Varie
Macerata, viabilità rivoluzionata in via Urbino per il montaggio delle nuove pensiline
Dal 27 ottobre al 7 novembre la circolazione in via Urbino, a Macerata, subirà modifiche temporanee a causa dei lavori di montaggio delle nuove pensiline alla stazione ferroviaria. La polizia locale ha emanato un'ordinanza per garantire la sicurezza e agevolare le operazioni di cantiere. Il provvedimento sarà in vigore dalle ore 8:00 di lunedì 27 ottobre alle ore 17:00 di giovedì 7 novembre e prevede il divieto di transito nel tratto di via Urbino prospiciente la ferrovia, eccetto i veicoli addetti ai lavori. Sono, inoltre, introdotte alcune modifiche alla viabilità: per i veicoli provenienti da via Marche, lato viale Don Bosco, è prevista la direzione obbligatoria a destra, eccetto residenti; per quelli provenienti da via Marche, lato via Ancona, la direzione obbligatoria sarà invece a sinistra, sempre eccetto residenti; mentre per i veicoli che percorrono via Urbino provenendo dalla rotatoria di via Mattei, la direzione sarà obbligatoriamente a destra, eccetto residenti fino al civico 45. Durante il periodo dei lavori, Apm Trasporti provvederà ad adeguare il servizio di trasporto pubblico urbano in conformità all'ordinanza, comunicando eventuali variazioni di percorso o fermata. La polizia locale invita gli automobilisti a prestare attenzione alla segnaletica provvisoria e a pianificare per tempo i propri spostamenti, al fine di ridurre i disagi alla circolazione.
Civitanova, scuole medie e superiori: libri di testo gratuiti o scontati, via alle domande
Scadono il 10 novembre i termini per la richiesta della fornitura gratuita o parzialmente gratuita dei libri di testo per studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado (anno scolastico 2025/2026). La Regione Marche ha disposto che i benefici per i contributi statali siano destinati a studenti della scuola dell’obbligo e della scuola secondaria superiore residenti nelle Marche, appartenenti a famiglie economicamente disagiate. Il Comune di Civitanova Marche ha pubblicato l’avviso con l’elenco dei requisiti richiesti tra cui, oltre alla residenza in città, l’indicatore ISEE in corso di validità, rientrante nelle seguenti fasce: 1) ISEE da € 0,00 ad € 10.632,94; 2) ISEE da € 10.632,95 ad € 13.500,00. Per studenti minorenni, alla domanda presentata dal genitore/tutore dovrà essere allegato l’ISEE prestazioni per minorenni. https://www.comune.civitanova.mc.it/novita/avviso-pubblico-per-la-fornitura-gratuita-o-semi-gratuita-dei-libri-di-testo-per-studenti-delle-scuole-secondarie-di-primo-e-secondo-grado-a-s-2025-2026/ Le domande potranno essere consegnate all’Ufficio U.R.P. (piano terra della sede comunale) entro e non oltre le ore 13:00 del 10 novembre 2025, compilando l’apposito modulo in ogni singolo campo ed allegando la documentazione richiesta In alternativa le istanze potranno essere inviate mediante posta ordinaria o PEC a: comune.civitanovamarche@pec.it. Per informazioni si può contattare il sig. Pedro L. Tartufoli al numero 0733 82 22 41 (e-mail pedro.tartufoli@comune.civitanova.mc.it) o la d.ssa Nadia Giannini al numero 0733 82 22 94 (e-mail nadia.giannini@comune.civitanova.mc.it).
Matelica, inaugurato il nuovo impianto "mangia-plastica" Garby: ecco come funziona
È arrivato Garby a Matelica. Questa mattina, nel piazzale Don Franco Paglioni (adiacente alla Chiesa di Regina Pacis), è stato inaugurato l’impianto "mangia-plastica" Garby. Si tratta di un’iniziativa realizzata grazie alla collaborazione tra comune di Matelica, Corepla, ATA 3 e Cosmari, che permetterà ai cittadini di conferire bottiglie e contenitori in plastica riciclabile, accumulando punti e ottenendo vantaggi tramite la convenzione con Corepla. Presenti il sindaco della Città di Matelica Denis Cingolani, l’assessore alla Nettezza Urbana Graziano Falzetti, il direttore del Cosmari Brigitte Pellei, il comandante della polizia locale Giuseppe Corfeo, il direttore ATA3 Massimo Principi e il consiglio degli studenti dell'Istituto Comprensivo Enrico Mattei. Il Cosmari ha regalato buste di plastica colorate a tutti i giovani presenti proprio per incentivarli al corretto smaltimento. Il sindaco della città di Matelica ha evidenziato la caratteristica del comune: "Il Cosmari fa sì che l’immondizia prodotta nelle nostre case venga smaltita correttamente. Il nostro comune punta molto al concetto di ‘plastic free’, ci tengo dunque a incitare tutti i ragazzi a prestare attenzione al mondo della raccolta differenziata". Il direttore del Cosmari Brigitte Pellei ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: "Questo compattatore serve per raccogliere e riciclare le bottigliette che spesso si lasciano in giro, a terra, così da fare in modo che questo non accada più". Il direttore ATA3 Dott. Massimo Principi ha aggiunto: "L’ATA3 è un ente, un’unione di comuni che controlla il lavoro del Cosmari. Abbiamo aderito al bando di Corepla, un’organizzazione pubblica che avvia il riciclo della plastica che noi differenziamo nelle case. Questo consorzio ci ha consentito di installare questo compattatore: si inserisce una bottiglia, la schiaccia e la mette in un bidone che periodicamente il Cosmari raccoglierà". "In questa macchina va solo un tipo di plastica, quella dei contenitori per alimenti – bottiglie di acqua minerale, olio e latte. Questa Pet ha un valore maggiore ed è bene che venga raccolta e trattata separatamente dalle altre plastiche. Questo consente di ottenere una materia prima seconda, cioè una nuova plastica di maggiore qualità", conclude Principi.
Rotary Tolentino, una gita a Torino tra cultura e amicizia
Un’esperienza all’insegna della cultura e dell’amicizia rotariana quella vissuta dai soci del Rotary Club Tolentino, presieduto da Iole Rosini, nel corso della gita organizzata dal 17 al 20 ottobre a Torino. Un’occasione che ha unito la scoperta delle bellezze artistiche e storiche del capoluogo piemontese a momenti di condivisione e di crescita personale. Al viaggio hanno preso parte anche alcuni soci del Rotary Club Macerata, tra i quali il presidente Annunziata Pagliariccio e l’assistente del governatore Giorgio Piergiacomi, contribuendo a rendere ancora più significativa la partecipazione interclub. Giunti a destinazione, i rotariani hanno potuto ammirare una città elegante e affascinante, incastonata come una gemma ai piedi delle Alpi. Torino si è presentata come un museo a cielo aperto, capace di coniugare storia, arte e modernità in un equilibrio unico. La passeggiata nel centro storico ha toccato via Roma, piazza Carignano e piazza Castello, dominata da Palazzo Madama, dal Palazzo Reale e dal celebre monumento equestre a Emanuele Filiberto, simboli della tradizione sabauda. Tra i momenti più apprezzati del viaggio, la visita al Museo Egizio, uno dei più importanti al mondo nel suo genere. Accompagnati da una guida esperta, i soci hanno potuto ammirare gli straordinari reperti dell’antica civiltà dei Faraoni, immergendosi nella storia millenaria dell’Egitto. La tappa al Duomo di Torino, custode della Sacra Sindone, ha regalato un momento di spiritualità e riflessione, mentre il percorso al Museo del Cinema, ospitato nella suggestiva Mole Antonelliana, ha offerto un’esperienza immersiva tra storia, tecnologia e spettacolo, confermando il valore internazionale del museo torinese. La giornata di domenica è stata dedicata alla visita della Reggia di Venaria Reale, antica residenza dei Savoia e capolavoro del barocco piemontese, circondata da giardini che hanno incantato i visitatori. Durante il soggiorno, i soci hanno avuto il piacere di incontrare Luigi Viana, governatore del Distretto 2031 Alto Piemonte e Valle d’Aosta per l’anno rotariano 2021/2022, e Letizia Verdi, past president del Rotary Club Torino Subalpina. Un incontro cordiale e ricco di spunti di confronto, durante il quale Valeriano Visconti, socio del club torinese, ha voluto esprimere la propria gratitudine: “Ringrazio per la visita a Torino. È stato un onore e un piacere stare con voi in questi giorni. Mi auguro che la vostra permanenza nella nostra città sia stata piacevole e produttiva”. Oltre all’alto valore culturale, la gita ha rappresentato un prezioso momento di aggregazione e condivisione, rafforzando lo spirito di amicizia e collaborazione che da sempre contraddistingue il Rotary. Un viaggio da ricordare, tra arte, storia e relazioni umane, che conferma l’impegno del Rotary Club Tolentino nel promuovere esperienze di valore e momenti di crescita per i propri soci.
Viaggio nella Grande Mela: scoprire New York tra cultura, quartieri e modernità
New York è una metropoli che affascina milioni di visitatori ogni anno. Situata sulla costa orientale degli Stati Uniti, è diventata nel tempo un simbolo di modernità e multiculturalità. Le sue strade, animate a ogni ora del giorno e della notte, offrono un mosaico di esperienze che spaziano dall’arte all’architettura, passando per la gastronomia e le mode urbane. La prima impressione di chi arriva è spesso legata alla maestosità dei grattacieli, alla vivacità dei quartieri e al continuo movimento di persone che raccontano la varietà del mondo intero. Le attrazioni simbolo Tra i luoghi che hanno reso la città famosa nel mondo, spiccano la Statua della Libertà, simbolo di accoglienza e speranza, e Times Square, con le sue luci che trasformano la notte in giorno. Non meno iconico è Central Park, il polmone verde che offre un’oasi di tranquillità nel cuore della metropoli. Broadway rappresenta invece il centro nevralgico della scena teatrale internazionale, dove è possibile assistere a spettacoli di fama mondiale. Ogni attrazione non è solo un luogo da visitare, ma un tassello che racconta la storia e l’identità della città. I quartieri e la loro anima New York è composta da cinque distretti, ognuno con caratteristiche ben definite. Manhattan è il cuore economico e culturale, Brooklyn si distingue per il suo spirito creativo e le vedute spettacolari dal ponte che porta il suo nome, mentre il Bronx è celebre per il legame con la nascita dell’hip hop e per lo Yankee Stadium. Queens è un mosaico di comunità provenienti da ogni parte del mondo, mentre Staten Island custodisce paesaggi più tranquilli, con parchi e spiagge. Esplorare questi quartieri significa scoprire identità differenti che convivono e contribuiscono a creare un insieme unico. Un viaggio tra arte e musei La città è anche un punto di riferimento per l’arte. Il Metropolitan Museum of Art, con le sue collezioni che attraversano secoli e culture, e il Museum of Modern Art, noto per le opere di artisti come Picasso e Warhol, sono solo due esempi di ciò che si può ammirare. Il Guggenheim, con la sua architettura a spirale disegnata da Frank Lloyd Wright, è esso stesso un’opera d’arte. Un viaggio a New York non si limita quindi a visitare monumenti e luoghi iconici, ma diventa un percorso immersivo attraverso espressioni artistiche e culturali di altissimo livello. Gastronomia e multiculturalità Il cibo a New York riflette la grande diversità dei suoi abitanti. Si passa dalle cucine etniche, come quella cinese a Chinatown o quella italiana a Little Italy, fino ai piatti americani che hanno fatto la storia, come l’hamburger o la cheesecake. I mercati coperti e i food truck offrono alternative dinamiche e accessibili, mentre i ristoranti stellati raccontano l’evoluzione dell’alta cucina internazionale. La tavola diventa così un altro strumento per conoscere la città, unendo sapori e tradizioni di ogni angolo del mondo. Architettura e grattacieli Osservare New York dal basso o dall’alto dei suoi grattacieli offre prospettive differenti ma ugualmente affascinanti. L’Empire State Building e il più recente One World Trade Center permettono di avere viste panoramiche che restano impresse nella memoria. La città, con la sua capacità di rinnovarsi continuamente, mostra edifici storici accanto a nuove costruzioni che rappresentano l’evoluzione del design e delle tecniche ingegneristiche. Questa convivenza tra passato e presente è una delle caratteristiche che maggiormente colpiscono chi la visita. Esperienze oltre i luoghi comuni Al di là delle mete più conosciute, New York offre esperienze meno turistiche ma altrettanto significative. Passeggiare lungo la High Line, un ex tracciato ferroviario trasformato in parco sopraelevato, consente di ammirare la città da una prospettiva originale. I quartieri emergenti, con le loro gallerie d’arte indipendenti, raccontano un volto diverso della metropoli. Eventi come le parate o i festival musicali mostrano la vivacità di una città che continua a reinventarsi e a sorprendere chiunque la esplori. Un centro globale in continua evoluzione New York non è soltanto una meta turistica, ma anche un centro di rilievo mondiale per la finanza, la moda, i media e la tecnologia. Wall Street rimane il cuore pulsante dell’economia internazionale, mentre la Fashion Week richiama ogni anno stilisti e creativi da tutto il mondo. Le università e i centri di ricerca contribuiscono a mantenerla all’avanguardia in molti settori. Questa dimensione globale si riflette nella vita quotidiana della città, che si mostra come un crocevia di idee, innovazioni e opportunità. La città e i suoi contrasti Ciò che rende New York unica è anche la presenza di contrasti evidenti. Grattacieli e parchi, ricchezza e semplicità, tradizione e avanguardia convivono all’interno di pochi chilometri quadrati. Questo equilibrio instabile, ma vitale, contribuisce a creare quell’atmosfera che la rende riconoscibile e diversa da qualsiasi altra città al mondo. Informazioni pratiche per i visitatori Organizzare un soggiorno richiede attenzione a vari aspetti, tra cui trasporti, alloggi e documentazione. La rete metropolitana, pur complessa, rappresenta il mezzo più efficace per muoversi tra i quartieri. Gli hotel offrono soluzioni per ogni tipo di budget, mentre i documenti richiesti per l’ingresso negli Stati Uniti devono essere verificati con anticipo. Un’attenta pianificazione consente di vivere al meglio l’esperienza, evitando difficoltà e imprevisti.
Macerata, la scuola “S. Scodanibbio” cresce talenti: Caterina Pettorossi seconda al concorso 'Franz Liszt'
Talento e studio in primo piano alla Scuola Civica di Musica “S. Scodanibbio”: Caterina Pettorossi, allieva di pianoforte del M° Alexander Sorokin, ha conquistato il secondo premio al 10° Concorso Pianistico Internazionale “Franz Liszt” di Grottammare. Quindicenne, Pettorossi è stata premiata per la solida preparazione e per le particolari doti musicali, che evidenziano sensibilità e attitudine nell’interpretazione di pagine tra le più impegnative del repertorio pianistico. In particolare, la giovane pianista si è distinta nell’affrontare brani di L. V. Beethoven, P. I. Čajkovskij e R. Schumann, confermando maturità espressiva e cura del dettaglio. Il risultato arricchisce il percorso formativo della studentessa e valorizza il lavoro didattico svolto presso la Scuola Scodanibbio, segno di un ambiente che sostiene talenti in crescita e ne accompagna l’evoluzione artistica.
Mezzo secolo d’amicizia: i cinquantenni di Urbisaglia e Colmurano si ritrovano
Mezzo secolo di vita e di amicizia: si sono ritrovati alla Locanda Le Logge i cinquantenni di Urbisaglia e Colmurano per brindare e festeggiare un traguardo importante con lo spirito e i sorrisi di quando andavano a scuola insieme. Il pranzo è stato una bellissima occasione per ricordare piacevoli aneddoti, momenti delle classi elementari e medie, episodi dei venti anni, e per passare del tempo in compagnia tra risate e buon cibo. L’organizzazione è partita su WhatsApp, tra messaggi e voglia di ritrovarsi. Non sono mancati momenti di racconto, in cui ciascuno ha condiviso qualcosa delle proprie vite: da giovani si parlava di pub e discoteche, ora di lavoro e figli, ma sempre con l'amicizia come sottofondo
L’estinzione del cromosoma Y: una società senza più maschi?
In questi giorni, leggiamo su diverse testate (ad esempio su “Fanpage”) che, secondo una ricerca scientifica recentissima, il cromosoma Y starebbe sparendo, con il rischio della scomparsa definitiva del genere maschile. Si tratta naturalmente di una notizia ampiamente allarmante, di cui tuttavia non debbono essere trascurati i possibili risvolti ideologici. Vorrei formularli nel modo che segue: la sparizione del genere maschile corrisponde a una asettica descrizione scientifica della realtà o a un desideratum del nostro Zeitgeist e del blocco oligarchico neoliberale? Mi spiego meglio: come ho cercato di chiarire nel mio studio "Il nuovo ordine erotico", la società del turbocapitalismo sans frontières e della deregolamentazione integrale ha già da tempo preso di mira la figura del maschio e, segnatamente, quella del padre, utilizzando la logora categoria della lotta contro il patriarcato per giustificare tale aggressione al maschio in quanto tale. La civiltà dei consumi, infatti, si basa sull'abbattimento di ogni regola e di ogni tabù, dunque sulla decostruzione della figura del padre in quanto simbolo della legge: nell'accezione di Lacan, il padre è la figura che pone in essere la legge, dal padre eterno al padre biologico. L'impero del tecnocapitale con deregulation integrale si fonda sull'abbattimento della legge come ostacolo per l'illimitata circolazione della merce e per l'infinita autovalorizzazione del capitale. La stessa lotta contro il patriarcato non ha di mira realmente il patriarcato, che in Europa non esiste più da almeno 70 anni, avendo invece come obiettivo critico la figura del padre in quanto tale. La nostra società sempre più viene configurandosi come la società dal padre evaporato, senza padre biologico e senza padre eterno: una società edipica, che letteralmente uccide ogni possibile determinazione del padre. La donna ha, per molti versi, cessato di essere un sesso. È divenuta un ideale universale prescrittivo, con annesso imperativo della svirilizzazione integrale della società sfociante nella sempre iterata accusa al maschio come figura autoritaria e aggressiva, quando non "superata" dalla storia. È, ad esempio, quanto apertis verbis sostenuto da Telmo Pievani in un programmatico testo dal titolo Il maschio è inutile (2014), nel quale la terminologia scientifica darwiniana occulta una lampante vocazione ideologica e politica, che conduce l’autore a disinvolte esternazioni come la seguente: "In natura il sesso debole è quello maschile, non c’è più dubbio. Il futuro evolutivo è donna". Siffatte tesi, nelle quali si coagula lo spirito del tempo, sono largamente diffuse. Basti, ancora, rammentare a mo’ di exemplum il testo di Aldo Cazzullo, dall’inequivocabile titolo Le donne erediteranno la terra (2016): nelle cui pagine, in riferimento all’evo flessibile, si tematizza senza pudore "il secolo del sorpasso della femmina sul maschio". Si tratta, a rigore, di tesi dalla forte valenza discriminatoria, che de facto applicano al genere ciò che a suo tempo De Gobineau, non meno sciaguratamente, riferì alle razze nel suo Essai sur l’inégalité des races humaines, ritenendo di aver individuato una nuova razza superiore. Si può, allora, interpretare secondo questa chiave ermeneutica il risultato dello studio scientifico di cui si diceva in apertura? Si tratta forse, nemmeno troppo obliquamente, dell'ennesimo attacco ideologico alla figura del maschio e del padre, in coerenza con l'assetto della società della Tecnica e del turbocapitalismo? È una possibilità che non possiamo in alcun caso escludere, anche considerato il fatto che la scienza non è mai uno sguardo "da nessun luogo", ma è sempre incorporata nei rapporti di produzione e dunque nel diagramma dei nessi di forza.
Il "Nunchi" nell'educazione coreana: si può insegnare la pace nelle scuole?
In Corea la pace si coltiva fin dai primi anni di vita dell’individuo, che impara l’arte di saper guardare, ascoltare e rispondere all’altro. È il “Nunchi”, letteralmente “misurare con gli occhi”, una forma di sensibilità relazionale che permette di comprendere ciò che non viene detto e di saper leggere l’ambiente che ti circonda. Esso presuppone quella forza interiore di saper porre l’equilibrio del gruppo al di sopra del proprio ego. Ogni volta in cui si sceglie di ascoltare prima di parlare, di comprendere senza giudicare e di adattarsi invece che imporsi, ognuno esercita una forma di pace silenziosa, vissuta con presenza ed umanità. È una vera intelligenza sociale che, associata a una forte centratura, permette di essere consapevoli di ciò che ci circonda senza perdersi in esso. Questa forma di educazione alla pace viene praticata in Oriente fin dalla tenera età: i bambini vengono stimolati nell’osservare la realtà con un occhio diverso, in una visione più empatica, nella quale dimenticano di essere al centro dell’attenzione, per diventare parte del tutto. Quando entrano in una stanza sentono la vibrazione presente, guardano con il cuore e sanno quando è il momento di parlare o di ascoltare, perché hanno già percepito ciò che gli altri provano. In una cultura che ha come valori fondamentali il promuovere l’armonia sociale e la sensibilità verso gli altri, i bambini che sviluppano un forte “nunchi” sono veri leader che non hanno bisogno di primeggiare.Essi sanno che la reale forza sta nel comprendere per primi e nel saper gestire le emozioni in modo rispettoso. Nelle scuole vengono promossi esercizi dove il risultato dipende dalla forza della cooperazione e dall’attenzione reciproca. Gli alunni seduti in cerchio si osservano senza parlare, cercando di capire lo stato d’animo dell’altro, con il solo utilizzo degli occhi e del cuore. Oppure, viene proposto loro di interpretare piccole scene di vita quotidiana, in cui viene richiesto di affrontare una difficoltà, in modo tale che i bambini, immedesimandosi nella situazione, possano entrare in empatia per aiutare l’altro. Così si cresce imparando che il benessere altrui è parte del proprio. Il Nunchi contribuisce a creare una coscienza collettiva pacifica perché insegna ad ascoltare, adattarsi e a non imporre se stessi. L'armonia tra la gente è un’abitudine silente, frutto di un sentire interiore raffinato e del percepirsi parte di un equilibrio universale. La vittoria non appartiene a chi primeggia, ma a chi riconosce che la gioia scaturisce dall’unione in un mondo di anime connesse.
Dispetti e appostamenti tra vicini di casa: quando scatta il reato di stalking
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente le vicende che possono insorgere tra condomini nei rapporti di vicinato. Di seguito la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da una nostra lettrice di Sarnano, che chiede: "A quale responsabilità può andare incontro colui che pone in essere dispetti ed appostamenti nei confronti della propria vicina di casa?". Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ai controversi rapporti che possono insorgere tra condomini fino ad arrivare a causare quotidiane molestie in danno altrui. A tal proposito, risulta utile riportare una vicenda recentemente affrontata dalla Suprema Corte, nella quale una donna si ritrova a dover fare i conti con un vicino di casa che è un vero e proprio incubo: la pedina, le fa dispetti, la aggredisce verbalmente, la minaccia. A certificare la gravità della situazione è anche il fatto che la donna si sia decisa, alla fine, «ad installare una telecamera di sicurezza ed un piccolo cancello sulla rampa delle scale» così da poter evitare il contatto diretto col fastidioso vicino. A fronte degli elementi probatori raccolti, anche per la Corte di Cassazione la donna è stata vittima del reato di stalking; in particolare, i magistrati sottolineano «la ripetitività e la consistenza dei comportamenti» dell'uomo, comportamenti che «avevano destabilizzato la donna, costretta a ricorrere alle cure di uno specialista per il grave stato di ansia prodottosi» e decisasi, infine, «ad installare una telecamera di sicurezza ed un piccolo cancello sulla rampa delle scale» per provare a ridurre il potenziale pericolo di un contatto con lo sgradevole vicino di casa. Impossibile, quindi, ridimensionare tali episodi nel reato di molestie, poiché le condotte da lui tenute hanno instillato un profondo timore nella vicina di casa, spingendola a «mutare le proprie abitudini di vita» e a «ricorrere a un sistema di videosorveglianza e di difesa della propria casa». Pertanto, in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che, "Il criterio distintivo tra il reato di atti persecutori e quello di molestie, consiste nel diverso atteggiarsi delle conseguenze della condotta che, in entrambi i casi, può estrinsecarsi in varie forme di molestie, sicché si configura il delitto di stalking di cui all'art. 612-bis c.p. solo qualora le condotte molestatrici siano idonee a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia ovvero l'alterazione delle proprie abitudini di vita, mentre sussiste il reato meno grave di molestie di cui all'art. 660 c.p. ove le molestie si limitino ad infastidire la vittima del reato (Sez. 5, n. 15625 del 09/02/2021 Rv. 281029)". Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Morrovalle:arriva l’acqua in contrada Montigliano
Una questione annosa che finalmente avrà una risposta definitiva. Partiranno lunedì i lavori per la realizzazione della conduttura idrica in contrada Montigliano, un intervento che permetterà finalmente alle circa 30 famiglie residenti lungo la via di avere l’acqua in maniera costante nelle loro abitazioni. Da anni i residenti, costretti ad utilizzare i pozzi per l’approvvigionamento idrico, chiedevano che si arrivasse all’allaccio delle loro abitazioni alla rete gestita da APM, che ora si prepara a far partire l’opera: l’azienda realizzerà una linea lunga circa tre chilometri, divisa in due tratti, mentre il Comune si occuperà del rifacimento dell’asfaltatura della strada. L’impegno economico complessivo è di 500 mila euro. «Sono molto soddisfatto perché si tratta di un impegno che ci eravamo presi in campagna elettorale e di una vicenda della quale mi ero iniziato a interessare già nella precedente amministrazione come assessore – sottolinea il sindaco Andrea Staffolani – nei periodi di maggiore difficoltà, alcune famiglie dovevano scegliere se usare un elettrodomestico piuttosto che l’altro, se fare la doccia anziché avviare la lavatrice. Sono stati necessari anni di dialogo e contrattazione con APM, ma alla fine siamo riusciti a portare a casa questo risultato davvero importante, grazie anche alla collaborazione con il presidente dell’Aato 3 Alessandro Gentilucci e il direttore Massimo Principi».
Giornata Mondiale dell’Alimentazione: nutrire il pianeta, nutrire le persone
Il 16 ottobre è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, promossa dalla FAO fin dal 1945 per ricordare al mondo che il diritto al cibo è un diritto fondamentale. Ogni anno questa giornata richiama l’attenzione su temi cruciali: la fame nel mondo, la sicurezza alimentare, l’accesso a un’alimentazione sana e sostenibile e il contrasto agli sprechi. Secondo i dati più recenti della FAO, quasi 800 milioni di persone soffrono ancora la fame cronica, mentre oltre 2 miliardi vivono in condizioni di insicurezza alimentare moderata o severa. In parallelo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) richiama l’attenzione sul fatto che un’alimentazione non adeguata rappresenta uno dei principali fattori di rischio per malattie non trasmissibili come diabete, malattie cardiovascolari e tumori. In altre parole, il mondo si trova oggi a dover affrontare paradossalmente due sfide opposte: fame da un lato, eccessi e squilibri dall’altro. La FAO e l’OMS sottolineano che non basta garantire quantità di cibo, ma è indispensabile puntare alla qualità: un’alimentazione nutrizionalmente adeguata, sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Le più recenti analisi pubblicate su The Lancet ci ricordano quanto ciò che mettiamo nel piatto influenzi profondamente la nostra salute e quella del pianeta. Oggi, una parte significativa delle malattie croniche e delle morti premature nel mondo è legata a diete povere di nutrienti essenziali e troppo ricche di sale, zuccheri e grassi saturi. Eppure, la buona notizia è che molto può essere cambiato: un’alimentazione basata su frutta, verdura, legumi, noci e cereali integrali potrebbe prevenire milioni di decessi ogni anno e migliorare la qualità della vita di miliardi di persone. Tuttavia, mentre la scienza ci indica la strada verso una nutrizione più equilibrata e sostenibile, i nostri sistemi alimentari stanno seguendo spesso una direzione opposta: quella di una produzione sempre più intensiva, che consuma suolo e acqua, impoverisce la biodiversità e contribuisce alle emissioni di gas serra. Tornare a un rapporto più consapevole e rispettoso con il cibo non è solo una questione di salute personale, ma un gesto concreto di cura verso la Terra che ci nutre. Nel contesto della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, tre concetti guidano la riflessione globale: sovranità alimentare, sostenibilità ed equità. Garantire la sovranità significa permettere ai popoli di scegliere le proprie produzioni locali e preservare la cultura gastronomica; la sostenibilità invita a ridurre sprechi e impatti ambientali lungo tutta la filiera; l’equità mira a rendere cibo sano e sicuro accessibile a tutti, superando disuguaglianze sociali e territoriali. In Italia, l’occasione invita a riflettere sul nostro modello alimentare: la dieta mediterranea, con il suo equilibrio tra cereali, legumi, frutta e verdura, resta un riferimento virtuoso, ma la nostra società affronta il problema del consumo eccessivo di alimenti ultraprocessati, l’obesità infantile e le diseguaglianze d’accesso. Ogni gesto ha valore: scegliere cibi sostenibili, meno sprechi, comprare locale, piantare orti urbani, educare i giovani e promuovere politiche pubbliche che favoriscano l’accesso ai prodotti freschi. L’augurio che questa giornata ci offre è che non resti solo una data, ma diventi un impegno quotidiano: nutrire il pianeta e nutrire le persone significa investire nella salute, nella giustizia sociale e nel futuro. È un invito a ciascuno di noi — agricoltori, consumatori, istituzioni — a ripensare il nostro rapporto con il cibo, a valorizzare le scelte consapevoli e a sostenere un sistema che metta al centro la dignità umana e l’equilibrio del nostro ecosistema.
Pioraco, nuovi colori all'Istituto "Nazareno Strampelli": inaugurato il nuovo spazio per l'attività motoria
Esplode di colori l’Istituto "Nazareno Strampelli" di Pioraco. La scuola secondaria di primo grado di Pioraco ha inaugurato oggi un nuovo spazio dedicato all’attività motoria, frutto di un progetto avviato nel 2024 in risposta a una necessità concreta: offrire ai ragazzi un luogo adeguato per svolgere educazione fisica in attesa della riapertura della palestra scolastica di Pie’ di Gualdo. L’intervento è stato realizzato grazie a un finanziamento del Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’ambito del programma per l’“allestimento di spazi non convenzionali per l’attività motoria e sportiva nelle scuole”, rivolto agli istituti primari e secondari di primo grado. Il risultato è un ambiente rinnovato, accogliente e dinamico, pensato per consentire ai ragazzi di muoversi, divertirsi e praticare sport in sicurezza, in un contesto vivace che stimola la socialità e il benessere. Il nuovo spazio, già in uso per le attività scolastiche, potrà in futuro diventare anche un punto di riferimento per la comunità di Pioraco. In accordo con l’Istituto e con il Comune, infatti, sarà possibile aprire l’ambiente anche ai cittadini, in particolare alle fasce più fragili della popolazione, per lo svolgimento di attività di mobilità dolce e percorsi dedicati alla salute e al benessere. Durante la cerimonia inaugurale, il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi ha espresso soddisfazione per la realizzazione dell’opera e ha voluto ringraziare la dirigente scolastica Nicoletta Paterni "per l’attenzione che sin da subito ha rivolto alla nostra realtà scolastica, garantendo un’offerta formativa sempre più all’avanguardia e competitiva".
Civitanova, nuovo corso di scrittura creativa ed improvvisazione teatrale per ragazzi
Si chiama "Scritture in Scena" il nuovo progetto dell'Assessorato ai Servizi Educativi del Comune di Civitanova Marche, inserito nell’ambito della progettualità "Civitanova città con l'Infanzia", accolto dal Garante Regionale dei Diritti della Persona, quale Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza. Il corso è rivolto a ragazzi e ragazze tra i 12 e i 16 anni, che si possono iscrivere già oggi fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti. L’iniziativa di formazione, curata dal regista Leonardo Accattoli, è volta a promuovere occasioni che favoriscano nei ragazzi lo sviluppo delle capacità relazionali e creative, attraverso percorsi inclusivi che li rendano protagonisti attivi della vita culturale della città. Si tratta di un’opportunità di inclusione e valorizzazione dei talenti a disposizione degli adolescenti. Nel triennio 2023-2025, l’Assessorato ha organizzato con successo corsi di scrittura creativa, educazione all’immagine e improvvisazione teatrale rivolti ai giovani, registrando una partecipazione significativa e un riscontro molto positivo da parte dei partecipanti e delle famiglie. Tali percorsi si sono distinti per la loro natura laboratoriale e inclusiva, offrendo importanti occasioni di crescita, scambio e condivisione. «Continuiamo con iniziative concrete a creare spazi di crescita e di aggregazione per i nostri ragazzi, con progetti gratuiti che valorizzano i loro talenti e l'inclusione. Il percorso di laboratorio e scrittura teatrale per adolescenti ideato dall'Assessorato alle Politiche educative cresce e ormai da più edizioni offre una straordinaria possibilità per i nostri figli di mettersi in gioco, sia nella stesura del copione che nella messa in scena di fronte a un pubblico, facendo squadra e creando nuove amicizie. Ringrazio Leonardo Accattoli per la sua professionalità educante e appassionata con cui da anni coordina il progetto e il Garante per l'infanzia per aver creduto nella nostra idea. Civitanova città con l'infanzia diviene sempre più fattiva e cresce in rete, in una bella alleanza tra istituzioni, famiglie e progetti a servizio dei nostri giovani» – ha spiegato l’assessore ai Servizi Educativi Barbara Capponi. Il progetto ha ricevuto un finanziamento regionale di 6 mila euro, vista la valenza sociale dell’iniziativa, che consente ai ragazzi di essere inseriti in una comunità educante più ampia della scuola e della famiglia.
Matelica, Lucia Mariotti sarà il nuovo medico di base: prende il posto del dottor Kanani
La dottoressa Lucia Mariotti sarà il nuovo medico di base a tempo indeterminato che prenderà in cura i mille assistiti lasciati dal dottor Emanueli Kanani a partire dal 1° novembre. A questo proposito si informano i pazienti interessati che dal 1° novembre mediante procedura online (accedendo al proprio fascicolo sanitario elettronico) e dal 3 novembre agli sportelli dell'anagrafe assistiti del territorio, sarà possibile effettuare la scelta del cambio medico. L'azienda sanitaria territoriale di Macerata inoltre, si è attivata per l’ospedale di comunità di Matelica. Sono in corso i lavori di adeguamento che riguardano il piano terra dell’edificio che permetteranno un accesso diretto ed anche una sala d’attesa con tre ambulatori di medicina generale. Soddisfazione da parte del sindaco della città di Matelica, Denis Cingolani: "Quando gli impegni presi vengono mantenuti grazie alla preziosa collaborazione con l'azienda sanitaria territoriale di Macerata. Dal primo novembre il dottor Emanueli Kanani, che ringraziamo per il servizio svolto, sarà sostituito dalla dottoressa Lucia Mariotti. Un ringraziamento doveroso va al direttore generale dell’Ast Alessandro Marini per la grande disponibilità dimostrata".

cielo sereno (MC)



