Da Civitanova a Netflix, l'attrice Alessandra Pauri: "Il mio viaggio tra filosofia e teatro" (VIDEO)
Un lungo viaggio, umano e artistico, quello di Alessandra Pauri, partita da Civitanova Marche e approdata oggi ai set cinematografici romani, dopo vent'anni vissuti tra i teatri di Londra e le accademie di Singapore. Attrice, filosofa ed educatrice, Pauri è la protagonista della nuova puntata di Picchio Podcast, dove racconta come sia riuscita a seguire il proprio Daimon, quella voce interiore che conduce ognuno verso il proprio talento.
“Sono di Civitanova Marche, ho studiato Filosofia a Macerata. Durante il primo anno all’università ho avuto la fortuna di frequentare un laboratorio teatrale con Giorgio Felicetti. Lì ho sentito la mia chiamata, l’amore per il teatro e per questo mestiere”.
Un amore che, inizialmente, ha dovuto convivere con le incertezze del futuro: "Volevo lasciare l’università e andare a Roma per studiare recitazione, ma avevo paura. Così ho continuato con la Filosofia, ma è stata proprio la laurea a portarmi a Londra per imparare l’inglese - e lì ho incontrato il teatro di nuovo".
Nella capitale inglese si iscrive alla London International School of Performing Arts, filiale della storica scuola Jacques Lecoq, e consegue un Master in Teatro Contemporaneo all’Università Brunel. “Ho studiato due anni full time, in inglese, facendo sacrifici enormi. Londra mi ha dato la libertà di rischiare, di esplorare la mia vocazione in modo autentico”.

Il debutto arriva in grande stile, davanti a 3.000 persone: “La mia prima prova è stata all’English National Opera, nei Pescatori di perle di Bizet. Mi esibivo sospesa a 12 metri d’altezza. Terrificante, ma meraviglioso: lì ho imparato a confrontarmi con le mie paure”.
Dopo oltre dieci anni a Londra, la vita la porta a Singapore, dove insegna recitazione e teatro in università e accademie internazionali. “È stato un periodo di grande crescita, ho lavorato con giovani talenti da tutto il mondo e ho imparato molto dal Sud-est asiatico”.
Oggi Alessandra vive finalmente a Roma, dove ha realizzato il sogno che aveva a vent’anni. “Sto lavorando come attrice di cinema. Ho appena finito di girare un film che uscirà in primavera sulla Rai: interpreto la madre della protagonista, in una storia che parla di manipolazione affettiva, fisica e psicologica. Un tema importante, che mi sta molto a cuore”.
Ma non è tutto. Alessandra ha anche partecipato alla serie “Storia della nostra famiglia”, disponibile su Netflix, accanto a Massimiliano Gallo e diretta da Claudio Cupellini, creatore di Mare Fuori: “Ho lavorato con Massimiliano Cagliuzzo di Mare Fuori in un piccolo ma significativo ruolo. Non esistono ruoli piccoli, nel cinema: ogni personaggio racconta una verità”.
Accanto alla carriera artistica, Pauri porta avanti una collaborazione preziosa con Dario D’Ambrosi e il suo Teatro Patologico, che lavora con ragazzi affetti da disabilità mentale. “È un’esperienza che mi dà tantissimo. Cerchiamo di offrire a questi ragazzi l’opportunità di formarsi e di entrare nel mondo dello spettacolo come professione”.
Quando le viene chiesto di descrivere la sua professione con due parole, non esita: "Verità e amore. Cercare la verità di un personaggio significa raccontare anche la mia verità. E farlo con amore - per il personaggio, per chi lavora con me e per chi guarda - è ciò che dà senso a tutto".
E infine, il ringraziamento più sentito: "Ringrazio mia madre, che ora non c’è più ma continua a guidarmi. Mi ha insegnato la libertà di inseguire i miei sogni in modo non convenzionale. E ringrazio il mio intuito e la mia anima, che continuano a portarmi dove devo essere, anche senza sapere come". Un viaggio nel mondo e dentro di sé, tra filosofia, palcoscenico e cinema, alla continua ricerca della verità e dell’amore che danno senso all’arte.


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