Provincia Macerata
Matelica, premio di laurea "Maria Fiorella Conti": tre studentesse vincitrici per le loro tesi
Sono tre le tesi scelte e altrettante le laureate che hanno ricevuto ieri, sabato 13 dicembre, il premio di laurea "Città di Matelica – Maria Fiorella Conti". L’edizione di quest’anno, la quarta, ha consegnato tre riconoscimenti, a testimonianza della qualità dei lavori presentati. Un premio è andato alla tesi di Rebecca Medici, della facoltà di Beni Culturali e Turismo dell’Università di Macerata, con un lavoro in Storia dell’Arte Moderna dal titolo "Luca Di Paolo da Matelica pittore alla corte degli Ottoni del ‘400". Due riconoscimenti a pari merito sono stati assegnati alle lauree magistrali di Roberta Migliorelli, del corso di Ingegneria Gestionale per la Trasformazione Digitale dell’Università Mercatorum, con la tesi in Strategia, Organizzazione e Marketing dal titolo "Dal business idea alla strategia dei servizi come innovazione per ottenere e mantenere il vantaggio competitivo, il case history Halley Informatica", ed Eleonora Cesandri, del Dipartimento di Lettere, Lingue e Letterature, civiltà antiche e moderne dell’Università di Perugia, corso di laurea in Studi Italiani Classici e Storia Europea, con la tesi "Dalla diaspora alle origini, il caso di Libero Bigiaretti". Alle tre laureate è stato consegnato un attestato insieme a un premio in denaro – 1500 euro per le lauree magistrali e 500 euro per la laurea triennale – mentre le tesi premiate saranno conservate e consultabili presso la biblioteca comunale "L. Bigiaretti". Il premio di laurea è nato con l’obiettivo di valorizzare gli studi dedicati al territorio di Matelica, alla sua realtà culturale, sociale ed economica. Alla cerimonia di consegna hanno preso parte il sindaco Denis Cingolani e l’assessore alla Cultura Barbara Cacciolari. «Anche quest’anno abbiamo il piacere di premiare tre lavori interamente basati sulla città di Matelica, dall’arte all’economia fino alla letteratura - hanno spiegato Cingolani e Cacciolari - rivolgiamo i nostri complimenti e i migliori auguri a Rebecca Medici, Roberta Migliorelli ed Eleonora Cesandri».
Fabrizio Cagnini campione italiano Regolarità 80 cc: megafesta a Valfornace (FOTO e VIDEO)
Una serata di festa, condivisione e orgoglio sportivo ha animato Valfornace in occasione della cena organizzata per celebrare la vittoria del Campionato Italiano di Regolarità Classe X1 80 cc conquistata da Fabrizio Cagnini. Un successo atteso a lungo e arrivato al termine di una stagione straordinaria, chiusa con sei vittorie su sette gare, che ha finalmente portato il titolo italiano dopo anni di piazzamenti sul podio. La cena è stata voluta dallo stesso Cagnini come segno di ringraziamento verso tutte le persone che lo hanno sostenuto durante il campionato. Presenti il Moto Club Amatori Fuoristrada Sibillini, di cui Fabrizio fa parte, amici, parenti e tutti coloro che hanno contribuito al percorso sportivo culminato nel titolo. “Sono contento perché da tanto tempo aspettavo questa vittoria. Sono arrivato svariati anni terzo, svariati anni secondo e poi è arrivata la vittoria. È una grande conquista”, ha raccontato Fabrizio Cagnini durante la serata. Un campionato iniziato con qualche difficoltà, come lui stesso ha ricordato: “La prima gara, se avevo un problema alla moto, sono arrivato quarto. Poi dalla seconda fino alla settima sempre vincitore, sempre primo posto”. Tra gli ospiti anche grandi nomi della regolarità, vere e proprie leggende della classe 80 cc, invitate per condividere un momento speciale. “Ho degli ospiti d’onore come Chico Muraia, Gianmarco Rossi, Stefano Passeri, Angelo Signorelli, tutti i campioni della classe che faccio io”, ha spiegato Cagnini, sottolineando il forte legame con il mondo della regolarità. La soddisfazione è stata condivisa anche dal presidente del Moto Club Amatori Fuoristrada Sibillini, Pietro Scipioni, che ha evidenziato l’importanza del risultato per tutto il club. “L’anno scorso ci è andato molto vicino, quest’anno ce l’ha fatta e quindi porta prestigio e visibilità anche al nostro club che è piccolino. Quando arrivano risultati di questo genere siamo contenti. Grande soddisfazione, bellissima serata”. Scipioni ha inoltre sottolineato il valore degli ospiti presenti: “Fabrizio ha invitato tutti i campioni che si sono distinti nei vari campionati, anche mondiali, nella classe ottanta. Sono nomi che magari a chi non è appassionato non dicono niente, ma per noi sono come Del Piero nel calcio”. Uno sguardo è già rivolto al futuro, con l’obiettivo di confermarsi anche nella prossima stagione. “Sicuramente Fabrizio tornerà a gareggiare nella classe ottanta cercando di ottenere lo stesso risultato. Insieme a lui abbiamo altri ragazzi che fanno sempre belle prestazioni. Speriamo che anche il prossimo anno ci porti un altro titolo italiano”, ha concluso il presidente. Tra tavole addobbate di rosso, clima natalizio e spirito di squadra, la serata è stata anche un’occasione per scambiarsi gli auguri. “Festeggiamo e dall’altro anno si ricomincia. Buon Natale, buone feste a tutti”, ha salutato Cagnini. Una cena per celebrare il lavoro di squadra dietro la vittoria. Appuntamento al prossimo anno, con la speranza di festeggiare ancora nuovi successi.
Morrovalle, il dicembre da incorniciare di Nicolò Palombini: pagella d'oro e sindaco dei ragazzi
Un inizio di dicembre denso di emozioni per Nicolò Palombini. Il giovane morrovallese, 13 anni, è stato l’unico studente della città ad aggiudicarsi la "Pagella d’oro", riconoscimento che la Cassa di Risparmio di Fermo assegna ogni anno agli studenti più meritevoli del territorio. Nicolò, alunno della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Marco Polo di Morrovalle, è stato premiato sul palco del Teatro dell’Aquila di Fermo. A coronare questo splendido fine d’anno, poi, nei giorni scorsi è arrivata anche l’elezione a sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi, istituzione che nacque a Morrovalle nel 1989 come prima città in Italia ad istituire questa forma di partecipazione alla cosa pubblica riservata ai più giovani. Ma oltre all’impegno nello studio e nella “politica”, Nicolò non lascia da parte lo sport: è infatti un grande appassionato di calcio e milita nelle fila delle giovanili della Civitanovese.
C'è una Maceratese che comanda: l'Under 19 è in testa al girone G ed è campione d'inverno
Si chiude con un pareggio il girone d’andata della Maceratese Under 19 Nazionale, che all’Helvia Recina impatta 2-2 contro il Giulianova nella 13ª giornata del Girone G. Un risultato che lascia un po’ di rammarico per l’andamento della gara, ma che consente ai biancorossi di laurearsi campioni d’inverno, chiudendo al primo posto con 26 punti. La sfida si apre su ritmi equilibrati. Al 28’ la Maceratese si fa vedere in avanti con Batassa, il cui tiro viene respinto dalla difesa ospite. Il Giulianova risponde con Neziri, ma la conclusione è debole e non impensierisce Prugni. Al 39’ l’episodio che cambia il match: Gironella riceve palla in area, supera un avversario e viene trattenuto vistosamente per la maglia. L’arbitro assegna il calcio di rigore ed espelle Dermilis. Dal dischetto va lo stesso Gironella: Di Pasquale respinge, ma l’attaccante biancorosso è il più rapido ad avventarsi sulla respinta e a firmare l’1-0, risultato con cui si va all’intervallo. Nella ripresa la gara diventa più vivace. In avvio Prugni è attento su un colpo di testa pericoloso da calcio piazzato, mentre sul capovolgimento di fronte Natali ha una doppia occasione senza trovare la porta. Al 9’ è ancora Neziri a rendersi pericoloso con un tiro da fuori che termina di poco alto. Al 12’ la Maceratese raddoppia: grande azione di Natali sulla corsia destra, cross preciso in area e piattone vincente di Gironella, che firma la doppietta personale e sale a quota 8 reti stagionali, raggiungendo Fratini e Arbusti nella classifica marcatori. Nonostante l’inferiorità numerica, il Giulianova non si arrende. Al 32’ Scacchioli accorcia le distanze risolvendo una mischia in area, mentre tre minuti più tardi Torbidone, subentrato dalla panchina, firma il pareggio concretizzando una ripartenza letale. Nel finale la Maceratese prova con insistenza a riportarsi in vantaggio e al 50’ reclama anche un calcio di rigore per un contatto in area, ma l’arbitro lascia proseguire. Il match si chiude così sul 2-2. Un pareggio che non compromette il primato: grazie alla sconfitta casalinga della Vigor Senigallia contro il Chieti, i biancorossi chiudono il girone d’andata al primo posto con 26 punti, due in più di Vigor Senigallia e L’Aquila. Al termine della gara mister Alessandro Nasini non nasconde il rammarico per il risultato, ma guarda con orgoglio al percorso della squadra: «È un pareggio che lascia tanto amaro in bocca, soprattutto per come si era messa la partita. Oggi poteva essere la giornata perfetta per coronare tutto quello che di bello e buono avevamo fatto in questo girone d’andata». Il tecnico biancorosso analizza l’andamento del match: «Nel primo tempo i ragazzi sono stati eccezionali sotto tutti i punti di vista, per idee, interpretazione e modo di stare in campo. Nel secondo tempo purtroppo è successo un po’ il contrario di tutto e la situazione è cambiata. Prendiamo il pareggio, anche se il rammarico è tanto». Il bilancio di fine girone resta comunque estremamente positivo: «Chiudere il girone d’andata in testa alla classifica dà grande consapevolezza. Abbiamo iniziato il 4 agosto con un gruppo completamente nuovo, da costruire e amalgamare, e forse qualcuno aveva anche poca fiducia. Noi invece ne abbiamo sempre avuta tanta». Ora spazio alla sosta natalizia: «Adesso ricarichiamo soprattutto le energie mentali. Spero che i ragazzi facciano un bel Natale, poi si riparte con la mentalità giusta, cercando di migliorare alcune scelte che ci hanno creato difficoltà, ma continuando su questa strada perché è quella giusta». (Credit foto: Francesco Tartari)
Morrovalle, apre una nuova tabaccheria a Trodica: la scommessa di Federica e Alessia
Una nuova tabaccheria, ma non solo. Ieri pomeriggio taglio del nastro a Trodica per lo Spaccetto n. 7, il negozio aperto dalle sorelle Federica e Alessia Gironelli in via Dante Alighieri. Una tabaccheria, si diceva, ma anche un negozio dove trovare idee regalo e oggetti che stuzzicano la fantasia del cliente. «Volevamo aprire un’attività tutta nostra – raccontano Federica e Alessia Gironelli – ma ci volevamo differenziare un po’ dalla tabaccheria classica e allora abbiamo pensato di integrarla anche con altre proposte, che i clienti potranno trovare all’interno del negozio». Alla piccola cerimonia inaugurale ha partecipato anche il sindaco Andrea Staffolani: «Non posso che essere felice che due ragazze abbiano scelto di investire sul nostro territorio – commenta il primo cittadino – è una conferma importante per il commercio cittadino e il segno che Morrovalle è attrattiva per chi ha idee e volontà di investire, anche grazie all’impegno quotidiano che mettiamo come amministrazione comunale. Auguriamo a Federica e Alessia le migliori fortune».
Colazione musicale alla Pasticceria Ternana: oltre 300 presenze per il concerto del violinista Alessandrini
Grande partecipazione sabato mattina alla Pasticceria Ternana, dove si è svolta una colazione musicale che ha unito gusto e cultura, registrando oltre 300 partecipanti. L’evento, gratuito e aperto alla cittadinanza, è stato organizzato dalla Pasticceria Ternana in collaborazione con Filosofarte e ha ricevuto il patrocinio gratuito e non oneroso del Comune di Civitanova Marche. Protagonista della mattinata il violinista Valentino Alessandrini, reduce da un tour all’estero, che ha saputo conquistare il pubblico con una performance intensa e coinvolgente, accompagnata da continui applausi. La musica ha trasformato lo spazio della pasticceria in un luogo di incontro e condivisione, dimostrando come l’arte possa inserirsi con naturalezza nella quotidianità cittadina. Presente all’iniziativa anche il consigliere comunale Gianluca Crocetti, che ha espresso parole di apprezzamento per l’organizzazione: «Ringrazio i titolari e lo staff della Pasticceria Ternana per l’accoglienza e per aver promosso questo evento. Un grazie speciale va anche al performer, il violinista Valentino Alessandrini, che ha saputo gestire con professionalità e sensibilità la folla. L’iniziativa dimostra come Filosofarte stia progressivamente valorizzando la città, favorendo il coinvolgimento attivo dei cittadini e delle attività produttive. Un percorso virtuoso che genera benefici concreti e condivisi, sia per il settore pubblico sia per quello privato». Il prossimo evento è già in programma: si terrà presso la pizzeria AltoBordo e vedrà protagonista il Maestro Umberto Piersanti, candidato al Premio Nobel per la Letteratura nel 2005 e nel 2024, che presenterà il suo libro “L’isola tra le Selve”. Anche in questa occasione, la serata sarà arricchita dalle note del violinista Valentino Alessandrini, a conferma di un format che unisce parola e musica e che continua a riscuotere crescente interesse.
Divertirsi con amici e parenti: gustare la buona tavola fa bene alla salute, ma attenzione!
Con la festa dell’Immacolata iniziano tradizionalmente le feste natalizie, che si protrarranno fino all’Epifania del 6 gennaio 2026. Naturalmente le giornate salienti sono la vigilia e il giorno di Natale, la sera del 31 dicembre e il giorno di Capodanno. Un mese, insomma, di feste inframmezzate da giorni di apparente normalità, arricchite però da incontri conviviali per ritrovarsi e scambiarsi gli auguri con colleghi di lavoro, amici del calcetto, iscritti ai circoli sportivi e ricreativi, frequentatori di palestre, scuole di ballo e tante altre realtà. Momenti di serenità e condivisione che culminano nell’augurarsi un buon Natale e un felice anno nuovo. C’è tanta crisi, è vero, ma a questi riti con parenti e amici non possiamo e non dobbiamo sottrarci: rappresentano un modo per esorcizzare le preoccupazioni, le ansie e le difficoltà che caratterizzano tempi complessi come quelli che stiamo vivendo. Il rituale religioso della Natività, che per i credenti diventa un’oasi di gioia e speranza, e la diffusa percezione di amicizia, solidarietà e amore, espressa attraverso auguri, abbracci e regali, si trasformano in vere e proprie iniezioni di fiducia e allegria per persone di ogni età e condizione. Dopo una simile premessa, parlare dei rischi per la salute legati agli opulenti pranzi festivi potrebbe sembrare fuori luogo. Viene più naturale sottolineare i benefici di una inevitabile trasgressione vissuta in compagnia, in un periodo in cui il benessere dell’anima e della mente assume un ruolo prioritario. Anche la soddisfazione del corpo, seppur con qualche rischio, può diventare parte di un processo virtuoso, perché il cibo come momento relazionale aiuta ad allentare le tensioni e ritemprarsi dallo stress. Affinché però questi effetti positivi si realizzino, la trasgressione deve essere vissuta con consapevolezza e amore verso sé stessi, rimanendo circostanziata e bilanciata da piccoli accorgimenti capaci di compensarne gli effetti sulla linea e sulla salute generale. Possiamo così rispondere con un sorriso ai sensi di colpa, sapendo che anche lo “strappo alla regola”, se carico di significati orientati al benessere, è una carezza che ci concediamo. Secondo le tradizioni gastronomiche, tra Natale e Capodanno, considerando vigilie e giorni festivi, si può arrivare a consumare oltre 6000 calorie. Un numero elevato, certo, ma che non deve spaventare: dopo le feste si può ridurre per qualche giorno l’apporto calorico e aumentare l’attività fisica, intensificando l’allenamento per chi già lo pratica o concedendosi qualche camminata in più per i sedentari. Una presa di coscienza semplice e concreta, per vivere meglio e assaporare fino in fondo la bellezza di questo straordinario periodo dell’anno.
"Interstellar": l'Amore che trascende le leggi della Fisica
"E se l’amore fosse l’unica cosa, che possiamo percepire, che trascende le dimensioni del tempo e dello spazio?" (“Interstellar” regia di Christopher Nolan, 2014). In poche parole il senso più profondo del mistero dell’esistenza. Il film "Interstellar" non è una semplice space opera, ma una riflessione sui concetti di tempo, amore, sopravvivenza e scienza. Cooper, ex astronauta, assiste, impotente dallo spazio, gli anni che scorrono sulla Terra e mentre i suoi cari invecchiano, lui no. Una lotta contro il tempo per poter tornare da sua figlia. Disperso nel cosmo comprende che l’unico strumento per comunicare con il resto del mondo è l’energia dell’amore. Il film ci invita a considerare una nuova visione del tempo, come un luogo, una sorta di libreria emotiva composta da ricordi, legami, traumi e momenti decisivi che continuano ad influenzarci. Il protagonista entra fisicamente nel proprio passato e scopre che lo può modificare: il futuro influenza il passato, così come il passato influenza il futuro. Il tempo non è più una realtà lineare: passato, presente e futuro coesistono grazie alle emozioni, le uniche in grado di attraversare le dimensioni temporali. L’amore si manifesta così nella sua capacità di percepire una verità più ampia di quella semplicemente sensoriale. E’ un accesso al divino, in grado non solo di allungare o accorciare il tempo, ma di ridurre o ampliare gli spazi, di collegare epoche, di creare legami eterni. È un’energia che ci tiene legati in maniera indissolubile anche a persone scomparse o che non vediamo da anni. Se la scienza ci spiega come funziona il mondo, l’amore ci svela perché esistiamo nel mondo. "Interstellar" ci insegna, inoltre, che l’amore è il frutto di un atto di osservazione: l’amore per manifestarsi ha bisogno di un osservatore che lo veda. La realtà non esiste fino a quando non viene vista e non le viene dato un senso. L’atto dell’osservare collassa il potenziale in una realtà concreta, per cui tutte le molteplici possibilità si riducono in una sola. Esattamente come succede quando osserviamo un quadro: possiamo passare dal vedere solo tanti colori e forme possibili, per poi proiettarli in un’immagine unica e concreta. Allo stesso modo saper comprendere un amore permette di rendere reale ciò che potrebbe rischiare di rimanere una possibilità. In un mondo dominato dalla logica, in cui provare emozioni ed esternare sentimenti è indice di debolezza, Christopher Nolan ci ricorda che la connessione umana è la forza primordiale universale più potente ed indissolubile.
Maltrattamenti dopo la separazione: quando scatta il reato secondo la Cassazione
Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alla tutela delle vittime di violenza di genere. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: “E’ ipotizzabile il reato di maltrattamenti nel caso di un coniuge successivamente separato e non convivente?” Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi recentemente la Corte di Cassazione, riguardo la condanna inflitta in primo ad un imputato per atti persecutori ai danni della moglie, a seguito di comportamenti vessatori protrattisi tra la convivenza e la separazione; la Corte d'Appello però, riqualificava i fatti come maltrattamenti in quanto «la separazione non fa venir meno la “qualifica familiare” della persona offesa». La Suprema Corte, adita con ricorso per cassazione dal difensore del condannato, ha confermato la tesi della Corte territoriale; in particolare, per il Collegio i giudici hanno fatto buon governo dell'indirizzo di legittimità secondo cui «le condotte vessatorie, sorte in ambito domestico e protrattesi dopo la sopravvenuta separazione di fatto o legale, integrano il reato di maltrattamenti, e non quello di atti persecutori», in quanto il coniuge resta “persona della famiglia” fino allo scioglimento degli effetti civili del matrimonio, a prescindere dalla convivenza, dal momento che la separazione non elide lo status acquisito con il matrimonio, dispensando dagli obblighi di convivenza e fedeltà, ma lasciando integri quelli di reciproco rispetto, assistenza morale e materiale, e collaborazione, che discendono dall'art. 143, comma 2, c.c. Dunque, la separazione – sia di fatto che legale – non interrompe la relazione giuridica rilevante ai sensi dell'art. 572 c.p.: il vincolo familiare permane e la tutela penale si estende anche al periodo successivo alla fine della convivenza, fino al definitivo scioglimento del matrimonio. Solo con il divorzio infatti viene meno la qualifica di “persona della famiglia” che giustifica l'applicazione della fattispecie dei maltrattamenti. La giurisprudenza di legittimità, richiamata dalla Corte (es. Cass. 45400/2022), ribadisce che la ratio è quella di impedire che la separazione possa costituire un “vuoto di tutela” per la vittima. L'obbligo di rispetto, assistenza morale e materiale, e collaborazione, sancito dall'art. 143, comma 2, c.c., resta operativo fino al divorzio, indipendentemente dalla cessazione della coabitazione. Il criterio temporale rilevante ai fini dell'art. 572 c.p. è lo scioglimento degli effetti civili del matrimonio. Le condotte maltrattanti che si protraggano nel periodo tra separazione e divorzio sono pienamente sussumibili nella fattispecie penale, a prescindere dalla cessazione della convivenza, purché permanga il vincolo matrimoniale. Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: “Integrano il reato di maltrattamenti in famiglia e non quello di atti persecutori le condotte vessatorie nei confronti del coniuge che, sorte in ambito domestico, proseguono dopo la sopravvenuta separazione di fatto o legale, in quanto il coniuge resta ‘persona della famiglia’ fino allo scioglimento degli effetti civili del matrimonio, a prescindere dalla convivenza” (Cass. Pen.; Sez. VI; Sent. n. 23956 del 14.05.2025). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Porto Recanati fa l'impresa: Matelica ko nel derby, Gamazo devastante sotto le plance
Il PalaMedi resta un tabù per la Halley Matelica. Per il terzo anno consecutivo i biancorossi capitolano sul campo della Sì con te Porto Recanati, rimettendo in piedi una partita che sembrava stesse scappando via dalle mani sul -12 di inizio quarto periodo. Ancora una volta, però, la Vigor, priva di Marrucci (problema al polso) oltre che dei lungodegenti Mentonelli ed Eliantonio, aveva trovato la forza di raddrizzarla. Ma il testa a testa finale, stavolta, ha premiato i padroni di casa, a loro volta con Ciribeni ai box. Il primo tempo è di equilibrio pressoché totale. L’intensità è altissima, la precisione decisamente meno, ma la Halley trova un protagonista inaspettato: Fea segna tutti i primi 12 punti vigorini, tenendo la Vigor in linea di galleggiamento in un avvio in cui l’Attila Junior comanda a lungo, seppur mai oltre il singolo possesso di vantaggio. Le triple di Mazzotti e Mariani sembrano girare l’inerzia (13-18 Halley all’8’), ma i padroni di casa stringono qualche vite in difesa, i biancorossi, con coach Trullo spesso costretti a quintetti “creativi” viste le rotazioni limitate, sprecano fin troppo pur raccattando una valanga di rimbalzi offensivi e all’ultimo respiro prima dell’intervallo lungo un canestro di Sablich riporta la Sì con te avanti (29-28 a metà gara). La partita cambia radicalmente nel terzo periodo. Liberato dai tentacoli di Mozzi, costretto in panchina con 3 falli, Gamazo diventa devastante sotto le plance (12 i suoi punti nel solo terzo periodo) e l’Attila Junior spicca il volo. La Vigor fa una gran confusione in attacco e quando ancora Gamazo, in apertura di quarto periodo, firma il 49-37 con il suo 20° punto, la partita sembra sul punto di sfuggire una volta per tutte. Ma, come accaduto più volte in questa stagione, i biancorossi danno il loro meglio quando sono con le spalle al muro. Mariani riesce a liberarsi dell’appiccicosa difesa portorecanatese infilando 8 punti in un amen, la difesa a zona fa il resto e la Halley gira clamorosamente il match con un parziale di 1-17 che fa salire Panzini e soci a +4 (50-54 a 4’ dalla sirena). Una palla persa di Mozzi convertita in un canestro 1vs0 di Sablich spegne il furore vigorino, Farina dall’arco vale il controsorpasso Sì con te e all’imbocco dell’ultimo minuto Porto Recanati è avanti 59-56. Mozzi ha la chance di pareggiare a 39” dalla sirena segnando da sotto e subendo anche il fallo (59-58), ma fallisce il libero per impattare riconsegnando la palla ai padroni di casa. Ma la difesa vigorina ringhia sul ribaltamento di fronte costringendo la Sì con te all’infrazione di 24”, guadagnandosene 14” abbondanti per il tiro del potenziale successo. Palla ovviamente nelle mani di Mariani, che si butta dentro per cercare il canestro nel traffico, perdendo però la maniglia prima di poter concludere. Il fallo su Caverni a poco più di 1” dalla sirena consegna i due liberi al play fanese: dentro il primo, volutamente sbagliato il secondo e per la Vigor non c’è tempo per un’ulteriore replica. Vince con merito Porto Recanati, Matelica resta prima ma apre la porta al possibile aggancio delle inseguitrici. SI’ CON TE PORTO RECANATO-HALLEY MATELICA 60-58 PORTO RECANATI: Farina 9, Caroè 6, Gamazo 22, Tartaglione ne, Caverni 12, Sablich 8, Mazzagatti, Virgili ne, Pacini ne, Quinzi 3, Ciribeni ne, Alfonsi ne. All.: Coen. MATELICA: Marrucci ne, Pacini ne, Panzini 3, Mentonelli ne, Fea 18, Dell’Anna 6, Eliantonio ne, Mazzotti 8, Mariani 14, Mattarelli 4, Mozzi 5. All.: Trullo. ARBITRI: Gaudenzi, Lisotta. PARZIALI: 14-18, 15-10, 18-9, 13-21.
Rotary Tolentino porta l'educazione alla salute orale nelle scuole con il progetto "Denti sani"
Rotary Tolentino porta nelle scuole il progetto “Denti sani”, con lo scopo di sensibilizzare i bambini sull’importanza della cura della propria bocca e della prevenzione delle patologie dentali. Il progetto, sostenuto dal Rotary Tolentino, è rivolto alle classi quinte dell’Istituto comprensivo “Paladini” di Treia. L’altra mattina hanno partecipato alla lezione di igiene dentale gli alunni dei plessi “Dolores Prato” e “Don Luigi Sturzo”, che hanno seguito con grande interesse le spiegazioni del dentista e socio del Rotary Tolentino Leonardo Compagnucci, affiancato dal figlio Giorgio, anch’egli dentista. Qualche settimana fa l’iniziativa aveva già coinvolto le classi quinte A e B del plesso “Arcobaleno” di Passo di Treia, confermando l’intento del club di raggiungere tutti gli studenti delle ultime classi della primaria. In apertura, il presidente del Rotary Tolentino, Iole Rosini, ha illustrato finalità e contenuti del progetto, sottolineando come la prevenzione rappresenti una componente fondamentale del benessere fin dalla giovane età. La lezione, caratterizzata da un approccio dinamico e interattivo, ha permesso ai bambini di familiarizzare con i principi basilari della salute dentale, anche grazie a video animati che hanno reso gli argomenti più divertenti e facilmente comprensibili. Compagnucci ha spiegato l’anatomia del dente, le cause principali delle carie e le corrette tecniche di pulizia, sia con lo spazzolino tradizionale sia con quello elettrico. Non sono mancati approfondimenti sull’uso del filo interdentale e sulla scelta di un buon dentifricio, elementi chiave per proteggere lo smalto e prevenire disturbi gengivali. Al termine dell’incontro, ogni alunno ha ricevuto il “Certificato del supereroe dei denti”, insieme a un kit per l’igiene orale contenente spazzolino, dentifricio e collutorio, per incoraggiare l’adozione di corrette abitudini anche a casa. I bambini hanno ricevuto inoltre un cruciverba a tema dentale, utile per verificare in modo ludico quanto appreso, e una pubblicazione illustrata con consigli pratici su come mantenere i denti sani, inclusi suggerimenti su una dieta equilibrata per prevenire carie e problemi gengivali. L’iniziativa ha riscosso grande entusiasmo, trasformando l’apprendimento della salute orale in un’esperienza educativa, stimolante e divertente. Ancora una volta, il Rotary Tolentino conferma il proprio impegno nella promozione della prevenzione e del benessere tra i più giovani, contribuendo alla formazione di cittadini consapevoli e attenti alla propria salute.
Giornata perfetta al Comunale: la Settempeda batte il Grottammare 3-0, onora il Centenario e ritrova il successo
Supera a pieni voti l’esame Grottammare imponendosi in maniera netta, convincente e meritata la Settempeda che torna al successo dopo cinque turni e lo fa onorando al meglio l’ultimo impegno al Comunale del 2025, anno del Centenario, e vivendo al meglio il pomeriggio in cui veste la divisa celebrativa, in cui viene accolta dal nuovo inno biancorosso e in cui è sostenuta dal solito incessante tifo dei Boys che hanno cantato ininterrottamente per 90’ mostrando prima del via una nuova e splendida coreografia. Insomma, tutto bene per la squadra di Pierantoni che firma una prova attenta e determinata dimostrando spirito ed atteggiamento giusto oltre a sprazzi di bel gioco(di ottima fattura secondo e terzo gol) e con una prestazione collettiva e dei singoli di ottimo livello. Se reazione al momento complicato doveva esserci, ebbene è arrivata puntuale a certificare compattezza e unione di squadra oltre al fatto che in settimana è stato svolto il lavoro che serviva. Ulteriore nota di merito per la Settempeda è che i tre punti sono stati conquistati in situazione difficile, dato che i locali hanno dovuto giocare tutta la ripresa in dieci uomini e lo hanno fatto ad alti livelli trovando energie fisiche e mentali che le hanno consentito di arrotondare il punteggio, episodio questo non nuovo quest’anno dato che la stessa cosa si era già vista a Montecosaro. Prima di fermarsi per le festività, per la Settempeda ci sarà l’ultima fatica con la trasferta di Porto Sant’Elpidio per la prima giornata di ritorno. LA CRONACA – Il Grottammare è l’ultimo rivale dell’anno solare che la Settempeda riceve al Comunale per chiudere l’andata, sfida che in questo momento del torneo conta parecchio per i biancorossi che devono reagire dopo il pesante ko di sabato scorso e fare la prestazione perfetta per tornare a fare punti. Marchegiani fra i pali, Brandi in difesa e Ammora come under in attacco. La partenza dei biancorossi è quella ideale e mette subito in discesa la strada. Angolo da sinistra ben eseguito da Russo con pallone invitante in area che diventa giocabile per Dutto che in scivolata anticipa tutti e spinge in porta. Primo centro stagionale per il difensore argentino. Il primo accenno di reazione del Grottammare arriva dopo undici minuti con il 2006 Loretucci che trova il varco giusto e calcia rasoterra per la facile presa in tuffo di Marchegiani. La Settempeda gestisce e controlla il gioco. Ancora una palla inattiva porta i biancorossi ad un passo dal raddoppio. Pregevole schema che permette a Montanari di avere lo spazio per battere a rete con il sinistro: tiro potente che incoccia sulla traversa. Poco dopo ci prova Russo su punizione dal limite con sinistro alto non di molto. Il primo tempo vive una lunga fase di stallo per emozioni ed azioni degne di nota. Crescono un po’ gli ospiti mentre i biancorossi perdono qualche metro di campo. E’ il recupero(5’) a vivacizzare il match e lo fa con due episodi importanti, uno dei quali potrebbe cambiare la storia della partita. Su punizione Tombolini trova un sinistro insidioso che rimbalza sulla traversa, mentre più tardi Dutto “rovina” la sua giornata positiva entrando a centrocampo in maniera troppo decisa ed irruenta su Pomili con l’arbitro che estrae il cartellino rosso diretto. Settempeda che va al riposo sapendo di dover giocare l’intera ripresa in dieci uomini. Mister Pierantoni non fa sostituzioni, ma rivede il modulo per ovviare all’uomo in meno. Il Grottammare in avvio ci prova. più deciso e convinto. La Settempeda si difende. Al 5’ Pomili scarica il rasoterra che Marchegiani va a mettere in angolo con un pronto intervento in tuffo . Nel momento forse più delicato ecco che la Settempeda trova il raddoppio incanalando il risultato dalla propria parte grazie al 2-0. Ripartenza avviata da capitan Quadrini che esce palla al piede dalla propria trequarti con cambio gioco verso destra per Brandi che scatena tutta la potenza e parte a velocità super lungo la fascia arrivando in area avversaria per poi scodellare dal fondo in scivolata un cross perfetto che arriva in mezzo dove Ammora si coordina perfettamente per battere al volo con il sinistro in bello stile e precisione trovando il raddoppio. Anche per il 2007 primo acuto stagionale. Passano 60’’ e i locali sfiorano il tris: Tulli dal limite fa partire un bel sinistro che Beni devia con la palla che rimane nei pressi della porta dove Perez può colpire comodamente ma il suo colpo di testa è impreciso e si spegne sul fondo. Iniziano i cambi da ambo le parti e quelli del Grottammare portano più vivacità grazie soprattutto a Polini che per due volte va vicino a riaprire la contesa: colpo di testa da centro area che sfiora il palo; sinistro dal limite respinto da un ottimo intervento di Marchegiani. Il tris mancato in precedenza la Settempeda lo trova al 32’. Il neo entrato Monachesi(2007) vince un contrasto sulla linea laterale di sinistra ed appoggia poi a Perez che con un esterno destro preciso lancia in verticale Tulli che piazza uno scatto dei suoi che brucia il difensore e dopo essere giunto in area trafigge il portiere con un destro preciso a mezza altezza. Gol che chiude la pratica e decide la sfida. La Settempeda amministra nel finale il prezioso triplice vantaggio e può festeggiare il ritorno alla vittoria. IL TABELLINO SETTEMPEDA-GROTTAMMARE 3-0 RETI: pt 2’ Dutto; st 16’ Ammora, 32’ Tulli SETTEMPEDA: Marchegiani, Brandi, Montanari, Pagliari, Dutto, Zappasodi, Quadrini(43’st Eugeni), Perez(38’st Dolciotti), Tulli(33’st Compagnucci), Russo(24’st Romoli), Ammora(30’st Monachesi). A disp. Giulietti, Massacci, Meschini, Paciaroni. All. Pierantoni GROTTAMMARE: Beni, Porfiri(38’st Maranesi), Tombolini, Medori, Ferrari, Iuvalò(20’st Cembrzynski), Seproni(20’st Mazzieri), Alfonsi, Ricci(1’st Di Nicolò), Pomili, Loretucci(20’st Polini). A disp. Diakhaby, Fabrizi, Guenci, Imbrescia. All. Campanile ARBITRO: Alfredi di MC. Assistenti: Busilacchi di AN e Bruno di MC NOTE – Espulsi: 48’pt Dutto. Ammoniti: Perez, Ferrari, tombolini, Zappasodi, Porfiri, Alfonsi, Mazzieri. Angoli: 2-4. Recupero: pt 5’, st 5’
Civitanova Marche riconosciuta come “Città Ciclistica dell’Anno”
La città di Civitanova Marche è stata insignita del titolo di Città Ciclistica dell’Anno dal Comitato Provinciale di Macerata della Federazione Ciclistica Italiana. Le motivazioni di questo riconoscimento sono molteplici e tutte collegate alla valorizzazione della bicicletta nei suoi aspetti sportivi, turistici e di mobilità quotidiana. Il Comitato ha premiato la città di Civitanova Marche per diversi motivi. Tra questi, la presenza della società ciclistica ASD CAM Futuro, realtà di spicco nel panorama sportivo regionale e nazionale, premiata come società che organizza il maggior numero di gare a carattere nazionale. È stato inoltre riconosciuto l’impegno del Comune di Civitanova Marchenello sviluppo della Ciclovia Adriatica, con particolare attenzione al collegamento tra Porto Potenza Picena e Civitanova, un’infrastruttura strategica per la mobilità ciclabile e il turismo sostenibile. Un altro elemento determinante è la costante promozione della mobilità sostenibile, attraverso iniziative rivolte alla diffusione dell’uso della bicicletta nella vita quotidiana, così come la collaborazione con la Federazione Ciclistica Italiana, che rappresenta un prezioso supporto nella promozione dello sport ciclistico, nella crescita culturale legata all’uso della bici e nella costruzione di una rete di progetti e buone pratiche a livello locale. Questo riconoscimento sottolinea l’impegno di Civitanova Marche nel rendere la bicicletta un elemento centrale dello sport, del turismo e della qualità della vita cittadina. «Essere riconosciuti come Città Ciclistica dell’Anno – dichiara Roberta Belletti, Assessore alla Mobilità Sostenibile – è un risultato importante, che valorizza il lavoro condiviso tra amministrazione, associazioni e realtà sportive del territorio. È un premio che conferma una visione chiara: promuovere l’uso della bicicletta significa investire in salute, sostenibilità e qualità urbana. Ringrazio la Federazione Ciclistica Italiana per l’attenzione riservata a Civitanova e tutti coloro che ogni giorno, con passione, rendono possibile questo percorso».
Camerino, inaugurata la nuova sede della casa di riposo Fondazione Casa Amica e la rinnovata sede CRI
Camerino ha vissuto una mattinata di particolare rilievo istituzionale e sociale con l’inaugurazione della nuova sede della Fondazione Casa Amica, la casa di riposo della città donata dalla Croce Rossa Italiana, e con il taglio del nastro della rinnovata sede CRI cittadina. All’evento hanno preso parte il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui, il presidente della Fondazione Casa Amica Angelo Montaruli, la vicepresidente nazionale della Croce Rossa Italiana Debora Diodati, il presidente del Comitato CRI di Camerino Gianfranco Broglia e l’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche Francesco Massara. La nuova sede della Fondazione Casa Amica rappresenta un traguardo molto importante per Camerino, che può ora contare su una struttura moderna e dignitosa dedicata all’assistenza agli anziani. Il progetto, avviato nel 2022, ha comportato lavori per un investimento complessivo di circa 2,5 milioni di euro e consentirà di accogliere 35 ospiti, offrendo spazi adeguati e servizi pensati per garantire qualità della vita. Nel corso della mattinata si è svolta anche l’inaugurazione della sede della Croce Rossa Italiana di Camerino, in via Leopardi, al termine degli interventi di riqualificazione energetica. La struttura è stata ufficialmente riconsegnata alla comunità insieme a tre nuove autoambulanze, che rafforzeranno in modo significativo la capacità di risposta sanitaria ed emergenziale del territorio. “L’inaugurazione di questa mattina della nuova struttura destinata a casa di riposo, donata alla Croce Rossa Italiana, è sicuramente un passo importante che chiude un 2025 ricco di opere destinate a quelle generazioni che rappresentano il futuro, il presente e le radici della nostra comunità – spiega il sindaco Roberto Lucarelli –. Non posso non ricordare che a maggio abbiamo inaugurato la nuova scuola Betti e oggi, con la nuova sede della Fondazione Casa Amica, andiamo finalmente a dare una sistemazione adeguata ai nostri nonni, ai nostri anziani, che sono un valore fondamentale e le vere radici della nostra città”. “È stata una giornata molto partecipata, con tante istituzioni e tante persone che hanno voluto visitare la nuova struttura. Questo è il segno evidente che si tratta di un’opera attesa dalla comunità da tantissimi anni, addirittura dal terremoto del 1997: un’attesa durata quasi trent’anni che oggi trova finalmente compimento. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che erano presenti, a partire dal presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui, al presidente della Fondazione Casa Amica Angelo Montaruli e a tutto il consiglio di amministrazione”. “Un grazie particolare a Sua Eccellenza monsignor Francesco Massara, che con la sua benedizione e il suo intervento ha ricordato l’importanza profonda di questa giornata. Ringrazio inoltre il Comitato locale della Croce Rossa di Camerino, rappresentato dal presidente Gianfranco Broglia. Il grazie più grande va però a chi ha voluto fortemente la realizzazione di questa struttura, ossia la Croce Rossa Italiana. Grazie alla vicepresidente nazionale Debora Diodati, presente oggi a Camerino, ma anche al presidente nazionale Rosario Maria Gianluca Valastro, che in questi mesi ha dimostrato una costante attenzione e una presenza concreta, dando un segnale forte della vicinanza della Croce Rossa Italiana ai territori più colpiti dal sisma”. “Questa struttura va verso quella che è la ricostruzione della città, che sta vedendo mese dopo mese i suoi frutti grazie all’operato del Commissario straordinario Guido Castelli, che in stretta collaborazione con l’amministrazione sta portando importanti risultati. Inoltre è una delle tante donazioni che la Croce Rossa Italiana ha fatto alla città di Camerino: basti ricordare che nel 2020 donò anche una parte del campus dell’Università, a testimonianza di una solidarietà autentica e continua”. “Da mercoledì prossimo prenderà avvio il nuovo percorso della casa di riposo, con il trasferimento dei venticinque ospiti attualmente accolti negli appartamenti a Le Mosse, per arrivare progressivamente a una residenzialità complessiva di trentacinque posti. Un ringraziamento finale va a tutte le imprese e ai professionisti che hanno contribuito alla realizzazione di questa importante opera e, soprattutto, alle operatrici e agli operatori che nei prossimi giorni inizieranno il loro lavoro: sono certo che sapranno garantire un servizio di eccellenza in una struttura che rappresenta un vero motivo di orgoglio per tutta la comunità”. “Quella di oggi è stata una giornata importante – dichiara il presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui –. È stata inaugurata la nuova casa di riposo Casa Amica, una donazione della Croce Rossa Nazionale grazie all’impegno dell’allora presidente nazionale Francesco Rocca e del presidente della Croce Rossa locale Gianfranco Broglia. Un risultato che si è potuto concretizzare anche attraverso un’attività estremamente significativa portata avanti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Lucarelli”. “Si tratta di un intervento fondamentale per la ricostruzione sociale e culturale di questi territori, che sono ripartiti grazie a interventi delle istituzioni rivolti alle diverse fasce di età. Dopo l’inaugurazione della scuola, opera di grande rilievo a livello regionale e del cratere sismico, oggi quella della casa di riposo. Per questo ringrazio la Croce Rossa, l’amministrazione comunale e il sindaco Lucarelli, la Fondazione Casa Amica, guidata dal presidente Angelo Montaruli, che garantisce competenza e una guida solida per la quotidianità rivolta ai nostri anziani”.
L'antidoto alla divisione: Anpi Civitanova e Montecosaro si fondono e alzano il "presidio democratico"
In un’epoca segnata dal ritorno di nazionalismi e pericolosi rigurgiti neofascisti, ideologie che sembravano appartenere ormai al passato, si è levato un forte segnale di unità dal Maceratese. Con lo spirito di un vero e proprio "presidio di memoria e democrazia", si è tenuto ieri sera, nella splendida cornice del Teatro delle Logge di Montecosaro, l'evento “Resistenti per Costituzione”. La serata, allietata dall'intrattenimento musicale del gruppo folk Sambene, ha sancito ufficialmente la fusione delle sezioni ANPI di Civitanova e Montecosaro, che hanno scelto di unire le forze in un momento storico che, come sottolineato dai relatori, tende alla divisione. Ad aprire la parte istituzionale, moderata da Claudio Ricci, sono stati il presidente dell'ANPI Civitanova, Francesco Peroni, il presidente provinciale ANPI, Francesco Rocchetti, e la sindaca di Montecosaro, Lorella Cardinali. Tutti hanno rimarcato come l'unione delle due sezioni rappresenti "un atto politico e morale fondamentale per contrastare le derive antidemocratiche e diffondere i valori della Resistenza tra le nuove generazioni". Il momento più emozionante della serata è stato dedicato alle testimonianze dirette. Il pubblico ha ascoltato la storia di Giuseppe Cerquetti, 97enne civitanovese (membro dell'Anpi), sfollato a Montecosaro durante la Seconda Guerra Mondiale. "Volevo entrare nella banda di mio fratello, ma lui si oppose perché ero troppo giovane” , ha raccontato Cerquetti, che divenne così una preziosa staffetta partigiana. Il suo ruolo fu cruciale: curava i collegamenti tra le formazioni, trasmetteva direttive, e provvedeva al rifornimento di beni e munizioni. Ha ricordato l'espediente di issare una bandiera bianca in punti strategici per segnalare l'arrivo dei tedeschi e la grande paura provata durante il trasporto clandestino di armi. Successivamente, Gabriella Macellari, insegnante e scrittrice, ha reso omaggio alla figura del padre, Umberto Macellari, un "maresciallo partigiano", arricchendo il quadro della Resistenza locale. La serata è proseguita con l'approfondimento storico a cura di Roberto Lucioli e Simone Massaccesi dell'Istituto Storico delle Marche. I due studiosi hanno presentato il loro ultimo lavoro, “Chiedilo alla libertà”, sulla storia delle bande partigiane nelle Marche. Gli autori hanno evidenziato il valore inestimabile dell’esperienza partigiana non solo in termini militari, ma soprattutto come scuola di democrazia. Moltissimi giovani, pur mossi inizialmente da un "istinto ribellistico" contro il fascismo repubblicano, furono alfabetizzati alla politica, spogliati delle "scorie tossiche della dittatura" e forniti dei rudimenti della cultura democratica. Un ricordo è stato dedicato anche al comandante partigiano Emanuele Lena, detto Acciaio, siciliano di origine, che operò nel Maceratese, in particolare nella zona di Tolentino, a capo del Gruppo 201. Infine, l’avvocato Roberto Gaetani ha omaggiato la figura del poeta dialettale marchigiano Arnoldo Ciarocchi. In chiusura, dopo aver ribadito che l'obiettivo della neonata sezione unificata è "essere un presidio e diffondere i valori della Resistenza", il presidente provinciale Francesco Rocchetti non ha mancato di lanciare una critica diretta: "Questa serata vuole fare da contraltare anche al festival 'Letture Maceratesi' di Macerata, che tanto ha fatto discutere in questi giorni". (E.L.)

cielo sereno (MC)



