I carabinieri della Stazione di San Ginesio, dopo un’indagine accurata e articolata, hanno denunciato due uomini, rispettivamente un 40enne di Esanatoglia e un 51enne di Macerata, accusati di furto aggravato. I fatti risalgono alla notte tra l’8 e il 9 maggio 2024, quando i due, approfittando delle ore notturne, si sono introdotti nell’isola ecologia situata in località Pian di Pieca, nel Comune di San Ginesio.
Lì, i due hanno rubato circa 800 kg di batterie al piombo esauste, destinate allo smaltimento, causando un danno economico che, secondo una stima attuale del mercato, ammonta a circa 1.000 euro. Le batterie erano stoccate nella struttura di smaltimento, gestita dalla società "Cosmari", che si occupa del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti.
Le indagini condotte dai carabinieri hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due individui. In particolare, l'analisi dei video registrati dai sistemi di sorveglianza dell'area e i tabulati del traffico telefonico sono stati determinanti nel ricostruire con precisione la dinamica del furto e nell’identificare i responsabili.
L'operazione, che ha visto l'impiego di tecniche investigative moderne e il coordinamento tra i vari reparti, ha portato a una rapida soluzione del caso, sottolineando ancora una volta l’efficacia del lavoro delle forze dell’ordine nella lotta contro i reati ambientali e contro la criminalità in genere.
I due uomini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata per furto aggravato. Le indagini proseguono per cercare di risalire alla destinazione delle batterie rubate e se vi siano altre persone coinvolte nell’episodio.
La sera del 12 novembre 2024, una vasta operazione di controllo straordinario è stata condotta nella cittadina di Camerino, grazie all'impegno congiunto della polizia di Stato, della polizia stradale, dell’Arma dei carabinieri e della guardia di Finanza. L'iniziativa ha avuto l'obiettivo di garantire maggiore sicurezza e contrastare fenomeni di illegalità, con particolare attenzione alla circolazione stradale e alla sicurezza dei locali pubblici.
Durante i controlli, che si sono concentrati principalmente nel centro cittadino, sono state identificate circa 100 persone, di cui una parte straniera ma tutte regolarmente presenti sul territorio nazionale. Oltre alle operazioni di identificazione, gli agenti hanno effettuato una serie di verifiche negli esercizi commerciali e nei locali di ristorazione situati in piazza Cavour, via Venanzi, via Antinori, e nelle zone limitrofe, riscontrando una buona adesione alle normative di sicurezza.
Un altro fronte dell’operazione si è svolto attraverso una serie di posti di controllo lungo le principali arterie stradali, tra cui la SS 256 Muccese e le vie limitrofe, con l’obiettivo di monitorare il traffico e garantire il rispetto delle norme sulla circolazione. In seguito ai controlli, numerosi veicoli sono stati fermati e sono state elevate diverse sanzioni amministrative, alcune delle quali relative a violazioni del codice della strada.
In particolare, l'operazione ha coinvolto anche numerosi soggetti con pregiudizi di polizia, che sono stati sottoposti a verifiche approfondite. I controlli si sono estesi anche nei pressi dei campus universitari, aree spesso frequentate da studenti e giovani, al fine di prevenire possibili episodi di illegalità legati all'ambiente universitario.
Erano da poco passate le 19 di martedì (12 novembre), quando due autovetture si sono scontrate frontalmente in via Cristoforo Colombo a Tolentino.
Immediato l'arrivo del personale dei vigili del fuoco dal locale distaccamento e due equipaggi del 118. Il personale sanitario, una volta stabilizzati pazienti, ha disposto il trasporto di uno dei conducenti all'ospedale provinciale in un codice di media gravità.
Sul posto anche il personale dell'Arma dei carabinieri cui spetterà la ricostruzione di quanto accaduto. Via Cristoforo Colombo è rimasta chiusa al traffico, nella parte interessata, per permettere le operazioni di soccorso e il ripristino della strada dopo il recupero dei mezzi incidentati.
Nei giorni scorsi, i militari della Stazione carabinieri di Sarnano, Urbisaglia e San Ginesio, coadiuvati dal personale specializzato del Nucleo carabinieri e dell’Ispettorato del Lavoro di Macerata, hanno effettuato una serie di controlli nei cantieri di Sarnano e Urbisaglia, riscontrando numerose irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro.
Nel dettaglio, sono stati ispezionati tre cantieri nel centro di Sarnano e a Urbisaglia, dove operano sei ditte, rilevando gravi violazioni relative alla sicurezza sul lavoro. Tra le principali irregolarità emerse, sono stati riscontrati difetti nelle installazioni dei ponteggi e nella documentazione che li riguarda, omissioni nella redazione del piano di sicurezza e coordinamento, e carenze nella formazione dei lavoratori, molti dei quali non sono stati sottoposti alla necessaria sorveglianza sanitaria.
In uno dei cantieri, inoltre, sono stati trovati parapetti non a norma e segnaletica di cantiere inadeguata, mentre in un altro cantiere sono emerse irregolarità nello stoccaggio e nella gestione dei detriti. Tre lavoratori sono stati trovati privi di regolare assunzione, e la loro situazione è stata immediatamente segnalata agli organi competenti.
Le violazioni hanno portato a una serie di sanzioni, con ammende penali che superano i 50.000 euro e multe amministrative per un totale di 2.500 euro. I sei responsabili delle aziende coinvolte sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata.
Tolentino: multe per 47.000 euro e sospensione per una ditta
Nel corso della stessa settimana, sono stati effettuati controlli anche a Tolentino, dove i carabinieri hanno ispezionato numerosi cantieri. Gli accertamenti hanno portato alla denuncia di sei persone e all’imposizione di sanzioni per oltre 47.000 euro. Tra le irregolarità rilevate, le principali riguardano la documentazione sui ponteggi e sui quadri elettrici, oltre a gravi anomalie nell’installazione dei ponteggi e nella rimozione dei materiali di cantiere.
Particolarmente grave è risultata la situazione in un cantiere, dove la ditta è stata sospesa a causa della mancata redazione del piano di sicurezza, obbligatorio per legge.
Nella tarda serata del 10 ottobre scorso, personale dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è intervenuto in via Pancalducci, a seguito di una segnalazione al 112 Nue riguardante una lite tra gli occupanti di due autocarri. Sul posto, gli agenti hanno rintracciato solo i passeggeri di uno dei veicoli, identificati in tre cittadini moldavi di 29, 34 e 37 anni, tutti operatori edili. Gli stessi riferivano che poco prima, mentre percorrevano viale Don Bosco, erano stati tamponati da un altro autocarro, che, dopo averli superati, aveva fermato la marcia all'altezza di via Severini, bloccando loro la strada in posizione obliqua, impedendo di proseguire.
Nonostante la lieve entità dell'urto, i moldavi avevano continuato la marcia fino a via Pancalducci, dove, all'incrocio con via Severini, erano stati nuovamente bloccati dal veicolo aggressore. Quest'ultimo aveva effettuato un sorpasso per poi fermarsi in modo obliquo lungo la corsia impegnata dal loro autocarro. Da questo veicolo erano scesi alcuni soggetti, che avevano aggredito i passeggeri del primo autocarro, danneggiando inoltre il veicolo dei moldavi con attrezzi da lavoro edile.
Gli aggressori, non presenti al momento dell'arrivo della pattuglia, sono stati successivamente rintracciati presso una struttura ricettiva di Macerata, dove avevano preso alloggio. Tra questi vi era anche un 35enne residente in Emilia Romagna, che aveva contattato il 112 NUE durante l'incidente, segnalando che si sarebbe recato presso la struttura per sottrarsi all'aggressione da parte dei tre occupanti del mezzo con cui era venuto a contatto. Al momento del controllo, il 35enne si trovava in compagnia di altri cinque colleghi italiani, che confermavano la versione dell'accaduto, sostenendo di aver avuto un diverbio con gli occupanti dell'altro autocarro per una questione di precedenza. Il conflitto aveva portato a una rissa, durante la quale i contendenti si erano picchiati anche con l'uso di attrezzi da lavoro.
A causa dell'aggressione, tre persone riportavano lesioni con prognosi variabili tra i 3 e i 30 giorni. Gli accertamenti immediati, anche attraverso le dichiarazioni di alcuni testimoni, hanno permesso di identificare tutti gli autori della rissa. I nove soggetti coinvolti, alcuni dei quali con precedenti di polizia per reati legati agli stupefacenti e porto abusivo di armi, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per i reati di rissa e danneggiamento. Inoltre, uno di loro è stato denunciato anche per lesioni.
Choc a Civitanova Marche per la morte di Penelope Salvucci, bambina di undici anni stroncata da una leucemia fulminante. Il suo cuore ha smesso di battere, nel pomeriggio di lunedì, all'ospedale pediatrico Salesi di Ancona. Un dolore straziante, alla notizia, ha avvolto l'intera comunità.
La bambina era ricoverata da qualche giorno al nosocomio dorico, per via del peggioramento delle sue condizioni di salute a causa di un'infezione polmonare aggressiva che aveva compresso la piena funzionalità dei due organi. I successivi accertamenti svolti dai medici del Salesi hanno evidenziato la presenza di una leucemia sino al drammatico epilogo.
I primi sintomi di malessere erano stati accusati da Penelope circa un mese fa a causa di una mononucleosi. Amante del ballo, la piccola frequentava la scuola secondaria di primo grado della My School (Stella Maris). La salma si trova all'obitorio dell'ospedale Torrette di Ancona: sarà visitabile oggi dalle 14 alle 17 e domani dalle 8:30 alle 13.
Il rito funebre è previsto per la giornata di mercoledì 13 novembre, alle ore 15, nella cappella della scuola My School, a Civitanova Marche. Al termine del saluto partirà un corteo con due fermate, lungomare e corso Umberto I, sino al cimitero di Civitanova Alta.
Autista ruba il gasolio dell'azienda per cui lavora: sorpreso dai carabinieri della stazione di Corridonia e denunciato per furto aggravato. Dall'attività di indagine è emerso che l'uomo, un 63enne incensurato residente nel Fermano, durante le operazioni di rifornimento di carburante del veicolo aziendale, in più circostanze abbia prima erogato il gasolio nel serbatoio della propria autovettura e poi in quello dell’autocarro della ditta del luogo per cui lavora come autista.
Dopo la segnalazione del legale rappresentante dell’impresa, i militari hanno avviato tempestive indagini, acquisendo le immagini del sistema di videosorveglianza del distributore di carburanti dove i mezzi della ditta eseguivano il rifornimento, accertando così la condotta illecita dell’autista.
Il titolare della ditta ha inviato al Comandante Provinciale e al Comandante della Compagnia Carabinieri di Macerata una lettera di apprezzamento, nella ha espresso sentiti ringraziamenti ai militari della stazione di Corridonia per la tempestività degli interventi effettuati, evidenziandone professionalità e dedizione.
La Guardia di Finanza di Senigallia e Trecastelli ha scoperto gravi irregolarità in due laboratori tessili, rispettivamente di 400 e 500 metri quadrati, ora posti sotto sequestro. Le indagini hanno rivelato condizioni igienico-sanitarie inadeguate, manodopera irregolare, mancato rispetto delle normative antincendio e di sicurezza sul lavoro, oltre a un complesso sistema di evasione fiscale. Sono stati anche sequestrati 73 macchinari utilizzati per la produzione.
Le ispezioni dei Finanzieri della Tenenza di Senigallia, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona e i relativi atti convalidati dal Gip, hanno fatto emergere una situazione di assoluto degrado e pericolo per i lavoratori. I titolari delle aziende, cittadini stranieri che operavano su commesse di imprese locali, sono stati denunciati per diverse violazioni, tra cui l'impiego di lavoratori clandestini, la mancata predisposizione di vie di fuga e sistemi antincendio, e l'esecuzione di opere edilizie senza autorizzazione.
Particolarmente preoccupanti le condizioni interne dei laboratori: macchinari privi di dispositivi di sicurezza, impianti elettrici non a norma e ambienti insalubri con evidenti rischi per la salute dei dipendenti. In uno dei laboratori è stato trovato un lavoratore clandestino, senza permesso di soggiorno, che ha tentato di fuggire gettandosi da una finestra, riportando solo lievi escoriazioni. L'uomo è stato fotosegnalato e accompagnato presso la Questura per le pratiche di espulsione.
Durante i controlli è emerso che i locali ospitavano anche spazi dormitorio ricavati abusivamente, in cui i lavoratori riposavano tra i turni di lavoro. Inoltre, una cucina era stata adibita a camera da letto e un magazzino fungeva da mensa improvvisata, priva delle più elementari condizioni igienico-sanitarie e attrezzata con bombole di Gpl.
Sul fronte fiscale, gli approfondimenti hanno portato alla luce pendenze tributarie irrisolte e un sofisticato sistema di frode fiscale. I titolari, per eludere il fisco, adottavano la pratica del cosiddetto "apri e chiudi": le aziende, una volta divenute insolventi, venivano chiuse per poi riaprire sotto nuove ragioni sociali, trasferendo personale e macchinari e continuando ad operare nello stesso luogo. Per garantire il recupero delle imposte evase, sono stati sequestrati conti bancari, contanti e beni di valore nella disponibilità dei denunciati.
L'operazione della Guardia di Finanza di Senigallia è volta a tutelare il settore tessile della provincia di Ancona, un asset strategico per l'economia locale, assicurando al contempo il rispetto delle normative sul lavoro e la sicurezza dei dipendenti. Questa azione si inserisce nell'impegno costante delle Fiamme Gialle per garantire la leale concorrenza sul mercato, difendendo le imprese che rispettano le regole da quelle che, attraverso pratiche scorrette, riescono a proporre prezzi competitivi a scapito della legalità.
Intervento dei vigili del fuoco, dei tecnici del gas e del Comune in via Zorli, a Macerata, per una fuga di gas. Le squadre stanno cercando di individuare l'origine della perdita, che sembra provenire dalle condutture fognarie. Alle 20:30, il punto esatto da cui si diffonde l'odore non era ancora stato individuato.
La zona interessata, all'altezza del civico 5, è attualmente sotto verifica e comprende l'area coinvolta nella ricostruzione post-sisma 2016, dove sono in corso i lavori per le nuove palazzine dopo la demolizione degli edifici danneggiati.
L’accesso alla via è stato chiuso al transito. Le operazioni proseguono per identificare la fonte della fuga di gas e mettere in sicurezza l'area.
(Servizio in aggiornamento)
Scontro frontale tra due auto: due feriti trasferiti d'urgenza in ospedale. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio, intorno alle ore 17:30, in via della Stazione, nel comune di Grottazzolina. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, al vaglio della polizia locale. Gli occupanti dei due mezzi - una Fiat Panda e una Volkswagen Polo - sono stati presi in cura dal personale del 118 e trasportati per accertamenti all’ospedale di Fermo. Sul posto presente anche una squadra dei vigili del fuoco che ha provveduto alla messa in sicurezza dei veicoli coinvolti.
Scontro all'incrocio tra una scuolabus e un'auto. È quanto avvenuto intorno alle ore 14:00 di oggi a Montecosaro, in via Michelangelo, lungo la strada provinciale 485, all'altezza dell'intersezione con contrada Casette. Ancora da chiarire l'esatta dinamica dell'incidente, che sarà approfondita dai rilievi che saranno di competenza della polizia stradale.
A seguito dell'impatto, la vettura - una Opel Zafira - ha terminato la propria corsa contro una pianta dopo essere finita nel fossato che costeggia la carreggiata. Ad avere la peggio sono state proprio le due persone a bordo dell'auto. Per entrambe è stato necessario il trasporto d'urgenza all'ospedale regionale Torrette di Ancona.
Sono, invece, usciti illesi dall'incidente il conducente del pulmino e alcuni ragazzi di ritorno da scuola. Presenti sul posto anche i vigili del fuoco del distaccamento di Civitanova Marche che hanno provveduto alla messa in sicurezza dell'area dell'incidente. Durante le operazioni di soccorso il traffico è stato interdetto per circa un’ora.
Ruba la borsa di una fedele durante la messa: rintracciato e denunciato per furto aggravato un 52enne. Si tratta di un uomo residente a Macerata e già noto alle forze dell’ordine in quanto autore di reati simili.
IL FATTO - Nei giorni scorsi il 52enne era entrato nei locali della Sagrestia dell’Abbazia di San Firmano di Montelupone e, mentre era in corso la funzione religiosa, ha rubato la borsa di una donna, contenente una piccola somma in denaro ed affetti personali vari.
I carabinieri della locale stazione, dopo la denuncia della vittima, hanno avviato un'attività di indagine, analizzando anche le riprese del sistema di videosorveglianza, riuscendo così ad identificare l'autore del reato.
Cerimonia per il centenario di Ines Donati a San Severino Marche: denunciati cinque partecipanti per aver fatto il saluto romano Nel pomeriggio del 9 novembre 2024, a San Severino Marche, si è svolta una cerimonia commemorativa per il centenario della morte di Ines Donati, figura controversa del periodo fascista. L'evento, organizzato dall'Associazione Aries, ha avuto luogo presso il monumento dei caduti e ha visto la partecipazione di poco più di 20 persone.
La manifestazione è stata regolarmente preavvisata e si è svolta sotto il controllo di un adeguato dispositivo di ordine pubblico, coordinato dalla polizia di Stato, dall'arma dei carabinieri e dalla polizia locale di San Severino Marche. Durante la cerimonia, dopo una breve allocuzione da parte di uno degli organizzatori, alcuni partecipanti hanno risposto al "presente" con il cosiddetto "saluto romano".
L’immediata attività info/investigativa da parte della Digos della questura di Macerata ha permesso di acquisire immagini, tramite video e fotografie, che hanno identificato cinque soggetti tra i 60 e i 75 anni di età, di cui quattro residenti nella provincia di Macerata, e uno in un’altra provincia delle Marche. I cinque sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata per violazione dell'art. 5 della Legge nr. 645/52 (Legge Scelba) e dell'art. 2 della Legge nr. 205/93 (Legge Mancino), che puniscono la propaganda fascista e che sanziona gli atti di discriminazione razziale, etnica e religiosa.
Sulla vicenda è intervenuto, tra gli altri, anche l'Anpi. Il comitato provinciale ha espresso profonda indignazione per la vera e propria liturgia fascista che ha avuto luogo ieri a San Severino Marche.
"Dal punto di vista giudiziario, spetta alla magistratura valutare i reati connessi all’accaduto. Tuttavia, sul piano politico, non possiamo che esprimere la più ferma condanna".
"Ricordare i Caduti riproponendo il saluto del regime che ha fatto della violenza, del razzismo, del sessismo, dell'omicidio e della guerra la propria identità, è un atto offensivo nei confronti di tutti i Caduti. Il loro sacrificio andrebbe invece onorato attraverso la promozione di una cultura della pace".
"I 60 milioni di morti causati dalla Seconda guerra mondiale, scatenata dal fascismo e dal nazismo, insieme alle vittime delle guerre in Albania e in Africa, sono la prova più chiara della natura devastante del fascismo. Ancora oggi, questo drammatico bilancio dovrebbe spingerci a riflettere sulle idee di chi, a quel regime e a quei valori, rende omaggio".
"Una città insignita della Medaglia d'Oro al Valore Civile per il contributo dato alla Resistenza non può tollerare simili celebrazioni vergognose. Ci auguriamo che tutte le forze politiche di San Severino Marche esprimano una condanna chiara e risoluta, così come auspichiamo una presa di posizione altrettanto netta da parte delle Istituzioni".
"Affermare che “si rende omaggio a uomini morti per i loro ideali” non è accettabile in uno spazio pubblico, tanto meno in un contesto monumentale, quando gli ideali in questione sono stati, consapevolmente, la causa della morte di milioni di persone".
Un furto si è verificato nella notte tra sabato 9 e domenica 10 novembre in una villa a Civitanova Alta, con un bottino complessivo di circa 80mila euro. Il colpo è stato messo a segno in un’abitazione situata in contrada Migliarino, lungo la strada che porta verso il centro di Civitanova Alta.
I proprietari della villa, che si trovavano fuori casa, sono rientrati solo successivamente, scoprendo l'accaduto. Approfittando della loro assenza, i malviventi sono riusciti a entrare nell'abitazione e a rubare diversi oggetti di valore, tra cui orologi di lusso, gioielli in oro e una somma di denaro in contante.
Sul posto sono intervenuti prontamente gli agenti del commissariato di polizia e una pattuglia dei carabinieri, allertati dai proprietari al loro rientro. Il sopralluogo è stato effettuato per raccogliere indizi utili, mentre le indagini sono ora in corso per cercare di risalire agli autori del furto.
Incidente nel pomeriggio sulla strada Cingolana, all'altezza di Chiesanuova, in direzione Cingoli Grottaccia. All'ingresso del ristorante Villa Cortese, un noto ristoratore maceratese è stato travolto da un SUV bianco mentre si apprestava a entrare con la sua auto nel locale.
L'auto di grossa cilindrata, proveniente dalla direzione opposta, non è riuscita a evitare l'impatto, travolgendo l'uomo e coinvolgendo anche una seconda vettura che si trovava immediatamente dietro di lui. In totale sono state sei le persone ferite.
Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118, che hanno prestato le prime cure ai feriti, prima di trasferirli all'ospedale di Macerata.
(Servizio in aggiornamento)
Non si arresta la sequenza di furti che stanno interessando il comune di Porto Recanati. Questa notte è stato il turno del balneare "Blù Bebo's", situato sul lungomare Scarfiotti. Un ladro è stato ripreso dalle telecamere del locale mentre, a volto scoperto, ha forzato l'apertura della porta d'ingresso per poi trafugare il fondo cassa del bar.
È subito scattato l'allarme installato nell'attività e, sul posto, sono intervenuti i carabinieri della locale stazione. In corso le indagini per risalire all'identità del malvivente. Un episodio che arriva a soli cinque giorni dal furto con scasso avvenuto ai danni del bar-gelateria Guido, e che va a sommarsi con quelli avvenuti a danno dell’ottica Mauri e della gioielleria Matassini in estate.
Un'escalation criminale che desta forte preoccupazione tra i commercianti e i residenti che avvertono un sentimento di costante insicurezza e richiedono maggiore attenzione e un rafforzamento delle pattuglie di polizia sul territorio, soprattutto nelle ore notturne.
In questo senso, come anticipato dal nostro quotidiano, è attesa a Porto Recanati nelle prossime ore la visita del prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, per fare un punto sulla situazione della sicurezza nel comune rivierasco e valutare eventuali misure preventive.
Minacce nei confronti degli operatori sanitari: i carabinieri della Stazione di Corridonia hanno arrestato un 58enne residente a Civitanova Marche, attualmente ospite presso una casa di cura del luogo e già noto alle forze di polizia, a seguito di un'ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Ascoli.
La misura restrittiva è giunta dopo reiterati episodi di intemperanze e minacce messi in atto nei confronti degli operatori della struttura sanitaria, dove era già sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Il 58enne, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Fermo, come disposto dall’autorità giudiziaria competente.
Un tragico incidente stradale ha scosso la comunità di Cingoli: Un uomo di 59 anni, Fabio Elmi, ha perso la vita dopo essere uscito fuori strada con la sua moto da enduro, mentre si trovava in zona Diga, a causa dell'attraversamento di un animale selvatico (forse un capriolo). L'incidente è avvenuto intorno alle 12:30 di oggi.
Secondo quanto ricostruito, il 59enne ha perso il controllo del mezzo ed è finito in una scarpata. Nonostante l'intervento tempestivo dei sanitari del 118 e di una squadra dei vigili del fuoco volontari di Apiro, per il motociclista non c'è stato nulla da fare: i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Per supportare le operazioni di soccorso, era stato attivato anche il reparto volo di Pescara con l’elicottero Drago VF-158. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti di rito. Sul posto presenti anche i carabinieri e il soccorso alpino.
Donna in difficoltà sul ponte di Chienti: intervengono i carabinieri e un'ambulanza. Questa mattina, una donna nigeriana di circa 40 anni, senza fissa dimora, in evidente stato confusionale e di forte disagio emotivo, ha attirato l'attenzione di alcuni automobilisti, mentre barcollante si sporgeva dal guard rail del viadotto che collega Porto Sant'Elpidio a Civitanova Marche, lungo la SS16. La situazione di evidente difficoltà ha immediatamente fatto scattare l'allarme.
Sul posto sono intervenuti prontamente i carabinieri e un'ambulanza del 118. I militari, dopo aver rassicurato la donna e averla tranquillizzata, l'hanno affidata alle cure dei sanitari che l'hanno poi trasportata all'ospedale di Civitanova per accertamenti e controlli.
"Ringrazio Piantedosi per la sua sensibilità e vicinanza. La segreteria del ministro mi ha contattato telefonicamente e mi ha garantito il massimo impegno delle forze dell'ordine per identificare i responsabili". Queste le parole di Javier Pagano, titolare del Bar Gelateria Guido di Porto Recanati, vittima di un raid notturno dei ladri nei giorni scorsi. Il locale è stato devastato dai malviventi, che hanno svaligiato il negozio e danneggiato gravemente macchinari e attrezzature.
Il ministro dell'Interno, in visita ieri ad Ancona, ha voluto esprimere la propria solidarietà a Pagano. Nella telefonata, è stato anticipato che a breve arriverà a Porto Recanati anche il prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, per fare un punto sulla situazione della sicurezza nel comune rivierasco e valutare eventuali misure preventive.
Il raid ha destato preoccupazione tra i commercianti e i residenti, che chiedono maggiore attenzione e rafforzamento delle pattuglie di polizia sul territorio, soprattutto nelle ore notturne.