Cerimonia per il centenario di Ines Donati a San Severino Marche: denunciati cinque partecipanti per aver fatto il saluto romano Nel pomeriggio del 9 novembre 2024, a San Severino Marche, si è svolta una cerimonia commemorativa per il centenario della morte di Ines Donati, figura controversa del periodo fascista. L'evento, organizzato dall'Associazione Aries, ha avuto luogo presso il monumento dei caduti e ha visto la partecipazione di poco più di 20 persone.
La manifestazione è stata regolarmente preavvisata e si è svolta sotto il controllo di un adeguato dispositivo di ordine pubblico, coordinato dalla polizia di Stato, dall'arma dei carabinieri e dalla polizia locale di San Severino Marche. Durante la cerimonia, dopo una breve allocuzione da parte di uno degli organizzatori, alcuni partecipanti hanno risposto al "presente" con il cosiddetto "saluto romano".
L’immediata attività info/investigativa da parte della Digos della questura di Macerata ha permesso di acquisire immagini, tramite video e fotografie, che hanno identificato cinque soggetti tra i 60 e i 75 anni di età, di cui quattro residenti nella provincia di Macerata, e uno in un’altra provincia delle Marche. I cinque sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata per violazione dell'art. 5 della Legge nr. 645/52 (Legge Scelba) e dell'art. 2 della Legge nr. 205/93 (Legge Mancino), che puniscono la propaganda fascista e che sanziona gli atti di discriminazione razziale, etnica e religiosa.
Sulla vicenda è intervenuto, tra gli altri, anche l'Anpi. Il comitato provinciale ha espresso profonda indignazione per la vera e propria liturgia fascista che ha avuto luogo ieri a San Severino Marche.
"Dal punto di vista giudiziario, spetta alla magistratura valutare i reati connessi all’accaduto. Tuttavia, sul piano politico, non possiamo che esprimere la più ferma condanna".
"Ricordare i Caduti riproponendo il saluto del regime che ha fatto della violenza, del razzismo, del sessismo, dell'omicidio e della guerra la propria identità, è un atto offensivo nei confronti di tutti i Caduti. Il loro sacrificio andrebbe invece onorato attraverso la promozione di una cultura della pace".
"I 60 milioni di morti causati dalla Seconda guerra mondiale, scatenata dal fascismo e dal nazismo, insieme alle vittime delle guerre in Albania e in Africa, sono la prova più chiara della natura devastante del fascismo. Ancora oggi, questo drammatico bilancio dovrebbe spingerci a riflettere sulle idee di chi, a quel regime e a quei valori, rende omaggio".
"Una città insignita della Medaglia d'Oro al Valore Civile per il contributo dato alla Resistenza non può tollerare simili celebrazioni vergognose. Ci auguriamo che tutte le forze politiche di San Severino Marche esprimano una condanna chiara e risoluta, così come auspichiamo una presa di posizione altrettanto netta da parte delle Istituzioni".
"Affermare che “si rende omaggio a uomini morti per i loro ideali” non è accettabile in uno spazio pubblico, tanto meno in un contesto monumentale, quando gli ideali in questione sono stati, consapevolmente, la causa della morte di milioni di persone".
Ci hanno sempre creduto i ragazzi di coach Samuele Campetella, sorretti dal credo del trainer che alla fine ha avuto ragione. La Climacalor San Severino va sotto anche di 18 lunghezze nel corso del secondo periodo ma non stacca mai la presa e viene premiata. Come la formichina dopo aver toccato il fondo inizia un nuovo match, fatto di briciole da portare nella tana e, mattone su mattone, realizza un “pavimento” perfetto, anche se all’overtime, compiendo il capolavoro e consolidando il secondo posto nel Girone B di Divisione regionale 1 alle spalle di Pedaso e P.S.Giorgio, in tandem con il Picchio Civitanova.
Il bello, ovviamente per i biancorossi, è nella coda. Una bomba di Vissani, accesosi nel finale, porta i biancorossi del presidente Francesco Ortenzi sul +4 (63-59) ad un minuto dalla sirena. I rivieraschi, forti del doppio totem Valerio e Ciccio Amoroso, recuperano e trascinano i settempedani all’overtime. Capitan Severini e soci non demordono neanche quando la coppia arbitrale, opinabile in alcune decisioni sui falli e poco attenta agli sconfinamenti sul parquet (due piedi sulla riga da parte dei neri ospiti non vengono visti…), affibbia la quinta penalità personale a Vissani e Potenza. Sorci fa il boia e l’impiccato chiudendo con 5 conclusioni positive dall’arco e 28 punti di bottino personale, trascinando tutto l’organico dei padroni di casa ad una strepitosa vittoria. Davide abbatte Golia con il collettivo ed alcune punte di diamante ancora una volta determinanti. «L’ho ripetuto più volte ai ragazzi anche se può apparire retorica – rivela coach Campetella -: dovevamo giocare di squadra ed avere pazienza. E siamo stati premiati anche grazie ad una prova strepitosa dei nostri lunghi che hanno tenuto botta ai due Amoroso. Un compito tutt’altro che facile. Ora ci godiamo il meritato successo e ci prepariamo a sfidare la capolista Pedaso sabato prossimo, alle 21.15, al palazzetto di via Niccolò Tommaseo».
CLIMACALOR SAN SEVERINO - 88ERS CIVITANOVA 77-73 dts
CLIMACALOR: Magnatti, Belli 4, Severini 2, Potenza 11, Uncini, Della Rocca 5, Corvatta, Tiranti 3 (1 tiro da 3 punti), Ortenzi 16 (2t. da 3p.), Vissani 8 (1t. da 3p.), Sorci 28 (5t. da 3p.), Cantani n.e.
All. Campetella88Ers CIVITANOVA: Angelomè n.e., Malloni 14, Cognigni 14, Andrenelli, Lamponi 5, Tappatà 4, Valerio Amoroso 20, Francesco Amoroso 16, Primitivo, Macellari, Pascolini
All. Palmieri
Arbitri: Tritarelli-Tortolini
NOTE: parziali: 16-17/14-25/19-10/14-11/14-10; progressivi: 16-17/30-42/49-52/63-63/77-73; usciti per 5 falli: Potenza e Vissani (Climacalor)
Domani (domenica 10 novembre) nella chiesa di Santa Maria Madre di Dio, nella frazione di Taccoli, ospiterà il tradizionale Memorial Alessio-Luca-Cristina, in ricordo di tre giovani settempedani prematuramente scomparsi in un incidente d’auto. Giunto alla sua 18esima edizione l’evento annuale, patrocinato dal Comune di San Severino Marche, riunisce appassionati di moto per un momento di ricordo, condivisione e beneficenza. Tutto il ricavato della giornata sarà devoluto all'associazione Sorrisi per l'Etiopia, che opera a favore delle comunità etiopi con progetti di sviluppo e assistenza.
Questo il programma della giornata: alle ore 8,30 apertura delle iscrizioni, alle 9,30 inizio della prova speciale, un'esperienza adrenalinica dedicata a chi ama le sfide su due ruote. I partecipanti avranno inoltre l'opportunità di prendere parte a un giro guidato su strada di circa 110 km, un percorso suggestivo pensato per moto attuali ed epoca.Al termine della mattinata, sarà offerto un pranzo conviviale alle 12,30, occasione per condividere esperienze e rendere omaggio ai tre protagonisti del Memorial. La giornata si concluderà con una Santa Messa commemorativa alle ore 17.
Per partecipare è richiesto un certificato medico non agonistico o superiore. Le iscrizioni prevedono diverse quote: 35 euro per l'accesso al cross test con pranzo incluso, 15 euro per il solo accesso al cross test, 25 euro per il pranzo.
Un tristissimo evento che ha colpito questa mattina, erano da poco passate le 9,30, la comunità settempedana durante il tradizionale mercato settimanale della città di San Severino Marche nella centralissima piazza Del Popolo.
Una storica ambulante di Passo di Treia, di 78 anni di età, ha perso la vita in seguito a un malore improvviso, mentre allestiva la sua bancarella di abbigliamento. La signora Nardi, conosciuta e amata per la sua presenza al mercato cittadino da tantissimi sue clienti amiche, stava scaricando gli ultimi scatoloni quando ha accusato il malore fatale.
La signora Antonietta è riuscita a malapena a chiedere aiuto, richiamando l’attenzione del figlio, che da sempre la affianca nella gestione dell’attività. Nonostante il rapido intervento dei familiari, di lì a poco è sopraggiunta la figlia, e l’arrivo di un'ambulanza del "118" (dall'ospedale settempedano) e di un'automedica da Camerino, i tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori sono risultati vani. Sul posto è intervenuta subito anche una pattuglia della polizia locale per offrire supporto.
La sindaca Rosa Piermattei è accorsa in piazza per offrire sostegno ai familiari di Antonietta, un gesto che ha voluto esprimere tutta la vicinanza della comunità sconvolta dall’accaduto nei confronti di una figura simbolica del mercato cittadino. La scomparsa di Antonietta Nardi lascia un grande vuoto non solo tra i suoi familiari, ma anche tra i colleghi ambulanti e i clienti abituali, che la ricordano per la dedizione al lavoro e il sorriso con cui accoglieva tutti al suo banco.
Protezione Civile settempedana in lutto per la scomparsa di Antonio Rossi, decano del gruppo comunale, venuto a mancare all’età di 96 anni a seguito di una lunga malattia. Era entrato a far parte dei volontari comunali fin dalla costituzione del gruppo nel lontano 2008 e aveva preso parte a numerose emergenze.
Il coordinatore Dino Marinelli lo ricorda come una persona gioviale e sempre disponibile, “uU bravo volontario che andato in pensione dal lavoro di imprenditore edile aveva deciso di dedicare il proprio tempo a favore della comunità. A 75 anni aveva ricevuto un riconoscimento con l’iscrizione all’Albo d’oro della Protezione Civile regionale”.
A dare il triste annuncio della scomparsa di Rossi la figlia Giuliana, il genero Luciano, la nuora Maria Agnese, i nipoti Christian con Laura, Mauro con Marika e Roberto, i pronipoti Maria Vittoria e Flavio e i fratelli.
I funerali avranno luogo domani, sabato 9 novembre, alle ore 9,30 nella chiesa di San Domenico. La camera ardente è stata allestita presso la sala del commiato “Il Tempio degli Angeli”.
Il Touring Club Italiano torna a dedicarsi all'entroterra marchigiano presentando, in un articolo reportage affascinante, due perle dell’entroterra marchigiano: il borgo storico di Elcito e la Faggeta di Canfaito, mete che il Tci descrive come imperdibili per chi cerca bellezza naturale e autenticità storica.
Nel pezzo firmato da Stefano Brambilla, i due tesori del Comune di San Severino Marche, città d’arte premiata con la Bandiera Arancione, vengono presentati come esempi dell'inestimabile patrimonio paesaggistico e culturale della regione, con un invito a scoprirli in ogni stagione.
Il Touring Club porta i lettori prima alla scoperta di Elcito, “il piccolo Tibet delle Marche”, un borgo medievale incastonato a 824 metri di altitudine sulle pendici del Monte San Vicino. Definito dall’autore come "uno dei borghi più affascinanti d’Italia", Elcito incanta per il suo panorama mozzafiato, le sue case in pietra antica e la quiete assoluta che si respira in ogni angolo. I lettori sono invitati a lasciarsi trasportare dall’atmosfera senza tempo di questo piccolo borgo e a esplorare i vicoli e le piazze, ancora perfettamente conservati, che rendono Elcito un luogo unico nel suo genere.
A pochi chilometri da qui la meravigliosa Faggeta di Canfaito, descritta dal Tci come “uno spettacolo naturale che, specie in autunno, regala uno dei foliage più suggestivi d’Italia”.
Proprio in questo Paradiso, ricompreso nella Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, tra faggi secolari che toccano i 5 metri di circonferenza e un tappeto di foglie dai colori caldi e cangianti, si conserva l’habitat di una meta ideale per chi ama le passeggiate immerse nella natura. L’articolo sottolinea come la faggeta sia una destinazione perfetta per escursioni in famiglia, escursionisti e fotografi, e come il Touring Club Italiano la consideri un esempio di come preservare e valorizzare la biodiversità.
Con il riconoscimento della Bandiera Arancione da parte del Touring Club Italiano, Elcito e Canfaito si uniscono a una rete di borghi italiani che si distinguono per qualità turistico-ambientale e accoglienza. Questi luoghi oggi sono preziosi non solo per la loro bellezza, ma anche per la tranquillità e il contatto diretto con la natura che sanno offrire.
Grazie alla promozione del Touring Club, sempre attento a valorizzare le aree meno conosciute del Paese, il territorio di San Severino Marche ha prontamente risposto all’accoglienza di un turismo rispettoso e consapevole che chiede di vivere un’esperienza autentica e lontana dai circuiti tradizionali. Nell’articolo del Tci vengono citate anche attività pronte a far riscoprire anche sapori e gusti di questi stessi territori.
La sala degli Stemmi del Palazzo Comunale di San Severino Marche, da poco riaperta al pubblico dopo i lavori post sisma, ha accolto l’ultima della assemblee promosse su tutto il territorio provinciale dalla Lilt di Macerata, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, presieduta dal dottor Nicola Battelli.
Oltre allo specialista, direttore dell'Oncologia dell'Ast 3, all’iniziativa, patrocinata dalla Città di San Severino Marche e promossa in collaborazione con l’Ast di Macerata, sono intervenuti il dottor Luca Faloppi, responsabile dell'Unità Operativa di Oncologia degli ospedali di San Severino Marche e Camerino, che ha parlato della genetica oncologica, e il dottor Paolo Decembrini Cognigni, responsabile della Senologia dell'Ast 3 di Macerata, che ha presentato la sua esperienza nella breat unit.
La conferenza si è inserita nell’ambito degli eventi che la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori organizza, a livello nazionale, ad ottobre, in occasione del “mese rosa per la prevenzione”, e che porta avanti grazie alla campagna “Join the fight. Proteggi il tuo seno: lotta e vinci con la Lilt”. La stessa organizzazione, nel Maceratese, ha anche tenuto in questo periodo screening e incontri, oltre che a San Severino Marche, anche a Macerata, Civitanova e Camerino.
La voce del dottor Nicola Battelli è servita per dare una speranza: “Il tumore alla mammella, in particolare – ha detto – colpisce una donna su otto. Le percentuali di guarigione attualmente sono del 90%. Molto importante è però la prevenzione”.
Nell’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio” è attivo un ambulatorio di genetica oncologica rivolto a pazienti con storie familiari di neoplasie, in particolare di patologia mammaria. Una struttura, nata dall’idea del primario Luca Faloppi, piuttosto all’avanguardia dove, tra l’altro, ci si può sottoporre a test genetici e a consulenze oncogenetiche proprio per scoprire la familiarità o la predisposizione a determinati tipi di tumore.
Un omaggio a uno straordinario percorso artistico ma anche umano. È quello che la città di San Severino Marche ha deciso di tributare alla pittrice Beatrice Sulma Seitour cui è dedicata una mostra, che resterà aperta fino a fine novembre, nelle sale espositive dell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza Del Popolo.
Al taglio del nastro dell’iniziativa, che raccoglie oltre cento opere scelte da Serenella Eugeni, sono intervenuti il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, e il cardinale Edoardo Menichelli, settempedano, arcivescovo emerito di Ancona e Osimo. Tra i presenti anche il marito dell’artista, Giuseppe Fiori. Dopo una lunga convivenza i due convolarono a nozze nell’agosto del 2023 mentre la signora Beatrice si trovava ricoverata all’Hospice dell’ospedale Bartolomeo Eustachio.
Di origini argentine, da sempre amante e appassionata d’arte, affetta da un male incurabile, la signora Beatrice è deceduta nei mesi scorsi. Suo marito e la comunità settempedana hanno inteso così dedicarle la mostra. La vendita delle opere aiuterà ora la sua famiglia e farà conoscere la sua arte. L’esposizione sarà visitabile nelle giornate di venerdì, sabato e domenica dalle ore 16:30 alle 19:30.
Fa tappa a San Severino Marche il progetto speciale pluriennale della Form, dal titolo Le vie di San Francesco nelle Marche, che indaga sulla spiritualità francescana nella musica.
Dopo l’avvio di Macerata con il concerto di apertura In tutte le sue creature, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana esegue sabato 9 novembre al Teatro Feronia di San Severino Marche (ore 20.45), musiche di Johann Sebastian Bach e Ludwig Van Beethoven. I due autori condivisero con il Santo di Assisi la ricerca dei segni divini nella forma e nella natura: i 'Cieli' di Bach, la cui intera creazione è dedicata a Dio, e le Terre di Beethoven, quelle della sua Sesta Sinfonia “Pastorale”, grandiosa visione musicale dell’unione tra Dio, Uomo e Natura.
Con la direzione di Pietro Consoloni, il programma parte da Johann Sebastian Bach con l’aria O Mensch, bewein dein Sünde groß, elaborazione per archi di Max Reger dal Corale-preludio BWV 622 seguita dalla Fantasia e fuga in sol min. Bmw 542, trascrizione per orchestra di Cristiano Veroli dall’originale per organo; nella seconda parte del concerto, la celebre Sinfonia n. 6 in fa magg. Op. 68 “Pastorale di Ludwig van Beethoven.
La "Pastorale" farà parte anche del programma, sempre diretto da Pietro Consoloni, che interesserà gli studenti delle scuole del territorio marchigiano, a cui vengono riservati 6 concerti dal titolo Pensieri musicali sulla natura.
Il concerto viene realizzato con il patrocinio del Comune di San Severino Marche e con il sostegno del partner Viva Servizi. Biglietti da 15 a 12 euro, per giovani under 26 e studenti, ingresso a 5 euro. Botteghino Teatro Feronia 0733 634369 - Pro Loco, tel. 0733 638414. Vendita anche online su vivaticket.it.
Da domani, giovedì 7 novembre, con replica venerdì 8 novembre, torna al cinema San Paolo la rassegna di film promossa in collaborazione con i Teatri di San Severino che è gratuita per gli abbonati alla rassegna di prosa e aperta comunque a tutti.
Il primo film in programmazione del nuovo cartellone che prevede sette proiezioni è “Il tempo che ci vuole”, regia di Francesca Comencini con Fabrizio Gifuni, Romana Maggiora Vergano, Luca Donini e Anna Mangiocavallo.
“Il tempo che ci vuole”, presentato fuori concorso a Venezia 81 poche settimane or sono, ricostruisce il rapporto tra la regista Francesca Comencini e il padre, il celebre Luigi, elevandolo a vicenda universale nel rapporto tra padre e figlia.
Un padre entra nel laboratorio di ceramica della figlia e la maestra gli consegna la statuetta di un cane. “L'ha fatto tutto la bambina?”, chiede il padre, sorpreso dalla qualità del manufatto. Quel padre è Comencini e in quel suo dubbio è contenuta l'insicurezza con cui sua figlia Francesca farà i conti per tutta la vita, nel confronto con un genitore gigantesco per talento, fama e personalità. Un genitore che per lei ha avuto tempo, ascolto e attenzione, come l'ha sempre avuto, anche nel suo cinema, per tutti i bambini, ma nel cui cono d'ombra Francesca si è mossa a disagio, contemporaneamente visibile e invisibile ai propri occhi e a quelli di quel padre ingombrante e venerato.
Ci vorrà tanto tempo, e il passaggio attraverso alcuni anni difficili, perché padre e figlia trovino un rapporto meno sbilanciato e conflittuale e perché Francesca diventi a tutti gli effetti "collega" di un artista che ha lasciato il segno nel cinema italiano. La consapevolezza adulta, forse anche la propria esperienza genitoriale, permettono a Francesca di affrontare di petto quella figura paterna che ha adombrato e allo stesso tempo illuminato la sua vita, e nel farlo la regista e sceneggiatrice riesce a raccontare bellezza e complessità del legame fra un padre e una figlia, ma anche il ruolo centrale che il cinema ha avuto per entrambi e nell'immaginario di noi spettatori. E lo spostamento graduale del padre da divinità a creatura fragile è altrettanto commovente sullo schermo di quanto non lo sia stato per ognuno di noi, quando da figli ci siamo resi conto della mortalità dei nostri genitori e non ci è restato che accompagnarli, con tenerezza e amore. Francesca riserva per sé lo sguardo più critico e al padre regala la gratitudine per averle insegnato ad affrontare il comune terrore del fallimento.
La rassegna andrà avanti il 14 e 15 novembre con “Iddu – L’Ultimo Padrino”, il 21 e 22 novembre con “Madame Clicquot”, il 28 e 29 novembre con “Maria Montessori”, il 5 e 6 dicembre con “Il Maestro che promise il mare”, poi il 12 e 13 dicembre con “Juniper – Un Bicchiere di Gin” e si chiuderà il 19 e 20 dicembre con “Vermiglio”.
In occasione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, insieme al Prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, e al comandante provincilae dei carabinieri di Macerata, colonnello Raffaele Ruocco, ha consegnato al maresciallo maggiore Decio Bianchi, settempedano, presidente della sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Carabinieri, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana concessagli dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Nato a Gagliole nel 1944, Bianchi ha dedicato gran parte della sua carriera all'Arma dei Carabinieri, che ha servito dal 1963 al 1989 raggiungendo il grado di maresciallo maggiore. Ha prestato servizio alla Scuola allievi Carabinieri di Torino, al Battaglione Carabinieri di Gorizia, alla Legione Carabinieri di Parma, alla Legione Carabinieri di Bologna.
Promosso sottufficiale è stato destinato alla stazione Carabinieri di Ravenna, poi trasferito alla Legione Carabinieri di Cagliari con l’incarico di comandante della stazione di Funtana Bona di Orgosolo, poi trasferito alla Legione Carabinieri Toscana, quale capo equipaggio nucleo radiomobile di pronto intervento della Compagnia Carabinieri di Siena ed infine trasferito alla Legione Carabinieri Marche con l’incarico di comandante della stazione di Civitanova Alta fino al suo pensionamento.
Durante il suo percorso ha ricevuto riconoscimenti significativi, tra cui un encomio solenne per la cattura di due evasi pericolosi nel 1978, una Croce d’Oro per anzianità militare e una Medaglia d’Argento per il lungo comando militare.
Dopo il pensionamento, Bianchi è stato sempre molto attivo nel volontariato come presidente della sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di San Severino Marche, fondata anche grazie al suo impegno e oggi composta da circa 120 soci. In questa veste, ha coordinato e partecipato a servizi di vigilanza presso le scuole e sui mezzi di trasporto scolastico, nonché presso il centro vaccinale cittadino durante la pandemia. Nel periodo di lockdown, ha collaborato con la Protezione Civile per distribuire mascherine e fornire supporto agli anziani.
"Il maresciallo Bianchi rappresenta, con il suo impegno e la sua dedizione, l’esempio vivente di quei valori di servizio alla comunità e di fedeltà alla Nazione che rendono così preziosa l’opera delle nostre forze armate. Le sue attività evidenziano, da sempre, un impegno che va oltre l’ordinarietà, rappresentando un modello di dedizione civica e supporto alla comunità", ha voluto sottolineare, a margine della cerimonia ospitata al teatro Lauro Rossi di Macerata, il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
Il maresciallo maggiore Decio Bianchi ha voluto dedicare l'onorificenza concessagli dal Capo dello Stato a sua moglie, Pacifica De Luca, da cui è rimasto vedovo anni fa e dalla quale ha avuto tre figli: Chiara, Daniela e Mario, quest’ultimo luogotenente dei Carabinieri, capo della sezione amministrativa provinciale di Macerata
La città di San Severino Marche ha commemorato il 4 Novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, con una cerimonia ufficiale che ha riunito, alla presenza delle scolaresche, le autorità civili, militari e la comunità locale.
Il corteo da piazza del Popolo ha raggiunto il Monumento ai Caduti di via Roma dove è stata deposta una corona d’alloro per ricordare e onorare chi ha servito il nostro Paese, proteggendo i valori di libertà, unità e democrazia.
Il 4 novembre è una data speciale per l’Italia: si celebra, infatti, il compimento del processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale ricordando l’Armistizio di Villa Giusti che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste e si ricorda la fine della Prima Guerra Mondiale rendendo anche il dovuto omaggio al sacrificio di chi ha combattuto per costruire un futuro di pace e solidarietà. Anche a San Severino Marche la celebrazione è stata un momento di riflessione profonda aperto dal discorso ufficiale tenuto dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi: “L’Italia ha pagato un prezzo altissimo, con la perdita di 651.000 soldati e 589.000 civili, uccisi dai combattimenti, dalle malattie o da incidenti bellici - ha sottolineato il vice sindaco che ha poi citato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, definendo la pace un “bene incommensurabile che spesso si dà per scontato, pur essendo, oggi più che mai, minacciata in molte parti del mondo”.
Richiamando all’importanza dell’unità e del senso di appartenenza alla comunità, Bianconi, ha poi aggiunto: “Ritrovarci insieme, oggi, è fondamentale per riscoprire quel legame che ci unisce, come figli di una storia comune e di una Nazione che ci accomuna”.
Poi il saluto ai più giovani, con l’appello a ricordare quanto sia importante comprendere e valorizzare le proprie radici: “Solo riconoscendo il valore della nostra storia possiamo guardare al futuro con responsabilità e consapevolezza”.
Nel suo discorso, vice il sindaco della città di San Severino Marche ha inoltre posto l’accento sull’attuale impegno delle forze armate italiane, attive con oltre dodicimila militari in circa cinquanta missioni internazionali, in tre continenti: “A tutti gli uomini e le donne in divisa, impegnati per la sicurezza e la pace, va il nostro sincero ringraziamento e l’abbraccio della comunità,”ha affermato, riconoscendo il loro operato con rispetto e gratitudine. Infine, un ringraziamento ed un pensiero anche alle forze dell’ordine presenti nel territorio comunale e a tutti i settempedani in servizio nei vari corpi: “A loro, e alle loro famiglie, va lo sguardo sorridente, la stretta di mano calda e calorosa l’abbraccio simbolico di questa nostra comunità, fiera e orgogliosa dei suoi figli”.
La celebrazione si è poi chiusa con la lettura di alcuni brani da parte degli alunni dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi” alla presenza del dirigente scolastico, professoressa Catia Scattolini.
Alla cerimonia erano presenti i rappresentanti dell’Associazione Combattenti e Reduci, dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria sezione “Ludovico Censi”, dell’Associazione nazionale Granatieri, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, i volontari del locale Comitato della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile.
Tra le autorità presenti il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, l’assessore Michela Pezzanesi, il consigliere Alberto Capradossi, il vice sindaco di Cingoli, Monaldo Vignati, il comandante della locale stazione dei Carabinieri, luogotenente carica speciale Massimiliano Lucarelli, il comandante della polizia locale, sostituto commissario Adriano Bizzarri, il vice presidente dell’Associazione nazionale Carabinieri, luogotenente carica speciale Francesco Losurdo, il coordinatore del gruppo comunale di Protezione Civile, Dino Marinelli.
A prestare servizio anche il Corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani” diretto dal maestro Vanni Belfiore.
C’è anche San Severino Marche tra le cinque realtà Bandiera Arancione selezionate dal Touring Club Italiano per ammirare il foliage d’autunno. Per seguire quello che viene presentato come “uno spettacolo unico e imperdibile in questa stagione”, il Tci consiglia di raggiungere, a circa 1000 metri di quota, la faggeta di Canfaito, nel territorio della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del Monte Canfaito.
"Qui potrete passeggiare immersi fra faggi secolari, tra cui il faggio più antico delle Marche, inserito tra i 300 alberi monumentali d’Italia - ricordano nella pagina del Touring Club Italiano, per spiegare ancora - San Severino Marche, città d’arte, è tra i più importanti e pittoreschi centri della provincia di Macerata. Attraversato dal fiume Potenza, è equidistante dal mare Adriatico e dai monti Sibillini. Da visitare anche alcuni castelli sparsi sul territorio come Elcito, Pitino e Aliforni”. Per conoscere le altre bellezze della città il Tci consiglia anche la lettura di una scheda sulla destinazione scelta: leggi qui.
(Credit foto: Michele Boncagni)
Pronostico rispettato con il Trodica che vince anche il match di ritorno e passa il turno di Coppa Italia: Settempeda eliminata dopo due sconfitte (totale 5-2). Si qualifica la squadra che ha fatto meglio nei due incontri a conferma del valore dell'organico a disposizione di mister Buratti. Ora per entrambe testa di nuovo al campionato che è l’obiettivo primario.
Si va in campo nel primo pomeriggio e come previsto gli undici di partenza sono all’insegna dell’ampio turnover per dare spazio a chi di solito gioca meno e soprattutto ai più giovani (nei locali sono otto gli under, tra gli ospiti sei). Si parte su buoni ritmi e il primo affondo è di marca biancorossa: Maccioni, partito titolare, fa tutto da solo con lunga fuga palla al piede fino al tiro finale da dentro l’area fermato con sicurezza da Febbo.
Al primo vero affondo il Trodica la sblocca: palla recuperata in pressione dall’ex Marcaccio che avanza con forza fino a quando la palla arriva a Bonvin che calcia subito rasoterra superando Braghetti. Al 18’ il giovane portiere biancorosso si oppone a Cappelletti. Al 25’ il capitano di giornata Dolciotti inventa un gran lancio che mette in azione Sfrappini che tenta il pallonetto che finisce sul fondo.
Al 28’ altra opportunità per la Settempeda con il classe 2008 Meschini che calcia in corsa trovando la respinta di Febbo. Poco prima del riposo il Trodica trova il raddoppio: pallone filtrante per Bonvin che, dopo aver saltato Braghetti in uscita, dal fondo mette un morbido cross per Rapacci che di testa non ha difficoltà a trovare la porta.
La ripresa si apre con Maccioni che tira in corsa spedendo di poco fuori. Di lì a poco proprio Maccioni esce lasciando il posto a Perez che debutta in maglia biancorossa. L’argentino si mette subito in mostra con scatto e doppio passo in velocità che costringe Paniconi al fallo che costa al difensore il secondo giallo e quindi il rosso.
Passa un minuto e altro giallo “guadagnato” da Perez che parte in profondità verso l’area con possibilità di andare in solitaria verso la porta con Emiliozzi che lo tira già rischiando grosso. Per l’arbitro è ammonizione. Con l’uomo in più i ragazzi di Ciattaglia ci provano con coraggio anche se è il Trodica a graffiare con una ripartenza di Cappelletti conclusa con un sinistro respinto dal palo esterno.
Nella Settempeda entrano tre giovanissimi, Comparone, Carloni e Corna, tutti classe 2008 che faranno molto bene. Proprio Corna è abile da sinistra a mettere un pallone lungo che Piccinini (prova convincente) va a colpire di testa con pregevole elevazione spedendo sotto la traversa. La Settempeda ora crede nel pari.
Al 43’ schema su punizione: Perez tocca per Dolciotti che scarica il sinistro dal limite, risposta in tuffo di Febbo che poi è pronto a rialzarsi per fermare la conclusione a botta sicura di Piccinini. In pieno recupero ancora una ottima chance per la Settempeda che fa gridare al pareggio: imbucata di Corna per Perez che prende il tempo al difensore e tira rasoterra trovando il piede di Febbo che gli dice di no. Finisce qua con il Trodica che si qualifica ai quarti.
TRODICA-SETTEMPEDA 2-1
RETI: pt 15’ Bonvin, 45’ Rapacci; st 39’ Piccinini
TRODICA: Febbo, Virgili, Marcaccio(1’st Gabrielli), Paniconi, Orazi, Rapacci, Panichelli(1’st Emiliozzi), Paoloni(30’st Myrtollari), Bonvin(16’st Voinea), Cappelletti, Merzoug(1’st Ciccalè). A disp. Vesprini, Giovannini, Chornopyshchuk, Candia. All. Buratti
SETTEMPEDA: Braghetti, Eugeni, Rabini, Dolciotti, Piccinini, Sigismondi(28’st Comparone), Sfrappini(35’st Carloni), Staffolani Edoardo, Meschini(20’st Ceci), Maccioni(14’st Perez), Staffolani Alessandro(36’st Corna). A disp. Bartoloni Ludovico, D’Angelo, Massi, Massini. All. Ciattaglia
ARBITRO: Caporaletti di Macerata; assistenti Gasperi di San Benedetto e Compagnucci Monica di Macerata
NOTE: Espulsi: Paniconi per doppia ammonizione al 18’st. Ammoniti: Staffolani E., Paniconi, Myrtollari, Emiliozzi.
(Foto di repertorio)
Nell’ambito della rassegna “Un caffè con l'autore”, promossa dalla biblioteca civica “Francesco Antolisei” città di San Severino Marche, giovedì 7 novembre, a partire dalle ore 17, la sala del Caffè letterario di via Cesare Battisti ospiterà la conferenza dell’esperto in storia e spionaggio Michele Giampieri dal titolo: “Donne nello spionaggio: Luisa Zeni, la Mata Hari italiana”.
Giampieri esplorerà le vite e le attività di tre spie donne: Mata Hari, Elsbeth Schragmuller e Luisa Zeni, evidenziando come siano state percepite e rappresentate in modi diversi rispetto al loro reale operato.
Mata Hari, ovvero Margaretha Zelle, fu una famosa danzatrice esotica olandese. Divenne un simbolo di femme fatale e venne condannata per spionaggio a favore della Germania, sebbene Giampieri sottolinei che la sua figura è stata mitizzata oltre i suoi reali contributi di spionaggio. Elsbeth Schragmuller, nota come Fraulein Doktor, fu una figura enigmatica e potente dello spionaggio tedesco, organizzatrice di spie durante la Prima Guerra Mondiale. È ricordata come una donna di grande intelligenza che operò nel controspionaggio, terrorizzando gli Alleati con le sue operazioni. Luisa Zeni, infine, italiana, patriota e irredentista, operò come spia per l'Italia infiltrandosi dietro le linee austriache e lavorando come crocerossina. Partecipò all'impresa di Fiume e successivamente fu scrittrice. Zeni è definita come la "vera Mata Hari" per il suo ruolo concreto e attivo nel conflitto.
La conferenza vuole riportare alla luce il valore e il ruolo di queste donne, riconoscendo il loro contributo alla storia. L'obiettivo è anche quello di superare pregiudizi e interpretazioni distorte, creando una percezione storica più accurata e bilanciata.
Tamponamento a catena questa mattina, poco dopo le 8,15, lungo la strada statale 361 “Septempedana”, all’altezza della frazione Taccoli di San Severino Marche.
Per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale, quattro mezzi sono entrati in collisione pochi metri prima della rotonda davanti al bar Scuriatti con direzione Treia – centro urbano.
A scontrarsi un autocarro Fiat Iveco Daily ,condotto da un sessantenne di origini foggiane, un autocarro Nissan Townstar condotto da un cinquantenne settempedano, un’autovettura Seat Leon condotta da un cinquantenne maceratese e un’autovettura Hyunday i20 condotta da una cinquantenne treiese. Per tutti solo ferite lievi.
Gli agenti della polizia locale, oltre ai rilievi di legge, hanno garantito la regolamentazione della viabilità insieme al personale Anas.
Giovedì 31 ottobre si alza il sipario sulla nuova stagione di prosa dei Teatri di Sanseverino. Al Feronia va in scena, con inizio dello spettacolo alle ore 20:45, "Arancione", una commedia scritta e diretta da Fabrizio Colica con la collaborazione di Riccardo Sinibaldi. I protagonisti sul palco saranno lo stesso Fabrizio Colica insieme a Leonardo Bocci, Patrizia Loreti, Mauro Conte e Paola Michelini.
Presentata in esclusiva regionale, la rappresentazione porta in scena un mix tra chi siamo e chi gli altri vorrebbero che fossimo, un miscuglio di situazioni e sensazioni di cui non possiamo, pirandellianamente, fare a meno.
È una commedia ambientata all'ora di cena, ma senza una cena vera e propria. È un continuo abbattimento delle aspettative, dalle più piccole, come quelle di una delusione nel non trovare un pasto pronto in casa di chi ci ha invitati, a quelle più grandi, come quelle di un figlio che si mette con una persona del suo stesso sesso.
È una commedia umoristica che non contrasta gli stereotipi, ma li abbraccia. Il testo ruota attorno alla figura del padrone di casa, Fabrizio, che invita suo fratello e la sua ex per presentare loro il suo nuovo fidanzato. Gli invitati finiranno per essere di più, per una serie di eventi del tutto casuali.
Lo schema narrativo è tanto classico quanto infallibile: è sera e un giovanotto pieno di buone intenzioni attende a casa l’arrivo del fratello e della sua ex fidanzata per presentare loro il nuovo compagno, con cui convive da qualche mese. Ovviamente nulla andrà come previsto, non solo perché il protagonista è il primo a soffrire la percezione che di lui hanno gli altri, ma anche perché l’appartamento precedentemente apparteneva a uno psicologo.
Quella che va in scena è un’intelligente dissacrazione dei più immarcescibili stereotipi sull’identità di genere e su quanto una vuota ideologia possa ancora influenzare i comportamenti per il timore del giudizio. Scelte a metà, parole dette tra i denti, velate, mai esplicite, per cautela, per mantenere un equilibrio impossibile tra ciò che siamo per gli altri e ciò che vorremmo essere per noi, proprio come la mescolanza tra rosso e giallo che dà il titolo all’opera: “Arancione”.
Tomas Perez, attaccante esterno classe 1995 è il nuovo arrivato in casa Settempeda. È conosciuto nelle Marche per aver giocato con Civitanovese e Maceratese, con cui tra l’altro vinse da protagonista il campionato di Promozione nella stagione 2021/22. L'ultima esperienza è stata in Eccellenza pugliese.
Alto 168 cm, piede destro, può ricoprire diversi ruoli d'attacco ed ha buona confidenza con il gol. Tomas ha già svolto sabato un primo allenamento seguito dal prof. Marra e probabilmente potrà esordire mercoledì prossimo in coppa contro il Trodica.
La palestra comunale "Toti Barone" presso l’Istituto comprensivo "P. Tacchi Venturi" ha ospitato un importante stage di karate organizzato dall’Asd Idyille Fratini Karate Team, dedicato alla preparazione degli atleti settempedani in vista delle prossime competizioni. L'evento ha visto la partecipazione straordinaria di illustri campioni del settore come il maestro Vincenzo Figuccio del gruppo sportivo Carabinieri, campione mondiale a squadre nella categoria kata, e Sara Cardin del gruppo sportivo Esercito Italiano, pluricampionessa mondiale nella specialità kumite.
Alla manifestazione hanno presenziato anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, che hanno portato i loro saluti agli atleti e agli organizzatori, sottolineando l’importanza dello sport nella crescita e formazione dei giovani. Il sindaco Piermattei ha espresso il proprio sostegno per queste iniziative che promuovono non solo il benessere fisico, ma anche valori di disciplina e rispetto, fondamenti della pratica del karate.
Durante lo stage, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di allenarsi con due delle figure più prestigiose del karate italiano: il maestro Figuccio, cintura nera 6° Dan, e Cardin, cintura nera 5° Dan. Le lezioni si sono concentrate sia sulle tecniche di kata, ovvero le forme, che di kumite, cioè il combattimento corpo a corpo, offrendo agli atleti un’occasione unica di migliorare le proprie abilità sotto la guida di esperti di fama internazionale.
Il responsabile dell'Asd Idyille Fratini Karate Team, Andrea Morelli, si è detto molto soddisfatto della partecipazione e dell'entusiasmo dimostrato dagli atleti e dalle autorità presenti, auspicando che questa collaborazione con le istituzioni locali possa continuare in futuro per promuovere ulteriormente le arti marziali sul territorio. L’incontro ha rappresentato un momento di grande crescita per i giovani atleti settempedani, che hanno potuto trarre ispirazione dall'esperienza e dalla passione dei loro insegnanti.
Dopo la gara rinviata a causa del maltempo in casa della Prime Cleaning Riccione (che sarà recuperata il 6 novembre), la Sios Novavetro San Severino subisce la prima sconfitta interna ad opera della Sir, formazione giovane ma giudicata come "una delle migliori del girone".
I settempedani, privi dell'opposto Luca Paolucci, alle prese con un problema muscolare, schierano la diagonale Palmigiani - Palazzesi e hanno un buon impatto sulla partita. Tant'è che vincono il primo set, mostrando buona determinazione e lucidità fino in fondo. Bene battuta e muro, decisivi due punti di Galabinov negli scambi più "caldi".
Gli umbri però alzano l'asticella nei successivi due parziali e la Sios si perde in alcuni fondamentali. Coach Adrian Pablo Pasquali le prova tutte: inserisce in regia Federico Bonaldo, classe 2004 (alto 190 cm), appena arrivato in casa Sios Novavetro dopo l'esperienza in serie C con il San Giovanni in Marignano; poi cambia i due centrali (dentro Ferrara e Angelini per Facchi e Corradini); ma la Sir continua a martellare, soprattutto con il suo opposto Simone Bellicori.
Nel quarto set c'è più partita, i locali - sospinti dal pubblico del "PalaCiarapica" - cercano di ritrovare la forza per arrivare al tie break, però la squadra umbra non cala il suo ritmo e porta a casa i tre punti. "Avevamo di fronte un ottimo avversario - dice il tecnico Adrian Pablo Pasquali a fine gara - ma, dopo il primo set, abbiamo commesso errori. La sosta forzata non ci ha giovato: la nostra è una squadra nuova, che ha bisogno di giocare insieme per crescere. Bisogna continuare a lavorare".
Tabellino
SIOS NOVAVETRO SAN SEVERINO MARCHE: Facchi, Plesca, Bonaldo, Corradini, Palmigiani, Ferrara, Palazzesi, Caciorgna, Marinozzi, Galabinov, Angelini, Romiti, Torresi. All. Pasquali.
SIR ITS UMBRIA ACADEMY PERUGIA: Tesone, Bucciarelli, Lucarelli, Fiori, Grassi, Bruno, Vagnetti, Severini, Modugno, Fossa, Dionigi, Cannilla, Bellicori. All. Ferraro. Arbitri: Marzio Camiscia e Alessio Cocco.