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Nerovisciola: La passione di Giorgio e Monica per le visciole delle colline cingolane

Nerovisciola: La passione di Giorgio e Monica per le visciole delle colline cingolane

 Giorgio Togni è il titolare di Nerovisciola - Azienda Agricola Antinori, situata in località Santa Maria del Rango a Cingoli. Dal 2014 Giorgio, insieme a sua moglie Monica, gestisce l’Azienda Agricola Antinori, la quale produce diversi prodotti a base di visciole. L’idea di questa realtà immersa nel verde è nata nel 2011, nonostante entrambi venissero da famiglie da sempre legate all’agricoltura. Tutti e due da piccoli, seguivano i lavori nei campi dei genitori, come per esempio la raccolta delle olive. Ma all’inizio, le loro strade erano completamente diverse, Giorgio è un geometra e lavorava in un’azienda, mentre Monica, faceva la maestra in un asilo nido.

 Puoi raccontarci la storia dell’Azienda Agricola Nerovisciola?

“Sin da quando ero bambino, l’idea di avere una mia attività da gestire in maniera diretta, è sempre stata forte, ma appena diplomato c’è stata la chiamata di questa azienda che conoscevo e già a 23 anni avevo un contratto a tempo indeterminato. Quindi ho messo un po’ in secondo piano quelle che erano le mie passioni, seguendo l’opportunità lavorativa che mi si era presentata. Poi nel 2011 l’azienda con cui lavoravo, importante a livello nazionale, decise di chiudere 8 stabilimenti su 14 e di licenziare circa mille dipendenti, ed io, come dico sempre, fortunatamente sono stato uno di quelli. Da lì nasce un po’ quest’idea di partire d’accordo con mia moglie, di aprire una nostra attività, ed abbiamo così deciso di valorizzare un prodotto che facevano i genitori di Monica. Loro lo realizzavano in casa, come molte realtà della zona di Cingoli, che è il vino di visciola. Un’idea dunque sorta grazie a questa “occasione”, che la vita con questo licenziamento, in maniera inaspettata ci aveva messo davanti. Oggi ci troviamo ancora su questa strada anche se l’azienda rispetto all’inizio è completamente cambiata. La visciola è tipica delle colline maceratesi, negli anni abbiamo scoperto che la prima ricetta di vino di visciola è del 1600, nel ricettario del Buonaccorsi di Macerata”.

 Com’è cambiata la tua vita da quando hai iniziato a dedicarti all’agricoltura? Che cosa ti senti di dire ad un giovane che ha in mente questo sogno?

“Sicuramente il cambiamento più grande da quando ho lasciato l’azienda a quando ho aperto la mia attività agricola è stato il poter gestire il tanto tempo che avevo a disposizione. Oggi è un po’ diverso, ma all’epoca facevamo molti meno prodotti. I primi anni sono stati un po’ difficili perché devi organizzare quella che è la tua giornata, prima ero abituato che comunque c’era sempre qualcosa da fare, poi ho dovuto imparare a gestire i miei tempi. Un’altra cosa complicata da capire è anche la gestione monetaria dell’azienda, quando è tua, e soprattutto un’azienda agricola non convenzionale, ci sono magari dei periodi dove hai dei buoni incassi ed altri dove non hai niente. Questo è stato un forte cambiamento ma anche una grande sfida aziendale perché siamo riusciti in più di 10 anni a cambiare questa situazione. Quando abbiamo iniziato le vendite erano concentrate soprattutto nel periodo natalizio, mentre poi con degli aggiustamenti e con dei nuovi prodotti, come l’apertura di un agriturismo, esso ci permette di avere un’organizzazione finanziaria completamente diversa dall’azienda, su tutto l’anno. Dall’altra parte, il tempo e questa apertura a nuovi prodotti ha fatto sì che i ritmi siano completamente cambiati. L’idea mia e di mia moglie è sempre comunque quella di seguire la stagionalità e i ritmi che ci dà la natura".

"Per un ragazzo che vorrebbe intraprendere questo sogno, sicuramente dico di chiedere un po’ le orecchie dalle persone che ti stanno vicino, che come nel nostro caso avevano un po’ di scetticismo. Tante persone ci hanno detto che stavamo sbagliando, quindi serve molto coraggio per seguire i propri sogni e il non aver paura di fallire perché comunque uno fallisce solo se ci prova. Una buona dose di incoscienza aiuta ed anche l’idea che comunque il fallimento non è così grave. Altri due suggerimenti che mi sento di dare sono di collaborare con altre aziende perché oggi da soli si va avanti sì, ma insieme è meglio. Noi abbiamo sperimentato molto spesso che collaborando si ottengono prodotti migliori e più in linea con l’idea che vogliamo raccontare. Il secondo consiglio è quello di non fare più un’agricoltura come i nostri nonni, funzionava ma con i loro tempi, oggi ne serve una diversa. Nei prossimi anni dobbiamo puntare molto di più sulla qualità dei prodotti che non sulla quantità, soprattutto per il cambiamento climatico in atto, noi come azienda abbiamo deciso di puntare sulla qualità, che è quella che premia”.

Che cosa offrite ai vostri clienti? Il prodotto più richiesto?

“Nell’arco di tutti questi anni sono stati inseriti tanti nuovi prodotti, ma quello che di base resta sempre è quello di offrire ai nostri clienti un’armonia, una pace di fondo. Ovvero staccare una mezz’ora in mezzo alla natura, assaporare prodotti che ti riportino alla semplicità delle cose ed alla loro naturalezza. Quello che offriamo ai nostri clienti, sia con i prodotti che appunto con le degustazioni che facciamo, è quello di far conoscere una vita che magari si faceva 50 anni fa nelle nostre campagne, dove tutto era molto più lento. Portiamo i clienti anche a vedere dei punti panoramici della nostra zona.

I prodotti che offriamo sono tutti biologici, non vengono in nessun modo trattati, né con agenti chimici né con concimi per aumentare le produzioni, teniamo molto alla loro sanità, anche perché è ciò che facciamo anche nella nostra vita privata. È proprio una nostra idea di vita. I prodotti più venduti sono sempre a base di visciola, nel periodo natalizio, più il vino, in altri più le confetture, o nel periodo estivo le visciole al sole da mettere sul gelato. Il prodotto che più rappresenta l’azienda è il nostro Nerovisciola, è un po’ la nostra immagine".

“Harmonico” è l’amaro effetto wow che avete realizzato con ben 21 tra erbe e fiori. Puoi parlarci di com’è nata questa idea e… di che cosa si tratta?

“Harmonico” è un amaro alle erbe che nasce nel 2021, la prima realizzazione è stata fatta nel 2024. L’idea nasce passeggiando tra le nostre colline, abbiamo visto che ci sono diversi conventi e monasteri e la domanda è nata spontanea: ma questi frati e queste monache come curavano queste persone negli anni 1000? Facendo un po’ di domande abbiamo chiesto al nostro botanico e naturopata, quali fossero le erbe nella nostra zona, ne abbiamo selezionate ventuno. Da lì nasce questo prodotto che è proprio una collaborazione. Con mia moglie ogni anno le raccogliamo nel giusto periodo e poi la distilleria che fa l’infusione. Le stesse erbe raccolte in un altro territorio non avrebbero mai lo stesso sapore, è un prodotto che ci sta dando delle grandissime soddisfazioni”.

Tra l’altro per grazie ad esso siete candidati all’Oscar Green 2024 nella categoria “Custodi d’Italia” giusto? Ve l’aspettavate?

 “Con “Harmonico” abbiamo partecipato all’edizione 2024 di Oscar Green nella categoria “Custodi d’Italia” è stata una bella sorpresa essere stati candidati per la Regione Marche, non abbiamo vinto come progetto ma Coldiretti ci ha inserito in un atlante dove vengono selezionate alcune aziende, la nostra come “Custode del territorio”, perché “Harmonico” rappresenta la bellezza di questo piccolo scorcio delle colline cingolane, è un grande piacere essere riconosciuti a livello nazionale”.

Progetti in cantiere?

“Come per tutte le aziende i progetti in cantiere sono sempre tantissimi, quelli che stiamo portando avanti con maggiore interesse e che usciranno prima di Natale parlano di nuove collaborazioni. Credo che in questo periodo, sia sempre più fondamentale andare a creare ciò con altre aziende dove si riescono a valorizzare al meglio i nostri prodotti. Non riusciamo sempre a fare tutto e a saperlo fare nel miglior modo possibile, per cui appoggiandoci ad altri riusciamo ad avere dei prodotti che sono veramente buoni e che valorizzano il territorio e le nostre produzioni al 100%”.

 

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