Cultura

Taglio del nastro per la mostra "Va' Sentiero, uno sguardo lungo 8.000 km" all'Abbadia di Fiastra

Taglio del nastro per la mostra "Va' Sentiero, uno sguardo lungo 8.000 km" all'Abbadia di Fiastra

È stata inaugurata oggi pomeriggio all’Abbadia di Fiastra, presso l’ex ospizio dei pellegrini, la mostra fotografica “Va’ Sentiero | Uno sguardo lungo 8.000 km”, curata da Rica Cerbarano, Sara Furlanetto e Yuri Basilicò e promossa dalla Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata in collaborazione con la Fondazione Giustiniani Bandini e Meridiana Experience. Forse non tutti sanno che il nostro Paese è percorso dal trekking più lungo del mondo: si tratta del Sentiero Italia, che per circa 8.000 chilometri cavalca ininterrottamente le dorsali montuose italiane dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, come un lunghissimo balcone affacciato sulle Terre Alte italiane. Un progetto pionieristico nato tra gli anni ‘80 e ‘90, ma rimasto dormiente fino a pochi anni fa. Nel 2017 un gruppo di ragazzi accomunati dalla passione per la montagna ne ha scoperto l’esistenza e ha deciso di progettare una spedizione a piedi per documentarlo e promuoverlo; nel 2019 il Club Alpino Italiano ha lanciato un progetto nazionale di ripristino del tracciato. Tra il 2019 e il 2021, grazie al sostegno di istituzioni e privati, il team di giovani volontari dell’Associazione Va’ Sentiero è riuscito nell’impresa titanica di completarlo e in tre tappe ha percorso a piedi 7.887 km. L’esperienza è stata condivisa in tempo reale sui canali social di Va’ Sentiero che, parallelamente, ha documentato lo stato di salute delle montagne italiane e ha raccontato la resilienza delle piccole comunità che le abitano. La mostra, attraverso i suggestivi scatti della fotografa Sara Furlanetto, restituisce una porzione dell’incredibile esperienza vissuta dal team dell’associazione Va’ Sentiero, giunta alla ribalta della cronaca nazionale, approfondendo alcuni dei temi che sono emersi lungo il cammino, quali l’ambiente naturale, l’antropizzazione e l'identità di confine, lo stato di abbandono e l’impatto umano. "C’è il paesaggio, dunque, con i suoi mutamenti di forma e colore – spiega Rica Cerbarano – ma soprattutto ci sono le persone, i volti e le storie di chi nei territori montani ci è nato e non li ha mai abbandonati, oppure di chi vi è tornato dopo anni di vita altrove e, ancora, quelli di giovani che intravedono nelle aree interne la possibilità di concepire un’umanità che interagisce con la natura, contribuendo a un arricchimento culturale e a un riassetto degli equilibri degli ecosistemi montani". "La spedizione di Va’ Sentiero non è stata quindi solo un’avventura fatta di salite e discese, incontri e scoperte, momenti di difficoltà e grandi gioie, bensì l’occasione per parlare di una parte d’Italia rimasta fuori dai grandi circuiti, dove paesaggi di rara bellezza e luoghi che vantano una cultura popolare ricca di tradizioni convivono con l’isolamento, lo spopolamento e la decadenza". "Quando nel 2019 Yuri Basilicò ha bussato alla porta della nostra Fondazione per presentarci il progetto che stava realizzando con i suoi compagni – dichiara il presidente Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi – abbiamo deciso di sostenerlo in un’ottica di attenzione nei confronti dell’entroterra maceratese, un territorio caratterizzato da un grande patrimonio naturalistico e culturale che purtroppo è afflitto da tante criticità, come spesso accade per le aree marginali del nostro Paese. Oggi inauguriamo la mostra che narra questa spedizione con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità locale sui temi della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile, che da qualche tempo sono al centro della nostra azione istituzionale". "Valorizzare il Sentiero Italia, infatti, significa accendere un faro sui territori che attraversa e promuovere montagne, valli e piccoli borghi, generando ricadute economiche che possono contribuire a rilanciarli, coniugandole con il rispetto per l’ambiente e per le popolazioni locali". In tal senso è strategico il puntuale lavoro di documentazione realizzato dall’associazione Va’ Sentiero, confluito nel sito www.vasentiero.org e disponibile gratuitamente sia in italiano che in inglese; esso raccoglie, per ciascuna tappa del Sentiero Italia mappe, tracce gpx, informazioni culturali, tecniche e logistiche, oltre a centinaia di foto, video e articoli. "Dopo aver ricevuto il supporto della Fondazione Carima durante la spedizione sul Sentiero Italia – concludono Sara Furlanetto e Yuri Basilicò, co-fondatori dell’Associazione Va’ Sentiero – siamo stati davvero felici dell'invito a portare la nostra mostra fotografica presso l'Abbadia di Fiastra, una location di grande bellezza e prestigio, di fermento culturale e turistico. Ci auguriamo che la nostra testimonianza possa stimolare il pubblico a scoprire con approccio lento e attento le Terre Alte, facendo lo zaino e mettendosi in cammino per toccare quella vastità e prenderne coscienza". La spedizione ha dato vita anche al libro edito da Rizzoli “Va’ Sentiero - In cammino per le Terre Alte d’Italia”, una moderna guida a 25 itinerari tratti dal Sentiero Italia, e presto diventerà anche un film, grazie ad un premio economico che l’Associazione ha ottenuto dalla Fondazione Italia Patria della Bellezza. Oltre alle circa 100 foto di Sara Furlanetto, il percorso espositivo è arricchito da un emozionante video realizzato da Andrea Buonopane, videomaker della spedizione Va’ Sentiero. La mostra sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni fino al 16 giugno.    

23/04/2024 18:56
Il romanzo Neve di Gionata Arpetti e David Miliozzi arriva al Salone del libro di Torino

Il romanzo Neve di Gionata Arpetti e David Miliozzi arriva al Salone del libro di Torino

Gli scrittori Gionata Arpetti e David Miliozzi saranno presenti al Salone del libro di Torino 2024, con il loro ultimo romanzo, Neve, per Poderosa Edizioni, e saranno introdotti dal presidente di Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini. Dopo l’enorme successo del film di Simone Riccioni, il film marchigiano che è diventato un vero e proprio caso al botteghino, è arrivato nelle librerie questo commovente romanzo di formazione. Neve è una ragazzina di 11 anni che attraversa un momento di profondo dolore e presa dallo smarrimento si chiude in sé stessa. Grazie all’amore di sua madre e delle persone che le stanno vicino riesce a superare le difficoltà della sua vita e a rinascere ancora più forte. Una storia ambientata nella provincia italiana con tanti protagonisti che restano nel cuore: Leonardo Morino, un attore in crisi in cerca del successo, Carlo, un uomo veramente originale e Marta, una mamma che mette l’amore della figlia al centro della sua sfortunata esistenza. Neve è un romanzo fantastico: nella celebre saga di Harry Potter c’è il binario 9 e ¾, da dove partono i treni che ci portano nella scuola di Hogwarts; in questa emozionante storia scoprirete il capitolo 18,5, una porta misteriosa che farà magicamente entrare il lettore nel fantastico mondo della scrittura. Il libro è arricchito dalle splendide illustrazioni di Andrea Galanti.

23/04/2024 18:17
Macerata, "Mattei forever": dal caso irrisolto della morte al piano per l'Africa lanciato da Meloni

Macerata, "Mattei forever": dal caso irrisolto della morte al piano per l'Africa lanciato da Meloni

Mercoledì 24 aprile, alle ore 16:30, presso la sala Castiglioni della biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, in piazza Vittorio Veneto, la consigliera del gruppo misto di centrodestra, Sabrina De Padova, insieme al professore Guido Garufi, presenterà il libro "Mattei Forever, di verità si può morire".  Il libro racconta una storia passata ma sempre attuale: quella dell’imprenditore Enrico Mattei. Un caso attuale, poiché sia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni da diverso tempo stanno promuovendo quello che ormai è noto come "Il piano Mattei" riguardante la gestione dei rapporti tra l'Italia e gli stati africani. Un piano energetico e sociale per il continente che richiama il nome dell’ex presidente Eni scomparso nel 1962, volto all'approccio "non predatorio" nei confronti dell’Africa da parte dei paesi europei, ma di reciproco rispetto incentrato su un rapporto paritario e di collaborazione. Diversi saranno gli ospiti tra cui il giornalista e scrittore del libro Maurizio Verdenelli, Emanuele Tacconi, inviato dell'Onu, collegato a distanza (da Gaza City), Lucio Biagioni, scrittore,  Sebastiano Gubinelli, testimone della tragedia che ha coinvolto l’imprenditore, Ivano Tacconi, dipendenti Eni in pensione, Maurizio Angeletti, scrittore e poeta. "Ho sentito l’esigenza di chiedere a Maurizio (Verdenelli, ndr) di presentare il libro anche a Macerata perché, oltre all’attualità del tema, sembra di vivere un periodo storico in cui i valori non abbiano più importanza - spiega De Padova -. La nostra è una società in cui a prevalere è solo l’apparenza, l’immagine, la finzione. Pertanto l’esempio di una vita come quella di Enrico Mattei può essere di stimolo alla riscoperta di valori più autentici".  

22/04/2024 17:27
Lino Liviabella, dopo la rassegna un centro studi dedicato al musicista maceratese

Lino Liviabella, dopo la rassegna un centro studi dedicato al musicista maceratese

Un centro studi da dedicare a Lino Livabella: a questo stanno pensando gli organizzatori della rassegna “Lino Liviabella: un gigante del '900” promossa dall'Associazione Ut-Re-Mi Aps di Macerata grazie al bando della Regione Marche per il sostegno dei progetti speciali presentati dai soggetti del Fus. "Dal confronto con studiosi e docenti che abbiamo avuto il piacere di ospitare sono emerse tante idee da sviluppare per continuare e far crescere la conoscenza di questo prestigioso musicista" spiega Adamo Angeletti che ha curato l’iniziativa insieme a Silvia Santarelli per rendere omaggio al compositore maceratese poco valorizzato, ma che, anche grazie a questa rassegna, in molti hanno potuto apprezzare e conoscere ascoltando le sue musiche. Ben 13 concerti, conferenze ed incontri hanno animato nel mese di marzo vari spazi della città: in collaborazione con l'Università di Macerata si sono tenuti cinque concerti nella biblioteca di Ateneo promossi dalla delegata al sistema bibliotecario Laura Vagni e introdotti dai docenti Carla Canullo, Marcello La Matina, Pierluigi Feliciati. Grazie alla disponibilità del presidente Enrico Ruffini, tre concerti sono stati ospitati dal prestigioso teatro della Società Filarmonico Drammatica. All'auditorium Asilo Ricci si è svolto un saggio degli allievi della scuola civica di musica Stefano Scodanibbio sul repertorio didattico di Lino Liviabella. Sono stati ospiti musicisti di prestigio quali Hans Liviabella, violinista e nipote di Lino, Gianluca Angelillo pianista, Anna Serova violista di fama internazionale, Adamo Angeletti pianista, l'orchestra Unimc diretti da Matteo Torresetti, il soprano Emanuela Torresi e il mezzo soprano Mariangela Marini. I concerti hanno visto la partecipazione di numerosi docenti della Scuola di musica Scodanibbio, che si sono esibiti in varie formazioni da camera: Lorenzo Chiacchiera, Elena Marchetti, Valentina Verzola, Giacomo Gradozzi, Vincenzo Ruggiero, Margherita Martellini, Samuele Ricci, con gli ospiti esterni Chiara Marangoni, Sonia Breval e i gruppi corali: “Quam pulchra es”, e “Lumos vocal Ensemble”. Tra i relatori, anche Romano Ruffini, Paolo Peretti e Giuseppe Luppino.  

22/04/2024 14:30
Tolentino, il Master Piano Festival chiude in bellezza: al Politeama arriva Luigi Fracasso

Tolentino, il Master Piano Festival chiude in bellezza: al Politeama arriva Luigi Fracasso

Pianista di fama internazionale, le interpretazioni di Luigi Fracasso sono acclamate da critica e pubblico. Domenica 28 aprile alle ore 18,00 si esibirà al Politeama di Tolentino per l’ultimo appuntamento del Master Piano Festival. In questa occasione eseguirà la Sonata in Do diesis min. op. 27 n. 2 di L.v. Beethoven; le Scene Infantili op.15 di R. Schumann; la Ballata n. 3 op. 47 di F. Chopin; la Ciaccona BWV 1004 di Bach-Busoni. Luigi Fracasso ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica di Stato “T. Schipa” di Lecce, con il massimo dei voti il Diploma di Pianoforte. Si è perfezionato con i maestri Marcella Crudeli, frequentando anche l’École Normale de Musique “A. Cortot” di Parigi, Michele Marvulli, Sergio Perticaroli e Lya De Barberiis che scrive di lui “[…] le interpretazioni di Luigi Fracasso, condotte sempre con equilibrio e sobrietà stilistica, evidenziano una profonda musicalità”. È risultato vincitore di numerosi Concorsi Nazionali (tra cui il primo premio al “Città di Roma”, al “Città di Velletri”, al “Città di Aversa”, al “Roccella” di Pozzuoli, al “Gargano 90” di Sannicandro Garganico, al “A.M.A. Calabria” di Lamezia Terme) ed Internazionali (tra cui il primo premio al “Rovere d’oro” di S. Bartolomeo a mare). Ammirato da artisti come Aldo Ciccolini, che ha scritto: “… Luigi Fracasso è un musicista vero, agguerritissimo, con idee sane sulla nostra arte e con un vivo senso della logica strumentale”, svolge una significativa attività concertistica in Italia, Germania, Belgio, Bulgaria, Francia, Grecia, Polonia, Portogallo, Spagna, Romania, Svizzera, Messico, Australia, ecc.  S i è esibito con la Orquesta Sinfónica del Estado de México, la Brussels Philarmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Vratsa, la FVG Mitteleuropa Orchestra, con I Solisti Aquilani, la Fondazione I.C.O. “T. Schipa”, la Filharmonia Kameralna, e molte altre riscuotendo ovunque il plauso della critica e del pubblico. Attento divulgatore della musica contemporanea, ha collaborato con varie formazioni cameristiche eseguendo in prima assoluta numerose composizioni di compositori viventi. Fondatore e direttore artistico della prestigiosa stagione concertistica salentina “I Concerti del Chiostro” giunta ormai alla XXIV edizione, tiene masterclass ed è regolarmente invitato a far parte di giurie in Concorsi Pianistici Nazionali ed Internazionali.  Biglietti a partire da 8 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online su www.politeama.org/biglietti/ Il concerto è presentato con il supporto di Simonelli Group, Banco Marchigiano, Estra Prometeo e Cucine Lube, e con il contributo della Regione Marche.  

22/04/2024 13:15
Civitanova, acquerello en plein air alla Pinacoteca "Moretti"

Civitanova, acquerello en plein air alla Pinacoteca "Moretti"

Torna Acquerello en plein air, il laboratorio organizzato dall’Unitre di Civitanova in collaborazione con la pinacoteca civica Marco Moretti di Civitanova Alta e con l’Azienda Teatri. Curato dal direttore della Pinacoteca Enrica Bruni, tenuto dal maestro Raffaele Ciccaleni, il corso si terrà dal 4 maggio e per sette appuntamenti, dalle ore 16.30 alle 19.30 alla pinacoteca Moretti. Il laboratorio, per ragioni didattiche e organizzative, è a numero chiuso ed è obbligatoria l’iscrizione da fare entro il giorno 27 aprile telefonando a: 3394275942, oppure 3715634415.

22/04/2024 10:39
Civitanova, "La poesia di Pasolini": incontro con il critico letterario Massimo Raffaeli

Civitanova, "La poesia di Pasolini": incontro con il critico letterario Massimo Raffaeli

Sabato 27 aprile, alle ore 18,00, nella Sala Consiliare del Comune di Civitanova Marche, si svolgerà l’incontro da titolo: “La poesia di Pasolini” tenuto dal critico letterario Massimo Raffaeli e presentato dal direttore della Scuola di poesia Sibilla Aleramo, il poeta Umberto Piersanti. L’evento è promosso dalla stessa Scuola di cultura e scrittura poetica "Aleramo", col patrocinio del Comune di Civitanova Marche e in collaborazione con la biblioteca comunale “Silvio Zavatti”. Massimo Raffaeli scrive di critica letteraria su quotidiani e periodici, fra cui Il Manifesto e Il Venerdì di Repubblica. Collabora alle trasmissioni di Radio 3 Rai e della Radio Svizzera italiana. Ha curato l’edizione di autori italiani (fra cui Alberto Savinio, Primo Levi, Carlo Cassola, Mario Soldati) e ha tradotto alcuni classici della moderna letteratura francese, da Antonin Artaud, Jean Genet, Louis-Ferdinand Céline a René Crevel e Tony Duvert. Parte della sua produzione è raccolta in diversi volumi, fra cui “Novecento italiano” (Sossella 2001), “Bande à part. Scritti per ‘Alias’” (Gaffi 2011, “Premio “Brancati”), “I fascisti di sinistra e altri scritti sulla prosa” (Aragno 2014), “L’amore primordiale. Scritti sui poeti” (Gaffi 2016) e “Marca francese” (Vydia 2019). Quest’anno è uscito “Il nostro Pasolini. Saggi e note 2006-2023” (Rogas). L'ingresso è libero.  

20/04/2024 12:30
Montefano, "L'equilibrio dell'imperfetto" di Enrico Maria Lattanzi in mostra al museo Ghergo

Montefano, "L'equilibrio dell'imperfetto" di Enrico Maria Lattanzi in mostra al museo Ghergo

“È con vero entusiasmo che il museo Ghergo di Montefano ha il piacere di presentare la nuova Mostra Fotografica intitolata “L’equilibrio dell’imperfetto”, personale dedicata a Enrico Maria Lattanzi. "Vi aspettiamo domani, sabato 20 aprile alle 18.00, a Montefano” queste le parole del direttore artistico del museo e curatore dell’esposizione, professor Vincenzo Izzo, docente di Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Enrico Maria Lattanzi è un maestro della fotografia che coniuga abilmente l’antica tradizione artigianale con una visione assolutamente contemporanea. Utilizzando una macchina fotografica a soffietto in legno, lunga 60/70 centimetri, e negativi di 40x50 centimetri preparati su richiesta una volta l’anno dalla Ilford, Lattanzi crea opere straordinarie che catturano l’essenza stessa della luce e delle ombre. Le sue stampe al platino/palladio, considerate il vertice della stampa fotografica, sono il risultato di un processo artigianale che richiede ore di preparazione e attenzione ai minimi dettagli. Lattanzi utilizza le antiche tecniche e i suoi strumenti come bilancine, misurini e termostati da laboratorio per garantire la perfezione del processo e di ogni sua immagine. Tuttavia, le opere di Lattanzi vanno oltre la mera maestria tecnica. Esse offrono uno sguardo critico sul mondo contemporaneo, invitando il pubblico a riflettere sulla natura dell’arte e della percezione. Le atmosfere intime e sospese rappresentate nelle sue opere ci conducono in un viaggio attraverso la materia e la forma, invitandoci a esplorare i silenzi dell’esistenza e dell’esistente. Enrico Maria Lattanzi, nato a Civitanova Marche nel 1954, ha iniziato la sua carriera negli anni ‘70 e ha ottenuto riconoscimenti internazionali per il suo straordinario lavoro. Ha collaborato con importanti artisti e istituzioni culturali, e le sue opere sono state esposte in tutto il mondo. Il suo amore per l’arte, in particolare per le forme materiche, lo hanno avvicinato alla scultura e nel 1998 ad una rilevante collaborazione con gli artisti Pomodoro, Ceroli e Trubbiani. Nell’ambito del patrimonio artistico è determinante la collaborazione con l’azienda “I Guzzini Illuminazione” per la quale fotografa in Italia e nel mondo musei, dipinti, monumenti e siti archeologici. Numerosi sono ad oggi i lavori editoriali prodotti e le sue mostre in Italia, Germania, Austria, Spagna, Inghilterra, Stati Uniti, Russia.

19/04/2024 10:54
Tolentino, Valley Festival 2024: annunciati i primi artisti, c'è anche Naska

Tolentino, Valley Festival 2024: annunciati i primi artisti, c'è anche Naska

Il 28 e 29 giugno torna a Tolentino il Valley Festival, che dal 2021 celebra la musica e il territorio. Giunto alla sua quinta edizione, Valley si prepara a un nuovo format: per la prima volta la rassegna sarà in una formula di due giorni. Come di consueto, il festival si terrà nel caratteristico altopiano di Tolentino, in contrada Divina Pastora: un’area privata di 18 ettari completamente immersa nella natura, che comprende anche un piccolo lago. A fare da cornice ci sono le colline marchigiane e, in lontananza, i monti Sibillini. Primi nomi annunciati per le due giornate e molti altri in arrivo: da Naska – al secolo Diego Caterbetti – cantautore pop-punk del momento, originario delle Marche, che torna a giocare in casa per una data esclusiva del suo “Summer Fucking Tour”.  Seguono grandi artisti della scena elettronica: Oden & Fatzo, trio francese che con la sua uptempo house strizza l’occhio al funk, al jazz e all’hip-hop: per gli artisti transalpini quella del Valley sarà l'unica data italiana. Ultimo, ma non per importanza, Krystal Klear, dj e producer dublinese che spazia dalla tech-house alla disco music. Tra gli artisti ospitati nelle edizioni precedenti, ricordiamo DJ Protein, Jackmaster, Brina Knauss e Fleur Shore. Dopo l’enorme successo degli anni passati - 3000 partecipanti la scorsa edizione - il Valley si riconferma come uno dei festival da non perdere del Centro Italia. Non solo musica: confermate anche le attività collaterali che hanno da sempre caratterizzato il festival: workshop, spettacoli acquatici, spazio make-up e hairdressing ed un ricco merchandising, il tutto, ovviamente, contornato da uno street food tradizionale e di qualità. Importantissima l’attenzione per l’ambiente: l’intero festival è organizzato nel pieno rispetto della natura circostante, dai materiali alla lavorazione, abbracciando il territorio con rispetto e sostenibilità. Tra le tante novità di quest’anno c’è l’introduzione del Vip Package. Un’esperienza unica che consentirà di vivere il Valley a 360 gradi. L'acquisto del pacchetto permetterà infatti l’accesso ai palchi laterali rialzati, garantendo una posizione privilegiata rispetto al palco, e a tantissimi altri servizi dedicati, come il bar premium e il bagno Vip privato.    

16/04/2024 12:30
Pollenza si trasforma in Broadway per un pomeriggio: al Verdi tutti pazzi per "Wanted" (FOTO)

Pollenza si trasforma in Broadway per un pomeriggio: al Verdi tutti pazzi per "Wanted" (FOTO)

Pollenza? Si legge: Broadway (per un pomeriggio: quello di domenica scorsa). Tutti pazzi al 'Verdi', sold out in ogni ordine di posti, per 'Wanted' ('Ricercati'), musical scintillante con paillets e 'Mamma mia' a far da colonna sonora con un occhio addirittura fino a Napoli. Sì, la citta' di 'Filumena Marturano'. Anche sul palco del teatro pollentino la trama del musical, svolta con bravura da ragazze e ragazzi dell'oratorio 'Card. Cento' benissimo preparati da Rosita Illuminati, ha ricordato da vicino il capolavoro eduardiano. In un'amena isola americana, invitati a sorpresa da Sophie, ventenne alla vigilia delle nozze con Kay, si presentano da NY, Londra e Stoccolma, tre uomini maturi. Tutti 'ex' di Donna, madre di Sophie, la quale sospetta essere uno di loro il padre mai conosciuto. E da cui vorrebbe essere condotta all'altare.  Coupe de theatre finale. Salta in extremis davanti al celebrante il matrimonio. Sophie capisce che in fondo il problema non è la cerimonia fine a se stessa ed intraprende così, assieme al promesso tuttavia mancato sposo, un giro del mondo alla ricerca del proprio io interiore. Donna invece riprende il legame con uno dei tre ex condividendo ed approfondendo con lui l'iniziale sogno, peraltro da lei già concretizzato, dell'albergo sull'isola. Tanti applausi, pure a scena aperta, con momenti di "Living Theatre" fra il pubblico. Bravi tutti, viva il teatro amatoriale simil professionistico come quello dell'oratorio 'Cento'. (Foto di Franco Tomassini)

15/04/2024 17:30
Tolentino, notte nazionale del liceo classico: il "Filelfo" porta in scena "Rapsodia tebana"

Tolentino, notte nazionale del liceo classico: il "Filelfo" porta in scena "Rapsodia tebana"

Notte Nazionale del Liceo Classico, l'indirizzo del Filelfo di Tolentino porta in scena "Rapsodia tebana" al Teatro Don Bosco venerdì 19 aprile, alle ore 21:00. In scena ben 70 ragazzi che porteranno in scena l'opera classica che nasce dall'unione di alcuni estratti delle tragedie di Sofocle e di Eschilo, riscritti con maestria, ma nel rispetto degli originali, dalle docenti Laura Dionisi e Claudia Canestrini. Per la scuola di Tolentino - che di anno in anno registra sold out e grandi successi - quella della rappresentazione teatrale è divenuta ormai una tradizionale consuetudine. "Rapsodia tebana" è, in effetti, un sequel della vicenda tragica di Edipo, la cui maledizione si trasferisce sui quattro figli: Eteocle e Polinice che si uccidono a vicenda per il potere, Antigone che lotta per la sepoltura del fratello, in nome dei valori della famiglia e infine Ismene che assiste impotente alla distruzione di tutti i suoi cari. Una saga epico tragica in cui il dolore insegna a lottare contro il destino. Dopo mesi di prove, sulla scena il talento dei ragazzi del Classico, per un’opera complessa, emotivamente coinvolgente e ricca di spunti di riflessione su temi umani e civili archetipici, sotto la regia di Fabio Bacaloni che ha arricchito la rappresentazione di quadri corali e danzati a rievocare le atmosfere della tragedia greca.        

15/04/2024 17:03
"Opere in Permanenza": la mostra dell'artista (e golfista) Sauro Serrangeli di Montelupone

"Opere in Permanenza": la mostra dell'artista (e golfista) Sauro Serrangeli di Montelupone

"Opere in Permanenza" di Sauro Serrangeli. Al Conero Golf Club di Sirolo la mostra personale dell’artista (e golfista) di Montelupone.  All’interno del programma di iniziative, non solo sportive, della 24esima edizione dell’Open d’Italia di Golf Disabili, la competizione internazionale del tour europeo che si è svolta nella struttura del Conero Golf di Sirolo con il supporto della Regione Marche, è stata inaugurata la mostra dell’artista e golfista monteluponese Sauro Serrangeli. La personale, dal titolo “Opere in Permanenza” è allestita negli spazi della Club House del Conero Golf. Si tratta di una ventina di opere, tra quadri e sculture, nello stile originale e distintivo dell’artista maceratese. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, Sauro Serrangeli ha nella sua carriera decine di collettive e personali in Europa e negli Stati Uniti. “La sua poetica ci vuole proporre una visione del mondo con occhi diversi” così ha scritto la critica d’arte Barbara Caterbetti. Ed è così anche per lo sport paralimpico, una comunione d’intenti che la mostra di Sauro Serrangeli ha esaltato ed amplificato. L’esposizione è aperta al pubblico.

14/04/2024 12:28
"Un corsaro in forma di rosa", Civitanova sulle tracce di Pasolini: incontro con la regista Francesca Mazzoleni

"Un corsaro in forma di rosa", Civitanova sulle tracce di Pasolini: incontro con la regista Francesca Mazzoleni

Secondo appuntamento nell’ambito degli eventi cinematografici inseriti nel progetto "Un corsaro in forma di rosa", un’iniziativa articolata e dedicata alla figura di Pier Paolo Pasolini, promossa dall’IIS Da Vinci assieme a tre soggetti partner - CFF, Museo Magma e Esteuropa Ovest.  Il Civitanova Film Festival, ideatore degli incontri incentrati sul Grande Schermo, propone martedì 16 aprile, alle ore 17.30 al cinema Cecchetti (con il patrocinio dell’Azienda Teatri) un incontro con la regista Francesca Mazzoleni, già ospite del Festival nelle passate edizioni. La Mazzoleni interverrà dopo la proiezione del suo "Punta Sacra", documentario che racconta la storia delle persone che vivono nella comunità all’Idroscalo di Ostia. Luogo del destino di Pasolini.  Una pellicola emozionante, che si staglia sull’ultimo triangolo di spazio abitabile alla foce del Tevere: le persone che ci vivono lo chiamano Punta Sacra. Il documentario racconta la vita della comunità dell'Idroscalo di Ostia, oggi composto da 500 famiglie. Su tutte, quella di Franca, a capo di una famiglia completamente al femminile, narratrice e motore delle storie che rendono vivo quel lembo di terra. Una narrazione fra realismo e proiezioni nell’immaginario, fra nostalgia ed inevitabile pragmatismo. E un desiderio su tutto: poter continuare a vivere in quel luogo, che per loro è casa. Punta Sacra ha partecipato a molte rassegne, ricevendo diversi riconoscimenti: candidato come miglior documentario ai David di Donatello 2021, ha vinto il premio Valentina Pedicini ai Nastri d’Argento 2021 e il Premio Speciale della Giuria (e menzione speciale alla colona sonora) ad Alice nella Città - Festa del cinema di Roma.  La rassegna su Pasolini proseguirà poi martedì 23 aprile con ospiti lo sceneggiatore Maurizio Braucci e l’attore Ninetto Davoli; martedì 30 aprile verrà proiettato il film "Tempi Moderni"; martedì 7 maggio sarà invece la volta del critico cinematografico Roy Menarini con Roberto Chiesi della Cineteca di Bologna e si concluderà martedì 14 maggio con la proiezione di Uccellacci e uccellini. Tutti gli incontri sono aperti al pubblico e ad ingresso libero. 

12/04/2024 19:50
Montecosaro, una serata di alchimia musicale senza confini: i The Necks al MountEchó

Montecosaro, una serata di alchimia musicale senza confini: i The Necks al MountEchó

Dopo Ethan P.Flynn, Marta Del Grandi, al MountEchó domenica 14 aprile alle ore 21.30 arrivano i The Necks, una delle band cult dell'Australia, in esclusiva regionale, e saliranno sul palco del Teatro delle Logge di Montecosaro. Chris Abrahams (piano), Tony Buck (batteria) e Lloyd Swanton (basso) creano insieme un'alchimia che sfida ogni descrizione in termini ortodossi. Caratterizzati da lunghi brani che si dipanano lentamente nel modo più affascinante, spesso sostenuti da un groove profondo e insistente, i diciotto album dei The Necks resistono ad essere riascoltati più e più volte. L'ingannevole semplicità della loro musica esercita un nuovo fascino su ogni ascolto. Non del tutto avant-garde, né minimalista, né ambient, né jazz, la musica dei The Necks è forse unica al mondo oggi. La band presenterà l'ultimo lavoro "Travel". La ricca discografia, sviluppata in 35 anni di carriera trova una nuova veste in questo loro ultimo disco. Si tratterà della penultima data dell’ottava edizione di MountEchó, la rassegna d’ascolto nata dalla collaborazione tra il  Comune di Montecosaro, le associazioni culturali Centofiorini ed Anime di Strada, che si pone come obiettivo quello di investigare il complesso universo della musica, dei suoni, delle sovrapposizioni e delle contaminazioni artistiche. Il quarto e ultimo appuntamento si svolgerà domenica 19 maggio alle ore 21:30 ospiterà un giovane gruppo di Leeds, con una formidabile energie live, i Dhrala.    

11/04/2024 10:30
Recanati, la folgorante carriera di Beniamino Gigli in un nuovo museo alla portata di tutti

Recanati, la folgorante carriera di Beniamino Gigli in un nuovo museo alla portata di tutti

Sulle note del bel canto del grande tenore Fabio Armiliato che si esibito con “Non ti scordar di me” e “Mamma” e del giovane talentuoso Samuele Lattanzi, accompagnati al pianoforte dal maestro Riccardo Serenelli è stato inaugurato il nuovo Museo Beniamino Gigli al Teatro Persiani di Recanati. Con un percorso cronologico e tematico, il museo ripercorre la vita e la straordinaria e lunga carriera del grande tenore lirico. Il nuovo allestimento offre un percorso fortemente interattivo dei preziosi cimeli appartenuti a Gigli, dotato di postazioni e installazioni video, musicali e cinematografiche, arricchito dagli scenografici costumi di scena delle sue interpretazioni più famose. Con l’apertura del Museo Gigli prende corpo un nuovo polo culturale, che vede come ulteriori elementi anche il MUM-Museo della Musica, inaugurato nel 2021 e dedicato alle principali aziende del distretto produttivo musicale di Recanati, e lo stesso Teatro Persiani, che diventerà visitabile in date prestabilite. Nato nel 1961, in virtù della generosa donazione degli eredi di Gigli, e in particolare della figlia Rina, che hanno messo a disposizione numerosi costumi di scena, oggetti, cimeli, fotografie, lettere e documenti appartenuti al tenore, il Museo Gigli è stato completamente rinnovato grazie ad un finanziamento complessivo di 550 mila euro ottenuti dai bandi vinti dall’amministrazione comunale sui fondi PNRR per la somma di 500 mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche cognitive e sensoriali e di 50 mila euro dai fondi Foi ( Fondo Opere Indifferibili) "Tra i numerosi finanziamenti che siamo riusciti a reperire per le opere della nostra città in questi cinque anni di amministrazione, non nascondo una particolare soddisfazione nell’inaugurare il nuovo museo dedicato a Beniamino Gigli che permetterà la massima fruibilità a tutti i visitatori - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - Un museo inclusivo, progettato per abbattere tutte le barriere architettoniche, cognitive e sensoriali che renderà godibile i nostri contenuti culturali al più ampio pubblico. Un ringraziamento particolare va al Museo Omero per il fondamentale contributo apportato nel campo dell’accessibilità ai beni culturali”. Tratto distintivo del nuovo allestimento è infatti l’accessibilità, è un Museo che si rivolge a un pubblico eterogeneo, un museo per tutti. "Il nuovo allestimento del Museo 'Gigli' rappresenta la degna conclusione di un lungo lavoro di valorizzazione e promozione che abbiamo portato avanti con tenacia e determinazione in questi anni - ha affermato l’assessora alla Culture Rita Soccio - Dopo il riallestimento delle Sale Lottesche, il nuovo polo museale, formato dall'unione del Museo della Musica, del Museo 'Gigli' e del Teatro 'Persiani', sarà un'attrazione imperdibile non solo per i numerosi turisti, ma anche per i recanatesi di ogni età che desiderano conoscere o riscoprire le nostre eccellenze culturali". "Siamo inoltre particolarmente orgogliosi della collaborazione con il Museo Omero - ha aggiunto -, con il quale abbiamo stipulato un protocollo d'intesa per la consulenza e la formazione del personale, al fine di offrire percorsi mirati alle persone non vedenti. Crediamo fermamente che la cultura debba essere accessibile a tutti, e non solo a pochi privilegiati. Infine, desidero ringraziare di cuore tutte le persone, dagli uffici ai professionisti, che hanno lavorato duramente in questi mesi per realizzare questo progetto, evidenziando la sinergia con il Presidente dell'Associazione 'B. Gigli', a riprova del fatto che in questi anni quando si è presentata l'occasione abbiamo sempre aperto alle collaborazioni con le opposizioni, poiché la cultura non deve avere connotazioni politiche”. Un museo per i cittadini di Recanati che potranno così approfondire la conoscenza del loro concittadino, scoprendone, oltre agli indiscutibili meriti artistici, gli aspetti più umani e il fortissimo legame che, durante tutta la sua carriera e nonostante la sua frenetica attività, ha intrattenuto con i suoi luoghi d’origine e la sua gente, non mancando di elargire ai meno fortunati una parte cospicua della ricchezza che il successo gli aveva portato. Un museo per i turisti, per gli appassionati della musica lirica, ma anche per i neofiti, che potranno rivivere la carriera di Gigli attraverso la storia della sua folgorante carriera, i costumi di scena delle opere che ha più amato, risentirne la voce nell’ampia selezione delle più celebri arie d’opera e delle canzoni popolari, rivederlo nelle apparizioni cinematografiche che contribuirono ad alleviare le sofferenze degli italiani negli anni di guerra e del dopoguerra ed avvicinarono al bel canto un pubblico che mai si sarebbe avvicinato ad un teatro. E, soprattutto, un museo aperto a tutti i visitatori. Un museo progettato per abbattere le barriere architettoniche, cognitive e sensoriali, in cui anche gli utenti con disabilità visive potranno effettuare la propria visita in autonomia grazie alla segnaletica tattile-plantare e ai sussidi permanenti, tra cui opere per l’esplorazione tattile, planimetrie e didascalie accessibili.  A raccontare il nuovo Museo è intervenuto il Presidente del Museo Omero il Prof Aldo Grassini, l’architetto Luca Schiavoni progettista dei lavori e a delineare l’arte e la figura di beniamino Gigli il professor Piero Mioli, docente di Storia della Musica presso il conservatorio di Bologna, tra i più apprezzati musicologi italiani. Durante la cerimonia al Teatro Persiani è stata scoperta anche la targa in memoria del M° Luigi Vincenzoni, nipote del tenore Gigli, che tanto ha donato al Museo recanatese.

07/04/2024 11:10
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.