Macerata

Ospedale di Civitanova, storico prelievo multiorgano a cuore fermo

Ospedale di Civitanova, storico prelievo multiorgano a cuore fermo

L'ospedale di Civitanova Marche segna un traguardo di rilievo assoluto per la sanità del territorio: per la prima volta nella sua storia, è stato effettuato con successo un prelievo multiorgano a cuore fermo, consentendo la donazione di fegato, reni e cornee da un paziente che in vita aveva espresso la volontà di donare. L'operazione, complessa e delicatissima, è stata definita un successo grazie a uno straordinario lavoro di squadra. La dottoressa Anna Monaco, coordinatrice locale, ha sottolineato l'importanza dell'evento: "Un traguardo storico per la nostra struttura, raggiunto grazie all’applicazione di una metodica ormai consolidata a livello nazionale e internazionale, già utilizzata anche in altri ospedali della nostra regione. La donazione a cuore fermo consente di procedere al prelievo in pazienti in fase terminale dopo la sospensione dei supporti vitali, nel pieno rispetto delle normative vigenti sull’accertamento di morte e della volontà del paziente o dei familiari aventi diritto". L'intervento è stato reso possibile dalla collaborazione sinergica tra l'equipe di prelievo del Centro Regionale Trapianti di Ancona, coordinata dal dottor Benedetto Marini, l'Ecmo Team dell’Azienda Ospedaliera Universitaria anconetana e le molteplici professionalità delle Unità operative dell’AST di Macerata coinvolte. Il direttore generale dell’AST di Macerata, Alessandro Marini, ha voluto ringraziare i protagonisti di questo gesto di estremo altruismo: "L’ennesimo gesto di altruismo che registriamo nell’Azienda sanitaria maceratese e per questo ringrazio i familiari del donatore che nel dolore della perdita hanno scelto di fare la volontà del proprio congiunto. La loro generosità permetterà di offrire una concreta possibilità di cura e di vita alle persone in attesa di trapianto". Il direttore ha aggiunto un ringraziamento doveroso a tutti i professionisti coinvolti nell’intervento di prelievo e alla direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Civitanova, riconoscendo l'alta professionalità dimostrata. Il successo di questa procedura eleva ulteriormente il livello di specializzazione e la capacità operativa dell'ospedale di Civitanova.

22/11/2025 12:25
"Questo non è amore": Polizia nei centri commerciali del Maceratese per il contrasto alla violenza di genere

"Questo non è amore": Polizia nei centri commerciali del Maceratese per il contrasto alla violenza di genere

 La Polizia di Stato scende in campo contro la violenza di genere, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. In collaborazione con i locali Centri Antiviolenza, sarà attivata una doppia iniziativa di sensibilizzazione nell'ambito della campagna nazionale "Questo non è amore". L'obiettivo è informare e incoraggiare le vittime a rompere il silenzio, fornendo gli strumenti di prevenzione e contrasto all'odioso fenomeno. L'incontro con la cittadinanza avverrà nel pomeriggio di martedì in due centri commerciali della provincia, luoghi strategici per raggiungere un vasto pubblico. A Civitanova Marche, il personale del Commissariato sarà presente presso il Centro Commerciale "Cuore dell'Adriatico", mentre a Macerata, la Polizia Anticrimine e la Squadra Mobile saranno operative presso il Centro Commerciale "Valdichienti". In entrambe le postazioni, gli agenti lavoreranno al fianco delle operatrici dei Centri Antiviolenza. Sarà distribuito materiale informativo e gli esperti saranno a disposizione per illustrare le modalità per segnalare situazioni di violenza, spesso vissute in assoluto silenzio. L'iniziativa vuole sottolineare l'importanza di riconoscere i primi segnali della violenza di genere e di prevenire l'escalation, ribadendo l'impegno costante delle forze dell'ordine e delle strutture di supporto nel tutelare le donne che chiedono aiuto.

22/11/2025 12:04
Maceratese, addio a Gianni Balugani: un pezzo di storia biancorossa

Maceratese, addio a Gianni Balugani: un pezzo di storia biancorossa

La comunità sportiva maceratese piange la scomparsa di Gianni Balugani, l'ex allenatore modenese che guidò la Maceratese tra il 1984 e il 1986. Balugani si è spento all'età di 79 anni, lasciando un ricordo profondo e affettuoso nella piazza biancorossa. Il tecnico è unanimemente ricordato per la sua grande competenza e per l’approccio equilibrato e pacato con cui sapeva condurre il gruppo, distinguendosi per i suoi forti valori umani, oltre che professionali. La S.S. Maceratese 1922 ha voluto esprimere il suo cordoglio con una nota ufficiale, sottolineando il segno lasciato dall'allenatore: “La S.S. Maceratese 1922 si unisce al cordoglio per la scomparsa di Gianni Balugani, venuto a mancare all’età di 79 anni. Allenatore biancorosso dal 1984 al 1986, è ricordato per la sua competenza e quell’autorevolezza discreta con cui guidava la squadra. Un tecnico apprezzato ovunque per le sue doti e per i suoi valori umani. La società si stringe alla famiglia. Ciao mister”. Dopo l’esperienza a Macerata, Balugani proseguì la sua carriera calcistica toccando diverse piazze importanti del calcio italiano, tra cui Chieti, Ischia e Nocerina, confermando ovunque la sua serietà professionale e il suo modo rigoroso di interpretare il ruolo di mister. La Maceratese e l'intera comunità cittadina si uniscono al dolore dei familiari, ricordando con affetto un uomo che ha saputo lasciare un segno sincero e duraturo nel cuore del calcio locale.

22/11/2025 11:52
Macerata accende il viaggio della 'restanza': "Lavoro in aumento nelle aree del cratere" (FOTO e VIDEO)

Macerata accende il viaggio della 'restanza': "Lavoro in aumento nelle aree del cratere" (FOTO e VIDEO)

Il Teatro Lauro Rossi si è trasformato in un luogo vivo, vibrante, attraversato da idee e visioni. La prima tappa di "Restare, Partire, Tornare – Il roadshow" ha inaugurato a Macerata un percorso che attraverserà l’intero Appennino centrale, portando nei territori colpiti dal sisma del 2016 un movimento di nuova energia capace di trasformare la fragilità in forza e la distanza in valore. Non un convegno, non un evento istituzionale tradizionale, ma un laboratorio di futuro che per tre ore ha reso giovani imprenditrici e imprenditori, studenti, content creator e abitanti dei territori protagonisti di un nuovo racconto collettivo. L’iniziativa, parte del progetto “Ripartiamo Insieme – area del Cratere 2016” promosso dal Commissario di Governo per la Ricostruzione e Riparazione Sisma 2016 insieme al Ministro per lo sport e i giovani attraverso il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, nasce in continuità con il Festival della Restanza e della Tornanza che lo scorso giugno ha riunito oltre 2500 persone a Colli del Tronto (leggi qui ). Quella prima esperienza ha messo in moto domande, energie e visioni che oggi il roadshow porta in movimento, attraversando i 138 comuni del cratere con sette tappe in quattro regioni. Ad aprire ufficialmente il pomeriggio è stato il Commissario Straordinario per la Ricostruzione e Riparazione Sisma 2016, Guido Castelli, che ha ricordato come ricostruzione materiale e ricostruzione sociale procedano insieme: "Ci sono due scommesse che ci stanno a cuore: ricostruire le case e contrastare lo spopolamento. In entrambi i casi è fondamentale il ruolo dei giovani e delle comunità. Dal Festival della Restanza e della Tornanza di giugno a questo roadshow, la nostra missione di riparazione sociale ed economica si fa sempre più concreta. Vogliamo che fare impresa nel cratere non sia una scelta eroica, ma un’opportunità reale, anche per chi vuole innovare. I dati ci danno ragione: tra il 2022 e il 2024 i nuovi posti di lavoro nell’area del cratere sono aumentati del 12,4%. La ricostruzione sbloccata, i progetti di NextAppennino, i bandi per l’autoimprenditorialità giovanile che stiamo preparando: tutto questo non è retorica, è metodo. È strategia. È una visione di rilancio economico che permette ai giovani di non andar via e alle imprese di tornare ad essere fiorenti. Il resto viene da sé". A portare i saluti della città è stata la Vicesindaco di Macerata, Francesca D’Alessandro insieme al Rettore dell'Università di Macerata John Francis McCourt che hanno sottolineato come l’Università e l’Accademia rappresentino un motore fondamentale per un ecosistema territoriale vivo, fertile, capace di trattenere talenti e generare nuove imprese. Il pomeriggio, condotto dal giornalista Marco Carrara, è stato attraversato da racconti di restanza, ritorno e innovazione. Sul palco si sono avvicendate storie che mostrano come nei borghi dell’Appennino centrale stiano nascendo progetti che guardano al futuro senza dimenticare le radici, dalle esperienze creative di chi scommette sulla cultura alla vitalità di chi trasforma il racconto digitale del cibo in una professione, fino ai modelli imprenditoriali che coniugano artigianalità e inclusione o che rivoluzionano settori tradizionali attraverso l’economia circolare. Sono voci che testimoniano come l’Appennino non sia margine, ma un centro pulsante di creatività, dove la distanza dalle grandi città diventa spazio per innovare. Accanto a loro, due giovani rappresentanti di NextGen Macerata hanno dimostrato come la cittadinanza attiva possa nascere dal basso, trasformando una semplice intuizione in un’associazione che oggi coinvolge centinaia di ragazze e ragazzi del territorio. Le sonorità indierock del cantautore marchigiano Claudio Caponetti hanno accompagnato la giornata, intrecciando musica e partecipazione e creando un filo emotivo tra un intervento e l’altro. La chiusura è stata affidata allo speech intenso e sincero di Angelo Mellone, Direttore Intrattenimento Day Time della Rai, che attraverso il racconto del proprio percorso ha mostrato come i “non posso” possano diventare opportunità e come sia possibile raggiungere traguardi importanti senza recidere il legame con le proprie origini. Una delle parti più significative della giornata è stata la partecipazione attiva degli studenti degli istituti del territorio, che non hanno semplicemente gremito il teatro ma hanno contribuito a una grande SWOT Analysis collettiva. Attraverso strumenti digitali interattivi, hanno mappato punti di forza, debolezze, opportunità e criticità del contesto locale, discutendo di connettività digitale, agricoltura 4.0, turismo esperienziale, sostenibilità e nuove forme di imprenditorialità. È stato un momento in cui amministratori e giovani si sono incontrati in uno spazio di ascolto reciproco, testimoniando che la ricostruzione non riguarda solo edifici, ma la capacità di progettare insieme un nuovo modello di sviluppo. Quando le luci del teatro si sono spente e la musica ha iniziato a dissolversi, ciò che è rimasto è stata la consapevolezza condivisa che l’Appennino centrale può essere un laboratorio nazionale di innovazione sociale, un esempio per tutte le aree interne italiane. Qui, dove il 70% del territorio è bosco, il 25% è destinato a attività economiche e il 5% è urbanizzato, dove lo spopolamento sembrava un destino inevitabile, stanno crescendo opportunità nuove, sostenibili e radicate. E i giovani, ancora una volta, hanno dimostrato di non essere il futuro: sono il presente che sta già accadendo. Tutte le informazioni sul progetto e sul calendario completo del roadshow sono disponibili su: https://restanzaetornanzafestival.it/

21/11/2025 19:30
Arriva "The Watchman": il convegno sul ruolo dell'amministratore di sostegno nel gioco d’azzardo patologico

Arriva "The Watchman": il convegno sul ruolo dell'amministratore di sostegno nel gioco d’azzardo patologico

Il prossimo mercoledì 26 novembre 2025 presso il Teatro Lauro Rossi di Macerata, si terrà l’evento formativo "The Watchman - il ruolo dell'Amministratore di Sostegno nel Gioco d’azzardo patologico" promosso dal Dipartimento Dipendenze Patologiche Ast Macerata e dall’Università di Macerata, in collaborazione con Ordine degli Avvocati di Macerata e patrocinato da Comune di Macerata, UNIMC, AST Macerata, Ordine degli Avvocati di Macerata, Sipad. L’evento, accreditato ECM ma anche per l’Ordine degli Avvocati e per la figura dell’Assistente Sociale, è previsto tra le azioni del Piano Triennale 2023/2025 per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico (ex DGR 1288/2023) e intende approfondire il ruolo e le responsabilità dell’amministratore di sostegno nella tutela di soggetti vulnerabili, con particolare riferimento al DGA (Disturbo da Gioco d’Azzardo). Nella mattina, di taglio scientifico, si approccerà al tema del DGA come una dipendenza comportamentale che determina gravi disagi personali e familiari connessi a conseguenze mediche, sociali, economiche e legali. Tale condizione comporta di fatto pesanti ricadute non solo sulla salute psichica e fisica della persona, ma anche sull'equilibrio socio-relazionale ed economico del nucleo familiare. Nel pomeriggio verrà analizzata da vicino la figura dell'amministratore di sostegno, introdotta dalla Legge 9 gennaio 2004, n. 6 e vero e proprio strumento giuridico fondamentale per coniugare la tutela della persona vulnerabile e il rispetto della sua autodeterminazione. Particolare attenzione sarà rivolta alle prassi applicative nei tribunali e alla delicata questione del bilanciamento tra libertà individuale e protezione. L'obiettivo è promuovere un confronto costruttivo tra istituzioni, operatori del diritto, professionisti delle dipendenze e della salute mentale, assistenti sociali, amministratori pubblici, associazionismo e famiglie, per costruire modelli d’intervento efficaci, sostenibili e rispettosi della dignità della persona.

21/11/2025 18:30
Macerata, poesia araba e Gaza: i temi caldi della XXIV edizione del Festival licenze poetiche

Macerata, poesia araba e Gaza: i temi caldi della XXIV edizione del Festival licenze poetiche

MACERATA - Inizia sabato 22 dicembre la XXIV edizione del Licenze Poetiche Festival, il più longevo meeting dedicato all’arte della poesia nella regione Marche. L’evento si protrarrà tra letture, presentazioni di libri e incontri tematici fino al 16 dicembre. I temi principali che verranno toccati in questa edizione del 2025 sono quelli del “ricordo”, delle “radici” e per la sezione internazionale, tradizionale peculiarità del Festival, quello della poesia in lingua araba. Si comincia sabato alle ore 18 alla Biblioteca della poesia di via Costa, 10 con tre importanti autori marchigiani: la vincitrice di Bologna in lettere, la pesarese Michela Gorini, la maceratese Elisa Des Dorides e l’ottimo Marco Di Pasquale, maceratese di adozione ma con solide radici nel sud delle Marche. Domenica pomeriggio sempre alla Biblioteca della Poesia, vero piccolo centro culturale e base per tanti incontri, verrà presentato in collaborazione con Emergency Macerata il libro “Il loro grido è la mia voce – poesie da Gaza”, un’antologia di poeti gazawi contemporanei, due dei quali deceduti durante l’attuale conflitto e uno (Haidar al-Ghazali) in procinto di arrivare a Macerata per frequentare i corsi dell’Univerità. A presentare il libro sarà Mario Soldaini, uno dei curatori e i testi verranno letti da Kalthoum Ben Soltane e da Raffaella Baratta. Parte dei proventi derivati dalle vendite andranno ad Emergency per sostenere le sue attività di assistenza sanitaria nella Striscia di Gaza.  Mercoledi 26 novembre inizierà una serie di quattro incontri, tutti alla Biblioteca della Poesia, durante i quali alcuni tra poete, poeti e intellettuali contemporanei racconteranno dei grandi autori del ‘900. Si parte con Renata Morresi, docente dell’Università di Padova che racconterà Anna Malfaiera, si proseguirà martedi 2 dicembre con Filippo Davoli che racconterà Remo Pagnanelli e poi ancora Reinhard Sauer che parlerà di Luigi Di Ruscio (10 dicembre) e infine Luigi Socci che martedi 16 illustrerà vita e poesia di Franco Scataglini. Il Festival nel frattempo si concentrerà nei week end a partire da quello del 29 e 30 novembre. In particolare il 29 di nuovo alla Biblioteca della poesia verrà presentata la rivista indipendente di poesia e cultura NiedernGasse. Un progetto di altissimo valore innovativo diretta da Paola Silvia Dolci. Il 30 ci si sposterà alla Libreria Catap, in piazza Mazzini a Macerata per un evento in memoria del poeta e ricercatore Pietro Polverini. L’incontro, intitolato “La nostra villeggiatura celeste” avrà come relatori Virgilio Gobbi Garbuglia, Renata Morresi, Francesco Ottonello, Simone Ruggieri e Edoardo Manuel Salvioni. Dicembre si aprirà nel segno della poesia internazionale con la poetessa afghana Shamim Frotan che il 6 dicembre di nuovo alla Biblioteca della Poesia dialogherà con il sociologo Tullio Bugari. Ultimo evento da segnalare, la trasferta del Festival al museo De Minicis di Petriolo sabato 13 dicembre per un altro incontro tra arte e poesia con i nuovi libri di Dorinda Di Prossimo, già vincitrice del Premio Poesia di Strada; di Mauro Barbetti, già vincitore del premio Pagliarani e di Giusy Trippeta.

21/11/2025 18:20
Complimenti a Enrico Sciamanna: Laurea Magistrale in Global Politics and International Relations

Complimenti a Enrico Sciamanna: Laurea Magistrale in Global Politics and International Relations

Una giornata speciale quella di oggi per Enrico Sciamanna. Il giovane consigliere con delega alla cultura del Comune di Amandola ha conseguito brillantemente la laurea magistrale in Global Politics and International Relations, presso l'Università degli Studi di Macerata. Un risultato che premia impegno, passione e serietà: qualità con cui Enrico ha affrontato l’intero percorso accademico. Davanti alla commissione ha discusso una tesi in International Trade Law, dal titolo "The Role of The World Bank in Green Investment". A Enrico vanno i più sinceri auguri dell’intera redazione. 

21/11/2025 17:50
"Fermiamo le truffe": oltre 200 persone all’incontro dell'Anps di Macerata

"Fermiamo le truffe": oltre 200 persone all’incontro dell'Anps di Macerata

Grande partecipazione, ieri, all'auditorium della Banca di Macerata, dove oltre 200 persone hanno assistito all’incontro "Fermiamo le truffe", promosso dalla Sezione maceratese dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato - Odv Protezione Civile. Un appuntamento pensato non solo per informare, ma soprattutto per fornire strumenti concreti di prevenzione contro un fenomeno in costante aumento. Dopo il saluto introduttivo di Debora Falcetti, responsabile del settore commerciale della Banca, ha preso la parola il questore di Macerata Luigi Mangino, che ha posto l’accento sulla crescita costante delle truffe, un reato subdolo che “mina la fiducia dei cittadini”. Particolarmente odioso, ha sottolineato, quando a farne le spese sono gli anziani. Per questo la strategia di contrasto deve essere duplice: repressiva, ma soprattutto preventiva, come nel caso dell’iniziativa promossa dall’ANPS. Apprezzamento per l’incontro è arrivato anche dall'assessore alla Sicurezza Paolo Renna e dal sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, che si sono congratulati con gli organizzatori per l’importanza sociale del progetto. Durante l’evento sono stati distribuiti opuscoli contenenti oltre 50 casi reali di truffe avvenute recentemente in provincia, un materiale utile a comprendere le dinamiche che i truffatori mettono in atto. I relatori hanno spiegato nel dettaglio come funzionano alcuni dei raggiri più frequenti, spesso raccontati dalla cronaca, ma raramente analizzati nelle loro fasi operative. Tra i casi trattati, quelli del finto carabiniere che annuncia l’arresto di un familiare dopo un presunto incidente, del finto finanziere che chiede di controllare i gioielli, o le truffe “storiche” come lo specchietto rotto, che circola da oltre trent’anni, oggi affiancata da nuove varianti come la falsa “strisciata” dell’auto. Molto interesse ha suscitato anche il tema dei falsi investimenti online, con piattaforme che promettono profitti giornalieri e che celano vere e proprie organizzazioni criminali. Particolarmente significativo il riferimento a un’inchiesta giornalistica che ha dimostrato come, in un test condotto con finti tecnici del gas, il 90% delle persone abbia fatto entrare in casa uno sconosciuto. Un dato allarmante, che ha spinto gli organizzatori a ribadire con forza: "In casa non si fanno entrare sconosciuti per nessun motivo". Sul palco si sono alternati Leonardo Lucinato della Banca di Macerata, Giovanni Bonomo, Commissario Capo del Compartimento Polizia Postale Marche, Claudio Tarulli della rete Educativa Digitale, Giorgio Iacobone, presidente della Sezione ANPS di Macerata, e Fabio Tarquini, responsabile del gruppo di volontariato. L'incontro si è concluso con numerose domande del pubblico, che ha condiviso episodi personali e situazioni di rischio vissute nel quotidiano. Un confronto utile e partecipato che ha confermato quanto sia necessario mantenere sempre alta l’attenzione per difendersi da truffe e raggiri, oggi più sofisticati che mai.

21/11/2025 16:40
Sold-out per "Non una di più, non una di meno" al Teatro della Filarmonica di Macerata

Sold-out per "Non una di più, non una di meno" al Teatro della Filarmonica di Macerata

Andrà in scena domenica 23 novembre, alle ore 17.15, l’evento voluto dal Consiglio Delle Donne di Macerata e patrocinato dall’assessorato alle politiche sociali e alle pari opportunità. "Non una di più, non una di meno" si svolgerà presso il Teatro della Filarmonica che registra già da qualche giorno il sold-out. Lo spettacolo è ideato dall’associazione culturale +Artisti APS e prende spunto dalla storia vera di Giuseppina Gazzella, presidente dell’associazione: “Davvero è una grande soddisfazione per me vedere quanta risposta c’è intorno a questo evento - dice Gazzella -. Da maceratese non posso non ringraziare Lorella Benedetti, presidente del Consiglio delle Donne, e tutto il direttivo per aver fortemente voluto Non una di più non una di meno, e il vicesindaco e assessore alle politiche sociali Francesca D’Alessandro, che da subito ha sposato la nostra causa". Un evento questo realizzato anche grazie al sostegno della Commissione delle Pari Opportunità della Regione Marche, che ha patrocinato l’evento, e alla Società Filarmonico Drammatica di Macerata, che aprirà le porte a “Non una di più, non una di meno”. Sul palco dieci artisti d’eccezione: Eddy Giunchi alla chitarra elettrice, Roberto Maccaroni alla chitarra acustica, Andrea Di Lupidio al basso, Matteo Salvucci alla batteria, accompagnati da Daniela Poli, Giuseppina Gazzella e Matteo Falone alle voci. Ad impreziosire la serata ci saranno anche gli interventi degli attori Sara Sonaglioni e Marco Squarcia. Gli artisti saranno coadiuvati dal reparto tecnico gestito da Heptagon Service. L’appuntamento è quindi, per quanti hanno prenotato il loro posto, per questa domenica, 23 novembre, alle ore 17.15, presso il Teatro della Filarmonica di Macerata.

21/11/2025 16:00
Violenza sulle donne: Università Macerata promuove Iniziativa con la psicologa Pagnanini

Violenza sulle donne: Università Macerata promuove Iniziativa con la psicologa Pagnanini

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Università di Macerata promuove l’iniziativa “Contro ogni forma di violenza contro le donne”, in programma martedì 25 novembre, dalle 11 alle 14 nell’Aula 2 di via Don Minzoni 22/A. L’incontro, organizzato dai Dipartimenti di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali e di Studi Umanistici in collaborazione con il Comitato Unico di Garanzia, si apre con l’intervento della prorettrice Natascia Mattucci, delegata al benessere e welfare. La psicologa Raffaella Pagnanini approfondirà il ruolo del dialogo, della consapevolezza e della Mindfulness Interpersonale nel contrasto alla violenza e alle strutture patriarcali. A seguire, il confronto con Ines Corti, Alessandra Fermani ed Elena Di Giovanni dell’Università di Macerata. L’appuntamento rientra nella campagna di comunicazione “Lasciamo un segno contro la violenza”, promossa per sensibilizzare la comunità accademica e cittadina su un impegno che non può conoscere pause.  

21/11/2025 15:41
Macerata piange Giuseppe Gallucci: "Amava i giovani più di ogni cosa. Perdiamo tutti un grande sportivo"

Macerata piange Giuseppe Gallucci: "Amava i giovani più di ogni cosa. Perdiamo tutti un grande sportivo"

Macerata si stringe nel dolore per la scomparsa di Giuseppe Gallucci, 63 anni, punto di riferimento storico del calcio cittadino. Da tempo combatteva con una malattia che purtroppo non gli ha lasciato scampo. La notizia della sua morte ha profondamente colpito quanti lo conoscevano e ne avevano apprezzato l’umanità, la dedizione e la presenza costante nel mondo sportivo locale. Per decenni Gallucci è stato un volto familiare nelle società del territorio: dirigente stimato, accompagnatore prezioso, uomo sempre pronto a dare una mano. Ha condiviso il suo cammino sportivo con realtà come Vis Macerata, Maceratese, Recanatese, Porto Potenza e Maceratese, di cui è stato anche dirigente. Tra coloro che hanno vissuto con lui tante stagioni c’è mister Emanuele Ciabocco, oggi viceallenatore e preparatore atletico del Fossombrone in Serie D, oltre che presidente del collegio di garanzia AIAC a Coverciano, che lo ricorda così: «Con la scomparsa di Peppe perdiamo tutti un grande sportivo e io perdo un amico. Abbiamo condiviso tanti anni di calcio: è stato il mio accompagnatore alla Maceratese tra il 2008 e il 2010, poi alla Recanatese e alla Vis Macerata, e in seguito al Porto Potenza. Da quella collaborazione è nata una grande amicizia, fatta di rispetto e sostegno: non ha mai smesso di farmi sentire la sua vicinanza, con messaggi, telefonate, commenti, anche dopo le vittorie più recenti. Peppe amava i giovani più di ogni altra cosa. Era sempre pronto ad aiutarli, come un padre. Ha voluto che il figlio Marco iniziasse con me il suo percorso in panchina, e da allora con lui e con la sua famiglia ho mantenuto un legame profondo. Quando si è ammalato, ha voluto che lo sapessi: sono andato a trovarlo e gli ha fatto piacere, come a me. Quest’estate l’avevo rivisto meglio e avevo sperato che potesse superare la malattia, anche se conoscevo la gravità della situazione. La notizia della sua morte mi ha colpito profondamente. Abbiamo passato notti intere a parlare di calcio, anni fa, quando lavorava a Sant’Egidio: momenti che porterò sempre con me. Oggi so di avere un tifoso in più lassù. Un abbraccio alla famiglia e al mio caro amico Peppe». Ciabocco ha inoltre annunciato che proporrà l'organizzazione di un torneo giovanile all’Atletico Macerata per ricordare Gallucci e il suo impegno a favore dei giovani nel mondo del calcio. Un ricordo colmo di affetto arriva anche dall’Atletico Macerata, società nella quale Giuseppe lavorava da due anni e dove si era fatto voler bene fin dal primo giorno. «Un giorno triste per noi, Giuseppe Gallucci ci ha lasciato. Entrato da due anni nella nostra famiglia, si è subito messo al servizio della scuola calcio. Amato tantissimo dai bambini, sempre presente con energia, entusiasmo e grinta da vendere». La società custodisce ancora vive le parole che Giuseppe aveva pronunciato nell’ultima riunione, appena un mese fa: «Per me il calcio sono i ragazzini, non riuscirei a stare senza loro, non vedo altro». Un amore sincero, totale, che l’Atletico Macerata ha voluto trasformare in un ultimo saluto: «Ciao Giuseppe, grazie e veglia su di noi… sappiamo che sarai sempre a bordo campo». Anche la S.S. Maceratese si unisce al cordoglio: «La S.S. Maceratese si unisce al dolore della famiglia per la scomparsa di Giuseppe Gallucci, ricordando con stima il suo impegno e la passione dedicati al calcio cittadino». La comunità sportiva e l’intera città si stringono attorno alla famiglia, nel ricordo di un uomo buono, generoso, capace di farsi voler bene ovunque andasse. Gallucci lascia la moglie Rosita e il figlio Marco. I funerali si terranno domani, sabato 22 novembre alle ore 14, presso la Chiesa delle Vergini.

21/11/2025 12:40
Homeless Fest XIX, tornano le finali al Teatro Don Bosco di Macerata: ecco le band in gara

Homeless Fest XIX, tornano le finali al Teatro Don Bosco di Macerata: ecco le band in gara

Otto band in gara, una giuria di professionisti e due serate dedicate alla musica emergente. Il teatro Don Bosco di Macerata ospiterà, il 22 e 23 novembre, le finali dell’Homeless Fest, storico appuntamento marchigiano dedicato alla musica originale emergente. Dopo le selezioni itineranti che si sono svolte dal vivo nei teatri della provincia di Macerata, a Petriolo e a Pollenza, approdano sul palco della finale otto progetti musicali provenienti da diverse aree del centro Italia: Basaglia Project, Lucida, Subrev, Gruve, Corcolis, DPCM, Passionisti e Lepore. Le formazioni presenteranno tre brani originali ciascuna, secondo il regolamento consolidato del festival, rimasto invariato rispetto alle passate edizioni. Le esibizioni saranno valutate con un sistema misto: il 75% del punteggio alla giuria tecnica e il 25% al voto del pubblico. La giuria che decreterà il vincitore finale sarà composta da figure di rilievo nel panorama musicale e culturale nazionale. In questi anni il concorso ha visto susseguirsi in giuria, produttori come Giacomo Fiorenza, Andrea Marmorini, etichette indipendenti quali La Tempesta Dischi, Woodworm Label, La Famosa Etichetta Trovarobato, 42 Records, Dischi Soviet Studio e alcuni importanti artisti come Colombre, Adriano Viterbini, Cesare Petulicchio, Fabio Rondanini, Alberto Cazzola, Andrea Lazslo De Simone, Gionata Mirai, Stefano Pilia, Max Collini, Federico Dragogna, Enrico Molteni, Gabriele Lazzarotti. Quest’anno l’Homeless Fest potrà contare su : Giorgio Maria Condemi, chitarrista e produttore, già al fianco di Motta, Giovanni Truppi e Marina Rei; Gianluca Polverari, direttore artistico e voce storica di Radio Città Aperta; Colombre, nome d’arte di Giovanni Imparato, apprezzatissimo cantautore il cui utlimo album Luna di Miele, realizzato insieme alla cantante Maria Antonietta, è uscito il 19 settembre 2025 per Bomba Dischi; Matteo Cioci, musicista e “fil rouge” di tutte le passate edizioni del contest,in rappresentanza dell’associazione Homeless. Il festival radicato nel territorio, nasce come Homeless Rock Fest ed oggi ampliato a ogni forma di espressione musicale, il festival è promosso dall’Associazione Homeless con l’obiettivo di offrire visibilità e opportunità concrete ai giovani artisti. Come da tradizione, ai primi tre artisti classificati verrà assegnato un premio finalizzato alla produzione e promozione di nuova musica originale,grazie alla collaborazione con lo studio di registrazione Homeless Factory e con l’ufficio stampa Peyote Press. Per la finalissima del 23 novembre si alterneranno sul palco anche dei graditissimi ospiti ed amici del contest. Ad aprire la serata ci sarà Tommy Indaco (ex Tommus_sk8) secondo classificato dello scorso anno. A chiudere la diciannovesima edizione della manifestazione ci penseranno invece i Capabrò, band ormai affermata, che ha calcato il palco del concorso in una delle precedenti edizioni. Le due serate finali si preannunciano come una vetrina significativa per la scena emergente, confermando l’Homeless Fest come uno degli appuntamenti più longevi e riconosciuti del settore musicale italiano. L’inizio delle due serate è fissato alle ore 21.00. L’ingresso è libero.  

21/11/2025 12:27
Tagli a Musicultura, Carancini attacca il centrodestra: "Così Macerata e Regione abdicano all'idea di bellezza"

Tagli a Musicultura, Carancini attacca il centrodestra: "Così Macerata e Regione abdicano all'idea di bellezza"

L'eco dei tagli ai fondi e delle convenzioni non rinnovate per Musicultura, lo storico festival della canzone popolare d'autore, si fa sentire con forza nel dibattito politico locale. A intervenire duramente è l'esponente del Pd, Romano Carancini, ex sindaco di Macerata e già consigliere regionale, che solleva la questione oltre la mera contabilità economica, parlando di un vero e proprio "voltafaccia" della politica maceratese e regionale nei confronti della cultura. "La cultura è coscienza", afferma Carancini, ponendo un interrogativo diretto ai vertici amministrativi: "Dove stiamo andando? E soprattutto: cosa stiamo perdendo?" L'ex sindaco sottolinea come Musicultura sia molto più di un semplice festival. Per Macerata e per l’intero territorio marchigiano, al quale non ha mai voltato le spalle pur ambendo a orizzonti nazionali, l'evento rappresenta un "patrimonio collettivo, un crocevia di linguaggi e di idee". Carancini rende omaggio alla visione del suo fondatore, Piero Cesanelli, definendo Musicultura come "la storia di una mente illuminata, il palcoscenico degli incontri artistici più improbabili e, allo stesso tempo, più efficaci della storia della canzone d’autore italiana" . Il Festival è descritto come uno "spazio di cura e di attenzione" per il talento emergente, un luogo che mantiene viva la cultura, fornendo "memoria e spirito critico" e agendo come "casa per intere generazioni di artisti e cittadini". La critica si fa diretta nei confronti degli attuali amministratori. "Se il sindaco Parcaroli e il presidente Acquaroli non riconoscono il valore sempre maggiore di Musicultura – lo confermano anche i numeri – non stanno solo tagliando fondi o bloccando convenzioni" , sostiene Carancini. La sua conclusione è netta: le istituzioni "stanno letteralmente abdicando all’idea di una città e di una regione in cui la cultura può e deve essere bellezza, esperimento e connessione. Senza pregiudizi, senza muri".

21/11/2025 12:03
Il Bianconiglio in fuga: tra “discaricabarile” e buco nell’acqua

Il Bianconiglio in fuga: tra “discaricabarile” e buco nell’acqua

Mettetevi comodi che qui si raccontano le gesta del Bianconiglio maceratese. È in fuga dalle responsabilità perché sa perfettamente che gli toccherebbe ammettere ciò che ormai hanno capito tutti: del bene comune non gli interessa gran che, ma soprattutto non lo sa coltivare. Succede che domattina alle ore 10 e 30 in Provincia dove il Bianconiglio ha preteso di essere nominato presidente in parte per bulimia di potere, ma in gran parte per insipienza politica non avendo valutato che se si è sindaco del capoluogo non conviene dover interpretare la parte del mediatore perché si finisce per danneggiare la propria città, si deve discutere della nuova discarica. Come ognun sa l’expertise della Politecnica delle Marche non lascia adito a dubbi sul piano formale: il primo sito indicato per diventare il nuovo immondezzaio provinciale è a Macerata. Il Bianconiglio si è anche complimentato con sé stesso, pare per l’operazione di trasparenza. Poi i comitati civici, quelli di Macerata, ma anche quelli di Corridonia e probabilmente eguali formazioni spontanee di Pollenza gli hanno fatto capire che non era aria. E allora cosa fa il Bianconiglio? Scappa, come farebbe ogni coniglio, scappa delle responsabilità. Anzi si mostra abilissimo nel gioco del discarica barile. Al Giullare è venuto spontaneo attribuire questo nomignolo benevolo a Sandro Parcaroli evocato dalla sua glauca capigliatura per un motivo molto semplice: ricorda in negativo il personaggio creato da Lewis Carroll (pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson) seguendo il quale la povera Alice si ritrova a precipitare in un buco che si rivelerà essere il Paese delle Meraviglie. Se qualcuno ha letto il romanzo sa che queste meraviglie hanno a che fare più col monstrum che con il pulchrum: sono più incredibili che affascinanti. Bene Macerata è come Alice: è precipitata in un universo parallelo dove si sta smarrendo. E c’è un altro motivo per cui si può paragonare il nostro Sindaco al personaggio di Carroll: mentre il suo coniglio bianco è ossessionato dal tempo e ripete sempre “è tardi, è tardi”, il nostro usa il tempo per un continuo rinvio. Ormai è chiamato lo schema Parcaroli: aspettare che le cose o si aggiustino per proprio conto o che non ci sia più tempo per una soluzione diversa se non quella auspicata, ma non dichiarata dal Bianconiglio. È esattamente ciò che accadrà domattina sulla discarica dei rifiuti. E a suggerire il che fare al nostro Bianconiglio, il Giullare è persuaso che questo sia accaduto involontariamente ai tecnici che hanno stilato la lista dei siti candidati a ospitare i rifiuti, è proprio il sito che guida la graduatoria. Vogliono portare l’immondizia a Botonto luogo di straordinario valore paesistico, dove ci sono decine di aziende agricole a coltivazione biologica, dove ha sede il seminario internazionale Redemptor Matris e dove il Comune fa passare un pezzo della fantasmagorica ciclovia da 3 milioni di euro per 40 chilometri di percorso annunciato. La cittadinanza si è sollevata, hanno anche dimostrato con una simulazione che i camion con i rifiuti fanno fatica ad arrivarci. E allora che fa il Bianconiglio che è finito in trappola con le sue mani? Ispirandosi alla toponomastica pensa: a chi mi chiede se lì si fa la discarica rispondo boh e se qualcuno insiste nel volere che prenda una decisione mi fingo tonto. Ecco la soluzione il Bianconiglio in fuga fa il boh-tonto per evitare di pronunciarsi su Botonto! Ma le decisioni vanno prese: scatta il discarica barile, così tocca al vicepresidente Luca Buldorini che pure qualche favore al Bianconiglio glielo deve restituire. Dicono che sarà lui domattina a gestire la riunione del cosiddetto ATA3 dove si deve affrontare il caso discarica. Il signor Buldorini alfiere del generale Vannacci dovrebbe essere un decisionista, ma pare che col Bianconiglio in fuga sceglierà il rinvio: chiederà ai sindaci di non decidere. La faccenda non è indolore: ai maceratesi se non si trova una soluzione costa come minimo un ulteriore rincaro di un terzo della Tari. I Banconigli fanno così: di fronte al pericolo scappano e si nascondono. Perché se domattina non passa il rinvio ci si troverà nella scomoda posizione che il Sindaco di Macerata in quanto Presidente della Provincia riceve un voto contrario dalla città che amministra. Già un paio di settimane fa l’assessora all’ambiente Laura Laviano, peraltro della Lega come Parcaroli e come Buldorini, ha annunciato il voto contrario del Comune di Macerata allo studio della Politecnica delle Marche che individua nel sito di Botonto l’immondezzaio provinciale. Tutti i partiti di Macerata hanno detto no alla discarica e Sandro Parcaroli per evitare di essere sfiduciato non si presenta. A Luca Buldorini, il decisionista, gli tocca di ricordarsi del suo originario mestiere: fa il pompiere e proverà a spegnere l’incendio, ma non è detto che gli riesca. Perché se i sindaci s’impuntano per votare e siccome Macerata è inevitabilmente in minoranza potrebbe accadere che il Presidente della Provincia e Sindaco di Macerata contro il parere della sua maggioranza e dei sui cittadini deve dare corso alla discarica a Botonto. La faccenda però non è finita qui: diventa tutta politica, anzi tutta interna alla Lega. Il Bianconiglio e con lui il segretario provinciale della  Lega che pare abbia detto che non può essere Laura Laviano, nonostante abbia la delega all’ambiente come assessore, a rappresentare Macerata nell’assemblea dell’ATA3 (tutti gli altri Comuni mandano il Sindaco, ma Macerata non può perché Parcaroli siede nell’assemblea come presidente della medesima in quanto presidente della Provincia) perché se per caso non passa la discarica a Botonto lei sarebbe la salvatrice della città. Ma siccome nella Lega Laviano è considerata eretica rispetto all’asse di comando Buldorini-Marchiori-Parcaroli con Katiuscia Cassetta ospite d’onore non le può essere offerta questa opportunità. Inoltre Laviano è tropo vicina ad Anna Menghi e al Bianconiglio questa presenza mette timore (un po’ come in Alice nel paese delle meraviglie la carta della Regina di cuori). Ma per la stessa ragione non può essere delegata la vicesindaco Francesca D’Alessandro che in più è anche di Fratelli d’Italia e l’immondizia è di stretta competenza leghista. Pare che la scelta cadrà su Oriana Piccioni, assessora al bilancio, leghista mansueta che si accoda a qualsiasi (non) decisione assuma Buldorini. Che non vuole accedere all’unica, strettissima via d’uscita, e cioè cedere a Filippo Saltamartini che avrebbe fatto sapere: se non viene ostacolato il mio ritorno in Consiglio regionale posso tentare di convincere il Sindaco di Cingoli ad accettare un rapido ampliamento della discarica. Come si sa Michele Vittori, primo cittadino del Balcone delle Marche, è in ottimi rapporti con Saltamartini, ma è lui che ha il pallino dei rifiuti in mano. La discarica di Cingoli è satura, lui non ha ancora ricevuto i soldi che gli sono dovuti e dunque i rifiuti emigrano con il sovrapprezzo della Tari che i maceratesi conoscono bene e subiscono male. Saltamartini avrebbe fatto sapere alla Lega, ed in particolare alla segretaria regionale onorevole Giorgia Latini che ne ostacola il ritorno in consiglio regionale e, d’accordo pare con Buldorini e Parcaroli, non vuole Renzo Marinelli assessore perché questo lascerebbe il seggio a Filippo Saltamartini, che se ha garanzie si riapre la discarica di Cingoli, altrimenti i rifiuti continuano ad emigrare. Così dal prossimo anno la Tari subirebbe un ulteriore aumento del 30%  visto che il Cosmari con i conti non sta messo benissimo e che sul Cosmari la vigilanza dell’ATA3 non è stata così mirata. Il Bianconiglio tutto questo lo sa e si nasconde, ma non medita che tutto ciò accade perché lui ha voluto essere doppiamente Re: Sindaco e Presidente della Provincia. Ma i guai non sono finiti. Ha firmato Sandro Parcaroli un’ordinanza per limitare il consumo dell’acqua: non piove e dunque bisogna risparmiare. Ma anche sull’acqua il Presidente della Provincia ha preso tempo. Se il Bianconiglio di Carroll ossessione tutti con è tardi, è tardi, lui cerca di tenere tutti buoni con c’è tempo, c’è tempo. Perché sa che quando la soluzione diventa ineluttabile alla fine le cose vanno come lui desidera. Alla fine di dicembre scadono le concessioni dell’acqua. Il Sindaco di Pieve Torina Alessandro Angelucci e presidente dell’assemblea Aato3 di cui Sandro Parcaroli, come Sindaco di Macerata, ma soprattutto in qualità di Presidente della Provincia è magna pars, che dovrebbe deliberare la fusione di tutte le municipalizzate in un unico soggetto per poi vedersi riassegnata la concessione dell’acqua pubblica anche nell’ultima assemblea ha registrato l’ennesimo stop. Ma sono rimasti ormai solo 30 giorni utili. Dunque l’acqua andrà con tutta probabilità ai privati. Lo sapevano tutti che sarebbe finita così perché l’Astea che è la municipalizzata che gestisce l’acqua per Loreto, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Osimo, Porto Recanati, Potenza Picena e Recanati ha il famoso socio privato che nessuno nomina mai. È il Consorzio GPO che ha il 21% del capitale e che è però di proprietà di Iren la terza multiutility italiana che fattura 6 miliardi e passa di euro. Per mollare la presa su Astea chiede non meno di 35 milioni e nessuno ce li ha. Dunque è possibile che alla fine l’acqua ai maceratesi gliela dia l’Iren. Il bello è che Sandro Parcaroli ha giurato e spergiurato anche di fronte a Francesco Acquaroli che sulla privatizzazione dell’acqua ha detto dei no grossi come palazzo Raffaello che come Presidente della Provincia avrebbe trovato la soluzione. Che c’è, ma è di vendere l’acqua e va ricordato che l’Apm, la società multiservizi del Comune di Macerata (fatturato attorno ai 26 milioni) proprio sull’acqua fa i maggiori utili economici, ma dalla vendita ricaverebbe quanto basta a far tornare conti che zoppicano. Perciò il Bianconiglio forse farà anche il buco nell’acqua. E si presenterà – pare che soprattutto Fratelli d’Italia lo voglia ricandidare nonostante lo scherzetto probabile sui rubinetti visto che la Lega ormai va in ordine sparso e Forza Italia ha altri orizzonti – per chiedere la rielezione a Sindaco con la Tari raddoppiata e l’acqua svenduta. Per sapere come finisce Macerata nel paese delle meraviglie basta solo far passare il tempo.

20/11/2025 18:10
Crisi idrica nel Maceratese, AVS: “Immobilismo della politica, servono strategie non emergenze”

Crisi idrica nel Maceratese, AVS: “Immobilismo della politica, servono strategie non emergenze”

La carenza idrica che sta colpendo diversi Comuni della provincia di Macerata è la dimostrazione concreta degli effetti del cambiamento climatico, un fenomeno che “nonostante qualche scettico e negazionista, esiste e si fa sentire nella vita quotidiana delle persone”. A dichiararlo sono Andrea Maurilli (segreteria provinciale Alleanza Verdi e Sinistra) e Leonardo Piergentili (co-portavoce provinciale Alleanza Verdi e Sinistra), che denunciano la mancanza di programmazione da parte delle istituzioni locali. Secondo i due esponenti, di fronte alla crisi attuale, sindaci e amministratori delle società multiservizi “appaiono sorpresi di fronte a problematiche prevedibili, dopo aver fatto orecchie da mercante”. Le risposte politiche adottate in questi giorni vengono definite “raffazzonate” e prive di una visione strutturale. Tra gli esempi citati, lo stop al riempimento delle piscine private e all’innaffiamento dei giardini, misure necessarie ma considerate solo “toppe cucite addosso a un problema trattato come emergenza del momento”, nonostante l’imminente arrivo dell’inverno. Nel mirino anche il ruolo del presidente della Provincia e sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, accusato di ignorare la portata della crisi climatica e di adottare interventi tardivi. “Come tutta la destra, si ritrova costantemente in ritardo. Non pianifica, non previene, non anticipa: rincorre (neanche troppo in fretta)”, affermano Maurilli e Piergentili. Gli esponenti di AVS ricordano inoltre che la giunta Parcaroli avrebbe perso l’occasione offerta dal PNRR, che avrebbe potuto consentire di ripensare una gestione virtuosa della risorsa idrica. Un altro punto critico riguarda le deroghe al Deflusso Minimo Vitale dei fiumi, considerate da AVS una scelta dannosa: “Pensare di risolvere il problema idrico attaccando ancora una volta i fiumi, a discapito del loro ecosistema, è una scelta miope che ricade negativamente su ambiente e biodiversità”. Per Maurilli e Piergentili, “è inammissibile continuare a far pagare all’ambiente la nostra mancanza di azioni e strategie”. La posizione di Alleanza Verdi e Sinistra è chiara: serve un cambio di passo immediato e una pianificazione politica di lungo periodo, non interventi urgenti dell’ultimo minuto. L’obiettivo, concludono, deve essere l’uscita dalla logica emergenziale e dallo sfruttamento senza limiti dell’acqua, puntando su investimenti nelle reti per ridurre le perdite e su una gestione idrica che metta al centro sostenibilità e prevenzione.

20/11/2025 16:28
A Unimc un corso di formazione sulla tutela della proprietà industriale e intellettuale

A Unimc un corso di formazione sulla tutela della proprietà industriale e intellettuale

L’Università di Macerata, in collaborazione con il Gruppo Italiano dell’Associazione Internazionale per la Protezione della Proprietà Intellettuale, Aippi, presenta il corso di formazione in “Tutela della proprietà industriale e intellettuale”, un'iniziativa formativa di eccellenza che si terrà in Ateneo tra il 28 novembre e il 5 dicembre. La partecipazione è libera e gratuita, previa registrazione tramite il form disponibile sul sito di Ateneo www.unimc.it. Le lezioni si terranno sia in presenza che online.  “In un contesto economico sempre più orientato all'innovazione e alla digitalizzazione, la tutela della proprietà intellettuale rappresenta uno strumento essenziale non solo per imprese e professionisti, ma anche per studiosi e ricercatori”, afferma Laura Marchegiani, coordinatrice scientifica del corso e ordinario di diritto industriale all’Università di Macerata, nonché delegata del rettore per il placement e l’orientamento alla carriera, gli spin off e i brevetti.  Il corso, organizzato dall’Area valorizzazione delle conoscenze e impatto sociale di Unimc, è rivolto a tutta la comunità accademica e a professionisti e imprese del territorio, con la prospettiva di cogliere numerosi aspetti della tutela della proprietà intellettuale: dai brevetti e marchi al diritto d'autore, dalla gestione dei diritti nelle pubblicazioni scientifiche open access alla proprietà intellettuale nei progetti europei. Il percorso approfondisce inoltre le specificità dell’ingegneria dell’informazione, i regolamenti universitari in materia Ip e il ruolo strategico degli uffici di trasferimento tecnologico.  “Abbiamo costruito un corso che riconduce a sistema i diversi livelli di diritti e tutele, coinvolgendo professionisti di primissimo piano ed esperti del settore”, sottolinea Marchegiani, secondo cui l’iniziativa intende rappresentare un ponte tra formazione accademica, ricerca e mondo imprenditoriale, offrendo strumenti concreti per affrontare con consapevolezza un panorama normativo complesso e in continua evoluzione.  La collaborazione con Aippi Italia garantisce un collegamento diretto con la principale associazione internazionale del settore e con le best practices consolidate a livello globale. Per partecipare al corso è necessario iscriversi tramite il form disponibile sul sito dell'Università di Macerata.

20/11/2025 16:14
Macerata, incontro su nuovi servizi per anziani fragili promosso da L’Albero dei Cuori

Macerata, incontro su nuovi servizi per anziani fragili promosso da L’Albero dei Cuori

Prosegue a Macerata il ciclo di incontri organizzato dall’associazione L’Albero dei Cuori - Anteas e dal CSV Marchedal titolo “Oltre le case di riposo e l’assistenza domiciliare: nuove forme di residenzialità e servizi per anziani fragili”, con l’obiettivo di ripensare i modelli di assistenza agli anziani più vulnerabili e stimolare la cittadinanza e le istituzioni a riflettere su servizi innovativi. Domani pomeriggio, dalle ore 15 alle 18, presso la sala polivalente IRCR di Piazza Mazzini 34, si terrà il terzo appuntamento del ciclo, incentrato sui “Servizi innovativi di sostegno domiciliare”. Interverranno esperti del settore, tra cui Ilenia Marcattili, assistente sociale del servizio InformAnziani IRCR, che parlerà dell’importanza di informare sugli strumenti già esistenti; Fabrizio Buglioni, farmacista, con una riflessione sulle farmacie dei servizi; Daniele Ciarini, assistente sociale di IS Azzurra Servizi, che illustrerà i servizi di teleassistenza leggera come risposta alla solitudine degli anziani; e il presidente Nazzareno Tartufoli, che presenterà il progetto del Maggiordomo di Comunità, figura di riferimento domiciliare per persone fragili. A conclusione della sessione, sotto la guida della Dott.ssa Alessia Guidi, i partecipanti prenderanno parte a un percorso laboratoriale di progettazione sociale partecipata, pensato per stimolare nuove idee e strategie a sostegno degli anziani fragili.

20/11/2025 10:40
Macerata, donna di 22 anni denunciata per aver rubato cosmetici per oltre 1.200 euro

Macerata, donna di 22 anni denunciata per aver rubato cosmetici per oltre 1.200 euro

I Carabinieri della Stazione di Macerata, al termine di una mirata e approfondita attività investigativa, hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria una giovane donna di 22 anni, residente in provincia di Roma e già nota alle Forze dell’Ordine, ritenuta responsabile del reato di furto aggravato. Le indagini hanno preso avvio a seguito della denuncia presentata, nel mese di ottobre scorso, dal responsabile di un esercizio commerciale del capoluogo, il quale aveva segnalato ripetuti ammanchi di merce dagli scaffali del punto vendita. Gli accertamenti condotti dai militari hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti: la donna, in più occasioni, avrebbe prelevato dagli scaffali più di 80 prodotti cosmetici, per un valore superiore a 1.200 euro, occultandoli sulla propria persona e allontanandosi dal negozio senza effettuare il pagamento. Determinante, ai fini dell’identificazione della presunta autrice del furto, è risultata l’analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza interno, integrata dall’escussione di alcuni testimoni presenti nei momenti in cui si sarebbero verificati gli episodi. Al termine delle attività, i Carabinieri hanno raccolto elementi ritenuti utili a carico della giovane, provvedendo a deferirla all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato.

20/11/2025 10:30
Calcio giovanile sotto la lente del fair play: la Maceratese si fa capofila della campagna “Zero scuse. Massimo rispetto”

Calcio giovanile sotto la lente del fair play: la Maceratese si fa capofila della campagna “Zero scuse. Massimo rispetto”

La S.S. Maceratese 1922 lancia una nuova campagna educativa nel calcio giovanile, con l’obiettivo di promuovere rispetto, correttezza e fair play tra giocatori, allenatori, arbitri, famiglie e pubblico. La campagna, dal titolo “Zero scuse. Massimo rispetto.”, vuole diventare un modello di riferimento per tutto il territorio, invitando le altre società sportive a condividere questi principi. Secondo il comunicato ufficiale della società, "alla luce dei continui episodi di intolleranza e comportamenti scorretti che si registrano nel calcio giovanile, ritiene necessario assumere una posizione chiara e coraggiosa. Nasce così la campagna “Zero scuse. Massimo rispetto”, un impegno pubblico che mette al centro i valori educativi dello sport e che pone un accento particolare sul rispetto verso gli arbitri, troppo spesso bersaglio di atteggiamenti inaccettabili da parte di giocatori, dirigenti e soprattutto spettatori". Il progetto si basa su un Codice Etico che guida il comportamento di tutti i tesserati. Come si legge nel comunicato, la società intende promuovere il rispetto delle regole, dei compagni, degli avversari, degli allenatori, degli arbitri e della società stessa, favorendo integrazione, correttezza e spirito di squadra. Viene sottolineata l’importanza di mantenere un atteggiamento esemplare prima, durante e dopo le partite, di prendersi cura delle strutture e di dare sempre il massimo delle proprie possibilità. Gli allenatori sono chiamati a diventare veri educatori, usando un linguaggio corretto, valorizzando ogni singolo giocatore e concentrandosi sulla formazione più che sul solo risultato. Allo stesso tempo, il comunicato ribadisce la necessità di contrastare ogni forma di abuso, violenza o discriminazione e di prevenire pratiche illecite come doping, corruzione e match-fixing. Viene inoltre chiesto ai genitori di non esprimere giudizi su compagni e avversari, insegnando ai ragazzi a vincere e a perdere con equilibrio e offrendo loro un’educazione sportiva completa.   “Sarò cura della Società verificare il rispetto di tali imposizioni e direttive e, di fronte ad episodi che andranno a ledere l’immagine della società o a contrastare la normale convivenza tra i propri calciatori, o danneggiare il rapporto tra le società sportive, loro tesserati e sostenitori, non esiterà a prendere iniziative disciplinari forti nei confronti dei propri atleti e, qualora episodi spiacevoli dovessero verificarsi nel corso delle partite in campo e sugli spalti tra genitori, provvederà ad abbandonare il campo anche a rischio di vedersi attribuire la sconfitta dagli organi federali”, si legge ancora nel testo ufficiale. Per concludere, la Maceratese "invita ufficialmente le società sportive della provincia a sottoscrivere e adottare questi principi, unendo le forze per costruire un modello di riferimento regionale di educazione sportiva, rispetto e inclusione. La vittoria più grande è crescere giovani capaci di portare nella vita i valori imparati nel calcio".

19/11/2025 19:51
Unimc guarda al Sud America: rafforzato il legame con l’Università di Rosario

Unimc guarda al Sud America: rafforzato il legame con l’Università di Rosario

L’Università di Macerata e l’Università Nazionale di Rosario in Argentina rilanciano il loro partenariato accademico. Oggi in rettorato il rettore John McCourt ha accolto il collega Franco Bartolacci, alla guida di una delle principali istituzioni accademiche dell’Argentina e del Sud America. L’incontro ha segnato un nuovo passo nel percorso di collaborazione tra le due università, in vista del rinnovo dell’accordo didattico e scientifico originato dal Dipartimento di Giurisprudenza ed esteso a tutto l’ateneo. Per il rettore argentino si è trattato anche di una visita ai luoghi natali di suo padre, originario di San Severino. La riunione, alla presenza della prorettrice Emanuela Giacomini e della coordinatrice dell’accordo Lina Caraceni, ha ribadito la volontà di proseguire su una strada che favorisca scambi di studenti e docenti, progetti congiunti e una crescente apertura internazionale. Si è parlato, in particolare, della possibilità di attivare doppi titoli di laurea, tirocini internazionali nel campo del turismo, insegnamenti di diritto internazionale e programmi di visiting professor. “L’incontro di oggi conferma un legame solido e in evoluzione, che si traduce in nuove opportunità di studio, ricerca e dialogo internazionale per entrambe le comunità accademiche” è il commento del rettore McCourt. L’ateneo argentino, fondato nel 1968 e oggi tra i più prestigiosi del Paese, conta oltre 140 mila studenti, 12 facoltà e 7 scuole, ed è riconosciuto per il forte investimento nell’innovazione e nei progetti scientifici. Tra le novità più recenti figura l’apertura di una facoltà dedicata alle scienze del movimento umano e della cura, ulteriore testimonianza della vitalità e della crescita dell’UNR.   Al termine del confronto istituzionale, il rettore Bartolacci ha potuto conoscere da vicino la realtà maceratese con una passeggiata tra le sedi universitarie del centro storico, che ha fatto tappa anche al Dipartimento di Giurisprudenza.

19/11/2025 17:40
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