Accorpamento De Magistris-Frau, Fabbroni: “Regione sorda alle richieste del territorio”
«Profondamente delusi dal comportamento e dalle dichiarazioni dell’assessore regionale Chiara Biondi». Usa parole dure il sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni, che continua a opporsi con forza all’accorpamento dell’Istituto comprensivo "De Magistris" con l’omnicomprensivo "Frau-Leopardi" di Sarnano, previsto dalla giunta regionale a partire dal prossimo anno scolastico.
Nonostante la sospensiva concessa dal Tar – che ha temporaneamente bloccato la delibera 2052/2024 sul dimensionamento scolastico – l’assessore Biondi ha integrato il piano di programmazione 2025-2026 senza modificare la sostanza delle decisioni già prese. Un atteggiamento che Fabbroni definisce inaccettabile: «La Regione va avanti senza ripensamenti, nonostante la sospensiva, continuando a smantellare le autonomie scolastiche in aree montane e terremotate, e lo fa senza alcun preavviso, come già accaduto lo scorso dicembre».
Il primo cittadino denuncia una gestione che, a suo avviso, penalizza le comunità locali: «Questa scelta rischia di compromettere l’accessibilità ai servizi per le famiglie e la qualità della didattica. Siamo di fronte a una logica punitiva nei confronti delle aree interne, portata avanti senza ascoltare nessuno: né Comuni, né Province, né sindacati, né istituti, né famiglie. Tutti contrari».
Fabbroni critica anche il metodo adottato dalla Regione: «L’unico incontro che c’è stato con i Comuni è avvenuto online, convocato all’ultimo momento e gestito solo dai tecnici, senza alcun intervento politico. L’assessore Biondi era assente, e questo ha svuotato di significato ogni possibilità di confronto. Anche in quell’occasione – conclude – abbiamo ribadito la nostra contrarietà, ma senza ricevere risposta».
La partita resta aperta fino al 10 luglio, data in cui il Tar si pronuncerà nel merito del ricorso presentato dai Comuni.
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