Varie
Morrovalle, completato il quarto blocco dell'ampliamento del cimitero: nuovi loculi e lavori in corso
Prosegue il restyling del cimitero comunale di Morrovalle, dove è stato da poco completato il quarto e ultimo blocco dell'ampliamento, un intervento che consente di aumentare la capacità della struttura e migliorare la fruibilità complessiva dell’area. Il nuovo blocco, realizzato nella zona a valle del complesso, ospiterà circa 100 nuovi loculi e si inserisce nel più ampio piano di ampliamento e riqualificazione del cimitero. La struttura è stata costruita sopra ai blocchi 1, 2 e 3, già ultimati e funzionali, e consente di estendere lo spazio cimiteriale senza interferire con eventuali opere future, completando così il terzo stralcio dell’intervento. Il progetto ha avuto un valore complessivo di 280 mila euro, finanziamento che ha permesso di concludere un’opera attesa e necessaria per rispondere alle esigenze della comunità. Accanto ai nuovi colombari, sono in corso lavori di manutenzione straordinaria per la sistemazione delle pavimentazioni dei camminamenti interni e il ripristino delle parti in cemento armato deteriorate nel tempo. Per queste opere il Comune ha stanziato 20 mila euro, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la sicurezza e il decoro dell’intera area cimiteriale.
Programmazione per FPGA e automazione industriale: cosa c'è da sapere
Nell’epoca dell’Industria 4.0, anche se si parla già di modello 5.0, l’automazione industriale è molto più di una semplice frontiera, rivelandosi una vera e propria rivoluzione tecnologica. Alla base c’è la capacità di elaborare dati in tempo reale, con dispositivi programmabili, flessibili e adattabili. È in questo contesto che si inserisce la programmazione per FPGA (Field Programmable Gate Array), che dà luogo a componenti elettroniche – circuiti integrati per la precisione – che permettono di configurare e riconfigurare le funzioni logiche dei dispositivi hardware persino dopo la produzione. Il risultato sono sistemi personalizzati e aggiornabili nel tempo. Si tratta di tecnologie che stanno trasformando il modo di progettare e gestire le macchine industriali, complice la rapidità di elaborazione e la possibilità di eseguire più processi in parallelo. Oltre che nel mondo della produzione industriale in senso stretto, si trovano al centro di ambiti come quello energetico, medicale e nell’automotive. Possiamo dunque affermare che gli apparecchi FPGA rappresentano una soluzione di riferimento per chi punta a coniugare efficienza, sicurezza e controllo intelligente dei processi. Programmazione per FPGA: cos’è e come funziona L’Italia è uno dei Paesi più all’avanguardia, su scala internazionale, in un settore con un tasso ingegneristico elevato quale l’elettronica. Non stupisce, non fino in fondo almeno, che esistano alcune realtà d’eccellenza specializzate proprio nella progettazione FPGA. Tra queste, VT100 (sito VT100. srl) si distingue per la capacità di integrare la logica programmabile all’interno di un processo completo che unisce sviluppo hardware, firmware embedded e test funzionali, offrendo soluzioni su misura per i settori più avanzati dell’automazione. Parliamo del resto di un’azienda che vanta una solida esperienza e specializzazione alle spalle, i cui servizi sono altamente certificati con i migliori standard internazionali, a cominciare da quelli ISO. Ma cosa sono esattamente i dispositivi con circuiti integrati FPGA? E in cosa consiste questo tipo così innovativo di programmazione? Gli apparecchi FPGA possono essere descritti come dei sistemi hardware che non risultano statici: una volta configurati possono essere riconfigurati nuovamente. Ciò è dovuto a una matrice interna impostata secondo celle logiche programmabili, interconnesse tra loro, che consentono di implementare circuiti digitali personalizzati. I chip FPGA si distinguono dai microprocessori standard, che eseguono istruzioni in modo sequenziale. La programmazione FPGA è infatti progettata per lavorare su più livelli paralleli: ogni blocco logico può operare indipendentemente, eseguendo più funzioni simultaneamente. Il risultato sono applicazioni con parametri superiori in termini di velocità, precisione e riduzione della latenza, adottate all’interno dei più innovativi sistemi di automazione e di controllo industriale. Caratteristiche e funzionamento delle soluzioni FPGA La peculiarità principale delle soluzioni FPGA risiede nella possibilità di essere riconfigurate sul campo (per questo si chiamano field programmable). Tale caratteristica dà modo di adattare la logica operativa anche dopo la produzione, seguendo l’evoluzione del progetto e aggiornando le funzionalità. È questa flessibilità che consente di ridurre i costi nel lungo periodo e di prolungare la vita utile dei dispositivi, integrando funzionalità avanzate e di natura tailor made. La programmazione FPGA si basa sull’adozione di linguaggi specifici, come VHDL o Verilog, che descrivono il comportamento logico del circuito. Questi linguaggi, interpretati da software sofisticati, traducono il codice in configurazioni fisiche pronte per essere caricate sul dispositivo. Tutto questo a fronte di un processo che unisce competenze elettroniche e informatiche di alto livello. I dispositivi di matrice FPGA sono tra i più all’avanguardia in assoluto: risultano flessibili, scalabili e capaci di rispondere alle esigenze di personalizzazione e aggiornamento continuo tipiche della produzione moderna. FPGA vs ASIC: similitudini e differenze Introduciamo ora un nuovo concetto, raffrontando FPGA e ASIC (Application-Specific Integrated Circuit): queste soluzioni non vanno confuse, anche perché rappresentano due modalità diverse di intendere la progettazione elettronica. Se la programmazione per FPGA è orientata alla flessibilità e alla sperimentazione, le soluzioni ASIC assicurano la massima efficienza e stabilità operativa. Capire come si differenziano aiuta a comprendere perché le FPGA stanno assumendo un ruolo centrale nell’automazione industriale contemporanea. Cominciamo da un recap dei tratti salienti dei dispositivi FPGA (Field Programmable Gate Array): - sono circuiti integrati programmabili sul campo, riconfigurabili dopo la produzione; - consentono di adattare la logica interna a nuove esigenze o aggiornamenti software; - risultano ideali per prototipi, produzioni di nicchia o sistemi in evoluzione, come automazione e IoT. Ecco invece le caratteristiche maggiormente degne di nota degli apparecchi ASIC (Application-Specific Integrated Circuit): - sono chip progettati per una funzione specifica e non modificabile; - garantiscono una buona velocità e consumi ottimali, ma necessitano di costi iniziali elevati; - sono più adatti a produzioni di massa e standardizzabili, nonché a funzioni stabili nel tempo, meno a soluzioni personalizzate. Se i circuiti integrati FPGA incarnano dunque la flessibilità, gli ASIC rappresentano l’essenza della performance assoluta. Parliamo perciò di due facce complementari dell’elettronica moderna, che di per sé non si escludono a vicenda: possono convivere all’interno della medesima filiera e persino nello stesso prodotto. FPGA e automazione industriale: alcuni esempi concreti Nel contesto dell’automazione industriale, i circuiti FPGA stanno assumendo un ruolo decisivo grazie alla loro capacità di gestire enormi quantità di dati in tempo reale e di adattarsi a diverse configurazioni operative. I dispositivi dotati di questi circuiti integrati vengono impiegati in molteplici compiti e processi: per ottimizzare il controllo delle macchine, coordinare robot industriali, monitorare sensori distribuiti lungo la linea di produzione. Come è facile intuire, vengono ottimizzati grazie ai moderni sistemi di intelligenza artificiale. In virtù dell’architettura riconfigurabile, questi dispositivi sono in grado di integrare logiche di machine learning direttamente a bordo macchina, riducendo la “dipendenza” dai server centrali e garantendo tempi di risposta immediati. Il risultato è un’automazione più intelligente, autonoma e sostenibile: una strada che verrà certamente implementata nell’immediato futuro.
Documenti per il trasporto delle merci: quali sono e come si gestiscono
Per poter trasportare merci bisogna rispondere agli obblighi di legge creando i documenti necessari. Le spedizioni devono essere accompagnate da alcuni file che attestano l’origine, la destinazione, il contenuto e le responsabilità. Accanto agli obblighi burocratici, l’obiettivo è quello di garantire trasparenza, tracciabilità e conformità. Approfondiamo quali sono i documenti per il trasporto delle merci, come gestirli in modo corretto e perché la digitalizzazione sta facendo la differenza con i software per ddt. I principali documenti per il trasporto delle merci Le modalità di trasporto richiedono per legge l’utilizzo di documentazione specifica; alcuni sono assolutamente imprescindibili come il DDT, la lettera di vettura e certe volte le fatture. Documento di trasporto (DDT) Il documento di trasporto, abbreviato con l’acronimo DDT, è fondamentale in ogni spedizione. È stato introdotto per legge dal DPR 472/1996 e ha sostituito la vecchia bolla di accompagnamento. Il suo scopo è quello di giustificare il trasferimento da un soggetto all’altro. Accompagna la merce durante tutto il viaggio e deve essere conservato con cura; oggi molte aziende lo emettono in formato digitale. Nel DDT devono essere riportati alcuni dati essenziali: - Data di emissione e numero progressivo; - Dati di mittente e destinatario; - Descrizione dettagliata dei beni (quantità, tipo, peso); - Causale del trasporto (vendita, conto visione, reso, lavorazione ecc.); - Mezzo di trasporto e nominativo del vettore. Fattura accompagnatoria La fattura accompagnatoria è una sorta di documento ibrido che combina la fattura commerciale tradizionale e il DDT. È utile quando vendita e consegna coincidono nello stesso momento ma oggi il suo uso è diminuito, perché si utilizza la fatturazione elettronica dividendo i due file. Lettera di vettura e CMR La merce che si muove con trasporto stradale deve essere accompagnata da una lettera di vettura, sia su suolo nazionale che su territorio internazionale. All’interno del documento viene riportato il contratto tra mittente e vettore che certifica l’incarico di trasporto e la presa in carico della merce. Quando ci si muove fuori dell’Italia bisogna seguire la Convenzione CMR firmata a Ginevra nel 1956 e dovranno essere indicati: - Dati di mittente, destinatario e vettore; - Luogo di partenza e di destinazione; - Natura, quantità e peso della merce; - Istruzioni particolari per la consegna; - Responsabilità e limiti di risarcimento. Bolle doganali e documentazione internazionale Quando si esporta o importa fuori dai confini dell’Unione Europea, la burocrazia si intensifica. In questo caso servono bolle doganali e una serie di documenti aggiuntivi. I principali sono: - Documento di esportazione: certifica che le merci lasciano il territorio UE; - Certificati di origine: attestano la provenienza del prodotto (richiesti da molti Paesi extra-UE); - Documenti sanitari o fitosanitari, per prodotti alimentari o agricoli; - Polizza di carico per il trasporto marittimo; - Air Waybill per il trasporto aereo. Come gestire correttamente i documenti di trasporto Per gestire correttamente i documenti di trasporto bisognerebbe seguire queste buone pratiche: - Centralizzare le informazioni. Con l’aiuto di un software gestionale si riescono ad avere tutti i documenti dati in un’unica piattaforma; - Gestire la compilazione. Collegando ordini, anagrafiche clienti e documenti di trasporto, si riducono gli errori manuali e si velocizza l’emissione; - Archiviare in sicurezza. Bisognerebbe conservare le copie digitali per almeno 10 anni per rispondere alle richieste della legge e facilitare le verifiche fiscali; - Tracciare ogni spedizione. Si può fare collegando l’ordine ai tracking dei vettori così da monitorare lo stato della consegna. Normativa di riferimento e obblighi legali La documentazione di trasporto è regolata da un complesso quadro normativo che varia in base alla tipologia di merce e alla destinazione. In Italia, i principali riferimenti sono: - DPR 472/1996, che disciplina il Documento di Trasporto; - DPR 633/1972 (art. 21 e seguenti), relativo alla fatturazione; - Codice Civile (artt. 1683–1696) per i contratti di trasporto; - Convenzione CMR (1956) per il trasporto internazionale su strada; - Regolamenti UE in materia di dogane e sicurezza delle merci. I vantaggi della digitalizzazione nella gestione dei DDT Negli ultimi anni la digitalizzazione ha fatto passi da gigante nel settore aziendale e anche in quello dei documenti di trasporto; il DDT viene spesso prodotto attraverso dei software specifici che offrono vantaggi quali l’efficienza, la tracciabilità, la sostenibilità e una migliore accessibilità. Per gestire correttamente i documenti di trasporto dobbiamo assicurarci che ogni merce viaggi secondo le normative, con trasparenza e tracciabilità. È importante però comprendere come il futuro sia strettamente legato a soluzioni paperless e digitali.
Pieve Torina, il percorso Kneipp si illumina di notte: nuova luce sul Sentiero delle Acque
Il grande attrattore turistico della regione Marche s'illumina di notte. È stato ultimato l'intervento per la realizzazione dell'impianto elettrico di illuminazione a led e alta efficienza energetica per un tratto del Sentiero delle Acque di Pieve Torina. "È un ulteriore passo avanti per la valorizzazione, anche notturna, dell'area del kneipp dopo l'apertura delle nuove vasche effettuata quest'estate" sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci. "Efficientamento energetico, sicurezza dell’area e promozione turistica, evitando l’inquinamento luminoso, sono le priorità che abbiamo seguito in modo da poter rendere fruibile, anche dopo il tramonto, il percorso kneipp - aggiunge Gentilucci -. Questa innovazione non solo eleva la qualità dell'esperienza, ma si allinea perfettamente con le moderne esigenze di sostenibilità".
Unicam sostiene la campagna Oms World AMR Awareness Week 2025 per la lotta alla resistenza antimicrobica
Anche quest’anno l’Università di Camerino aderisce alla World AMR Awareness Week (Waaw), la campagna mondiale promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare sulla crescente minaccia dell’antimicrobico-resistenza (Amr) in programma dal 18 al 24 novembre.In occasione di questo importante appuntamento, l’Università di Camerino (Unicam) aprirà le iniziative dedicate alla WAAW con un convegno dal titolo “One Health, antimicrobico-resistenza e la risposta della ricerca in Unicam", in programma venerdì 14 novembre, a partire dalle ore 9:30 presso la Sala Conferenze "F.U.Rollo" del Polo di Bioscienze dell’Ateneo. Dopo i saluti istituzionali, il convegno, coordinato dal prof. Luca Agostino Vitali della Scuola del Farmaco e dalla prof.ssa Dezemona Petrelli della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, si aprirà con la relazione del prof. Giovanni Delogu, Presidente della Società Italiana di Microbiologia, che affronterà il tema della resistenza nel micobatterio tubercolare. Seguiranno gli interventi di docenti e ricercatori Unicam, che presenteranno le loro attività e i progetti di ricerca dedicati all’AMR in un’ottica One Health, evidenziando le collaborazioni attive sia all’interno dell’Ateneo sia a livello nazionale e internazionale. Sarà possibile seguire l’evento anche in modalità telematica.Su scala globale, l’antimicrobico-resistenza rappresenta già una delle principali cause di mortalità, con oltre 5 milioni di decessi ogni anno. Essa costituisce anche una grave minaccia per la sostenibilità economica mondiale, con un impatto stimato fino a 3,4 trilioni di dollari l’anno entro il 2030. Il fenomeno riguarda non solo la salute umana, ma anche quella animale e ambientale, rendendo indispensabile un approccio integrato e coordinato. Gli sforzi di ricerca di Unicam si inseriscono pienamente nello spirito dello slogan scelto dall'Oms per la campagna 2025: “Agire subito per proteggere il nostro presente e garantire il nostro futuro”. Un impegno condiviso, che coinvolge tutti e tutte, e che passa attraverso un uso prudente e consapevole degli antibiotici, solo quando necessario; l’adozione di buone pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni (come igiene delle mani e vaccinazioni); attività di screening e isolamento dei casi di infezioni da batteri resistenti e, non da ultimo, la promozione della ricerca scientifica e dello sviluppo di nuovi antimicrobici. Con queste azioni, Unicam conferma il proprio ruolo attivo nella lotta globale all'antimicrobico-resistenza, a tutela della salute umana, animale e ambientale.
Giornate Fai per le scuole 2025: studenti protagonisti a Villa Spada di Treia e Teatro Feronia di San Severino
Come annunciato mercoledì 29 ottobre alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in occasione dei 50 anni del Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano Ets, tornano nella settimana dal 24 al 29 novembre le "Giornate Fai per le scuole", manifestazione interamente dedicata alle scuole che da quattordici anni la Fondazione organizza in tutta Italia su modello delle Giornate Fai di Primavera e d’Autunno. La manifestazione fa parte del programma nazionale "Fai per la Scuola", un piano ricco e articolato che ben esprime la vocazione del FAI all’educazione della collettività alla conoscenza, al rispetto e alla cura del patrimonio culturale italiano, proprio a partire dalle giovani generazioni. Per la realizzazione di questo programma, il Fai opera in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito in virtù di un protocollo d’intesa, che si fonda sui principi costituzionali incarnati dagli articoli 9 e 118, secondo i quali il singolo cittadino può e deve fare la sua parte anche nella tutela e nella cura dell’ambiente che ci circonda. Il Fai opera da cinquant’anni per costruire e diffondere questa cultura nella società civile e, in nome della sua missione educativa e dello spirito sussidiario che lo anima, con sempre maggiore impegno intende collaborare con il mondo della Scuola, offrendo i suoi luoghi, le sue conoscenze e la sua esperienza per integrare e arricchire l’offerta formativa secondo le direttive delle nuove linee guida ministeriali. Protagonisti delle Giornate saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati dai volontari del Fai in collaborazione con i docenti, che accompagneranno altri studenti in visita nei Beni e nei luoghi da loro selezionati e aperti grazie al Fai, vivendo un coinvolgimento diretto nella valorizzazione del proprio territorio come parte attiva della comunità, e assurgendo a esempio per molti giovani in uno scambio educativo tra pari. Le Delegazioni di migliaia di volontari della Fondazione, diffusi e attivi in tutte le regioni, apriranno infatti oltre duecento luoghi speciali che saranno visitati da studenti iscritti al Fai con la propria classe. Le classi “Amiche FAI” saranno accolte da migliaia di ragazzi e condotte alla scoperta di chiese, palazzi, parchi e giardini storici, monumenti e istituzioni del loro territorio, che ne racconteranno la storia, ne sveleranno i capolavori e i particolari curiosi, proponendo ai loro pari un’esperienza memorabile, che li motiverà a farsi cittadini più consapevoli e attivi, primi difensori e promotori del patrimonio culturale dell’Italia. Anche quest’anno i beni aperti in tutta Italia sono di diverse tipologie e offrono ricchi spunti didattici per le scuole di ogni ordine e grado. Rientrano nelle attività di scoperta del territorio e del patrimonio locale la visita al Castello di Arco (Tn), gioiello medievale che svelerà agli studenti ambienti solitamente chiusi, ai Sassi di Matera, dove gli studenti approfondiranno in un percorso tematico l’antica economia della cera, fino al quartiere Maria Ausiliatrice di Alcamo (Tp), protagonista di un progetto di rigenerazione urbana attraverso la street art. Altri beni sono legati all’educazione civica e alla memoria, come il Museo Falcone-Borsellino di Palermo, il percorso nella Forlì colpita nel 1944, o il Palazzo Vivante di Trieste, testimone della storia asburgica e del primo dopoguerra. Alcuni luoghi offrono, poi, spunti di educazione ambientale e scientifica, come la scuola di Balmuccia, presidio contro lo spopolamento ed esempio di sostenibilità in alta Valsesia, l’Istituto Zooprofilattico di Portici, impegnato nella tutela ambientale e animale, e il Museo della Scuola di Bolzano, che racconta l’evoluzione dell’istruzione nelle diverse culture locali. Le Giornate FAI per le scuole si confermano un’esperienza formativa di grande efficacia e soddisfazione per tutti: un progetto che trasforma, ispira per il futuro, rende protagonisti e diffonde passione per la conoscenza, da cui scaturisce il desiderio di proteggere il patrimonio di storia, arte e natura italiano per sempre e per tutti, come è descritto nella missione del Fai. L’adesione al progetto “Apprendisti Ciceroni” e la partecipazione alle Giornate Fai per le scuole sono alcune delle opportunità legate all’Iscrizione Classe Amica Fai, che quest’anno si arricchisce anche di un contenuto in più: una speciale piattaforma e-learning con video esclusivi che approfondisce le professioni dei Beni Culturali, nell’ottica delle attività di orientamento in linea con le recenti indicazioni ministeriali. "In tanti anni di esperienza sussidiaria a quella del mondo della scuola il Fai ha imparato che l’oggetto della sua missione non è affatto estraneo al mondo dei giovani e che, anzi!, se coinvolti con la chiave giusta essi si appassionano alla realtà della storia, dell’arte e del paesaggio storico e naturale con una facilità e un vigore sorprendenti, scoprendo quanto sia più gratificante ed emozionante l’esperienza concreta rispetto a quella virtuale", ha dichiarato Marco Magnifico (Presidente Fai). La quattordicesima edizione delle Giornate FAI per le scuole si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, di Regione Marche, di tutte le Regioni e le Province autonome italiane. Si ringraziano, inoltre, Regione Campania, Provincia autonoma di Trento e Fondazione Carical per i contributi concessi. Rai è Main Media Partner dell’iniziativa. Il progetto sarà sostenuto anche quest'anno da Agn Energia, da dieci edizioni sponsor principale dell’evento, sempre sensibile al rispetto per l'ambiente e alle iniziative che coinvolgono la scuola. Novità per l’anno scolastico 2025-26 è la creazione del percorso didattico 'I Detective dell'Energia', per approfondire in classe il tema del consumo e del risparmio energetico attraverso video e attività coinvolgenti differenziate per fasce d'età. Al termine della formazione, sarà possibile partecipare alla nuova edizione del contest online "#LatuaIdeaGreen", che invita gli studenti a scegliere quale, tra tre opere di street art dedicate al tema e finalizzate a sensibilizzare la cittadinanza, vorrebbero vedere realizzata in una città italiana. Agn Energia, inoltre, destinerà un contributo alla manutenzione annuale del Monastero di Torba, Bene FAI a pochi chilometri da Varese, un complesso monumentale longobardo, oggi parte di un parco archeologico dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Questo sostegno sarà dedicato alla scuola del vincitore del contest. Tra i beni aperti nelle Marche si segnalano numerosi luoghi di grande valore storico e artistico. A Pesaro, nel cuore del campus cittadino, l'Itet Bramante Genga ospita dal 2009 il Museo di Arte Grafica Massimo Dolcini, che conserva una ricca collezione di manifesti di pubblica utilità realizzati dal celebre grafico pesarese. A Jesi, il maestoso Palazzo dei Conti Ripanti, residenza nobiliare del Trecento ampliata nel Settecento, custodisce oggi la biblioteca del seminario ed è un esempio raffinato di architettura barocca con scalone monumentale e ricchi stucchi decorativi. Ad Ascoli Piceno, nel quartiere di Borgo Solestà, la Chiesa di San Serafino da Montegranaro, affidata ai Frati Cappuccini sin dal 1569, è nota per le suggestive pitture di Fra Mussini, che uniscono realismo e intensa spiritualità. A Fabriano, la Farmacia Museo Mazzolini Giuseppucci racconta l’incontro tra scienza e arte attraverso il suo straordinario arredo neogotico, ideato a fine Ottocento dallo scultore Adolfo Ricci per celebrare le conquiste della scienza sperimentale. A Senigallia, un itinerario dedicato ai luoghi della memoria invita a scoprire edicole sacre e croci devozionali, segni di una religiosità popolare che affonda le radici nella storia e nella tradizione rurale del territorio. A Treia, la splendida Villa La Quiete, conosciuta anche come Villa Spada, progettata da Giuseppe Valadier nel 1815, domina la vallata del Potenza con la sua eleganza neoclassica e il vasto parco secolare. Infine, a San Severino Marche, il Teatro Feronia, capolavoro ottocentesco dell’architetto Ireneo Aleandri, inaugurato nel 1828 con opere di Rossini e riaperto nel 1985 dopo un accurato restauro, rappresenta uno dei più raffinati esempi di architettura teatrale marchigiana. Le visite in tutti i siti saranno curate dagli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti delle scuole del territorio che accompagneranno i visitatori in un viaggio tra arte, storia e cultura.
Tolentino, ripristinati i servizi alla casa di riposo "Porcelli": riaperto l’impianto idrico
Buone notizie per la casa di riposo "Porcelli" di Tolentino: è stato completamente ripristinato il funzionamento dell'impianto di acqua calda sanitaria e tutti i servizi della struttura sono tornati pienamente operativi. A seguito degli ultimi campionamenti ufficiali effettuati sulla rete idrica e trasmessi all'Isp dell'Ast, il servizio competente ha rilasciato il nulla osta alla riapertura dell'impianto, attestando la piena conformità dei parametri rilevati. L'esito positivo delle verifiche consente di dichiarare concluse le attività straordinarie che nelle scorse settimane erano state avviate a titolo precauzionale. La struttura può così tornare alla totale normalità operativa, garantendo agli ospiti e al personale il regolare svolgimento di tutte le attività assistenziali. Resta comunque attivo il monitoraggio periodico previsto dal Piano di Autocontrollo per la Prevenzione del Rischio Legionellosi, al fine di mantenere alti standard di sicurezza, igiene e prevenzione. L’amministrazione comunale conferma l’impegno costante nel garantire un ambiente sicuro e controllato, in linea con le procedure già in essere. Il Comune di Tolentino ha espresso un sentito ringraziamento agli utenti, ai familiari e a tutto il personale della Asp Civica Assistenza Tolentino, riconoscendo l’impegno e la professionalità dimostrati durante il periodo di limitazioni legate alla temporanea sospensione dell’impianto. Un ringraziamento particolare è stato rivolto agli operatori sanitari, al personale tecnico e ausiliario, alla direzione e a tutti coloro che, con spirito di servizio e senso di responsabilità, hanno garantito la continuità assistenziale e il benessere degli ospiti, affrontando con competenza e umanità le difficoltà operative. "Il ripristino completo dell’impianto idrico - sottolinea l'amministrazione - rappresenta il risultato di un lavoro attento e condiviso, volto a tutelare la salute degli ospiti e a mantenere elevati livelli di qualità e sicurezza all’interno della struttura".
Morrovalle, nuova viabilità a Trodica: modificato l’accesso al piazzale della pasticceria Spreca per più sicurezza
Importanti novità per il piazzale antistante la pasticceria Spreca a Trodica. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di modificare uno dei due accessi, quello dà su via Giovanni Pascoli: ora è infatti possibile utilizzare quel varco solo in entrata per coloro che arrivano dalla rotatoria o dalla superstrada, mentre per l’uscita si dovrà obbligatoriamente usare l’accesso che si affaccia su via Dante Alighieri (che invece resta a doppio senso). Provvisoriamente sono stati posizionati dei cartelli amovibili, ma presto sarà installata anche la segnaletica verticale fissa. Contestualmente, è stata rifatta l’asfaltatura su tutta l’area, compresa la segnaletica orizzontale che aiuta a così a chiarire la viabilità, e sulla vicina via Giuseppe Parini. «L’ingresso a doppio senso sul lato di via Pascoli aveva creato diversi problemi e soprattutto è stato teatro di diversi incidenti – così il sindaco Andrea Staffolani spiegando la ratio dell’intervento – con questo intervento garantiamo una maggiore sicurezza ad automobilisti e pedoni in una delle zone più transitate della viabilità cittadina».
Tolentino, Assm investe nel futuro verde: nuovo impianto fotovoltaico da 750 kWp al depuratore comunale
Tolentino punta con decisione verso la transizione energetica. La società Assm S.p.A. ha, infatti, completato la realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico da 750 kWp presso il depuratore comunale in località Rotondo, un investimento strategico interamente promosso, finanziato e gestito dall'azienda pubblica. Il progetto rientra in una più ampia strategia aziendale volta a migliorare l'efficienza energetica e ridurre l'impatto ambientale, confermando l'impegno di Assm per la sostenibilità del territorio. L'impianto, installato in un’area di proprietà Assm adiacente al depuratore di via Sacharov, rappresenta il principale polo di consumo energetico della società, con un assorbimento annuo superiore ai 1.000 MWh. La produzione stimata è di circa 1.300 MWh all'anno, di cui una parte destinata all'autoconsumo e la restante immessa nella rete elettrica. Assm ha scelto la configurazione innovativa di Autoconsumo Individuale a Distanza (Aic), che permette di condividere virtualmente l’energia rinnovabile prodotta nei diversi siti di proprietà, utilizzando la rete di distribuzione gestita dalla stessa azienda. Questo modello consente di accedere agli incentivi sull'energia condivisa, aumentando così l'efficienza economica dell'intervento. Il valore complessivo dell’opera è di circa 560.000 euro + Iva, con un contributo atteso di 200.000 euro nell’ambito del bando regionale "Energia e Imprese". L'impianto garantirà ad Assm un beneficio economico stimato in oltre 150.000 euro l'anno, tra risparmi in bolletta, incentivi e valore dell'energia venduta. Dal punto di vista ambientale, il risparmio annuo sarà pari a circa 650 tonnellate di CO₂, un contributo concreto agli obiettivi di sostenibilità della città. Dal punto di vista tecnico, l’impianto conta 1.170 moduli Aiko Solar da 640 Wp ciascuno, per una potenza complessiva di 748,8 kWp, con cinque inverter Huawei da 150 kW e 24 tracker monoassiali che permettono di ottimizzare la produzione di energia in base all’inclinazione solare. Per la realizzazione sono state coinvolte ditte e maestranze locali, in collaborazione con il personale tecnico di Assm, a conferma della volontà di valorizzare le competenze del territorio nel settore fotovoltaico. L'intervento, inserito nel piano triennale degli investimenti 2024-2026, ha rispettato tutte le tappe del cronoprogramma: l’iniziativa è partita nell’ottobre 2024, l’iter autorizzativo si è concluso nel maggio 2025, la consegna dei lavori è avvenuta il 3 luglio 2025, la fine lavori il 1° ottobre e l’allaccio dell’impianto il 23 ottobre 2025. Con questo nuovo impianto, Assm S.p.A. compie un ulteriore passo verso l’obiettivo di autonomia energetica e rafforza il proprio ruolo di motore di innovazione e sostenibilità per la comunità di Tolentino.
l diritto di odiare? Una piccola inchiesta: nasce il primo libro scritto in collaborazione con l’intelligenza artificiale
Con questo libello fuori formato e dalla veste grafica innovativa, intitolato Il diritto di odiare? Una piccola inchiesta, prende il via una inedita collaborazione: quella fra la casa editrice Liberilibri e l’intelligenza artificiale. Come sottolinea la nota dell’editore, «un piccolo ma urgente esperimento editoriale» perché l’IA, ormai, «non è una promessa lontana, ma una presenza concreta e operante» che non bisogna ignorare se si vuole tentare di comprenderla e governarla. Pubblicare dei libri scritti con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, utilizzare con sapienza e cultura una nuova forma di possibilità creativa significa metterne alla prova le opportunità e conoscerne i limiti, significa interrogare, davanti al lettore, la soglia mai netta tra l’umano e il tecnico, tra l’originale e il derivato, scegliendo di stare dentro il tempo. Il diritto di odiare? Una piccola inchiesta nasce da alcune semplici domande: oggi, nell’ipersensibile mondo occidentale, che cosa significa odiare? Perché l’odio è diventato il sentimento più sospetto, e la nostra società avverte una così forte necessità di difendersi da esso? Qui non si intende certo giustificare né tantomeno celebrare l’odio, ma ci si interroga sul ruolo che un’emozione tanto antica quanto controversa possa avere nella vita morale e politica. In un Occidente che ha costruito un vero e proprio “culto” dei diritti svuotandoli del loro fondamento morale, può esistere anche un “diritto di odiare”? L’indagine attraversa la filosofia, la storia politica e la psicologia, mettendo bene in chiaro che esiste una netta distinzione tra ciò che si prova e ciò che si fa, tra sentimento e azione, tra parola e violenza. Ne emerge un invito a riflettere non sull’odio in sé, ma su ciò che la nostra difficoltà a tollerarlo rivela del tempo in cui viviamo: esplorando la libertà e i suoi limiti, affiora così l’equilibrio fragile tra la tutela della sensibilità personale – divenuta il nuovo principio morale – e l’esigenza del dissenso.
Smart home: quali sono le cose che oggi possiamo controllare da remoto
Con una buona connessione riusciamo a gestire le luci, i termostati, le videocamere, le TV e addirittura le serrature. Basta un tap sullo smartphone, anche quando siamo fuori casa, per controllare i dispositivi intelligenti. Internet oggi non viene più usato solo per giocare o fare delle partite ai casino online, ma anche per migliorare la vita di tutti i giorni e per automatizzare la casa. Luci e prese intelligenti per una gestione smart Partiamo dalle basi. Le luci smart si accendono, si spengono e si regolano a distanza, mentre le prese intelligenti permettono di dare o di togliere corrente ai piccoli elettrodomestici. Sono compatibili con le piattaforme più diffuse come Google Home e c'è un ampio catalogo di dispositivi tra cui scegliere. Per controllare gli accessori HomeKit mentre sei fuori casa, Apple richiede un home hub, per esempio Apple TV o HomePod, collegato al tuo account. Senza, i comandi funzionano solo in rete locale. Un'altra cosa a cui devi fare attenzione è lo stato di supporto dei dispositivi, Google ha annunciato la fine del supporto per i Nest Thermostat di prima e di seconda generazione dal 25 ottobre 2025. Se usi dei modelli datati, considera un'alternativa compatibile per mantenere il controllo da remoto. Sicurezza e accessi: videocamere, campanelli e serrature Le videocamere e i campanelli smart inviano le notifiche, le clip e le stream live sul telefono quando rilevano movimento o quando qualcuno suona. Le serrature intelligenti si aprono dall'app o con delle automazioni e puoi condividere le chiavi digitali con i familiari o con gli ospiti. Con Apple Home puoi condividere il controllo della casa e definire i permessi, sempre con accesso remoto tramite hub. Con Google Home e con Alexa puoi invitare altri utenti e gestire insieme i dispositivi e la routine. Il vantaggio è l'integrazione, una videocamera che rileva movimento può accendere automaticamente le luci esterne o avviare una registrazione. Elettrodomestici e intrattenimento: dal forno alla TV Molti grandi elettrodomestici si gestiscono da remoto. Puoi avviare o mettere in pausa una lavatrice, puoi controllare la temperatura del forno o pianificare una pulizia con il robot aspirapolvere. Sulle TV e sugli altoparlanti puoi comandare la riproduzione, cambiare ingresso o regolare il volume anche quando non sei in salotto. Poi, devi considerare che adesso c'è Matter, l'aggiornamento 1.4.2 che ha migliorato l'affidabilità, la sicurezza e la scalabilità del protocollo. In pratica significa pairing più prevedibile e comunicazioni più solide tra gli accessori di brand diversi. Facciamo un esempio pratico. Immagina di arrivare a casa la sera, il campanello rileva la tua presenza e la porta si sblocca da sola. Quando entri, si accendono le luci e il termostato si accende. Così sei già pronto per rilassarti sul divano e per concederti un partita al casino live su betfair, magari mentre il forno riscalda la cena. L'idea è proprio quella di semplificare la vita e rendere automatici tutti quei gesti che compiamo ogni giorno e che ci fanno perdere tempo. Con i dispositivi smart puoi goderti la casa e il relax senza troppe preoccupazioni.
Tolentino, dalle lezioni di podcast a quelle di filmmaking: corsi gratuiti per giovani fino a 35 anni
Proseguono i laboratori creativi e i corsi promossi da "Trame di Borghi - Memorie in Movimento", progetto portato avanti dalla rete composta dall’Associazione Culturale N. Vaccaj – Istituto Musicale di Tolentino, capofila del progetto; dall’Associazione Distesi Film Project, dall'Associazione Culturale Ricreativa OZ e dall'Associazione APS LABS Laboratorio Sociale. Grazie a un approccio integrato che unisce arte, musica, audiovisivo, gioco e coinvolgimento comunitario, il progetto ha l'obiettivo di rendere i giovani protagonisti attivi del processo creativo e della rigenerazione culturale. Le attività promosse, tutte gratuite e rivolte ai giovani tra i 14 e i 35 anni, mirano anche a riscoprire e reinterpretare il patrimonio locale con nuovi linguaggi espressivi, per farlo vivere e dialogare con le nuove generazioni. L'Istituto Musicale Nicola Vaccaj sta portando avanti diversi laboratori, come quello sulle Passeggiate Tematiche, con l'esplorazione di Borgo Osmani, un percorso tra memoria e territorio per scoprire e raccontare Tolentino. Gli incontri, condotti da Andrea Mosca, porteranno alla creazione di itinerari tematici, testi e registrazioni che diventeranno parte di un progetto collettivo. Altro corso in partenza è quello dedicato al Podcast, un laboratorio di creazione e gestione narrativa sonora, percorso volto a realizzare podcast originali, come quello già avviato su YouTube, "Trame & Ordito". In partenza anche il laboratorio di formazione e tutoraggio per tecnici del suono, un workshop di composizione e realizzazione musicale, fino ad arrivare al laboratorio di sonorizzazione dal vivo. Occasioni formative importanti, che possono rappresentare una fonte di ispirazione professionale per molti giovani. L’Associazione Culturale Ricreativa OZ, tramite il laboratorio "Esplorando la memoria urbana" condotto da Tea Fonzi, si è concentrata sulla testimonianza di Villa Ficana a Macerata. Si tratta di un lavoro di ricerca collettiva per acquisire le tecniche utili a creare e organizzare passeggiate patrimoniali. Nel laboratorio si stanno sviluppando temi e narrazioni che confluiranno nella passeggiata patrimoniale dedicata a raccontare la storia del borgo attraverso nuovi punti di vista e memorie condivise. È un dialogo intergenerazionale tra i ricordi degli abitanti storici e quelli dei nuovi residenti, unito a una ricerca svolta nella biblioteca dell'Ecomuseo e nella Biblioteca Statale di Macerata, che aiuta i partecipanti a comprendere l'importanza della conoscenza e dell’ascolto nella valorizzazione della memoria collettiva. Domenica 7 dicembre la passeggiata patrimoniale organizzata nell’ambito del progetto coinciderà con la presentazione pubblica del lavoro realizzato nel laboratorio. Partito anche il laboratorio di giochi di ruolo coordinato da LABS, dedicato alla creazione di due avventure fantasy ambientate in luoghi reali: negli Orti Osmani di Tolentino e a Villa Ficana - Ecomuseo di Macerata. L'obiettivo è valorizzare e far conoscere questi spazi attraverso la fantasia e la narrazione condivisa, trasformandoli in scenari ricchi di mistero, magia e leggende. Vi partecipano appassionati di giochi di ruolo, curiosi e neofiti, che scoprono nuovi modi di raccontare e giocare insieme, esplorando luoghi reali trasformati dall'immaginazione. È inoltre partito il corso di filmmaking curato dall’Associazione Distesi Film Project, in cui i partecipanti, guidati da giovani formatori e tutor, apprendono tecniche di ripresa, montaggio e storytelling. I giovani diventano videomaker, storyteller e tecnici del suono, documentando le attività del progetto e creando nuovi contenuti culturali. Il Laboratorio di audiovisivo e di narrazione multimediale culminerà con la realizzazione di un documentario basato sui luoghi e sull’attività di tutto il progetto, contribuendo alla costruzione di un archivio visivo della memoria locale. "È molto interessante ciò che sta accadendo all’interno dei laboratori attivati dalle associazioni aderenti alla nostra rete. Molti giovani sono incuriositi dai diversi corsi proposti e si stanno mettendo in gioco per essere loro i protagonisti delle azioni formative che stiamo sviluppando", ha dichiarato Alessandra Prosdocimi, coordinatrice del progetto e presidente dell’Istituto Musicale Vaccaj. "Sarà interessante anche vedere come le diverse realtà riusciranno a interagire, verso le fasi finali del progetto, per realizzare proiezioni con sonorizzazione dal vivo, mappe sonore e installazioni audio immersive. Tutto questo è utile per rinnovare il racconto del patrimonio locale, integrando nuovi linguaggi contemporanei", ha aggiunto. Il progetto è inserito in "Quello che i giovani possono" – Bando di Accesso Linea 2, "TRAMA: l’arTe RAcconta le MArche", finanziato dalla Regione Marche – Politiche giovanili e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale con il FNPG 2023. Per chi fosse interessato a partecipare o iscriversi ai corsi, è possibile rivolgersi alle associazioni coinvolte nella rete.
All'Abbadia di Fiastra la Commemorazione dei defunti dei Club Service
Qualche sera fa, all’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, in contrada Abbadia di Fiastra, a Tolentino, si è tenuta la Commemorazione dei defunti. Come ogni anno la solenne ricorrenza è stata officiata da sua eccellenza mons.Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia. All’evento hanno partecipato il Rotary Macerata, Macerata ‘’Matteo Ricci’’, Tolentino insieme ad altri club service del maceratese, Lions Macerata Sferisterio, Kiwanis Macerata, Inner Wheel Macerata, Soroptimist Macerata. E’ seguita la conviviale al ristorante “La Foresteria“ in contrada Abbadia di Fiastra di Tolentino. Al termine dell’evento sono stati raccolti fondi per la “Casa di Bethlem” di Macerata.
Cosa fare nei primi minuti dopo un incidente stradale
Ogni giorno, in Italia, avvengono centinaia di sinistri stradali. La maggior parte non finisce sulle pagine dei giornali, ma produce comunque mesi di pratiche, telefonate con assicurazioni, discussioni sulle responsabilità, liquidazioni più basse del dovuto e, spesso, arrabbiature inutili. È sorprendente quanto tutto questo dipenda da poche decisioni prese nei primissimi minuti dopo l’incidente. Perché non basta “avere ragione”: bisogna saperla far valere. Il punto è che nessuno ti prepara a questo. Quasi nessuno sa cosa dire, cosa NON dire, cosa raccogliere, chi chiamare. E purtroppo molti fanno l’errore peggiore: si fidano della buona fede del momento, pensando che “tanto si chiarisce tutto”. La realtà è un’altra: chi agisce bene nei primi 20–30 minuti, ha già impostato il 70% della tutela dei propri diritti. Per questo gli avvocati che si occupano di sinistri consiglierebbero di avere sempre una piccola check-list mentale da seguire. E sì, farsi supportare subito da uno studio legale per incidenti può evitare danni irreversibili. Prima mossa: metti in sicurezza Prima di tutto: fermati e respira un momento. Poi passa subito in modalità “sicurezza”. - accendi le quattro frecce e metti il triangolo - sposta le persone eventualmente coinvolte in un punto sicuro La sicurezza è fondamentale anche per un altro motivo: se l’area dell’incidente non è un caos, sarà più facile fotografare ed avere scene pulite che non creano dubbi interpretativi. Se ci sono feriti che non possono muoversi, non spostarli, ma proteggili dal traffico. Chiama i soccorsi anche se l’altro ti dice “non serve” Molte persone, soprattutto quelle “di buon senso”, hanno il timore di chiamare le Forze dell’Ordine. Temono di fare “dramma” o di renderla una cosa più grande di quanto sia. In realtà chiamare Carabinieri, Polizia Stradale o Municipale non è “drammatizzare”: è tutelarsi. Il verbale è un documento ufficiale, con valore probatorio. E nei sinistri complessi (o quando ci sono feriti, anche lievi) è un’ancora preziosa. Se ci sono feriti chiama il 112. Se non sei sicuro… chiama comunque. È tuo diritto farlo. Raccogli le prove (anche se pensi che sia tutto ovvio) Quello che è “ovvio” sul momento, dopo 8 giorni non è più ovvio a nessuno. Fai foto senza timidezza: posizione dei veicoli, incrocio, segnaletica, eventuali frenate, semafori, meteo, visibilità in quella direzione, eventuali buchi nell’asfalto, lavori stradali. E poi fai un’altra cosa fondamentale: raccogli i contatti dei testimoni. Bastano nome, cognome, telefono. Non serve testimonianza scritta in quel momento. Solo contatto verificabile. Se hai subito lesioni anche apparentemente lievi, fatti vedere il prima possibile. Il referto medico è la radice tecnica di ogni richiesta risarcitoria. Senza un documento sanitario, anche una lesione vera, dopo, può diventare “contestabile” o “non dimostrata”. Non ammettere colpa “di pancia” La frase “scusi, è stata colpa mia” detta per impulso umanitario o per educazione può diventare un autogol gigantesco. Non è questione di “furbizia”, è questione di lucidità: in quel momento non hai ancora tutti gli elementi in mano per poter dire chi ha realmente causato cosa e in quale percentuale. E spesso, nei sinistri, le responsabilità sono in concorso. Non devi accusare nessuno, ma non devi nemmeno autoaccusarti. Il tuo compito lì è solo documentare i fatti, raccogliere dati, foto, contatti. Le colpe si stabiliscono dopo la ricostruzione tecnica, quando vengono valutati i comportamenti di entrambe le parti, non sul marciapiede con l’adrenalina addosso e sotto pressione psicologica. Compila il CID con lucidità Il CID/CAI non è una “sentenza”, è un documento di constatazione. Serve a descrivere cosa è accaduto, non a decidere chi ha torto o ragione. Proprio per questo va letto con attenzione: ogni casella, crocetta, descrizione può orientare la ricostruzione futura della dinamica. Se non sei sicuro, non firmare su pressione dell’altro conducente e non lasciarti intimorire dal classico “dai, firmiamo e risolviamo”. Hai il diritto di prenderti tempo, di rileggere con calma, di non compilare parti che non ritieni chiare. Una firma affrettata può diventare un boomerang che poi è difficile smontare. Meglio chiedere una consulenza e compilare correttamente che firmare male. Una firma data “per chiudere in fretta” non è mai un buon affare. I 20 minuti iniziali valgono più di tutto Le prime due ore dopo un incidente sono il reale “tempo legale” del sinistro. È in quella finestra temporale che si raccolgono le informazioni più attendibili, i verbali più freschi, le testimonianze più neutre. Dopo, tutto si diluisce: i ricordi cambiano, la memoria seleziona, ognuno filtra ciò che ha visto. La dinamica non viene più ricostruita in base a ciò che “ci si ricorda”; viene ricostruita (e riconosciuta) in base a ciò che si documenta. Per questo non serve diventare un esperto del Codice della Strada: servono poche cose essenziali, fatte bene, subito, senza farsi travolgere dalla fretta o dall’imbarazzo del momento. Se applichi queste 5 mosse nell’immediato, hai già messo la tua pratica nella metà delle persone che si tutelano davvero, quelle che non devono “giustificarsi” dopo, ma semplicemente mostrare ciò che hanno già documentato sul posto.
San Severino, la famiglia Marini apre il negozio Febal Casa in centro. Il sindaco: "Segnale positivo per la città"
Nuova attività nel centro storico della Città di San Severino Marche con l'inaugurazione del negozio Febal Casa gestito dalla famiglia Marini, da sempre imprenditori del mobile. L'apertura del monomarca, situato in viale Indivini, consolida ulteriormente il ruolo della famiglia Marini come punto di riferimento nell'arredamento di qualità della regione. Il taglio del nastro ha visto la partecipazione del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha voluto portare il saluto e l'augurio di buon lavoro dell'Amministrazione comunale. Ai festeggiamenti si è unito anche il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata. La famiglia Marini è da tempo un pilastro del settore arredo essendo anche titolare del grandissimo showroom Marini Arredamenti a Taccoli, una struttura imponente di ben 2.600 metri quadrati situata lungo la Septempedana. L’azienda, fondata nel lontano 1956, si distingue da oltre sessant'anni per la qualità, la cura e la completezza dell'offerta, proponendo soluzioni per tutti gli ambienti della casa: cucine su misura, camere, camerette, divani, bagni, pavimenti, infissi, illuminazione e reti da materassi. Il sindaco Rosa Piermattei ha espresso grande soddisfazione per il nuovo investimento: “L'inaugurazione di questo showroom Febal Casa è un segnale forte e positivo per la nostra città. La famiglia Marini dimostra ancora una volta non solo la propria eccellenza imprenditoriale, ma anche un profondo radicamento e fiducia nel futuro di San Severino Marche. Auguriamo loro un successo duraturo in questa nuova avventura”.

cielo sereno (MC)



