Un incidente stradale si è verificato oggi pomeriggio, intorno alle 17, lungo la Strada Regina, a Potenza Picena, all’altezza dell’incrocio per San Girio, coinvolgendo due auto e un furgone.
Quattro persone sono rimaste coinvolte nello scontro. Un uomo ha riportato ferite che hanno reso necessario il suo trasporto in codice rosso all’ospedale di Civitanova. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.
L’impatto è stato particolarmente violento: il furgone, dopo la collisione, è finito fuori strada. Sul posto sono intervenuti i mezzi del 118, i vigili del fuoco e la polizia locale, che ha effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. I mezzi coinvolti sono stati rimossi dai carro attrezzi e per consentire le operazioni di soccorso la circolazione è stata temporaneamente bloccata.
A causa dell’incidente, il traffico in direzione Porto Recanati è stato deviato tramite lo svincolo di Santa Maria in Potenza o Contrada Torrenova, mentre in direzione opposta la circolazione ha seguito percorsi alternativi attraverso Contrada Marolino o Contrada Molino Vecchio. Le cause dello scontro sono ancora in corso di accertamento.
Misura di prevenzione severa emessa dal questore di Ancona, Cesare Capocasa, nei confronti di un cittadino italiano di 40 anni. L'uomo è stato raggiunto da un Foglio di Via Obbligatorio dal capoluogo, con divieto di farvi ritorno fino al 2028.
Il provvedimento scaturisce da una serie di gravi elementi, emersi in seguito a un controllo effettuato dal personale della Polizia di Stato all'interno della stazione ferroviaria di Ancona. In quell'occasione, il 40enne era stato trovato in possesso di un documento di identità abilmente manomesso: dal documento risultava essere stato asportato il microchip interno.
Nelle scorse settimane, l'uomo era già stato denunciato per un reato contro la fede pubblica, in relazione proprio all'utilizzo del documento modificato.
La decisione del questore di emettere il Foglio di Via, che rappresenta il 179° disposto da inizio anno ad Ancona, è motivata dalla ritenuta pericolosità sociale del soggetto. La questura ha infatti valutato che l'uomo era già gravato da numerosi precedenti penali, molti dei quali recenti, per violazioni che spaziano dai reati contro il patrimonio e la persona, fino a quelli contro la pubblica amministrazione e le disposizioni dell'autorità. Inoltre, il 40enne era già destinatario di misure di prevenzione come l'avviso orale.
La sua permanenza nel comune di Ancona è stata giudicata priva di giustificazione e potenzialmente lesiva dell'ordine e della sicurezza pubblica, portando così all'allontanamento coatto dalla città per i prossimi tre anni.
Episodio di truffa aggravata nel Fabrianese, conclusosi però con l'intervento tempestivo dei Carabinieri. Due giovani di origine campana sono stati arrestati dopo aver sottratto a un'anziana donna di 88 anni la somma di 2.500 euro in contanti e numerosi monili d'oro, utilizzando la ormai nota e odiosa tecnica dell'“finto carabiniere”.
Il raggiro è avvenuto nella giornata di ieri. L'anziana residente nel Fabrianese ha ricevuto una telefonata da un sedicente appartenente all'Arma, il quale, con un racconto estremamente persuasivo e suggestivo, le ha comunicato che suo figlio era stato appena arrestato con l'accusa di rapina. L'esca era terribile quanto efficace: per evitare le conseguenze della giustizia e la detenzione del congiunto, la donna era stata invitata a consegnare immediatamente denaro e gioielli in suo possesso.
L'anziana, colta dal panico e dalla convinzione che il figlio fosse in pericolo, ha fatto quanto richiesto. Poco dopo la telefonata, si è presentato alla sua porta un complice, un giovane a cui ha consegnato i contanti e i preziosi.Allarme e Inseguimento sulla SS 76 Dopo la consegna, la donna si è fortunatamente resa conto della truffa subita e ha immediatamente dato l'allarme ai Carabinieri della Compagnia di Fabriano.
I militari si sono immediatamente attivati, mettendosi sulle tracce del veicolo in fuga utilizzato dai truffatori. Il blocco è avvenuto con successo sulla Strada Statale 76 in direzione Roma, all'altezza dello svincolo di Fabriano Sud.
I due occupanti sono stati fermati e condotti in caserma. La successiva perquisizione del veicolo ha confermato i sospetti: i Carabinieri hanno rinvenuto i 2.500 euro in banconote di vario taglio e, nascosto nel portaoggetti, un sacchetto di plastica contenente i numerosi monili d'oro sottratti poco prima all'88enne.
Raccolti gravi elementi di prova a loro carico, i due giovani campani sono stati tratti in arresto per truffa aggravata in concorso. Stamattina, l'udienza per direttissima presso il Tribunale di Ancona ha convalidato gli arresti. Entrambi sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari nei rispettivi Comuni di residenza.
Bilancio di due feriti nell'incidente stradale avvenuto, nel pomeriggio di oggi, in contrada Gabbi, tra Corridonia e Monrte San Giusto.
Lo scontro, di tipo frontale, ha coinvolto due vetture. L'impatto violento ha richiesto l'immediato intervento dei mezzi di soccorso.
Sul posto sono prontamente giunti il personale sanitario del 118, i Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza dei veicoli e la bonifica dell'area, e i Carabinieri.
Gli occupanti delle auto coinvolte, una ragazza e un uomo, hanno riportato ferite e sono stati trasportati all'ospedale di Macerata per le cure e gli accertamenti del caso. Le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni.
I Carabinieri hanno effettuato i rilievi di rito per ricostruire l'esatta dinamica che ha portato allo scontro frontale. La circolazione ha subito rallentamenti per permettere le operazioni di soccorso e rimozione dei mezzi.
MACERATA - Un uomo di 52 anni è finito fuori strada nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14:15, in contrada Morica, all'altezza del civico 44, dopo aver perso il controllo della propria auto sull'asfalto reso scivoloso dalla pioggia. A seguito dell'impatto, la vettura si è ribaltata ed è rimasta in bilico su una fiancata all'interno della carreggiata.
Fortunatamente il conducente è uscito illeso dall'abitacolo, senza necessità di cure mediche. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Macerata, che hanno provveduto alla messa in sicurezza del veicolo e dell’area.
Per i rilievi di legge ha operato la polizia locale di Macerata, impegnata a ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto. Il traffico ha subito alcuni rallentamenti durante le operazioni di soccorso, tornato poi alla normalità nel corso del pomeriggio.
Ricostruzione, ma in sicurezza: a Tolentino scatta la maxi-multa e la sospensione per i cantieri 'allegri' legati ai lavori post-sisma. Due amministratori di ditte edili sono stati beccati con le mani nel sacco durante un controllo congiunto con gli ispettori del lavoro (Nucleo Ispettorato del Lavoro, NIL). Le violazioni? Recinzioni precarie, ma soprattutto mancata formazione dei dipendenti e assenza totale di addetti al primo soccorso e antincendio. Il conto totale delle ammende supera i 23 mila euro, e per una delle due ditte è arrivato il blocco immediato dei lavori.
L'ispezione, condotta dai carabinieri della Compagnia di Tolentino in collaborazione con il Nil di Macerata, aveva l'obiettivo chiaro di verificare il rispetto delle normative sulla salute e sicurezza (il famoso D.Lgs. 81/2008) in un cantiere cruciale per l'area terremotata. I militari hanno identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria gli amministratori delle due aziende esecutrici.
Il primo a finire nei guai è stato un 64enne, a capo di una ditta con sede a L'Aquila. La sua "colpa" è stata quella di utilizzare una recinzione per l'area di cantiere con "scarse condizioni di sicurezza". Per lui, l'ispezione si è chiusa con un’ammenda da 2.847,68 euro.
Ben più pesante la situazione per il secondo amministratore, un 36enne egiziano, a capo di una ditta con sede a Pollenza. A suo carico sono state riscontrate violazioni fondamentali: l'omissione della formazione obbligatoria per i lavoratori e l'assenza completa di figure chiave come l'addetto antincendio e quello al primo soccorso.
Per queste gravi mancanze, il 36enne ha ricevuto multe per un totale di 20.500 euro. La sanzione più dura, però, è arrivata sotto forma di blocco: è stato emesso, infatti, il provvedimento di sospensione dell'attività della sua ditta. I lavori rimarranno fermi fino a quando non avrà messo in regola tutti gli aspetti di sicurezza e formazione richiesti dalla legge.
(Foto di repertorio)
È stato rintracciato nella sua abitazione e arrestato dagli agenti della Polizia di Stato di Macerata un uomo di 69 anni, pensionato e incensurato, destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità croate. L’operazione è scattata nella mattinata di sabato ed è stata condotta dalla Squadra Mobile, in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – Divisione S.I.Re.N.E. del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
La segnalazione era arrivata proprio dalla Divisione S.I.Re.N.E., che aveva comunicato alle autorità italiane l’esistenza del provvedimento di arresto a carico dell’uomo. Gli investigatori si sono immediatamente messi sulle sue tracce avviando una rapida attività di ricerca, osservazione e verifica. Il 69enne è stato individuato all’interno della sua abitazione a Macerata, dove gli agenti hanno eseguito il fermo.
Secondo quanto accertato, il mandato europeo è stato emesso dalla Croazia per il reato di inosservanza degli obblighi di assistenza familiare. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito alla Casa circondariale di Pesaro, dove rimane a disposizione del Presidente della Corte d’Appello di Ancona, chiamata ora a valutare la procedura di consegna internazionale.
Un incidente frontale si è verificato nel tardo pomeriggio di oggi, poco prima delle 19, sulla strada statale 76, nel tratto tra Maiolati Spontini e Apiro-Mergo, in direzione Fabriano, all’altezza dello svincolo per Castelplanio-Cupramontana. L’impatto ha coinvolto tre autovetture e ha causato il ferimento di tre persone, di cui una in codice rosso e due in codice giallo.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco, con la squadra di Jesi, dotata di attrezzature specifiche per interventi stradali. Uno dei conducenti rimasti intrappolati all’interno dell’auto è stato estratto grazie all’intervento dei pompieri e affidato alle cure del personale del 118. L’area è stata immediatamente messa in sicurezza per evitare ulteriori rischi.
A causa dell’incidente, la SS76 è stata temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni, provocando disagi alla circolazione, soprattutto nel tratto soggetto a cantieri e al doppio senso alternato. Sul posto erano presenti anche le forze dell’ordine, impegnate nella gestione del traffico e nei rilievi per chiarire la dinamica dell’incidente.
La Compagnia Carabinieri di Macerata ha concluso un articolato servizio di controllo del territorio nel fine settimana, mirato alla prevenzione e repressione dei reati in diverse aree della provincia. L'operazione ha visto il coordinamento del Nucleo Operativo e Radiomobile, delle Stazioni locali (Pollenza, Macerata, Cingoli, Treia, Appignano) e del supporto del Nucleo Cinofili di Pesaro.
L'attività si è concentrata in particolare nel centro storico di Pollenza, in concomitanza con la manifestazione "Castagne e cantine" che ha richiamato numerosi visitatori. Grazie all'ausilio del cane antidroga, i militari hanno rinvenuto quattro frammenti e due spinelli di hashish, per un totale di circa 4 grammi. La sostanza stupefacente, verosimilmente abbandonata a terra dai possessori alla vista dei militari, è stata sequestrata a carico di ignoti.
Un uomo di 47 anni, residente a Loro Piceno, già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato nel comune di Corridonia alla guida della sua auto. L'accertamento con l'etilometro ha rilevato un tasso alcolemico pari a 0,80 g/l. Per lui è scattata la segnalazione al prefetto per guida in stato di ebbrezza e il ritiro immediato della patente.
Un caso più grave ha riguardato un uomo di 29 anni, residente a Fabriano, deferito all’autorità giudiziaria dopo essere stato sorpreso nel capoluogo con un tasso alcolemico di 1,28 g/l. Anche a lui è stata ritirata la patente e il veicolo è stato rimosso.
Infine, una giovane di 22 anni è stata segnalata al prefetto per uso personale di stupefacenti. Controllata nel centro storico alla guida della sua autovettura, la ragazza è stata trovata in possesso di 10,8 grammi di hashish, sottoposti a sequestro amministrativo.
Nel corso dell'operazione sono state complessivamente identificate 110 persone, controllati 60 veicoli e 8 esercizi pubblici. Il bilancio finale include quattro contravvenzioni al Codice della Strada, due sanzioni amministrative per ubriachezza e il ritiro di due patenti di guida, confermando l'impegno della Compagnia Carabinieri di Macerata nel garantire sicurezza e legalità sul territorio.
Montelupone, bambina di 11 anni investita da un'auto in transito in via Dante Alighieri: trasferita in eliambulanza al Salesi, è in condizioni stabili. L'incidente, le cui cause sono ancora in fase di accertamento, è avvenuto nella tarda mattinata, intorno alle 13:20, in una delle arterie di maggior transito dell'intero borgo, in prossimità della scuola primaria di secondo grado.
A raggiungere il luogo dell’investimento sono stati i sanitari del 118 della medicalizzata di Recanati, che hanno prestato le prime cure alla ragazzina e ne hanno stabilizzato le condizioni. Poco dopo è stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza, che ha trasferito la piccola paziente all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona in codice rosso. Le sue condizioni, pur serie, risultano stabili.
Per consentire l’esecuzione di tutti i rilievi necessari, la strada è stata momentaneamente chiusa al traffico. Sul posto hanno operato i carabinieri della stazione locale, incaricati della ricostruzione dell’esatta dinamica dell’incidente.
(Foto di repertorio)
Un incidente stradale con il ribaltamento di un veicolo si è verificato intorno alle 11:00 in via Galilei, a Macerata.
Per cause che sono attualmente in fase di accertamento da parte delle autorità competenti, il conducente ha perso il controllo del mezzo, che si è poi ribaltato sulla sede stradale.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, che hanno soccorso le persone coinvolte. L'incidente ha causato il ferimento di due occupanti del veicolo (due cinquantenni), i quali sono stati successivamente trasportati presso l'ospedale di Macerata per gli opportuni accertamenti medici. Si apprende che le loro condizioni non destano preoccupazione e non sono considerate gravi.
La polizia locale ha gestito le operazioni di messa in sicurezza dell'area e ha avviato i rilievi tecnici necessari per ricostruire l'esatta dinamica che ha portato al ribaltamento del veicolo.
Un grave incidente avvenuto questa mattina sulla Statale 16, nel territorio di Marina di Altidona, ha provocato il ferimento di due automobilisti e l’intervento congiunto di vigili del fuoco, sanitari del 118 ed eliambulanza. Una donna è stata estricata dalla sua vettura e trasferita d’urgenza a Torrette, mentre un giovane è stato accompagnato al Murri di Fermo. Traffico bloccato per consentire le operazioni di soccorso.
L'INCIDENTE - Poco prima delle 8:00, lungo la Statale Adriatica all’altezza del villaggio turistico Riva Verde, si è verificata la collisione tra due autovetture. L’impatto ha avuto conseguenze serie per una delle vetture, che è finita fuori dalla carreggiata con la conducente rimasta incastrata all’interno dell’abitacolo.
Sul luogo dell’incidente si sono precipitati i soccorsi: una squadra dei vigili del fuoco di Fermo ha provveduto all’estricazione della donna, affidandola poi alle cure del personale sanitario. Sono intervenute due ambulanze della Croce Verde Valdaso e l’automedica del 118.
Dopo una prima valutazione clinica, la centrale operativa ha disposto l’arrivo dell’eliambulanza da Ancona, atterrata sulla carreggiata per il successivo trasferimento d’urgenza della paziente all’ospedale Torrette.
L’altro conducente, un giovane, è stato soccorso sul posto e trasportato in codice giallo all’ospedale Murri di Fermo. Per consentire le operazioni di soccorso e l’atterraggio dell’elicottero, il traffico sulla SS16 è stato temporaneamente interrotto, con inevitabili rallentamenti sull’arteria. Sul posto sono giunti anche i carabinieri per i rilievi di rito e per ricostruire la dinamica del sinistro.
CIVITANOVA MARCHE - La comunità scolastica di Civitanova Marche e Montecosaro piange la scomparsa della professoressa Katia Capriotti, vicepreside dell’Istituto Comprensivo Sant’Agostino. Aveva 55 anni. La sua morte, avvenuta oggi, lascia un vuoto incolmabile tra colleghi, studenti e tutti coloro che l’hanno conosciuta, segnando la fine di una vita dedicata con passione e instancabile dedizione al mondo dell'istruzione.
La professoressa Capriotti insegnava Lettere alla scuola media Ricci di Montecosaro ed era una figura centrale e molto amata all'interno dell’istituto. Da sempre impegnata per una scuola inclusiva, accogliente e attenta ai bisogni di ogni singolo alunno, ha continuato a lavorare fino all’ultimo, nonostante le difficili condizioni di salute.
Il cordoglio per la sua perdita è profondo. Anche l’Istituto Sant’Agostino ha voluto ricordarla con una nota ufficiale, definendo la sua assenza "un vuoto immenso" che "va oltre le aule". L'istituto la saluta con affetto: “Addio alla vicepreside Katia Capriotti, la cui luce e dedizione resteranno con noi. Chi l’ha conosciuta sa che la sua straordinaria umanità e la sua dedizione erano il motore di tutto. Ci mancherà infinitamente”. La professoressa Capriotti lascia la mamma, il fratello e numerosi parenti e amici.
Il funerale si è tenuto nel pomeriggio di oggi, 15 novembre, alle ore 14:30, presso la chiesa dei Santi Angeli Custodi a Cascinare (frazione di Sant'Elpidio a Mare), dove l'intera comunità si è stretta attorno ai suoi cari per l'ultimo commosso saluto.
Un tragico ritrovamento ha scosso la comunità di Porto San Giorgio questa mattina. Il corpo senza vita di un uomo italiano di 54 anni è stato rinvenuto in un canneto, in una zona a nord della città, a ridosso della linea ferroviaria.
A lanciare l'allarme è stata una donna, il cui cane, fiutando qualcosa di anomalo, l'ha spinta a scrutare tra la fitta vegetazione. Sul posto sono immediatamente intervenuti i poliziotti della Questura di Fermo e i sanitari del 118, ma per il 54enne non c'era ormai più nulla da fare. Secondo i primi rilievi, il decesso risalirebbe a diversi giorni fa.
Inizialmente, a causa delle condizioni del corpo, gli agenti avevano ipotizzato che si trattasse di un giovane di origini nordafricane. Tuttavia, nel giro di poche ore, le forze dell'ordine sono riuscite a risalire all'identità della vittima, confermando che si tratta di un uomo italiano di 54 anni.
A rendere il quadro complesso è una ferita lacerocontusa riscontrata sulla schiena del corpo. Al momento, gli inquirenti stanno lavorando intensamente per chiarire le cause della morte.
L'ipotesi più accreditata resta quella del decesso per cause accidentali, ma diversi elementi rendono l'episodio un vero e proprio giallo. In particolare, gli agenti devono capire cosa ci facesse il 54enne in quel punto specifico, situato all'interno dello spazio recintato della linea ferroviaria. La zona si trova a chilometri di distanza dalla stazione più vicina e in un'area priva di varchi o accessi facilmente utilizzabili per raggiungere i binari.
Le indagini proseguono per ricostruire le ultime ore di vita dell'uomo e stabilire se la ferita sia compatibile con una caduta o un urto accidentale avvenuto in quella zona impervia e interdetta al pubblico.
Civitanova Marche– Cresce l'allarme truffe telematiche nella Regione Marche, con un incremento di messaggi ingannevoli che prendono di mira i servizi sanitari e finanziari. Il Movimento Consumatori di Civitanova Marche ha lanciato un avviso alla cittadinanza per mettere in guardia contro i tentativi di raggiro, noti come smishing.
Negli ultimi giorni, numerosi cittadini hanno segnalato di aver ricevuto comunicazioni sospette attribuite falsamente al CUP (Centro Unico di Prenotazione) sanitario. In particolare, i messaggi invitano l'utente a richiamare immediatamente il numero 89342269 per gestire presunte prenotazioni o prestazioni mediche.
L'avvocato Gianluigi Mucciaccio, presidente del Movimento Consumatori di Civitanova Marche, è categorico: si tratta di una truffa. Il CUP ufficiale, infatti, non utilizza mai numerazioni a pagamento né richiede di contattare prefissi come "893", noti per essere associati a servizi a tariffa speciale.
"Si è registrato un incremento considerevole di SMS truffa denominati smishing che utilizzano messaggi urgenti e ingannevoli," ha affermato l’avvocato Mucciaccio. Questi tentativi di raggiro non si limitano al settore sanitario, ma coinvolgono anche istituti finanziari, spesso chiedendo informazioni strettamente personali e di carattere economico.
Il consiglio è chiaro: prestare la massima attenzione a qualsiasi comunicazione anomala o proveniente da numeri sconosciuti. In caso di dubbi sulla provenienza di messaggi che richiedono di richiamare o fornire dati sensibili, l'invito è quello di non rispondere e di contattare sempre i recapiti ufficiali (del CUP o della propria filiale bancaria) per verificarne l’autenticità.
Montefiore dell'Aso (Ascoli Piceno) – Intervento insolito ma a lieto fine questa mattina per i Vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto. L'episodio è avvenuto intorno alle 8:30, all’interno dell'area dove è dislocato il depuratore comunale, in contrada San Giovanni.
Un capriolo, probabilmente smarrito, è caduto in uno dei vasconi di contenimento dell'impianto e, a causa delle pareti lisce, era impossibilitato a risalire e liberarsi autonomamente.
I Vigili del fuoco sono intervenuti prontamente per il soccorso. Con tecniche specifiche, sono riusciti a immobilizzare l'animale selvatico in difficoltà e, in totale sicurezza, lo hanno riportato sul piano strada.
Una volta accertato che il capriolo non aveva riportato ferite gravi, è stato immediatamente liberato nella natura circostante e ha ripreso la sua corsa nel bosco.
MACERATA - Un grave incidente stradale si è verificato intorno alle ore 11 di questa mattina, sabato 15 novembre, lungo la strada provinciale 10, in via Lattanzio Ventura. Lo scontro ha coinvolto una vettura e una motocicletta.
Secondo le prime ricostruzioni della Polizia Locale, intervenuta sul posto, i due mezzi sono entrati in collisione lateralmente. L'impatto è stato tale da far finire la due ruote in bilico sulla fiancata dell'automobile.
I soccorsi sono stati immediatamente allertati. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i sanitari del 118 che, valutata la situazione del conducente della moto, hanno disposto il trasferimento in eliambulanza. Il centauro, un 52enne di Macerata, è stato trasportato all'ospedale Regionale di Torrette ad Ancona per accertamenti specialistici e le cure del caso. Non si troverebbe comunque in pericolo di vita.
Le forze dell'ordine hanno effettuato i rilievi di rito necessari per ricostruire con precisione la dinamica dell'accaduto e stabilire le cause della collisione.
Si conclude con un importante arresto l’attività investigativa denominata “Rosa dei Venti”, condotta dai Carabinieri della Stazione di Castelraimondo in collaborazione con l’aliquota operativa della Compagnia di Camerino. È finito in manette un uomo di 39 anni, di origini albanesi e residente a Gagliole, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto il soggetto promotore dell’organizzazione criminale dedita allo spaccio di stupefacenti.
L'uomo è stato rintracciato e arrestato in esecuzione di una condanna definitiva. Dovrà scontare una pena residua di ben 6 anni, 10 mesi e 18 giorni di reclusione per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso nella provincia di Macerata tra il 2017 e il 2018.
L’operazione "Rosa dei Venti" ha rappresentato un duro colpo al traffico di droga nel Maceratese. L’indagine era partita nel 2017 da un fortuito rinvenimento: i Carabinieri di Castelraimondo trovarono una ingente quantità di sostanze stupefacenti abbandonata in una borsa all’interno della stazione ferroviaria di Gagliole.
Da quel ritrovamento si è sviluppata una vasta attività investigativa che ha permesso di smantellare una fiorente attività di vendita al dettaglio, scoprendo numerosi punti di smercio e siti di stoccaggio.
Il bilancio complessivo dell’operazione, che si è protratta tra il 2017 e il 2018, è significativo: tre persone arrestate (tra cui l'odierno condannato), due denunce a piede libero, il sequestro totale di poco più di 4 kg di stupefacenti tra marijuana, hashish e cocaina, e ben 30 soggetti segnalati alla Prefettura come assuntori.
L’arrestato, espletate le formalità di rito presso la caserma, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Fermo, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Nel primo pomeriggio di oggi una piccola combustione di cera e plastica verificatasi all’interno degli Antichi Forni ha provocato un intenso sviluppo di fumo, interessando non solo i locali coinvolti ma anche parte della struttura del Teatro Lauro Rossi e della Torre Civica.
Il comune di Macerata ha immediatamente richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, che sono giunti sul posto e hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area. Contestualmente è stato effettuato un sopralluogo anche da parte dell'Azienda Sanitaria Territoriale, mentre per ragioni precauzionali è stata disposta la chiusura degli spazi coinvolti in attesa delle verifiche sulla qualità dell’aria da parte dell'Arpam.
Fino alla comunicazione degli esiti degli esami, rimarranno quindi chiusi gli Antichi Forni, il Teatro Lauro Rossi e la Torre Civica. La chiusura forzata degli ambienti ha reso necessario lo spostamento o il rinvio di alcuni eventi in programma. Il convegno dell’Ordine dei Commercialisti previsto per la mattinata di sabato 15 e la serata jazz in programma sempre sabato 15 saranno trasferiti al Teatro Don Bosco.
Lo spettacolo della Rassegna Angelo Perugini, previsto per il pomeriggio di domenica 16, è invece rinviato a data da destinarsi. Il Comune fornirà aggiornamenti non appena saranno disponibili i risultati delle analisi.
I Carabinieri della Stazione di Matelica hanno concluso un’attività investigativa che ha portato alla denuncia all'autorità giudiziaria di due cittadini italiani, di 36 e 33 anni, residenti a Napoli, con l’accusa di truffa aggravata ai danni di un'anziana del luogo.
Le indagini hanno preso il via dalla denuncia sporta da una donna di 84 anni, vittima di un raggiro telefonico altamente elaborato e crudele.
La truffa è stata orchestrata attraverso il classico e diffuso stratagemma del "finto familiare in difficoltà". La vittima ha ricevuto una telefonata da un uomo che si è qualificato come "appartenente ai Carabinieri". Il sedicente militare ha informato l'anziana che suo figlio aveva causato un grave incidente, investendo una bambina, e che per evitargli il carcere era necessario versare immediatamente la somma di 1.000 euro, in contanti o in oggetti di valore.
Una volta carpita la fiducia della malcapitata, i due malfattori si sono presentati presso la sua abitazione. Con uno stratagemma non meglio specificato, sono riusciti a convincere l’anziana a mostrare tutti i gioielli in suo possesso. I due truffatori sono così riusciti a prelevare monili per un valore stimato di circa 10.000 euro.
Solo dopo aver contattato il figlio, l’84enne si è resa conto di essere stata raggirata e si è recata immediatamente dai Carabinieri per sporgere denuncia. La tempestività della querela ha permesso ai militari di Matelica di avviare subito le indagini.
Grazie alla visione dei sistemi di videosorveglianza pubblica e privata presenti in zona, i Carabinieri sono riusciti a raccogliere elementi utili che hanno portato all’identificazione dei due giovani, ora denunciati all'autorità giudiziaria per truffa aggravata.
In relazione a questo ennesimo episodio, i Carabinieri colgono l’occasione per rammentare alla cittadinanza, in particolare agli anziani, di mantenere alta la guardia.
Si ribadisce che le forze dell’ordine e gli avvocati non richiedono mai denaro, gioielli o oggetti di valore per risolvere presunti incidenti stradali o per evitare l'arresto di un familiare. In caso di chiamate sospette che chiedano pagamenti urgenti, l’unico comportamento da tenere è chiudere la telefonata e contattare immediatamente il 112.