Il 60° convegno annuale organizzato dal Centro Studi Storici Maceratesi e tenutosi nei giorni 15 e 16 novembre nella Sala Verde dell’Abbadia di Fiastra sul tema: “Dal Maceratese a Roma. Studi, carriere, fortune (Secc. XVIII-XX)”, è stato un successo sotto ogni punto di vista, confermando e anche superando ampiamente le aspettative degli organizzatori, grazie al programma di alta qualità, all’organizzazione complessiva perfetta e ad una eccellente partecipazione di pubblico.
La prima parte della mattina di sabato 15 è stata dedicata alla celebrazione della ricorrenza del 60° anno di attività del Centro Studi, fondato nel 1965. Il presidente Alberto Meriggi ha aperto i lavori ricordando le origini dell’Associazione e i suoi fondatori, definendoli tre pilastri della miglior gioventù maceratese del secondo dopoguerra: i professori Dante Cecchi e Pio Cartechini e Aldo Adversi.
Ha poi parlato delle attività svolte da allora, ricordando che dal primo convegno del 1965 all’ultimo non ci sono mai state interruzioni e che da diversi anni il Centro Studi organizza anche eventi nel corso dell’anno, oltre al tradizionale convegno di due giorni. Meriggi ha poi invitato le autorità presenti per i saluti istituzionali.
Il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi ha richiamato l’attenzione su un personaggio maceratese, il cardinale Gabriele Filippucci, insigne giurista, che nel 1796 rinunciò alla porpora cardinalizia conferitagli da Clemente XI. Di elevato spessore culturale i saluti portati dal consigliere regionale Leonardo Catena, dall’assessora alla cultura del Comune di Macerata, Katiuscia Cassetta e dalla professoressa Simona Antolini dell’Università di Macerata.
Il presidente Meriggi ha poi invitato Mario Ascheri, noto in Italia e all’estero per i suoi studi e pubblicazioni sulla giustizia e giurisprudenza in età medievale e moderna e sugli Statuti comunali medievali. Il professore Ascheri ha svolto un intervento, come prolusione, parlando de “Il presente della storia. Il viaggio che continua”. Il prof. Meriggi ha poi avviato la serie delle relazioni inerenti al tema del convegno.
Le due relazioni iniziali sono state affidate a Donatella Fioretti e Alfredo Luzi, già docenti dell’Università di Macerata. Richiamata la grande attrattiva esercitata nei secoli da Roma e anche il suo cosmopolitismo, Donatella Fioretti ha preso in esame alcuni personaggi maceratesi che in diverse epoche hanno cercato a Roma una affermazione personale, il miglioramento del proprio status o il compimento di una missione, religiosa o laica, individuando in questo modo alcune tipologie di trasferimenti nella capitale. Alfredo Luzi, con le parole di alcuni scrittori originari del Maceratese come Libero Bigiaretti, Dolores Prato, Sibilla Aleramo e Ugo Betti, ha evidenziato come il vissuto della “dislocazione” crei la necessità di dare un senso allo spazio metropolitano, in contrapposizione inevitabile con la realtà periferica di provenienza, cui si tende in qualche modo a tornare.
Aperto in questo modo il convegno, le successive relazioni hanno illuminato singole figure attive a Roma nel Sei e Settecento, quali gli artisti Pasqualino Marini, Pasquale Ciaramponi e l’architetto Giovanni Antinori, personaggi ricordati da David Frapiccini.
Ivano Palmucci ha parlato di una figura femminile, la polacca Maria Klementyna Sobieska, moglie del pretendente al trono d’Inghilterra Giacomo Stuart, a lungo considerata di nascita maceratese per i rapporti con la famiglia Marefoschi. Alessandra Sfrappini ha ricordato il cardinale Simone Buonaccorsi, secondo porporato nella storia della nobile casata maceratese, trasferitosi a Roma nella seconda metà del Settecento.
Tra le figure maceratesi del XIX secolo, operanti nella capitale, sono stati presentati l’astronomo Francesco De Vico, che diresse la Specola del Collegio romano (Angelo Angeletti); il letterato e patriota liberale Francesco Ilari, emigrato a Roma come precettore presso la famiglia Patrizi (Massimo Lanzavecchia); il cingolano monsignor Luigi Bruschetti, diplomatico della Santa Sede (Luca Pernici) e il pittore decoratore Domenico Lanciani, nativo di Corridonia, attivo in numerosi cantieri artistici della capitale (Fabio Sileoni).
La seconda giornata del convegno è stata dedicata a personalità del XX secolo. Dal sacerdote Gaetano Balelli, autore di testi teatrali, insegnante e scrittore appartenente alla nota famiglia di fotografi (Emanuela Baletti), a Biagio Biagetti, pioniere del restauro in Vaticano, pittore e innovatore dell’arte sacra (Paolo Ondarza), a Claudio Cintoli, artista contemporaneo scomparso nel 1978, che esordì nella Roma degli anni Sessanta per poi spostarsi sulla scena americana (Paola Ballesi). Alla figura del musicista Domenico Alaleona, compositore, musicologo e didatta della “Generazione dell’Ottanta”, è stata dedicata la relazione di Paolo Peretti, mentre Claudia Scipioni e Andrea Carnevali hanno presentato la fortunatissima carriera romana del fotografo Arturo Ghergo, nato a Montefano. Infine Giuseppe Trivellini ha illustrato la figura di Aldo Tomassini Barbarossa, architetto e scenografo nella Roma del secondo dopoguerra, in pieno boom dell’industria cinematografica italiana.
Il convegno è stato chiuso dal presidente Alberto Meriggi, che ha ringraziato i relatori, le autorità, i soci e tutti coloro che sono intervenuti nei due giorni. Ha ricordato il prossimo appuntamento del Centro Studi del 9 dicembre, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata, consistente in una giornata di studi sulle più antiche pergamene inedite del Comune di Macerata, che saranno illustrate e commentate da Giammario Borri. Meriggi ha poi dato l’annuncio del prossimo convegno del 2026, che si terrà a Camerino in collaborazione con il Comune e la locale Università, sul tema riguardate i rapporti in passato tra l’Umbria e le Marche lungo la dorsale appenninica.
Domenica 16 novembre il Teatro la Filarmonica di Macerata ha indossato il bianco per celebrare il Gran Galà delle Spose firmato Delsa. Luci viola e musica elettronica hanno fatto da sottofondo ad un evento che ha raccontato la storia dell'azienda e la trasformazione dell'abito da sposa dagli anni '60 fino ai giorni nostri: una metamorfosi che sembra riflettere e incarnare artigianalmente quella della femminilità stessa. La serata si è aperta con una sfilata dei cavalli di battaglia di Delsa: abiti rétro, dai tagli morbidi e dal sapore vintage, intramontabili e ancora attuali.
La raffinatezza dei bustini a frange in stile Charleston e dei modelli boho è stata poi soppiantata dall'accattivante e contemporanea collezione "Appassionante", pensata per l'anno 2026. Si tratta di un debutto in grande stile, che vede l'assortimento di elementi audaci e al tempo stesso eleganti: il guanto a manica lunga viola abbinato al classico abito "a principessa", il filo di perle geometrico e moderno che svetta su un corpetto che strizza l'occhio alla moda ottocentesca.
La passerella si è conclusa con la sfilata delle spose Delsa del 2025 e con l'unanime applauso alle vere protagoniste dell'evento, ossia le sarte e le modelliste che hanno contribuito alla creazione di meravigliose opere d'arte in pizzo, raso, chiffon e strass. Il trio musicale Appassionante ha accompagnato un valzer di chiusura sulle note di arie tratte dal Rigoletto e da La Traviata, per poi proseguire con un concerto serale dopo la pausa ristoratrice del buffet, servito nell'atrio della Filarmonica.
"Delsa è stata fondata nel 1969 da mia mamma, Maria Cristina Craglia, che essendo donna ha dovuto affrontare un percorso molto arduo e pieno di ostacoli legati alla cultura del tempo - ha dichiarato Gianluca Salvucci, direttore creativo dell'azienda - Madre di cinque figli e imprenditrice, con il nostro aiuto è riuscita a cavalcare l'onda dell'economia italiana fino a conquistare i mercati nazionali e internazionali. Oggi siamo qui riuniti per celebrare la nuova collezione 2026, ispirata all'evoluzione della femminilità in tutte le sue forme, che si esprime in ogni abito, in ogni ricamo, in ogni pizzo, cercando così di realizzare quello che è il nostro principale obiettivo, e cioè andare incontro ai gusti delle spose di oggi".
Ospite della serata, Eleonora Venturini Storaro, giovanissima e promettente stilista specializzata nell'ambito del corsetto di alta fattura: un elemento raffinato e rétro che negli ultimi anni sta tornando a calcare le passerelle delle più importanti case di moda, comprese quelle specializzate negli abiti da sposa. Si tratta di un capo senza tempo che arricchisce outfit di qualsiasi tipo, da quelli casual a quelli eleganti, a seconda dell'effetto che si vuole ottenere - uno stile talvolta più gotico, talvolta più ricercato e chic.
Ed è proprio Delsa a mostrare come questo indumento possa essere estremamente versatile anche quando abbinato all'abito più elegante di tutti, quello da sposa: il corpetto rientra a pieno titolo tra i capi indispensabili per chi desidera conservare uno stile sobrio, sofisticato e al contempo esclusivo. Si tratta del perfetto connubio sartoriale tra tradizione e innovazione.
Le dichiarazioni di Gianluca Salvucci lasciano trapelare l'ipotesi di una collaborazione con la fashion designer, nipote del pluripremiato maestro di fotografia Vittorio Storaro: "Eleonora è una professionista preparata e capace, e noi abbiamo sempre cercato giovani leve all'avanguardia, che sappiano guardare il mondo con ottimismo ed entusiasmo, esattamente come fa Delsa".
50 anni di attività in città e provincia, sono quelli che l’Aido di Macerata celebra in un convegno medico sulle attività di prelievo e trapianto di organi, tra solidarietà e impegno scientifico con protagonisti impegnati in prima linea.
L’appuntamento, aperto alla cittadinanza, è il 22 novembre, dalle 9 nella Sala Castiglioni Biblioteca Mozzi Borgetti, in Piazza Vittorio Veneto 2 a Macerata. L’incontro intitolato “Tra-pianti e sorrisi – Lo stato dell’arte”, prevede i saluti delle autorità e della presidente provinciale Aido Loredana Piermattei, seguiti dagli interventi dei past president Elio Giacomelli e Angelo Sciapichetti. Quindi la mattina prosegue con le relazioni sul quadro aggiornato dell’attività di prelievo e trapianto di organi nella provincia di Macerata e nelle Marche.
Il dottor Gianrenato Riccioni, anestesista rianimatore ed ex coordinatore per i trapianti di Macerata, terrà una Lectio Magistralis dal titolo “La storia dell’attività di prelievo e trapianto di organi”. La dottoressa Valeria Zompanti, anestesista rianimatrice e attuale coordinatrice per i trapianti presso l’Ospedale di Macerata, interviene con una relazione su “L’attività di prelievo e trapianto in provincia dopo Una scelta in comune”, riguardo i risultati e le prospettive introdotte dal nuovo sistema di consenso alla donazione.
La relazione del dottor Benedetto Marini, coordinatore del Centro Regionale Trapianti di Ancona, verte su “Risultati raggiunti dal CRT e nuovi traguardi”. La dottoressa Katia Fabi, dirigente medico presso l’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di Macerata, parlerà di “Accertamento di morte cerebrale a cuore battente”, approfondendo gli aspetti clinici e deontologici di una fase tanto delicata del percorso donativo.
Infine, alle 11:30, il professor Roberto Scendoni, medico legale e docente associato dell’Università di Macerata, concluderà gli interventi con una relazione su “Cosa prevede la legge italiana per l’attività di prelievo e trapianto di organi”, offrendo una panoramica sul quadro normativo nazionale. In conclusione della mattinata, alle 12:00, segue il dibattito e alcune testimonianze.
Sul russare si fa da sempre ironia, ma non tutti sono a conoscenza del fatto che può non essere solo un “rumore”, bensì anche un problema di salute.
Per questo motivo Fisiomed ancora una volta viene incontro al territorio e lo fa nel modo più comodo e conveniente per i pazienti e gli interessati, vale a dire organizzando una giornata di screening gratuito sul tema.
L’appuntamento è per lunedì 24 novembre, a partire dalle 16.00, presso la sede di Corridonia in viale Trento 21. A ricevere, visitare e prendersi cura dei pazienti sarà la dottoressa Simonetta Calamita, specialista dei disturbi respiratori del sonno, nonché otorinolaringoiatra e foniatra.
“Russare: un rumore nella notte o un problema di salute?” questo il nome dato all’iniziativa, utilissima per approfondire, prevenire o limitare cause e sintomi.
Parliamo d’altronde di un fenomeno assai diffuso, studi epidemiologici hanno evidenziato che l’80% della popolazione tende a russare durante il sonno e incappa in crisi di apnea caratterizzata da cessazione del respiro di diversa entità. La presenza di almeno 5 apnee per ora di sonno caratterizza la cosiddetta sindrome da apnea ostruttiva del sonno o osas.
Chi colpisce
Il sesso maschile in percentuale tripla rispetto alle donne. Tutte le età possono essere interessate, compresa quella adolescenziale con conseguente sonno agitato, secchezza delle fauci, disturbi dell’apprendimento, ritardo della crescita.
Come si manifesta
Il sonno è disturbato da frequenti risvegli, da sensazioni di soffocamento, da reflusso gastro esofageo e da un fastidioso e assordante rumore per il partner che spesso è costretto a cambiare letto.
Effetti e cause
I fattori di rischio sono rappresentati dall’obesità, deposito di grasso al collo, alterazioni anatomiche nel distretto di pertinenza otorinolaringoiatrico, con patologie riguardanti il naso, il palato e la base della lingua.
Il paziente affetto da tale sindrome durante il giorno è stanco, si addormenta dopo pranzo, durante il lavoro, durante la guida dell’automobile. Attenzione, la sonnolenza diurna determinata dalla cattiva qualità del sonno è causa di incidenti sul lavoro e stradali (in Italia il 54% degli incidenti mortali avvengono per colpi di sonno durante la guida).
L’osas rappresenta a sua volta un fattore di rischio rilevante cardiovascolare (ipertensione, ictus, ischemie, insufficienza cardiaca).
Evidente l’importanza di una corretta gestione della sindrome che necessiterebbe di una consulenza otorinolaringoiatrica. Tale specialista con apposita videoendoscopia diurna o notturna (sleep endoscopy) e con apposito monitoraggio cardiorespiratorio o polisonnografia, evidenzia la gravità e la causa di tale sindrome e la corretta terapia che può essere posizionale, medica, chirurgica o protesica.
Un incidente stradale con il ribaltamento di un veicolo si è verificato intorno alle 11:00 in via Galilei, a Macerata.
Per cause che sono attualmente in fase di accertamento da parte delle autorità competenti, il conducente ha perso il controllo del mezzo, che si è poi ribaltato sulla sede stradale.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, che hanno soccorso le persone coinvolte. L'incidente ha causato il ferimento di due occupanti del veicolo (due cinquantenni), i quali sono stati successivamente trasportati presso l'ospedale di Macerata per gli opportuni accertamenti medici. Si apprende che le loro condizioni non destano preoccupazione e non sono considerate gravi.
La polizia locale ha gestito le operazioni di messa in sicurezza dell'area e ha avviato i rilievi tecnici necessari per ricostruire l'esatta dinamica che ha portato al ribaltamento del veicolo.
In occasione della Giornata Mondiale della Filosofia, che avrà luogo giovedì 20 novembre 2025, la Società Filosofica Italiana – Sezione di Macerata, in collaborazione con l’Università di Macerata, la Scuola Popolare di Filosofia di Macerata e il gruppo ConsiderAzioni, celebrano questa ricorrenza con un ciclo di incontri rivolto agli studenti, ai docenti e all’intera cittadinanza. Sarà un’occasione di dialogo e riflessione che spazierà tra diversi temi come la scelta, l’attualità degli antichi e la cosmologia tomista e contemporanea.
Il primo appuntamento della giornata, rivolto agli studenti delle scuole superiori, si svolgerà nell’Aula A Omero Proietti, in via Garibaldi n. 20, Macerata dalle 9:30 alle 12:30. La mattinata dal titolo “La Scelta: Incontro tra desiderio e libertà”, prevede una parte introduttiva, con le docenti UniMc Silvia Pierosara e Fabiola Falappa, volta a sottolineare l’importanza della filosofia come strumento concreto nelle scelte di vita che siamo chiamati a compiere. Seguirà un’attività laboratoriale con il gruppo ConsiderAzioni.
Nel pomeriggio, dalle 16 alle 19, nella stessa aula, si terrà il primo incontro del corso di formazione per docenti delle scuole superiori “Percorsi nella filosofia”, con le professoresse UniMc Arianna Fermani e Lucia Palpacelli, dal titolo “L’attualità degli antichi. Una prospettiva di insegnamento”. L’incontro, fruibile anche online tramite la piattaforma Teams (http://tiny.cc/percorsinellafilosofia1), darà voce al fascino degli antichi e all’importanza di tornare alle loro riflessioni, per orientare i nostri passi.
La giornata si concluderà con un evento serale aperto a tutti, presso la sala Sbriccoli, Centro di Ateneo per i Servizi bibliotecari in Piazza Oberdan n. 5, dalle 21 alle 23. L’incontro dal titolo “Dialogo sull’Universo: da Tommaso alla cosmologia contemporanea” è volto a celebrare gli 800 anni dalla nascita del filosofo Tommaso d’Aquino e vedrà come protagonisti il professore Andrea Fiamma, storico della filosofia medievale UniMc-UniFg, e Roberto Bartoloni, docente di Scienze naturali del Liceo Classico Linguistico Giacomo Leopardi di Macerata: in un confronto tra la cosmologia tomista e quella contemporanea.
A un anno dalla conversione in legge del Decreto Legge 92/2024, l’Associazione Laureati dell’Università di Macerata (ALAM) propone un incontro di approfondimento per riflettere sulle criticità e sulle opportunità emerse nell’attuazione delle nuove disposizioni. L’appuntamento è in programma per venerdì 21 novembre alle ore 17:00 nella Sala Conferenze di Piazza Strambi 1, al terzo piano.
Il DL 92/2024, che ha introdotto significative novità in materia di giustizia e sistema penitenziario, continua a suscitare un ampio dibattito tra operatori del diritto, istituzioni e società civile. L’incontro offrirà un’occasione di confronto tra esperienze e prospettive diverse, a partire da chi quotidianamente vive e gestisce le implicazioni della riforma.
Dopo i saluti introduttivi della presidente di ALAM, Daniela Gasparrini, interverranno Roberto di Caterino, comandante della Scuola di Polizia Penitenziaria di Parma, Mario Paciaroni, già procuratore della Repubblica di Macerata, e Giancarlo Giulianelli, garante dei diritti dei detenuti della Regione Marche. A moderare il dibattito sarà Francesco Bernabucci, vicepresidente di ALAM.
L’iniziativa è aperta al pubblico e si inserisce nel percorso di incontri promossi dall'ALAM per favorire il dialogo tra il mondo accademico, le professioni e le istituzioni, con l’obiettivo di stimolare una riflessione condivisa sui temi più attuali della giustizia e della società contemporanea.
CBF Balducci HR sconfitta 3-1 nel derby marchigiano sul campo della Megabox Ond.Savio Vallefoglia nella decima giornata di andata Serie A1 Tigotà, dopo un match per lunghi tratti equilibrato e deciso dalla maggiore lucidità delle padrone di casa nei finali di terzo e quarto set. MVP di giornata il libero delle pesaresi Chiara De Bortoli: la prestazione in muro-difesa delle pesaresi fa la differenza nel corso della gara, oltre ai 28 punti di Bici, top scorer del match. Per le arancionere in doppia cifra Decortes (16) e Kokkonen (15).
Nel primo set partenza difficile per le arancionere che subiscono il servizio di Vallefoglia (9-3), poi risalgono fino al 14-14 (Decortes 5 punti con il 50%) grazie ad una battuta efficace e una difesa attenta: gli errori in attacco maceratesi e i colpi di Omoruyi (5 per l’azzurra) consegnano però il set alle pesaresi, 25-21. La CBF Balducci HR spinge sull’acceleratore nel secondo set, volando fino all’11-16, i cambi di Pistola (Lazaro in regia) e ancora Omoruyi (9 nel set) riportano sotto la Megabox (19-19): l’equilibrio continua fino ai vantaggi, ci pensa Kokkonen a chiudere 25-27. Sulla scia del secondo set vinto le arancionere partono bene anche nel terzo (8-11), poi calano in attacco (nonostante i 5 punti di Mazzon con il 100%) e Vallefoglia ne approfitta con Bici scatenata (9 punti con il 50%) oltre al buon ingresso di Ungureanu (6): 25-22. Ancora equilibrio per gran parte del quarto set, la Megabox prova a scappare ma la CBF Balducci HR tiene fino al 18-18 con Piomboni in campo, poi le pesaresi si scatenano a muro e in battuta chiudendo la contesa 25-19.
LA CRONACA
Coach Lionetti parte con Bonelli-Decortes, Crawford-Mazzon (Clothier è ferma precauzionalmente dopo un problema al ginocchio ad inizio riscaldamento), Kokkonen-Kockarevic, Caforio libero. Coach Pistola schiera Bartolucci-Bici, Candi-Butigan, Omoruyi-Giovannini, De Bortoli libero.
La Megabox apre il primo set con il break sul servizio di Omoruyi (5-2), Kokkonen mura Bici (5-3), arriva l’ace di Candi (7-3), Giovannini contrattacca, 8-3. Muro Butigan (9-3), Mazzon primo tempo (9-4), Decortes contrattacca (9-5), anche Kokkonen a segno, 9-6. C’è l’ace Bonelli (9-7), Decortes vincente (10-8), Kokkonen in pipe (10-9), Kockarevic da posto quattro (11-10), Decortes aggancia (12-12), Bici risponde, 14-12. Kockarevic contrattacca (14-14), Kokkonen non trova le mani del muro (16-14), muro Giovannini, 17-14. Kokkonen vincente (17-15), Decortes non trova la riga, 18-15. Decortes pallonetto (19-17), Kockarevic a segno (19-18), out Omoruyi (20-19), sbaglia anche Decortes, 22-19. Omoruyi contrattacco (23-19), entra Ornoch per Decortes, ancora Omoruyi (24-20), rientra Decortes, va a segno (24-21), chiude Omoruyi 25-21.
Ace Crawford nel secondo set (1-2), Giovannini out (3-4), poi non passa (3-5), al suo posto entra Carletti, Decortes a segno, 4-6. Fallo seconda linea Bici (4-7), Butigan sbaglia (4-8), Kockarevic spinge giù il 5-9, muro Bonelli (5-10), entrano Lazaro per Bartolucci e Thokbuom per Butigan. Kockarevic errore (7-10), Decortes vincente (7-11), Bici non passa (8-12), Kokkonen contrattacca, 8-13. Omoruyi pipe (10-13), Decortes passa (10-14), ancora Decortes (11-15), Carletti non trova le mani del muro, 11-16. Bici contrattacco (13-16), Mazzon primo tempo (13-17), Omoruyi passa (15-17), poi ferma Decortes, 16-17. Kockarevic pallonetto (16-18), entra Ornoch al servizio e favorisce il 16-19 a filo rete, Omoruyi passa ancora (18-19) poi ferma il colpo di Bonelli, 19-19. Kockarevic vincente (19-20), errore al servizio Megabox (20-21), invasione Vallefoglia (20-22), Carletti a segno, 22-22. Kokkonen a segno (22-23), poi ferma Bici (22-24), Carletti annulla (23-24), errore arancionero (24-24). Kokkonen mani out (24-25), fallo in difesa maceratese (25-25), errore al servizio Bici (25-26), chiude Kokkonen in pipe, 25-27.
Kokkonen passa nel terzo set (1-3), Mazzon in fast (2-4), ancora Kokkonen (3-5), muro Mazzon, 3-6. Ace Bici (5-6), Mazzon primo tempo (5-7), ancora Mazzon, 6-8. Kokkonen pipe (6-9), entra Ungureanu per Omoruyi, Decortes a segno (7-10), Kokkonen pallonetto (8-11), Bici contrattacco, 10-11. Ungureanu vincente (11-11), poi sbaglia il servizio (11-12), si va punto a punto (13-13), Ungureanu passa (14-13), errore Carletti, 14-14. Kockarevic ferma Bici (14-15), non riesce l’azione arancionera, 16-15. Invasione maceratese (17-15), Decortes a segno (17-16), fallo seconda linea Bici (17-17), Decortes passa, 18-18. Rientra Butigan al centro, Ungureanu a filo rete (20-18), Kokkonen non trova il campo (21-18), Bonelli di prima intenzione, 21-19. Mazzon contrattacca (21-20), Ungureanu out (21-21), rientrano Giovannini e Omoruyi, ace Omoruyi, 23-21, entra Piomboni per Kockarevic. Bici contrattacco (24-21), Mazzon primo tempo (24-22), chiude Bici 25-22.
Avvio di quarto set punto a punto (4-4), Kockarevic a segno (5-5), entra Piomboni per Kockarevic, ancora Bici due punti consecutivi, 7-5. Ungureanu mani out (8-5), Decortes passa (8-6), Butigan non passa (8-7), Piomboni a segno, 9-8. Decortes pipe (10-9), Kokkonen vincente (11-10), Decortes a segno (12-11), Piomboni ancora, 13-12. Fallo in difesa Megabox (13-13), Bici contrattacco (15-13), ace Carletti (16-13), po sbaglia, 16-14. Muro Crawford (16-15), toccato l’attacco Piomboni (16-16), ancora Piomboni (17-17), Kokkonen a segno, 18-18. Entra Omoruyi per Carletti, muro Omoruyi (20-18), Bici contrattacco (21-18), Omoruyi passa, 22-19. Ace Candi (23-19), muro Butigan (24-19), Decortes out, 25-19.
IL TABELLINO
MEGABOX OND. SAVIO VALLEFOGLIA - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-1 (25-21 25-27 25-22 25-19)
MEGABOX OND. SAVIO VALLEFOGLIA: Butigan 4, Bartolucci 1, Omoruyi 17, Candi 6, Bici 27, Giovannini 3, De Bortoli (L), Ungureanu 9, Carletti 7, Thokbuom 4, Lazàro Castellanos 2, Stoyanova, Feduzzi, Mitkova (L). Allenatore Pistola.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Decortes 16, Kockarevic 10, Crawford 5, Bonelli 3, Kokkonen 15, Mazzon 10, Caforio (L), Piomboni 3, Ornoch, Bresciani, Capodacqua (L), Sismondi, Clothier, Batte. Allenatore Lionetti.
Arbitri: Santoro, Grossi.
Note - Spettatori: 804, Durata set: 28', 30', 30', 28'; Totale: 116'. MVP: De Bortoli
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Innanzitutto devo fare i complimenti a loro: sono una grande squadra e hanno disputato una partita molto più costante della nostra. A noi probabilmente è mancata un po’ di continuità e, soprattutto, credo che questa debba essere una scossa per tutti — per me, per le giocatrici e per lo staff. In allenamento facciamo molte cose meglio di come le abbiamo espresse oggi nei finali di set, e dobbiamo trovare il modo di trasformare il lavoro quotidiano in prestazione durante la partita. Oggi non abbiamo giocato al livello che possiamo raggiungere. Devo fare i complimenti anche ad Andrea Pistola, che è un allenatore bravissimo, e al ds Alessio Simone, perché insieme hanno costruito una squadra che oggi è riuscita a sfruttare praticamente tutti i cambi a disposizione. Forse oggi ci è mancato un po’ di questa capacità di trovare soluzioni diverse. Mi prendo la responsabilità di aver provato poche opzioni che potevamo utilizzare, ma ci lavoreremo”.
Alessia Mazzon (centrale CBF Balducci HR Macerata): “È mancato davvero poco. C’è stato un gioco molto intenso tra difesa e muro e abbiamo combattuto su ogni pallone. Sono sicura che potevamo fare qualcosina in più, mentre loro hanno giocato con maggiore aggressività e alla fine questo ha fatto la differenza a loro favore”.
Giorgio Caforio (libero CBF Balducci HR Macerata): “È stata una battaglia sotto ogni aspetto, anche dal punto di vista fisico. Ci sono stati tanti scambi lunghi, nessuno voleva far cadere la palla e abbiamo dato tutto quello che avevamo. Oggi purtroppo è andata così. Forse è mancata un po’ di lucidità nei momenti finali dei set, quando avremmo potuto fare scelte diverse. A caldo è difficile analizzare a fondo, perché siamo rimaste punto a punto in ogni parziale e non abbiamo mai mollato la partita. Evidentemente loro hanno avuto qualcosa in più, e lavoreremo su ciò che ci è mancato”.
Niente da fare per una Banca Macerata Fisiomed rimaneggiata che, priva di Novello e del suo “senatore” Gabbanelli, nella quinta giornata del campionato di Serie A2 Credem Banca cede il passo ai padroni di casa della Tinet Prata di Pordenone che si aggiudicano l’incontro in tre set.
Prata si dimostra molto solida in tutti i fondamentali e non vengono neanche tradite le aspettative che vedevano un servizio casalingo davvero difficile da gestire. Macerata ci prova, ruota i suoi effettivi pur non trovando l’assetto che permetta di essere costantemente in partita. Il terzo parziale ha un piglio diverso, ma qualche dettaglio e l’ace finale di Ernastowicz sigla un pesante 3-0, il terzo consecutivo subito dai biancorossi. 25-19 i primi due parziali, 25-22 l’ultimo.
La Tinet Prata si presenta con la sua classica versione: Alberini-Gamba è la diagonale palleggiatore opposto, Terpin ed Ernastowicz sono i laterali, Katalan e Scopelliti al centro, Benedicenti libero.
Nuovo assetto per la Banca Macerata Fisiomed che scende sul parquet friuliano con Pedron opposto a Diaferia, Zhelev-Karyagin in posto 4, Fabi-Fall al centro, Dolcini all’esordio come libero nel primo sestetto.
Primo set. Padroni di casa che approcciano meglio il match: il primo timeout è maceratese e arriva sul 5-1. Terpin spara fuori dal 4 dopo un’azione concitata: 10-8 casalingo con Macerata che si avvicina anche al successivo errore dal 2 di Gamba. Fall passa alto per il 13-10. Zhelev fatica in ricezione ma nell’attacco di palla alta è chirurgico: 15-11 che diventa -5 con il successivo errore dai nove metri di Fall. Niente sussulti o rimonte, Prata spinge sempre al servizio e amministra, con Katalan che manda in archivio la prima frazione.
Secondo set. Macerata parte male nel secondo e il -4 iniziale è interrotto solamente da un’errore casalingo al servizio (4-1). Pedron prova una magia, Prata difende e con il suo opposto non perdona: 7-3 in avvio. Zhelev non è preciso in ricezione, Terpin lo è in pipe con Prata che duplica Macerata per il 12-6. Karyagin spinge il pallonetto del 15-9 con i biancoverdi chiamati a dare di più per rientrare nel match. In campo Garello e Ambrose che provano a far riavvicinare i suoi con astuzia e potenza: ancora +5 per i friulani (18-13). Macerata ruota molti dei suoi effettivi senza riuscire a impensierire i passerotti, nonostante una buona vena offensiva del suo Karyagin. Chiude una difesa out di Dolcini su Terpin (25-19).
Terzo set. Tornano i due bulgari in posto 4 e anche Diaferia in campo con Prata che sprinta subito come sempre nel match di oggi. Gamba è anche fortunato con un ace sul nastro, ci pensa Karyagin a toglierlo da lì (+2, 5-3). Ancora un nastro che fa male (7-3). Ace di Zhelev che prova a dare la scossa ai biancoverdi ora più pimpanti (10-9). Macerata è più solida in questo set che può permettere l’inizio di una nuova partita: Giannini lo sa e ferma le intenzioni dei nove metri di Alberini sul -2 ospite (17-15). Diaferia segue però con due errori in attacco sanguinosi. Garello col mani-out tiene ancora aperto il parziale, ma il suo successivo errore sigla ancora il doppio vantaggio per i padroni di casa (21-19). Super Garello dai nove metri, ma il capitano Fall non riesce a eludere il muro di Katalan con Prata che chiude con l’ace di Ernastowicz.
TINET PRATA DI PORDENONE - BANCA MACERATA FISIOMED 3-0 (25-19, 25-19, 25-22)
Prata: Katalan 7, Alberini 1, Scopelliti 5, Ernastowicz 11, Meneghel, Terpin 9, Bruno, Gamba 19, Benedicenti (L1). NE: Sist, Pillon, Umek, Fusaro, Aiello (L2). All: Di Pietro, Ass: Baldon
Macerata: Fabi 2, Pedron 1, Garello 3, Fall 6, Diaferia 5, Ambrose 2, Zhelev 5, Karyagin 14, Talevi, Becchio, Dolcini (L1). All: Giannini, Ass: Leoni.
Durata set: 26’, 27, 29’ per un’ora e 22 minuti.
Note: Battute punto Prata 7 con 14 errori, Macerata 3 con 12 errori. Muri punto Prata 3, Macerata 3, Attacco punto Prata 53%, Macerata 40%, Ricezione positiva Prata 60% (30% perfetta), Macerata 46% (24% perfetta).
Photo credits: Franco Moret
L’Italia Senior chiude gli Europei di Ginnastica Aerobica con risultati straordinari, conquistando per la terza volta consecutiva il primo posto nel team ranking. Una rassegna luminosa anche per Macerata, rappresentata dalla giovane atleta Arianna Ciurlanti, parte della spedizione azzurra e da Francesco Sebastio, in forza alla Ginnastica Francavilla che per motivi universitari si sta allenando stabilmente a Macerata, lavorando quotidianamente accanto ad Arianna Ciurlanti: un binomio che ha portato energia, motivazione e un alto livello tecnico nel team cittadino.
Il gruppo maceratese ha preparato l’appuntamento europeo con un percorso completo, allenando non solo il corpo ma anche la mente. La società si è infatti avvalsa della collaborazione dello psicologo dello sport Andrea Giammaria, che ha accompagnato gli atleti in questo cammino verso l’Europa.
Nelle finali individuali spiccano l’argento di Davide Nacci, l’ottavo posto di Sara Cutini, mentre il trio Cutini–Nacci–Sebastio conquista il bronzo. Il gruppo azzurro brilla con un esercizio impeccabile e porta a casa un prestigioso oro, a cui si aggiunge il bronzo della squadra di Aerobic Dance.
Grande soddisfazione anche per i tecnici della società maceratese Arianna Ciucci, Ludovico Vallasciani e Sarah Ferragina, che si dichiarano estremamente orgogliosi del percorso, dell’impegno e dei risultati ottenuti dai loro atleti.
Una spedizione europea che lascia grande entusiasmo e nuove prospettive di crescita per tutto il movimento maceratese.
In questo anno denso di appuntamenti, dopo la “Poliphonica Don Fernando Morresi” tenutasi a marzo, il Concerto spirituale “Sul Tuo cammino” nel mese di aprile e il concerto estivo dello scorso luglio, irrinunciabile evento dell’estate maceratese, l’associazione Pueri Cantores “Domenichino Zamberletti” prosegue con i festeggiamenti per il 65° anno di Fondazione del coro con altrettante iniziative da non perdere.
Si inizia domenica 23 novembre 2025 alle 17:30, presso la Chiesa Cattedrale di San Giovanni a Macerata con il concerto “Cantate Domino” che vedrà impegnata un’insolita compagine di circa sessanta ex-Pueri, tra i quali il M° Simone Polacchi, nel ruolo di direttore. In rappresentanza dei circa 1000 che hanno fatto parte del coro dei Pueri Cantores, nei 65 anni di attività trascorsi, questo gruppo di affezionati ex cantori vuole condividere quanto di bello e di buono ha ricevuto, ripercorrendo in musica la storia e la vita dell’associazione, per essere memoria viva dell’importanza che questa realtà ha avuto per loro e che ancora continua ad avere per molti ragazzi e giovani, maceratesi e non solo.
I festeggiamenti proseguiranno, quindi, con uno speciale concerto in preparazione al Natale, “Alzati, viene la tua luce” che si terrà lunedì 22 dicembre 2025 alle 21:15, presso la Chiesa Cattedrale di San Giovanni a Macerata: un concerto per Soli, coro e orchestra, che sotto la direzione del M° Gian Luca Paolucci, offrirà una meditazione sul tema della Luce e della Pace, spaziando dalla musica barocca di Haendel e di Bach, alla musica romantica di Mendelssohn, per giungere al repertorio contemporaneo europeo e italiano. A coronamento finale di tutte le iniziative realizzate, avrà luogo l’immancabile tradizionale Concerto di Natale, giovedì 25 dicembre alle ore 17:00, presso la Chiesa del SS. Sacramento (Frati Cappuccini) a Macerata, che ospiterà l’Associazione a seguito dei lavori di ristrutturazione della Chiesa del S. Cuore: un’occasione di gioia che i giovani cantori offriranno a tutti coloro che vorranno intervenire
Sconfitta amara per la Maceratese, che torna dalla trasferta sul campo del San Marino senza punti ma con la consapevolezza di aver offerto una prova di carattere. La squadra di Possanzini, impegnata nella 12ª giornata del girone F di Serie D, viene superata 2-1 al termine di una partita combattuta e decisa nei minuti di recupero.
La Maceratese si presenta all’appuntamento con qualche difficoltà di formazione: fuori Ruani per un’infiammazione muscolare all’adduttore, dentro Ambrogi dal primo minuto e con Neglia nuovamente titolare e capitano. In panchina tornano Lucero e Marchegiani.
La prima frazione si chiude senza reti. La Maceratese controlla il possesso ma fatica a rendersi pericolosa negli ultimi metri, mentre il San Marino crea due occasioni importanti: al 22’ Gasperoni impegna Gagliardini su punizione, e al 30’ è Useini a cercare il gol con un mancino che il portiere biancorosso blocca a terra. Squadre negli spogliatoi sullo 0-0.
SECONDO TEMPO - Il secondo tempo si apre subito in salita. Dopo appena due minuti, su calcio d’angolo, Shiba svetta e firma il vantaggio sammarinese. La Maceratese reagisce con decisione: Perini calcia, la palla deviata diventa un assist per Sabattini, che però non trova la deviazione vincente.
All’11’ Neglia prova il tiro a giro ma Meli para; il capitano lascia poi il posto a Gagliardi. Ci provano anche Ambrogi da lontano e Marras con due tiri da fuori, senza esito.
Possanzini aumenta il peso offensivo inserendo Marchegiani e Lorenzi, ma è ancora Gagliardini a tenere in partita i suoi con una grande parata su Visconti. Al 34’ arriva il meritato pari: su corner di Marras, respinta corta della difesa e Ciattaglia colpisce al volo, trovando l’1-1 anche grazie a una deviazione.
La Maceratese ora spinge e sfiora il sorpasso con una bordata di Gagliardi, respinta da Meli con un intervento da applausi. Nel recupero, però, arriva la doccia fredda: al 48’ una ripartenza su lancio lungo trova Mariano, che davanti a Gagliardini non sbaglia e fa 2-1.
I biancorossi tentano l’assalto finale: altra conclusione di Gagliardi neutralizzata da un super Meli e anche Gagliardini sale in area sull’ultimo corner, ma il portiere sammarinese è ancora decisivo.
La Maceratese rientra a casa senza punti, ma la prestazione è stata confortante: carattere, intensità e diverse occasioni create. Resta però il rammarico per un risultato che, per quanto mostrato sul campo, avrebbe potuto prendere una piega ben diversa.
"È tempo di smetterla con i rinvii: ogni giorno perso si traduce in un euro in più nelle bollette dei cittadini". Con queste parole la consigliera comunale di Macerata, appartenente al gruppo misto, Sabrina De Padova, interviene con forza nel dibattito sulla gestione dei rifiuti e sulla nuova discarica provinciale, chiamando in causa direttamente l’assemblea dei sindaci e il Cosmari.
Secondo De Padova, l’intero territorio maceratese sta pagando "anni di immobilismo e scelte mancate", che hanno generato un aumento costante dei costi e ricadute dirette sulle famiglie attraverso una Tari sempre più pesante. Assemblee rinviate, piani d’ambito mai approvati, decisioni sospese e bilanci in difficoltà: per la consigliera, il quadro è quello di "un sistema che continua a rimandare mentre i problemi crescono".
Nel suo comunicato, De Padova ricorda come Macerata abbia già ospitato in passato due discariche nell’area della Pieve, lasciando sul territorio conseguenze che non possono essere ignorate nel dibattito attuale. Per questo, sottolinea, il capoluogo non può essere nuovamente considerato senza tener conto degli oneri ambientali già sostenuti.
La mancata individuazione di una nuova discarica avrebbe inoltre prodotto un vero e proprio effetto domino: più rifiuti inviati fuori provincia, costi di trasporto e smaltimento in aumento, bilanci Cosmari in tensione e, inevitabilmente, rincari TARI a carico dei cittadini.
Per la consigliera, però, non basta stabilire dove collocare l’impianto: per ridurre realmente i costi occorre una riforma strutturale, ovvero l’introduzione della tariffa puntuale, il sistema che fa pagare in base alla quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente prodotto.
Una misura già adottata in diversi Comuni italiani, dove ha portato a risultati concreti: "Premia chi differenzia di più, riduce il secco residuo e alleggerisce il carico sul sistema provinciale".
De Padova punta il dito contro la gestione dell’assemblea dei sindaci, denunciando l’assenza di una visione comune e ricordando che "continuare a rimandare significa far pagare di più i contribuenti". Macerata – afferma – deve rimanere protagonista nelle scelte future, ma "non può subire altri sacrifici dopo quelli già affrontati con le discariche del passato".
Il messaggio finale è una chiamata all’azione: "È il momento di passare dalle parole ai fatti. I cittadini non possono continuare a essere il banco su cui si scaricano incertezze e indecisioni politiche".
MACERATA – Quarant’anni di attività, una tradizione che attraversa generazioni e una passione che non si è mai affievolita. Tutto Gelato, storica gelateria maceratese, si prepara a celebrare il suo quarantesimo anniversario il prossimo 28 novembre, data precisa dell’apertura nel 1985. Alla guida dell’attività c’è oggi Barbara Trozzo, che ha raccolto l’eredità della madre e della zia, fondatrici coraggiose di quella che sarebbe diventata una delle gelaterie più amate della città.
«Tutto è nato dal coraggio di due donne meravigliose: mia madre e mia zia» racconta Barbara. «Io davo una mano già da ragazza e, finiti gli studi, ho deciso di seguirne le orme. È stato un percorso lungo, fatto di tanta passione e dedizione. Per fare questo mestiere servono studio, formazione e conoscenza del prodotto». Un impegno che l’ha portata a frequentare realtà d’eccellenza come Cast Alimenti e Carpigiani University, punti di riferimento nel settore.
Il vero salto di qualità arriva con la collaborazione ventennale con il fratello Raul: «Un periodo bellissimo, l’attività è fiorita al cento per cento», ricorda Barbara. «Il gelato non è un lavoro che si improvvisa: servono esperienza, capacità di trasformare le materie prime e materie prime di qualità».
Tra i segreti di Tutto Gelato c’è anche una squadra affiatata che negli anni ha saputo crescere, rinnovarsi e restare unita. «Il nostro team è la nostra vera forza» sottolinea.
Quattro decenni che hanno trasformato profondamente non solo la città, ma anche il modo di fare gelato. «Quando ho iniziato, questo mestiere era quasi completamente maschile. Nei corsi eravamo solo io e mia madre: le macchine erano manuali e serviva forza», spiega la titolare. Cambiate anche le abitudini dei consumatori: «Le gelaterie erano quasi tutte stagionali. Noi oggi ci prendiamo un breve periodo di pausa solo per riorganizzarci e ripartire».
Tutto Gelato propone decine di gusti a rotazione, frutto di ricerca e bilanciamento degli ingredienti. Il “prodotto principe”, racconta Barbara, nasce nel 2016, quando alla gelateria viene conferita la targa delle Eccellenze italiane. «Ho voluto dedicare un gusto proprio a quel riconoscimento: un mix di frutta secca – noci, nocciole, mandorle, pistacchi – con un variegato leggermente salato. Vale davvero la pena assaggiarlo».
Il gusto più richiesto rimane però un grande classico: la nocciola, seguita dal pistacchio e dai sapori tradizionali. Ma c’è anche spazio per i trend del momento: «Quest’anno c’è stato il boom del “Dubai”, una novità virale nata su TikTok. L’abbiamo proposta con materie prime di qualità ed è andata fortissimo».
Negli ultimi anni la gelateria ha ampliato la sua proposta con le torte gelato, sempre più richieste per ogni tipo di ricorrenza. «Sono diventate un nostro punto di forza. Prepariamo torte per battesimi, comunioni, cresime, lauree…» spiega Barbara. «E possiamo rispondere a esigenze che in pasticceria a volte è difficile soddisfare: senza glutine, senza lattosio, senza zucchero o senza saccarosio».
Mentre fervono i preparativi, Barbara mantiene un po’ di mistero, ma qualche anticipazione la concede: «Il festeggiamento principale sarà il 28 novembre. Chi passerà in gelateria riceverà un cono o una coppetta in omaggio. Ci saranno anche eventi e intrattenimento, ma non posso svelare tutto… mi piace l’effetto sorpresa!».
Quarant’anni dopo quel 1985, Tutto Gelato rimane un punto di riferimento per Macerata, con la stessa filosofia di sempre: qualità, passione e una squadra che lavora ogni giorno con il sorriso.
Il nono turno del Girone E di Seconda Categoria propone la stracittadina tra Atletico e VR Macerata. Un derby sentito e accompagnato da una bella cornice di pubblico che ha animato gli spalti dello scintillante Stadio "Della Vittoria".
Nel primo tempo la VR prova a prendere subito le redini del gioco con l'Atletico che si difende con ordine. Gli arancio-blu attaccano con Canesin, che viene murato al momento del tiro dall'attenta difesa locale. Tenta anche Calabrese, ma la sua conclusione termina a lato.
L’Atletico Macerata sviluppa una buona trama di gioco e passa in vantaggio al 20': Scalzini è abile a intercettare un passaggio avversario e a tirare dal limite un bel diagonale che si insacca alle spalle di Fuscà.
Gli ospiti non si scompongono e si gettano subito alla ricerca del pari con Romagnoli. Buona risposta dei padroni di casa: Foglia tenta direttamente su punizione ma Fuscá non si lascia sorprendere. Sul calare della prima frazione di gara, Taborro lascia in dieci l’Atletico per un fallo di reazione.
Nel secondo tempo la VR Macerata attacca con maggiore intensità cercando di sfruttare la superiorità numerica. I locali serrano i ranghi dimostrando una buona compattezza difensiva. Il pari ospite si concretizza al 70': Giovannelli tira forte dalla breve distanza, la palla danza sulla linea e Canesin si fionda di testa per l’1-1.
La VR raddoppia sulle ali dell'entusiasmo: Danchivsky trova la testa di Canesin, che segna in tuffo. Al minuto 80', chiude i conti Danchivsky, che va in gol al termine di un bel contropiede. Il derby di Macerata è della VR. Seconda vittoria consecutiva per la truppa di Mister Moretti, che può salire a quota 12 punti in classifica.Esce sconfitto l’Atletico Macerata, che raccoglie comunque l’applauso del proprio pubblico. Un avvio non facile per i ragazzi di Mister Tassi, messi alla prova da una lunga serie di infortuni.
Atletico Macerata:Ciminari, Vecchi, Velaj, Taborro, Marini, Bruno, Scalzini (60' Monteverde), Foglia, Forconi ( 70' Perez)(78' Garbuglia ), Giannini (75' Aliberti), Stura (80' Luciani).
A disposizione: Grappone, Fernandez, Gigli, Rita. Allenatore: Samuele Tassi
VR Macerata: Fuscá, Calabrese (70' Cardinali), Ricciotti , Girotti (60' Nicolai), Tartari, Prenna, Doga
(70' Giovannelli), Ciurlanti, Canesin, Elisei (46' Danchivsky), Romagnoli (60' Stura).
A disposizione: Alfei, Giustozzi, Intermesoli, Bertola. Allenatore: Marco Moretti
Marcatori: Scalzini 20', Canesin 70', Canesin 75', Danchivsky 80'.
Arbitro: Leonardo Verdini - Sezione di Macerata.
Note: presenti 200 spettatori circa al "Della Vittoria" di Macerata.
Istituzioni, imprenditori e professionisti, insieme per crescere. Questo il contenuto dell'iniziativa promossa dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Macerata e Camerino "La Legge di Bilancio 2026, agevolazioni per le imprese, ZES Marche e Umbria" che si è svolta il 15 novembre al Teatro Don Bosco di Macerata.
Dopo l'introduzione ai lavori del presidente dell'Odcec di Macerata e Camerino Luca Mira, sono intervenuti per i saluti istituzionali Francesca D'Alessandro, vicesindaco di Macerata, Antonella Borzacchiello, viceprefetto di Macerata, Daniele Gibellieri, presidente dell'Unione regionale dottori commercialisti e esperti contabili Marche ed Eliana Quintili, consigliera nazionale del Consiglio nazionale dottori commercialisti e esperti contabili.
I temi della giornata, “La Legge di bilancio 2026 e le agevolazioni per le imprese e Zes Marche e Umbria”. Nella prima tavola rotonda sono intervenuti il viceministro dell'Economia e delle Finanze Maurizio Leo, che ha illustrato misure e novità della Finanziaria, il docente Sna, coordinatore Commissioni Irpef e Ires del Comitato tecnico del Mef per l'attuazione della riforma tributaria, Gianfranco Ferranti e, in videocollegamento, il direttore dell'Agenzia delle entrate Vincenzo Carbone.
Nella seconda parte della mattinata, invece, l'approfondimento è stato relativo alla Zona economica speciale, il cui disegno di legge per Marche e Umbria è stato approvato in settimana dalla Commissione Bilancio della Camera. Tra gli intervenuti, Giosy Romano, coordinatore della struttura di missione Zes, Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Guido Castelli, commissario straordinario ricostruzione sisma 2016 e Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche. Presente anche l'assessore regionale alla Zes, Giacomo Bugaro.
Il presidente dell'Odcec di Macerata e Camerino Luca Mira “ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di un evento straordinario, realizzato in collaborazione con Confindustria Macerata”.
L'Officina delle Idee per Macerata, il laboratorio civico nato dalla volontà di cittadine e cittadini di unirsi "senza ruoli precostituiti e senza bandiere", ha ufficialmente inaugurato la sua seconda fase di lavoro con una presentazione alla stampa tenutasi oggi, sabato 15 novembre 2025. L'iniziativa, che si propone di mettere a disposizione della città un documento programmatico in vista delle elezioni amministrative del 2026, entra ora nel vivo con un ciclo di incontri pubblici dedicati all'ascolto e al confronto con il tessuto associativo del territorio.
All'incontro di presentazione, che ha visto la partecipazione tra gli altri di Eleonora Sarti, Ilaria Bucchi e dell'ex rettore Unicam Flavio Corradini, è stato ribadito il carattere civico, inclusivo e plurale dell'Officina.
"Siamo qui per condividere un percorso che nasce dalla volontà di tante cittadine e tanti cittadini di Macerata di mettersi insieme, per il bene della nostra comunità. Officina delle Idee è, prima di tutto, la risposta a un bisogno di futuro," ha affermato Corradini, sottolineando che il lavoro svolto non è di proprietà di nessuno, ma sarà interamente a disposizione della città.
Il metodo è la vera chiave di volta dell'iniziativa, che mira a capovolgere il tradizionale approccio alla politica, passando dal modello del "penso io per te che mi hai votato" a un "ti voto per fare quello che abbiamo pensato insieme". L'obiettivo è costruire un programma quanto più possibile condiviso, facendo prevalere la forza delle idee per Macerata sugli interessi di parte. "Non c'è centrodestra, non c'è centrosinistra dentro l'Officina: c'è solo – ed esclusivamente – Macerata", hanno ribadito i promotori.
La prima fase, conclusasi a luglio con la redazione di un documento articolato sui principali temi strategici (che spaziano dalla cultura al turismo, dalla sanità al welfare, dalla partecipazione alla mobilità, fino all'inclusione, alla sicurezza, all'innovazione, al rilancio del centro storico, alla valorizzazione dei quartieri e al rapporto con il territorio circostante), lascia ora spazio all'ascolto della comunità. Associazioni, categorie e comitati sono invitati a confrontarsi sul lavoro svolto, proporre integrazioni e indicare priorità.
Sono già stati calendarizzati tre incontri pubblici che si terranno presso la sala riunioni dell'Arci in via Verdi 10/A, tutti con inizio alle ore 18:00.
Il primo incontro si terrà martedì 25 novembre, dalle 18:00 alle 20:00, e sarà dedicato al tema cultura e creatività per una città viva e accogliente. Saranno invitate le associazioni culturali, quelle socio-ricreative, e i comitati e organismi di partecipazione, per discutere di sviluppo e valorizzazione della vocazione culturale di Macerata, turismo culturale, responsabile e sostenibile, e l'attenzione al centro storico, ai quartieri e alle frazioni. Altri argomenti in agenda saranno lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche e la mobilità, la partecipazione e la trasparenza.
Il secondo appuntamento è fissato per giovedì 27 novembre, sempre dalle 18:00 alle 20:00, e avrà come tema comunità solidale: volontariato, memoria e inclusione. Le associazioni invitate saranno quelle sociali e di volontariato, e gli enti e le organizzazioni attive nella solidarietà e nella memoria collettiva. Le tematiche di riferimento includono il welfare, la sanità, la sicurezza e i servizi pubblici, oltre all'immigrazione e all'inclusione.
Infine, lunedì 1 dicembre, dalle 18:00 alle 20:00, si terrà l'incontro su benessere e sostenibilità: una città che si muove e respira. Sono invitate le associazioni sportive e quelle ambientali. Si affronteranno temi chiave come ambiente, mobilità sostenibile e smart city, sviluppo economico e lavoro verde, turismo lento e sostenibile. Il dibattito toccherà anche lo sviluppo economico, il lavoro, l'imprenditoria, il commercio, l'artigianato, l'agricoltura e le politiche giovanili per lo sviluppo e il lavoro.
L'Officina delle Idee invita tutti i cittadini e le associazioni a partecipare attivamente, portando il proprio contributo per dare idee chiare e una visione responsabile al futuro della città.
Si è svolta ieri sera, 14 novembre, la Commissione di sicurezza dedicata all'Hotel House, un incontro cruciale per fare il punto sulla complessa situazione del condominio multietnico. Presenti, tra gli altri, il comandante dei vigili urbani, Sirio Vignoni, e l'avvocata Enrica Fedeli, amministratrice uscente della struttura.
L'incontro è stato anche l'occasione per ringraziare l'avvocata Fedeli, la cui professionalità e il cui impegno, in un ruolo spesso ingrato, hanno permesso di risolvere "numerose e importanti situazioni critiche" negli ultimi due anni. L'intera commissione ha espresso profonda gratitudine per il lavoro svolto, che ha significativamente migliorato la situazione generale.
Progressi nella sicurezza, allarme sul degrado
La commissione ha preso atto dei notevoli progressi compiuti negli ultimi due anni, in particolare per quanto riguarda la sicurezza e l'ordine pubblico. Il comandante Vignoni ha confermato un miglioramento tangibile "nella riduzione della criminalità e dello spaccio all'interno del maxi-condominio".
Tuttavia, Vignoni ha evidenziato che la situazione generale rimane critica per un altro, fondamentale, aspetto: il deterioramento della qualità della struttura e dei servizi.
La discussione ha fatto emergere con chiarezza la necessità di un intervento di sistema. "Il futuro dell’Hotel House, hanno sottolineato i membri della Commissione, non può gravare solo sulle spalle dell'amministrazione comunale, ma richiede un impegno più ampio e un intervento più strutturato e coordinato da parte di enti sovraordinati per trovare soluzioni definitive al degrado strutturale".
Il confronto, che ha visto anche la partecipazione costruttiva dei consiglieri di minoranza, si è concluso con l'impegno di tutte le parti a proseguire la discussione per definire obiettivi e soluzioni adeguate al problema.
MACERATA - Un grave incidente stradale si è verificato intorno alle ore 11 di questa mattina, sabato 15 novembre, lungo la strada provinciale 10, in via Lattanzio Ventura. Lo scontro ha coinvolto una vettura e una motocicletta.
Secondo le prime ricostruzioni della Polizia Locale, intervenuta sul posto, i due mezzi sono entrati in collisione lateralmente. L'impatto è stato tale da far finire la due ruote in bilico sulla fiancata dell'automobile.
I soccorsi sono stati immediatamente allertati. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i sanitari del 118 che, valutata la situazione del conducente della moto, hanno disposto il trasferimento in eliambulanza. Il centauro, un 52enne di Macerata, è stato trasportato all'ospedale Regionale di Torrette ad Ancona per accertamenti specialistici e le cure del caso. Non si troverebbe comunque in pericolo di vita.
Le forze dell'ordine hanno effettuato i rilievi di rito necessari per ricostruire con precisione la dinamica dell'accaduto e stabilire le cause della collisione.
MACERATA – Una sala dell’Asilo Ricci gremita, con una buona presenza di pubblico e diversi esponenti della giunta comunale: così si è svolto oggi, venerdì 14 novembre, l’incontro promosso dal Circolo della Rosa per riflettere sul futuro politico di Macerata dopo le elezioni regionali 2025, che hanno lasciato il capoluogo senza alcun rappresentante in Giunta. Un evento che, nelle intenzioni degli organizzatori, doveva essere un momento di analisi profonda e di confronto franco. Così è stato, grazie a interventi che non hanno risparmiato critiche, autocritiche e richiami alla necessità di ricostruire una classe dirigente credibile.
L’avvocato Bruno Mandrelli, promotore dell’iniziativa, ha introdotto le ragioni dell’incontro: “Lo spunto arriva dal risultato delle regionali, che consegnano una Macerata completamente assente dalla Giunta regionale. È un dato che ritengo preoccupante, e che non possiamo archiviare in modo superficiale. La domanda che pongo – e che affido anche ai giornalisti – è se questo risultato possa essere collegato al calo costante dell’affluenza. È un tema che riguarda la credibilità della politica, la capacità di coinvolgere, la distanza dai cittadini”.
Mandrelli ha poi chiesto ai giornalisti presenti – Patrassi, Porzi e Cambi – di offrire una lettura indipendente e radicata nella vita quotidiana della città.
Luca Patrassi ha fornito un’analisi dura, a tratti impietosa: “Siamo di fronte a un fatto storico: per la prima volta in cinquant’anni di Regione Marche, Macerata non esprime un rappresentante in Giunta. Questo non è un incidente: è la fotografia di una classe politica cittadina che è scomparsa da tempo. Per descriverla ci sarebbe da osservare un minuto di silenzio”.
Patrassi ha criticato la tendenza di destra e sinistra a scaricarsi le responsabilità: “A forza di dire che è colpa dell’altro, siamo arrivati a non sapere più nemmeno di chi sia la colpa. Forse è anche dei maceratesi, che non sono riusciti a fare squadra come invece è accaduto nei piccoli centri della provincia, dove la politica locale ha prodotto risultati più coesi e una rappresentanza più forte”. Ha aggiunto un passaggio significativo sulle dinamiche istituzionali: “Macerata subisce decisioni prese altrove. Benediciamo interventi del PNRR senza che ci sia una reale capacità di incidere sulla loro utilità o priorità. La filiera di centrodestra non ha offerto spazi di dialogo, ma non si può ignorare che anche i partiti locali non sono riusciti a sostenere i propri candidati”.
Il suo auspicio finale: “Spero che ci sia ancora qualcuno disposto a costruire un progetto di squadra, serio e credibile, capace di dare concretezza alla politica maceratese”.
Gaetano Porzi ha scelto di intervenire riportando uno spunto emerso nei giorni successivi al voto: “Ho sentito Carancini dire che forse il messaggio non è arrivato. Ma l’ho percepita come una frase che tendeva più a chiudere la questione che ad aprirla. La domanda vera è: cosa si è sbagliato? Si è fatta una valutazione seria, approfondita? Io non l’ho vista”. Porzi ha chiarito: “Non credo che il problema sia di linguaggio. Non è una questione di parole più morbide o più dure. Il problema è di metodo: di come ci si confronta, di come si costruisce una campagna elettorale, di come ci si presenta come gruppo dirigente. Servono autocritica e ripartenza, non recriminazioni rituali”.
L’intervento di Carlo Cambi è stato tra i più analitici e radicali. Ha esaminato il voto numericamente: “I numeri dicono una cosa molto chiara: a Macerata le elezioni le ha perse il centrodestra. Acquaroli nel 2020 prese 12.251 voti: oggi ne perde quasi tremila. Il centrosinistra perde meno di mille voti in città”. Da qui, la lettura più ampia: “Ha perso il centrodestra, ha perso Parcaroli, perché il suo ‘brand’ non tira più. Ma soprattutto ha perso Macerata. Non abbiamo consiglieri regionali non per un incidente della storia, ma perché la città non è più in grado di esprimere un peso politico reale”.
Cambi ha delineato un quadro del declino: “Siamo l’unico capoluogo senza segretari provinciali nei principali partiti: l’unico è il PD. Tutti gli altri hanno segreterie altrove. Non abbiamo imprese leader: nessuna delle più importanti delle Marche ha sede a Macerata. La città ha perso la propria capacità produttiva, e con essa quella politica. Come possiamo competere con territori come Tolentino, Civitanova, San Severino, Treia? Pretendere rappresentanza senza un sistema economico, culturale e amministrativo forte è illusorio”.
Sulla sanità: “Le baruffe sul tema sanitario sono state incredibili. Si è discusso senza affrontare il punto fondamentale: vogliamo un sistema efficiente o efficace? La riforma che ha trasformato gli ospedali in AST è vecchia. Se in campagna elettorale non sfidi l’elettore su temi veri, poi vincono le tessere, e infatti così è stato”.
Massimiliano “Sport” Bianchini ha portato un punto di vista molto critico sul sistema elettorale: “A Macerata si parla di politica solo durante la campagna elettorale. Il resto dell’anno c’è silenzio totale. La legge elettorale regionale penalizza il centrosinistra, ma il problema è più ampio: mancano liste vere. La lista Ricci non era una vera lista. Quella di Parcaroli, per chi l’ha vissuta, è stata un’esperienza terrificante. Questo modo di fare politica allontana i cittadini e contribuisce al crollo della partecipazione.”
Bianchini ha aggiunto un giudizio sulla storia recente: “Macerata ha perso tanto quando Marcolini non è diventato presidente della Regione. È stata una ferita profonda per il centrosinistra. Carancini in città ha avuto un risultato altissimo, quasi anomalo, mentre Menghi ha fatto una campagna isolata. La domanda è: siamo in grado di mettere insieme il meglio della politica cittadina?”.
A questo punto hanno preso la parola i consiglieri regionali uscenti, i primi sconfitti da questo risultato elettorale. L’intervento di Anna Menghi ha mescolato memoria politica, autocritica e appello alla trasparenza: “Sono in politica da 35 anni e già allora a Macerata c’era confusione tra destra e sinistra. La politica deve trovare soluzioni, deve parlare ai problemi delle persone. Io ho sempre fatto opposizione con chiarezza e responsabilità".
Ha riconosciuto un merito a Parcaroli: “Gli va dato atto di aver reso possibile un’alternativa per il centrodestra". E sul clima politico: “L’elettore è stanco. Io faccio politica vecchio stile: chi mi ama mi segua. Ma questa città deve trovare più coraggio. Bisogna tornare a dire le cose senza paura, riconoscere i difetti e le responsabilità politiche, non quelle personali”.
Romano Carancini ha portato un’analisi dettagliata: “Manca un consigliere regionale sia al centrodestra che al centrosinistra. Ma è il centrosinistra ad aver perso più gravemente. Ricci ha 23mila voti in meno rispetto ai precedenti appuntamenti, 16mila persi nella provincia di Pesaro. Anche se avesse pareggiato il 2024, sarebbe comunque arrivato dietro ad Acquaroli”.
L'ex consigliere regionale ha individuato l’errore principale: “Non abbiamo capito che la campagna elettorale doveva parlare alla sfiducia. Tema enorme, certificato dall’astensione. È stata un’occasione persa". Guardando all'imminente appuntamento elettorale dell'elezioni comunali: “Tra 7-8 mesi si vota ia Macerata ma anche in altre città importanti come Fermo, Senigallia, San Benedetto. Dobbiamo affrontare questa fase con convinzione. Tornare a essere una città che partecipa è fondamentale”.
Il segretario provinciale del PD Angelo Sciapichetti invece ha posto tre emergenze, relative a partecipazione, partiti e coalizioni, “La provincia di Macerata è quella in cui si è votato di meno. È un dato drammatico, segno di un male profondo per la democrazia. La politica non interessa più ai cittadini perché si concentra sullo scontro personale invece che sui problemi concreti. Il PD ha responsabilità precise. Dobbiamo fare un’analisi seria e capire perché non riusciamo più a interpretare le trasformazioni della regione. Il centrosinistra non è credibile agli occhi dell’elettorato. Le liste civiche o sono vere o non hanno senso. Il centrodestra da trent’anni si presenta unito: il centrosinistra no”.
Ha chiuso con un ritratto della città: “Macerata ha perso il ruolo di capoluogo da tempo: Banca Marche, la riforma delle province, la debolezza della classe dirigente. Ora dobbiamo ascoltare i cittadini, proporre idee nuove, costruire una partecipazione vera”.
A concludere la giornata sono stati gli interventi di Fabio Pallotta, Nicola Perfetti e Marco Sigona, che hanno portato una riflessione sul futuro della città e sulle possibili strategie per rilanciare la politica locale. Il dibattito si è così chiuso lasciando alla città un quadro chiaro delle sfide da affrontare: partecipazione, rappresentanza e qualità della classe dirigente saranno le chiavi per il futuro politico del capoluogo, che deve tornare ad esser tale, non solo sulla carta.