Provincia Macerata
Macerata, procede a zig zag con un grosso Suv: aveva un tasso alcolico doppio rispetto al limite
Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato, impegnata negli ultimi giorni in diversi interventi in città. Le pattuglie della Volante della Questura di Macerata sono state chiamate a gestire situazioni che hanno richiesto prontezza e attenzione, contribuendo alla sicurezza urbana nelle ore serali e notturne. Gli agenti hanno dapprima notato un grosso Suv procedere zigzagando lungo le vie cittadine, creando pericolo per la circolazione. Fermato il veicolo, il conducente presentava evidenti sintomi di ubriachezza, poi confermati dall’alcoltest, che ha rilevato un tasso alcolemico doppio rispetto al limite massimo consentito. L’uomo, che in quel momento non aveva con sé il titolo di guida, è stato denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza e gli è stata disposta la sospensione della patente. In un altro intervento, effettuato in orario notturno nei pressi dei Giardini Diaz, i poliziotti hanno controllato un cittadino egiziano, poi sottoposto a perquisizione. Addosso gli è stato trovato un coltello a serramanico di circa 20 centimetri, motivo per cui è scattata la segnalazione all’autorità giudiziaria per porto abusivo di arma da taglio.
Pollenza, non rispetta il divieto di avvicinamento alla ex moglie: arrestato 57enne
Intensificata l'attività di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato maceratese. Il 30 novembre, la Squadra Volante è intervenuta a Pollenza. Un cittadino italiano di 57 anni, di origine albanese, è stato tratto in arresto per aver violato il divieto di avvicinamento nei confronti dell'ex coniuge. L'allarme è scattato grazie al sistema di monitoraggio elettronico (braccialetto) applicato sia sull'uomo che sulla vittima. L'immediata attivazione della Volante, unitamente alla segnalazione al 112 da parte della donna che si sentiva in pericolo perché seguita dall'ex marito, ha permesso di raggiungere rapidamente la località e procedere all'arresto sul posto. L’arresto è stato successivamente convalidato dal Gip del Tribunale di Macerata nell'udienza del 3 dicembre.
Civitanova, Anna Lina Tortelli riceve il premio "Mosca Bianca" per i 70 anni dell'Ottica
Nell’ambito della Serata di Gala del "Premio San Marone – Radici & Futuro", organizzata dall’associazione ViviAmo Civitanova Aps, è stato conferito ad Anna Lina Tortelli il prestigioso Premio "Mosca Bianca", dedicato alle realtà storiche che hanno saputo resistere, innovare e custodire con passione i mestieri che definiscono l’identità di Civitanova. L’Ottica Tortelli rappresenta una delle attività più longeve e simboliche della città: una storia di oltre 70 anni, iniziata nel 1952 dal fondatore Renzo Tortelli, che aprì il primo negozio di ottica cittadino in Corso Umberto I. Renzo, formatosi tra Firenze e la Safilo, portò a Civitanova una competenza artigianale rara, diventando un punto di riferimento per tutta la comunità. Negli anni, il testimone è passato alla figlia Anna Lina Tortelli, che oggi celebra 50 anni di professione portati avanti con dedizione, eleganza e cura per i dettagli. Con la sua formazione tra Pieve di Cadore e Vinci, Anna Lina ha saputo coniugare tecnica, estetica e umanità, trasformando l’Ottica Tortelli – oggi situata sotto la Galleria di Piazza XX Settembre – in un luogo in cui l’occhiale non è solo un prodotto, ma un incontro tra viso, personalità e stile. Il Premio Mosca Bianca nasce proprio per riconoscere queste storie: attività rare, preziose, che attraversano le generazioni e continuano a contribuire alla vita sociale ed economica della città. Storie che, pur essendo vere, custodiscono la meraviglia e la delicatezza delle favole. «La storia dell’Ottica Tortelli – dichiara la Presidente di ViviAmo Civitanova APS, Manola Gironacci – è un patrimonio civitanovese. È la testimonianza di una famiglia che ha fatto del proprio mestiere un atto di amore verso la comunità, mantenendo intatta la qualità, la passione e il senso di accoglienza. Anna Lina rappresenta una delle vere “Mosche Bianche” della nostra città.» La consegna del premio è avvenuta durante la serata del 29 novembre, alla presenza di autorità, associazioni, professionisti e oltre 110 partecipanti, nel contesto della Cena di Gala di beneficenza dedicata alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Marche, e all’interno del programma ufficiale del Premio San Marone – Radici & Futuro. Il Premio Mosca Bianca è stato consegnato dalla presidente Manola Gironacci, insieme alla consigliera di minoranza Lavinia Bianchi e al tesoriere dell’associazione, Barbara Bastianelli. Con questo riconoscimento, ViviAmo Civitanova Aps rinnova il proprio impegno a valorizzare le eccellenze del territorio, le attività storiche e le storie che hanno costruito - e continuano a costruire - l’identità della città.
Pollenza, riapre la chiesa dell'Immacolata e si insedia il nuovo parroco
La comunità di Pollenza si prepara a celebrare un momento di profonda gioia e rinascita. La Diocesi di Macerata ha annunciato la riapertura al culto della chiesa dell’Immacolata, un evento significativo che segna il recupero di un importante luogo di fede danneggiato dagli eventi sismici del 2016. L'inaugurazione è fissata per domenica 7 dicembre, in concomitanza con i Primi Vespri della Solennità dell’Immacolata Concezione. Le celebrazioni avranno inizio alle ore 17.00 con l'evento inaugurale: un momento istituzionale che vedrà il taglio del nastro, i saluti delle autorità locali e la presentazione dettagliata dei complessi lavori di restauro e consolidamento. Il culmine della giornata si raggiungerà alle ore 18.00, quando la comunità si sposterà presso la Collegiata di San Biagio per la celebrazione eucaristica. La Santa Messa sarà presieduta dal vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi, e sarà l'occasione ufficiale per l’insediamento del nuovo parroco, don Ignazio Konganawor. I lavori di recupero della Chiesa dell'Immacolata sono stati promossi e attuati dalla Diocesi di Macerata grazie al contributo stanziato per la ricostruzione post-sisma 2016. La progettazione e direzione dei lavori sono state affidate all’arch. Alessandro Nardi e all’ing. Daniele Menghi, con il coordinamento dell’ingegner Francesco Dignani. A livello esecutivo, l’opera ha coinvolto la ditta Ricostredil s.r.l. (per le opere edili OG2) e la Eures arte s.r.l. (per le opere specialistiche OS2A). Hanno contribuito inoltre: CG Service - Fratelli Giacomi s.n.c. - GEOIN s.r.l. La Diocesi di Macerata ha espresso pubblicamente la propria gratitudine per la fondamentale collaborazione istituzionale e tecnico-amministrativa ricevuta. Un ringraziamento particolare è stato rivolto all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, alla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e al Comune di Macerata. La Diocesi ha esteso la propria gratitudine a tutti coloro che, a vario titolo e livello, hanno partecipato con impegno e dedizione alla felice realizzazione dell’intervento di restauro.
Matelica inaugura il Baby Pit Stop Unicef nella biblioteca comunale: uno spazio dedicato a genitori e bambini
È stato inaugurato ieri pomeriggio, mercoledì 3 dicembre, alle ore 17, il nuovo Baby Pit Stop Unicef allestito all’interno della Biblioteca comunale "Libero Bigiaretti". Si tratta di uno spazio pensato per offrire ai genitori un luogo tranquillo e accogliente dove allattare e cambiare il pannolino ai propri bambini, in un ambiente protetto e dedicato. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Denis Cingolani, l’assessore alla Cultura Barbara Cacciolari, la presidente di Unicef Marche Mirella Mazzarini e la presidente Unicef provinciale Patrizia Scaramazza. Durante il suo intervento, la presidente provinciale Patrizia Scaramazza ha evidenziato il valore sociale dell’iniziativa: «Il Baby Pit Stop non rappresenta solo un luogo per provvedere ai bisogni del bambino, ma è la dimostrazione della sensibilità dell’amministrazione comunale nei confronti delle famiglie e dei più piccoli, scopo essenziale dell’Unicef». Un concetto ribadito anche dalla presidente regionale Mirella Mazzarini, che ha inserito l’inaugurazione di Matelica nel più ampio progetto nazionale: «Il nuovo Baby Pit Stop rientra nell’impegno dell’Unicef a realizzare entro il 2026 almeno 1.500 punti sul territorio italiano. La sua presenza mira a valorizzare l’unione tra genitori e bambini, creando occasioni per leggere, giocare e stimolare la creatività». Soddisfazione è stata espressa anche dall’amministrazione comunale. «Una grande novità per la nostra città e per l’intero territorio – hanno commentato Cingolani e Cacciolari –. Ringraziamo l’Unicef per aver scelto Matelica per questo importante progetto che ci auguriamo possa essere apprezzato da tutta la cittadinanza». Il nuovo Baby Pit Stop è ora attivo all’interno della Biblioteca Bigiaretti e rappresenta un servizio in più per le famiglie, confermando l’attenzione della città verso l’infanzia e la genitorialità.
Tolentino, nuovi prefabbricati per la ditta Erreuno: via libera all'ampliamento industriale in via Sacharov
Il Consiglio comunale di Tolentino, nella seduta del 27 novembre, ha approvato all’unanimità la variante urbanistica al Piano Regolatore Generale necessaria per l’ampliamento di un edificio industriale in via Andrej Sacharov. Si tratta di un intervento richiesto dalla Erreuno Srl, azienda storica del territorio, che punta a potenziare le proprie attività produttive con un progetto che comporta modifiche alla destinazione d’uso di alcune aree e nuove opere a servizio della zona. La variante prevede infatti la trasformazione di porzioni di territorio in aree produttive e la realizzazione di un parcheggio pubblico di circa 25 posti auto tra via Arnaldo Belluigi e via Sacharov, con l’obiettivo di migliorare la viabilità e la disponibilità di spazi di sosta. Il piano approvato contempla la costruzione, in adiacenza all’edificio esistente, di nuovi fabbricati prefabbricati destinati a laboratorio, magazzino e deposito, per una superficie coperta complessiva di circa 1.860 metri quadrati. Sulla copertura del nuovo edificio sarà inoltre realizzato un parcheggio privato scoperto, accessibile dalla stessa via Sacharov. L’operazione consolida la presenza dell’azienda nell’area industriale e rappresenta un investimento significativo per il tessuto produttivo locale. «Questa operazione non solo rafforza la presenza di un’azienda storica e fondamentale per l’economia locale, ma rappresenta un chiaro segnale di fiducia nel futuro del territorio», dichiara l’assessore all’urbanistica Alessia Pupo. L’amministrazione evidenzia come il percorso per l’approvazione della variante costituisca un esempio virtuoso di collaborazione tra ente pubblico e realtà produttive. «La conclusione positiva del procedimento - prosegue l’assessore - mostra come la pianificazione territoriale possa accompagnare lo sviluppo economico, generando nuove opportunità di lavoro e migliorando allo stesso tempo i servizi offerti alla comunità». Il nuovo parcheggio pubblico è uno degli elementi che contribuiranno a rendere più funzionale l’area, facilitando l’accesso alla zona industriale e alleggerendo la pressione sulla viabilità locale. Il Comune ha rivolto un ringraziamento alla Erreuno Srl per l’investimento e agli uffici comunali che hanno seguito l’iter amministrativo fino all’approvazione finale.
Truffa del finto broker a Treia: vittima raggirata con promesse di investimenti, denunciata 25enne
I Carabinieri della Stazione di Treia, al termine di un’articolata attività d’indagine, hanno deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria una giovane donna di 25 anni, originaria della Romania e residente in provincia di Torino. La donna, già nota alle forze dell’ordine, è ritenuta responsabile del reato di truffa. L’attività investigativa è scaturita dalla querela presentata da una donna 44enne residente nel comune di Treia, vittima di un raggiro online. La denunciante era stata contattata tramite un noto canale di messaggistica da una persona che si presentava come broker assicurativo. La sedicente intermediaria aveva prospettato alla 44enne la possibilità di ottenere vantaggi economici certi attraverso presunti investimenti finanziari, convincendola della serietà e della sicurezza dell'opportunità. In seguito a questo convincimento, la vittima è stata indotta a effettuare un bonifico di 150 euro su un IBAN che le era stato fornito dalla falsa broker. Gli accertamenti rapidi e mirati condotti dai militari dell’Arma hanno permesso di ricostruire l’intera dinamica. Le indagini hanno rivelato che il conto corrente bancario indicato per l'accredito del denaro risultava essere collegato a una carta prepagata direttamente riconducibile alla 25enne ora indagata. La raccolta degli elementi probatori ha quindi consentito ai Carabinieri di procedere alla denuncia in stato di libertà della giovane, ritenuta – allo stato degli atti – l’autrice della truffa. L’Invito dei Carabinieri alla Cautela L’Arma dei Carabinieri rinnova l’appello ai cittadini affinché prestino la massima attenzione alle proposte di investimento che pervengono tramite social network, applicazioni di messaggistica o canali non ufficiali. Si ricorda di rivolgersi sempre e solo a canali istituzionali e a operatori finanziari certificati per qualsiasi tipo di transazione o investimento economico.
Macerata, nuova palestra da 1,3 milioni per il "Matteo Ricci" con i fondi del Pnrr
Si sono conclusi i lavori di realizzazione della nuova palestra a servizio dell’Istituto di Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata. L’intervento, dal costo complessivo di 1.320.000 euro, è stato interamente finanziato con i fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) destinati al Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica. Si tratta di una struttura sportiva in cemento armato, classificata come tipo B1, che si estende su 600 mq e include i relativi servizi. Un elemento distintivo del progetto è l'elevato livello di sostenibilità energetico-ambientale raggiunto, garantendo così un impianto moderno ed efficiente per la comunità scolastica. Il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, ha espresso grande soddisfazione per la conclusione dei lavori: "Siamo molto orgogliosi di poter consegnare alla comunità scolastica una nuova palestra sicura ed efficiente e voglio ringraziare tutti i tecnici della Provincia che stanno lavorando a pieno ritmo per completare gli interventi finanziati dal PNRR nei tempi previsti". A Macerata, la Provincia ha ottenuto il finanziamento per 12 interventi totali sull'edilizia scolastica, per un ammontare complessivo di risorse pari a 13.644.563 euro. Questi interventi coprono diverse aree cruciali: nuove strutture sportive: oltre a quella del “Matteo Ricci” di Macerata, sono in corso di realizzazione nuove palestre anche presso l’Istituto “Garibaldi” di Macerata e l’Istituto “Mattei” di Recanati. Riqualificazione sportiva: sono previsti lavori di riqualificazione delle aree sportive all’aperto al Liceo Artistico “Cantalamessa” di Macerata e al Liceo Scientifico “Leopardi” di Recanati, oltre alla riqualificazione della palestra esistente al Liceo Classico “Leopardi” di Macerata. Ampliamenti ed efficienza energetica: il piano comprende anche due ampliamenti degli istituti superiori “Mattei” di Recanati e “Da Vinci” di Civitanova Marche, nonché due importanti riqualificazioni energetiche al Liceo Scientifico “Leopardi” di Recanati e all’Ite “Gentili” di Macerata. Sicurezza e manutenzione: infine, è stato finanziato il progetto di adeguamento sismico del Liceo Artistico “Cantalamessa” di Macerata e la manutenzione straordinaria della copertura al Liceo “Leopardi” di Recanati. L’intervento più complesso e di maggiore importo, pari a 4.379.149 euro, riguarda il secondo stralcio dell’adeguamento sismico del Liceo Artistico di Macerata (ex Mestica). La particolarità e la complessità dei lavori – che riguardano il miglioramento sismico di una struttura risalente agli anni Sessanta – hanno imposto il trasferimento degli studenti, poiché le operazioni non erano compatibili con la loro presenza nell'edificio. La scuola è composta da tre blocchi: due sono già stati riconsegnati alla disponibilità, mentre manca il terzo, il più corposo, destinato ad aule e segreteria. Nonostante le criticità e le problematiche connesse alla riqualificazione di una struttura datata, la previsione per il termine dei lavori è fissata per marzo 2026.
"Raccontare Recanati" chiude dopo 25 anni: l'ultimo numero è un omaggio al suo fondatore, Gabriele Magagnini
Quasi un quarto di secolo di storie, volti, memorie e testimonianze raccolte con passione. Dopo 25 anni di pubblicazioni e quasi 100 numeri, il periodico Raccontare Recanati esce con il suo ultimo numero, interamente dedicato al suo creatore e anima instancabile: Gabriele Magagnini, giornalista, appassionato narratore della città e figura molto amata dalla comunità recanatese. La presentazione ufficiale si terrà sabato 13 dicembre alle ore 17, nell’Aula Magna del Comune di Recanati, dove familiari, colleghi e amici ricorderanno Magagnini attraverso aneddoti, testimonianze e il lavoro di una vita spesa nel raccontare la città e i suoi protagonisti. Giornalista preparato e curioso, attento ai dettagli e alle persone, Magagnini ha dedicato il suo lavoro a ricostruire e tramandare la memoria collettiva di Recanati. Attraverso Raccontare Recanati ha valorizzato storie di decine di cittadini che, senza il suo fiuto narrativo, sarebbero rimaste nell’oralità familiare, destinate a perdersi. Il periodico ha permesso di documentare - con notizie, fotografie e racconti - la storia più recente della città, trasformandosi in un archivio prezioso per la comunità. Oltre alla sua attività professionale e giornalistica, Magagnini si è distinto anche per il suo impegno nel mondo del basket e nell’associazionismo locale. Tra le iniziative più significative da lui promosse, verrà ricordato anche "Raccontar Scrivendo", il progetto dedicato alle scuole di tutta Italia, nato per valorizzare i piccoli scrittori e poeti in erba. L’ultimo numero di Raccontare Recanati rappresenta quindi non un addio, ma un tributo: un modo per fissare sulla carta il contributo di Magagnini, per raccontare chi ha raccontato, per restituire alla città il valore della memoria e dell’ascolto.
"Caos traffico e sicurezza a Piazza Pizzarello": Miliozzi presenta una mozione in Consiglio comunale
Situazione della viabilità, sicurezza dei pedoni e condizioni del manto stradale nell’area di Piazza Pizzarello ancora al centro del dibattito politico cittadino, a Macerata. Il consigliere di minoranza David Miliozzi, capogruppo di "Macerata Insieme", ha presentato una mozione che chiede all’amministrazione comunale di intervenire con urgenza per affrontare criticità ormai considerate croniche dal quartiere. Al centro del documento, il cantiere abbandonato che da mesi domina la piazza, a ridosso della stazione interprovinciale dei bus. Un’area strategica di Macerata che, proprio per l’elevato passaggio di mezzi urbani ed extraurbani, viene attraversata ogni giorno da un flusso costante di autobus, pullman e automobili. Secondo Miliozzi, la presenza del cantiere e la mancanza di una gestione adeguata della viabilità hanno generato «una serie di disagi che penalizzano pesantemente residenti, attività commerciali e studenti delle scuole vicine». L’asfalto, definito «in condizioni penose», rende ancora più complicato il transito dei mezzi ingombranti, che all’incrocio tra Piazza Pizzarello e via Emanuele Filiberto arrivano a invadere parte del marciapiede, creando situazioni considerate potenzialmente pericolose. La mozione evidenzia anche come la "scarsità di parcheggi, aggravata dal cantiere, spinga automobilisti - sia residenti sia di passaggio - a improvvisare soste che spesso intralciano il tragitto dei pullman. Nelle ore di punta, gli incroci tra via Filiberto, via Valentini e via P. e L. Cioci diventano veri e propri punti di congestione, con i mezzi del trasporto pubblico costretti a fermarsi in mezzo alla carreggiata". Nel documento, il consigliere chiede che "l’amministrazione comunale monitori con maggiore attenzione la situazione e che venga aperto un tavolo di confronto con le sigle sindacali e i responsabili del trasporto urbano ed extraurbano per valutare modifiche alla viabilità". Tra le proposte avanzate, la più significativa riguarda la possibilità di istituire una corsia preferenziale riservata ai bus, un collegamento diretto tra via Cadorna e via P. e L. Cioci che consentirebbe ai mezzi del trasporto pubblico di raggiungere più rapidamente il Terminal senza compiere «inutili giri» nell’area. Secondo Miliozzi, l’intervento porterebbe due benefici immediati: maggiore sicurezza, grazie alla riduzione delle manovre critiche dei bus in mezzo al traffico; un risparmio economico per le aziende di trasporto, grazie alla diminuzione del chilometraggio e dei consumi di carburante. La mozione sarà ora valutata dal Consiglio comunale. Miliozzi auspica che l’amministrazione intervenga «senza ulteriori ritardi» per restituire decoro, sicurezza e una viabilità adeguata a un’area che rappresenta una delle principali porte d’accesso alla città.
Santa Barbara, i vigili del fuoco di Macerata celebrano la patrona del Corpo
Come da tradizione, il 4 dicembre, il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata ha celebrato la ricorrenza di Santa Barbara, patrona del Corpo Nazionale. Una giornata scandita da momenti solenni e di forte comunione istituzionale, che ha riunito autorità civili, militari e religiose della provincia per rendere omaggio al ruolo quotidiano dei pompieri nel garantire sicurezza e soccorso alla comunità. La cerimonia si è aperta alle 9:30 presso la sede centrale del Comando, in viale Indipendenza, con l’alzabandiera e il tributo alla lapide dei caduti, alla presenza del prefetto Giovanni Signer e dei rappresentanti delle forze armate e dell’ordine. Un momento tradizionale e carico di significato, volto a ricordare i Vigili del Fuoco che hanno perso la vita nell’adempimento del proprio dovere. Alle 10:00, presso la chiesa di Santa Croce, si è tenuta la Santa Messa officiata dal vescovo di Macerata, monsignor Nazzareno Marconi, alla quale hanno partecipato numerose autorità provinciali, tra cui il sindaco, il presidente della Provincia, il questore, i comandanti di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia locale e Polizia stradale, oltre a rappresentanti della Croce Rossa, Croce Verde, Avis, istituzioni scolastiche e universitarie. Al termine della funzione, il comandante dei Vigili del Fuoco di Macerata, ingegner Leonardo Rampino, ha rivolto il suo saluto ufficiale. Nel suo intervento, il comandante Rampino ha espresso un sentito ringraziamento alle istituzioni presenti e a tutti coloro che, ogni giorno, sostengono il lavoro dei Vigili del Fuoco. "Sono orgoglioso di rappresentare e guidare i Vigili del Fuoco della provincia di Macerata – ha affermato – che lavorano con competenza, professionalità e dedizione per garantire l’efficienza della macchina dei soccorsi". Riprendendo una risposta data da un vigile del fuoco a un giornalista, Rampino ha ricordato l’essenza stessa del mestiere: «Alla domanda “Come si torna a casa dopo un intervento di soccorso tecnico urgente?”, un vigile ha risposto: con la consapevolezza di aver fatto fino in fondo il proprio dovere. È così che i Vigili del Fuoco tornano a casa ogni giorno, e per questo li ringrazio». Il comandante ha inoltre rivolto parole di apprezzamento a tutto il personale, operativo e amministrativo, ai funzionari, ai capi turno, agli addetti alla logistica, alla prevenzione incendi e alla polizia giudiziaria, senza dimenticare sindacati, personale in congedo e iscritti all’Associazione Nazionale. «Ognuno contribuisce – ha sottolineato – al corretto funzionamento della macchina dei soccorsi con professionalità e spirito di squadra». Ha infine concluso il suo intervento con un augurio rivolto all’intero Corpo: «Buona Santa Barbara a tutti».
Eccellenza - Lapi a Matelica, Lovotti a Tolentino: i grandi ritorni infiammano il mercato di dicembre
Con l’arrivo di dicembre, il calciomercato entra nel vivo nel sempre più equilibrato campionato di Eccellenza Marche, con diverse squadre maceratesi pronte a rinforzare le proprie rose in vista del girone di ritorno, che si preannuncia avvincente e ricco di sfide. Tra le squadre chiamate a risalire la classifica c’è sicuramente il Matelica, fermo da 9 turni senza vittorie e attualmente invischiato in zona playout. Il club biancorosso ha deciso di rafforzare il reparto difensivo con il ritorno di Cristiano Lapi, difensore classe 1989 già protagonista con la maglia del Matelica nella stagione 2023-2024, quella della vittoria del campionato di Promozione. Lapi arriva dalla Jesina e vanta esperienze in Serie D con Real Montecchio, Tolentino, Riccione e Fabriano Cerreto, oltre a esperienze con Biagio Nazzaro, Camerano, Montefano, Maceratese e Chiesanuova. Mister Ciattaglia e il capitano Paolo Ginestra hanno già accolto il difensore nello spogliatoio, e Lapi sarà a disposizione della squadra già dalla prossima partita contro la Sangiustese VP. Sogna un ritorno in grande stile anche il Tolentino, che dopo aver salutato Mauro Iori punta ora a riportare in cremisi Fabricio Lovotti. L’attaccante argentino, autore di 11 reti lo scorso anno sotto la gestione Passarini, non è riuscito finora a replicare i successi dell’Eccellenza con la Recanatese in Serie D, segnando un solo gol. Il Tolentino dovrà tuttavia fronteggiare la concorrenza di diverse squadre del campionato per assicurarsi le prestazioni dell’attaccante. Non solo arrivi, ma anche partenze per il Trodica, che dopo aver rinforzato la rosa con Aristoteles Romero, Diego Gigli e Rogeiro Maquisse, annuncia la fine del rapporto con i centrocampisti Stefano Cichella e Ludovico Paolucci. Il club ha voluto ringraziare i due giocatori per l’impegno, la dedizione e i momenti condivisi in campo e fuori. Entrmbi si sono accasati alla Sangiustese. Per il classe 2007 Paolucci si tratta di un ritorno in casa rossoblù, colori con cui è cresciuto e con cui ha guidato da capitano la juniores regionale fino all’esordio in prima squadra nella passata stagione. Il campionato di Eccellenza Marche si appresta dunque a vivere un girone di ritorno intenso e ricco di colpi di scena, con squadre pronte a rinforzarsi per lottare fino all’ultima giornata.
Civitanova celebra il gemellaggio con Esine e i 70 anni dell’Avis: un weekend di eventi
Sabato 6 dicembre l'amministrazione comunale e l’Avis cittadina organizzano i festeggiamenti per il gemellaggio con Esine e per il 70° anniversario di fondazione dell’Avis Civitanova Marche e 54° gemellaggio AVIS Civitanova Marche – Esine. La giornata si apre alle ore 16:00, al teatro Rossini, dove le autorità comunali riceveranno le delegazioni di Esine, AVIS, Scuole e Croce Verde. Alle ore 17:30, si svolgerà la tradizionale cerimonia di accensione dell’Albero di Natale in Piazza XX Settembre, donato dalla delegazione di Esine nel segno del rinnovamento del gemellaggio, con l’esibizione della Banda musicale cittadina. Domenica 7, alle ore 08:30, sarà celebrata la Santa Messa presso la Chiesa di San Pietro in Piazza XX Settembre e alle ore 09,30 prenderà il via il corteo dei labari con tappa al Largo Donatori di Sangue e Piazza Gino Ramovecchi. Alle ore 10:00 saluti istituzionali e consegna delle benemerenze ai soci donatori presso il Teatro Rossini di Civitanova Marche. La sera, alle ore 21:-15, il programma si chiude con il concerto di musica Gospel “Do you hear what I hear?” presso la Chiesa di San Gabriele. L’accensione dell’albero a Civitanova Alta, in piazza della Libertà, è prevista domenica dalle ore 16.30 insieme all’inaugurazione dei presepi e della Casa di Babbo Natale allestita nel chiostro san Francesco.
Tod’s e inchiesta caporalato: decisione rinviata a febbraio mentre si allargano le indagini
Tod’s ha chiesto al giudice per le indagini preliminari di rinviare la decisione sulla richiesta della procura di Milano di sospendere per sei mesi le attività di pubblicità e marketing dell’azienda. Il procedimento coinvolge tre manager di vertice accusati di caporalato. Il gip ha accolto l’istanza del gruppo, sulla base dell’impegno dichiarato a intervenire lungo l’intera filiera dei subfornitori per rafforzare sicurezza e legalità. La nuova udienza è fissata per il 23 febbraio. Parallelamente l’inchiesta coordinata dal pm Paolo Storari continua ad ampliarsi e ha raggiunto anche il distretto di Scandicci, dove sono emerse ulteriori e più gravi situazioni di sfruttamento, con opifici cinesi che impiegherebbero lavoratori pakistani. Nel documento inviato al gip di Milano, Tod’s sottolinea di disporre già di una mappatura completa degli appaltatori e subappaltatori e di aver autonomamente rilevato la necessità di dotarsi di un sistema informatico per la gestione dell’albo. L’azienda ricorda inoltre che la società di certificazione Bureau Veritas effettua circa 30 ispezioni l’anno, comprese visite non annunciate presso appaltatori e subappaltatori. Tod’s afferma di aver preso atto degli elementi emersi dalle verifiche della procura e ribadisce la ferma volontà di fare tutto il possibile per garantire sicurezza e dignità del lavoro, evidenziando come sia in corso una revisione complessiva della supply chain. In una nota diffusa ieri, il gruppo invita il procuratore Storari a visitare l’azienda per conoscere direttamente la realtà produttiva e le condizioni dei lavoratori. Tod’s sottolinea che esistono molte realtà virtuose e che sarà fondamentale un confronto nelle sedi opportune per affrontare un problema che, se gestito in modo inadeguato e senza una visione ampia, rischia di mettere in difficoltà una parte rilevante del mondo del lavoro italiano. Nella nota viene inoltre ribadito che i valori del Made in Italy e la sua reputazione internazionale rappresentano un patrimonio da difendere e valorizzare. Secondo l’inchiesta, però, la filiera si reggerebbe anche sul lavoro, spesso irregolare, di manodopera straniera. Le indagini, partite dalla Lombardia e poi estese alle Marche, hanno ora raggiunto l’area di Scandicci, dove sono stati interessati sette laboratori di proprietà di cittadini cinesi. In uno di questi opifici sarebbero stati sfruttati anche lavoratori pakistani, delineando una catena di caporalato che colpisce i soggetti più vulnerabili. Tra le testimonianze agli atti figura quella di un pakistano di 34 anni ascoltato dal Nucleo di tutela del lavoro di Milano il 18 novembre. L’uomo ha raccontato di essere arrivato a piedi passando da Trieste dopo aver pagato circa 8mila euro in Pakistan, di lavorare troppe ore al giorno e di essere costretto ad accettare quelle condizioni per poter vivere e inviare denaro alla famiglia. L’opificio accusato di caporalato, che farebbe parte della filiera Tod’s, è la Bag Group di Carmignano, dove sono stati trovati lavoratori cinesi e pakistani impiegati per circa 12 ore al giorno, sabato compreso, per 1.300 euro mensili in nero. Gli straordinari non sarebbero retribuiti, la pausa pranzo durerebbe tra 10 e 20 minuti e non risulterebbero né formazione né controlli medici. Numerose deposizioni confermano un quadro di sfruttamento sostanzialmente identico.In questo quadro si inserisce anche l’ampliamento delle verifiche della procura di Milano su altri 13 grandi gruppi della moda, finiti a loro volta sotto la lente degli inquirenti. Su mandato del pm Paolo Storari, i carabinieri del Nucleo tutela lavoro hanno acquisito nelle sedi aziendali la documentazione relativa ai controlli su sicurezza e legalità lungo le filieredi marchi come Missoni, Off White Operating, Adidas Italy, Yves Saint Laurent Manifatture, Givenchy Italia, Ferragamo, Versace, Gucci, Pinko, Prada, Coccinelle, Dolce&Gabbana e Alexander McQueen. Dagli accertamenti è emerso in più casi l’uso di manodopera cinese in condizioni di grave sfruttamento, con lavoratori sottopagati, privi di tutele e spesso irregolari. Le società dovranno ora consegnare contratti, organigrammi, verbali societari, sistemi di controllo interno, elenchi fornitori e bilanci, sulla base dei quali la procura valuterà se chiedere un’amministrazione giudiziaria o contestare direttamente il reato di caporalato. Le indagini, che hanno già portato al commissariamento di alcuni brand in passato, confermano la volontà degli inquirenti di fare piena luce sulle filiere degli appalti e subappalti del settore moda.
Il primo pallet in plastica riciclata al mondo è di una start-up "made in Macerata"
Un progetto che potrebbe rivoluzionare il trasporto merci mondiale quello proposto dalla start up maceratese Kubo Pallet, vincitrice nei giorni scorsi della settima edizione di "Esefunzionasse?", il concorso per il supporto all’avvio di nuove imprese promosso dal Comitato regionale Giovani imprenditori di Confindustria Marche con la collaborazione della Camera di Commercio delle Marche, il patrocinio della Regione, la collaborazione delle quattro università marchigiane, di Istao - Scuola di formazione manageriale Istituto superiore Adriano Olivetti e The Hive Business Accelerator. Fondatore e amministratore della Kubo Pallet è il 23enne potentino Natan Crucianelli, ideatore del primo pallet in plastica riciclata al mondo. Progetto che ha attirato l’attenzione dei commissari di giuria del prestigioso premio indetto da Confindustria, al quale hanno partecipato oltre 70 giovani start up, tenendo conto di parametri legati a creatività, fattibilità, circolarità e sostenibilità economica. "Vincere un premio, legato a concrete opportunità di sviluppo, dopo meno di un mese dalla fondazione della nostra società è senza dubbio gratificante e motivante – ha sottolineato Natan Crucianelli – si tratta di un progetto a cui sto lavorando da qualche anno e che sta trovando concretezza con l’avvio di una start up innovativa ma con profonde radici sul nostro territorio. Io sono di Potenza Picena, ho studiato all’Istituto Tecnico Industriale di Recanati e la sede della Kubo Pallet è a Macerata". “Il progetto, già brevettato, si basa sulla realizzazione del primo pallet in plastica riciclata eterogenea al mondo, identico all'attuale Euro pallet in legno - ha spiegato Crucianelli -. Riciclabile all'infinito e con caratteristiche meccaniche e di durabilità nettamente superiori, nonché perfettamente riparabile". "L’aspetto ecologico non è affatto secondario: si recupera un materiale che di fatto è diventato un rifiuto, evitando così inquinamento ambientale, e al tempo stesso vengono salvate piante che altrimenti diventerebbero legno per i pallet tradizionali. Basti pensare che una tonnellata di plastica riciclata fa risparmiare circa 2 tonnellate di emissioni di CO2, 5.774 chilowattora di energia, 16,3 barili di petrolio e 22 metri cubi di discarica. Crediamo che una economia virtuosa a tutela dell’ambiente sia determinante per il nostro futuro", ha concluso Crucianelli.

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