Provincia Macerata

Romano Prodi e la biasimevole tirata di capelli alla giornalista

Romano Prodi e la biasimevole tirata di capelli alla giornalista

L'immagine collaudata di Romano Prodi come uomo mite, mansueto e bonario non risponde del tutto al vero, soprattutto dopo l'ultimo episodio, che molto sta facendo discutere in questi giorni: al cospetto di una giornalista di Mediaset, che lo ha posto dinanzi a un estratto del Manifesto di Ventotene in cui si parla dell'abolizione della proprietà privata, l'euroinomane Prodi ha sbottato con veemenza. E si è infuriato oltre ogni misura: «Che cavolo mi chiede? Ma il senso della storia ce l'ha lei o no?». Il suo volto era livoroso, le sue parole palesemente stizzite e contrariate. La giornalista di Mediaset ha successivamente affermato quanto segue, secondo quel che viene ad esempio riportato da "Open": «Mi ha tirato i capelli, uno shock». Insomma, Romano Prodi ha letteralmente perso la calma e si è infuriato. Anziché rispondere pacatamente alla domanda, ha rovesciato la scacchiera e ha sbottato contro la giornalista, addirittura - secondo quanto da lei dichiarato - tirandole i capelli. Per chi avesse scarsa memoria, ricordiamo che Romano Prodi fu Presidente del Consiglio nonché Presidente della Commissione europea, ma poi anche consulente in Goldman Sachs dal 1990 al 1993. Una figura emblematica, dunque, della politica italiana ed europea e del sistema finanziario egemonico: come abbiamo estesamente mostrato nel nostro studio "Marx a Wall Street", esiste una sorta di porta girevole, in forza della quale i finanzieri diventano politici della Ue, e i politici della Ue diventano finanzieri (è il caso di Barroso, che, finito il suo mandato alla UE, è passato direttamente in Golman Sachs). Con ciò è confermata la nostra tesi, secondo cui l'Unione Europea, lungi dall'essere il grande laboratorio democratico celebrato ideologicamente da Roberto Benigni (alla modica cifra di un milione di euro: tanto è costato il suo show ideologico), rappresenta il trionfo del capitale finanziario a nocumento dei popoli e dei lavoratori della vecchia Europa. Tra l'altro, ancora nei giorni scorsi, Romano Prodi ha celebrato con enfasi il riarmo dell'Europa proposto dalla vestale del neoliberismo cosmopolita Ursula von der Leyen e si è anzi lamentato che si tratta di un piano "troppo prudente". Sarebbe d'uopo rammentare anche il fatto che Prodi, uno dei protagonisti dell'ingresso dell'Italia nell'euro, ebbe a dire a suo tempo che grazie all'euro avremmo lavorato un giorno in meno alla settimana guadagnando come se avessimo lavorato un giorno in più. Si trattava, con tutte evidenza, di una tesi inconsistente, presto smentita dalle dure repliche della realtà. Come d'altro canto è stata smentita la tesi, infinite volte ripetuta, secondo cui l'Unione Europea ci proteggerebbe dalle guerre: abbiamo ora appreso dolorosamente che le propizia in ogni modo. Adesso non ci stupiremmo davvero se Romano Prodi ci spiegasse che grazie all'euro e all'Unione Europea combatteremo un giorno in meno come se avessimo combattuto un giorno in più. Va sottolineato come gli euroinomani e gli austerici di Bruxelles si rivelino attualmente piuttosto tesi e pronti a sbottare contro chiunque osi mettere in discussione la loro narrazione intrinsecamente ideologica, che sempre più fa acqua da tutte le parti. Sia quel che sia, si è molto discusso in questi giorni dell'intervista, particolarmente sgradevole, per i toni rigorosi e palesemente infastiditi di Romano Prodi. La giornalista aveva dichiarato che l'euroinomane di Bruxelles le aveva addirittura tirato i capelli: ma fino a quel momento, in assenza di prove, era la sua parola contro quella di Prodi. Tant'è che molteplici araldi dell'ordine liberal-progressista e dell'armata Brancaleone della sinistrash che ha rinnegato Marx, Gramsci e le classi lavoratrici si erano apertamente schierati senza se e senza ma dalla parte di Prodi. Enrico Letta, ad esempio, aveva cinguettato su X spostando una sua foto accanto a Prodi e scrivendo icasticamente "io sto con Romano". Più in là ancora si era spinto il giornalista Giannini, firma del rotocalco turbomondialista e voce del padronato cosmopolitico "La Repubblica": il quale aveva asserito che Romano Prodi aveva dato una bella lezione ai giornalisti sicari. La signora Serracchiani, in una sua epifania catodica, aveva detto che non si può pretendere da Prodi la pazienza di Giobbe. Però adesso sono spuntate le prove, e segnatamente il video che mostra come effettivamente Romano Prodi abbia tirato i capelli alla giornalista di Mediaset: perfino "Il Corriere della sera" ha pubblicato il video, dedicandogli un articolo specifico. Insomma, Prodi non si è limitato a perdere verbalmente la pazienza, ma è passato alle azioni, più precisamente ad azioni francamente deplorevoli sotto ogni riguardo. E ora femministe, me too e politici liberal-progressisti che diranno? Enrico Letta dirà ancora "Io sto con Romano"? E il giornalista Giannini dirà ancora che Prodi ha dato una bella lezione ai giornalisti? Vi sarà, come è auspicabile, una collettiva presa di posizione contro il contegno francamente criticabilissimo di Romano Prodi o, in maniera opposta, le sinistre liberal-progressiste, sempre in barricata a difesa dell'inclusività e delle donne, preferiranno alzare le spalle e voltare lo sguardo dall'altra parte? Staremo a vedere, intanto registriamo con sgomento l'accaduto, una pagina davvero triste della recente storia italiana, essa stessa, in generale, particolarmente triste.

30/03/2025 11:40
"Donne capelli argento", a Tolentino un evento per sfatare i tabù sulla menopausa

"Donne capelli argento", a Tolentino un evento per sfatare i tabù sulla menopausa

La salute non è solo assenza della malattia, guarigione dalla malattia, ma anche ricerca del benessere. La definizione di salute così declamata è dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il benessere è un concetto variabile, non esiste il benessere assoluto, esiste la ricerca di migliorare il proprio stato e di vivere al meglio le stagioni della vita. Questa visione allargata della buona salute richiede un impegno costante ed anche l’aiuto di figure professionali non necessariamente sanitarie, anzi, il buon risultato spesso ha bisogno del coinvolgimento di ulteriori competenze che sappiano aiutare a creare un’armonia tra il corpo e la mente.  Laura Cavarischia è un’estetista che ha saputo integrare il suo lavoro con esperienze di ricerca e cultura fino a coordinare un gruppo che possiamo definire polispecialistico nel centro "La Creazione" di Tolentino.   Venerdì 11 aprile si terrà al teatro Politeama di Tolentino una sintesi e saranno presentati i progetti per la ricerca del benessere in una stagione molto delicata della donna: la menopausa, evento in collaborazione con il centro medico Associati Fisiomed. Abbiamo rivolto a Laura Cavarischia alcune domande. Perché ha voluto questo evento? "Perché la menopausa è ancora un grande tabù, e troppo spesso viene affrontata come una fase di declino, come qualcosa da nascondere o sopportare. In realtà è un momento di grande trasformazione, un nuovo inizio pieno di opportunità che però vanno colte. Ho voluto creare uno spazio in cui parlarne apertamente, senza vergogna né imbarazzi, per aiutare le donne a vivere questo passaggio in modo più consapevole, informato e positivo. Vogliamo offrire strumenti concreti per migliorare il rapporto con il proprio corpo, ma anche nutrire un senso di sorellanza e vicinanza tra donne. Questo evento è nato per accogliere, per dare voce e per proporre un modo nuovo di prendersi cura di sé". Molti tabù ancora avvolgono il tema della menopausa. Come può un evento come questo contribuire a superarli? "I tabù sulla menopausa nascono da un modello culturale che ha a lungo ignorato, minimizzato o addirittura patologizzato questo momento fisiologico della vita femminile. Troppo spesso le donne si trovano sole ad affrontare cambiamenti importanti del corpo, della libido, dell'umore, senza strumenti, senza informazioni corrette e, soprattutto, senza uno spazio di confronto libero da giudizio. Noi lavoriamo soprattutto con donne in menopausa e sappiamo benissimo quanta pesantezza, non solo fisica, ma anche sociale, gravi sulla questione. Con questo evento vogliamo rompere il silenzio e aprire un dialogo sincero, informato e multidisciplinare. Il nostro obiettivo è restituire alla menopausa la sua dignità di passaggio trasformativo, offrendo strumenti concreti e una nuova visione: non una fine, ma un nuovo inizio, più consapevole, più libero, più autentico". Perché ha coinvolto il Gruppo Medico Fisiomed? "Perché nel nostro lavoro, come Fisiomed, cerchiamo di prenderci cura delle persone in modo globale, integrato e umano. Abbiamo scelto di collaborare con alcune delle loro professioniste perché ne condividiamo i valori, l’approccio multidisciplinare e il rispetto per ogni fase della vita. La menopausa è un passaggio che tocca ormoni, pelle, emozioni, intimità, postura, percezione di sé e, per questo, volevamo offrire alle nostre donne anche un approfondimento dal punto di vista medico. Insieme possiamo offrire un’esperienza completa, che mette al centro la persona e che dà risposte vere, concrete, accessibili. È una sinergia che rafforza la nostra missione e arricchisce profondamente questo evento dedicato alla menopausa". Qual è il programma? "Il programma si compone di sette interventi brevi, intensi e trasversali. Io parlerò della menopausa come viaggio, non come fine: come occasione per ricominciare ad ascoltarsi. Valeria Cantolacqua, da oltre dieci anni con me nel team, approfondirà cosa succede al nostro corpo e alla nostra silhouette. Angela Fiorelli, altra mia operatrice, ci guiderà nella metamorfosi del viso e della pelle. La dott.ssa Maria Cristina Magagnini, endocrinologa, ci aiuterà a capire come cambiano gli ormoni e cosa possiamo fare per ritrovare equilibrio. L’ostetrica Melissa Falistocco parlerà della salute vaginale e del benessere intimo. La psicoterapeuta e sessuologa dott.ssa Giuliana Proietti affronterà il tema della sessualità e del piacere dopo la menopausa. E infine, Isabella Tomassucci, educatrice teatrale e insegnante di yoga, ci proporrà un’esperienza che mette al centro il movimento e la creatività". Perché fare un evento? Forma nuova di comunicazione? Nuovo modello? "Non è una novità per noi. Ogni anno organizziamo eventi di questo tipo perché crediamo che fare divulgazione, offrire strumenti e diffondere informazione corretta sui temi legati alla salute e al benessere delle donne sia parte integrante della nostra identità. Negli anni abbiamo realizzato molte iniziative di questo tipo e anche una campagna di sensibilizzazione al benessere che è stata presentata anche a Parigi. Non è solo marketing, è responsabilità sociale. L’estetica, per noi, è solo un punto d’ingresso: il vero obiettivo è aiutare le donne a conoscersi meglio, ad ascoltarsi, a stare bene con sé stesse, il nostro è un lavoro a 360 gradi sulla persona e sul suo benessere. Inoltre, credo anche che fare impresa oggi significa creare valore per le persone. Per questo ogni nostra iniziativa punta anche ad aprire uno spazio di dialogo, condivisione e crescita collettiva". La sua concezione dell’estetica va ben oltre l’aspetto esteriore. Come intende il suo lavoro? "Per me, l’estetica è un canale privilegiato per lavorare sul benessere globale della persona. Il corpo non è un oggetto da correggere, ma un sistema sinergico che parla, che comunica. Il nostro compito non è inseguire la perfezione, ma aiutare ogni donna a riconnettersi con sé stessa, a ritrovare armonia, a sentirsi di nuovo a casa nel proprio corpo. Non è solo questione di pelle o centimetri: è una trasformazione interiore che parte dal corpo ma tocca anche le emozioni, il respiro, l’autostima. In questo senso, il mio lavoro è molto più vicino alla cura che all’estetica tradizionale. È un accompagnamento delicato, profondo, e sempre personalizzato". Che percorso di formazione ha fatto? "Dopo la formazione in estetica tradizionale, ho sentito subito il bisogno di andare oltre. Ho studiato per cinque anni in un’Accademia Ayurvedica, seguito un master in India, dove ho appreso un approccio olistico che ancora oggi guida il mio lavoro. Ho integrato tutto questo con corsi di estetica avanzata in Svizzera e a Milano, specializzandomi in massaggio miofasciale, connettivale, posturale e body modeling. Ho studiato anche naturopatia, cosmetologia, psicosomatica, e attualmente sto concludendo un master in Scienze Integrative Applicate. Ho scelto di formarmi a 360° perché credo che il nostro compito sia quello di leggere il corpo come un insieme complesso, e di lavorare su più livelli. Tutto il mio percorso, poi, è confluito in un programma di formazione rivolto al mio team: tutte le mie operatrici sono allineate per quanto riguarda competenze e obiettive e si aggiornano continuamente". Le persone sono sotto stress. Cosa possono fare per il loro benessere? "La prima cosa è smettere di pensare al benessere come un premio da conquistare, come un lusso da concedersi. È un bisogno, e va ascoltato ogni giorno. Servono piccoli gesti quotidiani: respirare meglio, dormire con più regolarità, imparare a dire qualche no, creare spazi per sé. In 'La Creazione' aiutiamo le donne a costruire una routine che non sia un dovere, ma un piacere. Lavoriamo sul corpo, ma anche sulle abitudini, sulle emozioni, sulla consapevolezza. Esiste un modo gentile per cambiare vita: non servono stravolgimenti, ma costanza, sostegno e strumenti giusti. Il nostro lavoro è anche questo: restituire fiducia, tempo, energia e autostima".  

30/03/2025 11:10
Macerata, donna investita mentre attraversa la strada: muore in ospedale

Macerata, donna investita mentre attraversa la strada: muore in ospedale

Un tragico incidente si è verificato questa mattina in via Beniamino Gigli, a Macerata. Un'anziana maceratese di 87 anni, Clara Calzolari, è stata investita da un'auto mentre attraversava la strada. L'incidente è avvenuto intorno alle 8:45, all’altezza delle strisce pedonali situate poco più a monte rispetto al semaforo, lungo la strada che sale dalla stazione e passa nei pressi dell’ospedale cittadino.  La donna è stata colpita da una Fiat Punto guidata da una 69enne di Macerata che procedeva in direzione di corso Cairoli e, a seguito dell’impatto, è finita contro il parabrezza dell’auto, nella zona del passeggero. Un urto violento. I soccorsi del 118 sono stati immediati: l'anziana è stata trasportata d'urgenza in ospedale, ma le sue condizioni erano troppo gravi e poco dopo il ricovero è deceduta. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Macerata, diretti dal comandante Danilo Doria, per effettuare i rilievi e ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. Gli accertamenti in corso stanno verificando se la vittima si trovasse esattamente sulle strisce pedonali al momento dell’investimento.

30/03/2025 10:50
Fine di un amore: dolore e rinascita

Fine di un amore: dolore e rinascita

La fine di un amore rappresenta un momento della vita delicato, che porta con sé tanto dolore, ma anche una grande opportunità di crescita. Può capitare di avventurarsi quasi subito in una nuova relazione nella convinzione che questa possa colmare il vuoto e lenire la sofferenza del distacco.  In tal modo, però, rischiamo di non prenderci il tempo necessario di cui abbiamo bisogno per vivere la nostra sofferenza. Il tormento che portiamo dentro chiede di essere rispettato con il giusto tempo e con un’elaborazione emotiva profonda. Dobbiamo dare un senso all’esperienza vissuta in coppia, sulla quale abbiamo investito le nostre energie, risorse e fragilità. La prima reazione alla fine di una relazione è il rifiuto, una sorta di negazione della realtà, per poi attraversare nell’ordine rabbia, tristezza e per ultimo accettazione. Si tratta di una vera e propria elaborazione di un lutto, in cui siamo chiamati a processare non solo la perdita dell’altra persona ma anche della nostra identità come parte di una coppia. Stiamo uscendo dalla nostra comfort zone e ciò crea in noi una sensazione di confusione, associata a paura dell’ignoto e della solitudine. I primi pensieri che compaiono sono il frutto di sensi di colpa, nel cercare di capire cosa di diverso si sarebbe potuto fare. Si crede di essere stati gli artefici di un fallimento, perché non si è riusciti a tenere insieme una famiglia, in particolar modo se si hanno dei figli.  Una volta superata la fase iniziale, si comincia a dare un senso e ad accettare la nuova realtà. Si comprende che ciò che noi credevamo fosse stato un fallimento, in realtà è stata un'esperienza preziosa di vita, un insegnamento che abbiamo ricevuto e che a nostra volta abbiamo donato all'altro. Si inizia così a provare anche gratitudine per ciò che è stato, perdonando ogni incomprensione o dolore arrecato o ricevuto. In tal modo lasciamo andare ciò che non è più necessario per la nostra evoluzione. Rinasciamo sotto nuove vesti, riscoprendo passioni e desideri che avevamo messo a tacere. Si può assaporare una sensazione di crescita ed evoluzione, una dimensione di appagamento e di pace che in una relazione conflittuale o fredda non avremmo mai potuto vivere. La fine di un amore richiede un processo in cui le emozioni vanno ascoltate e gestite per condurci al nostro vero sé, l’unico in grado di guidarci sul giusto percorso della nostra anima in cammino.  

30/03/2025 10:20
È incostituzionale escludere i single dalle adozioni internazionali?

È incostituzionale escludere i single dalle adozioni internazionali?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'Avvocato".  In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica assai attuale relativa alle adozioni ed in particolare al diritto dei single di realizzarle. Di seguito la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una nostra lettrice di Mogliano, che chiede: "È legittimo escludere i single dalle adozioni internazionali?".  Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una tematica estremamente attuale, risolta recentemente proprio dalla Corte Costituzionale, riguardo le disposizioni censurate dal Tribunale per i minorenni di Firenze quali gli artt. 29-bis, comma 1, e 30, comma 1, della legge n. 184 del 1983, che disciplinano l'avvio della procedura di adozione internazionale. L'art. 29-bis, comma 1, prevede che «le persone residenti in Italia, che si trovano nelle condizioni prescritte dall'articolo 6 e che intendono adottare un minore straniero residente all'estero, presentano dichiarazione di disponibilità al tribunale per i minorenni del distretto in cui hanno la residenza e chiedono che lo stesso dichiari la loro idoneità all'adozione». In particolare, il citato art. 6 stabilisce, al comma 1, che «l'adozione è consentita a coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni. Tra i coniugi non deve sussistere e non deve avere avuto luogo negli ultimi tre anni separazione personale neppure di fatto». I successivi commi dell'art. 6 procedono poi a specificare il presupposto concernente il rapporto stabile e a indicare ulteriori requisiti relativi, in particolare, all'età degli adottanti, nonché all'idoneità affettiva e alla capacità di educare, istruire e mantenere i minori. Sempre l'art. 6 consente, infine, agli adottanti di effettuare più adozioni, anche con atti successivi, e regola le misure che possono essere disposte a sostegno di chi adotti minori di età superiore a dodici anni o con handicap accertato ai sensi dell'art. 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate). Ebbene, le censure del rimettente hanno mirato a rimuovere l'esclusione della persona singola dall'accesso al giudizio di idoneità a adottare finalizzato a conseguire il relativo decreto di idoneità che dà impulso alla procedura di adozione internazionale, e, pertanto, avverso al solo art. 29-bis, comma 1, della legge n. 184 del 1983. Evidenziato, dunque, come lo stesso legislatore, pur a fronte di una scelta di fondo che non include nel perimetro dei potenziali adottanti di minori le persone singole, abbia riconosciuto la loro idoneità ad assicurare un ambiente stabile e armonioso, si deve, a questo punto, verificare se la loro esclusione dall'accesso all'adozione internazionale vìoli il diritto al rispetto della vita privata, come previsto dall'art. 8 CEDU, in coordinamento con l'art. 2 Cost., anche in considerazione del principio di solidarietà ivi sancito. La disciplina censurata si riverbera sul diritto alla vita privata, inteso come libertà di autodeterminazione, che si declina, nel contesto in esame, quale interesse a poter realizzare la propria aspirazione alla genitorialità, rendendosi disponibile all'adozione di un minore straniero. Questo specifico interesse si coniuga, dunque, anche con una finalità di solidarietà sociale, in quanto rivolge le aspirazioni alla genitorialità a bambini o a ragazzi che già esistono e necessitano di protezione. Se scopo dell'adozione internazionale è quello di accogliere in Italia minori stranieri abbandonati, residenti all'estero, assicurando loro un ambiente stabile e armonioso, l'insuperabile divieto per le persone singole di accedere a tale adozione non risponde a una esigenza sociale pressante e configura – nell'attuale contesto giuridico-sociale – una interferenza non necessaria in una società democratica. Se, dunque, deve ritenersi che la persona singola è idonea a garantire al minore un ambiente stabile e armonioso, d'altro canto, l'esigenza, sottesa alla scelta del legislatore, di assicurare all'adottato «la presenza, sotto il profilo affettivo ed educativo, di entrambe le figure dei genitori» (sentenza n. 198 del 1986) non viene perseguita con un mezzo idoneo e proporzionato. Come si è già in passato rilevato (sentenza n. 183 del 1994), si tratta di una istanza che può giustificare «una indicazione di preferenza per l'adozione da parte di una coppia di coniugi», ma che non supporta la scelta di convertire tale modello di famiglia in una aprioristica esclusione delle persone singole dalla platea degli adottanti. In particolare, nel caso dell'adozione internazionale, allo Stato di accoglienza spetta solo il compito di regolare l'idoneità o meno a adottare, dopodiché l'abbinamento con il minore di chi ha ottenuto il decreto di idoneità è di competenza dello Stato d'origine del minore stesso. Pertanto, là dove la disciplina censurata crea nei confronti delle persone singole una barriera all'accesso all'adozione internazionale, essa determina un sacrificio dell'autodeterminazione orientata alla genitorialità, che – specie nell'attuale contesto giuridico-sociale – rischia di riverberarsi negativamente sulla stessa effettività del diritto del minore a essere accolto in un ambiente familiare stabile e armonioso. Alla luce di tali considerazioni la Corte Costituzionale va a concludere che, la scelta operata dal legislatore con l'art. 29-bis, comma 1, della legge n. 184 del 1983 risulta non necessaria in una società democratica, in quanto non conforme al principio di proporzionalità, e determina la lesione della vita privata e dell'autodeterminazione orientata a una genitorialità ispirata al principio di solidarietà. Pertanto, in risposta alla domanda posta dalla nostra lettrice, risulta corretto affermare che, "dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 29-bis, comma 1, della legge 4 maggio 1983, n. 184 (Diritto del minore ad una famiglia), nella parte in cui, facendo rinvio all'art. 6, non include le persone singole residenti in Italia fra coloro che possono presentare dichiarazione di disponibilità a adottare un minore straniero residente all'estero, rimane, dunque, ferma la sola applicabilità alla persona singola delle restanti previsioni di cui all'art. 6 della legge n. 184 del 1983. In particolare, l'adottante persona singola deve rispondere agli altri requisiti, non incompatibili con il suo stato libero, che attengono all'età e al suo 'essere affettivamente idoneo e capace di educare, istruire e mantenere i minori che intenda adottare'» (Corte Costituzionale sentenza 21.03.2025 n. 33).  Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.              

30/03/2025 10:10
Treia, evade più volte dai domiciliari: denunciato 29enne

Treia, evade più volte dai domiciliari: denunciato 29enne

Un giovane di 29 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari dal maggio scorso su disposizione del Tribunale di Ancona, è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Treia per il reato di evasione. Le forze dell’ordine hanno accertato, nel corso di specifici controlli effettuati nei giorni scorsi, che l’indagato si era allontanato dalla propria abitazione in due diverse occasioni, senza alcuna autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria competente. Il giovane, già noto per violazioni analoghe in passato, è stato pertanto denunciato nuovamente per aver trasgredito alle prescrizioni imposte dalla misura restrittiva. L’intervento rientra nell’attività di controllo del territorio svolta dai Carabinieri per garantire il rispetto delle misure cautelari e la sicurezza della comunità locale. Si ricorda che la persona coinvolta è da ritenersi presunta innocente fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, come previsto dalle garanzie costituzionali a tutela dei diritti degli indagati.   

30/03/2025 09:45
Pioraco - L'auto del marito è senza assicurazione, multato: la moglie non ci sta e offende i carabinieri

Pioraco - L'auto del marito è senza assicurazione, multato: la moglie non ci sta e offende i carabinieri

Un normale controllo stradale si è trasformato in un episodio di tensione che ha portato alla denuncia di una donna di 39 anni per oltraggio a pubblico ufficiale. Durante un servizio di pattugliamento e controllo della circolazione stradale, i carabinieri della stazione di Pioraco hanno fermato un'autovettura sportiva, riscontrando la mancanza di copertura assicurativa obbligatoria. Il conducente del veicolo, nonché proprietario, è stato immediatamente sanzionato con una multa che può variare da 866 a 1732 euro, oltre alla sanzione accessoria del sequestro del mezzo. Tuttavia, mentre gli agenti contestavano la violazione, la moglie del conducente, che si trovava a bordo dell'auto, ha dato in escandescenze. In presenza di altre persone, ha rivolto ripetute offese nei confronti del capo equipaggio della pattuglia. A seguito di questo comportamento, i carabinieri hanno provveduto a denunciarla all'autorità giudiziaria per oltraggio a pubblico ufficiale. L'intervento è avvenuto nel pieno rispetto delle procedure di legge e dei diritti degli indagati, i quali devono essere considerati innocenti fino a prova contraria e fino a una sentenza definitiva. Le autorità sottolineano l'importanza di mantenere un comportamento rispettoso nei confronti delle forze dell'ordine, soprattutto durante operazioni di controllo, fondamentali per garantire la sicurezza stradale e il rispetto della legalità. Le indagini proseguiranno per definire eventuali ulteriori responsabilità nell'ambito dell'accaduto.    

30/03/2025 09:30
Treia, sbalzato fuori dall'auto dopo essere finito in un campo: gravissimo un 26enne (FOTO)

Treia, sbalzato fuori dall'auto dopo essere finito in un campo: gravissimo un 26enne (FOTO)

Un grave incidente stradale si è verificato nella prima mattinata di oggi - intorno alle 7 - in via Didimi, a Treia. Coinvolto un giovane di 26 anni. Il ragazzo, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso il controllo della vettura lungo la provinciale 128, finita prima contro una pianta e poi in un campo adiacente alla carreggiata, ed è stato sbalzato fuori dal mezzo. L'impatto è stato piuttosto violento: nell'urto l'auto è andata praticamente distrutta.  L'allarme è stato lanciato immediatamente e sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, insieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco. Considerata la criticità della situazione e la gravità dei traumi riportati dal conducente, è stato necessario l'intervento dell'eliambulanza, che ha trasportato il 26enne d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona. È ricoverato in prognosi riservata.  I carabinieri della Compagnia di Macerata stanno ora lavorando per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Nessuno altro mezzo è stato coinvolto nel sinistro. 

30/03/2025 09:00
Cbf Balducci, la striscia di vittorie si stoppa a Busto Arsizio: in semifinale playoff c'è Trento

Cbf Balducci, la striscia di vittorie si stoppa a Busto Arsizio: in semifinale playoff c'è Trento

La CBF Balducci HR ferma la sua corsa dopo 14 vittorie di fila sul difficile campo della Futura Giovani Busto Arsizio nel big match dell’ultima giornata di Pool Promozione: 3-1 per le lombarde in una gara che era ininfluente per la classifica delle arancionere e che ha invece permesso alle bustocche di confermare definitivamente il terzo posto in classifica. Ora via ai Playoff: l’avversario in Semifinale della CBF Balducci HR sarà l’Itas Trentino, quinta alla fine della seconda fase della Serie A2 Tigotà, Gara 1 a Macerata domenica prossima 6 aprile. Il match odierno è una battaglia, specialmente nel primo e nel quarto set, dove Busto ha il merito di essere più lucida e di spuntarla al filo di lana con la MVP Rebora (14) e il 23 punti di Zanette. Per le maceratesi top scorer Decortes con 21 punti. Subito grande equilibrio nel primo set: la Futura trova per tre volte il break di 3 punti di vantaggio con un gioco efficace al centro (Rebora e Kone sopra al 60%) e tanta difesa, ma la CBF Balducci HR rientra sempre in partita spinta da Decortes (8 punti nel set), il finale è ai vantaggi dove le arancionere non concretizzano tre set ball, mentre Busto chiude alla prima occasione 28-26. Grande reazione maceratese nel secondo set, le ragazze di Lionetti salgono in attacco (48%) e costruiscono un maxi break sul servizio di Morandini: dal 12-15 al 12-24, con Decortes ancora protagonista (7 punti) e Mazzon oltre l’80% in attacco. La Futura si ritrova nel terzo set, mettendo le mani sul parziale sin dalle prime fasi, con Rebora autrice di 6 punti (3 muri e 1 ace) e una Zanette particolarmente ispirata (64% e 7 punti), 25-18 il finale. Nel quarto Busto ci riprova, intravede il traguardo sul 23-18 prima del colpo di coda arancionero che riporta sul 23-23 la CBF Balducci HR (che attacca al 48%) ma non basta sull’ultimo punto firmato da Enneking, 25-23. LA PARTITA - Coach Lionetti va in campo con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Beltrami schiera Monza-Zanette, Rebora-Kone, Enneking-Orlandi, Cecchetto libero. Il primo break è della Futura sull’errore di Decortes (4-2), le lombarde difendono e concretizzano sull’invasione di Bulaich (6-3), Decortes va poi a segno due volte (6-5) e piazza anche il 7-6 in pipe. Zanette non trova il campo (7-7) ma Rebora risponde in primo tempo (9-7), Battista c’è (9-8), viene poi fermata da Kone per il nuovo +3 Busto (11-8). Rebora allunga con l’ace del 12-8, Caruso va in fast (12-9), c’è il pallonetto di Battista (12-10) e arriva l’ace di Bonelli (12-11), Caruso ferma Zanette (13-12). Sul 14-13 c’è Morandini al servizio, Mazzon non trova la riga (16-13), Decortes vincente (16-14), Busto tiene il vantaggio con Rebora (18-15) prima dell’errore di Enneking (18-16). Caruso mura (19-17) e Battista contrattacca (19-18), suo anche il 20-19, le arancionere restano lì ancora con Caruso (21-20), Bulaich ferma Zanette per il 21-21. Il muro di Rebora firma il 23-21, Decortes mette il 23-22 e Mazzon contrattacca (23-23), l’errore di Zanette vale il 23-24, poi l’opposta annulla (24-24) ma sbaglia il servizio (24-25). Rebora annulla ancora (25-25). Decortes firma il 25-26, Enniking fa 26-26 e contrattacca il 27-26, Monza aggancia una palla vagante a filo rete dopo il muro di Caruso e chiude 28-26. Nel secondo set Bulaich firma il break del 3-5, Zanette sbaglia (3-6) e Mazzon aggancia a rete il 3-7, poi inchioda a terra il 4-9. Sempre lei mette il 6-11, Kone risponde (8-11) e Rebora trova l’ace (9-11), Enneking contrattacca (10-11), Battista risolve da posto quattro (10-12). Decortes contrattacca (11-14), c’è l’errore di Zanette (11-15), Bulaich e Decortes firmano il 12-17. Orlandi sbaglia (12-18), entra Brandi per Monza in regia nella Futura, Bulaich va ancora a segno (12-19), arriva un altro errore di Orlandi (12-20), Decortes chiude il 12-21 con una grande Morandini in difesa, il suo servizio propizia anche il 12-22. Decortes mura (12-23) e contrattacca il 12-24, chiude Mazzon 13-25. Il terzo set si apre con un altro break arancionero con Decortes (3-5), Zanette aggancia subito (5-5), Mazzon c’è (5-6), l’invasione di Bonelli vale il 7-6. Orlandi in attacco e Rebora a muro costruiscono il 10-6, entra Fiesoli per Battista, Caruso sbaglia (12-7), arriva un altro muro di Rebora (13-7), Fiesoli sblocca (13-8). Decortes va a segno (14-9) ma Rebora firma l’ace del 16-9, entra Morandini al servizio e Fiesoli a muro mette giù il 18-13, suo anche il 19-14. Busto tiene il +6 (21-15) e allunga con Orlandi in battuta (22-16), c’è l’ace di Fiesoli con l’aiuto del nastro 22-17, non serve perché la Futura trova i colpi di Enneking per il 25-18. Nel quarto set resta Fiesoli in campo per Battista, riparte ancora bene la Futura (4-2), poi Caruso al servizio ribalta la situazione con due battute per il 5-6, Decortes allunga in pallonetto (5-7). L’errore di Fiesoli riporta il set in parità (8-8), Decortes non passa (10-9), si prosegue punto a punto (11-11), Fiesoli va a segno (12-12), c’è l’invasione di Kone (12-13). Il servizio di Del Freo riporta avanti le lombarde (14-13), l’errore di Decortes vale il 16-14, poi va a segno (16-15), entrano Allaoui e Battista per Decortes e Bonelli ma Busto trova due colpi vincenti per il 18-15. Il servizio di Zanette propizia il 19-15 e mette anche l’ace del 20-15, Battista va a segno due volte (20-17) ma ancora Zanette firma il 22-17, Fiesoli piazza 22-18, Enneking il 23-18, ancora Fiesoli il 23-19. Rientrano Bonelli e Decortes, l’opposta mette il 23-21, Caruso mura due volte (23-23), c’è l’invasione arancionera (24-23), chiude Enneking 25-23. IL TABELLINO FUTURA GIOVANI BUSTO ARSIZIO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-1 (28-26 13-25 25-18 25-23) FUTURA GIOVANI BUSTO ARSIZIO: Orlandi 8, Rebora 15, Monza 4, Enneking 13, Kone 6, Zanette 22, Cecchetto (L), Landucci 1, Del Freo, Brandi, Zakoscielna. Non entrate: Osana (L), Baratella, Spiriti. Allenatore Beltrami. CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 11, Bonelli 2, Battista 7, Caruso 9, Decortes 22, Bulaich Simian 4, Bresciani (L), Fiesoli 10, Morandini, Allaoui, Mennecozzi (L). Non entrate: Busolini, Orlandi, Sanguigni. Allenatore Lionetti. Arbitri: Giorgianni, Ancona. Note - Durata set: 32', 25', 23', 31'; Totale: 111'. MVP: Rebora. (foto LVF)

29/03/2025 23:50
L'Aurora Treia si prende il quinto posto: 4-2 alla Palmense nel duello per i playoff

L'Aurora Treia si prende il quinto posto: 4-2 alla Palmense nel duello per i playoff

Il ventottesimo turno del Girone B di Promozione propone la sfida di alta classifica tra Aurora Treia e Palmense. La formazione di casa, imbattuta da un girone, cerca il guizzo per entrare in zona playoff. Sull’altro versante, i ragazzi di Mister Cardelli hanno bisogno degli ultimi punti per puntare a giocare uno spareggio promozione tra le mura amiche. La prima frazione di gara è dominata dalla formazione locale che sblocca dopo soli 4 minuti. Borrelli si presenta sul dischetto e trasforma nonostante l’intuizione di Osso. I biancorossi tengono bene il campo e spaventano gli avversari al quarto d’ora. Facundo Garcia scaglia una conclusione potente che lambisce di poco il montante. Il raddoppio si concretizza al 23’: Osso tenta un dribling in area su Facundo Garcia che va a contrastare e mettere la sfera in fondo alla porta. La Palmense ritrova la lucidità ed accorcia le distanze appena superata la mezz’ora. Haxhiu direttamente da calcio di punizione scavalca la barriera e deposita alle spalle di Testa. L’Aurora però è in giornata e si riporta subito sul doppio vantaggio. Al 41’, Borrelli trova la doppietta compiendo un’altra delle sue autentiche magie. Il fantasista biancorosso calcia dai venticinque metri e fulmina Osso con un gran destro che fa esplodere la tribuna occupata dai tifosi treiesi. I primi quarantacinque minuti si chiudono sul punteggio di 3-1 a favore della formazione locale. Nella ripresa il ritmo si abbassa, l’Aurora gestisce il vantaggio mentre la Palmense cerca di riaprire i giochi. Al minuto 62’, l’Aurora perde una palla velenosa sulla pressione di Frascerra, parte un cross sul secondo palo che viene capitalizzato in rete da Moretti. I rivieraschi sfiorano il pari al 68’ con il colpo di testa insidioso di Paniccià che termina sul fondo. L’episodio che chiude definitivamente la contesa arriva sul calare della seconda frazione di gara. Osso sbaglia clamorosamente il disimpegno e mette il pallone tra i piedi di Arias che non può fallire il goal che vale il 4-2. Quindicesimo risultato utile consecutivo per l’Aurora che entra nella griglia playoff salendo al quinto posto in solitaria. Si ferma la Palmense che resta a quota 49 punti in classifica. Tabellino AURORA TREIA: Testa, Ballanti, Dominino, Romagnoli F (58’ Pottetti), Marini, Bartolini, Giuli (65’ Bonifazi), Garcia F, Arias (90’ Cacciamani), Borrelli (92’ Asteroidi), Wali (79’ Garcia M). A disposizione: Tiberi, Filacaro, Bontempo, Allegretti. Allenatore: Francesco Nocera. PALMENSE: Osso, Fuglini, Goxhaj, Gregonelli, Basili (59’ Paniccià), Finucci, Nazziconi F (72’ Pelliccetti), Haxhiu, Frascerra, Nazziconi M, Moretti. A disposizione: Iommi, Capodacqua, Compieta, Del Rosso, Selita, Pierangeli.  Allenatore: Massimo Cardelli. MARCATORI: Borrelli 4’ (RIG), 40’, Garcia F 15’, Haxhiu 31’, Moretti 62’, Arias 88’. ARBITRO:  Riccardo Negusanti – Sezione di Pesaro. ASSISTENTI: Andrea Belogi – Sezione di Ancona; Samuele Gasperi – Sezione di S.Benedetto del Tronto. NOTE: ammoniti Marini, Pottetti e Goxhaj; angoli 5-3; recuperi 0’-5’, presenti oltre 150 spettatori al “Leonardo Capponi” di Treia.  

29/03/2025 19:30
Settempeda e Casette Verdini pareggiano 2-2: un punto che vale la salvezza per i biancorossi

Settempeda e Casette Verdini pareggiano 2-2: un punto che vale la salvezza per i biancorossi

E’ il Soverchia a regalare di nuovo punti alla Settempeda che impatta con il Casette Verdini interrompendo così la striscia negativa in campionato(tre ko di fila). Il pareggio di questo terzultimo turno di Promozione, è un 2-2 combattuto, agonisticamente valido(il terreno allentato ha favorito questo tipo di match), giocato a viso aperto da due contendenti vogliose di ottenere il bottino pieno e che ci hanno provato fino all’ultimo e, a conti fatti, alla fine il pareggio si può ritenere giusto. Primo tempo con un buon Casette, ben messo in campo e che ha saputo sfruttare le occasioni avute. La Settempeda ha fatto un po’ di fatica, mostrando ritmi un po’ compassati, ma nel secondo tempo si è vista una squadra diversa, migliore per atteggiamento, più in partita, capace di condurre il gioco, più convinta e con voglia di ribaltare il punteggio, obiettivo poi in parte raggiunto visto l’esito finale. Settempeda che sale a 36 punti, quota che garantisce la matematica salvezza e dunque l’obiettivo di inizio stagione viene colto con due giornate di anticipo. Casette Verdini invece che frena sensibilmente in ottica play off, anche se le possibilità non sono svanite del tutto.  Penultimo impegno casalingo del torneo per una Settempeda che cerca i punti necessari per raggiungere la matematica salvezza, mentre dall’altra parte c’è un Casette Verdini che gioca per entrare nei play off. Tra i biancorossi, oltre a Quadrini, dà forfait Pettinari(influenza) e così fra i pali c’è Niccolò Bartoloni(in panchina il fratello Ludovico, anche lui portiere, classe 2009)che compone il trio di under con D’Angelo e Alessandro Staffolani. Tra i granata out Telloni e Del Brutto, ma c’è Romanski. Il primo tentativo è di marca ospite(3’) con Latini che calcia dalla distanza con Bartoloni che non si fa sorprendere intervenendo in tuffo. Il Casette Verdini trova spazi e allo scoccare del minuto 11 passa. Calcio di punizione dal vertice destro dell’area biancorossa eseguito da Giaccaglia con palla nella da cui esce diventando giocabile per Midei che tira di sinistro trovando la rete malgrado il tocco di Bartoloni. Nella reazione della Settempeda ci sono un paio di cross insidiosi che però la difesa amaranto risolve con interventi tempestivi. Il Casette riparte appena può e al 30’ lo fa con Romanski che scatta sul filo del fuorigioco per poi calciare da dentro l’area con destro alto sopra la traversa. Il raddoppio per gli amaranto sembra nell’aria e infatti giunge al 33’. Azione che si sviluppa sulla destra con Midei che vince un contrasto e poi serve Latini che calcia rasoterra con il diagonale che supera Bartoloni. Prima del riposo la Settempeda accorcia con Rango: ottima iniziativa personale di Cappelletti che calcia dal limite, Carnevali devia in tuffo, sulla palla si avventa il numero 4 che spinge in porta. In avvio di ripresa, sotto i riflettori accesi per la poca visibilità data da pioggia e nuvoloni neri, parte bene il Casette che è subito pericoloso con un tiro cross da fondo campo di Ferrari che attraversa l’area piccola e si spegne sul fondo senza che Ogievba riesca a deviare. Settempeda che spinge e il guizzo giusto arriva al 51’ con il migliore in campo, Nicolas Rango. Bel cross da sinistra di Montanari che spiove in mezzo dove Rango può saltare indisturbato, colpo di testa con palla schiacciata a terra che sorprende Carnevali e gonfia la rete. 2-2 e parità ristabilita. Una Settempeda più convinta e decisa in questo secondo tempo e meritatamente sul pari, ci prova con continuità prendendo campo. Al 68’ però gli ospiti escono dalla metà campo con Midei che calcia da lontano con Bartoloni che deve impegnarsi in un doppio intervento. Adesso il Casette prende coraggio e si fa vedere con due azioni consecutive che creano apprensione nella retroguardia di casa. Al 30’ di nuovo Settempeda con il solito Rango che scarica un bel sinistro con palla alta di poco. Dall’altra parte punizione che vede il pallone finire in rete, ma è tutto inutile per via di un fallo dell’attacco per carica al portiere. Siamo allo scadere e sugli sviluppi di un corner Palazzetti trova lo spazio per la girata con Carnevali che vola per alzare sopra la traversa. E’ l’ultimo episodio del match che si chiude sul 2-2. Settempeda che festeggia il punto che voleva per decretare la salvezza aritmetica; Casette che rallenta nella corsa quinto posto ma non è ancora fuori dai giochi. IL TABELLINO SETTEMPEDA-CASETTE VERDINI 2-2 RETI: 11’ Midei, 33’ Latini, 40’ e 51’ Rango SETTEMPEDA: Bartoloni Nicolò, Massini(83’ Sfrappini), Montanari, Rango, D’Angelo, Palazzetti, Farroni, Dolciotti, Cappelletti, Pagliari, Staffolani Alessandro(56’ Perez). A disp. Bartoloni Ludovico, Eugeni, Mulinari, Salvatelli, Staffolani Edoardo, Boldrini, Meschini. All. Ciattaglia CASETTE VERDINI: Carnevali, Ferrari(69’ Poloni) , Forte, Guing Tidiane, Menchi(77’ Cingolani), Moschetta, Ogievba(62’ Gentilucci), Midei(87’ Lami), Latini, Giaccaglia(69’ Ciurlanti), Romanski. A disp. Mallozzi, Donnari, Moglianesi, Corrado. All. Lattanzi ARBITRO: Francesco Ballarò di Pesaro. Assistenti: Bejko Lorena di Jesi e Ciro Santoro di Pesaro NOTE: ammoniti: Dolciotti, Palazzetti, Poloni, Romanski, Guing Tidiane, Lami, Sfrappini. Angoli: 8-2. Recupero: pt 1’, st 5’  

29/03/2025 19:10
Ahi Lube! Balaso è costretto a operarsi dopo l'infortunio alla mano: niente Perugia

Ahi Lube! Balaso è costretto a operarsi dopo l'infortunio alla mano: niente Perugia

La Cucine Lube Civitanova ha comunicato un aggiornamento sulle condizioni del libero biancorosso Fabio Balaso, che ha subito la rottura del quarto metacarpo della mano destra durante un allenamento venerdì scorso all'Eurosuole Forum di Civitanova Marche. L'infortunio è avvenuto in seguito a uno scontro accidentale con un compagno di squadra. Lo staff medico della Lube, in accordo con l'atleta, ha deciso di procedere con un intervento chirurgico di riduzione e osteosintesi della frattura. L'operazione è programmata per martedì 1° aprile a Modena, e sarà eseguita dall'equipe del professor Luigi Tarallo, specialista di fama nel settore. Niente semifinale contro la storica rivale Perugia, dunque, per il capitano biancorosso. Ulteriori valutazioni sul recupero di Balaso saranno fatte nei giorni successivi all’intervento chirurgico. 

29/03/2025 17:00
"Se leggi colori la vita": Un evento per promuovere la lettura tra i più giovani a San Ginesio

"Se leggi colori la vita": Un evento per promuovere la lettura tra i più giovani a San Ginesio

L’Associazione culturale Tra le Righe di San Ginesio, che si occupa principalmente della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario rivolto ai bambini e ai ragazzi, prosegue la sua intensa attività. “Abbiamo iniziato nel mese di luglio del 2023 con il progetto “Le Mille e un’estate”, in cui si sono svolti circa 14 incontri di letture e laboratori con musica, teatro, danza, per creare una biblioteca per bambini e ragazzi che al momento non esisteva. Insieme al Comune di San Ginesio ci siamo presentati a tutti i bandi disponibili e abbiamo creato la nuova sezione infanzia-adolescenza della Biblioteca di San Ginesio. Per finanziarci autonomamente allestiamo periodicamente delle pesche di beneficenza che riscuotono molto successo nella comunità locale. Ad oggi abbiamo superato i 1000 libri in possesso.” Parole della responsabile Orietta Nardi che insieme ad altri soci, gestisce le diverse attività rivolte ai cittadini più giovani e anche alle loro famiglie. “La nostra è una realtà aperta al confronto continuo e alla formazione. Annualmente svolgiamo molte azioni per favorire la promozione alla lettura.” Va in questa direzione anche il prossimo evento previsto per sabato 5 aprile all’Auditorium di Sant'Agostino a partire dalle ore 17,00 dal titolo "Se leggi colori la vita. La letteratura come opportunità da cogliere fin dall'infanzia”, con gli interventi di Pierfrancesco Gentilucci, pediatra; Francesca Contigiani, logopedista e dottoressa in psicologia de Il Cerchio Magico; Cinzia Bonifazi, volontaria Nati per leggere; Chiara Tomassetti, libraia presso Bottega del libro di Macerata. Modera gli interventi la giornalista Barbara Olmai. “Il prossimo incontro sarà rivolto a tutta la cittadinanza ed in particolare ai genitori a cui vogliamo dare il nostro supporto e soprattutto quello degli esperti che abbiamo coinvolto in questa nuova occasione. Promuoviamo lo sviluppo culturale del cittadino, l’integrazione e la relazione sociale, anche per questo chiuderemo l’evento con un aperitivo insieme.” Tra le Righe sta lavorando molto per far frequentare con costanza ai bambini e ai ragazzi la biblioteca. Nella prospettiva di sviluppo e crescita è previsto il trasferimento della sede da Via Capocastello in un locale più grande e confortevole in Corso Scipione Gentili e l’inserimento all’interno del sistema bibliotecario BIBLIOMARCHE SUD. “In questo modo potremmo effettuare le iscrizioni degli utenti all’interno del sistema ed iniziare il prestito dei libri (lo abbiamo fatto anche fino ad ora ma in modo non troppo convenzionale: con carta e penna!). Il sistema BIBLIOMARCHE SUD-prosegue la Nardi- ci darà la possibilità di poter iscrivere gli utenti anche al MLOL, la biblioteca digitale delle Marche, dove ognuno potrà accedere al prestito digitale dei libri. Tutto assolutamente gratuito.” L’associazione, che ha in gestione per conto del Comune la nuova sezione della biblioteca comunale, è molto motivata ad andare avanti: “Abbiamo bisogno del sostegno dei cittadini. Viviamo in un paese del cratere del sisma in cui le occasioni culturali e di socializzazione rivestono molta importanza. Il nostro è un servizio a favore della collettività. Siamo partiti dai bambini perché pensiamo che è lì che cresce il seme della lettura, ma vorremmo cominciare ad espanderci alla promozione della lettura anche nel mondo adulto.”  

29/03/2025 16:30
Rinnovato il direttivo della casa accoglienza Macerata

Rinnovato il direttivo della casa accoglienza Macerata

Assemblea annuale per i soci della “Casa Accoglienza Maceratese ODV” alla Domus San Giuliano di Macerata. L’incontro ha avuto all’ordine del giorno l’approvazione del Bilancio e il rinnovo del consiglio direttivo per gli anni 2025-2028. L’elezione ha visto alcune conferme e una novità: il nuovo cda dell’Associazione sarà composto da Claudio Gigli (confermato Presidente), Pierfrancesco Gentilucci (Vice Presidente), Patrizia Canale, Iole Rosini, Riccardo Sinigallia (Segretario Tesoriere) e Alberto Binanti. Nata nel 2006 da un’iniziativa del dottor Luciano Latini, l’Associazione opera nel Maceratese e ha come suo obiettivo la realizzazione di progetti e iniziative che possano sostenere le persone che affrontano una malattia oncologica e le loro famiglie. Tra le iniziative avviate, va ricordato il progetto "Meno male in Oncologia", che consiste nella riabilitazione fisioterapica dei pazienti che hanno subìto un intervento per tumore al seno. A questo si affianca da tempo il progetto "Ritorno alla bellezza", ovvero la fornitura gratuita di parrucche a chi perde i capelli a seguito del trattamento chemioterapico. Non solo, la “Casa Accoglienza Maceratese ODV” ha provveduto negli anni anche all’acquisto di strumentazioni necessarie alla diagnosi e alle cure svolte negli ospedali di Macerata e Civitanova Marche. «Nel 2024 abbiamo garantito l’assistenza fisioterapica gratuita ai pazienti oncologici, mediante la convenzione con professionisti del settore – ha spiegato il riconfermato presidente Claudio Gigli –, così come è proseguita la collaborazione con i dottori Nicola Battelli e Giovanni Benedetti, rispettivamente primari dei reparti di Oncologia di Macerata e Civitanova Marche, che hanno condiviso le finalità dell'Associazione, mettendosi a disposizione per contribuire alla individuazione di nuovi progetti, nonché alla prosecuzione di quelli in atto, dimostrando una notevole attenzione e un grosso sostegno alle nostre attività». Nel corso dell’ultimo anno hanno usufruito dell'assistenza fisioterapica e motoria 30 pazienti per un totale di circa 130 trattamenti; sono state fornite cento parrucche ad altrettante persone che ne hanno fatto richiesta ed è stata sottoscritta una convenzione con l’AST n. 3 di Macerata per la realizzazione degli stessi progetti elencati. Inoltre, sono state effettuate donazioni per l’acquisto di materiale di consumo del Dignicap all’U.O.C. di Oncologia di Macerata; un ecografo portatile all’U.O.D. di Oncologia di Civitanova Marche; materiale d’arredo per l’U.O. di Pediatria dell’Ospedale di Macerata; e una Elettrocardiolina donata all’Hospice di San Severino Marche. «Queste azioni dimostrano una maggiore viabilità raggiunta dalla “Casa Accoglienza” che si è tramutata in opere di solidarietà – ha aggiunto Gigli –, per questo non posso che ringraziare quanti ci hanno aiutato economicamente e tutti i soci e i volontari, complessivamente oltre 70, che si sono attivati affinché queste attività potessero realizzarsi. Buon lavoro quindi al nuovo direttivo, con un grande ringraziamento alle due consigliere uscenti per il loro servizio svolto all'interno dell’Associazione, Paola Centanni e Beatrice Venanzetti». Spazio, infine, alle iniziative, con il prossimo appuntamento alle porte, il 5 aprile alle ore 21, al Teatro Persiani di Recanati: la commedia in due atti di Pietro Romagnoli “Tre separati e mezzo”, un evento realizzato in collaborazione con il Comune di Recanati, l’Anffas, la compagnia teatrale “Ci Credo”, Astea e Bcc di Recanati e Colmurano. L’ingresso è gratuito, mentre il ricavato delle offerte sarà interamente devoluto in favore dei reparti di Oncologia dell’AST n. 3.

29/03/2025 16:30
Tolentino, chiusura di via San Salvatore e cantieri: la Giunta incontra i commercianti del centro

Tolentino, chiusura di via San Salvatore e cantieri: la Giunta incontra i commercianti del centro

L'Amministrazione comunale di Tolentino, insieme al comandante della polizia locale Andrea Isidori e al responsabile dell'Ufficio Sisma Emanuele Tiberi, ha recentemente incontrato i commercianti del centro storico per discutere delle problematiche legate ai lavori in corso e alle modifiche alla viabilità. La chiusura di via San Salvatore, prevista per tre mesi a partire dalla fine di marzo, ha rappresentato un tema centrale nell’incontro. La chiusura comporterà la necessità di aprire al traffico piazza della Libertà e piazza Mauruzi per garantire ai residenti l'accesso alle proprie abitazioni, comportando l’eliminazione temporanea della zona a traffico limitato (Ztl). Stato dei cantieri e lavori in corso L’Amministrazione ha anche illustrato lo stato dei cantieri attivi nel centro storico, tra cui i lavori in via Gioacchino Murat, dove è in corso la messa in sicurezza della scarpata naturale a valle delle mura di cinta. Questo intervento prevede l'installazione di pali in calcestruzzo armato per sorreggere il fronte di scavo, un passo necessario prima della demolizione dell'edificio pericolante. La realizzazione di questa paratia ha portato alla chiusura temporanea della via Murat. Durante i lavori, sono stati rinvenuti dei serbatoi di gasolio interrati che hanno comportato un ulteriore slittamento delle operazioni di demolizione, che inizieranno ufficialmente il 15 maggio, salvo imprevisti. Discussione sulle modifiche alla viabilità: criticità e proposte Uno degli argomenti sollevati dai commercianti è stato il possibile cambiamento del senso di marcia in via Roma e corso Garibaldi. L'Amministrazione, pur mostrando apertura verso la possibilità di consentire il traffico da via Roma fino a piazza della Libertà, ha spiegato che una simile modifica non sarebbe semplice da attuare. "Attualmente si sta lavorando su un nuovo piano di traffico generale, in linea con il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS), che è in fase di sviluppo grazie a un finanziamento della Regione Marche", ha spiegato l'amministrazione comunale. L’Amministrazione ha evidenziato come una possibile inversione del senso di marcia potrebbe causare un sovraccarico del traffico, in particolare lungo viale Battisti, già congestionato e particolarmente affollato nelle ore di punta. Tale modifica rischierebbe di congestionare ulteriormente l'area di piazzale Europa e rallentare il traffico, specialmente durante le manovre di ingresso da via della Pace e viale G. Benadduci. Inoltre, i lavori di ricostruzione in corso e futuri, tra cui quelli lungo corso Garibaldi e Via Roma, comportano un traffico pesante che aggraverebbe la situazione. Proposta di viabilità alternativa: via delle Cartiere L'Amministrazione, però, ha suggerito una possibile alternativa per migliorare la viabilità durante la chiusura di via Murat. "Si sta valutando la possibilità di invertire il senso di marcia in via delle Cartiere, rendendo più facile l'accesso al centro, soprattutto fino alla riapertura di via Murat".

29/03/2025 16:17
Microcredenziali e apprendimento digitale, convegno internazionale promosso da Università di Macerata e Crui

Microcredenziali e apprendimento digitale, convegno internazionale promosso da Università di Macerata e Crui

L’Università di Macerata in collaborazione con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane organizza un convegno internazionale sulle microcredenziali e l’innovazione nella didattica. L’evento si terrà nell’aula conferenze di Piazza Strambi martedì 1° aprile e vedrà la partecipazione di esperti e rappresentanti di prestigiose istituzioni accademiche italiane e di alleanze europee come Erua.  L’evento sarà seguito online anche da almeno 120 tra rettori, prorettori, delegati alla didattica e alla ricerca, docenti e personale amministrativo di Atenei da tutta Italia, da Catania a Verona, segnale del profondo interesse suscitato da questa giornata. Al centro della discussione, un approccio comune per sostenere l’apprendimento permanente e l’occupabilità attraverso percorsi di apprendimento brevi, flessibili e certificati. Le microcredenziali attestano, infatti, le competenze acquisite attraverso esperienze formative di breve durata e rappresentano un'opportunità flessibile e mirata per favorire lo sviluppo personale e professionale. L’incontro di martedì sarà aperto alle 9:30 dai saluti istituzionali del rettore dell’Università di Macerata, John McCourt, e della presidente della Crui, Giovanna Iannantuoni. Per informazioni: unimc.it/microcredenziali. La prima sessione del convegno, in programma dalle 11 alle 13, affronterà il ruolo delle microcredenziali nell’integrazione della formazione universitaria e dell’apprendimento permanente. Sotto la moderazione di Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze, interverranno esperti nazionali e internazionali tra cui Marilena Maniaci dell’Anvur, Luca Lantero di Cimea e Bruna Vives, segretaria generale di Erua, che analizzeranno il contesto normativo e qualitativo delle microcredenziali. Seguirà l’intervento di Mairéad Nic Giolla Mhichíl, che presenterà il modello europeo del consorzio Eciu, e di Marta Ghisi della Rete universitaria italiana per l'apprendimento permanente, che discuterà le sfide e le opportunità per le università italiane. Nel pomeriggio, dalle 140 alle 170, il convegno proseguirà con due panel di discussione. Il primo, moderato da Edith Cognigni, metterà a confronto le esperienze di università italiane ed europee come l’Università di Trento, l’Università Ca’ Foscari e l’Università di Chieti-Pescara. Il secondo panel, coordinato da Laura Vagni, approfondirà l’impatto delle microcredenziali nei diversi atenei italiani, con la partecipazione di docenti e ricercatori dell’Università di Cagliari, dell’Università di Urbino, della Politecnica delle Marche e dell’Università di Camerino. Per chi non potrà partecipare in presenza sarà possibile seguire i lavori in diretta streaming sul canale YouTube dell’Università di Macerata.   

29/03/2025 16:15
Matelica, "come riconoscere un manipolatore": successo per l'incontro con la criminologa Bruzzone

Matelica, "come riconoscere un manipolatore": successo per l'incontro con la criminologa Bruzzone

Grande successo per la conferenza che è stata tenuta dalla dottoressa Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense ieri sera (venerdì 28 marzo) a Matelica, nel palasport sold out. Un migliaio le persone arrivate da tutta la provincia di Macerata e non solo, per assistere all’evento voluto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Matelica e organizzato in collaborazione con l’associazione HELP S.O.S. SALUTE E FAMIGLIA ODV, in occasione della quarta edizione delle Giornate Bigiarettiane. Bruzzone ha dato consigli pratici e concreti su come riconoscere un manipolatore o una manipolatrice, e come venire fuori da una relazione tossica: “Con un manipolatore non potete vincere, dovete andarvene. È importante imparare a riconoscerli, diventare consapevoli di ciò e prevenire in questo modo conseguenze che possono essere molto più gravi. La manipolazione affettiva è una trappola subdola, che fa perdere lucidità ed anche libertà”. La nota criminologa e psicologa forense ha inoltre raccontato le fasi del percorso di un manipolatore e trattato alcuni dei 124 punti che fanno parte della lista dei caratteri del narcisista maligno: “Il numero dei casi è in aumento da quando è in crisi il modello genitoriale. Ci sono dei bambini protetti che iniziano a sentirsi onnipotenti, maturando questi atteggiamenti manipolatori”. Roberta Bruzzone ha inoltre accennato a degli importanti casi di cronaca, come quello di Filippo Turetta, autore del femminicidio di Giulia Cecchettin. Sono arrivate inoltre nel corso della conferenza, diverse testimonianze del pubblico, alla quale Bruzzone ha prontamente risposto. Il sindaco di Matelica, Denis Cingolani, è stato onorato di essere davanti alla platea, per un incontro che ha registrato un grandissimo interesse: “Ringrazio in primis l’assessore Barbara Cacciolari che ha fortemente voluto questo evento, grazie anche all’associazione Help Sos Salute e Famiglia, nella persona di Cristina Marcucci, per l’organizzazione di questo ennesimo interessante appuntamento culturale. Protagonista una figura del calibro della dottoressa Roberta Bruzzone, che ha toccato un tema delicatissimo. Si tratta di comportamenti che è bene riconoscere e che purtroppo oggi sono molto spesso al centro delle cronache. Avere qui a Matelica una delle massime esperte sul tema è molto importante. Prevenire è fondamentale, come amministrazione comunale continueremo a proporre incontri di questo tipo senza alcun dubbio. Un ringraziamento infine a tutti i volontari e alle forze dell’ordine per aver reso possibile questo grande evento in sicurezza”. L’assessore alla Cultura Barbara Cacciolari ha così parlato dell’evento esprimendo la sua soddisfazione: “Oltre le aspettative. Esprimo gratitudine per tutti coloro che sono intervenuti e si sono lasciati coinvolgere contribuendo con le loro testimonianze di vita da brividi, importanti e commoventi, che hanno reso quegli istanti unici ed irripetibili. Si è creata un’atmosfera coinvolgente, dove 1300 persone in silenzio, attonite, ascoltavano testimonianze di violenza, di soprusi. Il percorso iniziato di analisi.  

29/03/2025 16:03
Fattoria Fucili di San Severino, un sogno familiare che continua a crescere: "Agricoltura e allevamento sostenibili"

Fattoria Fucili di San Severino, un sogno familiare che continua a crescere: "Agricoltura e allevamento sostenibili"

La Fattoria Fucili, situata in località Agello a San Severino Marche, è gestita da Francesco e dai suoi genitori. Si trovano alle falde del Monte San Vicino, coltiviamo cereali e foraggi, allevano suini e bovini, e hanno un laboratorio per la trasformazione e la vendita diretta di carni e salumi.  Puoi raccontarci la storia della Fattoria Fucili?  “La nostra azienda nasce dai bisnonni, poi da mio nonno che fino agli anni ’70 lavorava con l'aiuto di alcuni mezzadri che vivevano in una vecchia casa colonica di nostra proprietà, allevavano bovini marchigiani, suini e producendo cereali e vino. Poi, mio padre Pacifico, finiti gli studi superiori ha preso a condurre direttamente l'azienda nel 1972, continuando a specializzarsi nell'allevamento bovino ed introducendo la meccanizzazione per coltivare i nostri terreni, fino a fine anni ’90 abbiamo allevato principalmente bovini venduti a macellerie del circuito locale, poi ad inizio anni 2000 ho deciso di entrare a gestire l'azienda e abbiamo investito nella trasformazione ristrutturando il vecchio casolare colonico e creando laboratorio e punto vendita aziendale di carni e salumi". "L'attività è sempre cresciuta e nel 2017 anche mio fratello Fabio ha deciso di gestire insieme a me e ai nostri genitori l'azienda, abbiamo fatto ulteriori investimenti come la nuova stalla innovativa per i maiali allevati nel rispetto del massimo benessere animale ed ambientale su paglia. Dal 2020 siamo aperti con il nostro punto vendita aziendale anche nel mercato coperto di Campagna Amica a Macerata con moltissimi clienti affezionati. Purtroppo poi nel 2022 mio fratello si è ammalato e lo scorso 24 marzo 2024 ci ha lasciati... Ma in sua memoria stiamo portando avanti il nostro sogno continuando ad investire in azienda”.  Qual è la tua “giornata tipo” in azienda? “Giornata tipo dipende... il lunedì ci alziamo verso le 7, sistemiamo gli animali, "vestiamo" le lonze, poi si prosegue con i lavori di routine aziendale fino alla sera. Il martedì sveglia alle 5,45 per portare i maiali al mattatoio, poi pulizia della stalla dei suini con il cambio della lettiera in paglia, pomeriggio-sera "smontiamo" i maiali che ci riconsegnano. Il mercoledì sveglia alle 6, io vado a Macerata al mercato, e i miei iniziano a preparare le carni dei maiali. Nel pomeriggio insacchiamo salsicce e salumi. Il giovedì, meteo permettendo, si lavora nei campi e si fa manutenzione alle attrezzature, il venerdì lo stesso, poi pomeriggio e sera vado a fare le consegne di salumi a qualche cliente commerciale e a privati tra San Severino Marche e Tolentino. Sabato mattina di nuovo al  mercato a Macerata e al pomeriggio nel punto vendita aziendale così come la domenica perché in quei giorni vengono a trovarci la maggior parte dei clienti, siamo sempre aperti”. Quali sono i vostri prodotti? E… la “chicca” della Fattoria Fucili?  “I nostri prodotti sono tutti i salumi della tradizione marchigiana: salame morbido (che non possiamo chiamare ciauscolo perché non aderiamo per scelta al disciplinare Igp voluto dai grandi produttori di salumi delle Marche che prevede uso di conservanti e provenienza di carni anche da fuori regione), salame lardellato, salame magro, salame di fegato, lonzino, capocollo, guanciale pancetta, culatello e prosciutti con osso. La coppa di testa solo nel periodo autunno-inverno che insieme al salame di fegato sono le nostre chicche. Poi con i bovini che alleviamo facciamo pacchi di carne famiglia con i vari tagli assortiti”.  Dal campo alla tavola, il tutto senza alcun uso di conservanti, giusto?  “Coltiviamo i nostri campi con uno scarsissimo uso di prodotti chimici e destini o la maggior parte dei cereali e foraggio per alimentare i nostri animali. Poi nei laboratori non utilizziamo né conservanti né coloranti”.  Un evento da voi realizzato che vi è rimasto particolarmente nel cuore? “In realtà molti eventi, l’inaugurazione l’1 maggio 2007, poi il 10 agosto 2010 festa della trebbiatura tradizionale per amici e clienti con giochi e rinfresco per tutti…”. Obiettivi per il futuro? “L’obiettivo è quello di riuscire a continuare a garantire prodotti sani e di qualità ai nostri clienti, e se capita al sottoscritto, metter su famiglia visto che sia il lavoro ma anche le soddisfazioni qui non mancano... nonostante tutto…”

29/03/2025 15:43
A Civitanova torna "Primavera in bici":  quattro giornate da vivere in sella alle due ruote

A Civitanova torna "Primavera in bici": quattro giornate da vivere in sella alle due ruote

 La città di Civitanova è pronta a risalire in sella. Dopo il grande successo delle edizioni precedenti, torna con rinnovata energia “Primavera in Bici”, il festival ideato e promosso dall’Assessorato alla Mobilità Sostenibile in collaborazione con il Gruppo Sportivo Fontespina 2000 e l’associazione Civitanova Green Life, partner ormai storici e sempre al fianco dell’Amministrazione comunale per promuovere la cultura della bicicletta e del movimento all’aria aperta.  Quattro gli appuntamenti in programma per questa terza edizione, pensati per coinvolgere famiglie, bambini, appassionati e curiosi in un percorso che unisce scoperta, socialità, rispetto per l’ambiente… e tanta voglia di stare insieme. Si inizia domenica 6 aprile, con “Esploriamo il mondo in bici”: una pedalata per guardare la nostra città con occhi diversi, con leggerezza e curiosità. 11 maggio, “Bimbimbici”: torna l’appuntamento dedicato ai più piccoli, tra educazione stradale e giochi divertenti, in collaborazione con la polizia locale. 1° giugno, “Pedalata sulla Ciclovia delle Abbazie – Giubileo del Ciclista”: sport, paesaggio e spiritualità si fondono in un itinerario suggestivo e unico. 26 ottobre, “Pedalata dei Santi”: l’evento di chiusura, ormai diventato una tradizione civitanovese, per salutare insieme un anno vissuto a  pedali! «Primavera in Bici è molto più di un festival – dichiara l’assessore Roberta Belletti – è un modo per vivere la città in modo attivo, sano e consapevole. Ogni anno cresce l’entusiasmo, la partecipazione, e questo dimostra che Civitanova ha voglia di mobilità sostenibile, di eventi che mettono al centro le persone, il benessere e la comunità. Un grazie sincero al Gruppo Sportivo Fontespina 2000 e a Civitanova Green Life, che condividono con me questa visione e rendono possibile ogni iniziativa. L’invito è semplice: preparate la bici, chiamate gli amici, coinvolgete i bambini, e unitevi a noi. Perché la mobilità sostenibile si costruisce insieme… una pedalata alla volta».  

29/03/2025 15:14
Elcito, il "Tibet delle Marche": pubblicata la prima guida turistica completa del borgo

Elcito, il "Tibet delle Marche": pubblicata la prima guida turistica completa del borgo

Pubblicata la prima vera guida turistica di Elcito, il borgo conosciuto come il “Tibet delle Marche”, dove si racconta anche la storia dell’Abbazia di Valfucina e Canfaito. Il volume, a cura di Luca Maria Cristini, è stato realizzato dall’editore Claudio Ciabochi per la collana “Marche in tasca”. La presentazione dello stesso è firmata da Denis Cingolani, presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, organo di gestione della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito che ha finanziato il progetto editoriale. La guida, in tutto 192 pagine, è articolata in cinque capitoli ed è una vera e propria monografia su questi preziosi luoghi, saliti oggi al centro dell’attenzione mediatica e di un numero crescente di visitatori. Lo scopo dichiarato dall’autore è focalizzare l’attenzione sul valore storico, naturalistico e anche antropologico che questi ambienti hanno, a partire dall’Abbazia di Valfucina. Questa, che è stata antichissimo e potente insediamento monastico di cui restano solo poche testimonianze materiali, viene trattata nel primo capitolo. Il secondo capitolo è dedicato a Elcito, castello inespugnabile, sorto a difesa del monastero nel punto strategico di dominio della fertile vallata. La sezione successiva tratta invece del Canfaito, pianoro a quota 1.100 metri, con la mirabile faggeta, mentre il quarto capitolo esamina gli aspetti peculiari della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, istituita proprio per preservare la formidabile biodiversità che caratterizza questi luoghi, legando la propria funzione anche alla salvaguardia della storia antica e recente, tra cui merita particolare attenzione la guerra di Liberazione dal nazifascismo che in queste valli ha visto i combattimenti più aspri che si sono avuti nelle Marche. Il quinto e ultimo capitolo vuole contribuire a ristabilire le antiche relazioni che esistevano - fin dall’epoca feudale - con gli altri castelli e abbazie che coronano l’area del monte San Vicino, punto geografico di riferimento dello spartiacque che c’è tra la più nota Sinclinale Camertina e quella della Valle di San Clemente. Tante le cose curiose e interessanti che la guida svela. Perché Elcito ha questo nome dal sound vagamente spagnoleggiante? Da quando e perché viene definito “il Tibet delle Marche”? Se sul nome Elcito è caduto da tempo il mistero, derivando questo da “Elce”, nome arcaico del Leccio, se molti possono ricordare la performance dei monaci tibetani che nel 2001 scesero nella piazzetta dal monte la Pereta, forse non tutti sanno che nel secolo XIX il 16 agosto - giorno del patrono San Rocco - nella piazzetta di Elcito si teneva la curiosa “Fiera dei Garzoni”, che richiamava partecipanti da tutto il circondario. I ragazzi in età da lavoro si proponevano in quell’occasione come aiutanti nella pastorizia o nell'agricoltura, a seconda delle proprie attitudini, rivelate dal tipo di bastone che recavano quel giorno in mano. Sono questi gli argomenti trattati nei paragrafi e in alcuni “box” di approfondimento del volume, che illustrano alcune le novità emerse dalle ricerche eseguite in occasione della sua stesura. Uno di quelli descrive il cabreo del ‘700, rinvenuto di recente nell'Archivio diocesano di Sanseverino, che ci aiuta a scoprire l'antica viabilità dell’area, le sorgenti, i toponimi antichi ancora oggi in uso e ci testimonia come l'attuale Comunanza agraria di Elcito esista da oltre settecento anni, amministrando ancora oggi le medesime proprietà fondiarie. Altre scoperte recenti rivelate nella guida sono la posizione della torre del castello, ancora esistente agli inizi dell’Ottocento e demolita completamente prima della fine di quel secolo.  Antichi documenti, suffragati da recenti scavi, hanno permesso di fare l’ipotesi sulla pianta e sulle dimensioni della chiesa abbaziale di Valfucina, oggi ridotta ad una piccola cappellina rurale: nell’epoca di massimo splendore dell’Abbazia aveva una pianta a “Tau” e dimensioni ragguardevoli, almeno triple di quella odierna, opere d’arte e con affreschi oggi perduti. Leggendo il volume si scoprirà che, oltre al notissimo "foliage", Canfaito offre ben altro in ogni stagione. Prima di tutto il faggio più vecchio delle Marche, il cosiddetto “Patriarca” e, soprattutto, una ricca biodiversità animale e vegetale, i cui valori sono illustrati in un nuovo percorso a tappe per grandi e piccini, realizzato dall’Unione Montana alte valli del Potenza ed Esino, “Il Regno di Blu”, che permette di scoprire le peculiarità del pianoro. Una sezione del volume individua le più importanti specie di funghi rilevate nell’area in anni di ricerche dal “Gruppo micologico Federico II” di Jesi. Tra le altre curiosità che la guida svela, ci sono le vicende che hanno riguardato l’erezione della Croce del Monte San Vicino e che la vetta del monte è un preciso riferimento, un turning point, per il volo a vista degli aerei militari. Infine l’autore della pubblicazione: Luca Maria Cristini è architetto libero professionista per vocazione e pubblicista per passione: si occupa di restauro di edifici storici, di riqualificazione urbana e di allestimento d’interni. Da sempre coltiva una passione per questi luoghi ed è stato tra i promotori dell’istituzione della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito e membro del primo Comitato di indirizzo della gestione. Oltre a numerosi articoli e saggi, ha pubblicato: Ireneo Aleandri 1795-1885 - L’architettura del Purismo nello Stato Pontificio (Electa 2004), Mosè Di Segni medico partigiano (Riserva naturale dei Monti San Vicino e Canfaito 2011, 2023), La Roccaforte del Buon Gusto (Affinità elettive 2018), San Severino Vescovo di Settempeda (Hexagon 2019), Scherza coi Fanti e lascia stare i Santi (Hexagon 2019).

29/03/2025 15:00
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