Provincia Macerata
San Severino, via libera al miglioramento sismico della Chiesa di Santa Maria di Valfucina
La conferenza permanente ha dato il via libera all'intervento di miglioramento sismico della chiesa di Santa Maria di Valfucina a San Severino Marche, in provincia di Macerata. La chiesa faceva originariamente parte di un complesso abbaziale benedettino risalente all'XI secolo. L'abbazia subì gravi danni a seguito degli eventi sismici del 1799, e nel corso del XIX secolo fu ricostruita, inglobando alcune porzioni della chiesa originaria. Tra gli interventi previsti ci sono il rifacimento del solaio di calpestio della chiesa superiore con struttura in acciaio, l’inserimento di travi in acciaio al di sotto delle murature degli archi di scarico presenti lungo le pareti longitudinali, il rinforzo e consolidamento delle murature mediante realizzazione di intonaco armato a fasce in fibra di vetro sulle superfici interne della chiesa e la realizzazione di rinforzo con trefoli tipo reticola sui prospetti esterni in muratura faccia a vista, la demolizione della muratura dell'area sottesa ai due archi di scarico dei fronti esterni (nord e sud) e l'inserimento all'intradosso di piatti in acciaio e ricostruzione della colonna mancante della cripta con struttura in acciaio e installazione di piatti d’acciaio all’intradosso degli archi confluenti nella colonna ricostruita. L’intervento ha un costo totale di 1.203.429,34 euro. "Le Marche sono ricche di gioielli storici, che raccontano di una tradizione antica che dobbiamo tutelare quotidianamente - sottolinea il commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli -. Giorno per giorno recuperiamo questi simboli così importanti per la collettività. Ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’Arcivescovo Francesco Massara, l’ufficio ricostruzione Marche e il sindaco Rosa Piermattei per la loro collaborazione". "Questa piccola chiesa nel territorio di Elcito rappresenta un gioiello di arte soprattutto per la cripta che dovrà essere recuperata e resa fruibile alla comunità e all’intero territorio. Un ringraziamento al commissario Castelli e a quanti hanno lavorato, in particolare la Soprintendenza per aver raggiunto questo risultato che prometterà grandi sorprese di bellezza artistica", ha dichiarato l’Arcivescovo Francesco Massara.
"Violenza sulle donne in aumento nel Maceratese: più 211 casi in un anno". L'Ast in campo per la prevenzione
L’Ast di Macerata ha ricordato stamattina la giornata internazionale contro la violenza sulle donne con un’iniziativa in ospedale a Civitanova e il convegno promosso dal Consultorio montano in collaborazione con il Comune di Camerino e rivolto alle ultime classi dell’Istituto di Istruzione Superiore Varano-Antinori. “L’Ast di Macerata attraverso le attività di cura e di prevenzione realizzate dai distretti e dai Dipartimenti territoriali è aperta alle richieste della popolazione, in modo particolare alle esigenze dei giovani – ha esordito il neo direttore Socio Sanitario Massimiliano Cannas. Questo incontro nelle scuole vuole sensibilizzare le giovani generazioni perché ognuno di noi può segnalare episodi di violenza e riconoscere i segnali inespressi per prevenire un fenomeno che secondo i dati Istat è in aumento”. “Ringraziamo l’Ast e il Consultorio di Camerino per averci donato simbolicamente una panchina rossa. La panchina rappresenta il luogo della riflessione, della meditazione che ci fa a comprendere l’importanza di essere solidali con gli altri, soprattutto attraverso l’ascolto, e di quanto sia fondamentale fare rete attraverso la scuola, la famiglia, il consultorio, l’ospedale, le forze dell’ordine per prevenire ogni forma di violenza. – ha esordito il preside professor Francesco Rosati davanti ad un’Aula magna gremita di studenti in ascolto. Tra i relatori la coordinatrice ostetrica Maria Teresa Gervasio che ha illustrato il ruolo del Consultorio insieme alle dottoresse Floriana Menga, psicologa, e Vanessa Stefani, sociologa che lavorano all’interno dello Spazio Giovani del Consultorio di Camerino, la dottoressa Maria Sellitti sociologa del Dipartimento di Prevenzione e la dottoressa Marta Tassetti, ginecologa dell’ospedale maceratese, mentre in rappresentanza del Comune di Camerino era presente l’assessora Erika Cervelli. La dottoressa Giorgia Scaloni della Direzione Medica di Macerata ha spiegato l’esistenza del Codice Rosa all’interno dell’Azienda sanitaria maceratese in vigore dal 2017. “Nell’ultimo anno sono stati 340 i casi segnalati nell’Ast rispetto ai 129 casi del 2024, si assiste ad un fenomeno in aumento”- ha spiegato la Scaloni.L’intervento della dottoressa Anna Moffa, dirigente della Squadra mobile della questura di Macerata ha illustrato agli studenti il codice rosso e i reati ivi contemplati, ma anche gli strumenti per denunciare episodi di violenza dall’ammonimento del questore alla denuncia vera e propria, segnalando anche il ruolo importante di sostegno svolto dai Centri anti violenza. Esiste poi l’App YouPol per segnalare, anche in forma anonima, episodi di bullismo, spaccio di sostanze stupefacenti e anche fenomeni di violenza, dove si possono anche caricare video e foto perché c’è un collegamento diretto con la Centrale Operativa. L’ospedale di Civitanova ha celebrato, invece, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne allestendo all’interno dell’area ospedaliera la panchina rossa e collocandovi sopra poesie e pensieri di vari autori con immagini dedicate al tema, per dare voce alle donne e promuovere una cultura del rispetto, dell’ascolto e della non violenza.
Rete museale dell'Alta Valle del Potenza: quattro Comuni uniscono le forze e puntano sulla cultura
La cultura come motore di rinascita delle aree interne colpite dal sisma. E’ una vera e propria scommessa quella che quattro Comuni del territorio – San Severino Marche come capofila e poi Castelraimondo, Pioraco e Sefro – hanno deciso di affrontare per ripartire e guardare con fiducia al futuro. Tutto è nato nel 2023 con la costituzione della Rete Museale dell’Alta Valle del Potenza, realtà che ha iniziato a dare i suoi primi frutti e che è arrivata già a un primo giro di boa tanto che si è deciso di darle un logo capace di identificarla e promuoverla. Al teatro Feronia, in occasione dell'evento pubblico dal titolo: “Lungo il Potenza: Storie che Uniscono”, un talk show dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico di quest’area del Maceratese, è stato presentato quello che vuole essere il simbolo di una rinnovata identità e di un impegno congiunto assunto dal poker di Amministrazioni. Ospite d'eccezione è stato il professor Costantino D’Orazio, noto storico dell'arte, saggista e attuale direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e della Direzione Regionale Musei Umbria. Nel suo intervento D'Orazio ha sottolineato la rilevanza strategica del progetto marchigiano: “Quello che state facendo è un lavoro di grande importanza. Sebbene esistano anche in Umbria reti museali tematiche o territoriali, l'innovazione del bando della Regione Marche sta proprio nella decisione di gestirle con figure professionali alla direzione. Sono rimasto piacevolmente colpito da tutto il lavoro di fondo che state portando avanti: regolamenti, inventari, catalogazione, progetti scientifici per nuovi allestimenti. È quel lavoro che non si vede – ha aggiunto D’Orazio con un promettente – Ma questo è quel lavoro che costituisce le fondamenta di un museo solido e duraturo”. Il professore ha poi ribadito un obiettivo cruciale per il futuro dei musei della Rete: “È fondamentale – ha detto - lavorare per raggiungere i Livelli Uniformi di Qualità richiesti dal Ministero della Cultura per entrare a far parte del Sistema Museale Nazionale. Questo non è solo un modo per garantire visibilità e standard minimi ai vostri musei, ma una concreta opportunità per accedere a finanziamenti e risorse a livello nazionale”. Il futuro della Rete è stato delineato dalla direttrice Federica Galazzi, che ha illustrato il percorso di rinascita intrapreso: “La Rete Museale Alta Valle del Potenza unisce i quattro Comuni in un'unica visione condivisa. Quando sono arrivata, nel 2023, la sfida era evidente: restituire a questi luoghi la loro funzione di essere vivi e frequentati. Oggi ci presentiamo come una Rete che ha una missione precisa: rafforzare il sistema museale per sostenere la rinascita delle comunità, profondamente segnate dal sisma del 2016. I musei conservano il passato, ma sono uno straordinario strumento per costruire il futuro. La nostra Rete è fatta di luoghi, sì, ma soprattutto è fatta di persone; ed è con loro che vogliamo costruire il futuro culturale della nostra valle”. La direttrice ha poi ricordato l'avvio del nuovo sistema di comunicazione, con il lancio imminente del sito web e l'attivazione dei canali social gestiti professionalmente per garantire una narrazione identitaria forte e moderna. Ad aprire l'incontro è stata il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha accolto i partecipanti al teatro Feronia: “È con grande emozione e profondo orgoglio che ospitiamo questo evento. Il tema 'Lungo il Potenza' non è casuale: il fiume è sempre stato un'arteria vitale per le nostre popolazioni, una fondamentale via di comunicazione e di commercio. Il Potenza ha alimentato l'economia locale, dai mulini alla produzione di energia idroelettrica a Pioraco e Borgo Conce. Oggi, questo asse fluviale continua a rappresentare l’asse centrale del nostro sviluppo, ma con un nuovo filo conduttore: la cultura. Insieme ai Comuni amici di Castelraimondo, Pioraco e Sefro, stiamo lavorando per fare in modo che la Rete Museale diventi un modello di eccellenza e un motore di sviluppo. Il nuovo marchio che sveliamo oggi è un simbolo di unione e identità rinnovata che ci accompagnerà in questo cammino”. L'evento ha visto una grande partecipazione della cittadinanza e degli operatori culturali, confermando la volontà del territorio di investire nella cultura come elemento identitario post-sisma. A portare i saluti della Regione Marche è intervenuto il consigliere regionale Renzo Marinelli mentre per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, era presente la funzionaria archeologa Cecilia Gobbi. Presenti pure l’assessore alla Cultura della città di San Severino Marche, Vanna Bianconi, l’assessore alla Cultura del Comune di Pioraco, Luisella Tamagnini, il consigliere del Comune di Sefro, Simona Midei, e il sindaco di Castelraimondo, Patrizio Leonelli, che ha parlato di “un’opportunità straordinaria di collaborazione e crescita” promettendo che “Castelraimondo continuerà a impegnarsi per valorizzare il proprio patrimonio e per contribuire allo sviluppo cultura dell’intera valle. Cultura che unisce. Territori che crescono insieme”. La serata è stata allietata dal Gruppo Folk di Castelraimondo e dalla presenza dei figuranti della rievocazione storica del Palio dei Castelli e di Sefro oltre a quella dei maestri cartai di Pioraco.
Maceratese, il treiese Fratini esordisce da titolare a 17 anni: "Il sogno di ogni ragazzo della mia età"
Chi avrà letto il suo nome in distinta dal primo minuto domenica all'Helvia Recina avrà indubbiamente provato curiosità. Nel giorno in cui Mirco Cirulli, 21enne di Macerata ha celebrato le 100 presenze in biancorosso (leggi qui), un altro giovane promettente del territorio ha collezionato invece la sua prima presenza in prima squadra. Contro il Castelfidardo, Tommaso Fratini, treiese di 17 anni (ne compirà 18 a marzo) ha fatto il suo esordio con la Maceratese, scendendo in campo da titolare nella partita vinta 2-0 dalla squadra di Possanzini. Cresciuto nella Treiese, poi passato all’Ancona, Fratini è approdato alla Maceratese la scorsa stagione, trovando un ambiente che sta puntando con convinzione sulla valorizzazione dei giovani del territorio. Capitano dell’Under 19, protagonista di un ottimo avvio di stagione, domenica ha compiuto il passo più atteso: il debutto tra i grandi, con una prova ordinata, coraggiosa e ricca di personalità. "Non me lo aspettavo, ma quando ho visto il mio nome in formazione ho cercato di restare lucido e dare subito il massimo per ripagare la fiducia del mister," ha raccontato Fratini. Il giovane attaccante non nasconde l’emozione di esordire davanti al pubblico dell’Helvia Recina: "Debuttare qui è il sogno di tutti, soprattutto alla mia età. Mi sono sempre sentito a casa e darò tutto per questa maglia quando sarò chiamato in causa". Fondamentale, secondo Fratini, è stato anche il supporto dei compagni più esperti: "Mi hanno fatto sentire parte del gruppo e incoraggiato, permettendomi di godere al meglio questo momento speciale". Sul piano tecnico, la differenza tra l’Under 19 e la prima squadra è netta: "I ritmi sono diversi e l’esperienza dei giocatori più alta. Qui devi dimostrare le tue qualità in un ambiente completamente nuovo, ed è una sfida che mi stimola". Nonostante l’età, Fratini guarda già avanti con fiducia: "Siamo primi in classifica con l’Under 19 e sono sicuro che faremo un ottimo campionato. Il percorso è lungo, abbiamo ancora molto da imparare, ma la strada è quella giusta". La società della Maceratese ha voluto esprimere i propri complimenti a Fratini, sottolineando il valore del lavoro nel vivaio e l’importanza di valorizzare i ragazzi del territorio, confermando così l’impegno a costruire un futuro che unisca crescita tecnica, identità e senso di appartenenza alla maglia biancorossa. (Foto Francesco Tartari)
"Altro che svendita, così valorizziamo i musei di Tolentino": la Giunta presenta la nuova gestione
L'amministrazione comunale di Tolentino ha presentato ufficialmente il nuovo gestore dei Musei Civici, della Sala di Lettura e dello IAT: si tratta della Cooperativa L’Orologio, selezionata tramite una gara pubblica nazionale. L’affidamento, della durata di quattro anni e dal valore complessivo di circa 500mila euro, è stato assegnato sulla base di un progetto culturale valutato in maniera trasparente e imparziale. "Abbiamo voluto una progettualità pluriennale che garantisse stabilità, programmazione e una visione professionale del nostro patrimonio culturale", ha spiegato l’assessore Diego Aloisi, che ha seguito l'intero iter. Il bando prevedeva l’80% del punteggio dedicato al progetto e solo il 20% al ribasso economico, assicurando così la qualità della proposta e tutelando i livelli occupazionali. La Cooperativa L’Orologio, attraverso la business unit "Sistema Museo", opera da oltre trent’anni nel settore della valorizzazione dei beni culturali. È presente in numerose realtà italiane e radicata anche nelle Marche, dove gestisce, tra gli altri, i Musei Civici di Pesaro, il Museo Nazionale Rossini, il portale MyRecanati e l’intero sistema museale di Macerata. Una rete ampia e qualificata che, secondo l’assessore alla Cultura Fabio Tiberi, rappresenterà un valore aggiunto per Tolentino: "La città deve guardare oltre i propri confini. Il Museo Internazionale dell'Umorismo e il Castello della Rancia sono asset strategici che meritano una promozione piena e coordinata, insieme alla Basilica di San Nicola e al Teatro Vaccaj". Il piano gestionale presentato dalla cooperativa prevede una revisione degli orari, un maggiore utilizzo del Castello della Rancia per il turismo scolastico, e una programmazione culturale capace di rendere i musei luoghi dinamici, accessibili e in dialogo con tutto il territorio. Sul fronte del personale, l’Orologio ha selezionato nuovi operatori tramite avviso pubblico, affiancandoli agli addetti delle precedenti gestioni tutelati da clausole di salvaguardia. La scelta, sottolinea l’Amministrazione, ha privilegiato figure qualificate e in gran parte di Tolentino, così da valorizzare competenze locali e garantire continuità. Nel corso della presentazione, l'amministrazione ha risposto anche alle recenti critiche emerse sul tema dell’affidamento. Secondo il sindaco Mauro Sclavi, le accuse di “svendita” dei musei sarebbero infondate: "Affermare che una cooperativa toscana gestirà tutto a distanza dimostra scarsa conoscenza delle procedure pubbliche e del contenuto del bando. C’è chi preferirebbe scelte discrezionali o confonde i cittadini parlando di concorsi pubblici per figure che il Comune di Tolentino - come la maggior parte dei Comuni - non ha mai avuto in organico". "Abbiamo scelto la strada più trasparente - ha concluso il sindaco - basata su un bando pubblico, su un progetto valutato da una commissione indipendente e su un gestore altamente qualificato, che lavorerà a stretto contatto con l'amministrazione. Solo così si tutela davvero il patrimonio culturale e si costruisce una città più moderna e attrattiva". Alla conferenza stampa erano presenti, oltre agli assessori Aloisi e Tiberi, Luca Covarelli (responsabile project financing Cooperativa Orologio), Barbara Rossi e Luca Forconi (coordinatori di zona Cooperativa Orologio), Samanta Casali (consigliere comunale), Piercarlo Guglielmi (vicesegretario comunale), le funzionarie dell'Ufficio Cultura Maura Gallenzi e Agnese Paoloni.
Recanati, partiti i lavori di riqualificazione dei marciapiedi: interventi per 40mia euro
Ha preso il via a Recanati il piano di interventi di manutenzione straordinaria, riqualificazione, decoro ed opere di abbattimento delle barriere architettoniche sui marciapiedi comunali, fortemente voluto dall’Amministrazione Pepa e avviato dall’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Bartomeoli. Il termine dei lavori, partiti da alcuni giorni, è previsto entro le festività natalizie. Sono circa dieci i punti di transito pedonale in lavorazione in tutto il territorio comunale, distribuiti nei quartieri, nelle frazioni e a ridosso del centro storico. Nello specifico, le località interessate dagli interventi ai marciapiedi sono viale Matteotti, Fonti San Lorenzo, Villa Teresa, quartiere Castelnuovo, rione Mercato e la frazione di Sambucheto. L’investimento complessivo, per questo progetto approvato con Delibera di Giunta nel maggio scorso, ammonta a circa 40mila euro. L’Amministrazione, durante la fase progettuale degli interventi, ha raccolto le segnalazioni dei cittadini, anche grazie al fattivo contributo del consigliere comunale Nicoletta Marzioli. Attraverso questa forma di partecipazione diretta della cittadinanza, l’Ufficio tecnico comunale ha stilato una mappatura delle maggiori criticità da risolvere, tra cui sono infine state individuate le priorità d’intervento.
Macerata, perde il controllo dell'auto e finisce contro un palo della luce: donna al pronto soccorso (FOTO)
Incidente nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14:30, in via Donato Bramante, a Piediripa di Macerata. Il secondo in una manciata di minuti avvenuto nel capoluogo, dopo quello in viale Puccinotti (leggi qui). Una donna di 50 anni, residente a Montecosaro, ha infatti perso il controllo della sua Hyundai i20 all’altezza della rotatoria che conduce verso la frazione, andando a impattare con forza contro un palo della luce situato sull’aiuola spartitraffico. Secondo una prima ricostruzione, la conducente avrebbe sbandato probabilmente a causa dell’asfalto reso scivoloso dalla pioggia caduta nelle ore precedenti. L’auto, dopo la perdita di aderenza, ha terminato la corsa contro il palo, piegandolo visibilmente. L’urto ha provocato danni significativi alla parte anteriore del veicolo. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Macerata, che hanno effettuato i rilievi per chiarire la dinamica dell’accaduto e proceduto, come da prassi, alla verifica del tasso alcolemico della conducente. La donna è risultata negativa all’etilometro. La 50enne è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata per gli accertamenti necessari legati ai traumi riportati nell’impatto.
La Settempeda compie 100 anni: una mostra e un libro per celebrarla
Entrano sempre più nel vivo le celebrazioni per il Centenario della Settempeda: dopo l’evento di apertura con il “Veglionissimo dello Sport” e una serie di partite ed incontri che hanno visto la passione biancorossa scendere in campo, sono ora in arrivo altri due appuntamenti imperdibili: sabato 6 dicembre, alle ore 18,30, verrà inaugurata al piano terra del Palazzo Comunale, sotto i loggiati di piazza Del Popolo, la mostra fotografica e di cimeli: “100 anni di emozioni biancorosse” mentre lunedì 8 dicembre, dalle ore 17, il teatro Feronia ospiterà il Galà Biancorosso, con Daniela Gurini sul palco, e la presentazione del libro di Gabriele Cipolletta “S. S. Settempeda. La storia 1925-2025”. Tutte le iniziative sono patrocinate dal Comune di San Severino marche e promosse dalla S.S. Settempeda, sotto la guida del presidente Marco Crescenzi, e dal Comitato del Centenario, presieduto da Federico Corvini e composto da Federico Cardorani, Filippo Sfrappini, Gilberto Cruciani e Laura Ciciliani. Il Centenario è stato anche lanciato con un logo celebrativo che racchiude l'identità del Club e la sua proiezione futura. Il simbolo vede gli anni 1925 – 2025 e il numero 100, dove i due zeri affiancati del cento sono stati volutamente uniti per raffigurare il simbolo dell’infinito, proiettando verso nuove generazioni "i sogni, le speranze e la gloria" del calcio. La grande 'S' rossa della Settempeda è circondata da cerchi in movimento, dinamici, che richiamano lo spirito del club. L'anno del Centenario è un'opportunità per celebrare non solo un'associazione sportiva, ma un intero patrimonio di tradizione e valori che continua ad affascinare e contaminare la città di San Severino Marche.
Macerata, auto rimane in bilico su un cordolo in viale Puccinotti
Nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14:00, un’auto è rimasta in bilico su un cordolo in viale Puccinotti, a Macerata, dopo aver perso aderenza all’altezza di una curva, probabilmente a causa dell’asfalto reso scivoloso dalla pioggia caduta per tutta la mattina. Il veicolo si è fermato precariamente sul cordolo del marciapiede, poco distante dalla ringhiera verde che delimita il camminamento, senza fortunatamente provocare danni a passanti o altri veicoli. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale, che hanno effettuato i rilievi per accertare la dinamica dell’incidente, mentre la gestione della viabilità è stata affidata agli agenti della Polizia di Stato, per garantire sicurezza e fluidità del traffico nella zona. Pochi minuti più tardi, in via Donato Bramante, c'è stato un altro sinistro che ha coinvolto l'auto condotta da una donna di 50 anni: leggi qui la notizia.
"Portare le famiglie allo stadio è fondamentale": Giornata Giallo Rossa per il derby Recanatese-Maceratese
Recanati – Sale l’attesa per il derby tra Recanatese e Maceratese, in programma domenica alle 14.30 allo stadio Nicola Tubaldi. Per l’occasione la società leopardiana ha indetto la Giornata Giallo Rossa, iniziativa che punta a trasformare l’impianto in una grande festa di colori e tifo. I biglietti sono disponibili in prevendita da martedì sul circuito Vivaticket. Una delle novità principali riguarda il coinvolgimento delle famiglie. Il presidente Massimiliano Guzzini, insieme al direttivo e con la supervisione di Andrea Tubaldi, referente del club per il settore giovanile, ha infatti deciso di offrire l’ingresso gratuito a un genitore per ogni tesserato del vivaio giallorosso. Una scelta pensata per rafforzare il legame tra la comunità e la squadra, e per valorizrare il percorso dei giovani che rappresentano il futuro del club. «Portare le famiglie allo stadio è fondamentale per creare attaccamento alla Recanatese – sottolinea Guzzini –. Vogliamo che la Giornata Giallo Rossa sia un momento di festa, di divertimento e di sano tifo. La gratuità per un genitore è un segno di attenzione verso chi sostiene quotidianamente i nostri giovani. La convocazione dei ragazzi della Juniores in prima squadra, le partitelle del giovedì con la formazione maggiore e le iniziative dedicate ai più piccoli dimostrano la volontà di dare sempre più spazio e valore sociale e strategico al nostro settore giovanile». Il presidente evidenzia anche l’importanza dell’atmosfera che si respirerà sugli spalti: «Colorare il Tubaldi di giallo e rosso, così come i tifosi della Maceratese faranno con il biancorosso nel loro settore, renderà ancora più suggestiva la cornice del derby. Un ringraziamento particolare va ad Andrea Tubaldi e allo staff tecnico del settore giovanile per il lavoro svolto e per l’impegno nel coinvolgere sempre più ragazzi». In occasione della Giornata Giallo Rossa gli abbonamenti non saranno validi. I biglietti possono essere acquistati esclusivamente in prevendita tramite Vivaticket o nelle rivendite autorizzate; a Recanati la vendita è attiva presso la Tabaccheria Menghini, in zona ex Eko, a partire da martedì 25 novembre alle ore 17. Non sarà possibile comprare i tagliandi allo stadio il giorno della gara. I prezzi variano in base ai settori e alle categorie ridotte, con tariffe differenziate per ospiti e locali. Sono previsti ingressi gratuiti per gli under 12, che devono comunque ritirare il tagliando, mentre per i tesserati del settore giovanile over 12 è disponibile un biglietto ridotto da 1 euro in gradinata, acquistabile solo presso la sede della società.
Alberi per i nuovi nati: grande partecipazione alla Festa dell'Albero di Sarnano
Si è svolta con grande partecipazione e coinvolgimento la Festa dell'Albero, promossa dai carabinieri della forestale che hanno coinvolto il comune di Sarnano e l'Istituto Omnicomprensivo Leopardi-Frau-De Magistris. L'iniziativa, tenutasi nella mattinata di venerdì 21 novembre, in occasione della giornata della Festa dell’Albero, al campo sportivo Maurelli, ha visto la piantumazione di alberi per celebrare i nuovi nati a Sarnano, in un gesto simbolico che unisce la bellezza della natura al valore della vita. L’evento ha rappresentato un momento di grande significato per l’intera comunità: bambini, famiglie, insegnanti e cittadini hanno partecipato attivamente a una mattinata dedicata all’ambiente, alla sostenibilità e all'amore per il territorio. Un gesto semplice ma profondo, che rafforza il legame tra le nuove generazioni e il paesaggio che le circonda. L'amministrazione comunale ringrazia i carabinieri della Forestale per l'idea dell’iniziativa e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della giornata rinnovando così il proprio impegno per la promozione di manifestazioni volte alla tutela dell’ambiente e alla valorizzazione del patrimonio naturale del territorio. Un grazie particolare ai carabinieri della Forestale e all’Istituto Omnicomprensivo Leopardi-Frau-De Magistris per il loro prezioso supporto.
Scarpe rosse sugli scranni del Consiglio provinciale: un gesto per non dimenticare le vittime di violenza
Un profondo silenzio e alcune scarpe rosse sugli scranni della sala del Consiglio Provinciale. L’Ente ha deciso di celebrare così, allestendo al suo interno uno spazio con uno dei simboli più significativi scelti per il 25 Novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. "L’installazione delle scarpe rosse, infatti, è nata nel 2009 dall'artista messicana Elina Chauvet per denunciare il femminicidio della sorella uccisa dal marito - spiega Tiziana Gazzellini, consigliera di Fratelli d’Italia delegata alla promozione delle pari opportunità -. L’amministrazione provinciale ha voluto replicarla al suo interno per celebrare il 25 Novembre e ricordare che ancora molto c’è da fare per eliminare davvero la violenza contro le donne e diffondere una vera cultura del rispetto, anche se la politica in maniera unanime ha da poco approvato la legge sul “consenso libero e attuale". "Nel 2025, infatti, seppur in calo rispetto allo scorso anno, sono ancora troppe le donne uccise: 73 secondo l’ultimo report del Ministero dell’Interno. Ma la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne non deve essere solo una commemorazione. Deve essere un percorso costante e condiviso perché è importante che ogni donna vittima di violenza possa contare sull’aiuto di istituzioni, forze dell’ordine, medici, psicologi e centri antiviolenza. La prevenzione della violenza di genere è fondamentale", ha concluso Gazzellini. Insieme alla consigliera Gazzellini era presente anche la presidente della Commissione Pari Opportunità, Rosaria Moroni.
Civici Marche cresce in provincia di Macerata: ufficiale l'ingresso di Paolo Pacetti
Cresce ancora la rappresentanza dei Civici Marche in provincia di Macerata. Il nuovo ingresso nel movimento politico che annovera tra le sue fila il vicepresidente del Consiglio Regionale Giacomo Rossi, potrà ora contare sull'esperienza e la determinazione di Paolo Pacetti di Montecassiano, comune dove nelle recenti elezioni regionali Civici Marche ha ottenuto un più che dignitoso 3.03%. "Pacetti è un punto di riferimento nel territorio con il movimento cittadino Montecassiano Libera Voce di cui è il portavoce nonché presidente. Negli ultimi anni si è fatto carico di esporre, individuare e proporre soluzioni su tematiche molto importanti come, ad esempio, la complessa vicenda della Fornace Smorlesi", afferma soddisfatto il presidente dei Civici Marche, Matteo Pompei. "Non sono un politico ma sono solo un semplice operaio - dichiara con umiltà Pacetti - ma il progetto di un movimento civico radicato in tutta la Regione mi ha dato quell'entusiasmo per provare a dare, in maniera fattiva, il mio contributo alla realtà di Montecassiano e del suo territorio". "Montecassiano merita di più - conclude Pacetti - e con esso tutti i montecassianesi che mi hanno adottato, non essendo io natio del posto, ma che mi hanno sempre rispettato apprezzando il mio impegno per la comunità".
Macerata - Fedora e Francesca, il volto femminile dell’Arma: "Mai sottovalutare il primo gesto violento"
Nel silenzio di una caserma che si anima presto al mattino, il lavoro delle donne dell'Arma dei carabinieri che ogni giorno si occupano di violenza di genere non è fatto solo di procedure, ma di sguardi, parole, ascolto. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, abbiamo incontrato due di loro, in servizio presso il Comando Provinciale Carabinieri di Macerata, per capire meglio cosa significhi operare in prima linea contro uno dei fenomeni più complessi e dolorosi della nostra società Ne parliamo con il Maresciallo Maggiore Fedora Oppido, Comandante del Nucleo Comando della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche e con il Maresciallo Ordinario Francesca Nuzzi, addetta alla Stazione Carabinieri di Recanati. Il Maresciallo Maggiore Fedora Oppido è sposata e mamma di due bambini di 3 e 6 anni. Dopo aver completato il suo percorso di studi presso la Scuola Allievi Marescialli di Firenze, ha prestato servizio in Calabria, poi in Lombardia, nell’ambito di reparti investigativi, quindi, a Roma, in un reparto interforze che opera in ambito internazionale e, dal 2013, è rientrata nella sua regione di origine, le Marche. Proprio nella sua terra ha avuto la possibilità di essere impiegata dapprima in un reparto a diretto contatto con i cittadini, la Stazione Carabinieri del bellissimo comune di Cingoli, dove ha avuto modo di poter affrontare la quotidianità di una comunità viva e dinamica, tuttavia, non estranea a problematiche connesse alla violenza di genere. Ha vissuto, poi, un’esperienza altrettanto significativa presso il Comando Provinciale di Fermo, dove è stata referente per la rete di contrasto alla violenza di genere, partecipando a numerosi incontri con altre Forze di Polizia ed Enti locali, finalizzati a creare un fronte comune e coordinato per la gestione degli episodi connessi alla violenza sotto ogni suo profilo. Da due anni è Comandante del Nucleo Comando della Compagnia di Civitanova Marche ma, anche nel nuovo incarico, continua a seguire con interesse e partecipazione le iniziative promosse in favore delle vittime vulnerabili, cercando di fornire il massimo supporto ai colleghi impiegati sul campo e promuovendo incontri presso enti esterni, le scuole in primis, finalizzati alla diffusione della cultura della legalità e, in essa, quella della lotta alla violenza contro le donne. - Mar. Magg. Oppido, quello della violenza di genere è un fenomeno attuale che si ripete con preoccupante frequenza. Quali sono gli strumenti che, secondo la sua esperienza professionale, sarebbe opportuno adottare per prevenirlo e contrastarlo efficacemente? "Il fenomeno della violenza di genere comprende un orizzonte molto ampio che, dalle molestie, ai maltrattamenti, sino alle privazioni economiche ed alle dinamiche di potere e ricatto, culmina nei femminicidi e negli episodi più cruenti di cui ai noti fatti di cronaca. Nonostante sia difficile stabilire quali siano gli strumenti più idonei per contrastare questo fenomeno, ritengo che monitorare e non sottovalutare tutti questi "reati spia" che precedono e fanno da apripista agli episodi più gravi, possa rivelarsi una strategia valida, se valutati in stretta correlazione ai "fattori di rischio" sottesi ad ogni singola situazione, come, ad esempio, l’abuso di alcol o di sostanze stupefacenti o contesti di isolamento e disuguaglianza. Allo stesso tempo è assolutamente necessaria una strategia a lungo termine che coinvolga tutte le Istituzioni, con interventi formativi e di sensibilizzazione su questo tema. E’ necessario interessare tutte le fasce di età e coinvolgere tutte le agenzie educative, affinché si formi una nuova cultura della legalità che abitui i giovani a un approccio sano e rispettoso alle relazioni affettive, libero da dinamiche di discriminazione e denigrazione". - Mar. Magg. Oppido, quali sono, in concreto, i campanelli di allarme che le potenziali vittime possono cogliere? "La violenza ha diverse forme e si manifesta talora con modalità del tutto subdole e spesso si nasconde dietro convincimenti e pregiudizi culturali. E’ necessario cambiare il modo in cui si percepisce la violenza poiché questo fenomeno non è un’emergenza estemporanea, ma è un problema strutturale e duraturo nella nostra società. In tal senso, ogni comportamento che possa essere ricondotto a indifferenza, ricatto, controllo, gelosia, senso di colpa, isolamento o manipolazione deve esser valutato quale segno d’allerta ed è necessario saperlo riconoscere come tale, per capire se si sta vivendo un rapporto sano oppure si è intrappolati in una relazione tossica. Se da un lato è compito dei professionisti del settore cogliere quei segnali anticipatori nascosti dietro ai "reati spia" denunciati dalle vittime inconsapevoli, allo stesso tempo, nessun cittadino dovrebbe voltarsi dall’altra parte quando, direttamente o indirettamente, si trovi ad affrontare un campanello d’allarme che coinvolga se stesso o chi gli sta accanto. Bisogna creare una rete intorno alle persone più vulnerabili e non aver paura di chiedere aiuto e rivolgersi alle Forze dell’Ordine, proprio per essere vicini a coloro che da soli non ce la fanno. Le porte delle nostre stazioni carabinieri sono sempre aperte e vi si potranno trovare professionisti seri e competenti, pronti ad ascoltare e ad assistere chi ne ha bisogno". Il Mar. Ord. Francesca Nuzzi ha 32 anni ed è originaria della provincia di Foggia. Da luglio 2025 è sottufficiale in sottordine presso la Stazione Carabinieri di Recanati, una comunità che le permette, nonostante la modesta vastità del territorio, di rapportarsi con un buon numero di cittadini i quali, per esigenze disparate, abbisognano di aiuto. Il suo obiettivo principale è quello di rispondere ad ogni esigenza, con prontezza, determinazione e comprensione, così che ogni persona, ogni cittadino, si senta costantemente accompagnato nei momenti di maggiore difficoltà. - Quando una donna dovrebbe chiedere aiuto e a chi dovrebbe rivolgersi? "Ogni donna, che sia o meno vittima di violenza, ha la possibilità di rivolgersi a noi, Arma dei Carabinieri, in ogni genere di contesto, che sia esso attinente ad un reato come quello rientrante nella categoria del “codice rosso”, o che sia anche soltanto per un semplice consiglio, legato magari ad una situazione di difficoltà emotiva nella quale versa, od ancora ad una qualunque situazione disagevole che possa ingenerare timore o preoccupazione, o ansia. Nel caso in cui una donna fosse vittima di violenza, fisica o psichica, è fondamentale che la stessa non vaghi nel buio, che non abbia la sensazione di non poter essere compresa da nessuno, ma che si lasci seguire, supportare ed anche, per certi versi, consolare. L’ausilio dell’Arma dei Carabinieri non si limita difatti ad un mero accertamento giuridico, dunque i Carabinieri non espletano semplicemente le "indagini", ma ascoltano, cercano di comprendere, prospettano soluzioni e forniscono un supporto umano necessario a far sì che si crei un rapporto di fiducia tale che la vittima di violenza si senta a casa, in famiglia, e mai sola. Il nostro compito è quello di esserci, il nostro obiettivo è quello di porre un rimedio, se possibile, alla “paura”, che è facile avere in contesti di questo tipo". - Mar. Ord. Nuzzi, qual è il momento in cui la presunta vittima non può più rimandare? "Ritengo che non si possa più rimandare quando la presunta vittima arriva alla piena ed assoluta consapevolezza di non essere più al sicuro, di non essere più sé stessa nella propria quotidianità, nel proprio stile di vita, nella delineazione dei propri obiettivi futuri, non può e non deve più rimandare quando al primo eventuale gesto violento, ne consegue una serie di "scuse" e di "giustificazioni" che non vogliono dire "amare", ma “possedere”, convincere che non accadrà mai più. La donna non deve tornare indietro ma deve andare avanti, senza mai voltarsi, quando le sue parole diventano dolore, umiliazione, frustrazione, vergogna; lei deve riuscire a vedere il sole, anche dopo un’impetuosa tempesta". - Mar. Ord. Nuzzi, cosa succede dopo la denuncia? "Prima della denuncia è importante accogliere la vittima di violenza nel modo migliore possibile, dandole l’opportunità di “vincere” la vergogna e l’insicurezza che spesso si provano, dandole l’opportunità di raccontare la sua storia in completa serenità, ecco perché l’ascolto avviene in locali dedicati, ove è possibile far sentire la vittima al sicuro. La denuncia è la fase sicuramente più delicata, quella dove la vittima pensa al dopo, al come affrontare tutto ed al con chi affrontare tutto, e le verranno dunque chiarite tutte le fasi successive, assicurandole ausilio in ogni istante ed illustrandole la possibilità di contattare ad esempio strutture protette, i cui obiettivi sono quelli di fornire un ambiente sicuro e confortevole, oltre che assicurare una quotidianità serena e stimolante. La fase della denuncia è sicuramente quella più complicata, ma è certamente la prima strada coraggiosa, e necessaria, che la vittima deve intraprendere per ritrovare sé stessa, per trasformare il suo dolore in forza e tornare, finalmente, a vivere". - Mar. Ord. Nuzzi, esiste un modo adeguato per comportarsi con una vittima di violenza? "È importante a mio avviso non perdere mai il contatto visivo con la vittima, la quale durante il suo racconto proverà sicuramente rabbia, vergogna, penitenza, auto deprecazione, tutte emozioni che si possono cogliere solo guardando la vittima negli occhi. Gli occhi, spesso, esprimono sentimenti che le parole non riescono a comunicare. Una donna che subisce abusi è una donna che si sente svalutata e ferita, ed il nostro compito è quello di farla sentire ascoltata e 'guardata', e non semplicemente 'vista'. A volte alle donne manca il coraggio di denunciare per il timore delle conseguenze, il nostro obiettivo, la nostra battaglia, il nostro traguardo, è quello di infondere coraggio, forza, convinzione, è quello di far capire ad ogni donna che l’amore non è dolore e sofferenza, ma è speranza e luce". Tra emergenze, ascolto e delicatezza, queste Donne Carabinieri rappresentano ogni giorno una presenza concreta accanto alle donne che trovano il coraggio di rompere il silenzio. La loro voce è un invito alla consapevolezza e alla responsabilità: la violenza di genere si combatte insieme, con competenza, empatia e una rete che sostiene, protegge e non giudica.
Civitanova, prosegue il programma per il 25 novembre: spettacolo-concerto “Polifema” all’hotel Ghibli
Prosegue il programma di riflessioni organizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Civitanova Marche in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Dopo “Oltre – inno alla forza e alla luce delle donne”, la serata di stasera al teatro Annibal Caro di Civitanova Alta organizzata in collaborazione con l’Azienda Teatri di Civitanova, giovedì 27 novembre, alle ore 21.15, l'Assessorato alle Pari Opportunità propone lo spettacolo-concerto "Polifema – quando l’amore acceca", tratto dall’omonimo romanzo di Gabriella Cinti, che sarà presente all’iniziativa. L’appuntamento sarà ospitato all’hotel Ghibli di viale Vittorio Veneto 30. Sul palco si esibiranno Snezana Tintor (violino), Fausto Palmieri (tastiera) e Viviana De Marco (voce recitante), che proporranno una fusione di recitazione, accompagnamento musicale e brani concertistici. Nella cornice dell’unione tra elemento narrativo e lirico interiore, suggestioni sonore e intermezzi melodici guideranno il pubblico nel percorso di Marzia-Polifema, protagonista reale e al tempo stesso archetipo dell’eterno femminile nella sua capacità di amare oltre la misura. La messa in scena è curata dall’Associazione "Verso l’armonia". "Vogliamo veicolare contenuti di riflessione in una forma artistica e di intrattenimento, certi che la cultura della cura e della prevenzione si favorisca anche attraverso questi canali. Ringrazio gli artisti e l’autrice del volume, che si mettono a disposizione per questa sinergia virtuosa. Siamo certi che questa forma comunicativa diventerà ricaduta concreta per la cittadinanza", spiega Barbara Capponi, assessore alle pari opportunità del comune di Civitanova. Ingresso libero.

cielo coperto (MC)



