Varie
Gli appuntamenti quotidiani che scandiscono la nostra routine
La vita di ogni giorno è composta da una serie di appuntamenti fissi, piccoli o grandi, che creano un ritmo regolare e rassicurante. Dal momento del risveglio fino alle ultime ore della sera, la routine personale si costruisce attraverso abitudini che, pur differenti da individuo a individuo, rappresentano un elemento essenziale di equilibrio. Comprendere questi meccanismi permette di cogliere come la società moderna attribuisca grande importanza alla scansione del tempo e al valore degli impegni quotidiani, che assumono spesso un significato culturale oltre che personale. Il risveglio come momento simbolico La mattina è, per tradizione, il momento in cui prende forma la giornata. Il suono della sveglia, il rito della colazione e l’organizzazione delle prime attività lavorative o di studio segnano l’inizio di una routine che si ripete con precisione. Nonostante i diversi stili di vita, resta comune l’idea che le prime ore siano decisive per dare un’impronta al resto della giornata. Molti studi sottolineano come i piccoli gesti mattutini, dall’aprire le finestre al consultare le notizie, contribuiscano a costruire un senso di ordine e prevedibilità. Lavoro, studio e impegni intermedi La parte centrale della giornata è spesso dedicata al lavoro o allo studio, momenti che occupano una porzione significativa del tempo. Le pause, distribuite tra un’attività e l’altra, assumono il ruolo di intervalli indispensabili per ricaricare le energie e mantenere la concentrazione. Anche in questa fase, la routine si rafforza grazie a orari ricorrenti: l’appuntamento con il pranzo, una riunione programmata, una lezione fissa. Tali momenti scanditi consentono di collocare le proprie azioni in una cornice di prevedibilità che offre stabilità. I piccoli rituali che accompagnano la giornata Accanto agli impegni principali, si collocano i rituali minori che arricchiscono la quotidianità. Il caffè del pomeriggio, la telefonata con un familiare, la breve passeggiata per interrompere la sedentarietà: tutti esempi di gesti semplici ma essenziali. Queste consuetudini, spesso sottovalutate, contribuiscono a mantenere un equilibrio emotivo e sociale, poiché rappresentano punti di riferimento costanti che si intrecciano con gli aspetti più pragmatici della vita moderna. Appuntamenti simbolici e collettivi Accanto alla sfera privata, esistono appuntamenti che appartengono a una dimensione pubblica o collettiva: le trasmissioni televisive in onda a orari fissi, i telegiornali che riassumono i fatti del giorno, ma anche eventi culturali e sportivi che si ripetono periodicamente. In questo insieme di momenti ricorrenti trovano spazio anche forme di intrattenimento e di gioco, capaci di scandire il quotidiano con piccoli istanti di attesa e curiosità. Tra questi rientra la Lotteria Italia, storica tradizione nazionale che ogni anno offre premi di varia entità e che negli ultimi anni si è legata al programma serale “Affari Tuoi”. Proprio all’interno della trasmissione vengono comunicati i premi giornalieri della Lotteria Italia, consultabili online su Mylotteriesplay, diventando così un appuntamento riconoscibile che si inserisce nella routine degli spettatori al pari di altri rituali collettivi che catturano l’attenzione per brevi istanti. La sera e la chiusura del ciclo quotidiano Con il calare della sera, la routine si avvia verso una fase di chiusura. La cena, la visione di un programma televisivo o la lettura di un libro diventano i passaggi finali di una giornata scandita da appuntamenti ricorrenti. In questo momento, la regolarità degli orari favorisce la creazione di un senso di continuità, preparando al riposo notturno e al successivo riavvio del ciclo. Anche la sera, dunque, diventa un appuntamento con sé stessi, un tempo dedicato al bilancio personale e alla riconciliazione con il ritmo interiore. Il valore sociale della routine Gli appuntamenti quotidiani non rappresentano soltanto un insieme di abitudini individuali, ma si configurano come veri e propri elementi sociali. Essi contribuiscono a creare un linguaggio condiviso, permettendo a persone diverse di riconoscersi in esperienze comuni. La pausa pranzo, il rientro serale, la visione di un evento televisivo: ogni momento, pur vissuto in maniera personale, acquisisce significato collettivo perché inserito in una cornice condivisa. La routine, quindi, non è soltanto ripetizione, ma anche costruzione di senso e di appartenenza.
I momenti più iconici della storia del calcio italiano
Il calcio italiano è pieno di imprese che hanno segnato profondamente la cultura sportiva del Paese. Dalle finali emozionanti ai titoli storici, ogni generazione ricorda un momento che ha cambiato l'identità calcistica dell'Italia. Questi episodi si sono trasformati in simboli di orgoglio nazionale e sono stati celebrati con una passione che ha oltrepassato stadi, città e intere regioni. Esplorando queste tappe fondamentali, è facile comprendere perché il calcio occupi un posto così importante nella memoria collettiva italiana. La rilevanza di questi momenti si riflette anche nelle conversazioni attuali, sia sui media sportivi che negli spazi digitali dove i tifosi dibattono su giocate, allenatori e partite leggendarie. In questi scambi appare occasionalmente qualche riferimento culturale o laterale a temi associati a Vulkan Vegas, dimostrando come la discussione calcistica continui a offrire un punto d'incontro per migliaia di sostenitori. L'essenziale è che, con il passare del tempo, questi ricordi diventano parte dell'identità nazionale. Italia campione del mondo nel 1982: la rinascita dopo le avversità Uno dei ricordi più preziosi per gli italiani è il Mondiale del 1982. La nazionale iniziò il torneo con qualche dubbio, ma finì per essere protagonista di una delle maggiori rimonte emotive nella storia del calcio. Il trionfo contro il Brasile in quella che molti considerano "la partita più bella della storia" fu il punto di svolta che spinse la squadra fino a sollevare la Coppa del Mondo a Madrid. Marcatori come Paolo Rossi e figure come Dino Zoff sono diventati idoli eterni. Per l'Italia, quel titolo non significò solo una vittoria sportiva, ma un simbolo di resilienza in un momento complicato per il Paese. L'euforia collettiva unì milioni di persone sotto un unico sentimento. Il Mondiale del 2006: una vittoria per una nuova generazione Ventiquattro anni dopo, l'Italia tornò a conquistare il mondo. Il Mondiale del 2006 in Germania fu un torneo carico di emozione, suspense e dramma. La semifinale contro la Germania, risolta negli ultimi minuti dei tempi supplementari, è rimasta impressa come una delle imprese più emozionanti del calcio italiano moderno. La finale contro la Francia, con la sequenza dei rigori e la leadership di giocatori come Buffon, Cannavaro e Totti, consolidò una generazione che segnò l'inizio del XXI secolo per il calcio italiano. La celebrazione fu massiccia: strade, piazze e intere città si riempirono di tifosi che festeggiarono il ritorno al vertice dello sport mondiale. L'Europeo del 2021: uno stile rinnovato che tornò a unire il Paese La vittoria a Euro 2021 ha rappresentato l'evoluzione dello stile calcistico italiano. Lontana dall'immagine difensiva tradizionale, la nazionale dimostrò un gioco dinamico, tecnico e offensivo che sorprese il continente. Il trionfo a Wembley contro l'Inghilterra fu vissuto come una rivendicazione dell'identità italiana in un momento in cui il Paese affrontava grandi sfide sociali. Il torneo mostrò anche la capacità dell'Italia di rinnovarsi e costruire un progetto solido basato su giovani talenti, una direzione tecnica moderna e una forte mentalità collettiva. Questo titolo riaffermò la connessione del Paese con la sua nazionale e riaccese l'entusiasmo di milioni di tifosi. Il Milan di Sacchi: la squadra che rivoluzionò il calcio europeo L'AC Milan di Arrigo Sacchi, tra gli anni '80 e l'inizio degli anni '90, segnò un prima e un dopo nella storia del calcio. Con una filosofia basata sul pressing alto, il gioco corale e la disciplina tattica, questa squadra cambiò il modo di intendere lo sport a livello globale. Giocatori come Van Basten, Gullit, Rijkaard e Maldini formarono un collettivo che dominò l'Europa con due Coppe dei Campioni consecutive. L'impatto del Milan di Sacchi continua ad essere un punto di riferimento per allenatori e tifosi di tutto il mondo. La sua eredità è uno dei momenti più influenti nella costruzione del prestigio del calcio italiano. La Juventus e la sua era di dominio europeo negli anni '90 Un altro capitolo iconico fu vissuto con la Juventus negli anni '90, quando la squadra si consolidò come una potenza internazionale. La finale vinta nel 1996 contro l'Ajax in Champions League simboleggiò un'epoca d'oro per il club di Torino. Figure come Del Piero, Vialli e Deschamps rappresentano quell'era di eccellenza. La Juventus non brillò solo a livello nazionale, ma lasciò un segno in Europa con il suo stile competitivo e la sua capacità di formare giocatori di classe mondiale. Quel periodo rafforzò l'immagine del calcio italiano come uno dei campionati più potenti del mondo. Momenti che hanno definito il calcio italiano Nel corso della sua storia, l'Italia ha vissuto episodi memorabili che hanno plasmato la sua identità calcistica. Questi momenti non sono semplici ricordi: fanno parte dell'immaginario collettivo di un Paese che vive lo sport con un'intensità speciale. Le seguenti tappe fondamentali riassumono alcune delle più influenti. Tappe fondamentali principali: - Titolo mondiale del 1982 e la rinascita emotiva del Paese. - Mondiale del 2006 e la finale più drammatica dell'era moderna. - Euro 2021 e la rinascita di uno stile rinnovato. - Il Milan di Sacchi e la sua rivoluzione tattica in Europa. - La Juventus degli anni '90 e il suo impatto internazionale. Questi momenti mostrano perché il calcio italiano è profondamente legato all'identità nazionale. Ogni tappa fondamentale combina emozione, tecnica e un forte senso di comunità. Per i tifosi, questi ricordi non rappresentano solo titoli, ma capitoli di una storia condivisa. Ciò che queste tappe fondamentali rivelano sull'Italia La storia dei momenti iconici del calcio italiano rivela un Paese che si emoziona, si rinnova e celebra la creatività dello sport. I trionfi, le sconfitte e le epopee collettive formano un patrimonio culturale che unisce comunità e generazioni. Il calcio in Italia è più di un gioco: è un'espressione di identità e un'eredità emozionale condivisa. Scopri altre storie dello sport italiano, rivivi i suoi momenti migliori e sperimenta come il calcio può trasformarsi in un simbolo di unione e orgoglio nazionale.
Morrovalle, nuovo volto per Porta delle Fonti con muro di contenimento e marciapiede
Sono iniziati nelle scorse settimane i lavori di riqualificazione delle mura storiche. L’opera ha un valore complessivo di 480 mila euro, con il 70% della somma (331.200 euro) coperto dai fondi regionali derivanti dal bando per il recupero e la valorizzazione delle mura storiche. I lavori prevedono la realizzazione di un muretto di contenimento in corrispondenza del lato nord ovest del centro storico, nell’area di Porta delle Fonti, dove erano situate le antiche mura storiche andate distrutte nel corso dei secoli. Tali opere oltre risultano fondamentali sia dal punto di vista architettonico, in quanto vanno a valorizzare la parte posteriore del centro storico e creano un collegamento pedonale fra le due estremità di quest’ultimo, che dal punto di vista strutturale, in quanto hanno la funzione di contenimento del terreno al fine di mitigare e salvaguardare il sito dal rischio frane, come quelle avvenute di recente nel 2011 e nel 2016. Inoltre, con la realizzazione del muro di contenimento si realizzerà anche un marciapiede perimetrale che consentirà sia la percorribilità pedonale a ridosso delle mura che una ulteriore separazione tra il traffico veicolare e gli elementi da tutelare e salvaguardare. "Si tratta di un’opera che fa parte del nostro programma di mandato – evidenzia il sindaco Andrea Staffolani – e questo è solo il primo stralcio dell’intervento che abbiamo in mente. Il prossimo passo sarà quello di reperire risorse per riuscire a completare l’opera per intero".
Riconferma al vertice: Gianluca Lucchese guiderà "Tradizioni Sanginesine" per il quadriennio 2026-2029
L'Associazione Tradizioni Sanginesine Aps Asd entra nel nuovo quadriennio 2026-2029 con un organo di amministrazione rinnovato e la significativa riconferma di Gianluca Lucchese alla presidenza. L'Assemblea dei Soci, riunitasi lo scorso 16 novembre, ha proceduto all'elezione del direttivo, che guiderà l'Associazione nei prossimi quattro anni, impegnata nella promozione e valorizzazione degli eventi storici e culturali di San Ginesio. La squadra che affiancherà il presidente Lucchese è così composta: Laura Salvucci Salice – Vicepresidente, Silvia Abrami – Segretario, Marco Scagnetti – Tesoriere, Loredana Riccucci – Consigliere. Prima dell'elezione, l'Assemblea ha accolto con favore la relazione delpPresidente uscente (e ora riconfermato) Gianluca Lucchese, che ha illustrato le numerose attività svolte nel triennio 2023-2025. Contestualmente, sono state approvate all'unanimità le linee programmatiche che orienteranno le iniziative associative per il quadriennio 2026-2029. Un momento particolarmente sentito è stato dedicato al professor Sandro Quassinti. L'Assemblea ha espresso un profondo ringraziamento per il suo fondamentale contributo, avendo garantito la continuità tra le gestioni e ricoperto con dedizione il ruolo di vicepresidente per l'intero mandato appena concluso. Pur avendo comunicato la sua indisponibilità per un terzo mandato, il prof. Quassinti ha assicurato la sua preziosa collaborazione futura alle attività dell’Associazione. Il nuovo periodo associativo si apre subito con un evento di grande rilevanza: la XXI edizione – 63° anniversario del "Ritorno degli Esuli". Come da consolidata tradizione, si attende la partecipazione della Municipalità di Siena e del Magistrato delle Contrade, a suggello dello storico legame. Tra i primi impegni in agenda per il nuovo direttivo figurano la convocazione del Comitato per il Ritorno degli Esuli e la successiva costituzione del Comitato del Palio 2026. Entrambi i comitati avranno il compito cruciale di pianificare e organizzare le rispettive manifestazioni, assicurando il successo e la continuità di questi eventi cardine per la comunità di San Ginesio.
Macerata, bersaglieri e alpini uniti nella solidarietà: 62 tonnellate di cibo raccolte per la Colletta Alimentare
Nella cornice della 29ª Giornata Nazionale della Colletta Alimentare e della IX Giornata mondiale dei Poveri, la provincia di Macerata ha dato ancora una volta prova di una coscienza civile viva, capace di unire generazioni, associazioni e forze della comunità attorno a un gesto che, come ha ricordato il Presidente CEI Card. Matteo Zuppi, rappresenta «un segno di grande fiducia e una risposta concreta» ai bisogni di chi fatica ad arrivare a fine mese. Tra i protagonisti della giornata a Macerata e Piediripa ci sono stati, come sempre, i Bersaglieri e gli Alpini, presenti in spirito e in numero con quella disciplina del cuore che appartiene alla più autentica tradizione del volontariato d’arma, per trasformare la speranza in azione. Per queste realtà – nate per servire il Paese, ieri nelle trincee e oggi nelle comunità – la Colletta Alimentare non è solo un appuntamento annuale, ma un modo di essere: unire velocità, prontezza, organizzazione e spirito di squadra al servizio dei più fragili. Presso il Conad di Piediripa, dove hanno operato cinque bersaglieri, sono stati raccolti 1.701 kg di alimenti, con un aumento di circa 250 kg rispetto al 2024. All’Eurospin, con l’impegno di due bersaglieri, il risultato è stato di 1.512 kg. Nel complesso, la provincia di Macerata segna un importante passo avanti con 62.960 kg raccolti a fronte dei 59.944 kg del 2024 (+5,05%, dato perfettamente allineato al progresso nazionale). Un contributo prezioso che si somma alla grande mobilitazione regionale e che conferma il ruolo decisivo delle associazioni d’arma nei contesti di solidarietà popolare. Il dato complessivo nazionale è impressionante, un vero «spettacolo della carità» che dimostra come la solidarietà resta uno dei pilastri invisibili che tengono insieme la società italiana. 8.300 tonnellate di alimenti donati in un solo giorno, il 5% in più rispetto al 2024 grazie all’impegno di 155.000 volontari e oltre 5 milioni di donatori, permetteranno a Banco Alimentare di sostenere 1 milione e 800 mila persone attraverso 7.600 enti caritativi in tutto il Paese. Ma il valore simbolico è ancora più grande: combattere la solitudine, che è la prima vera forma di povertà. La giornata maceratese è stata possibile grazie al coordinamento impeccabile di Leo Del Carpio e Maurizio Galassi, veri motori organizzativi dell’iniziativa, e alla collaborazione di associazioni, parrocchie, gruppi giovanili, istituzioni locali e volontari di ogni età. Il Presidente ANB di Macerata, Bers. Ten. Carmine Posa, ha sottolineato «la grande partecipazione e i buoni risultati ottenuti», ringraziando «tutti i bersaglieri che hanno partecipato nella raccolta e con donazioni personali».
Tolentino, lavori sulla ciclopedonale e modifiche alla viabilità: via San Nicola resta chiusa, ecco quando
Proseguono gli interventi di manutenzione e riorganizzazione della viabilità nel territorio comunale di Tolentino. In questi giorni l’Ufficio Manutenzioni ha portato a termine un importante lavoro lungo la pista ciclopedonale che dal Ponte del Diavolo, attraversando contrada Pianibianchi, conduce fino al lago delle Grazie. Gli operai comunali hanno provveduto alla sostituzione e alla sistemazione dei cordoli che delimitano il percorso, alcuni dei quali risultavano ormai deteriorati. L'intervento, fortemente voluto dal sindaco e dall'amministrazione comunale, ha l'obiettivo di ripristinare condizioni ottimali di sicurezza lungo un tracciato particolarmente apprezzato e molto frequentato da cittadini e sportivi che scelgono questo itinerario per attività fisica e passeggiate all'aria aperta. Parallelamente, il Comune comunica importanti modifiche alla circolazione veicolare in via San Nicola per consentire lo svolgimento di ulteriori lavori programmati. Dal 17 al 28 novembre, dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 8:30 – 18:00, sarà infatti vietato il transito nel tratto compreso tra il civico 66 e Via I Maggio (esclusa). Sarà inoltre invertito il senso unico di marcia nel tratto tra Piazza San Nicola e Piazza della Libertà, con direzione verso quest’ultima. La ditta incaricata provvederà alla corretta delimitazione dell'area di cantiere, garantendo la sicurezza dei pedoni attraverso percorsi alternativi e apposita segnaletica. La segnaletica temporanea sarà installata con almeno 24 ore di anticipo e posizionata nei principali punti di intersezione, come Piazza della Libertà e Corso Garibaldi con Via Oberdan, con ripetizione delle indicazioni in prossimità di Piazza Domenico Silveri. Durante i lavori, la segnaletica in contrasto con l’ordinanza sarà coperta, mentre al termine degli interventi la ditta provvederà alla rimozione della segnaletica temporanea e al ripristino delle condizioni di sicurezza per la circolazione.
Disinnescare: la saggezza di chi sa fare un passo indietro
"Però una cosa importante l’ho imparata" "Cosa?""Saper disinnescare""Cioè?""Non trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia. Non credo che sia debole chi è disposto a cedere, anzi, è pure saggio. Le uniche coppie che vedo durare sono quelle dove uno dei due, non importa chi, riesce a fare un passo indietro. E invece sta un passo avanti"(Perfetti Sconosciuti, Paolo Genovese) Queste parole tratte dal film “Perfetti Sconosciuti” ci insegnano che nelle relazioni, la forza non sta nell’avere sempre ragione, ma nel saper scegliere quando fermarsi. "Disinnescare" non significa debolezza o resa, ma proteggere sé stessi, l'altro ed il legame. Non è passività, ma presenza consapevole, nel riuscire a rimanere lucidi se l’altro perde il controllo e saper scegliere il momento giusto per confrontarsi, quando la mente è più calma e il cuore più disponibile. Spesso nel pieno di un litigio, ascoltare davvero l’altro diventa difficile. Invece di cercare di comprendere, siamo piuttosto concentrati a costruire nuovi argomenti per difendere la nostra posizione. Così, il confronto non ha più la sua funzione originaria di voler chiarire per capire e crescere insieme, ma si trasforma in una lotta di potere, dove ognuno ha bisogno di affermare la propria forza. L’orgoglio vince e la coppia perde. Non siamo davvero noi a dialogare ma il nostro ego: quella parte che teme di smarrire la propria identità. Quando è invece l’essenza ad emergere, non c’è più paura di mostrarsi vulnerabili: riconoscere una fragilità non significa perdere potere o dignità, ma ritrovare umanità. Disinnescare significa interrompere l’escalation del conflitto prima che degeneri, fermarsi prima che le parole possano ferire. Solo così il dialogo può tornare ad essere uno spazio d’incontro, dove il confronto non divide, ma costruisce. Nelle discussioni tra uomo e donna accade spesso che si utilizzino linguaggi emotivi diversi. La donna tende a esprimersi attraverso il sentire: parla di emozioni, cerca connessione e autenticità, desidera essere ascoltata subito. L’uomo, invece, risponde con logica e razionalità, tende a chiudersi in sé, non per paura di affrontare il problema, ma perché fa fatica a gestire la pressione emotiva. Così evita loscontro diretto per non sentirsi giudicato o messo alle strette. Il risultato è un fraintendimento reciproco: lei si sente non vista e non ascoltata, mentre lui accusato e inadeguato. Purtroppo, in tal modo, ciò che nasce come bisogno di avvicinarsi finisce spesso per diventare una distanza. Da qui la tensione cresce: entrambi sono feriti ma hanno paura di esporsi, per proteggere la propria vulnerabilità. Si alza il tono della voce, il corpo si irrigidisce, le parole diventano taglienti, si smette di ascoltare per interrompere l’altro. In quel momento non conta più comprendere, ma difendere la propria tesi, affermare la propria ragione. Riconoscere quest’istante, accorgersi del passaggio dall’ascolto alla difesa è il primo passo di consapevolezza che può trasformare lo scontro in dialogo. E’ il momento di disinnescare, alleggerire i toni, non cedendo semplicemente all’altro per quieto vivere, ma scegliendo di proteggere la connessione che tiene unita la relazione: mettere al centro il legame non l’orgoglio. Così la donna può tentare di disinnescare, rispettando il bisogno momentaneo dell’uomo di ritirarsi ed evitando di forzare il dialogo immediato; mentre l’uomo può dimostrare il proprio coinvolgimento emotivo, riconoscendo le emozioni della partner senza sottrarsi troppo presto alla conversazione. Disinnescare vuol dire, in definitiva, fare un passo indietro per comprendere meglio l’altro. Non è un segno di debolezza ma la più alta forma di forza nelle relazioni. Significa avere il coraggio di fermarsi, ascoltare e comprendere prima di reagire, scegliere la connessione prima della rivalsa, l’empatia al posto della difesa, la consapevolezza invece dell’impulsività.
Sarnano, inaugurata la nuova casetta del Bookcrossing: un piccolo spazio per cultura e benessere
Sabato 15 novembre, in occasione della Festa della Famiglia, è stata inaugurata in Piazza della Libertà la nuova casetta del Bookcrossing di Sarnano: un luogo pensato per favorire la lettura, la condivisione e il benessere della comunità. La casetta, realizzata con cura dagli ospiti della Comunità Le Querce di Civitanova gestita da PARS “Pio Carosi”, è stata presentata ufficialmente alla cittadinanza alla presenza delle famiglie e delle realtà promotrici del progetto. Al suo interno saranno disponibili libri per tutte le età, da prendere, leggere e scambiare liberamente. Il progetto è promosso da PARS “Pio Carosi”, COOSS, Cooperativa Sociale Berta ’80, Associazione GLATAD Onlus e dal Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’AST Macerata. L’iniziativa rientra nel Piano Regionale Integrato per la prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico e delle nuove dipendenze 2023–2025, con l’obiettivo di sostenere il benessere di giovani e adulti attraverso la cultura e la partecipazione. La nuova casetta del Bookcrossing diventerà un punto di riferimento per residenti e visitatori, un piccolo spazio che vuole portare più cultura, riflessione e serenità nella vita quotidiana di Sarnano.
È legittima la sosta di motocicli e biciclette negli androni del condominio?
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa all’utilizzo in condominio delle aree comuni. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Porto Recanati che chiede: "E’ legittima la sosta di motocicli e biciclette negli androni del condominio?" Il caso di specie è stato recentemente affrontato in un giudizio di merito nel quale una condomina conveniva davanti al Tribunale il condominio (e alcuni condòmini) chiedendo l'accertamento della illegittimità della sosta di motocicli e biciclette nell'androne, area comune destinata esclusivamente al transito pedonale. Si doleva del fatto che l'area in questione veniva sistematicamente utilizzata da alcuni condòmini per parcheggiarvi motocicli e biciclette con conseguente ostruzione dell'accesso agli alloggi e deterioramento della pavimentazione inidonea a sostenere carichi simili. Il nocciolo della decisione verte sull'esame del contenuto e i limiti dell’art. 1102 c.c. in relazione alla destinazione delle parti comuni, segnatamente all'uso degli androni, porticati e vialetti come area di parcheggio per motocicli e biciclette. Il Tribunale fa proprio il tradizionale principio per il quale l'uso del bene comune non deve alterare la destinazione né impedire il pari uso. Il regolamento di condominio vieta attraverso previsioni tassative la sosta in dette aree, ammettendo in via eccezionale soltanto quella temporanea per le operazioni di carico e scarico. Determinante è stato l'accertamento del giudicante circa la natura comune degli spazi in contestazione, riconducibili all'intero plesso supercondominiale, in quanto esplicitamente indicati nel regolamento contrattuale come beni comuni indivisibili (androne, porticato e vialetti). Il Tribunale ha escluso la possibilità di una modifica tacita della destinazione d'uso per facta concludentia. Al riguardo, ha richiamato la giurisprudenza che considera vincolante la volontà dei condòmini contenuta nei regolamenti contrattuali, perlomeno sino a quando non verranno espressamente modificati nei modi previsti dalla legge. La prassi diffusa e tollerata del parcheggio è stata considerata irrilevante ai fini della liceità della condotta, confermativa di un comportamento contra legem in difetto di approvazione assembleare. Il Tribunale ha anche respinto la tesi della presunta «non lesività» della condotta, in base al fatto che resta libero uno spazio di passaggio: la violazione dell'art. 1102 c.c. si realizza ogniqualvolta viene meno la compatibilità tra l'uso individuale e collettivo, anche senza occupazione totale del bene. Pertanto, in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che: "È illegittima ai sensi dell’art. 1102 c.c. e del regolamento condominiale la sosta di ciclomotori e bici nell’androne e vialetti di accesso destinati al solo transito pedonale – costituenti beni comuni del supercondominio – qualora tale utilizzo alteri la destinazione d’uso ed impedisca il pari godimento da parte degli altri condomini" (Tribunale di Torre Annunziata, sentenza del 03.09.2025, n. 1970). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Strage di Nassiriya, Civitanova Marche rende omaggio ai caduti: cerimonia e memoria per la pace
Oggi la città di Civitanova Marche si è fermata a ricordare la Strage di Nassiriya e tutti i caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. Nella piazza cittadina dedicata alle vittime di quel vile attentato del 2003 in Iraq, il Comune di Civitanova e l'Associazione nazionale Carabinieri hanno rinnovato la vicinanza delle istituzioni alle famiglie spezzate dal dolore e espresso orgoglio e gratitudine per chi, ieri come oggi, rischia la vita per la pace. Presenti per l'amministrazione comunale il sindaco Fabrizio Ciarapica, il vicesindaco Claudio Morresi, gli assessori Ermanno Carassai, Giuseppe Cognigni e Barbara Capponi, i consiglieri comunali Paola Campitelli, Piero Gismondi e Francesco Micucci. Presente anche il presidente della fondazione Carima Francesco Sabatucci. Come tradizione la cerimonia si è aperta con l'ingresso nella piazza della signora Giovanna Paolone Piermanni, accompagnata dall'ispettore regionale Anc Tito Baldi Honorati, portatrice della medaglia d'oro al valor militare alla memoria del compianto maresciallo capo Sergio Piermanni. A seguire, Roberto Ciccola rivolgendosi ai presenti ha detto: "Un saluto al Sindaco e a tutte le autorità civili e militari, all'Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Polizia municipale, Vigili del Fuoco, Protezione civile, mondo del volontariato e colleghi Anc dei paesi vicini e soprattutto alla rappresentanza delle classi 3 A e 3 B dell'istituto via Ugo Bassi della scuola secondaria di I grado Annibal Caro e ai docenti che li accompagnano. Questa piazza, cari ragazzi, fu inaugurata il 21 maggio 2005 alla presenza della signora Anna Maria Zollo, poliziotta e consorte del maresciallo Alfonso Trincone, una delle 19 vittime. Cari ragazzi mi auguro che queste occasioni vi aiutino a comprendere al meglio il significato del valore della memoria e del sacrificio della propria vita a difesa della pace". Nel suo intervento, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricordato i 19 italiani che persero la vita nel compimento del proprio dovere mentre servivano lo Stato in terra straniera: "Ricordiamo con dolore e riconoscenza uomini e donne che hanno creduto in un ideale e nella scelta di servire il proprio Paese in un contesto di guerra e instabilità. La pace si costruisce con impegno, dialogo e cooperazione, il nostro impegno come comunità è quello di non dimenticare. Ricordare i caduti di Nassiriya significa riaffermare valore della pace, della solidarietà, della giustizia e dell'umanità. Il loro sacrificio resta vivo nel nostro cuore. A Nassiriya, l'Italia ha perso donne e uomini che hanno compiuto fino in fondo il loro dovere, dando la vita per la nostra sicurezza e per i valori che ci uniscono. A loro, e alle loro famiglie, va il mio pensiero più commosso e grato. Il loro sacrificio non sarà mai dimenticato". Il sindaco ha poi annunciato la volontà di dar seguito al progetto Anc per la sistemazione della piazza per dare maggior significato e valore a questo spazio, ringraziando il presidente della Fondazione Carima per il sostegno offerto alla riqualificazione del monumento come opera da visitare come un memoriale. La parola poi è passata al Capitano Angelo Chiantese, che ha portato i saluti del Comandante della Legione Carabinieri Marche, Generale di Brigata Nicola Conforti e del comandante provinciale col. Raffaele Ruocco impossibilitati a partecipare per impegni istituzionali pregressi. Dopo aver salutato e ringraziato gli organizzatori e tutti i presenti, il capitano si è rivolto ai ragazzi con queste parole: "E' molto importante essere qui oggi tutti insieme a ricordare quei tragici fatti, per essere vicini alle famiglie che non devono rimanere sole con il loro dolore. Sono ormai 22 anni, nessuno di voi era nato, questa vicenda è per voi lontana ma vi riguarda. Quei ragazzi che erano lì, non erano lì per portare la guerra, ma la pace e per aiutare la popolazione irachena dopo una guerra devastante. I Carabinieri istituirono due basi all'interno della città di Nassiriya e questa vicinanza non fu vista bene dall'intera popolazione; fu così che avvenne l'attentato. L'esplosione ha ucciso 28 persone. Ho sempre pensato che chi siamo veramente viene fuori nei momenti difficili e di crisi, e che quando siamo messi alla prova riusciamo a capire chi siamo davvero. Così è stato per l'appuntato Andrea Filippa, che ha provato a fermare il camion con l'esplosivo invece che mettersi a riparo. Lui ha perso la vita e il suo gesto eroico ha salvato migliaia di vite. Per questo è importante essere qui, per fare in modo che quel sacrificio e l'eroismo di quei ragazzi non sia dimenticato. Onorare la memoria è importante, perché ciò che si dimentica si ripete". Il Gen. Tito Baldi Honorati ha sottolineato l'importanza dei riconoscimenti ufficiali per chi dopo quel 12 novembre non fece più ritorno in Patria: "Erano ragazzi, giovani, con l'orgoglio di rappresentare l'Italia, la volontà di essere portatori di un impegno per la pace, solidarietà e umanità. Il vero eroismo è stato nella scelta di lasciare le famiglie, gli affetti e gli interessi per andare in una zona dove era alto il rischio di perdere la vita. L'eroismo è servire con impegno e solidarietà le persone che in quel momento avevano il bisogno primario di ricostruire la propria esistenza". Anche l'assessore all'Istruzione Barbara Capponi ha portato i suoi saluti, prima di lasciare la parola agli alunni che hanno letto le proprie riflessioni: "Mi rivolgo a voi studenti, l'episodio è lontano, ma le azioni di pace di quei ragazzi si ripercuotono nel vostro presente: c'è una circolarità in quello che facciamo anche se non sempre è possibile vederla. Avete sentito che siamo qui per tributare onore ai caduti, siete già grandi, avrete la responsabilità di usare pensieri e parole di responsabilità. Oggi non possiamo intervenire sul passato, ma potrete intervenire sul futuro con una cultura diversa che distingue quello che vale la pena di fare per essere onorati, onorabili o semplicemente conosciuti. Questo il mio augurio che spero porterete con voi da qui, alla fine di questa cerimonia, grazie a tutti". Al termine della cerimonia, ai ragazzi sono state donate delle litografie a ricordo della Giornata delle celebrazioni per l'anniversario della strage di Nassiriya.
“Denti sani”: una lezione su salute dentale nelle scuole con il Rotary Tolentino
Un’importante e coinvolgente lezione di igiene dentale ha interessato, l’altra mattina, gli alunni delle classi quinte A e B del plesso “Arcobaleno” dell’Istituto comprensivo “Paladini” di Treia con dirigente Silvia Mascia Paolo, grazie all’iniziativa promossa dal Rotary Club Tolentino. Il progetto educativo, “Denti sani”, ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare i bambini sull’importanza della cura della bocca e della prevenzione delle patologie dentali, rendendo l’apprendimento un’esperienza divertente e partecipata. A introdurre l’incontro è stata Iole Rosini, presidente del Rotary Tolentino, che ha illustrato le finalità dell’iniziativa. La lezione è poi entrata nel vivo grazie al dottor Leonardo Compagnucci, dentista e socio del Rotary, affiancato dal figlio Giorgio Compagnucci, anch’egli dentista. Con un approccio interattivo e dinamico, i due professionisti hanno spiegato ai ragazzi i principi fondamentali della salute dentale, utilizzando anche video animati per rendere i concetti più accessibili e coinvolgenti. Si è parlato dell’anatomia del dente, delle cause principali delle carie e delle corrette abitudini di igiene orale, dall’uso dello spazzolino, tradizionale ed elettrico, fino al corretto impiego del filo interdentale e alla scelta di un dentifricio adeguato per la protezione dello smalto e la prevenzione dei disturbi gengivali. Gli alunni hanno partecipato con entusiasmo, ponendo numerose domande e prendendo appunti con curiosità e attenzione. Al termine della lezione, ogni bambino ha ricevuto il “Certificato del supereroe dei denti”, insieme a un kit per l’igiene orale contenente spazzolino, dentifricio e collutorio, per incoraggiare buone abitudini anche a casa. A completare l’esperienza, i ragazzi hanno ricevuto un cruciverba a tema dentale, ideato per mettere alla prova le conoscenze apprese in modo giocoso, e una pubblicazione illustrata con consigli pratici su come mantenere i denti sani, compresa l’importanza di una corretta alimentazione per prevenire carie e problemi gengivali. L’iniziativa ha riscosso grande successo, trasformando la lezione di igiene dentale in un momento educativo, stimolante e divertente. Un ringraziamento speciale va alle insegnanti Chiara Bonifazi, Giorgia Pioli, Sara Gattari e Martina Mazzi (classe quinta B) e Angela Maurelli, Giovanna Fioretti e Marta Cipolletti (classe quinta A), per la preziosa collaborazione. Ancora una volta, il Rotary Club Tolentino ha dimostrato il proprio impegno nel promuovere la prevenzione e il benessere fin dalla giovane età, contribuendo alla formazione di cittadini più consapevoli e attenti alla propria salute.
Non solo acqua: il segreto per restare idratati in ogni stagione
Con l’arrivo dei mesi più freddi, spesso beviamo meno. È un comportamento naturale: il calo della sudorazione e la minore percezione della sete fanno pensare che il nostro organismo non necessiti di tanti liquidi. In realtà, anche in inverno l’idratazione rimane fondamentale: il corpo continua a perdere acqua attraverso respirazione, urina e traspirazione minima, e reintegrare liquidi è essenziale non solo per mantenere la temperatura corporea, ma anche per supportare le funzioni metaboliche, la digestione, la salute della pelle e la concentrazione. Non esiste un’unica quantità di acqua “giusta” per tutti: il fabbisogno idrico varia in base all’età, al sesso, allo stato fisiologico e all’attività fisica. Bambini e adolescenti, adulti, donne in gravidanza o in allattamento e anziani hanno esigenze diverse. Anche persone che praticano sport o svolgono attività fisica intensa devono aumentare l’apporto di liquidi, così come chi vive in ambienti riscaldati o con clima secco. Per avere un riferimento pratico, gli esperti suggeriscono un consumo medio di circa 35 ml di acqua per chilogrammo di peso corporeo al giorno, da integrare anche con tisane, brodi e alimenti ricchi di acqua come frutta e verdura. Non solo acqua quindi: tisane, infusi e acque aromatizzate contribuiscono a soddisfare il fabbisogno quotidiano. Bevande calde come camomilla o tè alle erbe possono essere particolarmente piacevoli in inverno e aiutano anche a creare momenti di pausa e benessere. È importante però distribuire l’assunzione di liquidi nell’arco della giornata, evitando di concentrare tutto il consumo poco prima di coricarsi, per prevenire risvegli notturni. Anche la qualità dell’acqua può fare la differenza: acque con diversi residui minerali possono essere più indicate in alcune situazioni. Ad esempio, acque ricche di calcio e magnesio sostengono ossa e funzione muscolare, mentre acque più leggere possono essere preferibili per chi deve limitare l’apporto di sodio. Piccoli gesti quotidiani aiutano a migliorare l’idratazione in modo semplice e naturale: tenere sempre a portata una bottiglia, associare un bicchiere d’acqua a ogni pasto o spuntino, o scegliere bevande calde senza zuccheri aggiunti. L’idratazione non è solo una questione di quantità, ma di costanza e consapevolezza: un corpo ben idratato affronta meglio il freddo, mantiene la concentrazione, supporta digestione e metabolismo e sostiene la pelle e le mucose, spesso più secche nei mesi invernali. Bere, quindi, è un gesto semplice ma potente, che non va trascurato neanche quando la sete sembra meno evidente. Idratare il corpo con regolarità significa prendersi cura di sé in modo concreto e quotidiano, trasformando anche un piccolo bicchiere d’acqua in un vero alleato per salute, benessere e vitalità durante tutto l’anno.
Odcec Macerata e Camerino: focus su Legge di Bilancio 2026 e ZES Marche-Umbria per imprese e crescita
Istituzioni, imprenditori e professionisti, insieme per crescere. Questo il contenuto dell'iniziativa promossa dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Macerata e Camerino "La Legge di Bilancio 2026, agevolazioni per le imprese, ZES Marche e Umbria" che si è svolta il 15 novembre al Teatro Don Bosco di Macerata. Dopo l'introduzione ai lavori del presidente dell'Odcec di Macerata e Camerino Luca Mira, sono intervenuti per i saluti istituzionali Francesca D'Alessandro, vicesindaco di Macerata, Antonella Borzacchiello, viceprefetto di Macerata, Daniele Gibellieri, presidente dell'Unione regionale dottori commercialisti e esperti contabili Marche ed Eliana Quintili, consigliera nazionale del Consiglio nazionale dottori commercialisti e esperti contabili. I temi della giornata, “La Legge di bilancio 2026 e le agevolazioni per le imprese e Zes Marche e Umbria”. Nella prima tavola rotonda sono intervenuti il viceministro dell'Economia e delle Finanze Maurizio Leo, che ha illustrato misure e novità della Finanziaria, il docente Sna, coordinatore Commissioni Irpef e Ires del Comitato tecnico del Mef per l'attuazione della riforma tributaria, Gianfranco Ferranti e, in videocollegamento, il direttore dell'Agenzia delle entrate Vincenzo Carbone. Nella seconda parte della mattinata, invece, l'approfondimento è stato relativo alla Zona economica speciale, il cui disegno di legge per Marche e Umbria è stato approvato in settimana dalla Commissione Bilancio della Camera. Tra gli intervenuti, Giosy Romano, coordinatore della struttura di missione Zes, Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Guido Castelli, commissario straordinario ricostruzione sisma 2016 e Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche. Presente anche l'assessore regionale alla Zes, Giacomo Bugaro. Il presidente dell'Odcec di Macerata e Camerino Luca Mira “ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di un evento straordinario, realizzato in collaborazione con Confindustria Macerata”.
Inaugurato il nuovo campo da padel: Monte Cavallo punta sullo sport del momento per il rilancio
Rinascita attraverso lo sport e la rigenerazione urbana a Monte Cavallo, piccolo comune maceratese del post sisma 2016 dove è stato inaugurato un nuovo campo da padel, realizzato nell’area degli impianti sportivi grazie ai fondi Pnc, nella misura che riguarda la rigenerazione urbana, gestiti dalla Struttura Commissariale Sisma 2016 guidata dal commissario Guido Castelli. L'opera rientra nel Programma Unitario di Rigenerazione Urbana da 730 mila euro, che interessa il capoluogo e le frazioni di Pian della Noce, Collattoni e Selvapiana Cascine. Il nuovo campo da padel, sport di derivazione tennistica che si gioca all'interno di un campo chiuso da quattro pareti, dinamico e accessibile a tutte le età, sostituisce il precedente campetto polivalente. È realizzato con un importo di poco più di 60 mila euro, ha dimensioni 20x10 metri con pavimentazione in erba sintetica, pareti di fondo alte 4 metri e laterali alte 3 metri, struttura in acciaio verniciato e vetri temperati per garantire il corretto rimbalzo e una buona visibilità dall'esterno. La struttura restituisce alla comunità uno spazio moderno e di qualità, pensato come punto di incontro per giovani, famiglie e associazioni. L’intervento, il primo nell’Alto Maceratese, intercetta un fenomeno sportivo globale in piena espansione: secondo il Playtomic Global Padel Report 2025, i campi nel mondo hanno superato quota 50mila e diventeranno oltre 81mila entro il 2027. Il padel è ormai praticato in più di 90 Paesi ed è entrato stabilmente nella quotidianità sportiva di milioni di persone. «La realizzazione di un campo da padel è un’ottima intuizione: significa offrire nuove opportunità sportive e sociali, seguendo la contemporaneità e un fenomeno in forte crescita a livello mondiale. Lo sport è un potente antidoto contro la solitudine e le devianze giovanili: crea comunità, offre alternative sane e costruisce legami. Questo intervento si inserisce in una strategia più ampia: migliorare la qualità della vita, rendere i borghi attrattivi e rafforzare le occasioni di incontro e coesione. Le risorse del PNC stanno consentendo ai territori più fragili dell’Appennino di tornare a investire sul futuro. Ringrazio l’amministrazione comunale, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e tutti i tecnici coinvolti», dichiara il commissario straordinario Guido Castelli. Soddisfatto il sindaco di Monte Cavallo Pietro Cecoli: «Grazie al finanziamento del PNC siamo riusciti a realizzare il nuovo campo da padel, ampliando l’offerta sportiva e turistica per i giovani del paese e dei comuni limitrofi. Si tratta di uno sport in continua espansione e noi stiamo facendo tutto il possibile per restare al passo, seguendo le novità e portando opportunità concrete sul territorio. Quest’opera è stata possibile grazie al lavoro della Struttura Commissariale guidata dal Commissario Guido Castelli, che segue in prima persona ogni intervento per migliorare la fruibilità e la qualità dei territori del cratere con passione e dedizione. Da parte nostra va un sincero ringraziamento». Presenti diversi sindaci dell’entroterra maceratese e il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Gianluca Pasqui: «Quella di oggi è una giornata importante, una giornata di festa ma anche di riflessione. Questo intervento simboleggia bene ciò che significa ricostruzione: non solo il recupero delle mura e delle case, ma anche il rilancio sociale, economico e sportivo delle nostre comunità. Questi territori non si sono mai fermati e hanno bisogno di certezze che arrivano anche da momenti come questo. Il mio grazie va al Commissario Castelli, sempre attento alle esigenze dell’Appennino, e al presidente della Regione Acquaroli, che non ha mai fatto mancare il suo contributo alla vita amministrativa di queste aree». Il presidente del Coni Marche Fabio Luna ha fatto sentire la sua vicinanza anche donando la bandiera del Comitato Olimpico regionale Marche: «Ringrazio il Comune di Monte Cavallo e la Struttura Commissariale diretta da Guido Castelli per aver creduto ancora una volta nella ricostruzione attraverso lo sport e, quindi, negli impianti sportivi. Ogni volta che un intervento come questo viene realizzato in queste zone è un momento commovente, perché significa dare valore allo sport e, di conseguenza, alle comunità. Guido Castelli sta portando avanti un lavoro eccezionale da questo punto di vista». Il piano di rigenerazione urbana di Monte Cavallo. Il campo da padel è parte di un pacchetto coordinato di interventi volto a migliorare servizi, spazi pubblici, attrattività turistica e sicurezza. Nel capoluogo, oltre alla nuova struttura sportiva, è stato realizzato un parcheggio da 6 posti auto a servizio degli impianti sportivi e avviata la riqualificazione di via Umberto I con pavimentazione in porfido, in continuità con il centro storico. A Pian della Noce è stata allestita un’area fitness con 7 macchine su pavimentazione antitrauma e avviato il ripristino dei muri in pietra. A Collattoni è stata realizzata un’area camper attrezzata con colonnine elettriche, camper service, illuminazione, segnaletica e un’area fitness con 3 macchine; realizzati due campi polivalenti – un campo da calcetto e un’area giochi per bambini – con spogliatoi e servizi igienici. A Selvapiana Cascine completata un’area camper da 2 stalli con attacchi elettrici, illuminazione e area fitness con 7 macchine, oltre al ripristino del muro di contenimento vicino alla chiesa di San Cristoforo. Il programma comprende anche un nuovo sistema comunale di videosorveglianza per un presidio di sicurezza con telecamere OCR già installate e centrale operativa presso il Municipio.
Offerte di lavoro del 13 novembre 2025, Confindustria ricerca due nuove figure professionali: ecco quali
Confindustria Macerata ricerca per azienda specializzata nella fornitura di materiale elettrico e termoidraulico un/a IMPIEGATO/A DISEGNATORE TECNICO (Codice annuncio Conf 514) da inserire presso la sede di Ancona. La risorsa selezionata entrerà a far parte dell’Ufficio Tecnico, riportando direttamente al Responsabile territoriale di settore. Si occuperà della progettazione e realizzazione di schemi elettrici di potenza e comando per quadri elettrici di distribuzione in bassa tensione, destinati ad impianti civili, industriali e del terziario. Mansioni e responsabilità: Progettazione e sviluppo di schemi elettrici in Cad elettrico; elaborazione di distinte base, layout quadri e documentazione tecnica; collaborazione con i reparti di produzione e collaudo per l’assemblaggio dei quadri elettrici; Interfaccia tecnica con l’ufficio commerciale per l’analisi dei requisiti di commessa; adeguamento dei progetti secondo le normative tecniche Cei/Iec. Requisiti richiesti: diploma di scuola secondaria di secondo grado, preferibilmente indirizzo elettrico o elettrotecnico; capacità di lettura e interpretazione di schemi unifilari e specifiche tecniche; attitudine al lavoro in team e al rispetto delle scadenze; precisione e attenzione al dettaglio; buone doti comunicative e spirito di collaborazione interfunzionale. Si valutano anche profili junior, motivati ad intraprendere un percorso di crescita professionale all’interno dell’azienda, da inserire con contratto di apprendistato. Sede di lavoro: provincia di Ancona. Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https: https://lavoro.confindustriamacerata.it/ Secondo annuncio - Confindustria Macerata ricerca per azienda specializzata nella fornitura di materiale elettrico e termoidraulico un/a IMPIEGATO/A UFFICIO TECNICO (Codice annuncio Conf 515) da inserire presso la sede di Ancona. Mansioni e responsabilità: consulenza tecnica pre e post vendita (B2B) per gli impianti elettrici (quadri BT, impianti fotovoltaici, civili ed industriali, impianti speciali); sviluppo di elaborati grafici (schemi elettrici, disegni, ecc.); sviluppo di preventivi e supporto alla forza vendita; consulenza e supporto al cliente anche attraverso sopralluoghi in cantiere. Requisiti richiesti: diploma di istruzione secondaria in ambito elettrico/elettronico o laurea in ambito elettrotecnico/elettronico; padronanza dell’utilizzo del pacchetto Office, in particolare di Excel; Conoscenza del software AS400; Capacità di analisi e problem-solving. Sede di lavoro: Provincia di Ancona. Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/ I presenti annunci sono rivolti a entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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