Giovedì 10 aprile ultimo appuntamento della stagione sinfonica Form al Teatro Feronia di San Severino Marche. Per questa occasione sul palco ci saranno "Gli Ospiti della FORM": lo scrittore Sandro Cappelletto e il pianista Marco Scolastra con lo spettacolo "The Young Beethoven - Gli artigli di un artista da cucciolo".
Il titolo, che rimanda a quello del romanzo di formazione di Joyce Portrait of the artista as a young man porta il pubblico del Feronia ai primi anni di attività del musicista di Bonn. Prima di Beethoven, nessun musicista era stato per i propri successori una figura così ingombrante con cui confrontarsi, e la narrazione di Cappelletto prova a illustrare le ragioni dell’affermarsi di questa figura titanica per la cultura occidentale.
Scolastra sarà impegnato nell'esecuzione di pagine rare da ascoltare, per lo più attinenti ai primi anni di attività del compositore: Bagatella in mi bemolle maggiore op. 33 n. 1 (Andante grazioso, quasi allegretto); Bagatella in mi bemolle maggiore op. 126 n. 6 (Presto - Andante amabile e con moto - Tempo I); Variazioni sopra una marcia di Dressler WoO 63 (Thema, var. I, VII, VIII); Fuga a due voci WoO 31; Rondo in do maggiore WoO 48; Kurfürstensonate in fa minore WoO 47/2 (Larghetto maestoso, Allegro assai - Andante - Presto); Sonata in do maggiore WoO 51 (Allegro - Adagio); Variazioni sul duetto “Nel cor più non mi sento” WoO 70 (da La Molinara di Paisiello) e Sonata in fa minore op. 2 n. 1 (IV tempo. Prestissimo).
L’appuntamento viene realizzato con la collaborazione di Roberto Valli Pianoforti. Biglietti da 5 a 15 euro, info: 0733 634369.
Anche la città di San Severino Marche ha preso parte, a Vedano Olona, alla Giornata nazionale dell’associazione "Città per la Fraternità", un evento che ogni anno celebra e promuove le esperienze virtuose delle amministrazioni locali impegnate nella costruzione di comunità solidali.
Cuore pulsante della cerimonia è stata la consegna del XII Premio Internazionale Chiara Lubich per la Fraternità, riconoscimento che ha visto la Città di Soliera, in provincia di Modena, trionfare con il progetto "Community Care – Il fiore e le rose", un esempio tangibile di come la fraternità possa tradursi in cura, vicinanza e ascolto.
Una menzione speciale è stata conferita alla città di San Severino Marche per l’impegno costante e articolato nel promuovere reti di solidarietà e inclusione sociale attraverso un insieme integrato di iniziative, raccolte sotto il titolo "Continuità solidale: un mosaico di iniziative per la fraternità", che oltre al Comune coinvolgono anche la Caritas Vicariale, l’associazione Help S.O.S. Salute e Famiglia Odv, l'Acec Associazione cattolica esercenti cinema, l'Uteam, la Croce Rossa Italiana di San Severino Marche e il comune di Tolentino.
Il progetto presentato da San Severino Marche si fonda su una rete ampia e integrata di interventi, tra cui spiccano l'Emporio Solidale Diocesano, inaugurato nel gennaio 2024 e gestito interamente da volontari, che offre beni di prima necessità alle famiglie in difficoltà e rappresenta un punto di incontro e partecipazione attiva per tutta la comunità; le attività dell’associazione Help S.O.S. Salute e Famiglia Odv, impegnata nel sostegno a donne, minori, anziani e persone fragili, nella prevenzione delle dipendenze e nel contrasto al disagio giovanile e al bullismo, il cine-teatro San Paolo, gestito da giovani volontari e sede di iniziative culturali e scolastiche, divenuto simbolo della resilienza culturale dopo il sisma, e punto di aggregazione per le nuove generazioni oltre al servizio della Croce Rossa, che assiste persone vulnerabili nei bisogni quotidiani di trasporto e accompagnamento, anche nelle aree più isolate del vasto territorio comunale; e alle attività dell’Uteam Università della Terza Età che promuove la crescita culturale, morale e spirituale degli anziani, valorizzando il tempo libero come momento di dignità e formazione permanente.
Queste iniziative rappresentano un autentico "mosaico solidale", che testimonia il profondo radicamento della fraternità nella visione amministrativa e sociale della città. La partecipazione di San Severino Marche alla rete "Città per la Fraternità" si è rivelata nel tempo un terreno fertile per la crescita di esperienze condivise anche con altre città, come Tolentino, con cui esiste una collaborazione attiva. "La menzione speciale ricevuta in occasione del Premio Chiara Lubich 2025 rappresenta un riconoscimento importante di questo cammino collettivo", spiega l’assessore ai Servizi Sociali del Comune, Michela Pezzanesi.
Piazza del Popolo, luogo simbolo della città di San Severino Marche, invasa per una mattinata dai bolidi della casa di Stoccarda. Il Club Passione Porsche Marche, guidato dal presidente Antonio Pierluigi, ha infatti scelto quella che è una delle più belle piazze d’Italia per un raduno che ha visto la partecipazione di una sessantina di auto, tra mezzi storici e modelli ultramoderni elettrici.
Ad accogliere la comitiva è stato il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei. Tra i presenti anche l’assessore regionale al Bilancio, Enti Locali, Organizzazione e personale, Goffredo Brandoni. Oltre alle bellezze cittadine, dal teatro Feronia al Marec, il Museo dell’Arte Recuperata; proprietari e appassionati di Porsche hanno potuto degustare le eccellenze settempedane a tavola.
Tra i molti modelli presenti anche una preziosissima Gt3 Rs, un bolide da 525 cavalli di potenza e un’accelerazione 0-100 chilometri orari di 3,2 secondi ma anche diverse 911 Carrera, Targa e cabrio, Taycan, Panamera, Cayenne, Boxter e una classicissima 914.
“Vedere qui riuniti tante meravigliose auto da collezione è un vero spettacolo non solo per gli amanti dei motori, ma per chiunque apprezzi il connubio tra ingegneria, design e passione. Ringrazio il presidente del Club, Antonio Pierluigi, e tutti i soci per aver scelto la nostra città come una delle tappe del vostro tour tra le eccellenze marchigiane – è intervenuto portando il proprio saluto il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha anche aggiunto - Eventi come questo dimostrano come tradizione e innovazione possano camminare insieme, proprio come accade nel mondo dell'automobilismo, dove il rispetto per la storia si fonde con la ricerca e la tecnologia”.
Chiusura opaca di regular season della Climacalor San Severino che conduce comoda nel primo parziale (17-12), tiene botta per i successivi due ma si scioglie dopo il secondo intervallo corto al cospetto di un Picchio Civitanova che merita la vittoria (61-69) per averci creduto di più.
Grazie al successo di venerdì sera i rivieraschi si piazzano al quinto posto, mentre i biancorossi di coach Campetella devono accontentarsi della settima piazza finale dopo aver creduto nel quarto posto che è restato una chimera e che avrebbe consentito alla truppa del presidente Francesco Ortenzi di giocarsi il primo turno dei play-off con il vantaggio dell’eventuale “bella” in casa.
«Abbiamo seguìto il piano che avevamo preparato per la partita per circa 6’ – commenta nell’immediato dopo gara coach Samuele Campetella -, dopodiché siamo risultati mosci in difesa ed abbiamo fatto scelte sbagliate in attacco, risultando troppo nervosi nei momenti topici del confronto con i rivieraschi. Non sembriamo più la squadra che eravamo, ma spero che i play-off diano la scossa che potrebbe rivalutare l’intera stagione». Dopo la battuta d’arresto patita dai “ramarri”, la Climacalor è stata accoppiata alla seconda forza del girone A di Divisione regionale 1, il C.S. 93 Basket Vadese reduce dalla vittoria per 67-63 a spese del Basket Jesi Academy fanalino di coda del raggruppamento dorico-pesarese.
Gara 1 del primo turno dei play-off è prevista per la fine della prossima settimana fuori casa, gara 2 al palas Ciarapica giovedì 17 aprile alle 21.00, eventuale “bella” ancora in terra vadese, dopo la pausa pasquale, per il miglior piazzamento della compagine pesarese.
CLIMACALOR-IL PICCHIO CIVITANOVA 61-69
CLIMACALOR: Magnatti 2, Bottacchiari n.e., Belli 2, Severini 3, Potenza 11, Uncini 6, Della Rocca, Corvatta 3, Tiranti, Ortenzi 18 (2 tiri da 3 punti), Vissani 16 (3t. da 3p.), Strappaveccia n.e.
All. CampetellaIL PICCHIO CIVITANOVA: Sbrancia, Malaspina 1, Bindelli 2, Bordignon 7, Paoletti 17 (3t. da 3p.), Orioli n.e., Fermani, Acquaroli 4, Magrini 23, Barbieri 1, Seri 8, Ferraro 6
All. Funari
Arbitri: Tritarelli e Veroli
NOTE: parziali: 17-12/17-21/16-18/11-18; progressivi 17-12/34-33/50-51/61-69; usciti per 5 falli Vissani e Severini (antisportivo e successivo fallo tecnico).
Add. stampa Luca Muscolini
Domani domenica 6 aprile, tappa tutta settempedana per i soci del Club Passione Porsche Marche guidato dal presidente Antonio Pierluigi. Dalle ore 9,30 alle 13 i bolidi della casa di Stoccarda, tra mezzi storici e modelli ultramoderni elettrici, saranno in piazza Del Popolo meta di uno dei tour alla scoperta delle eccellenze marchigiane. Sono attesi una cinquantina di mezzi.
L’Ambito Territoriale Sociale presso l’Unione Montana Potenza Esino Musone informa che sono ufficialmente aperte le candidature per partecipare alla summer school "Fresco" (Formazione Ricerca Educazione per lo Sviluppo delle Competenze e l’Orientamento dei giovani), l'innovativa summer school che si svolgerà a Matelica dal 3 al 20 giugno e che è organizzata dall’Unione Montana Potenza Esino Musone - Ats 17 in collaborazione con Unione Marca di Camerino - Ats 18, Unione Montana Monti Azzurri - Ats 16, Scacco Matto Onlus, ActionAid International Italia, Cgil Macerata, Cisl Marche, Associazione degli Industriali di Macerata, Cna Associazione Territoriale di Macerata e Forum Regionale del Terzo Settore delle Marche.
Il progetto "Fresco" mira a valorizzare le competenze, i talenti e le aspirazioni dei giovani Neet, incrementando le loro opportunità occupazionali attraverso un approccio pratico e multidisciplinare, in due percorsi distinti: Fresco Immagina, dedicato alla scoperta e valorizzazione del territorio attraverso storytelling, fotografia, grafica e marketing territoriale, e Fresco Spazio, focalizzato sulla riqualificazione e innovazione di spazi pubblici, con tecniche di design, artigianato e sostenibilità ambientale.
La partecipazione è gratuita, con 30 borse di studio da 1.200 euro ciascuna per i giovani selezionati. Potranno partecipare cittadini italiani e stranieri regolarmente residenti in Italia, di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Le domande di partecipazione vanno presentate entro il 5 maggio, alle ore 17, tramite email (protocollo@umpotenzaesino.it), posta raccomandata o consegnate a mano presso la sede dell’Unione Montana Potenza Esino Musone.
Informazioni dettagliate, bando e modulo di iscrizione sono disponibili sui siti www.ats17.it e www.umpotenzaesino.it. Contatti: giulia.vitali@umpotenzaesino.it, telefono 0733 637 245 int.2
Il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha ricevuto la visita del presidente dell’Organizzazione Mondiale per la Pace Ompp, Carlos Peralta. L’incontro istituzionale con il primo cittadino settempedano si è svolto a Palazzo Comunale in un clima di grande cordialità e condivisione.
Carlos Peralta, che vanta origini settempedane attraverso la nonna materna Elisa Alessandra Marzioli, trasferitasi in Argentina nel 1906 e sposata con Pietro Fanucchi; mantiene profondi legami familiari con la città. Ad accompagnarlo il segretario della Organizzazione, Giampiero Lembo, e dal vicesegretario Ennio Saccamoneta, che ricopre anche il ruolo di direttore internazionale della Banca Mondiale dell'Alimentazione. All’incontro ha preso parte anche il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi.
Nominato nel 2005 presidente dell’Ompp Peralta, in passato primo Ambasciatore itinerante per la missione di Pace palestino-israeliana e precursore del programma Caschi bianchi dell’Onu, oltre che presidente dell’Organizzazione Mondiale per la Compensazione Umana, in tutti questi anni ha portato avanti con determinazione le iniziative dell’organizzazione in numerosi congressi e conferenze internazionali.
Durante l’incontro, il presidente Peralta ha ribadito i principi cardine dell’Ompp, organizzazione che in linea con gli intenti delle Nazioni Unite e con il supporto di 192 Paesi membri, lavora instancabilmente per favorire il dialogo e la coesistenza pacifica tra le Nazioni.
Il sindaco Rosa Piermattei ha espresso profonda gratitudine per la visita del Presidente peralta, riconoscendo il valore del suo operato e dell’impegno dell’Ompp sui temi della pace e della cooperazione internazionale.
“La presenza di Carlos Peralta nella nostra città – sottolinea il primo cittadino Rosa Piermattei – è motivo di orgoglio per la comunità settempedana. Le sue radici qui testimoniano il legame indissolubile tra San Severino Marche e i valori universali di pace e solidarietà che la sua organizzazione promuove nel mondo”.
Peralta ha ringraziato calorosamente per l’accoglienza ricevuta, confermando la sua vicinanza alla terra d’origine e il desiderio di rafforzare ulteriormente i rapporti tra l’Ompp e le realtà locali impegnate nella promozione della cultura della pace.
Dopo l’incontro istituzionale, la delegazione dell’Ompp che era stata ricevuta nella bellissima piazza Del Popolo, sempre accompagnata dal sindaco e dall’assessore Bianconi ha visitato la cappella di Palazzo Scina Gentili, sede del Marec, dove è custodito il capolavoro della Madonna della Pace del Pinturicchio. Successivamente, si è recata al santuario di San Pacifico, dove è stata ricevuta dal padre guardiano fra Luciano Genga.
L’incontro si è concluso con l’auspicio di future collaborazioni e con la volontà condivisa di diffondere un messaggio di speranza e cooperazione per il bene dell’umanità.
Un nuovo capitolo per Laura’s Hair, salone di bellezza di Laura Tombesi che si è trasferito in una nuova sede più ampia e accogliente in viale Bigioli, al civico numero 31. L'inaugurazione ufficiale si è svolta con una cerimonia speciale alla presenza del sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha preso parte alla festa per il taglio del nastro.
Dopo dieci anni di attività, la titolare ha deciso di regalarsi e regalare alle sue clienti uno spazio rinnovato, caratterizzato da ambienti moderni e confortevoli, pensati per offrire un’esperienza di benessere e bellezza ancora più esclusiva.
La nuova sede di Laura’s Hair conferma la qualità e la professionalità che hanno sempre contraddistinto il salone, offrendo servizi innovativi per la cura e lo styling dei capelli, grazie all’utilizzo di prodotti di alta gamma e alle tecniche più all’avanguardia del settore.
Il sindaco Piermattei si è complimentato per la nuova apertura e per la scommessa della titolare dell’attività che ha deciso di continuare a puntare sulla sua città per il rinnovo del proprio negozio.
E’ il Soverchia a regalare di nuovo punti alla Settempeda che impatta con il Casette Verdini interrompendo così la striscia negativa in campionato(tre ko di fila). Il pareggio di questo terzultimo turno di Promozione, è un 2-2 combattuto, agonisticamente valido(il terreno allentato ha favorito questo tipo di match), giocato a viso aperto da due contendenti vogliose di ottenere il bottino pieno e che ci hanno provato fino all’ultimo e, a conti fatti, alla fine il pareggio si può ritenere giusto. Primo tempo con un buon Casette, ben messo in campo e che ha saputo sfruttare le occasioni avute. La Settempeda ha fatto un po’ di fatica, mostrando ritmi un po’ compassati, ma nel secondo tempo si è vista una squadra diversa, migliore per atteggiamento, più in partita, capace di condurre il gioco, più convinta e con voglia di ribaltare il punteggio, obiettivo poi in parte raggiunto visto l’esito finale. Settempeda che sale a 36 punti, quota che garantisce la matematica salvezza e dunque l’obiettivo di inizio stagione viene colto con due giornate di anticipo. Casette Verdini invece che frena sensibilmente in ottica play off, anche se le possibilità non sono svanite del tutto.
Penultimo impegno casalingo del torneo per una Settempeda che cerca i punti necessari per raggiungere la matematica salvezza, mentre dall’altra parte c’è un Casette Verdini che gioca per entrare nei play off. Tra i biancorossi, oltre a Quadrini, dà forfait Pettinari(influenza) e così fra i pali c’è Niccolò Bartoloni(in panchina il fratello Ludovico, anche lui portiere, classe 2009)che compone il trio di under con D’Angelo e Alessandro Staffolani. Tra i granata out Telloni e Del Brutto, ma c’è Romanski. Il primo tentativo è di marca ospite(3’) con Latini che calcia dalla distanza con Bartoloni che non si fa sorprendere intervenendo in tuffo. Il Casette Verdini trova spazi e allo scoccare del minuto 11 passa. Calcio di punizione dal vertice destro dell’area biancorossa eseguito da Giaccaglia con palla nella da cui esce diventando giocabile per Midei che tira di sinistro trovando la rete malgrado il tocco di Bartoloni. Nella reazione della Settempeda ci sono un paio di cross insidiosi che però la difesa amaranto risolve con interventi tempestivi.
Il Casette riparte appena può e al 30’ lo fa con Romanski che scatta sul filo del fuorigioco per poi calciare da dentro l’area con destro alto sopra la traversa. Il raddoppio per gli amaranto sembra nell’aria e infatti giunge al 33’. Azione che si sviluppa sulla destra con Midei che vince un contrasto e poi serve Latini che calcia rasoterra con il diagonale che supera Bartoloni. Prima del riposo la Settempeda accorcia con Rango: ottima iniziativa personale di Cappelletti che calcia dal limite, Carnevali devia in tuffo, sulla palla si avventa il numero 4 che spinge in porta. In avvio di ripresa, sotto i riflettori accesi per la poca visibilità data da pioggia e nuvoloni neri, parte bene il Casette che è subito pericoloso con un tiro cross da fondo campo di Ferrari che attraversa l’area piccola e si spegne sul fondo senza che Ogievba riesca a deviare. Settempeda che spinge e il guizzo giusto arriva al 51’ con il migliore in campo, Nicolas Rango. Bel cross da sinistra di Montanari che spiove in mezzo dove Rango può saltare indisturbato, colpo di testa con palla schiacciata a terra che sorprende Carnevali e gonfia la rete. 2-2 e parità ristabilita. Una Settempeda più convinta e decisa in questo secondo tempo e meritatamente sul pari, ci prova con continuità prendendo campo. Al 68’ però gli ospiti escono dalla metà campo con Midei che calcia da lontano con Bartoloni che deve impegnarsi in un doppio intervento.
Adesso il Casette prende coraggio e si fa vedere con due azioni consecutive che creano apprensione nella retroguardia di casa. Al 30’ di nuovo Settempeda con il solito Rango che scarica un bel sinistro con palla alta di poco. Dall’altra parte punizione che vede il pallone finire in rete, ma è tutto inutile per via di un fallo dell’attacco per carica al portiere. Siamo allo scadere e sugli sviluppi di un corner Palazzetti trova lo spazio per la girata con Carnevali che vola per alzare sopra la traversa. E’ l’ultimo episodio del match che si chiude sul 2-2. Settempeda che festeggia il punto che voleva per decretare la salvezza aritmetica; Casette che rallenta nella corsa quinto posto ma non è ancora fuori dai giochi.
IL TABELLINO
SETTEMPEDA-CASETTE VERDINI 2-2
RETI: 11’ Midei, 33’ Latini, 40’ e 51’ Rango
SETTEMPEDA: Bartoloni Nicolò, Massini(83’ Sfrappini), Montanari, Rango, D’Angelo, Palazzetti, Farroni, Dolciotti, Cappelletti, Pagliari, Staffolani Alessandro(56’ Perez). A disp. Bartoloni Ludovico, Eugeni, Mulinari, Salvatelli, Staffolani Edoardo, Boldrini, Meschini. All. Ciattaglia
CASETTE VERDINI: Carnevali, Ferrari(69’ Poloni) , Forte, Guing Tidiane, Menchi(77’ Cingolani), Moschetta, Ogievba(62’ Gentilucci), Midei(87’ Lami), Latini, Giaccaglia(69’ Ciurlanti), Romanski. A disp. Mallozzi, Donnari, Moglianesi, Corrado. All. Lattanzi
ARBITRO: Francesco Ballarò di Pesaro. Assistenti: Bejko Lorena di Jesi e Ciro Santoro di Pesaro
NOTE: ammoniti: Dolciotti, Palazzetti, Poloni, Romanski, Guing Tidiane, Lami, Sfrappini. Angoli: 8-2. Recupero: pt 1’, st 5’
La Fattoria Fucili, situata in località Agello a San Severino Marche, è gestita da Francesco e dai suoi genitori. Si trovano alle falde del Monte San Vicino, coltiviamo cereali e foraggi, allevano suini e bovini, e hanno un laboratorio per la trasformazione e la vendita diretta di carni e salumi.
Puoi raccontarci la storia della Fattoria Fucili?
“La nostra azienda nasce dai bisnonni, poi da mio nonno che fino agli anni ’70 lavorava con l'aiuto di alcuni mezzadri che vivevano in una vecchia casa colonica di nostra proprietà, allevavano bovini marchigiani, suini e producendo cereali e vino. Poi, mio padre Pacifico, finiti gli studi superiori ha preso a condurre direttamente l'azienda nel 1972, continuando a specializzarsi nell'allevamento bovino ed introducendo la meccanizzazione per coltivare i nostri terreni, fino a fine anni ’90 abbiamo allevato principalmente bovini venduti a macellerie del circuito locale, poi ad inizio anni 2000 ho deciso di entrare a gestire l'azienda e abbiamo investito nella trasformazione ristrutturando il vecchio casolare colonico e creando laboratorio e punto vendita aziendale di carni e salumi".
"L'attività è sempre cresciuta e nel 2017 anche mio fratello Fabio ha deciso di gestire insieme a me e ai nostri genitori l'azienda, abbiamo fatto ulteriori investimenti come la nuova stalla innovativa per i maiali allevati nel rispetto del massimo benessere animale ed ambientale su paglia. Dal 2020 siamo aperti con il nostro punto vendita aziendale anche nel mercato coperto di Campagna Amica a Macerata con moltissimi clienti affezionati. Purtroppo poi nel 2022 mio fratello si è ammalato e lo scorso 24 marzo 2024 ci ha lasciati... Ma in sua memoria stiamo portando avanti il nostro sogno continuando ad investire in azienda”.
Qual è la tua “giornata tipo” in azienda?
“Giornata tipo dipende... il lunedì ci alziamo verso le 7, sistemiamo gli animali, "vestiamo" le lonze, poi si prosegue con i lavori di routine aziendale fino alla sera. Il martedì sveglia alle 5,45 per portare i maiali al mattatoio, poi pulizia della stalla dei suini con il cambio della lettiera in paglia, pomeriggio-sera "smontiamo" i maiali che ci riconsegnano. Il mercoledì sveglia alle 6, io vado a Macerata al mercato, e i miei iniziano a preparare le carni dei maiali. Nel pomeriggio insacchiamo salsicce e salumi. Il giovedì, meteo permettendo, si lavora nei campi e si fa manutenzione alle attrezzature, il venerdì lo stesso, poi pomeriggio e sera vado a fare le consegne di salumi a qualche cliente commerciale e a privati tra San Severino Marche e Tolentino. Sabato mattina di nuovo al mercato a Macerata e al pomeriggio nel punto vendita aziendale così come la domenica perché in quei giorni vengono a trovarci la maggior parte dei clienti, siamo sempre aperti”.
Quali sono i vostri prodotti? E… la “chicca” della Fattoria Fucili?
“I nostri prodotti sono tutti i salumi della tradizione marchigiana: salame morbido (che non possiamo chiamare ciauscolo perché non aderiamo per scelta al disciplinare Igp voluto dai grandi produttori di salumi delle Marche che prevede uso di conservanti e provenienza di carni anche da fuori regione), salame lardellato, salame magro, salame di fegato, lonzino, capocollo, guanciale pancetta, culatello e prosciutti con osso. La coppa di testa solo nel periodo autunno-inverno che insieme al salame di fegato sono le nostre chicche. Poi con i bovini che alleviamo facciamo pacchi di carne famiglia con i vari tagli assortiti”.
Dal campo alla tavola, il tutto senza alcun uso di conservanti, giusto?
“Coltiviamo i nostri campi con uno scarsissimo uso di prodotti chimici e destini o la maggior parte dei cereali e foraggio per alimentare i nostri animali. Poi nei laboratori non utilizziamo né conservanti né coloranti”.
Un evento da voi realizzato che vi è rimasto particolarmente nel cuore?
“In realtà molti eventi, l’inaugurazione l’1 maggio 2007, poi il 10 agosto 2010 festa della trebbiatura tradizionale per amici e clienti con giochi e rinfresco per tutti…”.
Obiettivi per il futuro?
“L’obiettivo è quello di riuscire a continuare a garantire prodotti sani e di qualità ai nostri clienti, e se capita al sottoscritto, metter su famiglia visto che sia il lavoro ma anche le soddisfazioni qui non mancano... nonostante tutto…”
Pubblicata la prima vera guida turistica di Elcito, il borgo conosciuto come il “Tibet delle Marche”, dove si racconta anche la storia dell’Abbazia di Valfucina e Canfaito. Il volume, a cura di Luca Maria Cristini, è stato realizzato dall’editore Claudio Ciabochi per la collana “Marche in tasca”. La presentazione dello stesso è firmata da Denis Cingolani, presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, organo di gestione della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito che ha finanziato il progetto editoriale.
La guida, in tutto 192 pagine, è articolata in cinque capitoli ed è una vera e propria monografia su questi preziosi luoghi, saliti oggi al centro dell’attenzione mediatica e di un numero crescente di visitatori. Lo scopo dichiarato dall’autore è focalizzare l’attenzione sul valore storico, naturalistico e anche antropologico che questi ambienti hanno, a partire dall’Abbazia di Valfucina. Questa, che è stata antichissimo e potente insediamento monastico di cui restano solo poche testimonianze materiali, viene trattata nel primo capitolo. Il secondo capitolo è dedicato a Elcito, castello inespugnabile, sorto a difesa del monastero nel punto strategico di dominio della fertile vallata.
La sezione successiva tratta invece del Canfaito, pianoro a quota 1.100 metri, con la mirabile faggeta, mentre il quarto capitolo esamina gli aspetti peculiari della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, istituita proprio per preservare la formidabile biodiversità che caratterizza questi luoghi, legando la propria funzione anche alla salvaguardia della storia antica e recente, tra cui merita particolare attenzione la guerra di Liberazione dal nazifascismo che in queste valli ha visto i combattimenti più aspri che si sono avuti nelle Marche. Il quinto e ultimo capitolo vuole contribuire a ristabilire le antiche relazioni che esistevano - fin dall’epoca feudale - con gli altri castelli e abbazie che coronano l’area del monte San Vicino, punto geografico di riferimento dello spartiacque che c’è tra la più nota Sinclinale Camertina e quella della Valle di San Clemente.
Tante le cose curiose e interessanti che la guida svela. Perché Elcito ha questo nome dal sound vagamente spagnoleggiante? Da quando e perché viene definito “il Tibet delle Marche”? Se sul nome Elcito è caduto da tempo il mistero, derivando questo da “Elce”, nome arcaico del Leccio, se molti possono ricordare la performance dei monaci tibetani che nel 2001 scesero nella piazzetta dal monte la Pereta, forse non tutti sanno che nel secolo XIX il 16 agosto - giorno del patrono San Rocco - nella piazzetta di Elcito si teneva la curiosa “Fiera dei Garzoni”, che richiamava partecipanti da tutto il circondario. I ragazzi in età da lavoro si proponevano in quell’occasione come aiutanti nella pastorizia o nell'agricoltura, a seconda delle proprie attitudini, rivelate dal tipo di bastone che recavano quel giorno in mano.
Sono questi gli argomenti trattati nei paragrafi e in alcuni “box” di approfondimento del volume, che illustrano alcune le novità emerse dalle ricerche eseguite in occasione della sua stesura. Uno di quelli descrive il cabreo del ‘700, rinvenuto di recente nell'Archivio diocesano di Sanseverino, che ci aiuta a scoprire l'antica viabilità dell’area, le sorgenti, i toponimi antichi ancora oggi in uso e ci testimonia come l'attuale Comunanza agraria di Elcito esista da oltre settecento anni, amministrando ancora oggi le medesime proprietà fondiarie. Altre scoperte recenti rivelate nella guida sono la posizione della torre del castello, ancora esistente agli inizi dell’Ottocento e demolita completamente prima della fine di quel secolo.
Antichi documenti, suffragati da recenti scavi, hanno permesso di fare l’ipotesi sulla pianta e sulle dimensioni della chiesa abbaziale di Valfucina, oggi ridotta ad una piccola cappellina rurale: nell’epoca di massimo splendore dell’Abbazia aveva una pianta a “Tau” e dimensioni ragguardevoli, almeno triple di quella odierna, opere d’arte e con affreschi oggi perduti.
Leggendo il volume si scoprirà che, oltre al notissimo "foliage", Canfaito offre ben altro in ogni stagione. Prima di tutto il faggio più vecchio delle Marche, il cosiddetto “Patriarca” e, soprattutto, una ricca biodiversità animale e vegetale, i cui valori sono illustrati in un nuovo percorso a tappe per grandi e piccini, realizzato dall’Unione Montana alte valli del Potenza ed Esino, “Il Regno di Blu”, che permette di scoprire le peculiarità del pianoro. Una sezione del volume individua le più importanti specie di funghi rilevate nell’area in anni di ricerche dal “Gruppo micologico Federico II” di Jesi.
Tra le altre curiosità che la guida svela, ci sono le vicende che hanno riguardato l’erezione della Croce del Monte San Vicino e che la vetta del monte è un preciso riferimento, un turning point, per il volo a vista degli aerei militari.
Infine l’autore della pubblicazione: Luca Maria Cristini è architetto libero professionista per vocazione e pubblicista per passione: si occupa di restauro di edifici storici, di riqualificazione urbana e di allestimento d’interni.
Da sempre coltiva una passione per questi luoghi ed è stato tra i promotori dell’istituzione della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito e membro del primo Comitato di indirizzo della gestione.
Oltre a numerosi articoli e saggi, ha pubblicato: Ireneo Aleandri 1795-1885 - L’architettura del Purismo nello Stato Pontificio (Electa 2004), Mosè Di Segni medico partigiano (Riserva naturale dei Monti San Vicino e Canfaito 2011, 2023), La Roccaforte del Buon Gusto (Affinità elettive 2018), San Severino Vescovo di Settempeda (Hexagon 2019), Scherza coi Fanti e lascia stare i Santi (Hexagon 2019).
Il comune di San Severino Marche ospiterà un incontro pubblico, in programma per venerdì 11 aprile alle ore 17:30 al teatro Italia, per discutere della realizzazione del mega impianto eolico proposto dalla Wind Energy Gagliole Srl che prevede la costruzione di nove aerogeneratori per un totale di 29,7 MW di potenza da ubicare nei territori comunali di San Severino Marche e Gagliole.
A seguito della richiesta della Regione Marche relativa alla valutazione di impatto ambientale, il comune di San Severino Marche ha infatti formalmente presentato, in data 19 marzo, la richiesta di avviare un'inchiesta pubblica ai sensi dell’articolo 24 bis del Decreto Legislativo 152/2006.
Durante l’assemblea prevista per l'11 aprile verrà illustrato nel dettaglio il progetto del mega impianto eolico e saranno analizzati i vari aspetti oltre che l'impatto ambientale con particolare attenzione alle numerose criticità finora emerse. Saranno inoltre ascoltati gli interventi del pubblico presente con la possibilità di acquisire anche contributi scritti da parte dei cittadini.
Tutta la documentazione relativa al progetto, comprensiva dello studio di impatto ambientale, è disponibile online sul sito della Regione Marche, nella sezione Valutazioni ed autorizzazioni ambientali oppure al seguente link: clicca qui (inserire Codice pratica V01058).
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ribadisce la posizione dell'amministrazione comunale rispetto al progetto: "Come Amministrazione comunale ci siamo sentiti in dovere di avviare l’Inchiesta pubblica per coinvolgere direttamente i cittadini tutti. Abbiamo sempre dichiarato la nostra totale contrarietà a qualsiasi progetto che deturpi il nostro territorio e ci siamo già espressi in tal senso in Consiglio comunale, la sede istituzionale dove si prendono le scelte. La Soprintendenza ha in questi giorni espresso parere contrario e della stessa linea è il parere più volte espresso dal Comune".La stessa amministrazione comunale invita tutta la cittadinanza a prendere parte all’assemblea per informarsi e contribuire al dibattito.
Due recenti operazioni condotte dai carabinieri del comando provinciale di Macerata hanno portato alla denuncia di un cittadino tunisino a Porto Recanati e all'arresto di un pregiudicato a San Severino Marche.
Nel primo caso un 29enne di origine tunisina, già noto alle forze dell'ordine, è stato deferito per l'inosservanza dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria. L'uomo, sottoposto a libertà vigilata dal dicembre 2024, è stato sorpreso in un bar del centro cittadino in compagnia di altri pregiudicati, violando così le restrizioni imposte.
La seconda operazione ha avuto luogo a San Severino Marche, dove i militari hanno fermato un uomo di 30 anni, originario della provincia di Pesaro-Urbino, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Pesaro. Il soggetto, con precedenti per rapina, era stato condannato a sette mesi e quattro giorni di reclusione per un colpo messo a segno nel novembre del 2022 a Fano. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso la casa di reclusione di Fermo, dove sconterà la pena.
Un nuovo punto di riferimento per gli appassionati di moto e scooter ha aperto le sue porte a Taccoli di San Severino Marche. Wolf Motorsports, officina specializzata fondata da Matteo Cotechini, ha inaugurato ufficialmente la sua attività in via Ferranti numero 4, offrendo un servizio altamente qualificato per motociclisti e scooteristi.
Dopo venti anni di esperienza nei "box" di una rinomata realtà maceratese, Matteo Cotechini ha deciso di intraprendere questa nuova avventura imprenditoriale, mettendo a disposizione dei clienti competenza e passione per il mondo delle due ruote. Oltre alla vendita di moto e scooter, Wolf Motorsports offre servizi di riparazione, vendita di pneumatici e sospensioni, assistenza elettronica, riprogrammazione centraline e manutenzione completa, con un comodo servizio di recupero e riconsegna del mezzo.
Alla cerimonia di inaugurazione, accompagnata dal presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, è intervenuta al sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha espresso il proprio plauso per l’apertura di questa nuova attività: “L’iniziativa di Matteo Cotechini rappresenta un esempio di coraggio e imprenditorialità. La nascita di una realtà come Wolf Motorsports è un valore aggiunto per la nostra comunità, sia in termini di servizi offerti che di opportunità di crescita economica. Auguro a Matteo e al suo team un futuro ricco di soddisfazioni e successi”.
Il Tennis Club San Severino Marche, presieduto da Andrea Tacchi, ha ospitato la prima tappa del torneo “Young City Tour 2025”, appuntamento con gare di singolo, maschile e femminile, per le categorie agonistiche under 10 – 12 – 14 – 16 e con gare per non agonisti e agonisti under 16 e 18, sempre maschile e femminile.
L’evento sportivo è stato promosso sotto l’egida della Fitp, la Federazione Italiana Tennis e Padel, e con il patrocinio del Comitato Marche del Coni e di Sport e Salute.
In campo talento, passione e determinazione, caratteristiche che hanno fatto brillare tutti i vincitori nelle varie categorie: Nicola Boldrini del Tennis Club Matelica nella under 10 maschile, Alessandra Neri del Centro sportivo Montanari nella under 10 femminile, Matteo Germondani del Tennis Tolentino nella under 12 maschile, Sara Gabriela Tapuc della Scuola Tennis Chiaravalle nella under 12 femminile, Jacopo Giatti del Mta Jesi nella under 14 maschile, Maria Vittoria Marinelli, sempre della Mta Jesi, nella under 14 femminile, Giulio Puzielli del Circolo Tennis Maggioni nella categoria under 16 maschile e Anastasia Fazi del Tennis Tolentino nella under 16 femminile.
Alle premiazioni finali ha preso parte anche l’assessore allo Sport del Comune di San Severino Marche, Paolo Paoloni.
La Climacalor cede inaspettatamente e con largo punteggio (72-92) ad avversario ed influenza e si complica maledettamente il cammino per poter chiudere la stagione nella parte nobile della classifica, quella che consentirebbe di disputare l’avvio dei play-off con il vantaggio del fattore campo.
«Siamo stati costretti ad inseguire fin da subito – commenta il tonfo interno il diesse Gabriel Cingolani -, con il primo quarto perso di 4 (16-20, ndr) ed il secondo addirittura di 12 lunghezze, tanto da arrivare all’intervallo lungo sul -16, rendendo la seconda parte del match in netta salita. Purtroppo al rientro dopo 20’ di gara non c’è stata la reazione che ci aspettavamo ed anzi, al secondo intervallo corto abbiamo lamentato un ritardo abissale, di 28 punti, rendendo quindi il quarto d’epilogo una formalità.
Se è vero che abbiamo dovuto registrare il forfait in extremis di capitan Severini per la febbre, che Uncini e Corvatta erano reduci anche loro dall’influenza ed hanno giocato non al top come anche Vissani, quest’ultimo sotto antibiotico, è altrettanto innegabile che abbiamo sofferto la loro fisicità e voglia di vincere, perché di questo si è trattato. All’andata avevamo giocato in 7 effettivi e ci eravamo imposti di ben 17 lunghezze ad Ascoli, i giocatori ascolani di venerdì al palas Ciarapica erano gli stessi della gara di andata… Sapevamo che sarebbero venuti a giocare col coltello fra i denti perché necessitavano di punti salvezza e così è stato, non altrettanto possiamo dire del nostro impegno».
Ora, però, bisogna voltare pagina perché è alle porte il derbissimo con il Tolentino, sabato prossimo alle 18.45, al palazzetto dello sport Giulio Chierici. «Dobbiamo recuperare la migliore forma fisica ma soprattutto la grinta del girone di andata, che ci ha permesso di sostare tre le prime tre posizioni». All’andata Tolentino si impose a sorpresa al Ciarapica con un netto 70-49, stavolta i biancorossi di coach Samuele Campetella tenteranno di… rendere il favore.
CLIMACALOR-ASCOLI BASKET 72-92
CLIMACALOR: Magnatti 1, Bottacchiari n.e., Belli 10, Potenza 9, Uncini, Della Rocca 10, Corvatta 11, Tiranti 16, Ortenzi 6, Vissani 7, Strappaveccia 2
All. Campetella
ASCOLI: Santini 26, Falcioni 7, Tiranti, Casalini n.e., Troiani 13, Panfini 4, Bernabeo 15, Elling 20, Celani, Iannotti 7
NOTE: parziali: 16-20/16-28/13-25/27-19; progressivi: 16-20/32-48/45-73/72-92; usciti per 5 falli Magnatti (Climacalor).
Add. stampa Luca Muscolini
La Cantina Fattoria Duri nasce in località Colleluce, a San Severino Marche, per dare seguito al lavoro già svolto da Rino Duri, venuto a mancare nel 2002, attualmente la conduzione dell’azienda è affidata al figlio Dante. Egli ha svolto studi in giurisprudenza e ha acquisto esperienza di vendita nel settore di edilizia per interni ad alto livello, ma il legame con la terra è sempre stato forte, soprattutto con la viticoltura, praticata in famiglia almeno dal lontano 1867.
Dante è cresciuto aiutando la sua famiglia in tutti i lavori necessari in vigna e cantina, imparando così ad amare questo lavoro e la Vernaccia Nera. Ha da sempre creduto dal valore di questo vitigno e nelle sue potenzialità anche grazie al suo sapere unico ed alla versatilità straordinaria. Infatti la Vernaccia Nera si presta molto bene a diverse tipologie di vinificazione. Dante Duri ha scelto di non spumantizzare e produrre solo vini fermi perché così ha conosciuto i vini creati da suo padre e dagli anziani del territorio. La Vernaccia Nera è un vitigno autoctono antichissimo, per secoli è stato vinificato come vino fermo da pasto e come vino passito per le stragrandi occasioni. Dante è ripartito da questa certezza, con un piede nel passato, guardando però al futuro. Così è nata la sua prima etichetta proposta “Il Piccato”, un vino rosso passito da uve di Vernaccia Nera uscito nel settembre 2012.
Il vigneto è stato realizzato nel 2006, conservando comunque quello del 1961. Può svelarci come è composto e come funziona?
Questo vigneto l’ho conservato perché è innanzitutto testimone della viticoltura applicata dai nostri anziani ma soprattutto perché ha un grande valore proprio per le uve prodotte. Infatti è noto che un vigneto acquisisca la maturità adulta solo dopo i 30-35 anni e più è vecchio il vigneto e più sono buone le uve perché le radici di queste viti così antiche scendono più in profondità, riescono a nutrirsi meglio di minerali più difficilmente raggiungibili dalle viti giovani che hanno radici superficiali. Questo si riconosce all’assaggio perché questi vini ottenuti da viti così antiche sono maggiormente sapidi e saporiti.
Dal vigneto del 1961 otteniamo due vini: un bianco ed un rosso, che sono dei blend, rispettando la composizione dei vari vitigni presenti in vigna. Il bianco è principalmente composto da uve di Trebbiano, poi ci sono un paio di vitigni aromatici. Abbiamo un po’ di Malvasia e un po’ di Garofanata. Il rosso è ugualmente un blend, composto principalmente da uve di Sangiovese, poi vi sono un altro paio di vitigni, il Ciliegiolo e una parte di uve di Merlot».
Qual è il punto di forza della Cantina Fattoria Duri?
«Il punto di forza aziendale avendo solo due ettari, è sicuramente il grande lavoro manuale che si applica in tutte le fasi di allevamento della vite e di produzione di queste uve. Da noi non esiste la raccolta meccanizzata, la vendemmia viene fatta a mano controllando ogni singolo grappo e togliendo con le forbicine, con attenzione certosina, tutti gli acini d’uva rovinati. Questo ci porta ad avere poi delle uve il più possibile perfette e sane per abbattere poi in cantina l’uso di solfiti e ottenere quindi più puliti, più profumati, che rispettino le caratteristiche del vitigno».
Tra i vostri prodotti qual è secondo lei la chicca? E… perché?
«Noi ora siamo arrivati a ben nove diverse etichette, per noi questi vini prodotti sono come dei figli. Se lei facesse una domanda ad un padre o ad una madre, dicendo quale dei suoi figli è il preferito, penso che nessun genitore le saprebbe rispondere. Tutti i nostri vini sono da noi amati ed apprezzati. Li abbiamo creati e siamo soddisfatti delle nostre proposte. Siamo stimati soprattutto per lo sforzo, per la volontà che mettiamo nel proporre in tante diverse tipologie di vinificazione, perché siamo già arrivati a sette diversi vini fermi ottenuti da uve di Vernaccia Nera e le persone del mondo del vino apprezzano molto questa nostra volontà di far conoscere in ogni modo le diverse vinificazioni possibili ed attuabili da questo vitigno.
La nostra ultima proposta è per noi un grande risultato perché siamo appena usciti con il “Collelucus”, un vino già certificato come Doc Serrapetrona, ma ottenuto da una vendemmia tardiva di questi grappoli, lasciati finire di maturare in vigna fino alla fine di novembre. Devo dire che all’uscita di questo vino in bottiglia abbiamo riscontrato unanimi consensi anche per aver proposto una tipologia di vino veramente originale perché una vendemmia tardiva nella zona della Vernaccia Nera credo non sia ancora stata fatta e dà dei sentori davvero particolari. Nel complesso è un vino rotondo, molto corposo e strutturato, che rispecchia ed esalta le caratteristiche del vitigno».
Ha dei progetti in cantiere?
«Credo che abbiamo raggiunto date le nostre dimensioni un numero di etichette già ampio così come siamo messi ora. Penso dunque che il nostro proposito migliore per il futuro sia consolidare questi prodotti, sfruttare al meglio la nostra esperienza per realizzarli ancora meglio nelle future annate e farli conoscere a più persone possibili».
Il Comune di San Severino Marche è tornato ad aderire al concorso Art Bonus 2025, iniziativa organizzata dal Ministero della Cultura, Ales Spa e Promo PA Fondazione – LuBeC allo scopo di promuovere una sempre più diffusa conoscenza dell’Art Bonus (legge n. 106/2014), la misura fiscale introdotta per incentivare le donazioni a favore della cultura attraverso un beneficio fiscale del 65%.
Tra le varie proposte avanzate da diverse realtà d’Italia, quella della città di San Severino Marche promuove un intervento destinato all’archivio storico comunale da oggetto di conservazione a strumento per la crescita del territorio. L’Amministrazione comunale settempedana ha individuato nell’archivio storico comunale uno strumento essenziale per la trasmissione della memoria storica, utile all’attivazione del diritto di tutti i cittadini all’istruzione e all’informazione, nonché allo sviluppo della ricerca e della conoscenza.
L’archivio storico del Comune di San Severino Marche, originariamente conservato presso la sala degli Stemmi del palazzo comunale, si trova ora in un deposito presso l’ex convento di San Lorenzo in Doliolo ed è affidato alla biblioteca comunale. Nel corso del tempo, è stato oggetto di diversi interventi archivistici, di cui il primo, nel 1860, ha interessato gli atti di Antico regime.
L’ultimo, conclusosi nel 2004, ha interessato il fondo dell’Ente comunale di assistenza e delle opere pie ad esso aggregate e una parte del vero e proprio archivio comunale. L’istituzione dell’archivio storico comunale persegue ad oggi diverse finalità: la conservazione e l’ordinamento dei fondi inerenti la storia del territorio come garanzia di salvaguardia della memoria storica dell’Ente e della comunità locale, la fruizione dei documenti conservati nell’Archivio Storico Comunale, ai sensi dell’art. 102 del D.Lgs. 42/2004, la promozione di attività didattiche e di ricerca storica, nonché di valorizzazione dei patrimoni documentari, che costituiscano significativa fonte per la storia del territorio comunale, in collaborazione con la scuola ed altri istituti di ricerca. Per la seconda annualità del progetto si è proseguito con l'inventariazione analitica dell'archivio storico comunale.
Si è pertanto proceduto ad effettuare il riordinamento delle diverse sezioni di archivio, la produzione di un inventario informatizzato, comprensivo delle idonee parti introduttive (storia archivistica, soggetti produttori, ecc.), l’individuazione della documentazione da digitalizzare. Fino alle ore 12 del 14 aprile collegandosi alla piattaforma www.artbonus.gov.it si potrà votare per sostenere l’intervento che interessa l’archivio storico comunale della Città di San Severino Marche. I 30 progetti più votati nella prima fase (15 per la categoria “Beni e luoghi della cultura” e 15 per la categoria “Spettacolo dal vivo”) accederanno alla fase finale di votazione sui canali social ufficiali di Art Bonus. Il click day si svolgerà il 15 aprile 2025 dalle ore 08 alle 20.
Un importante incontro istituzionale si è svolto a palazzo Governatori tra il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il nuovo direttore generale dell'azienda sanitaria territoriale Ast di Macerata, Alessandro Marini. All’incontro ha preso parte anche l’assessore comunale alla Salute, Jacopo Orlandani.
L’appuntamento, caratterizzato da un clima di grande cordialità e collaborazione, è stato l’occasione per affrontare le principali problematiche legate alla sanità locale, con particolare attenzione all’ospedale civile "Bartolomeo Eustachio" di San Severino Marche e alla sanità territoriale.
Durante il confronto, si è discusso delle prospettive future del sistema sanitario locale, anche in vista della predisposizione di un nuovo piano sanitario, che interesserà strutture e professionisti dell’intera Ast di Macerata. Il sindaco Piermattei ha sottolineato l’importanza di garantire servizi efficienti e risposte adeguate ai bisogni dei cittadini, chiedendo particolare attenzione per il presidio ospedaliero settempedano.
Il direttore generale Alessandro Marini, dirigente medico con una consolidata esperienza nella sanità regionale, ha ribadito il proprio impegno nel rafforzare e migliorare il sistema sanitario locale. Marini vanta un curriculum di rilievo e ha ricoperto diversi incarichi di vertice.
L’incontro ha rappresentato un primo passo verso un dialogo costruttivo e continuo tra amministrazione comunale e direzione sanitaria, con l’obiettivo comune di mantenere e, se possibile potenziare, i servizi sanitari sul territorio per rispondere al meglio alle esigenze della comunità di uno dei più vasti Comuni dell’intera regione Marche con i suoi quasi 194 chilometri quadrati di territorio e con una popolazione in età molto avanzata.
Grande partecipazione e forte entusiasmo hanno caratterizzato la gara di tiro con l'arco storico "Memorial Massimo Diamantini" che si è svolta domenica scorsa a Colleluce, organizzata dall'Associazione Palio dei Castelli, presieduta da Graziella Sparvoli, in collaborazione con la Federazione Italiana Arcieri Storici Fitast Asd UsAcli, il Comitato e gli abitanti di Colleluce e con il patrocinio del Comune.
L’evento sportivo, giunto alla quarta edizione, ha visto la partecipazione di 165 arcieri provenienti da diverse città delle Marche, dell'Emilia Romagna e dell'Umbria. I partecipanti, dagli 8 agli 80 anni, si sono sfidati lungo un percorso di 20 bersagli immerso nella natura, cimentandosi con precisione e abilità nel tiro a sagome 3D di animali, posizionate su terreni privati, ricreando scenari di caccia storici.
Al termine della gara, è salita sul gradino più alto del podio la giovanissima e talentuosa Ilaria Vignati del gruppo Arcieri di San Severino Marche nella categoria "pueri", mentre il Gruppo Arcieri Palio dei Castelli, ha ottenuto un ottimo, quanto inaspettato, secondo posto di squadra nella categoria tradizionale.
A nome dell'amministrazione comunale è intervenuta l'assessore al Turismo, Michela Pezzanesi, che ha sottolineato l’importanza di eventi come questo per la promozione del territorio: "Questa manifestazione rappresenta un connubio perfetto tra sport, tradizione e valorizzazione del nostro patrimonio paesaggistico. Siamo orgogliosi di poter ospitare competizioni di questo livello, che richiamano partecipanti e appassionati da tutta la regione, contribuendo così alla crescita turistica di San Severino Marche".
La giornata è iniziata con l'accoglienza degli arcieri, ai quali è stata offerta una colazione a buffet da parte dell'Associazione Palio dei Castelli. La competizione ha preso il via alle 9 e si è conclusa intorno alle 13 per poi lasciare spazio al momento di premiazione e alla convivialità tra i partecipanti.
L'Associazione Palio dei Castelli ha espresso grande soddisfazione per il successo della manifestazione e ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile l’evento, dai volontari al Comune, fino ai cittadini di Colleluce per la calorosa accoglienza.
"L'entusiasmo e la partecipazione registrati in questa edizione ci confermano che la tradizione del tiro con l’arco storico continua a essere apprezzata e seguita. Ci auguriamo di poter riproporre l’evento anche nei prossimi anni, ampliandone ulteriormente la portata", hanno dichiarato gli organizzatori.
Un bel momento di sport e socializzazione svoltosi nel ricordo di Massimo Diamantini, grande appassionato di arco storico e figura di riferimento dell’Associazione Palio dei Castelli, che con la sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile.