Torna con tredici preziosi appuntamenti dal 18 luglio al 10 agosto, la kermesse di approfondimento trasversale alle discipline umanistiche, dalla letteratura fino alla giurisprudenza, Apertivi Culturali, nella consueta cornice cinquecentesca di Antichi Forni, antico mercato adiacente alla piazza principale di Macerata e oggetto di un accurato restauro nel 2000. Dunque alle ore 12.00 di ogni week end festivaliero gli Antichi Forni si animeranno di libere riflessioni sui temi salienti dei tre titoli della sessantunesima edizione del Macerata Opera Festival, Vedova Allegra, Macbeth e Rigoletto, affidate a studiosi ed intellettuali provenienti da diverse discipline scientifiche, che ne daranno una lettura personale e strettamente connessa con il loro ambito d’esperienza e studio.
Tra i protagonisti di quest’anno, oltre al Direttore Artistico Marco Vinco, alle figure apicali delle tre opere in cartellone e a critici e giornalisti di caratura nazionale come Enrico Girardi e Lorenzo Tozzi, si avranno personalità di spicco da tutt’Italia, come lo scrittore, drammaturgo e docente Luca Scarlini, il docente Alberto Batisti, il magistrato e scrittore Eduardo Savarese, la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari, il romanziere Guido Vitiello, la giornalista e scrittrice Giulia Ciarapica, il professore della Bocconi e musicologo Filippo Annunziata, il giornalista Andrea Panzavolta, il filosofo e musicista Massimo Donà, la critica musicale Roberta Pedrotti.
Racconta così il progetto di quest’anno la sua creatrice Cinzia Maroni: “Gli aperitivi culturali sono un piccolo festival nel festival lirico: come sempre si occupano dell’altro di cui è portatore il melodramma. Se l’animo umano saprà sempre riconoscersi e commuoversi con le melodie delle grandi romanze, gli aperitivi culturali scavano più in profondità, cercando approcci diversi e linguaggi alternativi per dimostrare come la filosofia, la storia, la letteratura, l’arte e il diritto sono influenzati e influenzano l’opera lirica. Ogni relatore si confronta in maniera originale con i temi delle opere, partendo dalla specificità della propria disciplina, fornendo così un contributo originale e inedito. Sono previsti quattro appuntamenti per ogni opera (le prime, come sempre, con il regista, il direttore d’orchestra e un giornalista musicale) a partire dalla novità assoluta rappresentata dalla Vedova Allegra di Franz Lehar per la prima volta allo Sferisterio. Poi le due grandi opere verdiane Macbeth e Rigoletto. Il parterre degli intellettuali protagonisti degli aperitivi affronterà i grandi temi delle tre opere, dalle streghe alle maledizioni, dalle nevrosi romantiche alla belle époque, fino al confronto con l‘attualità. Come sempre ci sarà anche l’aperitivo giuridico (accreditato per la formazione forense), legato questa volta al diritto civile attraverso l’analisi del contratto illecito stipulato da Rigoletto con Sparafucile per l’uccisione del duca. La formula è sempre la stessa: agli Antichi Forni alle ore 12 di ogni giorno in cui c’è opera in Arena, una conferenza corredata da video, letture, brani musicali. Poi l’aperitivo offerto dai locali del centro storico (e non solo), un momento fondamentale in cui il pubblico ha la possibilità di confrontarsi con i relatori e con gli altri partecipanti davanti ad un buon bicchiere di vino e gustando le specialità del territorio. Una novità l’aperitivo alle ore 18 del 1° agosto, con la presentazione del libro di Alberto Mattioli Il loggionista impenitente. Come ogni anno, Gabriela Lampa ci incanterà con le sue letture e Riccardo Minnucci sceglierà video e filmati per accompagnare gli appuntamenti. “Chi sa solo d’opera non sa niente d’opera” il nostro slogan rimane sempre attuale e vincente”.
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