Cronaca
Tolentino ricorda Giorgio Forattini, maestro della satira legato alla Biennale dell’Umorismo
Il Museo dell'Umorismo e della Caricatura e la Biennale dell'Umorismo ricordano con affetto Giorgio Forattini, che ha legato il proprio nome e la propria arte alle istituzioni tolentinati dedicate alla satira e alla caricatura. Il rapporto tra Forattini e Tolentino è stato lungo e significativo. Nel 1977 il grande vignettista fu protagonista di una mostra personale in occasione della 9ª edizione della Biennale dell’Umorismo, mentre nel 2009 tornò in città come presidente di Giuria della 25ª edizione. Nel corso degli anni ha sempre mantenuto un filo diretto con Tolentino ed era particolarmente lieto che alcune sue opere fossero esposte al Miumor, il Museo dell’Umorismo. Un legame fatto di stima reciproca, riconoscimento artistico e attenzione costante verso una città che ha scelto l’umorismo come cifra della propria identità culturale. Forattini è stato uno dei disegnatori satirici più popolari e influenti in Italia: dalle prime pagine dei maggiori quotidiani ha raccontato, giorno dopo giorno, la politica e il costume del Paese. Con la sua “punta di matita” ha saputo ritrarre con arguzia i protagonisti della scena pubblica, fondendo vignetta e caricatura in un linguaggio immediato e incisivo, in cui la satira diventava espressione alta di pensiero libero e di democrazia. Tolentino lo saluta custodendo il suo ricordo e le sue opere, che continuano a parlare al pubblico con la stessa forza e ironia di sempre.
Montecosaro, prende il registratore di cassa in un bar e fugge su un motorino rubato: denunciato 37enne
Notte movimentata a Montecosaro, dove i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 37enne residente in paese ma originario della Puglia, con l’accusa di furto aggravato e ricettazione. Poco dopo la mezzanotte, il titolare di un noto bar del centro ha chiamato il 112 segnalando un furto in corso: un uomo, dopo aver forzato la porta d’ingresso, si era introdotto nel locale portando via il cassetto del registratore di cassa con il denaro contante. Ricevuta la segnalazione, la pattuglia dei Carabinieri si è subito messa alla ricerca del responsabile, individuandolo poco dopo in una via adiacente all’esercizio commerciale, mentre tentava di disfarsi del cassetto appena rubato. Bloccato e sottoposto a controllo, il 37enne – già noto alle forze dell’ordine – è stato trovato in possesso della refurtiva del bar e di un ciclomotore risultato rubato la notte precedente a Grottammare, ai danni di una donna che ne aveva denunciato il furto. L’uomo è stato quindi denunciato all’autorità giudiziaria per furto aggravato e ricettazione, mentre il denaro e il ciclomotore sono stati restituiti ai legittimi proprietari.
Cala Maretto, il tribunale conferma il sequestro: istanza rigettata
Il Tribunale del riesame di Macerata ha respinto l’istanza di dissequestro avanzata dal titolare dello stabilimento balneare Cala Maretto di Civitanova Marche, Sabri Mucalla, assistito dagli avvocati Gabriele e Massimiliano Cofanelli e Francesco Corsi. Il sequestro preventivo, disposto dalla Procura della Repubblica di Macerata e eseguito dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, riguarda beni per oltre 850.000 euro, comprendenti lo stabilimento balneare, quote societarie e conti correnti, a carico di due società e due persone fisiche coinvolte nelle indagini. Le indagini hanno preso le mosse dalla verifica dei requisiti per l’ottenimento di agevolazioni statali da parte di una società operante nel settore dell’abbigliamento e dall’uso effettivo dei fondi ricevuti. Analisi contabili, dati bancari e flussi finanziari hanno evidenziato che circa 500.000 euro, destinati all’acquisto di beni e macchinari, sarebbero stati invece utilizzati per l’acquisto dello stabilimento balneare Cala Maretto. Inoltre, l’attività investigativa ha portato alla luce fatture false emesse da uno degli indagati e finalizzate a evadere imposte e giustificare movimentazioni finanziarie illecite. L’esame di documenti e apparati telefonici ha confermato anche il coinvolgimento diretto di un commercialista nel presunto sodalizio criminoso. Il Tribunale ha affidato la gestione dei beni sequestrati a un amministratore giudiziario, garantendone la conservazione e la regolare amministrazione. Al termine delle indagini sono stati denunciati quattro soggetti, mentre le due società rispondono anche di illeciti amministrativi ai sensi del D.Lgs. 231/2001. Un soggetto è stato segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti per un presunto danno erariale di circa 400.000 euro. Le condotte illecite restano ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.
Doppio incidente sulla SS77: un ferito e lunghe code verso il mare
Mattinata di disagi sulla superstrada SS77, in direzione mare, a causa di un doppio incidente avvenuto all’altezza dello svincolo di Civitanova Ovest. Erano circa le 6 del mattino quando un uomo, al volante di una Fiat Panda, ha perso il controllo del mezzo finendo contro i guardrail e alcuni cartelli stradali. L’impatto è stato violento: il conducente è rimasto ferito ed è stato trasportato all’ospedale di Civitanova dal personale del 118 intervenuto sul posto insieme alla Polizia Stradale per i rilievi. L’incidente ha causato lunghe code e rallentamenti, con uscita obbligatoria a Civitanova Ovest per consentire le operazioni di soccorso e la messa in sicurezza della carreggiata. Proprio a causa della coda formatasi, si è verificato un secondo incidente: una Dr è finita contro il guardrail, fortunatamente senza gravi conseguenze per la conducente, rimasta illesa. La circolazione è tornata regolare solo dopo alcune ore.
Perde il controllo dell'auto e finisce fuori strada: conducente al Pronto Soccorso
Poco prima delle 17 di oggi, i vigili del fuoco sono intervenuti in via Colle Ravara, a Serra de’ Conti, per soccorrere un’autovettura finita fuori strada. La squadra di Senigallia, giunta sul posto, ha dovuto farsi strada tra la fitta vegetazione per raggiungere il veicolo e procedere all’estrazione del conducente. L’uomo è stato successivamente affidato al personale sanitario e trasportato al Pronto Soccorso per accertamenti. Dopo il soccorso, i vigili del fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area per evitare ulteriori rischi. Sul luogo dell’incidente erano presenti anche le forze dell’ordine, che hanno gestito la viabilità e avviato gli accertamenti sull’accaduto.
Valfornace, cede il solaio di un'abitazione: operaio precipita per diversi metri. Interviene l'elisoccorso
Un grave incidente sul lavoro si è verificato nel pomeriggio di oggi, intorno alle 14, quando un operaio di 57 anni è precipitato da un'altezza di diversi metri. La caduta sarebbe stata causata, secondo le prime ricostruzioni, dal cedimento improvviso di un solaio su cui l'uomo stava operando. L'allarme è scattato immediatamente. Sul posto sono giunti tempestivamente i sanitari del 118, che hanno riscontrato la necessità di un trasporto rapido e specializzato vista la dinamica dell'infortunio. Per questo motivo, è stata attivata l'eliambulanza. Nonostante il trauma per la grave caduta, l'operaio è rimasto sempre cosciente durante le operazioni di soccorso. Dopo essere stato stabilizzato, il 57enne è stato caricato a bordo dell'elisoccorso e trasportato d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette ad Ancona. Le sue condizioni sono attualmente al vaglio dei medici, ma il fatto che sia rimasto cosciente ha rappresentato un elemento positivo nel quadro clinico iniziale. Sul luogo dell'incidente sono attese le autorità competenti per avviare le indagini e accertare l'esatta dinamica del cedimento e il rispetto delle normative di sicurezza sul cantiere
Porto Recanati, kitesurfer in balia delle onde: carabinieri si tuffano in mare e lo salvano
Un intervento tempestivo coraggioso dei Carabinieri della Stazione di Porto Recanati ha evitato ieri una potenziale tragedia sul lungomare Scossicci, all’altezza dell’hotel “Il Brigantino”. I militari hanno tratto in salvo un giovane kitesurfer che, a causa del mare agitato e delle avverse condizioni meteorologiche, si trovava in evidente e grave difficoltà. L'allarme è scattato in tarda mattinata, quando una pattuglia dei Carabinieri in transito è stata fermata da un cittadino che aveva notato un uomo in mare in chiara situazione di pericolo. Immediatamente diretti sul tratto di spiaggia indicato, i militari hanno incontrato la fidanzata del giovane sportivo, un 23enne di Macerata, che ha confermato la preoccupazione. Il ragazzo era caduto in acqua per il forte moto ondoso e non riusciva più a sollevare la vela del suo kitesurf. Tramite l'uso di un binocolo, i Carabinieri hanno individuato il kitesurfer a circa 15-20 metri dalla riva. Il giovane lottava contro le forti correnti e il vento, in una situazione di chiaro e imminente pericolo. Valutata l'urgenza e la grave difficoltà, i militari non hanno esitato. Pur avendo richiesto l'intervento di supporto della Capitaneria di Porto e del 118, hanno deciso di agire in prima persona, tuffandosi immediatamente in mare. A nuoto, i Carabinieri hanno raggiunto il 23enne e sono riusciti a riportarlo in salvo a terra. Il kitesurfer, sebbene fortemente provato dall'accaduto e dalle difficili condizioni del mare, ha rifiutato il ricorso a cure mediche.
Monte San Giusto, capannone trasformato in laboratorio di ceramiche abusivo: denunciati due imprenditori
Un laboratorio di ceramiche nascosto dentro un capannone e lavori eseguiti senza autorizzazioni: scoperto dai carabinieri a Monte San Giusto, denunciati due imprenditori. Operazione dei carabinieri della Compagnia di Macerata nell’ambito dei controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sul rispetto delle normative edilizie. Due imprenditori - un 84enne di Monte San Giusto, già noto alle forze dell’ordine, e un 58enne di Civitanova Marche - sono stati denunciati per abusivismo edilizio dopo essere stati sorpresi ad aver realizzato lavori non autorizzati all’interno di un capannone artigianale. Secondo quanto accertato dai militari, la struttura, di proprietà dell’anziano sangiustese, era stata trasformata e adattata a laboratorio per la lavorazione e la decorazione di ceramiche, senza le previste autorizzazioni edilizie e amministrative. Nel corso dell’ispezione, i carabinieri hanno anche effettuato verifiche sulle condizioni di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, riscontrando ambienti fatiscenti, scarsa pulizia e carenze nelle misure di sicurezza per i lavoratori. Al termine dell’attività di controllo, i militari hanno disposto la sospensione immediata dell'attività, comminato una sanzione amministrativa di 1.000 euro e denunciato entrambi gli imprenditori all'autorità giudiziaria per gli interventi edilizi realizzati in assenza o in difformità dalle autorizzazioni previste. L'operazione rientra nei servizi di prevenzione e vigilanza predisposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Macerata per la tutela della sicurezza sul lavoro e il contrasto agli abusi edilizi nel territorio provinciale.
Civitanova, auto si ribalta su un fianco dopo lo scontro: due feriti in ospedale (FOTO)
Due auto si sono scontrate violentemente in via Saragat, all'altezza del parcheggio della bocciofila, intorno alle 12:00 di questa mattina, nel quartiere di Fontespina, a Civitanova Marche. Secondo una prima ricostruzione, una Citroën C3 rossa, condotta da una donna di 79 anni, avrebbe urtato la Lancia Y guidata da un uomo, anch'egli anziano, che si trovava in attesa di entrare nel parcheggio. L'impatto è stato particolarmente violento: la C3 si è ribaltata su un fianco nel mezzo della carreggiata. I primi soccorsi sono stati prestati da alcuni operai impegnati nella potatura degli alberi nella stessa via, che hanno immediatamente aiutato la conducente a uscire dal veicolo. Sul posto sono poi intervenuti i vigili del fuoco del locale distaccamento di Civitanova, che hanno messo in sicurezza l’auto e collaborato alle operazioni di estrazione e soccorso. Poco dopo sono arrivati anche i mezzi del 118, che hanno trasferito entrambi i conducenti all'ospedale di Civitanova per accertamenti. I due anziani sono apparsi in stato di choc, ma coscienti: non si troverebbero in gravi condizioni. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale per i rilievi e la gestione della viabilità, rimasta temporaneamente rallentata per consentire le operazioni di soccorso e la rimozione dei mezzi.
Macerata - "Abbiamo formato i nostri operai", ma è tutto falso: denunciato il datore di lavoro del cantiere
Una nuova operazione dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil) di Macerata ha portato alla luce gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro all'interno di un cantiere edile impegnato nella ricostruzione post-sisma nella provincia. Le indagini, condotte in collaborazione con l'Ispettorato Territoriale del Lavoro, hanno permesso di accertare che il titolare della ditta edile e un formatore professionista per la sicurezza avrebbero falsamente attestato l'avvenuta formazione obbligatoria di otto operai di nazionalità egiziana. Secondo quanto emerso, i lavoratori sarebbero stati impiegati in attività specifiche senza la necessaria preparazione tecnica né l’addestramento previsto dalle norme di sicurezza. Una condotta che, sottolineano i militari, ha messo seriamente a rischio la loro incolumità. L’intervento dei Carabinieri non si è limitato ai controlli amministrativi di routine: l'attività investigativa ha infatti permesso di far emergere violazioni di natura penale, legate alla falsificazione di documenti e al mancato rispetto degli obblighi di tutela della salute dei lavoratori. Al termine delle verifiche, il datore di lavoro e il formatore sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata per i reati connessi alla falsità in atti e alla violazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. I carabinieri del Nil e del Comando Provinciale di Macerata, insieme all'ispettorato territoriale del lavoro, hanno ribadito che i controlli proseguiranno in maniera capillare, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei lavoratori e contrastare ogni forma di sfruttamento nei cantieri della provincia.
Corridonia, smantellata "centrale dello spaccio" a Colbuccaro: sequestrati 25 Kg di stupefacenti, un arresto
Maxi-Blitz della polizia Sradica una "centrale della droga" nel Maceratese. Grazie all'intensificazione dell'attività di contrasto voluta dal questore Luigi Mangino, la Polizia di Stato ha smantellato una vera e propria "centrale dello spaccio" operativa nel territorio di Colbuccaro, frazione di Corridonia. L'operazione della Squadra Mobile, frutto di una preziosa collaborazione con la cittadinanza, si è conclusa con l'arresto di un soggetto e il sequestro di un quantitativo record di stupefacenti. L'attenzione degli investigatori si era concentrata su un'abitazione in zona, insospettiti da un frequente via vai e dai movimenti di un uomo che si recava abitualmente con la propria auto in strade di campagna. Sulla base di questi elementi e delle segnalazioni, nella tarda serata di sabato, un cittadino rumeno di 31 anni, residente a Macerata e con precedenti, è stato sottoposto a controllo. L'agitazione e l'insofferenza manifestate dall'uomo hanno subito convinto i poliziotti a procedere con una perquisizione domiciliare a Colbuccaro. Ciò che si è palesato agli agenti è stato uno scenario da base logistica: un totale di circa 25 chilogrammi di sostanza stupefacente è stato rinvenuto e sequestrato. Nello specifico, la Polizia ha recuperato ben 23 kg di hashish già porzionati in 241 panetti, 1 chilo e mezzo di cocaina e un etto e mezzo di marijuana. Oltre al narcotico, gli agenti hanno sequestrato anche tutti gli strumenti del mestiere: bilancini di precisione, macchine per il sottovuoto e abbondante materiale per il confezionamento. L'ingente quantitativo di droga sottratto al mercato nero, come stimato dalle autorità, avrebbe fruttato un profitto illecito di circa 500 mila Euro. L'indagato, immediatamente arrestato per detenzione ai fini di spaccio, è stato associato presso la Casa Circondariale di Ancona - Montacuto, a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Sicurezza Marche, provincia di Fermo in testa per indice criminalità: Macerata segna il record di crescita (+495 denunce)
Le Marche si confermano tra le regioni meno colpite dalla criminalità in Italia, ma i dati del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, forniti in esclusiva al Sole 24 Ore, mostrano un quadro variegato tra le province per il 2024. È Fermo la provincia con l'indice di criminalità più elevato della regione. Con 3.159,2 reati denunciati ogni 100mila abitanti, su un totale di 5.279 denunce (+107 rispetto al 2023), Fermo si posiziona al 57° posto in Italia su 106, ben distante dalle città con i tassi più alti come Milano e Roma. Fermo è seguita da Ascoli Piceno, che si colloca al 73° posto nazionale con un indice di 2.882,2 (5.576 reati, in calo di 79). Seguono Pesaro Urbino (91ª con 2.641 denunce ogni 100mila abitanti e 9.238 reati, in aumento di 209) e Ancona (93ª con un indice 2.610 e 12.049 reati, in calo di 104). Chiude la graduatoria regionale Macerata, 94ª in Italia con un indice di 2.609,9, ma con il maggior aumento di reati in termini assoluti: ben 495 denunce in più per un totale di 7.890. Guardando ai reati specifici, Fermo si distingue con l'unica denuncia di usura nella regione, che le vale il 9° posto in Italia per questo reato. La provincia si piazza inoltre tra le prime per danneggiamento seguito a incendio (30ª con 22 denunce), estorsioni (31ª con 36) e sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile (34ª con 4 casi). Ad Ascoli Piceno si registrano 911 danneggiamenti (33ª nazionale). Pesaro ha 179 denunce per stupefacenti (42ª), mentre Ancona, grazie al porto internazionale, è al 9° posto per il contrabbando, seppur con sole tre denunce. Infine, Macerata raggiunge il 26° posto in Italia per sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile con otto denunce.
Corridonia, inseguimento tra le campagne: arrestato 22enne con oltre 2 chili di droga
Inseguimento rocambolesco tra le campagne e un arresto in flagranza per detenzione di un ingente quantitativo di stupefacenti. È finita così l’operazione dei carabinieri della stazione di Corridonia, che nel tardo pomeriggio di ieri hanno bloccato un giovane di 22 anni, di origine polacca e residente nella provincia di Ancona, trovato con oltre due chili di hashish e 75 grammi di cocaina. L’episodio si è verificato durante un normale servizio di pattugliamento. I militari hanno notato un’auto sospetta ferma nei pressi di una casa colonica disabitata e hanno deciso di procedere al controllo. Alla vista della pattuglia, però, il conducente ha improvvisamente accelerato, tentando la fuga a forte velocità tra le strade di campagna. Ne è nato un inseguimento durato diversi minuti, durante il quale l’uomo ha lanciato dal finestrino un involucro scuro. Il veicolo è stato, infine, intercettato e bloccato dai carabinieri, che hanno subito proceduto con accertamenti più approfonditi. Dai controlli è emerso che il giovane, con numerosi precedenti penali, trasportava un panetto di hashish da oltre 100 grammi all’interno dell’auto, mentre all’interno dell’involucro abbandonato durante la fuga sono stati ritrovati 21 panetti di hashish per un peso complessivo di circa 2 chili, oltre a due involucri contenenti 75 grammi di cocaina. Addosso al ragazzo sono stati rinvenuti anche 1.100 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio, e altri due panetti di hashish da 100 grammi. La perquisizione domiciliare, estesa alla sua abitazione, ha permesso di sequestrare due bilancini di precisione e ulteriori dosi di hashish e marijuana. Il 22enne è stato arrestato in flagranza e trasferito al carcere di Ancona a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Secondo gli investigatori, lo stupefacente era destinato non solo al mercato locale, ma anche a quello della provincia di Macerata.
Tragico incidente sulla superstrada a Civitanova: muore un motociclista di 48 anni
Drammatico incidente nella notte lungo la superstrada, a Civitanova Marche, nel tratto finale che collega l’uscita dell’A14 al termine della direttrice verso mare. Un uomo di 48 anni, Gianluca Ausanio, originario di Napoli ma residente a Civitanova, ha perso la vita dopo essere caduto con la sua moto ed essere stato investito da due auto in transito. Secondo una prima ricostruzione effettuata dalla polizia stradale di Civitanova, intervenuta con due pattuglie, il motociclista – che viaggiava in direzione mare in sella a una Bmw – avrebbe improvvisamente perso il controllo del mezzo, finendo a terra sulla carreggiata per poi urtare contro il guard-rail. Pochi istanti dopo, due automobili che sopraggiungevano non sarebbero riuscite a evitare l’impatto e avrebbero colpito il corpo dell’uomo. I conducenti si sono immediatamente fermati e hanno allertato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e i vigili del fuoco, ma per il 48enne non c’era ormai più nulla da fare: le ferite riportate si sono rivelate fatali. La superstrada è rimasta chiusa per il tempo necessario ai rilievi e alla rimozione dei mezzi, con inevitabili disagi per il traffico nella zona. Le forze dell’ordine stanno ora completando gli accertamenti per chiarire la dinamica esatta del tragico incidente.
Arrestato il presunto killer di Hekuran Cumani
Non un criminale di lungo corso, ma un 21enne perugino incensurato: è questo il profilo del presunto assassino di Hekuran Cumani, il giovane di Fabriano ucciso con una lama al cuore lo scorso 18 ottobre. Il cerchio delle indagini si è chiuso con un'ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita su disposizione del Gip di Perugia. Il ragazzo, raggiunto dalla misura su richiesta della Procura, avrebbe sferrato la coltellata decisiva durante la rissa per poi far perdere le proprie tracce. Il brutale delitto ha avuto luogo nel cuore della notte, nel grande parcheggio antistante il Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Perugia. Un luogo di studio trasformato in teatro di un sanguinoso regolamento di conti che ha spento la vita del giovane Cumani, colpito a morte praticamente sul colpo al culmine di una violenta rissa. La tragedia è maturata dopo una serata ad alta tensione in una discoteca della zona universitaria. Cumani, assieme al fratello e ad alcuni amici, era arrivato a Perugia da Fabriano per una serata spensierata. All'interno del locale, le telecamere di sorveglianza hanno ripreso i primi, accesi momenti di confronto tra il gruppo dei fabrianesi e un'altra fazione di giovani residenti nella periferia perugina – un mix di ragazzi italiani e di origine straniera. Lo scontro, carico di odio e minacce, non si è placato ed è deflagrato all'esterno, trasformandosi in una rissa furibonda nel parcheggio. Ed è qui che la violenza ha raggiunto il suo culmine con l'affondo letale. L'arresto del presunto omicida fa seguito a un altro fermo avvenuto nei giorni scorsi. Le indagini della Polizia avevano già portato in manette un secondo giovane, risultato anch'egli coinvolto nello scontro. Quest'ultimo era stato intercettato per aver violato un divieto di dimora nel comune di Perugia.

nubi sparse (MC)



