
Politica

"Chiusure sempre più frequenti della guardia medica a Trodica, il sindaco prenda posizione"
La chiusura sempre più frequente della guardia medica di Trodica sta accendendo il dibattito politico locale. Il gruppo consiliare di minoranza "Cura e Partecipazione" ha lanciato un duro attacco all'amministrazione comunale e al sindaco. Secondo i consiglieri di opposizione, la sospensione ripetuta del servizio medico non è un caso isolato, ma fa parte di un piano più ampio che mira allo smantellamento della sanità pubblica: "Prima si riduce il servizio, poi si abitua la popolazione alla sua assenza e, infine, lo si cancella del tutto", denunciano in una nota i rappresentanti di "Cura e Partecipazione". Il gruppo di minoranza punta il dito anche contro la Regione, accusata di favorire la privatizzazione della sanità a scapito del servizio pubblico. Ma, soprattutto, chiama in causa il primo cittadino di Morrovalle, esortandolo a prendere posizione: "Il sindaco, in quanto massima autorità sanitaria cittadina, ha il dovere di intervenire subito. Non può girarsi dall'altra parte". Nel mirino dell'opposizione finisce anche il modus operandi della giunta comunale, accusata di dare priorità all'immagine piuttosto che alle reali necessità della popolazione. “Nel frattempo, da parte dell’amministrazione vediamo solo una continua passerella di foto e post autocelebrativi. Ma i cittadini non vivono di propaganda”, sottolineano nella nota i consiglieri di "Cura e Partecipazione". L'opposizione ribadisce che la guardia medica di Trodica non deve chiudere e che il servizio deve essere garantito in modo continuativo ed efficiente. A tal proposito, si dichiara disponibile a collaborare con l’amministrazione per individuare una soluzione concreta. Ma l’appello al sindaco è perentorio: "Decida fin da subito da che parte vuole stare: con i cittadini o con i giochi di potere?".

Parcaroli: "La ludopatia si combatte con prevenzione, non solo con la chiusura delle sale scommesse"
"L’ordinanza a cui si fa riferimento non è ancora entrata in vigore e, insieme agli Uffici comunali competenti si sta effettuando un approfondimento ulteriore della stessa per definire gli orari e portare le ore di chiusura delle sale scommesse a sei. L’unica cosa certa è che la decisione definitiva dovrà tenere conto della legge regionale applicando l’orario più restrittivo". Il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, ha illustrato le motivazioni alla base della nuova ordinanza che adegua le regole comunali alla normativa regionale sul gioco d'azzardo. La misura, ancora in fase di perfezionamento, prevede una riduzione delle ore di apertura delle sale scommesse, portando il limite a sei ore, come richiesto dalla legge regionale, ma con una possibile ulteriore riduzione a quattro ore a Macerata. La decisione definitiva sarà presa dopo un’ulteriore valutazione con gli Uffici comunali competenti. La proposta ha suscitato reazioni contrastanti, in particolare da parte della minoranza in Consiglio e del consigliere regionale Romano Carancini. Parcaroli ha risposto alle critiche, spiegando che "la lotta contro la ludopatia non si vince con misure unilaterali come la chiusura delle sale scommesse, ma con un approccio basato sulla prevenzione e la sensibilizzazione delle persone più vulnerabili". Il sindaco ha anche sottolineato che il Comune di Macerata sta partecipando attivamente a iniziative di sensibilizzazione, come il progetto "Mr Sam", che coinvolge scuole e istituzioni locali nel sensibilizzare i giovani sui pericoli legati al gioco d'azzardo e alle dipendenze digitali. Inoltre, Parcaroli ha ricordato che, a livello nazionale, "il Governo ha avviato un tavolo per uniformare le regolazioni orarie, cercando di evitare situazioni di disparità tra comuni vicini". In merito alle critiche riguardo all’impatto economico sulle attività commerciali, Parcaroli ribadito: "Giova sottolineare che il gioco d’azzardo produce i maggiori fatturati con le scommesse online e non nelle sale scommesse. È quindi giusto informare sui rischi e soppesare ogni singola decisione, ma senza facili moralismi".

Civitanova, contributi Voucher Family: 170.000 euro per sostenere le famiglie
Sono stati accreditati in questi giorni i contributi relativi ai “Voucher “Family” stanziati dal Comune di Civitanova Marche per aiutare le famiglie con due o più figli fino ai 26 anni di età, finalizzati all'acquisto di beni di prima necessità e spendibili in punti vendita convenzionati che si trovano nel territorio comunale. Quest’anno, l’importo complessivo del sostegno economico è pari a 170.000,00 euro. L’iniziativa, fortemente voluta da anni dall’Assessorato al Welfare e alla Famiglia nell’ambito del progetto “Civitanova città con l’Infanzia”, ha fatto registrare riscontri molto positivi già dal primo anno d’esordio, il 2018. Pertanto l’Amministrazione comunale ha riproposto con cadenza annuale il bando con l’obiettivo di sostenere concretamente le famiglie con almeno due figli. L’assessore ai Servizi sociali, Barbara Capponi, dichiara soddisfazione per l'adesione dei cittadini all'iniziativa: "Solo con i voucher family l'assessorato alle Politiche sociali ha distribuito in questi anni centinaia di migliaia di euro a centinaia di famiglie. Siamo contenti di aver intercettato una fascia che mai era stata sostenuta. La risposta della cittadinanza a questa iniziativa conferma che la strada giusta è l'ascolto e il confronto con i cittadini, per intercettare nuove necessità e strategie". I nuclei familiari raggiunti sono quest’anno 402, somma accreditata attraverso la distribuzione di 972 voucher, per un importo singolo di €191,67, che varia in base al numero dei figli. Nell’ottobre 2024, l’Amministrazione comunale aveva approvato il relativo bando per la presentazione delle domande e le famiglie hanno poi fatto richiesta del contributo. Gli uffici dei Servizi sociali hanno pubblicato la graduatoria degli ammessi e degli esclusi per mancanza requisiti o per non cumulabilità con altri contributi indicati nel bando (Determina R.G. n.148/2025). Lunedì 10 marzo, la ditta a cui è stato affidato l'incarico ha provveduto a ricaricare sulle tessere sanitarie dei beneficiari l'importo dei voucher (comunicato tramite sms) da utilizzare presso gli esercizi commerciali il cui elenco è pubblicato sul sito comunale.

Regionali, Ricci: “Il 21 marzo a Osimo scioglierò la riserva sulla mia candidatura”
“Venerdì 21 marzo, negli spazi del teatro La Nuova Fenice di Osimo, alle ore 21:00, scioglierò la riserva”: così l’europarlamentare Pd, Matteo Ricci, risponde alla richiesta ufficiale del Partito Democratico delle Marche, che ne chiede la candidatura a Presidente della Regione Marche, in vista della prossima tornata elettorale. La risposta è arrivata in diretta, tramite i suoi canali social, nel corso del del format “Un marchigiano alla porta”, che lo ha visto ieri sera ospite a San Benedetto del Tront, a cena in casa della famiglia Michelangeli. “Dopo mesi in cui se ne parla, è l’ora di sciogliere i nodi sulla questione, visto che ormai è certo che si voterà in autunno", dice Ricci. "Ringrazio il Partito Democratico, che in maniera unitaria mi chiede di prendere questo impegno - aggiunge - per me è un onore, ma anche una scelta importante da prendere, infatti ci ho pensato tanto e continuerò a pensarci fino a venerdì". "La parola finale, in qualsiasi caso, spetterà però alla coalizione, perché chiunque sarà il candidato dovrà essere il candidato di tutti”, precisa Ricci. “Ho scelto la città di Osimo perché è diventata simbolo dell’incapacità della destra locale ed il teatro come location perché da sempre i teatri sono un luogo simbolo delle Marche", afferma l’europarlamentare. "L'evento sarà titolato con il verso di una poesia, che richiama per me una sensazione bellissima, ovvero quella della primavera, simbolo della rinascita", spiega Ricci. "Il 21 marzo, infatti, non a caso, è il primo giorno di primavera, ma anche la Giornata Mondiale della Poesia 2025. Il poeta che ha ispirato il verso scelto, ovviamente è un marchigiano, Giacomo Leopardi, una delle tante figure che hanno reso grandi questa regione e che hanno portato le Marche nel mondo, raccontando della loro cultura, della loro arte e della bellezza. Ed è a quella grandezza e a quel racconto che dobbiamo ispirarci, perché le Marche devono tornare grandi, lo dice la nostra storia”, conclude Ricci. “Primavera d’intorno brilla nell’aria”, un verso tratto da "il Passero Solitario" di Giacomo Leopardi: questo, dunque, il titolo dell'evento, durante il quale Ricci annuncerà la sua decisione.

Elezioni, M5S smentisce convergenza su Matteo Ricci: "Prematuro parlare di nomi, prima il programma"
Giorgio Fede (M5S): "Prematuro discutere del candidato presidente, prima il programma". Il deputato del Movimento 5 Stelle, coordinatore regionale nelle Marche, smentisce le voci che vedrebbero il M5S pronto a convergere sul nome di Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico, come candidato alla presidenza della Regione nelle prossime elezioni regionali. "Prendiamo atto della proposta del Pd, ma per noi resta prematuro discuterne e tantomeno convergere sul loro nome", ha dichiarato il parlamentare all'ANSA. Il deputato ha sottolineato che il M5S affronta le future elezioni come una forza progressista indipendente, con l'intento di sviluppare un programma concreto per i cittadini delle Marche. "Ci tengo a ribadire che il M5S affronta gli scenari futuri da forza progressista indipendente, con lealtà, rapportandosi con altre forze politiche, con l'obiettivo di offrire ai marchigiani un programma concreto", ha affermato. Secondo Fede, la priorità non è concentrarsi sui nomi per il candidato presidente, ma sulla costruzione di un programma che risponda alle esigenze dei cittadini marchigiani. "Noi vogliamo partire da questo, e non dai nomi per il candidato presidente. Solo così si può ottenere la fiducia degli elettori", ha spiegato. Il coordinatore del M5S nelle Marche ha inoltre informato che sono in corso incontri con altre forze progressiste per definire un accordo programmatico. "Si stanno svolgendo degli incontri con le altre forze progressiste proprio per giungere ad un accordo di programma", ha detto. Successivamente, saranno valutate le forze politiche che faranno parte della coalizione. "Solo alla fine si potrà parlare di nomi e di certo la figura scelta dovrà essere il garante di un programma", ha concluso Fede, aggiungendo che il M5S ha già delle proposte autorevoli, sia interne al partito che civiche.

Macerata, l'ordinanza comunale che riduce gli orari di chiusura delle sale slot: le opposizioni insorgono
La recente ordinanza comunale di Macerata, che riduce drasticamente l’orario di chiusura obbligatoria delle sale slot e dei locali con macchine da gioco, è al centro di accesi dibattiti. Il Movimento 5 Stelle della città esprime forte preoccupazione per questa decisione, che considera un “preoccupante passo indietro” nella lotta contro la ludopatia, la dipendenza da gioco d'azzardo. Secondo il Movimento, l’ordinanza emanata dal sindaco Sandro Parcaroli, che adegua il Comune alla normativa regionale del 2023, è dannosa per la comunità. In particolare, il provvedimento riduce il divieto giornaliero di chiusura delle sale da gioco da 8 a sole 4 ore, estendendo così il tempo a disposizione per il gioco d'azzardo. Questo cambiamento, per i pentastellati, non solo va contro gli sforzi fatti finora per contrastare la ludopatia, ma “ignora le gravi conseguenze sociali che ne derivano.” “Con questa decisione, Macerata rischia di diventare più vulnerabile agli effetti devastanti del gioco d'azzardo. La riduzione delle ore di chiusura obbligatoria annulla i progressi fatti finora”, dichiarano i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, facendo riferimento all’ordinanza del 2018, che prevedeva un limite di 8 ore di chiusura e che aveva portato a risultati positivi nel contenimento della ludopatia. “Questa ordinanza segue le richieste della Sapar (l’associazione dei gestori di giochi legali di Stato), ma non tiene conto delle posizioni di esperti del settore sanitario e sociale, come il Dipartimento delle Dipendenze Patologiche dell’AST di Macerata”, continuano i 5 Stelle. A loro avviso, un’amministrazione responsabile dovrebbe prioritariamente ascoltare chi si occupa delle gravi ricadute del gioco compulsivo sulle famiglie e sulle persone vulnerabili, piuttosto che rispondere agli interessi economici di pochi. La posizione del Movimento 5 Stelle è sostenuta anche dal consigliere regionale Pd, Romano Carancini, che definisce l’ordinanza “sconsiderata” e critica la maggioranza di destra per non aver preso una posizione chiara in contrasto con questa scelta. “È inaccettabile che nessuno della maggioranza delle destre si alzi per marcare una distanza da questa decisione”, afferma Carancini, sottolineando come questa mossa vada contro il principio di legalità. Anche se l’amministrazione Parcaroli sostiene che progetti di prevenzione e consapevolezza potrebbero essere finanziati attraverso fondi dedicati, i critici non sono convinti. “Non possono lavare l'anima del sindaco i pur apprezzabili progetti di prevenzione e consapevolezza eventualmente messi in campo”, dichiara ancora Carancini insistendo che il provvedimento danneggia gli sforzi di contrasto alla ludopatia. “Emettere un'ordinanza di favore al gioco patologico vuol dire, da un lato, delegittimare quel lavoro fondamentale e, dall’altro, distruggere in un attimo un percorso faticoso, graduale, che ha bisogno in primis del sostegno delle istituzioni pubbliche”, dichiara. I più colpiti da questa decisione, secondo Carancini, saranno i giovani e gli anziani, le categorie più esposte al rischio di dipendenza. “La nuova regolamentazione permette il gioco per tutto il pomeriggio, eliminando le precedenti limitazioni che proteggevano maggiormente queste fasce di popolazione. È inaccettabile che si permetta alle sale giochi di operare liberamente nelle ore in cui studenti e pensionati, spesso soli, sono più esposti a questa piaga sociale”, afferma.

Regionali, Acquaroli: "Il Pd candida Ricci? Non vedo un'alternativa"
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha espresso la sua opinione in merito alla possibile candidatura di Matteo Ricci, ex sindaco di Pesaro e attuale europarlamentare dem, come candidato del Partito Democratico per le prossime elezioni regionali in autunno. "Premesso che non guardo mai troppo in casa degli altri, c'è sicuramente la curiosità di capire quello che sarà il mio avversario alle prossime elezioni regionali. Ma io ho sempre ritenuto che se non fosse Ricci non vedo un'alternativa", ha dichiarato Acquaroli all'ANSA. Il Pd Marche ha infatti chiesto a Ricci di valutare la candidatura nell'ambito di un confronto tra le altre eventuali proposte del centrosinistra. La decisione dell'ex primo cittadino pesarese, che potrebbe tentare di riportare la guida della regione al centrosinistra, è attesa nei prossimi giorni. Dal 2020 Acquaroli, esponente di Fratelli d'Italia, guida le Marche con una maggioranza di centrodestra che ha interrotto una tradizione di governo di centrosinistra durata oltre 25 anni. Cinque anni fa l'attuale presidente della Regione sconfisse Maurizio Mangialardi, ex sindaco di Senigallia e attuale vicepresidente del Consiglio regionale. Ora un altro ex primo cittadino potrebbe scendere in campo per sfidarlo.

"Situazione parcheggi insostenibile a Tolentino, pagare senza avere un servizio è inaccettabile"
"La situazione dei parcheggi a Tolentino sta diventando insostenibile. I cantieri aperti nel centro storico hanno ridotto drasticamente gli spazi disponibili, creando enormi disagi per residenti, commercianti e cittadini. Chi vive in centro e paga un abbonamento annuale per la sosta si trova spesso senza un posto dove lasciare l'auto, mentre chi lavora o vuole semplicemente fare acquisti è costretto a lunghe ricerche prima di trovare un parcheggio libero". A denunciare "una situazione che rischia di penalizzare ulteriormente il tessuto economico della città" è il partito cittadino di Forza Italia, in una nota nella quale sottolinea la necessità di "intervenire con soluzione concrete per restituire un poì di respiro a Tolentino". Tra le prime misure da adottare, secondo i forzisti, il ripristino della gratuità dei parcheggi il sabato pomeriggio, misura già introdotta in passato dall’ex assessore Fabiano Gobbi, che aveva dimostrato di essere un incentivo efficace per il commercio del centro storico. "Un provvedimento che oggi, vista la situazione, sarebbe ancora più utile per agevolare i cittadini e sostenere le attività locali", viene sottolineato dal partito. Un'altra soluzione immediata proposta è la liberazione di alcuni posti auto sotto il Palazzo Comunale, attualmente occupati dal palco utilizzato per eventi, per restituire spazio alla sosta senza penalizzare l’organizzazione di manifestazioni. "L'amministrazione dovrebbe attivarsi per individuare nuove aree di parcheggio - aggiungono da Forza Italia -: in vicolo Nardi nei pressi di via Filelfo, di fronte al palazzo ex Catinelli, esiste un ampio spazio privato che potrebbe essere utilizzato a questo scopo, trovando un accordo con i proprietari per renderlo fruibile al pubblico". Per garantire maggiore sicurezza e ordine, si propone inoltre di aprire e rendere custodito il parcheggio dell’ex orfanotrofio nei giorni di chiusura delle scuole, coinvolgendo associazioni di volontariato come ad esempio l'Associazione Carabinieri in Congedo. "Pagare senza avere un servizio è inaccettabile - sottolinea il coordinatore comunale di Forza Italia, Roberto Scorcella -. Una possibile soluzione sarebbe destinare ai residenti senza garage il parcheggio in vicolo Nardi, coprendo l’eventuale affitto con gli introiti degli abbonamenti annuali. Se questa opzione non fosse percorribile, allora si dovrebbe restituire il costo degli abbonamenti a chi, di fatto, non ha più un posto garantito". A preoccupare, inoltre, è la previsione di bilancio comunale, che indica entrate per 300mila euro dalle multe nel 2025, 340mila nel 2026 e 380mila nel 2027. "L'amministrazione intende fare cassa sulle spalle dei cittadini? Nessuno giustifica il parcheggio selvaggio o l'anarchia, ma è necessario un atteggiamento di maggiore elasticità da parte della polizia locale (che dipende direttamente dall'Amministrazione Comunale), che tenga conto delle difficoltà attuali", ci si chiede da Forza Italia. "Noi vogliamo portare proposte costruttive per migliorare la vivibilità del centro storico e sostenere le attività economiche - concludono dal partito -. La città non può più aspettare, servono risposte concrete e immediate".

Regionali, il Pd Marche propone Matteo Ricci come candidato presidente
Questa sera la segreteria regionale del Pd Marche ha accolto unitariamente la proposta della segretaria regionale, Chantal Bomprezzi, di chiedere la disponibilità dell'europarlamentare ed ex sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, come candidato presidente per il Partito Democratico nelle prossime elezioni regionali. Quella di Matteo Ricci è stata ritenuta la candidatura più forte e più credibile per la sfida del cambiamento del governo regionale dai vertici regionali del partito. La segretaria Bomprezzi ha lanciato un appello affinché l'europarlamentare possa valutare positivamente questa proposta e mettersi a disposizione del progetto di alternativa alla destra di Acquaroli che il Pd intende portare avanti nelle Marche. "L'eventuale disponibilità di Ricci dovrà confrontarsi con altre eventuali proposte che potranno emergere dalle forze politiche di un nuovo centro-sinistra, con cui è già iniziato un costruttivo dialogo", aggiungono dal Pd. "Il nostro obiettivo è costruire un progetto di cambiamento ampio e plurale, in cui trovino spazio tutte le forze di sinistra, progressiste, riformiste, moderate e civiche che vorranno aderirvi. Vogliamo offrire alla futura coalizione la nostra proposta di candidatura più autorevole, auspicando che Ricci possa presto darci la sua disponibilità - afferma la segretaria Bomprezzi -. Dopo un lungo inverno che dura ormai da quasi cinque anni è giunto il momento di far fiorire una vera e propria primavera marchigiana".

Aggressione Porto Recanati: Michelini annuncia nuove misure: "Turni della polizia locale fino all'una di notte"
Porto Recanati - Nel tardo pomeriggio di ieri, un minorenne è stato circondato e aggredito da un gruppo di giovani, perlopiù suoi coetanei, di origine nordafricana (leggi qui la notizia). In seguito all'incidente, il sindaco Andrea Michelini ha voluto ribadire che «l'amministrazione non è rimasta a guardare: mi sono confrontato con i carabinieri e la polizia locale e ho informato la prefetta. So che le indagini sono partite e stanno andando avanti anche grazie ai filmati delle spycam. Non facciamo certo finta di niente», ha dichiarato il primo cittadino. Michelini ha anche sottolineato che la sicurezza cittadina sarà una priorità per la stagione estiva, quando il numero di presenze aumenterà. «Metteremo sicuramente personale aggiuntivo per la polizia locale con turni fino all'una di notte», ha spiegato. «Anche la neo associazione dei balneari farà la sua parte per garantire maggiore attenzione in spiaggia durante le ore notturne». Il sindaco ha poi lanciato un appello alle famiglie, ribadendo che «il primo controllo deve avvenire da loro». «L'amministrazione e le forze dell'ordine fanno tutto ciò che è di loro competenza, ma le famiglie debbono essere le prime ad avere un controllo sui ragazzi. Parliamo purtroppo di un fenomeno diffuso non solo sulla costa, ma in tutta Italia». Riguardo al tema dell'integrazione, Michelini ha aggiunto: «Fare una classificazione non è bello, siamo tutti italiani. Porto Recanati è la nostra Italia di oggi. Parliamo di ragazzini che frequentano le stesse scuole e i gruppi di cui si parla sono misti. Il problema della sicurezza non ha colori».

"Rifiuti, fra raccolta differenziata, discariche e termovalorizzatore”: assemblea pubblica a Montecosaro
Il Laboratorio di Idee di Montecosaro ha organizzato una pubblica assemblea per discutere un tema di grande attualità e importanza: il “problema dei rifiuti fra raccolta differenziata, discariche e termovalorizzatore”. L'incontro, che si terrà venerdì 14 febbraio, avrà luogo presso il centro sociale anziani “G. Cavalieri” a Montecosaro Scalo, in via Tiziano (nella “casetta di legno”), e inizierà alle ore 21:00. Questo evento si propone come un’opportunità di divulgazione e confronto sui temi legati alla gestione dei rifiuti nel territorio, un argomento che interessa e coinvolge direttamente tutti i cittadini. L'assemblea affronterà le questioni cruciali della raccolta differenziata e dell'uso delle discariche, con uno sguardo particolare all'eventuale installazione di un termovalorizzatore nella zona. A introdurre gli argomenti della serata sarà il professor Reano Malaisi (già sindaco di Montecosaro), che darà avvio alla discussione, mentre l’ingegner Sandro Bisonni, esperto in materia, presenterà i dettagli e le implicazioni dell'installazione di un termovalorizzatore. La serata vedrà anche la partecipazione dell'associazione “Salviamo il Futuro”, che apporterà il suo contributo alla riflessione. Dopo le relazioni, si aprirà uno spazio di dibattito con il pubblico, dove i cittadini potranno esprimere opinioni, domande e proposte su uno dei temi più urgenti per la comunità locale e globale. L’incontro è aperto a tutti e invita i cittadini a partecipare attivamente, dando il loro contributo a una discussione che riguarderà il futuro del nostro ambiente e della gestione dei rifiuti.

"Crolla l'export, Marche in recessione. La Regione racconta un'altra realtà"
“Crolla l’export, Pil a zero, Marche in recessione. La Regione? Racconta un’altra realtà. Urge una politica industriale”. È quanto sostiene Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche, commentando gli ultimi dati export con le Marche che segnano le peggiori performance tra le regioni industriali. “La situazione è preoccupante – continua -: all’interno di un quadro già negativo a livello internazionale e nazionale, ci sono nodi strutturali che riguardano le piccole e medie imprese. Dobbiamo risolvere questi nodi perché altrimenti ci saranno altre crisi nei prossimi anni”. I DATI – Secondo i dati Istat, rielaborati dall’Ires Cgil Marche, nel 2024, l’export segna -8,6% (esclusa la farmaceutica) contro l’1,2% del nazionale rispetto al 2023, che scende ancora a -9,6% se si confronta 2024-2022. I settori più colpiti sono la meccanica con -15,1%, moda con – 6,1% e mobile con -3% mentre tengono agroalimentare e gomma e plastica. “Le previsioni di crescita del Pil per il 2025 sono dello 0,4% - sottolinea Santarelli – contro lo 0,7% dell’Italia. Insomma, si cresce la metà: il 2025 si annuncia un anno molto duro considerando che il 70% dell’export locale è verso l’Europa e solo il 9% verso Usa. Chi colpisce l’Europa da un punto di vista commerciale, colpisce anche le Marche”. Dunque, “stagnazione del Pil e recessione”. “La Regione racconta le Marche in salute ma siamo ultime per crescita e ricchezza. Stiamo sprecando soldi pubblici, quelli del Pnrr, dei fondi Ue e del fondo complementare sisma. Si spende a pioggia tanto che si è passati da una media di 155 mila euro a progetto sui fondi Ue a una media del ciclo precedente di 350mila euro”. Questo significa che si frammenta la spesa in un’ottica clientelare e assistenziale in vista delle elezioni”. Ma intanto, conclude Santarelli, “bisogna risolvere le crisi in atto e far recuperare alle imprese gli svantaggi competitivi che si sono ampliati”.

Saltamartini: "La Regione Marche contro Centro di permanenza per rimpatri a Falconara"
"La Regione Marche è contraria alla realizzazione di un Centro di permanenza temporanea per il rimpatrio a Falconara Marittima". Lo ha chiarito, in Consiglio regionale, il presidente della Giunta e assessore alla sicurezza Filippo Saltamartini. La legge 124 del 2023, ha ricordato in aula l'assessore, prevede che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri dell'interno e della difesa, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sia approvato il piano straordinario per l'individuazione delle aree interessate alla realizzazione delle strutture. "Precedentemente - ha spiegato - la norma preesistente, che deve essere comunque coordinata nell’interpretazione delle nuove disposizioni, prevedeva che i Cpr dovessero essere individuati e costituiti con Decreto Ministeriale, sentito il Presidente della Regione, privilegiando le aree esterne ai centri urbani”. Saltamartini ha chiarito che "il procedimento è fermo sulla base di quanto confermato dal ministro dell’Interno Piantedosi al Presidente della Regione Marche Acquaroli. I Cpr – ha aggiunto – sono centri necessari per la lotta all’immigrazione clandestina e per garantire la sicurezza dei cittadini. Valutato che si tratta di poteri statali e non regionali, siamo contrari all’individuazione del Cpr a Falconara. Il Ministero dell’Interno dovrà tenere conto della posizione della Regione e della necessità di allocare queste strutture al di fuori dei centri urbani in aree più facilmente raggiungibili", ha concluso Saltamartini. All'assessore, ha replicato la consigliera del Partito Democratico Manuela Bora, prima firmataria dell'interrogazione: "La risposta dovrebbe essere più complessa - ha osservato - la vostra è una posizione contraria ma ve ne siete accorti adesso? Lo sa la presidente Meloni. Le Marche hanno il diritto e dovere di opporsi all'ipotesi - ha sottolineato - Voi avete fatto niente di più che il vosto dovere. Realizzare un Cpr a Falconara Marittima è una scelta sbagliata sotto ogni punto di vista: logistico, politico e sociale". "Realizzare un Cpr a Falconara o altrove non risponde a una reale necessità - ha ribadito Bora - pare una misura propagandistica, volta a rafforzare un approccio securitario al fenomeno migratorio, Il progetto non tiene conto delle specificità del territorio, delle esigenze delle comunità e ignora il principio di concertazione tra istituzioni e cittadini". La consigliera dem ha ricordato la contrarietà anche della sindaca di Falconara e della cittadinanza, associazioni e forze politiche: "Oggi la Regione si è accodata - ha concluso - ma l'area individuata presenta criticità logistiche e ambientali che l'avrebbero resa inadeguata".

Piste ciclabili, il sindaco Ciarapica risponde alla Fiab: "Crediamo nella mobilità dolce"
"In merito alle recenti osservazioni della FIAB che ringrazio per l’attenzione costante e costruttiva verso la mobilità sostenibile, voglio ribadire l’impegno dell’amministrazione su questo fronte. Non vi è alcuna divisione in giunta su questa tematica, ma, al contrario, una grande attenzione e un impegno condiviso". Lo sottolinea, in una nota, il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica. "Il Biciplan, più volte chiamato in causa dalla Fiab, è uno strumento fondamentale per lo sviluppo della mobilità ciclabile, ma per essere efficace deve essere aggiornato in base alle più recenti normative - spiega Ciarapica -. Quindi alcune previsioni del vecchio Biciplan oggi non sono più realizzabili ed è per questo che stiamo lavorando alla sua revisione, in modo da adattarlo al contesto normativo". In questi ultimi mesi, il Comune ha fatto significativi passi in avanti, secondo il primo cittadino. "Abbiamo completato la riqualificazione della pista ciclabile del Castellaro e siamo impegnati nella realizzazione di un nuovo tratto della Ciclovia Adriatica, che collegherà il lungomare nord a Porto Potenza Picena, migliorando ulteriormente la mobilità lungo la costa e offrendo nuove opportunità per i cittadini e i turisti - si legge nella nota -. Sarà realizzato un nuovo tratto ciclabile in via Marinetti, che completerà ulteriormente la rete ciclabile cittadina, favorendo la mobilità sostenibile anche in quella zona. Sono in corso i lavori del ponte ciclopedonale che collegherà Civitanova a Porto Sant'Elpidio, un'opera strategica che migliorerà il collegamento tra le due città e garantirà un passaggio sicuro e accessibile per ciclisti e pedoni". "Il Comune ha partecipato al bando nazionale “Bici in Comune” (siamo in attesa dell’esito della candidatura), un’opportunità strategica per ottenere risorse vitali destinate alla ciclabilità - aggiunge il primo cittadino -. Parallelamente, sono stati ottenuti i fondi per la redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), un altro passo fondamentale per pianificare in modo lungimirante il futuro della mobilità cittadina. L’impegno del Comune è stato riconosciuto anche dalla stessa FIAB con l’assegnazione della Bandiera Gialla della ciclabilità, un segnale forte e positivo che ci sprona a fare ancora di più e meglio per rendere la nostra città un esempio di sostenibilità". "Crediamo fermamente nella forza della mobilità ciclabile, tant’è che ho scelto la bicicletta come simbolo della mia campagna elettorale. Oggi, con finanziamenti già ottenuti, un aggiornamento del Biciplan e la redazione del PUMS in corso, posso dire che, insieme alla mia squadra, stiamo andando nella direzione giusta. Il nostro obiettivo è chiaro: una città più ciclabile, più sostenibile e più vivibile per tutti. E continueremo a pedalare, insieme, verso questo futuro", conclude Ciarapica.

Matteo Ricci a Pollenza: "Sulla sanità Acquaroli aveva promesso mari e monti, invece ha fatto solo passi indietro"
“La giunta attuale aveva promesso mari e monti sul tema della sanità ed invece è soltanto peggiorata”. Così l’europarlamentare Pd, Matteo Ricci, dopo il confronto sul tema coi presenti della cena del format “Un marchigiano alla porta” che ieri sera l’hanno ospitato a Pollenza, a Palazzo Ricci, nella bellissima dimora dello storico e noto Matteo Ricci marchigiano, gesuita e matematico. “Non è stato fatto nessun passo in avanti ma solo indietro - dice Ricci - le liste di attesa sono aumentate, la mobilità passiva anche, la sanità territoriale manca così come i medici di base e non c’è alcuna attenzione al tema della salute mentale che riguarda sempre più i giovani”. Spazio poi ovviamente anche al tema delle aree interne: “Dobbiamo trovare un meccanismo che riesca a riequilibrare il trend dello spopolamento dell’entroterra, soprattutto nelle zone colpite dal terremoto, rispetto a quelle della costa - afferma l’europarlamentare - la regione dovrebbe investire su questi territori e destinare risorse per i giovani e per chi decide di investirci - afferma - confrontandomi con chi vive queste aree sono emerse anche altre iniziative che la regione potrebbe attuare oltre a quella che avevo già annunciato sul destinare 30mila euro a chi sceglie di abitare nell’entroterra - ovvero - bisogna garantire trasporto e asili gratuiti per chi decide di vivere qui e realizzare incentivi di impresa per i giovani che desiderano investire in questi territori - prosegue - vivere nelle aree interne è bello ma anche faticoso, bisogna quindi renderlo più bello e meno faticoso”.