Macerata
Saracinesche, rimonte e goleade: la 2ª giornata UISP regala emozioni a valanga
La seconda giornata di campionato finisce agli archivi lasciandosi alle spalle ben 42 reti, un balzo in avanti rispetto alle 34 marcature dell’esordio. Quattro gare dense di episodi, emozioni e momenti chiave che iniziano già a delineare i valori del torneo. Il match più vibrante è stato senza dubbio quello tra Collebronx e F.C. Perù (in foto), concluso 2-3 per i “latinos” dei fratelli Bohorquez Fuertes. La gara ha visto ben due calci di rigore e soprattutto due portieri in versione saracinesca. Da una parte Tarillo, decisivo per i peruviani; dall’altra Francesco Patrassi, ex attaccante nel calcio a 11 riciclatosi sorprendentemente portiere nel futsal, autore di una prestazione super e capace anche di parare un rigore. Una partita combattuta a viso aperto, corretta ma intensa, rimasta in bilico fino all’ultimo secondo. Sfida da copertina anche quella tra Deportivo C5 e Futsal Macerata, chiusa sul 4-6. Il “Yellow Submarine” di Eleonori aveva accarezzato l’idea di una rimonta clamorosa dopo essere finito sotto 4-1, ma l’episodio spartiacque arriva sul 5-4: Mariselli, già autore di una rete, si vede neutralizzare un rigore da Molinari. Da lì l’inerzia psicologica si spegne e il Futsal Macerata chiude i conti con il sigillo del giovanissimo Arlind Bajrami, doppietta personale e prestazione da incorniciare. Altre emozioni nel duello tra Q.P.R. Futsal e Furia Chalaca, altra rappresentante peruviana del torneo. I campioni della scorsa regular season, guidati da Jeremy Flores Salinas (anche a segno), devono sudare più del previsto per superare i “blanquiazules” di capitan Troplini, autore di una tripletta che però non basta per muovere la classifica. Il 6-9 finale rispecchia una gara frizzante, ricca di ribaltamenti e colpi di qualità. Meno storia, invece, nel confronto tra VR Macerata e Borussia Cappuccini, dominato dai Dragoni con un perentorio 11-1. Giornata no per la squadra di Grelloni, e in particolare per il bomber Morresi, non riuscito a incidere contro quella che lo scorso anno è stata la miglior difesa del campionato. Il Borussia, cinico e organizzato, controlla e dilaga senza mai dare la sensazione di poter perdere il comando delle operazioni. RISULTATI 2ª GIORNATA Q.P.R. Futsal - Furia Chalaca 6–9 Collebronx – F.C. Perù 2–3 Deportivo C5 – Futsal Macerata 4–6 VR Macerata -Borussia Cappuccini 1-11 CLASSIFICA Borussia Cappuccini – 6 pts Futsal Macerata – 6 pts Collebronx– 3 pts Atletiko Macerata* – 3 pts F.C. Perù* – 3 pts Furia Chalaca– 3 pts Deportivo C5– 0 pts Q.P.R. Futsal– 0 pts VR Macerata – 0 pts *una partita in meno CLASSIFICA MARCATORI Riccardo Carmenati (Futsal Macerata) – 5 golArlind Bajrami (Futsal Macerata) – 4 gol Kerbin Junior Estrada Loyo (Furia Chalaca) – 4 gol Izzi Mattia (Borussia Cappuccini) – 4 gol
Macerata, all’Asilo Ricci si discute di sinistra sociale e ruolo delle opposizioni
Si terrà venerdì 21 novembre, alle ore 21.15, all’Asilo Ricci di Macerata, l’assemblea pubblica dal titolo “Alla ricerca del tempo perso. Idee per una sinistra sociale”, promossa dal movimento Strada Comune. L’incontro punta a rilanciare una riflessione sul ruolo delle opposizioni e sulla necessità di ricostruire, a partire dal basso, una proposta politica di sinistra radicata nella società. Al centro del dibattito, la convinzione che la discussione politica non possa limitarsi ai temi delle alleanze elettorali: “Le discussioni sulle alleanze elettorali, (se pur necessarie) per guadagnare il governo sono fuorvianti, rispetto a quelle più urgenti sulla strumentazione che le forze di opposizione debbono darsi per diventare un’alternativa. È necessario pensare alle fondamenta, prima che al tetto della nuova casa”. Secondo i promotori, il terreno istituzionale risulta in parte “compromesso” e le esperienze recenti dimostrerebbero che una strategia basata esclusivamente su coalizioni e accordi elettorali è destinata alla sconfitta. Da qui la richiesta che le forze di opposizione tornino a incidere "positivamente sui processi reali, sulla vita delle persone", mettendo al centro pratiche capaci di restituire voce e protagonismo ai soggetti sociali più deboli. Occorre rilanciare una partecipazione diretta che non si esaurisca nelle piattaforme digitali, ma passi attraverso il radicamento nei territori, l’ascolto dei bisogni concreti e l’organizzazione di conflitti in grado di esprimere valori, interessi sociali e diritti di chi sta peggio. Reti sociali, strutture sindacali ed esperienze dal basso vengono indicate come interlocutori fondamentali da riportare al centro dell’azione politica. Un altro nodo ritenuto cruciale è quello del rinnovamento delle classi dirigenti. Per i promotori, la politica ha il dovere di coinvolgere le giovani generazioni, non solo come destinatari ma come protagonisti del proprio futuro, in un percorso di ricostruzione di una sinistra capace di parlare di lavoro, diritti sociali e civili, ambiente, democrazia e welfare anche nella dimensione amministrativa locale. Nel corso dell’assemblea interverranno: Margherita Paolucci, portavoce della rete studenti medi di Macerata, che approfondirà la mobilitazione studentesca nella prospettiva del cambiamento. Massimo Rossi, portavoce del coordinamento marchigiano dei movimenti per l’“acqua bene comune”, chiamato a parlare de i percorsi partecipati e delle battaglie per la salvaguardia dei beni comuni per rifondare una nuova sinistra politica. Stefano Trovato, vicepresidente del CNCA, che si concentrerà su come le mobilitazioni sociali possano rappresentare un nutrimento per la costruzione dell’alternativa. A introdurre i lavori sarà Carlo Migliorelli, in rappresentanza di Strada Comune, che colloca l’iniziativa nel solco di un più ampio percorso di ricostruzione e riscoperta dell’identità della sinistra sociale.
Macerata, auto si ribalta e resta in bilico su una fiancata: soccorso 52enne
MACERATA - Un uomo di 52 anni è finito fuori strada nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14:15, in contrada Morica, all'altezza del civico 44, dopo aver perso il controllo della propria auto sull'asfalto reso scivoloso dalla pioggia. A seguito dell'impatto, la vettura si è ribaltata ed è rimasta in bilico su una fiancata all'interno della carreggiata. Fortunatamente il conducente è uscito illeso dall'abitacolo, senza necessità di cure mediche. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Macerata, che hanno provveduto alla messa in sicurezza del veicolo e dell’area. Per i rilievi di legge ha operato la polizia locale di Macerata, impegnata a ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto. Il traffico ha subito alcuni rallentamenti durante le operazioni di soccorso, tornato poi alla normalità nel corso del pomeriggio.
Macerata, allarme truffe: l'associazione Polizia di Stato organizza un incontro per imparare a difendersi
L'escalation di tentativi di frode e raggiri che quotidianamente colpiscono i cittadini, sia in casa che online, ha spinto l'Associazione Nazionale della Polizia di Stato (ANPS), Sezione di Macerata, a organizzare un importante incontro di prevenzione e informazione. Sotto il titolo "Le truffe in casa, per telefono, per strada, in auto e a piedi, per email ci stanno sommergendo", l'evento è un richiamo alla vigilanza, dato che non c'è giorno in cui malintenzionati non tentino di appropriarsi di risparmi, gioielli o dati sensibili attraverso false piattaforme di investimento, phishing via email o raggiri porta a porta. "Possiamo difenderci solo sapendo i casi concreti," sottolinea l'organizzazione. L'iniziativa mira a fornire ai partecipanti strumenti pratici e conoscenze specifiche per riconoscere e neutralizzare le minacce. L'incontro è fissato per giovedì 20 novembre alle ore 17:30 presso la prestigiosa sede della direzione generale della Banca di Macerata, in Contrada Acquevive 20A (zona Carrareccia). I relatori illustreranno le tecniche più recenti utilizzate dai truffatori, dai raggiri più classici a quelli più sofisticati che sfruttano le nuove tecnologie. A tutti i partecipanti verrà distribuito un opuscolo dedicato che riassume i casi di frode più attuali e indica le contromisure da adottare. L'ANPS di Macerata invita caldamente la cittadinanza a non perdere questa opportunità di formazione essenziale per la tutela della propria sicurezza finanziaria e personale.
Macerata, l'ultimo gesto d'amore di un uomo di 77 anni: il suo fegato salverà una vita
Una nuova donazione di organi ha portato speranza a chi è in attesa di un trapianto. Nella notte, all’ospedale di Macerata, è stato effettuato il prelievo del fegato da un donatore di 77 anni della provincia, che in vita aveva già espresso in modo chiaro la volontà di aiutare il prossimo attraverso la donazione. L’intervento è stato eseguito da un’équipe multidisciplinare specializzata, coordinata dal Centro Regionale Trapianti e dal NITp (Circuito Nord Italia Transplant), che ha provveduto alle delicate operazioni necessarie per il prelievo dell’organo. Profonda la gratitudine espressa dalla direzione dell’Azienda sanitaria territoriale. "Ringrazio la famiglia del donatore e tutti i professionisti che hanno contribuito al successo dell’intervento, a partire dalla dottoressa Valeria Zompanti, coordinatore locale della nostra Azienda - ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata, Alessandro Marini -. Vorrei sottolineare come la donazione di organi possa aiutare le famiglie a trovare conforto e significato nella perdita di un proprio congiunto, sapendo che grazie a questo atto d’amore altre persone possono guarire o continuare a vivere". Un gesto generoso che, ancora una volta, testimonia l’importanza della cultura della donazione e il valore umano che può nascere anche nei momenti più difficili.
Macerata, arrestato pensionato 69enne: era destinatario di un mandato d'arresto europeo
È stato rintracciato nella sua abitazione e arrestato dagli agenti della Polizia di Stato di Macerata un uomo di 69 anni, pensionato e incensurato, destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità croate. L’operazione è scattata nella mattinata di sabato ed è stata condotta dalla Squadra Mobile, in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – Divisione S.I.Re.N.E. del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. La segnalazione era arrivata proprio dalla Divisione S.I.Re.N.E., che aveva comunicato alle autorità italiane l’esistenza del provvedimento di arresto a carico dell’uomo. Gli investigatori si sono immediatamente messi sulle sue tracce avviando una rapida attività di ricerca, osservazione e verifica. Il 69enne è stato individuato all’interno della sua abitazione a Macerata, dove gli agenti hanno eseguito il fermo. Secondo quanto accertato, il mandato europeo è stato emesso dalla Croazia per il reato di inosservanza degli obblighi di assistenza familiare. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito alla Casa circondariale di Pesaro, dove rimane a disposizione del Presidente della Corte d’Appello di Ancona, chiamata ora a valutare la procedura di consegna internazionale.
Il Centrodestra e il "Fattore P": Parcaroli affonda il consenso
"I governi devono essere conformi alla natura degli uomini governati". Per Macerata questa icastica considerazione di Giambattista Vico è una sentenza. E non d’assoluzione. M’è tornata in mente venerdì scorso quando l’avvocato Bruno Mandrelli, con rara sensibilità di cui lo ringrazio come ringrazio Picchio News per darmi luogo di svolgere queste considerazioni, animando la riflessione del Circolo della Rosa mi ha offerto l’opportunità di ragionare assieme a tanti sul perché Macerata non abbia, per la prima volta in mezzo secolo, un suo consigliere regionale (leggi qui). Stefano Di Pietro, Massimiliano Sport Bianchini, l’ottimo Nicola Perfetti, il pregnante intervento di Marco Sigona, le considerazioni di Fabio Pallotta e Giorgio Meschini accanto alle riflessioni dei colleghi Luca Patrassi e Giuseppe Pozzi hanno tracciato itinerari di consapevolezza che hanno ruotato attorno alle “colpe” della politica. E’ toccato a Romano Carancini – commendevole e insospettabile il suo omaggio al lavoro convinto e indefesso compiuto da Anna Menghi in consiglio regionale nella commissione sanità – osservare come si sia indebolita la proposta e poi ad Angelo Sciapichetti analizzare i default del Pd. Sono stati atti di autocoscienza della sinistra-centro di fronte a un risultato elettorale negativo. Solo Anna Menghi, cui va riconosciuto il merito di metterci sempre la faccia, ha lumeggiato una qualche critica al Centrodestra e va dato merito ad Aldo Alessandrini e a Laura Laviano di avere seguito i lavori rendendo evidente che la Lega a Macerata sta messa come la Gallia narrata da Cesare nel De Bello: "Lega omnis divisa est in partes tres". C’è questo gruppo originario, poi c’è l’accoppiata Andrea Marchiori con Luca Buldorini – vedremo sulla discarica tra qualche giorno se regge alla prova del trasformismo - con aggregata Katiuscia Cassetta che si dà convegno sotto i gagliardetti di Vannacci e poi c’è il gruppo consiliare in Comune che sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Stanno aspettando Godot nei panni di Sandro Parcaroli che nel dibattito politico è come la temperatura di Campobasso: non pervenuto. Tuttavia il Centrodestra sembra propenso a guardare alla scadenza elettorale di primavera – fortuna che hanno prorogato altrimenti il povero Marchiori non avrebbe inaugurato nulla e non lo farà visto che i cantieri sono chiusi a Luchetti, pardon a lucchetto – vagheggiando un Parcaroli-bis con Giuseppe Romano, nato con la camicia, assessore al commercio per alzare il livello delle competenze e i Vannacci-fans ipergarantiti con Fratelli d’Italia relegato al ruolo di portatore di voti. Uno schema possibile, anche se improbabile, visto che il sinistra-centro va in cerca come Diogene di un federatore giovane, piacione e rivoluzionario e alla fine scoprirà che solo Romano Carancini ha il passo e la garra per competere sempre che l’altro Romano, il dottor Mari, continui a ricalcitrare e che Irene Manzi scelga, com’è giusto che sia al contrario di quanto ha fatto Matteo Ricci, di tener fede al patto con gli elettori e restare in Parlamento dove peraltro opera – come impone la legge – con onore e disciplina. Nel mezzo – direbbe Giosuè Carducci visto che San Martino è appena trascorso – c’è un ribollir di tini: Giordano Ripa s’è portato avanti col lavoro e fa la sua lista (leggi qui), Flavio Corradini, ex rettore camerte, prova ad aggregare gli ottimati della sinistra con l’Officina delle Idee, si vocifera di almeno un paio di civiche d’ispirazione centrista dove Forza Italia – sempreché la diatriba sotterranea tra Riccardo Sacchi e il recordman delle preferenze Gianluca Pasqui non ingessi il partito – con le ambasciate dell’impeccabile Barbara Antolini potrebbe assumere un ruolo-guida. Si rischia di arrivare con almeno 8 candidati sindaco. Ci sarà modo di riparlarne, ma si sa che, main sponsor Pierfrancesco Castiglioni, la parola d’ordine nel presunto Centrodestra è avanti o forse, come cercherò di illustrare tra qualche riga, indietro con Sandro Parcaroli. Pare lo voglia Francesco Acquaroli la cui prima opzione è sempre queta non movere: Parcaroli, prontissimo a diventare Fratello d’Italia dopo essere stato sodale di Romano Carancini, poi civico infine chaperon di Matteo Salvini, secondo il vertice di FdI che non piglia in considerazione né il successo personale di Francesca D’Alessandro alle regionali né il consenso dal basso di Paolo Renna, è un elemento di stabilità. Peccato che lo sia al ribasso. E qui riprendo i temi che ho cercato d’illustrare nel convegno del Circolo della Rosa: Sandro Parcaroli è il primo responsabile dell’insuccesso del Centrodestra alle recentissime regionali. Qualcuno spieghi a Francesco Acquaroli che a Macerata ha perso vincendo. I numeri sono inequivocabili: Sandro Parcaroli è un brand appannato o in panne e ha zavorrato il risultato della coalizione. E’ – lo dicono le cifre – un elemento d’insuccesso. Per capirlo serve il confronto tra i risultati delle Regionali 2020 e le Comunali che si tennero in concomitanza e in cui l’attuale primo cittadino vinse con il 52,78% raccogliendo 12113 voti, appena 138 in meno di quelli che prese a Macerata Francesco Acquaroli che conquistò in città 12251 preferenze. Quest’anno Acquaroli ha avuto 9129 voti pari al 50,38% perdendo il 4,6% rispetto a cinque anni fa. Segno evidente che la giunta Parcaroli non ha funzionato da attrattore. Si dirà: ma c’è stata l’astensione. L’affluenza nel 2020 fu del 65,5%, quest’anno del 50,53%: quindici punti. Ma ammettendo che ad Acquaroli sia mancato il 15% dei voti il risultato fa 1837 voti in meno che non bastano a spiegare il crollo da oltre 12 mila a 9 mila: all’appello mancano oltre 3100 consensi e se si sottrae la presunta erosione da astensione (i 1800 voti virtuali mancanti) c’è sempre una perdita di consenso di 1285 voti. Dove sono finiti? Ricorriamo ai voti di lista. C’è la caporetto della Lega (se resta omnis divisa la soglia dell’estinzione è prossima) che è passata da 4141 voti alle regionali del 2020 – e alle Comunali il risultato fu di fatto il medesimo – a 1203, il 70% in meno: sono 2938 voti persi. Si dirà: i consensi leghisti sono passati tutti in Fratelli d’Italia. Non è vero. Il partito di Giorgia Meloni è salito da 3071 voti alle regionali di cinque anni fa (alle Comunali prese 800 voti in meno addirittura) agli attuali 4378, il che significa 1307 voti in più, meno della metà di quelli persi dalla Lega. C’è la variabile Marche per Acquaroli che però ha preso solo 428 voti e gli altri di Centrodestra non sono andati benissimo. Forza Italia ha il suo peggior risultato con 929 voti; alle Regionali-Comunali di cinque anni fa ne aveva quasi un terzo in più. Ma c’è un ulteriore argomento: alle comunali del 2020 la lista Parcaroli sindaco prese 2103 voti: dove sono finiti? Riepilogando il Centrodestra nel 2020 alle comunali con Sandro Parcaroli candidato sindaco prese 10924 voti, quest’anno dopo cinque anni di giunta con Sandro Parcaroli sindaco a Macerata ha preso 8980 voti lasciando per strada due punti percentuali, ma soprattutto lasciando per strada quasi tutti i duemila voti della lista Parcaroli sindaco. La riprova che il voto alle regionali sia una sonora bocciatura per la giunta e il Sindaco viene dai dati degli avversari. Il Pd, che aveva toccato il suo minimo alle comunali 2020, risale di 400 voti con un recupero del 6,8%, il Centrosinistra – depurato dai voti del Movimento cinque stelle che era in coalizione stavolta, ma che alle comunali e regionali del 2020 si presentava da solo – ha preso quasi gli stessi voti (furono 7373 nel 2020) superando i settemila consensi, ma con una percentuale che sale dal 34,7 al 41,4%. Oggi dopo cinque anni di giunta Parcaroli la città è contendibile e anzi se si dà credito alle tendenze c’è un Centrosinistra in ripresa e un Centrodestra in evidente affanno, esclusa la polarizzazione attorno a Fratelli d’Italia, con la presenza davvero ingombrante di questo Sindaco e di gran parte della sua giunta che tuttavia FdI s’appresta a voler confermare. E qui serve un’accennata considerazione rispetto alla riflessione di Vico. S’è letto in questi giorni l’affermazione vera per quanto superficiale che Macerata non esprime una nuova classe dirigente, che sono i dinosauri a condizionare la politica perché non si dà spazio alle generazioni emergenti, perché c’è una sostanziale stagnazione. E’ vero, ma anche no. Il dato anagrafico non conta nulla: conta la freschezza delle idee, conta la visione internazionale, conta l’esperienza. La verità è che questa giunta che è espressione anche delle segreterie di partito ha dato ampia dimostrazione d’incompetenza ed è ostaggio di una cupola trasversale e criptica che da decenni sgoverna la città costretta in un immobilismo compiacente da parte della popolazione. Recentissime nomine ai vertici della struttura amministrativa del Comune promosse (o subite?) da Sandro Parcaroli sono la dimostrazione che questa giunta per il tramite del suo Sindaco e di almeno un paio di assessori è eterodiretta e protegge conventicole alcune di alto cabotaggio, altre dedite ad affari di bottega. Non il bene comune né il bene del Comune (ci sarà modo di occuparsi del bilancio) hanno guidato questo Sindaco, ma la mera conservazione del potere attraverso un compromesso continuo per non turbare lo status quo. Macerata dice di sé di essere la città della pace e l’Atene delle Marche. Beh siamo al punto che la pace è forse quella eterna e per quel che riguarda Pericle deve essersi preso un lunghissimo periodo di ferie. Sono rimasti però i numeri e quelli non perdonano.
Allo scoperta di "Macerata Segreta Sotterranea": oltre 500 partecipanti per il trekking in città
Ancora un grande successo per il "Trekking in Città – Macerata Segreta Sotterranea", l’iniziativa promossa dall’associazione turistico-culturale Macerata by Marche – Guide Turistiche nelle Marche e sostenuta dal Comune di Macerata - Assessorato al Turismo e allo Sport. Nel weekend del 15 e 16 novembre, centinaia di persone hanno popolato il centro storico per esplorare grotte, gallerie e sotterranei che custodiscono la storia meno conosciuta della città. Soddisfatto l’assessore al Turismo Riccardo Sacchi, che sottolinea il valore strategico dell’iniziativa: "Destagionalizzare i flussi con iniziative di qualità: con questo obiettivo sosteniamo appuntamenti come il trekking organizzato dall’associazione Macerata by Marche nella Macerata sotterranea. E i numeri ci hanno dato ragione: circa 500 partecipanti per un sold out di tutte le visite e più di 1000 prenotazioni. Numeri che confermano quanto il nostro patrimonio, anche quello più nascosto e misterioso, sia prezioso e rappresenti un asset per l’incoming e l’indotto della città. Macerata bella fuori e dentro". "Il nostro Trekking in Città con 'Macerata insolita, misteriosa e segreta' è diventato ormai un marchio che contraddistingue la nostra associazione che opera sul territorio regionale da tempo - commenta Elena Prokopenko, presidente dell'associazione -. L'11 novembre abbiamo celebrato quindici anni di attività, con 25 soci tra guide turistiche abilitate e storici dell'arte. Proponiamo itinerari insoliti per far scoprire luoghi poco noti e nascosti. Ringrazio l'assessore Riccardo Sacchi per la sensibilità e il sostegno costante”. I partecipanti, provenienti non solo da Macerata e da altri centri delle Marche ma anche da fuori regione (Ravenna, Brescia, Teramo), hanno visitato gli imponenti sotterranei del settecentesco Palazzo Buonaccorsi, il vasto complesso ipogeo privato di Palazzo Narducci-Boccaccio, accompagnati dal supporto tecnico del Gruppo Speleologico di Montelago. Il percorso è stato arricchito da intermezzi teatrali ispirati all’Inferno dantesco e dalla Mostra Giubilare "Immagini di maternità – La bellezza della vita che nasce", allestita nella cripta della Basilica della Misericordia a cura della Diocesi di Macerata.
Macerata, bersaglieri e alpini uniti nella solidarietà: 62 tonnellate di cibo raccolte per la Colletta Alimentare
Nella cornice della 29ª Giornata Nazionale della Colletta Alimentare e della IX Giornata mondiale dei Poveri, la provincia di Macerata ha dato ancora una volta prova di una coscienza civile viva, capace di unire generazioni, associazioni e forze della comunità attorno a un gesto che, come ha ricordato il Presidente CEI Card. Matteo Zuppi, rappresenta «un segno di grande fiducia e una risposta concreta» ai bisogni di chi fatica ad arrivare a fine mese. Tra i protagonisti della giornata a Macerata e Piediripa ci sono stati, come sempre, i Bersaglieri e gli Alpini, presenti in spirito e in numero con quella disciplina del cuore che appartiene alla più autentica tradizione del volontariato d’arma, per trasformare la speranza in azione. Per queste realtà – nate per servire il Paese, ieri nelle trincee e oggi nelle comunità – la Colletta Alimentare non è solo un appuntamento annuale, ma un modo di essere: unire velocità, prontezza, organizzazione e spirito di squadra al servizio dei più fragili. Presso il Conad di Piediripa, dove hanno operato cinque bersaglieri, sono stati raccolti 1.701 kg di alimenti, con un aumento di circa 250 kg rispetto al 2024. All’Eurospin, con l’impegno di due bersaglieri, il risultato è stato di 1.512 kg. Nel complesso, la provincia di Macerata segna un importante passo avanti con 62.960 kg raccolti a fronte dei 59.944 kg del 2024 (+5,05%, dato perfettamente allineato al progresso nazionale). Un contributo prezioso che si somma alla grande mobilitazione regionale e che conferma il ruolo decisivo delle associazioni d’arma nei contesti di solidarietà popolare. Il dato complessivo nazionale è impressionante, un vero «spettacolo della carità» che dimostra come la solidarietà resta uno dei pilastri invisibili che tengono insieme la società italiana. 8.300 tonnellate di alimenti donati in un solo giorno, il 5% in più rispetto al 2024 grazie all’impegno di 155.000 volontari e oltre 5 milioni di donatori, permetteranno a Banco Alimentare di sostenere 1 milione e 800 mila persone attraverso 7.600 enti caritativi in tutto il Paese. Ma il valore simbolico è ancora più grande: combattere la solitudine, che è la prima vera forma di povertà. La giornata maceratese è stata possibile grazie al coordinamento impeccabile di Leo Del Carpio e Maurizio Galassi, veri motori organizzativi dell’iniziativa, e alla collaborazione di associazioni, parrocchie, gruppi giovanili, istituzioni locali e volontari di ogni età. Il Presidente ANB di Macerata, Bers. Ten. Carmine Posa, ha sottolineato «la grande partecipazione e i buoni risultati ottenuti», ringraziando «tutti i bersaglieri che hanno partecipato nella raccolta e con donazioni personali».
Convegno a Confindustria Macerata: "Africa e Medio Oriente, opportunità di business per le imprese italiane" con il Piano Mattei
"Le opportunità in Africa e Medioriente per le imprese italiane e il Piano Mattei" è il titolo dell'evento riservato alle imprese aderenti al sistema confindustriale che si svolgerà mercoledì 19 novembre alle ore 14:30 in Confindustria Macerata. L'Africa è tornata al centro del dibattito economico globale e del dialogo politico italiano e proprio l’Italia, con il vertice Italia-Africa e il lancio del Piano Mattei, ha rafforzato il suo impegno verso una collaborazione più stretta con il continente. Pur rimanendo una terra dalle molte sfide e complessità, con oltre 50 Paesi e dinamiche economiche molto differenti, l’Africa si profila come una destinazione strategica per diversificare le opportunità di business. La popolazione giovane e in rapida crescita e i programmi di sviluppo avviati in molti Paesi, rendono il continente un terreno fertile per l’export italiano (scambio commerciale 2024: 60mld di euro, di cui circa mld 21 in export; periodo gennaio-giugno, +2,1% rispetto al medesimo periodo 2024). In questo contesto il buon funzionamento del sistema Paese è un fattore imprescindibile per consentire alle imprese italiane, incluse le PMI, di cogliere le opportunità di business nei mercati africani. Per questa ragione, Confindustria Macerata e Confindustria Assafrica & Mediterraneo, con la partecipazione della Struttura di Missione Piano Mattei presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Cassa Depositi e Prestiti, SIMEST e SACE, hanno organizzato questa iniziativa per meglio conoscere le opportunità di business per le imprese italiane, incluse le PMI, nei mercati africani e quali strumenti a supporto sono offerti dal nostro sistema Paese. Per informazioni ed iscrizioni consultare il sito www.confindustriamacerata.it (Area Internazionalità – Confindustria Macerata 0733279636)
Macerata - L'ex questore Pignataro ospite dell'incontro all'IIS 'Matteo Ricci': "La cannabis light non esiste" (FOTO e VIDEO)
Questa mattina, l'Auditorium dell'IIS "Matteo Ricci" ha ospitato l’incontro "Oltre le Fragilità: la rete delle dipendenze", una mattinata dedicata alla prevenzione e alla consapevolezza sulle molte forme di dipendenza che coinvolgono il mondo giovanile. L’evento, moderato dalla giornalista Paola Pagnanelli, ha riunito autorità, esperti e operatori del settore in un confronto aperto e ricco di contenuti. Dopo i saluti della dirigente scolastica Rita Emiliozzi e delle autorità, Monsignor Nazzareno Marconi ha evidenziato l'importanza dell’educazione alla responsabilità e del sostegno reciproco nelle comunità scolastiche. Ha seguito l’intervento del dirigente generale di pubblica sicurezza Antonio Pignataro, che si è rivolto direttamente ai giovani con un messaggio chiaro: "Questi incontri sono fondamentali perché danno ai ragazzi conoscenza e informazione, per evitare di entrare nel tunnel delle droghe e delle altre dipendenze". Pignataro ha ribadito con forza che "la cannabis light non esiste, non è mai esistita: è solo un’invenzione commerciale che ha rovinato la vita di tanti ragazzi e tante famiglie", sottolineando l’impegno istituzionale nel contrasto alle dipendenze. Dopo la pausa, il Colonnello dei Carabinieri Raffaele Ruocco ha spiegato il ruolo dell’Arma nel contrasto ai reati legati agli stupefacenti, ricordando che "l’attività repressiva deve essere considerata residuale, se i giovani comprendono davvero rischi e pericoli dell’uso di sostanze". Il suo intervento ha contribuito a far percepire agli studenti la complessità del fenomeno e la necessità di un approccio che unisca prevenzione, legalità e consapevolezza. Roberto Scendoni, tossicologo forense dell’Università di Macerata, ha illustrato gli effetti delle sostanze esogene e l’importanza delle analisi tossicologiche per comprendere l’impatto sul corpo umano, mentre il dottor Paolo Nanni dell'Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata ha condiviso esperienze di vita e percorsi di cura nel suo intervento "Diario di indipendenza". Particolarmente significativa la riflessione della dirigente Rita Emiliozzi, che ha spiegato la scelta di ampliare l'incontro affrontando, oltre alle dipendenze da sostanze, anche le nuove forme legate al digitale e ai comportamenti compulsivi: "Le dipendenze vanno conosciute per essere contrastate, e oggi non possiamo ignorare quanto l’abuso del digitale stia diventando una piaga di grande attualità". Ha inoltre espresso orgoglio per la partecipazione attiva degli studenti: "I ragazzi sono stati entusiasti e hanno posto domande intelligenti, segno che questo dialogo è necessario e produce consapevolezza". La giornata si è conclusa con un vivace momento di confronto, durante il quale gli studenti hanno interagito con i relatori, ponendo domande e condividendo riflessioni. L’iniziativa ha confermato la necessità di costruire una rete educativa solida e attenta, capace di accompagnare i giovani oltre le fragilità e di promuovere scelte di vita sane, informate e responsabili.
"Dal Maceratese a Roma": successo per il convegno del Centro studi storici
Il 60° convegno annuale organizzato dal Centro Studi Storici Maceratesi e tenutosi nei giorni 15 e 16 novembre nella Sala Verde dell’Abbadia di Fiastra sul tema: “Dal Maceratese a Roma. Studi, carriere, fortune (Secc. XVIII-XX)”, è stato un successo sotto ogni punto di vista, confermando e anche superando ampiamente le aspettative degli organizzatori, grazie al programma di alta qualità, all’organizzazione complessiva perfetta e ad una eccellente partecipazione di pubblico. La prima parte della mattina di sabato 15 è stata dedicata alla celebrazione della ricorrenza del 60° anno di attività del Centro Studi, fondato nel 1965. Il presidente Alberto Meriggi ha aperto i lavori ricordando le origini dell’Associazione e i suoi fondatori, definendoli tre pilastri della miglior gioventù maceratese del secondo dopoguerra: i professori Dante Cecchi e Pio Cartechini e Aldo Adversi. Ha poi parlato delle attività svolte da allora, ricordando che dal primo convegno del 1965 all’ultimo non ci sono mai state interruzioni e che da diversi anni il Centro Studi organizza anche eventi nel corso dell’anno, oltre al tradizionale convegno di due giorni. Meriggi ha poi invitato le autorità presenti per i saluti istituzionali. Il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi ha richiamato l’attenzione su un personaggio maceratese, il cardinale Gabriele Filippucci, insigne giurista, che nel 1796 rinunciò alla porpora cardinalizia conferitagli da Clemente XI. Di elevato spessore culturale i saluti portati dal consigliere regionale Leonardo Catena, dall’assessora alla cultura del Comune di Macerata, Katiuscia Cassetta e dalla professoressa Simona Antolini dell’Università di Macerata. Il presidente Meriggi ha poi invitato Mario Ascheri, noto in Italia e all’estero per i suoi studi e pubblicazioni sulla giustizia e giurisprudenza in età medievale e moderna e sugli Statuti comunali medievali. Il professore Ascheri ha svolto un intervento, come prolusione, parlando de “Il presente della storia. Il viaggio che continua”. Il prof. Meriggi ha poi avviato la serie delle relazioni inerenti al tema del convegno. Le due relazioni iniziali sono state affidate a Donatella Fioretti e Alfredo Luzi, già docenti dell’Università di Macerata. Richiamata la grande attrattiva esercitata nei secoli da Roma e anche il suo cosmopolitismo, Donatella Fioretti ha preso in esame alcuni personaggi maceratesi che in diverse epoche hanno cercato a Roma una affermazione personale, il miglioramento del proprio status o il compimento di una missione, religiosa o laica, individuando in questo modo alcune tipologie di trasferimenti nella capitale. Alfredo Luzi, con le parole di alcuni scrittori originari del Maceratese come Libero Bigiaretti, Dolores Prato, Sibilla Aleramo e Ugo Betti, ha evidenziato come il vissuto della “dislocazione” crei la necessità di dare un senso allo spazio metropolitano, in contrapposizione inevitabile con la realtà periferica di provenienza, cui si tende in qualche modo a tornare. Aperto in questo modo il convegno, le successive relazioni hanno illuminato singole figure attive a Roma nel Sei e Settecento, quali gli artisti Pasqualino Marini, Pasquale Ciaramponi e l’architetto Giovanni Antinori, personaggi ricordati da David Frapiccini. Ivano Palmucci ha parlato di una figura femminile, la polacca Maria Klementyna Sobieska, moglie del pretendente al trono d’Inghilterra Giacomo Stuart, a lungo considerata di nascita maceratese per i rapporti con la famiglia Marefoschi. Alessandra Sfrappini ha ricordato il cardinale Simone Buonaccorsi, secondo porporato nella storia della nobile casata maceratese, trasferitosi a Roma nella seconda metà del Settecento. Tra le figure maceratesi del XIX secolo, operanti nella capitale, sono stati presentati l’astronomo Francesco De Vico, che diresse la Specola del Collegio romano (Angelo Angeletti); il letterato e patriota liberale Francesco Ilari, emigrato a Roma come precettore presso la famiglia Patrizi (Massimo Lanzavecchia); il cingolano monsignor Luigi Bruschetti, diplomatico della Santa Sede (Luca Pernici) e il pittore decoratore Domenico Lanciani, nativo di Corridonia, attivo in numerosi cantieri artistici della capitale (Fabio Sileoni). La seconda giornata del convegno è stata dedicata a personalità del XX secolo. Dal sacerdote Gaetano Balelli, autore di testi teatrali, insegnante e scrittore appartenente alla nota famiglia di fotografi (Emanuela Baletti), a Biagio Biagetti, pioniere del restauro in Vaticano, pittore e innovatore dell’arte sacra (Paolo Ondarza), a Claudio Cintoli, artista contemporaneo scomparso nel 1978, che esordì nella Roma degli anni Sessanta per poi spostarsi sulla scena americana (Paola Ballesi). Alla figura del musicista Domenico Alaleona, compositore, musicologo e didatta della “Generazione dell’Ottanta”, è stata dedicata la relazione di Paolo Peretti, mentre Claudia Scipioni e Andrea Carnevali hanno presentato la fortunatissima carriera romana del fotografo Arturo Ghergo, nato a Montefano. Infine Giuseppe Trivellini ha illustrato la figura di Aldo Tomassini Barbarossa, architetto e scenografo nella Roma del secondo dopoguerra, in pieno boom dell’industria cinematografica italiana. Il convegno è stato chiuso dal presidente Alberto Meriggi, che ha ringraziato i relatori, le autorità, i soci e tutti coloro che sono intervenuti nei due giorni. Ha ricordato il prossimo appuntamento del Centro Studi del 9 dicembre, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata, consistente in una giornata di studi sulle più antiche pergamene inedite del Comune di Macerata, che saranno illustrate e commentate da Giammario Borri. Meriggi ha poi dato l’annuncio del prossimo convegno del 2026, che si terrà a Camerino in collaborazione con il Comune e la locale Università, sul tema riguardate i rapporti in passato tra l’Umbria e le Marche lungo la dorsale appenninica.
Macerata, Delsa celebra la nuova collezione 2026: "In ogni pizzo l'evoluzione della femminilità" (FOTO e VIDEO)
Domenica 16 novembre il Teatro la Filarmonica di Macerata ha indossato il bianco per celebrare il Gran Galà delle Spose firmato Delsa. Luci viola e musica elettronica hanno fatto da sottofondo ad un evento che ha raccontato la storia dell'azienda e la trasformazione dell'abito da sposa dagli anni '60 fino ai giorni nostri: una metamorfosi che sembra riflettere e incarnare artigianalmente quella della femminilità stessa. La serata si è aperta con una sfilata dei cavalli di battaglia di Delsa: abiti rétro, dai tagli morbidi e dal sapore vintage, intramontabili e ancora attuali. La raffinatezza dei bustini a frange in stile Charleston e dei modelli boho è stata poi soppiantata dall'accattivante e contemporanea collezione "Appassionante", pensata per l'anno 2026. Si tratta di un debutto in grande stile, che vede l'assortimento di elementi audaci e al tempo stesso eleganti: il guanto a manica lunga viola abbinato al classico abito "a principessa", il filo di perle geometrico e moderno che svetta su un corpetto che strizza l'occhio alla moda ottocentesca. La passerella si è conclusa con la sfilata delle spose Delsa del 2025 e con l'unanime applauso alle vere protagoniste dell'evento, ossia le sarte e le modelliste che hanno contribuito alla creazione di meravigliose opere d'arte in pizzo, raso, chiffon e strass. Il trio musicale Appassionante ha accompagnato un valzer di chiusura sulle note di arie tratte dal Rigoletto e da La Traviata, per poi proseguire con un concerto serale dopo la pausa ristoratrice del buffet, servito nell'atrio della Filarmonica. "Delsa è stata fondata nel 1969 da mia mamma, Maria Cristina Craglia, che essendo donna ha dovuto affrontare un percorso molto arduo e pieno di ostacoli legati alla cultura del tempo - ha dichiarato Gianluca Salvucci, direttore creativo dell'azienda - Madre di cinque figli e imprenditrice, con il nostro aiuto è riuscita a cavalcare l'onda dell'economia italiana fino a conquistare i mercati nazionali e internazionali. Oggi siamo qui riuniti per celebrare la nuova collezione 2026, ispirata all'evoluzione della femminilità in tutte le sue forme, che si esprime in ogni abito, in ogni ricamo, in ogni pizzo, cercando così di realizzare quello che è il nostro principale obiettivo, e cioè andare incontro ai gusti delle spose di oggi". Ospite della serata, Eleonora Venturini Storaro, giovanissima e promettente stilista specializzata nell'ambito del corsetto di alta fattura: un elemento raffinato e rétro che negli ultimi anni sta tornando a calcare le passerelle delle più importanti case di moda, comprese quelle specializzate negli abiti da sposa. Si tratta di un capo senza tempo che arricchisce outfit di qualsiasi tipo, da quelli casual a quelli eleganti, a seconda dell'effetto che si vuole ottenere - uno stile talvolta più gotico, talvolta più ricercato e chic. Ed è proprio Delsa a mostrare come questo indumento possa essere estremamente versatile anche quando abbinato all'abito più elegante di tutti, quello da sposa: il corpetto rientra a pieno titolo tra i capi indispensabili per chi desidera conservare uno stile sobrio, sofisticato e al contempo esclusivo. Si tratta del perfetto connubio sartoriale tra tradizione e innovazione. Le dichiarazioni di Gianluca Salvucci lasciano trapelare l'ipotesi di una collaborazione con la fashion designer, nipote del pluripremiato maestro di fotografia Vittorio Storaro: "Eleonora è una professionista preparata e capace, e noi abbiamo sempre cercato giovani leve all'avanguardia, che sappiano guardare il mondo con ottimismo ed entusiasmo, esattamente come fa Delsa".
50 anni di Aido a Macerata “Tra-pianti e sorrisi”: medici ed esperti a confronto alla Mozzi Borgetti
50 anni di attività in città e provincia, sono quelli che l’Aido di Macerata celebra in un convegno medico sulle attività di prelievo e trapianto di organi, tra solidarietà e impegno scientifico con protagonisti impegnati in prima linea. L’appuntamento, aperto alla cittadinanza, è il 22 novembre, dalle 9 nella Sala Castiglioni Biblioteca Mozzi Borgetti, in Piazza Vittorio Veneto 2 a Macerata. L’incontro intitolato “Tra-pianti e sorrisi – Lo stato dell’arte”, prevede i saluti delle autorità e della presidente provinciale Aido Loredana Piermattei, seguiti dagli interventi dei past president Elio Giacomelli e Angelo Sciapichetti. Quindi la mattina prosegue con le relazioni sul quadro aggiornato dell’attività di prelievo e trapianto di organi nella provincia di Macerata e nelle Marche. Il dottor Gianrenato Riccioni, anestesista rianimatore ed ex coordinatore per i trapianti di Macerata, terrà una Lectio Magistralis dal titolo “La storia dell’attività di prelievo e trapianto di organi”. La dottoressa Valeria Zompanti, anestesista rianimatrice e attuale coordinatrice per i trapianti presso l’Ospedale di Macerata, interviene con una relazione su “L’attività di prelievo e trapianto in provincia dopo Una scelta in comune”, riguardo i risultati e le prospettive introdotte dal nuovo sistema di consenso alla donazione. La relazione del dottor Benedetto Marini, coordinatore del Centro Regionale Trapianti di Ancona, verte su “Risultati raggiunti dal CRT e nuovi traguardi”. La dottoressa Katia Fabi, dirigente medico presso l’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di Macerata, parlerà di “Accertamento di morte cerebrale a cuore battente”, approfondendo gli aspetti clinici e deontologici di una fase tanto delicata del percorso donativo. Infine, alle 11:30, il professor Roberto Scendoni, medico legale e docente associato dell’Università di Macerata, concluderà gli interventi con una relazione su “Cosa prevede la legge italiana per l’attività di prelievo e trapianto di organi”, offrendo una panoramica sul quadro normativo nazionale. In conclusione della mattinata, alle 12:00, segue il dibattito e alcune testimonianze.
Russamento e apnee notturne: visite gratuite a Corridonia con Fisiomed. Ecco quando
Sul russare si fa da sempre ironia, ma non tutti sono a conoscenza del fatto che può non essere solo un “rumore”, bensì anche un problema di salute. Per questo motivo Fisiomed ancora una volta viene incontro al territorio e lo fa nel modo più comodo e conveniente per i pazienti e gli interessati, vale a dire organizzando una giornata di screening gratuito sul tema. L’appuntamento è per lunedì 24 novembre, a partire dalle 16.00, presso la sede di Corridonia in viale Trento 21. A ricevere, visitare e prendersi cura dei pazienti sarà la dottoressa Simonetta Calamita, specialista dei disturbi respiratori del sonno, nonché otorinolaringoiatra e foniatra. “Russare: un rumore nella notte o un problema di salute?” questo il nome dato all’iniziativa, utilissima per approfondire, prevenire o limitare cause e sintomi. Parliamo d’altronde di un fenomeno assai diffuso, studi epidemiologici hanno evidenziato che l’80% della popolazione tende a russare durante il sonno e incappa in crisi di apnea caratterizzata da cessazione del respiro di diversa entità. La presenza di almeno 5 apnee per ora di sonno caratterizza la cosiddetta sindrome da apnea ostruttiva del sonno o osas. Chi colpisce Il sesso maschile in percentuale tripla rispetto alle donne. Tutte le età possono essere interessate, compresa quella adolescenziale con conseguente sonno agitato, secchezza delle fauci, disturbi dell’apprendimento, ritardo della crescita. Come si manifesta Il sonno è disturbato da frequenti risvegli, da sensazioni di soffocamento, da reflusso gastro esofageo e da un fastidioso e assordante rumore per il partner che spesso è costretto a cambiare letto. Effetti e cause I fattori di rischio sono rappresentati dall’obesità, deposito di grasso al collo, alterazioni anatomiche nel distretto di pertinenza otorinolaringoiatrico, con patologie riguardanti il naso, il palato e la base della lingua. Il paziente affetto da tale sindrome durante il giorno è stanco, si addormenta dopo pranzo, durante il lavoro, durante la guida dell’automobile. Attenzione, la sonnolenza diurna determinata dalla cattiva qualità del sonno è causa di incidenti sul lavoro e stradali (in Italia il 54% degli incidenti mortali avvengono per colpi di sonno durante la guida). L’osas rappresenta a sua volta un fattore di rischio rilevante cardiovascolare (ipertensione, ictus, ischemie, insufficienza cardiaca). Evidente l’importanza di una corretta gestione della sindrome che necessiterebbe di una consulenza otorinolaringoiatrica. Tale specialista con apposita videoendoscopia diurna o notturna (sleep endoscopy) e con apposito monitoraggio cardiorespiratorio o polisonnografia, evidenzia la gravità e la causa di tale sindrome e la corretta terapia che può essere posizionale, medica, chirurgica o protesica.

poche nuvole (MC)



