Provincia Macerata

Il gesto invisibile dell'amore: non fare per proteggere l'altro. La vulnerabilità come dono da custodire

Il gesto invisibile dell'amore: non fare per proteggere l'altro. La vulnerabilità come dono da custodire

Quando nasce un amore, non offriamo soltanto la nostra luce, ma consegniamo anche la nostra fragilità, ponendo nelle mani dell’altro uno strumento di potere che, se mal riposto, potrebbe generare dolore. È un atto di fiducia estremo, donato senza alcuna garanzia, che merita attenzione e sensibilità. In ogni relazione esiste un momento che si consuma nel silenzio e nell’arco di un solo secondo, che appartiene alla zona più nobile dei legami umani; è quell’attimo in cui uno dei due potrebbe dire o fare qualcosa che ferirebbe l’altro e invece sceglie di non farlo. È in quella frase non pronunciata, nel sarcasmo trattenuto, nel ricordo doloroso non riportato alla luce, che l’amore si rivela: nell’istante in cui avremmo potuto colpire e non lo abbiamo fatto. Lo psicologo argentino, Gabriel Rolòn, dice che il vero amore si misura nella consapevolezza del potere che possiamo avere sull’altro e nella scelta di non usarlo per ferirlo. Così l’amore non si definisce soltanto da ciò che facciamo, ma anche da ciò che scegliamo di non fare per proteggere chi amiamo. L’intimità costruisce un ponte che apre l’accesso ai nostri punti più sensibili: alle paure, ai bisogni affettivi, alle fragilità e ai traumi. Quando si ama ci si affida all’altro con la fiducia che non farà mai un cattivo uso di quel potere, che non strumentalizzerà le nostre debolezze per ottenere forza, nei momenti di conflitto, con umiliazioni o manipolazioni. Il vero gesto d’amore consiste nel scegliere di non usare questo potere per controllare l’altro, ma per proteggerlo; nel custodire con cura il dono che l’altro ci fa della propria vulnerabilità. L’amato non è un semplice oggetto d’amore, ma un essere umano che desideriamo salvaguardare, verso il quale sentiamo una responsabilità affettiva. Una relazione non è fatta solo di sentimenti, ma è anche il frutto di decisioni consapevoli, che richiedono rispetto, soprattutto nella ricerca di un equilibrio per il bilanciamento del potere: il potere emotivo, il potere di dare o negare affetto, di andare o restare, di parlare o di tacere. In ogni legame convivono due persone diverse: chi è più coraggioso e chi più timoroso, chi porta traumi pregressi e chi invece ha una storia solida alle spalle; uno può essere più riflessivo, l’altro più impulsivo. L’amore non cancella, ma rivela queste asimmetrie, l’essenziale è non usarle mai come arma per colpire l’altro. Quindi è fondamentale riconoscere che questo potere esiste, ed ancor più importante è decidere di utilizzarlo come cura e non come dominio, scegliendo ogni giorno l’altro, invece del proprio ego. L’amore, così, si gioca in un gesto appena percettibile: nell’istante in cui potremmo ferire per una sterile rivalsa, ma scegliamo invece il silenzio che salva.

23/11/2025 10:35
"Giardini Diaz riaperti, ma restano le perplessità. Scelte discutibili, servono risposte"

"Giardini Diaz riaperti, ma restano le perplessità. Scelte discutibili, servono risposte"

Dopo le recenti dichiarazioni dell’assessore ai lavori pubblici Paolo Renna sui cantieri dei giardini Diaz – "Più che i tempi sono importanti i risultati" –, continuano a susseguirsi osservazioni e dubbi da parte dei cittadini. Tra questi, anche quello di Fabrizio Giorgi, maceratese, che ha inviato alla redazione di Picchio News una lunga riflessione corredata da alcune fotografie, con l’obiettivo – spiega – "di ottenere risposte chiare da chi amministra la città". Giorgi racconta di essersi recato personalmente nell’area dei lavori, parlando ironicamente di “luogo del misfatto”. Da quella passeggiata sono nate una serie di domande, rivolte all’amministrazione, su scelte progettuali e risultati ottenuti fino a oggi. Il primo interrogativo riguarda la scelta di reimpiantare numerosi ippocastani, una specie che – osserva Giorgi – "soffre a vivere in contesti urbani, penalizzata anche dalle mutate condizioni climatiche". Un altro aspetto che solleva perplessità è la concezione complessiva dei giardini: "Si è tenuto conto che si tratta prima di tutto di giardini storici, vissuti da persone di tutte le età, e non solo di un parco giochi?", chiede. Proprio rispetto ai giochi installati, Giorgi sottolinea come questi sembrino rivolti "quasi esclusivamente alla fascia 6-10 anni", oltre che caratterizzati da "colori poco gioiosi". Ed è il tema dei materiali a far emergere ulteriori critiche: dalle superfici sotto i giochi all’anello perimetrale, realizzato in cemento e "reso impermeabile", soluzione che – afferma – "mal si concilia con le esigenze di chi pratica nordic walking" e che potrebbe creare problemi in caso di piogge. Giorgi evidenzia anche la scelta delle nuove sedute: "Tutte in marmo, con spigoli vivi e senza schienale. Qualche panchina in legno sarebbe stata indispensabile sia per i bambini che per gli adulti". Un’altra perplessità riguarda l’assenza di installazioni ludiche "più semplici e inclusive", come la classica campana per i percorsi psicomotori, o l’idea di inserire scacchiere e altri giochi da tavolo su tavoli e panchine. Sul piano ambientale, Giorgi critica l’eliminazione delle siepi e delle essenze aromatiche "con la motivazione della sicurezza", scelta che – afferma – “dimentica completamente la biodiversità e le peculiarità del nostro territorio”. A suo avviso, piuttosto che rimuovere vegetazione, sarebbe stato opportuno "incrementare la presenza delle forze dell’ordine, anche in borghese". Un’altra questione riguarda gli ingressi dei giardini. Giorgi ricorda infatti il divieto di accesso ai veicoli, in vigore dalle 7 alle 21, evidenziando come "non siano state installate telecamere né agli ingressi di piazza Garibaldi né a quelli di via Morbiducci", con il rischio di transiti irregolari “anche a velocità sostenuta”. Ma la critica più ampia riguarda la mancanza di una visione urbanistica unitaria: "Perché non è stato elaborato un progetto unico che comprendesse giardini Diaz, Terrazza dei Popoli, l’area tra il Mu.Bi. e l’anello ciclopedonale? Quest’ultimo presenta già diversi avvallamenti che si riempiono d’acqua alla prima pioggia". Nella parte finale del suo intervento, il cittadino esprime due ulteriori considerazioni: la prima riguarda il rischio di ritardi nelle ristrutturazioni in corso – dai giardini a Fonte Scodella, dal parco delle Vergini a Sasso d’Italia – tutte con scadenza lavori prevista per il 13 dicembre. “Faranno la stessa fine infinita di via dei Velini?”, domanda. La seconda riflessione è rivolta al tema dei controlli: ricordando che al R.U.P. spetta “l’1,6% netto sull’importo di aggiudicazione”, Giorgi auspica "maggiore attenzione nell’uso dei fondi, che siano PNRR, europei, regionali o mutui: sempre soldi nostri sono". Il messaggio di Giorgi, pur critico, si chiude con un augurio ai concittadini e con una punta di amarezza: "Nell’attesa che ci si svegli da questo lungo letargo… buona domenica a tutti i maceratesi". E aggiunge, in dialetto: "Me voli cojonà ma minga simo tutti tandalocchi".  

23/11/2025 10:10
Omicidio colposo e medico sportivo: quando il certificato di idoneità causa la morte dell’atleta

Omicidio colposo e medico sportivo: quando il certificato di idoneità causa la morte dell’atleta

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente le problematiche relative alla responsabilità medica, e nello specifico in ambito sportivo. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Macerata: "Il medico sportivo può essere responsabile della morte di un atleta per infarto?". A tal proposito risulta utile portare una recente vicenda risolta poi in Cassazione, che ha riguardato proprio un atleta al quale era stato rilasciato il certificato di idoneità sportiva agonistica nonostante alcune anomalie riscontrate durante la visita cardiologica specialistica. I giudici di merito hanno evidenziato che già gli esiti degli ECG avrebbero dovuto generare nel medico il sospetto della presenza di una cardiopatia ischemica, per cui sarebbe stato necessario svolgere esami strumentali più specifici rispetto a un semplice ecocardiogramma. È stato sottolineato che, stante la presenza di elementi diagnostici indicativi di ischemia miocardica inducibile e di aritmie ventricolari complesse, il medico avrebbe dovuto astenersi dal rilasciare nel 2012 e nel 2013 il certificato di idoneità sportiva sulla base dei Protocolli cardiologici per il giudizio di idoneità allo sport agonistico. Quanto alla sussistenza del nesso causale tra la condotta omissiva colposa e il decesso, si è chiarito che, a fronte di un tracciato ECG patologico, il medico non avrebbe dovuto rilasciare il certificato di idoneità alla pratica agonistica, ma indirizzare il paziente a una completa valutazione cardiologica, in modo da prevenire future aritmie. L'omesso riconoscimento dell'idoneità avrebbe impedito all’atleta di proseguire gli allenamenti intensi, che avrebbero potuto provocare discrepanze ossigenative nel muscolo scheletrico. Si è quindi attribuita la morte dell’atleta, avvenuta per arresto cardiaco improvviso durante attività sportiva, alla scarsa ossigenazione di una parte del tessuto miocardico, circostanza ascrivibile a ischemia non diagnosticata, aggravata dal superamento di una certa soglia di sforzo fisico che ha innescato aritmie ventricolari maligne. L’impiego della media diligenza e perizia medica avrebbe dovuto comportare, non la superficiale diagnosi che aveva portato al rilascio del certificato, bensì l’effettuazione di esami approfonditi, che avrebbero evitato, con alta probabilità, la morte dell’atleta. In altri termini, i giudici di merito hanno accertato che la morte improvvisa dell’atleta poteva essere scongiurata mediante un diligente e oculato comportamento professionale del medico. La condotta diversa tenuta nel caso concreto si palesa, sotto il duplice profilo della negligenza e dell’imperizia, colposa ed eziologicamente incisiva sull’evento mortale, avendo consentito l’automatica ammissione del soggetto all’attività sportiva, incompatibile con la sua situazione clinica. Secondo le sentenze citate (Sez. 4, n. 38154 del 05/06/2009, R.C., Rv. 245781-2; Sez. 4, n. 18981 del 09/03/2009, Giusti, Rv. 243993), risponde di omicidio colposo il cardiologo che attesta l’idoneità alla pratica sportiva agonistica di un atleta, poi deceduto, in seguito a patologia cardiaca non diagnosticata, per omessa effettuazione di esami strumentali di secondo livello. Pertanto, in risposta al nostro lettore, si può affermare che: "È responsabile di omicidio colposo il medico sportivo che rilascia un certificato di idoneità sportiva agonistica nonostante le anomalie cardiache riscontrate nell’atleta deceduto a seguito di infarto durante un allenamento" (Cass. Pen., Sez. IV, sentenza n. 20943/2023). Rimango in attesa, come sempre, delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

23/11/2025 09:50
Corridonia, appartamento in fiamme nella notte: i vigili del fuoco lo dichiarano inagibile

Corridonia, appartamento in fiamme nella notte: i vigili del fuoco lo dichiarano inagibile

Appartamento in fiamme nella notte, palazzina dichiarata inagibile. Si sono svegliati di soprassalto, alcuni residenti di Via Emilia a Corridonia, quando il fumo ha iniziato a uscire da un appartamento al piano terra di una palazzina a due piani. Erano passate da poco le 3:00 quando è scattato l’allarme. Sul posto sono intervenuti immediatamente i Vigili del fuoco di Macerata, arrivati con una squadra e due autobotti. I pompieri hanno lavorato per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l’area interessata, evitando che il rogo potesse propagarsi alle altre unità abitative. Terminate le operazioni di spegnimento, i tecnici dei Vigili del fuoco hanno eseguito le verifiche strutturali, al termine delle quali la palazzina è stata dichiarata temporaneamente inagibile in attesa di ulteriori controlli. Fortunatamente non si registrano feriti. Sul posto anche i Carabinieri per gli accertamenti di rito.

23/11/2025 09:00
Non riesce l'impresa sul campo della corazzata Novara: CBF Balducci HR battuta in 3 set dalle piemontesi

Non riesce l'impresa sul campo della corazzata Novara: CBF Balducci HR battuta in 3 set dalle piemontesi

Niente da fare sul difficile campo dell’Igor Gorgonzola Novara per la CBF Balducci HR: le arancionere non riescono nell’impresa di strappare punti alla corazzata piemontese che supera 3-0 le maceratesi nell’undicesima di andata della Serie A1 Tigotà. La MVP Squarcini (11 punti per la centrale) guida le novaresi al successo pieno, Alsmeier è la top scorer (15), 11 punti per l’opposta Tolok al rientro. In campo arancionero buona prova di Ornoch: 8 punti con il 58% in attacco per la polacca. Novara domina a muro (10 di cui 8 nel primo set), 5 ace per l’Igor Gorgonzola contro i 3 CBF Balducci HR. Novara impatta in maniera importante a muro, saranno ben 8 a fine primo set, mentre la CBF Balducci HR di conseguenza fatica in attacco (29% di squadra): parziale subito segnato sul 14-6 nonostante il tentativo di rientro maceratese (14-10), il finale è ancora tutto piemontese con Baijens protagonista (5). Nel secondo set, con Ornoch in campo titolare (100% in attacco), le arancionere tengono il passo dell’Igor Gorgonzola salendo in percentuali di attacco (anche Mazzon 100%, Decortes 57%) fino al 16-16, poi la battuta novarese manda in crisi la ricezione maceratese (20-16): uno strappo da cui la CBF Balducci HR non riesce a rientrare con i colpi decisivi di Baijens e Alsmeier, 25-22. Nel terzo set le arancionere tentano ancora di reggere l’urto dell’Igor Gorgonzola (7-7), le piemontesi mettono però la freccia con Herbots (13-7): la CBF Balducci HR lotta fino al 19-16, poi Novara chiude due scambi lunghi e spettacolari (21-17) che lanciano l’Igor verso il 3-0 (25-18). Coach Lionetti schiera Bonelli-Decortes, Mazzon-Crawford, Kokkonen-Kockarevic, Caforio libero. Coach Bernardi risponde con Cambi-Tolok, Baijens-Squarcini, Alsmeier-Herbots, De Nardi libero. Primo break di Novara con Squarcini a muro e Tolok (3-0), Decortes firma il 4-3 in pallonetto, Tolok ritrova il +3, 7-4. Kockarevic out (8-4), muro Baijens (9-4), errore Cambi (9-5), entra Clothier per Mazzon dopo uno scontro fortuito con Kockarevic, Bonelli inventa il 10-6. Tolok ferma Kokkonen (12-6), Decortes out (13-6), arriva un altro muro Novara (14-6), Kokkonen a segno (14-7), ace Bonelli, 14-8. Ancora Kokkonen (14-9), Alsmeier out (14-10). Muro Herbots (15-10), ace Alsmeier (16-10), entrano Piomboni per Kokkonen e Ornoch per Decortes, la polacca a segno, 17-11. Ace Squarcini (18-11), Herbots contrattacco (19-11), dentro anche Batte per Bonelli in regia, Kockarevic vincente (19-12), nel Novara dentro Carraro e Mims, c’è il muro della statunitense neo entrata, 21-12. Ornoch passa (21-12), poi firma l’ace (21-13), Baijens a segno (23-14), anche Alsmeier (24-14), chiude Baijens 25-15. Nel secondo torna in campo Mazzon, c’è Ornoch in banda per Kockarevic, Decortes pipe (1-2), ace Tolok (5-3), poi sbaglia (5-4), Alsmeier chiude un lungo scambio, 7-4. Decortes a segno (7-5), Ornoch a segno (9-7), muro Bonelli (9-8), ancora Ornoch, 10-9. Muro Crawford (11-11), Herbots contrattacco (13-11), Mazzon a filo rete (13-13), Squarcini primo tempo (16-14), Mazzon fast, 16-15. Ace Cambi (18-15), Bonelli piazza il 18-16, ancora ace Alsmeier, 20-16. Decortes gran colpo (20-17), Crawford primo tempo (20-18), Decortes mani out (21-19), ace Ornoch sulla riga, 21-20. Crawford out (23-20), Piomboni a segno (23-21), Baijens al centro (24-21), Mazzon primo tempo (24-22), chiude Alsmeier 25-22. Punto a punto l’avvio di terzo set (3-3), Alsmeier contrattacco (5-3), Ornoch vincente (5-5), Craword a filo rete, 6-6. Entra Clothier per Crawford, Piomboni (rimasta in campo per Kokkonen) diagonale (7-7), Herbots mani out, 9-7. Muro Herbots (10-7), Squarcini primo tempo (11-7), entra Kokkonen per Decortes, Herbots sbaglia (11-8), Ornoch non passa, 13-8. Entrano Carraro e Mims nel Novara, Kokkonen pipe (15-10), Ornoch vincente (16-11), Alsmeier mani out, 18-11. Kokkonen a segno due volte (18-13), Piomboni mette il 19-14, ancora Kokkonen (19-15), Alsmeier sbaglia (19-16), Mazzon vincente, 20-17. Ace Squarcini (22-17), Piomboni c'è (22-18), Mims contrattacco (24-18), chiude l’errore di Ornoch, 25-18. IL TABELLINO IGOR GORGONZOLA NOVARA - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-0 (25-15 25-22 25-18) IGOR GORGONZOLA NOVARA: Cambi 1, Alsmeier 15, Squarcini 11, Tolok 11, Herbots 10, Baijens 10, De Nardi (L), Mims 2, Melli, Costantini, Ishikawa, Carraro, Leonardi (L), Bonifacio. Allenatore Bernardi. CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bonelli 4, Kokkonen 7, Crawford 3, Decortes 6, Kockarevic 1, Mazzon 6, Caforio (L), Ornoch 8, Piomboni 4, Clothier 1, Acciarri (L), Sismondi, Batte, Bresciani. Allenatore Lionetti. Arbitri: Caretti, Marconi. Note - Spettatori: 2806, Durata set: 24', 28', 29'; Totale: 81'. MVP: Squarcini.

22/11/2025 22:00
Tragedia a Macerata: trovato morto in casa il macchinista dello Sferisterio Christos Kagias

Tragedia a Macerata: trovato morto in casa il macchinista dello Sferisterio Christos Kagias

Entra in casa e trova l’amico senza vita sul letto: è la tragedia avvenuta nel centro di Macerata, in via Lauro Rossi. La vittima è Christos Kagias, 54 anni, di origine greca, residente nel capoluogo da oltre vent’anni e conosciuto per il suo lavoro come macchinista dello Sferisterio. L’allarme è scattato nel pomeriggio, intorno alle 16.45, quando l’amico, preoccupato perché il 54enne non rispondeva da ore, ha deciso di entrare in casa con l’aiuto di una vicina che possedeva le chiavi. Una volta dentro, ha fatto la drammatica scoperta e ha subito chiesto aiuto. Sul posto è intervenuto il 118, ma per Kagias non c’era più nulla da fare. Dopo la constatazione del decesso, è arrivata la polizia per effettuare i rilievi. Secondo le prime informazioni, la morte sarebbe stata provocata da un malore.   Kagias viveva da solo in via Lauro Rossi, nel tratto che porta verso Piaggia della Torre. Era arrivato a Macerata per motivi di studio e da circa vent’anni lavorava allo Sferisterio durante la stagione lirica, oltre a collaborare con altri teatri. Non era sposato e, terminati gli impegni lavorativi, tornava spesso in Grecia per trascorrere del tempo con la madre.

22/11/2025 21:00
Derby VR Macerata-Helvia Recina finisce 1-1: Tartari risponde a Natali

Derby VR Macerata-Helvia Recina finisce 1-1: Tartari risponde a Natali

Secondo derby nel giro di una settimana per la VR Macerata che sfida l'Helvia Recina nel match valevole per la decima giornata del Gruppo E di Seconda Categoria. Nel Primo tempo è la VR a tenere il pallino del gioco. I padroni di casa vedono annullarsi un gol di Canesin per fuorigioco.   Poco dopo è Ricotta a sfiorare la rete del vantaggio. Nella ripresa le due squadre aumentano il ritmo alla ricerca del goal per sbloccare il punteggio. Al 65', Canesin centra il palo. Quando tutto sembrava apparecchiato per il goal dei locali, l'Helvia Recina passa con un bel sussulto d'orgoglio.   Natali, al minuto 75', è il più lesto a ribadire in rete sugli sviluppi di una mischia. La VR Macerata sfiora il pari con Ricotta che dentro l'area piccola calcia incredibilmente fuori sul perfetto suggerimento di Giovannelli.  Il definitivo 1-1 si concretizza alla sirena: Ricciotti pennella per la testa di Tartari che incorna facendo esplodere i tifosi arancio - blu. Si chiude in parità un bel derby giocato bene da entrambe le formazioni.   VR Macerata ed Helvia Recina restano entrambe a quota 13 punti al centro della classifica.   VR MACERATA- HELVIA RECINA 1 -1   VR Macerata: Fuscá, Giustozzi (70' Giovannelli), Ricciotti, Nicolai (85' Benfatto), Tartari, Prenna, Calabrese (75' Romagnoli), Doga, Canesin, Stura (60' Danchivsky), Ricotta.  A disposizione: Artesi, Intermesoli, Rocci, Cardinali. Allenatore: Marco Moretti   HELVIA RECINA: Simoncini, Lombi, Mancini (70' Natali), Vitali, Mariani, Principi, Pietrella, Gianfelici (65' Appignanesi), Giubilei, Conti (70' Mogetta), Domizioli (85' Foglia). A disposizione: Mengascini, Seri, Coperchio, Canullo, Mancini.  Allenatore: Cruciani Lorenzo.   Marcatori: Natali 75', Tartari 95'.   Arbitro: Daniele Petrini - Sezione di Fermo.  

22/11/2025 19:50
Aurora Treia espugna Colli con un 1-2 e allunga in vetta nel Girone B

Aurora Treia espugna Colli con un 1-2 e allunga in vetta nel Girone B

Il dodicesimo turno del Girone B di Promozione propone la sfida al vertice tra Atletico Azzurra Colli e Aurora Treia. Le due formazioni sono separate da soli tre punti in classifica. Mister Alfonsi si affida all'estro di Valentini, Liberati e Pampano in avanti, mentre Mister Ricci conferma per 10/11 la formazione che ha avuto la meglio sull'Azzurra Mariner. Per i cucinieri è assente Alla fermato da un infortunio nell'ultimo turno. Il match inizia subito ad elevato ritmo con le due compagini a spingere per passare in vantaggio. La prima vera occasione dell'incontro passa dai piedi di Chornopyshchuk che sfiora l'incrocio dopo aver scagliato un destro potente. Al 14', i padroni di casa sciupano la palla del vantaggio: Pampano viene lanciato a rete ma si lascia ipnotizzare da Testa che salva la propria porta con un intervento dei suoi. L'Aurora ha la pazienza di attendere e passa in vantaggio al 25': Cirrottola viene pescato all'interno dell'area ospite e trafigge Filiaci con un tiro preciso che si insacca sotto la traversa. Sesto centro consecutivo per l'attaccante classe 2003 biancorosso.L'Azzurra Colli reagisce per cercare di pervenire al pareggio. Intorno alla mezz'ora, il direttore di gara lascia giocare dopo non aver ravvisato nulla per un presunto contatto tra Pampano e Calamita dentro l'area ospite. Poco dopo è Liberati a colpire in rovesciata ma la sfera termina alta sopra la traversa. Il momentaneo pareggio dei locali arriva al 41': sugli sviluppi di un corner, Salvucci lascia partire un bolide che termina sotto l'incrocio dei pali. La ripresa si apre nel segno degli ospiti che mancano il vantaggio con la girata di Liberati.  L'Aurora Treia compie il sorpasso al 68' con Guzzini che si fa trovare pronto sul tiro respinto da Filiaci. Il finale è scandito dagli assalti del Colli ma le soluzioni di Liberati e Gabrielli non trovano fortuna. Successo pesante per l'Aurora Treia che fa suo un altro scontro diretto ed allunga in testa alla classifica. Esce tra gli applausi l'Atletico Azzurra Colli che ha saputo dimostrare anche in questo appuntamento tutto il suo valore. TABELLINI: A.A.COLLI:  Filiaci, Sabatini, Felicetti (69' Acciarri), Ciotti, Gabrielli I, Filipponi (62' Contartese), Angelini (31' Salvucci), D'Amicis, Liberati (85' Neri), Valentini (76' Esposito), Pampano. A disposizione: Sperantini, Natalini, Cardinali, Spadoni. Allenatore: Sante Alfonsi. AURORA TREIA:  Testa, Calamita, Tavoni, Bonifazi (79' Orlietti), Ballanti, Bartolini, Guglielmo (71' Gabrielli), Guzzini, Chornopyshchuk (61' Borrelli), Cirrottola (85' Melchiorri), Mazzoni. A disposizione: Giachetta, Dominino, Giuliodori, Zeqiri, Cacciamani. Allenatore: Simone Ricci. MARCATORI: Cirrottola 25', Salvucci 41', Guzzini 68'. ARBITRO: Mattia Gasparoni - Sezione di Jesi. ASSISTENTI: Fabio Catani - Sezione di Fermo; Michele Pio Rinaldi - Sezione di Macerata. NOTE: ammoniti Felicetti, Ciotti, Bonifazi, Cirrottola, recuperi 3'-4'. 

22/11/2025 19:30
Urbisaglia: auto perde il controllo e si schianta contro una pianta, ferito trasportato a Macerata

Urbisaglia: auto perde il controllo e si schianta contro una pianta, ferito trasportato a Macerata

Un uomo ha perso il controllo della propria auto finendo contro una pianta a Urbisaglia, intorno alle 17, nella zona del campo sportivo lungo la provinciale 78. Secondo le prime informazioni, l’automobilista è rimasto intrappolato all’interno dell’abitacolo a causa dell’impatto. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco e il personale del 118. I soccorritori hanno lavorato per estrarre l’uomo dall’auto e, una volta liberato, è stato caricato sull’ambulanza e trasportato all’ospedale di Macerata per le cure necessarie. L’intervento si è concluso senza ulteriori complicazioni, ma le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento dalle autorità competenti.

22/11/2025 19:13
Cluentina, tre punti d’oro su un campo ostile al bel gioco

Cluentina, tre punti d’oro su un campo ostile al bel gioco

Al "Tonino Seri" di Piediripa, l'atmosfera odierna era degna del pieno rigore invernale: pochi gradi sopra lo zero e una pioggia battente sferzavano l'impianto, intirizzendo i pochissimi e coraggiosi spettatori che hanno sfidato la morsa del freddo per assistere all'incontro. Si confrontavano due realtà con ambizioni e stati di forma diametralmente opposti: da una parte, il Montecosaro che, reduce da tre pareggi consecutivi, sta pericolosamente annaspando nelle torbide acque della bassa classifica, cercando disperatamente una scossa; dall'altra, una Cluentina galvanizzata e lanciatissima dopo la vittoria esterna conquistata con merito sabato scorso sul campo di Montecassiano. Le condizioni climatiche avverse e, soprattutto, il terreno di gioco pesante e ai limiti della praticabilità, non hanno certo favorito lo spettacolo e hanno finito per penalizzare in modo evidente i padroni di casa, notoriamente avvezzi a un gioco palla a terra che cerca con insistenza il fraseggio rapido. Il primo tempo è stato un concentrato di emozioni ma limitate quasi esclusivamente ai gol, con poco altro degno di nota sul piano della manovra. L'avvio degli ospiti è stato fulminante: per nulla rallentati dal gelo, dopo appena un minuto dal fischio d'inizio, hanno sorpreso la retroguardia biancorossa con una splendida conclusione dalla sinistra di Cervellini, che ha trafitto Pennesi portandoli subito in vantaggio. I padroni di casa, però, non si sono disuniti e hanno trovato un'immediata e veemente reazione dopo un solo quarto d'ora: un cross teso dalla destra di Ceesay ha trovato la sfortunatissima deviazione nella propria porta del capitano Quintabà, che ha beffato Follenti sul primo palo, ristabilendo la parità. Il Montecosaro ha subito duramente il colpo del pareggio dopo il vantaggio tanto che al 20' la Cluentina ha addirittura messo la freccia: sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto con precisione da Canuti, Acquaviva si è elevato in area di rigore per un imperioso colpo di testa che è valso il raddoppio e il vantaggio. Prima della pausa, si è registrato soltanto spazio per una conclusione di Di Marino (28') murata con prontezza dalla difesa ospite e per un bel calcio di punizione di Catinari (44') che si è spento di poco sopra la traversa. La ripresa è iniziata sulla falsariga della prima frazione, con un corner di Canuti (47') che ha attraversato pericolosamente l'area di rigore del Montecosaro senza trovare, per un soffio, la deviazione vincente di alcun compagno. Al 57', ancora Canuti, stavolta da una punizione laterale, ha scodellato un pallone invitante per la testa di Pagliarini, che ha impegnato Follenti in una bella e provvidenziale respinta. La Cluentina ha poi continuato a mantenere il controllo del gioco, producendo due belle conclusioni dalla distanza con Mancini al 70' e al 73': la prima, scoccata da fuori area, è stata respinta con i pugni dal portiere, mentre la seconda, una fotocopia della precedente, è stata deviata in calcio d'angolo. Nonostante il totale dominio, la Cluentina ha corso un grosso pericolo al 77': una staffilata improvvisa e potente di Catinari dal limite dell'area ha trovato la straordinaria risposta di Pennesi, che è volato a deviare la palla in corner con un intervento plastico. Un minuto più tardi, si è accesa una concitata mischia nell'area di rigore biancorossa, ma la difesa è riuscita con mestiere e determinazione a sbrogliare la situazione e a salvare il risultato A questo punto, il Montecosaro ha oramai esaurito la propria spinta propulsiva e la Cluentina ha potuto gestire e controllare senza grossi patemi d'animo il finale di gara: il triplice fischio sancisce la vittoria per 2-1 dei biancorossi, un risultato che appare giusto e meritato per quanto visto in campo, che premia la concretezza e la determinazione dei ragazzi di Gesuelli.   IL TABELLINO CLUENTINA: Pennesi, Monteverde, Mogetta, Pieristè, Pagliarini, Menghini, Montecchiari, Ceesay, Acquaviva, Canuti, Di Marino. Allenatore: Raffaele Gesuelli. ASD MONTECOSARO: Follenti, Baiocco, Doda, Diamanti, Catinari, Quintabà, Pettinari, Mazzante, Cervellini, Quinzi, Pancotto. Allenatore: Jacopo Birilli ARBITRO: Enrico Maria Sardellini (Fermo) SPETTATORI: circa 100 MARCATORI: Cervellini (M) al 2’, autorete Quintabà (CL) al 16’, Acquaviva (CL) al 20’  

22/11/2025 19:00
Matelica, consegnati i diplomi ai partecipanti ai corsi di potatura della vite e dell’ulivo

Matelica, consegnati i diplomi ai partecipanti ai corsi di potatura della vite e dell’ulivo

Consegnati oggi (sabato 22 novembre) i diplomi del 4° corso di potatura della vite e 1° corso della potatura dell’ulivo. Due corsi teorici-pratici organizzati dall’Assessorato all’Agricoltura del Comune di Matelica, in collaborazione con l’Associazione Produttori Verdicchio di Matelica e l’Istituto Tecnico Agrario di Macerata.  Il corso di potatura della vite è stato di 25 ore suddivise in sei lezioni, di cui una in aula e le altre cinque direttamente in vigna, per apprendere le molteplici nozioni teoriche e pratiche sul tema della potatura della vite, in particolare sulle principali forme di allevamento presenti nell’area di Matelica e delle Marche, ovvero il cordone speronato, il guyot e il doppio capovolto. Il primo corso di potatura dell’ulivo invece è stato anch’esso di 25 ore divise in cinque lezioni, quatto di pratica ed una in aula.  I partecipanti sono pertanto stati omaggiati con il diploma di fine percorso, il sindaco della Città di Matelica ha sottolineato l’importanza di questi corsi: “Si è conclusa la quarta edizione del corso di potatura della vite, quest’anno ad esso si è aggiunto quello dedicato all’ulivo. Sono soddisfatto perché c’è stata molta partecipazione, devo dire che è un’iniziativa di primo livello a sostegno delle aziende che si occupano di viti ed ulivi nel nostro territorio, i quali sono costantemente alla ricerca di manodopera qualificata”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore all’Agricoltura Barbara Cacciolari che ha avuto il piacere di effettuare la consegna degli attestati: “L’adesione a questa iniziativa è stata significativa, ciò conferma quanto il nostro territorio sia ricco di persone motivate ad approfondire e custodire i saperi agricoli. Il corso ha permesso ai corsisti di acquisire competenze aggiornate e tecniche corrette per interventi di potatura efficaci e rispettosi della fisiologia delle piante. Conoscenze indispensabili per garantire la salute delle colture, migliorare la qualità delle produzioni e valorizzare il nostro paesaggio rurale. La potatura della vite e dell’ulivo non è solo un intervento agronomico, ma un patrimonio di tradizioni che contribuisce a preservare l’identità e l’eccellenza del nostro territorio. Desidero ringraziare i docenti, i tecnici e tutti i partecipanti che hanno reso possibile il successo del corso con il loro impegno e la loro partecipazione attiva. Continueremo su questa strada - ha concluso -, promuovendo nuove opportunità di lavoro e formative e progetti capaci di rafforzare la nostra comunità agricola e di sostenere uno sviluppo rurale sempre più consapevole, competente e sostenibile”.  

22/11/2025 18:45
«Qui siamo diventati ciò che siamo»: emozioni, ricordi e riconoscimenti nella Giornata del Laureato UniMc

«Qui siamo diventati ciò che siamo»: emozioni, ricordi e riconoscimenti nella Giornata del Laureato UniMc

Non un rito celebrativo, ma il ritorno in un luogo dove riconoscersi nel cammino iniziato tra le aule dell’Università di Macerata: questa è stata, ancora una volta, la Giornata del laureato ideata 20 anni fa dall’Associazione laureati dell’ateneo maceratese e organizzata da Unimc. Forse unica nel suo genere, ha riunito oggi al Cinema Italia oltre 140 laureati dopo 25 o 50 anni. "Non si torna mai davvero dove si è stati – ha ricordato il rettore John McCourt citando Saramago – si torna dove si è diventati ciò che si è". Attorno a questa idea si è costruita l’intera mattinata: un viaggio corale in cui la memoria individuale si è intrecciata con quella dell’Ateneo. McCourt ha parlato di un’Università "solida e dinamica", forte dei suoi cinque dipartimenti, dei quasi diecimila studenti e delle sue connessioni europee grazie all’alleanza ERUA, ricordando come UniMc continui a essere "un presidio culturale, economico e sociale per la città e per le Marche". Le parole dei premiati "Laureato dell’anno" hanno raccontato vite diverse, tutte profondamente legate all’Ateneo: Anna Maria Picozzi, Davide Amurri, Federica Biondi, Lara Lucaccioni, Angelo Scelzo, Stefano Sabatini e Roberto Sgalla, e il premio "Oscar Olivelli" Giuseppe Daniele. Come ha sottolineato la presidente dell’Alam Daniela Gasparrini, "Questi riconoscimenti testimoniano come la storia personale e universitaria di un laureato possa rappresentare il senso più vivo di appartenenza". Tra le testimonianze più intense, quella di Anna Maria Picozzi, oggi Sostituto Procuratore Generale e membro della Commissione antimafia a Palermo: "Qui ho vissuto gli anni più belli della mia vita. Lanciavamo lo sguardo verso nuovi orizzonti, con l’irrequietezza della gioventù. Non ho mai smesso di studiare", ha detto, ricordando in particolare Mario Sbriccoli tra i suoi docenti. Infine, l’impegno civile che ha guidato la sua carriera: "Mi sono laureata nel 1992, l’anno dell’assassinio di Falcone e Borsellino. Ho scelto Palermo per continuare il loro cammino: siamo stati nani sulle spalle di giganti". Le testimonianze si sono susseguite come un mosaico di percorsi diversi. Davide Amurri, laureato in filosofia e funzionario per gli affari umanitari alle Nazioni Unite, ha raccontato il bisogno di cambiare rotta dopo una formazione tecnica, "per imparare nuovi linguaggi" studiando filosofia. Federica Biondi, laureata in scienze della comunicazione, regista e sceneggiatrice, ha portato l’orgoglio di essere "la prima laureata della famiglia". Mauro Carassai, laureato in lingue e oggi docente di studi americani alla California State University Northridge, ha ricordato la Macerata degli anni della sua formazione come il trampolino che lo ha condotto negli Stati Uniti. Lara Lucaccioni dall’aula di filosofia ha portato il suo metodo sulla risata e il benessere in grandi aziende internazionali come Hewlett-Packard e Campari. "Mi sono laureata con lode, ma ho dovuto ripetere alcuni esami. Anche il fallimento e il superamento degli ostacoli hanno un grande valore formativo". Angelo Scelzo, laureato in lettere, è stato vicedirettore della sala stampa vaticana e unico sottosegretario laico al Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. "Oggi celebro un mio giubileo laico. Quando ho concluso i miei studi qui era l'anno giubilare e oggi ritorno in un altro anno giubilare. Ho sempre mantenuto un legame solido con Macerata". Stefano Sabatini, laureato in giurisprudenza nel 1975 e notaio ad Ancona, ha ricordato "il terrore degli esami" e il sollievo di averli superati "brillantemente, iniziando poi il difficile percorso che mi ha portato al notariato". Roberto Sgalla, laureato in scienze politiche, prefetto e direttore centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato e direttore del Centro Studi Americani, ha raccontato la sua tesi del 1980 sul sindacato di polizia, "rivoluzionaria e senza bibliografia", discussa la mattina dopo aver lavorato fino a notte. Quindi, il conferimento del Premio "Oscar Olivelli" al magistrato Giuseppe Daniele, la cui carriera è stata segnata dalla presidenza dei TAR di Liguria e Marche. "Qui – ha detto - ho conosciuto mia moglie, qui si è laureata mia figlia. L'Università di Macerata è un'eccellenza del nostro territorio, con un corpo docenti di assoluto rilievo. Tra i miei professori c’era Costantino Mortati, membro della Commissione che ha scritto la Costituzione". Tra i laureati di 25 anni fa, anche l’assessore del Comune di Macerata Riccardo Sacchi, e l’ingegnere Michele Carmosino, che ha conseguito 10 lauree e discuterà la prossima tra un mese a La Sapienza, a 76 anni. "Studio per il piacere di conoscere e quale posto migliore se non un’Università? Macerata mi ha aperto le strade dell’avvocatura. Torno qui con il cuore gonfio di gratitudine". Spazio anche ai riconoscimenti per i più giovani, con i tre premi di laurea sulla sostenibilità finanziati da Banca Macerata e con la vicepresidente Michela Sopranzi che ha sottolineato, insieme alla delegata di Unimc Mara Cerquetti, l’impegno dell’istituto nel sensibilizzare giovani e territorio su questi temi. A vincerli, per i diversi gradi di laurea, sono state Ikram Raissi, Clara Salvucci e Chiara Camilletti.   Toccante il ricordo di Marco Corvatta, laureato in filosofia scomparso a soli 28 anni. Il premio a lui intitolato, assegnato a Eleonora Gasparoni, è stato accompagnato dalle parole della famiglia espressa da un’amica: un invito a "proseguire il cammino anche quando la strada prende una diramazione inattesa", perché "nel ricordo di questo luogo si ritrova il coraggio di avanzare". La giornata si è chiusa con un forte senso di continuità. Un sentimento espresso anche dalla delegata alumni Costanza Geddes da Filicaia, che insieme a Stefano Spalletti ha raccolto il testimone del progetto Alumni World Wide Web, progettato da Marcello La Matina.

22/11/2025 18:30
Presentati i lavori di riqualificazione dei Giardini Diaz: oggi la riapertura

Presentati i lavori di riqualificazione dei Giardini Diaz: oggi la riapertura

Nuova vita per i Giardini Diaz di Macerata che oggi sono stati riaperti durante la presentazione dei lavori di riqualificazione. L’intervento, del valore di oltre 500mila euro, è stato finanziato attraverso le risorse PNRR del progetto “Rigenerata Macerata Go Green” ed era iniziato a febbraio. Gli interventi principali hanno permesso di risolvere le criticità legate al cattivo drenaggio delle acque piovane intervenendo sui due viali che dividono i quadranti del giardino e sull’anello e sistemando i sottoservizi. È stata completamente riqualificata l’area giochi - anche a seguito del confronto con il Consiglio dei Bambini e delle Bambine - seguendo i criteri di inclusività, sostenibilità e sicurezza con l’utilizzo di materie completamente riciclabili. Sono state sistemate 30 nuove piantumazioni intorno al laghetto per migliorare l’ombreggiamento delle aree di sosta ed è stato ripristinato il roseto. È stato implementato l’impianto di irrigazione a goccia, sono stati aggiunti nuovi arredi per rafforzare la funzione di sosta e lettura (tavolo da pic-nic, panchine, cestini, cartelloni) ed è stato riqualificato lo stemma di Macerata. “I Giardini Diaz rappresentano per i maceratesi uno dei luoghi del cuore e l’Amministrazione, grazie alle risorse ministeriali, ha deciso di promuoverne una profonda riqualificazione, orientata a garantire maggiore sicurezza, fruibilità e bellezza degli spazi – ha dichiarato il sindaco Sandro Parcaroli. – I lavori, che hanno riguardato anche aspetti di inclusività e sostenibilità, ci permettono oggi di restituire ai maceratesi uno spazio ludico, ricreativo e di aggregazione che tutti saranno in grado di apprezzare”. “Durante l’esecuzione dei lavori ci siamo resi conto di quanto fosse necessario intervenire in maniera complessiva e definitiva sulle tante criticità che i Giardini Diaz avevano e questo ha portato a un prolungarsi dei lavori che hanno messo al primo posto la sicurezza e la fruibilità di un luogo simbolo per Macerata - ha aggiunto l’assessore con delega ai Parchi Pubblici Paolo Renna -. Nello specifico, mi riferisco alle piante malate, alle fognature rotte, all’installazione di nuove telecamere e alla volontà, da parte dell’Amministrazione, di rendere i Giardini Diaz ancora più verdi e di potenziare l’illuminazione”. “Abbiamo presentato oggi il frutto di un progetto importante nato da un dialogo costante con l’Amministrazione e basato sulla condivisione di idee che potessero restituire alla città un giardino bello e vivo - ha aggiunto il progettista, l’architetto Filippo Martines -. Abbiamo avvertito con grande senso di responsabilità il fatto di intervenire sui Giardini Diaz con risorse pubbliche, impegnandoci per garantire qualità e lunga durata alle opere realizzate”.

22/11/2025 18:00
Recanati: il Premio ‘Gigli d’Oro’ torna dopo 14 anni al Persiani e va a Gianluca Terranova

Recanati: il Premio ‘Gigli d’Oro’ torna dopo 14 anni al Persiani e va a Gianluca Terranova

Sarà Gianluca Terranova a ricevere quest’anno il Premio Internazionale alla carriera “Gigli d’oro”. Il celebre tenore sarà a Recanati domenica 30 novembre alle 18.00 per la cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento che, dal 1996, perpetua la memoria del grande tenore recanatese Beniamino Gigli, premiando le più importanti voci del panorama lirico internazionale. Quest’anno il Premio — storicamente organizzato dall’Associazione Beniamino Gigli, con il patrocinio del Comune di Recanati e della Provincia di Macerata — si arricchisce di diverse novità: prima tra tutte il ritorno del “Gigli d’oro” al Teatro Persiani, tempio della lirica recanatese, da dove manca dal 2011, quando fu assegnato al baritono Franco Vassallo. La seconda novità è il lungo prologo al Premio, con il M. Gianluca Terranova protagonista di una Masterclass di canto che vede la partecipazione di una ventina di allievi provenienti da Italia, Spagna, Ucraina, Russia, Germania, Inghilterra, Francia, Ungheria e Serbia. Giovani artisti che alloggeranno nelle strutture ricettive di Recanati con le quali sono stati messi in contatto dalla segreteria organizzativa. Un primo passo per contribuire, anche con la musica lirica, alla destagionalizzazione del turismo nella città. “Questo premio da quasi 30 anni rappresenta per Recanati un’occasione per celebrare le grandi eccellenze culturali legate al territorio, di cui Beniamino Gigli è uno degli esempi più importanti – ha commentato il Sindaco Emanuele Pepa –. Ci tengo a sottolineare il significativo ritorno del Premio al Teatro Persiani, ovvero nel luogo che più gli spetta quale tempio fisico ed ideale della nostra straordinaria tradizione lirica, che da Recanati portiamo orgogliosamente in tutto il mondo, ispirandoci agli ideali e ai valori di Beniamino Gigli”. “Siamo davvero orgogliosi di consegnare quest’anno il Premio Gigli d’oro ad un grande del Belcanto – aggiunge l’assessore alla Cultura Ettore Pelati – ed è particolarmente significativa la masterclass che Terranova farà con ragazzi provenienti da vari Paesi europei, che oltre a darci una dimensione internazionale rappresenta la testimonianza di come il Premio Gigli non sia una vetrina immobile, ma una realtà viva, giovane ed in movimento”. Sulla masterclass interviene anche Pierluca Trucchia, Presidente dell’Associazione Beniamino Gigli: “È particolarmente importante – sottolinea – la novità che la Masterclass veda coinvolti giovani che non fanno parte degli entourage degli artisti, che tradizionalmente portavano con sé a Recanati i propri allievi: quest’anno ci sono giovani che si sono iscritti da ogni parte d’Italia e non solo, e che si appoggeranno presso la nostra Scuola Civica di Musica”. La Masterclass, organizzata in collaborazione con la Civica Scuola di Musica Beniamino Gigli, si svolgerà all’Auditorium del Centro Mondiale della Poesia, avrà inizio giovedì 27 e si concluderà sabato 29 novembre. Alcuni degli allievi saranno scelti per partecipare al concerto che si terrà in occasione della cerimonia di premiazione del Gigli d’Oro 2025. Una serata che sarà impreziosita da due ulteriori momenti: un omaggio a Leopardi con la partecipazione del basso Alessandro Ceccarini e del M. Matteo Simonetti al pianoforte, e l’esibizione delle voci del baritono Erekle Gur Gen e del soprano Elene Gvelesiani, vincitori rispettivamente del Premio Assoluto e del Primo Premio del Concorso Beniamino Gigli di Tbilisi (Georgia), manifestazione internazionale tenutasi lo scorso maggio con la partecipazione anche di una delegazione da Recanati. L’occasione ha sancito l’inizio di una collaborazione tra le due associazioni e tra le due città.   Vero fiore all’occhiello della vita culturale recanatese, il Premio ha visto negli anni una crescita esponenziale del suo prestigio, venendo consegnato a celebrità del calibro di Fabio Armiliato, Pietro Ballo, fino a José Carreras (vincitore del Premio nel 2022) e Raina Kabaivanska.

22/11/2025 17:45
Giubileo Diocesano degli Operatori di Giustizia:  il 28 novembre incontro con il magistrato Pino Morandini

Giubileo Diocesano degli Operatori di Giustizia: il 28 novembre incontro con il magistrato Pino Morandini

Appuntamento con il Giubileo Diocesano degli Operatori di Giustizia il 28 novembre presso la Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista di Macerata. L’evento in programma alle ore 18 vedrà la presenza di Pino Morandini, già magistrato del Tar Marche, membro della Giunta del Movimento per la Vita nazionale e vice presidente dell’Associazione Family Day-Difendiamo i Nostri Figli.  “La giustizia, servizio alla speranza” sarà il tema sul quale Morandini relazionerà alla platea di invitati, tra autorità di Governo e Sicurezza, autorità Giudiziarie, ordini professionali, personale del Tribunale; autorità Civili e Amministrative, oltre che accademiche e impegnate, a ogni livello, nel mondo universitario.  Dalla cattedra di Giurisprudenza al servizio per la Vita, uomo di diritto, Morandini si laurea a Padova a 23 anni discutendo una tesi in diritto civile. Dal 1984, è Magistrato del Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) della Lombardia, in servizio presso la Sezione Staccata di Brescia. Dal 1988 al 2013, ha portato il suo rigore giuridico nel servizio pubblico ricoprendo incarichi amministrativi all'interno del Consiglio Regionale della Regione Trentino – Alto Adige. In campo etico, Il suo servizio si è distinto per la promozione di leggi regionali che riflettono un'attenzione concreta alla dignità della persona e al bene comune. Nello svolgimento del suo ruolo istituzionale è stato promotore di numerose leggi regionali a tutela della famiglia e della vita, in particolare quella più fragile. Tra le iniziative più significative ci sono le leggi regionali che costituiscono il cosiddetto “Pacchetto Famiglia” e il “Pacchetto Lavoro”. Inoltre, ha dato risposte concrete nei settori della scuola e per i soggetti più deboli, ed è stato precursore nell'assicurare l'immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica. Morandini ha anche promosso attivamente iniziative per la formazione etica del personale sanitario.  Il suo impegno nel mondo associativo si è distinto nella fondazione del primo Movimento per la vita nel Trentino ed è stato Vice Presidente del Movimento per la Vita nazionale, in cui ne è attualmente membro della Giunta. Morandini è vicepresidente del Family Day ed è membro del Consiglio Direttivo dell'Associazione Family Day-Difendiamo i Nostri Figli. Non ultimo, è stato cofondatore del Centro Trentino di Solidarietà, un programma terapeutico per persone con problemi di tossicodipendenza. Al termine dell’incontro avrà luogo la Santa Messa presieduta dal vescovo di Macerata mons. Nazzareno Marconi. L’incontro è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Macerata con n. 1 credito formativo in materia deontologica.

22/11/2025 17:00
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