I carabinieri della stazione di Civitanova Marche, al termine di un’attenta attività investigativa, hanno deferito all'autorità giudiziaria un cittadino tunisino di 29 anni, già noto alle forze di polizia, ritenuto responsabile del reato di furto aggravato.
L’indagine ha preso avvio in seguito alla denuncia presentata da una giovane civitanovese, derubata del proprio telefono cellulare lo scorso 2 maggio mentre si trovava nel centro cittadino. Secondo quanto accertato, l’uomo avrebbe approfittato di un momento di distrazione della vittima per sottrarle il dispositivo, del valore stimato in circa 600 euro, prelevandolo direttamente dalla borsa.
L’attività degli inquirenti, condotta con il supporto dell’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, ha consentito di risalire all’identità del presunto autore del furto, un soggetto senza fissa dimora. Alla luce degli elementi raccolti, il 29enne è stato formalmente denunciato per furto aggravato.
Nella notte tra il 7 e l’8 maggio, i carabinieri della stazione di Recanati hanno denunciato alla competente autorità giudiziaria un cittadino somalo di 29 anni, residente in città e già noto alle forze dell’ordine, per il reato di tentata rapina.
L’episodio si è verificato poco dopo la mezzanotte in piazza Leopardi, dove l’uomo ha cercato di sottrarre con la forza il telefono cellulare a un docente residente a Recanati. La vittima ha opposto immediata resistenza, sorprendendo l’aggressore e dando così inizio a una colluttazione, al termine della quale il 29enne si è dato alla fuga.
L’insegnante ha prontamente allertato il numero di emergenza 112. Sul posto è intervenuta una pattuglia della stazione dei carabinieri di Montecosaro, che è riuscita a intercettare e bloccare il soggetto pochi minuti dopo l’accaduto.
Il giovane, in evidente stato di agitazione presumibilmente dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti, è stato affidato alle cure del personale del 118 e accompagnato presso l’ospedale di Civitanova Marche, dove ha tuttavia rifiutato l’assistenza sanitaria.
L’autore del reato è stato formalmente denunciato per tentata rapina e segnalato al Prefetto per i provvedimenti di competenza. Le indagini sono tuttora in corso per approfondire la dinamica dei fatti e valutare ulteriori responsabilità.
Macerata - Nella mattinata di giovedì 9 maggio, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (U.P.G.S.P.) di Macerata sono intervenuti in via Trento a seguito della segnalazione da parte della commessa di un negozio di abbigliamento situato in corso Cavour.
La donna aveva infatti notato l’allontanamento sospetto di una cliente che, poco prima, aveva visionato alcuni capi esposti. Grazie alla tempestiva descrizione fornita, i poliziotti hanno rintracciato e sottoposto a controllo una cittadina tunisina di circa 40 anni, domiciliata in un comune della provincia e già nota alle forze dell’ordine per precedenti penali.
Nel corso della perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto tra gli effetti personali della donna diversi capi d’abbigliamento, ai quali erano stati rimossi i dispositivi antitaccheggio. La merce, del valore complessivo di circa 160 euro, è stata restituita al punto vendita.
La donna è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Macerata per furto aggravato. A suo carico, inoltre, è stato emesso dal questore un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Macerata per un anno.
Controlli intensificati da parte dei carabinieri nelle aree urbane della provincia di Macerata hanno portato alla denuncia di due automobilisti per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Nel centro cittadino di Camerino, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia locale hanno fermato un 35enne residente a Fabriano alla guida della propria autovettura. Sottoposto al test con etilometro in dotazione alla pattuglia, è risultato positivo con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l ma inferiore a 1,5 g/l. Per l’uomo è scattata la denuncia ai sensi dell’articolo 186 del Codice della Strada, che prevede un’ammenda da 800 a 3.200 euro, l’arresto fino a sei mesi e la sospensione della patente da sei mesi a un anno.
Analogo episodio a Macerata, dove i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia hanno deferito all’autorità giudiziaria un 42enne di Corridonia. Fermato nel centro abitato del capoluogo, l’uomo è risultato positivo all’alcoltest con un tasso pari a 1,15 g/l. Anche in questo caso è scattata la denuncia, con ritiro immediato della patente e affidamento del veicolo a persona idonea.
Una truffa ben orchestrata si è trasformata in una storia a lieto fine grazie all'efficace intervento dei carabinieri. Lo scorso 18 marzo, un anziano di 89 anni residente a Belforte del Chienti era stato contattato telefonicamente da un finto maresciallo dei carabinieri, che lo aveva informato – con toni allarmanti – del presunto coinvolgimento del figlio in un grave incidente stradale.
Il truffatore, con la scusa di dover coprire le spese mediche per una bambina ferita nell'incidente, aveva convinto l’uomo a consegnare una somma in denaro. Poco dopo, alla porta della sua abitazione si era presentato un sedicente avvocato, al quale l’anziano e la moglie 84enne avevano consegnato 600 euro in contanti e diversi oggetti preziosi, tra cui la fede nuziale della donna, per un valore complessivo di circa 2.000 euro.
Immediatamente informati dell'accaduto, i carabinieri di Belforte del Chienti, con il supporto dei colleghi di Caldarola, hanno avviato le indagini. Fondamentali si sono rivelate le testimonianze raccolte e l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, che hanno permesso di identificare l’auto dei truffatori: una Nissan Juke intestata a una società di autonoleggio con sede a Roma.
Le ricerche, diramate a livello nazionale, hanno portato al fermo del veicolo da parte dei carabinieri della Compagnia di Todi, nei pressi dell’uscita di Narni lungo la E45. A bordo si trovavano un uomo di 34 anni e una donna di 33 anni, entrambi residenti a Napoli, trovati in possesso del denaro e dei preziosi rubati. I due sono stati arrestati con l'accusa di estorsione aggravata in concorso e tradotti in carcere.
Dopo le necessarie procedure di dissequestro, la mattina dell’8 maggio i carabinieri hanno restituito i beni alla coppia di anziani truffati. Una visita commovente, durante la quale i militari hanno riconsegnato gli oggetti non solo di valore economico, ma soprattutto affettivo.
L’Arma coglie l’occasione per ribadire un importante messaggio di prevenzione: nessun rappresentante delle forze dell’ordine, bancario o avvocato è autorizzato a richiedere denaro o a recarsi presso le abitazioni private per tali scopi. Proseguirà nelle prossime settimane, sotto la guida del Comando Provinciale di Macerata, la campagna di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani.
Intervento delicato questa mattina nei pressi di Sarnano, dove una mucca fuggita da un allevamento è precipitata in un dirupo. L’animale, impossibilitato a risalire autonomamente, è stato avvistato in una zona impervia, costringendo all’intervento una squadra dei vigili del fuoco di Tolentino.
Prima di procedere alle operazioni di recupero, è stato necessario l’intervento di un veterinario, che ha provveduto a sedare l’animale per garantirne la sicurezza. Successivamente, i Vigili del fuoco hanno imbracato la mucca, rendendola idonea al sollevamento in volo.
Fondamentale il supporto dell’elicottero Drago 158, che ha permesso il trasporto dell’animale in una zona sicura. Le operazioni si sono concluse con successo e l’animale, sebbene provato, non ha riportato gravi conseguenze.
Un cittadino senegalese di 46 anni, residente a Milano, è stato denunciato dai carabinieri della Stazione di Pioraco con l’accusa di truffa aggravata ai danni di un’anziana. L’uomo è finito sotto indagine a seguito di un raggiro messo in atto a settembre scorso, ai danni di una donna di 83 anni del luogo.
La vicenda ha avuto inizio quando la vittima si è recata presso la caserma dei carabinieri per sporgere querela. La donna ha raccontato di aver ricevuto una telefonata da un uomo che si era spacciato per un carabiniere e che le aveva comunicato il coinvolgimento della figlia in un grave incidente. Per evitarne l’arresto, l’interlocutore le avrebbe intimato di consegnare tutto il denaro e gli oggetti preziosi disponibili a un presunto avvocato che si sarebbe presentato a breve presso la sua abitazione.
Ingannata dalla falsa urgenza e dall’apparente ufficialità del racconto, l’anziana ha consegnato 700 euro in contanti e gioielli per un valore di circa 1.000 euro. Le indagini avviate dai militari, con il supporto di altri comandi dell’Arma, e grazie all’analisi dei tabulati telefonici, hanno permesso di risalire all’identità del truffatore, che è stato quindi denunciato all’autorità giudiziaria.
Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti per individuare eventuali complici e chiarire l’eventuale coinvolgimento dell’uomo in altri casi simili.
Grave incidente stradale nel tardo pomeriggio di oggi, poco dopo le 17:00, lungo la strada Regina all’altezza del territorio comunale di Potenza Picena. Un camion e un’auto, una Fiat Punto, si sono scontrati in circostanze ancora in fase di accertamento. Il bilancio è tragico: il conducente dell’autovettura, il 71enne di Porto Recanati, Umberto Marsili, ha perso la vita a seguito dell’impatto.
Nonostante l’immediato intervento dei sanitari del 118 e dei vigili del fuoco della squadra di Civitanova Marche, per l’automobilista non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul posto a causa delle ferite riportate dopo essere stato liberato dall'abitacolo mediante l'ausilio di attrezzatura specifica. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche gli agenti della polizia stradale di Camerino, incaricati dei rilievi e degli accertamenti per ricostruire con esattezza la dinamica dello scontro.
Il tratto interessato, in corrispondenza del km 4,900 della strada statale 571 "Helvia Recina", è stato temporaneamente chiuso per permettere le operazioni di soccorso e la rimozione dei veicoli.
Tutto è partito da un controllo della polizia locale nel parco cittadino “Passeggi” di Fano, effettuato a seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini per situazioni di degrado e disturbo della quiete pubblica.
Nel corso dell’intervento, avvenuto lo scorso 25 aprile (ma reso noto solo ora), gli agenti hanno arrestato un uomo di 30 anni, residente a Fano ma originario di Recanati, trovato in possesso di sostanze stupefacenti già suddivise in dosi, pronte per lo spaccio.
In seguito all’arresto, le autorità hanno disposto una perquisizione presso l’abitazione del sospettato. All’interno dell’appartamento, gli agenti hanno rinvenuto un ingente quantitativo di materiale di dubbia provenienza: dispositivi elettronici, droni, computer portatili, orologi, documenti intestati ad altre persone, carte bancarie e altri strumenti di pagamento.
Il giorno successivo all’arresto, l’uomo è stato processato per direttissima. Il giudice ha disposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di firma.
Grave episodio di violenza nel pomeriggio del 25 aprile scorso, quando un operaio tunisino di 50 anni è stato brutalmente aggredito da due uomini all'esterno di un bar, a Porto Potenza Picena. La vittima è stata colpita al torace e a una coscia con un coltello, riportando ferite serie.
A compiere il gesto, secondo quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo operativo di Civitanova Marche e della stazione locale, è stato un 40enne pregiudicato residente nel comune, che dopo l’accoltellamento si è dato alla fuga a bordo della propria auto.
L’intervento tempestivo dei militari ha permesso di rintracciare il fuggitivo in una strada senza uscita, dove è stato fermato dopo un breve inseguimento. In evidente stato di ebbrezza, l’uomo ha anche opposto resistenza all’arresto, causando lievi lesioni a uno dei carabinieri. Per lui sono scattate le manette con le accuse di tentato omicidio, lesioni personali aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza.
Le indagini hanno poi portato all’identificazione del secondo aggressore, un 27enne, anch’egli pregiudicato e residente a Porto Potenza Picena, che è stato denunciato a piede libero per concorso in tentato omicidio e lesioni personali aggravate. Nei giorni successivi all’aggressione, il giovane è stato inoltre denunciato per intralcio alla giustizia, avendo minacciato un testimone con l’intento di farlo ritrattare.
Il GIP del Tribunale di Macerata, valutato il quadro probatorio, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il 27enne, con l’applicazione del braccialetto elettronico di controllo. I carabinieri hanno dato esecuzione al provvedimento, accompagnando l’uomo presso la propria abitazione. Le condizioni della vittima, dopo il tempestivo intervento dei soccorsi, sarebbero in miglioramento. Le indagini proseguono per chiarire le cause e i retroscena dell’aggressione.
Il questore di Macerata, dopo l’attività istruttoria della divisione polizia anticrimine, ha emesso due provvedimenti di divieto di accesso e stazionamento a tutti i locali pubblici dell’intera provincia di Macerata per un anno.
Se n'è andata nella notte Marisa Orpianesi (ved.Pannelli), novantenne, conosciutissima cuoca e pilastro della piccola comunità di Chiesanuova. Nata a Treia, ha dedicato la vita alla sua passione, la cucina. Autorevolissima cuoca dedita sopratutto a cucinare per le iniziative della parrocchia, è nella mente di ognuno mentre dirige magistralmente le cucine per i pranzi di cresime e le comunioni oltre che per le sagre, con la viva vocazione per i piatti "de 'na orda".
A darne il triste annuncio i figli Lauretta e Mauro con Elisabetta, le adorate nipoti Alessia, Giulia e Elena, e i parenti tutti. La funzione funebre si terrà oggi, giovedì 8 maggio alle ore 15 presso la chiesa dei SS. Vito e Patrizio di Chiesanuova di Treia.
MACERATA – Rimpatrio bloccato. La decisione firmata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è stata stoppata dal giudice Alessandra Filoni della Corte d’Appello di Ancona, che ha accolto il ricorso della difesa del calciatore camerunense Ibii Ngwang, 27 anni, ex attaccante della Cluentina, finito al centro del caso mediatico per un video offensivo girato davanti alla questura di Macerata.
Doveva essere un'espulsione lampo, prevista dal decreto sicurezza e giustificata dal presunto “profilo di pericolosità sociale”. Invece si è trasformata in un dietrofront clamoroso per il Viminale. Il giudice ha infatti ritenuto infondata la valutazione di pericolosità alla base del provvedimento: “Mancava il requisito essenziale della pericolosità”, ha spiegato accogliendo la linea degli avvocati Sonia Savi e Olindo Dionisi.
Nel video, Ngwang – occhiali da sole, cappello calato in testa, e la questura sullo sfondo – si lasciava andare a frasi volgari e provocatorie rivolte alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al vicepremier Matteo Salvini, arrivando anche ad alludere alla figlia della premier. Il filmato, diffuso dallo stesso Salvini sui social, aveva suscitato una forte ondata di indignazione.
Dalla condanna pubblica si era passati subito all’azione amministrativa: la Digos lo aveva rintracciato, identificato e denunciato insieme a un amico, autore del video. Poi la firma del ministro per il rimpatrio immediato. Ngwang, titolare di un permesso di lungo soggiorno, era stato prelevato e portato negli uffici del commissariato di Civitanova in attesa dell’udienza. Ma il giudice ha detto no.
“Le mie parole – aveva scritto il 27enne in una lettera di scuse – sono frutto ingenuo di una serata con amici. Ho commesso una gravissima leggerezza, riprendendo il testo di un brano rap per rovesciare stereotipi. Non era mia intenzione offendere”.
Alla fine, a prevalere è stata la valutazione giuridica e non quella politica: secondo la Corte, non ci sono elementi sufficienti per qualificare il giovane come soggetto socialmente pericoloso. Una sentenza che sconfessa il provvedimento del ministro e ridimensiona la portata dell’intervento d’urgenza.
Colto sul fatto mentre tentava di svaligiare un bar nelle vicinanze dell’ospedale cittadino. È finita con un arresto in flagranza di reato la notte di un cittadino somalo, residente a Recanati, già noto alle forze dell’ordine per precedenti simili, tra cui un furto a Ventimiglia nel 2021.
Tutto è accaduto nel cuore della notte, quando un residente della zona, allarmato da forti rumori, ha chiamato il Commissariato di Polizia segnalando un uomo che cercava di sfondare la vetrata di un locale per introdursi all’interno. La volante è intervenuta rapidamente, sorprendendo il responsabile ancora all’interno dell’attività.
L’uomo aveva già prelevato il registratore di cassa, contenente l’incasso della giornata, e si era trattenuto nel bar per consumare alcuni prodotti, probabilmente convinto di avere ancora tempo prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Gli agenti sono riusciti a bloccarlo nonostante la sua imponente corporatura e lo hanno condotto in Commissariato per gli accertamenti di rito.
Il soggetto è stato quindi arrestato per tentato furto aggravato, avendo forzato l’ingresso del locale attraverso la rottura di una vetrata perimetrale. Nella mattinata di oggi si è svolta l'udienza per direttissima presso il Tribunale di Macerata.
Quattro denunce in poche ore nel Fermano, frutto di un’attività investigativa puntuale condotta dai carabinieri grazie anche all'ausilio delle telecamere di videosorveglianza, rivelatesi ancora una volta decisive per identificare gli autori di reati contro il patrimonio.
A Fermo è stato denunciato un 39enne di origini marocchine, residente in città, accusato di rapina. L’uomo avrebbe avvicinato una donna che stava passeggiando in una via del centro storico, minacciandola e costringendola a consegnare 40 euro in contanti, per poi darsi alla fuga. Le immagini raccolte dalle telecamere pubbliche e private hanno permesso l’identificazione del presunto autore, successivamente riconosciuto anche dalla vittima.
Sempre nel Fermano, ma a Monte Urano, i carabinieri hanno denunciato un 46enne italiano, anch’egli residente nella cittadina, per il tentato furto ai danni di una tabaccheria. L’episodio risale alla notte del 9 marzo scorso.
A Pedaso, invece, è finito nei guai un 21enne originario di Napoli. Il giovane è stato identificato come autore del furto di un cellulare lasciato incustodito presso un distributore di carburante. Anche in questo caso, le registrazioni delle telecamere presenti nell’area hanno fornito prove fondamentali per l’identificazione.
Infine, a Porto San Giorgio è stato denunciato un 48enne residente nella provincia di Brescia. L’uomo è accusato di furto con destrezza: approfittando della confusione all’interno di un bar, si sarebbe impossessato di un borsello contenente effetti personali e carte di pagamento, lasciato momentaneamente incustodito da un cliente. La sua responsabilità è emersa al termine di un’indagine condotta dai militari locali.
Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Camerino, impegnati nel contrasto ai reati legati agli stupefacenti e nel monitoraggio dei soggetti sottoposti a misure restrittive.
Nel corso di un servizio di prevenzione, i militari del Nucleo Radiomobile hanno segnalato alla Prefettura di Macerata un 46enne residente in provincia di Ancona, trovato in possesso di sostanza stupefacente destinata a uso personale non terapeutico. L’uomo è stato fermato nel centro cittadino di Camerino: durante la perquisizione, è stato trovato con due spinelli confezionati con hashish, per un peso complessivo di circa tre grammi. La droga è stata sequestrata e messa a disposizione dell’autorità competente.
Sempre i militari del Nucleo Radiomobile, ma questa volta della compagnia carabinieri di Macerata, hanno denunciato un 29enne di Treia per evasione. L’uomo era sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, disposta dall’Ufficio di Sorveglianza di Macerata, ma durante un controllo effettuato nella tarda serata di ieri, è stato accertato il suo allontanamento arbitrario dall’abitazione, senza alcuna autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria. Il 29enne, già recidivo per analoghe violazioni, è stato nuovamente denunciato.
L’attività rientra in un più ampio dispositivo di sicurezza messo in campo per garantire il rispetto della legalità nei centri dell’entroterra maceratese.
Infortunio sul lavoro questa mattina a Corridonia, dove un imbianchino di 77 anni è caduto da una scala mentre era impegnato in un intervento di ristrutturazione. L'uomo, lavoratore autonomo e residente nel comune, stava operando all’esterno di un’abitazione quando, per cause in corso di accertamento, ha perso l’equilibrio ed è precipitato rovinosamente a terra.
L’incidente è avvenuto intorno alle 9:45, in viale Pausula. La caduta ha causato al 77enne diversi traumi, in particolare al volto. Immediato l’allarme al 118: sul posto sono arrivati i soccorsi sanitari che, valutata la gravità delle condizioni, hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza partita da Ancona.
L’uomo è stato stabilizzato sul posto e poi trasferito in codice rosso all’ospedale regionale di Torrette per ricevere le cure specialistiche del caso. Le sue condizioni restano sotto osservazione.
Sull’accaduto indagano i carabinieri della locale stazione, intervenuti insieme al personale del servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spsal) dell’Ast di Macerata, per verificare la dinamica dell’incidente e il rispetto delle normative sulla sicurezza.
Macerata - Nella notte appena trascorsa, personale dell’U.P.G. e S.P. della questura di Macerata è intervenuto tempestivamente presso il supermercato “Coal Il Market Plus” in via Marche, a seguito della segnalazione di un dipendente che aveva notato la presenza sospetta di un furgone parcheggiato nei pressi dell’esercizio commerciale.
All’arrivo degli agenti, tre individui travisati da passamontagna si sono dati alla fuga a piedi, abbandonando sul posto il veicolo. All’interno del furgone, risultato rubato nella stessa notte a Macerata – furto in seguito denunciato presso la questura – gli agenti hanno rinvenuto una cassaforte ancora intatta, asportata poco prima dal supermercato.
Secondo quanto ricostruito, i ladri si erano introdotti nell’edificio praticando un foro in una parete laterale. All'interno del mezzo sono stati trovati anche numerosi arnesi da scasso, presumibilmente utilizzati dai fuggitivi durante l'azione criminosa.
Sono attualmente in corso indagini volte all’identificazione dei responsabili, mentre la cassaforte è stata recuperata e posta sotto sequestro per i rilievi del caso.
A seguito della rissa avvenuta sabato scorso in via della Pace a Tolentino tra un cittadino libico e uno egiziano – con quest’ultimo trasportato all’ospedale – il sindaco Mauro Sclavi è intervenuto per rassicurare la cittadinanza e annunciare misure immediate sul fronte della sicurezza.
«Dopo aver seguito personalmente l’evolversi dei fatti – ha dichiarato il primo cittadino – ho convocato una riunione con la polizia locale per predisporre servizi specifici volti a prevenire ulteriori episodi di violenza». Tra le azioni annunciate: l’introduzione di pattuglie a piedi nel centro storico e l’installazione, a breve, di un sistema di videosorveglianza in via della Pace.
Il sindaco ha voluto anche esprimere un ringraziamento ai carabinieri per il tempestivo intervento che ha permesso di identificare i responsabili del tafferuglio. «Vogliamo rassicurare la nostra comunità – ha sottolineato – con controlli intensificati e un impegno costante per garantire sicurezza e legalità. La nostra è una realtà inclusiva, ma non tollereremo più episodi contrari al rispetto della civile convivenza».
L’attenzione dell’amministrazione comunale resta alta anche sui cantieri della ricostruzione post sisma, dove sono già in atto controlli mirati per assicurare trasparenza e legalità.
Due distinti episodi di truffa online sono stati smascherati dai carabinieri delle stazioni di Monte San Giusto e Potenza Picena, grazie a un'attenta attività investigativa telematica e bancaria. In entrambi i casi, le vittime avevano cercato di vendere o acquistare beni tramite piattaforme web, finendo raggirate da finti acquirenti o venditori.
A Monte San Giusto, una 45enne del posto è caduta vittima di una truffa mentre cercava di vendere un tavolo al prezzo di 500 euro su un sito di annunci. Contattata da un sedicente acquirente, è stata convinta con raggiri ad effettuare tre bonifici, per un totale di 640 euro, verso due diversi conti correnti. Dopo essersi resa conto della truffa, la donna ha sporto denuncia ai carabinieri locali, che sono riusciti a risalire agli autori grazie all'analisi dei flussi bancari e dei dati telematici.
Le indagini hanno portato all’identificazione di due uomini: un 28enne residente in provincia di Ferrara e un 46enne della provincia di Torino, entrambi ora denunciati all’autorità giudiziaria. Gli investigatori sono anche riusciti a bloccare in via precauzionale la somma residua di 270,80 euro su uno dei conti correnti utilizzati dai truffatori.
A Potenza Picena, invece, è stato un 69enne a finire nella rete di un truffatore, dopo aver acquistato una stufa a pellet mai consegnata. L'uomo aveva effettuato un bonifico di 350 euro tramite un sito che si è rivelato falso. Anche in questo caso, la denuncia presentata ha permesso ai carabinieri di avviare accertamenti telematici, che hanno condotto all’identificazione del titolare del conto corrente destinatario del bonifico: un 25enne residente a Laterza, in provincia di Taranto, ora denunciato per truffa aggravata.
Entrambi gli episodi dimostrano l’efficacia delle indagini condotte dai militari dell’Arma e sottolineano l’importanza di prestare la massima attenzione nelle transazioni online.
Grave incidente nella tarda mattinata di oggi, intorno alle ore 13, in via Ghino Valenti a Macerata. Un'auto e una moto si sono scontrate, provocando il ferimento del motociclista di 46 anni, trasportato d'urgenza all’ospedale regionale di Torrette tramite eliambulanza.
Ancora da chiarire la dinamica dell'incidente al vaglio della polizia locale, nello scontro la moto è finita contro la ruota anteriore del veicolo, facendo sbalzare a terra il centauro. Le sue condizioni sono apparse subito serie, tanto da rendere necessario l’intervento del 118 e il successivo trasporto in elisoccorso.
La dinamica dell’incidente è in fase di accertamento. Sul posto, oltre ai sanitari, anche gli agenti della locale per gestire il traffico e ricostruire quanto accaduto.