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Cinque anni dopo la scomparsa, un monumento e una giornata di ricordi per don Giuseppe Branchesi

18/05/2025 17:40
Cinque anni dopo la scomparsa, un monumento e una giornata di ricordi per don Giuseppe Branchesi
"Lo pregai perche' offrisse la sua guida spirituale di parroco alla propria terra d'origine, alla nostra amata Cingoli. E lui? Sono ormai treiese -mi rispose -  appartengo a questa amatissima gente. Poi con una delle proprie folgoranti battute, sorridendo: poi, sai, Cingoli e' sorta su uno scoglio della montagna ed ecco perche' noi cingolani siamo in fondo un po' scoglio...nati!".
 
Cosi' ieri al 'don Peppe Day' il vicepresidente della Regione (assessore alla Sanita') ed ex sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini ha raccontato uno dei tanti episodi, uno dei piu' significativi probabilmente, che lo legarono al parroco di Santa Maria in Selva scomparso il 19 aprile 2020, prima vittima del Covid tra i sacerdoti (ed in senso assoluto tra la popolazione) nel Maceratese
 
 
E' stata una giornata memorabile per il piccolo centro al confine fra  Treia e Macerata, perfettanente organizzata dal Comitato parrocchiale. Al Memorial c'era non solo tutta la citta' di Carlo Didimi, ma pure uno spaccato d'Italia con 12 tra le 18 delegazioni dell'associazione nazionale 'Polentari d'Italia' di cui don Branchesi fu co-fondatore e presidente per 12 anni. Non solo: c'erano l'Europa e il Mondo cui don Giuseppe guardava con spirito missionario. In particolare la sua ultima missione: il Togo, la terra degli Ultimi fra gli Ultimi dove a Lome' pure con i proventi di una pubblicazione a lui dedicata ('Grazie Fratello' curata da Maurizio Verdenelli, edizioni Marco Ilari) e' stata costituita la Biblioteca popolare 'don Giuseppe Branchesi'.
 
In questa perdurante generosa prospettiva e' stata fatta una donazione a favore del centro missionario francescano del Togo da parte dei partecipanti alla messa concelebrata da un commosso mons. Nazzareno Marconi, vescovo della diocesi insieme con altri sacerdoti -tra i quali don Igino Tartabini, successore di don Giuseppe. 
 
 
Centinaia i presenti al 'Memorial don Peppe' a S.Maria in Selva - come ad una giornata di punta delle celebre Sagra della Polenta - concluso con l'inaugurazione del 'monumentino', benedetto dal vescovo, simboleggiante l'apostolato di don Branchesi. Il mappamondo e la Madre di Dio, l'albero d'Ulivo 'di San Francesco' tra i simboli 'segnaletici' in tale meritoria direzione.
 
Tuttavia ancor prima, il sequel di testimonianze su un parroco la cui mancanza - è stato detto da Angelo Brenzan - non si e' attenuata in questo tratto quinquennale dalla sua scomparsa - distribuito un segnalibro con le ultime parole scritte in ospedale come eredita' spirituale. In memoria del parroco scomparso - in serrata successione sequel a fianco dell'altare all'aperto concluso da Saltamartini) - si sono alternati: Gabriele Soldini (Comitato parrocchiale), Franco Capponi (sindaco di Treia), Angelo Brenzan (presidente nazionale Polentari), Francesco Fucili (Coldiretti, di cui don Peppe fu assistente regionale), Mario Baroni (sindaco di Muccia nel cui comune don Peppe consacro' la chiesa post sisma), un rappresentante dei Corsi di Cristianità ed infine Mariapia Branchesi e il figlio Francesco Soldini, sorella e nipote primogenito del sacerdote. 
 Al 'Memorial' con l'ex deputato Tullio Patassini hanno partecipato il presidente di Lube, Luciano Sileoni e l'ex presidente della Provincia, Tonino Pettinari, amici fraterni di don Peppe.
 
Intanto in fieri ecco un'altra auspicata iniziativa: la scultura che possa tramandare l'immagine di quest'uomo straordinario. "Noi siamo da tempo pronti" dicono al Comitato dove magna pars e' anche Marina Domizi. E Gianni Savi che ha donato l'ulivo francescano a mons. Marconi e alla piccola folla radunata attorno al 'monumentino' ha rivelato emozionato: "Questa tipologia di pianta nota come 'di San Francesco' santo al quale don Peppe era devoto, non offre solitamente frutti. Eccetto questo: che ha fruttificato con abbondanza! Olive belle, grandi, segno di speranza e vicinanza. Grazie Fratello!".
 

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