Incidente nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14:30, in via Donato Bramante, a Piediripa di Macerata. Il secondo in una manciata di minuti avvenuto nel capoluogo, dopo quello in viale Puccinotti (leggi qui). Una donna di 50 anni, residente a Montecosaro, ha infatti perso il controllo della sua Hyundai i20 all’altezza della rotatoria che conduce verso la frazione, andando a impattare con forza contro un palo della luce situato sull’aiuola spartitraffico.
Secondo una prima ricostruzione, la conducente avrebbe sbandato probabilmente a causa dell’asfalto reso scivoloso dalla pioggia caduta nelle ore precedenti. L’auto, dopo la perdita di aderenza, ha terminato la corsa contro il palo, piegandolo visibilmente. L’urto ha provocato danni significativi alla parte anteriore del veicolo.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Macerata, che hanno effettuato i rilievi per chiarire la dinamica dell’accaduto e proceduto, come da prassi, alla verifica del tasso alcolemico della conducente. La donna è risultata negativa all’etilometro.
La 50enne è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata per gli accertamenti necessari legati ai traumi riportati nell’impatto.
Nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14:00, un’auto è rimasta in bilico su un cordolo in viale Puccinotti, a Macerata, dopo aver perso aderenza all’altezza di una curva, probabilmente a causa dell’asfalto reso scivoloso dalla pioggia caduta per tutta la mattina.
Il veicolo si è fermato precariamente sul cordolo del marciapiede, poco distante dalla ringhiera verde che delimita il camminamento, senza fortunatamente provocare danni a passanti o altri veicoli.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale, che hanno effettuato i rilievi per accertare la dinamica dell’incidente, mentre la gestione della viabilità è stata affidata agli agenti della Polizia di Stato, per garantire sicurezza e fluidità del traffico nella zona. Pochi minuti più tardi, in via Donato Bramante, c'è stato un altro sinistro che ha coinvolto l'auto condotta da una donna di 50 anni: leggi qui la notizia.
Un profondo silenzio e alcune scarpe rosse sugli scranni della sala del Consiglio Provinciale. L’Ente ha deciso di celebrare così, allestendo al suo interno uno spazio con uno dei simboli più significativi scelti per il 25 Novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
"L’installazione delle scarpe rosse, infatti, è nata nel 2009 dall'artista messicana Elina Chauvet per denunciare il femminicidio della sorella uccisa dal marito - spiega Tiziana Gazzellini, consigliera di Fratelli d’Italia delegata alla promozione delle pari opportunità -. L’amministrazione provinciale ha voluto replicarla al suo interno per celebrare il 25 Novembre e ricordare che ancora molto c’è da fare per eliminare davvero la violenza contro le donne e diffondere una vera cultura del rispetto, anche se la politica in maniera unanime ha da poco approvato la legge sul “consenso libero e attuale".
"Nel 2025, infatti, seppur in calo rispetto allo scorso anno, sono ancora troppe le donne uccise: 73 secondo l’ultimo report del Ministero dell’Interno. Ma la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne non deve essere solo una commemorazione. Deve essere un percorso costante e condiviso perché è importante che ogni donna vittima di violenza possa contare sull’aiuto di istituzioni, forze dell’ordine, medici, psicologi e centri antiviolenza. La prevenzione della violenza di genere è fondamentale", ha concluso Gazzellini. Insieme alla consigliera Gazzellini era presente anche la presidente della Commissione Pari Opportunità, Rosaria Moroni.
MACERATA - L'Istituto Comprensivo "Enrico Fermi" si prepara ad accogliere le famiglie del territorio con una serie di Open Day dedicati a far conoscere da vicino spazi, progetti e filosofia educativa di una scuola che accompagna gli studenti dal primo incontro con l’infanzia fino alla conclusione della secondaria di primo grado.
Durante gli appuntamenti, genitori e bambini potranno visitare gli ambienti scolastici, conoscere i docenti e partecipare ai laboratori didattici che caratterizzano il percorso formativo della Fermi, una realtà riconosciuta per il suo approccio attento all’inclusione, alla crescita personale e alla scoperta.
Un’attenzione particolare sarà rivolta agli spazi organizzati secondo il metodo Montessori, con materiali dedicati all’apprendimento attraverso l’esperienza diretta, e ai laboratori linguistici pensati per favorire l’integrazione degli alunni provenienti da diversi Paesi. L’offerta della scuola si distingue inoltre per percorsi interculturali, attività creative legate alla musica e all’arte e per una forte collaborazione con enti e istituzioni del territorio.
Per gli studenti più grandi non mancano esperienze fuori dall’aula: la settimana bianca e i viaggi studio all’estero, che ogni anno portano i ragazzi in Spagna e nel Regno Unito, rappresentano occasioni preziose per potenziare le competenze linguistiche e vivere un’autentica immersione culturale.
Elemento identitario dell’Istituto è anche il progetto verticale "FERMIamoci ad ascoltare", che unisce infanzia, primaria e secondaria attraverso attività e riflessioni condivise. Al centro, il valore dell’ascolto autentico: ascoltare sé stessi, gli altri e l’ambiente, per costruire una comunità scolastica più consapevole e connessa. Un percorso che invita bambini, ragazzi e insegnanti a fermarsi, lasciare spazio alle emozioni e dare voce anche a chi parla con maggiore timidezza, trasformando l’ascolto in un ponte che unisce.
Gli Open Day rappresentano dunque un’occasione importante per scoprire da vicino la proposta educativa della "Fermi" e immaginare insieme alle famiglie il futuro cammino scolastico dei loro figli. Il calendario completo degli appuntamenti è disponibile sul sito ufficiale dell’Istituto www.fermimc.edu.it/scuola-aperta/.
L’Associazione Culturale Le Casette con il Lions Club Macerata Host e la Società Filarmonico Drammatica di Macerata organizzano, giovedì 27 novembre alle ore 17.30, la conferenza dal titolo: "La cellula adiposa... questa sconosciuta...".
L’appuntamento, in programma nella sala del Teatro della Società Filarmonico-drammatica, si propone di approfondire la conoscenza scientifica del tessuto adiposo: l’eccesso di cellule può portare alla cosiddetta obesità, riconosciuta recentemente come una vera patologia con le conseguenze del caso in termini sanitari ed assistenziali.
La conferenza vede la partecipazione del professor Saverio Cinti, figura di spicco nel panorama scientifico nazionale e internazionale. Il professor Cinti è direttore scientifico del Centro Obesità e già Ordinario di Anatomia Umana Normale presso l'Università Politecnica delle Marche. La sua esperienza garantirà una trattazione rigorosa e accessibile su un tema di grande attualità. L’ingresso è libero.
L'Università di Macerata ha accolto altri tre studenti palestinesi provenienti da Gaza: due ragazze e un ragazzo appena o poco più che ventenni, arrivati in Italia venerdì scorso nell’ambito del progetto Iupals – Italian Universities for Palestinian Students, l’iniziativa nazionale coordinata dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, che permette a giovani palestinesi di seguire un corso di studio nel nostro Paese attraverso corridoi universitari sicuri. Studieranno al Dipartimento di Giurisprudenza il corso di laurea triennale in inglese in diritto internazionale International, European and Comparative Legal Studies.
I tre studenti — Haidar Abdalqader Alghazali, giovane poeta palestinese, Sama Zohair Al-Saqqa, Tala Mahmoud Ibrahim — fanno parte del gruppo di 26 giovani giunti in Italia grazie al sostegno del Ministero dell’Università e della ricerca, della Farnesina, del Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme e dell’Ambasciata d’Italia in Giordania, insieme a Guardia di Finanza, Protezione Civile, Meccanismo Europeo di Protezione Civile, le Scuole di Terrasanta e la Fondazione Giovanni Paolo II.
Dopo il trasferimento in Giordania e l’assistenza nelle strutture dell'Ospedale Italiano, sono arrivati a Roma e successivamente a Macerata, dove hanno già iniziato a orientarsi nella loro nuova vita accademica. Oggi pomeriggio i tre studenti sono stati ricevuti ufficialmente nel rettorato dell’Università di Macerata, dove hanno incontrato il rettore John Mc Court e la prorettrice alle relazioni internazionali Emanuela Giacomini e lo studente già arrivato circa tre settimane fa, Momin Hraiz. UniMC è uno dei 41 Atenei italiani che partecipano al progetto Iupals, insieme – tra gli altri – alle Università di Bari, Brescia, Cagliari, Molise, Napoli “Federico II” e “Parthenope”, Parma, Roma Tre e Venezia.
«Accogliere questi tre giovani è un gesto di responsabilità e di speranza - ha dichiarato il Rettore John Mc Court -. Vengono da una realtà devastata, dove non esiste più un sistema universitario, non esiste più la vita quotidiana. Qui a Macerata trovano un luogo sicuro in cui riprendere a studiare e una comunità accademica pronta a sostenerli. L’università è – e deve essere – il luogo in cui il futuro può ricominciare».
Il rettore ha inoltre sottolineato l’importanza dell’iniziativa nel quadro del ruolo pubblico delle università italiane: «Siamo orgogliosi di contribuire al progetto Iupals. È un segnale concreto di solidarietà internazionale e un atto di coerenza con la nostra vocazione umanistica e con i valori dell’accoglienza e della dignità della persona».
L’Università di Macerata ha consegnato questa mattina i diplomi a circa quaranta nuovi dottori di ricerca provenienti dai corsi in Diritto e innovazione, Formazione, patrimonio culturale e territori, Global studies – Justice, rights, politics, Quantitative methods for policy evaluation, e Umanesimo e tecnologie. La giornata ha segnato anche l’avvio del nuovo ciclo dei corsi, che comprende anche il dottorato di interesse nazionale in Teaching and learning sciences. Insieme al rettore John Mc Court e al direttore della Scuola di dottorato Ermanno Calzolaio, anche i coordinatori dei corsi o loro delegati.
Nel suo intervento, il rettore John Mc Court ha richiamato il ruolo strategico della Scuola di dottorato come motore della vita scientifica dell’Ateneo, definendola “un presidio prezioso, un luogo di confronto interdisciplinare, di apertura internazionale, di dialogo tra generazioni di studiosi”, e ribadendo la volontà dell’Università di “rafforzarla sempre di più”.
Il rettore ha sottolineato l'importanza delle esperienze all'estero e ha lamentato la scarsa attenzione riservata a questo percorso. “C’è un dato che non possiamo ignorare: in Italia il dottorato non è ancora riconosciuto per ciò che vale, in molti settori del mondo del lavoro non riceve l’attenzione, il rispetto, la valorizzazione che meriterebbe. Oggi siete persone che sanno affrontare la complessità, che la riconoscono, che la sanno maneggiare. E questo è un valore enorme, forse il più grande in un mondo che tende a semplificare tutto, a ridurre tutto a slogan”.
Il quadro tracciato dai dati Almalaurea conferma l’impatto del percorso dottorale dell'Università di Macerata. Oltre nove dottori su dieci hanno preso parte ad attività formative strutturate e pubblicato almeno un lavoro scientifico, con valori nettamente superiori alla media nazionale. La quasi totalità ha svolto un periodo di studio o ricerca all’estero, un dato che caratterizza in modo distintivo la comunità dei dottorandi UniMc rispetto al panorama italiano. Significativa anche la collaborazione con il mondo produttivo: quasi un quinto dei dottorati è stato svolto in partenariato con imprese, una quota più che doppia rispetto al dato nazionale e indicativa di un modello orientato all’innovazione e al trasferimento di conoscenze. A un anno dal titolo, il tasso di occupazione sfiora il cento per cento e supera la media nazionale, con profili professionali ad alta specializzazione, prevalentemente in ambito universitario.
Ecco i nomi dei neo dottori: Ludovica Almonti, Giulia Amadio, Andrea Raffaele Amato, Aurora Antonelli, Luca Attolico, Miriam Bartolozzi, Giovanni Cacciani, Alessandro Cacciatore, Elena Capodaglio, Lorenza Maria Capolla, Alessandra Caputo, Davide Clementi, Chiara Comberiati, Alessandra Dignani, Patrick Donkor, Chinonye Ogochukwu Eke, Brunilda Elezi, Sara Gallegati, Alessandra Gierszewska, Rebecca Graziosi, Samah Halwany, Ludovica Ilari, Nicolò Maria Ingarra, Alessio Ionna, Giulia Lapucci, Marco Luchetti, Rebecca Marconi, Alessandra Marfoglia, Miriam Martino, Giulia Monaldi, Van Phuc Nguyen, Michele Norscini, Valentina Pagnanini, Filomena Passamano, Agnese Perfetti, Benedetta Petroselli, Supriya Krishna Pilli, Maria Rogante, Alma Lia Salmeri, Matteo Tadolti, Martina Tullio, Amin Ullah, Andualem Assefa Welde, Ludovica Xavier de Silva.
Con un cartellone di oltre 100 appuntamenti ed eventi, Macerata è pronta a immergersi nella magia del Natale 2025. Il programma, presentato questa mattina, vedrà il claim “Macerata per Natale” guidare una ricca rassegna di iniziative che si estenderanno dal 29 novembre fino a gennaio 2026, coinvolgendo centro storico e periferie.
Il via ufficiale alla stagione natalizia sarà dato sabato 29 novembre, alle ore 17:30, con la tradizionale cerimonia di accensione delle luminarie e dell’albero in piazza della Libertà. A seguire, l’inaugurazione della pista di pattinaggio su ghiaccio in piazza Cesare Battisti, che resterà aperta fino all'11 gennaio. Il sindaco Sandro Parcaroli ha espresso soddisfazione per il lavoro corale: “Gli oltre cento appuntamenti permetteranno di vivere appieno la città in una festa variegata. Ci auguriamo che i maceratesi siano i primi a scegliere Macerata per le sue attrazioni, bellezze e negozi”.
Il calendario è frutto della promozione sinergica degli Assessorati a Cultura, Eventi, Turismo, Sviluppo Economico e Politiche Sociali. Tra gli appuntamenti di punta si segnalano le Mostre d'Arte, che spaziano dalle tele temporanee di Lia Drei e Francesco Guerrieri a “Magnifiche Metamorfosi” (Biblioteca Mozzi Borgetti, con aperture straordinarie) e il Premio Pannaggi a Palazzo Buonaccorsi. Macerata si conferma città dei Presepi con quello meccanizzato all’Infopoint, la mostra agli Antichi Forni e il presepe vivente a Villa Ficana. Importante la Novità Editoriale di quest'anno: debutta il festival “Letture maceratesi” (13 e 14 dicembre, Sala Cesanelli Sferisterio) che ospiterà grandi nomi come Fabio Dragoni, Pietro Senaldi e Gianluigi Paragone, con un focus sulla storia e l’attualità, affiancato dalla mostra “Profeti inascoltati del '900”. Non mancheranno il Teatro e la Musica grazie a rassegne dedicate con Musicamdo Jazz, la FORM (con il Concerto di Capodanno il 2 gennaio) e Licenze Poetiche.
Il programma non dimentica gli appuntamenti popolari e conviviali. Il Capodanno in Piazza si festeggerà in piazza della Libertà il 31 dicembre con dj set di Multiradio e balli per l'attesa della mezzanotte. L'Epifania vedrà la tradizionale e suggestiva discesa della Miss Befana 2026 dalla Torre Civica il 6 gennaio. Quanto al Gusto e Mercatini, tornano le tradizionali castagnate (29 novembre, 6 gennaio e successivi), l’appuntamento con Il Barattolo e gli stand di prodotti tipici locali il 13 dicembre con “Li sapori de ‘na ‘ordina a Natà”. Inoltre, dal 4 al 7 dicembre, Macerata ospiterà “Evo – I linguaggi del gioco”, in collaborazione con Tipicità, un grande evento esperienziale tra food & drink, gaming (Casa Nintendo) e giochi da tavolo. Il Natale a Macerata è anche sinonimo di solidarietà con la 12ª edizione di città Amica (13 dicembre) e il tradizionale pranzo solidale del 24 dicembre al Centro Fiere di Villa Potenza.
Un cartellone che mira a rendere Macerata un polo di attrazione per l'intera regione, offrendo un mix sapiente di intrattenimento, cultura e spirito natalizio.
MACERATA – La giornata perfetta: 100 presenze in biancorosso, un gol che apre la sfida e una vittoria che rilancia la Maceratese. Per Mirco Cirulli, maceratese classe 2004, la partita contro il Castelfidardo rappresenta un passaggio simbolico della sua giovane carriera.
Alla quarta stagione in prima squadra, Cirulli al termine della partita ha raccontato le sue emozioni. “Le 100 presenze sono una fortissima emozione per me: sono nato qui, sono cresciuto qui, e indossare questa maglia significa tanto. Ringrazio il mister per le sue parole e per la fiducia che mi ha dato oggi”, ha dichiarato.
Il gol dell’1-0 rappresenta per Cirulli anche la sua prima rete in Serie D: “Sono contentissimo per il primo gol in questa categoria, ma ancora di più per la vittoria. Non è mai scontato vincere, soprattutto dopo una sconfitta. E nonostante la classifica, il Castelfidardo è una squadra con qualità importanti”.
Tra le sue 100 apparizioni, Cirulli individua un ricordo su tutti: “Lo spareggio dell’anno scorso è la presenza che mi ha emozionato di più. Vincere un campionato con la squadra della mia città è stato qualcosa di bellissimo”.
Il giovane attaccante sta vivendo anche una fase di crescita tattica, alternando il ruolo di esterno a quello di prima punta: “Mi sto adattando a una posizione nuova per me. Sono sempre stato abituato a giocare sull’esterno sinistro, ma quest’anno sto lavorando anche da punta centrale. Cerco sempre di farmi trovare pronto, da titolare o da subentrante, e di aiutare la squadra come posso”.
Sul traguardo raggiunto è arrivato anche il commento di mister Possanzini, che ha voluto sottolineare il valore e il potenziale del giovane attaccante: “Aver fatto 100 presenze a 20 anni con la Maceratese è un aspetto su cui deve riflettere. Ha ancora tanto potenziale da dimostrare. Lo scorso anno è stato un’arma a gara in corso, ma è un ragazzo con margini di miglioramento enormi e un’umiltà incredibile. Non deve avere fretta: ha tutte le qualità per emergere”.
L’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e il Comune di Macerata, Macerata Musei, Macerata Culture insieme alla Regione Marche e la Fondazione Carima, annunciano il conferimento del Premio Pannaggi/Nuova Generazione 2025 all’artista Matteo Costanzo, protagonista della personale CTRL+Z/ che sarà allestita dal 28 novembre 2025 al 29 marzo 2026 al piano nobile dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, con il patrocinio dell’Università di Macerata, dell’Accademia di Belle Arti e del Comune di Recanati.
Il Premio Pannaggi/Nuova Generazione, ideato dall’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e giunto alla sua ottava edizione, nasce con l’intento di dare spazio a giovani artisti emergenti under 40 della Regione Marche, per far conoscere e implementare il loro lavoro all’interno della scena artistica nazionale e internazionale.
“Desidero esprimere un ringraziamento agli Amici di Palazzo Buonaccorsi e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della ottava edizione del Premio Pannaggi/Nuova Generazione 2025, ormai divenuto un appuntamento stabile e atteso all’interno della programmazione culturale della città – sottolinea l’assessora alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Questa iniziativa rappresenta un’importante opportunità di confronto e crescita per i giovani artisti, ai quali viene offerto uno spazio di grande rilievo nel contesto nazionale. Con il Premio, Macerata continua a distinguersi come città che valorizza la cultura, l’innovazione e il dialogo, sostenendo con convinzione la creatività emergente e nuovi percorsi di sperimentazione”.
La commissione giudicatrice di quest’anno, composta da Paola Ballesi, Katiuscia Cassetta, Loretta Fabrizi, Andrea Giusti, Paolo Gobbi, Marina Mentoni, Mauro Mazziero, Maria Letizia Paiato, Giuliana Pascucci, ha assegnato il Premio Pannaggi/Nuova Generazione 2025 a Matteo Costanzo (Roma, 1985), con la seguente motivazione: “Matteo Costanzo propone un dialogo aperto tra la conservazione museale e la perdita costante e fluida delle informazioni nel mainstream comunicativo contemporaneo. Le sue opere composte da architetture polimorfe come rovine post mediali in continua oscillazione tra presenza e assenza rimandano alla transitorietà del file digitale che può essere modificato all’infinito con il comando "Ctrl+Z", a cui si richiama il titolo della mostra per ricordare che l’arte è un processo aperto e l’artista è in prima linea nella complicata e enigmatica costruzione della realtà”.
A cura di Paola Ballesi, la personale CTRL+Z di Matteo Costanzo, si articola come un percorso immersivo e concettualmente vibrante che invita il pubblico a riflettere sulle tensioni e le fragilità dell’epoca contemporanea. L’artista, attraverso collage, sticker-painting, video loop e installazioni, costruisce un universo visivo in cui la materia stessa della comunicazione - immagini, parole, icone, frammenti di informazione - viene decostruita e ricomposta in nuove forme di senso. Le sue opere, caratterizzate da una forte componente plastica e cromatica data dall’uso di polistirene estruso, plastica liquida e vernice acrilica, si presentano come una sorta di superfici radianti e instabili che rappresentano il disorientamento dell’umanità iperconnessa, prigioniera della sovrabbondanza informativa.
Nel dialogo con le opere storiche della collezione civica di Palazzo Buonaccorsi, la ricerca di Matteo Costanzo costruisce un contrappunto visivo e concettuale: da un lato la compostezza e la solidità architettonica della pittura del passato, dall’altro la mobilità, la frammentazione e la mutevolezza della percezione contemporanea. È un confronto fertile e provocatorio, in cui l’artista interroga la relazione tra memoria e oblio, permanenza e transitorietà, stabilità e caos, invitando il pubblico a riconoscere in questa tensione l’essenza stessa del nostro tempo. Nel suo lavoro, Matteo Costanzo elabora una strategia di riscatto dei rifiuti visivi prodotti dal circuito della comunicazione globale: immagini, slogan, pixel, codici e materiali di scarto che l’artista riutilizza con spirito costruttivo, offrendo loro una seconda possibilità nel campo della creazione artistica. In questa operazione, l’atto del “riuso” diventa gesto poetico e politico insieme, un modo per trasformare il rumore dell’informazione in linguaggio, la dispersione in visione, l’eccesso in significato.
Attraverso un montaggio libero e casuale di linguaggi, tecniche e media differenti, Costanzo costruisce una sorta di caleidoscopio contemporaneo, un archivio instabile di immagini e frammenti che sintetizza la condizione della “società trasparente”, dove, per contraddizione, la verità è sempre più difficile da distinguere dalla sua rappresentazione. La mostra CTRL+Z invita così a una rilettura critica e poetica della realtà, restituendo allo spettatore un’esperienza di consapevolezza visiva e percettiva, sospesa tra ironia e lucidità.
Accompagna la mostra il catalogo bilingue, edito da Vydia, che racconta la ricerca artistica di Matteo Costanzo attraverso lo sguardo critico della curatrice Paola Ballesi, in un saggio dal titolo Ctrl+Z; arricchito con l’intervista - dialogo tra la storica dell’arte Maria Letizia Paiato e l’artista.
L’esposizione sarà corredata oltre che dal catalogo anche da un video presente in mostra, che coglie i segreti del laboratorio dell'artista, la sua ricerca e le sue pratiche.
Il progetto del Premio Pannaggi è stato reso possibile grazie al main sponsor Simonelli Group, da sempre attento sostenitore del connubio tra arte e mondo produttivo nelle Marche, e realizzato in rete con il Centro Studi Pannaggi, l’Accademia dei Catenati e Il Mugellini Festival, in collaborazione con il Cesma (Centro Studi Marche), il TOMAV - Torre di Moresco Centro Arti Visive, le gallerie Bianco Contemporaneo, Laboratorio 41 e Spazio Lavì.
Grande festa alla Macerata Boxing Club. La società di pugilato ha festeggiato sabato il suo nuovo locale aperto da poco tempo nel quartiere di Collevario, inaugurandolo ufficialmente alla presenza degli assessori Andrea Marchiori, Paolo Renna e Riccardo Sacchi a cui è stato affidato il rituale taglio del nastro.
Le grandi sale della palestra erano gremite di tanti amici, atleti della società, personaggi del mondo del pugilato e dello sport e cittadini che hanno avuto modo di visitare il nuovo locale e festeggiare per tutto il pomeriggio.
Una soddisfazione per i fondatori Luca Pucci, Luca Crucianelli, Noemi Tiofilo, Samuele Antinori e Antonio Cervigni, che lavorano insieme da tanto tempo nel pugilato e a questo progetto e lo hanno realizzato in una struttura interamente privata senza aiuti pubblici, mettendo insieme le loro forze e supportati da numerosi sponsor che hanno conosciuto il loro lavoro passato e creduto nei loro nuovi progetti sportivi.
A dare man forte ai due tecnici Crucianelli e Pucci, ad allenare e preparare i pugili della palestra si è aggiunto Riccardo Cirilli, ex pugile che ora è diventato un giovane allenatore parte fondamentale della squadra.
La palestra, molto grande e interamente dedicata al pugilato, è frequentata da moltissimi ragazzi e ragazze, di cui una decina di pugili con un ampio curriculum di combattimenti sul ring e moltissimi giovani aspiranti pugili che si allenano duramente per intraprendere la strada dell’agonismo, oltre ai tanti atleti amatori di tutte le età, bambini compresi, che amano allenarsi e imparare la boxe
Mentre l'amministrazione comunale si appresta a festeggiare con nastri tricolori e brindisi l'inaugurazione di palazzi, musei e piazzette ristrutturate, finanziate principalmente con fondi Pnrr, ll'esponente provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), Patrizia Sagretti, lancia un forte monito: "La vita quotidiana dei cittadini sta diventando sempre più complessa a causa della carente manutenzione ordinaria".
"Questo è quello che pensano i miopi e la nostra giunta di destra" , dichiara Sagretti in riferimento all'ottimismo sui "tagli di nastri" che dureranno fino a primavera. "Il pensiero delle persone, probabilmente, è un altro".
Secondo Avs, il rischio è che le grandi opere non abbiano un impatto sulle "problematiche quotidiane" dei maceratesi, che sono fatte di "azioni semplici, ma fondamentali", come il camminare a piedi.
Il cuore della critica di Avs è rivolto allo spazio residuale e alla scarsa sicurezza dedicati ai pedoni. L'attività di camminare a piedi, svolta quotidianamente da tutti, si scontra con una realtà critica: "Marciapiedi stretti e impraticabili: la pavimentazione è spesso sconnessa o lo spazio risulta ingombro da erbacce e arbusti".
Attraversamenti pedonali "ideali": Macerata, secondo Sagretti, si distingue negativamente per la quasi totale invisibilità delle strisce pedonali. "Le famose strisce bianche sono un concetto ideale. Sono da cercare, da intuire e una volta che si pensa di averle trovate rimane sempre il dubbio se siano quelle ufficiali o quelle vecchie non ben cancellate", afferma la segretaria Avs.
Sicurezza stradale "a parole" , Avs accusa Lega e Fratelli d'Italia di tenere alla "sicurezza del cittadino solo a parole", escludendo il tema della sicurezza stradale dal loro concetto di gestione urbana.
"A dimostrazione di questo, ahinoi, sono gli incidenti che coinvolgono sempre più spesso i pedoni", si legge nella nota. "Nonostante le statistiche e le richieste dei cittadini, non si percepisce che l'amministrazione abbia adottato misure concrete per migliorare la visibilità delle strisce o limitare la velocità nelle aree più popolate".
Il nodo della questione risiede, secondo Avs, nelle priorità di bilancio: "La manutenzione delle opere pubbliche ha un costo e nel bilancio attuale le risorse per le spese correnti sono limitate". La conclusione è amara: le piccole opere non generano titoloni sui giornali e, quindi, "forse valgono meno nell'ordine delle idee di Parcaroli & co".
"Macerata ha bisogno di strade sicure per tutti, di marciapiedi comodi, di strisce pedonali ben visibili", conclude Patrizia Sagretti, rilanciando la necessità di un cambio di prospettiva sulle priorità urbane.
Troppa Banca Macerata Fisiomed per la Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro che è costretta ad arrendersi in tre set dopo. Dopo tre ko di fila, si rialzano i ragazzi di coach Giannini in questo che, alla vigilia, poteva considerarsi uno scontro delicato. Finisce 3-0 (25-21, 29-27, 25-18) con i biancorossi (oggi in tenuta verde) sempre in controllo in una partita comunque equilbrata. Macerata fa meglio in battuta e in ricezione, limita gli errori e si lascia trasportare dalla qualità offensiva dei suoi martelli, Garello e Karyagin su tutti. MVP è lo stesso laterale bulgaro, la differenza l’hanno fatta anche i suoi 25 punti.
Non c’è Fabi per infortunio, esordio quindi in distinta per Alessandro Pesciaioli – centale cresciuto nel vivaio biancorosso. Non è l’unica novità in campo maceratese con coach Giannini che presenta sin da subito l’assetto a tre schiacciatori. Garello, Zhelev e Karyagin sono le bocche di fuoco pronte ad essere “armate” dal regista Pedron. Capitan Fall, Ambrose, Dolcini e Gabbanelli (il primo per la difesa e il secondo per la ricezione) sono gli altri protagonisti del sestetto.
Porto Viro, nella sua canonica versione nerofucsia, si presenta con la sua diagonale palleggiatore opposto formata da Zonta e Pinali, Chiloiro e Magliano sono gli schiacciatori, Erati-Eccher al centro, Morgese libero.
Primo set. Partono meglio i biancorossi. Fall è implacabile dal centro, ma Pinali lo è altrettanto da posto 2: +2 Macerata in avvio (9-7). Pedron pesca l’angolino al servizio per i biancoverdi che amministrano il vantaggio di +5 a metà set grazie anche a un’incomprensione di Zonta con i suoi attaccanti: 14-9 casalingo. Porto Viro rientra grazie a un proficuo turno in battuta, ma è il muro maceratese a risolvere uno scambio che poteva rendere il parziale più complicato: 16-13 col block di Ambrose. L’ingrediente decisivo di questa partita può dirsi la continuità, evitare blackout improvvisi è la chiave per primeggiare: lo sa Karyagin che mette a terra l’ace del 19-13. Zhelev non chiude col pallonetto, ma Gabbanelli vola in difesa e – con il prezioso aiuto di Karyagin - permette a Pedron di tornare al servizio sul 21-17. Si susseguono time-out discrezionali, ma il risultato non cambia: è fluido il gioco maceratese che permette al muro di Karyagin di portare le squadre sul 1 a 0 (25-21).
Secondo set. Ambrose fa il “bello e il cattivo tempo”: il suo attacco non passa per il primo +3 ospite della partita (0-3), ma poi è la battuta insidiosa a permettere ai suoi di rientrare. Ottimo impatto di Garello nel parziale e nella sua prima partita da titolare: è il suo turno dai nove metri a regalare il +2 alla Banca Macerata Fisiomed (7-5). Dentro Ferreira Silva per un Chiloiro in debito di ossigeno, ma continua il magic moment di Garello: è suo l’attacco vincente del 15-12. Fall spinge dal centro, ma il block-out di Magliano tiene in corsa Porto Viro (18-16). Entra Becchio per il classico cambio al servizio di fine set, ma è Zonta ad obbligare Giannini al discrezionale dopo un muro dalla sua zona (20-19 e parziale riaperto). Si arriva in equilibrio alle fasi finali con Zhelev che viene murato alla prima occasione per chiudere il parziale: 24-24. Punto a punto elettrizzante, 2-0 e set in banca con il super muro di Ambrose (29-27).
Terzo set. Inizio equilibrato di partire col muro maceratese che sfrutta degli attimi di confusione nel sestetto veneto. Karyagin continua a dimostrarsi una delle frecce più brillanti nella faretra a disposizione di Pedron: 8-4 e prove tecniche di allungo. Macerata gestisce il suo vantaggio in questa fase con Zhelev che si riscatta dal 4 per il 12-8. Con un Karyagin così, è dura per tutti: 15-9 dopo un attacco impossibile dalla seconda linea. La vena offensiva dei laterali biancoverdi oggi è molto ispirata, Macerata si dimostra più continua nel corso del set e questo le permette di rimanere in controllo. Ace di Garello per il 22-15, chiudono i padroni di casa sul +7: 25-18!
BANCA MACERATA FISIOMED – ALVA INOX 2 EMME SERVICE PORTO VIRO 3-0 (25-21, 29-27, 25-18)
Macerata: Pedron 3, Garello 13, Fall 7, Diaferia, Ambrose 6, Zhelev 12, Karyagin 25, Talevi, Becchio, Gabbanelli (L1), Dolcini (L2). NE: Novello, Pesciaioli. All: Giannini, Ass: Leoni.
Porto Viro: Erati 6, Zonta 1, Magliano 11, Ferreira Silva 4, Brondolo, Mazzon, Eccher 6, Chiloiro 4, Pinali 14, Morgese (L1). NE: Maghenzani, Milan, Lamprecht, Sperandio (L2). All: Bologna, Ass: Zambonin.
Durata set: 27’, 34’, 26’ per un’ora e 27 minuti.
Note: Battute punto Porto Viro 0 con 7 errori, Macerata 5 con 10 errori. Muri punto Porto Viro 5, Macerata 7, Attacco punto Porto Viro 43%, Macerata 52%, Ricezione positiva Porto Viro 52% (25% perfetta), Macerata 56% (26% perfetta).MVP: Karyagin
Photo credits: Mauro Pianesi
All’Helvia Recina–Pino Brizi la Maceratese batte il Castelfidardo 2-0, un gol per tempo, in un pomeriggio freddo quanto povero di emozioni ma ricco di significato per la classifica. Seconda vittoria consecutiva in casa per la squadra di Possanzini, che archivia così il ko di Cattolica e conquista tre punti pesanti, ossigeno puro per la corsa salvezza. Per i fidardensi, autori comunque di una prova ordinata, arriva invece il secondo stop di fila che li lascia fanalino di coda.
La sfida, tornata in calendario dopo due anni e accompagnata dal clima di gemellaggio tra le due tifoserie, si apre con una Maceratese molto rinnovata rispetto all’undici visto a Cattolica: fuori Ruani e Papa, in porta spazio a Cusin, davanti alla difesa rientra il capitano Lucero, Vanzan completa il reparto arretrato, mentre in avanti trovano posto dal 1’ il 2008 Fratini e Cirulli. Proprio l’attaccante biancorosso, premiato nel pre-partita dal presidente Crocioni con una maglia celebrativa per le 100 presenze, sarà uno dei protagonisti del pomeriggio. Nel Castelfidardo Monaco deve rinunciare allo squalificato Fiscaletti e a Selemby, non al meglio e inizialmente in panchina; esordio dal primo minuto per Siciliano al centro della difesa.
La prima occasione arriva dopo cinque minuti: Cirulli scatta sul filo del fuorigioco, entra in area e impegna Osama con un diagonale. Al 9’ la Maceratese sfiora il vantaggio con una punizione di Marras dai venti metri che si stampa sul palo a portiere battuto. I ritmi restano bassi: la Rata tiene il pallino del gioco senza affondare, il Castelfidardo si copre con ordine e prova a colpire in ripartenza. Alla mezz’ora Abagnale mette un cross perfetto per la testa di Traini, dimenticato in area, che manda di poco a lato. Gli ospiti prendono fiducia e quattro minuti più tardi Cusin è bravo a deviare in angolo la conclusione di Bugari.
Quando la gara sembra incepparsi, al 37’ i biancorossi la sbloccano: Sabattini lancia in profondità Cirulli, che infila Osama e firma l’1-0, facendo esplodere il settore di casa. Prima dell’intervallo c’è spazio per un altro guizzo di Sabattini, che si accentra e sfiora il raddoppio con un diagonale a lato di poco. Si va al riposo con la Maceratese avanti.
In avvio di ripresa sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi: dopo tre minuti Marras serve Cirulli, che da buona posizione non riesce però a chiudere i conti. La partita procede senza grandi sussulti finché, al 25’, il neo entrato Nasic prova la conclusione da fuori e costringe Osama alla deviazione in angolo. Sul corner successivo, battuto da Gagliardi, arriva il 2-0: sul secondo palo sbuca Lucero che, di piede, insacca da due passi e mette virtualmente il sigillo al match.
Nel finale il Castelfidardo si getta in avanti con generosità, ma la difesa biancorossa tiene bene. Da registrare solo un tentativo di Clerici sull’esterno della rete e una conclusione di Morais respinta da Cusin. La Maceratese non corre altri rischi, porta a casa il clean sheet dopo quasi due mesi e, al triplice fischio, può festeggiare sotto la curva tra gli applausi degli oltre 800 presenti, una cinquantina dei quali giunti da Castelfidardo.
MACERATESE–CASTELFIDARDO 2–0
Maceratese (4-2-4): Cusin; Vanzan (23’ st Nasic), Ciattaglia, Morganti, Lucero; De Angelis, Sabattini (23’ st Mastrippolito); Fratini (6’ st Perini), Marras, Cirulli, Osorio (11’ st Gagliardi).A disp.: Gagliardini, Marchegiani, Ambrogi, Neglia, Arbusti.All.: Matteo Possanzini.
Castelfidardo (4-3-1-2): Osama; Bugari, Valentino (39’ st Dovhanyk), Paramatti (1’ st Tarulli), Siciliano; Dompnier, Abagnale, Clerici (39’ st Taddei); Palestini; Morais, Traini.A disp.: Gattini, Castorina, Selemby, Stroppa, Marinelli, Cori.All.: Francesco Monaco.
Arbitro: Denis Cornel Pal di Roma 1Reti: 37’ pt Cirulli, 26’ st LuceroNote: Spettatori circa 800, di cui una cinquantina da Castelfidardo. Ammoniti: Paramatti, Morganti, Sabattini, Vanzan.
MACERATA - Momenti di preoccupazione questa mattina in via Roma, all’altezza dei bagni pubblici, quando una donna ha accidentalmente dimenticato le chiavi all’interno della propria auto posteggiata.
All’interno dell’abitacolo erano presenti anche i suoi cani. Immediata la chiamata della proprietaria ai vigili del fuoco, intervenuti sul posto per sbloccare la situazione.
I pompieri hanno dovuto rompere il vetro posteriore sinistro per poter accedere all’interno del veicolo e recuperare sia le chiavi che gli animali, tutti incolumi.
Quarant'anni e due primavere. È questo il tempo che è trascorso da quando un gruppo di ragazzi e ragazze si separò, diplomandosi dalla 3ª Media (sez. G) della Scuola Enrico Fermi di Macerata (1983). Ma l'affetto e l'amicizia vera non conoscono la ruggine del tempo.
Venerdì scorso, l'aria del ristorante "Le Case" si è riempita di risate, ricordi e di quel calore inconfondibile che solo le amicizie di gioventù sanno infondere. Ben 21 ex studenti su 29 della classe si sono riuniti per celebrare un'amicizia lunga oltre quattro decenni. Un'adesione eccezionale, che testimonia il legame profondo e indissolubile che li ha uniti fin dai banchi di scuola.
L'iniziativa, organizzata con entusiasmo da alcuni membri del gruppo, è stata l'occasione perfetta per ritrovarsi. Molti di loro non si vedevano letteralmente da decenni, altri hanno mantenuto i contatti ma l'emozione di rivedere l'intera "vecchia guardia" era palpabile.
"È stato come se il tempo non fosse mai passato", ha commentato uno dei partecipanti, con gli occhi lucidi e un sorriso nostalgico. "Ci siamo lasciati che eravamo adolescenti pieni di sogni e ci siamo ritrovati adulti ma con la stessa allegria e la stessa complicità di allora".
Tra un trancio di pizza e una birra, la serata è stata un turbinio di aneddoti, rispolvero di vecchi "cimeli" di classe e aggiornamenti sulle vite di ognuno: carriere, famiglie, viaggi e le inevitabili sfide che la vita ha presentato. Il ristorante "Le Case" ha fornito la cornice ideale, intima ed elegante, per questo tuffo nel passato.
L'evento non è stato solo una cena, ma una vera e propria celebrazione della vita e dell'amicizia che, nonostante le distanze e il passare degli anni, è rimasta forte. L'appuntamento è già fissato per la prossima rimpatriata, con la promessa di non aspettare altri 42 anni.
Presenti all'appello, rigorosamente in ordine alfabetico: Angeletti Paolo, Baccifava Andrea, Cipolletta Sabrina, Feliziani Liana, Fiorini Michele, Giardetti Mirko, Laici Giuliano, Giglioni Simona, Gironella Adriana, Moretti Massimo, Mozzicafreddo Andrea, Paielli Giuseppe, Paoletti Simonetta, Piancatelli Francesco, Pianesi Maria Savina, Pietrella Giovanni, Rossetti Cinzia, Staffolani Elisabetta, Traballoni Fabrizio, Verdenelli Marina, Virgili Emanuela.
Dopo le recenti dichiarazioni dell’assessore ai lavori pubblici Paolo Renna sui cantieri dei giardini Diaz – "Più che i tempi sono importanti i risultati" –, continuano a susseguirsi osservazioni e dubbi da parte dei cittadini. Tra questi, anche quello di Fabrizio Giorgi, maceratese, che ha inviato alla redazione di Picchio News una lunga riflessione corredata da alcune fotografie, con l’obiettivo – spiega – "di ottenere risposte chiare da chi amministra la città".
Giorgi racconta di essersi recato personalmente nell’area dei lavori, parlando ironicamente di “luogo del misfatto”. Da quella passeggiata sono nate una serie di domande, rivolte all’amministrazione, su scelte progettuali e risultati ottenuti fino a oggi.
Il primo interrogativo riguarda la scelta di reimpiantare numerosi ippocastani, una specie che – osserva Giorgi – "soffre a vivere in contesti urbani, penalizzata anche dalle mutate condizioni climatiche".
Un altro aspetto che solleva perplessità è la concezione complessiva dei giardini: "Si è tenuto conto che si tratta prima di tutto di giardini storici, vissuti da persone di tutte le età, e non solo di un parco giochi?", chiede.
Proprio rispetto ai giochi installati, Giorgi sottolinea come questi sembrino rivolti "quasi esclusivamente alla fascia 6-10 anni", oltre che caratterizzati da "colori poco gioiosi". Ed è il tema dei materiali a far emergere ulteriori critiche: dalle superfici sotto i giochi all’anello perimetrale, realizzato in cemento e "reso impermeabile", soluzione che – afferma – "mal si concilia con le esigenze di chi pratica nordic walking" e che potrebbe creare problemi in caso di piogge.
Giorgi evidenzia anche la scelta delle nuove sedute: "Tutte in marmo, con spigoli vivi e senza schienale. Qualche panchina in legno sarebbe stata indispensabile sia per i bambini che per gli adulti".
Un’altra perplessità riguarda l’assenza di installazioni ludiche "più semplici e inclusive", come la classica campana per i percorsi psicomotori, o l’idea di inserire scacchiere e altri giochi da tavolo su tavoli e panchine.
Sul piano ambientale, Giorgi critica l’eliminazione delle siepi e delle essenze aromatiche "con la motivazione della sicurezza", scelta che – afferma – “dimentica completamente la biodiversità e le peculiarità del nostro territorio”. A suo avviso, piuttosto che rimuovere vegetazione, sarebbe stato opportuno "incrementare la presenza delle forze dell’ordine, anche in borghese".
Un’altra questione riguarda gli ingressi dei giardini. Giorgi ricorda infatti il divieto di accesso ai veicoli, in vigore dalle 7 alle 21, evidenziando come "non siano state installate telecamere né agli ingressi di piazza Garibaldi né a quelli di via Morbiducci", con il rischio di transiti irregolari “anche a velocità sostenuta”.
Ma la critica più ampia riguarda la mancanza di una visione urbanistica unitaria: "Perché non è stato elaborato un progetto unico che comprendesse giardini Diaz, Terrazza dei Popoli, l’area tra il Mu.Bi. e l’anello ciclopedonale? Quest’ultimo presenta già diversi avvallamenti che si riempiono d’acqua alla prima pioggia".
Nella parte finale del suo intervento, il cittadino esprime due ulteriori considerazioni: la prima riguarda il rischio di ritardi nelle ristrutturazioni in corso – dai giardini a Fonte Scodella, dal parco delle Vergini a Sasso d’Italia – tutte con scadenza lavori prevista per il 13 dicembre. “Faranno la stessa fine infinita di via dei Velini?”, domanda.
La seconda riflessione è rivolta al tema dei controlli: ricordando che al R.U.P. spetta “l’1,6% netto sull’importo di aggiudicazione”, Giorgi auspica "maggiore attenzione nell’uso dei fondi, che siano PNRR, europei, regionali o mutui: sempre soldi nostri sono".
Il messaggio di Giorgi, pur critico, si chiude con un augurio ai concittadini e con una punta di amarezza: "Nell’attesa che ci si svegli da questo lungo letargo… buona domenica a tutti i maceratesi". E aggiunge, in dialetto: "Me voli cojonà ma minga simo tutti tandalocchi".
Niente da fare sul difficile campo dell’Igor Gorgonzola Novara per la CBF Balducci HR: le arancionere non riescono nell’impresa di strappare punti alla corazzata piemontese che supera 3-0 le maceratesi nell’undicesima di andata della Serie A1 Tigotà. La MVP Squarcini (11 punti per la centrale) guida le novaresi al successo pieno, Alsmeier è la top scorer (15), 11 punti per l’opposta Tolok al rientro. In campo arancionero buona prova di Ornoch: 8 punti con il 58% in attacco per la polacca. Novara domina a muro (10 di cui 8 nel primo set), 5 ace per l’Igor Gorgonzola contro i 3 CBF Balducci HR.
Novara impatta in maniera importante a muro, saranno ben 8 a fine primo set, mentre la CBF Balducci HR di conseguenza fatica in attacco (29% di squadra): parziale subito segnato sul 14-6 nonostante il tentativo di rientro maceratese (14-10), il finale è ancora tutto piemontese con Baijens protagonista (5). Nel secondo set, con Ornoch in campo titolare (100% in attacco), le arancionere tengono il passo dell’Igor Gorgonzola salendo in percentuali di attacco (anche Mazzon 100%, Decortes 57%) fino al 16-16, poi la battuta novarese manda in crisi la ricezione maceratese (20-16): uno strappo da cui la CBF Balducci HR non riesce a rientrare con i colpi decisivi di Baijens e Alsmeier, 25-22. Nel terzo set le arancionere tentano ancora di reggere l’urto dell’Igor Gorgonzola (7-7), le piemontesi mettono però la freccia con Herbots (13-7): la CBF Balducci HR lotta fino al 19-16, poi Novara chiude due scambi lunghi e spettacolari (21-17) che lanciano l’Igor verso il 3-0 (25-18).
Coach Lionetti schiera Bonelli-Decortes, Mazzon-Crawford, Kokkonen-Kockarevic, Caforio libero. Coach Bernardi risponde con Cambi-Tolok, Baijens-Squarcini, Alsmeier-Herbots, De Nardi libero.
Primo break di Novara con Squarcini a muro e Tolok (3-0), Decortes firma il 4-3 in pallonetto, Tolok ritrova il +3, 7-4. Kockarevic out (8-4), muro Baijens (9-4), errore Cambi (9-5), entra Clothier per Mazzon dopo uno scontro fortuito con Kockarevic, Bonelli inventa il 10-6. Tolok ferma Kokkonen (12-6), Decortes out (13-6), arriva un altro muro Novara (14-6), Kokkonen a segno (14-7), ace Bonelli, 14-8. Ancora Kokkonen (14-9), Alsmeier out (14-10). Muro Herbots (15-10), ace Alsmeier (16-10), entrano Piomboni per Kokkonen e Ornoch per Decortes, la polacca a segno, 17-11. Ace Squarcini (18-11), Herbots contrattacco (19-11), dentro anche Batte per Bonelli in regia, Kockarevic vincente (19-12), nel Novara dentro Carraro e Mims, c’è il muro della statunitense neo entrata, 21-12. Ornoch passa (21-12), poi firma l’ace (21-13), Baijens a segno (23-14), anche Alsmeier (24-14), chiude Baijens 25-15.
Nel secondo torna in campo Mazzon, c’è Ornoch in banda per Kockarevic, Decortes pipe (1-2), ace Tolok (5-3), poi sbaglia (5-4), Alsmeier chiude un lungo scambio, 7-4. Decortes a segno (7-5), Ornoch a segno (9-7), muro Bonelli (9-8), ancora Ornoch, 10-9. Muro Crawford (11-11), Herbots contrattacco (13-11), Mazzon a filo rete (13-13), Squarcini primo tempo (16-14), Mazzon fast, 16-15. Ace Cambi (18-15), Bonelli piazza il 18-16, ancora ace Alsmeier, 20-16. Decortes gran colpo (20-17), Crawford primo tempo (20-18), Decortes mani out (21-19), ace Ornoch sulla riga, 21-20. Crawford out (23-20), Piomboni a segno (23-21), Baijens al centro (24-21), Mazzon primo tempo (24-22), chiude Alsmeier 25-22.
Punto a punto l’avvio di terzo set (3-3), Alsmeier contrattacco (5-3), Ornoch vincente (5-5), Craword a filo rete, 6-6. Entra Clothier per Crawford, Piomboni (rimasta in campo per Kokkonen) diagonale (7-7), Herbots mani out, 9-7. Muro Herbots (10-7), Squarcini primo tempo (11-7), entra Kokkonen per Decortes, Herbots sbaglia (11-8), Ornoch non passa, 13-8. Entrano Carraro e Mims nel Novara, Kokkonen pipe (15-10), Ornoch vincente (16-11), Alsmeier mani out, 18-11. Kokkonen a segno due volte (18-13), Piomboni mette il 19-14, ancora Kokkonen (19-15), Alsmeier sbaglia (19-16), Mazzon vincente, 20-17. Ace Squarcini (22-17), Piomboni c'è (22-18), Mims contrattacco (24-18), chiude l’errore di Ornoch, 25-18.
IL TABELLINO
IGOR GORGONZOLA NOVARA - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-0 (25-15 25-22 25-18)
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Cambi 1, Alsmeier 15, Squarcini 11, Tolok 11, Herbots 10, Baijens 10, De Nardi (L), Mims 2, Melli, Costantini, Ishikawa, Carraro, Leonardi (L), Bonifacio. Allenatore Bernardi.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bonelli 4, Kokkonen 7, Crawford 3, Decortes 6, Kockarevic 1, Mazzon 6, Caforio (L), Ornoch 8, Piomboni 4, Clothier 1, Acciarri (L), Sismondi, Batte, Bresciani. Allenatore Lionetti.
Arbitri: Caretti, Marconi.
Note - Spettatori: 2806, Durata set: 24', 28', 29'; Totale: 81'. MVP: Squarcini.
Entra in casa e trova l’amico senza vita sul letto: è la tragedia avvenuta nel centro di Macerata, in via Lauro Rossi. La vittima è Christos Kagias, 54 anni, di origine greca, residente nel capoluogo da oltre vent’anni e conosciuto per il suo lavoro come macchinista dello Sferisterio.
L’allarme è scattato nel pomeriggio, intorno alle 16.45, quando l’amico, preoccupato perché il 54enne non rispondeva da ore, ha deciso di entrare in casa con l’aiuto di una vicina che possedeva le chiavi. Una volta dentro, ha fatto la drammatica scoperta e ha subito chiesto aiuto.
Sul posto è intervenuto il 118, ma per Kagias non c’era più nulla da fare. Dopo la constatazione del decesso, è arrivata la polizia per effettuare i rilievi. Secondo le prime informazioni, la morte sarebbe stata provocata da un malore.
Kagias viveva da solo in via Lauro Rossi, nel tratto che porta verso Piaggia della Torre. Era arrivato a Macerata per motivi di studio e da circa vent’anni lavorava allo Sferisterio durante la stagione lirica, oltre a collaborare con altri teatri. Non era sposato e, terminati gli impegni lavorativi, tornava spesso in Grecia per trascorrere del tempo con la madre.
Secondo derby nel giro di una settimana per la VR Macerata che sfida l'Helvia Recina nel match valevole per la decima giornata del Gruppo E di Seconda Categoria. Nel Primo tempo è la VR a tenere il pallino del gioco. I padroni di casa vedono annullarsi un gol di Canesin per fuorigioco.
Poco dopo è Ricotta a sfiorare la rete del vantaggio. Nella ripresa le due squadre aumentano il ritmo alla ricerca del goal per sbloccare il punteggio. Al 65', Canesin centra il palo. Quando tutto sembrava apparecchiato per il goal dei locali, l'Helvia Recina passa con un bel sussulto d'orgoglio.
Natali, al minuto 75', è il più lesto a ribadire in rete sugli sviluppi di una mischia. La VR Macerata sfiora il pari con Ricotta che dentro l'area piccola calcia incredibilmente fuori sul perfetto suggerimento di Giovannelli. Il definitivo 1-1 si concretizza alla sirena: Ricciotti pennella per la testa di Tartari che incorna facendo esplodere i tifosi arancio - blu. Si chiude in parità un bel derby giocato bene da entrambe le formazioni.
VR Macerata ed Helvia Recina restano entrambe a quota 13 punti al centro della classifica.
VR MACERATA- HELVIA RECINA 1 -1
VR Macerata:
Fuscá, Giustozzi (70' Giovannelli), Ricciotti, Nicolai (85' Benfatto), Tartari, Prenna, Calabrese (75' Romagnoli), Doga, Canesin, Stura (60' Danchivsky), Ricotta.
A disposizione: Artesi, Intermesoli, Rocci, Cardinali. Allenatore: Marco Moretti
HELVIA RECINA: Simoncini, Lombi, Mancini (70' Natali), Vitali, Mariani, Principi, Pietrella, Gianfelici (65' Appignanesi), Giubilei, Conti (70' Mogetta), Domizioli (85' Foglia).
A disposizione: Mengascini, Seri, Coperchio, Canullo, Mancini.
Allenatore: Cruciani Lorenzo.
Marcatori: Natali 75', Tartari 95'.
Arbitro: Daniele Petrini - Sezione di Fermo.