Maceratese, il ds De Cesare fissa la rotta: “Appartenenza e valori condivisi. Così torniamo in Serie D”
Con il ritorno ufficiale in Serie D dopo la vittoria del campionato di Eccellenza, la Maceratese si prepara ad affrontare una nuova stagione ricca di entusiasmo e responsabilità. A fare il punto è il direttore sportivo Nicolò De Cesare, che ha voluto ribadire i cardini del progetto biancorosso: identità, senso di appartenenza e valori condivisi.
“Identità e senso di appartenenza, è dallo scorso anno che parliamo di questi aspetti – ha sottolineato De Cesare – Le conferme di Cirulli e Ruani sono il simbolo di tutto ciò: due giovani di talento, maceratesi doc, che si sono meritati questa opportunità e che dovranno dimostrare il proprio valore in questa nuova categoria. La strada intrapresa ci sta facendo andare tutti nella stessa direzione: club e tifosi uniti più che mai, pronti per riaffacciarci alla Serie D e portare in giro con orgoglio i colori biancorossi”.
Un clima di unità e partecipazione che si è respirato anche lo scorso weekend, in occasione della 16ª edizione della Old Lions Cup, evento organizzato dalla Curva Just e che ha visto una forte partecipazione popolare allo Stadio dei Pini, con un momento particolarmente toccante: la tradizionale torciata in memoria degli amici scomparsi.
“Abbiamo accettato con piacere l’invito di qualche tifoso e siamo passati alla festa – ha raccontato il ds – l’entusiasmo è contagioso. Il gruppo organizzato sta facendo un lavoro eccezionale, e il ricambio generazionale che stanno portando avanti è fondamentale. Ho visto tantissimi giovani, sia alla festa promozione che sabato: sono loro il futuro del tifo biancorosso. In un certo senso, è lo stesso processo che sta vivendo il club: una ristrutturazione profonda, con tante responsabilità affidate a ragazzi giovani. È stimolante e anche curioso da osservare”.
Con il ritorno nella massima serie dilettantistica, la Maceratese guarda avanti con equilibrio, ma senza rinunciare all’ambizione. “Puntiamo alla sostenibilità economica e a costruire una squadra composta da giovani con voglia di emergere, che sappiano cosa significa giocare in una piazza importante come Macerata. La volontà dei giocatori è essenziale per noi – ha spiegato De Cesare – Stiamo gettando le basi per affrontare al meglio il futuro e consolidare al più presto la categoria. Il presidente Crocioni ha fatto grandi sacrifici per questo traguardo, e oggi la Maceratese è un patrimonio da difendere, soprattutto per una città che per troppo tempo era rimasta ferma. Portare avanti una società di calcio oggi, specie in una piazza come la nostra, non è affatto semplice: serve il sostegno di tutti, istituzioni comprese”.
(Foto Francesco Tartari)
Nel frattempo, la società ha salutato con affetto il centrocampista Gaspar Monteiro Ribeiro, arrivato a gennaio e protagonista per carisma e solidità nel finale di stagione. “Qualità emerse in modo evidente anche nello spareggio finale di Ancona”, ha sottolineato il club nel messaggio di congedo.
Attesi invece nei prossimi giorni i primi annunci ufficiali sul mercato in entrata. I nomi più caldi sono quelli di Mamadou Koné, esterno offensivo reduce da una stagione da 6 gol in 22 presenze al Sassari Latte Dolce, Lorenzo Sabattini, mediano ex Ancona visto l’ultima stagione a Grosseto, e Jacopo Morganti, difensore duttile proveniente dal Castelfidardo.
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