Provincia Macerata
San Severino, nuovo manto sintetico al Tennis Club: riqualificazione in rampa per gli altri campi
Il Comune di San Severino Marche ha portato a termine un intervento di riqualificazione, con la realizzazione di una nuova copertura in erba sintetica di ultima generazione, del campo da tennis numero 3 presso il polo sportivo comunale di via Campo Fiera, gestito dall'Asd Tennis Club San Severino Marche. L'opera, che ha richiesto una spesa di 30mila euro per il solo rifacimento del manto in sintetico, rientra in un piano più ampio di manutenzione straordinaria dei terreni di gioco che prevede la riqualificazione anche di altri due campi del complesso sportivo per un investimento complessivo di 70mila euro che sarà finanziato grazie a un mutuo ottenuto con il bando "Sport Missione Comune" presso l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (ICSC). Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, hanno espresso grande soddisfazione per l'intervento: “Questo nuovo intervento ci permette di proseguire con l’opera di miglioramento dei campi da tennis e della struttura comunale di via Campo Fiera, un impianto fondamentale per la comunità e per gli appassionati di questo sport. Continueremo a investire su quello che per noi è un settore di vitale importanza, che porta benefici non solo fisici ma anche sociali, promuovendo valori importanti per i giovani e per l’intera collettività. Il sostegno dell'Icsc è stato cruciale per interventi come questo, che migliorano la qualità dei servizi e la fruibilità delle strutture”. Il complesso di via Campo Fiera ospita in totale quattro campi, due indoor e due outdoor. Completato il campo numero 3, i lavori di manutenzione straordinaria proseguiranno nelle prossime settimane per portare a termine il rifacimento dei due campi scoperti in resina acrilica in modo da offrire agli appassionati di tennis strutture all'avanguardia. Il Circolo Tennis di San Severino Marche ha una lunga tradizione, avendo ospitato negli anni tornei nazionali, e l'Amministrazione intende continuare a investire su questa struttura, fondamentale per la comunità sportiva settempedana.
Morrovalle, sacchetti per la differenziata disponibili h24 con due nuovi distributori
Nelle scorse settimane, il Comune ha ottenuto dall’Ata 3 un contributo per installare due distributori automatici di sacchetti per la raccolta dei rifiuti porta a porta. Un progetto da poco più di 60mila euro che l’Assemblea territoriale d’ambito ha finanziato con un contributo di quasi 20mila euro nell’ambito del bando per la concessione di contributi ai Comuni per la realizzazione di progetti di miglioramento della raccolta differenziata. La parte restante sarà invece coperta con fondi comunali. L’obiettivo è quello di migliorare la percezione dell’utente circa il materiale conferito, al fine di potenziare la quantità e soprattutto la qualità delle frazioni differenziate coinvolte nella raccolta, aumentando l’efficacia della separazione dei rifiuti al momento del conferimento. I distributori saranno in grado di riconoscere il cittadino richiedente e di erogare la fornitura. Nel frattempo, comunque, si possono ritirare i sacchetti alla ferramenta Elettrofer e all’emporio Capponi a Morrovalle, alla ferramenta Porfiri e da Hortus Service a Trodica.
"Contro le radici culturali della violenza di genere": la carica delle 32 sindache marchigiane a Sant'Angelo in Pontano
La libertà e l'emancipazione femminile costituiscono da sempre pilastri irrinunciabili per la costruzione di una società realmente democratica. È in questo scenario di progresso, tuttavia, che emergono con drammatica evidenza nuove forme di resistenza violenta. Un recente e significativo studio condotto dall’Università La Sapienza di Roma, intitolato “Femicides, Anti-violence Centers and Policy Targeting”, ha dimostrato come l’aumento dell’autonomia femminile possa generare reazioni violente, in particolare dove la cultura patriarcale risulta più radicata. L’indagine, che ha analizzato 1.942 casi di femminicidio avvenuti in Italia tra il 2006 e il 2022 tramite tecniche di machine learning, ha mappato il rischio sul territorio nazionale, evidenziando un dato cruciale: non esiste una distinzione basata sul reddito, sul livello di istruzione o geografica (tra Nord e Sud Italia). Questo risultato impone un’analisi lucida delle radici culturali della violenza di genere e ribadisce l'urgenza di politiche pubbliche realmente capaci di tutelare, sostenere e proteggere le donne nel loro percorso di piena emancipazione. È proprio da questa consapevolezza che nasce "La carica delle 32. Sindache unite contro la violenza di genere", il primo talk itinerante marchigiano dedicato alla gender violence. L’iniziativa, promossa dal marchio editoriale Fall in Lov, mira ad affrontare – e soprattutto a indicare soluzioni – per alcune forme di abuso ancora troppo diffuse e sommerse, in particolare quelle che si consumano nei luoghi di lavoro. Il format, giunto alla sua quinta iniziativa in tutto il territorio regionale dopo aver toccato i comuni di Montecosaro, Rapagnano, Ortezzano e Monterubbiano, farà nuovamente tappa nel maceratese. L'appuntamento è fissato per venerdì 28 novembre alle ore 18:00 presso la Sala Consiliare del Municipio di Sant'Angelo in Pontano (Piazza Mazzini Angeletti, MC). Il cuore dell’evento sarà la presentazione del saggio “Oltre il silenzio. [Ri]conoscere la violenza” (ed. Fall in Lov) dell’imprenditrice, scrittrice e attivista Elisabetta Pieragostini. La serata, aperta dai saluti istituzionali della Sindaca di Sant’Angelo in Pontano Vanda Broglia, vedrà un ricco parterre di voci. Insieme all’autrice, interverranno l’editore Fall in Lov Fabrizio Baleani, Elisa Giusti e Chiara Marmorè (operatrici dei servizi antiviolenza “Il Faro” di Macerata), l’avvocata Ester Viola e la life mental coach Roberta Cesaroni. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Martina Tombolini. Le diverse prospettive convergono tutte verso la convinzione fondamentale: la violenza non si combatte in solitudine, e la causa principale di ogni forma di abuso è un antico divario sociale tra uomini e donne che può essere sradicato solo grazie alla forza della rete e dell’azione congiunta.
Dalla rete alla vita reale: a Cessapalombo e Camporotondo due appuntamenti contro la violenza di genere
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Pro loco di Cessapalombo, in sinergia con altre associazioni del territorio e con i Comuni di Camporotondo di Fiastrone e Cessapalombo, organizza un doppio appuntamento dedicato alla prevenzione, all’approfondimento e alla consapevolezza. Il progetto, dal titolo “Sicuri insieme”, propone infatti due incontri complementari che affrontano la violenza nelle sue manifestazioni più attuali: quella sulle donne, quella di genere e quella che viaggia sempre più spesso attraverso lo schermo dei telefoni e dei social network. Il primo incontro, “Oltre lo schermo - Dal social all’antisocial: il confine invisibile”, si terrà venerdì 28 novembre alle 21.30 alla Mediateca comunale di Camporotondo di Fiastrone. Ospite della serata sarà Daniela Zepponi, scrittrice e digital strategist, che guiderà il pubblico in una riflessione sui rischi e sulle forme di violenza che nascono e crescono nell’ambiente digitale: dal cyberstalking alla manipolazione relazionale online, fino alle dinamiche tossiche che si nascondono dietro l’uso distorto dei social media. Il giorno successivo, sabato 29 novembre alle 16.30, la Palestra scolastica di Cessapalombo ospiterà l’incontro “Oltre ogni forma di abuso”. Interverranno professionisti e referenti di realtà impegnate quotidianamente nella tutela delle vittime: Monica Scalzini, del Comitato Croce Rossa di Tolentino, il maggiore Giulia Maggi, comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino, Elisa Giusti, coordinatrice del Centro antiviolenza Macerata, Chiara Marmorè, sociologa del Centro antiviolenza Macerata, Andrea Tridico, coordinatore Cuav Macerata e Deborah Pantana, consigliera di Parità della Provincia di Macerata. Il pomeriggio sarà inoltre arricchito da momenti di letture artistiche. A moderare i due incontri sarà la giornalista Giulia Sancricca. Due appuntamenti diversi ma legati dalla stessa finalità: guardare la violenza in tutte le sue forme, anche quelle meno percepite e più difficili da riconoscere. "L’intento - dice il presidente della Pro loco di Cessapalombo, Matteo Vergari - è quello di analizzare con gli addetti ai lavori i tanti volti della violenza che, con l’avvento della tecnologia e dei social, crescono e sono sempre più difficili da prevenire ed eliminare. Il nostro obiettivo è creare consapevolezza".
Ripe San Ginesio celebra la Virgo Fidelis: presenti tanti Sindaci dei vari comuni
Ripe San Ginesio ha ospitato quest’anno la celebrazione della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, in una cerimonia sentita e partecipata che ha coinvolto le sezioni locali di Ripe San Ginesio e Urbisaglia. Alla commemorazione hanno preso parte i Sindaci dei Comuni di Ripe San Ginesio, Urbisaglia, Loro Piceno, Colmurano e Sant’Angelo in Pontano, uniti nel rendere omaggio al valore, alla dedizione e allo spirito di servizio che contraddistinguono l’Arma. Particolarmente significativa la presenza dei rappresentanti della Stazione Carabinieri di Loro Piceno, intervenuti in rappresentanza dell’Arma. La giornata si è conclusa con il pranzo sociale presso il ristorante l'Antico Approdo.
Malta celebra Cecchetti: le foto storiche da Civitanova Marche in volo per l'evento al Teatru Manoel
Volerà a Malta il materiale fotografico sul maestro Enrico Cecchetti raccolto dalla compianta professoressa Livia Brillarelli, per un evento espositivo che sarà allestito presso il Teatru Manoel, sede nazionale e patrimonio Unesco. Durante la sua visita a Civitanova la scorsa primavera, la signora Johane Casabene, direttrice del Johane Casabene Dance Conservatoire dove insegna il metodo Cecchetti da oltre trent’anni, aveva chiesto all’Amministrazione comunale di poter ospitare per un periodo di due mesi le foto di proprietà del Comune di Civitanova per rendere omaggio al maestro. Nei giorni scorsi, la Giunta comunale ha concesso il nulla osta alla prestigiosa iniziativa culturale, organizzata in occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario dell'introduzione del metodo Cecchetti, che culmineranno in uno spettacolo di danza a febbraio 2026, con la partecipazione dei migliori allievi delle scuole Cecchettiane di Malta. Il materiale fotografico richiesto è conservato in copia presso la Fototeca Comunale "Paolo Domenella" e presso la Biblioteca Comunale "Silvio Zavatti", ed è stato oggetto, nel tempo, di numerose altre mostre in giro per il mondo. Nella realizzazione di tale evento espositivo a Malta è coinvolta anche l'Associazione Musicale Antonio Bizzarri di Civitanova che si sta interessando, insieme al personale della Fototeca Comunale e ad Andrea Foresi, di scegliere un centinaio di foto storiche da inviare. “Per Civitanova Marche è un grande onore contribuire a realizzare questo progetto nel nome di Cecchetti, con il Johane Casabene Dance Conservatoire – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica – Si tratta di un prestigioso scambio culturale, oltre che un tributo doveroso alla memoria e all’eredità artistica di Cecchetti, che ha elaborato un Metodo di insegnamento che ha formato artisti straordinari di tutto il mondo”. Si sono formati sul metodo Cecchetti Anna Pavlova, Vaslav Nijinskij, Marie Rambert, Ninette de Valois e Serge Lifar, figure che hanno poi fondato istituzioni prestigiose come la Royal Ballet School, il Paris Opera, il New York City Ballet e la Rambert School.
Macerata, “Non possiamo permetterci di tacere”: il progetto 'Guardami negli occhi' accende il Lauro Rossi
Una serata di profonda riflessione e di confronto partecipato sul tema della violenza di genere è andata in scena ieri sera al teatro Lauro Rossi in occasione dell’evento conclusivo della V edizione del progetto “Guardami negli occhi - Scuola libera dalla violenza”, promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Macerata. Il momento, promosso in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha visto la partecipazione delle istituzioni, delle scuole, delle associazioni impegnate quotidianamente sul tema ed è stato organizzato in collaborazione con l’Ambito Territoriale Sociale 15 e l’associazione Help SOS Salute e Famiglia ODV. Le attività di “Guardami negli occhi”, progetto giunto alla sua quinta edizione, hanno visto la partecipazione di numerose classi delle scuole secondarie di secondo grado del territorio provinciale in un percorso di sensibilizzazione sui temi della parità di genere, della legalità, del rispetto della persona e della cultura della responsabilità individuale e relazionale. A portare i saluti durante la serata anche il prefetto di Macerata Giovanni Signer che ha sottolineato l’importanza del progetto “Guardami negli occhi” e la necessità di un’azione comune e concerta che veda coinvolte istituzioni, scuole, associazioni, comunità per contrastare il fenomeno della violenza di genere. “Guardami negli occhi è nato cinque anni fa da un’idea semplice ma necessaria: costruire, insieme ai nostri giovani, una cultura del rispetto che sia più forte della violenza - ha detto il vice sindaco e assessore alle Pari Opportunità Francesca D’Alessandro -. Vedere oggi una platea così partecipe, ascoltare la profondità dei lavori realizzati dalle studentesse e dagli studenti, significa che quel seme ha germogliato. Questo progetto non è solo un percorso formativo: è un impegno collettivo, un patto tra istituzioni, scuole, famiglie e associazioni per rendere la nostra comunità più consapevole e più libera. La lotta alla violenza di genere ha bisogno di competenze, coraggio e responsabilità, ma soprattutto della capacità di guardarsi davvero negli occhi, di riconoscere l’altro e l’altra nella loro dignità. I ragazzi e le ragazze ci stanno dimostrando che il cambiamento è possibile: a noi adulti spetta il compito di accompagnarlo con serietà e continuità. Sono profondamente orgogliosa di ciò che abbiamo costruito e ancora più determinata a proseguire questo cammino, perché nessuno e nessuna debba più sentirsi solo di fronte alla violenza”. Tra i protagonisti della serata, presentata dalla giornalista Alessandra Pierini, il poeta, scrittore e drammaturgo Davide Rondoni che ha presentato alla platea il suo libro “L’amore non è giusto”, un’opera che affronta con franchezza e profondità le questioni fondamentali dell’amore, della relazione e del rispetto reciproco. Nel libro, l’autore indaga la complessità dell’esperienza amorosa, soffermandosi sulle dinamiche affettive e sulle responsabilità che ne derivano. Il suo contributo, che ha coinvolto in maniera partecipata i giovani, ha arricchito il dibattito con una prospettiva poetica e culturale capace di favorire un dialogo autentico e particolarmente pertinente all’interno di un percorso dedicato alla prevenzione della violenza di genere. Durante la serata sono state premiate le classi vincitrici dei laboratori realizzati nell’ambito del progetto, incentrati su tematiche relative alla violenza di genere, attraverso la creazione di un podcast e di un manifesto digitale. Come miglior manifesto digitale è stato premiato il 3° I dell’ISS “Matteo Ricci” con la seguente motivazione: “Il riconoscimento è stato attribuito per la capacità di affrontare e condividere una tematica così delicata, al tempo stesso lontana e vicina. I ragazzi e le ragazze, inizialmente timorosi, hanno partecipato con crescente coinvolgimento. Il desiderio di mettere in risalto lo sguardo delle vittime mostra quanto sia importante affiancare alle parole ‘voce’, ‘paura’, ‘silenzio’ e ‘dolore’ termini costruttivi e carichi di significato come ‘rispetto’, ‘libertà’, ‘dignità’, ‘coraggio’ e ‘giustizia’”. Sempre nell’ambito del miglior manifesto digitali, a ricevere la menzione d’onore è stata la classe 3° MIT dell’IPSIA “Pocognoni (sede di San Severino) con la seguente motivazione: “Quattro parole meritano di essere gridate con forza: verità, fantastico, silenzio, bellezza. Racchiudono il tempo vissuto insieme, fatto di confronto, condivisione, dubbi, fiducia, intensità e, soprattutto, di una relazione possibile. Un riconoscimento necessario, perché — ricordando le celebri parole di Frida Kahlo: “Non far caso a me. Io vengo da un altro pianeta. Io ancora vedo orizzonti dove tu disegni confini” — gli studenti hanno saputo guardare Oltre e ci mostrano che spesso è proprio oltre le apparenze che bisogna spingersi”. Il primo premio al miglior podcast è andato alla classe 3° H dell’IPSIA “Corridoni” (sede di Macerata) per il un prodotto che ha analizzato la vicenda del rapper Faneto. Gli studenti sono stati premiati “per la capacità con cui hanno saputo dialogare e confrontarsi su una tematica così delicata, prendendo le distanze dalle azioni compiute persino dai loro idoli: hanno messo in risalto il fattore umano e l’importanza di non minimizzare, perché spesso la musica copre ciò che davvero conta. Inoltre, ci ricordano che dare voce alle donne non significa escludere gli uomini, ma rendere la società più completa.” La menzione d’onore per il miglior podcast è andata al 4°M del Liceo Classico Linguistico “Leopardi” che ha proposto un’analisi molto intelligente sulla tematica della violenza di genere e sono stati premiati “per l’intensità con cui hanno pronunciato parole dense di significato — “gli abusi, come cicatrici, ti segnano e restano per sempre” — per la loro capacità di interiorizzare, di dare voce alle vittime e per la forza con cui hanno affermato “non possiamo permetterci di tacere”, mostrando il desiderio di essere parte di un cambiamento possibile. Un cambiamento al quale noi adulti abbiamo il dovere di rispondere, perché è a noi che rivolgono una domanda fondamentale: “Ci sarà mai un cambiamento?”. Hanno partecipato al progetto “Guardami negli occhi” il Liceo Scientifico “Galilei”, l’IIS “Matteo Ricci”, il Liceo Classico-Linguistico “Leopardi”, l’ITE “Gentili”, l’IIS “Garibaldi-Bramante-Pannaggi”, il Liceo Artistico “Cantalamessa”, l’IPSIA “Corridoni”, l’IPSIA di Civitanova e di Corridonia, l’IPSIA “Pocognoni” di Matelica, l’IIS “Costanza Varano – G. Antinori”, i Licei Classico e Scientifico di Camerino e l’IPSIA “Renzo Frau” di Sarnano-Tolentino.
Ance Macerata celebra 80 anni di storia con Antonio Cabrini: "Chiediamo stabilità di mercato, preoccupati per il dopo Pnrr"
Ance Macerata ha celebrato gli 80 anni dalla fondazione, un anniversario che richiama simbolicamente le origini dell’associazione, nata nel dopoguerra per contribuire alla ricostruzione economica e fisica della provincia. L’evento del 25 novembre 2025 ha riunito imprenditori, istituzioni e protagonisti dello sport, della cultura e della comunicazione attorno a un tema centrale: il gioco di squadra. Ad aprire la giornata è stato il presidente Enrico Crucianelli, che ha ricordato come Ance Macerata sia nata nel momento più difficile del Paese: «Ance Macerata è nata nell’immediato dopo la guerra, quando ha contribuito alla rinascita economica e soprattutto fisica del territorio». Un traguardo che, secondo Crucianelli, custodisce un’eredità valoriale: «Siamo orgogliosi di essere arrivati fin qui tramandando i valori della sana imprenditoria e del fare squadra». Il presidente ha analizzato anche la fase attuale del settore: «Il comparto delle ricostruzioni è trainante per la provincia e per l’intera regione. Viviamo un momento di grande impegno ma anche di grandi possibilità». Allo stesso tempo ha richiamato la necessità di guardare oltre: «La ricostruzione non durerà per sempre: le imprese devono strutturarsi per affrontare nuovi mercati e nuove sfide, puntando sulla collaborazione tra istituzioni, territorio e sistema economico». A rafforzare questa visione è stata la presidente nazionale Federica Brancaccio, che ha sottolineato il valore storico dell’anniversario: «Gli 80 anni di Ance coincidono con gli 80 anni dalla fine della guerra e dall’inizio della ricostruzione. È un traguardo particolarmente simbolico». Brancaccio ha ricordato come il settore delle costruzioni non incida solo sulle opere materiali, ma sul futuro delle comunità: «La cosa più importante, oltre a ricostruire palazzi, scuole e chiese, è ricostruire un tessuto sociale e culturale, frenare lo spopolamento e ridare identità ai territori». Guardando allo scenario nazionale, ha ribadito una richiesta chiara: «Chiediamo stabilità di mercato: basta montagne russe tra periodi di troppo lavoro e periodi di zero opportunità. Siamo preoccupati per il dopo PNRR e non vediamo ancora una visione strutturale». Un tema sul quale, ha spiegato, Ance continuerà a lavorare con il proprio sistema territoriale. L’evento ha ospitato anche testimonianze provenienti da mondi diversi ma uniti dal valore della leadership condivisa. Il formatore Michele Bresciani, l’allenatrice Alessandra Campedelli, il regista Giuseppe Alessio Nuzzo, la direttrice d’orchestra Gianna Fratta e l’ex campione del mondo Antonio Cabrini, che ha ricordato come ogni successo sia il risultato del gruppo: «Sono arrivato ai miei traguardi non solo grazie alle mie capacità, ma soprattutto all’aiuto dei compagni». La conduzione è stata affidata al giornalista Marco Ardemagni. Nel corso della cerimonia sono state premiate le 10 aziende con maggiore anzianità di iscrizione ad Ance Macerata: Sardellini Costruzioni Srl, Pipponzi Costruzioni Srl, Crucianelli Rest/Edile, S.CI.E. snc, Impresa Calzolari Srl, Crescimbeni Carlo Srl, Montedil Srl, Grimaldi Costruzioni Srl, Progeco Costruzioni Generali Srl e Francucci Srl. Un riconoscimento al radicamento e alla continuità imprenditoriale del territorio. Dalla giornata è emerso un messaggio forte e condiviso: la crescita del settore delle costruzioni coincide con la crescita del Paese. Per questo, il valore del gioco di squadra non rappresenta solo il tema dell’evento, ma la chiave per affrontare le sfide future, così come è stato ottant’anni fa.
"Non lasciare spegnere un sorriso": a Macerata la Giornata Parkinson tra arte e rinascita
Sabato 29 novembre, la città di Macerata si prepara ad accogliere la Giornata Nazionale del Parkinson con un evento toccante e ispiratore. Lo Sportello Parkinson di Macerata ha scelto come titolo per l'iniziativa, che si terrà dalle ore 9:30 presso la Sala Cesanelli dello Sferisterio, l'eloquente frase: "Non lasciare spegnere un sorriso". L'obiettivo della mattinata è duplice: offrire un momento di condivisione e arricchimento a chi convive quotidianamente con la malattia, e al contempo spiegare a chi ne è libero come sia possibile continuare e migliorare il proprio percorso di vita, nonostante le difficoltà. La mattinata si aprirà con i saluti istituzionali del vicesindaco Francesca D’Alessandro e degli organizzatori: Lauretta Schiavoni (Presidente Associazione Parkinson Marche), Ariana Fusari e Angela Navazio dello Sportello di Macerata. Seguiranno interventi di alto livello medico e socio-sanitario con il dottor Emanuele Medici, primario di Neurologia di Macerata, e Massimiliano Cannas, direttore socio sanitario dell’AST di Macerata. Il cuore dell'evento batterà sul tema della rinascita attraverso l'arte e il movimento. Carlotta Tringali presenterà il progetto Dance Well, una pratica di danza nata specificamente per chi ha il Parkinson ma che ha conquistato un vasto pubblico, e che da gennaio sarà attiva anche a Macerata. Sarà raccontato il percorso "dalla malattia alla rinascita" tramite: La fotografia onirica di Yvette Van de Wojhe. Le strisce ironiche de “I sogni di Park” di Mauro Mogliani. Il racconto della vita con la malattia in “Good morning Parkinson” di Alessandro Ariemma. I lavori saranno conclusi da Anna Menghi, figura storica nella lotta per i diritti delle disabilità. L'invito rivolto a tutti i cittadini è di partecipare per ascoltare, capire e magari scoprire la possibilità di danzare insieme. La mattinata si concluderà intorno a mezzogiorno con un brindisi conviviale. Le attività annuali dello Sportello Parkinson di Macerata sono rese possibili grazie al sostegno di: Comune di Treia, Eurosuole s.p.a, Nuova Simonelli s.p.a, Fisiomed group, e Marinozzi srl.
Contro la violenza di genere non c'è solo la strada: la polizia in cattedra tra codice rosso e pericoli del cyberbullismo
È stata una giornata di intenso impegno per la Polizia di Stato quella dedicata al 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Le forze dell'ordine hanno incontrato gli studenti delle scuole superiori di Macerata e Camerino, portando la propria esperienza operativa e professionale per sensibilizzare le nuove generazioni. All'Istituto Agrario G. Garibaldi di Macerata, Patrizia Peroni, dirigente della Divisione Anticrimine della questura, ha incontrato le classi quinte. Al suo fianco l'Ispettore Claudio Tarulli, responsabile della Sezione Operativa Polizia Cibernetica, reparto cruciale per contrastare la violenza di genere diffusa su social e rete. Dopo la proiezione del film Mia, si è aperto un dibattito molto partecipato con i ragazzi. Il confronto si è concentrato sugli stereotipi che sono spesso all'origine della violenza, fornendo preziosi consigli da parte degli esperti della Polizia di Stato. Contemporaneamente a Camerino, Anna Moffa, dirigente della Squadra Mobile della questura di Macerata, ha accolto l'invito del Consultorio dell'AST, incontrando i giovani dei licei della città camerte. La dottoressa Moffa ha fornito il proprio contributo professionale e operativo sui temi legati alla Giornata Internazionale. Durante entrambi gli incontri, l'attenzione è stata focalizzata sugli strumenti di tutela a disposizione della "rete" per la prevenzione e il contrasto della violenza. Sono state fornite informazioni dettagliate ai giovani sul Codice Rosa (protocolli sanitari), sull'attivazione delle forze dell'ordine e sulla legislazione in vigore, spiegando in particolare il Codice Rosso con gli strumenti dell'ammonimento del Questore e della denuncia. L'attività rientra nella campagna nazionale “Questo non è amore”, che la Polizia di Stato promuove ogni anno su tutto il territorio. L'impegno è stato veicolato anche grazie alla collaborazione della redazione Multiradio di Tolentino, che ha fornito indicazioni sul canale radiofonico.
Pieve Torina, contro la violenza si impara a reagire: al via 10 incontri di autodifesa in collaborazione con il Cus
Il Comune di Pieve Torina ha scelto un approccio pratico e concreto per celebrare la ricorrenza del 25 novembre, la Giornata contro la violenza sulle donne. Abbandonando le iniziative simboliche dello scorso anno, l'Amministrazione ha lanciato un corso gratuito di difesa personale aperto a tutti i cittadini, con particolare attenzione alle donne. L'iniziativa, presentata dal sindaco Alessandro Gentilucci, prenderà il via nei prossimi giorni presso il Palazzetto dello Sport e prevede dieci incontri formativi. Il corso è frutto della collaborazione con il Centro Universitario Sportivo (CUS) di Macerata e i tecnici federali della sezione Judo. "Nel 2024 abbiamo organizzato una fiaccolata e delle letture, quest'anno abbiamo deciso di organizzare qualcosa di più fattivo e concreto," ha spiegato il sindaco Gentilucci. "Quello che vogliamo è non solo sensibilizzare, ma anche fornire strumenti utili perché, in caso di pericolo, si possa essere in grado di reagire in modo efficace". Gli incontri sono mirati all'apprendimento delle principali tecniche di difesa utili a contrastare le aggressioni più comuni. Oltre all'aspetto fisico, il progetto mira a fornire un supporto di tipo psicologico essenziale per le vittime di violenza, rafforzando la capacità di reazione alle molestie e alle provocazioni, sia sul piano fisico che mentale. L'obiettivo è duplice: sensibilizzare l'intera cittadinanza, in particolare i giovani, al contrasto della violenza di genere, e dotare i partecipanti di capacità di autodifesa efficaci in situazioni di pericolo.
I nuovi stalli per i taxi alla stazione scontentano tutti, caos parcheggi: a Macerata c'è lavoro per Scorsese (FOTO)
Una segnalazione di un cittadino ha acceso i riflettori su una situazione sempre più critica davanti alla stazione di Macerata. "In piazza XXV Aprile si sono ridotti i parcheggi e i poveri residenti non sanno più dove mettere l'auto. Di questi parcheggi, due sono stati riservati ai taxi, che mai ci parcheggiano - scrive il cittadino -. Non solo: se noi proviamo a sostare in quegli stalli (consideri che ho una madre 90enne) arrivano subito i vigili che fanno delle multe salatissime. Se proviamo a parcheggiare lungo Via Verdi e l'auto esce leggermente fuori dalle righe, addirittura arriva il carroattrezzi. È una situazione insostenibile". Accolta la segnalazione, abbiamo effettuato un sopralluogo sul posto e constatato come - con i lavori in corso - i parcheggi, precedentemente riservati ai taxi, siano stati spostati sull’altro lato, tra i posti bianchi riservati ai residenti. Due di questi, di colore giallo, restano formalmente destinati ai taxi. Tuttavia, i tassisti non li utilizzano, ritenendoli scomodi sia per le manovre sia per l'accesso dei passeggeri, che devono attraversare una strada senza strisce pedonali (spostate più avanti, a ridosso di una curva). Nel frattempo, i residenti che tentano di usare questi spazi rischiano multe, sebbene - secondo uno dei tassisti contattati - la sanzione sia contestabile, essendo la disposizione non regolata da un’ordinanza. Alonso Zamora, tassista a Macerata dal 2007, spiega: "Sono parcheggi scomodi, perché le auto che arrivano da Viale Don Bosco scendono molto veloci, mentre quelle da via Verdi non esitano a immettersi sulla carreggiata. Questo rende difficile anche l’attraversamento pedonale di chi esce dalla stazione, soprattutto nelle giornate piovose. Noi chiediamo solo una postazione regolare e sicura per svolgere il nostro lavoro". Una situazione così paradossale finisce per non avvantaggiare nessuno: non i residenti, che vedono ridursi i già pochi parcheggi disponibili; non i tassisti, costretti a improvvisare soste di fortuna; non i passeggeri, che devono muoversi in mezzo al traffico senza attraversamenti sicuri. Un cortocircuito amministrativo che crea solo disagi e tensioni. Ora non resta che aspettare provvedimenti più chiari, più funzionali e soprattutto più sensati, nell’interesse di tutti.
San Severino, via libera al miglioramento sismico della Chiesa di Santa Maria di Valfucina
La conferenza permanente ha dato il via libera all'intervento di miglioramento sismico della chiesa di Santa Maria di Valfucina a San Severino Marche, in provincia di Macerata. La chiesa faceva originariamente parte di un complesso abbaziale benedettino risalente all'XI secolo. L'abbazia subì gravi danni a seguito degli eventi sismici del 1799, e nel corso del XIX secolo fu ricostruita, inglobando alcune porzioni della chiesa originaria. Tra gli interventi previsti ci sono il rifacimento del solaio di calpestio della chiesa superiore con struttura in acciaio, l’inserimento di travi in acciaio al di sotto delle murature degli archi di scarico presenti lungo le pareti longitudinali, il rinforzo e consolidamento delle murature mediante realizzazione di intonaco armato a fasce in fibra di vetro sulle superfici interne della chiesa e la realizzazione di rinforzo con trefoli tipo reticola sui prospetti esterni in muratura faccia a vista, la demolizione della muratura dell'area sottesa ai due archi di scarico dei fronti esterni (nord e sud) e l'inserimento all'intradosso di piatti in acciaio e ricostruzione della colonna mancante della cripta con struttura in acciaio e installazione di piatti d’acciaio all’intradosso degli archi confluenti nella colonna ricostruita. L’intervento ha un costo totale di 1.203.429,34 euro. "Le Marche sono ricche di gioielli storici, che raccontano di una tradizione antica che dobbiamo tutelare quotidianamente - sottolinea il commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli -. Giorno per giorno recuperiamo questi simboli così importanti per la collettività. Ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’Arcivescovo Francesco Massara, l’ufficio ricostruzione Marche e il sindaco Rosa Piermattei per la loro collaborazione". "Questa piccola chiesa nel territorio di Elcito rappresenta un gioiello di arte soprattutto per la cripta che dovrà essere recuperata e resa fruibile alla comunità e all’intero territorio. Un ringraziamento al commissario Castelli e a quanti hanno lavorato, in particolare la Soprintendenza per aver raggiunto questo risultato che prometterà grandi sorprese di bellezza artistica", ha dichiarato l’Arcivescovo Francesco Massara.
"Violenza sulle donne in aumento nel Maceratese: più 211 casi in un anno". L'Ast in campo per la prevenzione
L’Ast di Macerata ha ricordato stamattina la giornata internazionale contro la violenza sulle donne con un’iniziativa in ospedale a Civitanova e il convegno promosso dal Consultorio montano in collaborazione con il Comune di Camerino e rivolto alle ultime classi dell’Istituto di Istruzione Superiore Varano-Antinori. “L’Ast di Macerata attraverso le attività di cura e di prevenzione realizzate dai distretti e dai Dipartimenti territoriali è aperta alle richieste della popolazione, in modo particolare alle esigenze dei giovani – ha esordito il neo direttore Socio Sanitario Massimiliano Cannas. Questo incontro nelle scuole vuole sensibilizzare le giovani generazioni perché ognuno di noi può segnalare episodi di violenza e riconoscere i segnali inespressi per prevenire un fenomeno che secondo i dati Istat è in aumento”. “Ringraziamo l’Ast e il Consultorio di Camerino per averci donato simbolicamente una panchina rossa. La panchina rappresenta il luogo della riflessione, della meditazione che ci fa a comprendere l’importanza di essere solidali con gli altri, soprattutto attraverso l’ascolto, e di quanto sia fondamentale fare rete attraverso la scuola, la famiglia, il consultorio, l’ospedale, le forze dell’ordine per prevenire ogni forma di violenza. – ha esordito il preside professor Francesco Rosati davanti ad un’Aula magna gremita di studenti in ascolto. Tra i relatori la coordinatrice ostetrica Maria Teresa Gervasio che ha illustrato il ruolo del Consultorio insieme alle dottoresse Floriana Menga, psicologa, e Vanessa Stefani, sociologa che lavorano all’interno dello Spazio Giovani del Consultorio di Camerino, la dottoressa Maria Sellitti sociologa del Dipartimento di Prevenzione e la dottoressa Marta Tassetti, ginecologa dell’ospedale maceratese, mentre in rappresentanza del Comune di Camerino era presente l’assessora Erika Cervelli. La dottoressa Giorgia Scaloni della Direzione Medica di Macerata ha spiegato l’esistenza del Codice Rosa all’interno dell’Azienda sanitaria maceratese in vigore dal 2017. “Nell’ultimo anno sono stati 340 i casi segnalati nell’Ast rispetto ai 129 casi del 2024, si assiste ad un fenomeno in aumento”- ha spiegato la Scaloni.L’intervento della dottoressa Anna Moffa, dirigente della Squadra mobile della questura di Macerata ha illustrato agli studenti il codice rosso e i reati ivi contemplati, ma anche gli strumenti per denunciare episodi di violenza dall’ammonimento del questore alla denuncia vera e propria, segnalando anche il ruolo importante di sostegno svolto dai Centri anti violenza. Esiste poi l’App YouPol per segnalare, anche in forma anonima, episodi di bullismo, spaccio di sostanze stupefacenti e anche fenomeni di violenza, dove si possono anche caricare video e foto perché c’è un collegamento diretto con la Centrale Operativa. L’ospedale di Civitanova ha celebrato, invece, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne allestendo all’interno dell’area ospedaliera la panchina rossa e collocandovi sopra poesie e pensieri di vari autori con immagini dedicate al tema, per dare voce alle donne e promuovere una cultura del rispetto, dell’ascolto e della non violenza.
Rete museale dell'Alta Valle del Potenza: quattro Comuni uniscono le forze e puntano sulla cultura
La cultura come motore di rinascita delle aree interne colpite dal sisma. E’ una vera e propria scommessa quella che quattro Comuni del territorio – San Severino Marche come capofila e poi Castelraimondo, Pioraco e Sefro – hanno deciso di affrontare per ripartire e guardare con fiducia al futuro. Tutto è nato nel 2023 con la costituzione della Rete Museale dell’Alta Valle del Potenza, realtà che ha iniziato a dare i suoi primi frutti e che è arrivata già a un primo giro di boa tanto che si è deciso di darle un logo capace di identificarla e promuoverla. Al teatro Feronia, in occasione dell'evento pubblico dal titolo: “Lungo il Potenza: Storie che Uniscono”, un talk show dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico di quest’area del Maceratese, è stato presentato quello che vuole essere il simbolo di una rinnovata identità e di un impegno congiunto assunto dal poker di Amministrazioni. Ospite d'eccezione è stato il professor Costantino D’Orazio, noto storico dell'arte, saggista e attuale direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e della Direzione Regionale Musei Umbria. Nel suo intervento D'Orazio ha sottolineato la rilevanza strategica del progetto marchigiano: “Quello che state facendo è un lavoro di grande importanza. Sebbene esistano anche in Umbria reti museali tematiche o territoriali, l'innovazione del bando della Regione Marche sta proprio nella decisione di gestirle con figure professionali alla direzione. Sono rimasto piacevolmente colpito da tutto il lavoro di fondo che state portando avanti: regolamenti, inventari, catalogazione, progetti scientifici per nuovi allestimenti. È quel lavoro che non si vede – ha aggiunto D’Orazio con un promettente – Ma questo è quel lavoro che costituisce le fondamenta di un museo solido e duraturo”. Il professore ha poi ribadito un obiettivo cruciale per il futuro dei musei della Rete: “È fondamentale – ha detto - lavorare per raggiungere i Livelli Uniformi di Qualità richiesti dal Ministero della Cultura per entrare a far parte del Sistema Museale Nazionale. Questo non è solo un modo per garantire visibilità e standard minimi ai vostri musei, ma una concreta opportunità per accedere a finanziamenti e risorse a livello nazionale”. Il futuro della Rete è stato delineato dalla direttrice Federica Galazzi, che ha illustrato il percorso di rinascita intrapreso: “La Rete Museale Alta Valle del Potenza unisce i quattro Comuni in un'unica visione condivisa. Quando sono arrivata, nel 2023, la sfida era evidente: restituire a questi luoghi la loro funzione di essere vivi e frequentati. Oggi ci presentiamo come una Rete che ha una missione precisa: rafforzare il sistema museale per sostenere la rinascita delle comunità, profondamente segnate dal sisma del 2016. I musei conservano il passato, ma sono uno straordinario strumento per costruire il futuro. La nostra Rete è fatta di luoghi, sì, ma soprattutto è fatta di persone; ed è con loro che vogliamo costruire il futuro culturale della nostra valle”. La direttrice ha poi ricordato l'avvio del nuovo sistema di comunicazione, con il lancio imminente del sito web e l'attivazione dei canali social gestiti professionalmente per garantire una narrazione identitaria forte e moderna. Ad aprire l'incontro è stata il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha accolto i partecipanti al teatro Feronia: “È con grande emozione e profondo orgoglio che ospitiamo questo evento. Il tema 'Lungo il Potenza' non è casuale: il fiume è sempre stato un'arteria vitale per le nostre popolazioni, una fondamentale via di comunicazione e di commercio. Il Potenza ha alimentato l'economia locale, dai mulini alla produzione di energia idroelettrica a Pioraco e Borgo Conce. Oggi, questo asse fluviale continua a rappresentare l’asse centrale del nostro sviluppo, ma con un nuovo filo conduttore: la cultura. Insieme ai Comuni amici di Castelraimondo, Pioraco e Sefro, stiamo lavorando per fare in modo che la Rete Museale diventi un modello di eccellenza e un motore di sviluppo. Il nuovo marchio che sveliamo oggi è un simbolo di unione e identità rinnovata che ci accompagnerà in questo cammino”. L'evento ha visto una grande partecipazione della cittadinanza e degli operatori culturali, confermando la volontà del territorio di investire nella cultura come elemento identitario post-sisma. A portare i saluti della Regione Marche è intervenuto il consigliere regionale Renzo Marinelli mentre per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, era presente la funzionaria archeologa Cecilia Gobbi. Presenti pure l’assessore alla Cultura della città di San Severino Marche, Vanna Bianconi, l’assessore alla Cultura del Comune di Pioraco, Luisella Tamagnini, il consigliere del Comune di Sefro, Simona Midei, e il sindaco di Castelraimondo, Patrizio Leonelli, che ha parlato di “un’opportunità straordinaria di collaborazione e crescita” promettendo che “Castelraimondo continuerà a impegnarsi per valorizzare il proprio patrimonio e per contribuire allo sviluppo cultura dell’intera valle. Cultura che unisce. Territori che crescono insieme”. La serata è stata allietata dal Gruppo Folk di Castelraimondo e dalla presenza dei figuranti della rievocazione storica del Palio dei Castelli e di Sefro oltre a quella dei maestri cartai di Pioraco.

cielo coperto (MC)



