Tajani a Macerata, passerella per pochi intimi: il ministro premiato in teatro ma l'evento è top secret
Il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani in visita a Macerata. Un incontro “istituzionale” nella sala consiliare del Comune. Un premio in un teatro pubblico. Una cena in piazza. Sembra l’agenda di una giornata che dovrebbe riguardare l’intera comunità, e invece… il nulla. Nessuna comunicazione ufficiale, nessuna trasparenza, nessuna partecipazione. Un evento organizzato nel più totale riserbo.
Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, sarà oggi a Macerata. Ma a saperlo – almeno fino a poche ore fa – era solo l’amministrazione comunale. Tra l’altro l’incontro in Comune è stato organizzato senza che tutti i consiglieri comunali venissero informati o invitati. Solo i consiglieri di Forza Italia, gli assessori, il prefetto e il vescovo. Gli altri? Tagliati fuori, come se la presenza del numero due del Governo fosse affare privato di una parte politica e non un momento di confronto per l’intera amministrazione e cittadinanza.
Ma il paradosso non finisce qui. Nel pomeriggio Tajani, insieme ad altri personaggi di spicco, riceverà un premio – di cui nessuno conosce nome, motivazione o valore – all’interno del teatro Lauro Rossi, spazio pubblico concesso ad un’associazione sconosciuta ai cittadini, per giunta non maceratese. Anche questo passaggio è gestito nel più totale silenzio. E per finire, una cena all’aperto in piazza Cesare Battisti. Anche questa rigorosamente per pochi.
In realtà, se vogliamo, una comunicazione sull'evento di premiazione da parte dell’ufficio stampa del comune di Macerata agli organi di stampa era arrivata, con una conferenza organizzata dal comune per martedì 1 luglio, ma improvvisamente annullata dopo poche ore dall’annuncio, senza specificare le motivazioni.
Come è possibile che un ministro degli Esteri venga in visita a Macerata e nessuno sappia nulla? E perché la partecipazione è stata limitata a pochi eletti, lasciando fuori buona parte dei rappresentanti istituzionali? Un’occasione di alto profilo che avrebbe meritato trasparenza e partecipazione, e invece lascia un senso di confusione, alimentando dubbi e interrogativi che la cittadinanza merita di vedere chiariti. Infondo, cosa c’è da nascondere?
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