Caldarola
Caldarola, trasloca l'ultimo spettacolo della rassegna "Dialettiamoci"
The show must go on. Un guasto all’impianto di riscaldamento del teatro comunale costringe l’amministrazione di Caldarola e la Compagnia Valenti a riorganizzare l’ultimo appuntamento di Dialettiamoci. Lo spettacolo di varietà con le premiazioni delle compagnie in programma per domani (domenica 15 dicembre) alle 17.15 non si terrà al teatro comunale, come era previsto e come tutti gli altri eventi del festival, ma si trasferirà alla Sala Tonelli. Una decisione presa - come si diceva - a causa del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento del teatro che ha reso necessario individuare una soluzione alternativa per garantire il comfort dei partecipanti e del pubblico. Il sindaco Giuseppe Fabbroni e il presidente della Compagnia Valenti Fabio Macedoni si scusano per il disagio: «Invitiamo il pubblico a partecipare - dicono - per celebrare insieme l’arte del dialetto e premiare le compagnie che da ottobre hanno portato in scena a Caldarola le tradizioni locali e la cultura popolare, sempre con divertimento e spunti di riflessione». Lo spettacolo di varietà di domani prevede la partecipazione del musicista Francesco Tassoni, campione del mondo di organetto, oltre agli attori delle compagnie che porteranno un contributo artistico dialettale a tema natalizio. Saranno assegnati i premi decisi dalla giuria tecnica: per le migliori opera, regia, scenografia, costumi, attrice protagonista, attore protagonista, attrice non protagonista, attore non protagonista, attrice caratterista e attore caratterista. E si assegnerà il premio di gradimento del pubblico e il Trofeo 5Comuni al miglior lavoro teatrale assegnato dai sindaci. La tredicesima edizione del festival nazionale di teatro dialettale è organizzata dalla Compagnia Teatrale Valenti e dall’Amministrazione comunale di Caldarola, unitamente ai comuni di Belforte Del Chienti, Camporotondo Di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona. Ha il patrocinio di: Regione Marche, Unione Montana Monti Azzurri; Uilt Marche e Pro Loco Caldarola. Ha il sostegno di: Assm Tolentino, Oro Della Terra, Valbeton Mariotti, Rhutten, Imperatori Scavi, Infissi Design, Tec di Luca Pelacani, Cosci Industria, Porzi Ezio Elettricista, Efi Srl, Lead Time, Ricca Associati, Malagrida, Mobilificio Pontoni, Impianti Mancini, Bcc Banca di Credito Cooperativo dei Sibillini e R.G. di Gratani Roberto
Caldarola, il gran finale di "Dialettiamoci" con "Sbezzechenne qua e là": una storia di provincia fra aneddoti e umorismo
Un viaggio tra risate e ricordi per raccontare l’anima di un territorio. Il gruppo teatrale Tiaeffe di Fermo, sabato sera, al teatro comunale di Caldarola, ha chiuso la rassegna Dialettiamoci che ora si prepara per il weekend conclusivo dedicato alle scuole e alle premiazioni delle compagnie. Quello andato in scena - Sbezzechenne qua e là - è stato uno spettacolo che, grazie alla regia di Graziano Ferroni, ha saputo unire tradizione e intrattenimento, portando in scena una narrazione vivace e autentica della storia del Fermano. Attraverso aneddoti, umorismo e uno sguardo affettuoso e ironico sul passato, la pièce ha raccontato l’evoluzione sociale ed economica della provincia, tracciando un percorso che parte dalle famiglie contadine degli anni Sessanta, passa per il lavoro artigianale delle donne impegnate nella realizzazione delle scarpe a domicilio, e arriva fino all’industrializzazione e al benessere del boom economico. Il racconto, ambientato tra gli anni Sessanta e Novanta, si è sviluppato grazie a un espediente narrativo originale: un nonno che racconta al nipote la straordinaria trasformazione del territorio, sottolineando come il Fermano sia diventato il cuore pulsante del settore calzaturiero italiano e mondiale. Questa struttura ha permesso di unire tre atti unici in un’unica narrazione fluida e coerente, che ha saputo catturare l’attenzione degli spettatori dall’inizio alla fine. Si è chiuso così il capitolo della rassegna dedicato alle compagnie in gara. Ora il prossimo weekend si dividerà in due appuntamenti, sempre al teatro di Caldarola. Sabato mattina, alle ore 9, gli studenti dell’Istituto Filelfo di Tolentino, del Liceo classico linguistico Leopardi di Macerata e dell’Istituto comprensivo De Magistris di Caldarola assisteranno a un vero e proprio viaggio tra i dialetti marchigiani grazie all’incontro “Il dialetto e i suoi parlanti”. Dopo l’introduzione linguistica di Agostino Regnicoli, con gli intermezzi musicali affidati a Francesco Tassoni, campione del mondo di organetto, il palco sarà tutto per attori e rappresentanti delle compagnie dialettali del territorio. Interverranno: Carlo Pagnini di Pesaro (contributo video), Gianfranco Fioravanti di Castel di Lama, Rita Papa di Loreto, Mario Maurizi di Montegiorgio, Gabriele Mancini di Belmonte Piceno, Fabio Santilli di Montegiorgio, Adriano Marchi di Camporotondo di Fiastrone, Silvano Fazi di Urbisaglia, Fabio Macedoni di Treia, Agostino Regnicoli di Macerata e Pier Paolo Piccioni di Ascoli Piceno. Domenica invece, alle 17.15, lo spettacolo di varietà: anche in questo caso interverranno il musicista Francesco Tassoni e il cantastorie Adriano Marchi, oltre agli attori delle compagnie che porteranno un contributo artistico dialettale a tema natalizio. Saranno assegnati i premi decisi dalla giuria tecnica: per le migliori opera, regia, scenografia, costumi, attrice protagonista, attore protagonista, attrice non protagonista, attore non protagonista, attrice caratterista e attore caratterista. Si assegnerà il premio di gradimento del pubblico e il Trofeo 5Comuni al miglior lavoro teatrale assegnato dai sindaci. La tredicesima edizione del festival nazionale di teatro dialettale è organizzata dalla Compagnia Teatrale Valenti e dall’Amministrazione comunale di Caldarola, unitamente ai comuni di Belforte Del Chienti, Camporotondo Di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona. Ha il patrocinio di: Regione Marche, Unione Montana Monti Azzurri; Uilt Marche e Pro Loco Caldarola. Ha il sostegno di: Assm Tolentino, Oro Della Terra, Valbeton Mariotti, Rhutten, Imperatori Scavi, Infissi Design, Tec di Luca Pelacani, Cosci Industria, Porzi Ezio Elettricista, Efi Srl, Lead Time, Ricca Associati, Malagrida, Mobilificio Pontoni, Impianti Mancini, Bcc Banca di Credito Cooperativo dei Sibillini e R.G. di Gratani Roberto
Il borgo di Vestignano simbolo della ricostruzione: studenti Unicam a Caldarola
Il borgo di Vestignano, frazione di Caldarola, come esempio di rinascita strutturale e sociale. Nei giorni scorsi il comune di Caldarola ha accolto corsisti e docenti del Master universitario di Unicam in “Aree interne - La rinascita post disastro naturale: progettare con le comunità”. A loro sono stati presentati gli obiettivi del progetto che riguarda la rinascita della frazione di Vestignano non solo dal punto di vista strutturale, ma soprattutto sociale. Un progetto partito dall’impegno di Paola Calafati Claudi, segretario del Club per l’Unesco Tolentino Terre Maceratesi Odv, e che coinvolge anche Faro Italia Platform, il cui coordinatore è l’architetto Francesco Calzolaio, l'architetto designer Keith Gibson residente a Vestignano con la sua famiglia e referente della frazione presso il Comune di Caldarola, l’Associazione Ri-vivi-amo Caldarola, il Rotary e il Rotaract di Tolentino e lo stesso Comune di Caldarola. L’incontro è stato un momento di riflessione sulla necessità di fare rete tra enti, istituzioni e cittadini per restituire alla popolazione il valore storico, culturale e sociale dei luoghi in cui il sisma ha creato crepe non solo negli edifici, ma anche nelle comunità. L’obiettivo del Master è infatti quello di formare professionisti capaci di approcciare al tema della ricostruzione dal punto di vista multidisciplinare: antropologico, sociale, artistico, storico, strutturale, urbanistico e ambientale. Sorpresi i corsisti nel vedere come anche luoghi che all’apparenza sembrano desolati hanno in realtà vivacità territoriali inaspettate e di grande valore. "Purtroppo - ha sottolineato Calafati Claudi - su questo territorio si è lavorato, dopo il terremoto, con una serie di modelli tecnici che non hanno compreso né percepito la realtà disgregata e in dissoluzione che la comunità si trovava a vivere. Progettazioni, studi qualificati tecnicamente, ma poco aderenti alle esigenze sociali. Ci rende quindi felici sapere che questo Master abbia una dimensione multidisciplinare, perché è arrivato il momento, o meglio è già tardi, per chiedersi cosa vogliamo fare dei beni storici e culturali di queste terre nell’attesa che tornino a essere agibili". Le ha fatto eco Francesco Calzolaio: "Vorremmo - ha detto - che i Comuni e il Commissario straordinario alla ricostruzione dedicassero una parte del loro operare al consolidamento della memoria dei luoghi colpiti dal sisma. Un ruolo fondamentale è quello che possono avere i musei qualora si riuscisse spostare l’attenzione dal loro valore estetico al potenziale valore d’uso". Grande apertura è stata mostrata da parte del sindaco, Giuseppe Fabbroni: "Se non uniamo le forze siamo destinati al degrado progressivo - ha sottolineato – poiché singolarmente non abbiamo la capacità di risollevare le comunità. È necessario cambiare rotta in un Paese come l’Italia che purtroppo è patria dell’individualismo. Noi siamo pronti a sostenere questo progetto". Sostegno arrivato anche da Maria Bocci, in rappresentanza del Rotaract Tolentino: "Vogliamo riflettere con voi su come possiamo contribuire alla rinascita dei territori colpiti dal sisma, coinvolgendo le comunità locali come quella di Vestignano. Con il Service distrettuale 2090 invitiamo i Club ad adottare un borgo per organizzare eventi e visite utili a valorizzare storie e tradizioni, e attualmente stiamo valutando l’idea di realizzare il progetto a Vestignano". La testimonianza di quanto si sta facendo a Caldarola è arrivata da Cristiana Machella, rappresentante del progetto Mappa di comunità: "Abbiamo iniziato nel 2021 - ha spiegato - sulla scia di una comunità disgregata come quella di Caldarola, fiaccata dal sisma e dal Covid. Senza una piazza da vivere abbiamo pensato che ci fosse la necessità di impegnarsi per recuperare la comunità e tramite l’Istituto storico di Macerata e i Cantieri mobili di Storia, che avevano già avviato progetti simili altrove. Abbiamo iniziato a recuperare la memoria del paese con il coinvolgimento di cittadini che hanno portato esperienze, racconti, diari e interviste. Abbiamo coinvolto i bambini della scuola che non conoscevano la Caldarola prima del sisma per far sì che la storia recente del nostro paese non venisse dimenticata". I corsisti sono stati accompagnati anche nella chiesa - inagibile dal 2016 - dei Santi Giorgio e Martino di Vestignano e al teatro comunale di Caldarola dove è stato visionato il docufilm prodotto con l’IIS Da Vinci di Civitanova proprio sulla comunità di Vestignano.
Caldarola, un viaggio nella Macerata di un tempo: la Commedia dialettale di Domizioli conquista il pubblico
La rassegna nazionale di teatro dialettale Dialettiamoci, che si svolge a Caldarola, prosegue con entusiasmo e grande partecipazione del pubblico. Sabato sera è stata la volta del gruppo teatrale Briciole d’Arte di Montefano, che ha portato in scena la commedia Amami Arfreddo… ovvero Viola de la Pertecara ecchese lavannara, firmata da Eriodante Domizioli per la regia di Quinto Romagnoli. Un testo accattivante e ricco di spunti, ambientato in una Macerata in fase di transizione, dove la vita cittadina inizia a urbanizzarsi dopo un passato legato alla campagna. Al centro della storia una famiglia agiata - per economia ma non per estrazione sociale -, proprietaria di un piccolo appartamento sfitto che viene affittato a un maestro di musica milanese e alla sua segretaria. L’ironia della trama - grazie alla verve degli attori in scena - si è sviluppata nel contrasto tra il desiderio di progresso della famiglia e l’atteggiamento opportunista dei nuovi inquilini, che non solo evitano di pagare l’affitto, ma approfittano anche dell’ospitalità dei padroni di casa per i pasti. A rendere la vicenda ancora più intrigante è stato il personaggio di Viola, conquistata dal maestro di musica, il quale la illude facendole credere di avere un grande talento per il canto lirico. Viola sogna di sfondare nel mondo dell’opera e, in un momento particolarmente comico, arriva a stilare un elenco di opere liriche con protagoniste femminili, da cui sceglierà il nome di Semiramide per la nipote. La rappresentazione ha riscosso un grande successo: applausi, risate e tanta partecipazione del pubblico hanno scandito la serata. Il testo, oltre a regalare momenti di leggerezza, ha offerto spunti di riflessione sul cambiamento della società e sull’influenza della lirica nella quotidianità delle famiglie maceratesi, ribadendo il legame profondo tra questa forma d’arte e il territorio che con lo Sferisterio vanta il tempio della musica. Un altro appuntamento di qualità che conferma Dialettiamoci come una rassegna imperdibile per gli amanti del teatro dialettale e per chi vuole immergersi nei racconti e nelle tradizioni di una provincia autentica e sempre in evoluzione. Il prossimo appuntamento con il festival è per sabato 7 dicembre alle 21.15, al teatro comunale di Caldarola, con Sbezzechenne qua e là - tre atti unici in dialetto fermano - proposta della Filodrammatica il Tiaeffe di Fermo per la regia di Graziano Ferroni. La commedia è inserita nel cartellone di Dialettiamoci, tredicesima edizione del festival nazionale di teatro dialettale, organizzata dalla Compagnia Teatrale Valenti e dall’Amministrazione comunale di Caldarola, unitamente ai comuni di Belforte Del Chienti, Camporotondo Di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona. Ha il patrocinio di: Regione Marche, Unione Montana Monti Azzurri; Uilt Marche e Pro Loco Caldarola.
Caldarola, a Dialettiamoci la Compagnia Briciole d’Arte porta in scena un testo legato allo Sferisterio
Da San Severino a Montefano. Il festival Dialettiamoci continua a giocare in casa e sabato 30 novembre lo fa con una commedia che sarà portata in scena dalla Compagnia teatrale Briciole d’Arte di Montefano. Il nuovo spettacolo del gruppo - testo di Eriodante Domizioli e regia di Quinto Romagnoli - debutterà proprio sabato alle 21.15 al teatro comunale di Caldarola per la rassegna nazionale di teatro dialettale. Sul palco nove attori ruotano attorno a una storia scritta dal noto commediografo maceratese che riporta nel testo le tradizioni e le credenze legate a Macerata e al rione delle Casette dove era nato. La commedia - il titolo è Amami Arfreddo… ovvero Viola de Pertecara ecchese lavannara - nasce infatti dalla vicinanza con il tempio della lirica del capoluogo: «Una contagiosa passione per la lirica, le cui romanze risuonano dallo Sferisterio di Macerata - si legge nelle note di regia -, poco distante dalla sua casa, portano Viola a cercare di cimentarsi con il “bel canto”. La nostra protagonista, apprezzata cantante di stornellate popolari, si esalta in acuti stridenti all'interno della sua casa, coinvolgendo tutti i familiari sulle sue straordinarie doti canore. Nel periodo della stagione lirica viene ospitato dal marito un maestro di musica che alimenta in Viola la convinzione di essere una grande artista capace di cantare nei più grandi teatri del mondo. È questa una esilarante commedia uscita dalla fantasia di Eriodante Domizioli, che, nato nel rione delle Casette di Macerata e vissuto gran parte a Milano, riesce a dare a questa storia tutto il brio di due dialetti assolutamente straordinari. La vicenda viene colorata dalla collaboratrice domestica Chiarina, dal marito di Viola, Antonio, dai loro figli, Aida e Otello, da Ninon de Lude assistente del Maestro Cazzaniga, da Paulì tuttofare di Antonio e dalla sartina Stirina. La commedia ci riporta agli anni del dopoguerra quando si andava alla fonte per lavare i panni, allorché una gravidanza andava portata avanti guidata da credenze popolari, la rettitudine dei figli era il vanto di ogni famiglia, e tanti altri valori morali ancor oggi necessari». Va avanti a pieno ritmo la rassegna che continua a riscuotere sold out e apprezzamenti e con il pubblico che per ogni spettacolo esprime il proprio voto: la rappresentazione che totalizzerà la media più alta riceverà proprio il premio del pubblico assegnato nella serata delle premiazioni il prossimo 15 dicembre. La giuria è invece composta dal presidente Gaetano Tartarelli e da Giulia Sancricca, Paola Scaficchia, Alberto Cingolani e Fabio Macedoni. La commedia è inserita nel cartellone di Dialettiamoci, tredicesima edizione del festival nazionale di teatro dialettale, organizzata dalla Compagnia Teatrale Valenti e dall’Amministrazione comunale di Caldarola, unitamente ai comuni di Belforte Del Chienti, Camporotondo Di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona. Dialettiamoci ha il patrocinio di Regione Marche, Unione Montana Monti Azzurri; Uilt Marche e Pro Loco Caldarola. Ha il sostegno di: Assm Tolentino, Oro Della Terra, Valbeton Mariotti, Rhutten, Imperatori Scavi, Infissi Design, Tec Di Luca Pelacani, Cosci Industria, Porzi Ezio Elettricista, Efi Srl, Lead Time, Ricca Associati, Malagrida, Mobilificio Pontoni, Impianti Mancini, Bcc Banca di Credito Cooperativo dei Sibillini e R.G. di Gratani Roberto.
Caldarola, una vita spesa nelle Acli maceratesi: si è spento a 90 anni Flaviano Fabbroni
Nella serata di ieri, si è spento all'età di 90 anni Flaviano Fabbroni. "Ci lascia un uomo, un aclista che come volontario e presidente ha dato tanto alle Acli consolidando ciò che esisteva e creando nuovi servizi ed opportunità come Acli Service (convenzionata Caf Acli) e la Federazione Anziani e Pensionati delle Acli (FAP Acli)", sottolineano in una nota di cordoglio il presidente provinciale delle Acli Ottorino Torresi, la presidenza ed il consiglio provinciale, l'Acli Service, il patronato, tutti i dipendenti ed i volontari delle Acli maceratesi che si stringono "alla sempre presente moglie Anna e alla sua famiglia". Flaviano ha vissuto le Acli dall'età di 20 anni, attraversando due secoli in cui ha vissuto tutte le fasi dell’associazione, dalla gioia ai momenti burrascosi, sempre mettendo in primo piano le fedeltà delle Acli alla Chiesa, alla democrazia e al mondo del lavoro con uno sguardo al futuro. Meno di un mese fa in un’intervista sul canale ufficiale delle Acli provinciali ha ripercorso la storia dell’associazione dagli anni ’50 ad oggi (link al video: leggi qui)
Eccellenza femminile, la CF Maceratese si rende protagonista di una nuova goleada ai danni del Caldarola GNC
Allo Stadio Comunale “Angelo Piani” va in scena la sfida tra Caldarola GNC e CF Maceratese valevole per il settimo turno del Campionato di Eccellenza femminile. La CF Maceratese si rende protagonista di una nuova goleada e travolge il Caldarola GNC per 16-0. La partita è iniziata con le ospiti che hanno subito imposto il ritmo, attaccando senza sosta e creando occasioni da rete fin dai primi minuti. Il Caldarola GNC ha tentato di difendersi, ma le ragazze di Mister Claide Torresi hanno dimostrato una netta superiorità in termini di intensità ed organizzazione. La cinquina di Stollavagli, il poker di Marangoni, la tripletta di Fodali, la doppietta di Salvucci e le segnature di Micheloni e Picchio valgono la sesta vittoria in sette partite per le biancorosse che mantengono la vetta in coabitazione con la Recanatese. Oltre alle numerose reti segnate, la Rata ha dimostrato ancora di essere coesa e determinata, contribuendo a un risultato che parla chiaro. Cade per la settima volta consecutiva il Caldarola GNC che nonostante il punteggio sfavorevole ha comunque provato a sviluppare delle buone trame di gioco da cui il tecnico Anselmo Ciappi potrà prendere spunto per il futuro. Nel prossimo turno, la CF Maceratese riceverà al “Della Vittoria” la Sangiustese Woman mentre il Caldarola GNC sarà ospite dell’Athletic Val Tordino.
Caldarola, "Un matrimonio con sorpresa": la compagnia 'L’alternativa' regala risate a Dialettiamoci
Dialettiamoci prosegue con successo, regalando al pubblico un pomeriggio di puro divertimento e riflessione grazie al quarto appuntamento che ieri ha segnato il ritorno sul palco delle compagnie teatrali maceratesi. Dopo la rappresentazione umbra della scorsa settimana alla rassegna nazionale di teatro dialettale in scena a Caldarola, è stata infatti la volta della Compagnia L’alternativa di San Severino, che ha portato in scena la commedia Un matrimonio con sorpresa di Camillo Vittici, con la regia di Adriano Rocci. La rappresentazione ha conquistato gli spettatori con un sapiente mix di risate, colpi di scena e una trama capace di toccare temi profondi. Ambientata in un contesto ricco di situazioni esilaranti, la commedia ha raccontato le vicende di una famiglia che desidera un matrimonio per il figlio ancora single. Matrimonio che - non appena il giovane sceglie la compagna della sua vita -, tra equivoci e rivelazioni, si trasforma in un’occasione per riflettere su amore e identità di genere. Gli attori della compagnia (sei in scena) hanno dato vita a personaggi vivaci e ben caratterizzati, riuscendo a coinvolgere il pubblico in un susseguirsi di emozioni. Nonostante il tono leggero, il testo di Vittici ha offerto spunti di riflessione importanti, trattando con delicatezza e ironia un argomento significativo e più che mai attuale. La regia di Adriano Rocci ha saputo mantenere alta l’attenzione del pubblico, dosando con abilità momenti comici e più introspettivi. Il risultato è stata una performance che ha confermato l’alta qualità della rassegna, capace di unire la tradizione dialettale marchigiana a tematiche universali. Con Un matrimonio con sorpresa, Dialettiamoci ha dimostrato ancora una volta come il teatro possa essere un mezzo potente per intrattenere e, al tempo stesso, invitare a riflettere su valori fondamentali come l’amore e il rispetto per l’identità di ciascuno. Un altro successo che non ha deluso le aspettative, lasciando il pubblico in attesa del prossimo appuntamento della rassegna. Il prossimo appuntamento con il festival è per sabato 30 novembre alle 21.15, al teatro comunale di Caldarola, con Amami Arfreddo… ovvero Viola de Pertecara ecchese lavannara, scritta da Eriodante Domizioli e rappresentata dalla Compagnia Briciole d’arte di Montefano per la regia di Quinto Romagnoli. La commedia è inserita nel cartellone di Dialettiamoci, tredicesima edizione del festival nazionale di teatro dialettale, organizzata dalla Compagnia Teatrale Valenti e dall’Amministrazione comunale di Caldarola, unitamente ai comuni di Belforte Del Chienti, Camporotondo Di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona. Ha il patrocinio di: Regione Marche, Unione Montana Monti Azzurri; Uilt Marche e Pro Loco Caldarola. Ha il sostegno di: Assm Tolentino, Oro Della Terra, Valbeton Mariotti, Rhutten, Imperatori Scavi, Infissi Design, Tec di Luca Pelacani, Cosci Industria, Porzi Ezio Elettricista, Efi Srl, Lead Time, Ricca Associati, Malagrida, Mobilificio Pontoni, Impianti Mancini, Bcc Banca di Credito Cooperativo dei Sibillini e R.G. di Gratani Roberto
Caldarola, partecipazione oltre le attese per la festa di San Martino: l'evento si conferma un successo
La tradizionale Festa di San Martino a Caldarola si è confermata, domenica scorsa, un appuntamento imperdibile per il territorio, regalando ai partecipanti una giornata all’insegna della convivialità, dei sapori autentici e della promozione delle bellezze locali. Complice anche il bel tempo, la partecipazione alle attività iniziate sin dal mattino è stata al di sopra di ogni aspettativa: la passeggiata in e-bike e il raduno di 500 Abarth moderne e storiche hanno permesso agli appassionati di godere di panorami mozzafiato e dei luoghi più belli dei cinque castelli di Caldarola. Un'occasione per conquistare i turisti che potranno così scegliere di tornare nei weekend e durante la bella stagione in un paese che li ha conquistati. Il cuore della manifestazione è stata la mostra mercato che ha animato viale Umberto I con oltre 50 stand di artigianato locale, prodotti tipici e tante idee regalo in vista del Natale. Le strade si sono riempite di visitatori arrivati dai Comuni vicini e da fuori provincia. A conquistare i palati le specialità gastronomiche preparate dalla Pro Loco: il polentone è stato il vero protagonista, un piatto andato. Dalle castagne al vin brûlé, fino ad arrosticini e stracciaporte, ogni assaggio è stato un momento di festa e di condivisione. Grande la soddisfazione di tutta la squadra della Pro Loco di Caldarola: «Dietro il successo di questa festa, a cui lavoriamo da nove anni e che continua a crescere edizione dopo edizione, c’è il lavoro instancabile di tanti volontari che, con impegno e dedizione, hanno reso possibile un evento così ben riuscito: segno tangibile di una comunità viva. Fondamentale è stato anche l’inizio della sinergia con le altre Pro Loco e Associazioni dei Cinque Comuni che hanno collaborato per promuovere l’evento e l’intero territorio, portando un messaggio di unità e di crescita». La manifestazione non è stata solo un’occasione per fare festa, ma un simbolo di rinascita per Caldarola e il suo centro storico: in tanti hanno comunque approfittato per passeggiare fino in piazza dove, sebbene le ferite del sisma siano ancora evidenti, restano ferme la voglia e la speranza di vederla presto vivere come un tempo. «Eventi come questo - ha aggiunto la Pro Loco - sono un’opportunità per riscoprire l’importanza della comunità e il valore del territorio, creando momenti di aggregazione che guardano al futuro con ottimismo. Il successo di questa edizione conferma l’importanza delle iniziative che non solo valorizzano le tradizioni, ma rafforzano il senso di appartenenza a una terra ricca di storia e bellezza. Il nostro paese si è dimostrato ancora una volta tenace e accogliente e l’ottimo risultato ci spinge a guardare già con grinta ai prossimi eventi».
Caldarola, applausi e risate per la commedia "Il morto sta bene in salute": continua la stagione di 'Dialettiamoci'
Che il Maceratese e l’Umbria fossero sempre più vicini si sapeva già, ma la commedia di sabato sera in scena al Teatro comunale di Caldarola ne è stata la conferma. Un trionfo di risate per la terza serata di Dialettiamoci affidata alla comicità della Compagnia teatrale Arca di Trevi (Pg) che ha portato in scena 'Il morto sta bene in salute' di Gaetano di Maio per la regia di Graziano Sirci. Il dialetto umbro dei dialoghi non si è affatto discostato da quello dell’Alto Maceratese, rendendo quindi semplicissima la comprensione delle gag. Con un cast di ben 15 attori, lo spettacolo è stato un crescendo di comicità e vitalità. Un inizio garbato, nella scenografia curata per rappresentare “La pensione della tranquillità”, quasi necessario per immergersi nel contesto e nei personaggi: gli attori hanno dipinto un affresco corale ricco di dettagli e sfumature. Il vero punto di forza è poi arrivato con il secondo atto quando il palco si è trasformato in una esplosione di ritmo e comicità e “La pensione della tranquillità” ha dimostrato di essere tutt’altro che tranquilla con i proprietari che hanno ingenuamente speso i soldi trovati in una valigia lasciata nella pensione e che si trovano di fronte all’aut aut di restituirli o commettere l’omicidio del fidanzato della figlia. Le scene hanno regalato momenti scoppiettanti che hanno travolto il pubblico. Un vortice di equivoci, gag, situazioni al limite dell’assurdo e colpi di scena si sono intrecciati per riuscire a strappare applausi e risate anche scena aperta. La Compagnia Arca di Trevi non è nuova alla rassegna nazionale di teatro dialettale di Caldarola e questa volta si è esibita con Lidia Gammaidoni, Maurizio Zampogna, Eleonora Donati, Luciano Bartoli, Maurizio Maurizi, Patrizia Perugini, Nadio Beddini, Mauro Monarca, Fausto Donnini, Francesco Buccioli, Emanuela Servili, Sandro Fiorelli, Nadia Gammaidoni, Maria Luisa Ceppi e Francesco Magnini. A fare gli onori di casa, prima dell’inizio dello spettacolo, il sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni: «Questa sera (sabato, ndr) andiamo oltre i confini regionali - ha detto -. In scena una compagnia molto preparata dal quale ci aspettiamo una serata piena di risate e divertimento». Aspettative che non sono state tradite e che hanno dimostrato come la rassegna - giunta alla tredicesima edizione - riesca ad ampliare sempre di più gli orizzonti delle compagnie partecipanti. Il prossimo appuntamento con il festival è per domenica 24 novembre alle 17.15, al teatro comunale di Caldarola, con 'Un matrimonio con sorpresa' scritta da Camillo Vittici e rappresentata dalla Compagnia L’Alternativa di San Severino Marche per la regia di Adriano Rocci. La commedia è inserita nel cartellone di Dialettiamoci, tredicesima edizione del festival nazionale di teatro dialettale, organizzata dalla Compagnia Teatrale Valenti e dall’Amministrazione comunale di Caldarola, unitamente ai comuni di Belforte Del Chienti, Camporotondo Di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona. Ha il patrocinio di: Regione Marche, Unione Montana Monti Azzurri; Uilt Marche e Pro Loco Caldarola. Ha il sostegno di: Assm Tolentino, Oro Della Terra, Valbeton Mariotti, Rhutten, Imperatori Scavi, Infissi Design, Tec di Luca Pelacani, Cosci Industria, Porzi Ezio Elettricista, Efi Srl, Lead Time, Ricca Associati, Malagrida, Mobilificio Pontoni, Impianti Mancini, Bcc Banca di Credito Cooperativo dei Sibillini e R.G. di Gratani Roberto
Caldarola, a 'Dialettiamoci' in scena "L’armadietto cinese" nella rilettura di Rita Papa
Successo per la seconda serata della tredicesima edizione di Dialettiamoci al Teatro comunale di Caldarola. In scena ieri sera una commedia di Aldo De Benedetti adattata dalla regista Rita Papa, anima del gruppo che ha conquistato il pubblico anche nella veste di attrice protagonista. Un ritorno che ha soddisfatto le aspettative quello del Gruppo teatrale "Il focolare di Loreto" che non è nuovo alla rassegna nazionale del teatro dialettale di Caldarola. Sul palco gli otto attori Rita Papa, Chiara Coppari, Paolo Cantarini, Jacopo Criscuolo, Paolo Magagnini, Luigi Domenella, Gino Pallotta e Pierino Copparoni che sono riusciti a tenere magistralmente la scena con i tempi brillanti dettati dalla commedia. Non un vero e proprio dialetto, ma l’inflessione lauretana ha fatto da padrona nell’evidenziare le battute e i momenti più salienti di una pièce brillante e con un giallo sullo sfondo. A spiegare la scelta registica della storia - piena di colpi di scena e dove la complicità femminile si contrappone alla competitività maschile e a segreti da custodire in un armadietto cinese - è stata la stessa regista al termine della rappresentazione: «Sono una appassionata delle commedie di Aldo De Benedetti - ha detto Papa -. Testi spesso maschilisti in cui mi piace far emergere le figure femminili in maniera diversa da come le avrebbe immaginate lui. Mi piace ricordare che proprio ieri (venerdì, ndr) il nostro gruppo teatrale ha festeggiato i 40 anni dalla fondazione. Io sono un socio fondatore e posso dire che per 40 anni, ininterrottamente, abbiamo rallegrato il pubblico con un grandissimo repertorio di commedie sia in lingua che in dialetto, ma abbiamo portato in scena anche testi drammatici e piccoli musical». Poi ha sottolineato l’importanza del teatro come luogo di aggregazione: «Questa struttura è un vero gioiello - ha detto -. Sono davvero felice che nella ricostruzione, nonostante i tanti lavori a cui far fronte, sia stata data priorità al teatro che per ogni comunità rappresenta un luogo di aggregazione, incontro e cultura». La seconda serata della rassegna è stata l'occasione anche per svelare una novità della tredicesima edizione: oltre ai premi assegnati dalla giuria e a quello del pubblico che ogni sera esprime il proprio giudizio, quest’anno un premio sarà assegnato anche dai sindaci dei cinque Comuni che sostengono la rassegna.
Caldarola festeggia San Martino e fa squadra con gli altri Comuni: tante novità per il 2024
Domenica 17 novembre torna la Festa di San Martino, giunta quest’anno alla nona edizione. La Pro loco di Caldarola ha lavorato a un programma speciale per l’evento che punta sempre a crescere e ad animare il paese in occasione della festa del patrono. All’ormai tradizionale mostra mercato in viale Umberto I, si uniscono infatti nuovi appuntamenti per grandi e piccini e la novità di quest’anno è la sinergia con le Pro loco e le associazioni dei paesi che vengono spesso riuniti sotto l’appellativo dei "Cinque Comuni", vale a dire Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona e, appunto, Caldarola. «Lavorare insieme per promuovere il territorio - dice Daniele Piani, presidente della Pro loco di Caldarola - deve rappresentare un impegno comune. La sinergia non può che essere un valore aggiunto per tutte le associazioni che operano con lo stesso obiettivo di far vivere le comunità locali e di renderle attrattive per chi arriva da fuori. Così abbiamo pensato, con il nostro direttivo, di fare da apripista per una collaborazione con i colleghi dei Comuni vicini che ci auguriamo possa proseguire anche in maniera più concreta nei prossimi mesi». «Hanno tutti risposto con entusiasmo al nostro invito di partecipare con un proprio stand alla mostra mercato che si terrà per tutta la giornata di domenica in viale Umberto I - prosegue Piani -. Belforte porterà il pacco natalizio con le specialità dei produttori di MagnaForte; Camporotondo con l’associazione Movida 2009 proporrà la degustazione di un dolce tipico e la Pro loco di Cessapalombo preparerà la polenta sulla spianatora. Per la Pro loco di Serrapetrona, impegnata con Appassimenti aperti, sarà difficile partecipare all’iniziativa, ma il gruppo è comunque pronto a mantenere vivo questo inizio di collaborazione». E a proposito di promozione del territorio, domenica a Caldarola si inizia alle 9 con "Laghi e castelli", la passeggiata in e-bike, mountain bike e gravel bike a cura di Impatto Zero Lifestyle. Alle 10 c’è "5 Castelli in Abarth", il raduno di 500 Abarth moderne e storiche a cura d Abarth Club Marche. Due iniziative che permetteranno di unire la passione per il movimento e per i motori alle bellezze che il territorio può offrire. Presenti poi oltre 40 bancarelle e stand gastronomici con la possibilità di degustare sul posto arrosticini, panini, fritti, stracciaporte, castagne e vin brulè. Per il pranzo il piatto forte sarà il polentone per il quale è prevista l'opzione dell'asporto su prenotazione. Divertimento assicurato anche per i più piccoli: dalle 15 è in programma "Magica Nadia", il laboratorio e spettacolo di magia per bambini; si esibiranno i Tamburini di Caldarola e non mancheranno musica e balli popolari con "La Martinicchia".
Caldarola, la compagnia "Noi del Teatrino" di Camporotondo dà il via a Dialettiamoci 2024
Il valore dell’amicizia, il rapporto di coppia e quello con la tecnologia, conditi da tante risate e una forte morale nell’epilogo, sono stati al centro della prima commedia dialettale andata in scena ieri sera al Teatro comunale di Caldarola quasi sold out per l’occasione. La tredicesima edizione di Dialettiamoci, il festival nazionale del teatro dialettale, ha preso il via con gli attori della compagnia Noi del Teatrino di Camporotondo diretti dal regista Claudio Scagnetti. Il testo di Camillo Vittici è stato interpretato da Gianluca Fattinnanzi, Fabbrizio Cartechini, Paolo Antonini, Teresina Giannandrea e Silvia Capradossi. Tra i tecnici anche Massimiliano Micucci, sindaco di Camporotondo (comune che sostiene la rassegna). Una pièce brillante, grazie al ritmo scandito dai momenti comici, dove volti già noti della commedia dialettale del territorio hanno fatto divertire divertendosi. Gli onori di casa affidati al sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni, che ha ricordato “di aver preso in mano la rassegna - a cui ha sempre partecipato da spettatore negli anni precedenti - dai suoi predecessori e di aver deciso di proseguire con un progetto valido che quest’anno ha aggiunto la possibilità di acquistare abbonamenti e biglietti su liveticket.it grazie anche alla linea wi-fi installata a teatro". Gli ha fatto eco il presidente della Compagnia Valenti di Treia - ideatore e organizzatore del festival - Fabio Macedoni: “È un piacere vedere tra il pubblico, questa sera, i tre sindaci di Caldarola con cui ho condiviso questo progetto nato 15 anni fa e che nel tempo si sono passati il testimone: Mauro Capenti, Luca Maria Giuseppetti e oggi Fabbroni a cui rivolgo il mio augurio di buon lavoro per i prossimi anni di amministrazione. Presenti anche i sindaci di Serrapetrona, Silvia Pinzi, e di Cessapalombo, Giuseppina Feliciotti. Immancabile con il suo sostegno anche il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti. Grazie quindi agli amministratori dei Cinque Comuni, all’Unione Montana e agli sponsor senza i quali tutto questo non sarebbe possibile”. Oltre alla giuria tecnica, composta dal presidente Gaetano Tartarelli e da Alberto Cingolani, Fabio Macedoni, Giulia Sancricca e Paola Scaficchia, ieri sera - come avverrà anche nelle prossime serate - anche il pubblico ha potuto esprimere un suo giudizio sulla commedia.
Caldarola, su il sipario per la 13° edizione di Dialettiamoci: si parte con "Mi Moje adè un robotte"
Al teatro di Caldarola il debutto della rassegna Dialettiamoci è in programma sabato 19 ottobre, alle ore 21.15; la compagnia Noi del Teatrino di Camporotondo di Fiastrone presenterà "Mi Moje adè un robotte", commedia comica di Camillo Vittici per la regia di Claudio Scagnetti. Una compagnia fortemente identitaria della comunità di Camporotondo, che ritorna in teatro dopo alcuni anni e non nasconde le attese, le ansie e le soddisfazioni che procurano sempre impegni simili. La sinossi dello spettacolo: "Tommaso, avendo chiuso un difficile rapporto con la moglie Giuditta, acquista un robot con sembianze umane femminili per farsi aiutare nelle faccende domestiche e lo chiama con lo stesso nome della ex moglie. Per il montaggio del robot si fa aiutare dai suoi due inseparabili amici Clemente e Ambrogio che svolgono un ottimo lavoro, ma la vita può riservare, a volte, delle spiacevoli sorprese. Tommaso si innamora del robot, nasce la gelosia e il rapporto di amicizia decennale sembra andare in fumo. Peggio ancora quando si rende conto di essere stato truffato perché la garanzia del robot non era di due anni ma di due giorni e quindi anch’esso muore e rimane così Tommaso solo con la sua disperazione per aver perso tutto…ma l’amicizia vera non può morire …chi trova un amico, trova un tesoro!" La commedia è inserita nel cartellone di Dialettiamoci, tredicesima edizione del festival nazionale di teatro dialettale, organizzata dalla Compagnia Teatrale Valenti e dall’Amministrazione comunale di Caldarola, unitamente ai comuni di Belforte Del Chienti, Camporotondo Di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona. La rasseggna ha il patrocinio della Regione Marche, dell'Unione Montana Monti Azzurri; dell'Uilt Marche e della Pro Loco Caldarola. Ha il sostegno di Assm Tolentino, Oro Della Terra, Valbeton Mariotti, Rhutten, Imperatori Scavi, Infissi Design, Tec Di Luca Pelacani, Cosci Industria, Porzi Ezio Elettricista, Efi Srl, Lead Time, Ricca Associati, Malagrida, Mobilificio Pontoni, Impianti Mancini, Bcc Banca di Credito Cooperativo dei Sibillini e R.G. di Gratani Roberto Il prezzo di ingresso è di 12 euro per il I° settore e di 8 euro II° settore (Barcaccia e loggione). C'è la possibilità di fare un abbonamento per sette serate di 70 € (valido solo per il I° settore). Inoltre da questa stagione sarà possibile acquistare i biglietti online su Liveticket (https://www.liveticket.it/compagniavalentiaps) La sottoscrizione e l’acquisto degli abbonamenti partiranno lunedì 7 ottobre e termineranno mercoledì 16 ottobre; da giovedì 17 sarà possibile continuare l’acquisto degli abbonamenti e quello dei biglietti, sempre on line, fino a due ore prima dello spettacolo. Da sabato sera 19 ottobre sarà possibile acquistare abbonamenti e biglietti direttamente all’atrio biglietteria del teatro, a partire dalle ore 19.30. Trascorsa tale data, la campagna abbonamenti sarà chiusa. I biglietti delle prossime serate si potranno acquistare sempre in prevendita con la medesima modalità on line, ad iniziare dal lunedì precedente ogni singolo spettacolo fino a due ore prima dello spettacolo; la sera o il pomeriggio dello spettacolo, invece, direttamente a teatro, alle 19.30 il sabato e alle 15.30 la domenica. Per Info: 335.7681738.
Caldarola, va in scena "Dialettiamoci": 5 Comuni uniti sotto il segno delle risate e tradizioni
Il valore del dialetto. L'importanza del teatro come motore sociale. L'impegno nel valorizzare il passato e le tradizioni per mantenerle nel presente e proiettarle al futuro. Ma anche la sinergia tra cinque Comuni e le aziende del territorio. Sono questi i pilastri che da 13 anni continuano a tenere ben saldo il successo di Dialettiamoci: l'edizione 2024 del festival di teatro dialettale è stata presentata questa mattina nella caffetteria del Teatro Comunale di Caldarola. L'introduzione affidata al presidente della compagnia teatrale Fabiano Valenti di Treia, Fabio Macedoni, ideatore del festival e direttore artistico di ogni edizione: custode di un format che è cresciuto di anno in anno a dimostrazione di come si tratti di una intuizione vincente. "Ringrazio il sindaco di Caldarola,Giuseppe Fabbroni, che ha voluto reiterare la rassegna con la sua amministrazione - ha detto Macedoni -. La novità di quest'anno, voluta proprio dalla nuova giunta, riguarda il botteghino disponibile anche online su liveticket. Questo denota un interesse fattivo della nuova guida comunale". Interesse confermato dallo stesso Fabbroni: "Se una cosa funziona bisogna darle seguito e questo abbiamo fatto - ha confidato -. Dialettiamoci è una iniziativa meritevole anche perché vede i Cinque Comuni fare squadra. Oltre alla biglietteria online, poi, abbiamo cercato di ampliare anche il pacchetto sponsor". Due degli sponsor hanno partecipato alla conferenza: Luca Pelacani (Tec) e Nazzareno Ortenzi (Oro della Terra). Nella doppia veste di sindaco e di tecnico per una delle compagnie in cartellone, il sindaco di Camporotondo di Fiastrone, Massimiliano Micucci, che ha evidenziato come la rassegna abbia "superato terremoto e pandemia e sia ancora un successo. Significa che i contenuti sono validi e l'interesse da parte dei cittadini non manca. Ormai caratterizza il nostro territorio portando in scena il dialetto che fa parte della nostra cultura". Su questo tema si è soffermato il vicesindaco di Belforte del Chienti, Mariella Migliorelli: "Il dialetto rappresenta le nostre origini e la nostra cultura, anche se a volte ci vergogniamo della nostra inflessione. Sembra anacronistico dirlo nell'era della globalizzazione in cui a scuola si apprendono sempre più lingue straniere, ma è importante conoscere da dove veniamo per sapere dove andare". L'assessore di Serrapetrona, Michele Borri, ha ribadito l'importanza di "fare squadra tra Comuni per far vivere il teatro proprio ora che è stato riaperto. Un teatro per tutto il territorio". Gli ha fatto eco l'assessore di Cessapalombo, Gianfilippo Quintili: "Questo appuntamento rappresenta una festa per i nostri Comuni. Un modo per rivivere le nostre origini, le tradizioni di una volta che altrimenti andrebbero perse. Dobbiamo continuare su questa strada, perché l'arte è un veicolo fondamentale di messaggi". Il legame tra i Cinque Comuni viene supportato anche dall'Unione Montana dei Monti Azzurri: "Si tratta di una organizzazione teatrale ben strutturata che nel tempo è stata ripresa anche in altri territori - ha detto il presidente Giampiero Feliciotti -. Mi piace sottolineare l'importanza di proporre spettacoli di qualità con un biglietto d'ingresso, perché questo conferisce alla rassegna maggiore valore, rispetto al pot-pourri che spesso si trova gratuitamente in giro". A conferma di come Dialettiamoci, nel tempo, abbia creato legami anche con compagnie che arrivano da fuori provincia e da fuori regione, la presenza alla conferenza di tanti rappresentanti delle associazioni che parteciperanno alla rassegna e che hanno voluto ritrovarsi per avviare insieme l'edizione 2024. È anche grazie ai loro interventi che è stato possibile approfondire riflettere sul tema del difficile passaggio di consegne tra gli amatoriali veterani del palcoscenico e i più giovani che purtroppo sono sempre più restii ad affacciarsi a questo mondo. Quinto Romagnoli, segretario della Uilt Marche, ha acceso i riflettori sul teatro amatoriale e sull'impegno della "Regione Marche che nel 2009 ha riconosciuto l'attività delle associazioni (173 iscritte alle tre federazioni in tutto il territorio regionale), prevedendo un contributo che ogni anno viene erogato per sostenere eventi di questo tipo". Spazio ai titoli: il debutto della rassegna è in programma il 19 ottobre. Sei gli spettacoli in concorso, e il 15 dicembre si terrà la cerimonia di premiazione. Dopo il debutto dello scorso anno verrà replicato anche il progetto rivolto agli studenti per scoprire le diversità dei dialetti della regione in programma il 14 dicembre. Ecco il programma completo: Sabato 19 ottobre, ore 21.15 Noi del Teatrino – Camporotondo di Fiastrone Mi moje adè un robotte di Camillo Vittici Regia di Claudio Scagnetti Sabato 9 novembre, ore 21.15 Gruppo Teatrale IL FOCOLARE Loreto L’armadietto cinese di Aldo De Benedetti Regia di Rita Papa Sabato 16 novembre, ore 21.15 Compagnia Arca Trevi Il morto sta bene in salute di Gaetano Di Maio Regia Graziano Sirci Domenica 24 novembre, ore 17.15 Compagnia Alternativa San Severino Marche Un matrimonio con sorpresa di Camillo Vittici Regia di Adriano Rocci Sabato 30 novembre, ore 21.15 Briciole d’Arte Amami Arfreddo di Eriodante Domizioli Regia di Quinto Romagnoli Sabato 7 dicembre, ore 21.15 Filodrammatica iL TiAeFfe Fermo SBEZZECHENNE qua e là 3 atti unici in dialetto fermano Regia di Graziano Ferroni Sabato 14 dicembre, ore 9.00 Il dialetto e i suoi parlanti Spettacolo per gli studenti sui parlanti dialettali delle Marche (aperto gratuitamente a tutti) Regia di Fabio Macedoni Domenica 15 dicembre, ore 17.15 Spettacolo di varietà con premiazione delle compagnie