Cronaca
Fermati a Matelica con 25 bottiglie di superalcolici: tre ragazzi nei guai per ricettazione
Tre uomini di 26, 21 e 19 anni, tutti di origine georgiana e domiciliati a Napoli, sono stati denunciati dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Camerino con l’accusa di ricettazione. Nel corso di un controllo su strada, i militari hanno fermato il veicolo su cui viaggiavano e, durante la perquisizione, hanno rinvenuto a bordo 25 bottiglie di alcolici e superalcolici di varie marche. Alla richiesta di spiegare la provenienza della merce, dal valore complessivo stimato in circa 800 euro, i tre non sono stati in grado di fornire alcuna giustificazione convincente. Il materiale è stato quindi sottoposto a sequestro e sono in corso ulteriori accertamenti per risalire all’eventuale luogo del furto e ai canali di approvvigionamento delle bottiglie.
Controlli a tappeto nel maceratese: ordine di carcerazione per rapina, banconote false e patenti ritirate
Giornata di controlli straordinari nel Maceratese, dove sabato mattina il Comando Compagnia Carabinieri di Macerata, con il supporto del Nucleo Cinofili di Pesaro, ha messo in campo un servizio a largo raggio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati. Particolare attenzione è stata riservata al contrasto dello spaccio di stupefacenti nelle aree ritenute più sensibili, come scuole, parchi pubblici e locali. Nel corso dell’operazione sono stati allestiti diversi posti di controllo alla circolazione stradale, mirati a intercettare comportamenti pericolosi e irregolarità alla guida. Complessivamente i militari hanno monitorato sette obiettivi considerati a rischio — tra cui la stazione ferroviaria, alcune scuole e un esercizio commerciale — impiegando cinque pattuglie sul territorio. Il bilancio dell’attività parla di 26 veicoli e 61 persone controllate, sei delle quali già note alle forze dell’ordine. Sono state elevate quattro sanzioni amministrative per violazioni al Codice della strada, con il ritiro di quattro patenti di guida e di due documenti di circolazione. Durante i controlli, la Sezione Radiomobile ha denunciato un 30enne pakistano residente a Monte San Giusto, ritenuto responsabile del reato di spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate. Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe tentato di cambiare una banconota da 50 euro palesemente contraffatta in una tabaccheria. Il titolare, insospettito, ha chiamato il 112. I Carabinieri sono intervenuti sul posto, hanno identificato il 30enne e sequestrato la banconota, che sarà inviata alla Banca d’Italia per le verifiche tecniche. L’indagato non ha saputo giustificare il possesso del denaro falso e le indagini proseguono. Nel pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Cingoli hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Fermo nei confronti di un 48enne del posto, pluripregiudicato. L’uomo dovrà scontare una pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione per i reati di rapina aggravata e furto aggravato in concorso. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito nel carcere di Fermo. In serata, un’ulteriore denuncia è scattata da parte della Radiomobile di Macerata: un 29enne macedone residente a Montefano è risultato positivo all’alcol test, con un tasso di 0,93 g/l. Per il giovane è scattato il ritiro della patente di guida, mentre il veicolo è stato affidato a una persona ritenuta idonea alla conduzione.
Ancona, aggressione all'ex convivente: uomo destinatario di divieto di ritorno in città
Ad Ancona, la Polizia di Stato ha emesso un foglio di via obbligatorio nei confronti di un uomo italiano di 45 anni, residente in un’altra provincia, con divieto di ritorno nel Comune fino al 2028. Il provvedimento è stato disposto dal questore di Ancona, Cesare Capocasa, a seguito di un’aggressione avvenuta lo scorso ottobre ai danni dell’ex convivente dell’uomo. Durante un litigio, la donna riportò una contusione alla regione labiale superiore, con una prognosi di cinque giorni. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine e destinatario di un precedente ammonimento, in quanto considerato socialmente pericoloso. La sua presenza nel capoluogo dorico, secondo la Questura, non era giustificata da alcun interesse legittimo, rendendo necessario l’intervento preventivo delle autorità. Il foglio di via obbligatorio mira a tutelare la vittima e prevenire ulteriori episodi di violenza, rafforzando le misure di sicurezza nel territorio comunale.
Pollenza, quattro intossicati dal fumo del camino mentre stavano facendo la "pista": trasferiti a Ravenna
Quattro persone sono state trasferite nel pomeriggio di domenica 7 dicembre al Centro Iperbarico di Ravenna per una grave intossicazione da fumo. I pazienti stavano preparando la salata, detta "pista" in dialetto maceratese, quando si è verificato l’incidente. È atteso in pronto soccorso anche un quinto soggetto coinvolto. L’episodio è avvenuto nella mattinata di oggi in una casa di campagna a Pollenza. Mentre i presenti erano impegnati nella preparazione, utilizzavano una bombola a gas e il camino acceso per scaldate. Quest'ultimo avrebbe saturato l’ambiente di fumo, provocando il malore del più anziano del gruppo, un uomo di 67 anni, che ha perso i sensi ed è stato subito portato al pronto soccorso. Gli altri tre, di 58, 26 e 30 anni, si sono recati a loro volta in ospedale per accertamenti; dagli esami del sangue sono emersi livelli elevati di monossido di carbonio. A quel punto si è reso necessario il trasferimento urgente in Emilia-Romagna. I quattro sono stati portati a Ravenna con due ambulanze e in serata trascorreranno circa due ore in camera iperbarica. Al termine del trattamento, tre di loro verranno riportati a Macerata, mentre il paziente più grave resterà a Ravenna per ulteriori accertamenti.
Fuga di gas a Villa Potenza: danno riparato, riattivata gradualmente la fornitura
È in corso la riattivazione graduale della fornitura di gas metano nella zona di Villa Potenza, a Macerata, dopo l’incidente avvenuto ieri vicino al ponte Sandro Pertini (leggi qui). Un cavo di media pressione era stato tranciato accidentalmente mentre operai di una ditta stavano effettuando trivellazioni per la posa di tubature elettriche, lasciando circa cento famiglie senza gas. I tecnici della società che gestisce la rete gas hanno completato la riparazione della tubazione e stanno ora passando casa per casa per riattivare le utenze. L’intervento ha richiesto la chiusura temporanea di un tratto della SS77, all’altezza del km 95, per garantire la sicurezza durante le operazioni. Sul posto erano intervenuti vigili del fuoco e polizia locale, insieme ai tecnici specializzati. Non è stata necessaria l’evacuazione dei residenti, nonostante la copiosa fuga di gas, ma la chiusura della strada ha inevitabilmente causato disagi alla viabilità, con deviazioni e rallentamenti per gli automobilisti. Con la conclusione dei lavori e il progressivo ripristino del servizio, la situazione sta lentamente tornando alla normalità, garantendo alle famiglie di Villa Potenza la regolare fornitura di gas metano.
Bloccati su una parete esposta, maxi-operazione di soccorso nella notte: salvi tre alpinisti bolognesi
Operazione di soccorso complessa e ad alto contenuto tecnico quella portata a termine nella notte dai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Marche, intervenuti sulla cresta dell’anfiteatro a Falcioni di Genga, nel cuore del Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi. I soccorritori sono stati allertati tramite il 112 da tre alpinisti originari di Bologna che, impegnati sulle vie multipitch della zona, avevano perso la corretta linea di salita ritrovandosi bloccati su un tratto estremamente esposto. Nonostante le difficoltà del contesto, i tre erano in buone condizioni ma impossibilitati a proseguire in autonomia. Le squadre del Soccorso Alpino, una volta raggiunta la sommità della parete, si sono calate per oltre cento metri utilizzando manovre alpinistiche complesse fino a localizzare gli escursionisti in difficoltà. Dopo averli messi in sicurezza, i tecnici hanno proceduto all’evacuazione verso punti più agevoli, effettuando ulteriori manovre su corda per consentire il trasferimento in zone accessibili. L’intervento, reso particolarmente delicato sia dall’orografia del luogo sia dalle condizioni operative notturne, è stato svolto in collaborazione con i bigili del fuoco, che hanno contribuito alle operazioni di coordinamento e supporto. Grazie alla rapidità e alla professionalità delle squadre impegnate, l’operazione si è conclusa senza conseguenze per gli alpinisti.
Monte San Giusto, aggredisce la compagna e la madre di lei con un coltello: denunciato 31enne
Nella notte di ieri, i carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Macerata sono intervenuti a Monte San Giusto in seguito a una segnalazione per una lite in ambito familiare. A chiedere aiuto sono state due donne presenti nell’abitazione: la compagna di un uomo di 31 anni e la madre di lei. Quando i militari sono arrivati sul posto, hanno trovato nell’appartamento il 31enne - disoccupato e già noto alle forze dell’ordine - insieme alla compagna, al figlio minore della coppia e ai genitori della donna. Secondo quanto riferito, l’uomo, al culmine di una discussione nata per futili motivi, avrebbe minacciato le due donne e le avrebbe aggredite fisicamente utilizzando un coltello da cucina. In particolare, le avrebbe colpite al capo con la parte piatta della lama. La madre della compagna ha riportato una vistosa ecchimosi al volto. Nonostante le ferite, entrambe le donne hanno rifiutato sia il trasporto al pronto soccorso per le cure mediche, sia la possibilità di essere accolte in una struttura protetta, come proposto dal personale sanitario del 118, intervenuto insieme ai carabinieri. Al termine degli accertamenti, il 31enne è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria con l’accusa di percosse e minacce.
Femminicidio di Monte Roberto, convalidato il fermo di Muslija. In aula dal GIP: "Non so e non ricordo"
Si è svolta questa mattina, presso il carcere di Montacuto ad Ancona, l’udienza di convalida del fermo per omicidio volontario aggravato nei confronti di Nazif Muslija, l’operaio macedone di 50 anni accusato di aver picchiato a morte la moglie, Sadjide Muslija, 49 anni, sarta, nella loro casa di Pianello Vallesina (Monte Roberto) lo scorso 3 dicembre. Al termine dell'udienza, tenutasi in videocollegamento, la GIP di Macerata, Daniela Bellesi, ha convalidato il fermo dell'uomo e ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. Nazif Muslija, assistito dall'avvocatessa d'ufficio Gloria Droghetti del Foro di Macerata, ha cambiato la versione inizialmente fornita ai Carabinieri. Se in un primo momento aveva farfugliato ammissioni sull'accaduto, stamattina ha risposto alle contestazioni della GIP con una serie di "non so" e "non ricordo". L'uomo ha affermato di essersi risvegliato al pronto soccorso dell'ospedale di Camerino senza avere contezza di quanto successo, respingendo l'accusa di aver ucciso la coniuge a colpi di tubo metallico. Alle domande relative alla fuga in auto con denaro e carte di credito, al presunto tentativo di suicidio e alla dinamica dell'omicidio, Muslija ha costantemente negato di ricordare. Nonostante fosse apparso scosso e quasi piangente a inizio udienza, Muslija non ha speso alcuna parola per la moglie. Agli inquirenti è noto che la vittima fosse stata sottoposta ad aggressioni e maltrattamenti da parte del marito in diverse circostanze negli ultimi due anni. Alla domanda se si fosse arrabbiato con la coniuge il giorno del femminicidio, l'uomo ha risposto di essere agitato per la paura di tornare in carcere – pur avendo patteggiato in precedenza con l'obbligo di frequentare un centro per uomini maltrattanti – ma non ha menzionato alcun litigio o colluttazione con Sadjide, asserendo di essere uscito di casa alle 5 del mattino quel giorno. Su richiesta della difesa, è stata disposta una relazione da parte dei servizi sanitari del carcere sulle condizioni psicofisiche del detenuto.
Danno alla condotta del gas, isolato ponte a Villa Potenza e chiusa la Provinciale 77
MACERATA - Disagi alla circolazione e nella frazione di Villa Potenza, dove in tarda mattinata un tratto della provinciale 77 è stato chiuso al traffico in entrambe le direzioni a causa di una fuga di gas. L'incidente è avvenuto intorno alle ore 11:30, quando una ditta impegnata in lavori di trivellazione ha accidentalmente danneggiato una tubazione del metano all’altezza del chilometro 95. Il danno alla condotta ha richiesto l'immediato isolamento del ponte per garantire la sicurezza. Sul posto sono intervenuti prontamente i Vigili del fuoco di Macerata, che hanno delimitato l’area interessata e, utilizzando strumenti per il rilevamento gas, hanno effettuato controlli nelle abitazioni vicine al punto di rottura. Non si è resa necessaria l’evacuazione di alcun edificio. La chiusura della Provinciale 77 è in corso per consentire l'intervento urgente di riparazione da parte della società di gestione della rete del gas. Il blocco del traffico ha richiesto l'immediata deviazione sulla viabilità alternativa. Sul posto, oltre ai Vigili del fuoco, sono presenti le squadre dell’Anas, le forze dell’ordine e la Polizia locale per gestire il flusso dei veicoli e per assicurare la riapertura del tratto stradale nel più breve tempo possibile. L'intervento è ancora in fase di svolgimento. +++AGGIORNAMENTO+++ L'emergenza è rientrata: il ponte Pertini riaprirà martedì 9 dicembre. L'uscita dalla frazione era stata interdetta per consentire ai Vigili del Fuoco di completare gli essenziali lavori di messa in sicurezza della struttura
Scene da Far West a Tolentino: ladri intercettati fuggono contromano, poi l'impatto e la caccia all'uomo
Serata di alta tensione quella di ieri a Tolentino, teatro di un inseguimento da cardiopalma terminato con un violento impatto e la fuga a piedi dei malviventi. Una vera e propria "scena da film" che ha messo in allarme i residenti poco prima delle 20:30. La vicenda ha avuto inizio a Caldarola, in seguito a un furto in abitazione. Una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Tolentino, impegnata in un servizio di controllo mirato al contrasto dei furti, è riuscita a intercettare una Volvo sospetta. L'auto, grazie a un riscontro sulla targa, è risultata essere un mezzo più volte segnalato in zona e collegato ai recenti "colpi a raffica" nelle case del territorio. È scattato immediatamente l’inseguimento, che ha condotto i due veicoli – quello dell’Arma a sirene spiegate – da Caldarola fino in via Nazionale a Tolentino. La folle corsa, che ha generato un rapido "tam tam" tra i cittadini, ha visto i malviventi tentare ogni manovra pur di eludere il controllo. Usciti dalla superstrada e rientrati in città, i ladri a bordo della Volvo hanno tentato una disperata manovra, imboccando una strada contromano per evitare di essere bloccati dalla pattuglia. Questo tentativo si è concluso con un violento schianto contro l'auto dei Carabinieri. L’impatto è stato molto violento; l'urto e le sgommate hanno portato molti residenti a pensare, nei momenti concitati, che si trattasse addirittura di una sparatoria. Dopo l'urto, i due occupanti della Volvo sono usciti dall'abitacolo e si sono dati alla fuga a piedi, dileguandosi rapidamente nei campi limitrofi. I due carabinieri coinvolti nell’inseguimento sono illesi e non hanno avuto bisogno di cure mediche. Sul posto sono intervenuti per i rilievi gli agenti della Polizia stradale di Macerata, e la scena è stata gestita dal maggiore Giulia Maggi, comandante della Compagnia di Tolentino, e dal colonnello Massimiliano Mengasini, comandante del reparto operativo di Macerata. Le indagini proseguono senza sosta e la caccia ai ladri in fuga è aperta.
Blitz antidroga a San Severino: carabinieri sequestrano hashish e cocaina, arrestato 33enne
Prosegue l'intensa attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti messa in campo dai Carabinieri della Compagnia di Tolentino. Un altro colpo è stato messo a segno nella giornata di ieri dai militari della Stazione di San Severino Marche, che hanno tratto in arresto un 33enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine. L'operazione è scattata durante un servizio di pattugliamento del territorio. I Carabinieri hanno notato il comportamento sospetto di un giovane italiano, residente a San Severino Marche, e hanno deciso di approfondire gli accertamenti. L'atteggiamento tenuto, unito alle circostanze di tempo e di luogo, ha spinto gli operanti a procedere a una perquisizione personale e, successivamente, anche domiciliare. L'intuizione dei militari si è rivelata fondata: all'interno dell'abitazione del 33enne è stato rinvenuto un quantitativo significativo di stupefacente. Nel dettaglio, sono stati sequestrati più di 300 grammi di hashish suddivisi in panetti e due involucri di plastica contenenti oltre 10 grammi di cocaina. Oltre alla droga, i Carabinieri hanno sottoposto a sequestro anche vario materiale per il confezionamento delle dosi e bilancini di precisione, chiari indizi dell'attività di spaccio. Tutto il materiale e lo stupefacente rinvenuto sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il 33enne, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell'udienza di convalida che si terrà nei prossimi giorni presso il Tribunale di Macerata.
Auto esce di strada e precipita in un campo a 200 metri dalla carreggiata: ragazza a Torrette (FOTO)
Questa mattina, intorno alle ore 9, si è verificato un grave incidente stradale lungo la SP44, la strada che collega Rapagnano a Torre San Patrizio. La ragazza al volante di un'auto, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo che è uscito di strada, precipitando in una scarpata e terminando la corsa in un campo sottostante, a circa 200 metri dalla carreggiata. La giovane donna presente nell'abitacolo, fortunatamente, è rimasta cosciente durante tutta la vicenda. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco della squadra di Fermo, che hanno provveduto a estrarre la ragazza dall’abitacolo, mettere in sicurezza il veicolo e collaborare con i sanitari del 118 e con i carabinieri della Radiomobile per il trasferimento della paziente fino alla strada principale. Dopo le prime cure sul posto, la donna è stata trasferita in ambulanza alloospedale regionale Torrette di Ancona per ulteriori accertamenti medico-sanitari.
La fuga nel bosco, il tentativo di suicidio e il ritrovamento: Muslija ora detenuto a Montacuto
È terminata in una zona impervia dell'Alta Collina, tra Sant’Anna e Braccano di Matelica, la fuga di Nazif Muslija, il cittadino macedone fortemente sospettato dell'omicidio della moglie avvenuto lo scorso 3 dicembre a Pianello Vallesina. L'uomo è stato tratto in arresto dai Carabinieri di Matelica il 4 dicembre, dopo essere stato soccorso in seguito a un tentativo di suicidio. L'epilogo drammatico è scattato a seguito di una segnalazione giunta al 112 Nue, che indicava la presenza di un uomo con chiare intenzioni suicidarie in una zona particolarmente impervia. I militari della Stazione di Matelica si sono immediatamente recati sul posto insieme al personale del 118. Le forze dell'ordine e i soccorritori hanno raggiunto l'uomo che, poco prima, aveva tentato di togliersi la vita impiccandosi a un ramo d'albero. Tuttavia, un cacciatore di passaggio, in compagnia del suo cane, ha notato la scena ed è intervenuto con prontezza, tagliando la corda e salvando l'uomo. Raggiunto e identificato, l'uomo è stato immediatamente riconosciuto: si trattava proprio di Nazif Muslija, ricercato da ore in relazione al femminicidio della moglie. Gli accertamenti successivi hanno ricostruito le ultime ore della sua latitanza. Dopo aver commesso l'omicidio, il macedone si era dato alla fuga a bordo di una Smart, prelevando denaro contante e girovagando tra le province di Ancona e Macerata. Muslija aveva raggiunto la località di Sant’Anna-Braccano, una zona molto isolata. Qui, aveva percorso una stradina imbrecciata, nascondendo l'auto tra i rovi per eludere le ricerche, e si era ricavato un giaciglio di fortuna tra due alberi, convinto di aver trovato un nascondiglio sicuro. Non aveva però fatto i conti con le serrate battute di ricerca messe in campo dai Carabinieri. Dopo essere stato sottoposto alle cure del 118 e stabilizzato, Muslija è stato trasportato all’ospedale di Camerino, dove i sanitari lo hanno giudicato fuori pericolo di vita. Dimesso, Nazif Muslija è stato condotto presso la Compagnia Carabinieri di Camerino, dove gli è stato notificato il provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dall’autorità giudiziaria di Ancona. Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ancona Montacuto, dove attende la convalida del fermo da parte dell’autorità giudiziaria di Macerata. Intanto il corpo della moglie, Sadijde Muslija, è stato portato all’obitorio dell’ospedale di Torrette, dove è in attesa dell’autopsia che dovrà chiarire con precisione le cause della morte.
Femminicidio di Monte Roberto: trovato a Matelica Nazif Muslija. Era ferito e in una zona impervia
Si è conclusa nel pomeriggio di oggi la caccia all'uomo per Nazif Muslija, il marito di Sadjide Muslija, trovata morta nella loro abitazione di Monte Roberto. L’uomo, accusato di omicidio volontario aggravato, è stato rintracciato dai carabinieri in una zona impervia del territorio di Matelica. Nazif Muslija è stato trovato riverso a terra, in gravi condizioni ma ancora in vita. I sanitari del 118 sono intervenuti immediatamente sul posto per stabilizzarlo, e a breve verrà trasferito all'ospedale di Camerino, piantonato dalle forze dell'ordine. A poca distanza dal luogo del ritrovamento, i militari hanno individuato anche la sua autovettura, una Smart bianca, presumibilmente utilizzata per la fuga. Sempre nella giornata di oggi, gli inquirenti hanno compiuto un passo decisivo nelle indagini. La sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale dei Carabinieri di Ancona era tornata nell'abitazione per cercare tracce microscopiche. Nel corso del sopralluogo, è stata individuata e sequestrata la possibile arma del delitto: un tubo di ferro da cantiere, presumibilmente utilizzato per impalcature e vuoto all'interno, che presentava tracce ematiche. Il tubo, recuperato vicino a un muro esterno dell'abitazione, sarà sottoposto ad analisi specifiche per verificare la compatibilità con le gravi ferite alla testa e al torace riscontrate sul corpo della vittima, e per ricercare le impronte del marito. Secondo quanto emerso dalle prime indagini e dal passato della coppia, la tragedia sarebbe l'epilogo di una storia di violenza domestica. Lo scorso aprile, Nazif Muslija era stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. In quell'occasione, l'uomo aveva aggredito la moglie in casa contestandole un presunto tradimento, arrivando a sfondare la porta con un'ascia e a minacciarla. Sadjide Muslija era riuscita a rifugiarsi dai vicini e a chiamare i carabinieri, che avevano fermato il marito. Tuttavia, dopo aver patteggiato la pena, il 50enne era stato scarcerato a luglio ed era tornato a convivere con la moglie, fino al tragico epilogo di questi giorni.
Macerata, procede a zig zag con un grosso Suv: aveva un tasso alcolico doppio rispetto al limite
Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato, impegnata negli ultimi giorni in diversi interventi in città. Le pattuglie della Volante della Questura di Macerata sono state chiamate a gestire situazioni che hanno richiesto prontezza e attenzione, contribuendo alla sicurezza urbana nelle ore serali e notturne. Gli agenti hanno dapprima notato un grosso Suv procedere zigzagando lungo le vie cittadine, creando pericolo per la circolazione. Fermato il veicolo, il conducente presentava evidenti sintomi di ubriachezza, poi confermati dall’alcoltest, che ha rilevato un tasso alcolemico doppio rispetto al limite massimo consentito. L’uomo, che in quel momento non aveva con sé il titolo di guida, è stato denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza e gli è stata disposta la sospensione della patente. In un altro intervento, effettuato in orario notturno nei pressi dei Giardini Diaz, i poliziotti hanno controllato un cittadino egiziano, poi sottoposto a perquisizione. Addosso gli è stato trovato un coltello a serramanico di circa 20 centimetri, motivo per cui è scattata la segnalazione all’autorità giudiziaria per porto abusivo di arma da taglio.

cielo sereno (MC)



