Ussita

Sisma 2016, dai palazzetti agli istituti scolastici: nuovi fondi per Ussita e Esanatoglia

Sisma 2016, dai palazzetti agli istituti scolastici: nuovi fondi per Ussita e Esanatoglia

Rifunzionalizzare uno spazio per trasformarlo in un punto di riferimento per il comprensorio turistico montano di Ussita e dei Monti Sibillini. È l’obiettivo dell'intervento che riguarda la ex palestra di danza classica adiacente il palazzetto dello sport di Frontignano. L’Ufficio Speciale Ricostruzione, infatti, ha approvato il progetto esecutivo che riguarda il manufatto sito in via Pian dell’Arco, per un importo totale di 1.402.639 euro. A rivestire il ruolo di soggetto attuatore sarà il Comune.  «Voglio ringraziare il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l'Ufficio speciale ricostruzione e il sindaco Silvia Bernardini per questo progetto che conferma la massima attenzione alla montagna ed al suo sviluppo - dichiara il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli -. La montagna marchigiana rappresenta il perno intorno al quale sviluppare la strategia di rinascita dell’Appennino centrale colpito dal sisma. Una risorsa dal grande potenziale che deve essere valorizzata attraverso il sostegno dei fondi sisma e del programma “NextAppennino”». Dopo la riparazione dei danni causati dal sisma (concentrati soprattutto su partizioni interne e tamponature esterne) ed il cambio di destinazione, diventerà una struttura ricettiva con bar e ristorante. All’interno, dunque, si prevede la funzione di locale ristoro dotato di cucina, spogliatoi e servizi igienici oltre ai relativi servizi accessori, spazi connettivi e di deposito. Un luogo di accoglienza, dunque, che potrà altresì essere utilizzato, in caso di necessità, come punto di aggregazione sociale per la comunità. Oltre al miglioramento sismico, l’edificio verrà anche efficientato a livello energetico. Il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli ha firmato il decreto con cui si trasferiscono 830 mila euro all'Ufficio Ricostruzione della Regione Marche per gli interventi su due scuole di Esanatoglia, in provincia di Macerata. Si tratta in particolare della scuola media C.A. Dalla Chiesa e della scuola primaria "Diotallevi" (compresa la palestra annessa). “L’avanzamento delle scuole è uno degli obiettivi che ci siamo dati fin da inizio mandato e che stiamo realizzando, grazie a uno sforzo condiviso con il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l'Ufficio speciale ricostruzione e con i Comuni e le Province che svolgono il delicato ruolo di soggetti attuatori - dichiara il Commissario Castelli -. In questo caso il plauso va anche al sindaco Luigi Nazzareno Bartocci, che con la ricostruzione delle scuole di Esanatoglia sta assicurando un servizio fondamentale per la comunità e la residenzialità delle famiglie”. Il trasferimento approvato rappresenta il primo acconto del 20%, su un contributo complessivo di oltre 4 milioni di euro, previsto dall’Ordinanza speciale 31 che è dedicata proprio alla ricostruzione e riparazione di tutti gli edifici scolastici danneggiati dal terremoto del 2016. Il trasferimento è avvenuto in seguito alla richiesta del Comune di Esanatoglia per avviare le attività di progettazione e le procedure per l'inizio dei lavori.

20/06/2024 16:46
"Giura che senza me mai più godrai’: Paola Giorgi porta le ‘Heroides’ nel cuore dell’Appennino

"Giura che senza me mai più godrai’: Paola Giorgi porta le ‘Heroides’ nel cuore dell’Appennino

Quattro eroine in cerca di attrice. E la trovano, in Paola Giorgi. Fillide, Briseide, Fedra, e Ipermestra sono le mitiche ‘Heroides’ ovidiane che torneranno in vita grazie al volto e alla performance dell’artista marchigiana, pronta ad impersonarle in ‘Giura che senza me mai più godrai’, in scena il prossimo 9 giugno a Ussita e tra i titoli più interessanti del Festival dell’Appennino edizione 2024. Più che uno spettacolo, una ‘lezione-spettacolo’, format ormai collaudato nel felice connubio artistico tra Paola Giorgi e Cesare Catà, che in questi ultimi anni hanno narrato in chiave innovativa ed originale molti personaggi universali della letteratura e della mitologia. Prodotta da Bottega Teatro Marche, ‘Giura’ è una performance che sta già facendo parlare di sé fin dalla sua anteprima di Jesi e, ribaltando totalmente il paradigma del racconto della donna, si prepara ad attestarsi come una delle ‘perle’ più significative messe in scena da questa operosa compagnia indipendente, guidata da Agnese Paolucci e con direttore artistico la stessa Giorgi, che si sta distinguendo nel panorama della produzione teatrale di qualità. Musicata da Ludovica Gasparri, la performance di Giorgi e Catà trasforma la celebre opera in distici elegiaci di Ovidio in quattro piccoli monologhi, nei quali ciascuna eroina viene immaginata rivolgersi al proprio uomo lontano. Quattro donne diverse, quattro diversi tipi di rapporto uomo-donna, impersonati da una sola attrice in scena che, nel tempo sospeso della lezione-spettacolo, diventa ciascuna di loro, ripercorrendone le parole, gli entusiasmi e i terrori, secondo una narrazione critica originale che contestualizza le loro storie. E che, soprattutto, le rende assolutamente consapevoli, in modo inedito, della loro femminilità. Una cifra, questa, distintiva, nei lavori di Paola Giorgi, non nuova a portare in scena personaggi di donna per analizzare il tema del ‘femminile’ da molteplici angolazioni. Un lavoro mai facile, tanto più oggi. ‘Giura che senza di me più non godrai’, oltre alla data di Ussita (per la quale il Festival dell’Appennino ha allestito un servizio di bus navetta prenotabile all’indirizzo www.festivaldellappennino.it), sarà riproposto anche il prossimo 6 luglio a Macerata, nell'ambito della Rassegna Buon'Estate, organizzata da Comune di Macerata, AMAT in collaborazione con Lagrù

07/06/2024 17:03
Ussita, bottino da 20mila nelle case distrutte dal sisma: in sette non potranno più tornare per 2 anni

Ussita, bottino da 20mila nelle case distrutte dal sisma: in sette non potranno più tornare per 2 anni

Saccheggiano case distrutte dal sisma: foglio di via per i sette autori del maxi furto. A fermarli sono stati i carabinieri della Compagnia di Camerino nel corso di un’operazione avvenuta lo scorso 17 maggio, ma resa nota soltanto nella giornata di oggi.  I setti uomini sono stati intercettati a bordo dei propri mezzi da lavoro mentre erano intenti a fare ritorno nel Casertano con la refurtiva trafugata nelle case di Ussita danneggiate dal terremoto. La successiva perquisizione ha consentito ai militari dell’Arma di recuperare oggetti per un valore complessivo di circa ventimila euro: gruppi elettrogeni, elettrodomestici, televisori, trapani professionali, canalette in rame, effigi sacre, poltrone, oggetti di antiquariato in ottone. Per loro è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Macerata per ricettazione. La refurtiva è stata sequestrata per la successiva restituzione ai legittimi proprietari. Ora i malfattori non potranno tornare per i prossimi due anni nei comuni di Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera. Il questore di Macerata avvalorando le proposte fatte dai carabinieri ha infatti emesso, tramite la divisione anticrimine, i fogli di via obbligatori nei confronti dei responsabili dei furti e il contestuale divieto di ritorno nelle aree oggetto della razzia.  

28/05/2024 11:05
Ussita, saccheggiano case distrutte dal sisma: denunciati sette operai della ricostruzione

Ussita, saccheggiano case distrutte dal sisma: denunciati sette operai della ricostruzione

Volevano approfittare del loro rientro a casa per il fine settimana con lo scopo di rivendere ogni cosa di cui erano riusciti a fare razzia: gruppi elettrogeni, elettrodomestici, televisori, trapani professionali, canalette in rame, effigi sacre, poltrone, oggetti di antiquariato in ottone. Avevano quindi caricato i loro mezzi da lavoro, ma sono stati intercettati dai carabinieri delle stazioni di Visso, Ussita e Fiuminata. Sette operai, di cui cinque pregiudicati, tutti dell’area del Casertano, sono stati fermati nel comune ussitano nel corso di specifici controlli svolti dai carabinieri della compagnia di Camerino. Dopo l’accertamento su strada l’attività dei militari si è spostata agli alloggi occupati dai lavoratori, dove è stata trovata ulteriore refurtiva per un valore complessivo stimabile in circa 20 mila euro.  La perquisizione ha consentito quindi di recuperare beni già oggetto di furto nell’area montana e, tramite un certosino lavoro di ricostruzione dei fatti, di restituire il materiale alle ditte (nel caso degli utensili dal lavoro) o ai privati che avevano recentemente denunciato la sottrazione dei loro beni. Per tutti e sette gli uomini, di età compresa tra i 20 e i 45 anni, è scattata la denuncia per ricettazione alla Procura della Repubblica dei Macerata. “Questo è l’esempio lampante della presenza dello Stato vicino ai cittadini già provati e martoriati dagli eventi sismici del 26 e 30 ottobre 2016”. Così Antonio Voto, segretario generale provinciale di Unarma Asc Macerata, il quale esprime la sua massima gratitudine nei confronti degli uomini in divisa.  “Il presidio sul territorio è molto importante, soprattutto in quest’epoca storica dove vede il Centro Italia il più grande cantiere d’Europa. A distanza di 8 anni, i carabinieri continuano senza sosta il controllo sul territorio per prevenire reati contro la persona e il patrimonio”, prosegue il sindacalista “Cogliamo l’occasione per palesare ancora una volta la carenza di personale che vede coinvolta l’intera Arma ma soprattutto l’alto maceratese, dove paradossalmente avrebbe bisogno di un maggior rinforzo proprio per l’elevato numero di operai che stanno arrivando in zona per la ricostruzione”, così conclude il segretario generale della provincia di Macerata.

18/05/2024 12:51
Ussita, rubano in una casa inagibile: in manette due operai dopo la tentata fuga

Ussita, rubano in una casa inagibile: in manette due operai dopo la tentata fuga

Rubano da una casa inagibile di Ussita: in manette due operai impegnati in demolizioni nel centro storico terremotato del comune. Si tratta di un cittadino macedone di 54 anni e di un cittadino albanese di 37 anni.  I due si erano introdotti in una palazzina poco distante dal loro cantiere ed avevano rubato cavi elettrici di rame e un antico lampadario di valore. Il proprietario, insospettito da strani movimenti, aveva allertato il 112 e si era portato presso l’abitazione inagibile per verificare che non vi fossero anomalie. Una volta sul posto ha trovato i malviventi all'interno di casa sua. I due lavoratori edili hanno tentato di darsi alla fuga calandosi da una finestra, ma i carabinieri, già presenti sul luogo, sono riusciti a bloccarli e, dopo aver perquisito l’autovettura da loro utilizzata, hanno recuperato l’intera refurtiva restituendola al legittimo titolare. Per entrambi gli arrestati sono stati disposti i domiciliari in attesa del processo per direttissima presso la Procura della Repubblica di Macerata previsto per sabato mattina.  (Foto di repertorio) 

10/05/2024 22:50
Ricostruzione privata, i comuni potranno nominare commissari per velocizzare le pratiche

Ricostruzione privata, i comuni potranno nominare commissari per velocizzare le pratiche

La Cabina di Coordinamento sisma 2016 ha raggiunto l'intesa sull'ordinanza che introduce una nuova possibilità per i comuni che decidono di sostituirsi ai privati in caso di inerzia nella ricostruzione privata. L'ordinanza istituisce infatti un Albo dei Commissari, gestito dal commissario straordinario Guido Castelli. Chi è interessato deve presentare una manifestazione di interesse per essere incluso nell'albo, e rispettare determinati requisiti di idoneità e competenza specifica nel campo della ricostruzione. Oltre a non dover avere conflitti di interesse con le imprese incaricate dei lavori, l'incarico di commissario non può essere conferito a chi ha svolto, negli ultimi due anni, incarichi di progettazione, direzione lavori o altre attività tecniche nei cantieri oggetto di commissariamento. L'ordinanza prevede che i comuni, dopo aver notificato un preavviso di 30 giorni, possano sostituirsi ai proprietari di immobili che non hanno risposto o che sono inerti, dissenzienti o irreperibili, in modo che si possa procedere con gli interventi di ricostruzione. Il comune può anche decidere di nominare un Commissario (selezionato da un elenco specifico), che agirà con tutti i poteri necessari. L'obiettivo è garantire una risposta più efficiente e tempestiva nelle operazioni di ricostruzione degli edifici inagibili. A integrare sinergicamente le disposizioni sul nuovo Albo dei Commissari e i poteri sostitutivi dei comuni, interviene anche un'altra ordinanza che introduce novità nella gestione delle spese professionali degli amministratori di condominio e dei consorzi coinvolti nella ricostruzione privata. Le due Ordinanze dialogano tra di loro, in modo da rendere le regole e i compensi per questi ruoli chiave per il buon andamento delle procedure private, più chiari e adeguati. L'ordinanza stabilisce che le spese saranno coperte fino a un massimo calcolato attraverso una scala progressiva di percentuali applicate agli importi degli interventi. In particolare le percentuali sono: 1,50% per contributi fino a 500.000 euro, 0.80% per contributi tra 500.001 euro e 1.000.000 euro, 0.50% per contributi tra 1.000.001 euro e 2.000.000 euro e 0.20% per contributi superiori a 2.000.000 euro. Le percentuali possono essere incrementate se gli amministratori di condominio o i presidenti di consorzio soddisfano specifici requisiti professionali. Il compenso per le spese professionali è unico e omnicomprensivo e può includere fino al 10% di spese forfettarie. Il compenso inoltre sarà corrisposto in concomitanza con gli stati di avanzamento dei lavori e il pagamento dovrà essere approvato dall’assemblea dei condomini o dei consorziati. Inoltre, è stato anche sciolto il nodo delle procedure di richiesta dei contributi per ricostruire in zone dove sono in corso progettazioni per la mitigazione dei dissesti idrogeologici. Una situazione che nei comuni maceratesi di Castelsantangelo sul Nera, Visso e Ussita aveva provocato in alcuni casi lo stop da parte dei privati, impossibilitati a presentare i progetti per ricostruire le proprie case. Una nuova ordinanza stabilisce infatti che le domande di contributo per gli interventi di ricostruzione privata in queste aree possono essere presentate e processate dall’Ufficio speciale ricostruzione anche prima dell'approvazione definitiva dei progetti di mitigazione del rischio idrogeologico, che dovrebbero comunque essere approvati in sequenza a partire da fine maggio. L'Usr e i comuni possono quindi iniziare a gestire le richieste fin da subito, con una significativa accelerazione del processo di ricostruzione e una riduzione dei tempi di attesa per l’approvazione e l’avvio lavori. La concessione del contributo sarà in ogni caso subordinata all'approvazione finale del progetto esecutivo delle opere di mitigazione e l'agibilità dell'immobile ricostruito resterà sospesa fino al collaudo di tali opere, garantendo così la sicurezza e la conformità con i nuovi standard di mitigazione del rischio. Per assicurare la massima trasparenza e adeguamento ai nuovi requisiti, l'Usr valuterà la compatibilità tra i progetti di ricostruzione e le opere di mitigazione previste. In caso di discrepanze, il privato sarà informato e avrà la possibilità di modificare entro 30 giorni il proprio progetto per assicurarne la conformità.

08/05/2024 19:10
Ussita, più fondi per il cimitero di Castelmurato. Bernardini: “Finalmente una degna sepoltura”

Ussita, più fondi per il cimitero di Castelmurato. Bernardini: “Finalmente una degna sepoltura”

Aumentato di 1,2 milioni di euro il contributo per la messa in sicurezza, demolizione e recupero macerie del cimitero di Castelmurato, nel comune di Ussita. Le risorse sono state programmate con l'ordinanza speciale 72, su cui l’ultima cabina di coordinamento sisma, presieduta dal commissario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, ha raggiunto l’intesa. In totale il finanziamento per l’opera, che rientra nell'ordinanza speciale dedicata alla ricostruzione pubblica di Ussita, arriva a 19,3 milioni. I lavori sono attualmente in corso. "La messa in sicurezza e il recupero del cimitero di Castelmurato sono strategici per tutelare un luogo storico e identitario per tutta Ussita e per consentire la ripresa delle funzioni cimiteriali, nel rispetto delle famiglie che lì hanno sepolto i loro cari - dichiara il Commissario Castelli -. Prosegue l’opera di ricostruzione grazie alla collaborazione con il presidente Francesco Acquaroli e all’Ufficio speciale ricostruzione delle Marche. Lavoriamo fianco a fianco con il sindaco Silvia Bernardini per sostenere la ripresa di Ussita e della sua splendida comunità". "Ancora una volta abbiamo avuto la dimostrazione di quanto la Regione e soprattutto il commissario Castelli con la sua struttura siano vicini alle esigenze della ricostruzione dei nostri territori - dichiara il sindaco Silvia Bernardini -. Avere queste nuove risorse ci permetterà finalmente di dare una degna sepoltura ai nostri defunti e ci permetterà di poter iniziare la ricostruzione del nostro Cimitero monumentale di Castelmurato. Ancora un grazie a chi, come noi sindaci, lavora senza sosta alla ricostruzione dei nostri paesi”.

09/04/2024 15:30
Il Camoscio dei Sibillini raggiunge 50mila followers: un'escursione (gratis) per festeggiare il traguardo a Ussita

Il Camoscio dei Sibillini raggiunge 50mila followers: un'escursione (gratis) per festeggiare il traguardo a Ussita

Il Camoscio dei Sibillini raggiunge i 50.000 followers su Facebook e, per festeggiare il traguardo, organizzerà domenica 14 aprile un'escursione, con pranzo, a Ussita. Il ritrovo è fissato per le 9:45, in piazza. Si inizierà con un'escursione gratuita medio-facile fino a un punto panoramico e poi si gusterà (a pagamento) un pranzo conviviale al ristorante Mezzaluna di Ussita. La pagina "Il Camoscio dei Sibillini" negli anni è diventata una vera e propria vetrina gratuita per promuovere le bellezze della catena montuosa nel versante umbro-marchigiano, oltre che un riferimento per seguire le evoluzioni e le problematiche del post-sisma. Le guide che hanno collaborato con il brand, anche negli anni subito successivi al sisma quando era quasi impossibile fare turismo nei Sibillini (dove permesso), hanno il grande merito di aver portato centinaia di vacanzieri nei territori colpiti, attraverso bellissime passeggiate e ciaspolate, tenendone così alta l'immagine turistica. "Insieme, abbiamo vissuto albe e tramonti da favola, fioriture e laghi favolosi, foreste innevate fiabesche, ammirato in silenzio e con stupore camosci, cervi, aquile e tanti altri animali selvatici. L'evento di domenica è un modo per ringraziare tutte le persone che negli anni ci hanno seguito nelle nostre escursioni e sui nostri canali social", sottolinea Simone Gatto, fondatore e amministratore della pagina, nonché guida ufficiale del Parco dei Sibillini e guida Aigae. L’evento è a numero chiuso e a prenotazione obbligatoria scrivendo su WhatsApp al numero 3282864307. 

08/04/2024 18:30
Ussita, al via la demolizione dell'Hotel Felycita: "È un giorno di rinascita"

Ussita, al via la demolizione dell'Hotel Felycita: "È un giorno di rinascita"

Al via la ricostruzione dell'Hotel Felycita, uno dei simboli del turismo invernale di Frontignano di Ussita. Partite oggi le operazioni di demolizione della struttura, primo passo del cantiere che restituirà lo storico hotel alla piena funzionalità. La ricostruzione dell’hotel Felycita è stata sbloccata grazie al Decreto ricostruzione (DL 3/2023). Nel Dl infatti è stato introdotto un emendamento, voluto dal commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli in accordo con il Governo, che ha consentito di utilizzare i fondi della contabilità speciale per le anticipazioni IVA che altrimenti sarebbero state a totale carico degli imprenditori (come i titolari di hotel). Una situazione che, specie nel caso di progetti con importi elevati (compreso quello dell'hotel Felycita) avrebbe bloccato la ricostruzione. Il commissario Guido Castelli afferma: "Per i titolari dell’hotel Felycita Gianfranco Tombini e sua moglie Franca Vitazzi è un giorno di rinascita, il giorno atteso per oltre sette anni vissuti tra difficoltà, tenacia e amore per le loro montagne. Sono cominciati oggi i lavori di demolizione dell’Hotel Felycita, storico punto di riferimento del turismo a Frontignano di Ussita. È la premessa alla riedificazione della nuova struttura e a un nuovo inizio per questa storia familiare simbolica dell’Appennino centrale, di cui mi sono personalmente interessato. Grazie alla stretta collaborazione con il Governo e il Parlamento, il presidente Francesco Acquaroli, con l'Usr e il sindaco Silvia Bernardini possiamo testimoniare oggi una vicenda positiva, segnale di una ricostruzione finalmente avviata anche grazie a un cambio di passo normativo che ha saputo tenere conto della realtà attuativa dei cantieri". Il sindaco Silvia Bernardini ha dichiarato: "La demolizione dell’Hotel Felycita è un avvenimento simbolico. Per la ricostruzione dei nostri paesi, che senza strutture ricettive non potranno ripartire veramente; perché è il primo albergo ad aver usufruito del cd “Emendamento Ussita” al decreto ricostruzione, voluto dal commissario Guido Castelli, proprio sulla scorta del caso del Felycita". "E proprio questi sono i risultati del lavoro incessante e continuo, che insieme al presidente della Regione Acquaroli, il commissario Castelli sta potando avanti e per il quale non finiremo mai di ringraziarli. Ma soprattutto perché è frutto della tenacia e dell’attaccamento al proprio paese dei nostri abitanti, che non demordono, nonostante tutte le avversità, le difficoltà e nonostante la veneranda età. Ne è un esempio magnifico Gianfranco Tombini, che a dispetto dei suoi 83 anni, insieme alla sua Franca, ha lottato per avere questo risultato. Non posso che essere orgogliosa di rappresentare, come sindaco, queste persone che amano in maniera così passionale il loro paese ed il loro lavoro".

04/04/2024 16:20
Ussita, il nuovo Hotel Felycita è realtà: inizia la demolizione di uno dei simboli del sisma

Ussita, il nuovo Hotel Felycita è realtà: inizia la demolizione di uno dei simboli del sisma

È stato prima il simbolo del turismo invernale di Frontignano, poi – più tristemente – quello del terremoto del 2016, che ne ha bloccato per anni attività e speranze. Fino ad ora: parte finalmente la ricostruzione dell’Hotel Felycita di Ussita, con l’avvio ufficiale dei lavori di demolizione, necessaria per la riedificazione ex novo dell’edificio, che avverrà domani (giovedì 4 aprile, ndr). Il progetto di rifacimento dell’hotel è stato affidato alla Fratelli Chiodi Costruzioni, mentre lo smantellamento è di competenza della Eco Demolizioni di Rimini, realtà specializzata in grandi demolizioni con particolare attenzione al recupero e riutilizzo delle macerie. La ricostruzione prende dunque forma, dopo un iter burocratico particolarmente complesso.  Saranno presenti all'apertura del cantiere: Silvia Bernardini sindaco di Ussita; Corrado Chiodi e Massimo Chiodi; Fratelli Chiodi Costruzioni; Cristina Fabrianesi Eco Demolizioni.   (Foto Ansa) 

03/04/2024 15:15
Frontignano, inverno con poca neve e impianti chiusi: "Ecco come sta cambiando il turismo montano" (VIDEO e FOTO)

Frontignano, inverno con poca neve e impianti chiusi: "Ecco come sta cambiando il turismo montano" (VIDEO e FOTO)

Negli ultimi anni, in maniera alternata, stiamo assistendo a uno scenario invernale di montagna con sempre meno neve; quest’ultimo, oltre ad allontanarsi da quello tradizionale che ammanta di copiosi fiocchi la memoria e i detti popolari, si sta connotando per una predominanza di colori che va dal marrone della terra, passando per il verde degli umidi prati fino a qualche bianco e sparso residuo di neve. Questo l’attuale paesaggio invernale dalle Alpi agli Appennini, in particolar modo. Il cosiddetto cambiamento climatico, che spesso assume quasi le caratteristiche di un ammonimento ripetuto a memoria e automatizzato nella coscienza collettiva (responsabile l’uso massiccio di formule standard dell’informazione), è una realtà effettiva che sta mettendo a dura prova il settore del turismo invernale. Per avere una visuale più approfondita su questa situazione, abbiamo intervistato, presso l’impianto di risalita di Frontignano, Francesco Cangiotti, gestore, insieme a Giacomo Zanchetti, di Bolognola Ski, il comprensorio sciistico dei Monti Sibillini. “Quest’anno- afferma Cangiotti- è stata una stagione invernale nettamente molto negativa perché abbiamo avuto una quasi totale assenza di precipitazioni nevose che non hanno permesso l’apertura delle piste da sci. Infatti, qui a Frontignano abbiamo aperto solo un paio di domeniche il campo scuola e sul versante Bolognola abbiamo potuto fare qualche giornata in più, favorita dall’innevamento programmato; al netto una stagione che presenta un bilancio decisamente negativo”. Dunque, per ovviare a questa mancanza o scarsità di neve naturale e per garantire l’apertura delle piste, attualmente la soluzione a cui gli impianti sciistici fanno sempre più ricorso è l’innevamento programmato, ossia la cosiddetta neve artificiale. La situazione non è isolata: secondo il rapporto “Nevediversa 2023” di Legambiente, l’Italia è tra i paesi più dipendenti dalla neve artificiale, con il 90% di piste innevate artificialmente. A tal riguardo, prosegue Francesco Cangiotti: “Sicuramente la neve programmata dà una garanzia in futuro in termini di apertura; tuttavia un aspetto particolarmente importante è avere una riserva, uno stoccaggio idrico sufficiente per poter sfruttare i periodi di freddo che non sono molti. È un duplice intervento: sull’innevamento e sul realizzare bacini, delle vasche per lo stoccaggio idrico, che non sono solo a servizio dell’innevamento ma, in altri periodi, possono essere utilizzati come una riserva idrica per il bestiame, per l’antincendio e per molte altre funzioni”. (Video e montaggio: Alessandro Vallese Foto: Guido Picchio)   A sua volta, si apre un’ulteriore questione, che potrebbe essere vista come una sfida tecnologicamente e gestionalmente propositiva (oltreché indispensabile) in una prospettiva che scavalca il futuro prossimo e guarda all’orizzonte di un sistema a lungo termine: l’integrazione di pratiche alternative più sostenibili nell’ambito dell’industria sciistica dal momento che, per produrre neve artificiale, sono necessarie ingenti quantità d’acqua, alti consumi di energia e importanti costi privati e pubblici. Nell’ottica di una riformulazione e adattamento a un nuovo modello di turismo montano, la diversificazione delle attività rimane una soluzione sicuramente funzionale: “La nostra gestione- prosegue il gestore di Bolognola Ski- ha cercato di destagionalizzare al massimo i servizi e quindi puntare non solo alla stagione invernale, ma anche a quella estiva con molteplici attività, come nel caso di Frontignano, legate al bike park, al mondo delle biciclette, all’escursionismo”. E per quanto concerne il periodo invernale “stiamo lavorando in particolar modo con i rifugi, dove abbiamo creato alcuni eventi, come le cene; per esempio il sabato sera facciamo questa cena in quota al Rifugio Saliere dove la seggiovia viene utilizzata in notturna per salire e scendere. Quindi cerchiamo di creare delle soluzioni alternative al turismo invernale legato prettamente alla neve, che, tuttora, rappresenta comunque la più grande fetta di mercato, quest’anno, purtroppo, andato perso”. Senza chiudere la porta a quell’intramontabile quanto lenitiva speranza che la neve torni a cadere abbondante e, allo stesso tempo, con la coscienza di un presente che cambia, occorre pertanto una rielaborazione mentale, organizzativa e pragmatica del vivere l’inverno e la montagna. Una rielaborazione che passa attraverso l’interesse di una gestione privata ma che riguarda, in maniera più estesa e più profonda, quello di un’intera comunità e del suo territorio su cui, in questa zona, da otto anni, gravano anche le macerie e lo spopolamento del terremoto. A tal riguardo, dopo aver passeggiato nei pressi sottostanti l’impianto, tra case inagibili, inizi di sentieri e un panorama ammantato da una suggestiva nebbia, abbiamo fatto sosta al ristorante temporaneo “Cotto e Mangiato” di Gianfranco Tombini, proprietario dello storico ‘Hotel Felycita’. Quest’ultimo, dopo anni di chiusura per inagibilità post sisma, sta per tornare a nuova luce: “stiamo iniziando i lavori per ripartire a gonfie vele”, ha annunciato Gianfranco col sorriso e il garbo dei suoi ottant’anni.  

02/03/2024 10:24
Post sisma, Ussita si libera dalle macerie: 641mila euro di fondi per le demolizioni

Post sisma, Ussita si libera dalle macerie: 641mila euro di fondi per le demolizioni

Ussita, fondi per le demolizioni di Castelfantellino e Sorbo. Il commissario alla riparazione e alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli ha firmato un decreto con cui trasferisce 641mila euro al comune di Ussita, destinati agli interventi di messa in sicurezza, demolizione, rimozione, trasporto e recupero delle macerie degli edifici pubblici e privati nelle frazioni di Castelfantellino e Sorbo. La somma stanziata comprende il primo saldo e un’ulteriore anticipazione rispetto al contributo totale per i lavori che ammonta a 1,2 milioni di euro. Gli interventi nelle frazioni di Castelfantellino e Sorbo, come delineati nell'ordinanza speciale in deroga per Ussita, comprendono lo smontaggio controllato, la demolizione e la rimozione delle macerie degli edifici pubblici e privati. Queste azioni sono necessarie per eliminare gli ostacoli che impediscono la ricostruzione di queste due frazioni, considerando anche la pericolosità di ulteriori crolli connessi allo stato di danno degli edifici o il pericolo che questi possono rappresentare per la pubblica incolumità. “La demolizione è un momento difficile, perché c’è sempre il timore di perdere un pezzo della nostra identità che queste frazioni di montagna, con la loro storia e il loro forte legame con le comunità che le hanno abitate, ben rappresentano. Ma è assolutamente necessario procedere, per far sì che la ricostruzione possa avvenire, preparando il terreno ai progetti privati che consentiranno alla ricostruzione delle case di andare avanti - dichiara il Commissario Castelli -. Dobbiamo recuperare tante false partenze e questi stanziamenti testimoniano che il cambio di passo per cui abbiamo lavorato sta finalmente trovando attuazione anche nei comuni maggiormente colpiti. Insieme al presidente Francesco Acquaroli, all’Ufficio speciale per la ricostruzione delle Marche e al sindaco Silvia Bernardini teniamo sempre alta l’attenzione, per tradurre anche a Ussita le risorse in cantieri il più rapidamente possibile".

26/02/2024 16:15
Nell'Appennino umbro-marchigiano un inverno senza neve: "Stagione turistica andata in malora"

Nell'Appennino umbro-marchigiano un inverno senza neve: "Stagione turistica andata in malora"

Un inverno senza neve e con temperature primaverili sull'Appennino umbro-marchigiano: a quota 1.400 metri, il termometro delle auto segnala 11 gradi all'ora di pranzo. "Un caldo del genere a metà febbraio non lo si ricorda, è piacevole, ma allo stesso tempo inquietante", dicono gli escursionisti della montagna, che per calpestare qualche centimetro di neve si devono spingere fin sopra i 2 mila metri. Dove è depositato un leggero velo bianco che copre le vette più alte, come il monte Vettore e resiste al caldo solo grazie alle gelate notturne.  Sulle piste delle stazioni sciistiche di Frontignano di Ussita e Bolognola, in provincia di Macerata, c'è invece solo erba secca."Quest'anno abbiamo aperto soltanto 5 giorni l'impianto dI Bolognola e solo dopo aver sparato la neve artificiale", racconta Francesco Cangiotti, l'amministratore della Società funivie Bolognolaski che gestisce le due stazioni. Una stagione difficile per le montagne del Centro Italia, "ma situazioni simili, con assenza praticamente totale di precipitazioni nevose, se ne sono registrate anche negli anni passati - ricorda Cangiotti -. Nell'inverno tra il 1988 e il 1989, ad esempio, non si era mai sciato e la neve si era fatta desiderare anche nel 2007 e nel 2020". Ma ad essere anomale, per il periodo, sono soprattutto le alte temperature. Difficile immaginare a febbraio un picnic sul valico di Castelluccio di Norcia, al confine tra Marche e Umbria, dove solitamente tira un vento gelido accompagnato da pioggia e neve, eppure in questi giorni diverse persone, anche con bambini piccoli, hanno potuto mangiare all'aperto. "Questo caldo sta danneggiando anche a noi, per attrarre i turisti e gli amanti degli sport invernali servono il freddo e la neve", dicono gli operatori commerciali e in particolare i ristoratori, mentre servono panini e bibite nei tavoli all'aperto. Da lunedì è attesa una nuova perturbazione che potrebbe portare qualche fiocco di neve, anche se ormai, quassù a quasi 1.500 metri, quasi tutti ritengono che la stagione turistica invernale sia andata in malora. L'emblema di un anno no è la seggiovia "Lo Schiancio-Le Saliere", chiusa e desolata. (Fonte Ansa, foto pagina Facebook Frontignano360)

17/02/2024 09:50
Sisma, al via la prima fase dei lavori al cimitero di Castelmurato

Sisma, al via la prima fase dei lavori al cimitero di Castelmurato

Partiranno entro il mese di dicembre messa in sicurezza, demolizione, rimozione, trasporto e avvio a recupero delle macerie del cimitero monumentale di Castelmurato, nel Comune di Ussita. Il settore Suam Lavori Pubblici della Regione Marche ha aggiudicato i lavori per la prima fase dell'intervento su uno dei luoghi più suggestivi dei Monti Sibillini, un castello dalle origini millenarie divenuto poi luogo destinato ad ospitare i defunti. Gravemente danneggiato dal sisma del 2016 e 2017, rappresenta dunque una memoria storica e architettonica importante per tutto il comprensorio. Questa prima fase dell'intervento ha un importo stimato di due milioni e 850mila euro."In base al principio di prossimità che perseguiamo da sempre, abbiamo avuto una interlocuzione costante col sindaco Bernardini per sbloccare e risolvere le criticità che ostacolavano la partenza dei lavori" - spiega il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli -. "Di concerto con l'Ufficio Speciale Ricostruzione, la Regione e lo stesso Comune abbiamo effettuato un'opera di raccordo che oggi ha portato all'aggiudicazione dei lavori, prodromo alla restituzione di questo tesoro al territorio montano del Maceratese".   A oggi il cimitero di Ussita non ha la possibilità di accogliere nuove salme, e, stante la situazione di inaccessibilità, è inibito anche il culto dei morti. Il danno non si è limitato alla distruzione del manufatto: le forti scosse di terremoto hanno causato anche lo smottamento del versante su cui insiste l'unica strada di accesso, nonché la distruzione totale del borgo storico di Castelfantellino, lungo lo stesso crinale e nelle immediate vicinanze del cimitero.

09/12/2023 10:40
La croce sul Monte Bove torna a svettare su Ussita: un momento atteso 3 anni

La croce sul Monte Bove torna a svettare su Ussita: un momento atteso 3 anni

Dopo tre anni la croce sul Monte Bove è tornata sull'omonima vetta. L'ultimo sorvolo odierno dell'elicottero che ha trasportato i materiali utili al completamento dei lavori - partiti nel settembre scorso - ha sancito la riappropriazione da parte della comunità di Ussita di uno dei simboli del comune montano. La grossa croce metallica, dall'alto dei 1905 metri di altezza in cui è stata collocata dagli uomini della Ms costruzioni di Roma, svetta nuovamente su tutto il fondovalle.  "Lavoro impressionante, grazie a tutti coloro che l’hanno permesso, non speravamo più di farcela quest’anno, ed invece la cocciutaggine di qualcuno ha fatto sì che anche questo sogno si realizzasse. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati, presto ci ritroveremo tutti per festeggiare insieme", ha sottolineato la sindaca Silvia Bernardini. "La croce è stata portata in quota, a pezzi, con un elicottero e lassù è stata installata e assemblata - ha spiegato all'Ansa Bernardini -. Adesso è tornata al suo posto e voglio credere che sarà di sprone per accelerare la ricostruzione del nostro borgo e di tutti gli altri paesi alle prese con il dopo sisma", ha concluso la sindaca. La croce era caduta a causa del maltempo nel marzo del 2020 ed era stata recuperata nel luglio dello stesso anno grazie all'intervento dei vigili del fuoco (leggi qui). Da quel momento in poi un lungo iter, conclusosi quest'oggi, in una giornata baciata dal sole. 

29/11/2023 18:30
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