Venerdì 31 ottobre 2025, alle ore 17.30 inaugura, negli ambienti raccolti e suggestivi della Chiesa della Misericordia di San Severino Marche, antica costruzione del XIV sec., la mostra "La natura del segno nelle marche. Tracce di collezionismo fra primo e secondo Novecento", a cura di Maria Letizia Paiato.
Si tratta di un breve spaccato intorno al tema del disegno, o meglio del segno, con opere provenienti da collezioni private, quindi rare, quasi impossibili da vedere perché sporadicamente, se non mai, esposte al pubblico in musei o gallerie. È una piccola ma preziosa mostra che racconta un patrimonio “nascosto”, ma molto importante nella comprensione della diffusione e trasformazione del gusto nelle Marche, perlopiù delle provincie di Macerata ed Ancona, la cui importanza culturale e artistica si misura nel cospicuo numero di lavori esposti.
Oltre quaranta tra autori nati fra l’inizio del novecento e gli anni Sessanta del Novecento, il cui legame nel tempo si rintraccia proprio nel motivo del segno, sempre più spesso evidenziato come punto d’unione fra artisti di generazioni diverse e dediti a soluzioni formali eterogenee, ricorrente fra gli studi e le più recenti proposte espositive di arte contemporanea in regione. Segno, disegno ovvero idea, una parola molto cara a Giovan Battista Bellori quando, nel 1664, scrive il suo celebre discorso L’idea del pittore, dello scultore e dell’architetto, intorno al quale concettualmente si richiama un primo gruppo di opere su carta di artisti maturati nell’orbita del secondo Futurismo, il movimento costituitosi a Macerata nel 1932, promosso da Bruno Tano e attivo fino al 1942.
Oltre a Tano, i disegni di Ivo Pannaggi, Sante Monachesi, Umberto Peschi, Arnaldo Bellabarba e Wladimiro Tulli mostrano e dimostrano l’aderenza al linguaggio del futurismo mai abbandonata nei decenni o, come nel caso di Virginio Bonifazi un distacco da quello stile che tuttavia mai tradisce la forza dell’idea, del pensiero quale abbozzo o schizzo su cui riflettere nel processo creativo che genera l'opera pittorica, plastica o architettonica che sia.
La proposta espositiva si allarga in seguito ad uno sguardo sul disegno, anche quello inciso, non più inteso come bozzetto o progetto ma come motivo autonomo, opera compiuta, completa e significativa, trasmettendo lo stile di un'immagine più complessa.
Qui troviamo un ricco gruppo di artisti nati all’incirca fra la metà degli anni Venti e Quaranta, particolarmente attivi negli anni Settanta e Ottanta rispondenti ai nomi di Edgardo Mannucci, Arnoldo Ciarrocchi, Magdalo Mussio, Giuseppe Uncini, Franco Giuli, Claudio Cintoli, Silvio Craia, Luciano De Vita, Valeriano Trubbiani, Sirio Reali, Ubaldo Bartolini, Luigi Bartolini, Gino De Dominicis, Enzo Cucchi, Nino Ricci, Sandro Piermarini, Luigi Teodosi, Egidio Del Bianco, Ezio Bartocci e Carlo Cecchi. Maestri, in alcuni casi putativi e non, di tutta la successiva generazione, oggi in piena attività e anche legati al contesto accademico. Marina Mentoni, Teresa Marasca, Paolo Gobbi, Benito Leonori, Paolo Benvenuti, Sandro Acquaticci, Pierpaolo Marcaccio, Valerio Valeri e Bruno Mangiaterra chiudono questo significativo percorso espositivo che, sostenuto dall’idea di ricerca e di ricognizione di un linguaggio, vuole essere un libro aperto sull’arte del segno praticato in queste zone delle Marche, affrontando, senza pretese di esaustività ma in modo libero, espressioni creative caratterizzanti il territorio.
La mostra è sostenuta dal Comune di San Severino Marche, promossa dall’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata e dall’Associazione Yoruba diffusione arte contemporanea APS. È patrocinata da Fondazione Marche Cultura, dall’ Accademia di Belle Arti di Macerata, dalla Fondazione Salimbeni per le Arti figurative e da UTEAM, Università della terza età di San Severino Marche.
Si ringrazia per la collaborazione Gabriele Porfiri, presidente del Centro Studi Ivo Pannaggi di Macerata, l’Archivio Nino Ricci e la Collezione Pianesi-Principi di Macerata, la Collezione Bellabarba di San Saverino Marche, la Collezione Giuli-Pecchia di Fabriano, Claudio Buffarini Tenenti, Pierfrancesco Giannangeli, Andrea Giusti, Antonio Mercuri, Daniele Taddei, Patrizia Taddei e numerosi altri collezionisti e prestatori di Ancona, Bologna, Jesi, Macerata, San Severino Marche e Tolentino che hanno gentilmente messo a disposizione il proprio patrimonio per questa mostra.
Dopo i terremoti del 2016, il Palazzo Arcivescovile “Mons. Giacomo Boccanera” e il Museo diocesano sono tornati accessibili dal 16 ottobre 2025, restituendo alla città un presidio di arte e memoria. La riapertura, a nove anni dal sisma, segna un passaggio chiave nel percorso di ricostruzione culturale e civile di Camerino.
Il nuovo allestimento valorizza capolavori provenienti dalle chiese del territorio, con firme come Giovan Battista Tiepolo, il Baciccio e Valentin de Boulogne, in un percorso “tipologico” che dialoga con gli spazi storici dell’episcopio restaurato. Dal 16 ottobre a oggi oltre mille sono stati i visitatori di cui il 50% da fuori Camerino nonché dalla Danimarca, Canada, Polonia e Australia.
All’inaugurazione hanno preso parte istituzioni civili e religiose; la giornata è stata raccontata anche dalla stampa nazionale e da testate locali, che hanno sottolineato la portata simbolica dell’evento per l’intero cratere sismico.
A sottolineare il valore comunitario della riapertura, le parole di Monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino-San Severino Marche:
"Un momento importantissimo per la nostra comunità perché finalmente, dopo nove anni dal terremoto, riapriamo questo luogo, che è un luogo di bellezza, un luogo di speranza, un luogo dove ognuno di noi ritrova la propria identità. E' un momento veramente di rinascita per tutto il territorio, dove si potranno ammirare le tante opere d'arte di importante bellezza non solo per noi ma anche per l'Italia e per il mondo intero".
Viaggia a gonfie vele fuori casa la Settempeda che, vincendo a Montecosaro(0-2), fa poker(4 vittorie di fila) con in più la ciliegina della porta inviolata in 360’). Successo di maturità, da squadra consapevole della propria forza e con la giusta mentalità. Tutte cose che sono servite in questo pomeriggio soprattutto quando c’è stata l’inferiorità numerica. Non bisogna dimenticare, poi, che le due reti decisive sono giunte nella ripresa quando i biancorossi appunto erano rimasti in dieci uomini(rosso per Dutto dopo 42’) e ciò dimostra quanto la squadra e il tecnico siano stati bravi nell’intervallo a trovare contromisura tattiche e forza mentale per costruire l’impresa ed arrivare ad una vittoria importante. Soddisfazione enorme per il gruppo biancorosso e per gli ex presenti (bene Tulli che ha sbloccato su penalty) con tante note positive nel secondo tempo(meritano una menzione l’impeccabile Zappasodi, l’inesauribile e ancora determinante Perez e il sempre più convincente 2007 Borgiani). Da parte Vigor c’è delusione per un altro amaro ko che pone la squadra di Montecosaro ad un ultimo posto attuale che lascia l’amaro in bocca, ma la squadra dovrà cercare di cambiare marcia per risalire la china ed uscire da un periodo difficile cercando di essere più incisiva in avanti quando incontrerà avversarie di pari livello e valore.
Al “Mariotti” ritrovano i vecchi amici della Vigor mister Pierantoni e gli altri quattro ex per una sfida che mette in palio punti importanti per le due squadre che inseguono i rispettivi nonché diversi obiettivi. Nella Settempeda una sola novità, ovvero la panchina(influenza) per capitan Quadrini, la fascia va al braccio di Pagliari, il cui posto come esterno di destra è preso da Rango. Nella Vigor nessuna sorpresa al via(4-4-1-1) con Cicconetti/Antolini coppia d’attacco. Partenza su buoni ritmi da ambo le parti. Il primo pericolo lo costruisce la Settempeda dopo nove minuti: Tulli allarga per Rango, affondo in area e destro in corsa però impreciso con palla che esce di poco. Al 18’ la risposta della Vigor su palla inattiva: Cicconetti in mezzo, pallone che arriva a Mancini che davanti alla porta schiaccia di testa con tuffo di Marchegiani e dubbio sulla palla entrata o meno, ma il guardalinee mette tutti d’accordo segnalando fuorigioco del numero 11 in maglia nera. Parte centrale della frazione nel segno dell’equilibrio con poche azioni degne di nota. Ci si avvicina al riposo di metà gara e Velaj si esibisce in una bella uscita bassa su Tulli ben lanciato verso la porta da Guermandi.
Al 42’ però arriva un episodio che potrebbe cambiare le sorti del match. Palla lunga per Antolini che scatta fianco a fianco con Dutto con i due che entrano in contatto ed il centravanti di casa finisce giù. Per l’arbitro è fallo dell’argentino che prende il rosso diretto(forse un po’ severo…..). La seguente punizione di Cicconetti è centrale e ben bloccata da Marchegiani. Al ritorno in campo la Settempeda si presenta per ovviare all’uomo in meno con un nuovo abito tattico, ma soprattutto con ben altro piglio e decisione. L’impatto dei biancorossi è impeccabile e la Vigor, rimasta invariata negli uomini e tatticamente, soffre la verve dei rivali e non trova contromisure adeguate. Gli ospiti spingono e al 10’il punteggio cambia. Azione insistita dei settempedani con Pagliari che imbuca a centro area per Guermandi che va giù dopo un contatto, palla che torna a Pagliari che calcia alto da ottima posizione. Il direttore di gara interviene indicando il dischetto e fischiando l’intervento sull’ex di turno considerandolo quindi falloso. Un altro ex, Tulli, prende palla, la mette sul dischetto e poi infila con estrema precisione sotto l’incrocio con il destro. Tulli non esulta, ma lo fanno i tanti tifosi ospiti presenti per il vantaggio della Settempeda. La squadra di Pierantoni non si accontenta e non si ferma e trova il raddoppio appena tre minuti più tardi.
Rango sprinta a destra e poi mette in mezzo all’area con Perez che anticipa tutti, prende palla e la gira in diagonale in porta con un destro potente e preciso. Il neo entrato Quadrini al 22’ esegue un bel piazzato che costringe al tuffo Velaj. Ancora su punizione la Settempeda impegna Velaj alla respinta con il sinistro insidioso del neo entrato Bernabei(altro ex). Sugli sviluppi del corner Zappasodi svetta girando di testa con palla che sfiora il palo. Pochi minuti e sempre il numero 4 biancorosso ci riprova con lo stesso movimento, ma anche stavolta il suo colpo di testa va sul fondo. Match chiaramente incanalato in favore della Settempeda che controlla agevolmente il prezioso vantaggio contenendo una Vigor che non trova modo di farsi pericolosa malgrado i cambi di mister Fontinovo(finale con 4 punte e il difensore Pepi come centravanti). In pratica non accade più nulla e la partita finisce con il successo ospite che conferma per la Settempeda il terzo posto in classifica e la marcia spedita in trasferta. Nel prossimo turno al “Soverchia” c’è l’Elpidiense Cascinare con nuovo orario di inizio alle ore 14.30.
RETI: st 12’ Tulli su rigore, 15’ Perez
VIGOR MONTECOSARO: Velaj, Tidei(27’st Lopez), Merelli(20’st Ribichini), Giordani, Pepi, Rossini, Pesaresi(40’st Morbidoni) Marcantoni, Antolini, Cicconetti, Mancini(44’st Ghergo) . A disp. Taffi, Silvestri, Beruschi, Zepponi, Colonnini. All. Fontinovo Marco
SETTEMPEDA: Marchegiani, Brandi, Montanari(20’st Quadrini), Pagliari, Dutto, Zappasodi, Rango(32’st Bernabei), Borgiani(43’st Eugeni), Guermandi(36’st Meschini), Perez, Tulli(25’st Compagnucci). A disp. Giulietti, Monachesi, Ammora, Sfrappini. All. Pierantoni
ARBITRO: Di Maio di San Benedetto. Assistenti: Vallesi di Macerata e Sorrentino di San Benedetto
NOTE: espulsi: 42’pt Dutto. Ammoniti: Montanari, Tidei, Pepi, Fontinovo, Pagliari, Antolini
Angoli: 3-4. Recupero: pt 1’, st 5’
I Carabinieri della Compagnia di Tolentino, con l’ausilio del personale delle Stazioni dipendenti, hanno svolto un servizio coordinato di controllo del territorio nel centro storico di Tolentino e nei centri urbani limitrofi, finalizzato a garantire la sicurezza pubblica, prevenire il consumo di sostanze stupefacenti e l’abuso di alcol, e contrastare i furti in abitazione. Il dispositivo ha incluso controlli agli esercizi pubblici e alle zone maggiormente frequentate da giovani e cittadini extracomunitari, con posti di controllo sulle principali arterie stradali e in prossimità di obiettivi sensibili.
Durante l’attività, nei giardini pubblici del centro, i Carabinieri hanno fermato e controllato un 26enne di origini egiziane, residente in provincia di Varese ma domiciliato a Tolentino, che alla vista dei militari è apparso immotivatamente agitato. La perquisizione ha permesso di rinvenire circa 1 grammo di hashish, sequestrato, e il giovane è stato segnalato alla Prefettura di Macerata come assuntore di sostanze stupefacenti. Sempre a Tolentino, durante un posto di controllo stradale, un 26enne residente nel Fermano, alla guida del proprio motociclo, è risultato positivo ai cannabinoidi. Per lui è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria e il ritiro immediato della patente.
A San Severino Marche, invece, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Tolentino sono intervenuti per un incidente stradale causato da un uomo di 62 anni del luogo, che alla guida della propria auto ha colliso contro un’altra vettura. Gli accertamenti tossicologici hanno evidenziato un tasso alcolemico di 1,19 g/l, e per il conducente è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria, il sequestro dell’auto e il ritiro immediato della patente.
I controlli delle pattuglie sono stati estesi a diversi esercizi pubblici, in particolare quelli frequentati da giovani e giovanissimi. In totale sono state impiegate sette pattuglie sul territorio, che hanno controllato novanta persone, di cui trentacinque stranieri, e sei esercizi pubblici.
Conclusi i lavori di ricostruzione post-terremoto torna agibile l'ex orfanotrofio di via Salimbeni, nel cuore della città. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato l’atto di revoca dell'Ordinanza di inagibilità relativa all’immobile già sede degli uffici locali dell'ex Asur.
La revoca giunge a seguito della conclusione degli importanti lavori di riparazione del danno sismico che hanno interessato l'intero complesso a seguito delle violente scosse dell'ottobre 2016. Gli interventi hanno previsto un accurato rafforzamento localizzato della struttura, mirato a garantire la massima sicurezza sismica e la piena fruibilità futura dell'immobile.
Per la realizzazione di queste opere essenziali, l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche ha riconosciuto un contributo pubblico di 440 mila euro. Il provvedimento sindacale è stato adottato dopo che il tecnico incaricato dalla proprietà ha trasmesso al Comune la dichiarazione di fine lavori, attestando la corretta esecuzione degli interventi e il ripristino delle condizioni di sicurezza e agibilità.
L’immobile è ora formalmente agibile e pronto per la definizione di una nuova destinazione d'uso.
La Chiesa marchigiana e l’intera comunità settempedana hanno reso l’ultimo omaggio al cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona-Osimo, spentosi lunedì scorso nella sua residenza presso il Santuario della Madonna dei Lumi a San Severino Marche, città natale dove si era ritirato dopo aver compiuto 80 anni. Nato il 14 ottobre 1939, il cardinale Menichelli ha scelto di concludere il suo percorso di vita spirituale nella terra che lo ha visto crescere.
Le esequie, celebrate in forma solenne, hanno visto la partecipazione di numerose autorità religiose e civili. A presiedere la cerimonia è stato monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata e presidente della Conferenza Episcopale marchigiana, affiancato dall’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche e vescovo di Fabriano – Matelica, monsignor Francesco Massara, da incaricati e vescovi emeriti delle diocesi marchigiane, numerosi sacerdoti, diaconi, religiosi e confraternite.
Nell’omelia, monsignor Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, ha ricordato il cardinale come pastore attento e vicino alla gente, sottolineando la sua luminosa testimonianza di fede e servizio. La sua vita, segnata da una precoce perdita dei genitori e dalla formazione nel seminario di San Severino Marche, è stata contraddistinta da una intensa attività pastorale nelle diocesi di Ancona-Osimo, Camerino-San Severino Marche e Chieti-Vasto. “È stato un pastore in mezzo alla gente, dall'odore delle pecore, collaboratore della gioia che nasce dall’incontro con il Creatore – ha affermato Spina –. Il suo spirito rimane un esempio per tutti noi”.
Particolarmente toccante è stato il ricordo dell’ultimo periodo di malattia del cardinale, affrontato con coraggio, fede e abbandono fiducioso alla volontà del Signore. Il cardinale, il cui motto episcopale era “Sub lumine matris” (Sotto la luce della madre), sarà tumulato per sua volontà nella cattedrale di San Ciriaco ad Ancona.
Alla cerimonia hanno partecipato autorità civili e militari, tra cui il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, della Protezione Civile, della Croce Rossa Italiana e dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Non sono mancati messaggi di cordoglio della Segreteria di Stato Vaticana e del Papa Leone XIV, che ha definito il cardinale “zelante pastore” e “generoso presbitero”.
Il sindaco Piermattei ha ricordato il cardinale Menichelli come “don Edoardo”, un figlio della terra che non ha mai dimenticato le proprie origini, un faro di fede e di vicinanza umana per la comunità locale. La cerimonia si è svolta con la semplicità che il cardinale stesso aveva voluto, testimoniando la sua profonda spiritualità e l’attaccamento alle radici.
Il comune di San Severino Marche, in collaborazione con la società di trasporti Contram Spa, ha organizzato un servizio di bus navetta gratuito in occasione dei funerali del cardinale Edoardo Menichelli, in programma per mercoledì 22 ottobre.
Dalle ore 8 dal piazzale del Commercio, nei pressi dell’ospedale, due bus navetta raggiungeranno Castello al Monte. Il servizio sarà garantito, a ciclo continuo, fino alle ore 13 per permettere, ad esequie avvenute, un regolare deflusso.
I funerali avranno inizio alle ore 10 ma si raccomanda di raggiungere il santuario della Madonna dei Lumi, dove avranno luogo le esequie, per tempo vista la previsione di un grande afflusso di fedeli
È vivamente consigliato l’utilizzo del parcheggio del piazzale del Commercio ubicato di fronte all’ospedale “Bartolomeo Eustachio” e facilmente accessibile dalle due rotonde lungo la Sp. 361 “Septempedana” (a destra direzione Eurospin per chi proviene da Castelraimondo, e a sinistra direzione SìConTe per chi arriva da Passo di Treia – Macerata).
Alcuni posti auto saranno disponibili in via Scampoli dove verrà istituito il senso unico a salire in direzione di via Bramante. La polizia locale ricorda che la circolazione stradale in via Madonna dei Lumi, da e per il santuario della Madonna dei Lumi, è stata modificata per garantire la sicurezza pubblica e la gestione del traffico con l’istituzione del divieto di accesso in via Madonna dei Lumi dall'intersezione con via Scampoli e porta San Francesco.
È stato quindi istituito il senso unico di marcia a saire in via Madonna dei Lumi, nel tratto dal civico n. 16 fino a via San Francesco e via Scampoli, con l’obbligo di svolta a destra per i veicoli provenienti dal piazzale del Santuario in uscita verso via San Francesco e via Scampoli. Sono esclusi dalle limitazioni i mezzi delle forze dell'ordine e i mezzi di soccorso.
Il grande successo di pubblico e l'eccezionale valore artistico dell'esposizione hanno portato alla decisione di prorogare la mostra "Rinascimento Marchigiano. Opere d'arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede" fino al 7 gennaio 2026.
L'esposizione, allestita nella prestigiosa Galleria d'Arte Moderna del piano nobile del Palazzo Comunale di San Severino Marche, è l'ultima e significativa tappa di un percorso itinerante partito da Roma e già passato per Ascoli Piceno e Ancona, e che ad anno nuovo supererà i confini nazionali per essere presentata con un evento itinerante in Cina, Germania e Spagna.
Curata da Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi e realizzata da Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni con il contributo del Commissario Straordinario alla Ricostruzione post sisma 2016, la mostra è stata ampiamente riconosciuta come l'evento culturale di punta dell'estate marchigiana 2025, celebrando la rinascita del patrimonio storico-artistico colpito dal sisma del 2016.
La proroga consentirà a un pubblico ancora più vasto di ammirare le 15 straordinarie opere che resteranno nelle sale espositive, grazie alla rinnovata autorizzazione concessa dai proprietari. Le opere in mostra sono testimonianze della ricchezza artistica del territorio, offrendo un viaggio emozionante attraverso la pittura e la scultura marchigiana tra il XII e il XVIII secolo, focalizzato sul tema del sisma e della ricostruzione dell'identità culturale.
Il cuore dell'esposizione continua dunque a battere con capolavori che includono il Trittico di Valle Castellana di Carlo Crivelli (pinacoteca civica di Ascoli Piceno), la Madonna in trono con Bambino, Redentore, San Sebastiano e committenti di Pietro Alemanno (museo diocesano di Ascoli Piceno), il Polittico dei Fratelli Vivarini (pinacoteca parrocchiale di Corridonia), il Polittico di Funti di Filotesio detto Cola dell’Amatrice (museo diocesano di Ascoli Piceno), il toccante Crocifisso ligneo del XIII secolo (Corridonia) e il Busto reliquiario di Sant’Apollonio (fine XV secolo) da Fermo.
Con queste opere anche la Pietà (XVIII secolo) attribuita a Giuseppe Puglia, detto “Il Bastaro”, da Visso, e la sua Madonna con Bambino, san Francesco e santa Maria Maddalena (XVII secolo) da Amandola, insieme all’imponente tela San Carlo in gloria e i Santi Lorenzo, Giovanni Battista, Francesco e Apollonia (XVII secolo) di Cesare Dandini (Ancona), la Cornice in legno intagliato e dorato (XV secolo) del trittico Cristo in pietà tra San Sebastiano e San Rocco, l’opera Presentazione al tempio di Ludovico Trasi (XVII secolo) (pinacoteca civica di Ascoli Piceno), la scultura lignea San Rocco (XVI secolo) (Comune di Caldarola) e una straordinaria croce astile (XV secolo) di manifattura abruzzese.
Non potranno invece continuare a far parte dell’esposizione le opere Christus Trimphans del Maestro del Crocefisso di Sant’Eutizio e Madonna in trono con Bambino e sant'Anna, san Rocco e san Sebastiano di Lorenzo d'Alessandro.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, esprime grande soddisfazione per la decisione di prorogare l’evento fino all’inizio del nuovo anno: "Siamo oltremodo entusiasti per questa proroga che ci permette di prolungare la magia del 'Rinascimento Marchigiano' fino all'Epifania 2026. Le tante visite registrate fino ad oggi sono la prova tangibile di quanto la nostra comunità e i visitatori abbiano apprezzato l'opportunità unica di ammirare da vicino questi capolavori restaurati. Questa mostra non è solo un'esposizione d'arte, ma un simbolo forte della resilienza e della rinascita delle nostre terre. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile estendere questo momento di bellezza e profonda riflessione sulla nostra identità culturale".
La mostra è visitabile presso la Galleria d'Arte Moderna del Palazzo Municipale di San Severino Marche con i seguenti orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 15 alle 18; sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; domenica e festivi dalle 11 alle 19 con orario continuato.
Sabato 18 ottobre, presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “E. Divini” di San Severino Marche, si è tenuta la cerimonia ufficiale di consegna di un defibrillatore semiautomatico donato dal comitato locale della Croce Rossa Italiana. Il dispositivo sarà collocato nella nuova palestra dell’istituto, a disposizione di studenti, personale scolastico e cittadini che frequentano gli spazi sportivi.
All’incontro hanno preso parte il sindaco Rosa Piermattei, il presidente del Consiglio comunale Sandro Granata, la presidente regionale CRI Marche Maria Rosaria Del Balzo Ruiti, la presidente del Comitato CRI di San Severino Cristina Grillo, e il professor Roberto Gentili, in rappresentanza del dirigente scolastico.
Durante la mattinata, i volontari della Croce Rossa hanno illustrato agli studenti i sette principi fondamentali dell’associazione e successivamente hanno mostrato il funzionamento pratico del defibrillatore, con una dimostrazione su manichino.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto di collaborazione tra la CRI e l’ITTS “Divini”, che anche quest’anno prevede nuovi incontri di sensibilizzazione rivolti agli studenti su temi di salute, prevenzione e primo soccorso.
Nel pomeriggio, in occasione della Settimana Viva, la Croce Rossa di San Severino ha organizzato nella palestra dell’istituto varie attività aperte alla cittadinanza: yoga della risata, lezioni di ballo latinoamericano e dimostrazioni di rianimazione cardiopolmonare.
L’intera comunità scolastica ha espresso profonda gratitudine per la donazione, considerandola una preziosa testimonianza dell’impegno costante della Croce Rossa nella tutela della vita e nella promozione della cultura della prevenzione.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla presidente Cristina Grillo, alla presidente regionale Del Balzo Ruiti, alla delegata Area Formazione Marta Palmucci, alla delegata Area Salute Manuela Cannata, al delegato Area Emergenza Stefano Poscia, al coordinatore Area Giovani Michele Marasca e a tutti i volontari che hanno preso parte all’evento.
La scomparsa del cardinale Edoardo Menichelli, avvenuta questa mattina all’età di 86 anni, riporta alla memoria una pagina straordinaria della storia di San Severino Marche, legata alla solidarietà, all’accoglienza e al dialogo interreligioso.
Nato il 14 ottobre 1939 nella frazione di Serripola, il cardinale Menichelli condivise l’infanzia con i figli della famiglia ebraica Di Segni, rifugiati nel piccolo borgo settempedano tra il 1943 e il 1944 per sfuggire alle persecuzioni nazifasciste. Il padre, il dottor Mosè Di Segni, medico partigiano e Medaglia d’Argento al Valor Militare, insieme alla moglie Pina e ai figli Elio e Frida, trovò protezione grazie all’accoglienza promossa dal parroco locale.
In quel periodo, i bambini ebrei e il piccolo Edoardo Menichelli trascorsero giornate spensierate tra giochi e amicizia. Come ricordato da Elio Di Segni, “Don Edoardo era uno dei bambini di Serripola con cui io e mia sorella Frida giocavamo. Lui sapeva che con quei bambini si poteva giocare ma non si poteva chiedere chi fossero e da dove venissero”. Il terzo figlio, Riccardo Di Segni, oggi rabbino capo della comunità ebraica di Roma, non era ancora nato, ma la sua vita rimane profondamente legata a quel periodo di rifugio e alla gratitudine verso la comunità settempedana.
Nel 2011, la città di San Severino Marche ha conferito la cittadinanza onoraria ai fratelli Di Segni, in una cerimonia durante la quale il cardinale Menichelli riabbracciò i suoi vecchi compagni d’infanzia. Questa vicenda è diventata un simbolo duraturo di dialogo cristiano-ebraico e di valori di accoglienza, rappresentando una testimonianza di eroismo silenzioso e di solidarietà civile.
Il cardinale Menichelli, ordinato presbitero il 3 luglio 1965, fu eletto alla sede arcivescovile di Chieti – Vasto il 10 giugno 1994 e ordinato vescovo il 9 luglio dello stesso anno. Trasferito ad Ancona – Osimo l’8 gennaio 2004, fu creato cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 14 febbraio 2015 e divenne emerito il 14 luglio 2017.
A ricordarlo è stato anche il Presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, che ha sottolineato: “Uomo di grande fede, saggezza e profonda cultura, ha sempre mantenuto un legame stretto con Serripola, con il comune di San Severino e con l’intero territorio provinciale. La comunità perde un pastore tenace, che ha lottato fino all’ultimo, anche contro la malattia, sempre con il sostegno della fede e della preghiera. Mi stringo intorno al dolore della sua famiglia, dei fedeli e di quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo”.
La storia di Menichelli e dei fratelli Di Segni resta un monito contro l’odio e le persecuzioni e un inno all’umanità, alla capacità di tendere la mano al prossimo e al valore dell’amicizia, della memoria e del dialogo interreligioso.
Il sindaco,Rosa Piermattei, ha ufficialmente proclamato il lutto cittadino per mercoledì 22 ottobre, giornata in cui si terranno le esequie di sua eminenza il cardinale Edoardo Menichelli.
Il provvedimento dispone le bandiere poste sugli edifici comunali sianno esposte a mezz'asta in segno di lutto e invita tutti i titolari di attività commerciali di compartecipare al lutto evitando attività che contrastino con lo spirito del cordoglio per tutta la giornata del 22 ottobre.
Intervento di soccorso questo pomeriggio in località Canfaito, a San Severino, lungo il sentiero n. 209. I Vigili del Fuoco sono stati chiamati per assistere una giovane escursionista colta da un malore e con un trauma a un arto inferiore.
La ragazza, rimasta sempre cosciente, è stata raggiunta dalla squadra del distaccamento di Camerino che ha provveduto a stabilizzarla e a garantirne la sicurezza in attesa dei sanitari. Una volta sul posto, il personale del 118 ha preso in carico l’infortunata per le successive cure e il trasporto in struttura sanitaria, secondo protocollo.
L’operazione si è conclusa senza ulteriori criticità.
Un tragico incidente si è verificato nella prima mattinata di oggi, sabato 18 ottobre, intorno alle 6:15, nella frazione di Taccoli di San Severino, in via Merloni.
A perdere la vita è stato Bejidi Seferi, un giovane muratore macedone di 28 anni, residente a Matelica. L’auto su cui viaggiava, una Bmw, è uscita di strada precipitando in un dirupo di circa quattro metri, per cause ancora in fase di accertamento.
L’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i Vigili del Fuoco di Tolentino e i Carabinieri. I Vigili del Fuoco hanno dovuto estrarlo dalle lamiere dell’abitacolo per consentire l’intervento dei soccorritori. Nonostante i soccorsi, per il giovane non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo a causa delle gravi ferite riportate.
Le forze dell’ordine stanno ora lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto Bejidi lavorava nell’azienda di famiglia, ma nutriva anche una grande passione per il calcio: giocava nella Sefrense e aveva un passato calcistico con la Ruggiero Mancini Pioraco.
L'amministrazione comunale matelicese, guidata dal sindaco Denis Cingolani, esprime profondo cordoglio per la morte del giovane Beljdi Seferi. Il Comune si stringe attorno ai famigliari e agli amici del giovane ragazzo, molto conosciuto in città, in questo momento di profonda tristezza. "Un giovane eccezionale, grande lavoratore e amante del calcio - commenta il primo cittadino - una tragedia che ci lascia senza parole. Alla famiglia le nostre più sentite condoglianze".
In segno di lutto, è stata annullata la sfida tra Treiese e Sefrense, prevista oggi alle 15 al "Capponi" di Treia, valevole per la 5^ giornata del Campionato di Seconda Categoria Girone F.
Il Comando di Polizia Locale di San Severino Marche ha intensificato nelle ultime settimane le ispezioni nei cantieri della ricostruzione post terremoto, concentrandosi in particolare sulla regolarità della manodopera straniera e delle posizioni dei cittadini extracomunitari.
Le verifiche, condotte nei principali cantieri del centro urbano, hanno riguardato non solo le norme edilizie, ma anche il personale presente, con l’identificazione dei lavoratori e l’accertamento della loro residenza o situazione abitativa sul territorio comunale.
In collaborazione con l’Ufficio Anagrafe del Comune e la locale Stazione dei Carabinieri, sono emerse situazioni di ospitalità irregolare: cittadini extracomunitari che vivevano “nell’ombra” dal punto di vista amministrativo. In totale, cinque proprietari di appartamenti – tre cittadini settempedani, un’impresa edile romana e un cittadino egiziano – sono stati sanzionati per non aver comunicato preventivamente la presenza di cittadini stranieri, come previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione. Le sanzioni complessive ammontano a circa 5mila euro. La Polizia Locale ricorda che chiunque ospiti un cittadino extracomunitario o apolide deve presentare la dichiarazione di ospitalità entro 48 ore, fondamentale per la sicurezza e la tracciabilità sul territorio.
I controlli hanno inoltre rilevato altre irregolarità legate alla gestione dei cantieri, tra cui l’occupazione abusiva di suolo pubblico, la mancata esposizione del cartello di cantiere e un intervento immediato per bloccare un’impresa che aveva interdetto la viabilità del centro storico senza autorizzazione.
L’assessore alla Sicurezza, Jacopo Orlandani, ha espresso soddisfazione per i risultati: “Ringrazio il comandante della Polizia Locale, il vice commissario Adriano Bizzarri, e tutto il personale, insieme ai militari dell’Arma, per aver coniugato il controllo dei cantieri con la sicurezza urbana e la legalità abitativa. L’emersione di situazioni di ospitalità irregolare è un passo cruciale per garantire che tutti, in particolare la manodopera impegnata nella ricostruzione, vivano e operino nel pieno rispetto delle norme.”
Il Comitato Frazione di Serralta, una delle belle realtà del territorio settempedano, ha celebrato i suoi eroi sportivi con una partecipata cena di ringraziamento, onorando i successi che hanno portato il nome della Città di San Severino Marche ai vertici di diverse discipline, dagli sport tradizionali a quelli motoristici e all'atletica. L'evento, promosso dal Comitato di Frazione, ha espresso gratitudine per la passione e l'impegno degli atleti.
Il cuore della festa è stato dedicato al trionfo delle due squadre di ruzzola di Serralta, che hanno meritatamente visto laureare i suo i componenti Campioni d’Italia FIGeST (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali). Un risultato straordinario che evidenzia la forza delle tradizioni locali. Parallelamente, sono stati celebrati i ragazzi del tiro alla fune vincitori del torneo amatoriale di Apiro.
All'incontro ha preso parte anche l'Assessore comunale allo Sport della Città di San Severino Marche, Paolo Paoloni, che si è quindi complimentato con due sportivi d’eccellenza protagonisti anch’essi della serata: Manlio Giachè e Mathias Zagaglia..
Manlio Giachè, pilota proprio di Serralta, ha recentemente firmato una delle sue imprese più significative conquistando il titolo di Campione Italiano di motocross d’epoca nella categoria D1 (veicoli costruiti dal 1980 al 1982). Si tratta del secondo titolo tricolore in questa affascinante specialità e del sesto alloro complessivo in carriera per lui che ormai è una leggenda del motocross vintage.
Mathias Zagaglia, invece, portacolori del Cus Camerino è un giovane podista che si è distinto nell'atletica leggera conquistando di recente il titolo di Campione Regionale Fidal Marche nella categoria Promesse.
L'assessore Paolo Paoloni ha espresso l'orgoglio dell'Amministrazione comunale: "I successi di Serralta e dei suoi atleti sono la prova che la passione, la disciplina e lo spirito di squadra possono portare a traguardi eccezionali. Dalle discipline tradizionali del nostro territorio, come la ruzzola, fino ai successi motoristici di Giachè e a quelli promettenti nell'atletica di Zagaglia, questi atleti sono un modello di eccellenza e un grande motivo di vanto per tutta la comunità di San Severino Marche”.
La celebrazione si è conclusa con il ringraziamento del Comitato di Frazione a tutti i partecipanti e l'augurio di una prossima stagione altrettanto ricca di vittorie.
Grande successo per la prima edizione del Memorial Alessandro Lucarelli, una due giorni di orienteering e ricordo dedicata all'orientista settempedano scomparso lo scorso anno. L'iniziativa ha unito sport, natura e solidarietà, richiamando atleti e appassionati tra il suggestivo centro storico cittadino e i faggi secolari del monte Canfaito, all'interno della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito.
L'evento è stato promosso e organizzato congiuntamente dalla famiglia Lucarelli, dall’Asd Picchio Verde e dal Ccr Roma, con la collaborazione delle delegazioni regionali Fiso Federazione Italiana Sport Orientamento delle Marche e del Lazio e con il patrocinio del Comune di San Severino Marche.
Le competizioni di orienteering, valide per il Trofeo Italia Centrale, hanno visto la partecipazione di circa duecento atleti distribuiti nelle due giornate, un risultato eccellente considerando che si trattava della "edizione zero" in un territorio nuovo per questa disciplina. Erano presenti società dalle Marche (Urbino, Ancona, Ascoli, Macerata con la neonata Asd Treiese) ma anche da Lazio, Toscana e dal Veneto.
Matteo Dini, presidente Fiso Marche e dell'Asd Picchio Verde, ha espresso la forte motivazione alla base dell'organizzazione: “La cosa che ci ha spinto ad aderire all’organizzazione è stata la profonda motivazione: sapere che questi luoghi erano nel cuore di Alessandro, che avrebbe voluto fare una corsa a Canfaito e nel suo paese, è stata la forza che ci ha fatto stringere i denti per realizzare questa due giorni”.
La manifestazione sportiva è stata accompagnata da un toccante momento di ricordo e condivisione ospitato al teatro Italia con la presentazione del romanzo "Oltre il traguardo", ultimo libro di Alessandro Lucarelli.
La serata ha visto la partecipazione della famiglia Lucarelli, così come in tutti gli altri momenti della manifestazione, e di importanti figure istituzionali e associative, tra cui il professor Giuseppe Rivetti, presidente della delegazione regionale Marche del Fai Fondo Ambiente Italiano, e del sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha accolto i partecipanti con commozione.
“Organizzare questo evento in memoria di Alessandro è stato non doveroso, ma giusto, perché era uno della nostra famiglia, un settempedano che ha sempre portato la sua e la nostra San Severino Marche nel cuore. Non c'era modo migliore per onorare la sua memoria che dedicargli una gara che si è svolta tra i boschi che lui tanto amava - ha sottolineato il sindaco -. Questo Memorial non è stata solo una competizione ma un modo per continuare il suo impegno: connettere le persone alla bellezza e alla storia del nostro paesaggio. Abbiamo dato a tutti appuntamento al prossimo anno, perché ci auguriamo che il Memorial Alessandro Lucarelli diventi una tradizione fissa per la nostra città”.
Il sindaco ha anche sottolineato l'importanza del libro "Oltre il traguardo": "Dobbiamo guardare oltre, solo così daremo un senso a quello che è accaduto. Questo è il vero 'traguardo' di Alessandro: trasformare il ricordo in un gesto concreto di solidarietà".
Non a caso il Memorial si è distinto per la sua vocazione solidale: i proventi ad offerta libera dell’iniziativa e della vendita del libro saranno interamente devoluti all'associazione Progetto Filippide Marche, una realtà impegnata nel sostegno di progetti per ragazzi affetti da autismo e disabilità.
Alle competizioni agonistiche gli atleti sono stati premiati con premi in natura e prodotti a km0 del territorio settempedano, tra cui trofei in legno di Federico Zagaglini, farro e cece delle aziende agricole Cinzia Anibaldi e Zagaglini, olio dell'azienda agricola Simone Fattobene e salumi di Carni Sant'Elena, valorizzando così le eccellenze locali.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto ai volontari del Comitato di San Severino Marche della Croce Rossa Italiana che hanno garantito l'assistenza sanitaria e la sicurezza durante tutte le competizioni.
Un secolo di vita e oltre sette decenni d’amore: San Severino Marche ha festeggiato la signora Antonia Coccettini, che ha raggiunto il traguardo dei 100 anni insieme al marito Dalmo Rocci, con cui condivide 72 anni di matrimonio.
La celebrazione, carica di affetto e gratitudine, si è svolta in un clima di grande emozione alla presenza della figlia Marisa, del nipote Mauro, dei pronipoti e di tanti amici e conoscenti che hanno voluto rendere omaggio a una coppia simbolo di unione e forza.
Nata a Gaglianvecchio, la signora Antonia ha trascorso una vita all’insegna del lavoro e della dedizione: dai campi alle famiglie presso cui ha prestato servizio, fino all’impiego nella storica fabbrica di marmette Grandinetti. Anche il marito Dalmo ha avuto una carriera laboriosa, tra cava, edilizia e mobilificio.
Oggi, nonostante il secolo di vita, nonna Antonia è ancora piena di energia: fa la spesa con il suo carrellino, cucina, lava e stira. Una vitalità che incarna lo spirito autentico della comunità settempedana.
A rendere omaggio alla longeva concittadina è stata anche la sindaca Rosa Piermattei, che ha portato gli auguri dell’intera città, consegnando alla centenaria un mazzo di fiori e una pergamena con le insegne di San Severino Marche.Un gesto simbolico per celebrare una donna che, con la sua vita, rappresenta un secolo di storia, sacrificio e amore.
Il Comune di San Severino Marche, con apposita delibera di Giunta, ha disposto i periodi di parcheggio a pagamento nell’area della suggestiva faggeta di Canfaito all'interno della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito in vista del culmine del fenomeno del foliage.
La Riserva, nota per le sue vaste faggete e per custodire il faggio più antico delle Marche da tempo inserito tra gli alberi monumentali d'Italia, si tinge in autunno di spettacolari colori che vanno dal giallo ocra al rosso scarlatto e marrone. La faggeta secolare, che si trova su un altopiano ai piedi del Monte San Vicino, è una delle mete più suggestive delle Marche in questo periodo.
Con Delibera di Giunta Comunale n. 118 del 18/04/2025 e Ordinanza n. 287 del 12/08/2025, il Comune ha disposto la sosta a pagamento per un totale di dieci giornate. Per il mese di ottobre: domenica 19, domenica 26, venerdì 31. Per il mese di novembre: sabato 1, domenica 2, sabato 8, domenica 9, sabato 15, domenica 16 e domenica 23.
Il parcheggio a pagamento sarà attivo dalle ore 8 alle ore 20. La sosta è tassativamente vietata dalle ore 20 alle ore 08.
Queste le tariffe: auto, camper, motorhome e van 5 euro, motocicli e veicoli al servizio di persone invalide con contrassegno europeo gratuito. Si specifica che è vietato l'ingresso ad autocarri e autobus.
L'Amministrazione comunale insieme all’Unione Montana Potenza Esino Musone, ente gestore della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, raccomandano vivamente di privilegiare giornate diverse da quelle indicate per una migliore e più piacevole esperienza nei luoghi naturalistici.
Per garantire la sicurezza e la tutela dell'area al raggiungimento della capienza massima consentita, il parcheggio verrà chiuso e la viabilità d'ingresso interdetta dal personale addetto. Si ricorda ancora che è severamente vietata la sosta in aree diverse da quella specificatamente indicata dalla segnaletica come parcheggio e che il campeggio e il bivacco sono sempre vietati.
Si ricorda che, in caso di condizioni meteo avverse, difficoltà tecniche o assenza di operatori addetti alla bigliettazione, l'ingresso sarà consentito liberamente.
Il foliage a canfaito è uno spettacolo che le Marche offrono a chi desidera immergersi nella natura e godere di escursioni e trekking. Per chi desidera visitare la zona, è consigliabile salire dal versante di San Severino Marche tramite la strada di Castel San Pietro o dal lato di Matelica, passando per il borgo dipinto di Braccano.
La Climacalor San Severino non conosce… Paganini ed infatti si ripete a distanza di sei giorni dall’impresa casalinga ai danni del Basket Macerata andando a piegare sul proprio parquet la Vigor Matelica per 75-67. Si conferma così il trend delle recenti stagioni secondo cui chi si impone nel memorial Toti Barone, nella fattispecie la Vigor, paga dazio in campionato. Cabala a parte, l’avvio dei biancorossi di San Severino è veemente ed il primo quarto parla chiaramente ospite (+9 per i ragazzi di Funari). All’intervallo lungo si giunge con i padroni di casa, in cui il giovane play-guardia Pacini conferma quanto di buono fatto vedere nel citato memorial Barone, in progresso, anche se sempre a rincorrere (28-34). Capitan Severini e soci, però, riprendono dopo la pausa con il piglio autoritario che consente loro di guadagnare altri 5 punti di gap al 30’ (45-56). Match in ghiacciaia ed ultimo periodo in controllo per il secondo hurrà consecutivo del top-scorer Vissani (23 lunghezze per l’ala settempedana) e compagni. Da sottolineare l’ispirata serata in attacco del regista e capitano Severini, secondo miglior marcatore del quintetto ospite con 17 punti in bisaccia.
Coach Funari rende merito ai suoi: «È stata una partita solida contro una squadra che darà filo da torcere a tutti in questa stagione. Siamo stati bravissimi ad approcciare il match nel modo giusto, imprimendo subito i ritmi che volevamo in attacco e andando ad intasare le linee di passaggio in difesa. Nel finire del secondo quarto abbiamo avuto un calo di intensità che ha permesso alla Vigor di rientrare parzialmente, ma non ci siamo disuniti e con la giusta reazione nel secondo tempo abbiamo ripreso in mano la gara. Portiamo a casa due preziosi punti, la bella reazione del gruppo nei momenti di difficoltà e molte indicazioni su dove andare ad intervenire per continuare a crescere partita dopo partita».
Gli fa eco il diesse Gabriel Cingolani, autore del colpaccio in fase di basket mercato in particolare con gli ingaggi del duo in panchina Funari-Di Battista e di “Mr. Fantastic” Alessio Magrini: «Complimenti ai ragazzi per l’impegno che stanno profondendo e per la bella alchimia che si sta creando tra loro e i due coach. Saluto il ritorno sul parquet di Giacomo Vignati dopo più di un anno di stop e l’esordio nel finale del derby del quindicenne Aron Laaouli. Vorrei inoltre ringraziare i numerosi nostri tifosi accorsi al derby. Hanno creato una bella cornice di pubblico. Venerdì prossimo, con palla a due alle 21.45, li aspettiamo al palas Ciarapica contro Osimo, avversaria altrettanto giovane». Poco importa se si gioca di venerdì 17… La Climacalor San Severino è a caccia del tris!
VIGOR MATELICA-CLIMACALOR SAN SEVERINO 67-75
VIGOR MATELICA: Pacini 18, Galeassi 3, Chiaraluce, Fianchini, Eleonori 10, Ferretti 14, Franch 8, Dichiara 9, Panfili n.e., Brugnola, Weht 5, Iacono n.e.
All. TrulloCLIMACALOR SAN SEVERINO: Magnatti, Vignati, Bottacchiari n.e., Laaouli, Ortenzi 10, Severini 17, Migliorelli 7, Atodiresei, Della Rocca 2, Corvatta, Magrini 16, Vissani 23
All. FunariNOTE: parziali: 10-19, 18-15, 17-22, 22-19; progressivi: 10-19, 28-34, 45-56, 67-75; nessun uscito per 5 falli.
Add. stampa Luca Muscolini
Il Comune di San Severino Marche, tramite la Cuc centrale unica di committenza presso l'Unione Montana Potenza Esino Musone, ha concluso la procedura di gara per l'aggiudicazione dei lavori di manutenzione straordinaria e il rifacimento della pavimentazione della strada comunale di Colmone. L'intervento è stato aggiudicato all’impresa Co.Ri. Srl con sede a Loreto, in provincia di Ancona.
L’importo di aggiudicazione dell’opera è di poco superiore ai 245mila euro oltre Iva. La spesa sarà coperta in parte con il reimpiego dei proventi derivanti dalle violazioni al Codice della Strada e in parte con risorse finanziarie comunali disponibili nel bilancio 2025/2027. Il tratto interessato va dall'incrocio con la Strada Statale 502 di Cingoli fino all'incrocio con la strada vicinale di Borgianelle. La Comunale in questione collega la S.S. 502 di Cingoli con la S.S. 361 Septempedana e serve le località di Colmone, Borgianelle e Pitino.
"L'intervento permetterà di migliorare la sicurezza veicolare, eliminando i pericoli, soprattutto durante il periodo invernale, diminuire i costi di manutenzione futura, sostenere e facilitare l'accesso alle attività, tra cui strutture ricettive e di ristorazione, che interessano le tre località del Comune di San Severino Marche", si legge in una nota del Comune. "Il progetto esecutivo, che comprende il rifacimento della pavimentazione stradale con conglomerato bituminoso e la sistemazione della segnaletica, è stato redatto dai tecnici dell'Area Manutenzioni del Comune".
l borgo di Colleluce, frazione del Comune di San Severino Marche, si prepara a celebrare l'arrivo dell'autunno con il suo evento gastronomico più atteso: la 12ª Sagra dell'Acquaticcio.
L'appuntamento è per domenica 12 ottobre a partire dalle ore 15. La sagra è interamente dedicata all'Acquaticcio, una preparazione tipica della tradizione contadina marchigiana. I visitatori avranno l'occasione di gustare l’acquaticcio insieme ad altre eccellenze della stagione e del territorio.
Le bancarelle offriranno una ricca selezione di sapori autunnali, tra cui: acquaticcio, castagne, vernaccia e dolci vari. A rallegrare il pomeriggio sarà la partecipazione del gruppo folkloristico "Balcone delle Marche" di Cingoli, che porterà musica e danze tradizionali in un’atmosfera di festa popolare.
L'organizzazione ha previsto un ampio parcheggio per facilitare l'afflusso dei visitatori.