Varie
Zohran Mamdani, il nuovo Sindaco di New York: "Sono giovane, sono musulmano, sono un socialista democratico. E, cosa più grave di tutte, mi rifiuto di scusarmi per questo"
Oggi, 5 novembre, il socialista democratico Zoharan Mamdani ha vinto le elezioni per la carica di Sindaco di New York City. L'affluenza alle urne è stata la più alta degli ultimi decenni, superando i 2 milioni di votanti rispetto ai soli 1,2 milioni delle ultime elezioni nel 2021. A soli 34 anni Mamdani è il primo sindaco musulmano, figlio di immigrati Ugandesi, il primo del sud est asiatico a New York. Il candidato democratico è stato dichiarato vincitore appena dopo la chiusura dei seggi. Il suo messaggio è stato quello di voler rendere la città di nuovo accessibile a chi la vive non solo a chi la possiede. Un programma centrato su casa con affitti calmierati, trasporti gratuiti e costo della vita. Con il suo slogan virale ovunque, "New York is not for sale", ha riacceso l’interesse della sinistra americana e della stessa politica Europea, che sta osservando il fenomeno Mamdani per comprendere come sia riuscito a far rinascere entusiasmo e partecipazione in un’epoca segnata dall’apatia politica. Sembra che Mamdani abbia puntato su una campagna costruita dal basso con migliaia di volontari porta a porta. Una comunicazione con video brevi e ironici in grado di parlare ai giovani e agli esclusi dalla politica tradizionale. Un sindaco apertamente ostile a Donald Trump, che nelle ultime ore aveva minacciato di bloccare i fondi federali alla città, se avesse vinto Mamdani, definendolo sui social un comunista pericoloso. Dall’altro Mamdani, appena eletto sindaco di New York, nel suo discorso di vittoria ha subito rivolto un duro messaggio a Donald Trum: "Se c’è qualcuno che può mostrare a una nazione tradita da Donald Trump, come sconfiggerlo, è proprio la città che lo ha visto nascere…Quindi Donald Trump, dato che so che stai guardando, ho quattro parole per te: alza il volume". Parole forti che lasciano presagire un possibile confronto non semplice con il Presidente. Ed ora la domanda è, cosa farà Trump? Con l’era Mamdani inizia una nuova stagione di conflitto politico interno.
"Il cittadino crede nei carabinieri": il generale Iacobelli in visita al Comando di Macerata
Giornata di celebrazioni e incontri per l'Arma dei carabinieri nelle Marche. Nella mattinata di lunedì 4 novembre, presso il Comando Legione carabinieri Marche di Ancona, si è tenuta la cerimonia di consegna delle Medaglie Mauriziane a 19 militari in servizio e in congedo, alla presenza del Generale di Corpo d'Armata Aldo Iacobelli, comandante interregionale dei carabinieri "Podgora" di Roma. L'onorificenza, conferita con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro della Difesa, rappresenta un riconoscimento solenne per ufficiali e sottufficiali che hanno raggiunto cinquant’anni di servizio utile, lodevolmente prestato alle Forze Armate e al Paese. Nel pomeriggio, il generale Iacobelli ha proseguito la sua visita istituzionale recandosi al Comando Provinciale Carabinieri di Macerata, dove è stato accolto dal colonnello Raffaele Ruocco. All’incontro erano presenti una rappresentanza dei militari della provincia, i comandanti di stazione, i carabinieri forestali e i membri dell'Associazione Nazionale Carabinieri. Nel corso della visita, l’alto ufficiale ha espresso parole di apprezzamento e gratitudine per l’impegno quotidiano dei carabinieri maceratesi, sottolineando la loro dedizione e professionalità nel contrastare ogni forma di criminalità e nel garantire sicurezza e legalità nei territori. "Il cittadino crede nei carabinieri - ha dichiarato il generale Iacobelli - che rappresentano un patrimonio delle comunità e, talvolta, l'unico presidio sul territorio, un vero e proprio baluardo di legalità chiamato ad assicurare una convivenza pacifica, specie in un periodo come quello attuale, segnato da instabilità e incertezze". Il Generale ha poi ricordato quanto sia importante mantenere umanità e competenza nel rapporto con i cittadini: "Le nostre caserme devono essere luoghi di ascolto e di accoglienza, capaci di esprimere vicinanza e conforto, soprattutto verso gli ultimi e i più bisognosi". Nel suo intervento, Iacobelli ha richiamato i valori fondanti dell'Arma: l’efficienza operativa, la serenità dei reparti, il rispetto delle regole e la condivisione di un ideale superiore che guida ogni Carabiniere “a compiere azioni giuste”, animato da spirito di appartenenza e rettitudine morale. Il Colonnello Ruocco, nel suo indirizzo di saluto, ha ringraziato il Comandante Interregionale per la costante azione di sostegno e indirizzo, sottolineando come la sua vicinanza rappresenti “un punto di riferimento essenziale per tutto il personale della provincia”. La visita si è conclusa con la firma del memoriale del servizio presso l’ufficio del Comandante della Stazione e con una foto ricordo insieme ai Carabinieri presenti, a suggellare una giornata di riconoscimento, coesione e profondo senso di appartenenza all’Arma.
Offerta di lavoro del 5 novembre: Confindustria cerca una nuova figura professionale. Ecco quale
Confindustria Macerata ricerca per azienda operante nel settore tessile-abbigliamento un/a ADDETTO/A ALLE MACCHINE DA CUCIRE (Cod. Annuncio Conf 502_2) da inserire nel reparto confezionamento. La risorsa selezionata si occuperà della confezione di capi d’abbigliamento mediante cucitura a macchina e a mano, collaborando attivamente con il team produttivo. Mansioni e responsabilità: confezionamento di capi d’abbigliamento mediante macchine da cucire industriali; cucitura a mano e rifiniture di precisione; lettura e interpretazione di schede tecniche e modelli; controllo qualità visivo delle cuciture e dei capi finiti. Requisiti richiesti: esperienza minima di 6 mesi in ruolo analogo; Conoscenza delle principali tecniche di cucito industriale; Ottima manualità, precisione e attenzione ai dettagli; Capacità di lavorare in autonomia e nel rispetto delle scadenze; Serietà, puntualità e affidabilità; Disponibilità al lavoro full-time; Buona conoscenza della lingua italiana, parlata e scritta. Sede di lavoro: Provincia di Macerata. Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/ Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Una vetrina torna in luce grazie alle divise storiche dei carabinieri: Macerata celebra il 4 novembre
Un viaggio nella storia dell'Arma dei carabinieri per celebrare il 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate. Il Comando provinciale Carabinieri di Macerata ha voluto rendere omaggio ai valori di servizio, dedizione e sacrificio che da oltre due secoli caratterizzano l'Arma, allestendo una mostra storica nel centro cittadino. Per l'occasione, le vetrine di un negozio del centro storico, da tempo inutilizzate, sono state trasformate in un suggestivo spazio espositivo che racconta l'evoluzione delle uniformi dei carabinieri nel corso del Novecento. I visitatori possono ammirare le divise dei Reali Carabinieri del 1915, quelle degli anni '30 e '40, fino ad arrivare agli abiti operativi e cerimoniali attuali, compresa la Grande Uniforme Speciale indossata nelle occasioni solenni. L'allestimento include anche la divisa operativa policroma, inserita nel contesto storico come simbolo di continuità tra passato e presente e a testimonianza del costante impegno delle forze armate italiane al servizio della comunità. A contribuire all’iniziativa sono stati anche numerosi commercianti del centro, che hanno arricchito l’esposizione con ulteriori elementi di valore storico e simbolico: uniformi contemporanee, la feluca da ufficiale e i tradizionali fischietti di San Giuliano, modellati artigianalmente per rappresentare figure dell'Arma e altri segni della festività. Attraverso questa mostra, il Comando Provinciale dei carabinieri di Macerata ha voluto offrire ai cittadini un momento di memoria e riflessione, rafforzando il legame tra popolazione e forze armate e riaffermando i valori di patriottismo, unità e servizio alla collettività che ispirano da sempre l’operato dei carabinieri.
Chiude lo svincolo della superstrada "Tolentino Est" per due giorni: come cambia la viabilità
Importante intervento di manutenzione per migliorare la sicurezza e la viabilità cittadina a Tolentino. L'amministrazione comunale ha approvato il progetto esecutivo per il rifacimento del manto stradale di via Achille Corona, nel tratto compreso tra il sottopasso della SS77 e la rotatoria di via Nenni, via Pertini, via Nazionale e via Corona. Il fondo stradale del tratto interessato presenta ormai da tempo numerose disconnessioni e segni di usura, dovuti sia al crescente traffico veicolare sia alle avverse condizioni meteorologiche. L’intervento, del valore complessivo di 90.000 euro, è stato redatto dal geometra Silvia Ilari, istruttore del Settore Lavori Pubblici del Comune, con RUP l'ingegner Katiuscia Faraoni, responsabile del settore. Il progetto prevede la fresatura e il livellamento del manto esistente, la stesura del nuovo conglomerato bituminoso e la realizzazione della segnaletica orizzontale, al fine di garantire maggiore sicurezza e comfort alla circolazione. Per consentire l'esecuzione dei lavori, la viabilità subirà alcune modifiche temporanee. Dalle ore 8:30 di mercoledì 5 novembre e per tutta la giornata del 6 novembre (o comunque fino al termine dei lavori), il tratto di via Achille Corona compreso tra il sottopasso della SS77 e la rotatoria di via Nenni/via Pertini/via Nazionale/via Corona sarà interdetto al traffico veicolare e pedonale. Contestualmente sarà chiuso anche lo svincolo "Tolentino Est" della SS77, sia in entrata che in uscita. Gli automobilisti in transito lungo la superstrada sono invitati a utilizzare l’uscita "Tolentino Zona Industriale" per chi viaggia in direzione mare-monti. Il Comune raccomanda inoltre di prestare attenzione alla segnaletica temporanea e di considerare possibili rallentamenti negli spostamenti da e per la zona scolastica.
Intervista a Junior Cristarella: Sbircia la Notizia Magazine lancia il primo servizio di comunicati stampa con garanzia di pubblicazione
Il Direttore di Sbircia la Notizia Magazine spiega come funziona il nuovo servizio gratuito di comunicati stampa, primo in Italia con garanzia di pubblicazione. Una conversazione a viso aperto con il Direttore Responsabile di Sbircia la Notizia Magazine, Massimiliano Orestano Junior Cristarella, per capire logica, criteri e confini di un canale che vuole riportare metodo nelle relazioni fra uffici stampa e newsroom. Niente slogan: parliamo di responsabilità, trasparenza e impatto concreto - per chi invia, per chi pubblica e per chi legge. Un confronto sul “come” più che sul “quanto”, per distinguere prassi utili da abitudini poco chiare. Direttore Junior Cristarella, benvenuto. Prima di entrare nel merito: perché ha deciso di aprire un canale dedicato ai comunicati stampa, con una promessa di pubblicazione entro 24 ore e senza costi per chi invia? «Perché i comunicati esistono, sono una materia prima inevitabile dell’ecosistema informativo. Il punto è governarli: chi li riceve ha bisogno di standard, chi li manda ha bisogno di tempi certi. Noi abbiamo messo nero su bianco entrambi gli elementi: canale dedicato, filtri di accesso, revisione editoriale interna e una garanzia di pubblicazione entro un giorno quando il contenuto è idoneo e il mittente è qualificato. Non è un escamotage commerciale: è organizzazione del lavoro giornalistico.» “Garanzia” è una parola che può suonare ambigua: come evitate la scivolata verso l’advertorial? «Con tre paletti. Primo: possono usare il modulo solo soggetti autorizzati - agenzie riconosciute, uffici stampa accreditati, professionisti con mandato e, in alcuni casi, artisti o professionisti che comunicano solo la propria attività. Secondo: non accettiamo guest post, redazionali o contenuti promozionali diretti. Terzo: ogni testo passa dalla redazione e se necessario, viene riscritto per adeguarlo al nostro standard giornalistico. La garanzia non è “per tutti e comunque”: vale soltanto per i materiali conformi e non promozionali.» Entriamo nel merito della procedura: che cosa chiede concretamente il modulo? «Chiede i dati dell’agenzia o dell’ufficio stampa e del referente, un titolo entro 85 caratteri, il testo del comunicato fino a 10.000 caratteri e una sola immagine di copertina, in JPG, massimo 500 KB. Ricevuto l’invio, la redazione verifica, interviene con l’editing, pubblica - quando i requisiti sono rispettati - e invia una conferma via e‑mail. È un flusso pensato per essere rapido, ma anche tracciabile e coerente.» “Riscrittura inclusa”: cosa significa nella pratica? «Significa che il comunicato non è depositato com’è, ma subisce un passaggio redazionale. Eliminiamo refusi, togliamo toni promozionali, uniformiamo lo stile e se serve, riorganizziamo il testo per renderlo comprensibile e notiziabile. È un costo che ci assumiamo perché riteniamo che la qualità media dell’informazione passi anche da qui.» Veniamo al tema più sensibile: trasparenza e indipendenza. Chi finanzia Sbircia la Notizia Magazine e chi la dirige? «La testata non riceve finanziamenti pubblici. La proprietà è esclusiva e coincide con la mia persona; sono anche editore e direttore responsabile. Questa concentrazione ci obbliga a una doppia trasparenza: informare i lettori su chi siamo e tener separati in modo rigoroso i contenuti giornalistici da quelli pubblicitari. Le nostre pagine di servizio spiegano proprio questo assetto con cifre e titolazioni molto chiare.» A proposito di separazione: come distinguete informazione e pubblicità? «Quando pubblichiamo contenuti pubblicitari - penso agli articoli sponsorizzati - li etichettiamo in maniera esplicita, con indicazioni testuali e metadati che li separano dall’area editoriale. Non c’è ambiguità possibile: il lettore ha il diritto di riconoscere subito la natura commerciale di un contenuto. È la stessa logica che applichiamo nella gestione dei comunicati: corsia dedicata, sì; travestimenti, no.» I comunicati, per definizione, nascono da una fonte interessata. Come li rendete compatibili con le vostre regole di fact‑checking? «Non pubblichiamo automaticamente nulla. Ogni comunicato passa un controllo di coerenza e veridicità rispetto a fonti certificate. La nostra redazione adotta procedure di fact‑checking e invita i lettori a segnalarci criticità; fa parte del nostro modo di stare online: meglio un documento rigoroso in meno che una “velina” in più.» E se un comunicato contiene un errore fattuale o se un soggetto chiede una rettifica? «Abbiamo una procedura dedicata, con un sistema di richieste tracciato e tempi di risposta indicati. È un presidio di garanzia per tutti - per noi, per chi invia e per chi legge. Se l’errore è verificabile, interveniamo.» Restiamo sul lato “diritti”. Nel modulo per i comunicati rimandate a una sezione specifica della Privacy Policy. Che cosa trattate e per quali fini? «Trattiamo i dati del mittente (identità e contatti), il contenuto del comunicato, le eventuali immagini e i metadati tecnici. Le finalità sono quattro: valutare la notiziabilità, contattare l’autore per chiarimenti, pubblicare - integralmente o parzialmente - il testo e archiviare la notizia come fonte storica. La base giuridica è il consenso implicito dato dall’invio, insieme al nostro legittimo interesse a esercitare il diritto di cronaca.» Un’obiezione classica: l’“effetto imbuto”. Se la domanda esplode, rischiate di non stare dentro le 24 ore o di abbassare l’asticella. «È una tensione reale, e la prendiamo sul serio. La risposta sta nel metodo: criteri di priorità, specializzazione dei desk e un impegno chiaro sui tempi. La garanzia resta, ma resta anche la selezione. Se un testo è promozionale o non rispetta i requisiti, non passa: non possiamo trasformarci in una bacheca. Il nostro obiettivo è regolare un flusso, non gonfiarlo.» Un’altra perplessità: perché limitare l’immagine a un JPG da 500 KB? «Per evitare file pesanti che rallentano l’editing e la messa online e per assicurare che la copertina sia subito pubblicabile senza interventi tecnici extra. Chi fa informazione digitale sa che i colli di bottiglia spesso sono banali: pesi, formati, titoli troppo lunghi. Noi li abbiamo eliminati a monte.» Qual è l’impatto atteso per chi lavora nelle PR e per i lettori? «Per gli uffici stampa: sapere che, se rispettano le regole, hanno tempi prevedibili e un editing professionale. Per i lettori: trovare comunicazioni istituzionali e di interesse pubblico ordinate, riconoscibili e scritte bene. È un equilibrio: abbiamo creato una corsia per la comunicazione ufficiale, ma la teniamo dentro una cornice giornalistica - regole deontologiche, fact‑checking, diritto di rettifica.» Ultima domanda: dichiarate di essere la prima testata giornalistica in Italia a offrire un servizio “con garanzia” e senza costi. È una sfida alla concorrenza? «È soprattutto un invito al settore a darsi regole chiare. Se altri vorranno imitare il modello, meglio per tutti: meno rumore, più trasparenza. Il giornalismo digitale non ha bisogno di nuove scorciatoie; ha bisogno di procedure pulite. Questo esperimento è la nostra risposta.» Nel ringraziare Junior Cristarella per la disponibilità e la chiarezza, ricordiamo che Sbircia la Notizia Magazine ha messo online un modulo strutturato per l’invio dei comunicati stampa, accessibile solo a soggetti qualificati, con revisione interna e promessa di pubblicazione entro 24 ore quando le condizioni sono soddisfatte. La proprietà è dichiarata come indipendente, senza finanziamenti pubblici. L’architettura di trasparenza si completa con pagine dedicate a fact‑checking, normativa deontologica, gestione delle correzioni e una Privacy Policy che, al paragrafo 15, disciplina in modo esplicito i dati trattati nel flusso dei comunicati. Possiamo, dunque, definirlo un tentativo di “normalizzare” ciò che spesso avviene in modo disordinato fra posta elettronica, allegati pesanti e testi promozionali mascherati. Riuscirà? Dipenderà dalla coerenza nell’applicazione dei filtri e dalla capacità di sostenere i volumi senza smarrire rigore. Ma il segnale - per la filiera delle PR come per i lettori - è chiaro.
Macerata, lavori edili in città: tre ordinanze della Polizia locale
Tre nuove ordinanze della Polizia locale sono state emesse per regolamentare la circolazione stradale in alcune vie della città interessate da lavori edili. La prima riguarda via Resse, dove domani, martedì 4 novembre, dalle ore 7.30 alle ore 17.30, è prevista un’interruzione al civico 6, punto in cui la ditta che sta eseguendo i lavori effettuerà una colata di calcestruzzo. Il provvedimento prevede che in via Resse sia istituito il divieto di transito con sbarramento, eccetto per i residenti fino al civico 6, e che venga invertito il senso unico, con direzione di marcia dal lato via Mazenta verso lato via Rosati. È inoltre stabilita la direzione obbligatoria a sinistra verso via Rosati e il limite massimo di velocità fissato a 30 km/h. In via Mazenta, nel tratto compreso tra via Valadier e via Resse, è istituito il doppio senso di circolazione, con segnaletica di “dare precedenza” per i veicoli che si immettono da Mazenta a via Valadier, e divieto di sosta con rimozione coatta. Lo stesso tipo di lavoro verrà effettuato giovedì 6 novembre in via Crescimbeni n. 20, dove, dalle 7 alle 18, sono previsti divieti e modifiche alla circolazione. In via Crescimbeni, nel tratto compreso tra piazza Vittorio e via XX Settembre, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione coatta nel tratto interessato dai lavori e il divieto di transito, eccetto per i veicoli autorizzati, con istituzione del senso unico alternato regolato da movieri a monte e a valle dell’area occupata. In via Domenico Ricci sarà obbligatoria la direzione a sinistra verso via Padre Matteo Ricci, per l’uscita dal centro storico, eccetto per i veicoli autorizzati. In piazza Vittorio Veneto sarà obbligatoria la direzione a sinistra, verso piaggia Biblioteca e via Padre Matteo Ricci, eccetto per i veicoli autorizzati, per tutti i mezzi provenienti da via Santa Maria della Porta e corso della Repubblica. I veicoli autorizzati sono quelli utilizzati dalla ditta che effettuerà i lavori, quelli dei residenti di via Crescimbeni nell’area di chiusura strada e tutti i veicoli in servizio di emergenza. La terza ordinanza riguarda invece le vie Berardi e Armaroli, dove sono in corso lavori edili post sisma. Il provvedimento, in vigore lunedì 11 novembre, dalle ore 8 alle ore 17, stabilisce che in via Armaroli sia in vigore il divieto di transito per i veicoli con lunghezza superiore a 5 metri (con ingresso da via Zara), la direzione obbligatoria dritto all’intersezione con via Berardi, la sospensione della ZTL nel tratto compreso tra via Berardi e corso Matteotti e il divieto di sosta con rimozione coatta nello stesso tratto. In via Berardi è previsto il divieto di transito eccetto residenti e autorizzati, la chiusura della strada a 100 metri, l’istituzione del doppio senso di circolazione con senso unico alternato a vista e precedenza per i veicoli in uscita verso via Armaroli, lato Matteotti. In corso Matteotti è sospesa la ZTL per consentire l’uscita dei veicoli provenienti da via Armaroli.
Villa Potenza H24, attivo un distributore automatico di sacchetti per la raccolta differenziata
Da oggi, lunedì 3 novembre, il Cosmari ha attivato a Villa Potenza, vicino l'ingresso del supermercato in via Costantini, un distributore automatico di sacchetti per la raccolta dei rifiuti, dove tutti i cittadini della frazione, compresi quelli di via dei Velini, Via Ghino Valenti e rispettive traverse, potranno rifornirsi utilizzando la tessera sanitaria del titolare dell’utenza TARI, “Il precedente Sportello InformAmbiente – commenta l’assessore Laura Laviano - era aperto solo il mercoledì mattino e il venerdì pomeriggio. In questo modo abbiamo ritenuto di offrire un servizio più rispondente alle esigenze dei cittadini, perché ora si possono ritirare i sacchetti H 24 in tutti i giorni della settimana, festivi compresi”. Il dispositivo è dotato di una tecnologia che riconosce l’utente tramite la tessera sanitaria del solo intestatario TARI e consente il ritiro di un kit composto da sacchetti sufficienti per un mese. Solo dopo tale periodo sarà possibile ritirarne altri. Al distributore potranno rivolgersi anche le utenze non domestiche, che verranno servite con un kit specifico, comprendente anche i sacchetti di grandi dimensioni per il conferimento degli imballaggi in plastica e per i rifiuti secchi non riciclabili. Quello di Villa Potenza rappresenta un primo intervento volto a sostenere i cittadini nel loro compito di effettuare la corretta differenziazione dei rifiuti, con la prospettiva di installare altri dispositivi nelle altre frazioni e in città. Resta comunque sempre attivo lo Sportello InformAmbiente Centrale con la presenza di personale dedicato, al 5° piano del parcheggio Sferisterio, con accesso carrabile da via Paladini e accesso pedonale da via Severini / vicolo degli Orfanelli, aperto al pubblico lunedì, mercoledì e sabato, dalle 9.00 alle 13.00 e martedì, giovedì e venerdì, dalle 15.30 alle 19.30.
Offerta di lavoro del 3 novembre 2025, Confindustria cerca una nuova figura professionale: ecco quale
Confindustria Macerata ricerca per azienda specializzata nella fornitura di materiale elettrico e termoidraulico un/a It Specialist (cod. annuncio Conf 513) da inserire nel team aziendale tramite tirocinio extracurriculare o contratto di apprendistato. La risorsa supporterà l’area IT garantendo l’efficienza e la sicurezza dei sistemi informatici e delle infrastrutture tecnologiche, occupandosi della gestione e risoluzione delle problematiche tecniche e contribuendo al miglioramento delle soluzioni digitali aziendali. Mansioni e responsabilità: supporto e manutenzione di hardware, software e reti aziendali; assistenza tecnica on-site e da remoto agli utenti interni; implementazione di aggiornamenti e nuove tecnologie; monitoraggio prestazioni, individuazione e risoluzione anomalie; redazione di documentazione tecnica e aggiornamento delle policy di sicurezza. Requisiti richiesti: Diploma tecnico informatico o Laurea in Informatica/Ingegneria Informatica o affini; capacità di analisi e problem solving; conoscenza di reti, server, sicurezza IT e sistemi di backup; gradita esperienza in ruoli simili. Titoli preferenziali: conoscenza di Microsoft 365 (Azure, SharePoint); gestione Active Directory (policy, DNS, DHCP, IFS); nozioni di fonia VoIP e sistemi di virtualizzazione (VMware). Sede di lavoro: Provincia di Macerata Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/ Il presente annuncio è rivolto a candidati di entrambi i sessi, ai sensi delle Leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei D.lgs. 215/03 e 216/03.
Draghi e Orban, due visioni opposte dell'Unione Europea
"L'Europa è sotto attacco": sono queste le recenti e demenziali dichiarazioni di Mario Draghi, l'euroinomane delle brume di Bruxelles, l'impenitente austerico nonché unto dai mercati. Continua dunque indefessamente la narrazione propagandistica dell'Unione Europea, treno in corsa verso l'abisso, tempio vuoto che santifica il turbocapitalismo finanziario e la disidentificazione coatta del vecchio continente. Come non mi stanco di sottolineare, la penosa narrazione secondo cui la Russia di Putin si accinge a invadere l'Europa non si regge se non su una propaganda sfacciata e senza fondamento, buona solo a giustificare l'ingiustificabile riarmo europeo, secondo il manicomiale piano del Rearm Europe voluto dalla vestale dei mercati apatridi Ursula von der Leyen. Oltretutto il piano è stato recentemente ribattezzato col nome ancora più orwelliano di Preserving Peace: nel migliore stile orwelliano, la pace è guerra (e l'informazione è propaganda). Se la Russia entrerà in guerra con l'Europa, ciò dipenderà unicamente dalla continua e oscena provocazione attuata dall'Europa stessa, che di tutto sta facendo acciocché la Russia sia trascinata nel conflitto. Per questo, contro l'euroinomane Draghi, bisogna ripetere una volta di più, con enfasi, che non bisogna salvare a ogni costo l'euro e la UE, ma bisogna, viceversa, salvarsi a ogni costo dall'euro e dalla UE. Il nostro nemico non è a Mosca o a Pechino: è a Bruxelles e a Washington. Opposta a quella di Mario Draghi è la posizione di Viktor Orban, l'indomito presidente dell'Ungheria, ha recentemente dichiarato, senza perifrasi, che l'Unione Europea non conta nulla. Difficile dargli torto, in effetti, ferma restando la nostra critica radicale al liberalismo di Orban e alla la sua vicinanza a Israele. L'Unione Europea risulta oggi semplicemente una colonia della civiltà a stelle e strisce, figurando di più come la sua serva sciocca. Ma l'Unione Europea non conta nulla non soltanto sul piano militare, risultando in fondo una grande base militare statunitense, ma anche sul piano economico, essendosi condannata stoltamente al ruolo di semplice famulo di Washington. Spezzando sciaguratamente le proprie relazioni con la Russia, infatti, l'Unione Europea deve attualmente comprare a costi decisamente esosi il gas dagli Stati Uniti d'America, dai quali finisce per dipendere in tutto e per tutto. Oltre a ciò, Orban ha dichiarato che Donald Trump sbaglia con Putin, dacché le sanzioni alla Russia sono un grave errore: ha altresì affermato che proverà in prima persona a far cambiare idea a Trump. Inutile negarlo: Orban, insieme con Robert Fico, resta attualmente una vera e propria spina nel fianco per l'Unione Europea, treno in corsa verso l’abisso e tempio vuoto che santifica il turbocapitale sans frontières a beneficio del sinedrio liberal-finanziario. E, almeno sotto questo profilo, Orban merita rispetto, poiché l'opposizione all'Unione Europea resta il pilastro, in Europa, della guerra contro il sistema capitalistico.
Luce e Ombra: l'unità ritrovata nelle contraddizioni dell’anima
Jung scrisse: "Non si diventa illuminati immaginando figure di luce, ma rendendo cosciente l'oscurità". Quando accogliamo le nostre ombre, illuminiamo noi stessi e chi ci circonda. Viviamo immersi nel culto del "pensiero positivo", non c’è spazio per la vulnerabilità, dobbiamo apparire sorridenti, vincenti e realizzati. Fragilità, paura, dolore o smarrimento vengono percepiti come debolezze da evitare, in nome di una rassicurante leggerezza che zittisce le emozioni più scomode. Ma è davvero possibile vivere in armonia, negando una parte di noi stessi? Nel tentativo di mantenere intatta un’immagine ideale del nostro "io", costruiamo una falsa coerenza che ci separa dalla verità interiore, che rimane relegata nell’inconscio. La luce priva della sua ombra perde significato e l’anima divisa smarrisce la strada. Così, nasce una scissione interiore, che porta con sé un rischio: proiettare sugli altri ciò che non vogliamo riconoscere in noi stessi. Quando impariamo ad osservare e ad accettare le nostre debolezze, contattiamo la nostra umanità e torniamo ad essere interi. In tal modo, la luce si completa con l'ombra in una danza di contrasti, che ci conduce verso l’autenticità, la libertà di espressione e la capacità di amare. L’uomo che sa sostenere il conflitto interiore ed abitare la complessità senza fuggirla, può vivere pienamente la propria maturità emotiva. Solo attraverso il dolore comprendiamo il senso più profondo dell'esistere. La morte ci insegna la vita, il finito ci apre all’infinito. Gioia, amore e consapevolezza nascono dal confronto con l’ombra. La luce è il compimento dell’oscurità: il frutto di un dialogo interiore che trasforma la fragilità in forza e il buio in energia. Gli antichi Greci credevano che luce ed ombra non fossero opposti, ma forze complementari che insieme mantenevano l’ordine del Cosmo, proprio come fanno il giorno e la notte che mantengono il ritmo del mondo. La luce è ragione, armonia, ordine e chiarezza; l’ombra, invece, custodisce l’energia vitale legata all’istinto e alla trasformazione. L’uomo che dimentica di attraversare il buio rischia di perdere la propria parte mortale e misteriosa, il luogo della verità più profonda, dove viene custodito ciò che la luce non sa o non vuole vedere. Per arrivare alla conoscenza, non possiamo evitare di guardare le nostre illusioni. Solo chi sa osservare consapevolmente le proprie ombre, può accogliere la luce del vero.
Pensioni, cosa succede se l’INPS paga troppo: i casi in cui non va restituito nulla
Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’Avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all’avvocato". Questa settimana le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante gli indebiti pensionistici. Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da un lettore di Cingoli che chiede: "Può l’INPS richiedere le somme erogate in eccesso?". Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una problematica che tocca tutte le persone, o meglio i pensionati, che non si aspettano di ricevere una comunicazione dell’INPS che li informa di aver contratto un debito con l’Istituto di Previdenza Sociale. La comunicazione inviata dall’INPS ha per oggetto “Accertamento somme indebitamente percepite su pensione” e informa il pensionato che sarebbero state corrisposte quote non spettanti in quanto l’ammontare dei redditi era superiore ai limiti previsti dalla legge; difatti, spesso accade che l’Ente richieda, anche a distanza di anni, la restituzione di pensioni arretrate erroneamente corrisposte. In caso di titolo definitivo, è doveroso distinguere tra errore da parte dell’INPS e errore da parte del pensionato. In particolare, se l’errore dipende dall’INPS, l’indebito diventa irripetibile, vale a dire che l’ente non potrà più chiedere indietro la restituzione degli importi erogati per errore in eccesso. Va rilevato come, secondo l’art. 52, co. 2, L. n. 88/1986, qualora siano state riscosse rate di pensione risultanti non dovute, l’Ente non può richiedere il recupero delle somme corrisposte, salvo che l’indebita percezione sia dovuta a dolo del pensionato. Tale principio è stato ribadito dall’art. 13 L. n. 412/1991, norma di interpretazione autentica dell’articolo appena menzionato. Il pensionato, per liberarsi dal debito, dovrà provare di aver prontamente comunicato le variazioni reddituali. A questo punto, se l’INPS non si attiva mediante le verifiche annuali entro il 31 dicembre dell’anno successivo o a partire dalla data di effettiva conoscibilità dei redditi comunicati dal pensionato, l’INPS incorrerà nella decadenza prevista dalla legge, impedendogli così di poter azionare la richiesta di ripetizione nei confronti del pensionato. Mentre, se l’errore è del pensionato, ovvero un’omissione o una colpa per non aver comunicato nei tempi o nei modi le variazioni reddituali, in questo caso l’Ente – se dimostra che il pensionato non ha comunicato alcuna informazione e vi sono state variazioni di reddito – ha la possibilità di richiedere queste somme entro 10 anni dalla comunicazione in cui chiede la restituzione delle somme (Circolare INPS n. 47 del 16.03.2018, par. 8.1). Ad esempio: con una comunicazione dell’INPS del 2020, l’Ente potrebbe chiedere la restituzione degli importi fino al 2010. Per tali ragioni, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che: "Le pensioni possono essere in ogni momento rettificate dagli enti erogatori in caso di errore di qualsiasi natura commesso in sede di attribuzione o di erogazione della pensione, ma non si fa luogo al recupero delle somme corrisposte, salvo che l’indebita prestazione sia dovuta a dolo dell’interessato" (Corte di Cassazione, Sez. Lav., Sent. n. 482/2017). Rimango in attesa, come sempre, delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Macerata, una giornata per la cultura della prevenzione con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato
Tante importanti riflessioni, tante notizie per conoscere i pericoli: una giornata da non dimenticare quella organizzata dall’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, giovedì 30 ottobre, a Macerata in Piazza della Libertà, con il presidente Giorgio Iacobone a fare da conduttore. Dopo i saluti e gli apprezzamenti della Vice Sindaca Francesca D’Alessandro, del Dirigente delle Volanti della Polizia Matteo Falzetti e del Comandante della Polizia Locale Danilo Doria, si è aperto il dibattito sul tema dell’assunzione di sostanze stupefacenti, al quale hanno partecipato Giancarlo Falcioni (Resto del Carlino), Don Carlos (Parrocchia Santa Madre di Dio), Federica Carpineti (Comunità Pars) e Vittorio, ospite da 15 mesi della Pars, dove oggi svolge anche attività di accoglienza. Unanime la considerazione sull’importanza dell’informazione puntuale e costante, per evitare che l’opinione pubblica si assuefi al fenomeno finendo per ritenerlo fisiologico. Don Carlos ha posto l’accento sulla necessità di essere vicini ai giovani, offrendo loro punti di riferimento sicuri affinché non si sentano soli o abbandonati. Ha ricordato come la frequentazione dell’oratorio sia un rimedio concreto in questa lotta contro le devianze. Federica Carpineti ha evidenziato le doppie diagnosi psichiatriche e fisiche che affliggono la maggior parte delle persone che si rivolgono alla comunità e ha sottolineato come intervenire precocemente aumenti le possibilità di successo. Ha inoltre parlato delle misure alternative alla detenzione, che consentono di scontare la pena in comunità, ma ha lamentato come spesso, una volta terminata la pena, chi abbandona il percorso vanifichi il lavoro fatto. Vittorio ha raccontato la propria esperienza di rinascita: dalla dipendenza dalla droga a una vita oggi scandita da attività, regole e relazioni sane. «La cura più importante è amarsi» ha detto con emozione. Sul tema dell’immigrazione, il Dirigente Superiore della Polizia Marcello Gasparini, già responsabile della Divisione Amministrativa della Questura, ha illustrato l’iter per lo straniero entrato clandestinamente, spiegando le diverse possibilità: asilo politico, protezione internazionale, ricongiungimenti familiari, motivi umanitari e motivi economici. Ha chiarito che, nonostante le restrizioni apparenti, le interpretazioni giurisprudenziali più ampie offrono concrete possibilità di permanenza in Italia, invitando gli stranieri a non lasciarsi attrarre dalla criminalità, poiché questa rende impossibile la realizzazione di una vita migliore. L’evento si è concluso con gli interventi del responsabile della Polizia Postale di Macerata, Claudio Tarulli, e del funzionario della Banca di Macerata, Leonardo Lucinato, che hanno illustrato come le truffe online e gli investimenti fraudolenti siano ormai all’ordine del giorno. Decine di migliaia di euro in fumo, hanno spiegato, a causa di truffatori che approfittano della fragilità di persone – spesso anziane, ma non solo – promettendo facili guadagni attraverso la rete informatica. «Conoscere i casi concreti di truffe è l’unico modo per difendersi» hanno ribadito, sottolineando l’importanza della prevenzione. La Sezione ANPS di Macerata, insieme al gruppo di volontariato guidato dal Commissario Capo Fabio Tarquini, continuerà la sua attività di prevenzione e informazione con nuovi incontri nell’ambito del progetto "No alle Truffe", auspicando una partecipazione sempre più numerosa da parte dei cittadini.
"Sferisterio Inclusivo": il monumento simbolo di Macerata apre le porte a tutti
Approvato nel 2024 alla Camera il Testo Unico che lo annovera tra i teatri scelti come Monumento Nazionale, lo Sferisterio sarà ancora più accessibile grazie al progetto del Comune di Macerata, Sferisterio Inclusivo, finanziato con i fondi NextGenerationEU gestiti dal Ministero della Cultura. Sferisterio Inclusivo si inserisce nel solco di un progetto di accessibilità più ampio inaugurato sedici anni fa con InclusivOpera, la prima iniziativa in Italia collaterale alla stagione lirica, rivolta a disabili sensoriali e intellettivi di tutte le età, con un’attenzione particolare ai più giovani. Più recentemente, l’impegno per l’inclusione è stato rinnovato con “In Opera”, progetto promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Macerata in collaborazione con l’Associazione Sferisterio e con le realtà del terzo settore locale. "Non solo uno sfondo" è il titolo della campagna di comunicazione legata al progetto, promossa dal Comune di Macerata in collaborazione con Macerata Musei, che incoraggia italiani e viaggiatori a visitare lo Sferisterio, uno dei teatri all’aperto più famosi al mondo, anche al di fuori del cartellone di rappresentazioni teatrali e rassegne musicali. Il messaggio della campagna è un invito a trasformare un sogno in realtà, per non lasciare che palcoscenici unici al mondo come lo Sferisterio, uno dei monumenti più iconici delle Marche, restino solo lo sfondo di un pc. "Ci auguriamo che la campagna possa contribuire a far scoprire le Marche con i suoi luoghi meravigliosi e, in particolare, Macerata con il suo patrimonio paesaggistico e storico-artistico rappresentato dallo Sferisterio - ha detto il sindaco di Macerata e presidente dell’Associazione Arena Sferisterio, Sandro Parcaroli -. L’arte si conferma motore di promozione della regione Marche". "Il nostro obiettivo non è solo avvicinare questo luogo iconico alla comunità ma attrarre un pubblico sempre più ampio e variegato, offrendo a tutti l’opportunità di viverlo, conoscerlo e apprezzarlo appieno - ha dichiarato Katiuscia Cassetta, assessore alla Cultura, all’Istruzione e all’Alta Formazione del Comune di Macerata -. Vogliamo una cultura aperta e accessibile che valorizzi il patrimonio straordinario che ci circonda.” Dagli interventi sui percorsi di accesso alla struttura con l’installazione di segnaletica in linguaggio Easy To Read, alla realizzazione di parcheggi riservati e alla rimozione delle barriere architettoniche, fino alla formazione specifica del personale, il percorso museale permetterà al pubblico di immergersi a 360° nei luoghi e nell’arte che il monumento ospita, grazie a strumenti che ne consentono una fruizione più ampia. In particolare, dispositivi come Audiopen consentiranno ai visitatori di interagire attivamente durante il percorso, mentre guide digitali inclusive offriranno un’esperienza personalizzabile e interattiva, adatta anche a bambini e persone con disabilità cognitive o sensoriali. Un plauso al progetto è arrivato anche dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, che in un videomessaggio ha dichiarato: “Un progetto importante per un monumento nazionale che ha saputo unire associazioni e istituzioni. Portare la cultura più vicino alle persone è un diritto per tutti i cittadini e un dovere per le istituzioni. La strada è giusta.” “Uno degli obiettivi del progetto Sferisterio Inclusivo è costruire un percorso di visita unico, condiviso e accessibile a tutti – ha spiegato Andrea Marchiori, assessore ai Lavori pubblici –. Grazie alle professionalità coinvolte è stato possibile superare le difficoltà di un sito storico e avvicinare ancora di più lo Sferisterio ai cittadini e ai visitatori.”
Marche, terra di borghi nascosti: 3 destinazioni insolite da scoprire tutto l’anno
Nelle Marche, tra le regioni più turistiche in Italia, ci sono località senza tempo come Urbino o Recanati. Ma questa regione custodisce alcuni borghi meno noti che meritano di essere scoperti per la loro tranquillità. Tre borghi fuori dai percorsi comuni Elcito – il “Tibet delle Marche” A quota 800 metri sul Monte San Vicino scopriamo Elcito, borgo medievale nel quale si ha la sensazione di tornare a vivere nel passato. Le sue viuzze in pietra offrono panorami mozzafiato sulla campagna marchigiana, mentre i dintorni invitano a camminate lungo sentieri naturalistici. Per gli amanti del silenzio e della contemplazione, questo è il luogo perfetto per rigenerarsi, soprattutto nelle stagioni meno affollate. Sarnano – terme e tradizione All'inizio dei Monti Sibillini troviamo Sarnano, un borgo medievale caratteristico all'insegna del benessere e della cultura. Il centro storico di questo piccolo paradiso si è conservato nel tempo: custodisce ancora torri, piazze e vicoli caratteristici, con delle fantastiche acque termali risalenti all'epoca romana. Per completare l'esperienza la cucina locale è all'insegna di piatti tipici come i vincisgrassi e i ciauscoli. Offida – capitale del merletto Tra colline ricche di vigneti, Offida conserva, grazie alle artigiane del luogo, l’antica tradizione del merletto a tombolo. Si può passeggiare tra botteghe, laboratori e ammirare la splendida Chiesa di Santa Maria della Rocca, capolavoro architettonico che domina il paesaggio. Perché scegliere il turismo lento Questi borghi sono l’essenza reale del turismo lento, un approccio che valorizza il tempo, la qualità delle esperienze e il contatto diretto con la comunità locale. Per farlo basta concedersi una passeggiata all'aria aperta, perdendosi con tranquillità tra le vie di questi antichi paesi, gustandosi piatti tipici e riscoprendo il lavoro artigianale. Scegliere il turismo lento significa contribuire all’economia di queste comunità e del territorio. Perdersi tra i borghi marchigiani permette di distaccarsi dalla routine quotidiana. Per farlo potrete visitare una piccola osteria per gustare qualche piatto locale, godervi un pomeriggio in una bottega artigianale, oppure sedervi su una panchina a osservare lo scorrere della vita. Quando si decide di prendersi una piccola pausa e rilassarsi tra un'escursione e l'altra, è necessario evitare di trasformare la propria vacanza in una corsa contro il tempo. Ci sono molti modi per vivere al meglio momenti come questi durante un viaggio. Sicuramente l’innovazione tecnologica degli ultimi anni, ha rivoluzionato anche i momenti di pausa durante un viaggio, attraverso molti strumenti. Tablet, smartphone ed e-reader, come la diffusione del Kindle per la lettura all'aperto, permettono di leggere guide turistiche o approfondimenti storici senza occupare spazio in valigia. Pur non permettendo altri utilizzi come navigare sui social o supportare i giochi online, rappresenta un potente strumento per leggere contenuti interattivi in qualunque momento. Così, persino le pause sono parte del viaggio, diventando occasioni per scoprire e imparare senza perdere il ritmo lento dell’esperienza. Le amate Marche non sono solo una regione da attraversare, ma un mosaico di esperienze da godersi in tranquillità. Panorami come quello di Elcito e le terme di Sarnano restano nel cuore; inoltre scegliere queste destinazioni significa praticare un turismo più sostenibile e autentico, fatto di incontri, silenzi e scoperte genuine.

cielo coperto (MC)



