Provincia Macerata
Il miele diventa un cocktail a Montelupone: torna il Mielemente Cocktail Contest
Un ingrediente antico come il miele diventa la chiave per raccontare il futuro del mondo dei cocktail, insieme ai prodotti Varnelli. Si accendono i riflettori sulla terza edizione di "Mielemente – Apimarche Cocktail Contest", la sfida che a Montelupone mette alla prova la fantasia e le competenze degli studenti degli Istituti Alberghieri. Arriveranno da tutte le Marche e dall’Umbria pronti a sfidarsi a colpi di cocktail per creare bevande originali ispirate ai sapori e alle eccellenze del territorio. La manifestazione, organizzata in collaborazione con Distilleria Varnelli e Bartales, rappresenta un’occasione unica di formazione e confronto per i giovani barman di domani: un ponte tra scuola e mondo professionale, dove tecnica, passione e sostenibilità si incontrano dietro il bancone. Durante la giornata, i partecipanti potranno mettersi alla prova valorizzando le competenze acquisite e sperimentate grazie al prezioso supporto dei loro docenti, approfondendo nuove tendenze e confrontandosi con professionisti del settore. In gara ben 8 Istituti: “Einstein-Nebbia” di Loreto, “Panzini” di Senigallia, “Ulpiani” di Ascoli Piceno, “Urbani–Tarantelli” di Porto Sant’Elpidio, “Varnelli” di Cingoli, Alberghiero di Assisi, “Patrizi-Baldelli-Cavallotti” di Città di Castello e “L. Coscioni” di Orvieto. «Il Cocktail Contest è molto più di una gara: è un laboratorio di idee dove le nuove generazioni imparano a trasformare un prodotto naturale e identitario come il miele in simbolo di creatività e innovazione in dialogo con i prodotti Varnelli, fortemente legati al nostro territorio» commenta Rolando Pecora, sindaco di Montelupone. L'appuntamento, aperto a tutti, è il 29 novembre al teatro Nicola degli Angeli di Montelupone, per seguire la sfida e assaggiare i nuovi cocktail creati dai ragazzi protagonisti.
"Crisi silenziosa delle imprese, boom degli utili bancari": la denuncia di Tutela Impresa
Il 2025 si conferma un anno nero per il tessuto produttivo italiano. Mentre migliaia di piccole e medie imprese chiudono i battenti e oltre l’85% di quelle ancora attive versa in condizioni di squilibrio finanziario, le banche registrano utili da capogiro. Un cortocircuito economico e sociale che, secondo l’associazione Tutela Impresa, è ormai diventato “il simbolo di un sistema che penalizza chi produce e premia chi gestisce il credito”. I numeri parlano chiaro: nel primo semestre 2025 gli istituti bancari italiani hanno superato i 15 miliardi di euro di utile netto, con incrementi superiori al 15% rispetto all’anno precedente. Alcuni report segnalano addirittura una crescita vicina al 300% rispetto ai livelli di pochi anni fa. Una forbice che, mentre le imprese annaspano tra costi, inflazione e calo dei consumi, appare sempre più difficile da giustificare. Il caso emblematico: 10 euro per una fotocopia "sbagliata" In questo contesto si inserisce un episodio che, pur nella sua piccola dimensione, rivela molto della gestione bancaria quotidiana. A Civitanova Marche, un operaio ha chiesto copia di un atto firmato anni fa presso una banca, senza la presenza di un notaio. Dopo tre mesi di solleciti, il cliente ha ricevuto un solo foglio fotocopiato, non intestato, con appunti generici e non riferiti alla documentazione richiesta. Per ritirarlo ha dovuto pagare 10 euro, presentarsi di persona su appuntamento nella sede centrale dell’istituto, senza possibilità di ricevere il documento via email. Oltre al costo, il foglio consegnato non conteneva alcun dato utile né allegati pertinenti. Un episodio che – sottolinea l’associazione – si aggiunge alle numerose commissioni applicate su conti correnti e operazioni ordinarie, dal bonifico al prelievo, "solo per il fatto di essere clienti". La denuncia: "Un sistema che penalizza cittadini e imprese" A denunciare questo paradosso è il Cav. Rag. Giuseppe Tosoni, presidente dell'associazione Tutela Impresa (www.tutelaimpresa.org – Numero Verde 800.931170). "Da un lato le aziende chiudono i battenti, dall’altro le banche festeggiano trimestrali da record - afferma Tosoni -. La nostra associazione è tra le poche realtà che sta realmente al fianco dei debitori, spesso vittime di ingiustizie difficili da superare: revoche di mutui, pignoramenti, azioni esecutive avviate da società cessionarie con capitali sociali minimi e sedi in paradisi fiscali". Il presidente segnala inoltre l’anomalia di circa 400 società cessionarie con sede nello stesso indirizzo di Conegliano Veneto, in Via Alfieri 1, soggetti che detengono ingenti pacchetti di crediti deteriorati e che avviano procedure esecutive a ritmo crescente. "Anche le esecuzioni fanno crescere gli utili" Secondo Tosoni, proprio questo settore in espansione contribuisce “a far straripare gli utili di finanziarie e cessionarie”, rendendo ancora più complessa la situazione per famiglie e piccole imprese già in difficoltà. Per contrastare tali criticità, Tutela Impresa si avvale anche della collaborazione di APS – Associazioni di Promozione Sociale, che offrono un sostegno innovativo e mirato “a esclusivo vantaggio del debitore”, spesso unico argine alla perdita della casa. Un Paese che produce sempre meno e paga sempre di più La fotografia descritta dall’associazione pone una domanda cruciale: può un sistema economico reggersi se il mondo produttivo, ossatura del Paese, affonda mentre il settore creditizio prospera senza precedenti? Per ora, l’unica certezza è che la crisi silenziosa delle imprese rischia di esplodere, mentre le banche continuano a registrare utili record. Un divario che – come ricorda Tutela Impresa – non può più essere ignorato.
Macerata, l'ultimo gesto d'amore di un uomo di 77 anni: il suo fegato salverà una vita
Una nuova donazione di organi ha portato speranza a chi è in attesa di un trapianto. Nella notte, all’ospedale di Macerata, è stato effettuato il prelievo del fegato da un donatore di 77 anni della provincia, che in vita aveva già espresso in modo chiaro la volontà di aiutare il prossimo attraverso la donazione. L’intervento è stato eseguito da un’équipe multidisciplinare specializzata, coordinata dal Centro Regionale Trapianti e dal NITp (Circuito Nord Italia Transplant), che ha provveduto alle delicate operazioni necessarie per il prelievo dell’organo. Profonda la gratitudine espressa dalla direzione dell’Azienda sanitaria territoriale. "Ringrazio la famiglia del donatore e tutti i professionisti che hanno contribuito al successo dell’intervento, a partire dalla dottoressa Valeria Zompanti, coordinatore locale della nostra Azienda - ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata, Alessandro Marini -. Vorrei sottolineare come la donazione di organi possa aiutare le famiglie a trovare conforto e significato nella perdita di un proprio congiunto, sapendo che grazie a questo atto d’amore altre persone possono guarire o continuare a vivere". Un gesto generoso che, ancora una volta, testimonia l’importanza della cultura della donazione e il valore umano che può nascere anche nei momenti più difficili.
Macerata, arrestato pensionato 69enne: era destinatario di un mandato d'arresto europeo
È stato rintracciato nella sua abitazione e arrestato dagli agenti della Polizia di Stato di Macerata un uomo di 69 anni, pensionato e incensurato, destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità croate. L’operazione è scattata nella mattinata di sabato ed è stata condotta dalla Squadra Mobile, in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – Divisione S.I.Re.N.E. del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. La segnalazione era arrivata proprio dalla Divisione S.I.Re.N.E., che aveva comunicato alle autorità italiane l’esistenza del provvedimento di arresto a carico dell’uomo. Gli investigatori si sono immediatamente messi sulle sue tracce avviando una rapida attività di ricerca, osservazione e verifica. Il 69enne è stato individuato all’interno della sua abitazione a Macerata, dove gli agenti hanno eseguito il fermo. Secondo quanto accertato, il mandato europeo è stato emesso dalla Croazia per il reato di inosservanza degli obblighi di assistenza familiare. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito alla Casa circondariale di Pesaro, dove rimane a disposizione del Presidente della Corte d’Appello di Ancona, chiamata ora a valutare la procedura di consegna internazionale.
Il Centrodestra e il "Fattore P": Parcaroli affonda il consenso
"I governi devono essere conformi alla natura degli uomini governati". Per Macerata questa icastica considerazione di Giambattista Vico è una sentenza. E non d’assoluzione. M’è tornata in mente venerdì scorso quando l’avvocato Bruno Mandrelli, con rara sensibilità di cui lo ringrazio come ringrazio Picchio News per darmi luogo di svolgere queste considerazioni, animando la riflessione del Circolo della Rosa mi ha offerto l’opportunità di ragionare assieme a tanti sul perché Macerata non abbia, per la prima volta in mezzo secolo, un suo consigliere regionale (leggi qui). Stefano Di Pietro, Massimiliano Sport Bianchini, l’ottimo Nicola Perfetti, il pregnante intervento di Marco Sigona, le considerazioni di Fabio Pallotta e Giorgio Meschini accanto alle riflessioni dei colleghi Luca Patrassi e Giuseppe Pozzi hanno tracciato itinerari di consapevolezza che hanno ruotato attorno alle “colpe” della politica. E’ toccato a Romano Carancini – commendevole e insospettabile il suo omaggio al lavoro convinto e indefesso compiuto da Anna Menghi in consiglio regionale nella commissione sanità – osservare come si sia indebolita la proposta e poi ad Angelo Sciapichetti analizzare i default del Pd. Sono stati atti di autocoscienza della sinistra-centro di fronte a un risultato elettorale negativo. Solo Anna Menghi, cui va riconosciuto il merito di metterci sempre la faccia, ha lumeggiato una qualche critica al Centrodestra e va dato merito ad Aldo Alessandrini e a Laura Laviano di avere seguito i lavori rendendo evidente che la Lega a Macerata sta messa come la Gallia narrata da Cesare nel De Bello: "Lega omnis divisa est in partes tres". C’è questo gruppo originario, poi c’è l’accoppiata Andrea Marchiori con Luca Buldorini – vedremo sulla discarica tra qualche giorno se regge alla prova del trasformismo - con aggregata Katiuscia Cassetta che si dà convegno sotto i gagliardetti di Vannacci e poi c’è il gruppo consiliare in Comune che sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Stanno aspettando Godot nei panni di Sandro Parcaroli che nel dibattito politico è come la temperatura di Campobasso: non pervenuto. Tuttavia il Centrodestra sembra propenso a guardare alla scadenza elettorale di primavera – fortuna che hanno prorogato altrimenti il povero Marchiori non avrebbe inaugurato nulla e non lo farà visto che i cantieri sono chiusi a Luchetti, pardon a lucchetto – vagheggiando un Parcaroli-bis con Giuseppe Romano, nato con la camicia, assessore al commercio per alzare il livello delle competenze e i Vannacci-fans ipergarantiti con Fratelli d’Italia relegato al ruolo di portatore di voti. Uno schema possibile, anche se improbabile, visto che il sinistra-centro va in cerca come Diogene di un federatore giovane, piacione e rivoluzionario e alla fine scoprirà che solo Romano Carancini ha il passo e la garra per competere sempre che l’altro Romano, il dottor Mari, continui a ricalcitrare e che Irene Manzi scelga, com’è giusto che sia al contrario di quanto ha fatto Matteo Ricci, di tener fede al patto con gli elettori e restare in Parlamento dove peraltro opera – come impone la legge – con onore e disciplina. Nel mezzo – direbbe Giosuè Carducci visto che San Martino è appena trascorso – c’è un ribollir di tini: Giordano Ripa s’è portato avanti col lavoro e fa la sua lista (leggi qui), Flavio Corradini, ex rettore camerte, prova ad aggregare gli ottimati della sinistra con l’Officina delle Idee, si vocifera di almeno un paio di civiche d’ispirazione centrista dove Forza Italia – sempreché la diatriba sotterranea tra Riccardo Sacchi e il recordman delle preferenze Gianluca Pasqui non ingessi il partito – con le ambasciate dell’impeccabile Barbara Antolini potrebbe assumere un ruolo-guida. Si rischia di arrivare con almeno 8 candidati sindaco. Ci sarà modo di riparlarne, ma si sa che, main sponsor Pierfrancesco Castiglioni, la parola d’ordine nel presunto Centrodestra è avanti o forse, come cercherò di illustrare tra qualche riga, indietro con Sandro Parcaroli. Pare lo voglia Francesco Acquaroli la cui prima opzione è sempre queta non movere: Parcaroli, prontissimo a diventare Fratello d’Italia dopo essere stato sodale di Romano Carancini, poi civico infine chaperon di Matteo Salvini, secondo il vertice di FdI che non piglia in considerazione né il successo personale di Francesca D’Alessandro alle regionali né il consenso dal basso di Paolo Renna, è un elemento di stabilità. Peccato che lo sia al ribasso. E qui riprendo i temi che ho cercato d’illustrare nel convegno del Circolo della Rosa: Sandro Parcaroli è il primo responsabile dell’insuccesso del Centrodestra alle recentissime regionali. Qualcuno spieghi a Francesco Acquaroli che a Macerata ha perso vincendo. I numeri sono inequivocabili: Sandro Parcaroli è un brand appannato o in panne e ha zavorrato il risultato della coalizione. E’ – lo dicono le cifre – un elemento d’insuccesso. Per capirlo serve il confronto tra i risultati delle Regionali 2020 e le Comunali che si tennero in concomitanza e in cui l’attuale primo cittadino vinse con il 52,78% raccogliendo 12113 voti, appena 138 in meno di quelli che prese a Macerata Francesco Acquaroli che conquistò in città 12251 preferenze. Quest’anno Acquaroli ha avuto 9129 voti pari al 50,38% perdendo il 4,6% rispetto a cinque anni fa. Segno evidente che la giunta Parcaroli non ha funzionato da attrattore. Si dirà: ma c’è stata l’astensione. L’affluenza nel 2020 fu del 65,5%, quest’anno del 50,53%: quindici punti. Ma ammettendo che ad Acquaroli sia mancato il 15% dei voti il risultato fa 1837 voti in meno che non bastano a spiegare il crollo da oltre 12 mila a 9 mila: all’appello mancano oltre 3100 consensi e se si sottrae la presunta erosione da astensione (i 1800 voti virtuali mancanti) c’è sempre una perdita di consenso di 1285 voti. Dove sono finiti? Ricorriamo ai voti di lista. C’è la caporetto della Lega (se resta omnis divisa la soglia dell’estinzione è prossima) che è passata da 4141 voti alle regionali del 2020 – e alle Comunali il risultato fu di fatto il medesimo – a 1203, il 70% in meno: sono 2938 voti persi. Si dirà: i consensi leghisti sono passati tutti in Fratelli d’Italia. Non è vero. Il partito di Giorgia Meloni è salito da 3071 voti alle regionali di cinque anni fa (alle Comunali prese 800 voti in meno addirittura) agli attuali 4378, il che significa 1307 voti in più, meno della metà di quelli persi dalla Lega. C’è la variabile Marche per Acquaroli che però ha preso solo 428 voti e gli altri di Centrodestra non sono andati benissimo. Forza Italia ha il suo peggior risultato con 929 voti; alle Regionali-Comunali di cinque anni fa ne aveva quasi un terzo in più. Ma c’è un ulteriore argomento: alle comunali del 2020 la lista Parcaroli sindaco prese 2103 voti: dove sono finiti? Riepilogando il Centrodestra nel 2020 alle comunali con Sandro Parcaroli candidato sindaco prese 10924 voti, quest’anno dopo cinque anni di giunta con Sandro Parcaroli sindaco a Macerata ha preso 8980 voti lasciando per strada due punti percentuali, ma soprattutto lasciando per strada quasi tutti i duemila voti della lista Parcaroli sindaco. La riprova che il voto alle regionali sia una sonora bocciatura per la giunta e il Sindaco viene dai dati degli avversari. Il Pd, che aveva toccato il suo minimo alle comunali 2020, risale di 400 voti con un recupero del 6,8%, il Centrosinistra – depurato dai voti del Movimento cinque stelle che era in coalizione stavolta, ma che alle comunali e regionali del 2020 si presentava da solo – ha preso quasi gli stessi voti (furono 7373 nel 2020) superando i settemila consensi, ma con una percentuale che sale dal 34,7 al 41,4%. Oggi dopo cinque anni di giunta Parcaroli la città è contendibile e anzi se si dà credito alle tendenze c’è un Centrosinistra in ripresa e un Centrodestra in evidente affanno, esclusa la polarizzazione attorno a Fratelli d’Italia, con la presenza davvero ingombrante di questo Sindaco e di gran parte della sua giunta che tuttavia FdI s’appresta a voler confermare. E qui serve un’accennata considerazione rispetto alla riflessione di Vico. S’è letto in questi giorni l’affermazione vera per quanto superficiale che Macerata non esprime una nuova classe dirigente, che sono i dinosauri a condizionare la politica perché non si dà spazio alle generazioni emergenti, perché c’è una sostanziale stagnazione. E’ vero, ma anche no. Il dato anagrafico non conta nulla: conta la freschezza delle idee, conta la visione internazionale, conta l’esperienza. La verità è che questa giunta che è espressione anche delle segreterie di partito ha dato ampia dimostrazione d’incompetenza ed è ostaggio di una cupola trasversale e criptica che da decenni sgoverna la città costretta in un immobilismo compiacente da parte della popolazione. Recentissime nomine ai vertici della struttura amministrativa del Comune promosse (o subite?) da Sandro Parcaroli sono la dimostrazione che questa giunta per il tramite del suo Sindaco e di almeno un paio di assessori è eterodiretta e protegge conventicole alcune di alto cabotaggio, altre dedite ad affari di bottega. Non il bene comune né il bene del Comune (ci sarà modo di occuparsi del bilancio) hanno guidato questo Sindaco, ma la mera conservazione del potere attraverso un compromesso continuo per non turbare lo status quo. Macerata dice di sé di essere la città della pace e l’Atene delle Marche. Beh siamo al punto che la pace è forse quella eterna e per quel che riguarda Pericle deve essersi preso un lunghissimo periodo di ferie. Sono rimasti però i numeri e quelli non perdonano.
Treia, ricevuti in Comune i campioni d'Italia del Gioco del Bracciale
Treia ha celebrato i suoi campioni di palla al bracciale. L'amministrazione comunale ha accolto in Comune la squadra dell'Asd Carlo Didimi, fresca campionessa d'Italia, dopo il trionfo conquistato nello storico sferisterio di Firenze. Un successo che profuma di tradizione e che va ad aggiungersi al già ricco palmarès della società treiese, da oltre dieci anni punto di riferimento nell'organizzazione e nella gestione del gioco durante la Disfida. A essere festeggiati sono stati il presidente Marco Sparapani, il vicepresidente e accompagnatore Riccardo Crispiani, l’allenatore Matteo Camertoni e il mandarino Simone Foglia, insieme a una squadra giovane e affiatata che risponde ai nomi di Leonardo Montefusco, Edoardo e Marco Frascarelli, Simone Brizi, Mattia Bruzzesi, Kevin Medei, Tommaso Leonardi e Filippo Bianchi. Una formazione che ha riportato a Treia un titolo prestigioso e meritato. Alla cerimonia erano presenti il vicesindaco David Buschittari, gli assessori Sabrina Virgili e Camilla Palmieri e il presidente dell'Ente Disfida del Bracciale, Raffaele Pierucci, che hanno espresso l’orgoglio dell’intera comunità per un risultato che va ben oltre lo sport: è il riconoscimento di una passione che Treia custodisce, allena e rinnova anno dopo anno. "Avete portato in alto il nome di Treia e lo avete fatto alla grande – ha detto il vice sindaco David Buschittari - Treia, ancora una volta, dimostra di essere la vera casa del Bracciale".
Allo scoperta di "Macerata Segreta Sotterranea": oltre 500 partecipanti per il trekking in città
Ancora un grande successo per il "Trekking in Città – Macerata Segreta Sotterranea", l’iniziativa promossa dall’associazione turistico-culturale Macerata by Marche – Guide Turistiche nelle Marche e sostenuta dal Comune di Macerata - Assessorato al Turismo e allo Sport. Nel weekend del 15 e 16 novembre, centinaia di persone hanno popolato il centro storico per esplorare grotte, gallerie e sotterranei che custodiscono la storia meno conosciuta della città. Soddisfatto l’assessore al Turismo Riccardo Sacchi, che sottolinea il valore strategico dell’iniziativa: "Destagionalizzare i flussi con iniziative di qualità: con questo obiettivo sosteniamo appuntamenti come il trekking organizzato dall’associazione Macerata by Marche nella Macerata sotterranea. E i numeri ci hanno dato ragione: circa 500 partecipanti per un sold out di tutte le visite e più di 1000 prenotazioni. Numeri che confermano quanto il nostro patrimonio, anche quello più nascosto e misterioso, sia prezioso e rappresenti un asset per l’incoming e l’indotto della città. Macerata bella fuori e dentro". "Il nostro Trekking in Città con 'Macerata insolita, misteriosa e segreta' è diventato ormai un marchio che contraddistingue la nostra associazione che opera sul territorio regionale da tempo - commenta Elena Prokopenko, presidente dell'associazione -. L'11 novembre abbiamo celebrato quindici anni di attività, con 25 soci tra guide turistiche abilitate e storici dell'arte. Proponiamo itinerari insoliti per far scoprire luoghi poco noti e nascosti. Ringrazio l'assessore Riccardo Sacchi per la sensibilità e il sostegno costante”. I partecipanti, provenienti non solo da Macerata e da altri centri delle Marche ma anche da fuori regione (Ravenna, Brescia, Teramo), hanno visitato gli imponenti sotterranei del settecentesco Palazzo Buonaccorsi, il vasto complesso ipogeo privato di Palazzo Narducci-Boccaccio, accompagnati dal supporto tecnico del Gruppo Speleologico di Montelago. Il percorso è stato arricchito da intermezzi teatrali ispirati all’Inferno dantesco e dalla Mostra Giubilare "Immagini di maternità – La bellezza della vita che nasce", allestita nella cripta della Basilica della Misericordia a cura della Diocesi di Macerata.
A lezione di fumetto a Pollenza: una due giorni con Jazz Manciola
Al via le iniziative del comune di Pollenza nell’ambito del progetto "So…Star tra i libri: leggere, scoprire, creare", finanziato dal Centro per il Libro e la Lettura, dopo essere stato decretato tra i vincitori del bando "Città che legge 2024". In programma, una serie di iniziative dedicate ai libri e alla lettura: lezioni di fumetto, incontri interculturali, festival letterari, passeggiate inclusive dedicate alle donne marchigiane e ricostruzione della storia della scuola attraverso il lavoro della Scuola Secondaria di I grado "V. Monti" di Pollenza. Collaboreranno la casa editrice Giaconi, l’Osservatorio di Genere, la fattoria didattica Fattoria della Meraviglia, la Pro loco “Corporazione del Melograno” ed esperti e docenti di letteratura per l’infanzia. La prima iniziativa si terrà sabato 22 (ore 15-18) e domenica 23 novembre (ore 10-12 e ore 14-17) presso la biblioteca comunale di Pollenza e sarà dedicata al mondo del fumetto. Ragazzi e ragazze dagli 11 ai 17 anni avranno l’opportunità di partecipare al corso "A lezione di fumetto" ed essere guidati dal fumettista Jazz Manciola nella realizzazione di un fumetto dedicato ad alcuni personaggi noti di Pollenza, che saranno presenti e risponderanno alle domande dei partecipanti. Jazz Manciola è illustratore e fumettista. È tra i fondatori della rivista “Capek”, vincitrice del premio Gran Guinigi come miglior realtà editoriale nel 2020, ed è tra gli organizzatori del festival AFA, festival di autoproduzioni a fumetti a Milano. È socio fondatore del colletivo Trincea Ibiza e collabora come visualizer e concept artist per Krotchy, Mammafotogramma e Golden Goose. Dal 2018 è docente di fumetto per Corsi Corsari e collabora attivamente con associazioni e librerie a Milano realizzando laboratori artistici. Pubblica su TacoToon il webcomic “Apocalisse Fredda”. La prenotazione è necessaria entro il 20 novembre (e comporta l’iscrizione a entrambe le giornate) e la partecipazione è gratuita. L’iniziativa è realizzata con il finanziamento del Centro per il libro e la lettura nell’ambito del progetto “So…star tra i libri: leggere, scoprire, creare”.
Recanati, la corsa d'oro di Riccardo Piancatelli continua: vinti 410mila euro alla "Ruota della Fortuna"
Continua a far parlare di sé Riccardo Piancatelli, il 32enne ingegnere ambientale che negli ultimi giorni sta diventando il beniamino televisivo di tutta Recanati. La sua avventura alla Ruota della Fortuna, condotta da Gerry Scotti, si sta trasformando in una vera e propria scalata ai record del programma. Nella puntata di questa sera, Piancatelli ha messo a segno un altro colpo memorabile: al gioco delle buste ha infatti raddoppiato l’intero montepremi accumulato fino a quel momento, superando così la soglia dei 410.700 euro nelle cinque puntate affrontate sinora. Un risultato che ha lasciato senza parole lo stesso concorrente, visibilmente emozionato, mentre Scotti rivelava la cifra contenuta nell’unica busta verde collegata alla risposta corretta: 200mila euro. La puntata della svolta è arrivata venerdì scorso (leggi qui) al momento del gioco delle tre buste. Dopo aver scartato le opzioni da 15mila e 10mila euro, la terza si è rivelata quella giusta: un premio da 100mila euro, il secondo più alto della serata. Un azzardo premiato che ha suscitato applausi in studio, dove ad accompagnarlo c’era anche la sua compagna, presente in quasi tutte le puntate. Neppure domenica Riccardo è rimasto a mani vuote: ha sfiorato il maxi premio da 200mila euro, finito poi in una busta non scelta, ma è comunque riuscito ad aggiungere 30mila euro al suo totale “Oggi lavoro in un’azienda che produce sistemi per il riscaldamento degli interni”, ha raccontato Piancatelli all'inizio della gara, spiegando con spontaneità l’emozione di vivere un’esperienza tanto inattesa. E se un po’ di fortuna è fondamentale, la sua costanza nella scelta della lettera “R” come Recanati sembra essere diventata un piccolo portafortuna personale. Martedì sera, alle 20.38 su Canale 5, Riccardo tornerà a far girare la ruota, con l’opportunità di accrescere ulteriormente un bottino già straordinario.
Apiro, incidente coinvolge tre auto sulla Statale 76: traffico in tilt e tre feriti, uno è grave
Un incidente frontale si è verificato nel tardo pomeriggio di oggi, poco prima delle 19, sulla strada statale 76, nel tratto tra Maiolati Spontini e Apiro-Mergo, in direzione Fabriano, all’altezza dello svincolo per Castelplanio-Cupramontana. L’impatto ha coinvolto tre autovetture e ha causato il ferimento di tre persone, di cui una in codice rosso e due in codice giallo. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco, con la squadra di Jesi, dotata di attrezzature specifiche per interventi stradali. Uno dei conducenti rimasti intrappolati all’interno dell’auto è stato estratto grazie all’intervento dei pompieri e affidato alle cure del personale del 118. L’area è stata immediatamente messa in sicurezza per evitare ulteriori rischi. A causa dell’incidente, la SS76 è stata temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni, provocando disagi alla circolazione, soprattutto nel tratto soggetto a cantieri e al doppio senso alternato. Sul posto erano presenti anche le forze dell’ordine, impegnate nella gestione del traffico e nei rilievi per chiarire la dinamica dell’incidente.
Macerata, bersaglieri e alpini uniti nella solidarietà: 62 tonnellate di cibo raccolte per la Colletta Alimentare
Nella cornice della 29ª Giornata Nazionale della Colletta Alimentare e della IX Giornata mondiale dei Poveri, la provincia di Macerata ha dato ancora una volta prova di una coscienza civile viva, capace di unire generazioni, associazioni e forze della comunità attorno a un gesto che, come ha ricordato il Presidente CEI Card. Matteo Zuppi, rappresenta «un segno di grande fiducia e una risposta concreta» ai bisogni di chi fatica ad arrivare a fine mese. Tra i protagonisti della giornata a Macerata e Piediripa ci sono stati, come sempre, i Bersaglieri e gli Alpini, presenti in spirito e in numero con quella disciplina del cuore che appartiene alla più autentica tradizione del volontariato d’arma, per trasformare la speranza in azione. Per queste realtà – nate per servire il Paese, ieri nelle trincee e oggi nelle comunità – la Colletta Alimentare non è solo un appuntamento annuale, ma un modo di essere: unire velocità, prontezza, organizzazione e spirito di squadra al servizio dei più fragili. Presso il Conad di Piediripa, dove hanno operato cinque bersaglieri, sono stati raccolti 1.701 kg di alimenti, con un aumento di circa 250 kg rispetto al 2024. All’Eurospin, con l’impegno di due bersaglieri, il risultato è stato di 1.512 kg. Nel complesso, la provincia di Macerata segna un importante passo avanti con 62.960 kg raccolti a fronte dei 59.944 kg del 2024 (+5,05%, dato perfettamente allineato al progresso nazionale). Un contributo prezioso che si somma alla grande mobilitazione regionale e che conferma il ruolo decisivo delle associazioni d’arma nei contesti di solidarietà popolare. Il dato complessivo nazionale è impressionante, un vero «spettacolo della carità» che dimostra come la solidarietà resta uno dei pilastri invisibili che tengono insieme la società italiana. 8.300 tonnellate di alimenti donati in un solo giorno, il 5% in più rispetto al 2024 grazie all’impegno di 155.000 volontari e oltre 5 milioni di donatori, permetteranno a Banco Alimentare di sostenere 1 milione e 800 mila persone attraverso 7.600 enti caritativi in tutto il Paese. Ma il valore simbolico è ancora più grande: combattere la solitudine, che è la prima vera forma di povertà. La giornata maceratese è stata possibile grazie al coordinamento impeccabile di Leo Del Carpio e Maurizio Galassi, veri motori organizzativi dell’iniziativa, e alla collaborazione di associazioni, parrocchie, gruppi giovanili, istituzioni locali e volontari di ogni età. Il Presidente ANB di Macerata, Bers. Ten. Carmine Posa, ha sottolineato «la grande partecipazione e i buoni risultati ottenuti», ringraziando «tutti i bersaglieri che hanno partecipato nella raccolta e con donazioni personali».
Serie B, primo stop per la B-Chem Civitanova: Recanati fa suo il derby 94-77 e si prende il primo posto
Arriva il primo stop stagionale per la B-Chem Civitanova sul campo della forte Pallacanestro Recanati, al termine di una gara in cui Santi e compagni sono rimasti in partita per oltre 30 minuti prima di cedere di schianto nell’ultimo quarto alla formazione di coach Schiavi. In una splendida cornice di pubblico, con oltre cento tifosi giunti da Civitanova, è la Svethia a partire meglio: Buzzone è subito protagonista, ma la Virtus risponde con carattere. Fofana e Diodati firmano il primo vantaggio biancoblù, annullato dal canestro di Urbutis sulla sirena di primo quarto (23-22). Nel secondo periodo, Sorrentino e Mwambila replicano alle buone iniziative di Magrini, e la tripla di Iannotti vale il 33-36 che sposta l’inerzia dalla parte della B-Chem. Nel miglior momento Virtus, però, due sanguinose palle perse permettono a Urbutis e Magrini di ribaltare il punteggio mandando le squadre all’intervallo sul 47-40. La ripresa vede Recanati far valere talento, fisicità ed esperienza: i leopardiani trovano spesso appoggi comodi vicino al ferro, sfruttando un Urbutis dominante, ben supportato da un ottimo Semprini. Due triple di capitan Santi tengono viva la Virtus fino alla fine del terzo quarto (67-58).Nell’ultimo periodo la B-Chem tenta di restare agganciata al match, ma Recanati continua a colpire con precisione chirurgica: le triple di Semprini e Magrini chiudono la contesa. Le bombe finali di Liberati fissano il risultato sul 94-77. Grazie al successo nel derby, Recanati supera proprio Civitanova in classifica e si porta al comando con 14 punti, al cospetto dei 12 degli adriatici, che hanno però disputato una partita in meno, avendo già osservato un turno di riposo. Pallacanestro Recanati – B-Chem Virtus Civitanova 94-77 Pallacanestro Recanati: Buzzone 18, Marcone ne, Gurini 10, Urbutis 19, Andreani 4, Semprini Cesari 13, Zomero 2, Sabbatini 11, Pozzetti ne, Ndzie ne, Magrini 17, Bonora ne. All. SchiaviB-Chem Virtus Civitanova: Santi 14, Cegna ne, Buccolini ne, Liberati 16, De Florio 2, Diodati 11, Mwambila 9, Fofana 14, Dembele 2, Iannotti 3, Sorrentino 6, Luciani ne. All. Domizioli Parziali: 23-22, 24-21, 20-15, 27-19.Progressivi: 23-22, 47-43, 67-58, 94-77.Uscito per 5 falli: nessuno
Terme Sarnano: "Basta falsità, ecco perché fu scelto il concordato. Debiti per 4 milioni e bilanci impietosi"
Il dibattito sulla crisi della Sarnano Terzo Millennio (STM) e sulle scelte procedurali per il suo risanamento si infiamma. Dopo quelle che definisce una "serie di falsità e menzogne" diffuse sui social e sulla stampa, il capogruppo consiliare Giacomo Piergentili (lista “Insieme per Sarnano”) interviene con una nota decisa per ristabilire quella che definisce "la verità dei fatti" sulle Terme di Sarnano e fare chiarezza. Piergentili attacca duramente coloro che definisce "suggeritori" e "saccenti di turno", accusandoli di non aver compreso la gravità della situazione finanziaria pregressa, che aveva imposto la scelta del concordato. "I consiglieri dovrebbero sapere", afferma Piergentili con tono polemico, "che per accedere alla composizione negoziata è necessario avere dei numeri a bilancio che consentano la prospettiva di risanamento. Qualcuno ricorda i numeri del bilancio ad agosto? Numeri impietosi, che non potevano passare il test di accesso alla composizione negoziata con immediata inammissibilità". Secondo il capogruppo, la società, gravata da debiti per quasi 4 milioni generati proprio da "coloro che oggi si ergono a padri nobili", non poteva sostenere alcuna composizione negoziata. Egli mette in discussione anche la posizione del precedente amministratore, Coppari, reo di essere stato "dimissionario per mesi" e di aver rassegnato le dimissioni nuovamente dopo soli cinque giorni dalla revoca. Piergentili getta ombre anche sulla tanto sbandierata ipotesi di un gruppo romano che avrebbe dovuto rilevare la società e accollarsi la fideiussione. "La storia del gruppo romano, in quel preciso momento, erano solo parole" , dichiara. A riprova, il capogruppo spiega che il sindaco aveva chiesto ufficialmente a Coppari di produrre la proposta scritta sull'accollo della fideiussione: "Sapete la risposta? Il nulla, mai ricevuto nessun documento. Però che gran castelli i suggeritori hanno costruito su questa cosa". La situazione è cambiata solo "dopo quasi tre mesi di lavoro incessante e silenzioso del nuovo amministratore della STM e dei superconsiglieri". ribadisce Piergentili. Le prospettive sono "evidentemente cambiate, per un verso - aggiunge -, con una operazione di pulizia dei bilanci da poste inesistenti con numeri che oggi, forse, sono in grado reggere il test della Composizione negoziata e, per altro verso, soprattutto con manifestazioni di interesse che i superconsiglieri hanno fatto diventare proposte concrete e non solo favolette politiche bellissime e altre manifestazioni sulle quali stanno lavorando". "Oggi, finalmente, grazie al loro lavoro, si prospetta qualcosa di concreto", afferma il capogruppo, giustificando la proposta del neo amministratore di rimettere in discussione la delibera precedente per valutare una strada di risanamento più snella. Piergentili respinge, inoltre, le critiche sui presunti costi, accusando nuovamente l'opposizione di ignoranza: "Non si capisce di cosa i suggeritori si debbano prendere i meriti: visto che la composizione negoziata se iniziata tre/quattro mesi, senza le precauzioni prese oggi dal nuovo amministratore, si sarebbe rivelata uno sfacelo e una perdita economica e sicuramente l'anticamera del fallimento. Veniamo ai presunti costi che i "suggeritori" agitano quale ulteriore spauracchio. Lo sanno i “suggeritori” che la composizione negoziata necessita di un incarico ad un advisor legale e ad uno finanziario e il pagamento di un Esperto, stesse spese che si devono affrontare per un concordato dove anziché l'esperto c'è da pagare un commissario? E lo sanno i “suggeritori” che la composizione negoziata sfocia necessariamente in una altra procedura che alla fine potrebbe addirittura sommare i propri costi con quelli della composizione negoziata? Evidentemente non lo sanno perché gliel'hanno raccontata come la favoletta politica delle favolette". L'affondo finale è sui responsabili del dissesto: "Coloro che hanno condotto allo sfacelo della STM per oltre quindici anni, oggi lamentano che la nuova amministrazione avrebbe perso un anno". In conclusione, il capogruppo ribadisce che la nuova amministrazione, insediata da circa un anno e mezzo, sta compiendo una seria operazione di salvataggio. "Il tempo è galantuomo e restituirà la verità dei fatti", conclude Piergentili, aggiungendo un monito: "Adesso si dovranno accertare le responsabilità di chi ha creato il dissesto finanziario della società termale".
Ritorno sul parquet con i campioni: la VL Pesaro di Magnifico e Luminati domani a Tolentino
Una vera e propria boccata d'ossigeno per la comunità sportiva di Tolentino: sabato 1° novembre è stata una giornata di grande festa per la riapertura del Palazzetto dello Sport “Giulio Chierici” dopo i lavori di riqualificazione. Un evento accolto con particolare entusiasmo dall'Associazione Basket Tolentino (ABT), che considera la struttura la propria "casa". Il presidente dell’ABT, Marco Reggio, ha espresso la profonda soddisfazione dell’associazione. "Nessuno più di noi tolentinati sa quanto sia bello tornare nella propria casa dopo un periodo di allontanamento", ha commentato Reggio. Il presidente Reggio ha voluto dedicare un ringraziamento speciale all’amministrazione comunale e alla struttura tecnica, ponendo l'accento sul ruolo dell’assessore allo Sport Alessia Pupo. L'assessore non solo ha reperito le risorse e garantito la conclusione dei lavori nei tempi previsti, ma si è anche prodigata per assicurare spazi di allenamento alternativi che hanno permesso all'attività sportiva di proseguire in assenza del palazzetto. La gratitudine si estende anche a realtà locali che hanno dimostrato collaborazione e disponibilità: le Cantine Riunite, l’Unione sportiva Tolentino e il CSI Pala Gattari. Infine, un plauso è andato alle famiglie degli associati ABT, che hanno mostrato grande pazienza nell’adattarsi ai frequenti cambi di orario e di luogo di allenamento. I festeggiamenti, tuttavia, non si fermano alla riapertura. Domani, martedì 18 Novembre, l'ABT ospiterà una delegazione d'eccezione della VL Pesaro. A guidare la rappresentanza ci sarà il "mitico" Walter Magnifico, icona del basket italiano. Sarà presente anche Giovanni Luminati, figura di rilievo nel settore giovanile della VL e vice allenatore della Nazionale Under 18. La mattina sarà dedicata alla visita di alcune scuole della città, mentre nel pomeriggio la delegazione sarà al Palazzetto Chierici per un incontro di formazione e lavoro con lo staff tecnico e i ragazzi del settore giovanile dell’ABT. In conclusione, il presidente Reggio ha voluto condividere il messaggio del rappresentante regionale del Coni: pur riconoscendo che non tutti gli atleti raggiungeranno vittorie prestigiose o livelli nazionali, la vera vittoria per la comunità è l'esistenza di luoghi come il Palazzetto. "Avere luoghi dove i ragazzi possono praticare la loro passione sportiva e crescere con valori sani insieme ad altri ragazzi, è di per sé la vittoria più bella per una comunità cittadina", ha chiosato il presidente, sottolineando il valore sociale e educativo della struttura sportiva riqualificata.
Convegno a Confindustria Macerata: "Africa e Medio Oriente, opportunità di business per le imprese italiane" con il Piano Mattei
"Le opportunità in Africa e Medioriente per le imprese italiane e il Piano Mattei" è il titolo dell'evento riservato alle imprese aderenti al sistema confindustriale che si svolgerà mercoledì 19 novembre alle ore 14:30 in Confindustria Macerata. L'Africa è tornata al centro del dibattito economico globale e del dialogo politico italiano e proprio l’Italia, con il vertice Italia-Africa e il lancio del Piano Mattei, ha rafforzato il suo impegno verso una collaborazione più stretta con il continente. Pur rimanendo una terra dalle molte sfide e complessità, con oltre 50 Paesi e dinamiche economiche molto differenti, l’Africa si profila come una destinazione strategica per diversificare le opportunità di business. La popolazione giovane e in rapida crescita e i programmi di sviluppo avviati in molti Paesi, rendono il continente un terreno fertile per l’export italiano (scambio commerciale 2024: 60mld di euro, di cui circa mld 21 in export; periodo gennaio-giugno, +2,1% rispetto al medesimo periodo 2024). In questo contesto il buon funzionamento del sistema Paese è un fattore imprescindibile per consentire alle imprese italiane, incluse le PMI, di cogliere le opportunità di business nei mercati africani. Per questa ragione, Confindustria Macerata e Confindustria Assafrica & Mediterraneo, con la partecipazione della Struttura di Missione Piano Mattei presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Cassa Depositi e Prestiti, SIMEST e SACE, hanno organizzato questa iniziativa per meglio conoscere le opportunità di business per le imprese italiane, incluse le PMI, nei mercati africani e quali strumenti a supporto sono offerti dal nostro sistema Paese. Per informazioni ed iscrizioni consultare il sito www.confindustriamacerata.it (Area Internazionalità – Confindustria Macerata 0733279636)

cielo coperto (MC)



