Matelica è in fermento per la riapertura del Museo Piersanti che torna a sfavillare nel cuore della città, dopo la ferita che gli aveva inflitto il terremoto del 2016. Una struttura importante a livello storico, culturale e turistico per il comune dell'entroterra maceratese.
Il taglio del nastro ci sarà domenica 21 dicembre, alle ore 16, in Via Umberto I n.11. Ai saluti delle autorità presenti presso il Teatro Piermarini, farà seguito la visita alla casa museo ed un buffet. Il sindaco della città di Matelica Denis Cingolani ha evidenziato l’importanza di riavere a disposizione un fulcro culturale importante, che attira ogni anno visitatori, come il Museo Piersanti.
"Con grande emozione finalmente domenica 21 dicembre, dopo anni, tornerà a risplendere il Museo Piersanti - ha affermato -. Una casa museo che sarà riconsegnata alla comunità dopo un importante restauro avvenuto a seguito del sisma 2016. Grazie all’impegno del Commissario straordinario Guido Castelli, dell’USR e della Curia Vescovile potremmo tornare ad ammirare uno dei musei più importanti del nostro entroterra".
L’assessore alla Cultura della città di Matelica Barbara Cacciolari ha sottolineato: "Sono profondamente orgogliosa e felice di condividere con la cittadinanza, dopo l’annuncio del nostro sindaco, che, dopo anni di attesa e dopo un attento restauro in seguito al sisma del 2016, il Museo Piersanti di Matelica riaprirà finalmente le sue porte alla nostra comunità. Questo museo, custode di opere uniche e di straordinario valore culturale, torna a essere un punto di riferimento per tutti noi".
"Inoltre, voglio sottolineare quanto la cultura sia un motore fondamentale per la rinascita dei nostri borghi. La riapertura del Museo Piersanti non è soltanto un ritorno al passato, ma un passo verso il futuro: un modo per attrarre visitatori, appassionati e turisti che potranno riscoprire la bellezza del nostro territorio. Crediamo fermamente che investire nella cultura significhi investire nella vitalità della nostra comunità e nella sua capacità di accogliere e di crescere", ha concluso Cacciolari.
Il nono turno del Girone E di Seconda Categoria propone la stracittadina tra Atletico e VR Macerata. Un derby sentito e accompagnato da una bella cornice di pubblico che ha animato gli spalti dello scintillante Stadio "Della Vittoria".
Nel primo tempo la VR prova a prendere subito le redini del gioco con l'Atletico che si difende con ordine. Gli arancio-blu attaccano con Canesin, che viene murato al momento del tiro dall'attenta difesa locale. Tenta anche Calabrese, ma la sua conclusione termina a lato.
L’Atletico Macerata sviluppa una buona trama di gioco e passa in vantaggio al 20': Scalzini è abile a intercettare un passaggio avversario e a tirare dal limite un bel diagonale che si insacca alle spalle di Fuscà.
Gli ospiti non si scompongono e si gettano subito alla ricerca del pari con Romagnoli. Buona risposta dei padroni di casa: Foglia tenta direttamente su punizione ma Fuscá non si lascia sorprendere. Sul calare della prima frazione di gara, Taborro lascia in dieci l’Atletico per un fallo di reazione.
Nel secondo tempo la VR Macerata attacca con maggiore intensità cercando di sfruttare la superiorità numerica. I locali serrano i ranghi dimostrando una buona compattezza difensiva. Il pari ospite si concretizza al 70': Giovannelli tira forte dalla breve distanza, la palla danza sulla linea e Canesin si fionda di testa per l’1-1.
La VR raddoppia sulle ali dell'entusiasmo: Danchivsky trova la testa di Canesin, che segna in tuffo. Al minuto 80', chiude i conti Danchivsky, che va in gol al termine di un bel contropiede. Il derby di Macerata è della VR. Seconda vittoria consecutiva per la truppa di Mister Moretti, che può salire a quota 12 punti in classifica.Esce sconfitto l’Atletico Macerata, che raccoglie comunque l’applauso del proprio pubblico. Un avvio non facile per i ragazzi di Mister Tassi, messi alla prova da una lunga serie di infortuni.
Atletico Macerata:Ciminari, Vecchi, Velaj, Taborro, Marini, Bruno, Scalzini (60' Monteverde), Foglia, Forconi ( 70' Perez)(78' Garbuglia ), Giannini (75' Aliberti), Stura (80' Luciani).
A disposizione: Grappone, Fernandez, Gigli, Rita. Allenatore: Samuele Tassi
VR Macerata: Fuscá, Calabrese (70' Cardinali), Ricciotti , Girotti (60' Nicolai), Tartari, Prenna, Doga
(70' Giovannelli), Ciurlanti, Canesin, Elisei (46' Danchivsky), Romagnoli (60' Stura).
A disposizione: Alfei, Giustozzi, Intermesoli, Bertola. Allenatore: Marco Moretti
Marcatori: Scalzini 20', Canesin 70', Canesin 75', Danchivsky 80'.
Arbitro: Leonardo Verdini - Sezione di Macerata.
Note: presenti 200 spettatori circa al "Della Vittoria" di Macerata.
Era una partita decisamente insidiosa quella che l’Audax Settempedana ha affrontato in posticipo a Morrovalle, sul terreno della vice capolista, ma i granata di mister Fabio Quagliuzzi non hanno mai perso il filo del discorso e, pur soffrendo, sono tornati a casa con un pareggio prezioso, che consente all’undici settempedano di occupare, seppur a pari merito con i diretti avversari morrovallesi e con la Nuova Polisportiva Colbuccaro, la terza piazza nel girone E di 3^ Categoria con 12 lunghezze, ad un punto di ritardo dalla Moglianese ed a 3 dalla leader Sforzacosta 2010, con un interessante scontro diretto con la Nuova Polisportiva Colbuccaro alle porte (venerdì prossimo alle 21.00 al Tullio Leonori).
«La partita è stata godibile, disputata su un bel terreno erboso da due contendenti che hanno dato vita ad un match nel reciproco, seppur vano, tentativo di superarsi – commenta il dirigente Francesco Sfrappini, ex “Checco-gol” della Settempeda con lunghi trascorsi nelle categorie superiori, con un assaggio di clima di serie A con il Torino all’epoca dei “gemelli del gol” Pulici e Graziani -. Nel primo tempo l’Audax Settempedana ha giocato con buone trame, anche se forse il reparto centrale è rimasto un po’ distante dai terminali offensivi. I nostri avversari, una buona squadra con diversi elementi di esperienza, si sono alternati con l’Audax nel tentativo di centrare il bersaglio, ma nessuno è riuscito nell’impresa. Nel secondo tempo, invece – qui la disamina di Francesco Sfrappini è oggettiva – abbiamo sofferto, arretrando il baricentro tanto che in due-tre occasioni i morrovallesi hanno sfiorato la marcatura, ma siamo stati bravi e fortunati a mantenere la nostra porta inviolata. L’Audax – termina Sfrappini – è una squadra nuova che ha bisogno di tempo per conoscersi ed amalgamarsi. Dopodiché potrà spingere il piede sul pedale dell’acceleratore perché ha tutte le carte in regola per dar vita ad ottime prestazioni».
Per l’intanto l’undici di Quagliuzzi torna da Morrovalle con un punto che fa classifica e morale. Ed ora concentrazione al massimo in vista della sfida al Colbuccaro per puntare alle alte vette del girone!
Quarantanove ricette indicate come prelibatezze da gustare. A scriverle, alla stregua di un ricettario dato all’amico Ranieri a Napoli, un’insospettabile figura della letteratura italiana e mondiale, Giacomo Leopardi. Un lato certamente poco noto e più ‘umano’ del Poeta, che il Comune di Recanati ha voluto valorizzare nel ciclo di eventi ‘Leopardi Gourmet’. L’edizione ‘zero’ dell’iniziativa ha preso il via nel pomeriggio di oggi (sabato 15 novembre, ndr) e ha già fatto registrare una grande partecipazione di pubblico, grazie ad una serie di eventi nell’evento pensati per coinvolgere grandi e piccoli, cittadini e non solo, in percorsi multisensoriali, nell’ottica di favorire un turismo esperienziale legato indissolubilmente alle eccellenze enogastronomiche del territorio. Ed è anche per questo motivo che a mobilitarsi a sostegno di ‘Leopardi Gourmet’ sono state istituzioni regionali che hanno fornito supporto economico e logistico, dalla Regione Marche a Uni.Co – Unione Confidi, da Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo a Tipicità.
“Questo ‘anno zero’ di Leopardi Gourmet, progetto che abbiamo voluto sin dalla campagna elettorale, si è aperto con molte soddisfazioni, tra cui la gratificazione di aver offerto a cittadini e visistatori un’esperienza diversa e un modo nuovo di conoscere Leopardi – ha sottolineato il Sindaco di Recanati Emanuele Pepa -. Siamo intenzionati a lavorare affinché diventi un appuntamento fisso nei prossimi anni, in grado di unire l’identità leopardiana della nostra città con le eccellenze della enogastronomia, grazie al coinvolgimento di quelle che sono le nostre peculiarità: le risorse culturali e quelle dell’accoglienza dei nostri produttori locali. Voglio ringraziare i partner che hanno creduto in questa bella iniziativa e che ci hanno sostenuto nella preparazione dell’evento, dalle istituzioni regionali agli esercenti locali senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile”.
Ad aprire ‘Leopardi Gourmet’ sono stati i saluti delle istituzioni nel talk inaugurale, cui hanno partecipato lo stesso Pepa, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, intervenuto con un videomessaggio. Lollobrigida, in particolare, ha lodato l’iniziativa per la sua capacità di mettere in rete cultura ed enogastronomia, proprio quella cultura “che sa trasformare la semplicità in eccellenza”. Sono poi seguiti gli interventi dei rappresentanti degli stakeholder della manifestazione, sotto la moderazione del giornalista Gioacchino Bonsignore, che hanno fatto emergere le peculiarità economico-sociali delle imprese enogastronomiche marchigiane.
Poi subito spazio alla cucina protagonista, rappresentata dallo chef stellato Errico Recanati, vera eccellenza locale che ha ricevuto dalle mani del sindaco il primo Premio Leopardi Gourmet ‘Le stelle all’Infinito’. Lo chef Recanati ha poi tenuto davanti ad un folto pubblico il primo dei tre showcooking della due giorni, un vero e proprio spettacolo di cucina che ha dimostrato ai tanti presenti come nasce una pietanza gourmet dalle stesse mani di chi l’ha pensata. Ai fornelli, Errico Recanati ha pensato di ricreare la ricetta dei carciofi alla brace con burro acido, uova di trota e aringa affumicata.
In contemporanea si è dato ufficialmente il via, sotto il loggiato del Palazzo Comunale, ai tour degustazione delle ricette leopardiane, proposte dai ristoratori e dalle aziende agricole locali coordinati da Confartigianato, che hanno reinterpretato le pietanze attualizzandole, ma senza perdere quel fascino consegnato dalla tradizione di cui lo stesso Leopardi si era così invaghito. I visitatori hanno potuto acquistare un carnet di assaggi selezionati, vera e propria immersione nella poesia del gusto, dalla ‘purèe di fagiuoli’ al ‘bodin di latte’. Le porte dei ristoratori e degli esercizi commerciali enogastronomici si sono inoltre aperte per l’iniziativa ‘Aperigusto’, il circuito di Confartigianato che ha riunito i locali aderenti per un itinerario dei sapori leopardiani. Ristoranti, bar, pasticcerie e forni: ciascuno di loro ha proposto una delle ricette leopardiane ai propri clienti, rielaborate per incontrare i palati moderni.
Nel frattempo, al Museo civico di Villa Colloredo Mels è andato in scena “La poesia dei cinque sensi”, laboratorio dedicato ai bambini tra i 5 e i 10 anni. Attraverso la lettura di alcuni passi de ‘Il sabato del villaggio’, si è tenuto un percorso sensoriale fatto di emozioni, colori e sensazioni. Con tanti materiali da toccare e parole da disegnare, la poesia si è trasformata in elemento tangibile, lasciando nei partecipanti gli elementi più importanti di una composizione poetica: le emozioni.
Gli eventi di sabato si sono conclusi, prima di lasciare campo libero alle gioie del palato di ‘Aperigusto’, con la presentazione del libro “Gustosissimo. Favole, ricette, emozioni da impastare” di Claudia Brattini e Carolina d’Angelo, edito da Giaconi Editore. La pubblicazione ha portato all’attenzione del pubblico l’importanza del mangiar sano, dell’attenzione agli alimenti e ai prodotti tipici del territorio.
Ma Leopardi Gourmet non finisce qui: il programma degli eventi prosegue per tutta la giornata di domenica, con nuove iniziative pensate per unire gastronomia e cultura, consapevolezza sul cibo e sul paesaggio leopardiano per allacciare indissolubilmente territorio ed eccellenze locali.
Oggi la città di Civitanova Marche si è fermata a ricordare la Strage di Nassiriya e tutti i caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. Nella piazza cittadina dedicata alle vittime di quel vile attentato del 2003 in Iraq, il Comune di Civitanova e l'Associazione nazionale Carabinieri hanno rinnovato la vicinanza delle istituzioni alle famiglie spezzate dal dolore e espresso orgoglio e gratitudine per chi, ieri come oggi, rischia la vita per la pace. Presenti per l'amministrazione comunale il sindaco Fabrizio Ciarapica, il vicesindaco Claudio Morresi, gli assessori Ermanno Carassai, Giuseppe Cognigni e Barbara Capponi, i consiglieri comunali Paola Campitelli, Piero Gismondi e Francesco Micucci. Presente anche il presidente della fondazione Carima Francesco Sabatucci.
Come tradizione la cerimonia si è aperta con l'ingresso nella piazza della signora Giovanna Paolone Piermanni, accompagnata dall'ispettore regionale Anc Tito Baldi Honorati, portatrice della medaglia d'oro al valor militare alla memoria del compianto maresciallo capo Sergio Piermanni. A seguire, Roberto Ciccola rivolgendosi ai presenti ha detto: "Un saluto al Sindaco e a tutte le autorità civili e militari, all'Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Polizia municipale, Vigili del Fuoco, Protezione civile, mondo del volontariato e colleghi Anc dei paesi vicini e soprattutto alla rappresentanza delle classi 3 A e 3 B dell'istituto via Ugo Bassi della scuola secondaria di I grado Annibal Caro e ai docenti che li accompagnano. Questa piazza, cari ragazzi, fu inaugurata il 21 maggio 2005 alla presenza della signora Anna Maria Zollo, poliziotta e consorte del maresciallo Alfonso Trincone, una delle 19 vittime. Cari ragazzi mi auguro che queste occasioni vi aiutino a comprendere al meglio il significato del valore della memoria e del sacrificio della propria vita a difesa della pace".
Nel suo intervento, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricordato i 19 italiani che persero la vita nel compimento del proprio dovere mentre servivano lo Stato in terra straniera: "Ricordiamo con dolore e riconoscenza uomini e donne che hanno creduto in un ideale e nella scelta di servire il proprio Paese in un contesto di guerra e instabilità. La pace si costruisce con impegno, dialogo e cooperazione, il nostro impegno come comunità è quello di non dimenticare. Ricordare i caduti di Nassiriya significa riaffermare valore della pace, della solidarietà, della giustizia e dell'umanità. Il loro sacrificio resta vivo nel nostro cuore. A Nassiriya, l'Italia ha perso donne e uomini che hanno compiuto fino in fondo il loro dovere, dando la vita per la nostra sicurezza e per i valori che ci uniscono. A loro, e alle loro famiglie, va il mio pensiero più commosso e grato. Il loro sacrificio non sarà mai dimenticato".
Il sindaco ha poi annunciato la volontà di dar seguito al progetto Anc per la sistemazione della piazza per dare maggior significato e valore a questo spazio, ringraziando il presidente della Fondazione Carima per il sostegno offerto alla riqualificazione del monumento come opera da visitare come un memoriale. La parola poi è passata al Capitano Angelo Chiantese, che ha portato i saluti del Comandante della Legione Carabinieri Marche, Generale di Brigata Nicola Conforti e del comandante provinciale col. Raffaele Ruocco impossibilitati a partecipare per impegni istituzionali pregressi. Dopo aver salutato e ringraziato gli organizzatori e tutti i presenti, il capitano si è rivolto ai ragazzi con queste parole: "E' molto importante essere qui oggi tutti insieme a ricordare quei tragici fatti, per essere vicini alle famiglie che non devono rimanere sole con il loro dolore. Sono ormai 22 anni, nessuno di voi era nato, questa vicenda è per voi lontana ma vi riguarda. Quei ragazzi che erano lì, non erano lì per portare la guerra, ma la pace e per aiutare la popolazione irachena dopo una guerra devastante. I Carabinieri istituirono due basi all'interno della città di Nassiriya e questa vicinanza non fu vista bene dall'intera popolazione; fu così che avvenne l'attentato. L'esplosione ha ucciso 28 persone. Ho sempre pensato che chi siamo veramente viene fuori nei momenti difficili e di crisi, e che quando siamo messi alla prova riusciamo a capire chi siamo davvero. Così è stato per l'appuntato Andrea Filippa, che ha provato a fermare il camion con l'esplosivo invece che mettersi a riparo. Lui ha perso la vita e il suo gesto eroico ha salvato migliaia di vite. Per questo è importante essere qui, per fare in modo che quel sacrificio e l'eroismo di quei ragazzi non sia dimenticato. Onorare la memoria è importante, perché ciò che si dimentica si ripete".
Il Gen. Tito Baldi Honorati ha sottolineato l'importanza dei riconoscimenti ufficiali per chi dopo quel 12 novembre non fece più ritorno in Patria: "Erano ragazzi, giovani, con l'orgoglio di rappresentare l'Italia, la volontà di essere portatori di un impegno per la pace, solidarietà e umanità. Il vero eroismo è stato nella scelta di lasciare le famiglie, gli affetti e gli interessi per andare in una zona dove era alto il rischio di perdere la vita. L'eroismo è servire con impegno e solidarietà le persone che in quel momento avevano il bisogno primario di ricostruire la propria esistenza".
Anche l'assessore all'Istruzione Barbara Capponi ha portato i suoi saluti, prima di lasciare la parola agli alunni che hanno letto le proprie riflessioni: "Mi rivolgo a voi studenti, l'episodio è lontano, ma le azioni di pace di quei ragazzi si ripercuotono nel vostro presente: c'è una circolarità in quello che facciamo anche se non sempre è possibile vederla. Avete sentito che siamo qui per tributare onore ai caduti, siete già grandi, avrete la responsabilità di usare pensieri e parole di responsabilità. Oggi non possiamo intervenire sul passato, ma potrete intervenire sul futuro con una cultura diversa che distingue quello che vale la pena di fare per essere onorati, onorabili o semplicemente conosciuti. Questo il mio augurio che spero porterete con voi da qui, alla fine di questa cerimonia, grazie a tutti".
Al termine della cerimonia, ai ragazzi sono state donate delle litografie a ricordo della Giornata delle celebrazioni per l'anniversario della strage di Nassiriya.
Questa mattina nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Divini” di San Severino Marche si è tenuto un incontro particolarmente significativo per gli studenti delle classi quinte. Ospite d’eccezione il giornalista Roberto Tallei, vice caporedattore di Sky TG24, che ha dialogato con i ragazzi sul tema “Uno sguardo sulla crisi globale”, offrendo una riflessione ampia e approfondita sulle grandi questioni che attraversano il mondo contemporaneo.
Tallei ha aperto il suo intervento parlando del ruolo dell’informazione nella società odierna, un’informazione “urlata” e spesso banalizzata in un mondo sempre più complesso, in cui la comunicazione corre sui social e dove l’immediatezza sembra prevalere sulla qualità e sulla profondità dei contenuti. Il giornalista ha sottolineato l’importanza di sviluppare uno spirito critico e di saper distinguere tra notizie attendibili e fake news, fenomeno sempre più diffuso e pericoloso soprattutto tra i giovani, principali consumatori di informazione digitale.
Il cuore dell’incontro si è poi concentrato sulle crisi globali che stanno segnando il nostro tempo: dal conflitto in Ucraina alla situazione in Medio Oriente, passando per la crisi climatica, un’emergenza che riguarda in modo diretto il presente e il futuro delle nuove generazioni. Non sono mancati riferimenti alle nuove sfide di oggi, come quella dell'intelligenza artificiale, e agli attori internazionali che influenzano gli equilibri mondiali, tra cui figure politiche di grande impatto mediatico come il presidente Trump.
L’incontro, inserito tra le attività di educazione civica promosse dalla scuola, si è concluso con un ampio spazio dedicato alle domande degli studenti, che hanno dimostrato interesse e una partecipazione attiva. Un appuntamento formativo che ha offerto ai partecipanti non solo informazioni preziose, ma anche spunti di riflessione per comprendere meglio il presente e immaginare il futuro con una nuova consapevolezza.
All’evento ha partecipato anche il Dirigente Scolastico prof. Sandro Luciani.
Un’importante e coinvolgente lezione di igiene dentale ha interessato, l’altra mattina, gli alunni delle classi quinte A e B del plesso “Arcobaleno” dell’Istituto comprensivo “Paladini” di Treia con dirigente Silvia Mascia Paolo, grazie all’iniziativa promossa dal Rotary Club Tolentino. Il progetto educativo, “Denti sani”, ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare i bambini sull’importanza della cura della bocca e della prevenzione delle patologie dentali, rendendo l’apprendimento un’esperienza divertente e partecipata.
A introdurre l’incontro è stata Iole Rosini, presidente del Rotary Tolentino, che ha illustrato le finalità dell’iniziativa. La lezione è poi entrata nel vivo grazie al dottor Leonardo Compagnucci, dentista e socio del Rotary, affiancato dal figlio Giorgio Compagnucci, anch’egli dentista. Con un approccio interattivo e dinamico, i due professionisti hanno spiegato ai ragazzi i principi fondamentali della salute dentale, utilizzando anche video animati per rendere i concetti più accessibili e coinvolgenti. Si è parlato dell’anatomia del dente, delle cause principali delle carie e delle corrette abitudini di igiene orale, dall’uso dello spazzolino, tradizionale ed elettrico, fino al corretto impiego del filo interdentale e alla scelta di un dentifricio adeguato per la protezione dello smalto e la prevenzione dei disturbi gengivali.
Gli alunni hanno partecipato con entusiasmo, ponendo numerose domande e prendendo appunti con curiosità e attenzione. Al termine della lezione, ogni bambino ha ricevuto il “Certificato del supereroe dei denti”, insieme a un kit per l’igiene orale contenente spazzolino, dentifricio e collutorio, per incoraggiare buone abitudini anche a casa. A completare l’esperienza, i ragazzi hanno ricevuto un cruciverba a tema dentale, ideato per mettere alla prova le conoscenze apprese in modo giocoso, e una pubblicazione illustrata con consigli pratici su come mantenere i denti sani, compresa l’importanza di una corretta alimentazione per prevenire carie e problemi gengivali. L’iniziativa ha riscosso grande successo, trasformando la lezione di igiene dentale in un momento educativo, stimolante e divertente.
Un ringraziamento speciale va alle insegnanti Chiara Bonifazi, Giorgia Pioli, Sara Gattari e Martina Mazzi (classe quinta B) e Angela Maurelli, Giovanna Fioretti e Marta Cipolletti (classe quinta A), per la preziosa collaborazione. Ancora una volta, il Rotary Club Tolentino ha dimostrato il proprio impegno nel promuovere la prevenzione e il benessere fin dalla giovane età, contribuendo alla formazione di cittadini più consapevoli e attenti alla propria salute.
CIVITANOVA MARCHE - La comunità scolastica di Civitanova Marche e Montecosaro piange la scomparsa della professoressa Katia Capriotti, vicepreside dell’Istituto Comprensivo Sant’Agostino. Aveva 55 anni. La sua morte, avvenuta oggi, lascia un vuoto incolmabile tra colleghi, studenti e tutti coloro che l’hanno conosciuta, segnando la fine di una vita dedicata con passione e instancabile dedizione al mondo dell'istruzione.
La professoressa Capriotti insegnava Lettere alla scuola media Ricci di Montecosaro ed era una figura centrale e molto amata all'interno dell’istituto. Da sempre impegnata per una scuola inclusiva, accogliente e attenta ai bisogni di ogni singolo alunno, ha continuato a lavorare fino all’ultimo, nonostante le difficili condizioni di salute.
Il cordoglio per la sua perdita è profondo. Anche l’Istituto Sant’Agostino ha voluto ricordarla con una nota ufficiale, definendo la sua assenza "un vuoto immenso" che "va oltre le aule". L'istituto la saluta con affetto: “Addio alla vicepreside Katia Capriotti, la cui luce e dedizione resteranno con noi. Chi l’ha conosciuta sa che la sua straordinaria umanità e la sua dedizione erano il motore di tutto. Ci mancherà infinitamente”. La professoressa Capriotti lascia la mamma, il fratello e numerosi parenti e amici.
Il funerale si è tenuto nel pomeriggio di oggi, 15 novembre, alle ore 14:30, presso la chiesa dei Santi Angeli Custodi a Cascinare (frazione di Sant'Elpidio a Mare), dove l'intera comunità si è stretta attorno ai suoi cari per l'ultimo commosso saluto.
Istituzioni, imprenditori e professionisti, insieme per crescere. Questo il contenuto dell'iniziativa promossa dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Macerata e Camerino "La Legge di Bilancio 2026, agevolazioni per le imprese, ZES Marche e Umbria" che si è svolta il 15 novembre al Teatro Don Bosco di Macerata.
Dopo l'introduzione ai lavori del presidente dell'Odcec di Macerata e Camerino Luca Mira, sono intervenuti per i saluti istituzionali Francesca D'Alessandro, vicesindaco di Macerata, Antonella Borzacchiello, viceprefetto di Macerata, Daniele Gibellieri, presidente dell'Unione regionale dottori commercialisti e esperti contabili Marche ed Eliana Quintili, consigliera nazionale del Consiglio nazionale dottori commercialisti e esperti contabili.
I temi della giornata, “La Legge di bilancio 2026 e le agevolazioni per le imprese e Zes Marche e Umbria”. Nella prima tavola rotonda sono intervenuti il viceministro dell'Economia e delle Finanze Maurizio Leo, che ha illustrato misure e novità della Finanziaria, il docente Sna, coordinatore Commissioni Irpef e Ires del Comitato tecnico del Mef per l'attuazione della riforma tributaria, Gianfranco Ferranti e, in videocollegamento, il direttore dell'Agenzia delle entrate Vincenzo Carbone.
Nella seconda parte della mattinata, invece, l'approfondimento è stato relativo alla Zona economica speciale, il cui disegno di legge per Marche e Umbria è stato approvato in settimana dalla Commissione Bilancio della Camera. Tra gli intervenuti, Giosy Romano, coordinatore della struttura di missione Zes, Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Guido Castelli, commissario straordinario ricostruzione sisma 2016 e Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche. Presente anche l'assessore regionale alla Zes, Giacomo Bugaro.
Il presidente dell'Odcec di Macerata e Camerino Luca Mira “ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di un evento straordinario, realizzato in collaborazione con Confindustria Macerata”.
L'Officina delle Idee per Macerata, il laboratorio civico nato dalla volontà di cittadine e cittadini di unirsi "senza ruoli precostituiti e senza bandiere", ha ufficialmente inaugurato la sua seconda fase di lavoro con una presentazione alla stampa tenutasi oggi, sabato 15 novembre 2025. L'iniziativa, che si propone di mettere a disposizione della città un documento programmatico in vista delle elezioni amministrative del 2026, entra ora nel vivo con un ciclo di incontri pubblici dedicati all'ascolto e al confronto con il tessuto associativo del territorio.
All'incontro di presentazione, che ha visto la partecipazione tra gli altri di Eleonora Sarti, Ilaria Bucchi e dell'ex rettore Unicam Flavio Corradini, è stato ribadito il carattere civico, inclusivo e plurale dell'Officina.
"Siamo qui per condividere un percorso che nasce dalla volontà di tante cittadine e tanti cittadini di Macerata di mettersi insieme, per il bene della nostra comunità. Officina delle Idee è, prima di tutto, la risposta a un bisogno di futuro," ha affermato Corradini, sottolineando che il lavoro svolto non è di proprietà di nessuno, ma sarà interamente a disposizione della città.
Il metodo è la vera chiave di volta dell'iniziativa, che mira a capovolgere il tradizionale approccio alla politica, passando dal modello del "penso io per te che mi hai votato" a un "ti voto per fare quello che abbiamo pensato insieme". L'obiettivo è costruire un programma quanto più possibile condiviso, facendo prevalere la forza delle idee per Macerata sugli interessi di parte. "Non c'è centrodestra, non c'è centrosinistra dentro l'Officina: c'è solo – ed esclusivamente – Macerata", hanno ribadito i promotori.
La prima fase, conclusasi a luglio con la redazione di un documento articolato sui principali temi strategici (che spaziano dalla cultura al turismo, dalla sanità al welfare, dalla partecipazione alla mobilità, fino all'inclusione, alla sicurezza, all'innovazione, al rilancio del centro storico, alla valorizzazione dei quartieri e al rapporto con il territorio circostante), lascia ora spazio all'ascolto della comunità. Associazioni, categorie e comitati sono invitati a confrontarsi sul lavoro svolto, proporre integrazioni e indicare priorità.
Sono già stati calendarizzati tre incontri pubblici che si terranno presso la sala riunioni dell'Arci in via Verdi 10/A, tutti con inizio alle ore 18:00.
Il primo incontro si terrà martedì 25 novembre, dalle 18:00 alle 20:00, e sarà dedicato al tema cultura e creatività per una città viva e accogliente. Saranno invitate le associazioni culturali, quelle socio-ricreative, e i comitati e organismi di partecipazione, per discutere di sviluppo e valorizzazione della vocazione culturale di Macerata, turismo culturale, responsabile e sostenibile, e l'attenzione al centro storico, ai quartieri e alle frazioni. Altri argomenti in agenda saranno lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche e la mobilità, la partecipazione e la trasparenza.
Il secondo appuntamento è fissato per giovedì 27 novembre, sempre dalle 18:00 alle 20:00, e avrà come tema comunità solidale: volontariato, memoria e inclusione. Le associazioni invitate saranno quelle sociali e di volontariato, e gli enti e le organizzazioni attive nella solidarietà e nella memoria collettiva. Le tematiche di riferimento includono il welfare, la sanità, la sicurezza e i servizi pubblici, oltre all'immigrazione e all'inclusione.
Infine, lunedì 1 dicembre, dalle 18:00 alle 20:00, si terrà l'incontro su benessere e sostenibilità: una città che si muove e respira. Sono invitate le associazioni sportive e quelle ambientali. Si affronteranno temi chiave come ambiente, mobilità sostenibile e smart city, sviluppo economico e lavoro verde, turismo lento e sostenibile. Il dibattito toccherà anche lo sviluppo economico, il lavoro, l'imprenditoria, il commercio, l'artigianato, l'agricoltura e le politiche giovanili per lo sviluppo e il lavoro.
L'Officina delle Idee invita tutti i cittadini e le associazioni a partecipare attivamente, portando il proprio contributo per dare idee chiare e una visione responsabile al futuro della città.
Si è svolta ieri sera, 14 novembre, la Commissione di sicurezza dedicata all'Hotel House, un incontro cruciale per fare il punto sulla complessa situazione del condominio multietnico. Presenti, tra gli altri, il comandante dei vigili urbani, Sirio Vignoni, e l'avvocata Enrica Fedeli, amministratrice uscente della struttura.
L'incontro è stato anche l'occasione per ringraziare l'avvocata Fedeli, la cui professionalità e il cui impegno, in un ruolo spesso ingrato, hanno permesso di risolvere "numerose e importanti situazioni critiche" negli ultimi due anni. L'intera commissione ha espresso profonda gratitudine per il lavoro svolto, che ha significativamente migliorato la situazione generale.
Progressi nella sicurezza, allarme sul degrado
La commissione ha preso atto dei notevoli progressi compiuti negli ultimi due anni, in particolare per quanto riguarda la sicurezza e l'ordine pubblico. Il comandante Vignoni ha confermato un miglioramento tangibile "nella riduzione della criminalità e dello spaccio all'interno del maxi-condominio".
Tuttavia, Vignoni ha evidenziato che la situazione generale rimane critica per un altro, fondamentale, aspetto: il deterioramento della qualità della struttura e dei servizi.
La discussione ha fatto emergere con chiarezza la necessità di un intervento di sistema. "Il futuro dell’Hotel House, hanno sottolineato i membri della Commissione, non può gravare solo sulle spalle dell'amministrazione comunale, ma richiede un impegno più ampio e un intervento più strutturato e coordinato da parte di enti sovraordinati per trovare soluzioni definitive al degrado strutturale".
Il confronto, che ha visto anche la partecipazione costruttiva dei consiglieri di minoranza, si è concluso con l'impegno di tutte le parti a proseguire la discussione per definire obiettivi e soluzioni adeguate al problema.
Non si ferma il mercato del Trodica Calcio 1968 che, in vista del prosieguo della stagione 2025/26, continua ad investire su profili sia di esperienza che di prospettiva. L'ufficialità dell’arrivo dell’attaccante Diego Gigli, classe 2006, arriva a pochi giorni dall'ingaggio del centrocampista venezuelano Aristóteles Romero.
L’arrivo di Gigli, talento giovane e dinamico proveniente dall'Osimana, conferma l'attitudine del club a monitorare costantemente il panorama dei giovani. Questa mossa arricchisce ulteriormente un reparto avanzato che già dispone di numerose pedine.
Gigli, che può ricoprire più ruoli offensivi, si è messo in mostra per un mix di aggressività, velocità e attitudine offensiva, un profilo futuribile ma già abituato ai ritmi del campionato di Eccellenza.
L'operazione su Gigli segue di pochissimo l'annuncio clamoroso di inizio settimana: l’acquisto del centrocampista Aristóteles Romero, classe 1995, giocatore di alto livello con un passato in Serie A (al Crotone) e presenze nella Nazionale del Venezuela.
La strategia del Trodica appare chiara: puntellare la rosa con elementi di spessore internazionale come Romero e, contemporaneamente, garantire linfa vitale e prospettiva con giovani promettenti come Gigli, in un mercato che sembra essere infinito e in perenne evoluzione.
Civitanova Marche– Cresce l'allarme truffe telematiche nella Regione Marche, con un incremento di messaggi ingannevoli che prendono di mira i servizi sanitari e finanziari. Il Movimento Consumatori di Civitanova Marche ha lanciato un avviso alla cittadinanza per mettere in guardia contro i tentativi di raggiro, noti come smishing.
Negli ultimi giorni, numerosi cittadini hanno segnalato di aver ricevuto comunicazioni sospette attribuite falsamente al CUP (Centro Unico di Prenotazione) sanitario. In particolare, i messaggi invitano l'utente a richiamare immediatamente il numero 89342269 per gestire presunte prenotazioni o prestazioni mediche.
L'avvocato Gianluigi Mucciaccio, presidente del Movimento Consumatori di Civitanova Marche, è categorico: si tratta di una truffa. Il CUP ufficiale, infatti, non utilizza mai numerazioni a pagamento né richiede di contattare prefissi come "893", noti per essere associati a servizi a tariffa speciale.
"Si è registrato un incremento considerevole di SMS truffa denominati smishing che utilizzano messaggi urgenti e ingannevoli," ha affermato l’avvocato Mucciaccio. Questi tentativi di raggiro non si limitano al settore sanitario, ma coinvolgono anche istituti finanziari, spesso chiedendo informazioni strettamente personali e di carattere economico.
Il consiglio è chiaro: prestare la massima attenzione a qualsiasi comunicazione anomala o proveniente da numeri sconosciuti. In caso di dubbi sulla provenienza di messaggi che richiedono di richiamare o fornire dati sensibili, l'invito è quello di non rispondere e di contattare sempre i recapiti ufficiali (del CUP o della propria filiale bancaria) per verificarne l’autenticità.
Sono partiti i lavori di riqualificazione dell’area portuale, con un’attenzione particolare alla zona dei cantieri nautici, per garantire un porto più sicuro, ordinato e funzionale. L’intervento, promosso dal Comune e dall’Ufficio Circondariale Marittimo, è il frutto di un dialogo costante con gli operatori e le istituzioni del settore volto a tutelare utenti e lavoratori innalzando gli standard di sicurezza in un’area strategica, caratterizzata da attività cantieristiche e movimentazioni navali quotidiane.
L’intervento prevede la protezione dello scalo pubblico, un nuovo camminamento pedonale lungo tutta l’area cantieri e una regolamentazione più rigorosa degli accessi alla banchina di Riva, dove è già stata installata una cancellata che nei giorni feriali, dalle 8 alle 18, separerà le attività cantieristiche dalle zone aperte al pubblico, lasciando invece libero l’accesso nei giorni festivi e nelle fasce orarie non operative. Parallelamente è in corso una riorganizzazione complessiva degli spazi di sosta con la creazione di nuovi parcheggi nell’area ex Anconetani destinati al porto, così da rispondere alle esigenze di cantieri e diportisti e migliorare la distribuzione delle aree operative.
Un tassello fondamentale dell’intervento riguarda l’aggiornamento completo del sistema di videosorveglianza, che sarà dotato di tecnologie più avanzate, con possibilità per il futuro, di predisporre un nuovo sistema OCR per la lettura automatica delle targhe e dispositivi potenziati per il controllo degli accessi, al fine di garantire maggiore sicurezza, tracciabilità e monitoraggio.
“Il porto è una delle anime produttive di Civitanova e merita investimenti all’altezza della sua importanza – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Con questi interventi portiamo più sicurezza, più ordine e più funzionalità in un’area strategica per il settore nautico e per tutta la città. Il potenziamento della videosorveglianza, la regolamentazione più chiara degli accessi, il nuovo camminamento pedonale e la riorganizzazione degli spazi di sosta sono scelte precise, studiate per migliorare la qualità del lavoro nei cantieri, tutelare chi opera quotidianamente nel porto e rendere l’area più fruibile e più protetta. Voglio ringraziare la Capitaneria di Porto e tutti gli operatori del settore per il confronto continuo portato avanti in questi mesi. È grazie a questo dialogo che possiamo intervenire in maniera efficace e rispettosa delle esigenze reali del comparto nautico”.
Il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo, Chiara Boncompagni ha aggiunto: “L’intervento avviato rappresenta un passo importante verso una gestione portuale più sicura ed efficiente. La tutela di chi frequenta il porto e il corretto svolgimento delle attività portuali sono per noi priorità assolute. Ringrazio l'Amministrazione comunale per la collaborazione e il dialogo costante, fondamentali per realizzare interventi efficaci, condivisi e rispondenti alle esigenze di tutti gli utenti, affinché possano operare in un contesto sempre più ordinato e controllato”.
Il valore complessivo degli interventi è di 150 mila euro, finanziati interamente con fondi regionali: 15 mila euro per il rifacimento della segnaletica e del nuovo percorso pedonale, 135 mila euro per il potenziamento del sistema di videosorveglianza.
MACERATA - Un grave incidente stradale si è verificato intorno alle ore 11 di questa mattina, sabato 15 novembre, lungo la strada provinciale 10, in via Lattanzio Ventura. Lo scontro ha coinvolto una vettura e una motocicletta.
Secondo le prime ricostruzioni della Polizia Locale, intervenuta sul posto, i due mezzi sono entrati in collisione lateralmente. L'impatto è stato tale da far finire la due ruote in bilico sulla fiancata dell'automobile.
I soccorsi sono stati immediatamente allertati. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i sanitari del 118 che, valutata la situazione del conducente della moto, hanno disposto il trasferimento in eliambulanza. Il centauro, un 52enne di Macerata, è stato trasportato all'ospedale Regionale di Torrette ad Ancona per accertamenti specialistici e le cure del caso. Non si troverebbe comunque in pericolo di vita.
Le forze dell'ordine hanno effettuato i rilievi di rito necessari per ricostruire con precisione la dinamica dell'accaduto e stabilire le cause della collisione.
Si conclude con un importante arresto l’attività investigativa denominata “Rosa dei Venti”, condotta dai Carabinieri della Stazione di Castelraimondo in collaborazione con l’aliquota operativa della Compagnia di Camerino. È finito in manette un uomo di 39 anni, di origini albanesi e residente a Gagliole, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto il soggetto promotore dell’organizzazione criminale dedita allo spaccio di stupefacenti.
L'uomo è stato rintracciato e arrestato in esecuzione di una condanna definitiva. Dovrà scontare una pena residua di ben 6 anni, 10 mesi e 18 giorni di reclusione per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso nella provincia di Macerata tra il 2017 e il 2018.
L’operazione "Rosa dei Venti" ha rappresentato un duro colpo al traffico di droga nel Maceratese. L’indagine era partita nel 2017 da un fortuito rinvenimento: i Carabinieri di Castelraimondo trovarono una ingente quantità di sostanze stupefacenti abbandonata in una borsa all’interno della stazione ferroviaria di Gagliole.
Da quel ritrovamento si è sviluppata una vasta attività investigativa che ha permesso di smantellare una fiorente attività di vendita al dettaglio, scoprendo numerosi punti di smercio e siti di stoccaggio.
Il bilancio complessivo dell’operazione, che si è protratta tra il 2017 e il 2018, è significativo: tre persone arrestate (tra cui l'odierno condannato), due denunce a piede libero, il sequestro totale di poco più di 4 kg di stupefacenti tra marijuana, hashish e cocaina, e ben 30 soggetti segnalati alla Prefettura come assuntori.
L’arrestato, espletate le formalità di rito presso la caserma, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Fermo, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Serata di festa per lo Juventus Club Treia che ha festeggiato i suoi 15 anni dalla fondazione insieme a Massimo Bonini e Ivano Bonetti. I due calciatori che hanno indossato la maglia bianconera negli anni Ottanta hanno visitato la mostra "Gaetano Scirea. L'uomo, il capitano, il campione" allestita presso le sale dei locali ex Trea in centro storico.
L'incontro ha anche consentito un primo scambio di domande e aneddoti con i tifosi prima della cena sociale al ristorante Antica Fornace. Al tavolo con Bonini e Bonetti, compagni di squadra di Scirea; lo storico collaboratore della Juventus Nazzareno Romagnoli, dalla cui collezione privata provengono le foto di Salvatore Giglio e i cimeli che compongono la mostra; Paolo Paoloni, presidente dello Juventus Club Jesi, che ha collaborato alla realizzazione; e Sergio Calamante, referente del gruppo treiese e promotore dell'iniziativa.
La mostra dedicata a Scirea, ricorda anche lo stesso Giglio: il fotografo palermitano, venuto a mancare il 20 luglio scorso, è stato l’unico italiano a essere inserito nella squadra dei 14 “Uefa World’s Best Soccer Photographers” e a stabilire nel 1998 il record di 1000 gare ufficiali a seguito della Juventus. Immagini che, per quanto riguarda la mostra di Treia, pongono ancora una volta al centro dell’obiettivo Scirea e i campioni, come Bonini e Bonetti, che hanno calcato il campo insieme a lui in Serie A e in ambito internazionale, come Dino Zoff, Stefano Tacconi, Michel Platini, Paolo Rossi e Antonio Cabrini.
A portare il suo saluto la signora Mariella (moglie del calciatore morto a seguito di un incidente stradale in Polonia il 3 settembre del 1989), che si è intrattenuta al telefono con i calciatori e la sala, rispondendo alle curiosità dei presenti. Importante la promessa strappata da Romagnoli di una prossima sua visita a Treia e nelle Marche in primavera.
La mostra ha uno spin-off prettamente treiese, con i tifosi che in questi giorni hanno portato le loro foto e i loro quadri con Scirea o allo stadio, con immagini d'epoca e non solo. Non solo, due pannelli ricordano l'arbitro di Serie A e già designatore arbitrale nella massima serie Maurizio Mattei, ritratto al centro del campo tra Bruscolotti e Scirea in un Napoli-Juventus d'annata.
Le foto di Mattei, treiese, venuto a mancare il 12 febbraio 2021, sono state messe a disposizione dalla famiglia alla quale il club bianconero ha portato il proprio ringraziamento: all'incontro con Bonini e Bonetti hanno preso parte i figli Lorenzo e Susanna e il nipote Luigi. Una curiosità: la foto dell'esultanza di Claudio Marchisio dopo il gol al Parma allo Stadium nel 2011 ritrae proprio alle spalle del giocatore il settore dove siedono parte dei soci del club treiese (riconoscibili nei festeggiamenti) ed è oggi in esposizione al J Museum di Torino.
In sala la senatrice Elena Leonardi, juventina doc, che ha salutato Mariella Scirea (eletta alla Camera dei Deputati nel 1994), scambiando con lei considerazioni e la comune appartenenza allo Juventus Club del Parlamento italiano. Hanno portato il loro saluto anche il sindaco Franco Capponi e il vice sindaco David Buschittari, anche loro accomunati dal tifo bianconero. A visitare la mostra anche altri juventini di prim'ordine come il già presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari e il consigliere comunale di Tolentino Francesco Colosi.
L'esposizione ha il patrocinio del Comune di Treia e della Provincia di Macerata ed è stata realizzata grazie alla collezione privata di Nazzareno Romagnoli e alla collaborazione del Foto Cine Club Il Mulino. La mostra è stata curata da Andrea Mozzoni e sarà ancora visitabile nella giornata di oggi e di domenica 16 novembre dalle 17 alle 19.
(Foto di di Luciana Montecchiesi e di Francesca Testa)
Nuovo appuntamento con la diciannovesima edizione dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte e promossa con il Comune e l’Azienda Teatri.
Martedì 18 novembre, alle 18, al cine-teatro Cecchetti, ci sarà la lectio di Mauro Perugini su “Madonne, Streghe, Sante, Pute e Badesse”.
L’edizione 25/26 vedrà 30 incontri e relatori di altissimo profilo. Sono: Roberto Mancini, Andrea Baffoni, Laura Colò, Michele Fofi, Giulio Vesprini, Mauro Perugini, Giancarlo Trapanese, Stefano Papetti, Roberto Cresti, Paola Ballesi, Peppe Barbera.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Recanati ha un nuovo motivo per sorridere: si chiama Riccardo Piancatelli, è un giovane impiegato e da venerdì 14 novembre è ufficialmente il nuovo campione de “La Ruota della Fortuna”, dopo aver compiuto un’impresa che in pochi avrebbero pronosticato: battere Gabriele, l’insegnante sardo residente a Roma diventato il concorrente più vincente della storia del programma con ben 295.500 euro
Nella puntata che ha segnato il passaggio di testimone, Riccardo ha dimostrato fin dall’inizio che il suo titolo non è frutto del caso. Ha accumulato un buon bottino nelle prime manche, sfruttando anche il prezioso “Jolly Panda”, che gli ha aperto le porte del gioco finale. Nonostante qualche colpo di scena – come il sorpasso momentaneo dello sfidante Stefano nella manche dedicata agli animali – il recanatese ha mantenuto sangue freddo e lucidità.
Ma è stata la parte conclusiva a consacrarlo definitivamente: nella “Ruota delle Meraviglie”, Riccardo ha indovinato tutte e tre le frasi, ottenendo automaticamente anche l’auto in palio. Le tre buste – scelte una dopo l’altra in un crescendo di tensione condiviso con la futura moglie – sono state un’altalena emotiva: 15.000 euro nella prima (rifiutati), 10.000 nella seconda (anche in questo caso rifiutati). E poi il colpo da campione, quello che cambia una serata e forse una vita: 100.000 euro nella terza. Un rischio calcolato, una scelta coraggiosa e un finale da applausi.
La serata è stata come sempre guidata da un Gerry Scotti brillante e autoironico, nonostante i recenti problemi di voce. Battute, aneddoti e un clima leggero hanno accompagnato la sfida tra Riccardo, Linda e Stefano. In apertura, l’ex campione Gabriele – destinato a tornare nel Torneo dei Campioni del 20 novembre – ha salutato idealmente il pubblico dopo un regno da record.
Con questa vittoria, Riccardo non porta a casa solo una cifra importante, ma anche l’affetto e l’orgoglio della sua città. A colpire è stato soprattutto il suo atteggiamento: misurato, sorridente, mai sopra le righe. Un concorrente che gioca bene, rischia quando serve e sa metterci cuore.
Se il programma cercava “un altro campione di razza”, come ha scherzato Scotti… beh, pare proprio che l’abbia trovato a Recanati.
MACERATA – Una sala dell’Asilo Ricci gremita, con una buona presenza di pubblico e diversi esponenti della giunta comunale: così si è svolto oggi, venerdì 14 novembre, l’incontro promosso dal Circolo della Rosa per riflettere sul futuro politico di Macerata dopo le elezioni regionali 2025, che hanno lasciato il capoluogo senza alcun rappresentante in Giunta. Un evento che, nelle intenzioni degli organizzatori, doveva essere un momento di analisi profonda e di confronto franco. Così è stato, grazie a interventi che non hanno risparmiato critiche, autocritiche e richiami alla necessità di ricostruire una classe dirigente credibile.
L’avvocato Bruno Mandrelli, promotore dell’iniziativa, ha introdotto le ragioni dell’incontro: “Lo spunto arriva dal risultato delle regionali, che consegnano una Macerata completamente assente dalla Giunta regionale. È un dato che ritengo preoccupante, e che non possiamo archiviare in modo superficiale. La domanda che pongo – e che affido anche ai giornalisti – è se questo risultato possa essere collegato al calo costante dell’affluenza. È un tema che riguarda la credibilità della politica, la capacità di coinvolgere, la distanza dai cittadini”.
Mandrelli ha poi chiesto ai giornalisti presenti – Patrassi, Porzi e Cambi – di offrire una lettura indipendente e radicata nella vita quotidiana della città.
Luca Patrassi ha fornito un’analisi dura, a tratti impietosa: “Siamo di fronte a un fatto storico: per la prima volta in cinquant’anni di Regione Marche, Macerata non esprime un rappresentante in Giunta. Questo non è un incidente: è la fotografia di una classe politica cittadina che è scomparsa da tempo. Per descriverla ci sarebbe da osservare un minuto di silenzio”.
Patrassi ha criticato la tendenza di destra e sinistra a scaricarsi le responsabilità: “A forza di dire che è colpa dell’altro, siamo arrivati a non sapere più nemmeno di chi sia la colpa. Forse è anche dei maceratesi, che non sono riusciti a fare squadra come invece è accaduto nei piccoli centri della provincia, dove la politica locale ha prodotto risultati più coesi e una rappresentanza più forte”. Ha aggiunto un passaggio significativo sulle dinamiche istituzionali: “Macerata subisce decisioni prese altrove. Benediciamo interventi del PNRR senza che ci sia una reale capacità di incidere sulla loro utilità o priorità. La filiera di centrodestra non ha offerto spazi di dialogo, ma non si può ignorare che anche i partiti locali non sono riusciti a sostenere i propri candidati”.
Il suo auspicio finale: “Spero che ci sia ancora qualcuno disposto a costruire un progetto di squadra, serio e credibile, capace di dare concretezza alla politica maceratese”.
Gaetano Porzi ha scelto di intervenire riportando uno spunto emerso nei giorni successivi al voto: “Ho sentito Carancini dire che forse il messaggio non è arrivato. Ma l’ho percepita come una frase che tendeva più a chiudere la questione che ad aprirla. La domanda vera è: cosa si è sbagliato? Si è fatta una valutazione seria, approfondita? Io non l’ho vista”. Porzi ha chiarito: “Non credo che il problema sia di linguaggio. Non è una questione di parole più morbide o più dure. Il problema è di metodo: di come ci si confronta, di come si costruisce una campagna elettorale, di come ci si presenta come gruppo dirigente. Servono autocritica e ripartenza, non recriminazioni rituali”.
L’intervento di Carlo Cambi è stato tra i più analitici e radicali. Ha esaminato il voto numericamente: “I numeri dicono una cosa molto chiara: a Macerata le elezioni le ha perse il centrodestra. Acquaroli nel 2020 prese 12.251 voti: oggi ne perde quasi tremila. Il centrosinistra perde meno di mille voti in città”. Da qui, la lettura più ampia: “Ha perso il centrodestra, ha perso Parcaroli, perché il suo ‘brand’ non tira più. Ma soprattutto ha perso Macerata. Non abbiamo consiglieri regionali non per un incidente della storia, ma perché la città non è più in grado di esprimere un peso politico reale”.
Cambi ha delineato un quadro del declino: “Siamo l’unico capoluogo senza segretari provinciali nei principali partiti: l’unico è il PD. Tutti gli altri hanno segreterie altrove. Non abbiamo imprese leader: nessuna delle più importanti delle Marche ha sede a Macerata. La città ha perso la propria capacità produttiva, e con essa quella politica. Come possiamo competere con territori come Tolentino, Civitanova, San Severino, Treia? Pretendere rappresentanza senza un sistema economico, culturale e amministrativo forte è illusorio”.
Sulla sanità: “Le baruffe sul tema sanitario sono state incredibili. Si è discusso senza affrontare il punto fondamentale: vogliamo un sistema efficiente o efficace? La riforma che ha trasformato gli ospedali in AST è vecchia. Se in campagna elettorale non sfidi l’elettore su temi veri, poi vincono le tessere, e infatti così è stato”.
Massimiliano “Sport” Bianchini ha portato un punto di vista molto critico sul sistema elettorale: “A Macerata si parla di politica solo durante la campagna elettorale. Il resto dell’anno c’è silenzio totale. La legge elettorale regionale penalizza il centrosinistra, ma il problema è più ampio: mancano liste vere. La lista Ricci non era una vera lista. Quella di Parcaroli, per chi l’ha vissuta, è stata un’esperienza terrificante. Questo modo di fare politica allontana i cittadini e contribuisce al crollo della partecipazione.”
Bianchini ha aggiunto un giudizio sulla storia recente: “Macerata ha perso tanto quando Marcolini non è diventato presidente della Regione. È stata una ferita profonda per il centrosinistra. Carancini in città ha avuto un risultato altissimo, quasi anomalo, mentre Menghi ha fatto una campagna isolata. La domanda è: siamo in grado di mettere insieme il meglio della politica cittadina?”.
A questo punto hanno preso la parola i consiglieri regionali uscenti, i primi sconfitti da questo risultato elettorale. L’intervento di Anna Menghi ha mescolato memoria politica, autocritica e appello alla trasparenza: “Sono in politica da 35 anni e già allora a Macerata c’era confusione tra destra e sinistra. La politica deve trovare soluzioni, deve parlare ai problemi delle persone. Io ho sempre fatto opposizione con chiarezza e responsabilità".
Ha riconosciuto un merito a Parcaroli: “Gli va dato atto di aver reso possibile un’alternativa per il centrodestra". E sul clima politico: “L’elettore è stanco. Io faccio politica vecchio stile: chi mi ama mi segua. Ma questa città deve trovare più coraggio. Bisogna tornare a dire le cose senza paura, riconoscere i difetti e le responsabilità politiche, non quelle personali”.
Romano Carancini ha portato un’analisi dettagliata: “Manca un consigliere regionale sia al centrodestra che al centrosinistra. Ma è il centrosinistra ad aver perso più gravemente. Ricci ha 23mila voti in meno rispetto ai precedenti appuntamenti, 16mila persi nella provincia di Pesaro. Anche se avesse pareggiato il 2024, sarebbe comunque arrivato dietro ad Acquaroli”.
L'ex consigliere regionale ha individuato l’errore principale: “Non abbiamo capito che la campagna elettorale doveva parlare alla sfiducia. Tema enorme, certificato dall’astensione. È stata un’occasione persa". Guardando all'imminente appuntamento elettorale dell'elezioni comunali: “Tra 7-8 mesi si vota ia Macerata ma anche in altre città importanti come Fermo, Senigallia, San Benedetto. Dobbiamo affrontare questa fase con convinzione. Tornare a essere una città che partecipa è fondamentale”.
Il segretario provinciale del PD Angelo Sciapichetti invece ha posto tre emergenze, relative a partecipazione, partiti e coalizioni, “La provincia di Macerata è quella in cui si è votato di meno. È un dato drammatico, segno di un male profondo per la democrazia. La politica non interessa più ai cittadini perché si concentra sullo scontro personale invece che sui problemi concreti. Il PD ha responsabilità precise. Dobbiamo fare un’analisi seria e capire perché non riusciamo più a interpretare le trasformazioni della regione. Il centrosinistra non è credibile agli occhi dell’elettorato. Le liste civiche o sono vere o non hanno senso. Il centrodestra da trent’anni si presenta unito: il centrosinistra no”.
Ha chiuso con un ritratto della città: “Macerata ha perso il ruolo di capoluogo da tempo: Banca Marche, la riforma delle province, la debolezza della classe dirigente. Ora dobbiamo ascoltare i cittadini, proporre idee nuove, costruire una partecipazione vera”.
A concludere la giornata sono stati gli interventi di Fabio Pallotta, Nicola Perfetti e Marco Sigona, che hanno portato una riflessione sul futuro della città e sulle possibili strategie per rilanciare la politica locale. Il dibattito si è così chiuso lasciando alla città un quadro chiaro delle sfide da affrontare: partecipazione, rappresentanza e qualità della classe dirigente saranno le chiavi per il futuro politico del capoluogo, che deve tornare ad esser tale, non solo sulla carta.