Il Cus Macerata rilancia il basket: coach Matteo Palmioli torna per un progetto giovane e ambizioso
Il Cus Macerata vara un nuovo progetto per la sezione della pallacanestro e per la Prima squadra nella Divisione Regionale1 2025-2026 si affida ad un nome sinonimo di garanzia e dna cussino: Matteo Palmioli. Un ritorno, anche se in realtà il 40enne maceratese non ha mai lasciato la polisportiva. Classe 1985, Palmioli è già stato allenatore dal 2010 al 2013 quando la squadra venne promossa in serie D, poi da allora tante esperienze tra Basket Tolentino (in C), Sutor Poderosa e Basket Macerata, dove ricopre tutt’ora il ruolo di responsabile del settore giovanile.
Come detto è sempre rimasto legato al Cus Macerata in virtù dell’incarico di selezionatore della rappresentativa per i Campionati Nazionali Universitari. Proprio nelle ultime due edizioni sono stati festeggiate due prime volte storiche, nel 2024 l’accesso alle finali nazionali, due mesi fa l’epilogo tra le prime 8 d’Italia. Palmioli avrà come vice Andrea Piccioni, confermato, e prende il posto di Alberto Sparapassi.
“Sono felice dell’incarico – esordisce Palmioli- un ritorno al primo amore. Il legame che ho creato con il Cus ormai è ventennale e indissolubile e quando si è palesata la possibilità di una collaborazione strutturata non ho potuto fare a meno di sposare il progetto. Se ho allenato giocatori importanti o vissuto partite in palazzetti prestigiosi lo devo al presidente De Introna che mi diede fiducia, oggi ho ritrovato nuovi stimoli con il basket giovanile e non avrei mai pensato di tornare al basket senior, ma l’unione d’intenti mostrata dal direttivo Cus e da quello del Basket Macerata mi ha fatto accettare”.
Che formazione sarà quella del Cus Macerata?
“Focus del progetto saranno i giovani, con l’Under19 Gold del Basket Macerata che sarà la nostra spina dorsale, ma l’organico avrà ovviamente un’importante impronta universitaria, le conferme di Mandozzi e Dubrovin sono importanti e vedremo se impreziosire il roster con qualche profilo adeguato. Credo che avremo il gruppo con l’età media più bassa della categoria, ma proprio su questo punto le due società hanno trovato l’intesa”.
Quali gli obiettivi?
“In termini di risultati naturalmente la salvezza, ma sarà altrettanto importante la crescita a livello individuale. Voglio che i ragazzi vengano accomunati da fame ed entusiasmo. Trasmetterò lo spirito e i valori che fin dalla prima esperienza targata Cus caratterizzano il mio stile di allenamento: il cuore, la difesa e il divertimento non dovranno mai mancare. Dodici anni fa ci davano per spacciati, invece facemmo i playoff. Dobbiamo sorprendere ancora”.
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