Loro Piceno si stringe attorno alla famiglia Morganti per la scomparsa di don Claudio Morganti, parroco della Parrocchia di Santa Maria. Con ordinanza del Sindaco, le giornate di lunedì 20 e martedì 21 ottobre 2025 sono state proclamate di lutto cittadino. I funerali si terranno martedì 21 ottobre, alle ore 15:00, presso la Chiesa di Santa Maria.
In segno di cordoglio, in queste giornate le bandiere saranno esposte a mezz’asta. L’Amministrazione invita la cittadinanza, le attività e le associazioni a unirsi in raccoglimento e silenzio, sospendendo le attività nella fascia 14:00–17:00 di martedì 21 ottobre.
Il Comune esprime profonda partecipazione al dolore della famiglia e dell’intera comunità, nel rispetto della memoria di don Claudio.
La scomparsa del cardinale Edoardo Menichelli, avvenuta questa mattina all’età di 86 anni, riporta alla memoria una pagina straordinaria della storia di San Severino Marche, legata alla solidarietà, all’accoglienza e al dialogo interreligioso.
Nato il 14 ottobre 1939 nella frazione di Serripola, il cardinale Menichelli condivise l’infanzia con i figli della famiglia ebraica Di Segni, rifugiati nel piccolo borgo settempedano tra il 1943 e il 1944 per sfuggire alle persecuzioni nazifasciste. Il padre, il dottor Mosè Di Segni, medico partigiano e Medaglia d’Argento al Valor Militare, insieme alla moglie Pina e ai figli Elio e Frida, trovò protezione grazie all’accoglienza promossa dal parroco locale.
In quel periodo, i bambini ebrei e il piccolo Edoardo Menichelli trascorsero giornate spensierate tra giochi e amicizia. Come ricordato da Elio Di Segni, “Don Edoardo era uno dei bambini di Serripola con cui io e mia sorella Frida giocavamo. Lui sapeva che con quei bambini si poteva giocare ma non si poteva chiedere chi fossero e da dove venissero”. Il terzo figlio, Riccardo Di Segni, oggi rabbino capo della comunità ebraica di Roma, non era ancora nato, ma la sua vita rimane profondamente legata a quel periodo di rifugio e alla gratitudine verso la comunità settempedana.
Nel 2011, la città di San Severino Marche ha conferito la cittadinanza onoraria ai fratelli Di Segni, in una cerimonia durante la quale il cardinale Menichelli riabbracciò i suoi vecchi compagni d’infanzia. Questa vicenda è diventata un simbolo duraturo di dialogo cristiano-ebraico e di valori di accoglienza, rappresentando una testimonianza di eroismo silenzioso e di solidarietà civile.
Il cardinale Menichelli, ordinato presbitero il 3 luglio 1965, fu eletto alla sede arcivescovile di Chieti – Vasto il 10 giugno 1994 e ordinato vescovo il 9 luglio dello stesso anno. Trasferito ad Ancona – Osimo l’8 gennaio 2004, fu creato cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 14 febbraio 2015 e divenne emerito il 14 luglio 2017.
A ricordarlo è stato anche il Presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, che ha sottolineato: “Uomo di grande fede, saggezza e profonda cultura, ha sempre mantenuto un legame stretto con Serripola, con il comune di San Severino e con l’intero territorio provinciale. La comunità perde un pastore tenace, che ha lottato fino all’ultimo, anche contro la malattia, sempre con il sostegno della fede e della preghiera. Mi stringo intorno al dolore della sua famiglia, dei fedeli e di quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo”.
La storia di Menichelli e dei fratelli Di Segni resta un monito contro l’odio e le persecuzioni e un inno all’umanità, alla capacità di tendere la mano al prossimo e al valore dell’amicizia, della memoria e del dialogo interreligioso.
Il sindaco,Rosa Piermattei, ha ufficialmente proclamato il lutto cittadino per mercoledì 22 ottobre, giornata in cui si terranno le esequie di sua eminenza il cardinale Edoardo Menichelli.
Il provvedimento dispone le bandiere poste sugli edifici comunali sianno esposte a mezz'asta in segno di lutto e invita tutti i titolari di attività commerciali di compartecipare al lutto evitando attività che contrastino con lo spirito del cordoglio per tutta la giornata del 22 ottobre.
Tutto ha inizio con molteplici chiamate al 112 per segnalare un anziano investito da un’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali lungo la Strada Adriatica, nel territorio di Porto Sant’Elpidio. Il fatto è avvenuto lo scorso sabato alle ore 22 circa.
Sul posto è intervenuto immediatamente il 118 con il personale della Croce Verde. Le condizioni dell’anziano sono subito apparse gravi, tanto da disporre il trasporto in codice rosso all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i Carabinieri del Radiomobile, che hanno raccolto informazioni sull’accaduto e scoperto che l’autore dell’investimento non si era immediatamente fermato dandosi alla fuga.
Sono immediatamente partite le indagini volte a identificare il conducente ed a ricostruire la dinamica dell’incidente, raccogliendo ogni elemento utile e monitorando la circolazione nei dintorni. Fondamentali sono state le riprese delle telecamere di videosorveglianza, che, dopo un accurato lavoro degli investigatori, hanno permesso di individuare il veicolo coinvolto e, di conseguenza, il presunto autore dell’investimento, un giovane residente nella provincia di Macerata.
Al momento non è possibile stabilire se il giovane sia fuggito per sottrarsi alle proprie responsabilità o se non si fosse immediatamente accorto di aver colpito l’anziano. Il conducente dovrà rispondere del reato di omissione di soccorso, che può comportare una pena detentiva e la sospensione della patente per almeno 18 mesi.
L’uomo investito, residente a Porto Sant’Elpidio, resta ricoverato presso l’ospedale regionale in prognosi riservata.
La città di San Severino Marche si stringe nel profondo cordoglio per la scomparsa di sua eminenza il cardinale Edoardo Menichelli, figura straordinaria della Chiesa e figlio illustre della comunità settempedana.
Il cardinale Menichelli è tornato alla Casa del Padre questa mattina, lasciando un vuoto incolmabile nella sua città natale, dove era nato nella frazione di Serripola il 14 ottobre 1939 e dove aveva fatto ritorno nel 2017, dopo aver concluso il suo ministero episcopale.
Una vita dedicata alla Chiesa e alla comunità
Ordinato presbitero il 3 luglio 1965, Menichelli iniziò il suo ministero come vice parroco della parrocchia di San Giuseppe a San Severino Marche e come insegnante di religione. La sua lunga carriera ecclesiastica lo ha visto impegnato tra la Curia Romana e diverse diocesi italiane: dal 1968 al 1991 è stato officiale presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, dal 1992 al 1994 collaboratore e segretario particolare del cardinale Achille Silvestrini presso la Congregazione per le Chiese Orientali, dal 1994 al 2004 arcivescovo di Chieti – Vasto e dal 2004 al 2017 arcivescovo Metropolita di Ancona – Osimo, dove ha lasciato un ricordo indelebile.
Papa Francesco lo ha nominato cardinale il 14 febbraio 2015, a coronamento di una vita interamente dedicata alla Chiesa. Il suo motto era “Sub lumine Matris” (Sotto la luce della Madre).
La sua formazione iniziò nel seminario settempedano e proseguì al Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Fano. Ha conseguito la licenza in Teologia Pastorale alla Pontificia Università Lateranense di Roma, dove ha svolto una intensa attività pastorale, seguendo la pastorale familiare e prestando assistenza spirituale presso la clinica Villa Mafalda per oltre venti anni. Ha inoltre collaborato con il Consultorio familiare del Policlinico Gemelli, insegnando Etica Professionale.
In seno alla Conferenza Episcopale Italiana, è stato vice presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana e membro della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università. Ha ricoperto anche l’incarico di Assistente Ecclesiastico Nazionale dell’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani), distinguendosi per la sua riflessione etica sul fine vita e sull’accoglienza della vita.
Il cordoglio della città
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha espresso il dolore della comunità: “Oggi piangiamo la perdita di un concittadino straordinario. Il cardinale Edoardo Menichelli, il nostro ‘Don Edoardo’, ha sempre mantenuto un legame profondo con Serripola e con l’intera città. La sua umiltà, il sorriso e la saggezza resteranno un patrimonio spirituale inestimabile. Ci stringiamo con affetto attorno alla sua famiglia e a quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo”.
Le esequie si svolgeranno presso il santuario della Madonna dei Lumi dove da oggi pomeriggio (lunedì 20 ottobre), a partire dalle ore 17, la salma del cardinale sarà esposta per l'omaggio e la preghiera dei fedeli. La camera ardente resterà aperta oggi fino alle ore 24.
Domani, martedì 21 ottobre, la camera ardente tornerà ad essere riaperta dalle ore 8 alle ore 20 con orario continuato consentendo così a tutti coloro che lo desiderano di rendere omaggio e raccogliersi in preghiera.
Le solenni esequie si terranno mercoledì 22 ottobre alle ore 10 presso il santuario della Madonna dei Lumi.
La cerimonia sarà presieduta da sua eccellenza monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata e presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana.
Al termine del rito funebre, il feretro partirà per la Cattedrale di Ancona, dove il cardinale Edoardo Menichelli verrà sepolto, come da sue volontà e in onore del lungo e intenso ministero svolto come arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo.
In occasione della camera ardente e della cerimonia delle esequie, la polizia locale della città di San Severino Marche ha emesso un'ordinanza che introduce modifiche alla circolazione stradale in via Madonna dei Lumi, da e per il santuario, al fine di garantire la sicurezza pubblica e la gestione del traffico.
Le modifiche alla viabilità saranno in vigore dalle ore 16 di oggi (lunedì 20 ottobre) alle ore 12:30 di mercoledì 22 ottobre. Le principali disposizioni prevedono il divieto di accesso in via Madonna dei Lumi dall'intersezione con via Scampoli e porta San Francesco, l’istituzione del senso unico di marcia a saire in via Madonna dei Lumi, nel tratto dal civico 16 fino a via San Francesco e via Scampoli, l’obbligo di svolta a destra per i veicoli provenienti dal piazzale del Santuario in uscita verso via San Francesco e via Scampoli. Sono esclusi dalle limitazioni i mezzi delle forze dell'ordine e i mezzi di soccorso.
Intervento di soccorso questo pomeriggio in località Canfaito, a San Severino, lungo il sentiero n. 209. I Vigili del Fuoco sono stati chiamati per assistere una giovane escursionista colta da un malore e con un trauma a un arto inferiore.
La ragazza, rimasta sempre cosciente, è stata raggiunta dalla squadra del distaccamento di Camerino che ha provveduto a stabilizzarla e a garantirne la sicurezza in attesa dei sanitari. Una volta sul posto, il personale del 118 ha preso in carico l’infortunata per le successive cure e il trasporto in struttura sanitaria, secondo protocollo.
L’operazione si è conclusa senza ulteriori criticità.
I carabinieri della stazione di Montecosaro hanno denunciato alla competente autorità giudiziaria due uomini di Napoli, di 24 e 33 anni, ritenuti responsabili di truffa aggravata in concorso realizzata con la tecnica del phishing.
L’indagine è partita dalla denuncia di una coppia montecosarese, lui 58 anni e lei 57, che si è rivolta ai militari dopo essere caduta in un raggiro architettato da un finto dipendente di un istituto di credito.
Tutto è iniziato lo scorso mese di agosto, quando la donna ha ricevuto un sms allarmante sul proprio cellulare: il messaggio la invitava a contattare un numero telefonico per bloccare un presunto bonifico in uscita di 4.900 euro dal suo conto corrente.
Presa dal panico, la 57enne ha seguito le istruzioni e ha chiamato il numero indicato, parlando con un falso operatore bancario che, con abili raggiri, l’ha convinta a disporre un bonifico dello stesso importo per "bloccare l’operazione sospetta".
Il giorno seguente, non vedendo l’annullamento del bonifico, la donna ha ricontattato lo stesso numero. Ancora una volta, il truffatore è riuscito a ingannarla con una nuova scusa, inducendola a effettuare un secondo bonifico di 4.900 euro, assicurandole che l’operazione avrebbe compensato la precedente.
Solo dopo aver disposto il secondo trasferimento la vittima ha compreso di essere stata truffata e si è rivolta immediatamente ai carabinieri. Grazie a accurate indagini telematiche e bancarie, i militari sono riusciti a risalire ai due autori del raggiro.
Dalle verifiche è emerso che uno dei truffatori era intestatario della carta Postepay su cui sono confluiti i 9.800 euro complessivi, mentre il secondo complice lo aveva accompagnato nei vari uffici postali di Napoli per prelevare il denaro, ricevendo anche una parte della somma sul proprio conto personale.
Tragedia alle prime luci dell’alba a Civitanova, dove una donna è stata trovata senza vita in una strada privata che si dirama da viale Vittorio Veneto, tra alcuni condomini della zona.
A fare la scoperta, intorno alle 5.10 del mattino, è stato un operatore del Cosmari impegnato nel giro di raccolta dei rifiuti. L’uomo ha notato il corpo disteso a terra, accanto a delle cassette d’acqua e ai contenitori condominiali, e ha subito dato l’allarme.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, ma per la donna non c’era più nulla da fare. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Civitanova con il supporto dei militari del reparto operativo di Macerata, coordinati dal magistrato di turno Vincenzo Carusi. Presente anche il medico legale Antonio Tombolini per i primi rilievi.
La vittima è una donna di 56 anni, civitanovese e residente in uno dei palazzi che si affacciano sulla strada privata, una via senza uscita che termina in un piccolo cortile interno. Al momento del ritrovamento indossava una felpa, pantaloni grigi da tuta e delle ciabatte.
L’area è stata transennata e chiusa al transito per consentire gli accertamenti tecnico-scientifici. Secondo le prime ipotesi al vaglio degli inquirenti, la donna potrebbe essere precipitata dal settimo piano del palazzo, dove si trova una mansarda condominiale, ma le cause del decesso restano da chiarire con precisione.
L'ipotesi principale è che si sia trattato di un gesto volontario. La donna, disoccupata, viveva con il figlio e il marito in un appartamento al quinto piano. Al momento del fatto, secondo quanto riferito, i familiari stavano dormendo e non si sarebbero accorti di nulla.
Negli ultimi giorni i Carabinieri del Fermano hanno portato a termine diverse operazioni legate al fenomeno dello stalking e dei maltrattamenti in famiglia.
A Santa Vittoria in Matenano, un uomo italiano di 40 anni è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e minacce nei confronti della compagna convivente. Secondo gli accertamenti, le condotte vessatorie e minacciose sarebbero durate dal 2021 fino a pochi giorni fa, quando la donna ha trovato il coraggio di rivolgersi ai Carabinieri. È stato così attivato il protocollo del "codice rosso", a tutela della vittima.
Sempre a Santa Vittoria in Matenano, una donna italiana di 39 anni è stata denunciata per maltrattamenti in famiglia nei confronti del marito convivente, reiterati anche in presenza del figlio minore. Anche in questo caso è stato attivato il codice rosso, a tutela sia dell’uomo che del minore.
A Pedaso, un uomo di 37 anni è stato denunciato per violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento e comunicazione con la persona offesa. Nonostante i provvedimenti restrittivi emessi da diversi tribunali, l’indagato ha continuato a inviare messaggi minacciosi e molesti tramite social network, arrecando gravi disagi alla vittima. Nei suoi confronti è stato richiesto un aggravamento della misura cautelare.
Nella notte scorsa, i Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata, insieme alle Compagnie di Civitanova Marche e Tolentino, hanno intensificato i controlli sul territorio, supportati dall’Aliquota Operativa di Civitanova, dal Nas di Ancona e dal Nucleo Cinofili di Pesaro con i cani Bob e One. L’operazione, in corso da alcune settimane, punta a garantire sicurezza e legalità, con particolare attenzione a luoghi di aggregazione, esercizi pubblici e prevenzione di reati legati a droga e comportamenti pericolosi alla guida.
A Porto Potenza Picena, durante un’ispezione in un bar del centro, un 28enne locale, già noto alle forze dell’ordine, ha tentato di sottrarsi al controllo dandosi alla fuga. Durante l’inseguimento, un Carabiniere è caduto, riportando lievi escoriazioni. Il giovane è stato fermato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.
Nel corso dei controlli, i militari hanno sequestrato 3.800 euro, ritenuti provento di spaccio, e circa 5 grammi di cocaina. I cani antidroga hanno inoltre segnalato anomalie riguardanti il gestore del bar, un 58enne di origini napoletane, nei cui confronti sono stati trovati circa 60 grammi di hashish, con conseguente denuncia per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Parallelamente, a Tolentino, un posto di controllo ha portato alla denuncia di un 46enne egiziano residente in provincia di Cosenza, sorpreso con una patente libica risultata falsa. L’uomo è stato segnalato alle autorità giudiziarie e amministrative, e il veicolo è stato sottoposto a fermo.
È spirato nella notte, sull’asfalto del parcheggio della facoltà di Matematica di Perugia, Hekuran Cumani, 23 anni, residente a Fabriano, colpito da un fendente al torace che non gli ha lasciato scampo.
Il giovane era arrivato ieri sera a Perugia insieme ad alcuni amici dell’alto maceratese e anconetano, con l’intenzione di trascorrere una serata di festa nella città universitaria. I ragazzi hanno visitato diversi locali e, secondo le prime informazioni, l’ultimo sarebbe stato il “100 Caffè”, situato di fronte al parcheggio dove si è consumata la tragedia.
Inizialmente le indagini avevano ipotizzato motivazioni legate all’ambito universitario o al mondo della droga, circostanza poi esclusa dagli inquirenti, come riportato da Ansa. L’ipotesi più accreditata attualmente punta a una lite tra due gruppi, quello del giovane deceduto e un altro incontrato nel locale.
Le autorità mantengono il massimo riserbo sulle indagini, ma i compagni di Hekuran stanno collaborando, fornendo informazioni ritenute fondamentali per l’identificazione e la cattura del o dei responsabili.
Testimoni presenti avrebbero confermato una rissa tra i due gruppi, nata per futili motivi all’interno dei locali in cui era in corso una festa, al termine della quale è spuntato un coltello che ha colpito mortalmente il giovane anconetano.
Le indagini proseguono a ritmo serrato per fare piena luce sulla dinamica della tragedia e individuare i responsabili.
Nelle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì, la Polizia di Stato ha intensificato i controlli del territorio nella provincia di Macerata, concentrandosi in particolare sui comuni di Macerata, Porto Recanati e Civitanova Marche. L’attività è stata svolta con il supporto di unità cinofile e del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia.
Durante i controlli sono stati monitorati diversi esercizi pubblici, con particolare attenzione agli avventori presenti, e sono stati istituiti numerosi posti di controllo stradale. Complessivamente, sono state identificate oltre 200 persone, in gran parte cittadini extra-comunitari, tutti in regola con il permesso di soggiorno, ad eccezione di un giovane tunisino di 25 anni.
Il ragazzo è stato individuato grazie al fiuto di un cane antidroga, mentre era in possesso di hashish, che ha consegnato spontaneamente agli agenti. Accompagnato in Questura, è stato foto-segnalato per mancanza di documenti e, al termine degli accertamenti, è risultato irregolare sul territorio nazionale. Nei suoi confronti, il questore della provincia di Macerata Luigi Mangino ha emesso un ordine di lasciare l’Italia entro 7 giorni. Il tunisino è stato inoltre sanzionato sia amministrativamente per possesso di droga, sia penalmente per aver ignorato un precedente ordine di allontanamento emesso dal Questore di Campobasso.
I controlli si sono concentrati sia nelle aree urbane sia in quelle extra-urbane, con particolare attenzione alle stazioni ferroviarie, aree pubbliche e zone del litorale civitanovese. Nel corso dell’attività sono stati fermati oltre 100 veicoli e comminate diverse sanzioni per violazioni del codice della strada.
Un tragico incidente si è verificato nella prima mattinata di oggi, sabato 18 ottobre, intorno alle 6:15, nella frazione di Taccoli di San Severino, in via Merloni.
A perdere la vita è stato Bejidi Seferi, un giovane muratore macedone di 28 anni, residente a Matelica. L’auto su cui viaggiava, una Bmw, è uscita di strada precipitando in un dirupo di circa quattro metri, per cause ancora in fase di accertamento.
L’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i Vigili del Fuoco di Tolentino e i Carabinieri. I Vigili del Fuoco hanno dovuto estrarlo dalle lamiere dell’abitacolo per consentire l’intervento dei soccorritori. Nonostante i soccorsi, per il giovane non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo a causa delle gravi ferite riportate.
Le forze dell’ordine stanno ora lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto Bejidi lavorava nell’azienda di famiglia, ma nutriva anche una grande passione per il calcio: giocava nella Sefrense e aveva un passato calcistico con la Ruggiero Mancini Pioraco.
L'amministrazione comunale matelicese, guidata dal sindaco Denis Cingolani, esprime profondo cordoglio per la morte del giovane Beljdi Seferi. Il Comune si stringe attorno ai famigliari e agli amici del giovane ragazzo, molto conosciuto in città, in questo momento di profonda tristezza. "Un giovane eccezionale, grande lavoratore e amante del calcio - commenta il primo cittadino - una tragedia che ci lascia senza parole. Alla famiglia le nostre più sentite condoglianze".
In segno di lutto, è stata annullata la sfida tra Treiese e Sefrense, prevista oggi alle 15 al "Capponi" di Treia, valevole per la 5^ giornata del Campionato di Seconda Categoria Girone F.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nas di Ancona hanno intensificato i controlli sul territorio regionale, focalizzandosi sulla commercializzazione dei prodotti ittici e sul rispetto delle norme igienico-sanitarie, per garantire la sicurezza dei consumatori. Le ispezioni hanno riguardato le province di Ascoli Piceno, Macerata, Fermo e Pesaro-Urbino.
A Civitanova Marche, una pasticceria è stata sanzionata con 1.000 euro per condizioni igienico-sanitarie precarie: ragnatele sui muri, grasso stratificato sulle attrezzature e pavimenti danneggiati che non consentivano una corretta pulizia.
A Fano, in un ingrosso di prodotti ittici, sono stati sequestrati 150 kg di filetto di baccalà con la data di scadenza superata. I militari hanno inoltre riscontrato sporco diffuso nei locali e nelle celle frigorifere, mancanza di acqua calda in alcune aree e ragnatele su muri e soffitti. L’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro-Urbino ha disposto la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni igieniche, mentre al titolare sono state comminate sanzioni per un totale di 3.000 euro.
Sempre a Fano, un ristorante è stato sanzionato con 1.000 euro per aver realizzato abusivamente un deposito alimenti nel cortile retrostante, senza le necessarie autorizzazioni sanitarie.
Nella Vallata del Tronto, in un supermercato etnico, i carabinieri hanno sequestrato 30 kg di prodotti ittici essiccati privi di etichetta e 161 confezioni di cosmetici con etichette non conformi. L’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno ha disposto la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni igieniche, mentre le sanzioni amministrative ammontano a 5.500 euro.
Infine, a Montegiorgio, in una rosticceria, i controlli hanno evidenziato violazioni delle procedure Haccp, conservazione impropria degli alimenti e mancata indicazione degli allergeni, con conseguente diffida e sanzione di 2.000 euro.
Nel corso dei servizi di controllo del territorio predisposti dalla Compagnia di Macerata, i Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno segnalato alla Prefettura di Macerata un giovane di 18 anni del posto per possesso di stupefacenti.
La notte scorsa, i militari sono intervenuti nel centro città, lungo via Pantaleoni, a seguito di un sinistro stradale. Giunti sul posto per prestare i primi soccorsi e per i rilievi, hanno accertato che il giovane, residente a Macerata, aveva perso il controllo della propria auto andando a schiantarsi contro un veicolo parcheggiato. Il ragazzo ha riportato ferite lievi.
Durante le operazioni, il 18enne ha mostrato insofferenza e agitazione immotivata, allontanandosi improvvisamente a piedi e dirigendosi verso una cassetta dei contatori dell’energia elettrica nei pressi del luogo dell’incidente, dove ha infilato un marsupio.
I Carabinieri hanno immediatamente controllato il marsupio, trovandovi circa 6 grammi di marijuana celati in un sacchetto di plastica. La sostanza è stata sequestrata e messa a disposizione dell’Autorità Amministrativa, mentre il giovane è stato segnalato alla Prefettura come assuntore di stupefacenti.
POTENZA PICENA- Notte di paura lungo la Statale Adriatica, dove intorno alle 3.30 un forte boato ha svegliato i residenti della zona. Una banda di ladri ha fatto esplodere lo sportello bancomat della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, situato in pieno centro a Porto Potenza Picena.
Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi avrebbero agito con la cosiddetta “tecnica della marmotta”, inserendo nel vano del bancomat un contenitore riempito di esplosivo e facendolo poi detonare. L’esplosione è stata violentissima, tanto da danneggiare seriamente la cabina automatica e parte della struttura esterna della filiale.
Dopo il colpo, i ladri hanno arraffato il denaro contenuto nel dispositivo – una somma ancora da quantificare – e sono fuggiti rapidamente, facendo perdere le proprie tracce.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Civitanova Marche e della stazione di Porto Potenza, insieme ai vigili del fuoco, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area.
Le indagini sono ora nelle mani dei militari, che stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private per tentare di risalire agli autori dell’assalto.
L’episodio ha destato grande allarme tra i residenti e i commercianti della zona, preoccupati per l’ennesimo colpo notturno lungo la costa maceratese.
Nella nottata tra sabato e domenica scorsi, la Polizia di Stato ha intensificato i servizi di prevenzione delle cosiddette “stragi del sabato sera” lungo la fascia costiera della provincia di Macerata. I controlli, svolti sotto specifiche direttive ministeriali, hanno l’obiettivo di contrastare l’incidentalità stradale, con particolare attenzione alla guida sotto l’influenza dell’alcol o dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti.
L’attività, condotta dalla Polizia Stradale di Macerata in collaborazione con la locale Questura, si è concentrata su Civitanova Marche, con controlli serrati sui conducenti. Nel corso del servizio, sono state ritirate numerose patenti, soprattutto a uomini tra i 18 e i 60 anni.
Tra i casi più gravi, un diciottenne neopatentato è risultato positivo all’alcol con un tasso di 1,41 g/l, mentre un ventunenne, anch’egli neo patentato e già recidivo, ha registrato un valore di 1,05 g/l. Un altro conducente è stato fermato con un tasso alcolemico di 1,47 g/l senza aver mai conseguito la patente. Il valore più alto, superiore a 1,50 g/l, è stato rilevato a un ventiseienne, a cui è stata anche confiscata l’auto in quanto proprietario del mezzo.
Il servizio ha portato inoltre alla decurtazione di numerosi punti patente, sottolineando l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza stradale e prevenire incidenti gravi, in particolare tra i giovani.
Il Comando di Polizia Locale di San Severino Marche ha intensificato nelle ultime settimane le ispezioni nei cantieri della ricostruzione post terremoto, concentrandosi in particolare sulla regolarità della manodopera straniera e delle posizioni dei cittadini extracomunitari.
Le verifiche, condotte nei principali cantieri del centro urbano, hanno riguardato non solo le norme edilizie, ma anche il personale presente, con l’identificazione dei lavoratori e l’accertamento della loro residenza o situazione abitativa sul territorio comunale.
In collaborazione con l’Ufficio Anagrafe del Comune e la locale Stazione dei Carabinieri, sono emerse situazioni di ospitalità irregolare: cittadini extracomunitari che vivevano “nell’ombra” dal punto di vista amministrativo. In totale, cinque proprietari di appartamenti – tre cittadini settempedani, un’impresa edile romana e un cittadino egiziano – sono stati sanzionati per non aver comunicato preventivamente la presenza di cittadini stranieri, come previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione. Le sanzioni complessive ammontano a circa 5mila euro. La Polizia Locale ricorda che chiunque ospiti un cittadino extracomunitario o apolide deve presentare la dichiarazione di ospitalità entro 48 ore, fondamentale per la sicurezza e la tracciabilità sul territorio.
I controlli hanno inoltre rilevato altre irregolarità legate alla gestione dei cantieri, tra cui l’occupazione abusiva di suolo pubblico, la mancata esposizione del cartello di cantiere e un intervento immediato per bloccare un’impresa che aveva interdetto la viabilità del centro storico senza autorizzazione.
L’assessore alla Sicurezza, Jacopo Orlandani, ha espresso soddisfazione per i risultati: “Ringrazio il comandante della Polizia Locale, il vice commissario Adriano Bizzarri, e tutto il personale, insieme ai militari dell’Arma, per aver coniugato il controllo dei cantieri con la sicurezza urbana e la legalità abitativa. L’emersione di situazioni di ospitalità irregolare è un passo cruciale per garantire che tutti, in particolare la manodopera impegnata nella ricostruzione, vivano e operino nel pieno rispetto delle norme.”
Questa mattina, poco dopo le ore 8, si è verificato un grave incidente lungo la SS361 “Septempedana”, nel tratto che da Osimo scende verso San Biagio.
Uno scooter con a bordo un ragazzo di 14 anni è scivolato sull’asfalto, per cause ancora in corso di accertamento, per poi essere travolto da un Fiat Doblò che sopraggiungeva nel senso opposto di marcia.
Il giovane centauro è subito apparso in condizioni gravissime. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, con automedica e ambulanze da Ancona, e l’eliambulanza che ha permesso il trasporto urgente al Pronto Soccorso dell’ospedale Torrette di Ancona. Nonostante le manovre di rianimazione prolungate, purtroppo il ragazzo non ce l’ha fatta.
La Polizia stradale si occuperà della ricostruzione dell’incidente per chiarire le dinamiche dello schianto.
È venuto a mancare Pietro Ripani, guida del Parco Nazionale dei Monti Sibillini fin dal 1998, anno in cui è stata istituita ufficialmente questa figura. Con la sua scomparsa, il Parco non perde solo un testimone della propria storia, ma anche un amico e un professionista stimato da colleghi e visitatori.
Ripani era conosciuto per la sua profonda conoscenza dei sentieri e delle leggende locali. Nella pagina del sito del Parco dedicata alle guide, si presentava così:
“Se chiedete una Guida del Parco, nel versante ascolano, c’è un solo nome, il mio: Pietro. Già il mio aspetto, alto, magro, con lunga barba con qualche filo d’argento e la mia esperienza decennale sono una sicura garanzia. Non c’è sentiero che non conosca, non c’è aneddoto o leggenda che non sappia. Ho solo un difetto: in escursione con me è d’obbligo portare abbondanti viveri, prediligo salame locale e formaggio pecorino, ma mi tuffo volentieri anche in un barattolo di cioccolata”.
Il personale del Parco ricorda con affetto le sue escursioni, i racconti e la passione per la natura, sottolineando quanto la sua presenza fosse preziosa per tutti. Il Parco esprime il proprio cordoglio e vicinanza alla figlia Francesca e ai familiari tutti. Pietro Ripani resterà nella memoria di chi lo ha conosciuto, come simbolo di competenza, dedizione e amore per i Monti Sibillini.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata, al termine di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Macerata, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di oltre 850.000 euro, che ha interessato lo stabilimento balneare Cala Maretto di Civitanova Marche, quote societarie e conti correnti, nei confronti di due società e due persone fisiche coinvolte a vario titolo.
L’indagine si è concentrata inizialmente sulla verifica dei requisiti per l’ottenimento di agevolazioni statali da parte di una società operante nel settore dell’abbigliamento, e sull’effettivo utilizzo dei fondi. Attraverso analisi incrociata di dati bancari, documentazione contabile e flussi finanziari, nonché mediante l’uso dei poteri di polizia valutaria, i finanzieri hanno ricostruito i movimenti di denaro e identificato i reali beneficiari delle operazioni.
Secondo quanto emerso dalle indagini, circa 500.000 euro di fondi garantiti dallo Stato, destinati all’acquisto di beni e macchinari per valorizzare l’azienda, sarebbero stati distratti per l’acquisto dello stabilimento balneare Cala Maretto, anziché per il legittimo scopo previsto.
Le attività investigative hanno inoltre portato alla luce fatture false emesse da uno degli indagati, in qualità di rappresentante legale pro tempore di due imprese, riguardanti operazioni mai avvenute, finalizzate a evadere imposte e giustificare movimenti finanziari illeciti. L’esame di apparati telefonici e documentazione sequestrata ha confermato il coinvolgimento diretto di un commercialista nel sodalizio criminoso.
Il Tribunale di Macerata ha quindi disposto il sequestro dei beni fino alla concorrenza di 850.362,58 euro, comprendente lo stabilimento balneare Cala Maretto, quote societarie e liquidità su conti correnti, affidandone la gestione a un amministratore giudiziario per garantirne la conservazione e la regolare amministrazione.
Al termine delle indagini sono stati denunciati complessivamente 4 soggetti, mentre le due società coinvolte rispondono anche di illeciti amministrativi ai sensi del D.Lgs. 231/2001. Inoltre, un soggetto è stato segnalato alla Procura Regionale Marche della Corte dei Conti per un danno erariale di circa 400.000 euro. Le condotte illecite sono al vaglio dell’autorità giudiziari.