Con profonda commozione e dolore, anche la città di San Severino Marche si unisce al lutto universale per la scomparsa di Papa Francesco.
"Il suo pontificato ha rappresentato un faro di speranza, umanità e vicinanza per milioni di persone nel mondo, e per la comunità settempedana ha avuto un significato particolarmente toccante. Ricordo ancora con emozione il 16 giugno 2019 quando, durante la sua visita alle zone terremotate dell'Arcidiocesi - sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei - il Santo Padre sorvolò la nostra città in elicottero, impartendo una benedizione dall'alto. Quel gesto simbolico fu per noi un segno tangibile della sua vicinanza e del suo affetto in un momento di grande difficoltà".
Il primo cittadino settempedano ha incontrato il pontefice in diverse occasioni ufficiali in Vaticano: "La sua umiltà, la sua capacità di ascolto e la sua profonda empatia mi hanno sempre colpito profondamente. Sono stati incontri che hanno lasciato un segno indelebile nel mio cuore e in quello di tutta la comunità settempedana".
Papa Francesco ha incarnato i valori più alti del Vangelo: l'amore per i poveri, l'attenzione per gli ultimi, la cura per il creato e la promozione della pace. La sua guida spirituale ha ispirato e continuerà a ispirare generazioni di fedeli e non solo.
"In questo momento di grande tristezza, ci stringiamo in preghiera e riflessione, ricordando le parole e gli insegnamenti del Santo Padre. La sua eredità spirituale e morale – conclude il sindaco Piermattei - continuerà a vivere nei nostri cuori e nelle nostre azioni quotidiane".
Grave incidente nel pomeriggio di oggi, intorno alle ore 17, a Serralta di San Severino Marche. Un motociclista di 61 anni, residente a Falconara Marittima, ha perso il controllo della sua moto in curva ed è finito violentemente contro il guardrail.
L’uomo, secondo una prima ricostruzione, stava percorrendo la strada che attraversa la frazione quando, per cause in corso di accertamento, ha mancato la traiettoria della curva, andando dritto e impattando contro la barriera di protezione laterale.
L’impatto è stato particolarmente violento: il casco si è spaccato e l’uomo ha riportato diversi traumi. I soccorsi sono scattati immediatamente: sul posto è intervenuto il personale del 118 di Camerino, che ha stabilizzato il ferito in attesa dell’eliambulanza.
Il motociclista è stato trasportato in codice rosso all’ospedale regionale di Torrette di Ancona. Le sue condizioni sono serie, ma al momento non si hanno ulteriori dettagli sul quadro clinico.
Le forze dell’ordine hanno effettuato i rilievi per chiarire la dinamica dell’incidente. Non risultano coinvolti altri mezzi.
È stata inaugurata in pieno centro storico, di fronte al giardino storico monumentale “Giuseppe Coletti” la nuova panineria “O’ Capricc”, dedicata alla tradizione gastronomica campana. A far da cornice al taglio del nastro, svoltosi alla presenza della sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, sono stati i colori, i profumi e i sapori di una regione celebre in tutto il mondo per l’eccellenza dei suoi prodotti.
Ideata e gestita dal settempedano Gianluca Bonifazi, insieme alla sua compagna, “O’ Capricc” si propone di valorizzare le tipicità campane attraverso una selezione di panini realizzati con salumi e formaggi, pane artigianale e un mini market in cui acquistare prodotti di nicchia accuratamente scelti: paste artigianali, conserve, oli extravergine e dolci della tradizione.
“Con l’apertura di O’ Capricc – ha dichiarato il sindaco Piermattei – San Severino arricchisce ulteriormente la propria offerta enogastronomica. Sono felice che giovani intraprendenti come Gianluca e la sua compagna abbiano scelto la nostra città per portare un’idea innovativa, capace di coniugare qualità e identità culturale. Auguro loro un grande successo e l’invito a tutti i cittadini è di sostenere questa nuova realtà, che saprà diventare un punto di riferimento per chi ama i sapori autentici”.
Dopo più 23 anni di onorato servizio, di cui oltre una dozzina passati nel ruolo di direttore generale, Pavio Migliozzi lascia l’azienda municipalizzata Assem Spa per raggiunti limiti di età. I vertici della società, insieme ai numerosi colleghi e dipendenti, hanno festeggiato il pensionamento con un po’ di nostalgia perchè Migliozzi è stato per tanti un collega e un guida unica.
All’evento ha voluto portare il suo saluto anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei: “A nome della città, ringrazio Pavio per l’impegno instancabile e la visione con cui ha saputo guidare Assem Spa, contribuendo in modo determinante allo sviluppo dei servizi pubblici locali. Gli auguro una serena e piena realizzazione in questa nuova fase della sua vita”.
Nel corso della serata sono state ripercorse, tra ricordi e commozione, le tappe professionali di Migliozzi che ha ricevuto numerosi omaggi e rappresentazioni di stima e affetto, riconoscimento dell’eccellente lavoro svolto: dall’efficienza della rete alla modernizzazione degli impianti, fino a progetti importanti che hanno fatto conoscere Assem a livello nazionale.
Non sono mancati momenti di leggerezza e di convivialità. L’ex direttore Migliozzi ora potrà dedicarsi completamente alla sua passione della pesca dopo aver dovuto abbandonare quella di una vita: il gioco del biliardo e delle boccette. Per anni è stato anche presidente nazionale del settore boccette della Fibis.
La Climacalor inizia timida, reagisce d’impeto e con un incredibile parziale di 18-0 si porta a condurre all’intervallo lungo (31-28), poi il Basket Vadese pian piano ricuce lo strappo (44-48 al 30’) e, nel quarto decisivo, prende inesorabilmente il largo, facendo sua anche gara 2 del primo turno dei play-off ed estromettendo i settempedani dalla contesa. «Il nostro inizio non è stato dei più ficcanti – commenta il diesse Gabriel Cingolani, ma siamo riusciti a colmare lo svantaggio con le armi della gioventù e giocando semplice. Purtroppo per noi i nostri avversari sono tornati in cattedra grazie ad un basket fisico e tirando fuori l’asso dalla manica, l’ex azzurro Rombaldoni, al momento opportuno, riuscendo così ad imporsi anche in gara 2».
«È stato per noi un finale di stagione affrontato con dignità dopo aver interpretato il girone d’andata alla perfezione, nei piani alti della classifica. Peccato l’infortunio pesante occorso alla nostra punta di diamante, Sorci, che ci ha tarpato le ali anche perché abbinato ad altri k.o. ed alla sfortuna, non ultima quella dell’influenza che ci ha privato di elementi importanti nella fase cruciale della regular season. Nonostante tutto siamo stati capaci di centrare il traguardo minimo dei play-off che ci fa chiudere la stagione con il marchio positivo». Dopo aver metabolizzato l’eliminazione dai play-off, la dirigenza settempedana si ritroverà per porre le basi in vista della prossima stagione.
CLIMACALOR- C.S.93 BASKET VADESE 59-68
CLIMACALOR: Magnatti, Bottacchiari, Belli, Severini 2, Potenza 12, Uncini 2, Della Rocca 7 (1 tiro da 3 punti), Corvatta 9 (1t. da 3p.), Tiranti 13 (2t. da 3p.), Ortenzi 5 (1t. da 3p.), Vissani 9 (1t. da 3p.), Strappaveccia. All. Campetella
C.S.93 BASKET VADESE: Carciani 5, T. Galavotti, Alvear 10, Tasselli, Marini 3, Rombaldoni 12, Matteucci 17, A. Galavotti 3, Vanni, Lulaj 16, Dziho 2. All. Borsella
Arbitri: Mengucci e Maiorana Liga
NOTE: parziali: 11-17/20-11/13-20/15-20; progressivi: 11-17/31-28/44-48/59-68; usciti per 5 falli Vissani (Climacalor), Carciani e Matteucci
Il giardino storico monumentale “Giuseppe Coletti” città di San Severino Marche si veste di primavera e diventa luogo di incontro e di divertimento per ospitare “La Pasquetta dei Fetenti”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune e organizzata dal lounge bar Gartén, in collaborazione con il Backyard di Tolentino e Banzai Experience, vuole essere un evento pensato per i giovani e per chi abbia voglia di trascorrere una giornata all’insegna della spensieratezza, della musica e del buon cibo.
L’appuntamento è per lunedì 21 aprile, giorno di Pasquetta. Dalle ore 13, e fino a tarda sera, cibo a pranzo e cena con meno fisso e su prenotazione al Gartén ma anche menù pic-nic da gustare all’interno dei giardini e, ancora, food truck, beer pong, ping beer pong, vodkast, musica e tanto altro.
La colonna sonora del divertimento sarà firmata da Luca Eboli, Bmas360°, La Creme & Pablo. Guest dj Elion, radio partner Radio Fermo1. Servizio bus navetta disponibile, su prenotazione, da Tolentino a San Severino Marche.
La città di San Severino Marche ha celebrato con orgoglio uno dei suoi esempi più virtuosi di impresa familiare e innovazione industriale: i fratelli Graziano e Daniele Marcantonelli, titolari dell’azienda Artigianvetro, hanno ricevuto un importante riconoscimento dall’Assemblea Legislativa delle Marche, conferito dal presidente Dino Latini e dal vicepresidente Gianluca Pasqui, per il valore economico, sociale e ambientale che l’azienda rappresenta nel panorama produttivo regionale. Presenti anche i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Maurizio Mangialardi.
Alla cerimonia ha preso parte il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha espresso parole di grande stima e riconoscenza verso l’azienda: "Artigianvetro è la dimostrazione concreta di come passione, competenza e spirito di squadra possono generare eccellenza, contribuendo non solo allo sviluppo economico del territorio ma anche alla sua identità più profonda".
Alla cerimonia di conferimento del premio hanno assistito anche Nicola Marcantonelli e Maddalena Marcantonelli. Fondata nel 1985 da Graziano Marcantonelli, e poi cresciuta con l’ingresso del fratello Daniele e di altri membri della famiglia, l'azienda è oggi un punto di riferimento nella lavorazione e posa del vetro piano, operando in un moderno stabilimento di 5mila metri quadrati dotato delle più avanzate tecnologie.
Artigianvetro si distingue per l’alto livello di qualità, sicurezza, sostenibilità ambientale e per il rispetto di un rigoroso codice etico aziendale. Grazie a un percorso di costante crescita l’impresa ha saputo unire artigianalità e tecnologia, affermandosi come marchio sinonimo di affidabilità e innovazione.
Un altro luogo di fede torna agibile, dopo il sisma del 2016, nel comune di San Severino Marche. Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ricevuta la dichiarazione di fine lavori da parte di un tecnico incaricato dalla proprietà, ha revocato l'ordinanza con la quale aveva a suo tempo dichiarato non utilizzabile la chiesa di San Pietro Apostolo, nella frazione di Serripola.
Interessato da lavori di riparazione del danno e miglioramento sismico, grazie a un contributo pubblico concesso dall'Usr della Regione Marche per l'importo di 330mila euro circa, l'immobile religioso potrà tornare ad essere utilizzato dai fedeli.
Eretta nel XV secolo lungo la direttrice ovest - est, posta al margine sud orientale dell’edificato di Serripola, e ristrutturata nel XX secolo, la chiesa di San Pietro Apostolo domina l’antistante sagrato alberato col prospetto principale ovest, a capanna, realizzato in laterizio e scandito da cinque archi a tutto sesto che, in altezza, seguono l’andamento delle falde del tetto e che individuano al loro interno cinque settori rifiniti con scaglie di pietra irregolari: più bassi e caratterizzati in alto da un oculo centinato i due archi posti alle estremità, quello centrale, al contrario, più alto e più largo, poiché ospita il portale principale ad arco a tutto sesto con lunetta decorata, sovrastato da un ampio oculo con cornice modanata in laterizio.
Il prospetto laterale asseconda il declivio del terreno e si presenta come una superficie liscia intonacata, ornata in alto con trabeazione a tre correnti di laterizio, segnata al centro da un ingresso secondario, raccordato alla strada con tre gradini, cui si affianca in alto a sinistra un oculo centinato; segue una porzione a quota di gronda inferiore, corrispondente alla sagrestia, segnata da due piccole aperture; termina il prospetto il campanile a base quadrata con cella campanaria in laterizio a quattro fornici a tutto sesto e copertura a padiglione rivestita in coppi. I prospetti sud ed est sono occupati dai volumi della casa parrocchiale.
Sarà ancora la straordinaria piazza Del Popolo, luogo simbolo della città di San Severino Marche, ad accogliere lo "start" ufficiale del 32esimo Rally Adriatico, terzo round del campionato italiano rally terra, in programma il 3 e 4 maggio prossimi. Una scelta che conferma la volontà dell’organizzazione di Prs Group di valorizzare il territorio, mettendo in mostra alcune tra le più affascinanti cornici delle Marche.
La cerimonia di partenza, in programma per sabato 3 maggio alle ore 19, si svolgerà in uno scenari iconico che ha già catturato team e piloti la scorsa edizione. Un contesto di grande suggestione, perfetto per dare il via a una competizione che è sinonimo di passione, motori e bellezza italiana.
Il Rally Adriatico, come sempre, sarà molto più di una gara. Sarà una festa per gli appassionati, ma anche una vetrina per il territorio, con San Severino Marche, Cingoli (che ospiterà l’arrivo e il quartier generale) e Gagliole coinvolte in un progetto condiviso che punta a promuovere il patrimonio paesaggistico, culturale e ricettivo delle Marche.
L’edizione 2025 vedrà inoltre il ritorno della Qualifying Stage (sabato 3 maggio), riservata alle vetture di classe Rally2/R5, che determinerà l’ordine di partenza della gara vera e propria, prevista per l’intera giornata di domenica 4 maggio. Il percorso si snoderà su nove prove speciali, per un totale di 73 km cronometrati, all’interno di uno sviluppo complessivo di 360 km che interesseranno, anche in questo caso, il territorio settempedano.
Tutto pronto, quindi, per un appuntamento che unisce sport, emozione e valorizzazione territoriale, con il rombo dei motori che ancora una volta si leverà dal cuore storico di San Severino Marche, per scrivere una nuova, appassionante pagina del Rally Adriatico.
Un'autentica folla di fedeli ha preso parte, in un clima di raccoglimento e spiritualità, alla celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme accolta nella suggestiva cornice di Piazza Del Popolo, a San Severino Marche.
A presiedere la solenne liturgia, che ha segnato l’ingresso nella Settimana Santa, è stato monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, affiancato dal vicario don Donato De Blasi e da tutti i sacerdoti della Vicaria.
La celebrazione, fortemente sentita dalla comunità, ha rappresentato un momento di profonda condivisione e riflessione in preparazione alla Pasqua, e ha visto la partecipazione attiva di tantissimi cittadini, famiglie e bambini, riuniti in un gesto corale di fede.
Numerose anche le autorità civili e militari presenti: il sindaco Rosa Piermattei, il presidente del Consiglio comunale Sandro Granata, il vicesindaco e assessore Vanna Bianconi, gli assessori Jacopo Orlandani e Michela Pezzanesi, e il consigliere Alberto Capradossi.
Hanno preso parte alla cerimonia anche il comandante della stazione dei Carabinieri e il comandante della Polizia Locale. Il rito ha avuto inizio con la tradizionale benedizione dei rami d’ulivo, simbolo di pace, e si è svolto in un’atmosfera intensa e partecipata, confermando il forte legame tra la città e le sue tradizioni religiose.
L'incantevole territorio di San Severino Marche, comune tra i più estesi dell’intera regione con i suoi quasi 194 chilometri quadrati, torna sotto i riflettori grazie a un affascinante reportage pubblicato sull'edizione online del periodico "Dove" del Corriere della Sera, tra le più autorevoli testate che si occupano del mondo dei viaggi.
A firmarlo è la giornalista Eleonora Lanzetti, che accompagna il lettore in un itinerario suggestivo alla scoperta del cosiddetto "Tibet delle Marche", un angolo sospeso tra cielo e terra che trova il suo cuore pulsante nel borgo di Elcito, a 821 metri di altitudine.
Il percorso, proposto nello speciale online del magazine, parte da San Severino Marche e si snoda lungo le strade che conducono verso Apiro, passando per la frazione di Castel San Pietro. È un invito rivolto a viaggiatori, appassionati di trekking e bike, ma anche a chi cerca un contatto autentico con la natura e con un'Italia ancora intatta.
"Elcito è un microcosmo fuori dal tempo, abitato da appena sei anime, che si articola in una manciata di case in pietra adagiate su un crinale ventoso, affacciato sull'altopiano di Canfaito, il Monte San Vicino e i resti dell’antica Abbazia di Valfucina. Il piccolo borgo silenzioso si raggiunge dalla vicina San Severino Marche...Gli amanti di bike e trekking scopriranno un posto magico - scrive Lanzetti - in un racconto che restituisce tutta l'emozione di un luogo dove la modernità si dissolve tra i sussurri del vento".
"Pochi ma essenziali i presidi di accoglienza: tra questi 'Il Cantuccio', ristoro semplice e genuino gestito da Roberta Cuomo e Nicola Gianfelice, che accolgono i viandanti con crescia, pecorino stagionato, primosale, prosciutto crudo e coppa di testa al finocchietto selvatico - si legge ancora nell'articolo -. E poi 'Il Rifugio dell'Asino', dove il vero lusso è dormire sotto le stelle, senza segnale telefonico, cullati dai suoni della natura. 'Il telefono non funziona, il wifi non prende, ma si può dormire sotto le stelle cullati dal canto delle cicale', raccontano i due gestori. Una scelta controcorrente, che fa di Elcito una destinazione d’anima, perfetta per chi cerca autenticità e silenzio".
Questo viaggio straordinario si svolge all'interno della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, un'area protetta di rara bellezza, ancora poco conosciuta al grande pubblico, ma capace di regalare emozioni autentiche a ogni passo. L'articolo completo è disponibile sul sito 'Dove' al link: leggi qui.
Ha preso il via ieri il corso formativo organizzato dalla dottoressa Nadia Mosca, direttore medico dell'Integrazione Ospedale-Territorio dell’Ast di Macerata, intitolato "Gli incontri del sabato: territorio e ospedale a confronto", con la finalità di promuovere il dialogo e la collaborazione tra i professionisti della medicina territoriale e quelli ospedalieri.
L'iniziativa, ideata per favorire lo scambio di esperienze e conoscenze con l’obiettivo di migliorare l'approccio multidisciplinare e integrato nella cura del paziente, è articolata in un ciclo di incontri che si svolgeranno nei sabati del 17 maggio, 18 ottobre e 22 novembre 2025 presso l'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche.
Il corso è frutto dell’organizzazione e della partecipazione attiva dei coordinatori dell'equipe territoriale dei medici di medicina generale, i dottori Edoardo Ceschini, Marcello Arcangeli, Daniele Massaccesi e Giuseppina Rinaldi e si incentra sull’analisi e sulla condivisione dei nuovi modelli organizzativi clinico-assistenziali che uniscono ospedale e territorio.
"In un contesto sanitario in continua evoluzione, l’integrazione tra le diverse realtà professionali è un elemento cruciale per rispondere in modo adeguato alle esigenze di salute della popolazione – ha dichiarato la dottoressa Nadia Mosca, direttore medico dell’Integrazione Ospedale-Territorio dell’Ast di Macerata – Ringrazio tutti i professionisti coinvolti, che hanno condiviso la propria esperienza in questo progetto”.
Ogni incontro sarà un’occasione di confronto diretto tra i medici specialisti ospedalieri e quelli di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, con un programma che prevede approfondimenti sui principali temi di interesse clinico e assistenziale”.
Gli specialisti provenienti dai Reparti di Pronto Soccorso e Medicina d'Urgenza, Radiologia, Pediatria, Allergologia, Dermatologia, Ostetricia e Ginecologia, Cardiologia, Otorinolaringoiatria, Nefrologia e Dialisi, Chirurgia Generale e Ortopedia degli ospedali di Civitanova Marche guideranno la discussione su numerose patologie specialistiche, trattando casi di frequente riscontro e offrendo soluzioni pratiche basate sulle ultime evidenze scientifiche.
"Ringrazio la Dr.ssa Mosca per l’organizzazione di questi incontri, che rappresentano un'opportunità unica per medici di diversa provenienza per aggiornarsi sui temi clinici più rilevanti, condividendo approcci innovativi nella gestione del paziente", ha affermato il Direttore Generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini.
Al centro di ogni sessione ci sarà un'intensa interazione tra Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, rappresentati dal Direttore del Distretto di Civitanova Marche Pier Daniel Ruggiero, e gli specialisti ospedalieri in un dialogo finalizzato a rafforzare l'integrazione tra il sistema ospedaliero e quello territoriale.
Attraverso una collaborazione continua e reciproca è possibile costruire un percorso assistenziale completo e più efficiente, che risponda in modo tempestivo ai bisogni di salute dei cittadini.
Quando il dolore si trasforma in dono per gli altri è capace di portare frutti di bene tangibili. Così è stato per la donazione di quaranta mila euro all’Hospice di San Severino da parte della Fondazione L’anello della Vita Onlus del presidente Marco Massei ufficializzata stamattina con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini, la sindaca di San Severino Rosa Piermattei, il comandante della locale stazione Massimiliano Lucarelli, rappresentanti delle locali Croce Rossa e Avis e molti medici dell’Ospedale settempedano, tra i quali i dottori Giorgetti, Lombardello, Faloppi, Poloni.
Una donazione importante attraverso la quale sono stati comprati nuovi letti e arredi, frutto della generosità di tante famiglie di pazienti che hanno soggiornato all’Hospice e hanno voluto ringraziare con un’elargizione benefica la struttura ospedaliera per la qualità delle cure ricevute.
“L’ Hospice di San Severino è parte integrante della nostra realtà – ha affermato il sindaco della città settempedana Rosa Piermattei - un luogo di cura dove si incontrano grandi professionalità e straordinaria umanità nell’attenzione rivolta ai pazienti e alle famiglie.
Faloppi ha parlato di un modello esistente a San Severino che dovrebbe essere riprodotto, nella fattispecie si tratta delle cure simultanee, cioè di quella presa in carico a 360 gradi del paziente oncologico in un’integrazione multidisciplinare tra oncologia attiva e fine vita, tra gli specialisti palliativisti e oncologi per garantire efficacia delle cure e qualità della vita.
“Ringrazio di cuore tutte le famiglie che hanno donato e che hanno permesso l’acquisto di nuovi arredi per rendere l’attività terapeutica che qui si svolge ancora più confortevole – ha esordito l’avvocato Marco Massei della Fondazione l’Anello della Vita. – Il diritto alla Salute è anche potersi curare adeguatamente, anche quando non si può guarire”.
“L’Ospedale di S. Severino è un punto di riferimento importante per le cure, che noi vorremmo implementare per essere vicini ai pazienti, anche nelle cure a domicilio.
Stiamo investendo cifre importanti nel presidio settempedano, stiamo completando l’adeguamento alla normativa antincendio per un importo di 1 milione e 219 mila euro, abbiamo già realizzato la Centrale Operativa Territoriale (COT) per un importo di 173mila euro, che funge da collegamento tra ospedale e territorio, e sono in corso i lavori di realizzazione della Casa di Comunità Hub per un importo di 3 milioni e 264 mila euro.
E Marini spiega – “Dobbiamo ragionare in termini di offerta sanitaria di qualità e in rete con gli altri Ospedali dell’Ast, mantenendo i servizi, perché all’Ospedale di San Severino lavorano 185 persone e rappresentano un patrimonio di competenze importanti, che vanno valorizzate. Da gennaio ho fatto 100 assunzioni, è un piano occupazionale di grande impegno, ma vi assicuro che faremo il possibile per avere le dotazioni organiche che servono”.
“Non per caso siamo qui oggi a parlare di un Ospedale che è stato difeso nel tempo attraverso battaglie istituzionali dove anch’io ero presente in diverso ruolo – ha esordito il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini - perché abbiamo lottato perché San Severino avesse il suo Ospedale di Base, con la sua autonomia e i suoi finanziamenti dedicati, previsti ora anche nel Piano Socio Sanitario che abbiamo approvato. 1245 sono i ricoveri di San Severino, mentre gli accessi al Punto di Primo Intervento sono stati 12678. Cifre importanti per un ospedale riferimento di un intero territorio".
L’assessore ha poi ricordato che la Regione Marche vanta di essere seconda in Italia, dopo la Provincia di Bolzano, per tecnologie sanitarie d’avanguardia.
“La domanda di Sanità è una domanda indefinita, ma noi come Regione abbiamo investito nella formazione dei Medici finanziando 150 borse di studio in più l’anno e garantendo il numero dei medici che serviranno per gli anni a venire, 2027 e 2028. Nell’Ospedale di San Severino ci sono eccellenze nazionali, basti pensare all’Oculistica guidata dal Dr. Vincenzo Ramovecchi e all’Oncologia Genetica guidata dal Dr. Luca Faloppi.Voglio annunciare con orgoglio che stiamo lavorando per fare di San Severino un Centro per la cura del tumore al pancreas in collaborazione con altri prestigiosi Centri a livello nazionale, a testimonianza della caratura professionale dei medici che lavorano nel presidio di San Severino”.
Lotta strenuamente per tre quarti di gara, rimanendo a lungo in partita pur senza poter contare sullo squalificato Vissani, ma ciò non basta per acciuffare il successo. La Climacalor San Severino deve inchinarsi (69-49) al C.S. 93 Basket Vadese in gara 1 del primo turno dei play-off promozione ed ora si prepara a vender cara la pelle in gara 2, prevista giovedì 17 al palasport Ciarapica, con palla a due alle 21.00.
«La sconfitta è giusta – analizza con sportività il diesse biancorosso Gabriel Cingolani - anche se il risultato finale è troppo pesante per come i ragazzi hanno affrontato la partita, su un parquet scomodo per la distanza chilometrica dal nostro centro e difficile, perché i vadesi sono arrivati ad un passo della prima posizione nel girone A, fatto che la dice lunga sul loro livello tecnico. Squadra avversaria molto fisica, tosta in difesa, ficcante nel gioco offensivo dove il “terminale” è un certo Rodolfo Rombaldoni, medaglia d’argento olimpica ad Atene nel 2004, giocatore che ha “masticato” tanta serie A, un piacere guardarlo giocare nonostante l’età (49 anni), coadiuvato da Matteucci, ottimo pivot e Alvear, ex compagno di squadra a Porto San Giorgio del nostro dirigente “Toro” Tortolini, che ci ha puniti dall’arco nei momenti topici. Il confronto – prosegue nella sua disamina Cingolani - è risultato equilibrato fino all’ultimo quarto, quando i nostri avversari hanno sferrato la spallata decisiva. Voglio comunque fare i complimenti ai ragazzi, che hanno giocato un buon basket, di squadra, con la giusta intensità, senza innervosirsi con la coppia arbitrale, brava anch’essa. Resta il rimpianto per l’eccessiva imprecisione al tiro e per gli errori di gioventù in alcune fasi del match dove avevamo riagguantato il risultato. Non abbiamo mai mollato e – sprona infine Cingolani - non bisognerà farlo giovedì prossimo!».
C. S. 93 BASKET VADESE - CLIMACALOR 69-49
C.S. 93 BASKET VADESE: Carciani 2, T. Galavotti 2, Tasselli, Marini 8, Vanni 9, Massani 4, G. Rossi, Rombaldoni 8, Matteucci 19, A. Galavotti, Alvear 12, Lulaj 5
All. BorsellaCLIMACALOR: Magnatti 2, Bottacchiari n.e., Belli 2, Severini 12, Potenza 17, Uncini 5, Della Rocca 4, Corvatta, Tiranti 4, Ortenzi 3, Strappaveccia
All. CampetellaNOTE: parziali: 18-15/17-8/13-14/21-12; progressivi: 18-15/35-23/48-37/69-49; uscito per 5 falli Matteucci (C.S. Basket Vadese)
Il teatro Italia di San Severino Marche ha ospitato l’incontro, promosso dal Comune, per discutere della proposta di realizzazione di un impianto eolico di grandi dimensioni da parte della società Wind Energy Gagliole Srl che prevede la costruzione di nove aerogeneratori, per una potenza complessiva di 29,7 MW di potenza, da ubicare nei territori comunali di San Severino Marche e Gagliole.
L’iniziativa nasce a seguito della richiesta di un’inchiesta pubblica, presentata dall’Amministraazione settempedana alla Regione Marche, per l’attivazione di quanto previsto dall’articolo 24-bis del Decreto Legislativo 152/2006, con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza e partecipazione dei cittadini.
Durante l’assemblea è stato illustrato nel dettaglio il progetto, sono stati analizzati i possibili impatti ambientali, con particolare attenzione alle numerose criticità emerse finora, ed è stato dato ampio spazio agli interventi del pubblico, che ha potuto esprimere opinioni, porre domande e consegnare osservazioni scritte.
L’incontro è stato moderato dal dirigente del settore Valutazioni e autorizzazioni ambientali della Regione Marche, Roberto Ciccioli, affiancato dalla responsabile del procedimento, Silvia Sternini.
Presenti, tra gli altri, il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il sindaco di Gagliole, Sandro Bonicelli, e quello di Fiuminata, Vincenzo Felicioli, il presidente del Consiglio comunale settempedano, Sandro Granata, il vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, gli assessori Sara Clorinda Bianchi, Jacopo Orlandani e Paolo Paoloni, e i consiglieri Tarcisio Antognotti, Alessandra Aronne, Francesco Borioni e Tiziana Gazzellini.
“Come Amministrazione comunale – ha spiegato il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, aprendo l’incontro - ci siamo sentiti in dovere di avviare questo confronto pubblico per coinvolgere direttamente la cittadinanza. Lo abbiamo fatto perché crediamo in una politica che ascolta, che condivide e che non impone dall’alto scelte che rischiano di compromettere in modo irreversibile il nostro patrimonio paesaggistico e ambientale. Abbiamo sempre dichiarato, con chiarezza e determinazione, la nostra totale contrarietà a qualsiasi progetto che deturpi il nostro territorio. Così ci siamo già espressi in Consiglio comunale, che rappresenta la sede istituzionale più alta per la vita democratica della nostra comunità. La posizione dell’Amministrazione è netta, ed è condivisa anche dalla Soprintendenza, che proprio di recente ha espresso un parere contrario all’intervento”.
Il primo cittadino settempedano ha poi proseguito: “Siamo consapevoli della necessità di uno sviluppo sostenibile, che tenga conto anche delle energie rinnovabili. Ma la sostenibilità non può mai andare a scapito dell’identità e della bellezza dei luoghi che abitiamo, né ignorare le esigenze e le opinioni delle persone che vivono quotidianamente questi territori”.
Contrario al progetto anche il sindaco di Gagliole, Sandro Botticelli: “Il nostro Piano regolatore vieta impianti nelle aree protette. Questo impianto ci preoccupa molto, sia per le pale alte fino a 180 metri, sia per la viabilità prevista a servizio dello stesso. Non diciamo no alle energie rinnovabili, ma vogliamo tutelare un territorio su cui sono stati investiti fondi importanti del Pnrr”.
A presentare il progetto per conto della Wind Energy Gagliole Srl, è stato Emanuele Mainardi, responsabile del settore energie rinnovabili del gruppo Carlo Maresca, il quale ha ricordato come l’azienda, attiva da oltre 60 anni nelle costruzioni e nel turismo, operi da tempo anche nel campo delle nuove fonti energetiche tramite la holding Blunova: “Come imprenditori ci troviamo a immaginare percorsi che non sempre sono i più condivisi - ha sottolineato Mainardi lamentando - Tutte le regioni italiane sono in ritardo nell’individuazione delle aree idonee non facciamo guerre di religione con nessuno ma siamo aperti al confronto e speriamo di poter trovare un percorso condiviso da tutti. Questo progetto – ha poi spiegato – è nato nel 2021 con l’Università Politecnica delle Marche alla quale è stato affidato uno studio delle potenzialità eoliche della regione. Lo studio sulla ventosità e la produzione energetica ha permesso di estrarre dati da un modello matematico di mesoscala molto sofisticato che ha ricostruito cinque anni meteorologici. Dalle analisi condotte è emersa una ventosità media pari a 7,6 metri al secondo e un numero di ore equivalenti pari a 3175 a P75. Il progetto – ha concluso Mainardi - sta seguendo un iter autorizzativo che è tutto regionale”.
Il progettista Roberto Lorenzotti ha illustrato i dettagli tecnici, spiegando che gli aerogeneratori – prodotti da una società danese – avranno un diametro di 136 metri e un’altezza massima di 180 metri. Le piattaforme di appoggio saranno di 30 x 26 metri, con viabilità di accesso di circa 5 metri di larghezza, prevalentemente su strade esistenti, ad eccezione di un tratto nei pressi di Gagliole. La sottostazione sarà realizzata in località Mascioli, a Camerino.
“La zona di impianto – è intervenuto il professionista – non vede la presenza di insediamenti di tipo abitativo essendo i terreni a destinazione agricola ma solamente case sparse o edifici rurali abbandonati e rifugi. Nella zona sono inoltre presenti diverse infrastrutture tra cui una cava attiva oggetto di sfruttamento, un cementificio, la strada provinciale SP 361 e la strada di scorrimento veloce SS 256. Ogni parco eolico – ha spiegato Lorenzotti - ha un impatto ambientale ma il quadro normativo impone di raggiungere l’obiettivo della copertura, entro il 2030, del 30% del consumo di energia da fonti rinnovabili. Nelle Marche la quota di incremento assegnata è pari a 2,3 GW e allo stato attuale siamo a 0,3 GW”.
L’area oggetto dell’intervento per la costruzione di un mega impianto eolico risulta essere una zona agricola montana sita sulla seconda dorsale montuosa della Regione con un’altitudine compresa tra i 700 e i 900 metri sul livello del mare. L’impianto, in base al progetto, verrà connesso in antenna a 132 kV su una nuova stazione elettrica di Terna nel comune di Camerino che si inserirà sulla linea “Valcimarra – Camerino” e “Valcimarra Cappuccini”.
Durante l’assemblea sono stati sollevati diversi interrogativi: dalla mancanza di uno studio preliminare sull’avifauna, alle garanzie finanziarie per il ripristino ambientale e delle misure compensative, dai rischi idrogeologici ad altri temi.
Un drammatico incidente si è verificato nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 13:30, lungo la Strada Settempedana, non lontano dall’ospedale di San Severino Marche. Un giovane ciclista di 33 anni, Pietro Fabiani, residente a Montecassiano, ha perso tragicamente la vita dopo essere stato travolto da un mezzo agricolo.
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della Compagnia di Tolentino, il 33enne avrebbe perso il controllo della bicicletta, finendo a terra. Successivamente è stato travolto da un mezzo agricolo che viaggiava nella stessa direzione.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118 e i militari dell’Arma, ma per il giovane non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo. I soccorritori hanno potuto soltanto constatarne il decesso.
Il tratto di strada interessato è stato chiuso al traffico il tempo necessario per consentire i rilievi tecnici e garantire la sicurezza dell’area. Le forze dell’ordine stanno lavorando per chiarire con esattezza la dinamica dell’accaduto. La notizia ha profondamente scosso le comunità di San Severino e Montecassiano. Il magistrato ha disposto un accertamento medico legale sul corpo del 33enne.
La città di San Severino Marche ospiterà l’ultima tappa della mostra "Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede", esposizione itinerante promossa dall’Anci Marche e dal Pio Sodalizio dei Piceni che, dopo essere stata accolta nel complesso monumentale di San Salvatore in Lauro a Roma e poi a palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, ha inaugurato la sua seconda edizione alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
Si tratta di un interessantissimo percorso culturale e spirituale che restituisce al pubblico capolavori rinascimentali salvati dalle macerie del sisma e tornati a splendere grazie a importanti interventi di restauro.
Presente alla cerimonia anconetana anche il primo cittadino settempedano Rosa Piermattei, che ha ricordato come San Severino Marche, città fortemente colpita dal terremoto, accoglierà l’evento conclusivo dell’esposizione, un segnale importante di rinascita e valorizzazione del patrimonio artistico locale.
"La mostra - spiega il sindaco Piermattei - rappresenta un simbolo tangibile della resilienza e della determinazione delle nostre comunità nel preservare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale colpito dal sisma. Le opere esposte, tra cui importanti capolavori, testimoniano non solo la ricchezza artistica delle Marche, ma anche l'impegno profuso nel loro restauro e nella loro restituzione alla collettività".
Curata da Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, la mostra è promossa con il sostegno della Regione Marche, del Ministero della Cultura e di numerosi enti locali e in collaborazione con la Soprintendenza e con Marche Teatro e il contributo del Commissario straordinario alla Ricostruzione sisma 2016, del Comune di Ancona, del Comune di Ascoli Piceno e del Comune di San Severino Marche.
Prosegue l’attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e ai reati contro la sicurezza pubblica da parte dei carabinieri del Comando Provinciale di Macerata. In diversi comuni della provincia, nelle ultime ore, sono stati effettuati mirati controlli che hanno portato a una denuncia per spaccio di cocaina e a due segnalazioni per uso personale di stupefacenti.
In particolare a Civitanova Marche, i carabinieri dell’Aliquota Operativa della locale Compagnia, insieme a una unità cinofila della Guardia di Finanza, hanno denunciato un 33enne originario di Palermo e residente a Como per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato trovato in possesso di circa 11 grammi di cocaina suddivisi in dosi, materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione e 320 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. La droga e il denaro sono stati sequestrati.
Segnalazioni al prefetto per uso personale di droga. A Sarnano, i carabinieri della locale Stazione hanno fermato un 26enne alla guida del proprio veicolo, trovandolo in possesso di circa un grammo di hashish. La sostanza è stata sequestrata e la patente di guida è stata ritirata.
A San Severino Marche, un 23enne già noto alle forze dell’ordine è stato sorpreso nella sua auto, dalla quale proveniva un forte odore di sostanze stupefacenti. La perquisizione ha permesso di rinvenire uno spinello e oltre due grammi di hashish. Anche in questo caso è scattata la segnalazione al prefetto, il sequestro della sostanza e il ritiro della patente.
Semaforo verde dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le provincie di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata ai lavori di riparazione dei danni provocati dagli eventi sismici del 2016 alla chiesa di Santa Maria della Pieve, a San Severino Marche.
L’edificio di culto, di proprietà della parrocchia omonima, sorge in adiacenza a una costruzione in muratura a due piani, attualmente di proprietà della stessa Soprintendenza che è oggetto di un distinto intervento post sisma con fondi del Ministero della Cultura. L’attuale chiesa costituisce la parte superstite della Pieve originaria, edificata nel XII secolo interessata da crolli nel XVII secolo, e da vari rimaneggiamenti nei secoli successivi.
Oggi l’edificio si presenta a navata unica, con abside poligonale a sei lati e semicupola in laterizio costolonata. Lungo le pareti laterali si conservano colonne polilobate in laterizio, con basi e capitelli in pietra, oggi inglobate nelle murature. Sul lato sud, tra le colonne superstiti e le tamponature delle campate, sono state inserite lastre di vetro con funzione decorativa. La copertura è realizzata in legno e composta da cinque capriate, arcarecci e tavolato, con manto in coppi. L’area absidale è introdotta da un arco trionfale in mattoni, attualmente privo di incatenamento.
L’abside, invece, presenta due aperture strombate e nicchie ricavate nello spessore murario. Le sue pareti, in laterizio a faccia vista, conservano ampie porzioni di affreschi risalenti al XIV - XV secolo. Le murature più antiche — tra cui le colonne, l’abside (ad eccezione della parte inferiore), la semicupola e la facciata ricostruita — sono realizzate in mattoni. Le tamponature tra le arcate laterali sono invece in muratura di pietra squadrata e listata. La facciata, anch’essa in mattoni, è a capanna, con portale centrale e un’unica apertura in asse. Il campanile a vela, con un’unica arcata, è situato in corrispondenza dell’area absidale.
A seguito degli eventi sismici del 2016 l’edificio è stato interessato da danni rilevanti e presenta lesioni alle angolate imputabili ad un principio di ribaltamento della facciata, lesioni nelle murature laterali, lesioni in corrispondenza delle pareti dell’abside che interessano anche le superfici affrescate, lesioni e distacchi lungo i contrafforti esterni e il basamento dell’abside.
Torna agibile dopo il sisma del 2016 anche la chiesa di Santa Caterina, luogo di culto incorporato con il monastero omonimo che è stato riconsegnato alla comunità, dopo le scosse di terremoto, nel dicembre 2024. Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato la struttura non agibile.
La chiesa, di proprietà del Fondo Edifici di Culto, è stata interessata da un importante intervento di messa in sicurezza e consolidamento strutturale grazie a finanziamento pubblico di circa 310mila euro.
L’intervento è stato promosso e attuato dal Ministero della Cultura – Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 grazie all’Ordinanza Commissariale n. 31/2017. Le opere, affidate alla ditta Mgr Srl, hanno comportato lavori di consolidamento strutturale dell’edificio di culto, la messa in sicurezza del terrapieno e del paramento lapideo adiacente, i restauri dell’apparato decorativo interferente con le opere strutturali e gli adeguamenti e i miglioramenti alle opere originariamente previste.
Il progetto ha visto coinvolti un’équipe tecnica multidisciplinare guidata dall’ingegner Camilla Tassi, in qualità di responsabile unico del procedimento e direttore dei lavori, con il supporto dell’ingegner Fabio Massimo Eugeni, che si è occupato delle strutture, e dell’architetto Andrea Stortini che ha seguito la parte della sicurezza in fase esecutiva, e del geometra Diego Battistelli cui sono state affidate le opere architettoniche.
“Questo intervento – ha sottolineato il sindaco, Rosa Piermattei - rappresenta un ulteriore passo avanti nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio storico -religioso della nostra città e contribuisce al ritorno alla piena fruibilità di un luogo simbolico per la comunità locale”.
La chiesa di Santa Caterina è a croce greca, con cupolino centrale su colonne binate e soffitto voltato a botte in prossimità dell'ingresso e del presbiterio. È una struttura con muratura mista di pietra e laterizio a corsi irregolari, volta in camorcanna, copertura con struttura lignea e manto in coppi. L'accesso dalla strada è posto sull'unico fianco libero della chiesa, attraverso un imponente portale in pietra di gusto barocco.
All'interno si trovano tre altari di cui il maggiore con decorazioni in legno di Venanzio Bigioli. L’altare maggiore, realizzato nel 1838 dall’intagliatore Venanzio Bigioli e dal decoratore Trotti, ospita la tela con Deposizione di Cristo dipinta da Filippo Bigioli, figlio di Venanzio. L’altare di destra accoglie la tela del sanseverinate Cipriano Divini mentre quello di sinistra è dedicato a Sant’Illuminato, monaco benedettino vissuto nel XII secolo.