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Ricaricare l'auto in casa: è possibile?

Ricaricare l'auto in casa: è possibile?

Una delle domande più comuni per chi si avvicina al mondo della mobilità elettrica riguarda la gestione della ricarica: è davvero possibile fare il pieno di energia alla propria auto direttamente a casa? La risposta è sì, anzi, la ricarica domestica non solo è possibile, ma rappresenta la soluzione più comoda, economica e diffusa per la maggior parte degli automobilisti. Avere un punto di ricarica privato trasforma l'utilizzo del veicolo, rendendolo simile a quello di uno smartphone: si usa durante il giorno e si mette in carica la notte, per trovarlo pronto all'uso la mattina. A tal proposito, per capire come implementare questa comoda abitudine, scopri le soluzioni a2a per ricaricare la tua auto e valuta le opzioni più adatte alle tue esigenze.

I requisiti fondamentali per la ricarica domestica

Il primo e unico requisito indispensabile per poter ricaricare l'auto a casa è avere un posto auto privato, come un garage, un box o un cortile, dove il veicolo può sostare per diverse ore e avere accesso all’impianto elettrico; questa condizione è essenziale per poter collegare l'auto alla rete in totale sicurezza e autonomia. Non sono necessarie autorizzazioni speciali se il punto di ricarica è collegato al contatore della propria abitazione. Anche chi vive in un condominio può installare un punto di ricarica nel proprio box privato, ma deve comunicarlo all'amministratore.

Presa domestica o wallbox?

Ogni auto elettrica viene fornita con un cavo che permette di ricaricarla da una comune presa di corrente domestica, tipo Schuko. Questa modalità, pur essendo tecnicamente possibile, è da considerarsi una soluzione di riserva o per le emergenze; la potenza erogata da una presa standard è infatti molto bassa, circa 2,3 kW, il che si traduce in tempi di ricarica estremamente lunghi, anche superiori alle 24 ore per una batteria di medie dimensioni. Inoltre, un utilizzo prolungato a questa potenza può mettere sotto stress un impianto elettrico non recente o non adeguatamente dimensionato, comportando dei rischi per la sicurezza. La soluzione consigliata per la ricarica domestica è l'installazione di una wallbox: si tratta di una stazione di ricarica a parete, progettata specificamente per questo scopo, che garantisce un'operazione molto più veloce e sicura. Una wallbox opera a una potenza superiore, tipicamente da 3,7 kW fino a 7,4 kW per i comuni impianti monofase, dimezzando o riducendo ulteriormente i tempi di ricarica rispetto a una presa normale. Oltre alla velocità, offre un livello di sicurezza imparagonabile, poiché dialoga con il veicolo e gestisce il flusso di corrente in modo intelligente. I modelli più avanzati permettono anche di programmare la ricarica nelle fasce orarie più convenienti e di monitorare i consumi tramite app.

L'installazione e le verifiche necessarie

L'installazione di una wallbox deve essere eseguita da un elettricista qualificato. Il tecnico effettuerà una verifica preliminare dell'impianto elettrico di casa per assicurarsi che sia idoneo e, se necessario, potrà consigliare un aumento della potenza del contatore. Passare da 3 kW a 4,5 kW o 6 kW è spesso una scelta utile per poter gestire la ricarica auto elettriche contemporaneamente all'uso dei normali elettrodomestici, senza il rischio di far scattare il contatore. È importante sapere che l'acquisto e l'installazione di questi dispositivi sono supportati da incentivi statali, come il "Bonus Wallbox", che rende l'investimento iniziale molto più accessibile e vantaggioso per il consumatore finale.

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