Politica

Matteo Ricci, ecco i candidati maceratesi della civica: in lista anche Stefania Monteverde

Matteo Ricci, ecco i candidati maceratesi della civica: in lista anche Stefania Monteverde

Questa mattina a Macerata è avvenuta la presentazione ufficiale dei candidati della lista civica “Matteo Ricci – Presidente” per la provincia maceratese, alla presenza dell’europarlamentare PD Matteo Ricci, che guida la sua candidatura alla presidenza della Regione Marche. Faranno parte della lista Stefania Monteverde, professoressa ed ex assessora alla cultura del Comune di Macerata nella giunta guidata dal sindaco Romano Carancini; Andrea Primucci, attuale assessore all’urbanistica del Comune di Pollenza e dipendente di Poste Italiane; Francesca Della Valle, grafica e pubblicitaria di Civitanova Marche; Eleonora Domesi, studentessa universitaria di Macerata; Giorgio Lorenzetti, broker assicurativo di Recanati; e infine Saleem Naveed, referente della comunità pakistana di Morrovalle. “Sono molto orgoglioso di loro”, ha affermato Matteo Ricci. “Si tratta di candidati profondamente radicati nel territorio e provenienti da contesti professionali e formativi diversi. Questa lista dimostra ancora una volta che siamo tra la gente, per la gente, affrontando temi concreti come sanità, economia e lavoro, senza inseguire slogan vacui tipici della propaganda di destra, smentita ogni giorno dai fatti”.

22/08/2025 15:15
"Caro Marchiori ti scrivo": una doppia replica per una doppia veste

"Caro Marchiori ti scrivo": una doppia replica per una doppia veste

Spiace constatare che l'avvocato Andrea Marchiori - certamente conosce a menadito il codice degli appalti visto che si attribuisce il merito di averne in corso per 150 milioni di euro - dia l'impressione di avere una conoscenza approssimativa delle norme che regolano il diritto d’espressione. Non si capisce da cosa deduca che l'articolo in questione - per chi l'avesse perso, leggetene tutti - debba essere per forza redatto da un giornalista. L’articolo 21 della Costituzione recita: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". A tutto concedere che l'articolo sia invece opera di un giornalista anche qui l’avvocato Marchiori si lancia in un’affermazione priva di fondamento. Il codice deontologico della professione giornalistica appena rinnovato e vigente dal 1 giugno 2025 non vieta affatto l’uso di pseudonimo. È fatto obbligo al giornalista di qualificarsi solo nel caso di raccolta di informazioni su dati sensibili (articolo 9 comma 5), ma non per la pubblicazione dei medesimi dati e se redige un articolo con raccomandazioni d’investimento (articolo 27, comma 4). In tutti gli altri casi vale disposto dell’articolo 21 della Costituzione: "La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure". A Macerata tuttavia da quando c’è questa giunta che indulge a tenere il taccuino dei buoni e dei cattivi usare lo pseudonimo è necessario – lo afferma questo sì l’Ordine dei giornalisti – "per proteggere la propria privacy, per evitare pregiudizi legati al genere, o per ragioni di sicurezza legate alla delicatezza degli argomenti trattati". Inoltre va ricordato che l’articolo 9 del Codice Civile tutela lo pseudonimo al pari dell’identità. Esaurita la lezioncina di diritto (l’accetti, avvocato, è gratis) veniamo all'assessore Marchiori. Forse l’assessore un dovere di chiarezza su tempi, modi, costi dei cantieri ce l'ha. Ma non con generici annunci: con cifre, date e dati esatti. Non foss'altro c’è un obbligo di trasparenza sancito dal D.Lgs. 36/2023 e dalle deliberazioni Anac. Si tratta di denaro pubblico e renderne conto ai cittadini è doveroso. Ultima sciocchezza. Se l'assessore ritiene che chi ha scritto l’articolo sia come Rigoletto, visto che l’assessore Marchiori non si perde una prima dello Sferisterio (a proposito il biglietto lo paga?), si potrebbe dire di lui che veste i panni del Duca di Mantova? Rigoletto, peraltro, a chi lo paragona a Sparafucile dice: "Io ho la lingua, egli ha il pugnale". Alla prossima, assessore. Il Giullare di Corte!

22/08/2025 10:31
Regionali 2025, Orioli (Base Popolare): "Sviluppo sostenibile per aprire nuova era industriale"

Regionali 2025, Orioli (Base Popolare): "Sviluppo sostenibile per aprire nuova era industriale"

MACERATA - Intervento sul tema economico da parte di Mattia Orioli, candidato consigliere regionale di Base Popolare Marche alle prossime elezioni con la lista di Forza Italia all’interno della coalizione di centrodestra guidata dal presidente uscente Francesco Acquaroli. Orioli ha posto al centro del suo programma l’esigenza di "dare impulso ed impegno per promuovere nelle Marche un’economia dinamica, competitiva, in grado di coniugare libertà d’impresa con innovazione e tutele sociali, facendo attenzione all’ambiente e alla qualità del lavoro". Una prospettiva che, secondo il candidato, deve guardare a "un modello di sviluppo sostenibile capace di proiettare la nostra regione nelle nuove sfide economiche e sociali di quella che per molti rappresenta una nuova era industriale e tecnologica". Il rappresentante di Base Popolare Marche ha sottolineato come il gruppo, non solo attraverso i candidati in lista ma anche grazie a personalità con esperienza su diversi settori, abbia messo a disposizione della coalizione "idee, strategie e un programma articolato". Orioli ha ricordato che n"egli ultimi anni le Marche hanno dovuto affrontare il peso di calamità naturali, pandemia, crisi internazionali e difficoltà per comparti strategici come il manifatturiero, elementi che hanno inciso profondamente sul tessuto economico regionale". Per invertire la rotta, Orioli propone misure mirate "a sostenere le piccole e medie imprese locali con sgravi fiscali e un più facile accesso ai finanziamenti europei. Centrale anche il sostegno ai giovani, con incentivi alle imprese che assumono, percorsi formativi avanzati, stage retribuiti e programmi di inserimento lavorativo, in modo da creare occupazione stabile e nuove filiere di eccellenza". Un altro pilastro del programma riguarda l’innovazione. Orioli immagina l’istituzione di un Fondo regionale per l’innovazione dedicato a start-up e Pmi nei settori a più alto valore aggiunto, dall’agritech alla green economy, e la creazione di un Polo di economia circolare capace di mettere in sinergia agricoltura e turismo. Tra le proposte anche la nascita di un marchio unico “One Marche” per promuovere le eccellenze regionali in Italia e all’estero, un piano strategico su turismo e cultura legato anche al recupero dei borghi storici e una semplificazione amministrativa attraverso la piattaforma "OneDesk Marche", che mira a ridurre la burocrazia e velocizzare l’accesso ai bandi regionali ed europei. Non manca uno sguardo alle opportunità offerte dalla ZES – Zona Economica Speciale, che secondo Orioli "rappresenta un’occasione importante per Marche e Umbria grazie a condizioni economiche, fiscali e amministrative agevolate in aree delimitate del territorio". "Base Popolare, attraverso la mia candidatura nella lista di Forza Italia e insieme al presidente Acquaroli, ha elaborato un programma in grado di rafforzare la nostra regione – conclude Orioli – per renderla forte, libera e competitiva. L’obiettivo è dare alle Marche un modello virtuoso che sappia guardare all’innovazione e al futuro senza dimenticare la nostra tradizionale qualità".

21/08/2025 12:40
Festa dell'Unità a Macerata, arriva Matteo Ricci: "Le Marche devono ritrovare la loro strada"

Festa dell'Unità a Macerata, arriva Matteo Ricci: "Le Marche devono ritrovare la loro strada"

La terza edizione della Festa dell'Unità itinerante della provincia di Macerata si apre nel capoluogo con una due giorni di incontri, dibattiti e momenti d'intrattenimento il 25 e 26 agosto in Piazza Vittorio Veneto, nel centro storico della città.  La prima giornata vedrà ospite Marina Sereni, responsabile sanità del Pd Nazionale che dialogherà insieme al candidato consigliere regionale Romano Carancini e alla deputata Irene Manzi intorno al tema della sanità pubblica nel panel "Salute e sanità: quale futuro per il sistema pubblico delle Marche?". Spazio anche al tema della gestione dell'acqua pubblica e dei rifiuti nell'incontro dibattito coordinato dalla segretaria cittadina del Pd Ninfa Contigiani e che vedrà la presenza del capogruppo Pd al consiglio comunale Narciso Ricotta, del sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili, dei tre segretari di Cgil, Cisl e Uil e Giorgio Gori. La festa proseguirà il giorno successivo, 26 agosto, con la presenza del candidato governatore delle Marche e eurodeputato Matteo Ricci che illustrerà le ragioni del cambiamento per una regione che "deve ritrovare la sua strada e il suo prestigi"o. Riflettori puntati anche sull'emergenza abitativa con Mattia Santarelli, promotore della campagna nazionale "Ma quale casa?" e un inevitabile spazio sulla tragica situazione in Palestina. La festa dell'Unità di Macerata, organizzata da Pd provinciale in collaborazione con Pd Macerata e i Giovani Democratici, proseguirà l' 11 settembre con la giornata organizzata proprio dalla giovanile del partito. 

21/08/2025 11:40
Discarica provinciale, Petriolo esclusa dai siti idonei. Il sindaco: "Nessuna Vas da elaborare"

Discarica provinciale, Petriolo esclusa dai siti idonei. Il sindaco: "Nessuna Vas da elaborare"

Petriolo non è tra i siti potenzialmente idonei a ospitare la discarica provinciale. E quindi non dovrà neanche elaborare la Vas (Valutazione ambientale strategica), processo che valuta gli impatti ambientali di piani e programmi prima della loro approvazione.  "Lo ribadiamo in modo fermo e deciso: il territorio del Comune di Petriolo risulta escluso dai potenziali siti della futura discarica, come palesemente e incontestabilmente esposto nell’elaborato dai consulenti scientifici dell’Università Politecnica delle Marche", spiega l’amministrazione comunale, capitanata dal sindaco Matteo Santinelli, in riferimento alla relazione conclusiva del dipartimento di scienze e ingegneria della materia, dell’ambiente e urbanistica dell’Univpm, relativa all’individuazione delle aree in cui poter realizzare la discarica di appoggio per Cosmari. "I Comuni dei siti esclusi non dovranno elaborare o predisporre la Vas – continua il sindaco -. Quindi Petriolo non sarà soggetta a Vas. Ho votato favorevolmente all’adozione della Vas al fine di non ostacolare il procedimento generale in atto dell’Ata 3 riguardante gli altri Comuni non esclusi".  Partendo da questo presupposto, l’amministrazione vuole tranquillizzare la cittadinanza, "soprattutto dopo i continui post pubblicati sui social dal consigliere di minoranza nonché ex sindaco Domenico Luciani, ingannevoli e mirati a creare allarmismo e paura nei cittadini", afferma il primo cittadino. "Vorrei chiedere a Luciani come mai si astenne nel giugno 2020 (quando ancora era sindaco) a votare favorevolmente la mozione che mirava a escludere i paesi del cratere, e quindi anche Petriolo, dalla futura discarica - prosegue Santinelli -. Attendo con curiosità di conoscere le motivazioni di tale scelta. La coerenza dovrebbe essere importante quando da amministratori si compiono scelte su mandato dei cittadini. Per cinque anni Luciani non ha avuto il coraggio di assumere nessuna decisione importante. Io ritengo che la politica sia una cosa estremamente seria e carica di responsabilità; pertanto sarebbe gradito dal consigliere Luciani una presenza anche nelle sedi istituzionali competenti come il Consiglio comunale oltreché mettere in atto una vile e menzognera campagna elettorale quotidiana sui social. Il paese ha bisogno di lavoro, idee e proposte concrete e sostenibili, non di demagogia e di retorica vuota di contenuti". L’amministrazione tiene poi a sottolineare di essere stata sempre "trasparente e leale con i cittadini", in particolare quelli più sensibili al tema. "Al momento del sopralluogo effettuato dai tecnici dell’Università di Ancona nelle due aree vicino al torrente Cremone – conclude Santinelli –, abbiamo invitato a essere presenti sia la minoranza sia i rappresentanti del costituendo comitato per la discarica. In più occasioni ho ribadito che per eventuali dubbi o suggerimenti i cittadini potevano, e possono, rivolgersi direttamente all’Ufficio tecnico del Comune. Qui è possibile visionare la documentazione e ricevere le risposte a tutti i quesiti".   

21/08/2025 11:30
Macerata in onda su "Il muggito del coniglio": la 'Raci' rinviata e i cantieri senza fine

Macerata in onda su "Il muggito del coniglio": la 'Raci' rinviata e i cantieri senza fine

Parafrasando una popolarissima trasmissione di Radio2 si può dire che a Macerata va in onda il "muggito del coniglio"; autore e conduttore Sandro Parcaroli. A suscitare queste riflessioni sono le bulimiche esternazioni dell’assessore ai lavori pubblici avvocato Andrea Marchiori più interessato ai cantieri che alle pandette - lo studio legale deve andare però assai bene visto che nel 2020 appena diventato assessore senza passare dal via delle urne ha dichiarato 62.968 euro di reddito diventati dopo 4 anni 134.741 con un incremento del 213% che lo rende il meno povero della giunta - colto da una passione incontenibile per le costruzioni come i bambini con i mattoncini Lego. Lui, però, sta nella Lega e forse sarebbe il caso che qualcuno gli consigliasse di mitigare il suo profluvio di annunci che si sta rivelando, in particolare per l’autorevolezza del primo cittadino, un boomerang. Probabilmente nell'approssimarsi della scadenza amministrativa Andrea Marchiori vuole provare dove ha fallito cinque anni fa: farsi primo cittadino. Parcaroli sarebbe destinato nel ‘27 a un seggio parlamentare - al netto della considerazione che comunque ci vogliono i voti - e Marchiori nella primavera prossima punta alla successione. Operazione non facile perché ha resistenze interne - a cominciare da quelle che godono di una certa intimità con l’attuale Sindaco - e perché dovrà convincere la coalizione. Perciò ha deciso di presentarsi come l’uomo del fare. Ma che fa fare anche brutte figure. Da una di queste trae ispirazione il "muggito del coniglio". Era il 21 febbraio e Sandro Parcaroli in una conferenza stampa annunciava trionfante: "Raci nel nuovo centro fiere a settembre". Applausi. Dopo un mese Coldiretti in pressing: "Con quella mostra si inaugura il nuovo centro fiere: l'auspicio è che si possano fare da 20 a 25 rassegne tutte di alto livello. Per quanto riguarda la Raci ci sono forti pressioni degli allevatori". Come è andata a finire? Che tra Ariano Irpino e nei giorni scorsi – 1-4agosto - a San Giorgio la Molara si sono svolte le due più importanti rassegne della razza marchigiana e che gli allevatori non hanno alcuna intenzione di tornare a Macerata. Il sindaco tace. Non chiede scusa per quell’annuncio improvvido, né dice cosa succederà in futuro. Come Presidente della Provincia dovrebbe però rampognare sé medesimo perché la provincia di Macerata è tutt’ora quella che conta il più alto numero di capi di questa straordinaria razza bovina, risorsa economica fondamentale, rimasta del tutto priva di rappresentanza proprio a casa sua. Ma è scattato il comma Parcaroli: aspettare che il tempo lenisca, sopisca. Senza alcun atto né di coraggio né di assunzione di responsabilità: il muggito del coniglio appunto. Ci sarebbe anche un altro particolare. Parcaroli aveva promesso, rassicurato da Marchiori, a Francesco Acquaroli che il Centro Fiere si sarebbe inaugurato in tempo per la campagna delle regionali così da far vedere che sulla val Potenza c’era il massimo impegno (il presidente della Regione è di Potenza Picena e a questa fetta di Marche ci tiene assai). Non accadrà; il presidente della Provincia ha provato a rilanciare presentando – anche qui siamo alla coniugazione del futuro remoto – il piano della viabilità della val Potenza, ma pare che Acquaroli non abbia gradito e i rapporti tra i due sono segnalati in ribasso. Eppure l’assessore ai Lavori Pubblici nei giorni scorsi ha deliziato il pubblico con la rassegna delle immense realizzazioni da lui portate a termine. Tra queste c’è ovviamente il Centro Fiere. La sequenza degli annunci è impressionante. Aprile 2021: termineremo a metà del prossimo anno. Giugno 2022: si slitta a Primavera 2023. Per quella data arriva il contrordine: si va al 2024, ma sarà tutto pronto. A gennaio scorso Andrea Marchiori incalzato dalla sua maggioranza la rincuora in una riunione a casa di Fratelli d’Italia: "Entro l’estate si apre". In realtà dopo cinque anni di cantiere – doveva durare 500 giorni a partire dal 2020 – 16 milioni spesi (contro i 13 preventivati) non è pronto nulla. E la Raci non si fa. Stesso copione per le piscine delle ex Casermette. A Marchiori sono piaciute fin da quando le presentò Romano Carancini: le ha votate, unico consigliere allora di minoranza. E le ha promesse a partire dal luglio 2022. Termineremo – disse Marchiori – il 24 giugno del 2023. Poi siamo slittati al 2024, nuovo annuncio dell’assessore ai Lavori Pubblici il 7 aprile del 2024 che accorda una variante all’impresa e dice: “Entro l’anno i tuffi”. A gennaio 2025: a Primavera si inaugurano le piscine. Il 19 giugno scorso l’assessore fa un nuovo annuncio: "Facciamo una proroga di 30 giorni e concediamo un piccolo aumento di spesa, ma è tutto pronto a inizio luglio inauguriamo". Delle piscine per ora non c’è traccia. Dovevano costare 4 milioni al momento siamo già a 5 milioni e 400 mila euro, il cantiere doveva esaurirsi in 350 giorni siamo a 1142. Si potrebbe continuare con via dei Velini. Il cantiere è partito il 17 giugno 2024 e la previsione era di riaprire al traffico a ottobre dello stesso anno. Il 2 gennaio l’assessore Marchiori ha fatto sapere: "Il cronoprogramma è stato rispettato". Si è appreso dalla Municipale che almeno fino al 9 settembre il traffico è deviato e prima di ottobre non se ne parla. Il tratto di strada è di 408 metri. I lavori sin qui sono andati avanti a meno di un metro di strada al giorno con una spesa preventivata di 3,8 milioni. Giusto per avere un parametro l’Autostrada del Sole è stata terminata in 8 anni. Sono 2920 giorni per 760 chilometri di asfalto gallerie e viadotti compresi. Se l’Autosole – vanto dell’Italia anni sessanta – avesse proceduto alla velocità di costruzione di via dei Velini ci sarebbero voluti 2082 anni per finirla!  Quando Marchiori dice che l’intervento su via dei Velini è epocale forse si riferisce a questi 21 secoli! Lo stesso si può dire per il sottopasso di via Roma (peraltro merito delle Ferrovie e non della giunta). Doveva essere finito per aprile, poi il Sindaco Parcaroli ha detto entro l’estate, ora si prevede a fine novembre con la sorpresa che nessuno ha il coraggio di annunciare alla città – ecco che torna il muggito del coniglio – della chiusura di via Roma per almeno un mese da metà settembre quando tra l’altro riaprono le scuole. E si potrebbe continuare con un elenco assi nutrito di incompiute, di continui rinvii, di corpose revisioni prezzi (un caso tra i tanti: i lavori al campo da rugby sono stati aggiudicati per 2 milioni e 29 mila euro con un ribasso del 5%, appena un mese dopo ecco la variante: bisogna spostarsi verso il fiume e quindi aumento dell’importo del 7,65% che supera così la base d’asta) che scattano automaticamente quasi fosse una prassi consolidata. Ma il punto è un altro. L’assessore Andrea Marchiori, evidentemente affetto da annunciatio precox che crea non trascurabili danni d’immagine alla giunta a cominciare dal Sindaco costretto a rendere conto di scadenze mai rispettate, al ritorno dalle ferie ha fatto sapere che ci sono cantieri per 150 milioni, che sin qui sono state realizzate 70 opere. Al netto del fatto che nell'elenco ha messo opere non finite (Centro Fiere, Piscine, sottopasso) ha messo opere, quelle sì portate a termine (ad esempio Largo Li Madou), nella responsabilità di un altro assessore, Silvano Iommi, e ha omesso l’assoluta incompiuta di via Verga, di via Mattei, della scalinata tra viale Carradori e via Ettore Ricci, non si è reso conto del clamoroso autogol politico. Tant’è che Romano Carancini - ex sindaco ora consigliere regionale Pd e in corsa per la riconferma - lo ha apostrofato: ti vanti di opere che la mia giunta aveva progettato. L’assessore ha risposto piccato: ma voi non l’avete fatto. Così però Marchiori cade in una spiacevole contraddizione: afferma che mai tanti soldi sono arrivati a Macerata ma rimprovera a chi quei fondi non ha avuto di non avere fatto le opere che però lui si è incaricato di (forse) portare a termine. Il che significa che a giudizio di Andrea Marchiori le scelte di Carancini erano giuste, tant’è che alcune le ha pure votate. Il Centrodestra però aveva scritto nel suo programma tre opere fondamentali che doveva realizzare oltre a quella che è la più attesa di tutte: l’ospedale. Le tre opere erano: il restauro e riapertura del Convitto, la bretella Pieve-Mattei che avrebbe reso pleonastico anche il sottopasso di via Roma, e soprattutto il belvedere Leopardi con annesso parcheggio di Rampa Zara e l’attracco meccanizzato al centro storico. Nessuna di queste opere è in programma e si vota ormai tra sei mesi. Quanto all’ospedale Sandro Parcaroli aveva detto: se i lavori non partono entro il 2024 m’incateno. Fosse vero dovrebbe essere in ceppi da mesi! A questo punto però è difficile dar torto a Carancini che accusa l’assessore ai lavori pubblici di "disonestà intellettuale" perché Andrea Marchiori, grazie ai fondi del Pnrr, ha dato corso ai progetti della giunta del Pd e ha messo nel cassetto quelli su cui il Centrodestra ha chiesto i voti e ha ricevuto il consenso. Com’è possibile? Una risposta c’è: è la debolezza politica proprio di Andrea Marchiori. Più volte in giunta ci sono state discussioni sul ruolo dell’ingegner Tristano Luchetti dirigente dei servizi tecnici del Comune. Alcuni assessori hanno investito il Sindaco della previsione della legge Severino che impone la rotazione dei dirigenti nei Comuni. Si è constatato che l’ingegner Luchetti assomma su di sé sia la direzione dei lavori pubblici che quella dell’edilizia privata e più volte si è chiesto un avvicendamento. Ma il triangolo magico Parcaroli-cultura-Marchiori ha fatto blocco. Una faccenda tutta leghista e non si capisce perché gli alleati di giunta, Fratelli d’Italia in particolare, abbiano avallato senza batter ciglio la continuità operativa rispetto alle giunte del Pd. È abbastanza probabile che il dirigente che durante la giunta Carancini – con cui si dice avesse anche una certa affinità politica – aveva progettato alcune opere abbia scelto di realizzarle (forse). Spettava all’assessore dire: no, noi abbiamo un programma e prima diamo corso alle nostre scelte. La responsabilità che si è assunto Marchiori è tutta politica: ha avallato le scelte della giunta Carancini. E non basta dire: io ho (forse) fatto ciò che gli altri avevano immaginato per aver assolto all’impegno assunto con gli elettori. Perché il primo impegno era quello del cambiamento; che non c’è stato. Sono visibili solo decine di cantieri aperti, sono percepibili solo i disagi. E sono evidenti le incompiute. Come il Centro Fiere dove hanno sbagliato la misura delle porte, dove non ci sono ancora gli arredi, dove manca un’idea di come gestire la struttura, di quali rassegne organizzare in un quartiere espositivo che peraltro perdurando i lavori invia dei Velini e non essendoci la bretella verso la A-14 è pressoché inaccessibile. Quanto alla Raci forse non se ne riparla nemmeno. Ma che gli fa! In radio funziona così; l’importante è fare l’annuncio: sintonizzatevi sul "muggito del coniglio".            

21/08/2025 10:00
“Ancona ha dato, ora si guardi altrove”: il sindaco Silvetti (FI) sul nuovo sbarco della Ocean Solidaire

“Ancona ha dato, ora si guardi altrove”: il sindaco Silvetti (FI) sul nuovo sbarco della Ocean Solidaire

Alla vigilia dell’arrivo della nave Ocean Solidaire, attesa venerdì 22 agosto nel porto di Ancona con a bordo 64 migranti, il sindaco Daniele Silvetti,di Forza Italia, lancia un appello al governo: "Serve un ripensamento della gestione degli sbarchi nel capoluogo dorico". La notizia dell’ennesimo approdo ha acceso il dibattito, soprattutto alla luce della frequenza con cui le navi delle Ong vengono dirottate verso porti lontani dai luoghi di salvataggio, e in particolare verso quelli dell’Adriatico. “Ancona ha dato, ora si guardi altrove” ha dichiarato Silvetti all’Ansa, sottolineando come la città, e le sue istituzioni, abbiano sempre fatto la loro parte: “La città e le istituzioni tutte non si sono mai sottratte al proprio ruolo e al dovere morale di accogliere chi è in fuga dal proprio paese di origine”. Secondo il primo cittadino, eletto con una coalizione di centrodestra, non sono mai mancate organizzazione, risorse, strutture e beni di prima necessità nei momenti più critici. Ma, avverte, la capacità di accoglienza non è infinita e occorre un cambio di rotta. “Ora però non possiamo più tacere sul fatto che le Ong continuino strumentalmente a trasportare migranti a vario titolo e che allo stesso tempo si continuino a far approdare flussi nei porti più lontani dal recupero in mare – ha aggiunto Silvetti – Ora gli sbarchi cominciano per davvero ad essere troppi anche per noi e per le Marche. Mi aspetto dal governo una rivisitazione complessiva della situazione anche alla luce delle esigue risorse e della continuità delle attività portuali”.

20/08/2025 17:10
Regionali 2025, il Movimento 5 Stelle annuncia i candidati della provincia di Macerata

Regionali 2025, il Movimento 5 Stelle annuncia i candidati della provincia di Macerata

Si è conclusa nella serata di martedì 19 agosto la votazione online degli iscritti al Movimento 5 Stelle per la definizione delle liste provinciali in vista delle elezioni regionali del 28 e 29 settembre 2025.Per la provincia di Macerata, sono sei i candidati ufficialmente selezionati, in una squadra che punta sull’equilibrio di genere, la rappresentanza dei territori e una pluralità di esperienze personali e professionali. Tre uomini e tre donne compongono la lista che rappresenterà il M5S sul territorio maceratese. Una formazione descritta dal movimento come “competente, coerente e radicata nei valori fondanti del progetto politico”. Tra i candidati figura Roberto Cherubini, attivista storico del Movimento e attuale presidente della Commissione Affari Istituzionali del Comune di Macerata. Da sempre attivo nel mondo ambientale e culturale, è autore di libri su Macerata, promotore del turismo sostenibile e fondatore di un Gruppo di Acquisto Solidale per sostenere i produttori locali. Accanto a lui c’è Domenico Luciani, ingegnere libero professionista e amministratore di una startup sociale. Ha guidato il Comune di Petriolo come sindaco durante gli anni critici del sisma del 2016 e della pandemia, portando avanti una visione politica improntata su innovazione, solidarietà e sviluppo sostenibile. Monaldo Moretti, invece, è un film maker e direttore della fotografia, autore di numerosi progetti culturali premiati a livello nazionale e internazionale, tra cui alla Mostra del Cinema di Venezia e al MAXXI di Roma. Da tempo utilizza la cultura come strumento di partecipazione civica e coesione sociale. A completare la squadra ci sono tre candidate: Jacqueline Diaz Mercedes, residente a Montecosaro, è una libera professionista titolare di un centro di elaborazione dati contabili, attiva da anni in progetti per l’integrazione, l’inclusione e la tutela ambientale. Dalla città di Civitanova Marche arrivano invece Natascia Dernowski e Alessandra Giuggioloni, entrambe impegnate da anni nel tessuto associativo e sociale del territorio. Giuggioloni, in particolare, è presidente da tre anni del GAS Cittadino. Le due candidate rappresentano esperienze diverse ma complementari, accomunate dalla volontà di promuovere la partecipazione e la cittadinanza attiva. Con queste due candidature civitanovesi, la città di Civitanova Marche raggiunge un totale di 13 candidati distribuiti nelle varie liste in corsa alle prossime regionali. Un dato che conferma la vitalità politica del territorio e il crescente protagonismo civitanovese nel contesto regionale.  Presentazione ufficiale della lista La presentazione ufficiale della lista del Movimento 5 Stelle per le elezioni regionali si terrà giovedì 21 agosto alle ore 16:30, presso la sede elettorale della coalizione “Alleanza per il Cambiamento” nella Galleria Dorica di Ancona.All’evento parteciperanno i 28 candidati regionali del Movimento, in rappresentanza delle cinque province marchigiane, insieme al candidato presidente della coalizione, Matteo Ricci. Sarà l’occasione per illustrare pubblicamente il progetto politico del M5S all’interno di una coalizione che si propone di rinnovare profondamente la governance regionale, con uno sguardo orientato al cambiamento, alla partecipazione e alla sostenibilità.

20/08/2025 13:43
Tommaso Corvatta (Avs) sulla Link University: "Dalla carenza di medici al caso Polidori. Serve più trasparenza"

Tommaso Corvatta (Avs) sulla Link University: "Dalla carenza di medici al caso Polidori. Serve più trasparenza"

L'apertura della sede marchigiana della Link University ha suscitato reazioni contrastanti nel dibattito pubblico e politico regionale. Alcune voci critiche hanno sollevato perplessità sia sul merito dell’operazione sia sulle modalità con cui è stata condotta. In un commento particolarmente articolato, viene espressa una posizione fortemente contraria all’iniziativa: “L’ 'avvento’ della Link University nelle Marche si presenta come un pessimo affare per il nostro territorio da così tanti punti di vista, che è impossibile racchiuderli in un unico intervento: in questa prima parte ci occuperemo degli aspetti di programmazione politica generale, quelli che maggiormente dovrebbero competere alla giunta regionale meloniana". È quanto afferma il candidato consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra italiana, Tommaso Claudio Corvatta. "Acquaroli sostiene che si rende necessario l’intervento di questo nuovo attore universitario, per far fronte alla carenza attuale di medici in regione: questo ragionamento fa acqua da tutte le parti", ribadisce l'ex sindaco di Civitanova. "La Link University apre un corso di medicina a Fano con 75 posti all’anno, la carenza attuale solo per i medici di famiglia è di circa 100 unità in tutta la Regione, con la prospettiva che nei prossimi 7-8 anni raggiungano l’età della pensione quasi la metà dei circa 1.000 medici di famiglia marchigiani, e se pensiamo che solo nei pronto soccorso mancano una cinquantina di medici, ci si può rendere conto che i 75 laureati fra sei anni promessi dalla Link sono una goccia nel mare, il cui apporto è minimo, se non insignificante". "Cautela ancor maggiore sarebbe dovuta essere nell’autorizzare una facoltà di odontoiatria a Macerata, in un settore che è in rapido mutamento dove assistiamo ad una concentrazione delle competenze in centri via via più grandi, che necessitano di un numero minore di odontoiatri per espletare le richieste del territorio. Un amministratore non solo dovrebbe ponderare i numeri prima di decidere, ma dovrebbe in primis e soprattutto valorizzare le eccellenze del territorio, argomento di cui si riempiono la bocca dalle parti della giunta di destra per poi smentirsi quando si passa ai fatti". "Una qualsiasi persona di buon senso avrebbe agito in accordo con le università del territorio, a partire dall’Università Politecnica delle Marche e verificare assieme quali fossero le necessità e le risorse da poter metter in campo: nulla di tutto questo emerge dall’azione di Acquaroli e dei suoi, che adducono la foglia di fico della carenza di medici mentre stanno mortificando le nostre università". "Un amministratore avrebbe il dovere di valutare l’attendibilità e la correttezza dell’interlocutore, e se questo interlocutore ha dei trascorsi opinabili come il gruppo guidato dalla famiglia Polidori il cui patron nel 2021 è stato arrestato su disposizione della Procura della Repubblica di Roma con l'accusa di bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, dovrebbe stare alla larga da tali personaggi. E se proprio fosse verificata l’impossibilità delle nostre università di far fronte al fabbisogno regionale di professionisti, se proprio fosse verificata l’impossibilità sul territorio nazionale di ricevere tali professionisti, allora un amministratore avrebbe dovuto almeno aprire il tavolo ad attori meno chiacchierati del gruppo Polidori a cui fa capo la Link University, ma nulla di tutto ciò risulta essere fatto". Secondo il candidato di AVS, la decisione della giunta rientrerebbe in una logica di 'speculazione culturale e politica': "Un privato bussa alla porta, ci tratta come terra di conquista, da sfruttare, e la giunta guidata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia festeggia la speculazione sul nostro territorio: sarà forse per gli abbondanti finanziamenti che tale gruppo ha elargito ai partiti della maggioranza?”

20/08/2025 11:27
Scontro tra Schlein e Meloni sul turismo: il livello sempre più basso del dibattito politico

Scontro tra Schlein e Meloni sul turismo: il livello sempre più basso del dibattito politico

Come usa dire, la situazione è tragica, senza però riuscire a essere seria. Il livello demenziale, pietoso e rasoterra del dibattito politico in Italia è perfettamente rappresentato dalla recente querelle tra Elly Schlein, vestale della sinistra fucsia, e Giorgia Meloni, sacerdotessa della destra bluette, in relazione al turismo in Italia. Come riportato dai più letti (e più venduti) quotidiani nazionali, Elly Schlein ha accusato duramente Giorgia Meloni in relazione al drastico calo di turismo che, a suo dire, si registrerebbe in Italia quest'estate. Per parte sua, Giorgia Meloni ha replicato altrettanto duramente, dicendo stizzita che la sinistra mistifica i dati e cerca tutti i costi la polemica in maniera pretestuosa. Si tratta con tutta evidenza di una polemica sterile e di livello bassissimo; una polemica che rivela ancora una volta, se ve ne fosse bisogno, come destra neoliberale e sinistra neoliberale siano perfettamente coincidenti e possano contrapporsi soltanto su questioni marginali e secondarie. Come non ci stanchiamo di ripetere ormai da anni, e come più estesamente abbiamo mostrato nel nostro studio “Demofobia”, destra e sinistra sono oggi le due ali dell'aquila neo-liberale, che vola alta nei cieli della globalizzazione turbocapitalistica, per poi calarsi rapacemente sui popoli e sulle nazioni e depredarli senza pietà. Alternanza senza alternativa e omogeneità bipolare sono oggi i concetti che meglio ci permettono di chiarire la fiction della contrapposizione illusoria tra una destra e una sinistra egualmente organiche alla dominazione capitalistica del mondo della vita. Come due camerieri zelanti, destra e sinistra si alternano sulla plancia di comando per prendere ordini dal blocco oligarchico neoliberale, ossia dai gruppi dominanti sans frontières. Non è certo un mistero: Elly Schlein e Giorgia Meloni rappresentano egualmente le istanze dell'ordine neo-liberale e imperialistico, e appunto possono contrapporsi soltanto su questioni secondarie come quelle relative all'andamento del turismo estivo. Per inciso, ci sembra plausibile che il turismo sia in calo, considerate le condizioni pessime in cui versano i ceti medi e le classi lavoratrici, suppliziate dalla globalizzazione concorrenziale senza confini. Su questo ha ragione Elly Schlein, che però sbaglia Se pensa di poter attribuire la colpa al solo governo di Giorgia Meloni, considerato il fatto che la sinistra neoliberale è stata ugualmente protagonista nel massacro di classe contro lavoratori e ceti medi. Quod erat demonstrandum: destra e sinistra rappresentano oggi l’interesse dell’alto contro il basso, del patriziato cosmopolitico contro le masse nazionali-popolari.

17/08/2025 13:05
Leonardi: "Su  Rsa Ricci mente, aumento rette coperto da fondi regionali"

Leonardi: "Su Rsa Ricci mente, aumento rette coperto da fondi regionali"

"Anche oggi il candidato del PD Matteo Ricci riempie social e giornali con l'ennesima notizia falsa. Non c'è niente di vero in ciò che dice l'ex sindaco di Pesaro, una stratosferica bugia che altro non dimostra che non hanno argomenti seri e proposte per le Marche. L'aumento delle rette che sì è reso necessario è interamente coperto da fondi stanziati dalla Regione Marche con un provvedimento della Giunta Acquaroli che ha destinato oltre 30 milioni di euro. La Regione ha dunque adeguato le rette degli enti gestori, ma ha coperto l’aumento con fondi propri. Le famiglie quindi non spenderanno un euro in più e, grazie a un fondo europeo, avranno addirittura un contributo. La verità è chiara: la quota sociale a carico della sanità passa da 37,70 a 40,57 euro per le Residenze protette per anziani non autosufficienti e da 50,63 a 54,48 euro per le Residenze protette per anziani con demenza; la quota a carico dell’utente rimane bloccata per oltre un anno dalla sottoscrizione della nuova convenzione; con la DGR 1233 del 28 luglio 2025 la Regione ha avviato i “Voucher per la residenzialità”, minimo 250 euro per famiglia, che più che compensano eventuali aumenti futuri. È un’operazione che tutela le famiglie e rafforza il welfare territoriale. Non a caso, tutti i sindacati, a partire da CGIL, CISL e UIL, hanno firmato l’accordo definendolo storico. Le fake news hanno le gambe corte. Ricci smetta di mentire ai marchigiani sulle spalle delle persone più fragili”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi, coordinatore regionale di FdI nelle Marche.

16/08/2025 18:00
"Tre o quattro non decidano per tutti": Gironacci attacca le affissioni di 'Civitanova Unica'

"Tre o quattro non decidano per tutti": Gironacci attacca le affissioni di 'Civitanova Unica'

CIVITANOVA – In vista della campagna elettorale per le Regionali 2025, si accende il dibattito politico anche a Civitanova. A intervenire è Manola Gironacci, presidente dell’associazione Viviamo Civitanova, che con una nota mette al centro due temi: onestà politica e rappresentanza. "Alla luce dei recenti eventi e delle affissioni a sorpresa che hanno caratterizzato la vita politica cittadina - afferma Gironacci - è fondamentale affrontare la questione con trasparenza e onestà. Per amore della verità e per non continuare a ingannare gli elettori, la lista civica Civitanova Unica sembra per miracolo rinvigorirsi, ma non senza suscitare dubbi e interrogativi". Secondo la presidente di Viviamo Civitanova, alcune scelte di comunicazione sarebbero state prese da un ristretto numero di persone, senza un reale confronto con l’intero gruppo: "Le affissioni recenti non sembrano riflettere una volontà condivisa, bensì rappresentano un’imposizione di pochi su un gruppo che, ben più ampio, merita di essere ascoltato". Gironacci evidenzia inoltre le divergenze interne alla lista: "Antonio Nortesani appartiene al gruppo Noi Moderati con Maika Gabellieri, Giovanna Capodarca Agostinelli sostiene Matteo Ricci, mentre Pierpaolo Turchi è associato alla Lega più civici. Questa disunione interna suscita legittimi interrogativi su come tre o quattro individui possano decidere, in nome di un’intera lista, affissioni che non sono state concordate".  La critica si allarga anche alla rappresentatività reale della lista: "Come può Ottavio Brini quantificare il peso della lista in duemila voti, quando la sua forza politico-elettiva si limita a un assessore e un consigliere? Pensare di influenzare l’opinione pubblica con il cosiddetto effetto bandwagon significa non avere rispetto degli elettori". Per Gironacci, la questione più urgente rimane quella della rappresentanza: "È tempo di riportare il rispetto per gli elettori al centro della discussione. Chi ha pagato un prezzo per far eleggere un sindaco non merita di essere strumentalizzato dai vecchi volponi della politica. Tre o quattro iscritti non possono spacciarsi come portavoce di un’intera comunità". L’appello finale è a favore di un cambio di passo: "In un’epoca in cui l’onestà politica è sempre più rarefatta, le istituzioni e i rappresentanti devono agire come veri portavoce dei cittadini. Ogni decisione che impatta la comunità deve scaturire da un confronto genuino, non dall’autoreferenzialità di pochi. Per il bene della nostra città, facciamo sì che la voce di ogni cittadino venga rispettata e ascoltata, riscoprendo l’essenza della democrazia".

16/08/2025 11:17
Macerata, Ninfa Contigiani (Pd): “Liste cup bloccate, personale stremato, Case della Salute assenti: eppure si lodano"

Macerata, Ninfa Contigiani (Pd): “Liste cup bloccate, personale stremato, Case della Salute assenti: eppure si lodano"

Ninfa Contigiani, segretaria del Partito Democratico di Macerata, interviene con una dura critica sulla gestione del sistema sanitario territoriale nella regione Marche. Il suo commento arriva a seguito della recente firma dell’accordo integrativo tra la Giunta regionale e i sindacati dei medici di famiglia, un’intesa che secondo Contigiani arriva “a babbo morto”, a pochi giorni dalle elezioni regionali. Nel suo intervento, la segretaria sottolinea le carenze strutturali, la mancata realizzazione delle promesse relative alle Case della salute e della comunità, e le difficoltà che continuano a pesare su ospedali e servizi di emergenza, soprattutto a Macerata.  “Alla buon’ora! Nella settimana in cui a Macerata sulla porta dell’ambulatorio della Guardia medica campeggia un cartello che rinvia i pazienti a Corridonia (ancora!) Acquaroli e Saltamartini siglano l’accordo integrativo con i sindacati dei Medici di famiglia. Ovvero, firmano ‘a babbo morto’ un accordo che si sarebbe dovuto fare già da tempo e altro non è che la dichiarazione palese che non hanno fatto niente prima al riguardo. Certo, giusto a  un mese dalle elezioni regionali, però, si presentano come un’orologio svizzero a riscuotere foto e prime pagine”. La segretaria del Partito Democratico mette poi in evidenza la totale assenza di un servizio sanitario territoriale efficace, contestando le dichiarazioni ufficiali che parlano di novità e potenziamenti.“Ma di fronte alla totale assenza di servizio sanitario territoriale hanno anche l’impunità di dire che rappresenta una novità per potenziare le Case della salute e per le Case di comunità. Ma dove sono le Case della salute e della comunità promesse? A Macerata per esempio non ce n’è proprio traccia e poi per 5 anni che cosa è stato fatto? Non si è imparato proprio nulla dal Covid?” Contigiani denuncia inoltre le scelte della Giunta riguardo agli spostamenti dei letti ospedalieri e le gravi difficoltà che vive il sistema sanitario locale, evidenziando problemi che vanno dal blocco delle prenotazioni al sovraffollamento del Pronto soccorso. “Dopo aver dovuto subire l’umiliazione anche di sapere che questa Giunta regionale fa spostare i letti dall’Ospedale di Amandola a quello di Fermo per tagliare un nastro nuovo a favore di telecamera (Sandra Amurri lo ha documentato), che altro debbono sentire i marchigiani? E i maceratesi che con le liste di prenotazione CUP bloccate da anni, l’Ospedale provinciale maceratese nuovo da considerare sempre più come un disegno che sbiadisce, il Pronto soccorso massacrato dall’arrivo di tutti i pazienti che non trovano nessun’altra risposta sul territorio, il personale ridotto allo stremo delle forze dai turni e condizioni di lavoro sempre più insicure, ma davvero hanno la faccia tosta di lodarsi e sbrodarsi come se niente fosse?” Infine, Contigiani si interroga sulla responsabilità politica della Giunta, mettendo in discussione le giustificazioni che addossano la colpa alla precedente amministrazione. “Sono stati capaci di togliere alla città capoluogo di… Ma davvero dopo cinque anni di governo incontrastato a tutti i livelli ancora hanno la faccia di bronzo di dire che è colpa di chi c’era prima? Ma se ne sono accorti che i cittadini marchigiani non si curano?”

14/08/2025 15:15
Laura Sestili tenta il salto in Regione: sarà candidata con la lista 'Civici Marche'

Laura Sestili tenta il salto in Regione: sarà candidata con la lista 'Civici Marche'

MACERATA – Dopo oltre vent’anni di attività politica tra amministrazione comunale e provinciale, Laura Sestili annuncia la propria candidatura al Consiglio Regionale delle Marche con la lista Civici Marche, a sostegno di Francesco Acquaroli. Originaria di Fiastra, Sestili ha iniziato il suo percorso nel 2004 come consigliera comunale, ricoprendo anche il ruolo di assessore nella Comunità Montana di Camerino. Negli anni ha proseguito con più mandati amministrativi, fino all’elezione a consigliera provinciale nel 2021, dove si è occupata in particolare di scuola ed edilizia scolastica. Nel 2024 si è candidata a sindaco di Pollenza con la lista civica 'Pollenza al Centro', nata come alternativa al centrodestra, proseguendo poi l’attività politica dai banchi della minoranza. “Il mio approccio è sempre stato basato sull’ascolto, la condivisione delle problematiche e la ricerca di soluzioni concrete - spiega Sestili - Ogni proposta deve partire dalle esigenze reali dei cittadini. La politica, per me, è coraggio, trasparenza e lavoro costante". Ringraziando il presidente dei Civici Marche, Matteo Pompei, per la fiducia accordata, la candidata si definisce "una voce fuori dal coro, lontana dalle logiche dei partiti ma parte di un progetto condiviso". Tra le priorità, migliorare le condizioni di vita dei cittadini marchigiani e dare ascolto a chi troppo spesso resta ai margini del dibattito politico. Sestili lancia anche un messaggio alle nuove generazioni: "In un’epoca in cui prevalgono finzione e apparenza, credete nei valori, coltivate i vostri sogni e ricordate che il vostro impegno, anche politico, è determinante per il futuro".

14/08/2025 09:20
Elezioni regionali: l'ex sindaca di Mogliano Cesetti annuncia la sua candidatura con Forza Italia

Elezioni regionali: l'ex sindaca di Mogliano Cesetti annuncia la sua candidatura con Forza Italia

Già sindaca e assessora del Comune di Mogliano, Cecilia Cesetti scende in campo per le prossime elezioni regionali nelle Marche con Forza Italia. Con un' importante esperienza amministrativa alle spalle e un percorso maturato anche al di fuori della politica, Cesetti ha annunciato pubblicamente la sua candidatura con una dichiarazione personale che ne racconta motivazioni, valori e visione. "Scendo in campo con coraggio e senso di responsabilità.Onestà, affidabilità e passione. Quattro parole che descrivono con chiarezza il mio percorso umano e politico", ha spiegato. "Lo faccio con Forza Italia, che ha creduto in me affidandomi un’opportunità importante e perché rappresenta una visione di politica che sento mia: credo nella politica come servizio, come impegno quotidiano, concreto e vicino alle persone. Fin dall’inizio ho creduto nel progetto di rinnovamento avviato dal presidente Francesco Acquaroli. Oggi i risultati sono evidenti: le Marche stanno cambiando volto, affrontando le sfide con serietà e visione". "Sono stata sindaco e assessore e ho maturato una lunga esperienza amministrativa, sempre guidata da un profondo senso del dovere e da una visione chiara della cosa pubblica come servizio, mai come strumento. In ogni ruolo ricoperto, ho dimostrato che si può governare con rigore e umanità, mettendo al centro il bene collettivo, senza mai cedere alla demagogia o alle facili scorciatoie".   "Tuttavia il mio percorso nasce fuori dalla politica, chi mi conosce sa che vengo dal mondo reale, non da una carriera politica: è da lì che nasce il mio impegno fatto di incontri veri, progetti condivisi, vittorie, cadute e ripartenze. Perché il servizio ai cittadini va oltre il risultato delle urne: richiede dignità, costanza e responsabilità. In questi anni ho imparato che bisogna esserci, anche quando è difficile. Che la fiducia delle persone è il bene più prezioso".   "Mi candido con la consapevolezza di chi ha già camminato accanto alla propria comunità, affrontando sfide complesse, ma anche raccogliendo soddisfazioni vere. Voglio portare in Regione la stessa passione e lo stesso spirito di servizio che hanno guidato ogni mia scelta, perché credo nelle Marche e in ciò che possiamo costruire insieme. Sarò una rappresentanza autentica, capace di ascoltare e trasformare le istanze dei cittadini in progetti concreti per il bene della regione. Ci metterò tutta me stessa con coraggio, con impegno, con umiltà. E senza mai dimenticare da dove vengo".

13/08/2025 16:28
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