorsi e i rilievi, hanno avviato le indagini riuscendo a risalire all’identità del conducente. L’uomo, ferito nello scontro, si era infatti recato al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata, dove i test tossicologici hanno rivelato un tasso elevato di cocaina (oltre 1.000 ng/ml) nel sangue.
Ulteriori verifiche hanno accertato che il 38enne guidava con la patente già ritirata e senza copertura assicurativa. È stato quindi denunciato per omissione di soccorso, fuga a seguito di incidente, lesioni personali e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Un secondo episodio riguarda un 51enne residente in zona. Alla guida della sua auto lungo la SP47, l’uomo ha perso il controllo del mezzo, andando a scontrarsi frontalmente con un’altra vettura.
Sottoposto ad accertamenti alcolemici e tossicologici, è risultato positivo all’assunzione di sostanze stupefacenti. Per lui è scattata la denuncia a piede libero per guida sotto l’effetto di droga, oltre al sequestro del veicolo ai fini della confisca e al ritiro della patente di guida.
Poco prima delle 19:00, i Vigili del Fuoco sono intervenuti in via Redipuglia, ad Ancona, dove un albero, abbattuto dal maltempo che ha interessato l’intera regione, è caduto su alcune auto parcheggiate.
La squadra di Ancona, munita di motoseghe, ha provveduto alla rimozione del tronco, liberando i veicoli e ripristinando la normale viabilità della strada. Fortunatamente non si registrano feriti.
Le operazioni si sono svolte rapidamente grazie alla prontezza della squadra, evitando disagi maggiori al traffico e ai residenti della zona.
Martedì scorso, durante un controllo di routine in centro, due agenti della polizia locale di Recanati hanno rischiato di essere feriti con un’arma da taglio. Un episodio che, secondo la Cisl Fp Marche, non è purtroppo isolato ma rappresenta “l’ennesima, drammatica testimonianza di una realtà non più tollerabile”.
A denunciare la situazione è Alessandro Moretti, responsabile territoriale di Macerata per la Cisl Fp Marche: “Ogni giorno i 60mila uomini e donne della polizia locale rischiano la propria vita in strada senza avere le necessarie tutele e il giusto riconoscimento”. Secondo il sindacato, è “inaccettabile continuare a operare con una legge quadro vecchia di quarant’anni” e con un contratto non adeguato al ruolo che viene richiesto oggi alle polizie locali.
La Cisl Fp chiede con forza il rinnovo del contratto collettivo nazionale delle Funzioni Locali e una riforma normativa che equipari gli operatori della polizia locale alle altre forze dell’ordine, garantendo formazione, strumenti adeguati e protocolli aggiornati.
I dati Inail parlano chiaro: nel 2023 si sono registrati oltre 1.800 infortuni tra gli operatori della polizia locale in Italia. “Aggressioni, incidenti, organici ridotti all’osso: tutto grida l’urgenza di interventi immediati e concreti”, sottolinea Moretti. “Non è pensabile assicurare legalità, viabilità, protezione ambientale e sicurezza nelle nostre comunità con strumenti obsoleti”.
La Cisl Fp Marche sollecita inoltre il coinvolgimento delle Regioni, dei Comuni e delle Province per garantire uniformità operativa e formativa, a partire dai servizi più delicati come i TSO e gli ASO, e per prevedere adeguati interventi di welfare per gli operatori.
“Difendere la sicurezza delle donne e degli uomini della polizia locale significa difendere la sicurezza di tutti i cittadini”, conclude Moretti. “Non permetteremo che a pagare il prezzo siano i colleghi che ogni giorno rischiano la salute e la vita per garantire quella degli altri”.
Nel primo pomeriggio di oggi, una spazzatrice stradale è rimasta incastrata sotto un cavalcavia della SS16 Adriatica in via Salvo D’Acquisto, a Porto Recanati. Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco del distaccamento di Civitanova Marche, che hanno provveduto a liberare il mezzo e a mettere in sicurezza l’area.
Per permettere le operazioni di soccorso, il cavalcavia è rimasto chiuso al traffico per circa due ore, ma fortunatamente non si registrano feriti. Ad affiancare i vigili del fuoco, anche la polizia locale di Porto Recanati e il personale Anas, impegnati nella gestione della viabilità e nella sicurezza dell’area.
L’incidente, pur non avendo provocato danni alle persone, ha inevitabilmente causato rallentamenti e disagi al traffico nella zona per tutta la durata dell'intervento.