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Civitanova Marche
“C’è ancora speranza per i nostri figli?”: grande partecipazione ai Dialoghi Educativi a Civitanova
Moltissimi i partecipanti all'appuntamento estivo de "I Dialoghi Educativi", progetto dell'Assessorato ai Servizi educativi e formativi della città di Civitanova Marche, che si è svolto martedì scorso. Nella cornice della Sala Consiliare comunale, nonostante il caldo e l'orario lavorativo, una vasta platea proveniente anche da fuori provincia si è riunita per ascoltare con attenzione don Simone Riva e don Alessandro Cerrutti sul tema "C'è ancora speranza per i nostri figli?". L'evento è stato realizzato in collaborazione con l'associazione culturale Arca di Civitanova, rappresentata dalla presidente Patrizia Brunellini.
"Grande gratitudine per un viaggio antropologico che ha toccato sì i nostri adolescenti, ma che mette in gioco prima di tutto gli adulti nel loro ruolo attivo, indipendentemente dalla loro vocazione o professione - dichiara l'assessore Barbara Capponi, che ha aperto l'evento insieme al responsabile scientifico Agostino Basile -. La percezione dell'altro come mistero da accogliere, la riflessione sugli ambienti in cui viviamo affinché siano reali spazi di vita libera dove i ragazzi possano misurarsi nelle loro capacità, e ribadire ancora una volta che nessuno sia difettoso, ci ha portato a riaffermare l'idea che l'educazione sia strumento per introdurre la diversità di sguardi che valorizzino ognuno, nella prospettiva che ciascuno possa essere "casa accogliente" per qualcun altro.
Grazie ai relatori, ai Cavalli delle fonti per l'impeccabile lavoro logistico sempre efficiente, al responsabile scientifico Basile, all'associazione Arca, e a tutti gli intervenuti che, con le loro domande profonde e serissime , hanno reso l'evento vivo e offerto riflessioni per azioni concrete".
I due relatori infatti, sacerdoti ed insegnanti, sono partiti con una disamina del mondo adulto e degli adolescenti a partire dalla loro esperienza, trattando anche l'argomento della disabilità. Diversi sono stati gli interventi del pubblico, che hanno consentito di approfondire le tematiche dell'alleanza educativa, della paura di sbagliare come adulti, dell'essere se stessi pur nelle fragilità, che può invece divenire provocazione interessante da accogliere e mettere a frutto senza la pretesa di tagliare quello che appare sbagliato, guardandolo invece con occhi nuovi, dando ai giovani grande testimonianza.
Non solo teoria dunque ma spunti pratici che vengono da storie di vita vera, che hanno emozionato e lasciato tanti spunti. Nuovi incontri di dialoghi educativi sono previsti nei prossimi mesi.
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