San Severino Marche

Tirreno-Adriatico, passaggio della corsa a San Severino: come cambia la viabilità

Tirreno-Adriatico, passaggio della corsa a San Severino: come cambia la viabilità

Il comune di San Severino Marche informa che nella giornata di venerdì 14 marzo il territorio comunale sarà interessato dal passaggio della gara ciclistica  "Tirreno-Adriatico", giunta alla sua 60ª edizione. Per garantire la sicurezza degli atleti e del pubblico, sarà necessario predisporre la chiusura temporanea della circolazione lungo il percorso di gara. La corsa entrerà in città provenendo da Tolentino lungo la S.P. 127, proseguirà in via Merloni in direzione Taccoli, quindi svolterà a sinistra sulla S.S. 361 verso l’ospedale. Il percorso continuerà poi in direzione Cesolo, per poi immettersi sulla S.P. 2 "Apirese", passando per Castel San Pietro e uscendo in direzione del Comune di Apiro. La circolazione veicolare lungo le vie interessate dal passaggio della gara sarà interdetta con apposita ordinanza dalle ore 11:40 alle ore 13:20, salvo ulteriori disposizioni legate alle esigenze di ordine pubblico. Si invitano i cittadini a pianificare eventuali spostamenti in fasce orarie alternative per evitare disagi e a collaborare con il personale di polizia e i volontari che presidieranno gli incroci per garantire un regolare svolgimento dell’evento. L'Amministrazione Comunale, che ha emesso un avviso a firma del comandante della polizia locale, sostituto commissario Adriano Bizzarri, e dell’assessore alla Sicurezza e alla Viabilità, Jacopo Orlandani, "ringrazia anticipatamente per la comprensione e la collaborazione".

08/03/2025 14:40
Esplosione in casa a San Severino: muore donna di 63 anni dopo settimane di ricovero

Esplosione in casa a San Severino: muore donna di 63 anni dopo settimane di ricovero

Morta a causa delle gravissime ustioni subite in un'esplosione in casa a San Severino Marche, lo scorso 27 febbraio, Paola Paparelli, 63 anni. La donna, che lascia tre figli, era stata prima trasportata d'urgenza all'ospedale di Torrette ad Ancona e poi ricoverata nel Centro Grandi ustionati di Pisa. L'incidente si è verificato intorno alle 17. Paola, al rientro a casa, aveva avvertito un forte odore di gas e, nel tentativo di spegnere un vecchio fornello, ha aperto la porta della cucina. Purtroppo, proprio in quel momento, si è verificata una violenta esplosione che l'ha investita in pieno e ha anche provocato un incendio nell'abitazione. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri per mettere in sicurezza la zona e contenere le fiamme, mentre i sanitari del 118 hanno prontamente trasportato la donna all'ospedale di Ancona, da dove è stata successivamente trasferita a Pisa. Nonostante i tentativi di salvataggio, Paola non è riuscita a sopravvivere alle ferite riportate. La sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, a nome dell'intera comunità settempedana ha voluto esprimere profondo cordoglio per la scomparsa della concittadina Paola Paparelli: ”A nome mio personale e dell’intera Amministrazione comunale – scrive il sindaco in una nota – desidero far sentire tutta la vicinanza della nostra comunità alla famiglia della signora Paola in questo momento di profondo dolore”. 

08/03/2025 13:30
San Severino, 'Le api di Serena e Sofia’: “Partiti con cinque arnie, ora ne abbiamo tra le 80 e le 140"

San Severino, 'Le api di Serena e Sofia’: “Partiti con cinque arnie, ora ne abbiamo tra le 80 e le 140"

Barbara Rocci è la titolare di ‘Le api di Serena e Sofia’, azienda nata nel 2018 a San Severino Marche, in località Granali 80, da una semplice passione per la vita di campagna e tutto ciò che la circonda. Un desiderio di avvicinamento alle cose più semplici e naturali, tanto da dare a questa idea il nome delle figlie. Barbara, com’è nata ‘Le api di Serena e Sofia’? Com’è sbocciata questa passione per le api? “Le api sono insetti piccolissimi ma con un’organizzazione unica, conoscere il loro comportamento e le loro attitudini lascia sbalorditi… e non si finisce mai di imparare! Il territorio settempedano, esteso ma fatto di piccole aziende agricole che non praticano un'agricoltura intensiva, soprattutto  a causa della naturale conformazione dei terreni, è sembrato fin da subito ideale per il nostro concetto… amare le piccole cose che rendono unici certi sapori, seguendo al massimo i ritmi della natura. Siamo quindi partiti da cinque arnie, divenute ben presto il doppio, ed ora abbiamo tra le ottanta e le centoquaranta arnie, a seconda delle condizioni ambientali e delle stagioni".  La tua ‘giornata tipo’? “La ‘giornata tipo' inizia molto presto, in estate le temperature permettono di scendere in apiario già poco dopo l’alba, sentire il ronzio delle bottinatrici che partono per il raccolto è meraviglioso. Bisogna aprire tutte le casse, e specialmente in alcuni periodi dell’anno è molto importante controllare che alla famiglia non manchi nulla. Il pericolo di sciamature in aprile, l’infestazione da varroa, le scorte per la famiglia e la covata sono sempre da tenere sotto controllo. Queste operazioni si protraggono spesso a lungo, bisogna procedere al ritmo dell’arnia, che spesso non coincide con quello dell’apicoltore. Prendersi il giusto tempo è quindi molto importante. Si procede poi con la raccolta del polline nelle trappoline apposite e via verso il prossimo apiario. L’apicoltura è impegno, a volte anche più di quanto ci si aspetti”. Miele millefiori ma… non solo. Puoi parlarci un po’ dei vostri prodotti? “La nostra produzione è incentrata sul miele millefiori e sul polline. Il nostro areale permette una buonissima biodiversità. Si inizia con le primissime fioriture primaverili, principalmente nocciolo e mandorlo, per terminare con le fioriture di edera ed inula a fine settembre. Il nostro millefiori contiene una enorme quantità di profumi e sapori differenti, dalle note fruttate fino a quelle più strutturate, e può contare su una enorme varietà di fioriture (dal ciliegio all’acacia, al tiglio, alla mora selvatica, dall’erba medica alla malva fino al girasole). Nel corso degli anni la produzione si è allargata fino alla realizzazione di candele in pura cera d’api, per noi un importante sviluppo che porta anche alla sensibilizzazione su quanto sia importante l’utilizzo di materiali naturali”. Guardando ‘Le api di Serena e Sofia’ balzano subito all’occhio le candele, qual è il segreto per la realizzazione di queste meraviglie? Quale soggetto ha riscontrato maggior successo tra i tuoi clienti?  “La cera d’api non produce fumo, brucia lentamente e ha un odore naturale di miele, ma soprattutto è un elemento totalmente prodotto dalle api, al contrario delle candele in paraffina. Perfino gli stoppini che utilizziamo sono in cotone, quindi le nostre candele sono completamente naturali. Per la loro produzione utilizziamo i panetti di cera che provengono dalla smielatura (quindi principalmente cera di opercolo) e li fondiamo in un apposito fondicera. Questo permette di ottenere una cera pulita ma al tempo stesso di lavorarla sempre a temperatura costante e senza sbalzi termici. Viene poi colata negli stampini e lasciata raffreddare. Nel periodo natalizio i soggetti sacri sono sempre molto apprezzati, tanto che abbiamo prodotto anche degli stampi specifici con presepi e sacre famiglie. Per battesimi e comunioni invece, la clientela ama molto le candele a forma di animaletti o di orsacchiotti, sono sempre molto belli da vedere. Ne abbiamo a decine, tutti molto simpatici! Realizziamo candele in decine di formati e fantasie differenti, dalla candelina per bomboniere fino alle candele da collezione, con molti stampi creati direttamente da noi in modo da offrire anche pezzi unici alla clientela”. Un aneddoto legato alla tua attività? “Un aneddoto che ricordo sempre con piacere ed un pizzico di soddisfazione è stato quando abbiamo dovuto…. montare le catene in estate! È successo in agosto, quando dopo un forte acquazzone, il campo in cui stavamo controllando le arnie è diventato un acquitrino, non riuscivamo a venirne fuori. Prima di affondare nel fango, abbiamo provato a montare le catene per avere più presa sulle ruote motrici, e con un po’ di pazienza ne siamo venuti fuori… avevamo il fango fino alla testa, ma ce l’avevamo fatta” Qual è il tuo sogno nel cassetto?  Le api di Serena e Sofia nasce nel 2018 da una semplice passione per la vita di campagna e tutto ciò che la circonda. Un desiderio di avvicinamento alle cose più semplici e naturali, tanto da dare a questa idea il nome delle nostre figlie. Le api sono insetti piccolissimi ma con una organizzazione unica, conoscere il loro comportamento e le loro attitudini lascia sbalorditi… e non si finisce mai di imparare! Il territorio settempedano, esteso ma fatto di piccole aziende agricole che non praticano una agricoltura intensiva, soprattutto  a causa della naturale conformazione dei terreni, è sembrato fin da subito ideale per il nostro concetto… amare le piccole cose che rendono unici certi sapori, seguendo al massimo i ritmi della natura. Siamo quindi partiti da 5 arnie, divenute ben presto il doppio, ed ora abbiamo tra le 80 e le 140 arnie, a seconda delle condizioni ambientali e delle stagioni. La giornata tipo inizia molto presto, in estate le temperature permettono di scendere in apiario già poco dopo l’alba, e sentire il ronzio delle bottinatrici che partono per il raccolto è meraviglioso. Bisogna aprire tutte le casse, e specialmente in alcuni periodi dell’anno è molto importante controllare che alla famiglia non manchi nulla. Il pericolo di sciamature in aprile, l’infestazione da varroa, le scorte per la famiglia e la covata sono sempre da tenere sotto controllo. Queste operazioni si protraggono spesso a lungo, e bisogna procedere al ritmo dell’arnia, che spesso non coincide con quello dell’apicoltore. Prendersi il giusto tempo è quindi molto importante. Si procede poi con la raccolta del polline nelle trappoline apposite, e si procede verso il prossimo apiario. L’apicoltura è impegno, a volte anche più di quanto ci si aspetti… Un aneddoto che ricordo sempre con piacere ed un pizzico di soddisfazione è stato quando abbiamo dovuto…. montare le catene in estate. È successo quando in agosto, dopo un forte acquazzone, il campo in cui stavamo controllando le arnie è diventato un acquitrino, e non riuscivamo a venirne fuori. Prima di affondare nel fango, abbiamo provato a montare le catene per avere più presa sulle ruote motrici, e con un po' di pazienza ne siamo venuti fuori… avevamo il fango fino alla testa, ma ce l’avevamo fatta!

08/03/2025 12:39
San Severino, dieci anni fa scompariva Luca Palombarini. La famiglia: “Aiutateci a ritrovarlo”

San Severino, dieci anni fa scompariva Luca Palombarini. La famiglia: “Aiutateci a ritrovarlo”

 Sono passati dieci anni dalla scomparsa di Luca Palombarini, il settempedano di cui non si hanno più notizie dal 6 marzo 2015. La famiglia, tramite il fratello Massimo, torna a lanciare un appello: “Aiutateci a ritrovarlo”. L’uomo aveva 43 anni quando fece perdere le proprie tracce. Uscì dall’abitazione che condivideva con i genitori e non vi fece più ritorno lasciano nella disperazione l’anziana mamma e suo padre, che nel frattempo è deceduto, ma anche il fratello e una sorella. Di professione camionista, Luca viveva nella campagna settempedane, esattamente in località Cagnore. Da qui partirono le ricerche che interessarono proprio la vasta zona intorno casa coinvolgendo carabinieri, squadre di vigili del fuoco, del Cai, della polizia locale, volontari della Croce Rossa Italiana, della Protezione Civile e dell’Associazione nazionale carabinieri insieme ai componenti di diverse squadre di cacciatori e e un club di appassionati di fuoristrada. In casa vennero rinvenuti il cellulare, i suoi documenti, alcuni effetti personali. Il giorno dell’allontanamento Luca si sarebbe dovuto sottoporre a una terapia farmacologica ma per la famiglia questo non giustificherebbe quanto accaduto. I suoi cari, a dieci anni di distanza, sperano che si sia allontanato volontariamente e che non sia rimasto vittima, piuttosto, di una tragedia o che si sia reso protagonista di un atto autolesionistico. I cani molecolari nei primi giorni della scomparsa seguirono una pista che portava però a poche centinaia di metri da casa. Una pista che si fermò all’altezza di un incrocio. Possibile che Luca se ne sia andato e abbia cercato un passaggio in auto in un punto poco distante dalla propria dimora? E da chi? E per quale ragione? Il fratello Massimo spera ancora in una telefonata: “Mi piacerebbe tanto poter tornare a sentire la sua voce. Sapere che sta bene. Mi basterebbe questo”, ripete chiedendo di dargli una mano nel diffondere l’appello della sua famiglia. Anche l’associazione Penelope Marche Odv, un’organizzazione di volontariato a carattere regionale che riunisce familiari e amici di persone scomparse di cui non si hanno più notizia, continua ad occuparsi del suo caso. Pure le istituzioni hanno cercato in ogni modo di mostrare tutta la propria vicinanza alla famiglia sia all’epoca dei fatti che oggi. “È un fatto che dieci anni fa scosse e sconvolse la nostra comunità - spiega la sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei – Raccogliamo l’appello della sua famiglia e anche noi ci auguriamo che Luca, se può, si faccia sentire o che qualcuno dia notizie di lui”.

07/03/2025 13:26
San Severino, 34enne fermato in centro: era ubriaco alla guida, rischia arresto e multa fino a 6mila euro

San Severino, 34enne fermato in centro: era ubriaco alla guida, rischia arresto e multa fino a 6mila euro

La scorsa notte, i carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Tolentino hanno denunciato un uomo di 34 anni, di origini romene e residente a San Severino Marche, per guida in stato di ebbrezza alcolica. L'uomo è stato fermato nel centro cittadino di San Severino Marche mentre era alla guida della sua autovettura. Sottoposto agli accertamenti con l'etilometro in dotazione alle forze dell'ordine, è risultato positivo con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, un valore ben oltre il limite consentito dalla legge. A seguito del controllo, il 34enne è stato denunciato all'autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. Per lui è prevista un’ammenda compresa tra 1.500 e 6.000 euro, aumentata da un terzo alla metà in quanto il reato è stato commesso tra le ore 22 e le ore 7, e l’arresto da sei mesi a un anno. Oltre alle sanzioni penali, all'uomo è stata immediatamente ritirata la patente di guida, con il contestuale sequestro della sua autovettura e la decurtazione di 10 punti dal documento di guida.  

06/03/2025 12:45
San Severino, due settimane a Rivazzurra di Rimini per over 60: come iscriversi

San Severino, due settimane a Rivazzurra di Rimini per over 60: come iscriversi

Il Comune di San Severino Marche informa che sono aperte le iscrizioni per il soggiorno marino per la terza età, un’opportunità di relax e socializzazione dedicata ai cittadini over 60 autosufficienti residenti in città. L’iniziativa si terrà dal 7 giugno al 21 giugno nella splendida località di Rivazzurra di Rimini, presso l’hotel tre stelle Fabius. Il soggiorno di 14 giorni prevede un pacchetto completo con numerosi servizi inclusi, tra cui pensione completa, accesso alla spiaggia privata con ombrellone e lettini, serate a tema, piscina, connessione wi-fi, e molte altre comodità pensate per il benessere dei partecipanti. Il costo complessivo del soggiorno è di 920,00 euro a persona, con la possibilità di richiedere una camera singola con supplemento di 140,00 euro per l’intero periodo. Eventuali tasse di soggiorno, se dovute, saranno a carico dei partecipanti. Le iscrizioni saranno aperte dal 10 marzo al 7 aprile presso l’ufficio Servizi alla Persona del Comune di San Severino Marche, in piazza del Mercato n. 1 che resterà a disposizione nei seguenti giorni e orari: martedì, giovedì e sabato dalle ore 10 alle 13, martedì pomeriggio dalle ore 15:30 alle 17:30. Per completare l’iscrizione, è necessario versare un acconto di 200,00 euro a persona direttamente all’agenzia organizzatrice Palanca Viaggi di San Severino Marche. Per maggiori informazioni, è possibile anche contattare telefonicamente l’ufficio Servizi alla Persona ai numeri 0733/641305 - 311 - 324 o scrivere all’indirizzo email servizisociali@comune.sanseverinomarche.mc.it.    

05/03/2025 14:00
San Severino, il Teatro Feronia festeggia il suo 40º anniversario con eventi dal 13 al 29 marzo

San Severino, il Teatro Feronia festeggia il suo 40º anniversario con eventi dal 13 al 29 marzo

La Città di San Severino Marche si prepara a celebrare il quarantesimo anniversario della riapertura del teatro Feronia, avvenuta nel 1985 dopo un lungo restauro. Per commemorare questo importante traguardo, l’Amministrazione comunale ha organizzato un ricco calendario di eventi in programma dal 13 al 29 marzo. Giovedì 13 marzo, a partire dalle ore 20,45, il Feronia ospiterà il primo vero grande evento con il concerto della Form, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, che eseguirà brani di Brahms e Boccadoro, inaugurando la stagione sinfonica. Venerdì 14 marzo, alle ore 20,45, spettacolo teatrale con Ottavia Piccolo e I Solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo che presenteranno "Matteotti. Anatomia di un fascismo", nell'ambito della stagione di prosa. Sabato 15 e Domenica 16 marzo, nel pomeriggio alle ore 16,45, visite guidate speciali in occasione del quarantennale per offrire al pubblico l'opportunità di scoprire la storia e i segreti del teatro Feronia. Infine, sabato 29 marzo alle ore 20,45, spettacolo di circo contemporaneo "Bello!" della compagnia cordata F.O.R, parte della stagione dedicata al circo contemporaneo. Simbolo culturale della città e punto di riferimento per le arti performative nelle Marche, il Feronia è uno dei tanti gioielli della città di San Severino Marche. “A San Severino Marche, dopo la distruzione nel 1699 della Sala del Teatro che si trovava all’interno del Palazzo dei Consoli a Castello, nel 1732 il Consiglio comunale comincia a pensare alla costruzione di un edificio teatrale e l’argomento viene ripreso nel 1734 per riconoscere l’opportunità di avere un teatro pubblico come luogo di onesto divertimento per il pubblico – ricorda in uno dei suoi tanti preziosi scritti su “Il Settempedano” il professor Alberto Pellegrino, docente, sociologo, scrittore e giornalista - Dopo dibattiti e il superamento di difficoltà per la raccolta dei fondi privati, nel 1740 il Condominio teatrale affida l’incarico di progettazione del teatro a un allievo del grande Antonio Galli Bibbiena, l’architetto fanese Domenico Bianconi che progetta una sala teatrale in legno con forma a campana, tre ordini con 44 palchi, la platea e il loggione con balconata a colonnine. Il Teatro de’ Condomini viene inaugurato nel 1747 (il quinto nelle Marche) e in esso si rappresentano oratori e melodrammi prima che il teatro venga chiuso perché ritenuto pericolante e insicuro per la minaccia d’incendi. La Congregazione teatrale decide così di affidare, nel 1823, la progettazione di un teatro in muratura al giovane architetto concittadino Ireneo Aleandri. L’esecuzione dei lavori è affidata ai maestri muratori Gaspare Maccari, Vincenzo, Pietro e Domenico Mochi; le decorazioni sono affidate a Giuseppe Trotti e le scene al pittore Bibbiena; al pittore sanseverinate Filippo Bigioli, residente a Roma, è affidato l’incarico di realizzare i bozzetti del sipario e delle pitture della volta, opere che saranno materialmente realizzate dallo scenografo ascolano Raffaele Fogliardi. Il progetto del nuovo edificio viene presentato dall’Aleandri il 7 giugno 1823 e il teatro sarà solennemente inaugurato maggio 1828. Il primo progetto purista del giovane Aleandri è quello di San Severino Marche, nel quale si preoccupa di creare un volume armonioso che rispetti la classica teoria fisica della propagazione del suono per onde sferiche. Il principio estetico dell’unità informa le proporzioni della sala, circoscritta a una sfera ideale, con la conseguenza che il ferro di cavallo ha il pregio di unificare le principali dimensioni. Nella pianta della platea del Feronia si iscrive perfettamente un cerchio, diversamente dal più oblungo ferro di cavallo di stampo scaligero”. Aleandri per l’opposizione del Congregazione deve rinunciare ai palchi a balconcino che avrebbero favorito la visibilità e deve approntare altre modifiche al primo progetto, ma nei progetti successivi ottiene ugualmente il risultato di garantire grazia classica della sala a palchetti, per cui il teatro Feronia rimane un modello di “purità dello stile” per l’eleganza delle linee e della decorazione. Il 30 gennaio 1823 l’architetto sanseverinate presenta alla Congregazione teatrale un progetto preliminare che prevede una spesa di circa 1700 scudi, nel quale si propone di ricostruire il teatro all’interno della vecchia cinta muraria che conteneva il precedente impianto ligneo del Bianconi. La nuova sala prevede tre ordini di 17 palchi più il loggione, con una volta ad unghiature alla maniera del Bibbiena: i palchi sono inquadrati da un sottile ordine di colonnine corinzie; l’intero edificio ha una forma rigorosamente semicircolare per garantire una buona visione da ogni angolazione e una sicura efficacia acustica. La Congregazione teatrale approva il preliminare e il 12 marzo 1823 viene presentato il primo progetto nel quale si mantengono i 17 palchi, ma si propone un allargamento della platea verso destra con l’abbattimento e la ricostruzione di un muro del vecchio teatro. Dopo una serie di osservazioni e discussioni, la Deputazione chiede a seguito dell’allargamento della platea di portare da 17 a 19 i palchi per ciascun ordine e la vendita di questi ulteriori 6 palchi dovrebbe contribuire a coprire una parte delle ingenti spese. Aleandri prevede i 6 palchi in più, mantenendo fisse le dimensioni planimetriche ma allungando la platea con la riduzione del palcoscenico. Nella stesura definitiva si mantiene il numero di 19 palchi per ogni ordine; si procede a un ulteriore allargamento dell’edificio verso destra e questo consente di allargare l’interno dei palchi e il corridoio che li disimpegna, mentre la platea rimane invariata; in corso d’opera l’Aleandri realizza anche le unghiature bibbianesche della volta così come le vediamo oggi. I lavori in muratura iniziano nell’agosto 1823, mentre quelli di doratura e decorazione nel 1825. Comunque nell’arco di cinque anni l’edificio viene terminato e aperto al pubblico in modo solenne – ricorda ancora il professor Pellegrino - nel 1828 con un interesse da parte della stampa specializzata nazionale, con grande soddisfazione della Congregazione teatrale e dei Condomini, con il favore di tutta la cittadinanza, che vede nel nuovo teatro un vanto e una gloria cittadina”.    

05/03/2025 13:35
San Severino, 8 marzo: un viaggio artistico tra le opere delle pittrici settempedane

San Severino, 8 marzo: un viaggio artistico tra le opere delle pittrici settempedane

San Severino Marche celebra la Festa della Donna con un evento d'arte tutto al femminile: la 9ª Mostra delle Pittrici, che verrà ospitato ancora una volta nella chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza del Popolo, dall'8 al 23 marzo. L'inaugurazione avrà luogo sabato prossimo,8 marzo, alle ore 16,30, e offrirà l'opportunità di scoprire l’opera di talentuose artiste locali e non solo. La mostra sarà aperta tutti i pomeriggi dalle 16:30 alle 19:30. Questo l’elenco delle partecipanti: Anna Maria Valenti, Adriana Antonini, Alba Frezzini Crognali, Anna Evangelisti, Barbara Giorgi (Scultrice), Clara Lucarini, Eliana Della Mora, Fiorella Biondi, Genny Jachetta, Giulia Bellini, Giulia Piangatelli, Inge Bathelt, Katia Chiari, Maria Ersilia Valentini, Maria Luisa Lacchè, Maria Teresa Cristini, Marina Beni, Martina Cochi, Nazzarena Lambertucci, Nunzia Lorenzini, Simona Giachetta (San Severino Marche), Nancy Biraschi (Camerino), Gabriella Cesca, Loretta Giovanoli (Corridonia), Claudia Del Curto, Silvana Rossi (Fano), Serenella Gregorio (Isernia), Donatella Chiaffaroni (Monte San Giusto), Susi Rastelli, Teresita Sgolacchia (Montecassiano), Maria Luisa Belli (Passo di Treia), Tiziana Cameli (Pieve Torina), Gabriella Gattari, Monica Conforti (Tolentino). La 9ª Mostra delle Pittrici rappresenta un momento di incontro tra arte e pubblico, un'opportunità per celebrare il talento delle donne e il loro contributo al panorama culturale contemporaneo. L'evento si inserisce nel calendario delle iniziative legate alla Festa della Donna, con l'obiettivo di sensibilizzare e valorizzare il ruolo femminile nel mondo dell'arte. L’ingresso è libero.      

05/03/2025 12:30
San Severino, donna investita mentre attraversa: trasportata all'ospedale

San Severino, donna investita mentre attraversa: trasportata all'ospedale

Donna investita da un'auto e soccorsa dal 118. È il bilancio di un incidente avvenuto questa mattina, intorno alle 9:30, in viale Mazzini a San Severino Marche. Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, la cui ricostruzione spetterà ai carabinieri della locale stazione. A essere coinvolta nell'investimento una Fiat Panda, guidata da un uomo, l'impatto è avvenuto in prossimità dell'attraversamento pedonale. Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari che hanno prestato alla ferita le prime cure del caso, per poi trasferirla in ospedale per accertamenti.

05/03/2025 12:20
San Severino, al cinema San Paolo arrivano le pellicole da Oscar: si parte con "Io sono ancora qui"

San Severino, al cinema San Paolo arrivano le pellicole da Oscar: si parte con "Io sono ancora qui"

Cinque pellicole da Oscar salutano, al cinema teatro San Paolo, la nuova rassegna di film promossa in collaborazione con i Teatri di Sanseverino. Il cartellone di 8 spettacoli, tutti con doppia programmazione, si apre giovedì (6 marzo) e venerdì (7 marzo) con "Io sono ancora qui" di Walter Salles con Fernanda Torres, Selton Mello, Fernanda Montenegro, Valentina Herszage e Maria Manoella. Le altre pellicole sono The Substance (13-14 marzo), Emilia Pérez (20-21 marzo), La storia del Frank e della Nina (27-28 marzo), Il mio giardino persiano (3-4 aprile), Noi e Loro (10-11) aprile, The Brutalist (24-25 aprile) ed Anora (1-2 maggio). "Io sono ancora qui" ha ottenuto tre candidature e vinto un Premio Oscar per il miglior film  internazionale, è stato premiato al Festival di Venezia ed ha ottenuto candidature e vinto un premio ai Golden Globes. Siamo in Brasile, nel 1971. Rubens Paiva, ex deputato laburista, vive con la moglie Eunice e i cinque figli a Rio de Janeiro. Il colpo di stato del 1964 lo ha espulso dalla scena politica e ha instaurato una dittatura militare che spaventa Eunice e le fa temere per l'incolumità della figlia maggiore Veronica, simpatizzante dei movimenti studenteschi antigovernativi. Ad essere portato via da casa, un giorno in fretta e furia, da un manipolo di sconosciuti armati, è invece Rubens. Non farà mai più ritorno. Il regista Walter Salles era amico dei bambini Paiva e conosceva bene la loro casa. Abituato ai grandi spazi della sua terra, e a dimostrare il proprio talento visivo nella rappresentazione di viaggi e paesaggi, qui si muove per la maggior parte del tempo nello spazio chiuso di quella casa impressa nella memoria, e al limite della strada di fronte e della spiaggia adiacente, ma allo stesso tempo racconta un paesaggio famigliare e affettivo meravigliosamente ampio. Tra le pellicole della nuova rassegna, come detto, figurano ben 5 Premi Oscar. Il più premiato è sicuramente “Anora”, di Sean Baker, che ha ottenuto le statuette per “Miglior film”, “Miglior regista”, “Miglior attrice protagonista”, “Miglior sceneggiatura originale” e “Miglior montaggio”. Non male nemmeno “The Brutalist” di Brady Corbet che ha incassato i premi “Miglior fotografia”, “Miglior colonna sonora” e “Miglior attore protagonista”. Bene anche “Emilia Pérez” con “Miglior attrice non protagonista” e “Miglior canzone originale”. Una statuetta per “The Substance” per il “Miglior trucco e acconciatura”.         

04/03/2025 11:05
San Severino, comunità settempedana in lutto per la scomparsa di Remo Travaglini

San Severino, comunità settempedana in lutto per la scomparsa di Remo Travaglini

Comunità settempedana in lutto per l’improvvisa scomparsa di Remo Travaglini, figura molto legata al calcio locale: era stato anche allenatore della società sportiva Settempeda. Un improvviso malore lo ha strappato all’affetto dei propri cari proprio  nel giorno in cui si sono aperte le celebrazioni per i cento anni di storia del club calcistico biancorosso.  Travaglini aveva avuto un passato anche da giocatore, poi come detto di allenatore, ed aveva continuato a seguire la sua squadra del cuore gran grandissima passione. La stessa che, fin dall’età di 12 anni, aveva messo nella sua professione, quella di restauratore di mobili antichi. Era un vero maestro, sapeva prendersi cura delle cose del passato e sapeva ridonargli nuova vita. A ricordarlo con commozione anche il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei: “Con la scomparsa di Remo Travaglini perdiamo un pezzo della nostra storia, un uomo che ha saputo trasmettere i valori dello sport e dell'amore per la nostra città. Il suo contributo al calcio e alla cultura locale resterà impresso nella memoria di tutti noi. A nome dell'Amministrazione comunale e dell'intera cittadinanza, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari”. La scomparsa lascia nel dolore la moglie Nara e i figli Simona e Marco, dirigente della S.S. Settempeda, oltre agli altri familiari. I funerali si terranno domani (lunedì 3 marzo), alle ore 9.30, nella chiesa di San Domenico. La camera ardente è stata allestita nella sala del commiato "Il Tempio degli Angeli".  

02/03/2025 12:10
San Severino, ritrovato sano e salvo anziano disperso nella frazione di Parolito

San Severino, ritrovato sano e salvo anziano disperso nella frazione di Parolito

Si sono concluse pochi minuti fa le ricerche di P. R., 87 anni, l’anziano settempedano allontanatosi dalla propria abitazione, in località Parolito, che dal pomeriggio di ieri aveva fatto perdere le proprie tracce mettendo in allarme l’intera comunità. L’uomo era stato visto camminare lungo la strada che da Parolito porta verso Colleluce da una signora del posto poi di lui, che vive solo, più nulla. Subito si era allertata la macchina dei soccorsi con carabinieri e vigili del fuoco. Le ricerche, alle quali hanno preso parte anche i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, sono state sospese durante la notte poi sono riprese stamattina anche con l’ausilio delle unità cinofile. Intorno alle 9 la buona notizia: l’anziano è stato ritrovato in buone condizioni di salute, anche se un po’ frastornato, in una casa di campagna disabitata poco lontano dalla strada nella quale il disperso deve aver trovato rifugio per la notte. Il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che è stata tenuta costantemente aggiornata sulle ricerche, ha voluto esprimere un grande ringraziamento a quanti hanno preso parte alle operazioni di soccorso.  

02/03/2025 10:05
San Severino, opportunità abitative: aperto il bando per l'assegnazione di alloggi pubblici

San Severino, opportunità abitative: aperto il bando per l'assegnazione di alloggi pubblici

Il Comune di San Severino Marche ha emesso un avviso per la formazione di una graduatoria degli aspiranti assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica per l’anno 2025. Il bando è rivolto ai nuclei familiari che necessitano di un alloggio di dimensioni idonee alle esigenze del proprio nucleo familiare ad un canone di locazione inferiore a quello di mercato. Possono presentare la domanda i soggetti o i nuclei familiari in possesso di alcuni particolari requisiti previsti dal Regolamento comunale per l’assegnazione degli alloggi Erp tra i quali figurano l’essere cittadini italiani o di uno Stato aderente all’Unione Europea, ovvero cittadini di Paesi che non aderiscono all’Unione Europea, titolari di permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o possessori del permesso di soggiorno di durata biennale, l’avere la residenza o prestare attività lavorativa nel Comune di San Severino Marche, il  non essere titolari di una quota superiore al 25% del diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento su una abitazione, ovunque ubicata, adeguata alle esigenze del nucleo familiare che non sia stata dichiarata inagibile dalle autorità competenti ovvero, per abitazione situata nel territorio nazionale, che non risulti unità collabente ai fini del pagamento delle imposte comunali sugli immobili. Il nucleo familiare richiedente deve avere un reddito Isee di € 13.877,00. Per le famiglie mono-personali, tale limite, risulta pari ad € 16.652,40. Inoltre i richiedenti non possono aver mai avuto precedenti assegnazioni in proprietà o con patto di futura vendita di un alloggio realizzato con contributi pubblici o finanziamenti agevolati in qualunque forma concessi da parte dello Stato o da enti pubblici, salvo che l’alloggio non sia più utilizzabile o sia perito senza aver dato luogo ad indennizzo o risarcimento del danno e non devono aver riportato negli ultimi dieci anni  condanna per delitti non colposi per i quali la legge prevede la pena detentiva non inferiore nel limite massimo edittale a due anni. Possono altresì beneficiare degli alloggi di edilizia sovvenzionata i soggetti che abbiano provveduto all’integrale risarcimento dei danni ed estinzione di ogni debito, entrambi derivanti dai reati sopra citati. Gli aspiranti assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica dovranno presentare istanza utilizzando l’apposita modulistica fornita dal Comune di San Severino Marche in distribuzione gratuita presso l’ufficio Servizi Sociali sito in piazza del Mercato (tel. 0733/641311) o scaricabile dal sito istituzionale dell’ente dove è presente il bando completo al link https://www.comune.sanseverinomarche.mc.it/bandi-benefici-cms/bando-pubblico-per-la-formazione-della-graduatoria-degli-aspiranti-allassegnazione-di-alloggi-di-edilizia-residenziale-pubblica-nel-comune-di-san-severino-marche/. Le domande dovranno pervenire allo stesso ufficio, nelle modalità previste, entro e non oltre il 30 aprile ore 23:59. Per eventuali informazioni, si prega di contattare i seguenti numeri telefonici: 0733/641305 – 0733/641311.

01/03/2025 17:00
San Severino, torna "Una piazza in maschera": un pomeriggio di festa e spettacoli

San Severino, torna "Una piazza in maschera": un pomeriggio di festa e spettacoli

Domani, domenica 2 marzo, torna l’appuntamento con “Una piazza in maschera” in piazza del Popolo, a partire dalle ore 15. L’ovale simbolo della Città di San Severino Marche accoglierà l’appuntamento con il Carnevale 2025, ospitando un pomeriggio ricco di animazione, musica e attività per tutte le età. In programma premiazioni per il gruppo mascherato più numeroso, la maschera più originale, la più giovane e la più "diversamente giovane". Esibizioni di danza moderna a cura di Studio Danza 91, con coreografie dell’insegnante Alessandra Granata, e poi area giochi dedicata ai bambini per garantire il massimo divertimento e grandi ospiti come Mas Flow.  

01/03/2025 16:10
Meschini e i vini della Fattoria Colmone della Marca: "Vi racconto quando l' ‘1,618’ finì sulle tavole del G20”

Meschini e i vini della Fattoria Colmone della Marca: "Vi racconto quando l' ‘1,618’ finì sulle tavole del G20”

Giovanni Meschini è il titolare di Fattoria Colmone della Marca, unica azienda produttrice della Doc ‘I Terreni di San Severino Marche’, vino che ha avuto grandi riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. La relazione del vino con la famiglia Meschini risale dagli anni ’60, quando Piero, il padre di Giovanni, appena sposato, era andato in Piemonte a lavorare come responsabile di un vigneto di Barolo e di Nebbiolo. Giovanni, la conoscenza ti è stata trasmessa da tuo padre. Quali sono i valori che ti ha lasciato? “Io sono nato lì, in Piemonte, tra i filari. Chiaramente questa regione era molti anni avanti in termini sia di gestione di vigneti che di lavorazione. A me piace definire la nostra cantina come una piccola realtà piemontese delocalizzata nelle Marche. Mio padre ha trasmesso alla nostra famiglia questa passione per il vino e ci ha trasferito i suoi valori: il rispetto della terra, la passione e la dedizione al vigneto per poter avere un prodotto di altissima qualità, poi da vinificare, in cantina”. Come mai hai fatto questa scelta di vita, di proseguire in questo settore? “Per me è stata una scelta coraggiosa perché ho lasciato molti anni fa, la Poltrona Frau, per dedicarmi alla cantina, e ho sempre vinificato dagli inizi degli anni 2000. La scelta di vita è stata facile perché il settore del vino è un mondo affascinante, ricco di creatività ma anche di tradizione, dà grandi soddisfazioni”.  Hai mai avuto dei dubbi? “Dubbi? Ne ho avuti a volte, ma la scelta di proseguire poi è stata naturale, ormai sono più di 20 anni che portiamo avanti Fattoria Colmone e le Marche in tutto il mondo”. Hai degli eredi a cui trasmettere l’impegno per questa attività di famiglia? “Ho due figli maschi, il maggiore sta facendo carriera all’estero, e quindi è uno dei ‘cervelli’ che è andato a lavorare lontano dall’Italia, mentre il minore è ancora un po’ piccolo, ma ho speranza che possa proseguire la storia di famiglia nel vino. Diciamo che tutti e due i miei figli si sono inseriti nella cantina, aiutano quando ho bisogno e questo è motivo di grande orgoglio e soddisfazione. È un po’ quello che ci hanno insegnato i nostri genitori, abbiamo sempre lavorato fin da piccoli nel ristorante di famiglia ed io sto cercando di far lavorare loro nella cantina in modo che questa passione possa crescere anche nei miei ragazzi”. Quale consiglio ti senti di dare ad un giovane che vorrebbe intraprendere questo percorso? “Il consiglio che posso dare ad un giovane è di fare le cose con passione, nel rispetto delle tradizioni, ma tenendo sempre un occhio aperto e diretto all’innovazione perché comunque sono stati fatti grandi passi in avanti e la qualità del vino è migliorata tantissimo”. San Severino Marche è tra i comuni colpiti dal sisma, quanto è stato difficile affrontarlo? Poi nel 2020 è arrivata anche la pandemia da Covid… “In quel momento ero anche vice sindaco, mi ricordo che sono stati momenti durissimi, San Severino Marche è stato uno tra i comuni con il più alto numero di sfollati, abbiamo avuto l’aiuto della protezione civile e dei vigili del fuoco. Molto spesso per supportare la popolazione abbiamo cercato di farli sentire a casa, più che in missione. Questi volontari venivano invitati anche dalle famiglie e dai ristoranti, questo creava uno spirito di squadra molto forte. La pandemia è stata micidiale, svegliarsi un giorno, a fine febbraio… con dei rumors relativi a questo virus e poi, a marzo, mese in cui clienti di tutto il mondo hanno chiuso. Vivevamo in una grande incertezza, non c’era idea di cosa sarebbe potuto capitare, l’azienda comunque è riuscita a sopravvivere a momenti davvero duri, ora stiamo ricostruendo. In realtà anche il mercato internazionale ha subito delle grosse trasformazioni, molti importatori e distributori hanno sofferto i danni della pandemia e non ce l’hanno fatta, questo ha richiesto una ricostruzione dell’organizzazione commerciale in giro per il mondo anche per noi” Qual è la specialità della Fattoria Colmone della Marca? “La specialità di Fattoria Colmone è sicuramente la DOC, è la più piccola d’Italia, ‘I Terreni di San Severino Marche’ con la denominazione Moro che noi produciamo ormai dal 2006, con la quale abbiamo portato in giro per il mondo il nome delle Marche e del nostro comune. È una DOC unica per le caratteristiche che il Monte Pulciano acquisisce alle nostre altitudini, quindi ci rende unici nel nostro genere, da qui prende vita anche l’1,618. Ma un’altra delle caratteristiche, quella che forse all’inizio ci ha fatti diventare famosi nel mondo, è stata la vinificazione del bianco delle uve di San Giovese e Merlot che produciamo ormai da 20 anni. Sono delle vinificazioni molto particolari che sono state apprezzate in molti ristoranti stellati, dal Canada agli Stati Uniti fino al Giappone”. Il tuo vino, il ‘1,618’ in edizione limitata, è finito sulle tavole del G20 a Roma, te l’aspettavi questo brillante traguardo? Puoi raccontarci questa esperienza? Perché questo nome? “La storia dell’1,618 è bellissima. Mi fu detto ‘Perché non partecipi e non mandi i vini per il G20?’, io risposi ‘Ma dai, con tutte le cantine importanti è difficile che scelgano una realtà piccola come la nostra’ ed invece con grandissima sorpresa, ricevetti una telefonata ‘Guardate, il Dott. Cernilli, uno dei fondatori del Gambero Rosso, è considerato dunque uno dei grandi esperti del vino italiano, vi ha scelto, devi mettere il vino in macchina e portarlo senza fermarti mai a Roma. Una grande emozione. Ho saputo che il vino è stato molto apprezzato, talmente tanto che il sommelier del primo ministro, che a quel tempo, era Mario Draghi. Egli si era interessato al vino e a prenderlo in considerazione per tenerlo nelle cantine del primo ministro. Il numero è interessante perché 1,618 è il numero aureo, o proporzione divina, rappresenta l’armonia in natura. Le piramidi sono state costruite con questa ratio, così come il Partenone o l’Uomo Vitruviano di Dante, le galassie sono regolate da questa ratio, così come le spirali delle chiocciole o il rapporto tra ape maschio e ape femmina all’interno di un’arnia, è dunque un numero magico. Il più grande complimento che si può fare ad un vino è dire che è armonico”.  Oltre alle visite guidate, la tua famiglia punta anche su iniziative di carattere didattico culturale e ricreativo, come la vendemmia didattica, puoi parlarcene? “Facciamo spesso visite guidate sia ai nostri clienti italiani che ai turisti, offriamo delle degustazioni, il posto è incantato, siamo in cima ad una delle più belle colline delle Marche, con una vista a 360° che lascia senza parole. Cerchiamo quindi di divulgare quello che facciamo, sicuramente le degustazioni sono il modo migliore per introdurre le persone alle caratteristiche ed ai dettagli che normalmente non riuscirebbero a percepire, almeno per la maggior parte degli enoappassionati. La vendemmia didattica invece è una novità, abbiamo appena aderito, sarà un’ulteriore opportunità per avere persone che possano comprendere meglio qual è la passione che ci anima e quanta cura mettiamo nella selezione dei nostri prodotti”. Progetti in cantiere? “Il vino offre la possibilità di esprimere la propria creatività, la nostra produzione è sotto molti punti di vista atipica, facciamo dei vini che quasi solo noi produciamo, o perlomeno la maggior parte di essi. L’ultimo nato è il Petit Vermut, un Vermut artigianale ottenuto dal nostro vino di Petit Verdot, ed abbiamo in cantiere un progetto per realizzare un metodo classico sempre ottenuto da Blanc De Noir, quindi da Petit Verdot, che in realtà non è altro che una vinificazione in bianco come fanno del resto con il Pinot Noir per lo Champagne”.

01/03/2025 15:04
Serrati controlli a Tolentino e San Severino: arrestato un 22enne per maltrattamenti in famiglia

Serrati controlli a Tolentino e San Severino: arrestato un 22enne per maltrattamenti in famiglia

Nella serata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Tolentino, insieme ai colleghi del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità e agli agenti della polizia locale, hanno effettuato un servizio di controllo straordinario del territorio, mirato a contrastare la commissione di reati predatori e quelli legati agli stupefacenti. L’operazione, che ha visto l'attuazione di posti di controllo su arterie stradali principali e nelle vicinanze di obiettivi sensibili, ha incluso anche verifiche in alcuni esercizi pubblici. Arrestato un 22enne per maltrattamenti in famigliaNel corso delle operazioni, a San Severino Marche, è stato arrestato un 22enne del posto, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Ancona. Il giovane dovrà scontare una pena di 8 mesi e 2 giorni di reclusione per maltrattamenti in famiglia commessi tra il 2022 e il 2023. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso il carcere di Fermo. Deferiti due uominiDurante il controllo, due cittadini egiziani, rispettivamente di 46 e 23 anni, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per essersi rifiutati di esibire i documenti di riconoscimento richiesti dai carabinieri. Il 46enne risiede a Foligno (PG), mentre il 23enne a San Severino Marche. Nel corso delle perquisizioni, sono stati segnalati al Prefetto di Macerata due giovani trovati in possesso di modiche quantità di hashish. Si tratta di un 19enne di San Severino Marche e un 28enne di Macerata. La sostanza stupefacente è stata sequestrata. In un altro controllo, i carabinieri hanno ritirato due patenti di guida: una per un conducente con patente estera che non l’aveva mai convertita dopo più di un anno di residenza in Italia, e l’altra per un automobilista che circolava con la patente scaduta di validità. Infine, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) ha sanzionato il titolare di un bar a Tolentino con una multa di 666 euro, per aver omesso le indicazioni obbligatorie sulla vendita di prodotti non preimballati.  

01/03/2025 11:35
Prima il boato poi le fiamme, incendio in un'abitazione a San Severino: una donna a Torrette

Prima il boato poi le fiamme, incendio in un'abitazione a San Severino: una donna a Torrette

Un'esplosione improvvisa ha scosso la tranquillità di località Granali, a San Severino questo pomeriggio, intorno alle 17:00, quando, probabilmente una fuga di gas ma le cause sono al vaglio, ha causato un vasto incendio in un'abitazione. Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i vigili del fuoco. La squadra di Tolentino ha provveduto a spegnere l'incendio e ha messo in sicurezza la struttura che al momento non è fruibile.   Durante le operazioni, i soccorritori hanno trovato la donna residente nell'appartamento intrappolata all'interno. La signora 63enne, che ha riportato ustioni e ferite, è stata prontamente messa in salvo e trasportata all'esterno.  La donna è stata poi trasportata dal 118 al pronto soccorso di Torrette, dove è stata sottoposta alle cure necessarie.  Sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche i carabinieri, mentre il funzionario dei vigili del fuoco ha coordinato le operazioni di messa in sicurezza e di accertamento delle cause dell'esplosione. Le autorità stanno ora indagando per determinare con certezza le cause della fuga di gas che ha scatenato il violento incendio, e al momento sono in corso verifiche per comprendere l'entità dei danni strutturali alla casa.

27/02/2025 19:22
San Severino, camion finisce fuori strada lungo la provinciale 127: chiuso al traffico il tratto verso Tolentino

San Severino, camion finisce fuori strada lungo la provinciale 127: chiuso al traffico il tratto verso Tolentino

Questa mattina un camion è finito fuori strada lungo la Provinciale 127, l’arteria che collega San Severino Marche a Tolentino. L'incidente, probabilmente causato dal fondo stradale reso viscido dalla pioggia, ha portato il mezzo pesante a uscire dalla carreggiata e ad arrestarsi contro un albero con una fiancata. Il veicolo appartiene a un’impresa edile e verrà recuperato con l'ausilio di una gru di una ditta specializzata. Per consentire le operazioni di rimozione e recupero del camion, la Sp 127 resterà chiusa al traffico in entrambe le direzioni fino alle 16 di oggi, salvo necessità di prolungamento per completare le operazioni di soccorso. Il tratto interessato dalla chiusura si estende tra via Aristide Merloni, nel territorio del comune di San Severino Marche, e la località San Giuseppe, nel comune di Tolentino. Gli agenti della polizia locale di San Severino Marche e della polizia locale di Tolentino sono sul posto per gestire la viabilità e garantire la sicurezza durante le operazioni. Sono previste deviazioni segnalate sul posto: chi viaggia da San Severino Marche verso Tolentino dovrà percorrere la SS. 361 "Septempedana" in direzione Passo di Treia e svoltare a Rocchetta, mentre chi proviene da Tolentino e si dirige a San Severino Marche dovrà transitare per la località di Cantagallo. Si raccomanda agli automobilisti di prestare attenzione alla segnaletica stradale e di seguire le indicazioni fornite dagli operatori presenti sul posto.  

25/02/2025 14:58
Il Serralta si riscatta con un 3-1 contro la Lorese: una vittoria meritata e determinante per la salvezza

Il Serralta si riscatta con un 3-1 contro la Lorese: una vittoria meritata e determinante per la salvezza

Dopo il ko di Sefro, il Serralta trova immediato riscatto sfruttando il fattore campo e una serata presso che perfetta sotto vari punti di vista superando l’ostica Lorese con un 3-1 finale che non lascia dubbi su di un  successo ampiamente meritato. Partita che si decide in pratica nel primo tempo chiuso dai gialloblù con tre reti di scarto; poi nella ripresa controllo e gestione del risultato mantenuto dall’ottima prova collettiva e da un grande Diego Lanari che sempre pronto ed attento tra i pali e bravo a tenere a freno una Lorese che ci ha provato, ma che ha trovato solo un gol, in pratica quello della bandiera. Pronti via e il match si mette al meglio per il Serralta che la sblocca con bomber Vissani che sfrutta un lancio lungo e mette in porta scavalcando il portiere con un preciso pallonetto. Al 27’ il raddoppio è cosa fatta. Azione che si sviluppa da una rimessa laterale e viene poi rifinita da Buratti che trova il mancino vincente. Poco prima del riposo c’è modo per i locali di trovare il tris. Cross di Sparvoli con inserimento perfetto di Ceresani che di testa mette in porta. Nel primo tempo La Lorese è frastornata e il tecnico ospite opta per tre sostituzioni prima ancora dell’intervallo. Ripresa però diversa perchè gli ospiti partono con ben altro piglio e atteggiamento per cercare di raddrizzare una situazione che appare compromessa. Prima mezz’ora senza acuti, poi al 29’ Storani accorcia le distanze con un bel sinistro in diagonale, poi lo stesso Storani si ripete dal limite trovando però uno strepitoso Lanari che gli dice di no. Intervento determinante per lo sviluppo del match dato che non consente agli ospiti di riaprire il confronto nel finale che non presenta altre emozioni e alla fine il Serralta mantiene un risultato molto importante e che porta tre punti utili per avvicinare la quota salvezza, ormai sempre più vicina.        SERRALTA-LORESE 3-1 RETI: 2’ Vissani, 27’ Buratti, 42’ Ceresani, 74’ Storani SERRALTA: Lanari, Sparvoli, Rapaccioni, Lacchè, Botta, Crescenzi, Moretti, Buratti(74’ Cappellacci), Vissani(90’ Pelagalli), Ceresani(96’ Cruciani), Falconi. A disp. Baruni Qaim, Baruni Roland, Vissani Enrico, Magarelli, Elisei, Simonetti. All. Masciani LORESE: Piermattei, Piccinini, Berrettoni(54’ Passarini), Ciamarra, Buccolini(43’ Doga), Forti(43’ Berozzi), Morganti, Carducci, Canesin(68’ Pierantoni), Storani, Ciurlanti(32’ Mazzuferi). A disp.Taborri, Acquaticci, Doga Alessio, Montaretti. ARBITRO: Razgui di Macerata  

23/02/2025 14:00
Calcio a 5, Il Serralta rialza la testa: vittoria in extremis contro il Castelfidardo

Calcio a 5, Il Serralta rialza la testa: vittoria in extremis contro il Castelfidardo

La reazione del Serralta è arrivata e così dopo tre sconfitte consecutive i gialloblù tornano ad assaporare il successo imponendosi al Palas Ciarapica sul Castelfidardo. Non era un periodo semplice né una serata comoda per i settempedani che dovevano registrare assenze importanti(Suarez e Borioni squalificati) e l’assenza di mister Riccio sostituito in panchina dal vice Munafò, ma la squadra ha risposto al meglio giocando una partita di cuore e di voglia fino a conquistare l’obiettivo della vigilia. Successo giunto in extremis proprio all’ultima azione. Oltre a tutto questo c’era un rivale forte, esperto e che lotta per i play off. L’avvio di gara sembra propendere dalla parte del Castelfidardo, ma a trovare la rete(7’) è invece il Serralta con l’acuto di Gustavo, vantaggio che dura però poco perché Flores impatta dopo soli due minuti. Ancora Gustavo riporta avanti i locali al 13’, ma gli ospiti confermano la loro forza giocando un primo tempo ottimo riuscendo a capovolgere la situazione con le reti di Gabella e Jaconeta. All’intervallo il punteggio è 2-3. Anche la ripresa comincia in salita per il Serralta che vede il match mettersi non bene dopo il 2-4 di Gattafoni praticamente alla prima azione. Grazie alla replica immediata di Stacchiotti, i gialloblù ritornano sotto e si mantengono in corsa per mantenere viva la partita. Il 3-4 resta in piedi per un lungo periodo, anche se il Castelfidardo sfiora più volte l’allungo. Si giunge all’epilogo quando la gara cambia volto e si decide proprio nei secondi finali. Dopo un time out chiamato da mister Munafò, il gioco riprende con 2’ da disputare e subito Piccinini impatta sugli sviluppi di un angolo. 4-4 e sessanta secondi alla fine. Castelfidardo in attacco, la difesa di casa recupera palla e il giovane Sbaraglia parte in velocità andando poi a trovare l’angolino basso con una precisa “puntata”. Gol del definitivo sorpasso(5-4) e vittoria del Serralta che torna a festeggiare il bottino pieno che vale tanto per la classifica e pone al sicuro la squadra settempedana rispetto alla zona play out, verdetto praticamente definitivo. SERRALTA-CASTELFIDARDO 5-4 RETI: pt 7’ Gustavo, 9’ Flores, 13’ Gustavo, 23’ Gabella, 29’ Jaconeta; st 1’ Gattafoni, 32’ Stacchiotti, 32’ Piccinini, 33’ Sbaraglia SERRALTA: Vignati, Gustavo, Dialuce, Paciaroni, Stacchiotti, Sbaraglia, Bonci, Nardi, Attili, Piccinini, Grillo, Principi. All. Munafò CASTELFIDARDO: Monti, Morotti, Del Pozo, Flores, Matteucci, Massaccesi, Gabella, Jaconeta, Pantaleone, Gattafoni, Lanari, Dubbini. All. Tonelli  

23/02/2025 13:00
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