Appuntamento con il Giubileo Diocesano degli Operatori di Giustizia il 28 novembre presso la Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista di Macerata. L’evento in programma alle ore 18 vedrà la presenza di Pino Morandini, già magistrato del Tar Marche, membro della Giunta del Movimento per la Vita nazionale e vice presidente dell’Associazione Family Day-Difendiamo i Nostri Figli.
“La giustizia, servizio alla speranza” sarà il tema sul quale Morandini relazionerà alla platea di invitati, tra autorità di Governo e Sicurezza, autorità Giudiziarie, ordini professionali, personale del Tribunale; autorità Civili e Amministrative, oltre che accademiche e impegnate, a ogni livello, nel mondo universitario.
Dalla cattedra di Giurisprudenza al servizio per la Vita, uomo di diritto, Morandini si laurea a Padova a 23 anni discutendo una tesi in diritto civile. Dal 1984, è Magistrato del Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) della Lombardia, in servizio presso la Sezione Staccata di Brescia. Dal 1988 al 2013, ha portato il suo rigore giuridico nel servizio pubblico ricoprendo incarichi amministrativi all'interno del Consiglio Regionale della Regione Trentino – Alto Adige.
In campo etico, Il suo servizio si è distinto per la promozione di leggi regionali che riflettono un'attenzione concreta alla dignità della persona e al bene comune. Nello svolgimento del suo ruolo istituzionale è stato promotore di numerose leggi regionali a tutela della famiglia e della vita, in particolare quella più fragile. Tra le iniziative più significative ci sono le leggi regionali che costituiscono il cosiddetto “Pacchetto Famiglia” e il “Pacchetto Lavoro”. Inoltre, ha dato risposte concrete nei settori della scuola e per i soggetti più deboli, ed è stato precursore nell'assicurare l'immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica. Morandini ha anche promosso attivamente iniziative per la formazione etica del personale sanitario.
Il suo impegno nel mondo associativo si è distinto nella fondazione del primo Movimento per la vita nel Trentino ed è stato Vice Presidente del Movimento per la Vita nazionale, in cui ne è attualmente membro della Giunta. Morandini è vicepresidente del Family Day ed è membro del Consiglio Direttivo dell'Associazione Family Day-Difendiamo i Nostri Figli. Non ultimo, è stato cofondatore del Centro Trentino di Solidarietà, un programma terapeutico per persone con problemi di tossicodipendenza.
Al termine dell’incontro avrà luogo la Santa Messa presieduta dal vescovo di Macerata mons. Nazzareno Marconi. L’incontro è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Macerata con n. 1 credito formativo in materia deontologica.
MACERATA – L'Assemblea dell'ATA3 (Ambito Territoriale Ottimale) si è riunita ieri in Provincia, ma l'attesa decisione sull'individuazione del sito provinciale per la discarica è stata rinviata ancora una volta. La seduta, presieduta dal vicepresidente della Provincia, Buldorini, in assenza del presidente Parcaroli, si è trasformata in un franco e acceso dibattito tra i sindaci, mettendo in luce profonde divisioni e il nervosismo della politica locale.
Buldorini ha proposto di spostare l'approvazione del Piano di Localizzazione al primo trimestre del 2026, motivando la richiesta con la "necessità di ulteriori approfondimenti e l'apertura di un tavolo di discussione con i comitati di cittadini".
La proposta di rinvio ha immediatamente acceso le polemiche. Il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, ha criticato l'atteggiamento, sottolineando che, "sebbene i comitati abbiano il loro ruolo, le istituzioni devono assumersi le proprie responsabilità e compiere le scelte necessarie, giudicando assenti le motivazioni valide per l'ennesimo slittamento".
Dello stesso parere il sindaco di Loro Piceno, Roberto Paoloni, che ha duramente contestato il continuo rinvio di una decisione, definendolo "un'altra spada di Damocle sui sindaci". Ha puntato il dito contro gli errori procedurali, come la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che andava svolta prima, e ha avvertito che il rinvio si tradurrà in una nuova ritassazione dei cittadini.
Anche la sindaca di Corridonia, Giuliana Giampaoli, pur non avendo approvato i criteri iniziali nel 2020, ha espresso scetticismo, domandando apertamente cosa cambierà con un ritardo di pochi mesi. "Alla fine del percorso bisognerà accettare l'esito, altrimenti non andava iniziata questa procedura" , ha dichiarato, parlando di scarsa credibilità nel ritardare la decisione.
A infiammare il dibattito sono state le osservazioni di Macerata. L'assessora Laura Laviano si è detto favorevole al rinvio, motivando la scelta con la necessità di considerare criticità della sua città che, a suo dire, non sarebbero state contemplate nella relazione dell'Università di Ancona.
Il sindaco di Pollenza, Mauro Romoli, ha fatto notare la grande confusione: "Macerata non aveva mai sollevato tali critiche fino ad ora" , ha osservato, mettendo in discussione la coerenza dell'assessora.
Ancora più diretto il sindaco di Cingoli, Michele Vittori, che ha chiesto spiegazioni sull'importanza data ad alcuni comitati specifici incontrati da Buldorini rispetto a tutti gli altri che protestano. Ha poi criticato la condotta dell'esecutivo: "Voi avete convocato l'assemblea e proponete il rinvio. Fate tutto voi. Ci vuole coerenza". L'intervento ha richiesto il ripristino del comitato consultivo dei sindaci.
Il sindaco di Monte San Giusto, Andrea Gentili, si è espresso a favore del rinvio, ma con riserva sulla proposta di Buldorini. Ha inoltre sollevato la questione di un possibile Ato unico regionale, che renderebbe superflua una discarica provinciale.
Alla fine del confronto, il rinvio dell'approvazione è stato votato a maggioranza, subordinato all'apertura di un tavolo tecnico con la Provincia di Macerata e la Regione Marche. Hanno votato contro i sindaci di San Ginesio, Monte San Martino, Cingoli, Loro Piceno, Urbisaglia, mentre Appignano si è astenuto.
Il Comitato No Discarica Corridonia ha colto l'occasione per lanciare una provocazione al vicepresidente Buldorini: "Se l'attenzione al dialogo e alla trasparenza è così fervente a fine mandato, il Comitato chiede formalmente di poter assistere al tavolo tecnico appena approvato".
MACERATA - Una partecipazione numerosa e attenta ha accolto l’iniziativa politica di Forza Italia Marche, intitolata "Il Giorno della Giustizia Negata", tenutasi al Centrale Plus di piazza della Libertà. L’evento ha dimostrato il forte interesse dei cittadini verso i temi delle garanzie costituzionali e la riforma di un sistema giudiziario ritenuto critico, posizionando il partito al centro del dibattito locale.
n una nota il segretario regionale del partito, il deputato azzurro Francesco Battistoni, spiega che la data è stata scelta perché il 21 novembre del 1994 Silvio Berlusconi apprese dalla stampa di essere indagato per corruzione. "Il caso del nostro leader fu eclatante e doloroso, ma da oltre trent'anni migliaia di cittadini ogni anno sono vittime di errori giudiziari - ha detto Battistoni - Questa iniziativa è dedicata ai tanti Enzo Tortora, ai tanti Silvio Berlusconi e ai tantissimi cittadini che sono stati e continuano ad essere vittime di errori giudiziari".
I lavori sono stati abilmente guidati da figure chiave del partito e dell’amministrazione comunale: Barbara Antolini, segretario comunale di Macerata, l’avvocato Stefano Montecchiarini, responsabile provinciale del Dipartimento Giustizia e Affari Costituzionali di Forza Italia, e l’assessore di Macerata Riccardo Sacchi.
Il momento centrale è stato l’intervento dell’avvocato Paolo Giustozzi, responsabile della Scuola territoriale della Camera Penale, che ha offerto una riflessione tagliente sulle inefficienze del sistema, presentando al pubblico testimonianze concrete ed emblematiche di "giustizia negata" che hanno riscosso particolare apprezzamento.
L’incontro ha visto la presenza dei principali esponenti di Forza Italia nelle Marche: Gianluca Pasqui, presidente del Consiglio Regionale e segretario provinciale di Macerata, e appunto l’onorevole Francesco Battistoni, segretario regionale del partito.
Entrambi i leader hanno ribadito con forza l’impegno di Forza Italia per ottenere "una giustizia più equa, rapida e pienamente rispettosa dei diritti dei cittadini". Pasqui e Battistoni hanno sottolineato come iniziative di questo tipo siano cruciali "per ricollocare al centro dell'agenda pubblica le tematiche fondamentali per la vita democratica, spesso trascurate".
Il dibattito sul futuro di Musicultura e sulla sua collocazione all'interno delle politiche culturali di Macerata ha spinto la consigliera di maggioranza Sabrina De Padova (Gruppo Misto) a intervenire, chiarendo la posizione dell'Amministrazione e smentendo categoricamente le voci di un possibile allontanamento del festival.
"Il dibattito di questi giorni sul futuro di Musicultura ha riportato al centro dell’attenzione un tema essenziale per Macerata: quale ruolo vogliamo che la cultura giochi nella crescita della nostra città?" Ha esordito la consigliera.
De Padova ha subito voluto smontare le speculazioni circolate in città, definendole strumentali: "Sento il dovere di chiarire un punto che troppo spesso è stato strumentalizzato: nessuno, nella maggioranza, ha mai pensato di mandare via Musicultura".
Secondo la consigliera, le insinuazioni non solo non corrispondono alla realtà, ma rischiano di alimentare tensioni inutili che distolgono dal vero obiettivo: "costruire un futuro solido per il festival e per Macerata". Un obiettivo rafforzato dai numeri: con 1.328 iscritti, la prossima edizione si preannuncia la più partecipata di sempre, confermando Musicultura come un riferimento nazionale per la canzone d’autore.
Il punto cruciale del confronto non è quindi se Musicultura debba restare a Macerata – su questo, per la consigliera, c'è un consenso totale – ma come garantirle condizioni stabili e trasparenti, nel rispetto delle esigenze del Comune.
È in questo contesto che si confrontano sensibilità diverse all’interno della maggioranza: da un lato l'attenzione all'uso attento delle risorse pubbliche, dall'altro la consapevolezza che il festival è un patrimonio identitario che necessita di certezze per la programmazione.
La soluzione proposta dalla consigliera De Padova è chiara: "Personalmente credo che l’unica strada davvero efficace, oggi, sia quella di una convenzione pluriennale con verifiche annuali. Una formula che garantisce stabilità al festival e allo stesso tempo tutela l’Amministrazione, permettendole di monitorare i risultati e orientare le scelte future con dati concreti". Musicultura viene definita non solo un evento, ma un "luogo di cultura e di sostegno sociale, una casa per giovani artisti, per studenti, per l’università e per l’intera comunità".
Il timore della consigliera è che le incertezze possano spingere il festival "a guardare altrove, come purtroppo è già accaduto con altre realtà culturali migrate verso Civitanova". Per questo, rilanciare il festival significa anche invertire una "tendenza dolorosa" che ha visto Macerata perdere eccellenze negli anni.
"Non possiamo assistere passivamente alla fuga di eccellenze culturali: dobbiamo costruire condizioni affinché Macerata diventi di nuovo un punto di approdo, non di partenza", ha concluso la consigliera, invitando a superare divisioni politiche e narrazioni infondate, perché "La cultura non è terreno di scontro, ma uno dei beni più preziosi che abbiamo".
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la professoressa Barbara Malaisi, ricercatrice di Istituzioni di Diritto Pubblico e delegata alla comunicazione per Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università degli Studi di Macerata, invita a considerare il linguaggio come il primo campo d’azione. Perché la violenza non comincia con il gesto estremo, ma molto prima: nelle parole che usiamo ogni giorno e nella visione della realtà che quelle espressioni contribuiscono a costruire.
Secondo la docente, trascurare od omettere il femminile nel linguaggio contribuisce a ridurre il riconoscimento sociale delle donne. «Le assenze valgono quanto le presenze. Se le donne non vengono nominate, rischiano di sembrare marginali, ciò che, nella realtà concreta, non sono di certo. L’uso del maschile presunto neutro o la resistenza al femminile professionale non sono semplici abitudini, ma segnali di un’impostazione culturale da superare».
La professoressa Malaisi richiama anche la cosiddetta “piramide della violenza”, un modello che ordina i diversi livelli di violenza a seconda della loro gravità e che ha alla base proprio l’utilizzo di un linguaggio sessista: il primo indizio di un contesto che può aprire la strada a forme più gravi di abuso. «Una parola discriminatoria non è irrilevante – spiega – perché contribuisce a rendere tollerabile ciò che non dovrebbe esserlo. Il linguaggio influisce sul modo in cui interpretiamo i rapporti sociali e la presenza femminile negli spazi pubblici».
Da qui l’esigenza di un impegno mirato nell’uso della lingua, che la docente considera un passaggio culturale fondamentale. «Il linguaggio non è un dettaglio formale: orienta la coscienza collettiva e contribuisce a definire ciò che riteniamo legittimo. Promuovere un uso corretto, consapevole e rispettoso delle parole significa creare condizioni più favorevoli all’uguaglianza».
Malaisi richiama inoltre il ruolo cruciale delle istituzioni, dei media e della scuola. Il modo in cui le amministrazioni comunicano, il linguaggio scelto dall’informazione e quello insegnato nei percorsi educativi contribuiscono infatti a definire ciò che appare legittimo e ciò che resta ai margini. La docente insiste sull’importanza di adottare pratiche linguistiche responsabili, capaci di restituire spazio e dignità a tutte le soggettività, soprattutto a quelle che la tradizione ha spesso reso invisibili. «Una comunicazione attenta e inclusiva favorisce una rappresentazione più equilibrata della società e aiuta a prevenire stereotipi che possono alimentare discriminazioni. Il linguaggio deve rendere visibili tutte le persone, non cancellarne alcune in nome di una presunta tradizione linguistica».
Infine, un appello: «Ogni parola può rafforzare o indebolire il rispetto reciproco. Dare nome significa dare dignità. Intervenire sul linguaggio è un passo necessario per costruire una società capace di contrastare la violenza di genere in modo concreto e duraturo».
Sembra ieri, ma sono passati venticinque anni. Per la classe diplomata all'Istituto "Ivo Pannaggi" di Macerata nell'anno 2000, il tempo non è stato un ostacolo, ma un motivo per celebrare. Un folto gruppo di ex studenti, oggi professionisti affermati, si è ritrovato ieri sera per una commovente e divertente reunion che ha riportato tutti indietro al fatidico anno della Maturità.
L'appuntamento è stato fissato al Ristorante Pizzeria Le 3 Spighe di Urbisaglia, un luogo che si è rivelato la cornice perfetta per risate, ricordi e, naturalmente, per un rito culinario a base di pizza e pinsa. Tra i presenti, c'era chi ha attraversato l’Italia per esserci e chi vive ancora a due passi dalla storica sede di via Gasparrini.
L'emozione condivisa ha riportato subito i ricordi al 2000, l'anno che segnò la fine del loro percorso scolastico e che, per ironia della sorte, fu segnato dall'allora temutissimo (e poi innocuo) Millennium Bug.
A rievocare le notti insonni sui libri e le tesine impossibili sono stati soprattutto gli aneddoti legati ai docenti. Tra i nomi rievocati con affetto e rispetto, spicca quello del professor Matteucci, presente alla reunion come ospite d'onore. Le sue lezioni, ricordate come rigorose e piene di passione, sono risuonate nelle memorie dei suoi ex alunni, quasi come una formula magica in grado di farli tornare, per una sera, nell'aula del Pannaggi.
Dalle aule dell'Istituto Professionale "Pannaggi", crocevia di creatività e competenze tecniche, sono uscite generazioni di menti brillanti che oggi operano in settori diversi, dal design alla tecnologia, dalla moda alla ristorazione.
L'abbraccio tra i banchi e la tavola del ristorante è la metafora di questa generazione: solidi nelle loro carriere, ma sempre uniti dal legame scolastico. Come ha confessato un ex allievo: "Siamo cambiati, certo, ma appena ci siamo visti ho rivisto subito il compagno di banco, le paure degli esami, l'entusiasmo per il futuro. È come se il tempo non fosse passato".
La cena a Urbisaglia è stata il sigillo culinario su venticinque anni di vita, dimostrando che alcune amicizie, e alcuni "debiti" di risate e confidenze, non si estinguono mai. Il futuro è arrivato, ma un pezzo di loro è rimasto a Macerata, nell'Istituto Pannaggi.
La neve è arrivata con decisione sul territorio comunale, imbiancando Matelica nelle ultime ore. A seguito delle intense precipitazioni, l'Amministrazione comunale ha immediatamente attivato i servizi di emergenza per garantire la sicurezza e la percorribilità delle strade.
Il sindaco della città, Denis Cingolani, ha prontamente informato la cittadinanza: “A seguito della sopraggiunta nevicata odierna i mezzi comunali di spazzamento sono già partiti. Il seguente provvedimento è necessario per rendere più sicure le strade secondarie ed extraurbane interessate da abbondanza di neve, garantendo di conseguenza la percorribilità agli utenti.”
Il piano di intervento è concentrato in particolare sulle vie secondarie ed extraurbane, dove l'accumulo di neve è risultato più abbondante. L'obiettivo primario è assicurare la massima sicurezza per tutti gli utenti della strada.
Il Sindaco ha inoltre specificato che, in caso di necessità o particolari urgenze legate all'emergenza neve, la struttura comunale resta a completa disposizione dei cittadini. È possibile contattare il numero dedicato della Polizia Locale: +39 348 0023488.
L'invito ai residenti è quello di usare la massima prudenza negli spostamenti, specialmente nelle aree più colpite dall'accumulo nevoso.
Si conclude con una denuncia in stato di libertà l'indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Treia, che hanno identificato e deferito all’Autorità Giudiziaria tre cittadini italiani ritenuti responsabili di un furto aggravato commesso ai danni di un supermercato locale.
Gli indagati sono due uomini di 64 e 32 anni e una donna di 32 anni, tutti residenti a Macerata e già noti alle forze dell’ordine per precedenti. L’episodio risale a qualche settimana fa, quando il trio ha agito durante il normale orario di apertura dell’esercizio commerciale nella cittadina treiese. Una volta entrati, gli indagati si sono diretti rapidamente agli scaffali, sottraendo diversi generi alimentari, tra cui alcune bottiglie di vini e liquori di pregio. La merce rubata, il cui valore complessivo ammonta a oltre 250 euro, è stata occultata in uno zaino e portata fuori dal punto vendita senza superare i controlli alla cassa, prima che i tre si dileguassero nelle vie limitrofe.
Immediatamente dopo la denuncia sporta dal titolare del supermercato, i Carabinieri hanno avviato una meticolosa attività investigativa. Le indagini hanno incluso la raccolta di testimonianze utili e, soprattutto, un’analisi accurata dei sistemi di videosorveglianza, sia quelli interni al supermercato che le telecamere posizionate in punti strategici del centro abitato.
Le riprese video hanno consentito di documentare con chiarezza i movimenti dei rei all’interno del punto vendita e di confermare la dinamica del furto. L’identificazione dei tre malviventi è stata inoltre rafforzata dal riconoscimento da parte di alcuni testimoni presenti al momento dei fatti.
Al termine delle indagini, i tre sono stati formalmente denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di furto aggravato in concorso.
Nuova stagione sinfonica di Musicattraverso. La FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana, in collaborazione con il Comune di Macerata, presenta il programma 2026 con opere del grande repertorio sinfonico-concertistico e una nuova commissione. “Un programma che a Macerata propone concerti di altissimo livello, con collaborazioni tra i migliori musicisti e alcune delle orchestre più prestigiose d’Europa" – ha affermato durante la conferenza stampa odierna l’assessore alla Cultura, Katiuscia Cassetta –.
"È un percorso che negli anni abbiamo costruito con cura, investendo sulla qualità artistica e sulla capacità di offrire alla città esperienze musicali sempre nuove e stimolanti. Il pubblico sta crescendo di anno in anno e si sta anche rinnovando: sempre più giovani partecipano agli appuntamenti, segno che il lavoro di formazione, divulgazione e sensibilizzazione che portiamo avanti sta dando risultati concreti. L’obiettivo è continuare su questa strada, rendendo Macerata un punto di riferimento culturale capace di attrarre appassionati, professionisti e visitatori”.
Cinque concerti dal 2 gennaio al 9 aprile, con la direzione artistica di Francesco Di Rosa, primo oboe dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. “I tre elementi che portano al risultato massimo e che regalano emozioni sono: qualità del repertorio, esecutori e luogo - ha dichiarato il direttore artistico Di Rosa -. A Macerata, con il Teatro Lauro Rossi che ha un’acustica tra le migliori del territorio, questi criteri sono ampiamente soddisfatti e siamo pronti per offrire un’esperienza unica di musica dal vivo”.
In cartellone direttori e solisti di grande livello internazionale: il primo corno solista dell’Accademia di Santa Cecilia, Alessio Allegrini, artista in residenza Form per il 2026; Albrecht Mayer, primo oboe solista della Berliner Philharmoniker; il primo flauto, Andrea Oliva, e il primo fagotto, Andrea Zucco, dell’Accademia di Santa Cecilia; il grande pianista Alexander Lonquich.
La stagione, come tradizione, inizia con il Concerto per il nuovo anno, il 2 gennaio (ore 21 dedicato a celebri musiche di danza della tradizione viennese integrate con brani famosi del repertorio lirico italiano ed europeo; sul podio David Crescenzi, ad accompagnare il soprano Rasha Talaat e il baritono Giacomo Medici.
L’Orchestra Filarmonica Marchigiana sale sul palco il 25 gennaio, ospite di Appassionata. Fuori abbonamento c’è quindi questo appuntamento, dal titolo Movie Concert, che con il sassofonista Federico Mondelci accompagna il pubblico attraverso le musiche da film di Ennio Morricone e West Side Story di Leonard Benrstein.
Mayer torna a suonare e a dirigere la Filarmonica Marchigiana il 6 febbraio tra le cantate e il Concerto per oboe e orchestra di Bach e l’ottava di Beethoven. Allegrini, come artista in residenza è con la FORM il 20 febbraio, insieme ai fiati solisti dell’Accademia di Santa Cecilia, tra cui il direttore artistico Francesco Di Rosa all’oboe, oltre ad Andrea Oliva al flauto e Andrea Zucco al fagotto nell’esecuzione della Sinfonia Concertante per fiati K. 297B di Mozart e della Sinfonia n. 102 di Haydn. In questo appuntamento il pubblico potrà apprezzare anche l’esecuzione dell’opera commissionata dalla FORM a Gianluca Piombo.
Il 6 marzo, un concerto vocale pianistico con i solisti dell’Accademia Lirica di Osimo, ospiti della FORM, con Ritratti di donna composto da musiche di Rossini, Donizetti, Verdi, Puccini.
Chiusura di stagione nel segno di Lonquich, il 9 aprile con il Concerto per pianoforte e orchestra di Mozart, Ouverture La bella Melusina e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1, Op. 25 di Mendelssohn.
La collaborazione con Appassionata si ripete il 26 aprile (fuori abbonamento), questa volta con un appuntamento per tutta la famiglia: Pierino, il lupo e le altre avventure. L’Orchestra Filarmonica Marchigiana esegue la popolarissima fiaba musicale Pierino e il lupo di Prokof’ev e L’apprendista stregone di Dukas, con la direzione di Jacopo Rivani e la voce recitante di Lucia Palozzi.
Abbonamenti dal 26 novembre per cinque concerti, a 50 (ridotti) e 65 euro; prezzo speciale a 18 euro per gli studenti. Info tel: 0733 230735. Vendita anche su vivaticket.
L’attività della FORM viene resa possibile grazie al supporto del Ministero della Cultura Italiano, della Regione Marche e dei Soci Fondatori: Comuni di Ancona, Fabriano, Fano, Fermo e Macerata. La stagione è sostenuta anche dallo sponsor Delta Motors.
L'ospedale di Civitanova Marche segna un traguardo di rilievo assoluto per la sanità del territorio: per la prima volta nella sua storia, è stato effettuato con successo un prelievo multiorgano a cuore fermo, consentendo la donazione di fegato, reni e cornee da un paziente che in vita aveva espresso la volontà di donare.
L'operazione, complessa e delicatissima, è stata definita un successo grazie a uno straordinario lavoro di squadra.
La dottoressa Anna Monaco, coordinatrice locale, ha sottolineato l'importanza dell'evento: "Un traguardo storico per la nostra struttura, raggiunto grazie all’applicazione di una metodica ormai consolidata a livello nazionale e internazionale, già utilizzata anche in altri ospedali della nostra regione. La donazione a cuore fermo consente di procedere al prelievo in pazienti in fase terminale dopo la sospensione dei supporti vitali, nel pieno rispetto delle normative vigenti sull’accertamento di morte e della volontà del paziente o dei familiari aventi diritto".
L'intervento è stato reso possibile dalla collaborazione sinergica tra l'equipe di prelievo del Centro Regionale Trapianti di Ancona, coordinata dal dottor Benedetto Marini, l'Ecmo Team dell’Azienda Ospedaliera Universitaria anconetana e le molteplici professionalità delle Unità operative dell’AST di Macerata coinvolte.
Il direttore generale dell’AST di Macerata, Alessandro Marini, ha voluto ringraziare i protagonisti di questo gesto di estremo altruismo: "L’ennesimo gesto di altruismo che registriamo nell’Azienda sanitaria maceratese e per questo ringrazio i familiari del donatore che nel dolore della perdita hanno scelto di fare la volontà del proprio congiunto. La loro generosità permetterà di offrire una concreta possibilità di cura e di vita alle persone in attesa di trapianto".
Il direttore ha aggiunto un ringraziamento doveroso a tutti i professionisti coinvolti nell’intervento di prelievo e alla direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Civitanova, riconoscendo l'alta professionalità dimostrata. Il successo di questa procedura eleva ulteriormente il livello di specializzazione e la capacità operativa dell'ospedale di Civitanova.
La magia dell’inverno è tornata prepotente sulle cime marchigiane. La prima neve della stagione è caduta copiosa nella notte, imbiancando l'Appennino e creando un manto nevoso sufficiente a dare il via anticipato alla stagione sciistica.
Le precipitazioni, iniziate nelle ore notturne e proseguite per tutta la giornata in alta quota, hanno rapidamente consolidato la neve fresca, trasformando le previsioni in realtà. L'annuncio tanto atteso è arrivato: gli impianti di Frontignano e Bolognola (nel Maceratese) saranno operativi già a partire da domani, a grande gioia di operatori e appassionati.
Le condizioni meteo favorevoli hanno permesso una rapida preparazione delle piste. A Frontignano sarà attivata la seggiovia Le Saliere, mentre per Bolognola Ski entreranno in funzione gli impianti Pintura 1 e Pintura 2, oltre ai tappeti dedicati a principianti e famiglie.
L'entusiasmo tra gli operatori turistici è palpabile: questo primo weekend "bianco" è visto come un segnale estremamente incoraggiante per l'intera stagione invernale.
E per gli sciatori, il tempo non potrebbe essere migliore: per domani le previsioni indicano condizioni ideali con cielo stabile e soleggiato. La combinazione di neve fresca caduta oggi e sole splendente atteso per domani promette giornate perfette per i primi appassionati che vorranno tornare sulle piste fin dalle prime ore del mattino. L'atmosfera invernale è ufficialmente tornata.
La Polizia di Stato scende in campo contro la violenza di genere, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. In collaborazione con i locali Centri Antiviolenza, sarà attivata una doppia iniziativa di sensibilizzazione nell'ambito della campagna nazionale "Questo non è amore".
L'obiettivo è informare e incoraggiare le vittime a rompere il silenzio, fornendo gli strumenti di prevenzione e contrasto all'odioso fenomeno.
L'incontro con la cittadinanza avverrà nel pomeriggio di martedì in due centri commerciali della provincia, luoghi strategici per raggiungere un vasto pubblico. A Civitanova Marche, il personale del Commissariato sarà presente presso il Centro Commerciale "Cuore dell'Adriatico", mentre a Macerata, la Polizia Anticrimine e la Squadra Mobile saranno operative presso il Centro Commerciale "Valdichienti".
In entrambe le postazioni, gli agenti lavoreranno al fianco delle operatrici dei Centri Antiviolenza. Sarà distribuito materiale informativo e gli esperti saranno a disposizione per illustrare le modalità per segnalare situazioni di violenza, spesso vissute in assoluto silenzio. L'iniziativa vuole sottolineare l'importanza di riconoscere i primi segnali della violenza di genere e di prevenire l'escalation, ribadendo l'impegno costante delle forze dell'ordine e delle strutture di supporto nel tutelare le donne che chiedono aiuto.
La comunità sportiva maceratese piange la scomparsa di Gianni Balugani, l'ex allenatore modenese che guidò la Maceratese tra il 1984 e il 1986. Balugani si è spento all'età di 79 anni, lasciando un ricordo profondo e affettuoso nella piazza biancorossa.
Il tecnico è unanimemente ricordato per la sua grande competenza e per l’approccio equilibrato e pacato con cui sapeva condurre il gruppo, distinguendosi per i suoi forti valori umani, oltre che professionali.
La S.S. Maceratese 1922 ha voluto esprimere il suo cordoglio con una nota ufficiale, sottolineando il segno lasciato dall'allenatore: “La S.S. Maceratese 1922 si unisce al cordoglio per la scomparsa di Gianni Balugani, venuto a mancare all’età di 79 anni. Allenatore biancorosso dal 1984 al 1986, è ricordato per la sua competenza e quell’autorevolezza discreta con cui guidava la squadra. Un tecnico apprezzato ovunque per le sue doti e per i suoi valori umani. La società si stringe alla famiglia. Ciao mister”.
Dopo l’esperienza a Macerata, Balugani proseguì la sua carriera calcistica toccando diverse piazze importanti del calcio italiano, tra cui Chieti, Ischia e Nocerina, confermando ovunque la sua serietà professionale e il suo modo rigoroso di interpretare il ruolo di mister.
La Maceratese e l'intera comunità cittadina si uniscono al dolore dei familiari, ricordando con affetto un uomo che ha saputo lasciare un segno sincero e duraturo nel cuore del calcio locale.
La Locanda Le Logge e l’intera città di Urbisaglia sono finite sotto i riflettori internazionali, grazie a un inaspettato e prestigioso elogio arrivato direttamente dal Regno Unito. Il quotidiano britannico The Guardian, una delle voci più influenti d'Europa, ha dedicato un ampio spazio alla piccola città marchigiana, definendola un "consiglio vincente" per chi cerca il meglio dell'Italia, lontano dalle folle.
La notizia, arrivata direttamente dall'Inghilterra con un messaggio entusiasta ad Andrea Tombolini, titolare della Locanda Le Logge ("Andrea, siete sul Guardian! Davvero spettacolare!"), ha immediatamente scatenato l'orgoglio locale.
Un capolavoro romano, lontano dalle folle
L'articolo, pubblicato nell'edizione di venerdì 21 novembre e intitolato "È come entrare in un capolavoro del Rinascimento: i migliori posti meno conosciuti in Italia", esalta Urbisaglia e le Marche.
Il pezzo descrive l'emozione provata da un viaggiatore inglese nel visitare il Parco Archeologico di Urbs Salvia: "Camminando tra il teatro romano perfettamente conservato, il tempio dedicato ad Augusta e l'anfiteatro, ci siamo riparati sotto gli alberi, bevendo dalle nostre borracce che si svuotavano rapidamente. La guida pensava chiaramente che fossimo fuori di testa, ma liberi dalle folle di Roma o Pompei, abbiamo avuto il tempo di ammirare la città davanti a noi".
L'articolista ha lodato la possibilità di "meravigliarsi" davanti al fascino dell'antica città romana in tutta comodità, un lusso ormai raro nelle mete turistiche più battute.
Il "perfect lunch" all'ombra delle Logge
Dopo l'affascinante, seppur calda, escursione nel parco, il viaggio dell'inviato del Guardian ha fatto tappa nel centro medievale. Il perfect lunch (pranzo perfetto) è stato consumato proprio alla Locanda Le Logge, descritta come l'adiacente e più giovane "vicina medievale" di Urbs Salvia.
L'elogio del quotidiano britannico non solo premia l'integrità storica e paesaggistica di Urbisaglia, ma certifica anche la qualità dell'accoglienza e della ristorazione locale. Un risultato che celebra la bellezza nascosta delle Marche e la capacità degli operatori locali di offrire un'esperienza turistica di altissimo livello e autenticità.
Sarà dedicato alla violenza di genere l’incontro organizzato dalla Pro Loco di Belforte del Chienti, in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’Ordine degli Avvocati di Macerata, in programma il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ospite sarà il procuratore Giovanni Fabrizio Narbone, intervistato dalla giornalista Giulia Sancricca e chiamato a raccontare dall’interno il funzionamento del sistema giudiziario e il ruolo della Procura nel contrasto a un fenomeno che continua a riempire le cronache e a interpellare le coscienze.
L’appuntamento,in programma alle 21:14, è accreditato dall’Ordine degli Avvocati per la formazione professionale, segna anche l’avvio del nuovo ciclo di incontri promosso dalla Pro Loco insieme al Comune, che nei prossimi mesi animerà l’ex oratorio del capoluogo e la Biblioteca “Mario Ciocchetti” con presentazioni, approfondimenti e confronti su temi culturali e sociali.
Nel dialogo con Narbone si partirà dal quadro generale della violenza di genere: numeri, tipologie di reato, strumenti introdotti dal Codice rosso. Si parlerà di come la Procura affronta quotidianamente segnalazioni, indagini urgenti, misure di tutela e collaborazione con forze dell’ordine, servizi sociali e sanità. Un accenno anche ai reati “nuovi” come lo stalking e quelli legati alla tecnologia, come il revenge porn, e alle difficoltà di intervenire quando il tempo o la natura affettiva delle relazioni rischiano di rendere tutto più complicato.
«Un incontro pensato per offrire uno sguardo concreto e comprensibile su ciò che accade dietro le quinte della giustizia - dice il vicesindaco Mariella Migliorelli -, su ciò che funziona e su ciò che ancora deve migliorare per proteggere davvero chi chiede aiuto. Una occasione preziosa per la comunità e per chiunque voglia comprendere più a fondo un fenomeno che attraversa ogni territorio e riguarda tutti».
La chiusura prolungata della Strada Provinciale 120 per lavori in corso sta mettendo a serio rischio la continuità dei collegamenti e l'economia montana nell'area di Sarnano e Bolognola. Le due Amministrazioni comunali hanno congiuntamente segnalato con urgenza la criticità alla Provincia di Macerata e all'Anas, chiedendo un'immediata accelerazione dei lavori.
L'ordinanza in vigore vieta il transito sulla SP 120 dal 15 settembre fino al prossimo 6 dicembre, ma la mancanza di garanzie sul ripristino della viabilità ha spinto i sindaci a richiedere una decisa inversione di rotta per consentire la riapertura nel più breve tempo possibile.
A rendere la situazione particolarmente critica è lo stato dell'unico tracciato alternativo, la Strada Provinciale 157. Nonostante sia l'unica via percorribile, presenta notevoli difficoltà, tra cui forte declivio, pendenza significativa e l'assenza di adeguate protezioni.
L'annunciato rischio di nevicate per il prossimo weekend getta un'ombra sull'intera situazione: l'aggravamento delle condizioni sulla SP 157 potrebbe portare all'isolamento di alcuni residenti e causare gravi ricadute negative sulle attività economiche, proprio in vista dell'auspicato afflusso di turisti attesi in quota per l'apertura degli impianti di risalita.
Richiesta di tavolo istituzionale e misure di sicurezza
Per questi motivi, i Comuni di Sarnano e Bolognola non si limitano a chiedere l'accelerazione dei lavori sulla SP 120, ma sollecitano anche un intervento urgente per garantire condizioni minime di sicurezza sulla SP 157.
Le Amministrazioni ritengono fondamentale che la pianificazione della viabilità in vista dell'inverno e l'attuazione degli interventi vengano definite in un Tavolo Istituzionale. Hanno richiesto la convocazione di tale tavolo alla presenza della Prefettura e della Questura di Macerata, al fine di valutare e coordinare tutte le misure necessarie a tutelare la sicurezza pubblica e la continuità dei collegamenti viari in un'area già fragile.
Si attende ora di verificare l'entità delle nevicate e l'effettiva apertura degli impianti per il fine settimana, ma l'urgenza di un intervento strutturato e coordinato è ormai ineludibile.
Auto fuori strada, 54enne soccorsa dopo essere rimasta incastrata nell’abitacolo. Incidente nel tardo pomeriggio di oggi a Loro Piceno, lungo via Salsaro Ete. L’allarme è scattato intorno alle 19.
Secondo una prima ricostruzione, ancora al vaglio delle forze dell’ordine, la conducente avrebbe improvvisamente perso il controllo del veicolo all'altezza di una curva, abbattendo il guard-rail e terminando la corsa in una scarpata, tra la vegetazione. La donna è rimasta incastrata tra le lamiere, rendendo necessario l’intervento immediato dei soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco, che hanno estratto la 54enne dall’abitacolo. La donna è stata trovata cosciente ed è stata trasferita in ambulanza all’ospedale Torrette di Ancona per accertamenti.
I carabinieri stanno ora ricostruendo l’esatta dinamica dell’incidente per chiarire le cause che hanno portato all’uscita di strada.
Il Teatro Lauro Rossi si è trasformato in un luogo vivo, vibrante, attraversato da idee e visioni. La prima tappa di "Restare, Partire, Tornare – Il roadshow" ha inaugurato a Macerata un percorso che attraverserà l’intero Appennino centrale, portando nei territori colpiti dal sisma del 2016 un movimento di nuova energia capace di trasformare la fragilità in forza e la distanza in valore. Non un convegno, non un evento istituzionale tradizionale, ma un laboratorio di futuro che per tre ore ha reso giovani imprenditrici e imprenditori, studenti, content creator e abitanti dei territori protagonisti di un nuovo racconto collettivo.
L’iniziativa, parte del progetto “Ripartiamo Insieme – area del Cratere 2016” promosso dal Commissario di Governo per la Ricostruzione e Riparazione Sisma 2016 insieme al Ministro per lo sport e i giovani attraverso il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, nasce in continuità con il Festival della Restanza e della Tornanza che lo scorso giugno ha riunito oltre 2500 persone a Colli del Tronto (leggi qui ). Quella prima esperienza ha messo in moto domande, energie e visioni che oggi il roadshow porta in movimento, attraversando i 138 comuni del cratere con sette tappe in quattro regioni.
Ad aprire ufficialmente il pomeriggio è stato il Commissario Straordinario per la Ricostruzione e Riparazione Sisma 2016, Guido Castelli, che ha ricordato come ricostruzione materiale e ricostruzione sociale procedano insieme: "Ci sono due scommesse che ci stanno a cuore: ricostruire le case e contrastare lo spopolamento. In entrambi i casi è fondamentale il ruolo dei giovani e delle comunità. Dal Festival della Restanza e della Tornanza di giugno a questo roadshow, la nostra missione di riparazione sociale ed economica si fa sempre più concreta. Vogliamo che fare impresa nel cratere non sia una scelta eroica, ma un’opportunità reale, anche per chi vuole innovare. I dati ci danno ragione: tra il 2022 e il 2024 i nuovi posti di lavoro nell’area del cratere sono aumentati del 12,4%. La ricostruzione sbloccata, i progetti di NextAppennino, i bandi per l’autoimprenditorialità giovanile che stiamo preparando: tutto questo non è retorica, è metodo. È strategia. È una visione di rilancio economico che permette ai giovani di non andar via e alle imprese di tornare ad essere fiorenti. Il resto viene da sé".
A portare i saluti della città è stata la Vicesindaco di Macerata, Francesca D’Alessandro insieme al Rettore dell'Università di Macerata John Francis McCourt che hanno sottolineato come l’Università e l’Accademia rappresentino un motore fondamentale per un ecosistema territoriale vivo, fertile, capace di trattenere talenti e generare nuove imprese. Il pomeriggio, condotto dal giornalista Marco Carrara, è stato attraversato da racconti di restanza, ritorno e innovazione.
Sul palco si sono avvicendate storie che mostrano come nei borghi dell’Appennino centrale stiano nascendo progetti che guardano al futuro senza dimenticare le radici, dalle esperienze creative di chi scommette sulla cultura alla vitalità di chi trasforma il racconto digitale del cibo in una professione, fino ai modelli imprenditoriali che coniugano artigianalità e inclusione o che rivoluzionano settori tradizionali attraverso l’economia circolare. Sono voci che testimoniano come l’Appennino non sia margine, ma un centro pulsante di creatività, dove la distanza dalle grandi città diventa spazio per innovare.
Accanto a loro, due giovani rappresentanti di NextGen Macerata hanno dimostrato come la cittadinanza attiva possa nascere dal basso, trasformando una semplice intuizione in un’associazione che oggi coinvolge centinaia di ragazze e ragazzi del territorio. Le sonorità indierock del cantautore marchigiano Claudio Caponetti hanno accompagnato la giornata, intrecciando musica e partecipazione e creando un filo emotivo tra un intervento e l’altro.
La chiusura è stata affidata allo speech intenso e sincero di Angelo Mellone, Direttore Intrattenimento Day Time della Rai, che attraverso il racconto del proprio percorso ha mostrato come i “non posso” possano diventare opportunità e come sia possibile raggiungere traguardi importanti senza recidere il legame con le proprie origini.
Una delle parti più significative della giornata è stata la partecipazione attiva degli studenti degli istituti del territorio, che non hanno semplicemente gremito il teatro ma hanno contribuito a una grande SWOT Analysis collettiva. Attraverso strumenti digitali interattivi, hanno mappato punti di forza, debolezze, opportunità e criticità del contesto locale, discutendo di connettività digitale, agricoltura 4.0, turismo esperienziale, sostenibilità e nuove forme di imprenditorialità.
È stato un momento in cui amministratori e giovani si sono incontrati in uno spazio di ascolto reciproco, testimoniando che la ricostruzione non riguarda solo edifici, ma la capacità di progettare insieme un nuovo modello di sviluppo.
Quando le luci del teatro si sono spente e la musica ha iniziato a dissolversi, ciò che è rimasto è stata la consapevolezza condivisa che l’Appennino centrale può essere un laboratorio nazionale di innovazione sociale, un esempio per tutte le aree interne italiane.
Qui, dove il 70% del territorio è bosco, il 25% è destinato a attività economiche e il 5% è urbanizzato, dove lo spopolamento sembrava un destino inevitabile, stanno crescendo opportunità nuove, sostenibili e radicate. E i giovani, ancora una volta, hanno dimostrato di non essere il futuro: sono il presente che sta già accadendo.
Tutte le informazioni sul progetto e sul calendario completo del roadshow sono disponibili su: https://restanzaetornanzafestival.it/
Un uomo di 85 anni è rimasto ferito nel primo pomeriggio di oggi a Pievebovigliana, nel comune di Valfornace, a seguito di un incidente avvenuto mentre stava lavorando in un campo. Secondo le prime ricostruzioni, l'anziano si trovava alla guida del suo trattore quando, per motivi ancora da accertare, ha perso l'equilibrio nel tentativo di discesa dal mezzo agricolo, battendo la testa contro una ruota. L’allarme è stato lanciato dai familiari, che lo hanno trovato disteso a terra, poco dopo le 13.
Sul posto sono intervenuti rapidamente i vigili del fuoco e i sanitari del 118. Valutata la dinamica dell’incidente e le condizioni dell’uomo, è stato richiesto il supporto dell’eliambulanza decollata da Ancona. L’85enne è stato stabilizzato, immobilizzato e trasferito a bordo del velivolo per il trasporto d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette. Fortunatamente, non sarebbe in pericolo di vita.
Il prossimo mercoledì 26 novembre 2025 presso il Teatro Lauro Rossi di Macerata, si terrà l’evento formativo "The Watchman - il ruolo dell'Amministratore di Sostegno nel Gioco d’azzardo patologico" promosso dal Dipartimento Dipendenze Patologiche Ast Macerata e dall’Università di Macerata, in collaborazione con Ordine degli Avvocati di Macerata e patrocinato da Comune di Macerata, UNIMC, AST Macerata, Ordine degli Avvocati di Macerata, Sipad.
L’evento, accreditato ECM ma anche per l’Ordine degli Avvocati e per la figura dell’Assistente Sociale, è previsto tra le azioni del Piano Triennale 2023/2025 per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico (ex DGR 1288/2023) e intende approfondire il ruolo e le responsabilità dell’amministratore di sostegno nella tutela di soggetti vulnerabili, con particolare riferimento al DGA (Disturbo da Gioco d’Azzardo).
Nella mattina, di taglio scientifico, si approccerà al tema del DGA come una dipendenza comportamentale che determina gravi disagi personali e familiari connessi a conseguenze mediche, sociali, economiche e legali. Tale condizione comporta di fatto pesanti ricadute non solo sulla salute psichica e fisica della persona, ma anche sull'equilibrio socio-relazionale ed economico del nucleo familiare.
Nel pomeriggio verrà analizzata da vicino la figura dell'amministratore di sostegno, introdotta dalla Legge 9 gennaio 2004, n. 6 e vero e proprio strumento giuridico fondamentale per coniugare la tutela della persona vulnerabile e il rispetto della sua autodeterminazione. Particolare attenzione sarà rivolta alle prassi applicative nei tribunali e alla delicata questione del bilanciamento tra libertà individuale e protezione.
L'obiettivo è promuovere un confronto costruttivo tra istituzioni, operatori del diritto, professionisti delle dipendenze e della salute mentale, assistenti sociali, amministratori pubblici, associazionismo e famiglie, per costruire modelli d’intervento efficaci, sostenibili e rispettosi della dignità della persona.