Colmurano
        
				                        
				                    Colmurano, addio a Mario Graziosi: poeta, contadino e custode della tradizione locale
Questa notte, a causa di una malattia, si è spento a Macerata, all’età di 78 anni, Mario Graziosi, scrittore e contadino noto per il suo legame profondo con la terra e la cultura locale. Lo lascia la moglie Livia, i figli Catiuscia e Samuele, il genero Carlo, la nuora Simona, i nipoti Leonardo, Giorgio e Gabriele, oltre alla sorella Rita, al cognato Walter e a numerosi amici e conoscenti. La camera ardente è allestita presso la Casa Funeraria Pietas di Ripe San Ginesio in contrada Fiastra, 10, fino alle ore 20:00 di oggi. Le esequie si terranno giovedì 14, con partenza prevista alle ore 09:00 dalla Casa Funeraria e proseguiranno alle 10:00 nella chiesa parrocchiale di Colmurano, in piazza Umberto I, per concludersi nel cimitero del borgo maceratese. A seguire, il ricordo di Giovanni Paolo Carlino Giuliani: "Grande lavoratore della terra, della sua terra, nei confronti della quale, come sanno fare solo i saggi, intratteneva quel particolare rapporto fatto di sacrifici, rispetto, pazienza e amore. Per esser più precisi, era un “Coltivatore”, ma nel senso più ampio del termine, e a tal punto d'aver proseguito la tradizione della sua famiglia. Il padre, Albino Graziosi, più noto ai colmuranesi come Pippo de Roncó, era un più che conosciuto “Poeta contadino” e Mario, fino all'ultimo suo respiro, è stato un Poeta, o più in generale uno scrittore e un contadino, fiero di esserlo, esattamente come il padre. Non mi piace parlare della morte di Mario perché preferisco custodirlo per sempre nel mio cuore mentre ci saluta e si allontana da noi con il suo passo del tutto particolare, deciso e al tempo stesso calmo. No! Non ci sta volgendo le spalle, ci sta solo indicando una strada, la sua strada, e questo perché quella strada, quel percorso, vive nei suoi cari, in coloro che hanno avuto il grande privilegio di conoscerlo, così come in coloro che hanno letto o leggeranno i suoi componimenti. Il suo respiro continuerà a palpitare nelle sue parole, nei suoi versi... parole che hanno il peso di vere e proprie azioni. Era un uomo apparentemente pragmatico, schivo e taciturno, anche se io preferirei dire: riflessivo. Non a caso, quando si abbandonava al suo sorriso disarmante, il volto gli si illuminava, specialmente gli occhi, e i suoi lineamenti scolpiti dal tempo si ammorbidivano, riuscendo d'incanto a produrre attorno alla sua persona una sorta di accogliente e protettivo tepore nella fredda stagione che ormai da troppo tempo la società contemporanea sta vivendo... Sotto la sua compostezza si celava un cuore sempre pronto a commuoversi. Ti ascoltava in silenzio, fissandoti, e non eri certo se fosse lì con te, o se stesse navigando in un'altra dimensione ma... quando rispondeva a ciò che avevi detto, capivi che ti aveva non solo ascoltato ma addirittura compreso e molto, molto bene. Certo, non sempre condivideva i miei punti di vista, non sempre brindavamo insieme facendo tintinnare i bicchieri di quel vino cotto che lui stesso produceva e che era fiero di condividere con gli amici, come un vero e proprio “Vergaro” d'altri tempi. Tra me e lui poteva capitare che i pareri contrastassero e ricordo molto bene un particolare contrasto, forse l'ultimo, in cui le nostre idee non solo risuonarono diverse, ma addirittura diametralmente opposte e a tal punto che mi disse: «No! Non posso farlo, il mio orgoglio non me lo permette» Lì per lì pensai, continuando a cercare di far valere le mie ragioni, che quell'orgoglio fosse in realtà una specie di chiusura in sé stesso. Un muro dietro il quale si arroccava una certezza che non aveva alcuna intenzione di prendere in considerazione le certezze dell'altro, la comune situazione in cui la testardaggine prende il sopravvento. Beh! Col senno di poi posso affermare che in quella nostra lontana discussione, semmai ci fosse stata una “chiusura”, a chiuderci fummo in due; e solo ora, mentre Mario sta continuando a camminare lungo la sua strada dopo aver salutato e forse avermi strizzato un occhio... comprendo che in realtà quelle sue parole sono un grande “lascito”, un grande dono che ha fatto specialmente ai giovani, e soprattutto a tutti coloro che credono di non essere nessuno, di non valere nulla, e si difendono da sé stessi facendosi solo del male. Quell'orgoglio non era chiusura, non era arroganza o pienezza di sé; così come non era prevaricazione, boria, presunzione o superbia. Era quell'Orgoglio con l'iniziale maiuscola, che da sempre è quel sentimento che dà valore ai nostri pensieri, alle nostre azioni e ai risultati che ne conseguono, come un fiore, un lavoro ben fatto, una lode ricevuta... quell'Orgoglio che dà il giusto valore a ciascuno dei nostri Cari, dei nostri Amici e conoscenti e che ci fa dire: «Sono orgoglioso di te!» Quel “te” che si trova fuori e dentro ciascuno di noi. Ecco perché è con grande Orgoglio che in qualità di Amico ti dedico i versi di un haiku. Spero solo che tu sia sempre Orgoglioso di avermi donato la tua Amicizia: La neve spezza/la dignità d'un ramo/ cadendo insieme Ciao Mario"
				                        
				                    Colmurano, un tuffo nel passato tra rombi di motore: successo per il "Memorial Gabriele Gentili"
Un tuffo nel passato, tra rombi d'altri tempi e carrozzerie lucenti: il Raduno di auto e moto d’epoca "Memorial Gabriele Gentili" ha riportato Colmurano indietro di decenni, facendo rivivere per un giorno l’atmosfera del vecchio circuito cittadino. Giunto alla 35ª edizione, l’evento organizzato dalla SOMS ha celebrato non solo la passione per i motori, ma anche la storia e le tradizioni del borgo. Il presidente della SOMS, Aldo Ruffini, non ha nascosto la soddisfazione: "Abbiamo voluto creare un’occasione per rivivere la storia di Colmurano e la passione per i motori che da sempre anima la nostra comunità". Lungo le vie del paese, un vero e proprio museo a cielo aperto: vetture e motociclette che hanno fatto la storia, esibite con orgoglio dai loro proprietari e ammirate da residenti e visitatori. Fotocamere pronte a cogliere ogni dettaglio, sorrisi e racconti d’officina hanno trasformato la sfilata in una festa per grandi e piccoli. A conclusione della giornata, il tradizionale pranzo sociale negli splendidi giardini di Colmurano ha riunito partecipanti e simpatizzanti in un momento di convivialità, consolidando ancora una volta lo spirito di comunità. Gli organizzatori hanno voluto ringraziare il direttivo SOMS, i partecipanti e tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita della manifestazione. L’appuntamento è già fissato per il prossimo anno, con l’auspicio di eguagliare - e magari superare - il successo di questa edizione, continuando a onorare la memoria di Gabriele Gentili e la tradizione motoristica locale.
				                        
				                    Colmurano, cittadini in allarme per l’antenna 5G: "Scelta arbitraria, nessuna consultazione"
Colmurano – Cresce la preoccupazione tra i residenti per l’installazione di un’antenna 5G sulla torre dell’acquedotto di Viale De Amicis, in una delle aree più frequentate del paese. Da alcuni giorni sono in corso i lavori condotti da INWIT S.p.A., società specializzata in infrastrutture per le telecomunicazioni, che ha scelto come sito operativo una struttura di proprietà della Tennacola S.p.A., già fondamentale per la distribuzione dell’acqua nel territorio comunale. La decisione, ritenuta da molti “calata dall’alto” e senza confronto pubblico, ha subito sollevato un'ondata di malcontento tra i cittadini. Il malumore è aumentato dopo lo smantellamento del giardino “Lilliput Magicabula”, l’unica area verde attrezzata per bambini della zona, eliminata per fare spazio ai nuovi apparati. La torre si trova infatti in una zona molto vissuta, con scuole, ambulatorio medico, farmacia, attività commerciali, pensiline di attesa e aree di aggregazione frequentate ogni giorno da famiglie e anziani. “Non è solo una questione estetica o ambientale – spiegano i cittadini – ma di metodo e di rispetto della comunità.” L’assenza di una comunicazione chiara e l’avvio dei lavori in modo rapido, secondo alcuni “strategicamente accelerato”, hanno alimentato sospetti e richieste di trasparenza. Nonostante il parere urbanistico positivo da parte del Comune, la cittadinanza contesta la mancata applicazione del principio di precauzione, l’assenza di un piano antenne e soprattutto la scelta di non coinvolgere la popolazione. “Chiediamo che i lavori vengano sospesi immediatamente e che venga avviato un processo partecipativo vero e trasparente”, afferma il gruppo promotore dell’iniziativa, che ha già richiesto formalmente tutta la documentazione relativa al progetto. Secondo quanto riportato dal gruppo di residenti, il progetto sarebbe noto all’amministrazione comunale già da marzo 2025, ma nessuna informazione è stata diffusa pubblicamente, né è stato avviato un percorso di confronto con la cittadinanza. La scelta del sito, inoltre, appare ancor più controversa se si considera che il Comune aveva indicato altri luoghi alternativi per l’installazione delle antenne, che però sono stati respinti da INWIT, che ha invece optato per un sito privo di vincoli specifici e - secondo i cittadini - più “facile” da sfruttare proprio per l’assenza di un piano antenne comunale. Un altro elemento che alimenta la tensione è l’impatto sociale dell’intervento: la zona interessata non è solo densamente abitata, ma è anche punto di ritrovo per le famiglie, con un ambulatorio, una farmacia, diverse attività commerciali, una fermata dello scuolabus e il plesso scolastico comunale nelle vicinanze. Due panchine rosse, recentemente installate dall’AVIS locale come simbolo contro la violenza di genere, e una fontanella pubblica contribuivano a rendere quel luogo uno spazio di socialità e cura condivisa. “Non siamo contrari alla tecnologia o al progresso,” chiariscono i promotori della protesta, “ma pretendiamo trasparenza, informazione e il rispetto del principio di precauzione, riconosciuto a livello europeo”. Un principio che impone, in assenza di certezze scientifiche sugli effetti a lungo termine, di adottare misure di tutela della salute pubblica, in particolare in zone sensibili come questa. La richiesta è chiara: fermare i lavori e aprire un tavolo di confronto. I cittadini hanno inoltrato una richiesta formale di accesso agli atti, ma finora non è stata ricevuta alcuna risposta, mentre i lavori proseguono rapidamente. A tutto ciò si aggiunge un paradosso: il Comune di Colmurano è tra i promotori del progetto “Families’s Land”, iniziativa per il rilancio dei piccoli borghi e il miglioramento della qualità della vita per famiglie e nuovi residenti. “Come si può parlare di vivibilità e valorizzazione del territorio, quando si elimina l’unico spazio giochi per bambini per installare un’antenna che genera incertezza e paura?”, si chiedono i promotori della protesta. Il gruppo di cittadini ha annunciato nuove iniziative per informare la popolazione e sensibilizzare l’opinione pubblica, con l’intenzione di difendere i propri diritti e promuovere uno sviluppo sostenibile, che metta la salute, l’ambiente e la partecipazione democratica al primo posto.
				                        
				                    Urbisaglia - 'Un mercoledì da...maccheroni', il pranzo improvvisato targato Mirko Salvatori: "Chi c'è, c'è" (FOTO e VIDEO)
A Urbisaglia, ogni mercoledì, accade qualcosa di speciale. Non è una sagra, non è un evento sponsorizzato, né un’esperienza gourmet da catalogo. È molto di più: un rituale conviviale nato dall’anima e dalla memoria, grazie a Mirko Salvatori, che apre casa e cucina per dare vita a un pranzo collettivo fatto di sorrisi, aneddoti, forchette che tintinnano, e il profumo autentico di una vita lenta e condivisa. Mirko Salvatori non è un nome qualsiasi. È il figlio di Duilio Salvatori, leggendario chef locale che ha gestito la Filarmonica, noto per aver cucinato per personaggi del calibro di Tognazzi, Maradona, Katia Ricciarelli e molti altri. Oggi, Mirko raccoglie quella tradizione culinaria familiare e la trasforma in qualcosa di nuovo e al tempo stesso antico: un pranzo da “Ciocchetta”, come il soprannome della sua famiglia. A Urbisaglia, ogni mercoledì, accade qualcosa di speciale. Non è una sagra, non è un evento sponsorizzato, né un’esperienza gourmet da catalogo. È molto di più: un rituale conviviale nato dall’anima e dalla memoria, grazie a Mirko Salvatori, che apre casa e cucina per dare vita a un pranzo collettivo fatto di sorrisi, aneddoti, forchette che tintinnano, e il profumo autentico di una vita lenta e condivisa. Mirko Salvatori non è un nome qualsiasi. È il figlio di Duilio Salvatori, leggendario chef locale che ha gestito la Filarmonica, noto per aver cucinato per personaggi del calibro di Tognazzi, Maradona, Katia Ricciarelli e molti altri. Oggi, Mirko raccoglie quella tradizione culinaria familiare e la trasforma in qualcosa di nuovo e al tempo stesso antico: un pranzo da “Ciocchetta”, come il soprannome della sua famiglia. E in effetti, ogni mercoledì, quel pranzo prende forma in modo imprevedibile. Nessuna lista degli invitati, nessuna prenotazione. Solo un motto che è già tutto un programma: “Chi c’è, c’è". “Non sappiamo mai quanti saremo. Si parte con un chilo di pasta, poi diventano due, magari cinque. Chi passa davanti casa può fermarsi. E così, senza pensarci troppo, ti ritrovi con 18, 20, 22 persone attorno al tavolo”. Esempi? Una settimana fa, Mirko e l’amico Giampiero Cartechini hanno servito un’impepata di cozze e 5 kg di gnocchi al salmone. “Nella pentola facevano la scarpetta con il pane”, racconta sorridendo. “Segno che era tutto gradito”. Questa settimana, invece, è toccato a delle tagliatelle con asparagi e salsiccia. Ma quando sono arrivati amici in ritardo, è nata al volo una carbonara improvvisata con quello che era rimasto in cucina. “Dalle piccole cose, a volte, nascono intuizioni geniali. Piatti che non avresti mai pensato e che invece diventano memorabili”. E durante il pranzo amici di tutti i tipi come l'illusionista Mr. Magic. E se il pranzo è all’insegna della condivisione e della creatività, il pomeriggio si conclude con una tradizione: una partita a briscola. Stavolta erano gli esponenti di Urbisaglia contro quelli di Colmurano. La frase di chiusura, che suona come un brindisi goliardico e locale: “Bastoni va agli st****i e a Cingoli si fa a cazzotti per perde la prima!”. Un momento che unisce, fa ridere, e rafforza legami. Proprio come i pranzi da Ciocchetta. E allora l’invito è semplice, spontaneo e sincero: “Vi aspetto a Urbisaglia, da Ciocchetta. Corsi per la vita”. Non un ristorante, non una scuola, ma una tavolata dove si cucina, si parla, si impara. Dove la lentezza è un valore e l’improvvisazione diventa arte.
				                        
				                    "Families’s Land": un milione per rilanciare i borghi di Colmurano, Cessapalombo e Gualdo
Cultura, natura ed enogastronomia, con eventi e servizi per tutte le età in un'ottica di sostenibilità e autenticità sono i principi cardine del progetto ‘Families’s Land in Marche Countryside’ dei comuni di Colmurano, Cessapalombo e Gualdo, finanziato con 1 milione di euro nell’ambito del bando regionale Borgo Accogliente per la riqualificazione e valorizzazione dei centri storici delle Marche. Coinvolgendo l'intera comunità locale e valorizzando le risorse esistenti, i tre comuni propongono un’offerta turistica family-friendly che promuove il turismo culturale e naturalistico e crea un network per condividere risorse e aumentare visibilità turistica. "Progetti attrattivi che donano nuova linfa ai borghi storici delle Marche esaltando le eccellenze e le peculiarità del territorio - dichiara il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli - Un percorso virtuoso si è avviato con l’investimento di 110 milioni di euro per il rilancio economico, sociale e turistico dei borghi, destinando 80 milioni alle imprese che vi hanno sede. Un bando finalizzato a divenire motore di sviluppo concreto, capace di far nascere economie nuove, legato alla qualità e all'autenticità dei nostri borghi, preziosi custodi della nostra storia più autentica e delle tradizioni locali. Verso questa direzione va anche il progetto dei comuni di Colmurano, Cessapalombo e Gualdo, che valorizza le risorse e le eccellenze del territorio". Per ‘Families’s Land in Marche Countryside’ i tre borghi coinvolti intendono sviluppare iniziative come la riqualificazione di un ex edificio comunale in una ludoteca multifunzionale per Colmurano; Cessapalombo svilupperà un’area giochi e valorizzerà il ‘Sentiero delle Carbonaie’. E Gualdo ristrutturerà il mulino Brunforte, installando giochi medievali e aree ludiche. In Collaborazione con l'Università di Macerata e relativo spin off, supportato anche da diverse realtà locali, il progetto mira a rilanciare l'economia locale e a organizzare un festival itinerante dedicato alle famiglie, promuovendo un turismo inclusivo e solidale. “Il nostro turismo culturale e naturalistico risentirà molto positivamente dell’attuazione del progetto", sottolineano gli amministratori. "Il comune di Colmurano - rileva il sindaco Mirko Mari - è capofila insieme al comune di Cessapalombo e di Gualdo e la sinergia ci ha premiato ancora una volta. Lavorare insieme ad altre municipalità ci permette di essere complementari e di sviluppare le particolarità e le specificità di ognuno, arricchendo il territorio. I Borghi marchigiani sono un’eccellenza, questo bando aiuta a valorizzarli, insieme alle attività locali che grazie ad esso potranno migliorare la loro offerta ed essere maggiormente competitive". "La valorizzazione dei borghi può portare a un rilancio economico delle attività presenti nel territorio, preservando le tradizioni locali e rafforzando l’identità del territorio - aggiunge il sindaco di Cessapalombo, Giuseppina Feliciotti - Valorizzare significa quindi anche tutelare queste tradizioni, educando i visitatori sulla loro importanza storica e ambientale. Con questo progetto vorremmo promuovere e preservare il percorso delle Carbonaie, un’attività tradizionale che fa parte della memoria e dell’identità locale e realizzeremo una nuova area giochi”. Per il sindaco di Gualdo Giovanni Zavaglini "i nostri borghi, bellissimi, sono stati da sempre degli illustri sconosciuti. Qualunque iniziativa tendente alla loro rivalutazione merita un grande plauso. Questo progetto è da considerare pertanto un ulteriore grande tassello del mosaico di rivitalizzazione dei nostri borghi. Vincente la collaborazione stretta tra tre piccoli comuni”.
				                        
				                    Quattro comuni, arte e resistenza culturale: torna Borgofuturo con Storti, Mancuso, Michikawa. Il programma
Dal 29 giugno al 6 luglio torna Borgofuturo, festival biennale che quest’anno celebra la sua decima edizione nei paesi della Val di Fiastra: Colmurano, Sant’Angelo in Pontano, Loro Piceno e Ripe San Ginesio. Nato nel 2010 come Festival della sostenibilità a misura di borgo, Borgofuturo è oggi una delle più longeve e conosciute manifestazioni italiane legata al futuro delle aree interne, capace di tenere insieme ricerca territoriale, ecologia e impegno civile con musica, spettacolo dal vivo e arti performative. 15 anni di festival La decima edizione si intitola Aldilà: uno sguardo retrospettivo e allo stesso tempo proiettato in avanti, per riflettere sulle parole che hanno guidato il festival sin dall’inizio, a partire da borghi, sostenibilità, futuro. Un’edizione per andare oltre il senso comunemente accettato e le etichette imposte rispetto alle tematiche care a Borgofuturo, in un contesto sociale e politico sempre più critico. Dopo 15 anni una cosa è certa: continuare a fare cultura in provincia non è scontato. In un momento storico in cui le politiche nazionali sembrano dare per irreversibile il “percorso di spopolamento” di certe aree interne, come riportato all’interno del nuovo Piano Strategico Nazionale Aree Interne (PSNAI), la scelta di continuare a lavorare in questi territori assume il senso di un atto politico, oltre che poetico. Otto giorni di festival, quattro comuni coinvolti Il festival si è aperto il 29 giugno a Colmurano, con una giornata dedicata a Margherita Salvucci e un evento collettivo tra cammino, letture e musica sul Monte de lu Seru. Dal 30 giugno al 3 luglio il testimone passa a Sant’Angelo in Pontano, con l’ottava edizione del Social Camp, laboratorio di formazione orizzontale di Borgofuturo, per un’edizione a tema STORMI • futuri che iniziano dai margini. Il laboratorio si conclude giovedì con un evento pubblico musicale. In programma il concerto di Davide Ambrogio, le sonorità globali di Magui + Traqueen e il dj set tropicale di Lavalamp. Venerdì 4 luglio il festival arriva a Loro Piceno, tra laboratori, una talk che si interroga sul futuro possibile ed auspicabile con la sociologa Cristina Zavaroni e il filosofo Paolo Godani, lo spettacolo I Ritornanti di Jonathan Zenti e una serata musicale di sperimentazione con Alessandro “Asso” Stefana, Laura Agnusdei, BLUEM e Catu Diosis. Nel fine settimana del 5-6 luglio il programma si sposta a Ripe San Ginesio, con due giornate dense di spettacoli, concerti, laboratori e incontri pubblici. Tra gli ospiti: Stefano Mancuso e Giovanni Storti, impegnato anche in un dibattito pomeridiano con attivisti di Greenpeace. Il ciclo di incontri “Le parole di Borgofuturo” vedrà inoltre la partecipazione della giornalista Sarah Gainsforth, del ricercatore Maurizio Dematteis e del progetto Tornanza, per una riflessione condivisa sul senso dei ‘borghi’ oggi. A seguire, una tavola rotonda sui cammini nelle Marche coinvolgerà promotori dell’Anello della Val di Fiastra, del Cammino Francescano della Marca, dei Forti, dei Cappuccini, delle Terre Mutate e del Grande Anello dei Sibillini. Le performance musicali si articolano tra i concerti serali all’Arena La Cava – con The Heliocentrics, Romare e Neoprimitivi – e le esibizioni diffuse nel borgo durante il giorno, tra cui C+C=Maxigross, Emanuele Colandrea e il live acustico di Tipografia Sonora ispirato all’opera di Mario Giacomelli. Spazio anche a installazioni e laboratori con il maestro ceramista giapponese Shozo Michikawa e il collettivo Guerrilla Spam, oltre a giochi in piazza e attività per bambini, in un intreccio continuo tra arte, territorio e comunità. Una comunità che resiste Borgofuturo è da sempre un laboratorio aperto e corale. Alle spalle c’è il lavoro di un gruppo di volontari, artisti, tecnici e attivisti che, in forma mutualistica, costruisce ogni edizione come spazio di possibilità e alleanza territoriale, e diviene punto di partenza di processi più lunghi, come il progetto Qui Val di Fiastra, che proprio durante il festival presenta i primi risultati e ragiona su nuovi percorsi attuativi.
				                        
				                    Urbisaglia piange Michela Mangiaterra: “Un esempio di forza e dolcezza”
Urbisaglia e Colmurano si uniscono nel dolore per la scomparsa di Michela Mangiaterra, venuta a mancare all’età di 42 anni dopo una lunga malattia. Una notizia che ha profondamente toccato le comunità, che oggi si stringono con affetto attorno alla sua famiglia. Michela era molto più di una giovane mamma: era una presenza luminosa, capace di affrontare la malattia con una forza d’animo che ha ispirato e commosso chiunque le sia stato vicino. Lascia il marito Luca, le adorate figlie Aurora e Gaia, la madre Liliana, il padre Giuseppe, il fratello Marco con Sofia, i nipoti, gli zii e tanti amici che l’hanno amata. Il funerale si terrà giovedì 26 giugno alle ore 16, nella Chiesa Parrocchiale di Urbisaglia, con partenza dalla Casa Funeraria Croce Verde di Sforzacosta, dove è stata allestita la camera ardente. Tra i messaggi di cordoglio, particolarmente toccanti le parole del sindaco di Urbisaglia Riccardo Natalini, che ha espresso la vicinanza dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza alla famiglia:“Michela ci lascia un ricordo prezioso, fatto di coraggio, forza e dignità. Ha affrontato la sua difficile battaglia con uno spirito che ha saputo commuovere e ispirare chiunque l’abbia incontrata, donando un sorriso e una parola di speranza anche nei momenti più duri". Il primo cittadino ha voluto rivolgere anche un pensiero personale al padre di Michela, Giuseppe: “Tempo fa ho avuto modo di parlare con Peppe e ho percepito nelle sue parole l’immenso amore e la dedizione con cui le sono stati tutti accanto. A lui e a chi le è stato vicino va il nostro abbraccio più sentito. Caro Peppe, ci impegneremo a ricordarla in un modo che sappia onorarne i valori che vi ha lasciato”.
				                        
				                    Tombolini a Pitti Uomo ridefinisce il guardaroba Primavera/ Estate 2026: "Un tributo alla famiglia e alle Marche" (FOTO e VIDEO)
Firenze, la culla del Rinascimento, si è ancora una volta trasformata nel palcoscenico vibrante dell'innovazione sartoriale, e in questo scenario di fermento stilistico, Tombolini ha saputo catturare l'attenzione con una proposta che trascende i confini della moda tradizionale. A Pitti Uomo 108, il brand marchigiano non si è limitato a presentare una collezione, ma ha svelato una vera e propria filosofia dell'eleganza, intrinsecamente legata al movimento, alla funzionalità e a un'autenticità che risuona con l'uomo contemporaneo. Ieri, mercoledì 18 giugno, un evento unico ha animato gli spazi di Pitti Uomo, celebrando la simbiosi tra stile e performance e ponendo al centro la linea TMB Running e il suo rivoluzionario Sport Suit, un capo che riscrive le regole del vestire maschile, fondendo l'arte sartoriale con lo spirito più dinamico dell'activewear. Dalle 13:00 alle 15:00, oltre trenta icone dello sport italiano si sono riunite in un incontro simbolico tra performance e stile. Tra i protagonisti che hanno incarnato questa fusione di mondi, spiccano nomi come Niccolò Bagatti, Beppe Bergomi, Cristian Brocchi, Stefano Bonaiti, Marco Casamassima, Luca Chiumento, Leonardo Deplano, Cristian Di Marco, Ivan Federico, Fabio Galante, Giovanni Generini, Giacomo Gentili, Mirko Garaffoni, Matteo Iacomoni, Riccardo Lo Bue, Alessandro Manetti, Stefano Oppo, Tommaso Orsini, Filippo Pirola, Luca Rambaldi, Athos Rigucci, Gabriele Soares, Ginevra Taddeucci, Alessandro Tarabini e Gianluca Zambrotta. Proprio l'esperienza diretta di queste figure sportive d'eccellenza ha confermato la visione di Tombolini. Il loro entusiasmo e le loro parole hanno dipinto un quadro chiaro di come l'eleganza Tombolini vada oltre l'estetica, abbracciando comfort e funzionalità in ogni momento della vita di un uomo attivo. Beppe Bergomi, campione del mondo 1982 e ora stimato telecronista, ha espresso un legame profondo con il marchio: "Tombolini per me è un brand fantastico nel senso che sono con loro da sempre e quindi ho un rapporto incredibile con la famiglia. L'eleganza è un segno distintivo; penso che nella vita si debba essere degli esempi e Tombolini è un esempio nel suo campo e noi che parliamo ai giovani dobbiamo essere un esempio positivo perché hanno tutti la chiave dentro ma dobbiamo essere bravi noi a tirare fuori il meglio." Le sue parole sottolineano non solo la qualità del capo, ma anche i valori etici che il brand incarna. L'ex calciatore Fabio Galante ha enfatizzato il piacere e la soddisfazione personale che derivano dall'indossare Tombolini: "Oltre l'eleganza è importante sentirsi bene come uno vuole. Vestire Tombolini è sempre bello, magnifico, mi dà enormi soddisfazioni; se sono elegante è merito loro". Un chiaro riconoscimento dell'impatto positivo che l'abbigliamento ha sul benessere individuale. Per Tommaso Orsini, portiere della Sambenedettese e originario di Urbisaglia, l'esperienza va ben oltre il semplice vestire: "Vestire Tombolini è come vincere un campionato". Infine, Cristian Brocchi, un altro ex calciatore di spicco, ha evidenziato la praticità senza compromessi: "Mi trovo molto bene perché sono abiti elegantissimi e comodi, soprattutto per noi che siamo in continuo viaggio. La comodità è la cosa essenziale poi c'è una grandissima qualità". Lo Sport Suit, pertanto, con la sua ultraleggerezza e innovazione non è solo un indumento; è il manifesto di un'evoluzione. Confezionato con materiali riciclati e dotato di proprietà idrorepellenti, è stato concepito per assecondare ogni movimento, offrendo un'eleganza che si adatta fluidamente alla vita di un uomo attivo e dinamico. Oltre al focus su questo completo, Pitti Uomo 108 ha segnato il debutto della nuova collezione Primavera/Estate 2026, un tributo alle radici marchigiane di Tombolini e ai valori familiari che da sempre ne ispirano la creazione. "La collezione di quest'anno- afferma Silvio Calvigioni, direttore commerciale e marketing di Tombolini-si ispira alla famiglia; per noi la famiglia sono tutte le nostre maestranze, da quelle che hanno lavorato con mio nonno al territorio, ed entra a far parte della collezione. L'uomo può vestire Tombolini dalla mattina alla sera, dal lunedì alla domenica; abbiamo un guardaroba molto vasto, ampio, fino all'abito dello sport e del week end. Mio nonno oltre che un grande sarto era anche un grande sportivo. Abbiamo tirato fuori il valore più importante dello sport, che è quello della passione, della resilienza, del sacrificio. Valori che anche noi abbiamo nella nostra fabbrica insieme ai nostri collaboratori". "Da qui ai futuri anni- conclude Silvio Calvigioni- Tombolini va nella direzione della leggerezza, zero gravity, un progetto nato dodici anni fa e che sta volando; ora tutti parlano di leggerezza ma noi siamo stati i primi a creare l'abito più impeccabile al mondo in termini di leggerezza. Sappiamo cucirlo ad Urbisaglia applicandoci tessuti molto pregiati come la seta". Questo guardaroba completo è stato pensato per l'uomo in movimento, proponendo capi leggeri, confortevoli e intrinsecamente autentici. La collezione riflette uno stile di vita fluido e contemporaneo, in cui la versatilità diventa la chiave di un'eleganza senza tempo. Tombolini ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di anticipare le esigenze di un mercato in continua evoluzione, riaffermando la sua identità come pioniere di un'eleganza che non solo veste, ma accompagna l'uomo in ogni sua sfida, correndo, trasformandosi e innovando.
				                        
				                    Tombolini torna a Pitti Uomo: stile e sport si incontrano nella nuova Tmb Running
Stile, movimento e passione: anche quest’anno Tombolini torna a Pitti Uomo con un evento speciale che unisce eleganza, performance e spirito sportivo. Mercoledì 18 giugno, dalle ore 13 alle 15, presso lo stand Tombolini, il brand marchigiano accoglierà una new generation di atleti emergenti e talentuosi, espressione di un futuro fatto di determinazione, visione e autenticità. A rendere ancora più significativa la giornata, la presenza di alcuni protagonisti del Calcio Storico Fiorentino, portavoce di una tradizione unica al mondo, che incarna valori profondi come lealtà, forza, identità e senso di appartenenza. I Insieme a loro, anche ex campioni e talenti del passato, per dare vita a un racconto corale in cui passato, presente e futuro dello sport si incontrano attraverso il linguaggio della moda. Un’occasione per scoprire la nuova evoluzione di TMB Running, la linea che coniuga sartorialità e funzionalità, pensata per l’uomo dinamico di oggi: capi versatili, confortevoli e dallo spirito sportivo, in grado di adattarsi ai movimenti del corpo senza rinunciare all’eleganza. “La passione per lo sport è da sempre parte integrante della nostra storia – racconta Silvio Calvigioni Tombolini, direttore marketing, comunicazione e commerciale – e oggi più che mai ci sentiamo vicini a chi rappresenta il cambiamento, dentro e fuori dal campo. Il nostro ‘new formal’ nasce proprio dall’incontro tra heritage e innovazione”. Ancora una volta, Tombolini conferma la sua capacità di reinventare i codici del menswear contemporaneo, rimanendo fedele ai propri valori: rispetto, impegno, autenticità. Un’idea di stile che guarda avanti, senza dimenticare le proprie radici.
				                        
				                    Colmurano in 500: un tuffo nel passato tra rombo di motori e passione senza tempo
Un'ondata di nostalgia e rombo di motori ha invaso domenica 18 maggio. Colmurano in occasione del primo raduno dedicato alle iconiche Fiat 500, organizzato con entusiasmo dalla SOMS locale . Fin dalle prime ore della mattinata, piazza Umberto I si è animata con l'arrivo delle cinquecentine, ognuna con la propria storia da raccontare attraverso dettagli unici e restauri curati. I colori vivaci delle carrozzerie, i dettagli cromati scintillanti e il design inconfondibile hanno catturato lo sguardo di curiosi e appassionati di tutte le età. La manifestazione non è stata solo un'esposizione statica di gioielli a quattro ruote. Gli iscritti hanno avuto l'opportunità di cimentarsi in un suggestivo percorso panoramico che si è snodato tra le dolci colline marchigiane, offrendo scorci mozzafiato L'organizzazione impeccabile ha contribuito al successo della giornata. Volontari e membri dell'associazione si sono prodigati per accogliere i partecipanti, fornire informazioni e garantire la sicurezza del percorso. La passione per i vecchi motori, vero filo conduttore dell'evento, si è respirata in ogni momento, dalle chiacchiere tra proprietari alle ammirate occhiate dei visitatori. La mattinata all'insegna della passione si è conclusa nel migliore dei modi presso il palazzetto dello sport, dove i partecipanti hanno potuto gustare un apprezzato pranzo preparato con maestria dalle cuoche. Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della SOMS, Aldo Ruffini, e da tutto il direttivo per la riuscita dell'iniziativa. Un ringraziamento speciale va a Magi Matteo e Manuel, la cui proposta ha dato vita a questa splendida giornata dedicata ai motori d'epoca. Un sentito ringraziamento va anche all'Amministrazione Comunale per il supporto e la collaborazione nella realizzazione dell'evento. Forte del successo di questa prima edizione, la SOMS Colmurano e tutti i partecipanti si augurano che l'evento possa ripetersi anche il prossimo anno, diventando un appuntamento fisso per gli amanti delle Fiat 500 e dei motori d'epoca nel territorio.
				                        
				                    Numeri in crescita e attenzione al sociale: la BCC di Recanati e Colmurano fa il punto all’Assemblea annuale
Si è svolta sabato 3 maggio, nella cornice del Palasport “Cingolani” di Recanati, l’Assemblea Ordinaria della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, appuntamento atteso e partecipato che anche quest’anno ha registrato un’affluenza straordinaria di soci, a testimonianza del forte legame tra la banca e il territorio. L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali dei sindaci di Recanati e di Colmurano, che hanno sottolineato il valore della cooperazione e dell’impegno della banca nello sviluppo locale. Subito dopo ha preso avvio l’assemblea incentrata sull’approvazione del bilancio annuale e sull’elezione di un nuovo membro del Consiglio di Amministrazione, a seguito delle dimissioni presentate nel corso del 2025, dell’ex presidente Sandrino Bertini. A raccogliere il testimone è stato il socio Gabriele Chiarici, figura già nota e apprezzata all’interno dell’istituto per aver ricoperto in passato il ruolo di consigliere. Durante la mattinata sono stati illustrati i risultati economici conseguiti dalla Banca nel corso dell’ultimo esercizio, confermando una tendenza positiva già avviata da alcuni anni. Il risultato economico lordo ha raggiunto i 3,86 milioni di euro, cifra che conferma la solidità dell’istituto. Crescono in modo significativo anche impieghi e raccolta, con un dato sugli impieghi che si colloca in netta controtendenza rispetto alla media nazionale, a dimostrazione della fiducia e del dinamismo della clientela. Particolarmente rilevante anche il mantenimento di una qualità del credito elevata, con un tasso di copertura del credito deteriorato netto pari all’1,04% e un NPL (Non Performing Loans) del 2,73%, valori che testimoniano una forte attenzione alla gestione del rischio. La Banca ha confermato inoltre la sua storica attenzione verso il mercato delle famiglie consumatrici e del terzo settore, che assorbono oltre il 44% degli impieghi, ben al di sopra del 34% della media nazionale. Da segnalare anche la crescita del comparto immobiliare residenziale, con un incremento delle erogazioni di credito superiore al 19%, indicativo di un settore in ripresa e ben supportato dall’istituto. In chiusura, è stato riservato spazio ad alcune associazioni e cooperative sociali operanti nel territorio, quali AFAM - Alzheimer Uniti Marche Onlus; ANFASS Macerata e Cooperativa sociale Terra e Vita, che hanno potuto condividere progetti e testimonianze del valore concreto della collaborazione con la BCC, vista come partner affidabile nello sviluppo di iniziative a favore delle comunità locali. Il presidente Gerardo Pizzirusso, nel suo intervento, ha voluto ringraziare i soci per la fiducia costante, a conferma della vicinanza della Banca alle comunità ed a chi in esse opera, sottolineando, inoltre, il ruolo centrale della direzione e di tutto il personale nel raggiungimento di obiettivi tanto significativi. Il direttore generale, Davide Celani, da parte sua, ha posto l’accento sull’importanza della relazione con i clienti e in particolare con la base sociale, riaffermando la massima disponibilità della Banca all’ascolto per proporre soluzioni sempre più vicine ai bisogni del territorio. L’assemblea del 3 maggio si è così confermata un momento fondamentale di vita cooperativa, di trasparenza gestionale e di forte coesione tra la Banca e la sua comunità.
				                        
				                    Colmurano celebra il Primo Maggio con la porchetta della tradizione e il calore della comunità
Come da consuetudine ormai radicata da anni, la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Colmurano ha celebrato il Primo Maggio con il suo tradizionale pranzo sociale. L'evento si è rivelato un felice connubio tra la rievocazione della tradizione culinaria, culminata nella gustosa porchetta preparata secondo l'antica ricetta locale della "porchetta" di una volta, e la calorosa convivialità di numerosi soci e simpatizzanti. Proprio la porchetta, con il suo profumo invitante e il sapore autentico tramandato con cura di generazione in generazione, è stata la protagonista indiscussa della giornata. Un momento di festa che rafforza lo spirito comunitario e ricorda l'importanza della solidarietà, valore fondante della Società e dello stesso significato del Primo Maggio.
				                        
				                    Colmurano, verrà riparata la strada comunale Trambiano: ok al progetto da 500mila euro
L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha approvato il progetto esecutivo per la riparazione della strada comunale “Trambiano”, a Colmurano, nel Maceratese. Si tratta di un intervento ricompreso all’interno dell’ordinanza numero 137 del 2023, il cui importo totale è di 500.000 euro. «L’obiettivo è di restituire piena funzionalità ad un’arteria importante per la comunità di Colmurano, in uno dei territori che più sta soffrendo le conseguenze del sisma - spiega il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Continuiamo a lavorare a 360 gradi per restituire futuro al cratere, qualcosa che va oltre il concetto di ricostruzione “fisica”. Ringrazio, per l’impegno, i Comuni, l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli». «Per noi è un’opera importante che ci consente di ripristinare una via di percorrenza molto trafficata che collega il fondovalle con la zona collinare. Inoltre quella zona sarà destinata anche alla realizzazione del nuovo plesso scolastico» ha aggiunto il sindaco Mirko Mari. Il tratto in oggetto, che si estende per 1 chilometro circa all’interno del territorio comunale, mettendo in comunicazione la strada provinciale 129 e la strada provinciale 78 Picena, è stato danneggiato dal sisma del 2016/2017, riportando deformazioni permanenti anche ai sottoservizi, variazione dei deflussi idrici e dissesti della pavimentazione. Dunque, le lavorazioni previste saranno divise in due categorie: quelle sulla struttura stradale e quelle relative alla gestione delle acque meteoriche. In concomitanza, verrà predisposto l’innesto stradale nei pressi dell’area destinata alle attività sportive.
				                        
				                    Infinito Vita e BCC Recanati e Colmurano, bilancio 2024: crescita sostenibile, nuovi servizi e record di associati
Si è svolta giovedì scorso a Montecassiano, presso la sala conferenze della BCC di Recanati e Colmurano, l’assemblea dei Soci di Infinito Vita per l’approvazione del bilancio 2024. Un record storico di partecipanti all’assemblea, che hanno approvato all’unanimità il bilancio di esercizio e assistito alla presentazione della relazione di gestione e della missione della Mutua Infinito Vita. Ha aperto i lavori il presidente di Infinito Vita, Gabriele Brandoni, il quale ha sottolineato la forte crescita degli iscritti, arrivati a 2.506 con un aumento dell'8% rispetto allo scorso anno. Tale risultato positivo è stato raggiunto grazie al prezioso supporto dei dipendenti di filiale e all’attivazione di giornate di Mutua Day nelle filiali della Banca. Il presidente Brandoni ha anche ribadito gli obiettivi di interesse generale perseguiti dalla mutua, basati sul principio costituzionale di sussidiarietà, con attività a favore dei soci incentrate su diversi ambiti di intervento, quali salute, famiglia, cultura e tempo libero. È stato evidenziato il ruolo della Mutua Infinito Vita a livello nazionale, quale realtà radicata e rappresentativa nell'ambito della mutualità, con oltre 200 strutture sanitarie e medici specialisti convenzionati, oltre a numerose convenzioni attive con operatori commerciali locali, quali ristoranti, negozi, supermercati e agenzie di viaggio. Sono intervenuti anche il Presidente della Bcc di Recanati e Colmurano, Gerardo Pizzirusso, e il direttore generale Davide Celani, i quali hanno focalizzato l’attenzione sul forte impegno della Banca a favore della Mutua Infinito Vita. I valori e la missione della Mutua sono perfettamente in linea con i principi della Carta dei valori del Credito Cooperativo. La Banca sostiene continuamente progetti ed iniziative finalizzati a produrre benessere per le famiglie e per il territorio in cui opera. Infinito Vita è un ente di natura associativa, della quale la Bcc di Recanati e Colmurano è socio sostenitore, basato sul principio della mutualità senza scopo di lucro. È organizzato come struttura in grado di offrire ai propri associati prestazioni integrative sanitarie ed assistenziali, nonché servizi di protezione sociale. Tra i principali servizi offerti da Infinito Vita ai propri associati e alle loro famiglie vanno menzionati: rimborsi sugli esami e accertamenti diagnostici e fisioterapia, visite medico-specialistiche e sportive, diarie da ricovero per degenze ospedaliere, consulenza medica, sussidi per nuovi nati, acquisto di buoni libro, attività sportiva, scontistiche presso esercizi commerciali convenzionati, e organizzazione di viaggi ed iniziative culturali. Infinito Vita e BCC Recanati e Colmurano stanno intraprendendo un percorso di crescita continua, consapevoli che oggi più che mai sia necessario favorire l’accesso delle persone non solo ai servizi bancari e finanziari, ma anche a quelli sociali, sanitari, educativi, ricreativi e culturali.
				                        
				                    Loro Piceno, un evento dedicato alla sensibilizzazione sull’Alzheimer e al progetto “Star Bene Insieme” con il libro “Sergio”
Venerdì 28 marzo 2025 alle ore 18.00 presso la Biblioteca di Loro Piceno ci sarà la presentazione del libro “Sergio”, uno straordinario volume illustrato scritto da Dick Kits e illustrato da Davide Mecozzi, che affronta con grande sensibilità la tematica dell’Alzheimer. L’iniziativa, aperta a tutti, è la prima di tanti appuntamenti che ci saranno nell’ambito del Progetto “Star Bene Insieme”, che vede la collaborazione tra l'Associazione AFAM Alzheimer Uniti Marche Odv, l'Impresa Sociale Cambiamenti, le AVULSS dei Comuni di Loro Piceno, Urbisaglia e le Amministrazioni Comunali dei Comuni di Loro Piceno, Urbisaglia e Colmurano. Con la presentazione del libro si vuole altresì celebrare un anno di attività e di proficua collaborazione, un grande lavoro di squadra che ha portato risultati incredibili e concreti per contrastare l'isolamento sociale e il decadimento cognitivo degli anziani. Il progetto ha visto una partecipazione attiva e crescente da parte della comunità al Centro d’incontro dove si sono svolte sessioni di stimolazione cognitiva, musico-terapia, riattivazione muscolare, laboratori creativi. Le famiglie dei partecipanti hanno notato miglioramenti reali nei propri cari, sia dal punto di vista emotivo che cognitivo. A conferma dell’impegno del progetto nell’opera di sensibilizzazione, sono previsti una serie di incontri pubblici che coinvolgeranno la comunità locale.

									cielo sereno (MC)
	                            
		            		
			


