Incidente stradale mortale in serata sulla Statale 16 a Loreto, a circa 100 metri dal casello dell'A14: coinvolte una Jeep grigia e una Mini Cooper che si sono scontrate frontalmente, poco prima delle 20. A seguito del tremendo impatto un 48enne residente a Porto Recanati è deceduto. Si tratta di Gianpiero Cavallaro, originario di Scafati, in provincia di Salerno. Lascia la moglie Tiziana e due figli. Ferite in maniera grave altre due persone, moglie e marito.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Osimo e il personale sanitario della Croce rossa di Loreto, l’automedica di Torrette e le ambulanze della Croce gialla di Porto Recanati e di Camerano.
Per il 48enne alla guida della Mini non c'è stato nulla da fare, la morte sarebbe sopraggiunta sul colpo. La salma è stata restituita ai familiari, dopo il nullaosta del pm di turno.
Ferita gravemente anche la coppia di coniugi a bordo della Jeep, trasferita d'urgenza all'ospedale regionale Torrette di Ancona. Ai carabinieri della stazione di Loreto spetta il compito di ricostruire con esattezza la dinamica di quanto avvenuto.
Il tratto è stato chiuso al traffico. A seguito dell'improvviso rallentamento causato dall'incidente, si è verificato quasi in contemporanea un tamponamento che ha coinvolto tre veicoli. Nello scontro è rimasta ferita una quarta persona condotta per accertamenti all'ospedale di Osimo in codice giallo.
Scontro tra due auto: feriti padre e figlio. L'incidente si è verificato nel pomeriggio intorno alle 19:30, in via La Pira, a Montecassiano. Le cause del sinistro sono ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell'ordine. A bordo di un veicolo viaggiava un 27enne in compagnia del figlio piccolo, nell'altra vettura era presente una donna di 55 anni. Tutte le persone coinvolte nello schianto sono state trasferite per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata. Nessuna di loro, fortunatamente, si trova in gravi condizioni.
Indagine della guardia di finanza smaschera un sistema di trasferimento illecito di denaro.
La guardia di finanza di Macerata ha condotto un’importante operazione di contrasto al finanziamento del terrorismo e all’utilizzo illecito del sistema finanziario, con particolare focus sul controllo della normativa antiriciclaggio. L’operazione ha coinvolto l'intera provincia di Macerata e ha portato alla luce una serie di irregolarità in un'agenzia di "money transfer". Gli investigatori hanno eseguito un controllo approfondito sui flussi finanziari, grazie anche ai poteri di polizia valutaria e alle informazioni fornite dalle banche dati in uso al Corpo.
Gli accertamenti hanno rivelato un sistema illecito in cui l’agente di un istituto di pagamento, sub-mandatario di una rete di intermediari comunitari, ha trasferito somme di denaro sul proprio conto corrente bancario personale, eludendo i controlli previsti dalla normativa in materia. In particolare, è emerso che l’agente aveva acquisito e conservato informazioni false riguardo ai mittenti di 14 operazioni di trasferimento di denaro, per un importo complessivo di 12.284,10 euro. L’agente ha utilizzato i dati identificativi e i documenti di ignari clienti, che risultavano formalmente come mittenti delle operazioni, tranne che per una persona che aveva dato il proprio consenso per il trasferimento.
Al termine delle indagini, il gestore dell'agenzia di “money transfer” e una sua cliente sono stati denunciati per i reati di sostituzione di persona e falsificazione dei dati del cliente in concorso. Inoltre, sono in corso ulteriori verifiche per ricostruire i flussi di denaro e determinare eventuali responsabilità fiscali.
Nel contesto di queste indagini, la guardia di finanza ha ribadito l’importanza del controllo dei circuiti di pagamento alternativi al sistema bancario, delle valute virtuali e della moneta elettronica. Questi strumenti possono essere utilizzati per operazioni di finanziamento al terrorismo, il riciclaggio di capitali illeciti e altre attività criminali che minacciano l’economia legale.
Questa notte, intorno alle 3:00, la squadra dei vigili del fuoco di Civitanova è intervenuta con due autobotti per l’incendio di un appartamento a Potenza Picena. Le fiamme si sono sviluppate al piano terra di una palazzina di tre piani situata in viale Europa. I danni sono stati contenuti alla cucina e al salone.
Per motivi di sicurezza, l'appartamento interessato all'incendio è stato reso inagibile. Quelli ai piani superiori sono stati evacuati durante le operazioni, ma non hanno subito alcun danno.
L’intervento si è concluso dopo circa tre ore. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri. Questa notte, intorno alle 3:00, la squadra dei vigili del fuoco di Civitanova è intervenuta con due autobotti per l’incendio di un appartamento a Potenza Picena. Le fiamme si sono sviluppate al piano terra di una palazzina di tre piani situata in viale Europa. I danni sono stati contenuti alla cucina e al salone.
Per motivi di sicurezza, l'appartamento interessato all'incendio è stato reso inagibile. Quelli ai piani superiori sono stati evacuati durante le operazioni, ma non hanno subito alcun danno. L’intervento si è concluso dopo circa tre ore. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri.
I vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 14.00 circa in località monte Petrella, per soccorrere tre escursionisti che avevano perso l'orientamento. La squadra VVF di Macerata, con personale SAF (Speleo Alpino Fluviale) ha individuato e raggiunto le persone e, dopo aver verificato le loro buone condizioni fisiche, sono state accompagnate alle loro vetture.
Sottratti contanti e gioielli d'oro a una 91enne di Sirolo. I carabinieri della locale stazione hanno arrestato in flagranza di reato un uomo e due donne, originari della Campania e già noti alle forze dell'ordine, con l'accusa di truffa aggravata.
L’operazione è avvenuta nel primo pomeriggio di sabato a Sirolo, durante un servizio mirato al contrasto delle truffe ai danni di persone anziane. I militari hanno fermato per un controllo un veicolo con tre persone a bordo, scoprendo il loro coinvolgimento nel reato.
La perquisizione ha consentito di trovare, nell'auto, contanti e gioielli di cui i tre non hanno saputo giustificare la provenienza. Le indagini hanno chiarito, in breve tempo, come i gioielli fossero stati sottratti, pochi minuti prima, alla donna sirolese.
L'anziana, infatti, aveva ricevuto una chiamata sul telefono fisso, con cui un uomo, spacciandosi per suo nipote, le aveva preannunciato l'imminente arrivo di un pacco, con richiesta di pagare al corriere, che di lì a poco si sarebbe presentato da lei, 4mila euro.
L'uomo, per mettere fretta alla vittima, aveva aggiunto che il pacco era stato da lui pagato con un assegno, poi rivelatosi privo di provvista, e, per evitargli grane giudiziarie, era necessario procedere all'urgente pagamento in contanti.
Dopo pochi minuti, si era presentata a casa della signora una ragazza che, qualificatasi come dipendente delle Poste, con artifizi e raggiri, l'aveva convinta a dare in pagamento 1.190 euro, gioielli in oro del valore orientativo di 3.000 euro, un cellulare e la carta bancomat con il relativo codice.
Il tempestivo intervento dei militari della Stazione di Numana ha impedito che i tre potessero effettuare prelievi con la carta bancomat sottratta alla donna, che, nella stessa serata, si è vista restituire dai carabinieri tutto ciò che le era stato portato via con l'inganno, tra cui gioielli dal grande valore affettivo.
L'uomo, un 46enne con precedenti penali, è stato fotosegnalato e poi trasferito nella Casa Circondariale di Ancona e le due donne, di 40 e 24 anni, in quella di Pesaro. Il provvedimento eseguito costituisce misura precautelare e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
I carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia di Civitanova Marche, hanno denunciato un 38enne di nazionalità tunisina, già destinatario di ordine di espulsione, per l'inosservanza del provvedimento emesso dal questore di Agrigento nel mese di luglio del 2022.
L’uomo, rintracciato nel centro cittadino dopo essere stato sottoposto a rilievi fotodattiloscopici per accertarne l’identità, è risultato destinatario dell’ordine di espulsione già regolarmente notificato.
Il 38enne è stato denunciato alla locale autorità giudiziaria per l’inosservanza del provvedimento ed è stato contestualmente accompagnato presso il centro di permanenza di Bari perché destinatario di un nuovo provvedimento di espulsione emesso dal questore di Macerata.
Rissa ai Giardini Diaz: arrestati un 24enne e un 25enne del Gambia per tentato omicidio, rapina aggravata e lesioni personali aggravate. I carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Macerata, diretto dal capitano Renato Ventrone, hanno eseguito la misura cautelare dei domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Macerata. I due giovani sono entrambi disoccupati e domiciliati nel capoluogo.
IL FATTO - Le indagini sono partite dai fatti avvenuto lo scorso 28 agosto, quando una pattuglia del nucleo radiomobile è intervenuta presso i Giardini Diaz, dove era stata segnalata una rissa. I militari hanno subito identificato tre persone, i due gambiani ed un cittadino tunisino.
Nel frattempo si è appreso della presenza di un quarto soggetto, un cittadino algerino 26enne, che era stato trasportato in pronto soccorso per via delle gravi lesioni personali riportate a seguito di un accoltellamento. Il 26enne è stato successivamente ricoverato con prognosi riservata.
A seguito di serrate indagini, i carabinieri sono riusciti a far luce sull’accaduto, accertando le responsabilità dei due gambiani, che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso come il 26enne algerino accoltellato si trovasse ai Giardini Diaz insieme ad un suo amico, quando sono stati richiamati dalle urla di un altro loro amico. I due sono accorsi in aiuto di quest'ultimo, aggredito dai due gambiani indagati, nel tentativo di sottrargli una piccola cassa acustica.
Nel corso della lite è spuntato un coltello impugnato da uno dei due gambiani, con il quale l’algerino è stato ferito gravemente alla zona dorsale. La lama è poi passata di mano al secondo gambiano, che trovandosi di fronte alla vittima, l'ha colpito con una seconda coltellata al volto e alla bocca, provocandogli lesioni permanenti.
I tre aggrediti sono riusciti a fuggire, mentre uno dei gambiani ha continuato a minacciarli, ma il 26enne - a causa delle importanti ferite riportate - dopo alcune centinaia di metri si è accasciato al suolo ed è stato soccorso dal 118.
L'articolata e prolungata attività di indagine condotta dal nucleo operativo della Compagnia di Macerata, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Macerata, ha consentito di cristallizzare le condotte dei due rei in ordine ai reati contestati, evidenziando la loro personalità spiccatamente incline alla violenza.
Le risultanze investigative, pienamente condivise dalla Procura della Repubblica di Macerata, hanno consentito l'emissione delle misure cautelari. Gli indagati sono stati condotti presso le loro abitazioni e posti agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, a disposizione della Magistratura.
Guasto sulla Linea Ancona-Foligno-Orte: circolazione ripristinata dopo sei ore di Intervento. Un guasto che ha interessato la linea ferroviaria Ancona-Foligno-Orte, nella zona di Campello Clitunno, in Umbria, ha provocato disagi ai passeggeri nel corso della giornata di oggi (sabato 23 novembre). Il guasto, che ha avuto una durata di circa sei ore, ha determinato significativi ritardi e modifiche ai percorsi di diversi treni, ma è stato infine risolto grazie all'intervento tempestivo dei tecnici di RFI.
La circolazione ferroviaria è stata ripristinata poco prima delle 14:00, dopo che i tecnici hanno lavorato per risolvere il problema che aveva compromesso il normale flusso del traffico ferroviario. Tuttavia, nel corso dell’intervento, alcuni treni hanno subito notevoli disagi, causando rallentamenti e modifiche alle tratte.
Un treno regionale, ad esempio, ha registrato un ritardo di ben 140 minuti, mentre una Freccia, un Intercity e sei treni regionali hanno visto il percorso limitato e sono stati sostituiti da nove autobus. Fortunatamente, nessuno dei convogli è rimasto fermo lungo il tragitto, riducendo al minimo l’impatto sul viaggio.
In aggiunta, per garantire la continuità del servizio, sono stati attivati sette autobus sostitutivi a Foligno per il Freccia Argento proveniente da Ravenna e diretto verso Roma. Per alleviare ulteriormente i disagi, sono stati distribuiti kit di ristoro ai passeggeri, con assistenza fornita sia a bordo dei treni che nelle stazioni.
Nonostante le difficoltà, le Ferrovie dello Stato hanno fatto sapere che le operazioni di recupero e il supporto ai passeggeri sono stati tempestivi, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’inconveniente per gli utenti. La circolazione ferroviaria è tornata alla normalità dopo il lavoro dei tecnici, consentendo ai viaggiatori di proseguire il proprio viaggio senza ulteriori intoppi.
Un motociclista è rimasto coinvolto in un incidente questa mattina, verso le 11:00, mentre percorreva un sentiero nella zona dei Prati di Gagliole. L'uomo, a causa della caduta, ha necessitato dell'intervento dei vigili del Fuoco per essere soccorso e trasportato in sicurezza.
La squadra dei vigili del fuoco di Camerino, subito allertata, ha raggiunto rapidamente il luogo dell'incidente grazie a un mezzo 4x4, adatto a percorrere il difficile terreno montano. Una volta localizzato il motociclista, i pompieri lo hanno caricato sul veicolo per trasportarlo verso un punto più accessibile, dove ad attenderlo c'era l'ambulanza del 118 pronta a prestare le cure necessarie.
Sul posto è intervenuto anche il corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (CNSAS), che ha supportato le operazioni di recupero e soccorso. Le condizioni del motociclista non appaiono gravi, ma è stato comunque trasportato in ospedale di Camerino per gli accertamenti del caso. Le forze di soccorso hanno lavorato in sinergia per garantire una rapida assistenza e il trasporto in sicurezza.L'incidente, avvenuto in una zona particolarmente isolata, ha richiesto un intervento coordinato tra diversi enti.
Una lite tra giovani in centro e un minorenne molesto al Pronto Soccorso: indagini in corso. Nella notte tra il 22 e il 23 novembre, il personale del Commissariato di polizia di Civitanova Marche è intervenuto in seguito alla segnalazione di una lite tra giovani avvenuta nei pressi di un bar situato in Corso Umberto I. L'intervento è stato richiesto a causa di una rissa che stava infiammando la zona, ma al momento dell'arrivo delle forze dell'ordine, i protagonisti della vicenda si sono dati alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.
Le persone rimaste sul posto, tutte molto giovani, hanno fornito solo una sommaria ricostruzione dei fatti, ma senza aggiungere dettagli utili per proseguire con le indagini. Nelle ore successive, due equipaggi del 118, allertati da alcuni passanti, sono giunti sul posto per prestare assistenza, ma la situazione sembrava essersi calmata. Le forze dell'ordine, unitamente ai carabinieri, hanno continuato a vigilare nella zona, con particolare attenzione alla vicina stazione ferroviaria, fino a quando non è stato possibile disperdere definitivamente i presenti.
Intorno alle 03.00, però, una nuova segnalazione ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Questa volta, il personale della "Volante" è stato chiamato al Pronto Soccorso di Civitanova Marche, dove era stato segnalato un ragazzo in evidente stato di agitazione e molesto. Il giovane, visibilmente ubriaco, si trovava all'interno della sala triage e, una volta riconosciuto, è stato identificato come uno dei partecipanti alla lite avvenuta poco prima. Il ragazzo, che si è mostrato particolarmente poco collaborativo, ha iniziato a urlare e a minacciare gli operatori sanitari e gli agenti, danneggiando alcuni mobili e attrezzature del triage, senza però causare danni gravi. Durante il tentativo di contenere il giovane, un agente è stato colpito al volto e ha riportato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni.
Il minorenne, successivamente assistito dalle cure mediche e in presenza della madre, è stato accompagnato negli uffici del Commissariato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria del Tribunale per i Minorenni. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il ragazzo avrebbe dichiarato di essere stato coinvolto in una lite con altre persone nei pressi della stazione ferroviaria, prima di giungere autonomamente al Pronto Soccorso.
Nella mattinata, il commissariato di Civitanova Marche ha proseguito gli accertamenti, identificando altri giovani coinvolti nella vicenda. Le indagini continuano, con l'obiettivo di chiarire l'esatta dinamica degli eventi e individuare eventuali ulteriori responsabili di reati.
La polizia di Stato di Macerata, nell’ambito di preordinati servizi anti prostituzione, ha denunciato tre persone di origine cinese per reati legati allo sfruttamento della prostituzione e ingresso illegale nel territorio italiano.
Il 21 novembre scorso, agenti della Squadra mobile e dell’Ufficio Immigrazione hanno effettuato un’operazione di polizia giudiziaria a Macerata, nell’ambito delle attività di contrasto allo sfruttamento della prostituzione. L’intervento ha avuto luogo dopo che erano giunte segnalazioni su un frequente andirivieni di persone in alcuni appartamenti della città, con ingressi e uscite in orari pomeridiani e serali.
Gli agenti hanno quindi deciso di predisporre un appostamento in prossimità di uno degli appartamenti segnalati e, poco dopo, sono entrati nell’immobile dove sono state trovate due donne di origini cinesi, vestite con abiti succinti, e un uomo, anch'egli cinese. All’interno della stanza, gli agenti hanno rinvenuto numerosi profilattici e confezioni di olio per massaggi, confermando che le donne fossero probabilmente impegnate nell’attività di prostituzione.
I tre cittadini cinesi, privi di documenti validi per l’identificazione, sono stati accompagnati presso gli uffici della questura di Macerata per verificare la loro posizione sul territorio nazionale. Gli accertamenti dattiloscopici hanno rivelato che si trattava di due donne cinquantenni e un uomo di ventisei anni, tutti e tre risultati irregolari sul territorio italiano e con precedenti provvedimenti di espulsione.
Per questo motivo, sono stati denunciati per ingresso illegale e per non aver ottemperato agli ordini di espulsione già emessi. Al termine degli accertamenti, i tre sono stati informati di un nuovo decreto di espulsione emesso dal prefetto e sono stati costretti a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni.
Una serata in un night club dell’entroterra maceratese si è trasformata in un episodio di alta tensione a Civitanova, dove due persone, un uomo originario di fuori regione e una giovane donna lavoratrice del locale, sono stati protagonisti di un acceso litigio. Dopo aver lasciato il locale, i due si sono recati insieme in un hotel vicino al centro cittadino per continuare la serata, ma la situazione è rapidamente degenerata.
Secondo quanto ricostruito, durante la notte è scoppiata una discussione violenta tra i due. La donna, visibilmente agitata, avrebbe iniziato a urlare e, in preda a una crisi, avrebbe rotto un bicchiere di vetro. Il personale dell’hotel ha immediatamente allertato le forze dell’ordine e il 118, temendo che la situazione potesse sfociare in qualcosa di più grave.
Sul posto sono giunti prontamente gli agenti del commissariato di polizia e i sanitari, che hanno trovato la donna ancora visibilmente scossa ma senza segni di violenza. Nonostante l'agitazione iniziale, è stata tranquillizzata dal personale medico e ha rifiutato il trasporto in ospedale. L’uomo, a sua volta, non ha riportato alcuna conseguenza fisica.
Dopo qualche ora di tensione, la situazione è tornata alla normalità senza che fosse sporta alcuna denuncia. Entrambi i protagonisti dell'incidente hanno lasciato l'hotel autonomamente. Le forze dell'ordine, pur intervenendo tempestivamente, non hanno avuto alcun motivo per proseguire nelle indagini, dato che non sono emersi elementi di reato o aggressioni.
L'episodio, che ha suscitato una certa preoccupazione tra i residenti e i clienti dell’hotel, si è risolto senza ulteriori sviluppi. La polizia ha confermato che, pur trattandosi di un episodio di forte tensione, non sono stati presi provvedimenti nei confronti dei coinvolti.
I carabinieri di Ascoli Piceno hanno arrestato un 27enne con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti e lo hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e contrabbando.
Il giovane è stato fermato la scorsa settimana mentre si aggirava con atteggiamento sospetto a bordo di un’auto. Durante il controllo, ha tentato invano di disfarsi di hascisc e cocaina, ma il suo gesto non è sfuggito ai militari.
La perquisizione domiciliare ha portato alla luce un vero e proprio deposito di sostanze illecite: nella sua abitazione sono stati trovati mezzo chilo di marijuana, 85 grammi di cocaina, bilance di precisione e attrezzature per il confezionamento, oltre a 1.000 euro in contanti.
Le sorprese non sono finite: nel garage del 27enne, i carabinieri hanno sequestrato utensili da lavoro, materiale da cantiere, una mini moto e ben 500 pacchetti di sigarette Marlboro di probabile origine illecita. Tutti questi oggetti, ritenuti proventi di furti, sono ora al centro di ulteriori indagini per risalire alla loro provenienza.
Il Tribunale ha convalidato l’arresto, e le indagini proseguono per fare chiarezza sul traffico illecito e la rete collegata al giovane.
(Foto Ansa)
È una tragica notizia quella che ha scosso la comunità civitanovese oggi: Umberto Lepretti, 66 anni, ex vongolaro e figura ben nota nella marineria locale, è stato stroncato da un infarto mentre si trovava a bordo della sua auto. Il decesso è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, in un parcheggio vicino al mercato ittico, dove la sua vettura è stata trovata dai familiari che, preoccupati per la sua assenza e la mancanza di risposta ai suoi telefonate, lo stavano cercando da ore.
La scoperta, purtroppo, non ha lasciato spazio a speranze: il 66enne, seduto al volante, era ormai privo di vita. L’uomo, che aveva trascorso la maggior parte della sua vita legato al mare e alla tradizione della marineria civitanovese, era in pensione da qualche tempo, ma non aveva mai smesso di frequentare il porto, il suo grande amore.
A lanciare l'allarme le figlie, che hanno trovato il corpo senza vita del padre all'intrerno dell'auto. Dopo l'intervento dei soccorsi e il nullaosta della Procura della Repubblica, la salma è stata restituita alla famiglia. La cerimonia funebre si terrà domenica prossima, alle ore 12, nella chiesa di Cristo Re.
Umberto Lepretti lascia nel dolore la moglie Rosita, le due figlie Angela e Nicoletta, i nipoti Linda Maria e Francesco, oltre ai fratelli Mariano, Antonio e Domenico. L’intera comunità civitanovese, legata a lui dalla stima e dal rispetto, piange una figura che ha segnato in modo indelebile la storia della marineria locale.
Un'importante operazione di controllo e prevenzione sull'uso illecito di sostanze farmacologicamente attive negli apiari della provincia di Ascoli Piceno e Fermo ha portato alla scoperta di pratiche illegali da parte di tre apicoltori. L'operazione, denominata Apifarm, è stata condotta dal nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale dei carabinieri forestali di Ascoli, con la collaborazione dei nuclei di Amandola, Comunanza, Castignano, San Benedetto del Tronto e Fermo, e delle unità operative complesse di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche delle Aziende sanitarie territoriali (Ast) di Ascoli Piceno e Fermo.
Il controllo è partito da un'attività investigativa dei carabinieri forestali, che ha portato all'individuazione di quattro apiari, appartenenti a tre apicoltori, in cui erano in atto pratiche illecite. Gli apicoltori utilizzavano strisce di legno impregnate con un cocktail di sostanze chimiche vietate, da posizionare all'interno degli alveari come trattamento per combattere l'acaro Varroa destructor, una malattia parassitaria delle api. Questi trattamenti, pur non avendo influito sulla qualità igienico-sanitaria del miele (essendo stati effettuati in periodi lontani dalla smielatura), sono stati ritenuti una violazione delle norme sul corretto utilizzo dei medicinali veterinari.
Secondo quanto dichiarato dal Servizio veterinario dell’Ast di Ascoli, queste pratiche "fai da te" possono compromettere seriamente la salute delle api, con ripercussioni sul loro benessere, sulla biodiversità e sugli ecosistemi rurali. Nonostante non abbiano avuto effetti diretti sulla qualità del prodotto finale, l’utilizzo di sostanze non autorizzate rischia di danneggiare a lungo termine la salute degli alveari e la qualità dell’ambiente circostante.
A seguito delle verifiche, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale superiore a 80 mila euro nei confronti dei tre apicoltori coinvolti. L'intervento ha messo in evidenza l'importanza della collaborazione tra le autorità competenti locali e le forze di polizia per tutelare non solo la sicurezza agroalimentare e il benessere degli animali, ma anche la salute degli ecosistemi e dei consumatori.
La polizia di Stato di Macerata ha arrestato un 47enne residente a Civitanova Marche, accusato di aver commesso una rapina ai danni dell'Hotel Palace nella città costiera. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine e sottoposto alla misura di sorveglianza speciale, è stato arrestato nella giornata di ieri dopo una rapida indagine condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche.
Il fatto risale al 9 novembre scorso, quando l'uomo ha aggredito l'addetto alla reception dell'hotel e ha sottratto il registratore di cassa, contenente alcune centinaia di euro. Dopo aver compiuto il furto, il rapinatore è fuggito dal luogo del crimine, facendo perdere le proprie tracce. Tuttavia, grazie a un'attenta analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze raccolte, gli investigatori sono riusciti a identificare rapidamente il responsabile.
Il tribunale di Macerata ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che è stata eseguita dal personale del Commissariato di Civitanova Marche. L'uomo, già con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, dovrà scontare una pena di sei mesi, corrispondente al primo termine di scadenza della misura cautelare, che decorre dall'esecuzione dell'ordinanza. Dopo l'arresto, è stato trasferito nel carcere di Ancona Montacuto, dove rimarrà a disposizione dell'autorità giudiziaria.
In fuga da Prato per evitare la cattura, gli agenti della squadra mobile di Macerata li rintracciano a Recanati e li arrestano: scattano le manette per tre giovani stranieri - due marocchini e un egiziano - di età compresa tra i 22 e i 24 anni.
Nella mattinata di mercoledì scorso, gli uomini della Questura maceratese - in collaborazione con i colleghi dell’omologo ufficio della Questura di Prato - hanno dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Gip del tribunale di Prato, in quanto ritenuti responsabili dei reati di rapina aggravata e tentata estorsione commessi nello scorso mese di febbraio, in concorso con altre due persone, già tratte in arresto dalla Questura di Prato.
I tre, residenti in altre province, erano già gravati da pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio e per spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso dell’operazione, i poliziotti della Squadra Mobile, hanno intercettato l’auto con cui si erano allontanati dalla provincia di Prato per sottrarsi alla cattura.
Al momento dell'arresto non hanno opposto resistenza e, al termine degli accertamenti di rito, sono stati tradotti presso il carcere di Ancona Montacuto, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte della Squadra Mobile per verificare se gli arrestati avessero collegamenti con il territorio della provincia maceratese.
Rubano profumi per oltre 2mila euro: denunciate tre donne - una 31enne e una 24enne di nazionalità cilena e una 32enne cubana - per furto aggravato in concorso dai carabinieri di Macerata.
Le tre donne, già note alle forze di polizia, sono state individuate a seguito delle minuziose indagini intraprese dai militari a seguito della querela sporta dal responsabile del punto vendita "Acqua e Sapone" di Macerata, per il furto di svariate confezioni di profumi avvenuto nello scorso mese di ottobre.
I carabinieri, dall’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza, hanno individuato e identificato le tre donne che, nell’aggirarsi nel negozio, hanno occultato i profumi all’interno di borse verosimilmente "schermate" per eludere il sistema antitaccheggio presente nel punto vendita. La merce asportata dalle tre donne ammonta ad un valore complessivo di 2.120 euro.
Sempre nel capoluogo, i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Macerata hanno segnalato al Prefetto per uso personale di stupefacenti un 43enne di nazionalità egiziana, ma residente a Milano. L'uomo, alla guida del proprio veicolo, è stato sottoposto al controllo alla circolazione stradale, destando sospetto e mostrando nervosismo ai militari.
Durante le operazioni sono state rinvenute, ben occultate all’interno di un pacchetto di sigarette, 3 dosi di "hashish" per un peso complessivo di 2,20 grammi. La sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro amministrativo.
Ancora disagi e problemi a causa del forte vento che ha interessato anche tutto il territorio del Comune di Tolentino, specie nella notte tra giovedì e venerdì. Particolarmente impegnate tutte le squadre del servizio manutenzioni e il servizio di reperibilità.
Gli operari comunali sono intervenuti in molte zone soprattutto per rimuovere rami spezzati, pericolanti e alberi caduti sulla sede stradale. “È stato necessario interrompere, da parte della polizia locale, la strada in contrada San Giuseppe nelle vicinanze della chiesa in quanto la messa in sicurezza della canonica rischia di cadere e quindi rappresenta un pericolo per l’incolumità pubblica”, fa sapere il Comune.
“La ditta che segue i lavori per conto della Diocesi si è subito attivata per risolvere il problema, ma a causa del vento che continua a tirare con raffiche molto forti ancora non è potuta intervenire. La strada rimarrà chiusa al traffico fino alla messa in sicurezza e al ripristino delle condizioni di non pericolo”.
“Inoltre gli operari comunali hanno effettuato diversi interventi per coadiuvare, nella notte, le squadre dei vigili del fuoco che hanno richiesto l’ausilio dei servizi comunali in considerazione dell’alto numero di chiamate ricevute”.
“Interventi in diverse zone, in contrada Sant’ Angelo, Colmaggiore e Terme Santa Lucia, Sant’Andrea, Rofanello, contrada Troiano, contrada Vicigliano, contrada Collina, contrada Asinina e San Rocco dove è stato necessario abbattere diversi alberi per la messa in sicurezza della strada”.
“Tanti i rami pericolanti anche in quasi tutto il centro urbano che sono stati tagliati. Cadute sulla pista ciclabile diverse piante e rami in via Caduti di Nassirya. Alberi rimossi in via Foro Boario, via Conce e abbattimento di un pino pericolate in viale Benadduci, nei pressi della rotatoria. Tutte le squadre continuano a operare e sono impegnate per intervenire prontamente e risolvere i problemi causati dal forte vento”.
“Anche gli agenti della polizia locale sono stati costantemente impegnati per interventi e chiamate e per regolare la circolazione stradale e per la messa in sicurezza dei cantieri le cui coperture rappresentavano un pericolo”.