Recanati
Adolescente accoltellato in strada a Recanati: trasferito a Torrette
Adolescente accoltellato in strada a Recanati. L'allarme è stato lanciato al 112 verso le 19 di oggi, quando è stato richiesto l'intervento del 118 in via Nazario Sauro, all'altezza dell'area di sosta dei bus, dove si trovava un ragazzo di 17 anni, originario di Corridonia, che perdeva copiosamente sangue. Al loro arrivo, i sanitari della Croce Gialla di Recanati si sono trovati di fronte un giovane raggiunto da coltellate all'addome e agli arti superiori. Il 17enne ai soccorritori è apparso cosciente ma, per il numero e la natura delle lesioni, ne è stato disposto l'immediato trasporto all'ospedale regionale di Torrette. Dopo le prime cure, i medici hanno accertato che i fendenti ricevuti non hanno raggiunto parti vitali e le sue condizioni sono state considerate non gravi. I carabinieri della locale stazione stanno raccogliendo ogni informazione utile e sono in corso gli accertamenti per risalire alla dinamica dell'episodio e agli autori del gesto. Nella zona sono presenti anche le telecamere di videosorveglianza del Comune, le cui immagini sono al vaglio degli inquirenti per verificare la presenza di eventuali elementi utili ai fini delle indagini. Il 17enne avrebbe riferito di essere stato avvicinato da una persona armata di coltello che sarebbe poi scappata facendo perdere le proprie tracce. Non si esclude che possa essere rimasto coinvolto in una lite.
Recanatese, si dimette il direttore generale Giulietti: “Troppi veti interni”. La replica: "Ha rifiutato incontro"
Scossone ai vertici della Recanatese. Il direttore generale Massimo Giulietti ha rassegnato ufficialmente le proprie dimissioni, a circa cinque mesi dal suo ingresso in società. Alla base della decisione – come spiegato dallo stesso Giulietti in una lunga nota – vi sarebbero divergenze interne e la mancanza di una reale operatività nel ruolo affidatogli. “Dispiace dover abbandonare un progetto al quale ho dedicato tempo, energie e dedizione – ha scritto Giulietti –. Da maggio avevamo cercato di dare un contributo al rilancio della Recanatese dopo il passo di lato di Adolfo Guzzini. Tuttavia, nonostante la disponibilità iniziale, non è stato possibile mettere in pratica una nuova impostazione organizzativa. I veti e le mancate risposte operative mi hanno spinto a formalizzare le dimissioni, già annunciate il 28 agosto. Non condividendo molte delle scelte attuali, confermo la decisione con rammarico, augurando alla società di raggiungere l’obiettivo della salvezza”. Giulietti aveva consegnato una prima lettera di dimissioni lo scorso agosto, poi sospese dopo un confronto con la dirigenza. Tuttavia, secondo quanto dichiarato, le condizioni interne non sarebbero cambiate, portandolo a formalizzare definitivamente l’uscita. Non si è fatta attendere la replica del vicepresidente Massimiliano Guzzini, attualmente impegnato in Cina per motivi di lavoro. “Le dimissioni di Giulietti – scrive Guzzini – sono immotivate e non corrispondono ai fatti. L’ultimo consiglio d’amministrazione aveva chiesto un incontro chiarificatore al mio rientro, che però lui ha rifiutato. La sua uscita nasconde altre motivazioni. In questo momento il consiglio è vicino alla squadra e all’allenatore, che attraversano un momento delicato. C’è chi costruisce con impegno e chi, invece, cerca protagonismo personale”. La società giallorossa, alle prese con una fase sportiva complicata, dovrà ora affrontare anche questo cambiamento interno, mentre il consiglio di amministrazione preannuncia ulteriori comunicazioni nei prossimi giorni.
Recanati, al via il restauro di tre preziosi manoscritti tra Leopardi e la Bolla Aurea
Ha preso il via oggi, 18 ottobre, con un cantiere aperto al pubblico presso il Museo Civico di Villa Colloredo Mels, il restauro estetico e conservativo di tre importanti documenti appartenenti alla collezione leopardiana e alla collezione storica del Comune di Recanati. L’intervento, fortemente voluto dal Comune, è stato finanziato dall’Associazione ANCoS Aps di Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e patrocinato da Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, per un costo complessivo di 1150 euro. All’avvio dei lavori erano presenti il sindaco di Recanati, Emanuele Pepa, l’assessore alla Cultura, Ettore Pelati, il direttore di Sistema Museo Recanati, Luigi Petruzzellis, il direttore della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica delle Marche, Benedetto Luigi Compagnoni, il presidente di ANCoS Macerata, Claudio Chiacchiera e il segretario generale di Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, Giorgio Menichelli. I documenti sottoposti a restauro sono una lettera autografa di Giacomo Leopardi del 1833 al padre Monaldo, dai toni eccezionalmente confidenziali, una mai pubblicata epistola di Pietro Giordani, intitolata “Al più caro degli amici”, indirizzata a Leopardi, e la cosiddetta “Bolla Aurea” del 1229, emessa dalla cancelleria imperiale di Federico II di Svevia e corredata da un prezioso sigillo in oro. Con questa bolla, Federico II confermava alla città di Recanati il possesso del porto – oggi Porto Recanati – garantendo l’esenzione dai dazi e favorendo lo sviluppo commerciale della zona. «Questi tre documenti non sono solo patrimonio della comunità recanatese, ma dell’umanità intera», ha dichiarato il sindaco Pepa. «Vediamo un Leopardi diverso, che mostra il lato più affettuoso verso il padre e la forte amicizia con Pietro Giordani. La Bolla Aurea testimonia i confini storici del nostro territorio. Grazie ad ANCoS e Confartigianato per aver sostenuto il restauro». L’assessore alla Cultura, Ettore Pelati, ha aggiunto: «Siamo orgogliosi di questa operazione conservativa, un’occasione per valorizzare le nostre radici e la storia di Recanati, riscoprendo la nostra identità attraverso diverse epoche». I manoscritti, in stato di conservazione degradato a causa del tempo, vengono restaurati in loco. I visitatori del Museo hanno potuto assistere alle operazioni, condotte dagli esperti della ditta Relic di Recanati, interagendo con i restauratori e osservando dal vivo le delicate fasi della conservazione. Il coordinamento dei lavori è affidato alla Orologio Soc. Coop., che gestisce i Musei Civici di Recanati.
Recanati, Le Grazie: riapre la palestra della primaria dopo i lavori di impermeabilizzazione
Torna fruibile per gli studenti la palestra della scuola primaria a Le Grazie, nel comune di Recanati, a fronte di un intervento di impermeabilizzazione del tetto che ha risolto definitivamente il problema delle infiltrazioni d’acqua nei giorni di pioggia. Nello specifico, i lavori alla primaria de Le Grazie, per un intervento di spesa complessivo pari a 16.400 euro, hanno riguardato l’asportazione della vecchia guaina di impermeabilizzazione del manto di copertura della palestra e, in un passaggio successivo, la posa in opera di una doppia guaina impermeabilizzante sull’intero manto di copertura. Si tratta di un intervento necessario alla sicurezza e alla ripresa delle regolari attività didattiche nella struttura, che presto vedrà un ulteriore miglioramento che sarà focalizzato sul rifacimento della pavimentazione con fondi che verranno stanziati nel bilancio 2026. L’amministrazione comunale, attraverso l’assessorato ai lavori pubblici diretto dal vicesindaco Roberto Bartomeoli, ha posto decisamente l’attenzione sull'edilizia scolastica e ha intrapreso un percorso di dialogo e interlocuzione costante con le dirigenti scolastiche e i fiduciari di ogni plesso. In quest’ottica, l'amministrazione comunale ha inteso pianificare, secondo una procedura del tutto innovativa, dei sopralluoghi con le stesse dirigenti all’interno delle strutture, al fine di mappare tutte le criticità esistenti prima del termine dell'anno scolastico. Gli interventi necessari alla risoluzione dei problemi emersi durante le visite saranno successivamente portati a termine nel periodo delle vacanze estive. In caso di interventi più onerosi e per cui è prevista una realizzazione più lunga, si provvederà a pianificarli per l’anno successivo, previo stanziamento dei fondi a bilancio.
“Un ostello per i giovani viaggiatori”: Recanati apre le porte del turismo lento a Villa Colloredo
Da oggi (15 ottobre, n.d.r.) Recanati si arricchisce di una nuova struttura ricettiva a servizio del turismo locale e, soprattutto, dei giovani intenzionati a scoprire il territorio leopardiano e marchigiano. È stato infatti firmato questa mattina a Palazzo Comunale un protocollo d’intesa tra Comune di Recanati e Ente Chiesa San Filippo Neri Recanati per la creazione e la gestione in uso di un nuovo ostello presso i locali di Villa Colloredo Mels. “Sarà una struttura dedicata prevalentemente all’accoglienza dei giovani e di tutti coloro che intendono esplorare il nostro territorio mediante forme di turismo non solo religioso, ma soprattutto lento, esperienziale, sostenibile – ha commentato il sindaco Emanuele Pepa -. La realizzazione di questo spazio ricettivo era fortemente voluta dalla nostra Amministrazione e abbiamo lavorato a lungo per poterlo consegnare alla città e a quanti vorranno fruirne come alloggio per la visita di Recanati, in un contesto che intende favorire anche il turismo legato ai Cammini Lauretani, ma non solo. Ringrazio l’Ente San Filippo Neri per la collaborazione e l’interesse dimostrato verso questa importante iniziativa”. “Si tratta di un progetto a lungo atteso e che punta a valorizzare il patrimonio immobiliare comunale – ha detto l’assessore al patrimonio Sabrina Bertini -. La realizzazione e gestione dell’ostello, nella zona adiacente al Duomo di San Flaviano e afferente al complesso di Villa Colloredo, consentirà di rendere ancora più fruibile dal punto di vista ricettivo un’area dalla già forte vocazione culturale e religiosa”. L’ostello sarà costituito presso i locali di Villa Colloredo Mels e si svilupperà sui due piani superiori dell’edificio che già ospita il Centro di Educazione Ambientale del WWF, destinati a struttura ricettiva ma attualmente inutilizzati. Grazie alla convenzione stipulata, l’Ente Chiesa San Filippo Neri potrà usufruire gratuitamente dei locali in forza di un corpus normativo che prevede la concessione in comodato d’uso gratuito degli edifici del patrimonio comunale per finalità socio-educative, di accoglienza e integrazione sociale. L’Ente si impegna a farsi carico delle spese di gestione e dei lavori necessari all’avvio dell’attività. La convenzione avrà una durata di sei anni, eventualmente prorogabili. Un progetto, dunque, che guarda soprattutto ai giovani, al di là della fede religiosa e della provenienza, e a favorire categorie attratte dal territorio e da forme di turismo esperienziale, con l’occhio rivolto anche alla socializzazione e integrazione.
Recanati, la Gran Fondo Leopardiana annullata: "Impossibile gareggiare, ecco perché"
++ AGGIORNAMENTO 16 OTTOBRE ++ La manifestazione è stata annullata. A comunicarlo sono gli stessi organizzatori attraverso una nota stampa: "Dobbiamo con grande dispiacere annunciare che tutti gli eventi sono annullati. Non per nostra volontà ma per la drastica decisione presa a livello nazionale di interrompere la collaborazione tra la Federciclismo e gli Enti. Un fulmine a ciel sereno che ci rende impossibile organizzare le nostre gare con Acsi, l'ente nazionale al quale ci appoggiamo come Ciclo Club Recanati e al quale fanno riferimento tantissime realtà amatoriali". "Un problema generale e nazionale che ci tocca affrontare subito, agli inizi di un dibattito e di una protesta che sarà forte ma che al momento non è ancora in grado di fermare tale provvedimento e di trovare strade condivise per il bene del ciclismo, dello sport che amiamo - aggiungono gli organizzatori nella nota -. Perché dobbiamo annullare le gare? Noi come altre organizzazioni? Perché senza l'accordo Federciclismo- Acsi abbiamo problemi con il tesseramento, con le coperture assicurative, con la sicurezza visto che le moto scorta ieri sera ci hanno comunicato che in seguito al nuovo scenario normativo non potranno essere alla gara di Recanati". "Abbiamo provato in ogni modo nelle ultime ore, anche in contatto con l'Acsi nazionale, a trovare soluzioni che salvassero la Leopardiana. Ci ha fermato solo il covid fino a questo provvedimento nazionale che sappiamo essere al vaglio anche del Ministero dello Sport perchè si rischia di fermare una parte significativa del movimento ciclistico. Intanto però dobbiamo fermarci noi, nonostante avessimo ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie da Regione Marche, Provincia di Macerara e Provincia di Ancona. Niente Infinito Bike, niente Leopardiana, niente allestimenti, niente festa, niente solidarietà e un danno organizzativo ed economico enorme" conclude la nota. Tre giornate dedicate al ciclismo, alla promozione del territorio, alla poesia, alla spiritualità e all’amicizia, tra allegria e buona cucina marchigiana. È questo lo spirito che animerà la nuova edizione della manifestazione promossa dal Ciclo Club Recanati, guidato da Agostino Nina, con il patrocinio del Comune di Recanati. Un evento che rinnova una tradizione ormai consolidata, portata avanti con passione e grande capacità organizzativa da molti anni. Si comincia venerdì 17 ottobre con la 13ª edizione della Infinito Bike, la gara di mountain bike ambientata nello spettacolare scenario del Colle dell’Infinito e del quartiere Montemorello. Un percorso di tre chilometri, tra vicoli, sterrato e brevi tratti asfaltati, darà vita a una prova di Cross Country intensa e spettacolare. La Infinito Bike sarà anche la prova conclusiva della Conero Cup, la storica challenge che da oltre venticinque anni promuove la mountain bike nelle Marche. La partenza è fissata per le 21.30, mentre per i partecipanti è previsto un ricco pacco gara, che conterrà anche una maglietta ricordo di alta qualità riservata ai primi cinquanta iscritti. La giornata di sabato 18 ottobre sarà invece dedicata agli arrivi, alle iscrizioni e ai momenti di socialità. Nel pomeriggio, a partire dalle 16.00, spazio ai più piccoli con una prova promozionale tra giochi, un piccolo percorso, merenda e premi. In serata, dalle 20.00, si terrà la tradizionale Cena dei Cappuccini, un appuntamento ormai imperdibile, aperto a tutti e all’insegna della solidarietà. Il menù prevede tagliatelle al ragù preparate da Padre Francesco, brasato al Rosso Conero, contorno di “erbe trovate”, ciambellone di Frate Giulio, acqua, vino e caffè, il tutto al prezzo di 28 euro. L’intero ricavato sarà destinato alle Missioni Estere dei Padri Cappuccini. La base logistica della manifestazione sarà situata a Montemorello, nella zona di Casa Leopardi, dove troveranno sede la segreteria, il ritiro dei pacchi gara e i parcheggi, tutti opportunamente segnalati. Il Convento dei Cappuccini sarà il punto di riferimento per i partecipanti, con la segreteria attiva sabato dalle 14.30 alle 19.30 e domenica dalle 6.30 alle 7.30. Il gran finale è in programma domenica 19 ottobre con la Gran Fondo Leopardiana – Edizione del Giubileo, tappa conclusiva del circuito Gran Fondo Marche e prova valida per il Giro d’Italia Amatori. Come già avvenuto nel 2021 e nel 2022, la manifestazione si terrà in versione autunnale e proporrà due percorsi: quello lungo di 132,4 chilometri con 2127 metri di dislivello e quello corto di 69,2 chilometri con 1129 metri di dislivello. Le partenze sono previste alle 8.15 per il percorso lungo e alle 9.00 per quello corto, con l’ingresso in griglia a partire dalle 7.45. Il tracciato attraverserà alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio, tra cui Loreto, prima di concludersi con lo striscione d’arrivo nella Piazzola del Sabato del Villaggio, proprio davanti a Casa Leopardi. Sono attesi centinaia di ciclisti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero: tra le iscrizioni figura infatti anche quella di un partecipante in arrivo dalla Corsica. Un sentito ringraziamento va al Comune di Recanati e a tutti i Comuni coinvolti, al comitato di quartiere Montemorello, a Casa Leopardi, ai Frati Cappuccini, ai volontari, ai sostenitori e sponsor, all’Acsi Ciclismo e al comitato Conero Cup, per la collaborazione e il sostegno che rendono possibile un evento capace di unire sport, cultura e territorio nel nome di Giacomo Leopardi e dei valori più autentici della comunità recanatese.
Angelini e la Recanatese: tra promesse e risultati deludenti, il futuro è appeso a un filo
«Vogliamo partire bene e, con gli ultimi arrivi, riteniamo che la squadra sia stata completata. Non facciamo proclami: vedremo il riscontro sul campo, ma crediamo che questa Recanatese possa viaggiare nelle zone alte della classifica». Parole di fiducia, pronunciate a inizio settembre dal presidente Daniele Maria Angelini durante la presentazione ufficiale della squadra a Palazzo Venieri. Promesse e ottimismo che oggi, a distanza di poche settimane, suonano come un boomerang. Dopo sette giornate di campionato, la Recanatese ha raccolto appena 4 punti e viene da quattro sconfitte consecutive. Numeri impietosi, che riflettono non solo un avvio deludente ma anche la forte sensazione che la squadra sia incompleta, soprattutto dopo gli infortuni di Re e Ghio. Il malcontento, inevitabilmente, non si ferma al terreno di gioco. In società il clima è teso, e nelle ultime ore si parla di un Consiglio di Amministrazione urgente, convocato per affrontare una crisi che non è solo tecnica ma anche dirigenziale. Al centro del dibattito proprio Angelini, che secondo diverse fonti starebbe valutando un passo indietro dopo settimane di nervosismo e frizioni interne. Sullo sfondo, si vocifera, le lusinghe provenienti da Ancona. Una situazione che riapre vecchie ferite. Solo pochi mesi fa, infatti, Angelini aveva ricoperto il ruolo di presidente onorario della Civitanovese, club che sotto la sua influenza non è riuscito a evitare la retrocessione in Eccellenza. Ora, anche a Recanati, la sua gestione sembra aver imboccato la stessa strada fatta di entusiasmo iniziale e risultati deludenti. Dietro le quinte, i margini per ricomporre un fronte unitario sembrano sempre più ridotti. I rapporti tra i vertici societari appaiono logori e la sensazione è che da questo CDA possano arrivare scelte drastiche.
Recanati, Montefiore potrà conferire i rifiuti a Montefano: firmata la convenzione tra Comuni
L'amministrazione comunale di Recanati ha deliberato la stipula di una convenzione con il comune di Montefano e Cosmari S.r.l. per consentire l’accesso all’isola ecologica di Montefano di alcune utenze recanatesi. La convenzione permetterà così ai residenti nell’area di Montefiore e zone limitrofe di fruire del centro di raccolta di Montefano, gestito da Cosmari e più vicino alle utenze della frazione rispetto all'isola ecologica di via Volponi, sita presso la Zona Industriale Squartabue. "Grazie alla convenzione che sarà presto firmata dagli Enti interessati, le utenze domestiche e non domestiche residenti nella frazione di Montefiore non avranno più bisogno di recarsi lontano dal proprio domicilio per smaltire i rifiuti solidi - ha annunciato l'assessore con delega alla raccolta dei rifiuti, Sabrina Bertini -. Il provvedimento era atteso da tempo per facilitare il conferimento ai cittadini di Montefiore e, in una prospettiva più ampia, per prevenire anche l'abbandono improprio di rifiuti sul territorio. Lavoriamo dunque in stretta sinergia con Comune di Montefano e Cosmari per poter consentire alla cittadinanza un utilizzo ottimale dei servizi". La zona interessata dalla convenzione riguarda tutta la frazione di Montefiore e le seguenti vie: via Alfredo Cartocci Bartolomei, via Benedetto Gurini, via Ezra Pound, via Federico Alessandrini, via Luigi Flamini, via Oreste Mosca, via Pietro Ghergo, per un totale di 282 utenze recanatesi. Gli accessi saranno regolati da appositi elenchi stilati dai Comuni interessati. Al momento dell’accesso, sarà necessario presentare la tessera sanitaria dell’intestatario dell’utenza. I riparti economici e i quantitativi di rifiuti attribuibili a ciascun Comune, considerata l’impossibilità di separare fisicamente i rifiuti conferiti dai residenti di Recanati e Montefano, saranno calcolati sulla base del numero effettivo di utenze autorizzate all’accesso. La convenzione sarà operativamente avviata a partire dal 1° gennaio 2026. Il centro di raccolta di Montefano è aperto il giovedì dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 12.
Recanati, arrestato 42enne per spaccio: deve scontare oltre tre anni di carcere
Prosegue senza sosta l'attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti condotta dai carabinieri sul territorio. Nelle scorse ore, i militari della stazione di Recanati hanno rintracciato e arrestato un uomo in esecuzione di un ordine di carcerazione. Si tratta di un 42enne di origini albanesi, residente nella città leopardiana e già noto alle forze dell'ordine. L'intervento è avvenuto in ottemperanza a un provvedimento definitivo emesso dall'autorità giudiziaria. L'uomo, che in precedenza beneficiava della misura alternativa dell'affidamento in prova ai servizi sociali, è stato condannato in via definitiva per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, risalente a fatti commessi proprio a Recanati nell'anno 2020. Il 42enne dovrà ora scontare una pena residua di 3 anni, 3 mesi e 9 giorni di reclusione. Dopo l'espletamento delle formalità di rito presso la caserma, il soggetto è stato immediatamente trasferito presso la casa circondariale di Fermo, dove rimane a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Mario Buldorini ritrovato dai carabinieri: torna a casa il 19enne di Recanati
Si è conclusa con un lieto fine la vicenda di Mario Buldorini, il 19enne di Recanati scomparso giovedì scorso. Il giovane è stato rintracciato dai carabinieri della stazione di Tor de Cenci nei dintorni della stazione Termini di Roma, dove si aggirava ormai da giorni. È in buone condizioni di salute ed è stato accompagnato in caserma, dove potrà riabbracciare finalmente i familiari. La scomparsa aveva destato grande preoccupazione tra i familiari e gli amici universitari, che condividono con lui l’appartamento nella zona Laurentina, dove frequenta il Campus Universitario Biomedico. I coinquilini, non vedendolo rientrare, avevano immediatamente allertato i genitori, che avevano denunciato la sua assenza alle autorità competenti. Nei due giorni successivi, i tentativi di contattare Mario al telefono erano risultati vani e l’ultima cella rilevata dal suo dispositivo lo aveva segnalato proprio nella zona di Termini. Anche gli amici avevano cercato di rintracciarlo senza successo. Secondo quanto appreso, Mario era in buona salute. Ai carabinieri avrà spiegato le ragioni del suo allontanamento volontario. Rientrando a Recanati, potrà ritrovare la serenità familiare prima di tornare a Roma e proseguire i suoi studi, percorso che, secondo quanto riferito, era fonte di una certa preoccupazione per lui.
Recanati in ansia per Mario Buldorini: studente universitario scomparso a Roma
Ore di angoscia e attesa a Recanati per Mario Buldorini, 19 anni, scomparso a Roma da giovedì scorso. Del giovane, studente del Campus Biomedico e iscritto al secondo anno del corso di MedTech, non si hanno più notizie da quando ha lasciato il suo appartamento nella zona Laurentina intorno alle 23. Da quel momento, di Mario si sono perse completamente le tracce. I coinquilini, che hanno lanciato per primi l’allarme, non lo hanno più visto rientrare, e anche il suo telefono risulta spento da sabato, dopo due giorni in cui squillava a vuoto. L’ultima localizzazione del dispositivo risale alla zona della stazione Termini, dove si concentra parte delle ricerche. La famiglia, originaria di Recanati, si è subito recata nella Capitale e mantiene un contatto costante con le forze dell’ordine romane, che hanno avviato le verifiche appena ricevuta la denuncia di scomparsa. In supporto è intervenuta anche l’associazione Penelope Lazio, specializzata nell’assistenza ai familiari delle persone scomparse, che ha diffuso un appello pubblico a chiunque possa aver visto il ragazzo. Mario è descritto come un giovane riservato e tranquillo, di corporatura media, alto circa 1 metro e 75, con capelli rossi ricci e corti, occhi castani e due nei sulla guancia sinistra. Non si conosce con certezza l’abbigliamento che indossava al momento della scomparsa. Nel frattempo, anche Recanati si è stretta attorno ai familiari. Nella chiesa di Le Grazie, nella serata di ieri, amici e concittadini si sono ritrovati per una veglia di preghiera. Una comunità unita da un’unica speranza: che il giovane possa fare presto ritorno a casa. A Roma e nei canali social prosegue la mobilitazione degli amici e dei colleghi universitari, che continuano a condividere appelli e fotografie per ampliare la rete delle segnalazioni. "Aiutateci a trovarlo, siamo disperati", scrivono gli studenti del Campus Biomedico. Le ricerche proseguono senza sosta nella Capitale, coordinate dalle autorità competenti. Chiunque abbia informazioni utili è invitato a contattare immediatamente le forze dell’ordine. ++++ Aggiornamento delle 19:00 +++ Mario Buldorini, il 19enne di Recanati scomparso da giovedì, è stato rintracciato dai carabinieri nei dintorni della stazione Termini. È in buone condizioni di salute e ora potrà finalmente riabbracciare la sua famiglia.
Motocross, stagione da incorniciare per Alessandro Valeri: secondo posto nel Campionato Italiano Fast MX2
Dopo la scalata raccontata nel nostro precedente articolo "La scalata di Alessandro Valeri: il pilota recanatese pronto al debutto nel Mondiale MXGP", la stagione 2025 si chiude con un sorriso per il giovane pilota recanatese, residente a Villa Potenza. Alessandro Valeri ha conquistato un prestigioso secondo posto nella classifica generale del Campionato Italiano Fast MX2, coronando un’annata intensa e ricca di soddisfazioni. L’ultimo atto si è svolto domenica ad Arco di Trento, dove Valeri ha confermato la propria costanza di rendimento. «Sono abbastanza soddisfatto di questo risultato – commenta – ho commesso alcuni errori durante la stagione che non mi hanno permesso di raggiungere la prima posizione, ma ho comunque lottato al massimo e questo risultato ci ripaga di tutti gli sforzi fatti durante l’anno». Un piazzamento che certifica la crescita del giovane talento marchigiano, capace di imporsi tra i protagonisti della categoria e di guadagnarsi la stima del paddock nazionale. Determinante il lavoro svolto insieme al team Pedica Racing, con cui Valeri ha già rinnovato l’accordo per la stagione 2026: «Ringrazio moltissimo tutto il team, proseguiremo insieme anche il prossimo anno – aggiunge –. Un grande grazie va anche a tutti gli sponsor, perché senza di loro nulla di questo sarebbe possibile». Per Valeri la stagione non è però ancora del tutto terminata: resta infatti un ultimo impegno nel campionato regionale, dove guida la classifica e punta a chiudere in bellezza con un altro successo. Il 2025, intanto, si archivia con la certezza di avere posto un tassello importante in un percorso di crescita che punta sempre più in alto, tra traguardi nazionali e nuove prospettive internazionali.
Recanati, agenti minacciati con un coltello. Il sindacato: "Situazione non più tollerabile"
Martedì scorso, durante un controllo di routine in centro, due agenti della polizia locale di Recanati hanno rischiato di essere feriti con un’arma da taglio. Un episodio che, secondo la Cisl Fp Marche, non è purtroppo isolato ma rappresenta “l’ennesima, drammatica testimonianza di una realtà non più tollerabile”. A denunciare la situazione è Alessandro Moretti, responsabile territoriale di Macerata per la Cisl Fp Marche: “Ogni giorno i 60mila uomini e donne della polizia locale rischiano la propria vita in strada senza avere le necessarie tutele e il giusto riconoscimento”. Secondo il sindacato, è “inaccettabile continuare a operare con una legge quadro vecchia di quarant’anni” e con un contratto non adeguato al ruolo che viene richiesto oggi alle polizie locali. La Cisl Fp chiede con forza il rinnovo del contratto collettivo nazionale delle Funzioni Locali e una riforma normativa che equipari gli operatori della polizia locale alle altre forze dell’ordine, garantendo formazione, strumenti adeguati e protocolli aggiornati. I dati Inail parlano chiaro: nel 2023 si sono registrati oltre 1.800 infortuni tra gli operatori della polizia locale in Italia. “Aggressioni, incidenti, organici ridotti all’osso: tutto grida l’urgenza di interventi immediati e concreti”, sottolinea Moretti. “Non è pensabile assicurare legalità, viabilità, protezione ambientale e sicurezza nelle nostre comunità con strumenti obsoleti”. La Cisl Fp Marche sollecita inoltre il coinvolgimento delle Regioni, dei Comuni e delle Province per garantire uniformità operativa e formativa, a partire dai servizi più delicati come i TSO e gli ASO, e per prevedere adeguati interventi di welfare per gli operatori. “Difendere la sicurezza delle donne e degli uomini della polizia locale significa difendere la sicurezza di tutti i cittadini”, conclude Moretti. “Non permetteremo che a pagare il prezzo siano i colleghi che ogni giorno rischiano la salute e la vita per garantire quella degli altri”.
Da Recanati a Monaco: 908 km in bici per brindare all’Oktoberfest (FOTO)
Sette giorni in sella, 908 chilometri attraverso tre Paesi, tra fatica, pioggia, risate e la promessa di un brindisi memorabile. È l’avventura di quattro ciclisti recanatesi – Graziano Ricciardi, Alfredo Marconi, Maurizio Brandoni e Massimiliano Prenna – che, con il supporto tecnico dell’Asd Renzo Giuliodori, hanno pedalato da Recanati fino a Monaco di Baviera per coronare un sogno: festeggiare all’Oktoberfest. L’idea è nata alcuni anni fa durante le pedalate estive in notturna organizzate dal gruppo, che terminavano davanti a una birra e a uno spuntino. Quella tradizione, ribattezzata “La notturna dei merendari”, ha cementato amicizie e acceso la voglia di andare oltre. Così, all’interno dell’“Associazione Merendari delle Piane”, è maturata la decisione di trasformare un rito conviviale in un’impresa vera e propria: pedalare fino a Monaco per celebrare insieme la passione per la bicicletta e per la buona compagnia. La partenza è avvenuta mercoledì 24 settembre da piazza Leopardi. Ogni giorno tra i 100 e i 150 chilometri, con tappe già fissate e alberghi prenotati, per un itinerario che li ha condotti prima lungo le strade italiane e poi oltre confine. A Verona la prima sosta particolare: “Ci siamo fermati a una festa della birra, ci voleva proprio – raccontano – per ricaricare le energie e tornare in sella con più entusiasmo”. Paesaggi da cartolina li hanno accompagnati lungo tutto il percorso: le valli alpine, il Brennero con l’acqua che scorreva a fianco della strada, il grande fiume Inn di Innsbruck, le lunghe ciclabili austriache e tedesche. L’ultima giornata, però, è stata la più dura: “Ci siamo svegliati col sole, ma appena in bici è iniziata la pioggia battente. Non ci ha fermati, siamo andati avanti imperterriti”. Nel mezzo anche una gomma bucata, prontamente riparata. A Monaco l’emozione dell’arrivo, anche se con qualche sorpresa: “Non ci hanno fatto entrare con le bici nell’area della festa, ci sarebbe piaciuto fare la foto proprio sotto il monumento, ma l’abbiamo fatta da lontano”. Poco male: la birra, questa volta non come scusa per una pedalata serale ma come traguardo vero e proprio, ha avuto il sapore della vittoria. Proprio all’Oktoberfest hanno incontrato americani, italiani, un gruppo di Cupra Montana, un amico di Porto Recanati e persino un compagno delle pedalate notturne recanatesi che li aspettava lì. Momenti di convivialità che hanno trasformato la loro impresa sportiva in una festa di amicizia internazionale. Oggi, mentre i quattro facevano ritorno a casa, l’Oktoberfest è stata improvvisamente chiusa per un allarme bomba. Un episodio che ha fatto scattare l’allerta in tutta Monaco, con controlli serrati da parte della polizia. Fortunatamente la minaccia si è rivelata infondata e la festa è stata riaperta in sicurezza. Per i ciclisti recanatesi resta anche la consapevolezza di essere stati fortunati a vivere l’esperienza senza contraccolpi. “È andata benissimo – concludono – ci portiamo a casa paesaggi meravigliosi, la fatica della strada, le risate tra amici e quel brindisi che ha ripagato ogni chilometro percorso”. Un’avventura nata davanti a una birra e conclusa con un boccale in mano: il cerchio perfetto di un viaggio che unisce sport, amicizia e memoria condivisa.
Recanati, giovane armato di coltello bloccato dalla polizia locale: evitata la tragedia
Un intervento tempestivo della polizia locale di Recanati ha evitato che un giovane seminasse il panico nel centro cittadino. L’episodio è avvenuto ieri, 30 settembre, nei pressi di Porta Pesa, dove un recanatese in preda a una crisi non ancora diagnosticata ha dato in escandescenze brandendo un coltello. Gli agenti, giunti sul posto dopo l’allerta lanciata da personale sanitario già intervenuto, hanno trovato il giovane in stato di forte agitazione. Il ragazzo ha tentato di colpire gli agenti con pugni e calci, cercando al contempo di usare l’arma bianca, un coltello di medie dimensioni nascosto sotto gli abiti. Con grande sangue freddo, i vigili urbani sono riusciti a disarmarlo e metterlo in sicurezza, evitando che venissero coinvolte le persone presenti, alcune delle quali erano accorse credendo che si trattasse di una crisi epilettica. Durante l’intervento alcuni agenti hanno riportato lesioni e hanno dovuto ricorrere alle cure mediche, ma la loro azione ha impedito conseguenze ben più gravi. La dinamica dell’episodio è ora al vaglio degli inquirenti, sotto la direzione della comandante della polizia locale, Gabriella Luconi, che ha espresso orgoglio e riconoscenza per la professionalità dimostrata dai propri collaboratori. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Emanuele Pepa, che ha voluto ringraziare personalmente gli agenti: "Sono profondamente turbato dall'increscioso episodio avvenuto ieri in città - ha dichiarato - ma al tempo stesso voglio esprimere il mio più sentito ringraziamento alla polizia locale. Hanno dimostrato eccezionale coraggio, straordinaria prontezza e grande professionalità nel gestire una situazione di estrema pericolosità. Il loro intervento risolutivo ha permesso di disarmare il giovane, garantendo l'incolumità di tutti i presenti e dello stesso ragazzo in difficoltà. Questo è l'esempio lampante dell’alto senso del dovere con cui la nostra polizia locale opera quotidianamente per la sicurezza della comunità". L’episodio, che ha scosso la città, si è concluso senza conseguenze per i passanti grazie alla prontezza e al coraggio degli agenti, che hanno trasformato un potenziale dramma in un caso di professionalità e tutela della collettività.

cielo coperto (MC)



