Varie
Come il digitale sta cambiando le abitudini dei consumatori
Il digitale non è più soltanto un’alternativa, ma un elemento centrale che ha ridefinito in profondità le abitudini dei consumatori. Le persone oggi acquistano in modo diverso rispetto al passato, modificando tempi, modalità, motivazioni e aspettative. Questa trasformazione riguarda l’intero percorso d’acquisto, dalla scoperta di un prodotto fino alla sua valutazione finale, e si riflette in nuove forme di relazione con i brand e in un diverso rapporto tra consumatore e mercato. Non si tratta di un cambiamento improvviso, ma di un’evoluzione che negli ultimi anni ha assunto una velocità senza precedenti, spinta dalla diffusione dei dispositivi mobili, dalla crescita dell’ecommerce e dall’influenza crescente dei social media. L’impatto dei numeri e delle nuove tendenze Oggi la grande maggioranza della popolazione utilizza quotidianamente internet non soltanto per informarsi, ma anche per fare acquisti, cercare recensioni, confrontare prezzi e usufruire di servizi. Il commercio elettronico ha registrato una crescita costante che testimonia come lo shopping online sia diventato parte integrante della quotidianità di milioni di persone. Questo fenomeno ha cambiato anche le aspettative: i consumatori non cercano più solo convenienza, ma anche rapidità nelle consegne, facilità di reso, trasparenza e un livello di servizio sempre più elevato. I social media hanno assunto un ruolo di rilievo che va ben oltre la comunicazione. Le piattaforme digitali sono diventate spazi di scoperta e di interazione, in cui i consumatori si informano, chiedono opinioni e si lasciano guidare dalle esperienze di altri utenti. La fiducia che si costruisce attraverso le recensioni e i contenuti condivisi influenza concretamente le decisioni di acquisto, rendendo l’esperienza sempre più interconnessa. Come cambia l’esperienza d’acquisto Il percorso che porta all’acquisto non è più lineare come un tempo. Prima di scegliere un prodotto, i consumatori attraversano diverse fasi, spesso non in ordine cronologico: leggono commenti, guardano video dimostrativi, cercano informazioni su più siti e confrontano alternative. Questa ricerca approfondita significa che le aziende devono presidiare vari canali contemporaneamente per mantenere credibilità e visibilità. La distinzione tra acquisti online e offline è diventata meno netta. Molti consumatori si muovono liberamente tra i due mondi, provando un prodotto in negozio e acquistandolo successivamente online, oppure scegliendo di ordinare sul web e ritirare di persona. Questo approccio, definito omnicanale, è ormai percepito come un requisito naturale e non come un servizio opzionale. La capacità delle aziende di garantire un passaggio fluido tra diversi canali rappresenta un fattore competitivo determinante. Un altro elemento fondamentale è la personalizzazione. Le interazioni digitali producono una grande quantità di dati che, se analizzati correttamente, consentono alle imprese di proporre offerte su misura. Il consumatore si aspetta raccomandazioni pertinenti e comunicazioni coerenti con i propri interessi. Quando la gestione dei dati avviene in modo trasparente, questa personalizzazione accresce la soddisfazione e rafforza il legame con il brand. Fiducia, sicurezza e nuovi comportamenti L’aumento degli acquisti online ha portato con sé una maggiore attenzione verso la sicurezza. I consumatori richiedono sistemi di pagamento affidabili, garanzie di rimborso chiare e una protezione solida dei dati personali. La fiducia diventa quindi un criterio di scelta tanto quanto il prezzo o la rapidità delle consegne. Un brand percepito come sicuro e trasparente gode di un vantaggio competitivo duraturo. Al tempo stesso, la facilità di accesso e la rapidità di esecuzione favoriscono nuovi comportamenti. Le promozioni a tempo, le notifiche push e i suggerimenti personalizzati possono stimolare acquisti impulsivi, riducendo lo spazio per una decisione ponderata. Questa dinamica rende necessario un consumo più consapevole e un impegno delle aziende per proporre esperienze equilibrate e rispettose dell’autonomia dei clienti. Un’altra trasformazione significativa riguarda la crescente attenzione alla sostenibilità e ai valori etici. I consumatori digitali osservano con interesse le pratiche ambientali e sociali delle aziende e sono disposti a premiare chi dimostra responsabilità. La scelta non si basa più soltanto sul prodotto, ma anche sull’immagine complessiva dell’impresa, sulla sua trasparenza e sul suo impegno verso la società. Le sfide e le opportunità per le imprese Per le imprese, questo scenario rappresenta una sfida articolata, ma anche una straordinaria opportunità di crescita. Il digitale consente di raggiungere mercati più ampi, di conoscere meglio i clienti e di migliorare i servizi offerti. Tuttavia, non basta essere presenti online: occorre adottare strategie mirate, curare la qualità dei contenuti e costruire relazioni basate sulla fiducia e sulla coerenza. Un esempio utile è quello di realtà come Across, che affiancano le aziende nei percorsi di trasformazione digitale, sviluppando strategie integrate di marketing e comunicazione. L’approccio adottato mostra quanto sia cruciale sfruttare il digitale non solo per acquisire nuovi clienti, ma anche per consolidare relazioni durature e valorizzare l’identità del brand. Chi desiderasse approfondire come queste dinamiche possano tradursi in crescita concreta potrebbe visitare il sito across.it, che offre spunti e casi pratici sul ruolo del digitale nelle strategie aziendali. Il digitale non ha semplicemente introdotto nuovi strumenti, ma ha ridisegnato l’intero rapporto tra persone e mercato. Ha reso l’esperienza di consumo più veloce, più informata e più personalizzata, pur richiedendo un’attenzione crescente alla sicurezza, alla fiducia e all’inclusione. Per i consumatori significa opportunità più ampie e maggiore libertà di scelta, per le imprese la necessità di innovare strategie e modelli di relazione. La direzione è chiara: il digitale continuerà a plasmare le abitudini, e comprenderne le logiche sarà fondamentale per orientarsi in modo consapevole e competitivo.
Addio ad Anna Pagnozzi, “La Romana”, volto noto e amato dai civitanovesi
È scomparsa improvvisamente Anna Pagnozzi, colpita venerdì alle 22.30 da una crisi respiratoria mentre si trovava in casa. Nonostante il pronto intervento del marito, Valentino Ruffoni, e l’arrivo immediato degli operatori del 118, per lei non c’è stato nulla da fare. Aveva 64 anni e la notizia della sua morte ha profondamente scosso la città: Anna, conosciuta da tutti come "la romana" per le sue origini capitoline, era una figura molto amata dai civitanovesi. Per 35 anni è stata il volto e il pilastro della pasticceria La Romana, in corso Umberto I, gestita insieme a Sergio Torresi fino alla chiusura nel 2018. La sua presenza quotidiana, allegra e solare, era accompagnata da un sorriso e da una battuta pronta per i clienti. La sua romanità autentica le permetteva di relazionarsi con tutti con schiettezza e generosità, offrendo spesso brioche a chi non poteva permettersele, lasciando un ricordo indelebile in chi frequentava il locale. La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto nei familiari, in particolare nei figli Alessio e Ylenia e nel marito Valentino, che insieme a lei e a Sergio Torresi ha condiviso l’epopea della pasticceria. La data dei funerali non è stata ancora fissata, in attesa degli esami diagnostici per accertare la causa precisa del decesso, decisione presa dal medico. Numerosi messaggi di cordoglio sono arrivati ai familiari, anche tramite i social, ricordando la sua gentilezza e il carattere straordinario.
Recanati accende il Natale tra luci, alberi e messaggi di inclusione
Piazza Leopardi resa speciale dall’albero illuminato dal suggestivo gioco di luci. Ma ci saranno anche alberi in città addobbati con i pensieri degli alunni. “Sarà un Natale di Luce, Inclusione e Calore”, spiega il sindaco Emanuele Pepa. Alle ore 18 il Natale è ufficialmente arrivato con l’accensione dell’albero in Piazza Leopardi, che domina la scena anche grazie a uno splendido gioco di luci e alle luminarie che impreziosiscono la piazza storica della città leopardiana. Un magnifico albero addobbato e acceso porta con sé il calore vivo del Natale e delle festività, rappresentando in grande ciò che in tante famiglie è presente in proporzioni più ridotte: alberi di Natale a rendere più magica l’atmosfera di questi giorni. A precedere e seguire l’accensione, spettacoli di gospel. Ma non c’è solo il grande albero di Piazza Leopardi a rendere suggestivo il Natale recanatese: altri alberi sono posizionati in città per una festa diffusa e partecipata. “Sarà un Natale di Luce, Inclusione e Calore: gli alberi della nostra città si accendono di storie”, dice il sindaco Emanuele Pepa. “Il Natale è la festa che, più di ogni altra, ci ricorda il valore inestimabile della famiglia, della condivisione e dell’inclusione”. Quest’anno questi valori prendono vita in modo davvero speciale nella città. “Dal nido alla primaria sono stati preparati con cura migliaia di cuori come messaggi di famiglia, di legami, di pace. Le nostre associazioni, i comitati e i rappresentanti delle vie del centro storico hanno collaborato con entusiasmo per creare addobbi unici che celebrano la solidarietà natalizia. Più che semplici decorazioni, i nostri alberi saranno veri e propri ‘teatri’ di riflessione. L’obiettivo che abbiamo condiviso è portare nei cuori la fiamma dell’amore e della cura verso il prossimo, una luce che desideriamo accompagni e riscaldi per tutto il nuovo anno che verrà. Ogni decorazione racconta una storia di volontariato, inclusione e condivisione”. Le festività sono quindi iniziate: “È proprio vero, come indica il titolo di questo Natale 2025, che siamo di fronte a una ‘Magia tutta da scoprire’, giorno per giorno, evento per evento, organizzati nelle diverse parti della città. Ci sono gli alberi di Natale, il presepe, le luminarie, le cartoline; vogliamo lasciare a cittadini e turisti ricordi indelebili”. È così che Recanati apre le proprie porte al Natale.
Civitanova Alta accende la magia del Natale tra luminarie, musica e presepi
Anche Civitanova Alta ha ufficialmente acceso la magia del Natale. Nel pomeriggio di oggi sono state illuminate le vie del borgo e acceso l’albero di Natale in Piazza della Libertà, accompagnati dalla Banda cittadina e dal “Coro sotto l’albero” con gli alunni della scuola primaria ISC Sant’Agostino. Porte aperte anche per la Casa di Babbo Natale nel Chiostro di San Francesco e il via ufficiale alla V edizione della Città dei Presepi, un itinerario magico curato dalla Pro Loco di Civitanova Alta e dalla famiglia Broglia, che unisce tradizione, creatività e partecipazione e che accompagna visitatori e famiglie alla scoperta del borgo durante tutto il periodo natalizio. Cinque i luoghi principali visitabili fino all’11 gennaio: Spazio Multimediale San Francesco, ex archivio del Tribunale, ex pescheria, ex Liceo Classico e via del Girone, a casa della famiglia Broglia. Presenti il vicesindaco Claudio Morresi, gli assessori Ermanno Carassai, Barbara Capponi, Roberto Pantella e Mara Orazi, i consiglieri comunali Paola Campetelli, Paola Fontana e Gianluca Crocetti. “Ora anche Civitanova Alta brilla – ha detto il Vice Sindaco Morresi – Le luci, i presepi e l’atmosfera che si respira nel borgo rappresentano un valore aggiunto per tutta la città. Un programma pensato per valorizzare storia, bellezza e tradizione. Ringrazio la Proloco, la famiglia Broglia, la scuola e la direttrice della Pinacoteca Enrica Bruni per la disponibilità ad aprire alla città uno dei nostri luoghi culturali più importanti.” Al Lido Cluana, inaugurata la Casa di Babbo Natale a cura di Le Tate Junior APS, con lo spettacolo Benvenuto a Grinchville, un magico mondo senza tempo dove grandi e piccoli hanno potuto vivere un’esperienza piena di emozioni. In Piazza Ramovecchi, Civita Mix a cura della Proloco di Civitanova con la queen della console Renè La Bulgara, insieme a un team di DJ Stylo AkaSpace, DJ Lil Thug, DJ Gabriele Tosoni, DJ Danilo Angelini e MEP che hanno fatto ballare il cuore della città. E per tutto il giorno Fiera di Natale in piazza e mercatini natalizi in Corso Dalmazia. “Tante iniziative, musica, giovani, famiglie e un’atmosfera davvero magica che avvolge tutta la città – ha dichiarato il neo Assessore al Turismo Mara Orazi – È bello vedere Civitanova così viva. Un grazie di cuore all’Ufficio Turismo, ai Teatri, alle Pro Loco, alle associazioni e a tutti gli organizzatori: il loro impegno, la loro passione e la loro professionalità sono la vera forza che ha reso possibile questa bellissima onda di eventi”.
Una cena per ricordare i vecchi tempi tra i 65enni di Urbisaglia e Colmurano
Ricordando i remoti anni trascorsi tra i banchi della scuola media di Urbisaglia, a distanza di dieci anni dall’ultimo incontro, si sono ritrovati presso l’Officina dei Sapori di Belforte del Chienti, per un’indimenti-cabile rimpatriata i 65enni di Urbisaglia e Colmurano. I numerosi partecipanti, con qualche ruga in più ma con lo stesso sorriso di un tempo oramai lontano, hanno condiviso aneddoti e racconti nostalgici della giovinezza spensierata di quei tempi e della vita attuale. Il buon cibo, la musica e la voce coinvolgente di Massimiliano Ruggeri hanno fatto da cornice a una piacevolissima e divertente serata allietata dai cori e dai duetti improvvisati dei partecipanti. Non sono mancati attimi di emozione e commozione ricordando chi purtroppo non più tra noi, soprattutto nel momento in cui Fabrizio Fermanelli ha letto una sua poesia dedicata a Roberto Latini (Pumpì) scomparso un anno fa. Urbisaglia e Colmurano, due comunità caratterizzate da un forte e radicato campanilismo, ma col tempo questo sentimento si notevolmente affievolito segno di un’evoluzione nei rapporti e nella mentalità spesso dovuti anche a eventi comuni come questa serata trascorsa tra vecchi amici e compagni di scuola. L’incontro si è concluso con la promessa di ritrovarsi presto nel segno dell’amicizia e della memoria condivisa.
Matelica, inaugurazione della nuova sede del'Unitalsi
Inaugurata ieri (sabato 6 dicembre) la nuova sede dell’Unitalsi - Sottosezione di Matelica, un’associazione cattolica importante, che si dedica con cura al servizio degli ammalati ed anche al loro trasporto in pellegrinaggio in numerosi santuari nazionali ed internazionali. L’Unitalsi matelicese ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e dato il loro contributo credendo nel loro impegno: “Ci hanno testimoniato fiducia, ci teniamo a ringraziare inoltre quelli che ci sono stati vicini col pensiero non potendo essere presenti. Un grazie speciale va al signor Ciccolini che con la sua immensa generosità ci ha donato questo spazio. Oggi più che mai, ricordiamo te, Cecilia, che sei venuta a mancare proprio sul più bello”. Grande emozione per il sindaco della Città di Matelica Denis Cingolani: “Ci sono inaugurazioni ed inaugurazioni ma ieri abbiamo finalmente realizzato un sogno. Finalmente, grazie al grande cuore della famiglia Ciccolini, è stata inaugurata la nuova sede dell’Unitalsi di Matelica. Un momento di festa per questa associazione che negli anni si è sempre contraddistinta per il suo impegno nel sociale. Alla presidente Ersilia Falzetti ed a tutti i componenti i nostri più vivi auguri per questo nuovo inizio. Un pensiero particolare va anche a Cecilia Zeppa, unitalsiana storica, che ci ha lasciato in questi giorni. Il suo vissuto e la sua determinazione resti d’esempio per le nuove generazioni”.
Accese le luminarie di Natale a Castelraimondo: grande partecipazione e messaggio del sindaco Leonelli
Grande partecipazione ieri (sabato 6 dicembre) all’accensione delle luminarie a Castelraimondo, come ogni anno segnano l’inizio del periodo più atteso e sentito dalla comunità. Nelle festività e nel weekend sono in programma numerose iniziative ed eventi per questo magico periodo dell’anno. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Patrizio Leonelli ha dichiarato: “Un gesto semplice quello dell’accensione delle luminarie, ma dal profondo significato, perché le luci di Natale hanno sempre rappresentato per Castelraimondo la voglia di stare insieme, di condividere la bellezza delle piccole cose e di custodire quella magia che appartiene soprattutto ai bambini. Come Amministrazione crediamo che queste luci siano importanti perché ci ricordano che la magia del Natale nasce dall’unione, dalla possibilità di ritrovarci nelle nostre piazze e nei nostri quartieri, di vivere insieme i tanti momenti di festa che ci accompagneranno nelle prossime settimane. Stare insieme significa stare bene, e questo è ciò che desideriamo per tutta la nostra comunità. Un grazie speciale all’Istituto Comprensivo N. Strampelli e a tutti gli studenti che oggi si sono esibiti con i loro canti, portando emozione, gioia e luce vera nel cuore del nostro paese. Sono loro che illuminano Castelraimondo oggi e sempre: i nostri giovani, il cuore pulsante del nostro agire quotidiano e il nostro futuro più prezioso. Che queste luci possano accompagnarci verso un Natale ricco di serenità, condivisione e calore. Buone feste a tutta la comunità!”
Nuovo Studio Consulenza Bandi inaugurato a Civitanova: servizi per imprese, start-up e finanziamenti
Inaugurato oggi 6 Dicembre 2025 il Nuovo Studio di Consulenza Bandi: Boom di Presenze e Grande Interesse del TerritorioNoi, Cav. Rag. Giuseppe Tosoni e Avv. Roberto Germani, comunichiamo con grande soddisfazione che oggi si è svolta, con un boom di presenze inaspettato, l’inaugurazione del nuovo Studio di “Consulenza Bandi” in Via Zavatti n. 4, Civitanova Marche (Mc). L’affluenza straordinaria ha confermato l’interesse e il bisogno concreto del territorio di avere un punto di riferimento professionale dedicato al supporto e alla consulenza in finanza agevolata per imprese, cittadini e start-up.Un parterre ricco di autorità, professionisti e imprenditori. All’inaugurazione infatti hanno partecipato numerosi avvocati, imprenditori e professionisti del territorio, esponenti di istituzioni e autorità locali, rappresentanti del Comune di Civitanova Marche ed infine l’Assessore al Turismo dott.ssa Mara Orazi, la cui presenza ha dato ulteriore rilievo all’evento. Le imprese oggi hanno bisogno di punti di riferimento competenti per orientarsi tra bandi e opportunità di finanziamento; un servizio strutturato come questo secondo noi può facilitare nuovi investimenti e rafforzare il tessuto produttivo locale.La collaborazione con lo studio di commercialisti Tosoni&Partners è fondamentale per mettere insieme competenze diverse e permettere di offrire servizi completi di alto livello; vogliamo dare un segnale forte della rilevanza che questo nuovo polo di consulenza riveste per la comunità, creando una vera sinergia, esempio positivo di come lavorare in rete possa generare valore per le imprese. Lo Studio offrirà supporto qualificato in un insieme di servizi come bandi a fondo perduto e agevolazioni, contributi per imprese e start-up, internazionalizzazione e sviluppo commerciale, soluzioni per persone e imprese indebitate, procedure di tutela e blocco aste giudiziarie, un insieme di competenze pensato per le aziende che faticano a districarsi tra procedure, norme, scadenze, al fine di sostenere la crescita e proteggere chi vive situazioni economiche delicate.Focus inaugurale: contributi a fondo perduto del 70% e 80% riservati per l’Area Cratere – Bandi USR (Ufficio Speciale per la Ricostruzione). L’incontro ha previsto anche un approfondimento sui finanziamenti regionali destinati all’Area Cratere, tema centrale per lo sviluppo del nostro territorio post-sisma; la presenza di figure istituzionali e professionisti ha arricchito il dibattito, rendendo l’evento un vero momento di confronto e collaborazione. Al termine, i partecipanti hanno condiviso un momento conviviale con un buffet offerto dai titolari. Per ulteriori informazioni e per fissare un appuntamento, vi invitiamo a contattarci ai seguenti riferimenti qui riportati: Cav. Rag. Giuseppe Tosoni Tosoni&Partners Tel: 329/2448198, e-mail: tosoni@studiotosoni.it, sito: www.studiotosoni.it, Avv. Roberto Germani Tel: 328/7352543, e-mail: info@consulenzabandi.it, sito: www.consulenzabandi.it
Una Magia di Luci e Comunità: Montefano Ha Acceso il Suo Natale All'Insegna del Volontariato
Montefano ha celebrato l'arrivo del periodo più magico dell'anno con una giornata indimenticabile. Il 6 Dicembre 2025, è stato un sabato magico, che ha immerso l'intera comunità in un’atmosfera natalizia intensa, culminata con l'accensione dell’albero e della nuova luminaria nella rinnovata Piazza Bracaccini. La grande festa ha segnato il "Primo Natale" in una Piazza Bracaccini che, dopo gli interventi di riqualificazione, ha mostrato il suo nuovo splendore. Questo momento è stato il risultato tangibile della sinergia tra l'Amministrazione Comunale e le numerose e preziose realtà di volontariato del paese, che hanno lavorato fianco a fianco per regalare ai cittadini un evento memorabile. Il cuore pulsante della giornata è stato illuminato da due simboli natalizi. Al centro della piazza, un maestoso albero ha preso vita, avvolto da una miriade di luci che hanno adornato ogni suo ramo, sopra di esso un vero e proprio cielo stellato formato dalle nuove luci natalizie acquistate dal Comune. Poco distante, sotto le logge dell'ex Palazzo Comunale, è stato presentato un secondo albero, più piccolo ma ugualmente significativo, realizzato interamente all'uncinetto dalle nonne del Centro Anziani, guidate dall'associazione AVULSS. Questo progetto, nato la scorsa primavera e ispirato dalla collaborazione di Graziella Coltrinari, ha visto le mani esperte di queste donne assemblare innumerevoli mattonelle colorate, esposte con orgoglio come emblema della creatività e del prezioso impegno comunitario. Il programma della giornata ha dato particolare risalto alle Melodie Natalizie. La piazza ha risuonato delle voci angeliche del coro di bambini “Do Re Mi” e dal Coro Oddo Marconi. Entrambi i cori sono stati diretti magistralmente dalla Maestra Laura Veroli, che ha emozionato il pubblico presente. A seguire, grandi e piccini sono stati allietati dal coinvolgente "Christmas Show" degli Artisti di Strada. Non è mancata l'occasione per passeggiare tra il Mercatino di Artigianato Artistico e i Prodotti Locali di Qualità. Il momento conviviale è stato reso ancora più caldo e accogliente dal grande lavoro dei Volontari della Pro Loco, che hanno offerto a tutti i partecipanti cioccolata calda, vin brûlé e castagne, rendendo l'evento in Piazza completamente gratuito e aperto a tutti. Il Sindaco Angela Barbieri ha commentato la giornata sottolineando l'importanza dell'evento: "Una giornata speciale come quella di sabato, ha voluto avvicinare tutti i montefanesi e dare un messaggio di pace e serenità in un periodo storico così difficile. Per questo l’Amministrazione ha voluto creare un Natale così strutturato, grazie al supporto delle tante realtà di volontari e con il grande lavoro degli operai comunali che hanno reso la nostra piazza unica." La magia del Natale è continuata anche in serata. Alle ore 21:30, il Teatro La Rondinella ha ospitato un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica: il Concerto Gospel del coro "QUELLI CHE... NON SOLO GOSPEL". Con circa trenta elementi, il coro ha proiettato pubblico in una coinvolgente atmosfera natalizia. La serata è stata promossa dai volontari dell'associazione culturale La Rondinella e dal Comune di Montefano, e ha riscosso grande partecipazione e un vivo apprezzamento da parte del pubblico, concludendo in modo trionfale una giornata che ha celebrato la luce e lo spirito della comunità.
A Camerino inaugura l’Ufficio di Prossimità: giustizia più vicina ai cittadini
Venerdì mattina, presso la sede dell’Unione Montana Marca di Camerino, il presidente dell’Unione, Alessandro Gentilucci, il presidente del Tribunale di Macerata, Paolo Vadalà, e la giudice Alessandra Canullo hanno inaugurato l'Ufficio di Prossimità, uno sportello informativo dove l’utenza potrà ricevere supporto e assistenza per atti di "volontaria giurisdizione" che non necessitano dell’ausilio di un avvocato. Un servizio pensato per avvicinare i cittadini, soprattutto delle fasce più fragili, al sistema giudiziario. Tra le pratiche gestite rientrano l'amministrazione di sostegno, le consulenze su istituti di protezione giuridica relativi ai minori e le curatele speciali. Il presidente Gentilucci, ha evidenziato che l'apertura «rappresenta un’ulteriore conferma della sensibilità delle istituzioni pubbliche alle esigenze della popolazione dei comuni dell’ATS 18, ancora provata dalle ferite del sisma. La sinergia con il Tribunale di Macerata, rappresentato dal presidente Vadalà, ha permesso l'attivazione di questo ufficio, simbolo di una giustizia più vicina ai cittadini». Il presidente Vadalà, ha rimarcato che l’Ufficio di Prossimità attribuisce maggiore centralità alla popolazione, occupandosi di situazioni che non presentano conflitti tra le parti, ma richiedono un aiuto e sostegno sociale sempre più necessari nelle aree interne. Alessandra Canullo, giudice del Tribunale di Macerata, ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra Tribunale e istituzioni per semplificare il rapporto con la burocrazia e velocizzare le procedure, grazie a figure messe a disposizione dall’ATS 18 in grado di orientare correttamente l'utenza. A chiudere gli interventi, Valerio Valeriani, direttore dell'ATS 18, e l'operatrice Marta Montecchiari che hanno sottolineato come l'Unione Montana sia in una fase di sempre maggior collaborazione con gli organi giudiziari e ricordato la gratuità del servizio che sarà disponibile tutti i giorni dal lunedì al venerdì su appuntamento telefonico al numero 0737/617511. La realizzazione dell’Ufficio di Prossimità rientra in un progetto più ampio, finanziato dall’Unione Europea, coordinato dal Ministero della Giustizia e attivato in collaborazione con la Regione Marche e l'Unione Montana Marca di Camerino.
L'Europa sta per entrare in guerra con la Russia?
Apprendiamo che la Nato potrebbe compiere ai danni della Russia una aggressione preventiva. Lo ha recentemente dichiarato al “Financial Times” l’ammiraglio Cavo Dragone. Proprio ora che sembrava si fosse trovato un possibile accordo tra Stati Uniti e Russia in relazione alla guerra d’Ucraina, la Nato ammette candidamente la possibilità di una guerra preventiva contro la Russia: la guerra preventiva risulta oltretutto uno degli strumenti bellici più infami, mediante il quale si finge di intraprendere un’azione difensiva nell’atto stesso con cui si aggredisce un altro Stato, giudicato pericoloso e in procinto di aggredire a propria volta. In maniera classicamente orwelliana, si fa passare l’attacco per difesa. Ciò oltretutto si inquadra perfettamente nel regime discorsivo demenziale a cui ormai siamo abituati da anni, quello secondo cui la Russia di Putin si accinge a invadere l’Europa e dunque occorre riarmarsi fino ai denti e, dulcis in fundo, compiere un’aggressione preventiva ai danni della Russia stessa. In ogni caso, con l’emersione di questa sconvolgente verità appare con adamantino profilo quanto già dicevamo da tempo: e cioè che la guerra d'Ucraina è in realtà la guerra che l’occidente a trazione atlantista ha dichiarato alla Russia di Putin, utilizzando l’Ucraina del guitto di Kiev e attore Nato come mero instrumentum belli. Fin dagli anni Novanta, del resto, la Nato si è indebitamente allargata negli spazi post-sovietici, mettendo a profitto la situazione prodottasi con l’ingloriosa implosione dell’Unione Sovietica e con gli ignobili interregni di Gorbaciov e Eltsin. L’obiettivo ultimo appare esso stesso chiarissimo: prendersi la Russia, normalizzarla in senso liberale e atlantista, devitalizzarne ogni velleità di sovranità e di resistenza. Sia quel che sia, deve essere chiaro che la Nato non ha a che fare in questo caso con la Serbia o con l’Iraq, ma con una potenza mondiale sovrana militarmente ed economicamente e, oltretutto, appoggiata direttamente dal dragone cinese. Come si suol dire, Putin venderà cara la pelle e la Russia difenderà fino in fondo la propria autonomia rispetto alle mire neobarbariche della libido dominandi della civiltà del dollaro. Il cupio dissolvi e la pulsione autodistruttiva dell’Occidente, anzi dell’uccidente, si manifestano ormai in forma eclatante e tragicomica. Ci pare comunque che sia davvero giunto il momento di tracciare un bilancio, sia pure provvisorio, sulla guerra di Ucraina e sulla lezione che, anche questa volta, la Russia ci ha impartito: dico “anche questa volta”, dacché la Russia ha storicamente impartito molteplici lezioni all’Europa, segnatamente tutte le volte che essa ha sciaguratamente provato a muoverle guerra. Ebbene, la lezione che apprendiamo ancora una volta è che non si può sconfiggere la Russia e che è votato allo scacco ogni tentativo di aggredirla: come abbiamo infinite volte evidenziato, la guerra d’Ucraina non è affatto la guerra che la Russia ha dichiarato a Kiev, come sempre è stata presentata dagli autoproclamati professionisti delle informazioni. È, invece, il conflitto lungamente preparato dall’occidente a trazione atlantista, mediante un graduale accerchiamento della Russia, culminato con il tentativo di far passare Kiev sotto la Nato e dunque di portare le basi militari a stelle e strisce ai confini con Mosca. A Obama che diceva Yes we can, Putin rispose idealmente asserendo No you can’t. La Russia è oggi una potenza sovrana sul piano economico e militare, geopolitico e culturale: una potenza che oltretutto è supportata dal dragone cinese ed è dunque in grado di resistere fermamente alla anglobalizzazione, ossia alla americanizzazione imperialistica. La funzione svolta dai Brics in questo senso è preziosissima ed è auspicabile che l’alleanza si potenzi e si allarghi in funzione anti-imperialistica. Questo è il fabula docet: Donald Trump l’ha capito e infatti ha scelto, non certo per presunta dote umanitaria, ma con sobrio e cauto realismo, di trattare con Putin e di cercare insieme a lui la via della pace. L’Europa, per parte sua, sempre più simile a un treno in corsa verso l’abisso, sembra non volerlo capire in alcun modo, tant’è che si ostina stoltamente a cercare in ogni maniera la prosecuzione del conflitto e l’irragionevole supporto al guitto di Kiev, l’attore Nato Zelensky, dittatore e attore, in una parola “dittattore”.
Alleggerire le spalle per ritrovare le ali
“Ho bisogno di alleggerire le spalle. Perché è da troppo tempo che sono cariche di pesi che non ho voluto e non ho chiesto. E poi sotto ci sono le mie ali. Ci sono io, che ho bisogno di volare” (frase attribuita ad Alda Merini). Svegliarsi al mattino già stanco, sentire il peso della vita addosso ancor prima di aprire gli occhi. Alzarsi dal letto, per indossare un vestito che non ti appartiene, perché quel vestito non lo hai scelto tu, ma ti è stato cucito addosso. Una veste il cui tessuto è fatto di aspettative altrui, che ti imprigionano in una realtà in cui non ti riconosci, che ti dice come essere, come comportarti e quali scelte compiere per non deludere nessuno. Senti esplodere dentro le discussioni non affrontate, i “no” mai pronunciati e quei silenzi che gridano forte. A forza di portare questo carico, finisci per vivere una storia che non è la tua. I pesi invisibili ma reali, che ti incurvano la schiena, rallentano il passo e offuscano la direzione del tuo cammino. Ma proprio sotto questi macigni ci sono le tue ali, quei talenti e vocazioni che aspettano solo di potersi espandere. Il primo passo per guarire è ascoltare la stanchezza con cui il tuo corpo ti comunica una verità scomoda. È arrivato il momento di distinguere ciò che ti appartiene da ciò che bisogna lasciare andare. Avere la forza e la lucidità di fermarsi, per guardare la propria vita, riconoscere quando si sta rimandando la gioia di vivere a un tempo ancora non definito, credendo che arriverà quell’attimo propizio, più comodo. Altrimenti si rischia di adattarsi ai bisogni degli altri senza più ascoltare i propri. Si vive senza un desiderio autentico, senza un sogno da inseguire, senza una visione. Resta solo l’abitudine, una finta sicurezza travestita da normalità, una maschera che copre il vuoto. Un lento, quotidiano tradirsi. Succede di caricarsi di responsabilità che non ci competono, per aver vissuto, fin da piccoli, situazioni che ci hanno costretto a crescere velocemente, diventando salvatori o salvatrici di chi avrebbe dovuto proteggerci. Così, da adulti, si rischia di portare avanti lo stesso copione: credere che per essere amati ci si debba prendere cura di tutti. Ci si convince che il proprio valore dipenda da quanto riusciamo a sostenere gli altri, anche quando questo comporta dimenticare se stessi. Non appena si comprende che prima di essere amati dagli altri, dobbiamo amare noi stessi, qualcosa dentro si armonizza: si restituisce ogni responsabilità al suo legittimo proprietario e ci si concede il permesso di ascoltarsi davvero. Si comincia a desiderare e a sognare. Questo è il primo vero atto di cura verso se stessi. Un cambiamento che ridimensiona la propria posizione nel mondo, che libera dal bisogno di compiacere e trasforma la qualità delle relazioni. Liberarsi significa alleggerirsi, permettere alla vera natura di fiorire, di respirare e di vivere.
Nuova legge sul femminicidio 2025: cosa cambia con la riforma. L'analisi
Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana “Chiedilo all'Avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alla violenza di genere e specificatamente ai casi di femminicidio e la specificità del nuovo delitto introdotto. Ecco la completa analisi dell’avv. Oberdan Pantana. La legge n. 181/2025, che entrerà in vigore dal 17 dicembre 2025, introduce il delitto di femminicidio e numerose modifiche sostanziali e processuali, finalizzate al rafforzamento della tutela delle donne vittime di violenza. L'iter legislativo, iniziato con il disegno di legge governativo presentato il 31 marzo 2025, si è concluso con l'approvazione unanime della Camera il 25 novembre 2025, data simbolicamente coincidente con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Tale consenso trasversale riflette l'urgenza e la centralità del tema. La riforma si inserisce in un percorso pluriennale che mira a riconoscere la specificità della violenza contro le donne come fenomeno strutturale e recepisce le indicazioni sovranazionali provenienti da organismi come la CEDAW, la Convenzione di Istanbul, la Direttiva 2024/1385/UE e dalla giurisprudenza della Corte EDU, come nel caso Scuderoni del 25 settembre 2025. Il cuore della riforma è l'introduzione dell'art. 577-bis c.p., che tipizza il femminicidio come l'uccisione di una donna “come atto di odio o discriminazione o di prevaricazione, controllo, possesso o dominio in quanto donna…”. La previsione autonoma di reato risponde alla volontà di nominare il fenomeno e riconoscerne il particolare disvalore sociale. L'uso esplicito del termine “donna” modernizza il codice penale, superando fattispecie ormai incompatibili con l’ordinamento. La tutela della vita e libertà della donna appare conforme alla Costituzione e alle fonti internazionali, mentre le critiche sul presunto “populismo penale” risultano superate dalla peculiarità e gravità del fenomeno. La Corte costituzionale, con la sentenza 197/2023, ha evidenziato la necessità di distinguere tra i diversi tipi di omicidio, riconoscendo che i femminicidi richiedono misure incisive, preventive e repressive. Il trattamento differenziato trova fondamento anche nel principio delle discriminazioni positive previsto dall’art. 3, secondo comma, Cost. La pena prevista è l’ergastolo, ritenuto proporzionato. Il delitto è a dolo generico. Non è previsto un divieto di bilanciamento delle attenuanti, ma vengono fissati limiti minimi di pena — 24 o 15 anni — anche in presenza di attenuanti prevalenti. Accanto al nuovo reato, la riforma introduce aggravanti di discriminazione sessuale per altri reati violenti e amplia la disciplina del delitto di maltrattamenti. Sul piano processuale vengono potenziati gli obblighi informativi verso le vittime, i diritti della persona offesa, l’utilizzo delle intercettazioni, le modalità di sequestro conservativo e l’obbligo di audizione entro tre giorni nei reati del cosiddetto “codice rosso”. Vengono inoltre introdotte norme per prevenire la vittimizzazione secondaria. In materia cautelare, è prevista una presunzione di adeguatezza della custodia in carcere o degli arresti domiciliari per molti reati “codice rosso”, viene rafforzato il braccialetto elettronico (con una distanza minima di 1000 metri) e vengono introdotti obblighi stringenti di comunicazione alla vittima. La legge interviene anche sulla tutela degli orfani di femminicidio, sulla formazione obbligatoria per magistrati e operatori sanitari, sul potenziamento dei centri antiviolenza, sull’ampliamento del gratuito patrocinio e sul coordinamento tra i procedimenti penali, civili e minorili. Ulteriori modifiche riguardano l’ordinamento penitenziario, prevedendo un’osservazione psicologica annuale per i condannati per femminicidio e restrizioni nell’accesso ai benefici. Nel complesso, la legge n. 181/2025 rappresenta un intervento organico e strutturato che integra prevenzione, protezione e repressione. Introduce il femminicidio come delitto autonomo, rafforza la tutela delle vittime e aggiorna il sistema penale alla concezione della violenza contro le donne come violazione dei diritti umani. I dati ISTAT di novembre 2025 confermano infatti un fenomeno radicato e persistente: il 31,9% delle donne tra i 16 e i 75 anni ha subito violenze fisiche o sessuali e i femminicidi continuano a rappresentare una quota significativa degli omicidi volontari. Come spesso accade, è stata inserita anche la clausola di invarianza finanziaria, che nonostante la portata degli interventi non prevede risorse aggiuntive. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Macerata - Lorenzo e Lia, una storia di incontro e inclusione nel nuovo corto di "Favola Fragile"
Si è concluso il percorso 2025 di "Favola Fragile x In Opera", progetto di cinema e inclusione che ha coinvolto persone con disabilità cognitiva nella scrittura e realizzazione di un nuovo cortometraggio insieme a professionisti del settore e a una rete ampia di associazioni del territorio. Favola Fragile è il format ideato da Leonardo Accattoli – autore e produttore per cinema, teatro, brand e aziende – per identificare attività laboratoriali che vanno dalla scrittura creativa alla realizzazione di opere cinematografiche o teatrali rivolte a persone fragili o sviluppate in contesti di fragilità. Accattoli, maceratese, diplomato alla Scuola Holden di Torino, ha fondato con Edoardo Ferraro la Dibbuk Produzioni. Nel 2016 il corto “Colazione sull’erba”, scritto e prodotto da Accattoli e diretto da Ferraro, è stato selezionato alla 31ª Settimana Internazionale della Critica del Festival del Cinema di Venezia. È inoltre direttore artistico di Scollinare Film Festival e Presidente CNA Cinema e Audiovisivo della Provincia di Macerata. Da tre anni Favola Fragile cura la componente laboratoriale e cinematografica di In Opera, progetto del Comune di Macerata volto all’inclusione delle persone con disabilità cognitive e realizzato in sinergia con l’Associazione Sferisterio, il Macerata Opera Festival e la Dibbuk Produzioni, con il patrocinio della Marche Film Commission. E il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Sociali. Dopo il reportage 2023 “Senza fissa dimora emotiva” e il cortometraggio 2024 “Nessun dorme”, l’edizione 2025 ha previsto un percorso più lungo e condiviso con le realtà associative del maceratese – I Nuovi Amici, Papa Giovanni XXIII, Cooperativa Dibolina, Ci Sono Anch’Io e, per una parte del percorso, Anffas – coinvolgendo circa 80 partecipanti tra persone con disabilità cognitiva e assistenti sociali. Dopo mesi di laboratori di scrittura e preparazione attoriale, il progetto si è concluso con quattro giornate di set. La storia di quest’anno racconta l'incontro tra Lorenzo e Lia, due giovani con disabilità cognitiva che si conoscono a uno speed date a cui vengono trascinati dai rispettivi gruppi di amici. Il cortometraggio è diretto da Leonardo Accattoli e scritto da Accattoli insieme a Edoardo Ferraro. Il progetto 2025 vede come main sponsor Fondazione Girolamo Colonna, Nerea, Banca Generali Private e Alperia, con il contributo di altre aziende e realtà del territorio tra cui Associati Fisiomed, Orim, CasaTasso, Studio Tartuferi, Cirioni, Proposte Interni, Sifa Spa, Macerata Assicurazioni, Girotti, Confindustria Macerata. La presentazione finale è prevista per venerdì 19 dicembre, alle ore 21:00, presso il Cinema Italia di Macerata. La partecipazione è gratuita, prenotazione consigliata scrivendo a info@favolafragile.com.
Spese impreviste: come ottenere liquidità velocemente e senza andare in filiale
Anche per le persone previdenti, che attuano una gestione attenta del bilancio familiare e un’adeguata pianificazione finanziaria, è impossibile eliminare del tutto il rischio di imprevisti. E alcune spese urgenti, non preventivate, possono incidere in modo eccessivo sulla liquidità disponibile e, nei casi peggiori, costringere a intaccare i propri risparmi. Gli esempi che si possono fare in proposito sono numerosi: spese mediche urgenti, danni gravi all’abitazione (per esempio un incendio), un guasto non riparabile a un elettrodomestico costoso, riparazioni costose dell’auto, interventi ed esami medici veterinari e via discorrendo. In questi casi, può essere sensato prendere in considerazione le varie proposte di finanziamento disponibili sul mercato del credito, ricorrendo a modalità digitali. Infatti, richiedere prestiti online è un’opzione sempre più diffusa, che consente di ottenere liquidità in tempi rapidi, riducendo la burocrazia. Cosa sono i prestiti online? Un prestito online è una forma di finanziamento personale, generalmente a tasso fisso, che si differenzia dai tradizionali prestiti perché la procedura per richiederlo è totalmente digitale. Anche la firma sul contratto può essere apposta online, senza doversi recare in una filiale della banca, ma semplicemente collegandosi al sito web di quest’ultima. È opportuno precisare che non tutti possono richiedere un prestito, online o tradizionale che sia. È infatti indispensabile essere maggiorenni ed essere residenti nel territorio italiano. Oltre al minimo d’età, di solito la banca richiede che l’età alla scadenza del prestito non superi una determinata soglia. Se i requisiti principali sono soddisfatti, si può procedere con la richiesta. La simulazione del prestito Un prestito personale è un impegno da non sottovalutare ed è quindi fondamentale scegliere una rata mensile di rimborso agevolmente rimborsabile. A questo proposito viene in aiuto il simulatore di prestito, un software messo a disposizione dalla banca. Usarlo è semplicissimo: si indica l’importo che si vuole richiedere in prestito e si sceglie il numero di mesi in cui si intende pagare il proprio debito. Inserite queste due informazioni si potranno analizzare tutti i dati necessari per prendere la propria decisione: importo della rata mensile, ammontare degli interessi e dettaglio delle spese (istruttoria, incasso rata ecc.), TAN (Tasso Annuo Nominale, che fa riferimento ai soli interessi) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Se si ritiene che le condizioni economiche proposte siano congrue e che la rata mensile sia agevolmente sostenibile, si può proseguire nell’iter di richiesta, altrimenti si possono effettuare altre simulazioni variando importo richiesto e/o durata sino a quando non si trova l’opzione che si ritiene più adeguata. Dopo la simulazione Una volta scelta la proposta, si dovranno fornire dati, informazioni e copie di documenti (carta d’identità, documentazione reddituale, informazioni su eventuali altri finanziamenti in corso). È possibile che la banca richieda la stipula di una copertura assicurativa o la firma di un garante. Terminata la procedura e inviata tutta la documentazione richiesta, la banca effettuerà i necessari controlli per valutare la capacità di rimborso del cliente. Se le verifiche daranno esito positivo, il richiedente riceverà quanto richiesto sul suo conto corrente; il tutto entro pochi giorni dalla richiesta.

cielo sereno (MC)



