L'avvio dei lavori per il primo stralcio delle scogliere a difesa della costa di Scossicci segna un "momento importante" per Porto Recanati. Finalmente, dopo anni di attese, le motonavi sono in azione per contrastare l'erosione che affligge il litorale. L'Associazione Balneari esprime il suo "entusiasmo" e porge i più sentiti ringraziamenti a tutti gli Enti e le Istituzioni coinvolte, in particolare alla Regione Marche e all'Amministrazione comunale, per aver superato lo stallo burocratico della Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.).
Nonostante l'esultanza per l'inizio dei lavori, che copriranno una porzione di circa 900 metri, l'Associazione Balneari lancia immediatamente l'allarme sulle zone limitrofe. "Il pensiero non può che andare alle zone limitrofi a questo progetto, soprattutto a Nord" , si legge nella nota, dove si teme un probabile “effetto bordo” che potrebbe aggravare un'erosione già in emergenza.
Un chiaro esempio di tale fenomeno, secondo i balneari, è già visibile nel litorale centrale, in prossimità del fiume Potenza. Qui, la forza del mare è amplificata dalle scogliere a protezione della Pineta, portando a una grave erosione che ha già fatto arretrare svariati metri di spiaggia e persino il lungomare, mettendo a rischio anche le strutture balneari.
L'associazione non vuole adagiarsi sugli allori e chiede che si agisca con estrema urgenza per dare continuità al progetto di difesa costiera. L'imperativo è "correre a finanziare e progettare".
La priorità assoluta è il finanziamento del secondo e terzo stralcio per estendere il progetto fino alla foce del Musone. Se il finanziamento completo non fosse possibile nell’immediato, si chiede di procedere almeno con il finanziamento del progetto di manutenzione dei pennelli nella zona critica, una soluzione temporanea già avallata dai tecnici regionali che potrebbe fungere da "cerotto a un'emorragia".
Infine, l'associazione Balneari sollecita la progettazione delle difese per tutte le altre zone in emergenza a Porto Recanati che attualmente non dispongono nemmeno di un progetto pronto per essere finanziato. "Gioiamo per questo evento storico – concludono – ma non adagiamoci sugli allori. C’è ancora molto da fare".
L’Amministrazione comunale di Sarnano ha celebrato oggi la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità con un incontro molto partecipato presso il Palazzetto dello Sport, un momento di condivisione, ascolto e sensibilizzazione dedicato ai temi dell’inclusione, dei diritti e della piena partecipazione alla vita sociale.
All’evento era presente iSono intervenuti anche il dottor Agostino Basile, pedagogista, e la dottoressa Barbara Capponi, psicologa, che hanno offerto spunti di riflessione importanti sul valore delle relazioni educative e sul ruolo della comunità nel supportare ogni persona nel proprio percorso di crescita, autonomia e autodeterminazione.l sindaco Fabio Fantegrossi, che ha aperto la mattinata sottolineando l’impegno costante del Comune nel promuovere politiche inclusive e reti di collaborazione sul territorio.
Hanno partecipato inoltre: Adriano Macchiati, da anni attivo nei percorsi educativi e sociali; I ragazzi del COSER Monti Azzurri; l'associazione ANFFAS Sibillini, protagonista di molte iniziative inclusive nel territorio; gli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Sarnano (Leopardi – Frau – De Magistris), accompagnati dalla dirigente scolastica, che ha condiviso parole sentite sull’importanza dell’educazione alla diversità come elemento fondante della scuola; gli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di San Ginesio (Gentili – Tortoreto); l’ASD Santo Stefano Sport, che ha portato al palazzetto alcuni giocatori della Serie A di basket in carrozzina, offrendo ai ragazzi una testimonianza concreta di sport, impegno e talentoLa presenza di realtà educative, sportive e associative così diverse ha trasformato l’evento in un vero incontro di comunità, capace di mettere in dialogo esperienze, competenze e storie personali. Grande entusiasmo ha suscitato soprattutto la partecipazione degli atleti, che hanno mostrato come lo sport possa essere un linguaggio universale, capace di superare barriere e pregiudizi.L’Amministrazione comunale ringrazia tutte le persone e le organizzazioni intervenute per aver contribuito a una giornata ricca di significato, ribadendo la volontà di continuare a lavorare per una Sarnano sempre più inclusiva, attenta e accogliente.
La Civitanovese Calcio comunica di aver affidato l’incarico di Direttore Sportivo a Mauro Traini, andando così a colmare la posizione rimasta vacante durante l’estate a seguito delle dimissioni lampo di Moreno Sacchetti.
Traini vanta una lunga e qualificata esperienza nel panorama calcistico nazionale, avendo ricoperto ruoli dirigenziali in numerose società italiane. Tra le sue tappe professionali più significative si annovera il periodo trascorso con l’Ascoli Calcio, durante il quale, in qualità di direttore, ha contribuito al conseguimento di due promozioni. Nel corso della sua carriera ha inoltre collaborato con realtà quali Treviso, Chieti, Ancona, Rimini, Avezzano e Fano, oltre ad aver maturato una recente esperienza in Serie D con l’Aglianese, nel girone D. L’ultimo incarico ricoperto è stato quello di responsabile dell’area tecnica della Sangiorgese Monterubbianese nella passata stagione.
“La società augura al sig. Traini un proficuo lavoro, certa che la sua competenza e professionalità rappresenteranno un valore aggiunto per il progetto sportivo rossoblù. Benvenuto, Direttore”, si legge nella nota ufficiale del club del patron Profili.
Il nuovo Direttore Sportivo opererà in stretta sinergia con il Direttore Generale Pochetti e con l’allenatore Marinelli, con l’obiettivo di sostenere la squadra in una fase particolarmente delicata della stagione. Dopo le prime tredici giornate di campionato, la Civitanovese occupa infatti l’ultimo posto in classifica insieme al Chiesanuova. In tale contesto, sarà prioritario intervenire sul mercato e rafforzare la rosa, in un torneo che si conferma altamente competitivo ed equilibrato.
I Carabinieri della Stazione di Civitanova Marche hanno messo fine alla latitanza, rintracciando e traendo in arresto un cittadino albanese di 52 anni, già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo, sebbene residente a San Severino Marche, dimorava stabilmente nella cittadina rivierasca. Il provvedimento è stato eseguito in ottemperanza a un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Macerata.
La condanna definitiva a carico del 52enne è relativa ai reati di “resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale”, commessi a San Severino Marche nel dicembre del 2022.
In virtù del provvedimento restrittivo, l'uomo dovrà espiare una pena di dieci mesi di reclusione.
Dopo essere stato rintracciato e accompagnato presso gli uffici del Comando Stazione di Civitanova Marche per le formalità di rito, il 52enne è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Fermo, dove è stato messo a disposizione dell’autorità Giudiziaria mandante.
L’Associazione Cittadini in Cammino propone un momento di confronto pubblico su uno dei fenomeni più discussi della nostra democrazia: l’astensionismo al voto.L’appuntamento è per venerdì 5 dicembre 2025, alle ore 17:45, presso la Sala Asilo Ricci di Macerata.
Sempre più spesso ci si interroga sul perché tante persone scelgano di non recarsi alle urne: è semplice disinteresse? È un gesto di protesta? È un modo per prendere le distanze da un’offerta politica percepita come lontana? Invece di parlarne sopra le teste delle persone, l’Associazione ha scelto di far parlare direttamente le cittadine e i cittadini.
L’incontro avrà infatti un formato diverso dal solito: non sono previsti interventi “frontali” o relazioni già scritte, ma un microfono aperto. Saranno le persone presenti a raccontare in prima persona perché scelgono di votare, perché hanno smesso di farlo, quali dubbi le attraversano, quali motivazioni – di protesta, di sfiducia o di convinzione – stanno dietro alle loro decisioni.
L’obiettivo non è trovare una risposta unica, né giudicare le scelte di qualcuno, ma aprire un dialogo libero e rispettoso, in cui ciascuno possa portare il proprio punto di vista. Uno spazio di ascolto reciproco per provare a capire, insieme, che cosa significhi oggi partecipare – o non partecipare – al voto.
In un tempo in cui l’astensione cresce e la fiducia nelle istituzioni sembra indebolirsi, questo incontro vuole essere un piccolo laboratorio di democrazia dal basso: non una lezione, ma una conversazione tra persone che condividono la stessa città e lo stesso futuro.
MACERATA – Anche nel 2025 la provincia di Macerata conferma la qualità delle proprie scuole superiori, capaci di preparare al meglio gli studenti sia per l’università sia per il mondo del lavoro. La nuova edizione di Eduscopio.it, la piattaforma della Fondazione Agnelli, presenta i dati aggiornati sulle performance degli istituti italiani, offrendo un quadro chiaro sia sulla preparazione accademica sia sull’inserimento professionale dei diplomati.
Tra i licei scientifici, il Francesco Filelfo di Tolentino si conferma il migliore della provincia con 84,02 punti Fga, collocandosi tra i migliori della regione. Seguono il Galileo Galilei di Macerata e il Giacomo Leopardi di Recanati, con punteggi molto simili, a testimonianza di una solida tradizione scientifica. Bene anche il Leonardo da Vinci di Civitanova Marche, il Costanza Varano di Camerino e il Gentili di Sarnano, che completano il quadro delle eccellenze scientifiche.
Nei licei classici, il primo posto va al Giacomo Leopardi di Recanati, seguito dal Leopardi di Macerata e dal Leonardo da Vinci di Civitanova Marche. Anche nei licei delle scienze umane, linguistici, economico-sociali e sportivi il livello resta molto elevato, con differenze minime tra i primi istituti classificati.
Tra gli istituti tecnici economici, la classifica vede al primo posto l’Antinori di Camerino, seguito dal Gentili di Macerata e dal Bonifazi–Corridoni di Civitanova, mentre il Matteo Ricci di Macerata e il Filelfo di Tolentino si collocano più indietro. Nel settore tecnologico, la leadership è del Bramante Pannaggi di Macerata, davanti al Giuseppe Garibaldi e al Matteo Ricci. Molto bene anche l’ITTS Eustachio Divini di San Severino, che si conferma il migliore dell’intera provincia in termini di inserimento lavorativo, con il 72% dei diplomati occupati entro i primi due anni dal diploma.
I dati sull’occupazione evidenziano risultati altrettanto positivi. Nei tecnici economici, sia l’Alberico Gentili sia il Filelfo di Tolentino raggiungono il 74% di diplomati che trovano lavoro nei primi due anni. Tra i tecnici tecnologici si distinguono il Giuseppe Garibaldi di Macerata e l’Enrico Mattei di Recanati, mentre nei professionali dei servizi il Giuseppe Garibaldi e il Bramante Pannaggi di Macerata e il Varnelli di Cingoli registrano ottime performance. Nei professionali per industria e artigianato, a primeggiare sono il Don Enrico Pocognoni di Camerino, l’Enrico Mattei di Recanati, il Renzo Frau di Sarnano e il Filippo Corridoni di Corridonia.
In sintesi, la provincia di Macerata conferma una rete scolastica solida e diversificata: eccellenze nei licei, leadership tecnica del Leonardo da Vinci di Civitanova, ottimi risultati occupazionali per il Divini di San Severino e performance positive negli istituti economici e professionali. Un quadro che garantisce agli studenti una preparazione completa, competitiva e capace di aprire concrete opportunità sia universitarie sia professionali.
Torna potabile l’acqua dell’acquedotto pubblico al quartiere Le Grazie di Recanati. Lo ha affermato il sindaco della città leopardiana Emanuele Pepa, che venerdì 28 novembre scorso aveva emesso un’ordinanza di divieto per uso umano e alimentare dell’acqua, a seguito di valori di enterococchi superiori alla media riscontrati da AST Macerata durante un controllo periodico presso il punto di prelievo sito in zona Le Grazie. La presenza di enterococchi nell’acqua superava infatti le soglie limite stabilite per legge, raggiungendo la quantità di 2 Unità Formanti Colonie (UFC) per 100 ml. Il Comune aveva subito aperto il COC istituendo un tavolo tecnico di confronto con AST, ASTEA, Protezione Civile e Polizia Locale.
L’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata ha provveduto ad effettuare un nuovo prelievo lunedì 1° dicembre scorso e, superate le 48 ore necessarie alla lavorazione delle analisi, ha emesso un nuovo bollettino in cui i parametri di enterococco registrati sono tornati entro i limiti.
“Proprio questa mattina (3 dicembre, ndr) abbiamo revocato l’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua per i residenti a Le Grazie – ha affermato il sindaco Pepa -. La situazione torna pertanto alla normalità e i cittadini possono nuovamente utilizzare l’acqua potabile dai rubinetti per uso domestico e alimentare. Durante la fase emergenziale ci siamo strettamente attenuti alle indicazioni giunte dall’AST che ha emanato le linee guida da rispettare per evitare ricadute sanitarie a seguito della contaminazione. Ringrazio tutti i soggetti coinvolti per la collaborazione e la tempestività nell’intervento”.
L’approvvigionamento di acqua potabile, da venerdì sino a oggi, è stata assicurata in tempi celeri da autobotti situate in via Passionisti e largo Monte Cardosa da parte del gestore idrico Astea S.p.a.
Il Centro Studi Storici Maceratesi chiuderà le attività del 2025 organizzando, Martedì 9 dicembre, alle ore 16, una interessante conferenza nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata, su “Le più antiche pergamene del Comune di Macerata (1197-1249)”. L’evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Macerata. Protagonista sarà il Prof. Giammario Borri, docente di Esegesi delle fonti, presso l’Università di Macerata. Giammario Borri è uno dei più noti esperti di paleografia medievale e autore di un gran numero di saggi e monografie, tra cui “Le carte dell’Abbazia di Fiastra”, il “Quinternone di Ascoli Piceno”, “I giuramenti dei Comuni della Marca al cardinale Albornoz” e molto altro. E’ direttore della rivista Studia Picena e dell’Uteam (Università della terza età dell’Alto Maceratese).
Il Centro Studi Storici Maceratesi, che quest’anno ha festeggiato il 60° di attività, ha scelto tale argomento per la conferenza di fine anno sia per rispondere ad un impegno preso con il Comune di Macerata, ma anche per il valore storico e culturale che le pergamene assumono soprattutto nel momento in cui vengono studiate, trascritte e i loro contenuti fatti diventare conoscenza per tutti, cioè storia, come è accaduto in questo caso. Nella nostra provincia la maggior parte delle più antiche pergamene risalgono al Basso Medioevo e riguardano soprattutto la nascita dei Comuni che poi col tempo sono diventati città piccole, medie e grandi. Per questo, soprattutto nel Maceratese, in cui la maggior parte dei paesi e delle città hanno una origine medievale, le pergamene, laddove si sono conservate, possono essere considerate come certificati di nascita delle comunità.
La conferenza si presenta come una rara occasione anche per conoscere nuovi aspetti riguardanti la storia della città di Macerata, perché le pergamene che verranno presentate sono inedite, con contenuti finora sconosciuti ai più. Il prof. Borri porrà l’accento anche sul fatto che per ricostruire le origini del Comune di Macerata non ci sono documenti precedenti al 1176 e quelli conservati in archivio non sono pertinenti alla storia dell’istituzione comunale. Comunque il prof. Giammario Borri sta studiando in questa prospettiva e con le sue ricerche tenta di colmare la lacuna utilizzando le informazioni presenti in documenti coevi riguardanti altre istituzioni, come le carte dell’Abbazia di Fiastra, la documentazione fermana e quella osimana. I contenuti della conferenza e lo studio sulle pergamene del prof. Borri saranno oggetto di una prossima pubblicazione del Centro Studi Storici Maceratesi. L’incontro offrirà ai soci del Centro Studi l’opportunità di regolarizzare la propria posizione associativa e per gli appassionati presenti di iscriversi. Il Consiglio direttivo porge i migliori auguri per un sereno Natale e un felice 2026.
MACERATA - Un pluripregiudicato di 34 anni, operaio originario della Toscana ma residente in città, è finito in manette ieri pomeriggio, 2 dicembre, grazie all'intervento dei poliziotti della Squadra Mobile della questura di Macerata.
L'arresto è avvenuto nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione dei reati predatori. Gli agenti hanno proceduto al controllo del soggetto, scoprendo che a suo carico pendeva un grave provvedimento: un ordine di esecuzione in carcere e di pene concorrenti, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia.
L’uomo, già noto alle forze dell'ordine per reati contro la persona e il patrimonio, è stato immediatamente condotto in Questura per gli accertamenti foto dattiloscopici di rito.
Il provvedimento restrittivo è scaturito dalla sua responsabilità in una serie di reati commessi tra il 2011 e il 2013, che includono episodi di rapina, truffa, maltrattamenti in famiglia e lesioni.
Al termine delle formalità di rito, l'operaio 34enne è stato tradotto presso la Casa di Reclusione di Fermo, dove dovrà scontare una pena definitiva di 3 anni e 7 mesi di reclusione.
Un complesso percorso tecnico condotto dall'Inas Cisl di Macerata ha portato al riconoscimento del diritto alla pensione per un cittadino che, da solo, non sarebbe riuscito a maturare i requisiti necessari. Il caso ha richiesto la ricostruzione dell'intera carriera lavorativa incrociando i versamenti effettuati in ben tre diverse gestioni previdenziali: il fondo pensione lavoratori dipendenti (Fpld), la gestione separata e la gestione separata dell'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (Inpgi 2).
La chiave di volta per sbloccare la situazione è stata l'applicazione dell'istituto della totalizzazione dei contributi, un meccanismo che permette di sommare i contributi versati in più casse previdenziali per poter ottenere un'unica prestazione pensionistica.
"Il pensionando non aveva maturato un diritto autonomo in nessuna delle gestioni a cui aveva versato contributi durante la sua vita lavorativa" , spiega Federico Savoretti, responsabile zonale Inas Cisl di Recanati, evidenziando la necessità di ricorrere a tale strumento.
Il successo dell'operazione è il frutto di un meticoloso "lavoro di squadra" che ha coinvolto anche i vertici nazionali del sindacato, come sottolinea Roberta Carnevali, responsabile territoriale Inas Macerata. La collaborazione è stata fondamentale "per analizzare ogni scenario e arrivare a un risultato concreto e giusto per il cittadino".
Il lieto fine di questa complessa vertenza previdenziale lancia un messaggio cruciale ai lavoratori prossimi al ritiro. "Informarsi per tempo – conclude la Carnevali – può fare la differenza tra perdere un diritto e vederlo riconosciuto, anche dopo anni".
Il Comune di Valfornace, in stretta collaborazione con la Pro Pieve e le associazioni locali, ha presentato un ricco e variegato calendario di eventi che animeranno il territorio per l'intero periodo delle festività natalizie e l'inizio del nuovo anno 2026. Questo programma, che mescola sapientemente tradizione, spettacoli dal vivo e momenti conviviali, è stato pensato per coinvolgere e divertire tutta la cittadinanza.
La magia del Natale prenderà il via domenica 8 dicembre con l'evento clou a Pievebovigliana: l'accensione del grande Albero di Natale in piazza Vittorio Veneto, con una cerimonia fissata per le ore 16.00. I veri protagonisti saranno i bambini e i ragazzi della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria del Comune di Valfornace che daranno vita all’iniziativa “Un addobbo una storia”.
Il pomeriggio proseguirà all'insegna dell'intrattenimento con lo spettacolo “Un Babbo Natale in più”, una lettura animata di fiabe natalizie a cura degli attori Mirco Abbruzzetti ed Elena Fioretti di Look Up APS. A seguire, l'atmosfera sarà riscaldata da “Canzoni sotto l’albero” con il coro di voci bianche dell’Akademia diretto da Paola Taticchi e accompagnato al piano da Roberta Salvoni. Non mancheranno animazione e truccabimbi grazie ai volontari del Gruppo O – donatori universali di sorrisi – Clown care therapy. Per tutti i partecipanti, la Pro Pieve offrirà cioccolata calda e vin brulé, accompagnati dalle suggestive melodie degli zampognari. L’iniziativa è inoltre presentata in collaborazione con Territori Forti e Fluidi e partecipa al contest Dubbing Marche.
Il calendario prosegue fitto durante il mese di dicembre con due appuntamenti serali per sabato 20 dicembre: al Palazzetto dello Sport si terrà una serata danzante con Gianni e Roberto, mentre presso la Locanda della Pieve l'Asd Pievebovigliana Calcio 2012 organizzerà la sua Cena Sociale con Tombolata, animata dal live music show di Emanuele Concetti. La cena prevede un menù fisso di 35 euro a persona, con prenotazione obbligatoria al numero 335 522 1529. L'evento dedicato ai più piccoli è in programma per martedì 23 dicembre, dalle ore 17.00, presso la sala polifunzionale “Maria Ciccotti”, dove RuvidoTeatro porterà in scena “I 4 musicanti di Brema”, una lettura animata e interattiva che coinvolgerà i bambini nel ruolo dei personaggi protagonisti. Infine, il mese si chiuderà con la tradizione della Tombolata Natalizia fissata per sabato 27 e domenica 28 dicembre, entrambe le sere a partire dalle ore 21:30, presso il Palazzetto dello Sport.
Il nuovo anno si aprirà all'insegna del divertimento: venerdì 2 gennaio andrà in scena lo spettacolo dialettale a cura di Joy’s Band, a partire dalle ore 21:00 al Palazzetto dello Sport. Gli appassionati del gioco potranno partecipare a un'ultima Tombolata Natalizia sabato 3 gennaio alle ore 21:30, sempre al Palazzetto dello Sport di Pievebovigliana. L'ultimo evento in programma è la serata danzante in collaborazione con PFF, prevista per lunedì 5 gennaio dalle ore 21:30 presso il Palazzetto dello Sport. Il gran finale è fissato per l'Epifania: il 6 gennaio Arriva la Befana a Fiordimonte, dove la Pro Loco Fiordimonte, per la gioia dei più piccoli, distribuirà doni e dolciumi a tutti i bambini.
Si è concluso con un grande risultato il weekend del 29 e 30 novembre 2025 per il Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli ai Campionati Nazionali C.S.E.N. (Centro Sportivo Educazione Nazionale). Presso il Palazzetto dello sport “PalaPratizzoli” di Fidenza (PR), la società tolentinate ha gareggiato contro ben 126 club provenienti da tutta Italia, portando a casa un bottino eccezionale: 27 medaglie complessive (4 ori, 7 argenti e 16 bronzi).
La manifestazione ha visto la partecipazione di 1.780 atleti e 2.667 prove. Il Dojo Kyu Shin, guidato dai tecnici maestro Wilfredo Caveda, maestro Pedro Colugna, maestro Stefano Scagnetti e dall’allenatore Matteo Rinaldoni, ha schierato 21 atleti e 3 squadre.
Quattro atleti si sono distinti conquistando il prestigioso titolo di "Campione Nazionale Csen 2025" con il primo posto assoluto: si tratta di Giulia Baccaloni, Lorenzo Cicconofri, William De Martino e Francesco Ulissi.
Ottime performance anche nelle gare a squadre e negli argenti individuali. La squadra femminile Kata, composta da Cristina Scagnetti, Giulia Bacaloni e Angelica Smarchi, ha conquistato una bellissima medaglia d’argento. Un podio di bronzo è arrivato anche per la squadra maschile formata da Thomas Vita, Alessio Scagnetti e William Caveda. Inoltre, hanno ottenuto il secondo posto individuale Arianna Stura, Antonio Matyus, Cristina Scagnetti e William Caveda, mentre il terzo posto è andato ad Alessio Scagnetti, Luig Manari, Angelica Smarchi, Cristina Scagnetti, Matteo Rinaldoni, Francesco Dighero,Filippo Mari, Lorenzo Cicconofri, Antonio Matyus, Arianna Stura e William Caveda.
"Grazie a questi podi, il Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli si è classificato al 18° posto nella classifica generale su 126 società, un risultato che testimonia l'impegno e i sacrifici di atleti, genitori e tecnici", ha affermato il maestro Tarulli. Il maestro Tarulli ha espresso "piena soddisfazione" per i risultati. La sua esperienza è stata riconosciuta anche in qualità di arbitro nazionale: per la manifestazione, il maestro ha rivestito l’importante figura di capo-tatami di una delle 8 aree di gara, vedendo riconfermata la fiducia dello Csen Nazionale.
Un traguardo straordinario, celebrato con l'affetto di una comunità intera. Si chiama Giuseppe Mercuri il neocentenario che, circondato da familiari, parenti e amici accorsi numerosi, ha voluto festeggiare in grande stile il suo primo secolo di vita. Un momento conviviale che si è trasformato in un emozionante viaggio a ritroso tra gli aneddoti che hanno costellato una vita ricca e intensa.
L’incontro è stato l’occasione per raccogliere preziose testimonianze. Particolarmente simpatico e toccante è stato il ricordo di Eraldo che, all'epoca bambino, ha raccontato di quando Giuseppe lo accompagnava a pescare, condividendo con lui interi pomeriggi spensierati. Un racconto che ha sottolineato la capacità del signor Mercuri di tessere legami duraturi e significativi.
Interrogato sulla sua longevità, Giuseppe ha condiviso con i presenti la bellezza della quotidianità e l'amore per le cose semplici. Un elemento immancabile nel suo racconto è stato l’iconico bicchiere di Vino Cotto, la celebre bevanda tradizionale di Loro Piceno che, come ha scherzato il festeggiato, "ha accompagnato e accompagna la vita dei loresi". Un legame profondo con i sapori e le tradizioni del suo amato territorio.
A portare il saluto dell'intera città è stato il sindaco, Robertino Paoloni, il quale ha voluto omaggiare personalmente Giuseppe Mercuri a nome dell'Amministrazione e di tutti i cittadini di Loro Piceno.
"Vedere quante persone sono arrivate per il suo compleanno, sentire i racconti e poter assaporare la bellezza delle nostre comunità mi riempie di gioia" , ha dichiarato il sindaco Paoloni. "Questi momenti rafforzano lo spirito di appartenenza ed il radicamento ai nostri territori".
L'ombra del "Modello L'Aquila" si allunga su Macerata, sollevando un'aspra critica da parte dei Giovani Democratici di Macerata. Secondo il segretario, Tommaso Domizi, l'amministrazione comunale di destra starebbe replicando uno schema già visto in Abruzzo: usare fondi e spazi pubblici, sotto l'etichetta di "eventi culturali", per promuovere ospiti e messaggi di orientamento politico di estrema destra.
La denuncia fa riferimento a un festival letterario all'Aquila, smascherato da un'inchiesta giornalistica come una piattaforma politica finanziata con soldi pubblici. Domizi ritiene che lo stesso meccanismo sia in atto a Macerata.
"La scelta del Comune di Macerata — governato dalla destra — di invitare Michele Iozzino (CasaPound), Fabio Dragoni (editore di Vannacci), Pietro Senaldi (direttore di Libero) e, come gran finale, Gianluigi Paragone con il suo libro 'Maledetta Europa', non è un gesto neutro. È un atto politico che usa uno spazio istituzionale per promuovere narrazioni di estrema destra e apertamente ostili all'Unione Europea", afferma Domizi.
La critica dei Giovani Democratici si concentra sull'evidente paradosso tra l'uso dei fondi europei da parte del Comune e le voci invitate a parlarne in città. Macerata, infatti, sta beneficiando di ingenti risorse del PNRR per interventi di riqualificazione come i Giardini Diaz, il Parco di Fontescodella, i Giardini Micheletti e il Bosco del Sasso d’Italia.
"Macerata si rifà il look con fondi europei, ma allo stesso tempo offre il palcoscenico a chi li critica: un doppio gioco che mette in crisi la coerenza dell'amministrazione", sottolinea il segretario Domizi. A ciò si aggiunge il sospetto che molti lavori siano "riqualificazioni estetiche, senza un vero progetto di città, senza visione sociale o culturale," citando come esempio i Giardini Diaz, pensati "più per mostrare qualcosa che per costruire luoghi vivi".
I Giovani Democratici puntano il dito anche contro la presunta mancanza di visione culturale della destra maceratese, evidenziando il taglio dei fondi destinati a Musicultura in contrasto con la promozione di questi eventi.
"Ci permettiamo di dire che forse la destra maceratese preferisce questi eventi, dato che poi taglia i fondi per Musicultura" , dichiara Tommaso Domizi. Il segretario chiarisce poi la distinzione tra libertà d'espressione e promozione istituzionale di ideologie estreme: "La libertà di espressione non significa dare voce a chi, come CasaPound, porta avanti apertamente ideologie neofasciste, ben lontane dai valori della nostra Macerata e della democrazia".
I Giovani Democratici concludono chiedendo all'amministrazione "una politica con responsabilità e visione, capace di trasformare i fondi in spazi vivi, inclusivi, sostenibili, in cultura vera e partecipata, per i giovani, le famiglie e l'intera comunità".
Alle osservazioni dei GD si aggiunge la posizione durissima di Alberto Cicaré, che accusa la Giunta non solo di scelte politicamente discutibili, ma anche di un uso “indecente” delle risorse pubbliche. Il consigliere ha ricostruito l’origine dell’iniziativa, rilevando che la richiesta di finanziamento proviene dall’associazione Castelli di Carta di Voghera, nel nord del Piemonte — una realtà che, come ricorda Cicaré, è già stata al centro di polemiche per presunte vicinanze a CasaPound e inviti a relatori antisemiti.
“Scopro che uno dei relatori, Michele Iozzino, è proprio di CasaPound. Scopro che un altro relatore è un editore di Vannacci. E poi ci sono Dragoni, Senaldi e Paragone. Qui siamo oltre la pagliacciata: emerge un profilo parafascista e antidemocratico”, scrive Cicaré.
Il consigliere evidenzia anche un elemento comparativo: mentre ad Artemigrante, storica manifestazione che anima Macerata con spettacoli inclusivi, il Comune assegna 6.000 euro, all’associazione piemontese vengono riconosciuti 15.000 euro per una rassegna che, a suo giudizio, “porta in città degli impresentabili”.
“Il disprezzo per la decenza è totale”, conclude Cicaré, invitando a vigilare su ciò che definisce “una diffusione mascherata di ideologie antidemocratiche attraverso iniziative addirittura natalizie”.
Appignano, tra le 57 città italiane della ceramica, si aggiudica il finanziamento di 500 mila euro nell'ambito del Bando Regionale "Borgo Accogliente, Sostenibile e Digitale" emanato dalla Regione Marche e volto alla riqualificazione e valorizzazione dei borghi storici.
Il contributo è stato ottenuto dall’Amministrazione, guidata dal sindaco Calamita, grazie al progetto "Percorsi Attr-Attivi", un'iniziativa che si inserisce perfettamente nella visione strategica da tempo avviata dal Comune di Appignano con “AppignanoUrbanDesign” e che vede protagonista il patrimonio ceramico del borgo.
“Si tratta di un finanziamento importante che rafforza il nostro progetto di urban design portato avanti in questi anni e conferma la nostra identità artigianale, con un significativo impulso all’economia della ceramica. – Ha dichiarato il sindaco Mariano Calamita – È anche un esempio virtuoso di partenariato pubblicoprivato che ci permette di unire le forze per avviare un modello economico innovativo e sostenibile, fondato sull’arte e sulla bellezza”.
L'intervento si sviluppa su due direttrici principali integrate nel tessuto della riqualificazione e focalizzate su specifici aspetti della rigenerazione urbana, culturale e turistica del territorio.
La Linea A (intervento pubblico) prevede interventi di arredo urbano d’autore nel nucleo storico con installazioni in ceramica, frutto dell’incontro tra industrie regionali e ceramisti appignanesi. Gli arredi saranno inseriti in un catalogo per promuovere lo stile Appignano e valorizzare la ceramica locale; è inoltre prevista una strategia di comunicazione per creare una brand identity riconoscibile e la promozione del territorio come "città della Ceramica".
La Linea B (partenariato pubblicoprivato) promuove l’adesione di imprese locali per potenziare servizi e turismo esperienziale: riconversione di strutture ricettive nel rispetto dell’architettura originale e dell’efficienza energetica e sviluppo di offerte legate al turismo rurale, all’agricoltura, alla cucina e all’artigianato per la promozione di un turismo di qualità.
MACERATA - Un sistema premiante che incentiva la "caccia alla multa" a scapito della qualità del servizio e un preoccupante deficit di trasparenza amministrativa. Sono questi i durissimi rilievi sollevati dal consigliere di minoranza David Miliozzi in una recente interpellanza rivolta al sindaco e alla Giunta, che mette sotto la lente d'ingrandimento la gestione di Apm, la società di servizi quasi interamente partecipata dal Comune.
L'atto, basato su documenti interni di Apm, denuncia un fatto strutturale critico: i premi di risultato per il personale sono legati, in misura percentuale, al numero di multe o avvisi emessi durante l'anno. Miliozzi sottolinea che questa impostazione rischia di incentivare comportamenti conflittuali tra ausiliari e cittadini, alimentare una percezione di "caccia alla multa", generare distorsioni nella gestione della sosta e del traffico e, infine, rispondere più a esigenze di bilancio che di servizio.
Miliozzi evidenzia che tale impianto premiale è in vigore da anni e si è progressivamente rafforzato, con un costante e significativo incremento dei target sanzionatori nel periodo 2019-2025. "Questa impostazione rischia di determinare una distorsione della funzione pubblica, poiché l’obiettivo economico finisce con il prevalere sulla corretta gestione della sosta" , si legge nel documento.
Un elemento di particolare criticità è la variazione intervenuta nel settore parcheggi a partire dal 2021-2022: i parametri economici (espressi in euro) sono stati improvvisamente sostituiti dal mero numero di avvisi emessi.
"Questo passaggio rappresenta un serio vulnus di trasparenza amministrativa", attacca Miliozzi. La modifica, infatti, impedisce qualsiasi confronto trasparente con gli anni precedenti, rende impossibile conoscere i ricavi reali degli avvisi, priva il Consiglio Comunale della possibilità di valutare quante sanzioni siano state pagate, annullate o non riscosse e introduce un sistema non misurabile sotto il profilo economico.
Secondo il consigliere, l'aumento dei target unito a questo sistema premiale "appaiono indicativi di una possibile pressione sistematica all’emissione di sanzioni ('fare cassa'), piuttosto che di un miglioramento del servizio".
L'interpellanza solleva dubbi anche sulla gestione dei dirigenti: Apm avrebbe distribuito bonus senza rendere pubblici gli "obiettivi misurabili" che giustificavano tali premi, né i criteri trasparenti per attestarne il raggiungimento.
A ciò si aggiungono le numerose criticità lamentate dai cittadini: manutenzione carente, impianti datati (come i parcometri non a norma in Piazza Pizzarello), e modalità di pagamento non sempre funzionanti, tutto questo "nonostante l’adozione di premi per massima efficienza".
Miliozzi richiama, inoltre, i precedenti della Corte dei Conti, che in altri contesti territoriali ha già sollevato rilievi su sistemi di incentivazione analoghi. Tali precedenti, pur riferiti a casi diversi, presentano una evidente analogia con il sistema APM, evidenziando come sistemi premiali non trasparenti, incentivi legati alla quantità e non alla qualità del servizio e l'utilizzo distorto dei proventi sanzionatori possano comportare violazioni dei principi di buon andamento, imparzialità e corretta gestione amministrativa, oltre a esporre gli enti locali a rilievi contabili.
In conclusione, l'interpellanza chiede al sindaco e alla Giunta di intervenire con urgenza su diversi punti chiave: "Chiarire se il sistema che lega i premi al numero di sanzioni sia ritenuto appropriato; indicare quale organo comunale abbia verificato la legittimità e la trasparenza degli obiettivi premiali; spiegare le ragioni dei sistematici innalzamenti dei target sanzionatori; consentire la pubblicazione immediata dei dati relativi al numero reale di multe/avvisi emessi per anno, ai ricavi effettivi, alla destinazione delle somme e ai criteri di valutazione del personale; valutare l’avvio di una revisione del sistema premiante, orientandolo a criteri di qualità del servizio, manutenzione, accoglienza, funzionamento degli impianti, sicurezza e riduzione dei reclami, anziché alla quantità delle sanzioni; e, infine, Impegnarsi a introdurre criteri trasparenti, equilibrati e pienamente conformi ai principi di buon andamento e imparzialità dell’amministrazione, evitando qualunque meccanismo assimilabile alla "caccia alla multa".
L'atto di Miliozzi mette il Comune, che risponde politicamente dell’indirizzo dato alla società partecipata, di fronte alla necessità di fare piena luce su una gestione che, secondo la minoranza, espone l'ente a critiche per eccesso di fiscalismo e alimenta la percezione che le multe siano diventate una voce strutturale del bilancio.
Prosegue il periodo complicato in casa Tolentino. La società cremisi ha comunicato la rescissione consensuale del contratto con Massimo Romoli, costretto a interrompere anticipatamente la propria esperienza per motivi di lavoro. “Un ringraziamento da tutta la società a Massimo per questa parte di campionato vissuta insieme e un grande in bocca al lupo per il suo futuro”, si legge nella nota ufficiale. La sua partenza si aggiunge a quella di Iori, arrivata appena una settimana fa, e acuisce un momento in cui la squadra di Passarini si trova già a fare i conti con risultati deludenti e con un organico ridotto, anche a causa degli infortuni. La società dovrà necessariamente intervenire sul mercato per portare nuovi rinforzi.
Le due sconfitte casalinghe consecutive contro Fermana e Sangiustese hanno lasciato il segno, e la classifica ora inizia a preoccupare. Il Tolentino ha raccolto 15 punti nelle prime 13 giornate e si trova fuori dalla zona playout soltanto grazie a una migliore differenza reti rispetto al Matelica. A pesare è soprattutto il rendimento interno: in casa è arrivata soltanto una vittoria e il bottino complessivo al “Della Vittoria” è di 7 punti in altrettante gare, un dato negativo che in tutto il campionato fa peggio solo della Civitanovese, ferma a 5 punti al Polisportivo. Paradossalmente, i cremisi si stanno esprimendo meglio lontano da Tolentino, dove hanno ottenuto il terzo miglior rendimento esterno del torneo, alle spalle di Sangiustese e Fermana.
Nel commentare la sconfitta per 3-1 contro la Sangiustese, mister Passarini ha difeso la prestazione dei suoi, pur senza nascondere le criticità. “Ho visto un Tolentino che dall’inizio ha fatto sempre la partita. È stato un match equilibrato, ma commentare un 3-1 è paradossale. La squadra ha provato sempre a fare gioco, poi ci sono episodi che indirizzano la gara. Di sicuro non possiamo essere così leggeri quando prendiamo gol: se subisci tre reti a partita, qualche errore lo fai. Però come prestazione abbiamo sempre provato a fare la partita e direi che il risultato è molto bugiardo”, ha dichiarato il tecnico, sottolineando una fragilità difensiva che in questa prima parte di stagione si è rivelata decisamente pesante, col Tolentino che ha la seconda peggior difesa del torneo con 18 reti subite. Peggio solo la Jesina (20).
In un quadro complesso, arriva però anche una buona notizia: il Tolentino ha conquistato la finale di Coppa Italia di Eccellenza Marche, un traguardo che ridà entusiasmo all’ambiente e offre un obiettivo prestigioso da inseguire. La sfida decisiva si giocherà il 6 gennaio allo stadio “Bianchelli” di Senigallia, dove i cremisi affronteranno il K Sport Montecchio Gallo in una gara che potrebbe regalare un titolo importante e un’iniezione di fiducia per il prosieguo della stagione, oltre ad aprire nuovi scenari con l'accesso alla fase nazionale.
Il campionato resta comunque lungo e la classifica è talmente corta che con due risultati positivi si può risalire rapidamente. Tuttavia, il Tolentino, finalista playoff regionale la scorsa stagione, è chiamato a un’inversione di tendenza soprattutto davanti al proprio pubblico, dove finora non è riuscito a trovare continuità. Domenica i cremisi saranno attesi da un altro test impegnativo, il derby sul campo del Montefano, squadra reduce dalla sconfitta nello scontro al vertice con la Fermana. Sarà una gara che dirà molto sulla capacità dei ragazzi di Passarini di reagire in un momento che rischia di diventare decisivo per il prosieguo della stagione.
Designazione di grande prestigio per Juan Luca Sacchi, arbitro della sezione AIA di Macerata, che mercoledì alle 18:00 sarà protagonista allo Stadio Diego Armando Maradona per dirigere gli ottavi di finale di Coppa Italia tra Napoli e Cagliari. Per il direttore di gara maceratese si tratta della quattordicesima presenza nella competizione, che ritrova dopo quasi un anno dall’ultima volta, quando il 11 gennaio 2024 fu chiamato a dirigere Juventus–Frosinone.
Per Sacchi sarà anche un ritorno nel tempio del calcio partenopeo: l’ultima apparizione al Maradona risale al 17 febbraio 2024, in occasione di Napoli–Genoa, terminata 1-1 e che coincide anche con l’ultima partita arbitrata agli azzurri. In totale il Napoli è stato diretto tre volte dal fischietto maceratese, con un bilancio di due vittorie e un pareggio.
Il Cagliari, invece, è una squadra che Sacchi conosce ancor meglio: sono infatti sette i precedenti con i rossoblù, caratterizzati da quattro vittorie, un pareggio e due sconfitte. Proprio in questa stagione il maceratese ha già arbitrato la formazione sarda, nella sfida dell’Olimpico contro la Lazio poi conclusa 2-0 per i biancocelesti.
La designazione per un match a eliminazione diretta così rilevante conferma ancora una volta la crescente considerazione di cui Sacchi gode a livello nazionale. Un riconoscimento importante anche per la sezione arbitri di Macerata, che vede uno dei suoi rappresentanti stabilmente impiegato in partite di grande prestigio e visibilità.
In un’epoca dominata dalla velocità dei social media, Recanati lancia una sfida al digitale e punta sul fascino antico, ma sempre suggestivo, della cartolina per il suo programma di eventi natalizi 2025/2026. L’obiettivo è trasformare l’esperienza delle festività nella città leopardiana in un ricordo tangibile e indelebile.
Il cartellone, intitolato “Una magia tutta da scoprire”, è stato presentato questa mattina in Comune e si focalizza sui temi del ricordo, delle emozioni genuine e del divertimento, grazie alla forte sinergia tra le realtà del territorio: associazioni, quartieri e commercianti.
L’idea centrale è di rendere Recanati stessa una serie di “cartoline natalizie” da portare a casa. Le vere e proprie cartoline, con raffigurazioni natalizie della città, saranno distribuite gratuitamente presso gli esercizi commerciali del centro storico.
“Abbiamo voluto puntare sul tema della cartolina perché, in un’epoca in cui tutto è affidato alla velocità e alla fugacità ci piace pensare che invece, chi vorrà trascorrere il Natale a Recanati, potrà portare via con sé ricordi indelebili e anche tangibili,” ha dichiarato il sindaco Emanuele Pepa.
Nonostante l’impronta vintage, l’iniziativa mantiene un occhio sul presente: il retro delle cartoline includerà un codice QR che rimanderà direttamente al programma completo degli eventi online.
Il calendario degli appuntamenti si aprirà ufficialmente domenica 7 dicembre con l’accensione del grande Albero di Natale e del Presepe in piazza Leopardi, accompagnata da uno spettacolare show di luci.
Tuttavia, l'attrazione più attesa è già operativa: la pista di pattinaggio davanti al Palazzo Comunale. Replicando il successo dello scorso anno, è stata ampliata di ulteriori cento metri quadri, attestandosi come la più grande del Centro Italia.
Il programma, che si snoda dal weekend dell'Immacolata fino all’Epifania (11 gennaio 2026), prevede anche una grande novità per l'ultimo dell'anno: il Capodanno sarà celebrato con un grande spettacolo circense sempre nell'iconica piazza Leopardi.
L’assessore alla Cultura, Ettore Pelati, ha sottolineato la varietà dell’offerta: “Anche quest’anno la proposta è variegata e pensata per tanti pubblici e per tutte le età, tra cultura, divertimento e tradizione”.
Il cartellone è stato reso possibile grazie alla compartecipazione di importanti partner e aziende del territorio, tra cui Amat, Astea, Astea Energia, BCC Recanati e Colmurano, Dea, Fratelli Zallocco e Tecnostampa. Il programma completo è consultabile sui canali social e sul sito ufficiale del Comune.
Macerata si prepara a trasformare lo Sferisterio in un salotto culturale aperto alla città. Sabato 13 e domenica 14 dicembre arriva infatti "Letture maceratesi. Rassegna esplicita", due giorni dedicati a dialogo, letteratura e approfondimento, nell’ambito del cartellone di "Macerata per Natale".
La manifestazione è organizzata dall’associazione Castelli di Carta in collaborazione con il Comune di Macerata, con il patrocinio di Regione Marche e Provincia di Macerata. Nel presentare l’iniziativa, l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta ha definito la rassegna "un’occasione preziosa per far incontrare pubblici diversi attorno alla forza delle idee e dei libri, valorizzando al tempo stesso il ruolo di Macerata come città che investe sulla cultura e sulla partecipazione attiva".
Il programma ospita alcuni tra i nomi più rilevanti del panorama culturale e dell’attualità: Fabio Dragoni, Pietro Senaldi, Gianluigi Paragone, insieme a studiosi e autori impegnati tra critica letteraria, filosofia, storia e analisi del presente.
La rassegna si annuncia come un viaggio tra classici del ’900, questioni urgenti del mondo attuale e figure significative della cultura marchigiana come Giuseppe Tucci o il Futurismo locale. Accanto agli incontri, per tutta la durata dell’evento sarà visitabile la mostra "Profeti inascoltati del ’900", che raccoglie alcune delle voci più originali e irregolari del secolo scorso.
L’apertura, alle ore 16, è dedicata a Ernst Jünger, con la presentazione del volume Ernst Jünger. Il volto della tecnica insieme all’autore Michele Iozzino. Alle 17:30 spazio a Louis-Ferdinand Céline: il curatore Andrea Lombardi illustrerà il suo libro Céline: un profeta dell’apocalisse e inaugurerà ufficialmente la mostra “Profeti inascoltati del ’900”.
Alle 19 arriva la lezione-spettacolo “Odissea jukebox” di Cesare Catà, un momento interattivo che unisce performance e divulgazione. La giornata si chiuderà alle 21 con Fabio Dragoni, che presenterà il suo saggio economico "Per non morire al verde".
Il secondo giorno si apre alle ore 16 con un approfondimento dedicato al grande esploratore marchigiano Giuseppe Tucci, guidato da Adolfo Morganti e Roberto Lorenzini. Alle 17:30 Roberto Cresti e Paola Bellesi accompagneranno il pubblico alla scoperta del Futurismo nelle Marche, analizzandone tracce e influenze nel territorio maceratese.
Alle 19 sarà ospite Pietro Senaldi con il libro "Sveglia!", una lettura critica sull’attualità. Gran finale alle 21 con Gianluigi Paragone, che porterà a Macerata il suo "Maledetta Europa" per un confronto sui grandi scenari politici contemporanei.