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Politica

Romano Carancini sul concorso scuola annullato: "Opacità e dilettantismo sulla pelle delle persone"

Romano Carancini sul concorso scuola annullato: "Opacità e dilettantismo sulla pelle delle persone"

Il consigliere regionale del Partito Democratico, Romano Carancini, interviene sulla ripetizione delle prove orali del concorso per la scuola primaria nelle Marche, prevista per il 27 agosto. L’annullamento della procedura a fine luglio ha sollevato forti dubbi e preoccupazioni tra candidati e operatori scolastici. Carancini denuncia la mancanza di trasparenza e chiede chiarimenti istituzionali.

"Fra qualche giorno, il 27 agosto, prenderà il via la ripetizione delle prove orali del concorso per la scuola primaria nelle Marche.

L’annullamento di fine luglio è un fatto gravissimo di cui si discute poco e che si caratterizza per opacità da parte degli enti preposti; in particolare, non è chiaro chi siano i "padri" della responsabilità di un fatto che si tende a mantenere sotto traccia e a considerare quasi ordinario.
È infatti calata la nebbia più totale su questa vicenda che ha visto coinvolti quasi 200 docenti precari a un passo dall’incarico di ruolo e gli istituti scolastici a cui è stata sottratta la possibilità di programmare l’imminente avvio delle lezioni.

Superate le prove scritte e sostenute coerentemente le prove orali su elaborati e quesiti perfettamente pertinenti al programma della scuola primaria, lo scorso 28 luglio i vincitori del concorso di immissioni in ruolo per l’A.S. 2025/26 si sono visti annullare l’intera procedura per effetto di un improvviso decreto in autotutela dell'Ufficio Scolastico Regionale Marche. Motivazione: a seguito di accessi agli atti e segnalazioni pervenute in merito alla regolarità formale della procedura di valutazione della prova orale si è reso necessario sospendere la validità della graduatoria pubblicata l’11 luglio in attesa degli accertamenti di competenza. Tradotto: concorso annullato.Tutto da rifare.    

Altro studio, altri sacrifici, altra precarietà, altri soldi. Il paradosso per un concorso finanziato con i fondi del PNRR, nato per rispondere in modo rapido ed efficace alle esigenze della scuola pubblica, riducendo il precariato ed elevando la qualità del servizio.

Sembrerebbe che la commissione d’esame abbia utilizzato criteri di valutazione non conformi, applicando erroneamente le griglie destinate alla scuola dell'infanzia anziché quelle appropriate per la primaria. Ad esempio, la prova di lingua inglese è stata valutata su un massimo di 15 punti, come previsto per l'infanzia, invece dei 20 punti corretti per la primaria. Una questione di calcoli che invece di essere riconvertiti hanno messo totalmente in discussione l’esito del concorso e il futuro di tante persone. 

Dunque, una corsa contro il tempo per avere insegnanti certi prima dell’inizio dell’anno scolastico programmato per il 15 settembre, dopo l'ulteriore beffa di una falsa ripartenza delle prove orali prima stabilita per il 18 agosto, annunciata e poi cancellata.

Ma qui cala la coltre di nebbia: per quale motivo l’Ufficio Scolastico Regionale Marche non ha inserito una motivazione formale chiara e trasparente nel provvedimento di annullamento della graduatoria di merito del concorso regionale? Quali e quante sarebbero le richiamate irregolarità? Di quale natura e di quale peso? E soprattutto, quale ente ha predisposto l’errata griglia di valutazione? Il Ministero dell’Istruzione o lo stesso USR Marche? Se l’errore fosse di matrice ministeriale, questo vuol dire che la stessa griglia è stata utilizzata anche dalle commissioni d’esame delle altre regioni italiane?  

       
Opacità e dilettantismo sulla pelle di persone che hanno subito danni personali, professionali e materiali e tra esse i vincitori marchigiani costretti a rimettere in discussione il loro percorso, a sostenere nuove prove, a concorrere nuovamente per una valutazione positiva già ottenuta, a non avere i tempi necessari dal punto di vista logistico in previsione dell’eventuale assegnazione delle sedi scolastiche che verrà fatta all’ultimo minuto. Da non sottovalutare, inoltre, il grande disagio anche per i dirigenti scolastici che a fine agosto navigano nell’assoluta incertezza circa l’organizzazione delle classi tra supplenti e insegnanti di ruolo, con un indefinito corpo docenti.

Chiedo nuovamente: il livello di responsabilità istituzionale per un fatto così grave e senza precedenti è centrale o regionale? Inoltre, con quali risorse verranno coperti i costi aggiuntivi per le nuove sessioni di esame e per la commissione valutatrice? E abbiamo ragionevole probabilità che non si aprano nuovi fronti di contenzioso amministrativo?

Sono veramente troppe le domande senza risposta. Va immediatamente ristabilita una corretta e completa informazione di quanto è successo.        
La richiesta è che le istituzioni coinvolte - anche grazie all’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Irene Manzi al Ministro Valditara - si facciano carico delle proprie responsabilità e diano subito risposte trasparenti ai tanti insegnanti marchigiani che ad oggi hanno solo una certezza: dover ricominciare tutto da capo".

 

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